Il giornalino di Gian Burrasca

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IL Giornalino di Gian Burrasca

di Federico Pirola

PERSONAGGI

GIANBURRASCA
LUISA VIRGINIA              le sorelle

Dott. COLLALTO               fidanzato di LUISA

Avv. MARALLI                  fidanzato di VIRGINIA

Zia BETTINA                      zia di Giannino

OLGA                                               ex attrice vicina di casa di Giannino

STANISLAO                                   direttore del collegio

GELTRUDE                                    moglie di Stanislao

GIGINO                                compagno di collegio di Giannino

CHIARA,IOLANDA,BENNY e DOTTY                        4 bambine


SCENA 1

DOTTY                       Ragazze? Dove siete? Proprio stasera che mia mamma mi ha lasciato uscire, voi non ci siete? Che strano, però e' il primo giorno di vacanza e se ne stanno chiuse in casa…

(si sente confusione fuori, poi entra BENNY correndo col giornalino,CHIARA e IOLANDA la inseguono)

IOLANDA                 ridaccelo, e' nostro!

CHIARA                    fermati!

DOTTY                       volete dirmi cosa state facendo? (al pubblico) Fanno come se non esistessi.. aspettate, ho avuto un'idea

(DOTTY cattura BENNY, le punta un dito alla tempia tipo pistola)

DOTTY                       fermi tutti, ho un ostaggio, se non mi spiegate cosa state facendo finirà male!

BENNY                      Guarda che te lo posso spiegare anch'io! Chiara ha invitato sua cugina Iolanda a trascorrere le vacanze qui da lei, oggi pomeriggio curiosando nel solaio della loro casa hanno trovato questo diario e lo stavano leggendo, e io per dispetto l'ho preso

DOTTY                       Cosa c'è di così interessante in un diario? La scuola è appena finita!

CHIARA                    non è un diario di scuola!

IOLANDA                 è il diario dei segreti del nonno Gianni

DOTTY                       allora perchè c'è scritto (sillabando) "Giornalino di Gian Burrasca"?

CHIARA                    proprio nella prima pagina nonno Gianni ha scritto che quando era piccolo combinava un sacco di guai, così tutti lo chiamavano Gian Burrasca

BENNY                      sono proprio curiosa di sapere cosa faceva

DOTTY                       perchè non lo leggiamo insieme?

IOLANDA                 se il nonno ci scopre si arrabbia!

BENNY                      ma noi non ci facciamo scoprire

CHIARA                    ok, comincio a leggere io, sediamoci qui

(si mettono da un lato del palco, luce a cono su di loro, Chiara legge)

CHIARA                    "Salve a tutti: io sono Giannino Stoppani, detto dai calunniatori Gian Burrasca perché dicono che combino più danni della grandine…ma mica è vero…io questo soprannome proprio non lo sopporto. Oggi è il mio compleanno! L’ho scritto anche sul calendario all’ingresso di casa, così tutti quelli che entrano lo vedono e sono obbligati a farmi il regalo"

(La luce su di loro si spegne e si accende l'altro cono su Gianb, che continua la scena. Le bambine escono)

SCENA 2

GIANB.                      Intanto i primi regali me li hanno fatti il babbo, la mamma e le mie due sorelle. Questa pistola per tirare al bersaglio è il regalo del babbo…Cosa? Volete conoscere le mie sorelle? Mica sono tanto interessanti…vabbè visto che ci tenete tanto ora ve le presento.

(Si apre il mezzo sipario, le tre sorelle sono sul palco immobili come in una foto di famiglia)

GIANB.                      Questa peperina qui è la mia sorella Virginia, che mi ha regalato…?

VIRGINIA                 Ma come cosa ti ho regalato? Oh Giannino, ma è due settimane che mi fai una testa così per questo regalo…T’ho regalato una bella canna da pesca come la volevi tu!

GIANB                       Che bella! Vado subito a pescare una balena nell’Arno e poi te la regalo. Questa bellezza qui invece è mia sorella Luisa che mi ha regalato…?

LUISA                        Un bel vestito di lana per l’inverno!

GIANB                       Che schifo!

LUISA                        Ma come:non ti piace?

GIANB                       Certo che non mi piace, non è mica un balocco. Comunque il regalo più bello me l’ha fatto la mamma…

LUISA-VIRGINIA   Ah si? E che cosa è?

GIANB                       Questo giornalino! Un diario come il vostro dove anch’io scriverò tutte le mie avventure… Bello vero?

( Le sorelle si immobilizzano di nuovo, Gianb avanza e si chiude il mezzo sipario)

GIANB                       Era tanto che desideravo un giornalino tutto mio come quello delle mie sorelle, dove scrivere tutte le mie avventure. Anzi comincerò subito

(GIAN. esce)

SCENA 3

(mezzo sipario chiuso, luce sul proscenio, GIANB. seduto con la canna da pesca in mano).

GIANB.                      Ma che son tutti morti i pesci dell’Arno? È due ore che sono qui e ho pescato solo scarpe rotte…e tutte sinistre!

                                    C’è una grande novità: Luisa, mia sorella, ha trovato un fidanzato che viene tutte le sere a fargli visita: il dottor Collalto, un tipo buffo con un difetto nel pa-pa-pa…pa-parlare. È un po’ addormentato , ma a Luisa piace e sono certo che, se glielo chiedesse, lei lo sposerebbe subito. Ma lui niente! Io però ho trovato qualcosa per svegliarli (accarezzando una scatola dall’aria cinese) una bella scatola di fuochi d’artificio cinesi…vedrete che botti!

                                    Ohhhhh… Ho pescato qualcosa…Nooo! Un’altra scarpa! Ma cosa c’è dentro questa scarpa? Un’anguilla? Da quando ci sono le anguille in Arno? Sarà scappata a qualcuno. Bho? Portiamola a casa.

SCENA 4

( Arriva davanti al mezzo sipario COLLALTO con la valigetta da dottore. È visibilmente agitato. Fa come per bussare alla porta ma poi si tira indietro. Poi si fa coraggio e bussa, si apre il mezzo sipario, nel salotto c’è LUISA in piedi dietro il divano. Quando si vedono COLLALTO si schernisce per la timidezza, LUISA allunga la mano per farsela baciare, COLLALTO corre, ma quando sta per baciare la mano LUISA gliela toglie da sottoil naso e si sposta facendo la vergognosa dall’altro capo della stanza voltandogli le spalle, COLLALTO si avvicina e tocca sulla spalla LUISA che si volta di scatto e dà un bacio sulla fronte a COLLALTO che stramazza al suolo. Mentre LUISA si accomoda sul divano ricomponendosi COLLALTO si riprende e comincia a parlare con tono professionale)

COLLALTO               Sai luisa: il dottor BA-ba…il dottor Ba-ba… insomma il primario della mia clinica comincia a diventare vecchio…

LUISA                        Ah si? E allora?

COLLALTO               Mi ha chiesto di prendere il suo po-po….

LUISA                        Come?

COLLALTO               Di prendere il suo po-po…. Posto in clinica.

LUISA                        Bene e allora?

COLLALTO               (mettendosi in ginocchio) Luisa vuoi…

LUISA                        SI!

COLLALTO               Come si? Luisa vorresti..

LUISA                        Si-i!

COLLALTO               Ma come?Luisa vorrai…

LUISA                        SIIIIIIIIIIII!!!

GIANB.                      (saltando fuori da dietro il divano) Ma dottor Collalto: lei è professore di medicina o di grammatica? È un’ora che sta coniugando il verbo volere. Ma non lo conosce il verbo sposare?

LUISA                        (spaventata e arrabbiata) dottore lo scusi. È la disperazione della famiglia. Giannino vai in camera tua, che dopo facciamo i conti.

GIANB.                      Perché? Che ho fatto?

