IL REGNO DI OZ
di Lyman Frank Baum
Personaggi:
Dorothy: una camicia con maniche corte e leggero sbuffo con collo alla coreana, uno scamiciato azzurro sotto il ginocchio, calze azzurre corte, trecce basse legate da nastri, un cestino di vimini.
Glinda, la strega del nord: ampio vestito rosa pieno di stelle, bastone con una stella sulla punta, una corona rosa.
La Mastichina dietro il cespuglio: vestitino ampio da bambolina di ceramica con cuffietta col fiore e il collo largo, scarpe con fiore.
Il Mastichino che dice: che storia emozionante!: una giacca molto lunga tipo frac, foulard bianco, un gilet, cappello a punta con orecchie dasino girate in su, pantaloni lunghi stretti in fondo, scarpe con fiore; tutti i mastichini hanno pantaloni di un solo colore e giacche lunghe di colori vari con cappello e a volte un gilet a quadri.
Due mastichini che ringraziano Dorothy sulla carrozza: senza cappello, uno tutto azzurro e uno tutto marrone.
Tre paggetti che annunciano il Sindaco: calzamaglia bianca, vestito sopra il ginocchio bianco con le maniche lunghe a sbuffo gialle, una corona di fiori al collo, una cuffia bianca con un fiore, una tromba in mano, scarpe con il fiore.
Il Sindaco: vestito verde, cappello a cilindro, gilet a quadri, grande orologio da taschino.
Il Mastichino fucsia: una tonaca fucsia con due bande bianche che scendono dalle spalle.
Il giudice con il certificato di morte: tonaca blu con chiusura davanti e sopra un mantellino blu, maniche da monaco con lultima parte verde, cappello largo blu-verde.
Tre ballerine: tut rosa, cappello a punta con un fiore.
Tre ometti: camicia a quadretti e colletto bianco, pantaloni alla zuava, calzettoni a righe.
Strega dellovest: vestito lungo nero, cappello a punta con un nastro che cade, viso verde, mani verdi, unghie nere, scopa di vimini
Spaventapasseri: pantaloni marroni, casacca legata in vita di color verde antracite, cappello spiovente blu, collo diviso dalla tela del sacco del viso da una corda, dentro agli stivali e in fondo alle maniche paglia.
Uomo di latta: un imbuto in testa, ascia in mano e un oliatore.
Leone: folta criniera, coda molto lunga che si muove rivolta verso lalto, tuta pezzata di pelo.
Grillo: giacca verde con grandi bottoni bianchi, collo alto e rigido, dalle spalle partono delle fasce rigide e circolari.
Tre uomini Spaventapasseri: cappellino alla marinara verde e bianco, maglietta verde con scritto Oz.
Due uomini Uomo di latta: cappello con copriorecchie, maglia senza maniche verde con colletto bianco.
Cinque donne Dorothy: olandesine con grembiule, vestito lungo verde con ampie maniche, collo alto di pizzo.
Cinque donne Leone: vestito corto dalla gonna ampia verde, collo e fine maniche bianco, forbici da siepe e ferro per i capelli.
Portiere del mago: grande mantello verde con manicotti di pelliccia, cappello di pelliccia, ascia alta in mano, vestito come un cosacco.
Mago: completo elegante scuro, pantaloni, gilet e giacca, una camicia bianca e un foularino nero, pettinato allindietro e con i baffi allins.
PRIMO ATTO
Dietro un telo i personaggi inscenano luragano. La casa cade nel buio.
ARCOBALENO
(Dorothy)
Che buio c quando resti sola
senza un vero amico cosa fai
tutto non tinteressa pi
che freddo fa
quando fuori piove, luragano infuria
ma so che
forse il sole rivedr
tra le nuvole uscir
il sorriso torner.
Oltre larcobaleno
oltre il blu
c quel posto sereno per non tornare pi
so che un mondo diverso trover
i miei sogni di sempre forse realizzer
un giorno anchio mi sveglier
in un posto dove esiste solo amore
giocando coi colori inventer
una farfalla in cerca del suo fiore.
Oltre larcobaleno
oltre il blu
se potessi arrivare
mi fermerei lass.
Dorothy esce dalla porta ed un mondo stupendo le si presenta.
Dorothy: Ho limpressione che non sono pi nel Kansas. (si guarda in giro) Devo essere oltre larcobaleno! (spuntano dei mastichini da un cespuglio e poi si rinascondono. Accompagnata da una luce arriva la Fata)
Dorothy: Adesso sono sicura che non sono nel Kansas.
Fata: Tu sei una strega buona o una strega cattiva?
Dorothy: Chi io? No oh no, io non sono una strega, io sono Dorothy e vengo dal Kansas.
Fata: Oh, allora dov la strega?
Dorothy: Quale strega?
Fata: Oh! Ma i mastichini mi hanno chiesto di venir qui perch una nuova strega ha fatto cadere una casa addosso alla malvagia strega dellest. Ora, quella la casa, qui ci sei tu e quello tutto quello che resta della malvagia strega dellest. I mastichini vorrebbero solo sapere se tu sei una strega buona o una strega cattiva!
Dorothy: Ma no! Te lho gi detto, io non sono affatto una strega, le streghe sono brutte e vecchie! (si sente ridere)
Dorothy: Che cosa stato?
Fata: Erano i mastichini cara, ridevano perch anchio sono una strega, io sono Glinda, la strega del nord.
Dorothy: Sei una strega? Oh ti chiedo perdono, ma io non sapevo ci fossero anche streghe belle.
Fata: Solo le streghe cattive non sono belle e i mastichini ti sono grati: tu li hai liberati dalla malvagia strega dellest!
Dorothy: Oh! Ma io non ho fatto niente, chi sono i mastichini? (si sente ridere)
Fata: Sono le creature che vivono in questa terra, la stega dellest le aveva rese schiave e tu ci hai liberato. Coraggio amici ora potete venir fuori a ringraziare.
Durante la canzone, i mastichini cominciano ad uscire un po alla volta dai cespugli, la Fata e Dorothy vanno sul ponticello e da sotto tutti le fanno festa.
BUFERA
(Fata)
Andiam, andiam, andiam a vedere
la bella ragazza caduta dal ciel.
Lontano la stella
da dove venuta
la brava ragazza che qui si perduta
la brava ragazza che qui si perduta
buone notizie porta con s
il Kansas lasci
il miracolo c.
(Doroty)
Miracolo non
lo sai cos?
Il vento infuri e
la casa poi vol
lass nel cielo
la strega mi insegu
i tavoli e le sedie
si misero a volar
la brutta strega mi insegu.
la casa a pezzi and
e tutto poi vol
ricadde sulla strega
che poi secca ci rest.
