IL GENERO AMERICANO
di Roberto Santi
Personaggi
Amelia, moglie di Gianattilio Carpi e mamma di Luisella
Bill Taylor, il genero americano
Gianattilio Carpi
Mario, l’idraulico
Zia Rosa, sorella del papà di Amelia
Carlo De Angelis, il sarto
Gigi, il ristoratore
Fiorenza, la fioraia
Luisella
William Caponetto, amico di Luisella
ATTO 1
Elementi essenziali: due poltrone, un mobile da sala o soggiorno, il telefono su di un tavolino, due sedie, un quadro raffigurante la Madonna
SCENA 1
Entra Amelia.
In finale di scena: Bill
Amelia ha in una mano una chiave inglese e una guarnizione di gomma da rubinetto, nell’altra le chiavi di casa. E’ molto agitata. Elegante, ma con stivali di gomma neri. È truccata, sta aspettando l’uomo che, immagina, spera, sogna, potrebbe cambiarle la vita.
AMELIA Ecco fatto… Ora non dovrebbe più uscire … Madonna, chi se lo immaginava tutto sto casino…
appoggia le chiavi sul TAVOLINO del telefono
si avvia verso il lato opposto a controllare il bagno
Uh madonna che scempio… è tutto un lago… meno male che si è fermata …
torna indietro e Si guarda allo specchio
Te la sei voluta, mia cara…
Non mi guardare così. Onesta? Che cosa vuol dire ‘essere onesta ’
Guarda la chiave inglese e si guarda gli stivali di gomma.
Mio Dio che cosa ho fatto… Ora lo chiamo e gli dico di non venire. Rimetto la guarnizione al rubinetto, asciugo l’acqua nel bagno e gli dico di non venire.
Alza la cornetta del telefono
Accidenti. Sempre muto! … ma quando lo mettono a posto? Otto giorni che non funziona… sette giorni e Luisella in America… Vabbè che intanto lei non chiama. Figuriamoci se Gianattilio si è ricordato di passare alla Telecom… Gianattilio?
Si avvicina al mobile, appoggia la chiave inglese
sulla poltrona Prende la foto del matrimonio
che è appoggiata sul mobile, la osserva
Buono… ma me la paga… uh se me la paga…
Ah, se te la faccio pagare …. Dovevo impuntarmi venticinque anni fa… altroché … quando era il momento: O IO O LA CLINICA!!! Comodo, sparpagliare il proprio seme in giro per il mondo … Te lo do io … Porco!
Appoggia la foto, girata,
e si allontana. Si blocca.
Quanto, prego? Trenta grammi di spermatozoi? Eccoli qua. Glieli incarto o li consuma qui? Come dice? Confezione regalo?
A proposito… i pinoli … devo ricordarmi di comperare i pinoli per la torta.
va al tavolino dove sta il telefono
e prende la penna. Si guarda in giro…….
Li aggiungo alla lista … la lista … la … dove ho messo la lista? … Ah, eccola là
Si avvicina al mobile, su cui c’è un
foglietto con la lista della spesa e scrive.
Pi – no – li, ecco … ah… e la farina
scrive.
Ah … no. L’avevo già scritta …
cancella. Rilegge.
Farina, uova, assorbenti, deodorante, affettati, carta igienica, pinoli … ah, il dopobarba
scrive
Mi ha detto che lo ha finito, mi ha detto Gian… quel figlio di una buona donna … Ma chi gliel’ ha fatto fare… chi me l’ ha fatto fare …Testone … Madonna che testone …
Guarda in direzione della foto
… si avvicina …appoggia la penna,
rigira la foto e la guarda…… la posa
Devo chiamare Mario!
Scendo e lo chiamo dalla cabina … Gli dico di non venire
Durante la battuta: posa il foglietto
sul tavolino del telefono,
indossa la prima giacca che trova (che è del marito),
prende le chiavi di casa dal tavolino
vicino al telefono e le mette in tasca.
Mi spiace, Mario, ho creduto di potercela fare. Ma no, non fare così. Ti amo? Certo che ti amo. Dagli anni della scuola ho sempre avuto un debole per te.
Scusami, ma non voglio farti soffrire. Non pensare più a me. Riconduciamo al profondo dell’oblio i ricordi e gettiamo alle fiamme del rimpianto le vane promesse di baci e carezze … Ma che cavolo sto dicendo? Devo averlo letto su ‘Sogno’… o era su ‘Sentimenti’? Boh.
Mio Dio … ma cosa mi è saltato in mente di pensare una cosa del genere … che stupida…
Esce.
Rientra.
Si dirige decisa al mobile per prendere la lista della spesa
Visto che scendo vado già a fare la spesa
La lista non c’è. Si guarda in giro, apre i cassetti.
Dove l’avrò messa… Eppure ci ho scritto su poco fa….
Si guarda in giro. Si avvicina al tavolino del telefono
Semmai la riscrivo… Oh eccola…
La raccoglie ed esce.
Rientra. Si dirige verso il mobile.
E come lo chiamo se non ho il numero?
Apre il cassetto, lo richiude.
Guarda verso il tavolino del telefono
Ah eccola…
Si dirige al tavolino del telefono
su cui sta la rubrica. La prende e la apre.
0338…e chi se lo ricorda. E’ meglio se me lo scrivo… dov’è la penna?
Cerca la penna che è sempre stata sul tavolino del telefono.
Guarda a terra e in giro.
Vorrei sapere perché quando uno prende una cosa non la rimette a posto. Tutti disordinati, in questa casa … e qui la scema sempre a mettere a posto
Trova la penna sul mobile.
Oh… eccola qua… Cosa dicevo?
Scrive il numero di telefono sul foglietto ed esce.
Rientra
Le chiavi … dove ho la testa stamattina? Per poco resto chiusa fuori di casa…
Si avvicina a colpo sicuro per raccogliere
le chiavi sul tavolino dove c’è il telefono.
Non le trova. Gira ancora per casa a cercarle.,
infila la mano in tasca.Estrae una ricevuta
Cos’è?
Apre il foglio
No… Clinica Fiocco Azzurro… maschilisti … signor Carpi Gianattilio…. alle ore 8 e 30 del (… tre giorni dopo…) per prelievo e deposito … presentarsi digiuno… digiuno? Dieta carnea nei tre giorni precedenti… Hai capito tutte quelle fiorentine che costano un occhio … il signorino …
Squilla il campanello della porta.
Mio dio…E’ lui! E’ qui!!! Che faccio??? Gli apro … o no…….
Squilla ancora il campanello
E’ impaziente … Meglio un senso di colpa o un rimpianto?
Sistemandosi, civettuola i capelli
Al Diavolo! Eccomi, Nettuno dio delle acque, prendimi! Sono la tua sirena
Si avvia, pronta all’estremo
sacrificio sull’altare della passione
BILL (f.c.) Non ci sei nessuno in casa? Signora Amelia Carpi …
AMELIA SI BLOCCA
AMELIA E chi è … Ma questo non è Mario … meno male … ladri … saranno ladri …
si avvicina in punta di piedi al telefono, alza la cornetta
Al diavolo… almeno non sarò più da sola in balìa delle mie tentazioni. Scusa, Mario!
Squilla ancora il campanello.
Amelia prende la scopa e,
impugnandola come un arma, si avvia alla porta.
SCENA 2
Entra Bill. Amelia
Bill ha in mano un mazzo di rose, ma dimentica di darli alla Signora, la quale, quando ha la sensazione che le siano consegnati, tende la mano e la ritrae delusa.
Ha il telefonino in tasca e l’auricolare all’orecchio. Occhiali da intellettuale vecchia maniera. In una mano tiene un foglietto.
BILL Tu sei la signora Amelia Carpi
AMELIA Sì, sono io, ma lei mi vuole dire chi è?
BILL Oh wonderful! Mi chiamo William Taylor, ma mi chiami pure Bill. Posso chiamare you mummy … mamma?
Tenta di abbracciare con trasporto la donna, che si ritrae spaventata e portando la mano alle labbra come se le si fosse svelato un terribile segreto.
AMELIA Mio Dio … Fa che non sia vero … Gianattilio… spermatozoi … mio Dio … lei … Sua mamma ….lei … non è possibile … … Ma quanti anni ha?
BILL Ci pensa su un po’ Fifty …, cinquantacinque …
AMELIA Ma no … dimostra molto meno …
BILL Do you … tu conosce mia mummy ma … it’s fantastic
AMELIA Sua madre? Non ricordo, veramente … ma perché dovrei conoscere sua madre?
BILL I don’t know. Tu dice mia mummy non dimostra cinquantacinque anni…
AMELIA Lei! Io dicevo che Lei non li dimostra
BILL Lei … is she, if I don’t’… scusi
Consegna il mazzo di fiori alla signora
Tenga una attima
AMELIA Grazie
BILL Grazie
AMELIA Si dice prego
Bill prende dalla tasca della giacca
un piccolo vocabolario e lo consulta
BILL Avevo capito bene. Come immaginavo …tu mi fa confusione.
Perché dici che Lei mia mamma non dimostra cinquantacinque anni, my god!
Amelia si accorge finalmente dell’auricolare. Comprende di aver a che fare con una debole di udito.
Da adesso aumento il suo tono di voce e gesticola per facilitare la comprensione di Bill, che rimane stupito del comportamento della signora.
AMELIA Io ho detto che non conosco sua mamma e a dire il vero non conosco neppure lei … lei, lei, voglio dire …
così dicendo gli punta il dito al petto
Bill, rimane per un attimo interdetto, ma per buona educazione, asseconda la signora Amelia e alza il tono della sua voce
bill riprende i fiori dalla mano di Amelia
BILL Grazie
AMELIA Prego. Ma… posso sapere chi è lei? Lei… voi …. Insomma… lei, signor … signor…
BILL Taylor, mi chiamo William Taylor… Vedo che fai un poco di confusione con italiano
AMELIA Ma come si permette?
BILL Oh… non ti offendi. Anche io no parla well, voglio dire… un poco fatica.
Do you know what I mean? Capisciato?"
AMELIA Senti, io non ho capiscia… capito … mi fai straparlare… cosa vuoi da me.
tra sé e sé Se mi avessi voluto violentare … l’avresti già fatto … se mi avessi voluto aggredire ….
a Bill Vuoi dei soldi?
BILL Oh, no… io no… What did you understand?
AMELIA …. Io non ne ho mai avuti tanti, ma qualcosa ti posso dare. Sei un vagabondo?
BILL Ma…
AMELIA Sei un mat… ti senti poco bene? Io ho un cugino che fa il dottore… possiamo
andare da lui…
BILL Io no malato
AMELIA Vieni, ti accompagno da lui"
amelia tende la mano a Bill, che si ritrae
BILL Io no bisogno di dottore io sta bene. Very well
AMELIA Ma allora, signor Tailor, che cosa vuole da me?
BILL Io venuto qui a casa mia, e chiama me Bill… it’s easier
AMELIA Questa non è casa sua, figlio mio
BILL Finalmente tu dicci ok, mamma… posso chiamare ti mamma…..
AMELIA Va bene chiamami pure mamma, ma adesso ci alziamo, usciamo, andiamo dal mio
cugino dottore che ti da una medicina buona buona
BILL Luisella detto mi tu mamma molto preoccuposa ma io no …
AMELIA Luisella? Hai detto Luisella? Mio Dio, cosa c’entri tu con Luisella. Oh, Madonna… questa è la punizione per quello che pensavo di fare
si fa il segno della croce
Conosci mia figlia? Dov’è la mia bambina…. Se le hai fatto del male, giuro che …
BILL Perché agitata così… io no fatto male a Luisella. I love her
Bill ha un fremito che pare di piacere (gli vibra il telefonino nella tasca), preme un tasto del cellulare, senza estrarlo e inizia a parlare, sotto lo sguardo sempre più esterrefatto di Amelia, la quale, a mano a mano, si convince di aver a che fare con un pazzo.