LUISA                        Hai detto cosa sconvenienti al dottore

GIANB.                      Ho solo cercato di aiutare un povero balbuziente ad esprimersi

COLLALTO               Io sarei ba-ba….ba-ba…

GIANB.                      Si: balbuziente

COLLALTO               Che ragazzo impe-pe…pe-pe

GIANB.                      Perepè,perepè,perepè…. È arrivato il trombettiere

COLLALTO               Impertinente!

LUISA                        Basta sciagurato!

GIANB.                      Eh no, basta lo dico io! Se voi non riuscite a fare i grandi non ve la dovete prendere con i più piccoli capito? E pensare che vi avevo anche preparato una bella sorpresa.

COLLALTO               Ah si? E cosa?

GIANB.                      Delle belle candele cinesi. Ha un fiammifero?

COLLALTO               Non fu-fu…..fu-fu

GIANNINO               Ma questo due parole in croce non le sa mettere?

COLLALTO               Quando ca-ca…canto non ba-ba… balbetto

GIANB.                      E allora canti

COLLALTO               (sull’aria di O SOLE MIO) “E io non fumo, ne mai fumai…”

GIANB.                      (urlando stonato) “O sole mio sta in fronte a te…” Va bene grazie dottore ho capito. Vado in cucina a cercare un fiammifero.

SCENA 5

(finalmente soli LUISA e COLLALTO si scambiano un’occhiata, LUISA finge un mancamento e si accascia sul divano invitando il dottore a visitarla. COLLALTO imbranatissimo tira fuori dalla borsa uno stetoscopio e lo appoggia sul petto di LUISA che ne approfitta per tirarlo a se. COLLALTO cade in avanti, poi si rialza, barcollando va verso una borsa e ne estrae un termometro che si infila sotto l’ascella.LUISA lo guarda infastidito e COLLALTO accortosi si toglie il termometro e lo mette sotto il braccio di LUISA, poi scopre l’altro braccio come per farle un’iniezione, fa per prendere dalla borsa una siringa ma non s accorge di aver preso l’anguilla di Giannino che è misteriosamente finita dentro la borsa. Quando soprappensiero tenta di fare un’iniezione al braccio di LUISA con l’anguilla lei la scambia per un serpente e inizia a urlare, COLLALTO credendo di avere un serpente in mano inizia a urlare anche lui e la lancia addosso a LUISA,che sempre urlando la ributta a COLLATO e così… via alla fine riescono a gettare a terra l’anguilla e  finiscono tutti e due sul divano abbracciati)

GIANB.                      (entrando) Ma allora si può sapere cos’è tutto questo rumore?

LUISA/COLLALTO C’è una vipera

GIANB.                      Ma che vipera e vipera…è la mia anguilla.

COLLALTO               (tranquillizzando LUISA) Su Luisa riprenditi è solo un’anguilla

GIANB.                      Si riprenditi, e in fretta. È arrivata la zia Bettina e chissà cosa penserà se ti trova in braccio al dottore…

(LUISA getta a terra COLLALTO, intanto GIANB. raccatta l’anguilla e la nasconde dietro la schiena)

LUISA                        Ci mancava solo la zia Bettina

COLLALTO               (mentre cerca di rialzarsi)  Ma chi è questa zia Bettina? (vede l’anguilla in mano a GIANB. e si ributta a terra schifato urlando)

GIANB.                      La zia Bettina è ricca e straricca…

LUISA                        Ma è così antica da sembrare uscita dall’arca di Noè (GIANB. le sventola davanti alla faccia l’anguilla, LUISA cade schifata sul divano semisvenuta)

COLLALTO               non fare così, Luisa, mi fai spaventare (prende il suo stetoscopio e cerca di auscultarla, ma non si ricorda più se il cuore è a destra o sinistra e iniza ad auscultarsi pensieroso il petto)

LUISA                        Ma proprio stasera doveva venire, proprio stasera che c’è la nostra festa da ballo? Me la vedo di già nel suo vestito di seta verde, i guanti gialli e la cuffietta lilla in capo: un pappagallo. Io mi vergogno a presentare una zia così agli invitati

GIANB.                      Non le dia retta dottore….dottore? (vedendo che COLLALTO è distratto prende la cornetta dello stetoscopio e inizia a parlarci come in un microfono)  Dottor Collalto mi sente?

COLLALTO               Forte e chiaro

GIANB.                      Non dia retta a Luisa, la zia le fa sempre un sacco di regali

LUISA                        (strappando di mano la cornetta a GIANB. e urlandoci dentro) Bei regali (COLLALTO salta per aria per la botta ricevuta ai timpani) è una vita che aspetto che mi  regali quel paio di diamanti….

GIANB./COLL.         Diamanti?

LUISA                        Si, i diamanti che ha ereditato dalla nonna, e invece lei ogni volta mi porta una copera di lana fatta con le sue mani, una volta verde, una volta blu, una volta gialla…..(esce saltando come un canguro inseguita da COLLALTO)

SCENA 6

(GIANB. si sdraia con i piedi sul divano)

ZIA BETTINA           (entrando)Giannino! Leva subito i piedi dal divano

GIANB.                      La zia Bettina! Ciao zia!

ZIA BETTINA           I’ divano di quel sant’uomo di tu nonno. Guarda come vu l’avete conciato. Ciao ciao bellino: lavati subito le mani. In questa casa non vu avete rispetto per niente. E guarda che polvere che c’è in giro. Ma che vu la pagate a fare quella scansafatiche della cameriera? Da quando non ci sono più io in questa casa si va in malora! (spolverando) Sembra un pollaio. Polvere , orecchie sporche, ragnatele, calzini, anguille, formiche….E questa che l’è?

GIANB.                      Sono candele cinesi

ZIA BETTINA           Cinesi?

GIANB.                      Si, cine cine cine sin (facendo gli occhi a mandorla)

ZIA BETTINA           In questa casa va dato di barta il cervello a tutti quanti. Ma dimmi bellino:è vero che stasera qui c’è una festa?

GIANB.                      Si, è vero!

ZIA BETTINA           E quella perticona di tu sorella Luisa un s’è nemmeno peritata di pulire un po il salotto?

GIANB.                      Pulire? Ha altro per la testa ora Luisa..Oh zia: ora s’è trovata un fidanzato.

ZIA BETTINA           Un fidanzato?

GIANB.                      Si, un fidanzato.

ZIA BETTINA           Ohi…ohi…ma un fidanzato..omo?

GIANB.                      Si,si: proprio omo! Oddio incespica un pochino nel parlare…ma è dottore.

ZIA BETTINA           Dottore? Allora ho fatto proprio bene a portarle in regalo questa bella copertina di lana. So’ proprio curiosa i vedere questo fidanzato. Che resta stasera per la festa?

GIANB.                      Lui si…ma lei, signora zia, vuole fare un piacere a sua nipote?

ZIA BETTINA           Ma si bellino.

GIANB.                      Allora se ne vada prima della festa da ballo

ZIA BETTINA           O i’ che tu dici?

GIANB.                      Andare via! Smammare! Capirà , poi lei è troppo vecchia per queste cose e poi si veste in maniera troppo ridicola…con tutti quei colori sembra un pappagallo….

ZIA BETTINA           Pappagallo?

GIANB.                      Non l’ho mica detto io, l’ha detto Luisa. E poi se proprio lo vuol sapere le sue nipoti si vergognano a presentarla agli amici. Non gli dica che gliel’ho detto io, ma se vuol fare un bel regalo a sua nipote se ne vada prima della festa (la ZIA BETTINA è sempre più infuriata). Magari torni domani o dopodomani quando la festa sarà finita.

ZIA BETTINA           Ma che domai e dopodomani, mi cascassero gli occhi se ci rimetto più piede in questa casa, ne domani ne mai (prendendo a calci il divano)

GIANB.                      Ma zia: il divano del nonno…

ZIA BETTINA           Si, l’è il divano di quell’altro’mbriaco del tu nonno. So’ tutti una manica d’imbriachi in questa casa

SCENA 7

(rientra LUISA sempre saltellando inseguita da COLLALTO, vede la zia e cerca di ricomporsi)

LUISA                        Zia Bettina!!! Che sorpresa, che piacere vederla. Cosa ci fate qui?