S la storia questa qui
lei morta
e pi non c.
Mastichina: Ti siamo tanto grati per averci finalmente liberati!
Mastichino: Tu hai portato la libert e ti ringrazia tutta la citt. (le d dei fiori)
Fata: Si sparga la voce con gaudio e con gioia, la brutta strega non vi dar pi noia! (escono dei mastichini che presentano il sindaco)
Sindaco: Come sindaco di questa citt del bel paese del grande Oz ti ringrazio e ti do il mio benvenuto.
Mastichino (1): Ora smettila di ciarlare noi siamo tutti qui per vedere
Sindaco: Per vedere
Mastichino (1): Se la strega
Sindaco: Se la strega
Mastichino (1): moralmente, eticamente
Mastichino (2): Spiritualmente, fisicamente
Mastichino (3): Certamente, completamente
Tutti: Assolutamente, palesemente, definitivamente, eternamente morta! (arriva un altro mastichino con in mano una pergamena)
Mastichino: Lor signori, abbiamo la compiacenza di ascoltare il responso della scienza, noi dichiariamo che senza dubbio di sorta la perfida strega non soltanto morta, ma inconfutabilmente defunta!
Sindaco: Oggi siam tornati di nuovo indipendenti, noi tutti mastichini e i nostri discendenti.
Mastichino: Ben detto.
Sindaco: Facciam festa e balliamo con gioa: la strega cattiva ha tirato le cuoia. (cantano la canzone la strega morta e intanto ballano. Ora ogni tipo di mastichino porta i ringraziamenti a Dorothy. Ttutti cantano e ballano)
LA STREGA MORTA
(tutti)
La strega non c pi
non c pi, non c pi,
quella malvagia non c pi
ora svegliatevi, alzatevi, destatevi
or non abbiate pi timor
lei se n andata gi con lor
e pi non torner per far paura a noi
cantiamo tutti
la strega non c pi
non c pi, non c pi,
e da noi non torner mai pi.
Sindaco: (mentre accompagna Dorothy dove c la Fata, cantando) Dora in poi sarai famosa, sarai famosa! Il nome tuo sar onorato avrai un busto tra le celebrit. (con uno scoppio e un fumo rosso arriva la strega cattiva dellovest, tutti i mastichini vanno a terra)
Dorothy: Non avevi detto che la strega era morta?
Fata: Ma quella era sua sorellala malvagia strega dellest, questa la perfida strega dellovest, molto, molto pi cattivadellaltra.
Strega: Chi ha ucciso mia sorella? Chi ha ucciso la strega dellest? Sei stata tu?
Dorothy: No, vede stato un incidente, io non volevo uccidere nessuno!
Strega: Allora sappi che posso causare degli incidenti anchio!
Fata: Non vuoi prendere le scarpette rosse?
Strega: Oh s, le scarpette! Gi le scarpette! (la strega si avvicina a sua sorella, ma la Fata mette le scarpette a Dorothy e le gambe della strega morta si ritirano)
Strega: Dove sono le mie scarpette, dove le hai nascoste? Ridammele immediatamente se non vuoi che io
Fata: Troppo tardi, adesso sono ai suoi piedi e ci resteranno.
Strega: Ridammi le mie scarpette, io sono la sola che sa come usarle, a te non servirebbero a nulla. Ridammele subito! Ridammele!
Fata: No, tienile strette perch devono avere un potere eccezionale, altrimenti non ci terrebbe cos tanto!
Strega: Tu non impicciarti Glinda, altrimenti sistemo anche te!
Fata: Oh! Ma qui tu non hai nessun potere, vattene prima che qualcuno butti una casa in testa anche a te.
Strega: Daccordo me ne vado, ma mi rivedrete molto presto e tu stai bene attenta ragazzina, qui non posso fare subito i conti con te come vorrei, ma inutile che tu tenti di sfuggirmi, non ti salverai, io riuscir a prenderti! (la strega sparisce nello stesso modo di come era arrivata)
Fata: Coraggio, alzatevi amici, se n andata, va tutto bene. Alzatevi amici. Oh! Che puzza di zolfo, temo che ti sei fatta una nemica in questa perfida strega dellovest e prima riuscirai ad andartene da Oz, meglio sar per te, mia cara.
Dorothy: Oh! S, lo so, io partirei subito in questo momento, ma quale sar la strada per il Kansas? Non posso tornare come sono arrivata.
Fata: No hai ragione. Credo che lunica persona che pu dirti come fare, sia il grande e meraviglioso mago di Oz.
Dorothy: Il mago di Oz un mago buono o cattivo?
Fata: Oh, un mago buono, ma molto misterioso. Lui abita nella citt di smeraldo che lontanissima da qui. Non hai portato la tua scopa con te?
Dorothy: No mi dispiace, non lho portata!
Fata: Beh, allora dovrai per forza andarci a piedi. I mastichini ti accompagneranno sana e salva fino al confine della citt e ricordati, non toglierti le scarpette rosse dai piedi o finirai in balia della perfida strega dellovest. (la Fata bacia in fronte Dorothy)
Dorothy: Ma come trover la citt di smeraldo?
Fata: molto facile, non ti puoi sbagliare, dovrai soltanto seguire il lungo sentiero dorato.
Dorothy: Ma che mi succeder se...
Fata: Dovrai seguire il sentiero dorato... (la Fata sparisce con la bolla, i mastichini la salutano)
Mastichini: Addio, torna presto
Dorothy: Per, qui la gente appare e scompare cos in fretta... Segui il sentiero dorato segui il sentiero dorato
Sindaco: Segui il sentiero dorato
Mastichino (1): Segui il sentiero dorato
Mastichino (2): Segui il sentiero dorato
Mastichino (3): Segui il sentiero dorato
VAI SUL DORATO SENTIER
(i mastichini)
Vai sul dorato sentier
vai sul dorato sentier
vai, vai, vai, vai,
vai sul dorato sentier
segui nel cielo larcobaleno
segui il tuo sogno e lo troverai.
Vai, vai, vai, vai,
vai sul dorato sentier
devi incontrare il mago
il grande mago di Oz
vedrai, vedrai il mago dei maghi migliore tra tutti lui
se mai o mai un mago c stato
il mago di Oz uno perch
perch, perch, perch, perch,
perch il mago pi grande dei maghi lui
devi incontrare il mago
il grande mago di Oz.
(finita la canzone tutti i mastichini salutano Dorothy. Dorothy si incammina)
Dorothy: Segui il sentiero dorato segui il sentiero dorato Ma ora da che parte devo andare?
