IL FURTO IN CASA MARTOZZI
Scheda copione
Titolo |
IL FURTO IN CASA MARTOZZI |
Autore ed aventi diritto |
Giuliano Angeletti poetangeletti@gmail.com tel. 3317115597 |
Data pubblicazione |
07.05.2011 |
Anno di stesura |
2011 |
Genere |
Commedia |
Atti |
1 |
Durata (min) |
60 |
Lingua |
italiano |
Personaggi maschili |
4 |
Personaggi femminili |
2 |
Minimo attori maschili |
4 |
Minimo attrici femminili |
2 |
Premi e riconoscimenti |
|
Depositato S.i.a.e. |
Sezione DOR numero posizione SIAE 198563 Codice Opera 897219A |
Reparto proventi : concordato tra gli Aventi Diritto Da effettuarsi dalla SIAE |
100% 100% |
SINOSSI: la famiglia Martozzi ha subito un furto , intervengono tempestivamente le forze dell’ordine, ma il maresciallo Franco Francese e l’appuntato Marco Marca non riescono a trovare il bandolo della matassa : commedia brillante cabarettistica che non ha un minuto di calo, e ha un finale mozzafiato e travolgente. |
IL FURTO IN CASA MARTOZZI
Commedia Brillante
di Giuliano Angeletti
Numero Posizione SIAE 198563
Codice Opera 897219A
Atto Unico
Personaggi:
ROMINA MARTOZZI
ARMIDA MARTOZZI
MARINO MARTOZZI
GIAN LORENZO MARTOZZI
IL MARESCIALLO FRANCO FRANCESE
L’APPUNTATO MARCO MARCA
1 SCENA
(ROMINA – ARMIDA - MARINO)
( le due donne riposano sul divano mentre ci sono indumenti sparsi in tutta la scena tutto nel disordine assoluto, la casa è stata visitata dai ladri)
(entra Marino di corsa … spaventato corre per il palcoscenico)
MARINO: I ladri … i ladri … i ladri …
(esce di scena e rientra sempre gridando )
I ladri … i ladri … i ladri …
( le due donne rimangono addormentate infine Romina si sveglia)
ROMINA: (sbadigliando si stira) che dormita … ci voleva proprio …
(vede tutto il disordine)
Marino ne ha combinata un’altra delle sue, guarda che casino
(cerca di riassettare)
(entra di nuovo Marino)
MARINO: I ladri … i ladri … i ladri …
(corre per il palcoscenico esce di scena)
ROMINA: (cerca di calmarlo) Calmati Marino … non vedi … non è successo niente c’è solo un po’ di disordine … sicuramente …. (ad alta voce) è tutta colpa tua … (Marino non si ferma, lei cerca di seguirlo ma desiste)
MARINO: I ladri … i ladri … i ladri …
(corre per il palcoscenico ed esce di scena)
ROMINA: (guarda di nuovo il disordine fa per raccogliere un po’ di roba per riassettare)
MARINO: (si avvicina alla sorella) non toccare niente … non toccare niente … bisogna chiamare la scientifica … il maresciallo Rocca
ROMINA: (ad alta voce) Ma si può sapere cosa sta succedendo!
(Armida si sveglia)
ARMIDA: (alterata) Ma si può sapere che cosa sta succedendo, non si riesce a riposare …
MARINO: siamo stati rapinati e questa pensa a riposare
ROMINA: cerchiamo di stare calmi … riordiniamo le idee
ARMIDA: ci sarebbe da riordinare la stanza
(Armida si alza)
MARINO: tutti fermi qui non tocca niente nessuno
(Armida si mette le ciabatte)
MARINO: Dove stai andando …
ARMIDA: posso andare a fare pipì…
MARINO: si ma stai attenta a non pulire
ARMIDA: ma sei fuori di testa … io dovrei andare in bagno senza pulirmi
MARINO: non usare la carta igenica potresti inquinare le prove
ARMIDA: e con cosa dovrei pulirmi con i coriandoli
ROMINA: smettetela voi due e poi … non è successo niente
ARMIDA: giusto … allora io me ne vado a fare la pipì e tiro anche l’acqua
MARINO: no l’acqua non la tiri
ARMIDA: io vado perché mi scappa …
( Armida esce di scena)
ROMINA: adesso Marino ragioniamo …
Cosa è successo …
(si sente l’acqua del water scorrere)
MARINO: ecco ha tirato l’acqua
ROMINA: ma si può sapere che cosa è successo!
(Rientra Armida e senza dire una parola si sdraia sul divano)
MARINO: (agitato) hanno rubato … hanno rubato …
ROMINA: che cosa hanno rubato!
MARINO: hanno rubato perché tutto è fuori dai cassetti
ROMINA: ma in questa casa l’ordine non c’è mai stato
MARINO: insomma … hanno rubato …
ROMINA: Perché!
MARINO: come perché !
(Marino è perplesso)
ROMINA: Perché!
MARINO: se c’è tutto questo disordine e nessuno è stato: vuole dire che ci sono i ladri …
ROMINA: e dove sono …
MARINO: chi!
ROMINA:chi!
( in unisono)
I ladri … i ladri …
(entrano ed escono di scena gridando isterici)
I ladri … i ladri …
(si fermano al centro della scena)
ROMINA: ragioniamo
MARINO: i ladri … i la …
ROMINA: silenzio …
MARINO: dri …
ROMINA: sssssss…
MARINO: ladri…
ROMINA: (ad alta voce) Bisogna chiamare il 112
MARINO: (ad alta voce) 112
ROMINA: ( grida) Marino cosa gridi
MARINO: ma l’hai detto tu di chiamare 112
ROMINA: cretino bisogna dirlo al telefono
MARINO: a quale, ne abbiamo due
ROMINA: ne basta uno!