ZIA BETTINA           Se era per me non ci rimettevo più piede in questa casa. Solo che l’tu babbo mi ha mandato a chiamare urgentemente: aveva bisogno di una certa somma di denaro in prestito….soldi…sempre soldi…. Chi si chiama quando c’è bisogno di soldi?

GIANB.                      La zia Bettina!

ZIA BETTINA           O brao bambino. Ma qui vedo che prima si piange miseria e poi si fanno feste da ballo con i quattrini degli altri.

LUISA                        Ma via zia, una festicciola così tra amici…..Dottore si presenti!

COLLALTO               Piacere, mi presento: dodo…dodo…

ZIA BETTINA           O i che tu voi? Sta zitto!

COLLALTO               Forse questo non è il momento. Mi mi presento dopo

ZIA BETTINA           E questi sarebbero i vostri amici troppo scicchi per sopportare una povera vecchia malvestita come me?

LUISA                        Ma che dice zia?

ZIA BETTINA           Dico che in questa casa n’un avete bisogno di pappagalli, avete già troppe oche e capponi…

COLLALTO               Ah, si! Piacere ,mi presento:dodo…dodo

ZIA BETTINA           Ma che ti vo sta zitto,scimunito

COLLALTO               Tra cinque minuti ci riprovo

ZIA BETTINA           (piange) e io che mi sono ammazzata di fatica per farti con le mie mani (tirando fuori dalla borsa una coperta) questa bella…

ZIA/GIANB.              Copertina di lana!

GIANB.                      Guardi zia che in questa casa non ne possono più delle sue copertacce di lana. Non sanno più a chi regalarle. Regali invece a Luisa quella bella coppia di diamanti della nonna, così nessuno le darà più della vecchia spilorcia.

ZIA BETTINA           Anche spilorcia?

GIANB.                      No!!! Vecchia spilorcia! (a LUISA)  Dico bene?

LUISA                        Crepa! Non gli dia retta zia. Questa bella copertina è proprio quello che mi serviva… Dica qualcosa anche lei dottore.

COLLALTO               Piacere, mi presento: dodo…dodo…(la ZIA gli sferra uno schiaffo sulle mani)…dolore!!!

ZIA BETTINA           Va via dodo, coi dodi come te ci fo i’ brodo.

GIANNINO               No zia no, il brodo no, non mi piace…Io preferisco la pappa al pomodoro

LUISA                        Oddio dottore la sua mano.

ZIA BETTINA           Basta! Vo via! E dite al vostro babbo che non solo non gli presterò più un soldo finchè campo, ma che cambierò anche il testamento: lascerò tutto alle monache di clausura.

LUISA                        Anche i diamanti?

ZIA BETTINA           Sie! E che se ne fanno dei diamanti in clausura? Quelli….me li porto con me nella tomba. Addio (esce)

SCENA 8

LUISA                        Ahhhhhi (sviene sul divano) Cielo, non vedo più nulla, le tenebre mi avvolgono… Vengo meno

COLLALTO               Luisa… Presto Giannino corri in cucina a prendere un pa-pa

GIANB.                      Pan di spagna?

COLLALTO               Un pa pa pa…

GIANB.                      Un panforte?

COLLALTO               Un pa pa pa…

GIANB.                      Un panettone?

COLLALTO               Ma che panettone! Non è mica na na….

GIANB.                      Na na?

COLLALTO               No no!

GIANB.                      No no?

COLLALTO               Na na!

GIANB.                      Allora che era na na?

COLLALTO               NOOOOOOOOO!

LUISA                        Ma che na na e no no ! O nini: io muoio (scandendo le sillabe ) un pan-no-fred-do

GIANB.                      Ah! Un panno.

COLLALTO               E io che ho detto: un pa pa…

GIANB.                      Si, bona…(fa per uscire)

LUISA                        Oh cielo! Non vedo più nulla. Le tenebre, l’oscurità.

COLLALTO               Ti faccio un po’ di luce. Giannino accendi le candele.

GIANB.                      Subito! Questo è il momento! (esce)

LUISA                        Collalto… vengo meno!

COLLALTO               No, Luisa non mi lasciare adesso, proprio ora che ti volevo dire…

LUISA                        (moribonda)Cosa?

COLLALTO               (cantando)Che ti amo!

LUISA                        Resuscito!

(rientra Giannino con i fuochi d’artificio scoppiettanti, COLLALTO PRENDE FUOCO)

GIANB.                      Viva gli sposi

COLLALTO               AHHHH!!!!AHHHH!! Brucio ! Brucio

LUISA                        Aiuto!Aiuto!

LUISA/COLLALTO Disgrazia d’un Gian Burrasca in collegio devi andare…in collegio!

(si chiude il mezzo sipario)

SCENA 9

BENNY                      Che forza vostro nonno! Piacerebbe anche a me fare scherzi e dispetti agli altri, ma non mi vengono idee cosi' belle!

DOTTY                       Anche senza petardi e vecchie zie, la parte della dispettosa ti viene benissimo!

BENNY                      Ah ah ah, che simpatica! No, io dicevo sul serio, perche' non ci inventiamo uno scherzo da fare ai nostri genitori?

IOLANDA                 I miei genitori non sono qui… posso farlo ai vostri?

DOTTY                       Sì, dai, pensiamo a qualcosa

CHIARA                    Ma siete impazzite? Sentite qui: (leggendo) " Dieci colpi di cinghia solo perchè ho bruciato il tappeto, il divano, le tende delle finestre e i quadri della zia Bettina che tanto non piacciono a nessuno. I grandi sono proprio esagerati."

BENNY                      Ha ragione, sono stati esagerati. In fondo voleva solo divertirsi un po'…

CHIARA                    Comunque, non mi sembra il caso di rischiare

IOLANDA                 Hai ragione, però continuiamo a leggere

DOTTY                       Comincio io. (leggendo) "Per fortuna che l'altra mia sorella, Virginia, è un po' più rincivilita di quella zuccona di Luisa. Non per nulla si è scelta come fidanzato un avvocato, l'avvocato Maralli. Così ieri sera, per consolarmi delle botte prese, mi hanno portato con loro a teatro."

BENNY                      Vedi, si sono accorti anche loro che avevano esagerato

IOLANDA                 Sì, e per consolarlo lo hanno portato a teatro… sai che roba! Chissà come si sarà annoiato

CHIARA                    Ma no, qui dice: "E' stata una serata bellissima. C'era Morgan il prestigiatore. Era bravissimo. Mi è talmente piaciuto che ho deciso che da grande diventerò anch'io prestigiatore"

DOTTY                       Ma tuo nonno non è elettricista?

IOLANDA                 Si vede che ha cambiato idea

CHIARA                    Qui c'è scritto che ha provato a fare qualche gioco di magia

DOTTY                       Fammi leggere! "Sono sicuro che qualcuno dei giochi di Morgan saprei farlo anch'io. Come quello dell'orologio nel pestello. Per esercitarmi ho preso di nascosto l'orologio d'oro di Virginia e tra poco darò un grande spettacolo di magia qui nel nostro salotto"

CHIARA                    "Ho invitato tutti i vicini… beh, abbiamo un solo vicino: la signora Olga, una grande attrice!

SCENA 10

(Si apre il mezzo sipario, siamo in salotto, ci sono GIANB. e la signorina OLGA)

OLGA                         Cavo fanciullo dov’e la gvande sevata di magia?

GIANB.                      è qui signora Olga. Solo che è arrivata un po’ in anticipo  

OLGA                         In anticipo? Che volgavità, tovno dopo.

GIANB.                      No,no. Aspettate, lei mi capita proprio a fagiolo.

OLGA                         Fagiolo?

GIANB.                      Lei che è stata un grande attrice mi dia qualche consiglio su come mi devo vestire per fare il mago.