Spavent.: Io andrei da quella parte, una strada molto carina.
Dorothy: Chi ha parlato?
Spavent.: Anche quella una strada carina.
Dorothy: Che strano, prima indicava dallaltra parte.
Spavent.: Tuttavia difficile scegliere le due strade insieme.
Dorothy: Ma allora sei stato tu tu hai parlato, fai apposta o invece non riesci a decidere se rispondermi o no!
Spavent.: questo il mio guaio, non so mai decidermi o no, io non ho il cervello, ma solo paglia!
Dorothy: E come fai a parlare se non hai il cervello?
Spavent.: Ah, non ne ho idea, ma c un mucchio di gente senza cervello che chiacchiera sempre, non trovi?
Dorothy: S, credo tu abbia ragione. Beh, mi sei simpatico, potremmo diventare amici.
Spavent.: Ohh! Ma certo!
Dorothy: Io sono Dorothy.
Spavent.: Tu come stai?
Dorothy: Molto bene grazie
Spavent.: Io invece non mi sento molto bene. Non molto divertente starsene appesi quass giorno e notte con la schiena inchiodata a questo palo.
Dorothy: Oh! Lo credo, deve essere terribilmente scomodo; non puoi venire gi?
Spavent.: Gi? Non vedi, io non posso io... io... io
Dorothy: Ohh!! Aspetta, lascia che ti aiuti.
Spavent.: Ooh!!!! Molto gentile da parte tua molto gentile.
Dorothy: Accidenti, non so come fare.
Spavent.: Senti, io non sono molto pratico di queste cose, ma forse se provi a piegare in gi il chiodo che ho sulla schiena dovrei riuscire a scendere.
Dorothy: Ohh!!! S!!! (lo spaventapasseri cade gi)
Spavent.: Ho perso un po della mia paglia.
Dorothy: E ti fa male?
Spavent.: Ohh no!!! Basta raccoglierla e metterla al suo posto! Che bello essere liberi! (lo spaventapasseri gira su se stesso e cade toccando Dorothy) Dimmi, ti ho spaventata?
Dorothy: No, no io credevo che ti fossi fatto male.
Spavent.: Ma non ti ho spaventata?
Dorothy: No! Non mi hai spaventata.
Spavent.: quello che temevo: gli uccelli vengono da lontano fino a qui per mangiare nel mio campo, e ridermi in faccia, ooh!!! Io sono un fallito, Dorothy, perch non ho un cervello.
Dorothy: Oh, poverino. Ma cosa vorresti fare se avessi un cervello?
Spavent.: Cosa farei Ooh!!! Beh, se io avessi un cervelllo
SPAVENTAPASSERI
(lo spaventapasseri)
Io potrei passare il tempo
conferendo con i fiori
parlando con la pioggia
forse poi grattando la mia testa
i pensieri far uscir far uscir (ripetere tutta 2 volte)
Potrei dirti perch
nel mare il sale c
e pensare a ci che non ho mai pensato
poi riposarmi e ripartir.
Non sarei un musone
dalla testa imbottita
e con lanima intristita
ballerei e canterei
la vita come un carosello
se avessi un mio cervello.
Dorothy: Incredibile! Se a casa mia, nel Kansas, gli spaventapasseri fossero tutti come te gli uccelli sarebbero terrorizzati.
Spavent.: Dici davvero?
Dorothy: Uhm!!!
Spavent.: Cos il Kansas?
Dorothy: il mio paese. molto lontano, per questo che sto andando alla citt di smeraldo per chiedere al
mago di Oz di farmi tornare.
Spavent.: Tu stai andando da un mago?
Dorothy: Uhm!!!
Spavent.: E credi che quel mago potrebbe procurarmi un cervello?
Dorothy: Ohh!!! Non saprei, ma anche se non potesse, tu certo non staresti peggio di cos.
Spavent.: Eh s... anche questo vero.
Dorothy: meglio che tu non venga, c una strega che arrabbiata con me, potresti finire nei guai.
Spavent.: Una strega? Io non ho paura delle streghe, io non ho paura di niente tranne che dei fiammiferi.
Dorothy: Lo credo bene... hai ragione.
Spavent.: Ma ne affronterei una scatola intera, se solo potessi avere un cervello. Oohh!!! Senti, io non ti sar di peso perch non mangio niente, non combino guai perch non posso pensare a niente E allora, posso venire con te?
Dorothy: Ma certo con piacere
Spavent.: Urr!!! Allora partiamo subito. (mentre dice questo cade)
Dorothy: Beh, questa non una bella partenza.
Spavent.: Mi comporter bene te lo assicuro.
Dorothy: Andiamo.
Spavent.: Andiamo.
Dorothy: (cantando) Andiamo dal mago, dal grande mago di Oz, il mago di tutti i maghi mai esistiti! Il mago di Oz il pi.. e sapete perch? Perch Perch fa cose meravigliose! Andiamo dal mago, dal grande mago di Oz. (Dorothy insieme allo spaventapasseri arriva in un bosco, la strega malvagia li osserva da dietro un albero e poi se ne va; mentre raccoglie un fiore, Dorothy trova il piede delluomo di latta)
Dorothy: Ma questo un uomo, guarda un uomo di latta.
Spavent.: Cosa?
Dorothy: S.
Spavent.: Ooh!!
U. latta: Olio olio!
Dorothy: Hai detto qualcosa?
U. latta: Olio!
Dorothy: Hai sentito? Ha detto olio.
Spavent.: Come olio? Che olio?
Dorothy: Non so! Olio! Ooh!!! Eccolo qui! Scusa, dove devo oliarlo?
Spavent.: Ha detto la bocca dallaltra parte.
Dorothy: Ecco.
U. latta: Ma ma Oh mio Dio, so parlare! Oliatemi i gomiti, vi prego, oliatemi!
Dorothy: Ooh!!! Ti ho fatto male?
U. latta: Oh no! veramente meraviglioso, tanto di quel tempo che ho in mano questascia!
Dorothy: Oh santo cielo! Ma come hai fatto a ridurti cos?
U. latta: Circa un anno fa ero qui a spaccare la legna quando, allimprovviso, cominciato a piovere ed piovuto moltissimo e cos mi sono tutto arrugginito. E da allora sono rimasto bloccato.
Dorothy: Bene, ora sei tornato perfetto.
U. latta: Il collo... il collo perfetto Battimi sul petto e vedrai se sono perfetto Forza, prova a bussare
Spavent.: Meraviglioso, che gran belleco.
U. latta: Tutto vuoto sono: lo stagnino si dimenticato di farmi il cuore.
Dorothy e Spavent.: Niente cuore?
