IL GRANDE
AMATORE
Monologo di
Giuseppe
De Francesco
Lo vuoi sapere veramente se esistono ancora i Grandi Amatori? Beh, se incontri
il classico galletto da strapazzo ti dirà sempre di esserlo lui un Grande
Amatore, e invece non ha la minima idea di come si accontenta davvero una
signora. Dico sul serio. Alla maggior parte dei miei colleghi uomini, non
gliene importa un fico di far felici le loro donne, ecco la verità! Prendi, per
esempio, il classico porco. Quello lì ha il chiodo fisso del sesso e quando gli
capita di farlo è egoismo allo stato puro. Fa quello che deve fare e, una volta
che ha ottenuto ciò che vuole, la cosa finisce lì. Punto e chiuso. Prima grandi
voglie e poi ognuno a casa sua. Pensa che squallore! Ti sembrerà assurdo, ma
capita anche che questi tipi qui si sposino. Ah, sì! Capita, capita! E allora
sai che fanno? Montano la moglie, vengono, smontano e attaccano a russare.
Questo fanno, che ti credi? Eh, sì! Sì... Ah! Poi c’è lo stereotipo maschile
vecchio stampo: anzianotto, con la pancetta, tutto preso dal suo lavoro; quello
che è sposato da vent’anni e non sa nemmeno se la moglie è mai venuta. A questo
qui, non gli passa manco per l’anticamera del cervello di chiederglielo. E’ lui
che viene ed è questo che conta, per quanto lo riguarda. Ci pensi? E’ pazzesco!
Pazzesco... No! Non è di certi animali che parlo. Io ti parlo del Grande
Amatore.
Sì, baby, hai capito benissimo. Il Grande Amatore, quello che non deve chiedere
mai ma che ottiene sempre tutto ciò che vuole; l’esemplare maschile che vale
tanto oro quanto pesa; la rarità delle rarità. Hai afferrato?
Esatto, chérie, come hai fatto a indovinare? Tu sì che hai fiuto! Hai capito al
volo che ce l’hai proprio davanti a te.
Forse penserai che sto esagerando; sappi che non è così. Io mi sono fatto da
solo e tutto quello che so non me l’ha insegnato nessuno. A letto ti faccio
perdere la bussola e per te è una consolazione sapere che esistono ancora
uomini così. No, piccola, non temere: non siamo estinti! Il fatto è che però
siamo molto pochi, ormai. Grazie al cielo la tua buona stella ha voluto che te
ne capitasse uno davanti, proprio qui e ora.
Se lo vuoi sapere, il mio segreto è partire dall’esplorazione dello yingyang
per ore e ore; così, molto lentamente, senza venire... Oh, sì! Posso
trattenermi per quanto tempo vuoi mentre tu impazzisci. Il mio lingam è una
sorta di macchina da guerra e la tua joni apprezzerà moltissimo la sua
sofisticata tecnologia. Beh, sì. Adesso ti parlo per metafore. Comunque ti è
chiaro il concetto, vero? Una volta, una tipa in vena di battute, lo definì un
missile intelligente. L’umorismo sottile di certe donne mi fa impazzire! Ah!
Poi c’è un massaggio coreano tutto speciale che mi aiuta a scoprire il tuo
punto G. E’ piacevole ed efficace e lo scova sempre. Non ti dico come l’ho
imparato perché non ci crederesti. Comunque sia, resterai stupita quando ti
farò scoprire che proprio dietro il punto G c’è un altro puntolino
ultrasensibile che ti farà provare la vera estasi. Non lo sa nessuno, sono
stato io a scoprirlo. Sì, sì, lo so! Dovrei brevettarla questa mia scoperta e
farla scrivere in una di quelle guide sulla sessualità femminile. Altroché! Ma
non servirebbe a niente; senza di me è quasi impossibile riuscire a ritrovarlo.
So di molte che ci hanno provato con i loro mariti ma... ciccia!
Allora, tesoro, mi sembra di essere stato abbastanza chiaro: la mia missione è
quella di prendermi cura delle donne e di farle godere alla massima potenza. E’
una dote che ho ricevuto dal cielo ed è a tua completa disposizione in questo
momento. Afferrala fin che puoi, è l’unico consiglio che ti posso dare! In
alternativa, hai la solita noiosa schiera di cascamorti sensibili e fragili o
di zoticoni puzzolenti. A te la scelta. Puoi continuare a vivere la tua vita in
bianco e nero, come hai fatto fino ad oggi, oppure puoi provare, almeno per una
volta, che cosa significa vivere in un film a colori. Io ti posso aiutare a
scoprire le vere potenzialità del tuo corpo e a farti capire che cosa si
intende per sensazioni vere.
L’albergo è questo e il numero della mia stanza l’ho scritto qui, al centro. Ci
resterò ancora per una settimana ma sono sicuro che non vorrai aspettare
proprio l’ultimo minuto. Vero, chérie?