Il manufatto egizio

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IL MANUFATTO EGIZIO

DRAMMA IN DUE ATTI

DI

Angelo Alfieri


EDO:

RITA:

WALTER:

EMMA:

LUIGI:

EVELINA:

MARCO:

PAOLA:

UGO:

APOPIRA:


Personaggi

lo scomparso

La moglie

Figlio di Edo

Sorella dello scomparso

Padre di Edo

Madre di Rita

Ispettore di P.S.

Giornalista

Amico di Edo

Egittologo


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La scena si svolge in un appartamento situato in una palazzina di una cittadina dell’Italia nord occidentale ai confini con la Svizzera. Da giorni Edo è scomparso nel nulla: vita regolare, lavoro ,casa, famiglia,un passato irreprensibile, insomma,niente che possa far pensare ad una fuga o ad un rapimento o a qualche avventura sentimentale. La polizia lo cerca nei luoghi da lui frequentati e nel circondario senza esito. Sulle sue tracce si scatena una giornalista alla ricerca del fatto sensazionale consapevole che, in quel paesino, non è mai successo nulla di eclatante.

La scena: quattro porte,di cui una molto spaziosa a vetri che da sul balcone .L’arredamento è volutamente poco elegante. Un oggetto attira l’attenzione a prima vista. Si tratta di un quadro di medie dimensioni messo al rovescio, ovvero, con il dipinto rivolto verso in muro.

ATTO PRIMO

Scena prima

RITA: (Sta telefonando).Ispettore, ci sono novità … capisco … venga a casa, forse ho trovato una cosa che potrebbe interessare … a dopo. Chissà dove ha la testa.

WALTER: Chi era? (E’ entrato ora).

RITA: L’ispettore. Credo di avere un oggetto di tuo padre che in qualche modo lo possa aiutare … speriamo . (Si mette a piangere, lo fa spesso da quando il marito è scomparso). Non lo troveremo mai … lo sento … chissà perché se n’è andato così,cosa gli mancava … ha lasciato tutto qui, non può essere andato lontano, avrà passato il confine, l’avranno arrestato, ma perché poi, non ha mai fatto male ad una mosca.

EMMA: Rita, via, non piangere, l’ispettore lo troverà prima o poi … bisogna avere fiducia. Dicono che è uno dei migliori investigatori … saprà come cercare.

LUIGI: Oh! Se lo trovano è per miracolo … io non ho fiducia, cercano da tutte le parti tranne che in quella giusta. Si mettono in testa cose strane. Prima di tutto pensano che possa essere un terrorista e fanno indagini in quel senso poi pensano alla malavita e perdono altro tempo e intanto il nostro Edo chissà dov’è. Bisogna cercarlo nelle campagne, nei fossi, magari è caduto dentro e non è più capace di uscire. (Si aggira disperato).

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EVELINA: Cosa ci fa nel fosso? Non dirne più Luigi … da quando Edo gira per fossi … ha la bicicletta arrugginita, il motorino ha i nidi di rondine sulla sella .. non farmi ridere!

UGO: (Entra in scena).Permesso, allora, novità? C’è l’ispettore, sta parlando con la portinaia, stanno ridendo mi sembra tutto contento … gli ha dato un pacco di carte …

RITA:              Chi?

UGO:               La portinaia all’ispettore!

WALTER: Che carte gli può aver dato … sarà la posta: ci siamo dimenticati di portarla su. Porca miseria … speriamo che …(Guarda la madre).

RITA: Non sarà mica diventata scema? Bisogna stare attenti con quella li, perché parla per niente, gli racconta tutte le balle del palazzo, poi quell’altro si fa delle strane idee.

LUIGI:            Appunto, tenetela d’occhio. Perché …. perché … ecco, capisci no!

(Allude).

EVELINA: Guarda te in che casino siamo finiti per colpa di …(Non finisce la

frase).Che cosa avete sotto , non si scappa così all’improvviso: Rita, a noi puoi dirlo.Avete litigato per qualche scemata?

RITA:              Che scemata? Non abbiamo niente da nascondere: quello che so io lo

sapete voi … Mamma, cerca di non piantare zizzania perché scappo anch’io.

WALTER: Mamma! Se ti lasci coinvolgere siamo finiti. Voi non avete niente da fare, andate a casa ..su … ce la sbrighiamo da soli. Non vedete in che stato è.

MARCO:   Permesso, ci sono novità?

WALTER: E lo dice a noi! Venga qui quando sa qualcosa.

RITA:              L’ho chiamato io … guardi questa foto. Le dice qualcosa?

MARCO: Siete al mare, cosa devo dire signora. Io non vedo altro che mare e ombrelloni. Che località è?

EVELINA: Milano Marittima! Non vede i pini?

MARCO: Stai a vedere che riconosco un paese dai pini … in effetti, ci vado spesso anch’io li! Si però non vedo niente di rilevante.

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RITA:              Guardi meglio, vuole gli occhiali?

MARCO: Ah! Dice questo motoscafo? Bisognerebbe ingrandirlo, cosa pensa che sia? Ce ne sono migliaia.

RITA:              A me pare di intravedere una persona seduta accanto a mio marito.

MARCO: La porto in ufficio poi le dirò, Tutto qui? (Da un’occhiata alla casa, probabilmente si accorge del quadro ma non dice niente). Allora a domani. Salve.