(tutti e due si dirigono verso un telefono alzano la cornetta ed entrambi ripetono )
112
(entrambi gridano)
I ladri …. In casa …
112 (dall’altro capo del filo): la volete smettere di gridare mi spaccate i timpani
ARMIDA: (si sveglia ) ma la volete smettere di gridare! Mi spaccate i timpani
(si rimette a dormire)
ROMINA e MARINO: i ladri … in casa … i ladri …
112 (dall’altro capo del filo): non capisco niente … parlate da due telefoni differenti …
MARINO: non è vero i telefoni sono uguali …
112: (dall’altro capo del filo) ma allora i furti sono differenti
(Marino lascia la cornetta e va da sua sorella)
MARINO: cosa ha voluto dire il signor 112
ROMINA: ha voluto dire che sei scemo! Lascia parlare a me … che io ci capisco di più …
(prende la cornetta Romina)
Pronto 112 hanno rubato in casa mia
112: (dall’altro capo del filo) nome cognome indirizzo
ROMINA: Romina Rea Martozzi via Euro 20
112: (dall’altro capo del filo) Rea, ladrona ti abbiamo colto sul fatto
ROMINA: ma che Ladrona …. Rea è il mio secondo nome … io sono la derubata …
112 (dall’altro capo del filo): non capisco
ROMINA: quanto ci mettete a venire
112: (dall’altro capo del filo) 30 minuti abbondanti
ROMINA: così tanto …
112 (dall’altro capo del filo): allora chiami il commissariato più vicino
ROMINA: siete voi quello più vicino
112: (dall’altro capo del filo) e dove siamo
ROMINA: e dove siamo a Roma …
112: (dall’altro capo del filo) allora chiami un commissariato di Roma
ROMINA: io no sto chiamando un commissariato di Roma, ma uno della mia strada avete la caserma di fronte a casa mia
112: (dall’altro capo del filo) non si alteri veniamo subito
ROMINA: e quanto ci mettete
112: (dall’altro capo del filo) oltre 30 minuti
ROMINA: perché!
112: (dall’altro capo del filo) dobbiamo prendere la macchina
ROMINA: fate prima a piedi
112: (dall’altro capo del filo) un momento vedo sul satellitare … si si veniamo a piedi … attenda fiduciosa ma mi raccomando non lasci impronte
(stacca)
(nel sentire niente impronte Romina e Marino agitano nervosamente le mani)
MARINO: (agitato corre per la scena)
Arrivano arrivano … vado a pettinarmi …
ROMINA: (agitata corre per la scena)
Come sono ridotta arrivano i carabinieri e mi vedono così in disordine
(escono entrambi di scena)
ARMIDA:(sbadiglia) finalmente è finito il casino(si rimette a dormire)
(suona il campanello)
( Romina e Marino entrano in scena di corsa e svegliano Armida)
MARINO e ROMINA: (svegliano Armida) Armida … Armida sveglia arrivano i carabinieri … sveglia …
(Armida sbadiglia da sotto il cuscino prende la settimana enigmistica poi cerca di scappare)
ARMIDA: i carabinieri scappiamo …
(i due la trattengono)
MARINO e ROMINA: guarda che i carabinieri non sono per noi ma li abbiamo chiamati noi…
ARMIDA: non capisco!
(suona il campanello)
(Armida si siede al tavolo con la settimana enigmistica ma è assonnata)
(Marino e Romina vanno ad aprire la porta)
(entrano due carabinieri)
2 SCENA
(ROMINA – ARMIDA – MARINO – IL MARESCIALLO
– L’APPUNTATO)
( Armida sta dormendo sul tavolo)
MARINO: benvenuti tutori della legge, benvenuti tutori del buon ordine
IL MARESCIALLO: che disordine
ROMINA: ma ha detto lei di lasciare tutto in disordine
IL MARESCIALLO: io !
MARINO: lei…
IL MARESCIALLO E L’APPUNTATO: (indicando Romina) Lei
ROMINA: no! Ho detto lei inteso come lei insomma lei (indica il maresciallo)
IL MARESCIALLO: (alterato) io sono io ed io non sono lei
(l’appuntato ride)
Appuntato Marca cosa ha da ridere …
L’APPUNTATO: la signorina le ha dato del lei … come se lei fosse una signora marescialla
IL MARESCIALLO: io non sono marescialla
MARINO: lei è una marescialla
ROMINA: non sarà per caso un uomo che sta (dondola la desta) un po’ di qua e un po’ di là … mezzo maresciallo e mezza marescialla
IL MARESCIALLO: (alterato) e magari mezza sua sorella …
MARINO: Armida è mia sorella
(Armida si sveglia)
ARMIDA: sono io sua sorella
IL MARESCIALLO: mia sorella!
L’APPUNTATO: si sua sorella … perché io non ne ho di sorelle
IL MARESCIALLO: (conta ) io di sorelle ne ho tre… Geppina, Martina e Mirandina (perplesso) no non può essere mia sorella …
MARINO: ma il papa dice … siamo tutti fratelli …
ARMIDA: ma qua parliamo di sorelle …
MARINO: capisco … sorelle
IL MARESCIALLO: cosa dite …
MARINO: ma lei chi è!
IL MARESCIALLO: io sono il maresciallo Franco Francese
(Armida grida poi smette)
IL MARESCIALLO: (guarda Armida e poi ripete) io sono il maresciallo Franco Francese
(Armida grida poi smette)
ROMINA: fuori corso!
IL MARESCIALLO: (alterato) ma scherziamo io non sono fuori corso
MARINO: il Franco è fuori corso
IL MARESCIALLO: Io sono il Maresciallo Franco Francese
(Armida grida poi smette)
IL MARESCIALLO: ma cosa ha questa da gridare
ROMINA: capisce Maresciallo questa è mia sorella, capisce ( gesticola con le mani) mia sorella
L’APPUNTATO: e allora!