OLGA                         Ma cevtamente! Io divei che pev fave il mago ti dovevsti vestive da avabo. Un tuvbantino di seta in testa ed un mantelluccio di evmellino sulle spalle…. Ce l’avete un po’ di evmellino in casa no?

GIANB.                      Neanche so cos’è!

OLGA                         Comunque la cosa più impovtante pev fave l’avabo è pavlave avabeggiante.

GIANB.                      E come si parla “avabeggiante?”

OLGA                         Finendo sempre le pavole in “ava” e “iva”

GIANB.                      Vuol dire in “ara” e “ira”

OLGA                         Ed io cosa ho detto? Facciamo un esempio: questa cos’è?

GIANB.                      Una tenda!

OLGA                         No! Una tendava. E questo?

GIANB.                      Cappellira

OLGA                         Bvavo, Bravissimo. E questo?

GIANB.                      Orologiara

OLGA                         Bvavissimo

GIANB.                      (al pubblico) guarda che combinazione, la signora Olga ha l’orologio proprio uguale a quello di Virginia. Voglio subito provare su di lei uno dei miei trucchi. (alla signora Olga) Signora, mentre aspettiamo gli altri mi permette di eseguire un numero magico in suo onore?

OLGA                         Ma che amove di vagazzo

GIANB.                      La prego signora di favorirmi il suo orologio. Ecco, io ora vado a depositare questo preziosissimo orologio nel mortaio

OLGA                         Ma Giannino siamo sicuvi che l’ovologio…?

GIANB.                      Niente paura signora, io sono discepolo di Morgan e diventerò più grande del maestro

OLGA                         Speviamo bene

GIANB.                      Ora trito bene l’orologio.

OLGA                         Oh, mon Dieu!

GIANB.                      come può ben veder e il suo orologio è ridotto ad una massa di ferraglia irriconoscibile.

OLGA                         Vevamente ivviconoscibile

GIANB.                      Mettiamo ora queste frattaglie di orologio nel fazzoletto magico, soffiamo con il soffio magico…mettiamo il fazzoletto magico nella tasca magica…formula magica “ambarabà cicì cocò” ed ecco qui il suo orologio intero e funzionante come nuovo!

OLGA                         Stvaovdinavio vevamente stvaovdinavio

VIRGINIA                 (da fuori) Giannino… che fine ha fato il mio orologio d’oro?

GIANB.                      Io corro a prepararmi. Ci vediamo fra poco (esce di corsa)

OLGA                         Non capisco pvopvio pevchè lo chiamano Gian Buvvasca. Questo vagazzo è un vevo genio.

SCENA 11

VIRGINIA                 (entra seguita da MARALLI cercando qualcosa nella stanza) È un' ora che cerco il mio orologio d’oro e non lo trovo

OLGA                         Vivginiaaaa….

GIANB.                      Signora Olga (le due si salutano a lungo)

VIRGINIA                 Avvocato le presento la nostra vicina di casa, la signora Olga, che ha recitato con i più grandi capicomici d’Italia e di Francia… Ma Marallino dove vai? Lo scusi signora Olga ma è un po’ cieco. Su vieni qua! È stata anche in Sud America dove ha avuto un successo strepitoso ballando il tango… ma non le ho ancora presentato il mio fidanzato (la signora OLGA tende la mano da baciare ma MARALLI non la vede). Bacia Maralli su! (lo guida e finalmente ce la fa) Le dicevo… l’avvocato Maralli, il mio fidanzato, ha davanti a se una luminosa carriera, non solo come avvocato, ma anche come politico, infatti è candidato alle prossime elezioni…ma in questa casa non è visto troppo di buon occhio, non è vero caro? Ma se il babbo e la mamma non ci mettono i bastoni tra le ruote tra un anno ci sposiamo.(bloccandosi di colpo) Ma insomma, signora Olga: che ci fa lei qui?

OLGA                         Ma come? Mi avete invitato voi pev lo spettacolo di magia.

VIRGINIA                 Magia?

MARALLI                 Ma si: lo spettacolo di Giannino.

VIRGINIA                 Già, lo spettacolo di Giannino: che sbadata.

OLGA                         Se non sbaglio è già l’ova dello spettacolo

VIRGINIA                 (da parte a MARALLI) guarda Mario: la signora Olga ha il mio orologio, quello che non trovavo più, me l’ha rubato

MARALLI                 Ma che dici Virginia, una persona per bene come la signora Olga non può essere una ladra. E poi se te l’avesse rubato non te lo sventolerebbe sotto il naso.

VIRGINIA                 Non fare sempre l’avvocato.(va da OLGA) Scusate signora Olga, ma quell’orologio…

OLGA                         Le piace? E ci cvedo! È d’ovo puvo

VIRGINIA                 E lo so che è “d’ovo puvo”. E, scusi una domanda, ma di chi è?

OLGA                         Oh bella: è mio. E di chi vuole che sia?

VIRGINIA                 (a parte a MARALLI) Che sfacciata: quello è mio, lo riconosco. Mario non ci sono dubbi: la signora Olga è una ladra

MARALLI                 Ma no Virginia, che dici? Sarà un equivoco …(musica) E ora cosa succede? Ah è lo spettacolo di Giannino, meglio metterci comodi e non pensare più al tuo orologio, vedrai che salterà fuori.

SCENA 12

GIANB.                      Applaudira,applaudira, guardara e stupira

MARALLI                 Vediamo questo rivale di morgan cosa sa fare

OLGA                         Fa mivacoli, lo giuvo sul mio ovologio d’ovo

VIRGINIA                 Che spudorata….

GIANB.                      Basta! Non parlara che disturbara maghira. Eseguira grande magira della frittata

VIRG/MAR/OLGA   Frittata?

GIANB.                      Frittata di ovara turca!

VIRG/MAR/OLGA   AHHHH!

GIANB.                      Io prendira questo cappellara e queste uova di gallinara. Avvocato Marallara: vuole tenira cappellara?

VIRGINIA                 Cappellara? Ah si!

MARALLI                 Certamentara

VIRGINIA                 Ma quello è il mio cappello?

OLGA                         Non vi pveoccupate Giannino è bvavissimo

VIRGINIA                 Insiste!

GIANB.                      Ora io rompira uova di gallinara nel cappellara

VIRGINIA                 Le uova nel mio cappello?

OLGA                         Non vi pveoccupate Giannino è bvavissimo

VIRGINIA                 Malata!

MARALLI                 Guarda, guarda. Pensavo ci fosse un doppio fondo, invece le uova sono proprio spiaccicate dentro il cappello.

GIAMB                      Ah si? Eppure Morgan le aveva fatte sparire. Va bè! Ora per cucinara la frittara servira fuochira. Prego avvocato Marallara, tenera con altra manira questa candelora spenta sotto la cappellara.

VIRGINIA                 Ora che fa? Mi brucia il cappello?

OLGA                         Non vi pveoccupate Giannino:

OLGA/VIRGINIA    è bravissimo

GIANB.                      Grande maghira ringraziara

MARALLI                 Ma se la candela è spenta come fa a friggere?(ride)

GIANB.                      Eh,eh,eh! Io accendila con mia pistolara

VIRG/MAR/OLGA   Ah,ah ahahah

OLGA                         Geniale

MARALLI                 Con la pistola giocattolo?

VIRG/MAR/OLGA   (risate generali)

GIANB.                      Ma che giocattolo. Con la pistolera del babbo.

VIRG/MAR/OLGA   (risate poi si accorgono di quello che ha detto)  del babbo? No,no fermo Giannino…

(colpo di pistola, MARALLI è ferito e si tiene un braccio)

MARALLI                 Aiuto…aiuto… son morto…

VIRGINIA                 Disgraziato, mi hai ammazzato il fidanzato

GIANB.                      Tanto era un politico e al babbo non piaceva

VIRGINIA                 Brigante, mariolo, ti mando in collegio…in collegio

MARALLI                 Assassinio….Attentato….