LUIGI: Ditemi voi se è il modo di condurre indagini! E’ un po’ superficiale … come dire, menefreghista, se va bene meglio altrimenti chi se ne frega! Rita, cerca di non rac …(Interrompe perché arriva Paola).


PAOLA:


Si può, buongiorno signora, le posso fare qualche domanda.


RITA:


E lei chi è? L’ha mandata su la serpe che abita in guardiola?


PAOLA:        Sono una giornalista, lei è la moglie dello scomparso? Mi racconti cosa è


successo a suo marito … sarò discreta, non voglio fare la fine di quella collega che è stata radiata dall’ordine per avere insinuato illazioni.


RITA:


Insinuato cosa? Mette le mani avanti prima di cominciare?


PAOLA:        Parlo di un anno fa, non vi riguarda. E’ una questione deontologica .Io


sono precisa. Quanti giorni fa è sparito?

WLATER: Cerchi di scrivere quello che le diciamo, non si inventi storie d’ogni sorta … era per intenderci.


UGO:

punto.


Voi giornalisti avete la tendenza a fraintendere. Voglio vedere fino a che


PAOLA. Ma dico, per chi mi ha presa, per una scema? Non mi vede, sono una bambina forse?


LUIGI :


Non si sa mai!


PAOLA.


Allora ditelo, non avete fiducia … ne mandiamo un’ altra.


RITA:


Mi creda, per me, anche se non viene nessuno è meglio.


EMMA:


Dai, non la faccia lunga, ci faccia ste domande e morta li!


PAOLA:


Oh! Finalmente. Allora (estrae l’I-Pad).Come si chiamava il signore.


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RITA:              Cominciamo bene: come si chiamava, lo da già per morto? Guardi, vada

via e basta. Voi mettete sempre il carro davanti ai buoi … mi faccia il piacere … poi viene a dire che … si vergogni … insinuazioni …(Si ritira in cucina).

EMMA:         Scriva: Glielo detto io. Il ventiquattro di Luglio il signor Edo della Spiga

èuscito di casa e non è più rientrato. Punto e basta. La Polizia non lo trova perché lo sta cercando nei posti sbagliati. E si stava preparando per andare in ferie … al mare … con la sua famiglia … ha già messo il portapacchi , cosa vuol sapere d’altro?

PAOLA: Ha portato con se qualche bagaglio, qualche cosa di particolare che ne so attrezzi … è scappato in macchina, a piedi, in bici …

WALTER: No, la macchina è in garage e la bici è piena di ruggine … si è volatilizzato, non ci sono spiegazioni … è un cosa fuori dal normale anche per la polizia. L’ha detto anche il prete.


PAOLA:


Frequenta la parrocchia?


EMMA:


Poco! Ogni tanto va a fare dei lavoretti per il prete.


PAOLA.


Che genere di lavoretti?


LUIGI:            Ho capito dove vuole arrivare … quando hanno bisogno va ad


imbiancare la canonica … gratis, fa l’imbianchino e basta: chiaro. Con tutto quello che si sente in giro questa qui si fa della idee strane.


PAOLA:


Che idee vuole che mi faccia? Se lei dice che è così … così sia.


RITA:               Amen! Non tiri in ballo fesserie perché gliele suono. Sarà il primo caso


in Italia che un giornalista viene suonato per bene. (Stava ascoltando dietro la porta).

PAOLA. Si, va bene … non sono venuta per farmi insultare … per adesso basta quello che avete detto, … quando vi sarete calmati ditemelo. (L’accompagna alla porta Emma).

LUIGI: Lei parla come se fossimo obbligati a farci intervistare: non mi pare sia così scontato!

EMMA: (A parte, a Paola prima che esca). Venga a casa mia, le voglio raccontare dei fatti. (A tutti) .Ad ogni modo bisognerà che ci confidiamo con qualcuno, non si può tenere tutto dentro … vai del prete, parla con lui … confessati, anche se non hai niente da dire è pur sempre un interlocutore.

RITA:              Vai tu dal prete, visto che siete pappa e ciccia.

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WALTER: Adesso litighiamo, avanti o popolo. È necessario stare uniti in momenti come questi, daremo l’impressione di una famiglia allo sbando dando adito a quell’arpia di giocarci dentro.

LUIGI:            Ha ragione. Domani compra il giornale, tanto per curiosità …

UGO:               Lo conosco da quarant’anni, è mai possibile che abbia fatto una cosa del

genere: qualcosa mi avrebbe fatto capire se aveva intenzione di scappare! La sera prima stavamo giocando a tresette ,rideva come sempre … mi ha perfino detto che stava prerparandosi per andare al mare … è illogico .. uno non prepara il porta pacchi montato è poi scappa!

RITA.              Non è scappato! L’hanno rapito. (Piange).

EVELINA: Madonna che situazione. Che non sia malato di un male incurabile e abbia preferito non dirlo e scappare. Di’ a quel poliziotto di cercarlo negli ospedali, forse da solo non ci arriva a pensarlo …

RITA:              L’ha già fatto!

LUIGI:            Tentiamo anche noi di trovarlo, se aspetti quelli li non se ne esce più.

WALTER: Ho già girato mezzo paese, sono perfino sceso alle cave, al torrente, agli antichi mulini … niente …

EMMA: Dai, andiamoci noi che conosciamo i dintorni. (Esce con Walter e Luigi).Rita, tu stai a casa. Almeno se chiamano …


UGO:


Vengo anch’io! (Escono tutti).