U. latta: Niente cuore, tutto vuoto.
UOMO DI LATTA
(uomo di latta)
Quando un uomo non ha un cuore
non dovrebbe stare solo
tormentato dal pensier.
E il mio animo pi umano poi sar
(se lungo)
se un cuore nel mio petto batter
Affettuoso e gentile
per larte e per lamore
se avessi un vero cuore
e amico dei bambini io sar
se un vero cuore dentro al petto metter.
Se avessi un cuore che
che batte dentro me
che dolcezza, che emozione
che gelosia, che dedizione io proverei
se soltanto avessi un cuore
saprei cos lamore
e mi innamorerei
e le gioie e i dolori prover
se un vero cuore dentro al petto metter.
Dorothy: Ooh!! Va tutto bene?
U. latta: S, ma sono ancora un po arrugginito.
Dorothy: Ti metto ancora un po dolio. Ascolta, noi volevamo proporti di andare tutti insieme alla citt di smeraldo a chiedere al mago di Oz di darti un cuore.
U. latta: Beh, siete molto gentili, ma se poi il mago non volesse darmi il cuore?
Dorothy: Oh, no! Te lo dar senzaltro, deve dartelo, abbiamo gi fatto tanta strada deve aiutarci. (in questo momento entra la strega)
Strega: Sei gi stanca Dorothy? Hai ancora molta strada davanti a te. E voi, ridicoli fantocci, non avrete per caso intenzione di aiutarla? Dovrete vedervela con me! Con il tuo corpo imbottir un materasso e tu verrai trasformato in una padella. (la strega ride)
Spavent.: Io ti porter sana e salva dal mago, mi procuri un cervello o no! Imbottire con me un materasso...
U. latta: Ti accompagner io dal mago, che mi dia un cuore o non me lo dia! Trasformare me in una padella Che soltanto ci provi a trasformarmi in una padella!
Dorothy: Siete gli amici migliori che si possono desiderare! strano, ho come limpressione di conoscervi da tanto tempo, ma questo non possibile, vero?
Spavent.: Non vedo come. Quando mi hanno impagliato tu non eri ancora arrivata, vero?
U. latta: Ed io sono rimasto l ad arrugginire per tantissimo tempo.
Dorothy: Lo so, eppure mi sembrava di conoscervi Ma in fondo non ha grande importanza: comunque sia, ora noi tre siamo amici.
Spavent.: Certo Dorothy Andiamo!
U. latta: Andiamo! (i tre, ballando, si incamminano e si ritrovano in una foresta)
Dorothy: Non mi piace questa foresta, scura e tremenda.
Spavent.: Non ne sono sicuro, ma credo che diventer ancora pi scura anzich pi chiara.
Dorothy: Tu credi che incontreremo anche animali feroci?
U. latta: ȅ beh, possibile.
Spavent.: Animali che che mangiano paglia?
U. latta: S, pu darsi. Ma soprattutto leoni, tigri, pantere
Dorothy: Leoni...
Spavent.: Tigri
U. latta: E pantere
Dorothy, U. latta e Spavent.: Leoni, tigri, pantere Leoni, tigri, pantere Leoni, tigri, pantere Ohim. (esce il leone bloccando la strada ai tre amici)
Leone: Fatevi sotto! Fatevi sotto, forza! Chi si batte per primo? Posso battermi con lui, posso picchiarvi stando su una zampa legata dietro, posso picchiarvi stando su un piede solo, posso picchiarvi anche a occhi chiusi! Vuoi colpirmi con lascia? Vuoi colpirmi alle spalle? Provaci
U. latta: No, ti prego, non farci del male.
Leone: Hai paura hai paura! Ti sei messo in scatola per restare fresco? Fatti sotto rottame, cigolante barattolo arruginito, coraggio!!! E tu, non credere di spaventarmi, sacco di paglia marcio!
Spavent.: Ehi!!! Bada a come parli, leone!
U. latta: S, dagli una bella lezione!
Spavent.: Ma ma credevo volessi dagliela tu
U. latta: Ma ma io lo conosco a malapena.
Dorothy: No no... vergognati!
Leone: Mi hai picchiato! Non ti ho dato nemmeno un morso!
Dorothy: No, ma stavi per farlo! Gi una cosa brutta prendersela con un uomo di paglia, ma aggredire una povera bambina
Leone: Ma io non volevo farti niente! Perch mi hai picchiato? Guarda, mi sanguina il naso!
Dorothy: Ma no che non ti sanguina! Quante storie fai! Grande grosso come sei, del resto, se te la prendi con degli esseri pi deboli di te vuol dire che scusami, ma vuol dire che sei un codardo!
Leone: Sono un codardo, non ho neanche un briciolo di coraggio. Ho paura persino di me stesso, guarda che borse che ho sotto gli occhi, sono settimane che non dormo!
U. latta: Perch non provi una volta a contare le pecore?
Leone: Ci ho provato, ma inutile: ho paura anche di loro!
Spavent.: Oh!! Poverino, mi dispiace. Non credi che il mago potrebbe aiutare anche il leone?
Dorothy: Non vedo perch no!! Vieni con noi dal grande mago di Oz. Stiamo andando da lui appunto per chiedergli di dare a lui un cuore.
Spavent.: A me un cervello.
Dorothy: Vedrai che il mago ti dar un po di coraggio.
Leone: Ma non vi vergognate a farvi vedere in giro con un leone codardo? Io... io mi vergognerei tanto!
Dorothy: Oh!!! No, certo che no!
Leone: molto gentile da parte vostra! La mia vita davvero insopportabile!
Dorothy: Vedrai che presto tutto cambier. Il mago di Oz ti dar il coraggio.
Leone: Fosse vero, ne ho tanto bisogno! Non immaginate quanto sia difficile la mia vita
Dorothy: Forza, raccontaci.
LEONE
(leone)
A restare senza il coraggio
non c nessun vantaggio
a vivere quaggi.
Un leone io sarei
se il mio coraggio a tutti
quanti io sapessi dimostrar
ed il re della foresta
con la corona in testa
e lo scettro da mostrar
e negare non posso
che se vedo un topolino
me la faccio quasi addosso.
Potrei senza timor
lottare con ardor
e sconfiggere ogni male
io potr, ce la far questo lo so
con la voce mia potente spaventerei la gente
che fugge con timor
questo il mio tormento
non riesco a far spavento
e il ruggito far uscir.
Dorothy: Se il mago davvero un mago
Spavent.: Avr di sicuro un cervello.
U. latta: Un cuore.
Dorothy: Una casa.
Leone: Il coraggio.
Dorothy: Uhm! Ora possiamo andare.