BILL Hello, Bill Taylor’s speaking …… Wow ….Hi John … … yes, I am … I can’t tomorrow evening … … …. Listen ……. I’d like too ……. no… no I’m in Italy ….. …. Ah ah ah… no I’m not joking …………… ah, ah ah, stupid……… no, I don’t believe that…….. ya …… ya …… ya …… nooooo ……. In Italy …. Yes, in Genoa …. Here is my mother in law …. ….. yes, Luisella’s mom ……mmm………..I think so, but I’m not sure ……… wait one moment
Estrae dalla tasca il vocabolario e lo consulta
It’s all right, you’re very smart…… suocera oh yes, suocera….. …. You’re suspicious… you don’t trust me? Amelia, Amelia, c’mon viene un attimo qui saluta John ……. Saluta John ….
Amelia fa ciao con la mano, rivolta verso il pubblico
BILL One moment, one moment she is here close by me ………. Say ciao to John ….
Dicci ciao…..
AMELIA ………
BILL sottovoce Dicci ciao a mio amico John
AMELIA …… Ciao
BILL Did you hear John? …….. No? Ok… John non ha sentito bene dicci più forte ciao,
dai, ciao, ciao da Italia…..
AMELIA Ciao … ciao da Italia
BILL Ciao da mamma Amelia
AMELIA Ciao da mamma Amelia, ciao da Italia Amelia
BILL What?… fatica a sentire quello che gli dice John
AMELIA Ciao Italia, ciao da mamma ……
BILL leggermente innervosito
Shut up, please, oh… excuse me, non capisco… No John I didn’t tell you shut up
Don’t be touchy … John … John … John ….
appoggia la mano sull’auricolare
John … why? Ha messo giù. Va bene. E’ lo stesso
Amelia, approfittando della distrazione di Bill,
prende la scopa e minaccia lo stravagente ospite.
AMELIA Ora basta! Fuori di qui…
BILL riparandosi con i fiori Ehi, ma che fa
AMELIA Se è uno scherzo sappia che non mi è piaciuto… Fuori!
BILL Non capisco you gonna go mad
AMELIA Ora chiamo i Carabinieri
sempre minacciandio Bill con la scopa e tenendolòo sott’occhio,
si avvicina al telefono e alza la cornetta.
BILL Non fare così mamma, mi fai paura
AMELIA E non chiamarmi mamma!
Con un gesto di stizza rimette giù la cornetta
BILL Ma io…
AMELIA Mi dà sui nervi
BILL Io ho letto…
AMELIA Il fatto che tua madre abbia accolto gli spermatozoi di mio marito non ti dà alcun diritto nei miei confronti. Capito!?!
BILL Veramente non capito niente, ma se ti calma una momenta io spiega tutto
AMELIA E non si dice una momenta!
BILL Una … un… un momento? … ok … un momento. It’s all right? Va bene così?
AMELIA sfibrata Sì, va bene
Bill appoggia le rose sul divano (o poltrona)
E si avvicina ad amelia con le mani alzate in segno di pacificazione
BILL Ok?
AMELIA più forte Ho detto che va bene
BILL Sei più calma adesso?
AMELIA Diciamo di sì annuisce vistosamente sì, sì
Bill prende il foglietto che ha in tasca e legge
BILL Siamo a Genova, Via Cesare Battisti nove, interno 12…
AMELIA Sì
BILL It’s all right. Tu sei Amelia Carpi, mamma di Luisella, Ok?
AMELIA Sì, ma perché me lo chiede ancora… e perché continua a darmi del tu?
BILL E tuo marito si chiama Gianattilio e guida autobus…
AMELIA Ma come fa a sapere tutte queste cose di noi
BILL Una momen… un momento solo. Tu aspetta tua daughter … tua figlia Luisella che viene da Stati Uniti questa sera…
AMELIA Le è successo qualcosa … E’ un funzionario dell’ambasciata o cosa diavolo…
BILL No. I’m your son-in-law. Sono il marito di Luisella.
AMELIA Il cosa, scusi?
BILL Your son-in law… ecco. Il tuo … genero. Mi ha scritto qui Luisella.
AMELIA Mi faccia vedere.
Bill le porge il biglietto e amelia lo prende.
Effettivamente … sembra…la scrittura assomiglia a quella di Luisella.
BILL Certo, me lo ha scritto lei. Io parla abbastanza italiano, ma non facìle scrivere. Ora io vado a scuola di italiano, visto che abiterò qui
AMELIA Questo è tutto da vedere… E dove è Luisella adesso?
BILL E’ sull’Oceano Atlantico, credo. Ha preso l’aereo che partito da Saint Francisco alle 20… sì… qui sono le 6 o erano le 6 a Frisco… per il fuso orario… il volo dura 10 ore … più o meno… meno 8, anzi 9 più 9… no meno 9 ore…Well. I don’t care… non importa.
Arriva qui all’aeroporto alle 16 e 30. Sono d’accordo con lei che vado a prendere.
Con un taxi … may be
AMELIA E quando vi sareste conosciuti?
BILL Ci possiamo sedere? Sono un po’ stanco per il viaggio
si siede sul divano dove sono i fiori
alzandosi di scatto punto dalle spine
BILL Ahi … è un divano per fachiri … Oh… my roses…
AMELIA sospirando Non c’è rosa senza spine
BILL Anche carciofo
AMELIA Come?
BILL Anche carciofo ha spine… ah ah ah What a scatterbrain … Questi sono per te.
AMELIA Grazie. Come si dice… basta il pensiero
amelia si alza e va a prendere un vaso per i fiori
e li sistema senza acqua
BILL Come?
AMELIA Un modo di dire
BILL Non ci mette l’acqua?
AMELIA Non c’è acqua
BILL Ah… non avete acqua correvole in casa? Noi in America…
AMELIA Ho dovuto chiudere il rubinetto centrale, perché … perché
c’è… diciamo che c’è un guasto al rubinetto
BILL Meglio che io siede là
Bill si siede sull’altra poltrona e
trova la chiave inglese. l’appoggia suil mobile
Ci sono sorprese in poltrone italiane ah ah ah
AMELIA Allora mi racconta come ha conosciuto mia figlia.
BILL Due settimane … ago. Come si dice … due settimane passate. Era lunedì.
Ci siamo canosciuti in un bar. Era con sua amica di Saint Francisco.
AMELIA Priscilla…
BILL Yes, Priscilla Grant
AMELIA E’ stata qui a casa nostra l’anno scorso. Una cara ragazza.
BILL Sì, molto simpatetica
AMELIA Simpatica
BILL Anche tu pensi così.
AMELIA No …
BILL Effettivamente è un po’ disagr…… antipatica… sì
AMELIA Volevo dire che si dice ‘simpatica’ non ‘simpatetica’
BILL Oh … che stupido.. Io avevo capito che tu diceva no perché fosse…ehm … io detto ‘pensi così?’
Tu detto no, io credeva, my god, che tu pensa Priscilla no simpatica… e invece tu detto no
perché io detto simpatetica… ah ah ah… it’s funny… Effettivamente Priscilla …
AMELIA Lascia perdere Priscilla parlami di Luisella
BILL Bene. Ero seduto al solito tavolo del solito bar, dove io vado sempre… no proprio sempre… Often…. spesso… insomma spesso… tutte le sere alle sei… ma no il sabato, no… e nemmeno on sunday.. la domenica… perché domenica, vado da mia mamma e ceno da lei …
AMELIA Mi vuoi dire cosa è successo con Luisella? La smette di divagare?
BILL What? Cosa ha detto?
estrae il vocabolario dalla tasca e trova la traduzione
AMELIA Divagare… Mi farà uscire pazza.
BILL leggendo serissimo Io no scava la terra con la zappa … io architetto!
AMELIA Cosaaa?????
BILL Tu hai detto a me di smettere di vangare
AMELIA Ho detto di non divagare. Raccontami cosa è successo tra te e mia figlia. Divagare, menare il can per l’aia, allontanarsi dal tema… dall’argomento …
BILL Se parla così veloce io no capiscia
AMELIA Non capisco!
BILL Ho detto che se parla così veloce …
AMELIA Uffa… Dammi qua il vocabolario
gli prende il dizionario dalle mani
Bill glielo cede spaventato e interdetto
Ecco qua. Divagare … divert… du not divert! … leggi
BILL Ah… divert… ah ah… sei simpatetica
AMELIA Grazie, vai avanti
BILL Scusa, simpatica, volevo dire simpatica
AMELIA Vai avanti
BILL Well… dicevo… Cosa dicevo?
AMELIA Eri al solito bar dove vai di solito, escluso il sabato e la domenica…
BILL Ah, sì… e nemmeno il martedì perché il martedì vado a giocare a bowling con Steeve…
AMELIA mmmmmm?!?
BILL Ehm, sì… stavo bevendo il solito milk shake e leggevo un libro. Uno stupendo romanzo di Conrad.
Tu conosce Conrad?
AMELIA Leggo – Solo - Fumetti
BILL Ok… Dicevo bevevo milk shake… latte … io beve solo latte… no whisky, gin, rum…
AMELIA La vuoi smettere di parlare d’altro?
BILL Ma io credevo tu contenta che your sun-in-law … tuo genero no beve alcool
AMELIA La cosa mi fa piacere, ma vorrei finalmente conoscere la tua storia
BILL Well … Stavo bevendo, quando Luisella… io non sapevo ancora che si chiama Luisella perché io ho conoscito lei solo dopo che è successo.
AMELIA Certo… ma cosa è successo?
BILL Well. Lei, Luisella, è passata vicino al mio tavolo e con la bag ha battuto sul mio bicchiere e il latte si è rovesciato sui miei pants … pantaloni … Priscilla let out a scream e Luisella si è girata di scatto nel momento che io mi stavo alzando e mi ha colpito con il gomito sul naso.
AMELIA Un incontro movimentato.
BILL Oh, sì… per il colpo mi sono caduti gli occhiali. A waiter… un cameriere che arrivava alle mie spalle si è distratto per guardare me e, gridato ‘minchia’… lui non è americano, credo, ha scontrato Luisella, che ha perso l’equilibrio ha urlato ‘porca puttana ’
AMELIA Mia figlia non dice certe parolacce!
BILL Well… sì forse era la voce di Priscilla, e è salita con un piede sugli occhiali… si sono broken … e Luisella mi è caduta sopra gridando …. gridando …. gridando… ‘accidenti’…sì, accidenti e insieme siamo caduti a terra.
Mi sono anche ferito qui sulla guancia…con il vetro. Vede?
AMELIA Mio Dio, che macello
BILL trasognato Oh, sì è stato molto bellissimo… Vedere il suo viso così vicino al mio… sentivo il suo respiro caldo. Mi ha guardato negli occhi, ha socchiuso i suoi e mi ha sussurrato… fuck you…
AMELIA Cosa ?
BILL Fuck you
AMELIA E’ un complimento? Cosa vuol dire?
BILL Va a fare un culo… credo… si dice così?
AMELIA sorridendo Bel complimento… usa così in America?
BILL Me lo ha detto so softly… dolcemente
AMELIA Mi pare di vederla … Ma cosa è successo dopo?
BILL Abbiamo fatto amicizia … ci siamo rivisti il giorno dopo… anzi no, il mercoledì, perché il martedì…
AMELIA … martedì vai a giocare
BILL Sì.
AMELIA A basket, lo so … ma mi …
BILL …no basket. Bowling …
AMELIA …va bene, a bowling … e poi …
BILL … con Steeve…
AMELIA Bill….
BILL Da quel giorno non ci siamo staccati più. Abbiamo capito di amarci tanto tantissimo.
Così il week end siamo andati a Las Vegas, abbiamo trovato a priest
AMELIA Cosa avete trovato?
BILL A priest … un … quello che fa la messa
AMELIA Un prete… Ma come ‘abbiamo trovato un prete’… Si trovano così sulla strada?