Scena seconda

L’indomani

LUIGI:            Ho preso il giornale locale. Vediamo .. (cerca).Non c’è niente qui, si


vede che non ha osato scarabocchiare la balossona. (Questo termine sta a significare “furbona”).

RITA: Fammi leggere … Luigi, può darsi che non sia di questo giornale … in affetti non l’ha detto per chi scrive .. è furba.

WALTER:  Siamo stati ingenui … vado a prenderne altri.

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MARCO:     Permesso … salve, allora niente?

RITA.              Senta la smetta perché mi fa venire il nervoso lei!

MARCO. Si calmi … ho qui l’ingrandimento della foto … la conosce questa donna?

RITA:              No! Chi è?

EMMA: (Ha capito di chi si tratta ma cerca di nasconderlo).Chi è? Sarà una bagnante! Avrà vent’anni.

LUIGI:            Per gamba! Lo sai che ti assomiglia? (Rigira la foto tra le mani cercando

somiglianze più marcate).E’ di profilo …mah!

MARCO: Cosa dice, dai, ci vede bene! Questa qui è la moglie dell’architetto Ballarino. Abita in Svizzera. La conosco bene.

RITA: (Rita ed Emma si guardano ).E cosa ci fa questa qui sul motoscafo? Guardi, sembrano in combutta! Indaghi ispettore, chissà cosa salta fuori.

MARCO. Non salta fuori niente Rita. Mi ha dato una patacca, cerchi qualcosa di più sostanzioso.

LUIGI: Dagli pane e prosciutto … va la … se non sapete indagare ditelo, ci pensiamo noi che conosciamo il paese , anzi ci porti con lei … chissà che col nostro aiuto lo si ritrova subito.

UGO:               Buongiorno a tutti. Ispettore ho trovato questo indumento in riva al

fiume. È suo.(E’ entrato all’improvviso,è sicuro di avere in oggetto importante). MARCO: Mio?

EMMA:         Siamo a posto.

EVELINA: (Entra con un panno pure lei).Ho trovato questo panno appena dentro il bosco, è suo! (Rita lo esamina).

MARCO: Avete fatto il giro del paese? Chissà di chi sono, probabilmente sono li da anni. Mi faccia vedere? Vi prego, non raccogliete tutti gli stracci che trovate … non siamo al cinema … dove basta un pezzetto di niente per scoprire l’omicida!

RITA: E’ suo! E’ un pezzo del giacchino che indossava l’altro giorno quando è sparito. L’hanno rapito lo sapevo, l’avranno impiccato nel bosco! (Rientra Walter)

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MARCO: Datemi tutto lo porto alla scientifica per il D.N.A. Datemi … non avete dei capelli, un qualcosa di suo, sigarette …

RITA:              Ho le unghie dei piedi, quando se le tagli la lascia in giro dappertutto.

(Le va a cercare e gliele porta in una bustina).E’ tutto quello che mi rimane di lui. (Si mette a piangere).

MARCO:   Appena so qualcosa vi chiamo. (Se ne va dopo aver guardato il quadro).

WALTER: (Nel frattempo ha sfogliato il giornale).Ecco qui, allora … vediamo … che articolo, sembra un romanzo …” Buio fitto sulla scomparsa dell’artigiano di …” adesso è già un artigiano …” si pensa che ci sia un’amante dietro la scomparsa dell’uomo “… lei è quella seria …” tuttavia la Polizia pensa ad una sorta di vendetta trasversale “… mi pareva …” le ricerche continuano in territorio elvetico “… cosa cercano un contrabbandiere? Avete visto, sono tutti uguali questi qui: tirano le conclusioni senza sapere.

RITA: Ha raccontato tutte balle … lascia che venga ancora … le do una cartellata sul cranio … cretina.

UGO:               Vado giù nel prato lungo, in fondo alla scarpata, ogni tanto andavamo a

funghi … si però adesso non ce ne sono … però ci sono rovi molto estesi, se ti senti male e ci cadi dentro non ne esci più! Anche se urla non lo sente nessuno perché è sotto vento.


LUIGI:

da anni.


Ma no! Lo portavo anch’io tanto tempo fa, mi ha detto che non ci va più


UGO:


Ti ha mentito: ci siamo andati in autunno!


RITA.               Ma si andate lo stesso, sarà giù in fondo al vallone … ormai sarà già


morto. (Piange un po’, forse dissimula).

EVELINA: Oh signur signur cosa ci doveva capitare, diventeremo gli zimbelli del paese, chissà quella deficiente di una portinaia cosa andrà in giro a dire soprattutto a quelle sceme che ci sono all’oratorio, sono li apposta ad aspettare che succede qualcosa di strano per sparlare … non sopporto questo modo di comportarsi .. sono tutti ipocriti.

EMMA: Si, è vero .. altro che sepolcri imbiancati … sono vipere mascherate da sante. Non fatemi parlare per l’amor di Dio!

LUIGI:            Perché cosa sai ?

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EMMA:


Lascia perdere. (Se ne va).


UGO:               Vado, devo andare a piedi perché in bici è pericoloso , sono già caduto

tre volte e non voglio distruggere il mezzo un’altra volta: faccio un giro largo,


stasera vi racconto.

Scena terza

RITA: (E’ sola in casa, ha in mano un vecchio album di foto, lo sfoglia piano, i ricordi tornano alla memoria, ogni tanto si asciuga qualche lacrima).Edo, Edo, dovesei andato a finire …(Si abbandona sul divano, chiude gli occhi, entra Evelina).