Strega: (dal suo castello ha visto tutte le scene attraverso la sua sfera magica) Io vi avevo messo in guardia e voi non avete voluto ascoltarmi. Tanto peggio per voi, giunta la vostra ora! Quando avr quelle scarpette rosse diventer pi potente di chiunque altro. (Dorothy e gli altri sono arrivati alla citt di smeraldo)
Dorothy: Guardate! La citt di smeraldo pi vicina e pi bella che mai, meravigliosa non vero? Devessere un mago davvero fantastico per vivere in una citt tanto bella.
Tutti: Avanti, andiamo! (Dorothy e gli altri stanno camminando allegri e cantando sul sentiero dorato a pochi metri dalla citt di smeraldo)
Strega: Presto, alla citt di smeraldo, veloce come il vento!
SIPARIO
SECONDO ATTO
I quattro bussano al portone.
Grillo: Chi ha suonato il campanello?
Tutti: Siamo stati noi.
Grillo: Non sapete leggere? (tutti guardano il portone)
Spavent.: Leggere cosa?
Grillo: Il cartello!
Spavent.: (con tono sorpreso) Quale cartello?
Grillo: Quello appeso alla porta, ben visibile come il naso sulla mia faccia grande come (si guarda intorno e vede che il cartello non appeso alla porta) Oh no, noo! (rientra dal portone e ne riesce appendendo un cartello)
Tutti: Il campanello guasto, si prega di bussare. (Dorothy bussa alla porta)
Grillo: Ci siamo capiti finalmente, adesso ditemi cosa volete.
Tutti: Vogliamo vedere il mago!
Grillo: (stupito) Il mago? Ma a nessuno concesso di vedere il grande mago di Oz, nessuno ha mai visto il mago di Oz. (tono scocciato) Io stesso non lho mai visto in vita mia!!
Dorothy: Allora come fa a sapere se esiste davvero?
Grillo: Perch lui , io sono ma insomma, state facendomi perdere tempo.
Dorothy: (in tono supplichevole) Oh per favore, per favore signore, noi dobbiamo vedere il mago di Oz. Mi manda la buona strega del nord!
Grillo: Provalo!
Spavent.: Non vede che porta le scarpette rosse che le ha dato la strega?
Grillo: Ah ma allora vero! (in tono allegro) Bene, bene perdindirindina! Perch non me lo avete detto subito, mi avete rintronato con le vostre chiacchiere. Forza, entrate. (si apre il portone e i personaggi vengono accompagnati a ripulirsi e a farsi belli)
PASSIAMO IL TEMPO IN ALLEGRIA NELLANTICO REGNO DI OZ.
(Tutti, uscendo dal salone)
Alla festa!
Oh,oh,oh
ah,ah,ah
in allegria viviam
il tempo passa in fretta
nellantico regno di oz.
Cra,cra,cra
cri,cri,cri
noi cantiam cos
il tempo passa allegro nellantico regno di oz.
Ci si sveglia quasi sempre a mezzod
e facciamo festa anche il luned.
Oh,oh,oh
dopo luna cominciamo a lavorar
poco dopo ci dobbiamo riposar.
Ooh,oh,oh,
Leone: Che che che cos?
Dorothy: Devessere la strega, ci ha seguiti fino a qui!
Leone: (leggendo balbettando) Arrenditi Dorothy!
Personaggi: Dorothy! Chi Dorothy? Chiamiamo subito il mago! S, presto, il mago!
Dorothy: Che cosa facciamo?
Spavent.: Non lo so. (impaurito) Io andrei subito dal mago. (davanti al portone, grande caos generale della folla)
Grillo: Calma, calma che non c nessun pericolo. tutto a posto, tutto a posto, il grande potente Oz tiene la situazione in pugno almeno spero!!. Potete andare tutti a casa, non c niente di cui preoccuparsi, su, fuori dai piedi! Dormite sonni tranquilli, andate a casa!!
Dorothy: Mi scusi signore, noi vorremmo subito vedere il mago di Oz tutti e quattro.
Grillo: (scocciato) No! Non possibile, il mago non ha mai voluto vedere nessuno e per nessun motivo.
Dorothy: (supplicandolo) Oh, ma la prego molto, molto importante.
Leone: Mi sono anche fatto la permanente per loccasione!
Grillo: (urlando) Nessuno e per nessun motivo, ho detto!
Spavent.: Ma lei Dorothy!
Grillo: Dorothy che intendeva la strega? Oh perdinci! Beh, avreste dovuto dirmelo subito. Aspettatemi qui, vado ad annunciarvi al mago.
Spavent.: Avete sentito amici, va ad annunciarci al mago, mi sento gi il cervello in testa.
U. latta: Ed io sento gi il cuore che mi batte.
Leone: Ancora unoretta e io sar il re della foresta.
Dorothy: E io sar a casa allora di pranzo.
Grillo: (urlando) Via, andatevene via, il mago ha detto che dovete andare via!
Tutti: (delusi) Ci caccia via!
Spavent.: Poveri noi, abbiamo fatto tanta strada per niente.
Dorothy: (piangendo) E io che ero cos contenta, credevo di poter tornare a casa.
Spavent.: Su, su non piangere vedrai che faremo di tutto per farti incontrare col mago.
U. latta: E ci riusciremo!
Dorothy: (sempre in lacrime) Zia Emma sempre stata tanto buona e io non ho saputo ricambiarla, sono scappata e lho fatta soffrire. Il professor Meraviglia ha detto che malata, forse sta morendo ed tutta mia la colpa. (il grillo piange disperato)
Dorothy: Non potr mai perdonarmelo, mai, mai.
Grillo: No, non piangere, non piangere bambina mia, convincer il mago a ricevervi. Vieni, vieni piccola. Anchio una volta avevo una zia Emma, poveretta. (si apre il portone, entrano adagio e nel silenzio il leone parla)
Leone: No, no. (impaurito) Ho pensato che forse non ci tengo poi tanto a vedere il mago. (voce tremolante) Io credo che vi aspetter fuori.
Spavent.: Che ti prende ora?
U. latta: Hai di nuovo una gran fifa!
Dorothy: Pensa che il mago ti dar il coraggio!
Leone: Lo so, lo so, ma ho troppa paura di chiederglielo.
Dorothy: Glielo chiederemo noi per te.
Leone: S, s, intanto io vi aspetto fuori.
Dorothy: Perch, perch?
Leone: Perch ho troppa paura! (gira su se stesso e urla)
Spavent.: Cosa c ancora?
Leone: Qualcuno mi ha tirato la coda
Spavent.: Te la sei tirata da solo, via! (gli toglie le mani dalla coda) Andiamo! (in modo imperativo)
Leone: Avvisatemi quando siamo arrivati.