BILL Ecco, sì un prete… No, non in strada. Abbiamo suonato the door bell e lui era in casa e ci siamo sposati
AMELIA Non ho capito. Un giorno ti ha mandato aff.. a quel paese e cinque giorni dopo vi siete sposati…
BILL Cosa c’è di strano
AMELIA Ma è un paese ben strano l’America
BILL Tutto facìle America. Guarda …
bill consegna una foto ad amelia
AMELIA Cos’è… Oh…la mia bambina …la mia bambina ….
AMELIA si commuove
estrae un fazzoletto dalla tasca
con il quale si asciugherà le lacrime
BILL Wonderful, isn’t she?
AMELIA Sono una scema … scusa…mi commuovo
BILL Sei proprio mamma italiana…
AMELIA Non c’era nemmeno un invitato … povera Luisella
BILL Ma in Las Vegas non è cosa così … così… unseemly …
bill cerca la parola sul vocabolario
AMELIA Cosa?
BILL Ecco… sconveniente … Non è così sconveniente a Las Vegas che a matrimonio non c’è nessuno E poi my parents… i miei genitori hanno mandato un telegramma … sì, un telegramma!
AMELIA E io non lo sapevo nemmeno… la mia bambina si stava sposando all’altro capo del mondo e io… e io… nemmeno una telefonata…
BILL Ma non è colpa tua… telefono non funzionava… Luisella ha provato a chiamare, ma non riusciva
AMELIA Ah Luisella… spirito indipendente… tutta suo padre
Ecco tutta colpa di Gianattilio. Accidenti a lui gli avevo detto di andare alla Telecom, ma lui niente. Basta andare alla Fiocco Azzurro a … a depositare …
amelia affonda il viso nel fazzoletto
BILL E poi non eravamo proprio soli… guarda, questa è Priscilla
AMELIA Eh?
BILL Guarda qui… c’era Priscilla!
AMELIA Hai ragione … è Priscilla… è un po’ ingrassata
BILL Oh sì… tutte donne americane ingrassano prima o poi… ma non è un destino.
Il fatto è che la dieta americana contiene mediamente solo il 15% di proteine, il 34% di grassi e …
mentre bill dice queste cose amelia, assorta,
ciondola la testa guardando la foto che tiene nelle mani
AMELIA Che prete …
BILL E’ un anglicano
AMELIA E cosa vuole dire… è valido il matrimonio?
BILL Certo, a tutti gli effetti… quando Luisella porterà le carte andiamo alla city hall per la registrazione… in municippio… ecco
AMELIA Neanche un prete come si deve… povera Luisella e quel bouquet di fiori con tutti quelli orribili colori
BILL Ti piace li ho regalati a Luisella.
AMELIA Oh…
BILL E non fare così … fai tristezza anche a me, ma questo è momento bellissimo
AMELIA Luisella… già da bambina…. Indipendente eh… Tutta suo papà
Per strada non voleva darti la mano…. Di quelle liti….
Però… come si può decidere di sposarsi in una settimana… mi chiedo
amelia lentamente si calma
BILL Siamo molto innamorati
AMELIA Sì, ma la vita da vivere insieme è lunga … e non sempre facile
BILL Ma anche tu sei sposata giovane
AMELIA fiduciosa… Da cosa lo capisci?
BILL Mi ha detto Luisella
AMELIA delusa Ah, sì … quando mi sono sposata avevo 23 anni
BILL L’età di Luisella
AMELIA Eh già che combinazione …o che destino …
BILL Era scritto nelle stelle ….
AMELIA Vedi, ma io e Gianattilio siamo stati fidanzati per 10 anni.
Eravamo a scuola insieme … terza media…Poi lui ha fatto geometra e io ragioneria
BILL Cosa vuole dire fidanzati?
AMELIA Non lo sai?
BILL No
AMELIA Non mi stupisce …Dimmi un po’……
BILL Sì?
AMELIA Era… era incinta !?!
BILL In… cosa?
AMELIA Dammi qua
amelia prende il vocabolario della mani di bill
Ecco pregnant … vi siete sposati perché Luisella …
BILL pregnant? ah ah ah …ma no… e poi non è proprio possibile
AMELIA E come no
BILL Non c’è stato il tempo …
AMELIA Mica ci vogliono delle giornate …
BILL Certo che no … ma il fatto è che Luisella non ha voluto
AMELIA Cosa stai dicendo? Non hai detto che il matrimonio è valido a tutti gli effetti?
BILL Luisella ha detto che facciamo ammore dopo matrimonio in chiesa in Italy
amelia si illumina guardando l’immagine della madonna
appesa al muro APPOGGIA LA FOTO SUL TAVOLINO
si fa il segno della croce
AMELIA Grazie… che soddisfazione… i principi sani, i valori, ma quelli veri vengono fuori, quando è il momento. Grazie, grazie, grazie. Faremo una festa proprio nella tua chiesa. Di quelle che non se ne sono mai viste… Ti riempirò la chiesa di fiori bianchi e celesti…se lo ricorderanno per un po’ il matrimonio di Luisella Carpi con l’Americano. E un bel bouquet di fiori bianchi altro che tutti quelli orribili colori …… oh… scusami Bill. Vieni qui, lasciati abbracciare.
BILL Finalmente, mamma
i due si abbracciano
AMELIA Un genero americano. Chi l’avrebbe mai detto
bill e’ attratto dalla foto del matrimonio
che si trova sul mobile.
BILL A me fosse, era piaciuto che Luisella aveva vestito bianco a nostro matrimonio
AMELIA L’avrà. L’avrà! Il più bel vestito che sia mai stato fatto ad una sposa. Aspetta che chiamo la Itala… in fatto di abiti da sposa è sempre lei la numero uno.
Si sente la chiave entrare nella serratura
della porta. Amelia si blocca con aria interrogativa
Chi c’è? Zitto, mi raccomando
PRENDE LA SCOPA E SI AVVIA ALLA PORTA IN PUNTA DI PIEDI
SCENA 3
Entra Gianattilio. Amelia, Bill.
Gian, da principio non nota la presenza di Bill.
GIAN Cosa fai in casa???
AMELIA sconcertata Sei tu?
GIAN No. Sono mio cugino Enrico… C’è Gianattilio in casa
NOTA GLI STIVALI
per lunghi attimi gian rimane senza parole
osserva la moglie e non si avvede del giovane.
AMELIA Dimmi qualcosa … mi stai facendo paura …
GIAN Non… non …. Non ho parole…"
AMELIA Cosa ci fai già a casa?
GIAN Cosa ci fai tu piuttosto?
AMELIA Non dovresti essere a lavorare?
GIAN Hanno deciso uno sciopero all’ultimo momento
AMELIA Non ci sono autobus?
GIAN No, fino a stasera alle dieci. Ma non cambiare discorso
AMELIA Era una constatazione
GIAN E … e … e .. tu così elegante
Bill, imbarazzato, osserva,
assolutamente non notato, la scena
AMELIA civettuola Trovi?
GIAN Sì … insomma … a parte gli stivali
AMELIA Dovevo … dovevo accompagnare la mamma …
GIAN A pescare? Cavolo, ora mi ricordo bene. Non doveva andare a fare una radiografia?
AMELIA Sì… ma… ma l’apparecchio è rotto. Le … le hanno, sì le hanno telefonato ieri sera dall’Ospedale
GIAN Orco … e come fa? E ora come fa?
AMELIA Non ti sei mai preoccupato così tanto per mia madre
GIAN E come … e come ti sei … perché ti sei fatta bella?
AMELIA civettuola Trovi?
GIAN Sì … insomma … bella… volevo dire truccata così, sembri … sembri … uh cosa sembri!
E come ti ha avvisato tua madre, che c’è il telefono rotto
AMELIA A proposito sei passato alla Telecom?
GIAN No che non ci sono passato
AMELIA Ecco, ti sei dimenticato un’altra volta
GIAN Ti ho chiesto come ti ha avvisato tua madre
AMELIA Iniziando a singhiozzare Ecco, sempre così mi tratti… dove sta scritto che non mi posso truccare?
GIAN Ecco, ora mettiti a piangere
si volta verso Bill
Ecco quando una donna no sa più cosa dire si mette a piangere
Bill annuisce visibilmente innervosito
AMELIA Certo, perché mi tratti male. Dovevi essere a lavorare questa mattina
rivolta a Bill
Doveva essere a lavorare
GIAN C’era lo sciopero. E tu dovevi essere all’Ospedale con tua madre
AMELIA E con che cosa ci andavo all’Ospedale se c’è lo sciopero degli autobus?
GIAN Ma se prima mi hai …. Cambia discorso …
rivolto a Bill
Ecco ha visto che cambia discorso. Dei fiori!??! Cosa ci fanno quei fiori là?
AMELIA piangendo ancora più forte Ecco… io sono preoccupata per la mamma che non sta bene e tu ….
GIAN Chi l’ha portati?
AMELIA non trovi di meglio che venire a casa a urlare
GIAN e senz’acqua… Ehi, sono senz’acqua …
BILL Ora basta…
AMELIA ancora piangendo e io a preparare il pranzo e la cena …
Gianattilio "vede" finalmente Bill
GIAN E questo chi è?
BILL Chi sei tu che tratti così la mamma. I’m getting…angry. Leave alone mummy
AMELIA sempre piangendo e proseguendo e io tutto il giorno a lustrare mutande e calzini…
Bill sferra un pugno sul naso a
Gianattilio che casca a terra
BILL Non devi fare piangere mamma
AMELIA Ma che fai! Gianattilio….
si precipita in soccorso del marito
GIAN Mettendosi seduto Cosa è stato? Sono stato investito da un autobus? E’ finito lo sciopero?
AMELIA Dio mio, ti senti bene?
GIAN Veramente stavo meglio prima
BILL Ti serve aiuto mummy? Ti butto fuori questo prepotente
AMELIA Benedetta gioventù.. Ma questo è mio marito, il padre di tua moglie
BILL Oh Papi… Posso spie …
GIAN Chi è questo signore?
Ma lei chi è? Amelia, ti ho chiesto chi è …
Perché mi chiama Papi… cosa hai detto che sono io?
BILL Mi scusa se …
AMELIA Nostro genero … è nostro genero
Gian rimane con la bocca aperta
BILL Finalmente … posso chiamarla papà?
GIAN Cosa hai detto che è? Eppure la botta l’ho presa io
AMELIA Nostro genero
GIAN Ma nostra figlia non è sposata. Come cavolo fa a essere nostro genero?
BILL Le spiego tutto, papà
GIAN Ma papà di chi?
AMELIA Gianattilio, datti una calmata
GIAN guardandosi in giro Ho capito… ho capito …. Ora è chiaro…
AMELIA Meno male
GIAN La sala sembrava uguale …. Oddio la via… il numero civico ….
BILL Papi…..
GIAN Ho sbagliato casa. Scusate tanto… Signora…. Mi perdoni….
Buongiorno
Si avvia verso IL BAGNO
esce
BILL Ma l’uscita non è di là?
AMELIA Certo. Sta andando …
All’improvviso ricorda dell’appuntamento
clandestino con l’idraulico
nel bagno!
GIAN (f.c.) Cos’è questo lago? Si può sapere cosa sta succedendo oggi?
AMELIA Aspetta che ti spiego
amelia si precipita nel bagno dal marito
SCENA 4
Amelia e Gian FUORI CAMPO.
Bill, rimasto da solo, si guarda in giro curiosando qua e là.
AMELIA Datti una calmata, testa matta…
GIAN Ah io? Belin, che botta. Ma chi è quello là?
AMELIA Ho provato a dirtelo è nostro genero, il marito di nostra figlia. Ci pensi:
un genero americano!
GIAN Ti senti bene? Uh… il rubinetto…dov’è il rubinetto
AMELIA E’ lì sulla vasca
GIAN E cosa ci fa? … possibile che non ci sia niente al suo posto oggi?