ARMIDA: io sono sua sorella … femmina
IL MARESCIALLO: perché esistono anche sorelle maschi adesso …
MARINO: questo non si sa
L’APPUNTATO: veniamo al dunque
(tutti dicono dunque)
IL MARESCIALLO: ma che dite, qui c’è stato un furto
ARMIDA: (grida) un furto
IL MARESCIALLO: ma cosa ha da gridare
MARINO: la colpa è sua … la spaventa
IL MARESCIALLO: io non spavento nessuno
ROMINA: mia sorella è stata rapinata a Parigi
(l’appuntato sente la parola rapina e grida Rapina – Rapina gira intorno al palco e poi esce di scena)
ROMINA: sembra che l’appuntato abbia dei problemi
IL MARESCIALLO: no ! ha lavorato tanto al pronto intervento che appena sente la parola rapina parte … ma poi torna … torna …
MARINO: adesso con calma altrimenti spaventate mia sorella
IL MARESCIALLO: e perché dovrei spaventare mia sorella
MARINO: mia sorella
IL MARESCIALLO: non capisco
ROMINA:
mia sorella è stata rapinata a Parigi anni fa … e non si è più ripresa
MARINO: gli hanno portato via i Franchi e voi vi chiamate Franco
ARMIDA: (grida) Franco
IL MARESCIALLO: Francese …
ARMIDA: (grida) francese …
IL MARESCIALLO: si …
ARMIDA: (grida) francese …
IL MARESCIALLO: si io mi chiamo Francese, ma sono napoletano
ARMIDA: (grida)
IL MARESCIALLO: ma cosa ha da gridare …
ROMINA: mia sorella era in Francia a Parigi ed è stata derubata da i franchi ma a derubarla era un napoletano …
ROMINA: cercate di capirla,voi che tutelate il buon ordine
MARINO: (sottovoce) mia sorella ha dei problemi …
IL MARESCIALLO: solo lei!
MARINO: noi l’abbiamo chiamata perché abbiamo subito una rapina
IL MARESCIALLO: una rapina! Chiamate i carabinieri
ROMINA: lei è un carabiniere …
IL MARESCIALLO: (si guarda la divisa) si sono un carabiniere
ROMINA: allora procediamo
IL MARESCIALLO: dove andiamo!
MARINO: ci sediamo!
IL MARESCIALLO: si ci sediamo
(sono seduti ma rimangono in silenzio)
MARINO: perché questo silenzio …
IL MARESCIALLO: manca l’appuntato
MARINO: lo chiami!
IL MARESCIALLO: come faccio a chiamarlo
MARINO: lo chiami
IL MARESCIALLO: (alterato) no non posso la chiamata dovete farla voi!
ROMINA: e come lo chiamo
IL MARESCIALLO: basta fare! 118 e gridare RAPINA, e il mio appuntato viene subito
MARINO: (grida) 118 RAPINA
(l’appuntato arriva di corsa)
L’APPUNTATO: (euforico si piazza sul palco e guardando il pubblico a modo si spot pubblicitario) avete subito una rapina, un furto, un borseggio chiamate il 1148 e chiedete del maresciallo Franco Francese e dell’agente Marco Marca … volete risolvere i vostri problemi allora chiamate Marca Francese …
ROMINA: si marca da un Euro
MARINO: ma si può sapere che cos’ha!
ARMIDA: a me sembra che l’appuntato abbia qualche problemino
IL MARESCIALLO: lei è l’unica persona che non può parlare di problemini
ARMIDA: (grida)
MARINO: signor maresciallo lasci stare mia sorella, lo sa che può diventare pericolosa
IL MARESCIALLO: non capisco la parola pericolosa
ROMINA: ma lo sa che quando va fuori di testa
L’APPUNTATO: quando va fuori di testa cosa succede
ROMINA: potrebbe esplodere
MARINO: come una bomba
IL MARESCIALLO: appuntato chiami gli artificieri
L’APPUNTATO: (grida) artificieri
MARINO: ma non una bomba
ROMINA: ha detto bomba, solo in senso lato
L’APPUNTATO: da che lato
(si gira) da che lato …
MARINO: ma da nessun lato… volevamo dire che mia sorella quando va in depressione ha bisogno …
ROMINA: ha bisogno di …
IL MARESCIALLO: di cosa ha bisogno
ROMINA:(a bassa voce) (rivolta a Marino) posso dirlo …
MARINO: e dillo! Dillo!
ROMINA: diventa pericolosa …
IL MARESCIALLO: ma noi siamo armati!
ROMINA: E’ interista lei!
IL MARESCIALLO: si
MARINO: non lo dica, mi raccomando
ROMINA: Armida va in escandescenza
L’APPUNTATO: ( ride) e cosa ci farà mai agli interisti
( Armida si alza di scatto prende il battipanni e lo da in testa all’Appuntato e poi si rimette a sedere)
Aggressione, ma questa è matta …
ROMINA: lo dicevo, lei appena sente questa parola diventa aggressiva
L’APPUNTATO: maresciallo la posso arrestare
IL MARESCIALLO: ma cosa vuole arrestare, questa ha bisogno di …
(Marino e Romina in unisono)
Di un medico …
IL MARESCIALLO: conviene chiamare la guardia medica
MARINO: basta che non sia di quella squadra
L’APPUNTATO: cosa faccio … io chiamo
ROMINA: l’auto medica … nooooo!
IL MARESCIALLO: signora se nell’auto ci sono i medici l’auto e medica
MARINO: allora se uno si boca nell’auto medica si fa una iniezione
ARMIDA: di cervello …
L’ APPUNTATO: ma nell’auto medica ci sono i para medici
IL MARESCIALLO: chiamiamo i para medici
ROMINA: macchè para medici per lei ci vogliono specialisti
MARINO: con la laurea
ROMINA: e con i voti alti
L’APPUNTATO: alti quanto
ROMINA: non so!
MARINO: quanto li vuoi alti
ARMIDA: un metro e ottanta, biondi, occhi azzurri e single
MARINO: ha capito, mia sorella li vuole così
L’APPUNTATO: appunto
IL MARESCIALLO: appunta
MARINO: appunta e telefoni, perché mia sorella ha bisogno di un medico
ROMINA: mia sorella
MARINO: mia sorella
ARMIDA: (grida) tua sorella
(i carabinieri in unisono) mia sorella
ROMINA: ma lo sapete che mia sorella è stata anche sposata
IL MARESCIALLO: scommetto che suo marito è subito scappato
ROMINA: come fa a saperlo
MARINO: subito è scappato subito
IL MARESCIALLO: non ci vuole un’ aquila per capirlo
ARMIDA: è scappato
IL MARESCIALLO: avete sporto denuncia
MARINO: abbandono del tetto coniugale
L’APPUNTATO: appunto
ROMINA: lo sapete che cosa ha detto di scusa suo marito
(tutti ) nnooooooooooooooo!