Mago: Venite avanti!
Leone: Guardate va (voce tremolate) Voglio andare a casa.
Mago: Io sono Oz, il grande e potente mago. Chi siete voi? Chi siete voi? (imperativo)
Dorothy: (voce tremolante) Io, se mi permettete, sono Dorothy. Sono solo una bambina, noi siamo venuti a chiederle se
Mago: Silenzio!
Dorothy: (un rumore) Che spavento!
Mago: Il grande mago di Oz sa perch siete qui! Fate un passo avanti. Boscaiolo di latta, come osi venire da me a chiedermi un cuore, tu ridicolo ammasso di secchi, secchielletti e scodelle smontate!
U. latta: (tremando) S. Signore, s s vostro onore, io tempo fa ho incontrato Dorothy sul sentiero dorato
Mago: Silenzio! E tu spaventapasseri come osi venire qui per chiedermi un cervello, tu stupido pupazzo imbottito di paglia puzzolente.
Spavent.: S, vostro onore no vostra eccellenza no, anzi, vostra magia (inchinandosi).
Mago: Allontanati! E tu leone, perch non parli? (il leone sviene)
Dorothy: (con voce arrabbiata) Lei dovrebbe vergognarsi, caro signor mago, a spaventare cos un povero leone che venuto a chiederle aiuto.
Mago: Come ti permetti, piccola impertinente! Il benefico Oz ha deciso di esaudire le vostre richieste.
Leone: (riprendendosi) Che cosa? Cosa ha detto? Che cosa ha detto?
Mago: Ma prima, voi dovete dimostrare di esserne degni superando una piccola e facile prova. Dovrete portarmi la scopa della perfida strega dellovest.
U. latta: Ma per far questo dovremmo uccidere la strega!
Mago: Solo se mi porterete quella scopa io esaudir i vostri desideri; adesso andate!
Leone: E se invece fosse lei a uccidere noi?!
Mago: (urlando) Ho detto andate via! (i quattro se ne vanno via correndo. Siamo nella foresta nera, c Dorothy e i suoi amici che camminano impauriti, si fermano e leggono dei cartelli)
U. latta: (leggendo) Foresta incantata castello delle streghe.
Leone: (leggendo) Se fossi al vostro posto io tornerei indietro.
Spavent.: Questo posto deve essere affollato di fantasmi.
U. latta: Ma, ma non dire sciocchezzefantasmi ridicolo!
Leone: Perch, tu credi ai fantasmi?
U. latta: No! I fantasmi! (tutti urlano)
Leone: Io credo ai fantasmi. Io credo ai fantasmi. Ai fantasmi io credo, io credo ai fantasmi, ci credo, ci credo, ci credo
Strega: E ci crederai ancora di pi quando tu sarai un fantasma. (alle sue guardie) Andate nella foresta incantata e portatemi la ragazzina! Degli altri tre, fate quello che volete, ma lei la voglio viva. Quei tre non saranno un problema, ve lo assicuro, sar un lavoretto divertente. Li distruggerete in un attimo e fate attenzione alle scarpette rosse, sono la cosa a cui tengo di pi, chiaro? Ed ora volatevolatevolate! (Dorothy viene assalita e presa da due delle guardie della strega mentre le altre assalgono luomo di latta e lo spaventapasseri; il leone si nasconde dietro un cespuglio)
Dorothy: Aiuto, aiutatemi!
U. latta: Andate via!
Spavent.: No, no la mia paglia no!
Dorothy: Lasciatemi, mettetemi gi!
Spavent.: Aiuto, aiuto, aiuto, aiutatemi, aiutatemi!
U. latta: Cosa ti hanno fatto?
Spavent.: Mi hanno strappato le gambe e le hanno buttate per aria e poi mi hanno svuotato tutto e mi hanno sparpagliato in giro.
U. latta: Sei proprio ridotto male, amico.
Leone: Ti hanno proprio conciato per le feste.
Spavent.: Lo so ma non state l a discutere, rimettetemi insieme, dobbiamo trovare Dorothy.
Strega: Guarda, guarda che gradita e simpatica sorpresa, sei gentile a venire a fare visita ad una vecchietta tutta sola.
Dorothy: Cosa mi vuol fare?!
Strega: Niente carina.
Dorothy: Oh la prego mi lasci andare!
Strega: Oh! Ma certo, certo, quando tu mi ridarai le mie scarpette.
Dorothy: Ma la buona strega del nord mi ha detto di non dargliele.
Strega: Come vuoi. (alla guardia) Gettala nel fiume e lasciala affogare.
Dorothy: No! No, no, la prego, prenda pure le scarpette, ma mi lasci stare, la prego!
Strega: Cos mi piaci carina! Sapevo che saresti stata ragionevole.
Dorothy: Mi dispiace, non sono stata io!
Strega: No! Sciocca che sono. Avrei dovuto pensarci: non potr mai toglierti le scarpette finch tu sei viva, ma non questo il problema! come devo fare certe cose vanno fatte con delicatezza, altrimenti si spezza lincantesimo. E adesso sar peggio per te. Accidenti, mi sei costata pi guai di quanto tu valga. Ma questa storia deve finire adesso. La vedi questa? (la strega mostra una clessidra) Ecco quanto ti rimane da vivere e non molto, carina. Non molto, tra poco quelle scarpette saranno mie!
Dorothy: (guardando una sfera magica) Ho paura, ho paura zia Emma, ho tanta paura.
Zia Emma: (voce fuori campo) Dorothy, Dorothy, dove sei? Piccola, dove sei? Sono io, zia Emma. Torna a casa ti prego. Dove sei, Dorothy?
Dorothy: Sono qui, zia Emma. Sono ad Oz: una strega mi ha rinchiuso nel suo castello. Ti prego, aiutami a tornare a casa da te! Zia Emma No, non andare, non mi lasciare! Ho paura, non mi lasciare, non mi lasciare! (piangendo)
U. latta: Sentite Dorothy, sta piangendo! Dobbiamo andare a liberarla!
Tutti: Andiamo, andiamo!! (si vedono le guardie del castello)
Spavent.: Ho gi un piano per entrare l dentro.
Leone: Hai sentito, lui ha un piano.
Spavent.: E tu ci devi guidare.
Leone: E io vi devo guidare io!!
Spavent.: S tu.
Leone: Iodevo tirarla fuori di l.
U. latta: Lhai detto.
Leone: Daccordo lo far per amore di Dorothy. Strega o non strega fa lo stesso, guardia o non guardia io io far tutti a pezzettini. Magari non ne uscir vivo, ma che importa? Ci vado, ma c solo una cosa che dovreste fare per me.
