Il mago delle barbe

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Farsa in un atto

di Alonso de Castillo Solórzano

Traduzione di Cesco Vian

da FARSE SPAGNOLE del secolo d'oro

Edipem Novara 1974

PERSONAGGI

PEROSELVATICO

PESCAGNO

Primo IMBERBE

UnCALVO

UnEVIRATO [parte che dovrà fare una donna]

Secondo IMBERBE

SUONATORI


IL MAGO DELLE BARBE

Entrano peroselvatico e pescagno.

peroselvatico Te ne meravigli?

pescagno         Sì, e anzi mi dispiace che tu voglia tentare affari così sballati.

peroselvaticoTu ignori, Pescagno, quel che si è costretti a fare per colpa del bisogno, terribile nemico. Ma hai collocato i car­telloni?

pescagno         Sì, amico; li ho appiccicati ben bene sulle cantonate, e davanti a ciascuno c'è già un crocchio di lettori stupiti. L'iscrizione dice che messer Osmin Peroselvatico di Bocincina, greco di nascita, è giunto in questa capitale dall'Asia, con passaporto rilasciatogli dal Gran Turco[1]; e che il summentovato, con un prodotto speciale, garantisce di far nascere la barba, in breve tempo, al più spelato degli imberbi, e a chi eventualmente fosse cappone fin da piccolo. Idem come sopra, a chi portasse la capocchia più nuda d'un piatto di Talavera. Ma sei in grado di mantenerlo?

peroselvaticoNo, certamente! Ma con la furberia riuscirò a ca­varmela.

pescagno         Voglia il Cielo che a conclusione di questa avventura non ci attendano il boia, il somaro e i banditori[2].

peroselvaticoSei un bel fifone, Pescagno mio! Abbi un po' di coraggio, ché il fato favorisce i coraggiosi! Dimmi un po': in que­sta città un arrotino non riesce forse a campare rovinando tutti gli oggetti che gli dànno da affilare? Eppure, benché tutti vedano quante cose rovina, non gli manca lavoro per tutto l'anno! Ho visto una volta un uomo, a Madrid, che s'impegnava a far ingra­vidare, con un paio di unzioni, la vecchia più incartapecorita del mondo! Molte persone accorsero alla locanda dove alloggiava, e prima che spuntasse l'ultimo giorno del mese, il furfante si era già squagliato con tutti i quattrini che aveva spillato! Cose come queste ne abbiamo viste succedere molte, amico Pescagno, qui nella capitale, e senza che avessero conseguenze gravi. Perciò sta tran­quillo, noi oggi avremo qui moneta fresca, e vedrai con che ele­ganza io la saprò pescare! Hai preparato tutti gli arnesi che ti dissi?

pescagno         Sono pronti anch'essi.

peroselvaticoDove si trovano?

pescagno         Ai piedi della scala.

peroselvatico La barba è fabbricata bene?

pescagno         A perfezione. E io?

peroselvaticoHai una facciata stranissima! Sarai anche il mio interprete perché io parlerò difficile.

pescagno         In che lingua?

peroselvaticoPotrei parlare nel gergo dei poeti alla moda, ma sarebbe troppo incomprensibile!

pescagno         Come parlerai, dunque?

peroselvaticoVedrai, non ti preoccupare. Attenzione, c'è qualcuno, svelto!

Si vestono come è stato detto. Entra il Primo imberbe.

primo imberbe È in casa Messer Osmin Peroselvatico di Bocincina?

pescagno         Qui lo vedete:   eccolo là!

primo imberbe L'alto cielo lo faccia star sempre più sano!

peroselvatico Gorgotón!

pescagno         Il mio padrone...

peroselvatico Meskes mes ciàfete!

pescagno         ... dice che vossignoria può tenersi il cappello in testa.

primo imberbe Capisce lo spagnolo?

pescagno         Sì, anche se non lo parla. Ma lo sta imparando.

primo imberbe Sono ammogliato da sei anni, messere, per disgrazia mia, e siccome in tutto questo tempo non mi è spuntato neppur un filo di barba, mia moglie, mi rincresce dirlo, non ha per me il minimo rispetto! Comanda tutto lei, governa lei, ed io sopporto con pazienza senza limiti! La mia sventura, messere, chiede barba!