MARINO: vado a vedere l’Inter
ARMIDA: (grida)
MARINO: calma … calma …
L’APPUNTATO: l’Inter … l’Inter …
ARMIDA: (grida)
MARINO: appuntato per favore dimentichi quella parola
IL MARESCIALLO: lei Appuntato non deve più dire Inter
ARMIDA: (grida) (e con il battipanni picchia l’appuntato)
ROMINA: (cerca di calmala) calma Armida … calma
(Armida si calma)
L’APPUNTATO: Maresciallo io non so se sporgere denuncia
IL MARESCIALLO: per che cosa
L’APPUNTATO: per aggressione
MARINO: non potete
ROMINA: mia sorella deve essere curata
IL MARESCIALLO: dopo … dopo … insomma noi per che cosa siamo stati chiamati
L’APPUNTATO: per le escandescenze della signora Armida
ROMINA: no!
MARINO: noi abbiamo subito un furto
IL MARESCIALLO: bene … bene …
ROMINA: ma che bene … male … male …
IL MARESCIALLO: ci siamo noi a risolvere tutto
L’APPUNTATO: noi
IL MARESCIALLO: (chiamando a se Romina) però prima di cominciare con il verbale e le indagini bisogna calmare Armida … sa!
ROMINA: capisco!
MARINO: ecco la soluzione
(prende una settimana enigmistica e la da ad Armida)
(Armida prende la settimana enigmistica e si mette a fare un cruciverba)
IL MARESCIALLO: allora finalmente cominciamo, lei appuntato appunta!
L’APPUNTATO: si signor maresciallo
IL MARESCIALLO: da dove si è introdotto il ladro
(Marino e Romina indicano ognuno la parte opposta)
IL MARESCIALLO: ripeto, da dove si è introdotto il ladro
(Marino e Romina non si trovano d’accordo e fanno una specie di baruffa)
ARMIDA: (si alza ) di là (indica con un dito, dopo si risiede a fare la settimana enigmistica)
( Marino e Romina allora indicano il luogo detto da Armida)
IL MARESCIALLO: allora di là!
(tutti vanno a lato del palco)
IL MARESCIALLO: ( indica una finestra con vetri rotti) da quella finestra, si vede benissimo
L’APPUNTATO: c’è stato scasso
IL MARESCIALLO: scasso
MARINO: ma non ci scassate il cazzo
ROMINA: se ci sono vetri rotti, c’è stato scasso
IL MARESCIALLO: maschio o femmina
L’APPUNTATO: maschio o femmina
ROMINA: chi io femmina
MARINO: io maschio e Armida femmina
IL MARESCIALLO: no la finestra
MARINO: la finestra è femmina
IL MARESCIALLO: ma il ladro
ROMINA: il ladro è maschio
L’APPUNTATO: il ladro è maschio
IL MARESCIALLO: sicuro …
ROMINA: potrebbe essere gay
MARINO: anche i gay rubano
IL MARESCIALLO: appuntato … appunti
L’APPUNTATO: che cosa devo appuntare
IL MARESCIALLO: ladro di sesso ignoto
L’ APPUNTATO: e io appunto … sesso ignoto …
IL MARESCIALLO: allora il ladro è entrato
L’APPUNTATO: il sesso ignoto è entrato lato lavatrice
MARINO: no è entrato dal bagno
L’APPUNTATO: dal water
ROMINA: no dalla finestra del bagno
IL MARESCIALLO: ho capito, ho capito … aveva un bisogno impellente è andato subito in bagno e poi ha fatto il furto
L’APPUNTATO: ma il bidè se lo è fatto o no …
IL MARESCIALLO: questo è influente
L’APPUNTATO: allora io non marco
IL MARESCIALLO: (mima seguito dall’appuntato) dunque è passato di qua, dopo è ripassato di qua … (arrivano davanti ad Armida)
L’APPUNTATO: (rivolto ad Armida) ma questa signora … non era qui!
(intervengono Marino e Romina in unisono)
Armida torna sul divano e dormi …
ARMIDA: sul divano ci torno ma in quanto a dormire finché ci sono questi due impiccioni!
L’APPUNTATO: gli impiccioni saremmo noi!
IL MARESCIALLO: (ride) noi no! Noi siamo i tutori dell’ordine
(tornano al tavolo e si siedono entrambi)
IL MARESCIALLO: Marino e Romina venite e sedetevi
(Romina e Marino si siedono)
IL MARESCIALLO: che disordine che c’è in questa casa
L’APPUNTATO: sembra la camera di mia figlia
ROMINA: ma mi avete detto voi di non toccare nulla e di non mettere niente in ordine
MARINO: lo avete detto voi
L’APPUNTATO: (ride) noi!
IL MARESCIALLO: (ride) ma scherziamo noi siamo i tutori del buon ordine! comunque andiamo avanti …
L’APPUNTATO: dove!
IL MARESCIALLO: avanti
L’APPUNTATO: dove
IL MARESCIALLO: avanti con gli appunti!
L’APPUNTATO: va bene siamo chiari
IL MARESCIALLO: allora che cosa hanno rubato?
(Romina e Marino)
Che cosa hanno rubato?
IL MARESCIALLO: questo me lo dovete dire voi!
ARMIDA: (sempre intenta a fare il cruciverba) Lo stato europeo più esteso
( tutti si guardano sorpresi per interrogarsi)
Quante caselle
(nessuna risposta)
IL MARESCIALLO: (euforico) io la so! Io la so! L’ungheria
ARMIDA: non ci sta
IL MARESCIALLO: orizzontale o verticale
ARMIDA: orizzontale ….. ma per due lettere non ci sta!
IL MARESCIALLO: le ultime due lettere sono i monti mettile nella casella di sotto
L’APPUNTATO: ma come è bravo Maresciallo, lei si che sa sempre tutto
IL MARESCIALLO: (pieno di se) io in accademia ero il primo del corso, alla faccia di quanto dicono in giro …
ARMIDA: (si alza e gira per la scena lentamente poi si rimette a sedere)
IL MARESCIALLO: che cosa ha ?
MARINO: lasciatela fare non vedete che ha dei problemi
IL MARESCIALLO: silenzio
L’APPUNTATO: si capisce che sono problemi seri
IL MARESCIALLO: prima di procedere con le indagini bisogna che mi parlate di voi
MARINO: di noi! Ma noi siamo i derubati!