OLGA                         In Galeva…. In galeva

(tutti rincorrono GIANB. mentre MARALLI stramazza sul divano)

SCENA 13

(GIANB. solo sul proscenio)

GIANB.                      Ma è possibile che non me ne vada mai una per il verso giusto? L’avvocato Maralli non è morto, però l’ho ferito al braccio e forse dovrà diventare mancino. Ma che colpa ne ho io se il babbo lascia la pistola carica? Loro fanno i disastri e noi ne paghiamo le conseguenze! E adesso puniranno me, e sapete qual’è la cosa peggiore che mi faranno? Mi faranno mangiare per una settimana solo minestrine in brodo che io odio!

(si apre il mezzo sipario, entrano MARALLI e COLLALTO dalle due quinte opposte)

MARALLI                 Dov’è quel delinquente di Giannino? Delinquente, assassino, vieni qui, questa volta non scappi.

GIANB.                      Pietà, pietà sono innocente, non punitemi!

COLLALTO               Quante sciagure hai combinato.

GIANB.                      Non è colpa mia se son sfortunato!

MARALLI                 Di quante colpe ti sei macchiato

GIANB.                      Che devo fare se son disgraziato?

MARALLI                 Chi sbaglia paga: questa è la legge

COLLALTO               E chi viene punito poi si corregge, e per paura della punizione non sbaglia più

GIANB.                      Sono pentito, sono contrito, pietà signori, punitemi pure ma vi prego non datemi le minestre in brodo.

TUTTI E 2                  (ridendo) Minestre in brodo?

GIANB.                      Che c’è da ridere? Io le minestre in brodo non le sopporto: sono insipide, insignificanti e mi fanno venire il voltastomaco.

MARALLI                 La condanna per te è la reclusione, in collegio senza alcuna pietà

COLLALTO               In collegio a meditare sui tuoi misfatti

TUTTI E 2                             (in coro) Per imparare la serietà!

( GIANB. cade in ginocchio)

SCENA 14

IOLANDA                 Ma voi ci credete che è stato proprio mio nonno a combinare tutti questi guai?

CHIARA                    Proprio nonno Gianni, così serio, sembra impossibile

DOTTY                       Io ho paura di vostro nonno, sapete?

BENNY                      Anch'io! Quando mi vede in giro da sola mi dice sempre "Signorina, non si saluta? Quando imparerai l'educazione?" Ma io magari non l'avevo neanche visto

DOTTY                       A me chiede sempre "La tua mamma lo sa che sei in giro da sola a quest'ora?" e magari sono le tre del pomeriggio!

IOLANDA                 Quando siamo a tavola è un incubo: "Stai su dritta. Impugna bene le posate. Non parlare con la bocca piena."

BENNY                      Che noia, gli adulti! Crescendo si peggiora!

CHIARA                    Magari il nonno è diventato così dopo essere stato in collegio, forse erano molto severi

IOLANDA                 Un giorno mi ha raccontato del suo collegio. Ha detto che c'era un direttore magro e alto, di nome Stanislao,con dei gran baffoni da tricheco, che era il marito della direttrice, la signora Geltrude, grassa,grassa con il naso rosso.

DOTTY                       (nel frattempo ha preso il diario) Ma non penso che ti abbia raccontato tutto quello che ha detto al suo diario! Qui c'è scritto che il suo migliore amico, Gigino, rubava le lenzuola perchè voleva legarle insieme e scappare dal collegio

CHIARA                    Mi ricordo del suo amico Gigino! Escono ancora insieme, ogni tanto. E' quello curvo curvo con i capelli bianchi, almeno quei pochi che ha, e che quando parla sputacchia sempre…

(sulla descrizione compare Gigino e si spegne la luce sulle bambine)

SCENA 15

GIGINO                     Che tormento questo collegio! Questa non è una scuola...è una galera, un ergastolo! Si studia dieci ore al giorno, si dorme tutti pigiati in una camera e si gioca al pallone solo la domenica e solo per un’ora....con un pallone sgonfio...

SCENA 16

(entra GIANB.)

GIGINO                     E tu chi sei?

GIANB                       Io sono Giannino Stoppani. E tu?

GIGINO                     Io sono Gigino Balestra...il figlio del pasticcere...non so se mi spiego...tu saresti quello nuovo?

GIANB                       si, sono appena arrivato ma già non vedo l’ora di andar via.

GIGINO                     stai male ora? Vedrai dopo aver mangiato il pranzo!

GIANB                       e perchè? Che si mangia in questo collegio?

GIGINO                     minestra..

GIANB                       minestra in brodo?

GIGINO                     no, di riso...

GIANB                       buono il riso!

GIGINO                     ah!...ti piace il riso? vedrai se ti piacerà ancora dopo la dodicesima minestra di riso!

GIANB                       Ma perchè? qui si mangia solo minestra di riso?

GIGINO                     Si! tutti i giorni due volte al giorno!...a me sta uscendo dalle orecchie il riso...

GIANB                       Tutti i giorni?...

GIGINO                     si, tutti. Salvo oggi che è domenica e si mangia una bella minestra di magro con dentro tanti bei pezzettini di carne saporiti....mmmmm...quella si che è buona!

GIANB                       a casa mia la domenica si mangiano gli spaghetti con l’acciuga, lo stufato e le barbabietole rosse...ma...ma che fai? Fumi?

GIGINO                     e a te che importa? spia!

GIANB                       ma che spia e spia! io non ho mai fatto la spia in vita mia...”chi fa la spia...

GIGINO-GIANB       non è figlio di Maria, non è figlio di Gesù e quando muore va laggiù!”..

GIGINO                     vuoi fumare pivello?

GIANB                       a me non piace...ma tu perchè fumi?

GIGINO                     ma perchè è proibito! Perchè quei due aguzzini del signor Stanislao e della Signora Geltrude non vogliono...e per ripicca, per dare un grossissimo dispiacere ai miei genitori che m’hanno mandato in collegio!

GIANB                       Hai proprio ragione! se è per fare un dispetto ai miei genitori fumo anche io!

GIGINO                     vieni qua che ti insegno...

(Gigino non riesce ad accendere la sigaretta)

GIANB                       ma ci riesci ad accenderla?

GIGINO                     Sono due mesi che sono fermo a questa fase....ma prima o poi vedrai che ci riesco...

GIANB                       Da’ qua che ci penso io...quando si tratta di fuoco, pistole e mortaretti...Giannino Stoppani non lo batte nessuno!

(Gianb riesce ad accendere la sigaretta fuma e tossisce)

GIGINO                     dammi qua pivello! Tu non sai fumare!(fuma e tossisce pure lui)

GIANB                       eccolo il bullo di San Frediano!...fammi riprovare!...

GIGINO                     come sei rosso! sembri un peperone.

GIANB                       e tu hai gli occhi fuori dalle orbite come un ranocchio!...oddio che bruciore ai polmoni!

GIGINO                     lo deve fare, lo deve fare..

GIANB                       E che raspo alla gola..

GIGINO                     e lo fa, lo fa..

GIANB                       senti Gigino...ma non è che invece di far dispetto ai nostri genitori ce lo facciamo a noi?

GIGINO                     e mi sa anche a me

SCENA 17

STANISLAO             (fuori scena) Qui si batte la fiacca! forza, sveglia! movimento!

GIANB                       chi è questo?

GIGINO                     E’ quel fanatico di Stanislao....fai sparire la sigaretta!

GELTRUDE               (canta da ubriaca fuori scena)

GIANB                       e questa?

GIGINO                     è quella sbevazzona della direttrice...Geltrude...

GELTRUDE               (entra cantando) Blea!, cos’è sta fumara?Non ci sarà mica qualcuno che sta fumando? Ma non lo sapete che è proibito? Sicuramente è stato quel delinquente del Balestra...

STANISLAO             Balestra!

GIGINO                     Comandi!

STANISLAO             tu hai fumato?

GIGINO                     no, non ho fumato.