AMELIA Sciacquati almeno la faccia nella vasca
GIAN Sì … … Ehi, non c’è acqua! …E come ha fatto a finire qua?
AMELIA E’ venuto con l’aereo… e poi con un taxi
GIAN Il rubinetto! Dicevo chi ha smontato il rubinetto?
AMELIA Sono stata io
GIAN Tu?????
AMELIA … Perdeva … Sono scesa in cantina a chiudere il rubinetto centrale
Tieni, usa queste salviette rinfrescanti
GIAN Figurati con quelle si pulisce il culo dei bambini
AMELIA Beh… siamo lì…
GIAN Che cosa vorresti dire? … dov’è l’acqua ossigenata
AMELIA L’abbiamo finita. C’è dell’alcool. Eccolo qua
GIAN Ma quello brucia
AMELIA Non fare il bambino. Vieni qua
GIAN Ahia. Soffia soffia… uhhu come brucia
AMELIA fffffffffffffffff ffffffffffff . Ecco stai fermo che ti metto il cerotto
GIAN Ahia fa piano
AMELIA Scusa
GIAN Adesso lo sistemo…
AMELIA Lascia stare, ho chiamato l’idraulico
GIAN No, dicevo quel tipo di là. Gliela faccio vedere io
AMELIA Lascia stare quel povero ragazzo.
GIAN Sì, povero ragazzo… mi ha mollato uno sganassone. Cosa hai detto che è?
AMELIA Nostro genero. Vieni, andiamo di là
GIAN In cantina sei andata solo per chiudere l’acqua?
AMELIA Cosa vuoi dire? Ah… scemo, poi ti racconto. Andiamo di là.
SCENA 5
Bill. Amelia e Gian rientrano. Gian ha un cerotto sullo zigomo
AMELIA E mi raccomando…Dai, vieni… Bill
BILL Sì?
AMELIA Ti presento Gianattilio, il padre di Luisella, mio marito… Gian, questo è Bill Taylor il nostro genero
BILL Oh mister Carpi, I’m William Taylor. Nice to meet you. I justify myself for the fist. How are you?
bill tende la mano a gian,
che si ritrae con uno scatto sospettoso
GIAN Ehi, parla americano
BILL Excuse me… scusa me
AMELIA E’ americano.
BILL Dicevo scusa per pugno.
GIAN Accidenti. Fa pugilato?
AMELIA PRENDE LA FOTO DAL
TAVOLINO E LA PORGE A GIAN
BILL No
AMELIA Guarda
GIAN Così lei sarebbe il mio genero americano
BILL Sono di Saint Francisco, California
GIAN E Luisella si è sposata così…. Senza dire niente … di nascosto
AMELIA Lamentati… è tua figlia
BILL Ma ora vuole sposare in chiesa con festa
GIAN Sposarsi di nuovo?
AMELIA E come no…. in chiesa, alla luce del sole. Sani principi … tutta sua mamma!
GIAN molto sostenuto E così …lei ha sposato mia figlia …
BILL Lei???? Ma no… io sposato tua figlia
AMELIA Dagli del tu prima che rifaccia casino
GIAN Non faccia lo spiritoso. Sa benissimo che cosa voglio dire
AMELIA Gian…
GIAN Sssst! Esigo una spiegazione
BILL Well, eravamo innamorati
AMELIA Eh!
GIAN Quanto guadagna al mese?
AMELIA Gian…
GIAN Un padre si deve preoccupare di queste cose
BILL Per ora guadagno solo 1000 dollari a week, ma credo che poi di più
Guadagna bene architetto in California
GIAN Quanto è il dollaro
AMELIA Più di 2000 lire… RIFERIRSI AL VALORE ATTUALE
GIAN 2000 per …. E tu pensi di poter mettere su famiglia con due milioni al mese?
AMELIA Ci vuole tutta qua che Gianattilio porta a casa tre milioni al mese. Quasi.
BILL No al mese. 1000 dollari la settimana… so non è molto ma io lavora tanto
GIAN La settimana? Per quattro…… ‘sti americani… altro che euro… diamoci del tu
Bill ha nuovamente un fremito: gli è giunta una nuova telefonata. Preme un tasto del cellulare, senza estrarlo e inizia a parlare, sotto lo sguardo preoccupato di Gian. Amelia, che in cuor suo ha già perdonato al genero questa stravaganza) spiega a Gian che è già la seconda volta che succede (dovrà fare "ciao" con la mano)
BILL Hello, Bill Taylor’s speaking …… Wow ………Hi George…… Yes, I am……… No, It’s impossible. I can’t conclude my work until six months… … listen George it’s a housing project, I’m not planning a doghouse………. Well, I’ll call you when I’ll be back in Frisco ………….. In Italy… yes………
I gonna go meet my relatives in Florence
rivolto a gian e amelia
Scusate
AMELIA Figurati. (sottovoce a Gian) L’ha fatto anche prima
GIAN Anche il papà di un mio amico che era stato al fronte era tornato con certi problemi
AMELIA Sei stato nel Vietnam?
BILL Come è possibile, non ero nemmeno nato allora
GIAN Amelia… la scusi, non si intende di politica estera
AMELIA toccando l’orecchio Ma com’è successo?
BILL pare non comprendere, porta il dito all’orecchio, come ha fatto la donna
Ah… io capito… ma no … io comprende gesto, mi ha spiegato mia nonna. Ah ah ah … io a … come dite in Italia … a sì: a posto. Io a posto, io etero … no gay
GIAN Non aveva detto che fa l’architetto?
AMELIA Sarà una specializzazione, il solito ignorante
GIAN Ti capita spesso di parlare da solo?
AMELIA disapprovando Gian…
BILL Come?
GIAN Lascia fare. Parli da solo?
BILL Io???
AMELIA materna Sì, Bill… prima con John…. ora con George…
BILL Da solo? Ma sono due amici che mi hanno telefonato! Guardate
bill mostra a Gian e ad amelia il telefonino
John e George sono due miei amici di Saint Francisco
GIAN Accidenti… e ‘sto cosino qui è un telefono?
BILL Sì, satellitare. Io parla con America perché voce viene da satellite… 80 mila chilometri…
GIAN Cavolo che tecnologia… ‘sti americani
AMELIA E quell’affare lì che pende dall’orecchio?
BILL E’ l’auricolare del cellulare. Con questo si può parlare e ascoltare con le mani libere…
I DUE GENITORI SONO VISIBILMENTE SOLLEVATI
AMELIA E io che pensavo…
GIAN ‘sti americani… figurati che mia moglie pensava che fossi sordo
BILL Ah ah ah … è per quello che tu parlavi a me così forte?
AMELIA Senti chi parla… a proposito di telefoni: quando ci vai alla Telecom?
Quello che se ne capisce
GIAN Ci passerò domani mattina. Ho il turno di pomeriggio
AMELIA Ti pareva … la figlia in America, il telefono che non funziona e lui… ci passerò…
Sono dieci giorni che ci devi passare
GIAN Otto… Risparmiamo sulla bolletta eh eh eh
AMELIA Bravo, fai pure lo spiritoso…
BILL Posso guardare io
AMELIA Guarda pure, ma sono dieci giorni che non si riesce a telefonare
bill si avvicina all’apparecchio e lo esamina
GIAN Per me c’è un guasto sulla linea
AMELIA E come mai che il telefono di quelli del piano di sotto funziona?
GIAN Cosa ne sai tu?
AMELIA L’ho chiesto alla signora Vincenza
GIAN Magari è un guasto alla scheda dell’apparecchio. Io so come sono fatte dentro queste diavolerie!
Sai … tutta questa tecnologia sempre più complicata. Non sono più telefoni… sono computer.
Vero Bill!? Ho letto su una rivista di elettronica…
bill si accorge che il filo e’ staccato
dalla spina e lo riattacca
BILL Sì, ma anche i più semplici apparecchi non funzionano se si stacca la spina
AMELIA Ah ah ah che figura…
GIAN Ebbè
BILL alzando la cornetta Ecco adesso works … too too funziona
amelia si alza di scatto e raggiunge il telefono
AMELIA Telefono alla mamma per sapere come sta
GIAN Diamo anche una telefonata alla bambina … sì, bambina….
gian nota che ameliA cerca il numero
di telefono sulla rubrica
Non ti ricordi nemmeno più il numero di tua mamma?
AMELIA E’ stata una giornataccia … non ci sto più con la testa
BILL Effettivamente vi abbiamo fatto una bella sorpresa
AMELIA Pronto mamma… sono Amelia ……sì, mamma… Russo Amelia… in Carpi
GIAN (a Bill) E’ un po’ sorda… (a se stesso) Russo Amelia?????
AMELIA Finalmente, si sono io… no…no…. non è per questo… aspetta
GIAN In Carpi?????
BILL E’ molto anziana?
AMELIA Ti ho detto che….
GIAN Sì, ma….
AMELIA Testone …na… na testona è meglio che ….
SUONA IL CAMPANELLO.
GIAN Vado ad aprire.
GIAN SI ALZA E VA AD APRIRE
AMELIA Aspetta!
GIAN Cosa aspetto? L’autobus che c’è sciopero? ah aha ah
Esce
SCENA 6
Mario, Bill, Gian, Amelia
MARIO (f.c.) Perché aspettare, amore?
amelia rimane paralizzata con il telefono in mano
per un attimo si sente scoperta
BILL La mamma non sta bene?
GIAN (f.c.) Dice a me? Scherzo, finisca pure la telefonata
entrano gian e mario. mario ha il telefonino in mano
MARIO No! Signor Carpi… che sorpresa… Mia mamma, no mia moglie
GIAN Ah.. si è sposato? Quando?
MARIO no… ero al telefono co…con ..la la mia fi… fidanzata. Ciao Amelia.
amelia mette giù il telefono
GIAN Butti giù così il telefono a tua madre?
amelia risolleva la cornetta
AMELIA Ciao Mario… Ciao mamma
GIAN Meno male che è arrivato
MARIO Eh … … sono venuto … subito… di corsa…
AMELIA Non so come ringraziarti …
MARIO …n…niente, niente…
BILL In America quando serve idraulico allaga casa prima che arriva
GIAN Solitamente anche da noi…Poi di sabato… come oggi (???)
BILL Woody Allen ha scritto ‘non solo dio non esiste, ma provate a cercare un idraulico in week end’
BILL RIDE, GIAN RIDE SENZA AVERLA CAPITA,
MARIO E AMELIA SI INTERROGANO CON GLI SGUARDI
Però una volta idraulico è venuto subito in week end quando mamma lo ha chiamato
May be Woody non aveva sempre ragione
GIAN Che fortuna
MARIO Qui da noi è diverso
GIAN Come diverso? L’anno scorso per la lavatrice che perdeva acqua abbiamo aspettato
un mese e mezzo. Quando è arrivato ce n’eravamo già comprata un’altra. Non
ricorda?
MARIO Avevo tanto …
BILL Poco dopo i miei genitori hanno divorziato.
GIAN Eh?
AMELIA Oh… mi dispiace
BILL Non importa.
GIAN E poi? Sì, voglio dire… tua mamma, se non sono indiscreto…
AMELIA Gian.. magari gli dispiace parlarne
BILL No, no… La mamma è contenta…
AMELIA Eh… beh…
BILL … sta con idraulico
GIAN GUARDA CON CURIOSITÀ AMELIA
GIAN Chi???
BILL Sì, mamma sta con idraulico, quello di week end
MARIO Questi idraulici americani… eh
GIAN Chissà quelli italiani?… E il papà? Avrà fatto una strage… immagino
AMELIA E MARIO SI SCAMBIANO
UNO SGUARDO PREOCCUPATO
BILL Oh, no… Il papà ci ha fatto una grande risata… Mica geloso americano
GIAN Ah ci ha riso su?