IL MARESCIALLO: e allora io devo fare le domande
ROMINA: lasciate stare mio fratello, lui è abbastanza scosso, ma lo vedete
APPUNTATO: vedo ed appunto
IL MARESCIALLO : ha dei problemi anche lui ! capisco a volte da del voi, altre volte del lei
MARINO: tu … tu … tu …
(si sente sottofondo : Ancora tu di L. Battisti)
ROMINA: poverino è così scosso … doveva sposarsi … invece
IL MARESCIALLO: si è lasciato
ROMINA: come ha fatto ad intuirlo
IL MARESCIALLO: ho fatto scuola di investigazione
ROMINA: ma come sei bravo …
IL MARESCIALLO: ci mancava anche del tu
ROMINA: poverino, mio fratello poverino ( lo abbraccia) stava per sposarsi,ma
IL MARESCIALLO: è stato lasciato
ROMINA: si! Come hai fatto
IL MARESCIALLO: adesso siamo addirittura allo stato confidenziale
ROMINA: ma la colpa è di quella
IL MARESCIALLO: conoscendo il tipo, non credo proprio
L’APPUNTATO: cosa scrivo!
IL MARESCIALLO: tanto per dire qualcosa, lei lavorava ? Che mestiere faceva?
ROMINA: lei faceva il mestiere più antico del mondo
IL MARESCIALLO: la casalinga
ROMINA: no quello più antico
MARINO: (si accascia sul tavolo) non ci voglio più pensare … non ci voglio pensare
L’APPUNTATO: la lavandaia
IL MARESCIALLO: la lavandaia, ma appuntato sei proprio interista
( Armida si alza di scatto grida e da un colpo con il battipanni in testa all’appuntato)
L’ APPUNTATO: fatela finire, legatela
MARINO: Armida calmati ( di nuovo Marino si accascia sul tavolo)
ROMINA: avete visto, cosa avete combinato
IL MARESCIALLO: era, signora Armida era ma ora non più
(Armida si sdraia sul divano)
ROMINA: (rivolta alle forze dell’ordine) la sua futura moglie faceva …
IL MARESCIALLO: faceva … dai dimmelo
ROMINA: indovina
L’APPUNTATO: faceva la sartina
ROMINA: acqua
IL MARESCIALLO: faceva la cuoca
ROMINA: acqua
L’APPUNTATO: faceva la maestrina
ROMINA: acqua
IL MARESCIALLO: mi arrendo
ROMINA: faceva la donna di strada, ma era in appartamento
L’APPUNTATO: e no! Qua si gira la frittata
ROMINA: perché!
L’APPUNTATO: o è in strada o è in appartamento!
IL MARESCIALLO: bisogna essere precisi, noi siamo la legge!
ROMINA: capisce era in strada ma lavorava in un appartamento, capisce!
IL MARESCIALLO: forse ho capito
L’APPUNTATO: io no!
ROMINA: basta che abbia capito il maresciallo
IL MARESCIALLO: penso di aver capito
ROMINA: insomma lei si dava da fare, conosceva tanti uomini i quali quando volevano entrare nel suo appartamento dovevano dire la parola d’ordine, e la parola d’ordine era “ Marino è ” (segno con le corna)
L’APPUNTATO: “Marino è” (segno con le corna)
MARINO: no non più
IL MARESCIALLO: ho capito “ Marino è “ ( segno con le corna ) non più … insomma quella donna percepiva mercede
MARINO:Mercedes no questo no! questo lo posso assicurare io… gli uomini la seguivano, la caricavano in macchina,ma su una Mercedes non l’ho mai vista salire
ROMINA: se mio fratello ha detto che non è mai salita su una Mercedes è vero
MARINO: su Fiat, su Ford, perfino su un caretto ma su una Mercedes no!
IL MARESCIALLO: allora se non perseguiva Mercede! Non è perseguibile
L’APPUNTATO: interessante la parola chiave
ROMINA: Marino è cornuto
MARINO: ora no!
IL MARESCIALLO: appunti appuntato, appunti!
(l’appuntato prende appunti)
3 SCENA
(ROMINA – ARMIDA – MARINO – IL MARESCIALLO
– L’APPUNTATO)
Telefonata disguido entrambi cercano per telefono il maresciallo
(arriva una telefonata Marino va a rispondere)
MARINO: Maresciallo vogliono lei
(il Maresciallo va a rispondere)
IL MARESCIALLO: Pronto sono il maresciallo Francese
(si stacca la comunicazione)
Hanno staccato la comunicazione! Chi era?
MARINO: non so!
IL MARESCIALLO: sarà sicuramente la Centrale … quale è il suo numero di telefono
MARINO: 999666
IL MARESCIALLO: appuntato, telefoni alla centrale e chieda del Maresciallo questo è il numero che ci ha dato il signor Marino
L’APPUNTATO: mi dia il numero
(il maresciallosi avvicina all’apparecchio e telefona sbagliando numero e telefonando all’altro telefono della casa)
IL MARESCIALLO: pronto!
(dall’altro lato del filo ovvero dall’altro telefono della stessa scena risponde Romina)
ROMINA: pronto!
IL MARESCIALLO: buona sera sono il maresciallo, vorrei parlare con il maresciallo
ROMINA: rimanga in linea che glielo passo!
(grida)
Signor Maresciallo la vogliono al telefono
(il maresciallo lascia il primo apparecchio telefonico e si avvicina al secondo apparecchio telefonico alza la cornetta)
IL MARESCIALLO: pronto! Hanno staccato
(stacca la cornatta)
L’APPUNTATO: ci penso io, fatevi da parte
(Marino e Romina si fanno da parte)
L’APPUNTATO: pronto sono l’Appuntato, vorrei parlare con il Maresciallo
(Romina risponde al telefono)
ROMINA: pronto!
L’APPUNTATO: pronto sono l’ Appuntato, vorrei parlare con il Maresciallo di turno o al limite con l’Appuntato
ROMINA: Maresciallo, vogliono lei
IL MARESCIALLO: risponda lei Appuntato
ROMINA: Appuntato venga a rispondere!
L’APPUNTATO: vengo (lascia la cornetta del telefono e va a rispondere)
pronto … pronto … non risponde nessuno eppure il telefono non è stato staccato
IL MARESCIALLO: qualcuno si diverte alle spalle della legge, appena torno in ufficio faccio mettere i vostri telefoni sotto controllo
L’APPUNTATO: bravo Maresciallo, lei ha sempre una soluzione su tutto
IL MARESCIALLO: io modestamente sono stato il primo del corso
ARMIDA: allora lei ha vinto la corsa con l’arrivo in fondo al corso
IL MARESCIALLO: in fondo al corso?