Spavent. e U. latta: Che cosa?
Leone: Impeditemi di farlo.
U. latta: Torna qui.
Leone: No, no.
Spavent.: Forza vai.
Leone: S vado. (i tre personaggi lottano con i soldati, ne stendono tre e si vestonosolo con il loro mantello)
Spavent.: E ho unaltra idea.
Leone: Ma non ti sembra un po da maleducati capitare l senza invito?
Spavent. e U. latta: Andiamo!
U. latta: Ed ora dove andiamo?
Leone: Non lo so.
Spavent.: Di l. Fermi, vediamo se qui Dorothy sei l? Siamo noi.
Dorothy: S, sono qui, sono chiusa a chiave. Oh sbrigatevi vi prego, la clessidra si quasi svuotata.
Spavent.: Eccoci.
Dorothy: Oh grazie! Sapevo che sareste venuti.
Spavent.: Non c tempo da perdere.
Strega: Ve ne andate cos presto? Adesso viene il bello, restate ancora un po, la mia festicciola sta per cominciare.
Leone: Oh! poveri noi, siamo in gabbiola in trappia
Strega: Oh benissimo, ma non ammazzateli subito, voglio prima farli morire di paura. Prendeteli... prendeteli. Fermatevi, fermatevi. Eccoli, vi ho acchiappati, dividetevi: met da una parte, met dallaltra.
Leone: Adesso da che parte andiamo?
Spavent.: Di qua, coraggio. Ooh! Ooh! Da quella parte. (tutti urlano)
Strega: Bene, siete circondati, ormai non puoi scappare! Credevi di essere furba? Ora ti faccio vedere come sistemo i tuoi compari. Ehi spaventapasseri, vuoi giocare col fuoco?
Spavent.: Aiuto, aiuto!! Il fuoco! Brucio! (Dorothy butta un secchio di acqua, ma colpisce anche la strega
Strega: Maledetta, lacqua mi uccide, mi sciolgo, mi liquido! Non pensavo che la bont di una bambina avrebbe potuto distruggere la mia stupenda cattiveria! (tutti guardano la strega)
Guardia: La strega morta, tu lhai uccisa!
Dorothy: Io non volevo ucciderla, non volevo, volevo solo spegnere il fuoco!
Guardie: Urr per Dorothy!! La strega cattiva morta!
Dorothy: La scopa possiamo prenderla?
Guardia: Ma certo prendila pure.
Dorothy: Grazie, grazie infinite. Possiamo tornare dal mago e dirgli che la strega cattiva morta.
Mago: Non posso credere ai miei occhi perch siete tornati?
Dorothy: Maest, abbiamo superato la prova e le abbiamo portato la scopa della strega cattiva dellovest, labbiamo eliminata!
Mago: Oh! Bene, lavete liquidata, siete stati molto bravi.
Dorothy: Grazie signore. Ora vorremmo chiederle di rispettare la sua promessa, per favore.
Mago: Non abbiate fretta, non abbiate fretta. Ho bisogno di un po di tempo per pensarci. Andate via tornate domani.
Dorothy: Come domani! Io voglio tornare a casa mia adesso!
U. latta: Ha avuto abbastanza tempo per pensarci.
Tutti: S gi.
Mago: Non destate la collera del grande e potente Oz, ho detto: tornate domani!
Dorothy: Se lei fosse davvero grande e potente manterrebbe le sue promesse.
Mago: Osate dunque criticare il grande e potente oz? Oh! Ingrate creature, potete gi considerarvi fortunati se vi concedo udienza per domani e non fra dieci o venti anni. Il grande e potente Oz ha parlato. (luomo di.latta casualmente sposta la tenda con lascia e scopre un personaggio) Non fate caso a quelluomo nascosto dietro la tenda. Il grande e potente Oz ha parlato!
Dorothy: E lei chi ?
Mago: Chi sono io? Io sono il grande e potente mago di Oz.
Dorothy: Sul serio?
Mago: Certo.
Dorothy: Non posso crederci.
Mago: Invece la verit. Qui non esiste nessun altro mago oltre me.
Spavent.: Brutto imbroglione.
U. latta: Brutto
Mago: S! Imbroglione la parola giusta. Sono un imbroglione!
Dorothy: Lei un uomo molto cattivo.
Mago: Oh no! Bambina mia, io sono un bravuomo, solo che sono sono un pessimo mago.
Spavent.: Avevi promesso di dare il cuore al boscaiolo di latta e di dare il coraggio al leone codardo.
Mago: Lo so.
U. latta: Ed il cervello allo spaventapasseri.
Mago: In fondo, tutti possono avere un cervello, una merce assolutamente comune, tutti c lhanno, ogni pi piccola creatura che striscia sulla terra o che nuota nelle acque minacciose ha un cervello. Nel paese dal quale provengo ci sono delle universit, sono luoghi molto seri dove gli uomini imparano a pensare e imparano a diventare dei grandi pensatori, ma essi non hanno pi cervello di quanto ne abbia tu. Ma hanno una sola cosa che tu non hai un diploma e dunque in virt dellautorit che mi stata concessa dal consiglium universitarium, con vivo e immenso piacere che qui ti conferisco la laurea in d.p.
Spavent.: In che?
Mago: S, dottore in pensierologia.
Spavent.: La somma dei quadrati costruiti sui cateti di un triangolo rettangolo uguale al quadrato costruito sullipotenusa. Accidenti, incredibile, ho il cervello! Come potr mai ringraziarla?!
Mago: Oh, non il caso. E ora, per quanto riguarda te, mio buon amico, sei vittima di una credenza sbagliata. Sei erroneamente convinto di essere un codardo solo perch cerchi di evitare il pericolo, ma tu confondi il coraggio con la saggezza. Nel paese dal quale io provengo ci sono uomini chiamati eroi, una volta allanno tirano fuori il loro valore dalla naftalina e lo portano in parata per le vie della citt. Eppure non hanno pi coraggio di quanto ne abbia tu, ma hanno una sola cosa che tu non hai una medaglia! E dunque, per meritoria condotta, straordinario valore ed eccezionale audacia nellaffrontare le streghe cattive, io ti decoro con la tripla croce, ora tu sei membro della legione del coraggio!
Leone: Caspiterina, sono senza parole!
Mago: Ed ora veniamo a te, mio luccicante amico. Tu desideri un cuore, non immagini quanto tu sia fortunato a non averlo; il cuore non sar mai una cosa pratica finch non ne inventeranno di infrangibili.