Si abbassano le luci, penombra.

EDO:                Rita, Rita, dai … oggi è il gran giorno … (E’ apparso

all’improvviso).Forza, andiamo in chiesa, sei in ritardo, il prete ci aspetta .. Rita … èil giorno più bello della nostra vita … staremo insieme per sempre … (Evelina guarda il pubblico in cerca di una risposta perché non vede nessuno).

RITA:              Siamo ancora qui? Mamma, papà !( Si sveglia di soprassalto). Madonna

ho fatto un sogno … (chiude l’album e va al telefono, nota la madre ma finge di non vederla). Cosa sto facendo … chiamo l’ispettore per dirgli che l’ho visto in sogno …do fuori da matto …(Si aggira per la stanza).Walter, vieni qui. (arriva Walter).Mamma, non ti ho sentita entrare, è tanto che sei qui?

EVELINA: Hai fatto un sogno! Calmati, vuoi una pastiglia?

WALTER: Mamma, ma .. hai visto un fantasma? Dai stai calma, lo troveremo. Vedrai. Bisogna avere fiducia … qualcuno lo vedrà, lascerà delle tracce … non è andato lontano, ne sono certo. Bisogna aiutarla nonna! Prova a chiamare uno psicologo …

RITA:              Mi sono appisolata un attimo e mi è apparso come San Pietro … sto

impazzendo … quasi quasi vado dal prete e mi sfogo.

WALTER: Lascia perdere, non faresti altro che screditarci davanti a quelle betoniche … non vai mai in chiesa … penseranno che hai qualcosa da nascondere , diranno: ecco adesso va dal prete perché ha qualche peccato grosso da confessare. (Lascia intendere al pubblico che in verità c’è dell’altro).

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EMMA:         Ciao, novità? C’è in giro la giornalista con le telecamere che fa domande

a tutti … il Carletto l’ha mandata a quel paese e il Vittorio le ha detto: vada giù nel vallone, è là che pesca le trote.(Cerca di sollevare il morale della cognata). Da una parte c’è da ridere … invece la capessa dell’oratorio è stata li a raccontargliela su … cosa le avrà detto … sarà un mistero.

RITA: Brutta scema … mi verrà sotto mano … so alcune cosette di quella li … adesso se la intende col nipote del macellaio … vecchiaccia malefica. Guardate che se vengono fuori le nostre cose io racconto le loro!

EMMA: (Sa molto bene le vicende di questa “capessa” ma evita accuratamente di parlarne). Ha parlato anche con me!


RITA:


Chi?


EMMA:         La Paola. Ha voluto sapere di mio fratello, insomma la storia di quando


eravamo piccoli, tutte quelle balle li … cosa facevamo prima che si sposasse con te , se il vostro è un matrimonio felice … e …

RITA: E tu le hai raccontato tutto per filo e per segno … come si conviene ad una sorella … le hai detto anche che tua nonna è scappata con un nero in tempo di guerra e che è tornata a casa con un bel pancione e che il bambino l’ha portato via il padre dopo il venticinque Aprile quando è tornato in America? Lo scandalo più grande del paese dopo il ritrovamento degli scheletri.

EMMA: Lo avrebbe saputo lo stesso, tanto valeva dirglielo subito. Almeno vedono che non abbiamo niente da nascondere. (Ha voluto raccontare tutto).Ha giurato di non scriverlo.

WALTER: Forse è meglio così! (Ammicca).

UGO:               (Arriva con altri stracci).Rita, dagli un occhiata, mi sembrano di Edo.

RITA:              Stai a vedere che tutto quello che trovate in giro è suo. (Esamina il

cencio).Questo qui mi sembra dell’Osvaldo Pinetti … ma si è suo …solo un cretinopuò mettersi vestiti di tutti i colori.

WALTER: E’ vero mamma, l’aveva addosso un paio di giorni fa … sono sicuro perché ero al bar quella mattina quando se l’è tolto per il caldo … Ugo, dove l’hai trovato?

UGO:                 In valle, era appeso ad un ramo, ho fatto fatica a tirarlo giù!. Era

impigliato bene. Informiamo l’ispettore? Chiamalo.

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RITA:              Sarà il segnale che ha lasciato per qualche “parrocchiana” e tu glielo hai

tirato giù. Adesso come farà a farsi trovare . Ugo, sei un ingenuo, come fai a non

capire certe cose? … Chiamo l’ispettore …” Si, pronto, è sordo … abbiamo trovato

un indumento di un tale qui del paese … passi a casa … ecco bravo … poca … poca”

… Ha detto perché non abbiamo fiducia in lui … vi devo dire il mio parere o …

LUIGI: (Arriva trafelato).Che palle … mi ha tenuto li fino adesso … si può sapere chi le ha raccontato tutte le nostre faccende … Emma, sei stata tu?

EMMA: Papà, lo avrebbe scoperto lo stesso. Le voci vanno alla velocità della luce … in quel paese qui, appena sposti un sasso lo sanno tutti.

LUIGI:            Madonna che casino verrà fuori .. quando viene a casa lo ammazzo io ..

cosa gli è venuto in mente di scappare! Hai sposato un cretino … si verrà a sapere anche di quell’altra storia della Germania: bisogna fermare quella scribacchina … è in giro con le telecamere … impunita … per fortuna l’ispettore non è tanto furbo, poi, non essendo del paese magari certe cose non le scopre.