pescagno         Fin dove la vuole?

primo imberbe Fino al petto, almeno, o fino alla cintola. Se solo così quella mi potrà rispettare, meglio non badare a spese e avere una barba come si deve!

peroselvatico Brince per ciaz!

primo imberbe Che cosa ha detto?

pescagno         Che vossignoria tiri fuori prima un ducato, e la barba verrà subito.

primo imberbe Ecco qui un doblone[3].

peroselvatico Aciombo, aciombo, aciombo.

pescagno         Venga qui, le metto un cerotto che le  farà spuntare la barba.

primo imberbe Proprio quello che voglio. Mai doblone è stato speso meglio di questo!

Gli attaccano al mento un cerrotto rosso, ed egli si colloca in di­sparte.

Entra un calvo.

calvo               Dio vi faccia prosperare e vi conservi la vita per duemila anni, o gran riparatore dei guai altrui!

peroselvatico Mosborotón, mosborotón!

calvo               Non capisco!

pescagno         Come non capisce? Ha detto che lei non è beneducato.

calvo               Ah, perché non mi son levato il cappello, capisco! Ma io sono tutto calvo: ecco svelato a vossignoria il mio guaio! Per vivere tranquillo e affinché la mia pelata non sia il bersaglio contro cui si sparano i nomignoli, ho bisogno assoluto che mi venga ri­coperta la zucca di pelo!

peroselvaticoPitón yolce, pitón.

pescagno         Con un paio di dobloni, messer calvo, farà finire tutte le sue angosce.

calvo               Eccoli! E sborserei anche di più, se mi facessero rispuntare i capelli per davvero!

peroselvaticoCaski tilin guacóz.

pescagno         Si levi il cappello, che dobbiamo metterle un caschetto..

calvo               Questo significa prendere la scorciatoia! Così finirò di essere lo zimbello dei ragazzini!

Gli mettono in testa un berrettino, rosso,  ed egli si colloca in disparte.

Entra un evirato, parte che dovrà fare una donna.

evirato            È qui messer Osmin Peroselvatico?

pescagno         È quello seduto su codesta sedia.

evirato            Dio vi guardi!

peroselvatico(fra sé) Costui arriva una po' tardi per aspirare alla barba.

evirato            Messere, io sarei un uomo intero, pur essendo cappone, se avessi la barba. Io sono la gioia delle signore, lo spasso delle loro solitudini, e infine Pusignolo delle loro bellezze. Ho bella per­soncina, bella voce e bel viso, sono per lungi dall'essere un citrulllo, e calzo scarpe di sette punti. Barba chiedo, soltanto barba  io  voglio!

peroselvatico(fra sé) Costui, oltre ad essere cappone, è anche sce­mo. Trexicoscón, trexicoscón!

evirato            Che cosa dice?

pescagno         Dice che, contro l'esborso di trecento reali d'argento, vi metterà un cerotto per far crescere la barba: un bel cerotto di scarlatto.

evirato            Ecco a voi una borsa che ne contiene quattrocento; e se mi fa spuntare una bella barba, gliene darò cinquecento.

peroselvaticoAciombo!

evirato            Eviti il vello da pecora.

pescagno         Avrà una barba secondo i suoi desideri.

Gli attaccano sotto il mento un cerrotto rosso, ed egli si colloca in disparte insieme con gli altri.

Entra il Secondo imberbe.

secondo imberbe  L'insigne barbificatore, trovasi in questa magione?

pescagno         Che cosa desidera?

secondo imberbe  Barbimustacchiare, signore!

pescagno         Eccolo:  è quello.

secondo imberbe O barbigeno diluvio, o fittissimo torrente di mate­ria vellosa! arcibarbato da requiem, rifugio asilo e patrono di tanti sterili spelacchiati, che si torce in profezia ciò che non torce né palpa!

peroselvaticoPiantalàn, piantalàn!

pescagno         Dice che vossignoria spieghi chiaramente, e senza pream­boli prolissi, quello che desidera.