AMELIA Eh… rideva…
GIAN Il riso abbonda…
BILL Hanno fatto grande festa di divorzio con tanti parenti e amici
AMELIA Che civiltà…
GIAN Mio dio!
BILL Un mese dopo il papà si è messo con Geraldine Scott, una mia compagna di scuola
AMELIA Mio Dio…
GIAN Belìn che civiltà… Amelia: accompagna di là Mario
AMELIA E’ meglio che vai tu
GIAN Io non me ne capisco…. Non sarei nemmeno stato capace di tirarlo giù, figurati
metterlo a posto. Mario: sa che l’ha tirato giù Amelia il rubinetto?
MARIO Ah sì? Ma che brava!
AMELIA Ma non l’ho fatto mica apposta
GIAN E ci mancherebbe
MARIO E AMELIA ESCONO
SCENA 7
Gian e Bill. Poi Amelia.
GIAN E bravo il papà…
BILL Come?
GIAN Niente pensavo alla tua situazione. Sarà dispiaciuto… a te, dico… a te
BILL Ormai non ci penso più… certo all’inizio un po’ mi dispiaceva
GIAN E vorrei vedere… anche gli americani hanno un cuore… credo
BILL Tutti abbiamo cuore
.
GIAN Certo che anche tua mamma… tua … Amelia… Amelia…
AMELIA (f.c.) Dimmi. Hai bisogno di qualcosa?
GIAN Vieni un po’ qua
AMELIA RIENTRA
AMELIA Cosa c’è
GIAN C’è… volevo dire… che… tua madre quando ritorna all’Ospedale per fare la
radiografia?
AMELIA La mamma? La mamma…. Non l’ho più… Non l’ho…
E' meglio che prepari qualcosa da mangiare. Non sono ancora uscita a fare la spesa.
Mi vado a preparare. Mi fate perdere la testa… ‘sti uomini…
ESCE AMELIA
GIAN Levati basta gli stivali…Bill…. Allora, cosa vogliamo mangiare, eh?
BILL Oh, è lo stesso... Tutto è buono in Italy
GIAN Certo, hai perfettamente ragione: voi americani saprete pure fare grandi cose, ma a
tavola… Scatolette, eh? Carne in scatola…
BILL No... noi fa anche minestrone, ravioli, tortellini
GIAN Ma no!?!
BILL In scatola ah ah ah
GIAN Vedi che ho ragione. In cucina è meglio che lasciate fare a noi
AMELIA (f.c.) Fidati. Te lo dice uno che non è capace di friggere un uovo
GIAN Va bene: a ognuno il suo mestiere. Mia moglie sa cucinare … e smontare i rubinetti, io so guidare gli autobus.
BILL Mi piacerebbe molto anche a me guidare autobus
GIAN Dici davvero? Un giorno ti porto al deposito e ti faccio provare.
BILL Wow! Wonderful.
RIENTRA AMELIA
AMELIA A proposito … affittiamo una macchina…
GIAN Cosa?
AMELIA Stavo pensando al matrimonio in chiesa… una bella cerimonia con l’abito bianco …
(a Bill ) celo possiamo permettere, vero, l’abito bianco?
GIAN Ma non sono già sposati? … andiamo a spendere dei soldi inutilmente …
AMELIA ( guarda la madonnina con aria devota ) Luisella vuole così…
BILL E’ vero. Bisogna fare presto!
AMELIA Povero ragazzo… tuo suocero non può capire…
GIAN Eh?
AMELIA Lascia perdere. Una chiesa normale, dico… fiori, fiori bianchi e celesti… e invitati e riso… insomma un matrimonio come si deve! Anzi, dobbiamo fare presto. Sai la gente… tua mamma!!!
GIAN E va bene, ma perché vuoi affittare la macchina? C’è la mia… non è adatta?
AMELIA Io vorrei qualcosa come… come una Roy Roger, per mia figlia
BILL What?
GIAN Dimmi te se è il caso. Ho una macchina bellissima. Mi è arrivata un mese fa, il giorno prima che partisse Luisella. Mercedes blu metallizzata, lunga da qua a là…
BILL Macchina di lusso!
GIAN Non sarà una Roy Roger…
BILL Ma che marca è Roy Roger, io non conosce. Non è americana…
AMELIA Difatti deve essere inglese. Ci ho visto sopra la principessa di Inghilterra, una volta in televisione.
GIAN Sai… ecco… quella con l’angelo davanti
BILL Ah… Rolls Royce…
AMELIA Eh, proprio. E io cosa avevo detto?
GIAN Usiamo la mia. Nostra figlia non è una principessa. E poi
AMELIA Certo è figlia di un plebeo…
ESCE AMELIA
GIAN Ha parlato la regina! Ho detto usiamo la mia Mercedes 420, 1982, 98000 chilometri! Tirata a lucido fa la sua figura! L’ho comprata in televisione.
BILL Ah tele vendita? In America si prende ……. fregata se si compra in televisione .
GIAN Da noi no
AMELIA(f.c.) Basta crederci…
BILL Però è una car …
GIAN … automobile
BILL Sì, automobile molto bella. Anche in California ci sono molte automobile come
tua
GIAN Sentito? Anche in America ci sono macchine così
AMELIA(f.c.) Sì, ma loro sono americani
GIAN Amelia, non capisce certe cose. La soddisfazione di lanciare la macchina 210 chilometri all’ora!!!
BILL Very speed! Veloce!
GIAN E un’accelerazione!!! 12 secondi da 0 a 100 chilometri l’ora
RIENTRA AMELIA
AMELIA Sempre con lo sprescio…
GIAN Non capisci niente. E’ una macchina perfetta. Io mia figlia in Chiesa, la porto con quella lì! Me la lucido bene…
AMELIA Come tutte le domeniche… tutta la mattina a lucidare la macchina
GIAN Io ci tengo che sia sempre in ordine
AMELIA Certo. La curi più della tua famiglia… E poi ci vorranno i vestiti …
GIAN Io ho ancora quello grigio che ho messo alla comunione della bambina
AMELIA Ma va là… ci entri ancora? e i fiori… e le bomboniere…
GIAN Uh… e le partecipazioni
AMELIA Bravo, già… e le partecipazioni… Mio Dio…
Quanti giri che bisogna fare… mi ci vorrà una settimana almeno…
BILL Perché non fa come in America?
GIAN E come fanno là?
BILL Chiama a casa fornitori … ristorante e… e sarto e… fiori, ok? E altri, non so e tu dice quello che vuoi. It’s easier! Più facìle… no?
GIAN Fenomeni! Loro sanno vivere… fenomeni
AMELIA E per il pranzo?
BILL Ho detto… chiami ristorante e padrone viene qua
GIAN Più facìle, Amelia. Ma dove vivi? Altro che… A proposito di ristorante: cosa mangiamo oggi? ( a Bill ) Senti: ti piace la carne?
BILL Oh sì
GIAN Anche a me. A Amelia non tanto… Amelia! Io chiamo già i nostri … fornitori così oggi pomeriggio facciamo tutto
AMELIA GUARDA L’OROLOGIO
AMELIA Uh, com’è tardi … io vado
GIAN Prendi due belle fiorentine ... Sentirai come le cucina. Belle al sangue....
AMELIA Meglio stare leggeri ... Faremo raviolini in brodo ... verdura e formaggio
GIAN Ma mica siamo malati
AMELIA Anzi... consommé, verdura e formaggio. Nei ravioli c'è il prosciutto, o la mortadella…
BILL Sei mussulmana?
AMELIA No... è il signore che è un maiale!
AMELIA ESCE
GIAN A che ora li faccio venire i… fornitori?
AMELIA (f.c.) Dalle tre… anzi no… dalle tre e mezzo, che voglio prima mettere un po’ a posto la casa
GIAN Va bene… tre e mezzo!
GIAN SI METTE AL TELEFONO COMPONE UN NUMERO
Cominciamo dal ristoratore… con la pancia piena si ragiona meglio eh eh… che bella idea… che genero! Più facìle… ah… sei un fenomeno Billl … sì… pronto …. sono Carpi… Gianattilio Carpi… è il ristorante da Gigi? …Vabbè, trattoria. Non faccia il modesto … è per un matrimonio… no, non io… magari…
RIENTRA AMELIA A PRENDERE LE CHIAVI. APPOGGIA LA BORSA
LANCIA UN’OCCHIATA TORVA AL MARITO
AMELIA Guarda che ti ho sentito… Le chiavi… dove… ah…
AMELIA PRENDE LE CHIAVI ED ESCE
GIAN mia figlia…. Certo Luisella (Si ricorda) … eh, passa sì… vola, vola… com’è vero…una cinquantina o sessanta, magari meno… la data non è ancora decisa… … no, non è uno scherzo… Sì che mi conosce. Abito nella sua stessa via al numero 9… … Oh, certo, l’autista del 42… (Mi ha riconosciuto… dicevo bene…) Ecco. Può venire qui da noi oggi pomeriggio alle tre e mezzo? … Per decidere il menù… … del matrimonio … … no, non è uno scherzo… … Certo che sto bene, la ringrazio…
BILL Non capisce?
GIAN PORTA IL POLLICE ALLA BOCCA PER SOTTINTENDERE
CHE IL RISTORATORE HA ALZATO IL GOMITO
GIAN … alle tre e mezzo… Finalmente… Ci vediamo oggi. Grazie. Siamo buoni clienti, sai …
RIATTACCA LA CORNETTA
E RIPRENDE A CONSULTARE L’ELENCO
RIENTRA AMELIA A PRENDERE LA BORSA
AMELIA Come no… ah eccola…
GIAN Sei ancora qui? Cosa hai da ridire, tu? Dove abbiamo fatto il pranzo della comunione della bambina?
AMELIA Qua sotto dal signor Gigi… se non ricordo male
GIAN Vedi?
AMELIA Vado. Ci vediamo più tardi.
AMELIA ESCE
GIAN Sì, ciao.
BILL Ciao mom. E ora chi chiamiamo?
GIAN Lo stilista… il sarto Carlo De Angelis…
RIENTRA L’IDRAULICO
MARIO Io ho finito
GIAN (senza guardarlo) Ah… era ancora qui? Ci vediamo…
GIAN COMPONE IL NUMERO
MARIO Arrivederci…
GIAN Chiuda la porta, mi raccomando…
MARIO … le mando il conto …
GIAN Non si disturbi
MARIO … con comodo…
MARIO ESCE
GIAN (verso l’uscita )Ho detto che non si deve disturbare! (a Bill ) Questo lo conosco bene. Sono un suo cliente… da sempre… - Eccolo - Pronto Mario… Carpi, sono Gianattilio Carpi… E’ lì come nuovo… Ti ricordi? Sì, sì per la comunione della Luisella… … La bambina??? … sì, bambina… sapessi… A proposito… SIPARIO
ATTO 2
SCENA 8
Amelia spolvera il quadro della Madonna.
AMELIA Madonna mia… se sopravvivo, lo giuro, ti porto un cero a piedi fino al santuario.
Che giornata! Mah…
Certo che Luisella una telefonata… ah già… il telefono
ALZA LA CORNETTA E COMPONE IL NUMERO
…terminale spento. Sarà ancora sull’aereo… Come ha detto Bill non si può tenere il
cellulare acceso sull’aereo.
Certo che è proprio un bravo ragazzo…
SUONANO ALLA PORTA
Arrivo.
ESCE
SCENA 9
Amelia e Zia Rosa (che ci vede poco e ci sente ancora meno)
ZIA ROSA (f.c.) Ciao Amelia
AMELIA (f.c.) Zia Rosa! E’ già un po’ che non ci vediamo!
ZIA ROSA Dove ci sediamo che non ci sono sedie
AMELIA Sono là
ENTRANO
ZIA ROSA Eh?
AMELIA Ho detto che sono là… eccole.
ZIA ROSA Chi?
AMELIA Le sedie… accomodati.