ARMIDA: si lei ha partecipato, me lo ricordo era vestito di rosso
L’APPUNTATO: non sapevo che avesse partecipato alla corsa
IL MARESCIALLO: si ho partecipato alla corsa ma non ero vestito di rosso
MARINO: se Armida ha detto che era vestito di rosso, lei era vestito di rosso
ROMINA: lei era vestito di rosso
IL MARESCIALLO: io non ero vestito di rosso…
L’APPUNTATO: ma ci sono testimoni
IL MARESCIALLO: ma lei Appuntato da che parte stà!
L’APPUNTATO: io sono dalla parte della legge
IL MARESCIALLO: ed io cosa sono!
L’APPUNTATO: (sull’attenti) lei è la legge
IL MARESCIALLO: (riposo) e allora come ero vestito io?
L’APPUNTATO: non so
IL MARESCIALLO: di che colore è la nostra tuta sportiva
L’APPUNTATO: blu con le bande rosse
IL MARESCIALLO: e allora io come ero vestito!
ARMIDA: rosso
MARINO: un poco di rosso c’era
IL MARESCIALLO: basta! Io alla corsa campestre, ero vestito con i colori sociali: chiaro …
ARMIDA: ma io non dicevo della corsa che dice lei
MARINO: lei diceva non lei
ROMINA: lei in un’altra corsa era lei
L’APPUNTATO: forse non era la solita corsa
IL MARESCIALLO: e quale corsa sarebbe?
ARMIDA: quella dell’ 11 novembre
IL MARESCIALLO: ma non c’è in calendario una corsa l’11 novembre
ROMINA: c’è
MARINO: c’è
L’APPUNTATO: purtroppo c’è
IL MARESCIALLO: e sarebbe?
ARMIDA: la corsa di San Martino
(tutti)
quella dei cornuti!
IL MARESCIALLO: finitela, e ringraziate che ho una divisa altrimenti!
ARMIDA: non mi potete toccare, sono invArmida
(tira fuori le carte, le prende l’appuntato che le esamina)
L’APPUNTATO: si è invArmida, grande invArmida, no di più ultra invArmida
IL MARESCIALLO: del lavoro
MARINO: ma che lavoro
ROMINA: civile, civile
ARMIDA: (euforica) mi danno anche la pensione
IL MARESCIALLO: si la pensione di scema di guerra
MARINO: no quella non ha fatto in tempo a prenderla
IL MARESCIALLO: lasciamo perdere, procediamo
MARINO: come si fa per prendere la pensione di guerra
IL MARESCIALLO: basta, procediamo con le indagini: dunque
L’APPUNTATO: (prende carta e penna) procediamo, dunque
IL MARESCIALLO: il reo è entrato dalla finestra del bagno
MARINO: e chi è questo reo
IL MARESCIALLO: reo perché reo
MARINO: e perché reo
IL MARESCIALLO: perché è entrato dalla finestra del bagno?
L’APPUNTATO: la finestra non presenta scasso
MARINO: la finestra era aperta
IL MARESCIALLO: perché avete lasciato la finestra aperta?
ROMINA: era caldo!
(il maresciallo si sporge dalla finestra)
IL MARESCIALLO: vedo … vedo, scriva appuntato
L’APPUNTATO: comandi
IL MARESCIALLO: si presume che il ladro chiamiamolo ladro sia salito sulla pianta di caco e da lì sulla finestra aperta
L’APPUNTATO: caco maschio o femmina
IL MARESCIALLO: (rivolto ai derubati) caco maschio o femmina
ROMINA: io, non so?
MARINO: io non saprei?
IL MARESCIALLO: Appuntato vada a vedere il sesso della pianta
(l’appuntato esce di scena)
L’APPUNTATO: (da fuori scena) Maresciallo sono sotto l’albero, ma non riesco a distinguere il sesso
IL MARESCIALLO: guardi bene e con attenzione
L’APPUNTATO: Maresciallo, voi che sapete tutto: da cosa si distingue il sesso di un albero
IL MARESCIALLO: (con imbarazzo) insomma …
ARMIDA: (grida) quello è un caco maschio, signor maresciallo ci sono due coglioni sotto i suoi rami
IL MARESCIALLO: (grida) ha capito appuntato, caco maschio e torni subito su che dobbiamo verbalizzare
L’APPUNTATO: comandi
(torna in scena l’appuntato)
IL MARESCIALLO: verbalizzi
L’APPUNTATO: pronto
IL MARESCIALLO: (detta) Casa Martozzi, ore 15.00 un reo salendo sulle spalle di un caco maschio si è introdotto nel bagno del Martozzi a fare i suoi bisogni, e lì il suddetto reo si appropriava di cose indebite
MARINO: no debiti non ne ho, e neppure loro ne hanno
IL MARESCIALLO: cancelli indebiti
L’APPUNTATO: e cosa scrivo
IL MARESCIALLO: (pensa) niente non metta niente … la famiglia Martozzi caduta in sonno profondo nelle tarde ore del giorno s’è desta
(e tutti cantano)
Fratelli d’Italia l’Italia s’è desta …
Accorgendosi del furto di ? Cosa vi hanno rubato?
L’APPUNTATO: a me e quando?
IL MARESCIALLO: non a lei, ma a loro
ROMINA: e chi loro…
IL MARESCIALLO: loro generico
L’APPUNTATO: scrivo generico
IL MARESCIALLO: scriva … si! scriva
L’APPUNTATO: agli ordini! Ma cosa mi scrivo
IL MARESCIALLO: ho detto scriva…
L’APPUNTATO: va bene ho capito …
IL MARESCIALLO: veniamo al furto: cosa è stato rubato?
( tutti)
Hanno rubato!
IL MARESCIALLO: si hanno rubato!
ROMINA: e cosa hanno rubato?
IL MARESCIALLO: me lo deve dire lei cosa hanno rubato, non lo devo dire io!