STANISLAO             ( a Geltrude) dice che non ha fumato..

GELTRUDE               ma sei proprio un beccone! Sentigli il fiato!

STANISLAO             tu! fa sentire il fiato! apri la bocca...March!

GIGINO                     non posso aprire la bocca...mi fa male un dente...

STANISLAO             ( a Geltrude) poverino gli fa male un dente.

GELTRUDE               poverino un corno! E tu saresti il direttore del famosissimo collegio Pierpaoli fondato dalla buon’anima di mio zio Pierpaolo Pierpaoli, famoso in tutta Italia per la sua severità?

STANISLAO             (rivolto a Gigino e Gianb) avanti march!

GELTRUDE               Tornate qua! (poi rivolta a Stan) ma tu sei un perfetto imbecille...va la che ci penso io!Stoppani!

GIANB                       Comandi!

GELTRUDE               dì la verità tu che si appena arrivato...c’era qualcuno che fumava qui?

GIANB                       si c’era!

GELTRUDE               ( a Stanislao) hai visto come si fa cretino!...(poi a Gianb) e adesso pensaci bene...chi era?

GIANB                       Lui...il signor Stanislao!

GELTRUDE               Stanislao???

GIANB                       si! non ha visto quando è arrivato che gli fumava il cervello...un due march...un due march..

GIANB-GIGINO...    un due march...un due march

STANISLAO             Ci volete prendere per i fondelli....via!via!

GELTRUDE               Via senza mangiare!

GIANB-GIGINO       come? senza mangiare? e la minestra di magro?

GELTRUDE               ma quale magro e grasso insolenti! a pane e acqua per una settimana! via!

STANISLAO             march! via nello sgabuzzino delle scope!Via!

(GIGINO e GIANB fanno finta di uscire e si nascondono)

SCENA 18

GELTRUDE               per questi monelli..ci vogliono dieci ma che dico!...cento Ma che dico cento!...mille milioni di battipannate

STANISLAO             Geltrudina, ma che esagerazione! sono pur sempre dei poveri ragazzetti..

GELTRUDE:              imbecille! imbecille d’un imbecille! Stai zitto..

STANISLAO             ubbidisco..

GELTRUDE               quei mocciosi sono tutti contenti perchè la domenica invece del riso gli diamo un po’ di magro...ah!ah!ah!

STANISLAO             Chissà come ci resterebbero se sapessero che la minestra di magro è fatta con tutte le rigovernature dei piatti dei giorni precedenti e anche quelle dei nostri pranzi...

GIANB./GIGINO      (spiando da un angolo della stanza) Blleea!

GELTRUDE:              noi ci pappiamo conigli e polli e l’unto che rimane lo coliamo nel minestrone...

GIGINO-GIANB       Bblleeea!

STANISLAO             e per farlo ci schiaffiamo gli avanzi delle verdure rimasticate e le croste di formaggio risputate...

GELTRUDE               Ed anche qualche mela bacata...

GIGINO-GIANB       e poi?

STANISLAO             e qualche uovo andato a male!

GIGINO-GIANB       BBBBLLLEEEAA!

GELTRUDE               certo che devono avere una gran fame quelle carogne per mangiarsi una simile schifezza! Sai che ti dico? oggi mi sento buona, perdoniamo Stoppani e il Balestra...facciamogli mangiare la minestra di magro...oggi è venuta talmente buona che sarebbe un delitto non fargliela assaggiare!

STANISLAO             Geeltrudina sai che ti dico? sei una direttrice perfetta!

GELTRUDE               e tu un perfetto imbecille! andiamoci a mangiare la nostra bella pappa al pomodoro! poi serviremo la brodaglia ai ragazzi!

STANISLAO             agli ordini!

(STANISLAO e GELTRUDE escono lasciando il pentolone in scena)

SCENA 19

(GIANB. e GIGINO entrano e aprono il pentolone)

GIGINO                     che schifo!

GIANB                       altro che schifo! questi sono uno spasso! sono meglio della zia Bettina!

GIGINO                     Ma guarda che schifo! C’è anche una stringa delle scarpe! dobbiamo dirlo a tutti!...fare uno scandalo...scriverò una lettera al “Corrierino dei piccoli”!

GIANB                       Lascia stare, tanto nessuno ci crederà...siamo piccoli....io dico che qui con quei due ci si diverte!

GIGINO                     Altro che divertirsi! qui ci si avvelena!

GIANB                       Fa’ quello che ti dico io e vedrai che qui non ti avvelena nessuno...

GIGINO                     sei sicuro?

GIANB                       te lo prometto!

GIGINO                     giuramelo!

GIANB                       vuoi giurare? che giuramento conosci?

GIGINO                     Giurin giuretto...

GIANB                       troppo facile!

GIGINO                     occhio bello, col suo fratello, la chiesina...

GIANB                       ma no! mica siamo all’asilo! L’hai letto “I tre moschettieri”?

GIGINO                     si!

GIANB                       allora si fa il giuramento di Aramis....Uno per tutti...

GIGINO                     e tutti per uno! Tutti per uno...

GIANB                       e uno per tutti!..Ce l’hai un fazzoletto?

GIGINO                     si, ma è un po' sporchino...

GIANB                       tanto meglio (esce con la pentola)

GIGINO                     i nostri poveri stomaci...gli chiederò se stasera vuol scappare con me...uno per tutti...

(Gianb rientra con una pentola uguale all’altra)

GIANB                       .tutti per uno! operazione compiuta...

GIGINO                     che cosa hai fatto?

GIANB                       ho scambiato la pentola del nostro pranzo con quella del pranzo dei direttori...vedrai che sorpresa!

(tornano a nascondersi)

STANISLAO             sull’attenti! Balestra...

GIGINO                     comandi!

STANISLAO             Stoppani..

GIANB                       comandi!

STANISLAO             per questa volta siete perdonati! prendete i vostri piatti e venite a mangiare la minestra di magro..

GIANB                       grazie tante Sig. Stanislao...

STANISLAO             però domani pulirete tutti i gabinetti del collegio!

GIGINO                     basta che si mangi! Uh...che buona!

STANISLAO             vi piace eh?

GIANB                       tantissimo vuole assaggiare?

STANISLAO             non ci penso proprio!

GIANB                       è proprio squisita!

STANISLAO             ah! ah! ah!...squisita! ah! ah!

GIGINO                     siete stati veramente buoni a non metterci a pane ed acqua oggi che avete preparato questa bella sorpresa!

STANISLAO             Ma quale sorpresa! oggi c’è la solita minestra di magro!

GIGINO                     ma no, signor direttore! questa non è la solita schifosissima e putrida minestra di magro della Domenica...

STANISLAO             putrida? lurida? ma che dici?! mangia la tua minestra di magro! March!

GIANB                       ma questa meraviglia delle meraviglie non è la minestra di magro!

STANISLAO             no??! e che cos’è??

GIANB-GIGINO       è pappa al pomodoro!

STANISLAO             pappa al pomodoro??

GIANB-GIGINO       siiiii! Viva il direttore! viva il collegio Pierpaoli! Viva la pappa col pomodoro!!!!

(CANZONE)

GELTRUDE               AAAHHHH!!! che schifo! che schifo! chi mi ha messo in tavola questo schifo di brodaglia??! Stanislao guarda! c’è anche un fazzoletto smoccicato!...oddio rimetto...rimetto!!

STANISLAO             calmati Geltrude!

GELTRUDE               Mi si rivolta lo stomaco!

STANISLAO             non fare così! asciugati!

GELTRUDE               AAHH!! che schifo!!

STANISLAO             ma com’è successo?? la pappa al pomodoro è finita in pasto ai ragazzi..

GIANB-GIGINO       viva la direttrice! Viva la pappa col pomodoro!

GELTRUDE               (a STANISLAO.) Sei un patacca! un deficiente! sei un buono a nulla, un incapace!...

STANISLAO             ma Geltrude io non capisco...è un enigma un mistero, un presagio!