RITA: Io non ho niente da nascondere .. siete voi in difficoltà. Verrà a sapere anche dell’ Egitto.

UGO.:             Cercate di stare uniti perché vi mangiano in insalata, non fate trapelare

insicurezza … state nel vostro brodo … Adesso vado a lavorare … mi faranno un sacco di domande i miei colleghi … cercherò di non parlare … è un disastro gente … speriamo che salti fuori in fretta.

Scena quarta

Sono in scena Marco e Paola, stanno parlottando tra di loro approfittando della momentanea assenza di Rita che si è ritirata in camera per cercare alcune carte.

PAOLA:         Innanzi tutto ti ringrazio per avermi chiamato, sono arrivata per prima.

Dimmi qualcosa che non so al di fuori della indagini. (Marco le fa segno di tacere).

MARCO: Senti, io ti do le notizie ma cerca di pubblicarle un po’ alla volta perché si accorgono … stai attenta … una al giorno. Agisci sul mistero … tanto per campare.

PAOLA: Lo sai che da quando c’è in ballo questa storia il mio giornale vende quattromila copie in quel paese qui … prima ne vendevano una decina e la TV locale che è di proprietà del nostro gruppo, fa ascolti record! Tiriamola in lungo il più possibile … anche tu, cerca di non fare niente, mena il can per l’aia! … e soprattutto

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cerchiamo di essere discreti … stammi lontano, non voglio che ci vedano insieme.

Attento, c’è la signora. Hai già parlato col magistrato? (Marco fa cenno di no).

MARCO:     C’è qualcosa di strano: ho la sensazione di essere finito nell’occhio del

ciclone … sai no quelle sensazioni che … come dire: non so dove cercarlo!

RITA: Ecco, è tutto quello che ho! I documenti sono scaduti … come mai ispettore?

MARCO:     Che ne so! Manca la patente … ce l’ha con se, guardi nell’auto!

PAOLA: Rita, volevo chiederle … da giovane suo marito aveva una relazione con la levatrice del paese?

RITA: Non è di qui, mio marito è nato ad Alessandria D’Egitto, è venuto in Italia nel ottanta due, quando è arrivato in questo paese non lo conosceva nessuno.

PAOLA: Ma i genitori sono di qui! Se non vuole che racconti sciocchezze, me lo dica per prima. Era il fidanzato della levatrice?

RITA:              Innanzi tutto lei non è obbligata a scrivere un bel niente … Forse … cosa

importa … sono sposata da trentacinque anni … cosa vuole che mi importi di quelle storie …. Sono balle … balle … e poi anche se fosse? Cosa cambia!

PAOLA: Niente, era per sapere, le male lingue ci sono dappertutto, si fa in fretta a denigrare una persona.

MARCO: Io vado in centrale, devo informare il magistrato: verrà aperta un inchiesta … sarà di dominio pubblico signora. Finora l’ho tenuto nascosto ma …

RITA:              E allora lei come fa a saperlo? Cerchi di essere discreto, siamo in un

paese di impiccioni, anche senza malizia le notizie volano come stelle filanti … ha capito!

PAOLA: Sediamoci. Rita, mi dica quello che vuole … poi scegliamo insieme il pubblicabile, si fidi.

RITA: ( Sembra accondiscendere ).Non so da che parte cominciare, il mio è un matrimonio esemplare, in paese lo sanno tutti … chieda se ci hanno sentiti litigare … mai … le uniche che possono dirle male sono quelle della parrocchia .. vecchie zitelle acide … una di loro lo voleva sposare tanti anni fa, ma lui l’ha mandata al diavolo … da allora ha sempre cercato di sparlare di noi .. racconta tutto al prete … e questa qui

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e quella la … fortunatamente è un uomo in gamba, certe cosa non le ascolta nemmeno … che sia lei la causa della sparizione? (Cerca di forzare la mano).

PAOLA: Se vuole chiedo in giro! Di notizie se ne raccolgono molte .. sembra quasi che tutti aspettino il momento di raccontare i fatti degli altri, così per divertirsi. Le posso dire, in tutta onestà, che come mi vedono, si mettono in fila … è la prima volta che raccolgo interviste in un paese piccolo … sono sorpresa della mentalità che c’è, pensavo ormai fosse superata.

RITA: Avrà notato che c’è differenza tra bigotti e non … fanno le puritane e poi ne combinano di tutti i colori … credono che la gente non lo sappia quello che succede nei boschi … fanno finta di andare a funghi e invece … non mi faccia parlare.

PAOLA: Mi dica … sono qui apposta, Chissà mai che parlando parlando salti fuori la verità.

RITA: E’ un paese di cornuti strepitosi … tutta brava gente, per carità, ma tendenti alla menzogna, se la fanno in barba l’uno con l’altro, ne più ne meno come in altri posti tranne che qui tutto è coperto dalla falsità ideologica. (Cerca di depistare).

LUIGI: (Arriva dopo un giro di ispezione nel circondario). Lei è ancora qui? Non ha proprio niente da fare. Ciao Rita … ci sono poliziotti dappertutto, era ora … lo trovano, ci vorrà un po’ ma … cosa ne pensa lei … un’idea se l’è pur fatta?