( Marino, Romina fanno un consulto, Armida assente si riposa sul divano)
ROMINA: a noi hanno rubato …
(si sentono dei rumori, i carabinieri sono in allarme)
IL MARESCIALLO: cosa sono questi rumori
L’APPUNTATO: (spaventato) i ladri…
(preoccupato) aiuto Maresciallo, ci sono il ladri!
IL MARESCIALLO: (autoritario) appuntato, la smetta! Si vergogni, cerchi di essere degno della divisa che porta. Non siamo noi ad aver paura dei ladri, ma anche nei fil sono i ladri ad aver paura delle forze dell’ordine
L’APPUNTATO: si signor maresciallo
(si sentono i rumori)
IL MARESCIALLO: nascondiamoci, scappiamo… scappiamo … questi potrebbero essere dei malviventi
L’APPUNTATO: andiamo, nascondiamoci lì !
IL MARESCIALLO: speriamo che non ci scoprono
ROMINA: ma è Gian Lorenzo!
IL MARESCIALLO: silenzio
(i carabinieri si nascondono, arriva Gian Lorenzo cantando)
4 SCENA
(ROMINA – ARMIDA – MARINO – IL MARESCIALLO – L’APPUNTATO - GIAN LORENZO)
(Gian Lorenzo canta e suona con la chitarra)
GIAN LORENZO: (canticchia un motivetto)
(vede il disordine e smette di cantare)
GIAN LORENZO: Armida cosa è successo
ARMIDA: (grida) è successo … è successo
(Armida si sdraia sul divano)
GIAN LORENZO: Marino cosa è successo
MARINO: una rapina … una rapina
ROMINA: una rapina … una rapina
GIAN LORENZO: cosa hanno rubato?
ARMIDA: la rapina, la rapina
GIAN LORENZO: che casino (gira rovistando in disordine)
Che casino
( vede due uomini nascosti e tremanti, si avvicina di scatto e ne afferra uno prendendolo per l’orecchio )
L’ho preso, ne ho catturato uno … l’ho preso!
( i due figuri si alzano … e si scopre che sono due carabinieri)
GIAN LORENZO: cosa ci fate voi qua?
(i due carabinieri si puliscono la divisa per darsi un contegno)
Ma voi siete!
IL MARESCIALLO: il maresciallo Franco Francese: e questo è l’appuntato Marco Marca… lei cosa ci fa quà
GIAN LORENZO: io abito qua
IL MARESCIALLO: lei è tornato nel luogo del delitto
GIAN LORENZO: nel luogo del delitto!
L’APPUNTATO: mi fornisca un alibi
GIAN LORENZO: io abito qua!
IL MARESCIALLO: e rientra a quest’ora
ROMINA: posso spiegare
L’APPUNTATO: si tolga, altrimenti l’arresto per intralcio alle indagini
IL MARESCIALLO: voi tutti silenzio e rimanete ai propri posti: il ladro ce lo cuciniamo noi
ARMIDA: (grida) ho fame!
L’APPUNTATO: anch’io ho fame
IL MARESCIALLO: un pò di contegno! Lei è il signor
GIAN LORENZO: Gian Lorenzo
L’APPUNTATO: Gian di nome Maria di cognome?
GIAN LORENZO: no!
L’APPUNTATO: Maria di nome e Gian di cognome
GIAN LORENZO: no!
L’APPUNTATO: e allora!
IL MARESCIALLO: scriva tutte e due così non sbaglia
L’APPUNTATO : sesso
GIAN LORENZO: non mi vede?
L’APPUNTATO: le cose non sono così definite
IL MARESCIALLO: appuntato scriva maschio
L’APPUNTATO: maschio, allora è Gian nome Maria cognome
GIAN LORENZO: ma cosa scrive!
IL MARESCIALLO: silenzio imputato, mi racconti … cosa ci faceva nel luogo del misfatto
GIAN LORENZO: rientravo a casa
IL MARESCIALLO: (grida) rientrava a casa! Si fa presto a dire, rientrava a casa: ma noi vogliamo sapere il prima … cosa ha fatto prima
L’APPUNTATO: il prima
GIAN LORENZO: prima sono stato con amici!
IL MARESCIALLO: ci sono anche dei complici! Bene, bene
L’APPUNTATO: bene, bene
GIAN LORENZO: si sono stato con degli amici a vedere l’Inter che giocava in coppa
(Armida appena sente la parola Inter, si scaglia con il battipanni contro l’appuntato)
L’APPUNTATO: levatemela di torno, aiuto!
(tutti calmano Armida e la riportano sul divano)
IL MARESCIALLO: Romina, cerchi di tenere a bada sua sorella altrimenti vi faccio rinchiudere tutti
(breve pausa)
E lei appuntato la deve finire di pronunciare quella parola
L’APPUNTATO: non sono stato io, a pronunciare quel nome è stato l’imputato, ma le botte le ho prese io: perché?
GIAN LORENZO: perché io quando pronuncio la parola la pronuncio in maniera soave diciamolo con amore, mentre lei … provi a pronunciarla, provi
L’APPUNTATO: no ! lasciamo perdere, piuttosto documenti
(l’imputato tira fuori i documenti, l’appuntato li passa al maresciallo)
IL MARESCIALLO: lei dunque sarebbe
GIAN LORENZO: Gian Lorenzo Martozzi, fratello di Martozzi Marino e di Martozzi Romina e di Martozzi Armida
IL MARESCIALLO: ho capito! Ho capito
GIAN LORENZO: meno male!
L’APPUNTATO: il documento potrebbe essere falso
IL MARESCIALLO: dove si trovava dalle 21.00 alle 09.00 del giorno reo
GIAN LORENZO: ma io ero con la mia banda
L’APPUNTATO: ha confessato … ha confessato
IL MARESCIALLO: cosa faceva con la sua banda
GIAN LORENZO: le strategie di esecuzione, le percussioni
IL MARESCIALLO: scriva appuntato, furto con scasso
GIAN LORENZO: ma non scassatemi il casso
IL MARESCIALLO: scriva casso
L’APPUNTATO: con la s o con la z
IL MARESCIALLO: piccolezze scriva! Come si chiama la sua banda
GIAN LORENZO: Orchestra Buffoni Leggiadri
L’APPUNTATO: maresciallo ci ha dato dei buffoni
IL MARESCIALLO: offesa a pubblico ufficiale, la sua posizione si aggrava caro Martozzi
(tutta la famiglia, vista la situazione si precipitano verso i carabinieri)
ROMINA e MARINO : Maresciallo, cosa fa! Gian Lorenzo e nostro fratello, lui suona
(il Maresciallo comprende la situazione)
IL MARESCIALLO: (a bassa voce) questo lo ho capito! Volevo vedere solo se l’appuntato ha capito… (autoritario) Lei Appuntato ha capito! E se ha capito: che cosa ha capito!