secondo imberbe  Sta bene. Sette lustri fa (o, se non sono sette, saranno cinque!), mio padre Onofrio Gutiérrez ebbe l'idea di gene­rarmi. Mia madre, essendo incinta di me, un venerdì fu assalita da un forte mal di pancia per aver mangiato un cocomero, ma dovete pensare che volle mangiarselo tutto intero! Due dottori, che per la verità non valevano niente, ordinarono che, per guarire da quel male, le venisse fatto un clistere di acido solforico; ed io, che abi­tavo incauto nel suo ventre, ricevetti il colpo della schioppettata siringale. Subito, (era nel settimo mese), le sopraggiunsero i dolori, e quello stesso venerdì io nacqui col mento tutto scorticato. In breve le scorticature scomparvero; ma al battesimo il padrino ordinò che dell'acqua calda fosse aggiunta alla fredda, affinché non mi ghiac­ciassi. La versarono bollente nella pila; il dottor Lesme mi ci im­merse di colpo, e oltre a bruciarsi le mani, causò a me una nuova spelacchiatura. Ecco i motivi, messer, per cui il mio mento e simile a un bel sasso di Torote[4]. Se tu, come promettono i tuoi manifesti, fai spuntare magicamente le barbe, da anche a me una barba!

peroselvaticoQuattr svanzik!

secondo imberbe  Che cosa ha detto? Quattr che cosa?

pescagno         Dice che ci vogliono quattrocento reali affinché vossignoria abbia la barba che chiede.

secondo imberbe  Ma io sono un poeta, ed è sottinteso che i poeti non scuciano spiccioli, essendo notorio che non ne possiedono! Se curi i poveri gratis, come fanno quelli delle ernie, ti prego, riempimi le guance di peli!

peroselvaticoZarama cotón!

pescagno         Si avvicini. Vi metteremo il cerotto gratis. (Gli mette sul mento il cerotto rosso.) Deo volente, il poeta avrà una barba peggio di quella di un furfante armeno. Ed ora, comincino la musica e le danze!

secondo imberbe  Danze?

pescagno         Non si può farne a meno, perché il moto farà espellere le setolose porosità.

primo imberbe Nessuno pensa di sottrarsi a ciò.

calvo               Vedo arrivare delle donne per il ballo.

primo imberbe Se ci sono donne, io ci sto senz'altro a ballare! Le signorie vostre cantino e suonino.

Entrano suonatori e donne. Comincia il ballo.

Cantano:

Ad aumentare il numero

dei barbuti,                                                         

venne un medico insigne

da paesi lontani.

Ad  ogni  spelato

da barba e baffoni;

con tutti riesce,

persino coi capponi.

Ogni mento nudo

grazie a lui si copre

di fittissimo pelo,

solo con un cerotto.

Qui si fa spuntar barbe; venite, gente!        

Basta cacciar soldi, e si fa spuntar tutto!

Mentre gli altri ballano, peroselvatico e pescogno se ne vanno.

secondo imberbe  Dov'è andato il mago delle barbe?

primo imberbe È uscito da quella parte.

secondo imberbe  Si sarà squagliato, lasciandoci beffati?

calvo               Non ci ha beffato, perché sento già qualcosa che mi spunta sotto il berrettino. Capelli, certamente!

evirato            Vediamo di che capelli si tratta!  (Gli toglie il berretto e sotto trova un biglietto.) Sei calvo esattamente come prima: ti è spuntato solo questo biglietto.

calvo               Vediamolo.

evirato            Dice poche parole:   « chi è un credulone, non si meravigli se lo sbertucciano ».

calvo               Bella canzonatura, per Dio!

evirato            Quattrocento, mi costa!

primo imberbe A me un doblone!

calvo               A me quattro!

suonatori        Si confortino, anche noi siamo stati truffati, giacché non ci ha pagato.

secondo imberbe  Già che siamo rimasti tutti buscherati, ballando e cantando andiamocene, con la canzone del barbatore briccone:

Qui si fa spuntar barbe; venite, gente!

Basta cacciar soldi, e si fa spuntar tutto!

Termina così la farsa chiamata il mago delle barbe


[1]   Nomignolo popolare del sultano di Costantinopoli.

[2]   I condannati venivano portati al luogo dell'esecuzione montati su un somaro, preceduti dai banditori che annunziavano ad alta voce il delitto, e seguiti dal boia.

[3]   Moneta d'oro del valore di quattro scudi.

[4]   Il Torote è un affluente del fiume Henares, verosimilmente noto per la levigatezza e lucentezza dei suoi ciottoli.