ZIA ROSA SI SIEDE e continua a guardare nella direzione
di Amelia ,che nel frattempo Si è spostata
ZIA ROSA Solo dieci minuti, Amelia. Aspetto che apra la farmacia… beata te che ci abiti così vicino.
Era ancora chiusa e allora ne ho approfittato per venire a trovarti.
AMELIA Non sai che piacere mi hai fatto. E’ già un po’ che non ci vediamo
ZIA ROSA Anche tua mamma è già un po’ che non la vedo. Come sta?
AMELIA La mamma? Bene…
ZIA ROSA Viene? Oh, che fortuna. Semmai risalgo dopo aver comprato le medicine
AMELIA Ho detto che sta bene, no che viene!
ZIA ROSA Ah… E quel lavativo di tuo marito?
AMELIA E’ fuori con nostro ge…con Bill
ZIA ROSA Chi?
AMELIA Bill, ho detto Bill… tra poco dovrebbero essere qui…
ZIA ROSA Avete preso un cane?
AMELIA No… (???) E tu come stai?
ZIA ROSA Io? E come vuoi che stia, alla mia età…
AMELIA Ma se sei una…
ZIA ROSA …in farmacia mi hanno detto che ho la pressione un po’ alta… e questa pressione mi affatica il cuore …
AMELIA Non si dir…
ZIA ROSA … che la sera non mi lascia dormire perché lo sento come se fosse in gola… bum bum… proprio qui… E’ per questo che prendo la pastiglia per dormire che mi ha dato Giulia, solo che al mattino non riesco a svegliarmi, sai… nemmeno le cannonate
AMELIA Buon segno! Vedi che…
ZIA ROSA … allora prendo delle gocce che mi ha consigliato Franco, quello che sta sopra di me, per svegliarmi, e le pastiglie per fare la pipì, scusa la parola, che abbassano la pressione.
Me le ha date Giorgio, il suocero del vigile, che gli hanno fatto tanto bene.
AMELIA Ma non sarebbe meglio…
ZIA ROSA Queste pastiglie però mi fanno venire il bruciore di stomaco, allora prendo uno sciroppo che mi ha consigliato mia cognata Pina che me lo fa passare…
AMELIA Ma non credi…
ZIA ROSA … solo che a forza di togliere le pillole dalla plastica, svitare e avvitare i tappi delle medicine e dello sciroppo, mi fanno male le mani. Veramente mi fa male anche la schiena e le gambe… sentissi le gambe…
SUONANO ALLA PORTA
AMELIA Zia Rosa… vado ad aprire
ZIA ROSA … Maria, la moglie di quello del bar sotto casa, mi ha detto che è artrosi e mi ha consigliato delle pastiglie che fanno proprio bene
SUONANO ALLA PORTA
AMELIA Zia hanno suonato… devo andare
ZIA ROSA … non mi hanno fatto passare il dolore ai polpacci, però… Carlo, quello che vende i vestiti sul mercato…
AMELIA VA AD APRIRE
… mi ha detto che sicuramente sono le vene, sai la circolazione… Amelia… Amelia… Dove sei?
SCENA 10
Zia Rosa, Amelia, Carlo (ha un metro da sarto attorno al collo, un block notes in mano e una matita all’orecchio)
AMELIA (f.c.) Arrivo, zia… Signor Carlo già qui? Si accomodi… Eccomi, zia
ENTRANO AMELIA E carlo, il "sarto"
CARLO Signora Rosa, buongiorno…
ZIA ROSA Ah, dove ti eri nascosta? Come ti dicevo… Carlo, quello che vende i vestiti sul mercato…
CARLO Signora Rosa, si ricorda di me? ( a Amelia ) Si ricorda di me!
ZIA ROSA … mi ha detto…
AMELIA La zia Rosa ci vede poco… sa la cataratta…
ZIA ROSA … mi ha detto che è la circolazione…
CARLO Vado più vicino…
SI AVVICINA AL VISO DI ZIA ROSA
Come sta, signora Rosa? Come va la sua circolazione?
AMELIA Parli più forte perché non ci sente bene
CARLO Lo so, lo so…
ZIA ROSA Signor Carlo, che coincidenza…
CARLO Dicevo… come sta?
ZIA ROSA Io? E come vuole che stia, alla mia età……in farmacia mi hanno detto che ho la pressione un po’ alta… e questa pressione mi affatica il cuore …
AMELIA Zia…
CARLO Ma se ha una cera stupenda…
ZIA ROSA … che la sera non mi lascia dormire perché lo sento come se fosse in gola… bum bum… proprio qui…
CARLO Ma non…
AMELIA Lasci perdere …
ZIA ROSA E’ per questo che prendo la pastiglia per dormire che mi ha dato Giulia, solo che al mattino
non riesco a svegliarmi, sa… nemmeno le cannonate
AMELIA … finché non le ha presentato tutta la cartella clinica…
ZIA ROSA … allora prendo delle gocce che mi consigliato Franco, quello che sta sopra di me, per svegliarmi…
AMELIA … non si ferma
ZIA ROSA … e le pastiglie per fare la pipì, scusa la parola, che abbassano la pressione…
CARLO L’età c’è… Ci vuole pazienza…
ZIA ROSA Me le ha date Giorgio, il suocero del vigile, che gli hanno fatto tanto bene.
CARLO (urlando) Dicevo… che ci vuole pazienza…
AMELIA Bene. Veniamo a noi, piuttosto…
ZIA ROSA Queste pastiglie però mi fanno venire il bruciore di stomaco, allora prendo uno sciroppo che mi ha consigliato mia cognata Pina che me lo fa passare…
CARLO Sono preoccupato
AMELIA Meglio non farci caso. Ha portato il catalogo?
ZIA ROSA … solo che a forza di togliere le pillole dalla plastica,
CARLO Le ditte non ne fanno più… costano troppo, ma mi dica un po’, se non sono indiscreto…
ZIA ROSA svitare e avvitare i tappi delle medicine e dello sciroppo, mi fanno male le mani.
AMELIA Mi dica…
CARLO Come mai sua figlia si è sposata così in fretta?
ZIA ROSA Si è sposata tua figlia?
AMELIA Zia Rosa, cosa è successo?
CARLO Ha sentito !?!?
AMELIA Ci senti!
ZIA ROSA Lascia perdere… Non cambiare discorso. Si è sposata Luisella, la mia unica pronipote e io lo vengo a sapere da un estraneo?
CARLO Ma ci conosciamo da un bel po’, noi…
AMELIA Zia Rosa… ora ti spiego tutto
SUONANO ALLA PORTA
Scusa un attimo…
SI AVVIA
CARLO … da quando le ho fornito il vestito per il matrimonio di sua nipote, non ricorda?
ZIA ROSA Dove vai?
AMELIA Vado ad aprire…
ZIA ROSA Eh?
SUONANO ALLA PORTA
AMELIA Zia, hanno suonato alla porta…
ESCE
ZIA ROSA FISSA CON INSISTENZA CARLO, CHE
PROVA SEMPRE PIU’ IMBARAZZO
ZIA ROSA (puntando l’indice verso Carlo ) Si vergogni…
CARLO Come dice?
ZIA ROSA … alla sua età…
CARLO Non capisco…
ZIA ROSA Mettersi con una ragazzina…
CARLO Ma cosa sta pensando?
ZIA ROSA Luisella… una bambina… La mia bambina!!!
CARLO Ma mica crederà…
ZIA ROSA Satanasso!
CARLO Ma non sono mica io il marito di Luisella…
ZIA ROSA Ah, volevo ben dire…
SCENA 11
Zia Rosa, Carlo, Amelia, Gigi (vestito da cuoco, porta un quaderno e una penna appesa al quaderno con uno spago)
CARLO VA A SPECCHIARSI
CARLO Alla sua età???
ENTRANO AMELIA E GIGI, IL RISTORATORE
AMELIA C’è anche la zia Rosa, ricorda?
GIGI Come no, anche lei era a mangiare da me per la comunione di Luisella
CARLO Anch’io gli ho venduto il vestito, quella volta lì
GIGI Ciao Carlo, ci sei anche tu qui?
ZIA ROSA Chi è?
AMELIA E’ il signor Gigi, quello che ha la trattoria qua sotto…
GIGI Sono io, si ricorda?
ZIA ROSA Ah… Da Gigi!, come no. Io ho mangiato da lei
GIGI Che memoria!
ZIA ROSA Cosa stavo dicendo?
CARLO Di ferro!
AMELIA Dicevi che hai mangiato da Gigi per la comunione di Luisella…
ZIA ROSA Ah, sì, ma non ho mica più quell’appetito, sa…
AMELIA Zia… non ricominciare anche con il signor Gigi
GIGI E come sta, signora Rosa?
ZIA ROSA Io? E come vuole che stia, alla mia età…
CARLO No!!!
AMELIA Zia Rosa…
ZIA ROSA …in farmacia mi hanno detto che ho la pressione un po’ alta… e questa pressione mi affatica il cuore …
CARLO Cosa ha fatto…
GIGI Chi, io?…
ZIA ROSA … che la sera non mi lascia dormire perché lo sento come se fosse in gola… bum bum… proprio qui…
GIGI Certi piccoli acciacchi…
AMELIA Lasci stare…
ZIA ROSA E’ per questo che prendo la pastiglia per dormire che mi ha dato Giulia, solo che al mattino non riesco a svegliarmi, sai… nemmeno le cannonate
CARLO Io avrei anche una certa premura…
AMELIA Intanto possiamo fare… Cosa ha da propormi di bello che non costa tanto?
GIGI Non possiamo parlare prima del menù? Ho lasciato mia moglie da sola nella trattoria.
CARLO A me il marito della signora Amelia m ha detto di venire alle tre e mezzo. Aspetta il tuo turno
ZIA ROSA … allora prendo delle gocce che mi consigliato Franco, quello che sta sopra di me, per svegliarmi,
GIGI Anche a me il signor Carpi mi ha dato appuntamento per le tre e mezzo
AMELIA Il solito casinista…
ZIA ROSA e le pastiglie per fare la pipì, scusa la parola, che abbassano la pressione, almeno a Giorgio, il suocero del vigile, hanno fatto tanto bene.
SUONANO ALLA PORTA
AMELIA E chi è ancora?
ESCE
ZIA ROSA Queste pastiglie però mi fanno venire il bruciore di stomaco, allora prendo uno sciroppo che mi ha consigliato mia cognata Pina che me lo fa passare…
GIGI Certo lo fa passare… ( a Carlo ) Che idea strana, farci venire qui
ZIA ROSA … solo che a forza di togliere le pillole dalla plastica, svitare e avvitare i tappi delle medicine e dello sciroppo, mi fanno male le mani.
CARLO Sarà un po’ di artrosi… ( a Gigi ) Evidentemente devono fare in fretta
ZIA ROSA Veramente mi fa male anche la schiena e le gambe… sentissi le gambe…
GIGI Ma non finisce mai?
CARLO Aspetti…
ZIA ROSA … Maria, la moglie di quello del bar sotto casa, mi ha detto che è artrosi e mi ha consigliato delle pastiglie che fanno proprio bene
CARLO Son convinto che Luisella aspetta un bambino
ZIA ROSA Luisella è incinta?
CARLO Visto?
GIGI E’ un miracolo!
ZIA ROSA La mia pronipote costretta a sposarsi perché aspetta un bambino… già con il padre che si ritrova…
ZIA ROSA SI ALZA INDIGNATA
Lei non me la racconta giusta… Amelia… Amelia
SI AVVIA VERSO L’USCITA
GIGI Si direbbe che ce l’ha con te
CARLO Alla mia età???