PAOLA: Io sono una giornalista non una psicologa … una cosa è certa: non si scappa così senza motivo … sarete d’accordo … non è mio compito dare giudizi ma … un’idea ce l’ho!


LUIGI:


Me la dica!


PAOLA: Si è rotto del tran-tran quotidiano … è scoppiato di noia … ha voluto evadere … è possibile che torni all’improvviso dopo qualche ripensamento!


RITA:


Vada via perché gliele suono. (Paola esce).


WALTER: E’ sempre qui? Mamma mandala via … scrive quello che le pare. Leggi il giornale di stamattina. (Entra ora dall’ingresso).

LUIGI:            Leggi.

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WALTER. Allora.” A quatto giorni dalla scomparsa dell’uomo non sono state trovate prove circa un presunto omicidio o rapina. La Polizia propende per una fuga d’amore. A quanto sembra l’uomo, prima di sposare la signora Rita, ha avuto in passato una relazione con una levatrice. Questa donna scomparve nel nulla pochi anni dopo la vicenda, alcune donne del paese pensano che si sia ritirata in convento per la delusione “…. Come fa a dire queste scemenze: che levatrice?

RITA:              Ma si, è una storia da niente, sono più balle che verità … a parte il fatto

che quella li avrà ottant’anni , se c’è ancora … era maggiore di lui, di un bel po’!

LUIGI.            Leggi, leggi!

WALTER. Leggi … scrive quello che vuole … senti qui …” un’altra vicenda poco chiara riguarda una donna, assidua frequentatrice della parrocchia, la quale riferisce che all’inizio degli anni ottanta il signor Edo le propose di sposarla, ma essendosi ella rifiutata l’uomo cadde in una sorta di depressione “… questa qui è tutta scema.

RITA. Bisogna denunciarla, questi sono pettegolezzi … è stata lei che lo voleva, lo sanno tutti in paese. Rigira la frittata, ce l’ha a morte dopo trenta cinque anni …

EVELINA: Avete letto, ne devo sentire ancora, Rita, devi reagire, fra un po’ arriveranno le televisioni … ci macellano … non dire più niente … adotta il silenzio stampa. (E’ arrivata con una macchina fotografica).

WALTER:  E’ vero, facciamo come gli allenatori di calcio, quando sono con l’acqua

alla gola : tacciono.

RITA: Mi sembra tutto così assurdo che … dove s’è cacciato, avessimo litigato o quant’altro. Vi rendete conto che non abbiamo mai alzato la voce in trenta cinque anni … se avessi delle colpe almeno saprei che dipende da me … è colpa mia, l’ho trattato male e …

LUIGI:            Quando siamo rientrati dall’Egitto nell’ ottanta , lui aveva vent’anni e

aveva lasciato una specie di morosetta: era la figlia di un italiano che viveva li da tanti anni e … insomma … lei se la prese, il padre mi disse che voleva seguirlo in Italia ma poi le cose andarono come sappiamo e non si seppe più nulla …

RITA:              Non mi dire che è lei adesso perché … non mi far ridere Luigi.

EVELINA: Questa non la sapevo! Rita, hai sposato un Casanova senza saperlo?

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UGO: Permesso. Allora, niente di nuovo … gente ho fatto una fatica a sviare i colleghi .. sembra quasi che tutte le storie escano adesso … e poi che storie, tutte scemenze … se volete un consiglio spassionato andate a fare un giro dal prete , informatelo sul comportamento delle sue fedeli perché … e poi … ve lo devo dire … stai attenta a tua cognata: Luigi, tua figlia dice una cosa e ne fa un’altra … l’hanno vista con la betoniche dell’oratorio … la Luciana mi ha riferito che stanno organizzando una riunione con la giornalista …

RITA:              Lo so che è una betonica, dice dice ma poi è sempre là a sparlare di tutti.

Il don Giuseppe dev’essere un sant’uomo per sopportarle … anche se ha il suo tornaconto.

WALTER:  Quale tornaconto?

EVELINA: Gli mandano avanti la baracca … chi gli tiene aperto l’oratorio e quant’altro? Perciò, prima di parlar male di loro … eh, hai voglia … che casino. Una ragione ci dovrà pur essere! Rita, cerca di ricordare i fatti di quel giorno, è possibile che ti venga in mente qualcosa.

RITA: A me, quella foto dell’anno scorso mi puzza di bruciato. L’ispettore dice che è la moglie di quel tale, come si chiama Bellarmino, Ballerino. Io non ci credo, quella li c’entra. Sembra che stiano parlando … tra l’altro me ne sono accorta adesso di sto fatto (è andata a prendere la foto, sa benissimo invece) guardate.

WALTER:  E’ vero, sembra.

MARCO:     (Bussa alla porta)

RITA:              Avanti. È arrivato con qualche notizia o …(L’ispettore guarda il quadro

ma non dice niente)

MARCO: Si, ho qualcosa, a parte i pettegolezzi dei vari fannulloni, abbiamo delle tracce di scarponi da roccia in direzione del vallone. Suo marito ha di queste scarpe?

RITA: No! Venga che le mostro la scarpiera! Ci sono tutte … ma è scappato in ciabatte? Walter? Dimmi tu!

WALTER: Come in ciabatte? Guarda in garage, nella macchina. (L’ispettore si aggira curioso tocca tutto, si ferma davanti al quadro). Non ci capisco più niente. (Si siede mettendosi la mani tra i capelli).

