IL GIGANTE EGOISTA
di Oscar Wilde
riduzione per la scuola di Adriana Luchino
Narratore Ogni pomeriggio, non appena uscivano dalla scuola, i bambini avevano l’abitudine di andare a giocare nel giardino del Gigante. Era bel giardino grande , con soffice erba verde . Qua e là sull’erba c ’erano fiori belli come stelle, e c’erano dodici peschi che a primavera si aprivano in delicati fiori di rosa e perla, e in autunno davano frutti succosi. Bambini che escono da scuola parlottando musica di sottofondo Bambino (rivolto ad un gruppo di amici) andiamoa giocare nel giardino oggi dopo i compiti? Bambino Si va bene ,chiamiamo anche Peter e Tommi e gli altri ! Faremo una bella partita a calcio poi giocheremo a nascondino o a prenderci Bambino Speriamo che nessuno ci veda Qui si sta bene ,ma se il padrone ci vedesse non ci lascerebbe più giocare Bambino Non sarà mica arrivato ? dicono che sia veramente un tipo cattivo !! musica di sottofondo Narratore i bambini andarono a casa e nel pomeriggio …entrarono di nascosto nel giardino e cominciano a giocare correre saltare… Bambini che giocano (musica allegra ) Rullo di tamburi Narratore Un giorno il Gigante tornò.(musica cupa ) Era stato in visita dal suo amico, l’orco di Cornovaglia, ed era rimasto da lui per sette anni. (Arriva il gigante guarda intorno e racconta) Gigante -Sono stato sette anni via da qui ora sono proprio contento di essere tornato a casa nella mia solitudine e tranquillità Narratore Quando arrivò però vide i bambini che giocavano nel giardino. Gigante " Ehi! voi mocciosi che cosa fate qui?" Narratore Gridò con voce molto burbera, e i bambini spaventati scapparono via. Gigante "Il mio giardino è mio e non permetterò a nessuno di giocarci, è mio e soltanto io posso decidere come usarlo ". Narratore Così vi costruì un alto muro tutto attorno e non fece più entrare nessuno. Era un gigante davvero egoista. (Il gigante mette un grosso cartello con scritto vietato entrare ) Narratore I poveri bambini non avevano un posto dove giocare. BambinoDove possiamo giocare adesso ? Bambinonella strada è pericoloso Bambino in casa non si può correre Bambino uffa che barba , quel bellissimo giardino ci serviva proprio Bambino andiamo a giocare in quel praticello in fondo alla strada anche se non è molto grande ….. ed è pieno di rifiuti inoltre ci sono i rovi, ma è meglio di niente Narratore Venne la Primavera, e in tutto il paese c’erano fiorellini e uccellini. Solo nel giardino del Gigante Egoista era ancora inverno. Gigante Che strano dappertutto ci sono animaletti,fiori alberi che si coprono di foglie solo qui….. entrano alcuni personaggi…… Uccellini A noi uccelli non interessa cantare in quel giardino perché non ci sono bambini Alberi e noi alberi ci dimentichiamo di fiorire perché non sentiamo rumori e pensiamo sia ancora inverno neve Io sono la Neve e copro l’erba con il mio grande mantello bianco, gelo Io sono il Gelo e dipingo tutti gli alberi d’argento. Neve e gelo (insieme) Vento del Nord vieni resta un po’ qui con noi Vento tramontano(urlando ) Arrivo subito e sentirete che freddo!! Incominciate a tremare Con me porto anche la Grandine !! Narratore Poi venne la Grandine. Era vestita di grigio, e il suo respiro era come ghiaccio. Gigante "Non riesco a capire perché la Primavera tardi tanto" Narratore Ma la Primavera non venne mai…. e nemmeno l’Estate….. Una mattina…. (gigante si svegliò e ascoltò Se ne stava sveglio nel letto quando sentì una vocina che cantava . Guardò fuori dalla finestra ) Gigante chi è quel piccolino lassù su quell’ albero? Ora esco e vado a sentire…. Narratore Era un orfanello che cantava fuori dalla sua finestra, ma era così tanto tempo che non sentiva cantare un uccello nel suo giardino, che questo canto gli sembrò la più bella musica del mondo. Allora la Grandine interruppe la danza (bambina grandine si alza ed esce ) Narratore il Vento del Nord smise di ruggire (bambino vento si alza ed esce), Narratore e un profumo delizioso lo raggiunse dalla finestra aperta. (Bambini-fiori si alzano in piedi e spruzzano profumo con uno spruzzino Narratore Neve e Gelo lasciarono il posto ad un bel sole ed al calduccio (Bambini neve e gelo se ne vanno) (musica sempre più forte) Narratore Attraverso