U. latta: S, ma io lo vorrei lo stesso.
Mago: Nel paese dal quale provengo ci sono uomini che passano la vita facendo opere buone, sono chiamati benefattori. I loro cuori non sono pi grande del tuo, ma hanno una cosa che tu non hai: un riconoscimento. E dunque in considerazione della tua grande bont con gioia che ti offro questo piccolo pegno come simbolo della nostra stima e del nostro affetto. E ricordati, mio sentimentale amico, un cuore non si giudica solo da quanto ami, ma da quanto tu riesci a farti amare dagli altri!
U. latta: Batte davvero! Sentite!
Dorothy: S!
U. latta: Venite a sentire come batte!
Spavent.: S, s vero!
Leone: Leggi cosa c scritto sulla mia medaglia: coraggio. Non un sogno, proprio vero!
Dorothy: Amici, sono cos contenta per voi!
Spavent.: Ehi! Ti sei dimenticato Dorothy!
U. latta: S, s ora devi aiutare Dorothy!
Leone: Giusto ora tocca a Dorothy!
Mago: Oh! S, Dorothy!
Dorothy: Non credo che in questo sacco ci sia qualcosa per me.
Mago: Mi costringi a prendere una decisione drastica, lunico modo per farti tornare nel Kansas che ti accompagni io stesso.
Dorothy: Oh! Veramente lei lo farebbe? Ma un mago cos potente da poterlo fare?
Mago: Dorothy cara, non vorrai mettermi alla prova e poi anchio sono del Kansas, nato e cresciuto in quel selvaggio paese dellovest. Io ero il pi grande esperto in palloni volanti alle fiere di paese, finch un bel giorno, mentre mi cimentavo in un esercizio di eccezionale maestria che mai nessun essere umano avesse tentato prima, avvenne uno sfortunato incidente e il mio pallone non torn pi a terra.
Leone: Sul serio?
Dorothy: E non hai avuto paura?
Mago: Paura! Tu stai parlando ad un uomo che ha riso in faccia alla morte, che ha irriso il destino e che ha sorriso di fronte ai pericoli ero pietrificato! Poi il vento cambi direzione e il pallone scese dolcemente verso il centro di questa nobile citt dove fui subito acclamato come Oz, il primo mago piovuto dal cielo. Dato che attraversavo un brutto momento accettai limpiego, ma conservai il pallone nel caso mi fosse venuto utile per una fuga, ed con quel pallone, mia cara Dorothy, che tu e io ritorneremo nel Kansas, nostro beneamato paese.
Dorothy: Che bello!
Mago: Vorrei potervi portare con me, ma non possibile e voi sarete sempre nel mio cuore. Ora assisterete alla pi incredibile magia che vi sar mai dato di vedere S, beh, sempre che funzioni. Io, Oz, il vostro grande e potente mago, sto per intraprendere un lungo, pericoloso e tecnicamente inesplicabile viaggio negli strati pi alti della stratosfera. Voglio andare infatti a conferire, a consultarmi con i miei fratelli e colleghi maghi e in questo momento io dichiaro che fino al giorno del mio improbabile ritorno, il mio amico spaventapasseri, dal cervello e dallintelligenza altamente superiori, regner su di voi al mio posto, unitamente al nobile boscaiolo di latta dal grande cuore generoso e al leone dallinnegabile indomito coraggio. Obbedite a loro come obbedireste a me. Grazie!
Dorothy: Ooh! Devo salutare i miei amici, non parta senza di me, torno subito!
Mago: Questa una procedura altamente irregolare, un caso senza precedenti.
U. latta: Aiuto un laccio si mollato.
Mago: Mi avete rovinato la partenza!
Dorothy: Torni indietro, non se ne vada senza di me. La prego torni indietro!
Mago: Non posso tornare mi dispiace, non c la retromarcia. Addio amici!
Coro: Addio, addio!!
Dorothy: Non torner pi a casa mia.
Leone: Perch non resti con noi, noi ti vogliamo bene, non vogliamo che tu te ne vada via.
Dorothy: Anchio vi voglio molto bene, ma qui non sar mai come il Kansas. Ormai zia Emma avr gi perso ogni speranza di rivedermi. Oh, spaventapasseri come posso fare?
Spavent.: Oh, guarda! Arriva qualcuno che potr aiutarti! (arriva la Fata)
Dorothy: Oh! Fammi tornare nel Kansas! Aiutami!
Fata: Tu non hai bisogno dellaiuto di nessuno, hai sempre avuto il potere di tornare nel Kansas.
Dorothy: Davvero?
Spavent.: E perch non glielhai detto subito?
Fata: Perch lei non mi avrebbe mai creduta, doveva scoprirlo da sola.
U. latta: Cosa hai capito Dorothy?
Dorothy: Io, io credo che non devo tornare solo per rivedere zio Harry e zia Emma. Ora so che se decider ancora di andare in cerca della felicit non dovr cercarla oltre i confini del mio giardino, perch se non la trova l, non la trover mai da nessunaltra parte. cos vero?
Fata: S, cos.
Spavent.: Era cos semplice, avrei dovuto pensarlo io per te.
U. latta: E io sentirlo nel mio cuore.
Fata: No, Dorothy doveva scoprirlo da sola ed ora le scarpette magiche ti porteranno a casa in un attimo.
Dorothy: Oh! Anche Tot?
Fata: Anche Tot.
Dorothy: Subito?
Fata: In questo istante, se vuoi.
Dorothy: Davvero! Oh, troppo bello per essere vero! Sar molto triste e difficile dirvi addio. Vi voglio tanto bene amici, addio, boscaiolo di latta. Oh, non piangere o finirai con larrugginirti di nuovo, ecco tieni il tuo oliatore. Addio!
U. latta: Ora sono sicuro di avere un cuore, perch mi si sta spezzando.
Dorothy: Addio leone. Sai, lo so che non dovrei dirtelo, ma mi mancher il tuo modo di strillare per chiedere aiuto prima che trovassi il coraggio.
Leone: Non lavrei mai trovato se non fosse stato per te.
Dorothy: (rivolta allo spaventapasseri) Tu mi mancherai pi di tutti.
Fata: Sei pronta?
Dorothy: S, ora sono pronta.
Fata: Allora chiudi gli occhi e batti i tacchi delle scarpette per tre volte; e ora pensa dentro di te:
Nessun posto bello come casa mia,
nessun posto bello come casa mia,
nessun posto bello come casa mia.
Dorothy: (Dopo che Dorothy sbatte le scarpette, una sagoma passa dietro il telone e viene proiettata, si spegne la luce e, quando si riaccende, Dorothy nella sua casa in Kansas) Sono tornata a casa! E ho capito che nessun posto bello come casa mia!!
SIPARIO
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