MARCO: Signora, mi dica (tutti si aspettano che chieda del quadro).Se le impronte non sono di suo marito di chi potrebbero essere?

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RITA: Ma, io sono casalinga, veda un po’ lei … me lo dica chiaramente devo fare io le indagini?

MARCO: Io ho la sensazione che mi nascondiate qualcosa! (In verità pure lui nasconde qualcosa: la signora della foto è stata la sua amante) Signora potrei avereil negativo della foto.

WALTER:  E’ digitale,l’avremo su qualche chiavetta U.S.B.

MARCO: Capisco … beh, non fa niente … Il signor Edo con chi era al mare l’anno scorso … da solo .. con voi ..

RITA: Con noi, come sempre fin da quando ci siamo conosciuti … perché? (Rita e Walter si guardano).

LUIGI:            Vallo a sapere. Ispettore, non ha detto che quella donna è la moglie di

quel tale … svizzero, ma lei come lo sa? Qui in paese, pur essendo a due chilometri dal confine non lo conosciamo ed è un nome italiano quindi … qui da noi tra frontalieri e altri che vanno di là … insomma , voglio dire che le persone si conoscono tutte in particolar modo i piccoli industriali e i professionisti fino a Bellinzona!

EVELINA: Ecco lo sapevo, si è messo in mezzo a qualche pasticcio.

MARCO: Abbiamo cani dappertutto, se è nei dintorni lo trovano … spero di trovarlo ancora vivo.

RITA:              Come sarebbe a dire? (Marco allarga le braccia e se ne va).

Scena quinta

Sono tutti in scena, il giorno dopo

PAOLA: Vi è piaciuto l’articolo, ho esagerato un po’ per confondere le acque. Sono costretta dalle vostre compaesane. Fanno la fila per raccontarmi idiozie d’ogni sorta!

WALTER:  E lei le scrive … l’abbiamo visto l’articolo.

PAOLA: Toglietemi una curiosità, ma quel (Non fa in tempo a finire perché entra Marco).

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MARCO: (Entra con un pacco di fogli) Eccoci qua … ho portato la posta che la portiera mi consegnò cinque giorni fa … non l’ho sequestrata, l’ho solo visionata senza aprirla, come vedete … e … ci sono due lettere in particolare che gettano qualche sospetto, ecco: signora, questa viene da Bellaria e quest’altra da Formia … lei è in grado di darne una spiegazione ? Quanto a lei, cerchi di non scrivere niente circa la questione perché potrebbero riservare delle sorprese. Questo è un segreto d’ufficio. (La mette sull’avviso mascherando la combutta).

PAOLA:        Ispettore, mi conosce, se mi dice di tacere … lo farò.

RITA:              Speriamo. Comunque non so chi le ha scritte … apriamole e vediamo.

MARCO:   Non teme sorprese sgradevoli?

RITA: Assolutamente no! (Apre le buste).Bellaria … 24-7-1984 … è del ottanta quattro …” scrivo questa lettera in forma anonima per non destare sospetti nei miei confronti, che, pur essendo estranea a tutta la vicenda, ho avuto la sciagurata sfortuna di aver visto suo marito passeggiare sul lungo mare il giorno ventiquattro luglio scorso …. Una sciagurata testimone oculare … Non troverete impronte digitali

sulla lettera” … ispettore, è arrivata adesso dopo trent’anni?

WALTER:  Apri l’altra! (Rita lo fa).

RITA:              Formia venticinque Luglio 1985… “passeggiando per il corso principale

ho avuto modo di rivederti dopo tanti anni, ti confesso che il cuore ha cominciato a battere all’impazzata. Mi rammarico del fatto che tu non mi abbia vista, ci saremmo potuti riabbracciare … ma, come vedi, l’indirizzo me lo sono ricordato … mi farebbe piacere vederti … spero presto.” E’ senza firma anche questa. Che cosa significa?

MARCO: Non può essere, sono dei falsi. Da Bellaria a Formia … No! Non ci siamo … le tengo io per scrupolo … Il timbro è autentico, anche i francobolli: sono di quell’epoca. Un momento, sono di due anni diversi?

UGO: Faccia vedere, sono il vice direttore dell’ufficio postale qui del paese … e poi sono un collezionista …(li esamina con una lente) si, sono autentici … è un fatto inspiegabile, dopo trent’anni. E’ già capitato di arrivi ritardatari ma è così raro che … direi che è quasi impossibile! In tutta la mia carriera … no, è impossibile.

LUIGI:            Chi conosce in quei posti li?  Può darsi che le abbia fatte scrivere da

qualcuno che è in combutta … ispettore, ma lei a cosa pensa quando fa le indagini?

MARCO: Non ci avevo pensato … in effetti … veda, non crediamo che sia scappato con o per una donna … temiamo altro … a qualcosa a cui ha assistito

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involontariamente … e di conseguenza abbia preso la decisione di sparire per salvaguardare voi! … tutto è possibile, abbiamo bisogno di tempo … stiamo indagando anche all’estero. Queste lettere possono essere state scritte da mitomani che hanno saputo dalla televisione.

EMMA: Come fanno a sapere l’indirizzo? Sembrano giungere dal passato, E poi, perché tutte adesso? State dicendo delle fesserie, ve lo dico io … sta dieci ore sulle impalcature o negli appartamenti a lavorare, per racimolare qualche soldo in più torna a casa stanco morto … cosa volete che veda? Mitomani, mi faccia il piacere!