un piccolo buco nel muro si erano intrufolati i bambini, (Bambini che entrano nel giardino facendo attenzione a non essere visti Narratore e ora stavano seduti sui rami degli alberi. Su ogni albero c’era un bambino. (Bambini seduti vicino ad ogni bimbo- albero ) Narratore E gli alberi erano talmente contenti di aver riavuto i bambini, che si erano coperti di fiori, e facevano ondeggiare delicatamente le loro braccia Gli uccelli volavano qua e là cinguettando di piacere (entrano i Bambini-uccellini che svolazzano poi si fermano ) Narratore e i fiori guardavano all’insù attraverso l’erba verde e ridevano. ( i bambini –fiori che si siedono,guardano e sorridono ) Narratore Era una scena bellissima, Solo in un angolo era ancora inverno. Era l’angolo più lontano del giardino, e lì se ne stava, in piedi, un ragazzino. Era così piccolo che non riusciva a raggiungere i rami dell’albero, e vi girava tutto intorno, piangendo . Albero "Sali, bambino! ora piego i miei rami più in basso che posso , ma più di così non riesco Narratore ma il bambino era piccolissimo e non ci riusciva .ma proprio in quel momento il cuore del Gigante si intenerì Gigante "Ora so perché la Primavera non voleva venire qui Metterò quel bambinetto in cima all’albero, e poi abbatterò il muro, e il mio giardino diventerà un parco giochi per i bambini, per sempre". Narratore Era davvero molto dispiaciuto per come si era comportato fino ad allora . Così scese piano di sotto e aprì la porta senza far rumore, e uscì in giardino. Ma quando i bambini lo videro si spaventarono tanto che corsero via, e nel giardino tornò l’inverno. Solo il bambino più piccolo non fuggì, e il Gigante lo prese delicatamente in braccio, e lo posò sull’albero. E l’albero cominciò improvvisamente a fiorire, e gli uccelli vi si posarono e cantavano, e il bambino tese le braccia e le gettò al collo del Gigante, e lo baciò. E quando gli altri bambini videro che il Gigante non era più cattivo, tornarono indietro di corsa, e con loro tornò la Primavera. Gigante "Ora è il vostro giardino, bambini" Narratore il Gigante prese una grande ascia e abbatté il muro.Tutto il giorno i bimbi giocarono, e la sera andarono dal Gigante per salutarlo. Gigante "Ma dov’è il vostro piccolo compagno ,il bambino che ho messo sull’albero" Narratore Il Gigante gli voleva bene più che a tutti gli altri perché lo aveva baciato. Bambini "Non lo sappiamo ,è andato via". Gigante "Dovete dirgli di venire qui domani Bambino Ma noi non non sappiamo dove vive non lo abbiamo mai visto prima. Narratore Il Gigante si sentì molto triste Gigante "Come mi piacerebbe rivederlo!" Narratore Passarono gli anni, e il Gigante divenne molto vecchio e debole. Non poteva più giocare, perciò si sedeva in una grande poltrona e guardava i bambini giocare, e ammirava il suo giardino. Gigante "Ho tanti bei fiori, ma i bambini sono i fiori più belli di tutti". Narratore Una mattina d’inverno guardò fuori dalla finestra mentre si vestiva. Ora non odiava l’Inverno, perché sapeva che era soltanto la Primavera addormentata, e che i fiori stavano riposando. D’improvviso si strofinò gli occhi dalla meraviglia e guardò e guardò. Era certo una vista meravigliosa. Nell’angolo più lontano del giardino c’era un albero coperto di bellissimi fiori bianchi. I suoi rami erano tutti d’oro, e pendevano frutti d’argento, e sotto c’era il ragazzino cui aveva voluto tanto bene.Il Gigante corse giù pieno di gioia, e uscì in giardino Si affrettò attraverso il prato, e si avvicinò al bambino. E quando giunse vicino vide che era ferito Gigante chi ti ha ridotto così ? dimmelo così potrò vendicarti E il bambino sorrise al Gigante Bambino no, non odiare queste sono le ferite sopportate per Amore Tu mi hai lasciato giocare una volta nel tuo giardino, oggi verrai con me nel mio giardino, che è il Paradiso". Narratore E quando i bambini tornarono a giocare nel giardino quel pomeriggio, trovarono il Gigante che giaceva morto sotto l’albero, tutto coperto di fiori bianchi. Il Bambino era tornato per renderlo felice per sempre
Quel Bambino torna ogni anno anche da noi per renderci felici e dimostrarci che ci vuole bene e ricordandosi del bene abbiamo fatto lo ricambia e vuole che stiamo con lui per sempre