GELTRUDE               ma certo! è il presagio della brodaglia!

STANISLAO             presagio della brodaglia?

GELTRUDE               ma si! è un avvertimento dello zio Pierpaolo che vuole avvisarci che stasera sarà presente alla nostra seduta spiritica..

STANISLAO             ancora?bastaaa! non ne posso più di queste sedute! gli spiriti t’han fatto rimbecillire!

GELTRUDE               qui d’imbecilli c’è n’è uno solo...e non sono io...chi è??

STANISLAO             io?

GELTRUDE               bravo! presto! facciamo subito la seduta! lo zio non deve aspettare...sento che stasera verrà...me lo sento che viene! (escono)

GIGINO                     bravo Giannino, sei stato grande! senti ti voglio confidare un segreto...io ho ammonticchiato una fila di coperte per fuggire dal collegio...tu che fai? scappi con me?

GIANB                       Certo! però portiamoci dietro questa pentola colla minestra di magro...sarà la prova di come vengono trattati i regazzi in questo posto...e se i nostri genitori non ci crederanno...dovranno credere al loro stomaco! tutti per uno...

GIGINO                     uno per tutti!!

GELTRUDE               (fuori scena)andiamo...su è tardi!...

GIANB                       Attento, attento che arrivano i direttori...

GIGINO                     scappiamo!

GIANB                       no! bisogna fargli uno scherzo a quei due! presto! nascondiamoci!te sotto il tavolo e io dietro il ritratto dello zio Pierpaolo!

(entrano GELTRUDE e STANISLAO)

GELTRUDE               Oddio...sono tutta emozionata dall’incontro ravvicinato con lo zio Pierpaolo!

STANISLAO             Tanto non viene...tanto non viene...

GELTRUDE               Vedrai...questa sera viene...e se non viene ti mangio i baffi...

STANISLAO             ma cosa posso farci io se non ci credo? non verrà...

GELTRUDE               sei un perfetto imbecille! Sta zitto ora, pataccca! e non ti muovere...Spirito dello zio Pierpaolo...se ci sei batti un colpo..

(Gigino da sotto il tavolo batte un colpo)

STANISLAO             oddio...un colpo! ho sentito un colpo!

GELTRUDE               Non sono mica sorda! L’ho sentito anche io! sta zitto e lasciami lavorare!...oh...è venuto, è venuto!...spirito dello zio Pierpaolo...se sei tu...manifestati!

(Gigino muove il tavolo)

STANISLAO             Oddio si muove! il tavolino si muove!

GELTRUDE               non sono mica cieca! lo vedo anche io che si muove! Oddio è lui! è lui!...spirito dello zio Pierpaolo...perchè non parli?

GIANB                       Ma ladri d’un mondo ladro! se non mi fate domande di che parlo?

STANISLAO             Oddio il quadro parla!...PARLA!!

GELTRUDE               e smettila di commentare tutto quello che succede!...piuttosto saluta lo zio, cafone!

STANISLAO             spirito dello zio Pierpaolo...mi riconosce?

GIANB                       si...sei quel perfetto imbecille di Stanislao!

STANISLAO             Ma come si permette...

(GIGINO agita violentemente il tavolino)

GELTRUDE               non parlare cosi...che se allo zio gli gira il tavolino di traveso...e poi lo sanno anche all’altro mondo che sei un cretino!...piuttosto fai qualche domanda allo zio...

STANISLAO             allora...caro zio...cosa si dice nell’aldilà?

GIANB                       Qui aspettano tutti l’arrivo di quella iena di mia nipote Geltrude...

GELTRUDE               iena?

GIANB                       si, iena, ladrona ed affamatrice di bambini!

GELTRUDE               ma che male c’è ad affamare i bambini?

GIANB                       Qui c’è un grande pentolone...al tuo arrivo ti taglieranno in tanti pezzettini...e ti serviranno come minestra di magro ai bambini affamati!

STANISLAO             che schifo!!

GELTRUDE               tu pensa per te!

GIANB                       di Stanislao invece possiamo prenderci solo le ossa perchè...diciamoci la verità...il resto fa proprio schifo!!

GELTRUDE               ben ti sta!

GIANB                       pentitevi! pentitevi finchè siete in tempo! o diventerete trippa per gatti!

GELTR-STAN           e cosa dobbiamo fare?

GIANB                       Semplice!dovrete sempre credere a tutto quello che dicono i ragazzi, farli giocare quando vogliono e soprattutto dargli da mangiare sempre tanta ma tanta, ma proprio tanta pappa col pomodoro!

GELTR-STAN           e se non lo facessimo?

GIANB                       allora il mio fantasma verrà tutte le notti a tirarvi le dita dei piedi ed a strapparvi i capelli!

(Gigino esce da sotto il tavolo con un lenzuolo indosso)

GIGINO                     AAAAAAAAAAHHH!!!!!

(esce anche Gianb e tutti e due picchiano i direttori)

GELTR-STAN           nooo...aiuto!...perdono perdono! noi amiamo i ragazzi..gli daremo tanta pappa col pomodoro!

GIANB                       Gigino prendi le coperte e scappiamo!

GIGINO                     no...proprio ora che iniziavo a divertirmi...

(escono)

GELTRUDE               Aiuto...aiuto! perdonaci zio...

STANISLAO             Calmati Geltrude! erano quei disgraziati di Stoppani e Balestra che ci han fatto uno scherzo..

GELTRUDE               Balestra?...Stoppani?..sei sicuro?

STANISLAO             si..li ho visti che scappavano con le coperte in mano! ah...ah!..

GELTRUDE               ma che fai? ridi?..avevo ragione io! i ragazzi sono tutti cattivi!...e poi...e poi..è tutta colpa tua!

STANISLAO             e io che c’entro?...io sono soltanto..

GELTRUDE               un perfetto imbecille!!!

SCENA 20

(GIANB. steso sul divano intento a scrivere il suo diario)

GIANB.                      ….e così caro giornalino, il babbo e la mamma dopo il mio drammatico racconto..

(si sente bussare,LUISA va ad aprire la porta ed entra GIGINO, si fermano in un angolo a parlare)

LUISA                        Lei chi è?

GIGINO                     Come chi sono? Io sono Gigino Balestra, il figliolo del pasticcere: non so se mi spiego…

GIANB.                      (origliando dietro un’immaginaria porta) È Gigino, e che vuole fare?il bulletto a casa mia? Ora glie lo faccio io un bello scherzo…

(GIANB. si copre la testa con un paralume e si mette immobile in un angolo come una lampada)

LUISA                        Cosa desidera?

GIGINO                     Sono venuto a trovare il mio grandissimo amico Giannino

LUISA                        E ti pareva! Buono quello! È stravaccato in salotto come al solito…vada, vada…

( GIGINO corre in salotto)

GIGINO                     Tutti per uno…( cercando GIANB. ma non lo vede)

                                    Giannino! Sono Gigino….Giannino? (si aggira per la stanza, vede il diario sul divano, lo prende e inizia a leggerlo). “Giornalino di Giannino Stoppani” (si avvicina al paralume per leggere meglio) “Oggi 20 settembre 1906”…Ma oggi è il 20 Novembre: quel pivello non sa neanche le date

                                    (nel frattempo GIANB. travestito si è spostato e GIGINO stupito non lo trova più al suo posto; con un’alzata di spalle si porta di nuovo vicino al paralume e continua a leggere)

                                    “Oggi 20 Settembre 1906, giorno del mio compleanno (mentre legge GIANB. si sposta e GIANNINO si sposta a sua volta) la mamma mi ha regalato questo bellissimo giornalino (GIANB. si sposta a saltelli; continuando a leggere GIGINO si sposta anche lui fino a cadere sul divano) siccome non ho ancora nulla da scrivere…”

GIANB.                      Uhuuuu

GIGINO                     Chi è? Chi è là? Giannino non fare scherzi…

GIANB.                      (con voce da fantasma)Sono lo spirito dello zio Pierpaolo

GIGINO                     Ancora?