L’APPUNTATO: (sull’attenti) il suddetto Gian Lorenzo Martozzi non può essere il reo perché è padrone e residente in loco
IL MARESCIALLO: va bene andiamo avanti! Cosa è stato rubato!
( tutti in modo confuso tutti dicono la stessa cosa, 150 € )
IL MARESCIALLO: basta facciamo le cose con ordine
MARINO: 150 €
IL MARESCIALLO: in che taglio!
ROMINA: da 50 €
MARINO: no erano 1 da 100 e 1 da 50
ARMIDA: no erano 7 da 20 e 1 da 10
GIAN LORENZO: no erano 1 da 100 e 5 da 10
IL MARESCIALLO: insomma cercate di mettervi d’accordo
(litigano tra loro)
L’APPUNTATO: cosa scrivo?
MARINO: dovremmo vederli, solo così potremo decidersi
IL MARESCIALLO: appuntato tiri fuori 150 €
L’APPUNTATO: si signor maresciallo! Sono i soli che ho in tasca
IL MARESCIALLO: che taglie ha!
L’APPUNTATO: tre da 50 €
(il maresciallo prende i soldi e li da a Romina)
IL MARESCIALLO: ecco vanno bene!
(Romina, Gian Lorenzo, Marino, Romina e Armidacontano i soldi in maniera plateale e confabulano tra loro)
ROMINA: si è la somma che hanno rubato!
IL MARESCIALLO: scriva appuntato: il maresciallo Franco Francese ha recuperato la refurtiva, somma di 150 € e consegnata ai legittimi proprietari
(tutti meno l’appuntato)
Grazie maresciallo … grazie
IL MARESCIALLO: e adesso andiamo avanti …
L’APPUNTATO: mi scusi maresciallo
IL MARESCIALLO: (alterato) appuntato, silenzio: andiamo avanti, le considerazioni si fanno dopo
L’APPUNTATO: si signor maresciallo
IL MARESCIALLO: cosa hanno rubato di nuovo?
(si consultano dopo in modo confuso tutti dicono la stessa cosa: un orologio SWATCH )
IL MARESCIALLO: che serie ! Scriva appuntato!
(si consultano dopo in modo confuso dopo tutti dicono una serie differente )
IL MARESCIALLO: dovete mettervi d’accordo!
MARINO: era un Florida
IL MARESCIALLO: un Florida! Un Florida! Come …
(tutti indicano l’orologio dell’appuntato, che cerca di nascondersi)
IL MARESCIALLO: appuntato, cosa fa! Collabori … si tolga l’orologio
L’APPUNTATO: (contrariato) no! L’orologio … no … no …
IL MARESCIALLO: è un ordine!
L’APPUNTATO: va bene signor maresciallo … ma (si toglie l’orologio)
IL MARESCIALLO: silenzio (prende l’orologio e lo passa a Marino)
MARINO: è proprio simile a questo
IL MARESCIALLO: (soddisfatto) signor Martozzi lo prenda!
(il maresciallo prende l’orologio e lo da a Marino)
MARINO: grazie mille!
(Romina, Gian Lorenzo, Marino, Romina e Armida ringraziano il maresciallo in modo plateale e dopo confabulano tra loro)
IL MARESCIALLO: scriva appuntato: il maresciallo Franco Francese ha recuperato la refurtiva: e adesso!
L’APPUNTATO: maresciallo, io chiedo il permesso di parlare
IL MARESCIALLO: (alterato) le considerazioni si fanno dopo, ora stiamo lavorando!
L’APPUNTATO: si signor maresciallo
IL MARESCIALLO: adesso continuiamo …
(Romina, Gian Lorenzo, Marino, Romina e Armida confabulano tra loro)
ARMIDA: un portafogli di pelle un “ Morellato”
IL MARESCIALLO: un Morellato … Appuntato tiri fuori il suo
L’APPUNTATO: una–bel–la-fa-va-mi-ti-ro-fuo-riBaasta!
IL MARESCIALLO: come si permette! Io posso farle rapporto
ARMIDA: lasci stare, tanto lui non ha un Morellato
IL MARESCIALLO: e chi ha un Morellato!
(tutti, appuntato compreso)
Lei!
IL MARESCIALLO: (sorpreso) io! Si io
(tira fuori il Portafogli e lo mette sul tavolo)
ARMIDA: ci sono anche le carte di credito
IL MARESCIALLO: (prende un foglietto) ecco scrivo qui le password
ARMIDA: bravo
IL MARESCIALLO: lo prenda
ARMIDA: Grazie
(Romina, Gian Lorenzo, Marino, Romina e Armida ringraziano il maresciallo in modo plateale)
IL MARESCIALLO: (molto compiaciuto) grazie, grazie … dovere ed efficienza questo è il mio moto: appuntato scriva bottino recuperato …
L’APPUNTATO: ho scritto
IL MARESCIALLO: adesso possiamo andare…
ARMIDA: possiamo almeno offrire qualcosa, un caffè!
IL MARESCIALLO: non possiamo, siamo in servizio: arrivederci, appuntato saluta i signori
L’APPUNTATO: saluti
(il maresciallo e l’appuntato escono di scena)
5 SCENA
(ROMINA – ARMIDA – MARINO – GIAN LORENZO)
(mettono il portafoglio sul tavolo e fanno capannello , Armida apre il portafoglio)
ARMIDA: (ripete a voce alta) Carta di credito : BANCO DI NAPOLI, bancomat, tessera buoni sconto supermercato, soldi in contanti 1900 €
( e tutti ripetono in unisono)
1900 €
ROMINA: (delusa) pensavo di più ! Ma cosa aspettano ad aumentare la paga alle forze dell’ordine
ARMIDA: (a Gian Lorenzo) Gian portami l’elenco
MARINO: adesso proviamo con i carabinieri della la Stazione di Via del Carmine
(e tutti)
Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
SIPARIO