ZIA ROSA Dov’è andata? Amelia… Ameliaaaaa
SCENA 12
Gigi, Carlo, Zia Rosa, Amelia, Fiorenza (la fioraia, che tiene nelle mani un catalogo di foto)
FIORENZA (f.c.) Giuro che il signor Carpi mi ha detto alle tre e mezzo
ENTRANO AMELIA E FIORENZA
AMELIA Eccomi, zia, cos’hai da urlare così, venga signora Fiorenza, e scusi la confusione
FIORENZA Si figuri…
ZIA ROSA Amelia, tu mi devi una spiegazione
CARLO Salve, Fio, anche tu della partita?
FIORENZA Ciao, Carlo
AMELIA Ma zia…
GIGI Chi è?
CARLA Fiorenza, la fioraia
ZIA ROSA Era il minimo che ti poteva capitare, sposando quel mascalzone
AMELIA Cosa stai dicendo?
FIORENZA Allora, signora Rosa… Buongiorno… come…
CARLO Non lo dica!
FIORENZA …sta?
ZIA ROSA E come vuole che stia alla mia età? Mi accompagni giù in farmacia che glielo dico
ZIA ROSA PRENDE SOTTO BRACCIO FIORENZA
E LA TRASCINA FUORI
ZIA ROSA (f.c.) Ci vediamo più tardi!
CARLO Povera Fiorenza…
AMELIA Scusatemi ancora un attimo… che giornata… Zia, dove la porti?
ESCE
FUORI CAMPO VOCI CONCITATE
GIGI Dove vanno tutti? Qua ci facciamo notte… Sono mica tutti normali in questa casa
CARLO Effettivamente era un po’ strano che ci chiamassero tutti qui per organizzare un matrimonio
GIGI Io pensavo fosse uno scherzo, ma poi il signor Carpi mi ha convinto. Chi ti ha detto che Luisella aspetta un bambino?
CARLO Nessuno, ma tutta questa fretta, secondo te, cosa vuol dire?
GIGI Effettivamente, te l’ho detto, io non ci capisco niente
CARLO E poi hai visto l’effetto sulla vecchia?
GIGI (sorridendo ) Sei proprio un gran….
SCENA 13
Gigi, Carlo, Amelia e Fiorenza
AMELIA (f.c.) Va bene, va bene, ci vediamo più tardi. Lei venga con me in casa
CARLO … zitto, zitto… sta arrivando
RIENTRANO AMELIA E FIORENZA
FIORENZA Mi dispiaceva contraddirla.
AMELIA Ha un’età che…
FIORENZA Certamente. Ma veniamo al suo problema. Io conosco bene Luisella
AMELIA Siete state compagne di banco
FIORENZA Dalle medie al liceo. E proprio perché conosco bene Luisella per la chiesa proporrei dei fiori…
GIGI Ci è passata avanti …
CARLO APRE LE BRACCIA IN SEGNO DI SCONFORTO
AMELIA Bianchi e celesti…
FIORENZA Ma mi faccia il piacere… Guardi qua eh…
APRE IL LIBRO DI FOTO E LO MOSTRA AD AMELIA
GIGI Si metta in coda… Parliamo prima del menù. Un bell’antipasto tanto per cominciare?
AMELIA Io credo…
FIORENZA Io ero arrivata in orario. E’ stata la signora Rosa a farmi ritardare
AMELIA Ha ragione…
CARLO Veramente sono arrivato prima io, ma credo di potermi sbrigare…
PRENDE IL METRO CHE HA SULLE SPALLE E
APPOGGIA IL NOTES AL MOBILE
AMELIA SI AVVICINA
Venga qua che le prendo le misure intanto che con Gigi decide il menù
INIZIA A PRENDERE LE MISURE AD AMELIA
ED APPUNTA I DATI SUL NOTES
GIGI Dicevo un antipastino ci vuole… Salumi e sottaceti o se preferisce dell’altro…
CARLO Una maglietta con decolté carré
GIGI Non so, magari…
AMELIA Carré?
GIGI Carré di vitello? Magari di secondo. Ma dicevo di antipasto … salame… prosciutto …
AMELIA Carré di vitello? No, niente carne, per favore.
CARLO E sopra un bel tailleur viola, che va tanto di moda?
GIGI (appuntando ) Niente carne
FIORENZA Fa pentecoste! Uffa tutto questo viola
GIGI E dei funghetti
CARLO Tu occupati dei fiori
AMELIA Veramente…
FIORENZA Allegria, ci vuole allegria … non è mica un funerale.
CARLO Il viola è di moda
GIGI … e sottaceti
AMELIA Io…
FIORENZA E spaghetti al sugo… Bel matrimonio: Tailleur viola, salame e sottaceti
GIGI Ebbè?… che antipatica
AMELIA Vi preparo un caffè?
FIORENZA Guardi che ho sentito. Dia retta a me, signora Amelia. Luisella merita di meglio
CARLO Senti, ora basta! Aspetta il tuo turno
FIORENZA Il mio turno è qui e ora. Prima si decidono i fiori e l’addobbo della chiesa. Il resto viene di conseguenza
AMELIA Effettivamente…
CARLO Sì, alla signora diamo una bella gonnellina a roselline coi rampicanti sulla testa
AMELIA Un caffè, eh?
FIORENZA Ah ah ah, che spiritoso…
GIGI E per antipasto fritelline di glicine eh?
FIORENZA E perché no? Lo chef è così ignorante che ironizza sulle frittelle di glicine… Entré dei pasti da re
CARLO Fiorenza!
GIGI Ma io devo stare qui a farmi offendere da questa mocciosa? Io me ne vado!
GIGI ESCE
AMELIA Signor Gigi, dove va? Per favore calmatevi…
CARLO Ma chi ti credi di essere?
SCENA 14
Gigi, Carlo, Amelia, Fiorenza e Gian
GIAN (f.c.) Oh, ha già fatto?
Entra Gian
GIAN Cos’è ‘sto casino. Sembra di essere al mercato. Ho visto che hai già fatto con il ristoratore. Più facìle!
FIORENZA Ringraziate il cielo che sono una signora
AMELIA Meno male che sei arrivato
GIAN Hai già deciso per il vestito?
CARLO Non è meglio che ci vediamo al mio atellier?
FIORENZA Vuole dire giù al banchetto del mercato sabato mattina…
CARLO No dicevo a… all’at… al magazzino dove tengo la merce…
FIORENZA Della bancarella
GIAN Ho incontrato Gigi… Ueilà Carlo
AMELIA Fiorenza… piantala… Carlo ha dei bei vestiti
GIAN Scendeva di corsa
CARLO Ha fatto bene… dovevo farlo anch’io prima. Se avete bisogno di me sapete dove trovarmi
ESCE CARLO
AMALIA Più facìle, eh?
GIAN Ueilà, Carlo….
AMELIA Bill non è con te?
FIORENZA Oh, buongiorno
GIAN Buongiorno. Chi è? No, è andato all’aeroporto a prendere Luisella. Gli ho dato la macchina…
AMELIA Hai fatto bene
GIAN …con la morte nel cuore…
SQUILLA IL TELEFONO
AMELIA CORRE A RISPONDERE
AMELIA Pronto, casa Carpi. Tesoro!!!???
GIAN Tesoro? Chi è
AMELIA Sss, Tesoro, sei tu…
GIAN Chi è
AMELIA Sssst… Sì… sì, ma… vo…
GIAN Se non la finisci!
AMELIA con la mano sulla cornetta Finitela tutti e due
Al telefono sì, ma… va b.. ma… sent… Lu… sì…no an… sì… cosa? Mi
sp… Lo so… lo s…Ma cosa? Pronto…pronto… Benedetta figliola… ha messo giù
GIAN Chi era?
AMELIA Luisella. E’ all’aeroporto.
GIAN E’ arrivata. Meno male!
AMELIA Ho solo capito che ha il cellulare scarico che ha pochi spiccioli che sta bene che viene con William e che poi mi spiega
GIAN Sarà meglio che spieghi
FIORENZA Ehm… ehm…
AMELIA Oh Fiorenza, scusa … mi ero dimenticata di te… sai…la testa
FIORENZA Capisco bene… Credo sia meglio che vada anch’io
GIAN E’ stata una giornata un po’ così…
AMELIA Ti accompagno
FIORENZA Sì. Ci vediamo in negozio… mi saluti tanto Luisella
AMELIA Senz’altro
FIORENZA Le dica di passare a trovarmi
AMELIA Lo farà senz’altro
LE DUE DONNE ESCONO
SCENA 15
GIAN L’ho lucidata ieri
RIENTRA AMELIA
AMELIA Ti dirò che mi fa tenerezza
GIAN Bill? Eh sì. Sembra proprio un bravo ragazzo
AMELIA Certo che all’inizio mi aveva fatto quasi paura
GIAN Sei apprensiva …
AMELIA Eh, apprensiva … ti giuro che mi pareva un matto
GIAN Beh, a parte la differenza di età, devo dire che anche culturalmente sono molto diversi da noi gli americani
AMELIA Aveva un modo di fare
GIAN Sono diversi
AMELIA E quando ha risposto al telefono con quel coso che gli esce dall’orecchio …
GIAN Sono più avanti di noi
AMELIA Mi sembrava che parlasse da solo
GIAN Un po’ di effetto l’ha fatto anche a me. Poi mi sono detto: ‘questi sono quelli che sono andati sulla luna’
AMELIA Pensa te: un genero americano
GIAN Quando ero giovano sognavo l’America…. le canzoni, la contestazione, happy
days… e adesso ce l’abbiamo in casa…e si capisce anche di automobili … un vero esperto!
AMELIA Andrete d’accordo
GIAN Certo sarebbe stato bello avere un figlio maschio. Magari così …
AMELIA Americano? E con chi lo volevi fare?
GIAN No… dicevo… così simpatico… e bravo
AMELIA Guadagna anche bene
GIAN SI AVVICINA AD AMELIA CON SGUARDO MANDRILLESCO
GIAN E tu credi che non ne saremmo ancora capaci
AMELIA GLI SFUGGE
AMELIA Ehi?! e cosa fai? Sei matto? Alla nostra età…
GIAN Vieni qua che ti faccio vedere, altro che età…
AMELIA Non fare lo scemo
GIAN ABBRACCIA LA MOGLIE
Ti prendono le nostalgie? Tra un po’ saremo nonni…
GIAN Luisella è incinta e non mi avete detto niente?
AMELIA Ma no…
GIAN E poi, guarda là. Matrimonio, zac. Una Polaroid e via, altro che l’album da cinquanta chili, duecento foto, cento biglietti da dieci mila … sono forti ‘sti americani
AMELIA Però è bello riguardarselo, ogni tanto
GIAN Ma quando mai si riguarda
AMELIA Io, ogni tanto, lo faccio
SCENA 16
Arriva Luisella. Amelia le si fa incontro e l’abbraccia
LUISELLA (f.c.) Mammaaa
AMELIA Luisella! Sono arrivati…
AMELIA CORRE AD APRIRE
GIAN Belìn, come hanno fatto presto. Conosce le macchine, quello lì… e le sa anche guidare
ENTRA LUISELLA
LUISELLA Ciao paparino
LUISELLA SI FA INCONTRO AL PADRE E LO ABBRACCIA
GIAN Ciao, pulce … posso ancora chiamarti così vero?
LUISELLA Certo papi … ho una fame
AMELIA E non dici niente?
LUISELLA Oh … ho tantissime cosa da raccontarvi
GIAN Me ninbelino…
AMELIA Dov’è Bill?
LUISELLA Chi?
AMELIA Come chi?
GIAN Fa la gnorri
AMELIA Ma William, no…
LUISELLA Ah, William …che confidenza… è giù che scarica i bagagli
AMELIA Bene, è così che si fa
GIAN Gli potevi dare una mano
LUISELLA Ma io sono una signora …
AMELIA Tesoro …
GIAN Belli insegnamenti … pover’uomo!
LUISELLA Sapessi come l’ho conosciuto… Ma fammi andare una attimo in bagno
Quasi scoppio
ESCE
(f.c.) Ehi! C’è stata un’alluvione?