GIANB.                      Sono venuto per riportarti in collegio….

GIGINO                     No! In collegio no!

GIANB.                      E invece si!

GIGINO                     (alzandosi di colpo e scappando per il salotto) Aiuto….Giannino…Aiuto…

GIANB.                      Buuu! (togliendosi il paralume) Eccomi qua. Tutti per uno…

GIGINO                     (piangendo) Che scherzi sono questi? Io sono debole lo sai, poi mi viene un colpo…(cambiando tono) uno per tutti! Non li sopporto proprio questi scherzi, allora come è andata?

GIANB.                      Benissimo. Pianti, abbracci, lacrime…

GIGINO                     Chi, te?

GIANB.                      Macchè io! I miei genitori! Pensa che erano così commossi che per farsi perdonare mi hanno preparato la ribollita e lo stufatino con i funghi e poi anche la meringata! E a te come è andata?

GIGINO                     Benissimo, pianti,lacrime…

GIANB.                      Chi, i tuoi genitori?

GIGINO                     No, io! Non mi volevano credere, più gli parlavo di Stanislao e Geltrude e più mi picchiavano… per fortuna che hai avuto la grande idea di prendere la pentola della brodaglia. “ Non ci credete? Allora assaggiate questa!” gli ho detto. La mamma è svenuta a terra (fingendo di svenire), era verde come un ramarro, invece il babbo correva per tutta la casa (fingendo di essere il babbo)  infuriato urlando “Vo’ dai carabinieri, vo dai carabinieri….”

GIANB.                      Ben gli sta!

GIGINO                     (prendendo il vassoio di pasticcini) Giannino guarda cosa ci ha regalato il babbo per festeggiare il nostro ritorno a casa.

GIANB.                      Cos’è?

GIGINO                     (con aria importante) Un assortimento delle pregiate specialità della famosa pasticceria Balestra e figlio. Non so se mi spiego… Uno per tutti..

GIANB.                      E tutte per noi!

GIGINO                     No! Il babbo ha detto che sono per tutta la famiglia.

GIANB.                      Ma che famiglia e famiglia. Loro non sono mica stati al collegio Pierpaolo Pierapaoli come noi…Sai quante paste si son mangiati mentre noi soffrivamo con la minestra di riso…

GIGINO                     Ma al babbo che gli dico?

GIANB.                      Gli dici che erano buone e che hanno avuto un gran successo.

 (GIANB. e GIGINO si siedono sul divano e iniziano a dividersi le paste)

GIGINO                     (tenendosi la pancia) Oddio Giannino. Mi sento male.Ohi ohi come sto male! Che mal di pancia. Ho le gambe che fanno Giacomo Giacomo…io vado a casa dalla mamma. Sai forse abbiamo esagerato un po’ con le paste…

GIANB.                      Ma se erano solo una trentina…

GIGINO                     Erano molte di più…venti con la crema..quindici con la cioccolata…dodici con la panna montata..cinque sfogliatelle…(esce dolorante)

SCENA 21

(GIANB. è solo in scena, tiene in mano una sfogliatella)

GIANB.                      (rimasto solo contempla l’ultima pasta rimasta) È avanzata una sfogliatella…Che faccio? Ti butto via, tanto sei l’ultima… Ma Giannino: pensa ai bambini che hanno fame, ricordati del collegio Pierpaoli.. Hai ragione, hai ragione…Allora ti regalo alle mie sorelle. Ma sei pazzo? Se la regali poi dovrai dire come l’hai avuta. E se sanno che il babbo di Gigino aveva mandato un intero vassoio per tutta la famiglia…Trovato! Ti metto nella ghiacciaia per domani. Bravo Giannino! Una pasta alla crema va a male dopo un giorno, e poi… No hai ragione! Non c’è altra soluzione. Ti mangio: tanto una più una meno…(la manigia, dopo qualche secondo si porta le mani allo stomaco). Ohi ohi ohi…che dolore…Mi sa che questa è la pasta che ha fatto traboccare lo stomaco. Oddio che nausea, che mal di pancia… mi mancano le forze…(cade sul divano)

SCENA 22

DOTTY                       Ben gli sta! Cosi impara a mangiarsi tutti quei pasticcini senza neanche offrirceli

CHIARA                    Ma come faceva a offrirli a noi, che non eravamo ancora nate?

IOLANDA                 Però e' stato un po' egoista

BENNY                      Chissà cosa gli sarà successo poi

DOTTY                       Forse l'hanno mandato in un altro collegio per punizione

BENNY                      Che esagerata! Ma no, gli avranno dato qualche minestrina

CHIARA                    Adeso però e' tardi, non possiamo continuare a leggere, dobbiamo tornare a casa.

BENNY                      No dai, ancora cinque minuti

IOLANDA                 Non possiamo proprio, ma ci rivediamo domani, promesso!

DOTTY                       Ma non posso aspettare tutta notte per sapere come finisce questa storia!

BENNY                      E perchè no? Hai paura di fare gli incubi?

DOTTY                       Non prendetemi in giro. E se lo sogno davvero? Non fate finta di non ascoltarmi, rispondetemi! Se lo sogno davvero?

IOLANDA                 Se sogni il nonno, salutamelo

CHIARA                    Andiamo dai. Buona notte

(si salutano ed escono.)

SCENA 23

(Cambio scena, camera da letto. DOTTY sta dormendo)

(musica di carillon, entrano tutti i personaggi muovendosi al ritmo della musica)

GIANB.                      (svegliandosi di soprassalto) Che succede? Che succede?

VIRGINIA                 È l’indigestione Giannino

GIANB.                      L’indigestione?

LUISA                        Si, è colpa delle paste

GIANB.                      Quali paste? Io non ho visto nessuna pasta

VIRGINIA                 Le paste che ti ha portato il tuo amico Balestra

GIGINO                     (saltando fuori da dietro il divano) non so se mi spiego!

GELTRUDE               E che tu ti sei mangiato senza di niente a nessuno

GIANB.                      È vero: le ho mangiate tutte io. Ma adesso vi prego aiutatemi, fate qualcosa, mi sento male..

COLLALTO               (facendo per visitarlo)Non ti preoccupa-pa-pa…non ti preoccupa-pa

GIANB                       Canti!

LUISA/VIRGINIA    Noooo!

VIRGINIA                 Ci sono qui le tue sorelle

MARALLI                 Certum! Se no ad quod serviretur sorellibus maioribus?

OLGA                         Ce l’abbiamo noi un vimedio pev questo cavo, cavo, cavo vagazzo

GIANB.                      E che cos’è?

LUISA                        Un bel bottiglione di olio di ricino! Per purgarti ben bene.

VIRGINIA                 Su Giannino non farci perdere tempo, apri la bocca che dobbiamo andare a cercare l’orologio….

STANISLAO             Devi sopportare, vedrai che ti farà bene. March!

GIANB.                      Mi farà bene? Ma siete proprio sicuri? A me sembra veleno!

ZIA BETTINA           O Giannino un fa storie! Questo ‘e ti leva anche i vermi dalle budella. Trangugia e zitto!

GIANB.                      (assaggiandolo) Come è disgustoso…Oddio che schifo!

LUISA/VIRGINIA    (dolci) Se vuoi star bene devi berlo tutto

GIANB.                      E perché?

LUISA/VIRGINIA    Perché….perchè…

GIANB                       Perché?

TUTTI                         Perché…perché… Perché si! Giannino quando sarai grande lo capirai da te

GIANB.                      Bella spiegazione!

(LUISA fa bere a GIANB. l’olio e poi tutti escono come sono entrati)

GIANB.                      (rivolto al pubblico)  Ma guarda che ingiustizia! Io vorrei tanto sapere perché le paste che sono così buone debbano fare tanto male e la purga che è tanto tanto tanto cattiva deve fare tanto bene…. Io questo non lo capisco e non lo capirò mai. E voi?

(Luci, sipario)