AMELIA No, papà ha aggiustato il rubinetto
LUISELLA (f.c.) Ma fammi il piacere, papi… non sai nemmeno avvitare una lampadina
GIAN Avevo il manuale del far da sè
LUISELLA (f.c.) Meno male…. che non l’hai fatto a memoria… Perché non avete chiamato Mario?
GIAN E’ un buono a nulla, quello lì
LUISELLA (f.c.) Ti dicevo… sapessi come l’ho… ah, prima che mi dimentichi, i Grant vi salutano.
AMELIA E Priscilla?
LUISELLA (f.c.) Oh, lei sta bene. Anche lei mi ha detto che non vede l’ora di riabbracciarvi
Ah… La prossima estate viene Priscilla qui
GIAN Ha detto qui… che vogliano restare qui ad abitare?
AMELIA Sssst… ne parliamo dopo… Potevi dare una telefonata!
RIENTRA LUISELLA
LUISELLA Ci ho provato qualche volta ma non rispondeva nessuno… e poi… sai
Avevo un sacco di cose da fare
GIAN Allora come hai conosciuto il tuo William?
LUISELLA Ah sì… vi dicevo sapeste come… il mio??? Beh, l’ho conosciuto in un modo…
Ero lì nel bar… lui era a un tavolino che leggeva
DURANTE TUTTO IL RACCONTO
AMELIA ANNUISCE E LUISELLA
LA GUARDA CON PREOCCUPAZIONE
AMELIA Conrad…
LUISELLA Conrad? Non so… aveva un libro in mano e beveva un milk shake
GIAN Un frappé…
LUISELLA Sì… sono passata vicino al suo tavolo e con la borsa ho scontrato il suo bicchiere e il latte gli si è rovesciato sui pantaloni …
GIAN Non puoi stare ………………..
LUISELLA Mi sono girata di scatto nel momento in cui lui si stava alzando e gli ho dato un colpo con il gomito sul naso.
AMELIA Un incontro movimentato.
LUISELLA Oh, sì… per il colpo gli sono caduti gli occhiali. Un cameriere che arrivava alle mie spalle si è distratto per guardarlo e mi ha scontrato. Una botta…. Il cameriere ha gridato ……
AMELIA Minchia!
GIAN Amelia!
LUISELLA Bingo! Proprio così… non c’è un cameriere che non sia siciliano a Saint Francisco
GIAN E poi?
LUISELLA Per farla breve: ho perso l’equilibrio, ho messo un piede sui suoi occhiali, gli sono caduta addosso e siamo finiti insieme per terra. C’è un po’ di coca nel frigo? Ho una sete
SI AVVIA VERSO LA CUCINA
AMELIA Stai attenta c’è un po’
LUISELLA (f.c.) Cos’è successo… c’è tutta la spazzatura per terra… che figura ci faccio con William?
AMELIA Hai ragione…
AMELIA SI AVVIA ALLA CUCINA
LUISELLA (f.c.) Cos’è successo?
AMELIA (f.c.) E’ una storia un po’ lunga
SCENA 17
Gian. Entra William con abito scuro, portando una valigia, chiusa da una cintura per pantaloni, dalla quale fuoriescono indumenti di Luisella.
WILLIAM Good morning… mister Carpi, I suppose…
GIAN LO FISSA CON GRANDE SORPRESA
The door were open…
GIAN RICORDA: PRENDE LA FOTO SUL TAVOLINO
LA GUARDA…….
GIAN Reverendo… si accomodi… please…
Excuse me for the disorder … Wait one moment, I chiam my wife… Amelia
GIAN SI AVVICINA ALL’USCITA VERSO LA CUCINA
Amelia… Amelia
AMELIA (f.c.) Cosa c’è
GIAN Vieni qua
ENTRA AMELIA
Indica William L’ha accompagnata il celebrante…
AMELIA Padre!?!
AMELIA SI AVVICINA, GLI PRENDE LA MANO,
SI INGINOCCHIA E GLIELA BACIA
WILLIAM E’ VISIBILMENTE SORPRESO
GIAN Si fa così anche con gli anglicani?
AMELIA E’ un grande onore averla in casa nostra…anche se siamo cattolici…. capirà …e tu traduci invece di stare lì impalato
GIAN Eeehhh it’s a big honor to have you in our house even if we are…. we are
Luisella… come si dice cattolico in inglese?
SCENA 18
Entra Luisella che nota la valigia semi aperta che William ha portato in casa
LUISELLA Perché lo vuoi sapere? What are you doing … what a jumble …
WILLIAM Excuse me, may be you did’nt lock it
LUISELLA My god… don’t stand there stock-still
AMELIA Belin come lo tratta
WILLIAM It’s your fault, darling
GIAN Sono Americani
LUISELLA Oh well… you are good for nothing!
AMELIA Va beh, ma un po’ di rispetto per l’abito che porta
WILLIAM ABBASSA IL CAPO
FORTEMENTE OFFESO
LUISELLA Oh… excuse me. I’m on edge cause I’m so tired
LUISELLA ABBRACCIA WILLIAM
E LO BACIA SULLA GUANCIA
GIAN Lo rispetta un po’ troppo
AMELIA E se arriva Bill? Povero ragazzo… Dille qualcosa
GIAN Io???
AMELIA Sei tu il padre… dai
GIAN Luisella! Luisella… Esigo una spiegazione!
LUISELLA Oh, sì…. Che distratta… Non ho fatto le presentazioni…
Mamma, papà vi presento William Caponetto… Bill... my mom Amelia
My dad Gianattilio
WILLIAM Nice to meet you
GIAN Piacere
AMELIA Anch’io
LUISELLA Bill deve andare in Sicilia a trovare i suoi parenti
WILLIAM Sicily… mafia… pam…pam… my gra… nonni, e uncle…
LUISELLA Sì, Bill ha i nonni paterni in Sicilia e uno zio e quattro cugini… Sono rimasti molto legati
GIAN Ma non mi avevi detto…
AMELIA Quello che ci sei caduta sopra?
LUISELLA Sì
GIAN PRENDE LA FOTO DI BILL
E LA MOSTRA ALLA FIGLIA
GIAN E questo chi è?
LUISELLA Oh look William… that photo. E’ caduta dalla valigia?
LUISELLA MOSTRA LA FOTO A WILLIAM,
CHE SORRIDE
WILLIAM How could I forget?
LUISELLA Dear
AMELIA Chi è questo giovane con te e Priscilla?
LUISELLA Un tipo simpatico che era lì nel bar… un giovane attore squattrinato
Do you remember Bill?
WILLIAM Oh Bill, sure… He’s so fun
LUISELLA Sì…. È un italo-americano… ha dei parenti qua… credo in Toscana
Ci siamo scambiati gli indirizzi. Ha detto che quando viene in Italia mi viene a trovare.
Figurati che mi avrà telefonato cinquanta volte perché diceva che si era innamorato di me.
Matto!
Guarda… questo è il mazzo di fiori che è corso a comprarmi per chiedermi la mano
GIAN Io non gliela volevo dare…
AMELIA Ponte vecchio
LUISELLA Mamma.. papà… vi sentite bene
SUONANO ALLA PORTA
GIAN 10 secondi da 0 a 100 Km all’ora
LUISELLA Hanno suonato
AMELIA Perché?
GIAN La plastica sui sedili…
AMELIA Me lo sono meritato…
SUONANO ALLA PORTA
LUISELLA Mamma… papà…. vado io
LUISELLA ESCE
AMELIA Il genero americano
GIAN Bill
LUISELLA (f.c.) Bill? What are you doing here?
BILL (f.c.) Amore mio, io venuto per sposare te.
GIAN Bill???
AMELIA Bill!!!
SCENA 19
Entrano Bill e Luisella
BILL I love you
LUISELLA You are crazy guy!
GIAN Bill!!!
I DUE GENITORI SI ALZANO E GLI SI
PRECIPITANO INCONTRO
WILLIAM Bill???
BILL Hi, William
WILLIAM Hi
BILL Tu sposa me
LUISELLA Cosa???
AMELIA Tu ti devi sposare in chiesa, mia cara
GIAN Ha ragione la mamma. Come può valere un matrimonio di cinque minuti?
DURANTE QUESTA SCENA SI INCROCIANO GLI
SGUARDI DI WILLIAM – CHE NON CAPISCE UNA
PAROLA DI QUELLO CHE SI DICE – CON QUELLI DI GIAN
ALLA RICERCA DI UN CONFORTO O DI UN ALLEATO
LUISELLA Ma perché dovrei sposare Bill?
AMELIA Preferisco fare le cose giuste
BILL Perché io ama te
GIAN Guadagna bene
LUISELLA Io non ci capisco più niente
AMELIA E’ già venuta Fiorenza per i fiori
LUISELLA Fiorenza??? Che fiori?
GIAN Per la chiesa
BILL The church
LUISELLA Capisco l’italiano
AMELIA Dobbiamo fare le cose per bene. (alterandosi visibilmente) Finché vivi in casa mia…
GIAN Nostra…
LUISELLA INIZIA A SINGHIOZZARE
SOMMESSAMENTE
AMELIA Mia! Fai come mi hanno insegnato i miei
LUISELLA (piangendo) Mamma, ma cosa sta succedendo… perché mi dici così?
GIAN Pou nanìn…
LUISELLA Cosa ho fatto di male…
BILL Honey, don’t cray…
AMELIA (a Gian) Tutta colpa tua
GIAN Ecco, ora…
BILL Spiega tutto io
AMELIA Eh, bravo, provaci tu
BILL Io inventato tutto
GIAN Hai capito! Lui ha … cosa???
AMELIA Madonna…
LUISELLA Cosa hai fatto?
BILL Io detto tua mamma che noi due abbiamo sposato in USA
AMELIA E GIAN SI APPRTANO
ABBRACCIATI E SEGUONO LA SCENA
LUISELLA Cosa hai fatto tu?
BILL Io ama te
LUISELLA Sputa il rospo: che casino hai combinato?
BILL Io partito con aereo prima di tuo e venuto qua casa tu e io detto tua mamma e tuo papà che…
LUISELLA Che ci siamo sposati?
BILL A S. Francisco
LUISELLA Ah
AMELIA Non è vero?
BILL E poi tua mamma detto no bello solo sposa prete no cattolico così noi pensato rifare matrimonio in chiesa qui.
LUISELLA E voi ci avete creduto?
AMELIA a Gian Fai sempre di testa tua…
GIAN Eh?
BILL Io non so se tua mamma e tuo papà perdona me
GIAN La macchina?
BILL E’ parcheggiata giù in the box
LUISELLA Ora mi sveglio… mi sveglio e sono ancora sull’aereo con William
(scorge William) oh William (gli si fa incontro) dimmi che sto sognando
GIAN Caro ragazzo… che caro ragazzo… ora si sistema tutto!
AMELIA Il genero americano
BILL Io pentito
LUISELLA Pentito? E voi due gli avete creduto?
GIAN Lascia fare a me
AMELIA E’ così un bravo ragazzo…
LUISELLA Ma come è possibile? Io vado in America e mi sposo senza dirvi niente
GIAN Siamo gente moderna. Bill vieni qua: tu ami Luisella?
BILL Oh papi
LUISELLA Papi?
GIAN Io ti perdono!
BILL Tu meraviglioso…
AMELIA E’ mio marito!
GIAN E… e… e ti concedo la sua mano
LUISELLA Piuttosto mi faccio suora
GIAN Però tu dovrai conquistarla
BILL Io aspetta. Sì io aspetta che tu perdona me, poi io convince
LUISELLA Che matto sei
BILL Visto io fatta ridere
GIAN Buon segno
AMELIA Preparo qualcosa da mangiare?
GIAN Ma che dici? Festa, dobbiamo fare! Andiamo da Gigi… siete tutti ospiti miei
AMELIA Ti voglio bene
SIPARIO