RITA: Sembri tu la moglie … cosa ne sai di quello che fa … e già … nel mondo accademico che frequenti questi argomenti sono al’ordine del giorno, … vero? (Sta tentando di depistare l’ispettore).

PAOLA.        Che mondo?

WALTER: L’ambiente oratoriano, è il centro di smistamento delle notizie … che una volta passate al setaccio diventano ufficiali. Badi bene che il parroco non sa niente di quello che combinano le zitelle come lei.(Indica la zia). Indaghi sulle scorribande notturne nei boschi durante l’estate . Sono sicuro che si divertirà! Pensi che per pulire la chiesa il lunedì ci mettono tutto il giorno tante sono le avventure da raccontare e sono solo ottanta metri quadri :impiegano di meno a rassettare il Duomo.

LUIGI: Senti, non esagerare … faranno si , non dico di no … ma, tua zia è sempre là a lavorare anche per te. Ci mette in ordine la chiesa … se in questo paese ci sono più donne che uomini … cosa dobbiamo fare … venderle!

EMMA: Sentite,non me la fate girare … dopo tutto è di mio fratello che stiamo parlando … non sono una di quelle che sputtanano i parenti per farsi mettere sul giornale . Per lo meno ho avuto il coraggio di raccontare per prima le faccende di casa. (Paola la guarda ammiccando).

EVELINA: Taci che è meglio. Rita, non ti far coinvolgere da questa qui ... tuo marito

èun debole, lo sai … ma non è un cretino … e sono sicura che le Parrocchiane non c’entrano niente questa volta … è stato rapito dalla banda dei Boschilander … fanno finta di torturarlo un po’ e lo lasciano andare …

MARCO:     Cosa sta dicendo … boschi cosa? Racconti bene signora!

EVELINA: Ma lei dove vive, sulla Luna? Sono quelli che fanno la guerra per finta, lo sanno tutti … in tutta Italia … soprattutto di notte.

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RITA: Hai ragione mamma, l’hanno portato via loro! Ispettore lo cerchi nel bosco lungo, ci sono degli anfratti … tanti anni fa hanno rinvenuto degli scheletri umani. Hanno rinvenuto anche dei pezzi di mitragliatrice della prima guerra … lo scriva lei ..(cerca di depistare).

MARCO: Ah! E’ sicura? (Si aggira, si sofferma, osserva il quadro). Ha trovato quella chiavetta con la foto del motoscafo! La cerchi, la voglio ispezionare.

WALTER: Eccola. (Marco l’afferra con determinazione).Lei dove abita? Non è di qui! E lei di dov’è? (Alla giornalista).


PAOLA e MARCO:


(In coro).Di Milano.


PAOLA:


Le notizie sono come le mele, vanno raccolte, si va nel campo e …


RITA:               Bella metafora! Però, se le mele non sono mature si lasciano sulla pianta:

lei invece ama raccoglierle prima!

MARCO:   Certo che ne sento di metafore: da quando mi occupo di questo caso


poi.… mi parli di questi scheletri?  Andrò in archivio a controllare, tanto so che

quello che mi racconta la gente ha un valore quasi nullo … fate solo pettegolezzi.

Buongiorno … Paola mi segua …(Escono insieme).

WALTER: Se avessi una microspia da mettergli in tasca … Sono certo che qualcosa scopro. Non vi siete mai chiesti come fanno i giornalisti a sapere tutto in anticipo? Io sospetto che si passano informazioni ..

LUIGI:            L’hai capito adesso!

EVELINA: Io vado, ho da fare un sacco … cercherò di svicolare dietro la chiesa …

comincio ad avere vergogna a camminare per il paese … e non ho fatto niente : vi giuro che se mi frema qualcuno gli sputo in faccia. (Esce).

WALTER: Mamma, vado al lavoro, se hai bisogno telefona, il capo ha detto che è a disposizione. (Rita si ritira nella sua stanza).

Scena sesta

Durante la notte, penombra Rita è sul divano

EDO: Come faccio a riposare … Rita sei stanca vieni qui vicino come facevamo da fidanzati … ti ricordi quando andavamo nei prati e tu rotolavi giù

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perché perdevi l’equilibrio e dovevo raccoglierti con la corda: ho ancora i calli sulle mani. Quante promesse, quanti sogni, ci eravamo messi in testa di girare il mondo in bici … poi c’è stato il terremoto e abbiamo pensato che era meglio starcene a casa a dormire.

RITA:              Si, mi ricordo Edo: abbiamo tentato di farci prestare le bici dai frati ma

non c’è stato verso di convincerli. (Si sveglia piano piano, mentre Edo si

dissolve).Edo! (Si passa la mano sul volto, è stravolta, si rendo conto dell’ennesimo incubo). Me lo sogno anche di notte, come se fosse morto … se è vero che i mortidanno i numeri del lotto … allora è vivo … non me li da. Certo che è vivo! (Va nella sua camera).

Il mattino dopo

MARCO:   Gente di casa aprite: polizia.

RITA: E’ arrivato l’ortolano? Ma è matto? C’è proprio bisogno di farlo sapere a tutti! Cosa vuole a quest’ora?

MARCO: Rita, non sono mica in giro per propaganda, sto lavorando per lei. Dunque, ho mostrato le lettere agli esperti e … sono autentiche signora, il problema è il ritardo con cui sono arrivate, sembrano vecchie … hanno esaminato la carta risale a quegli anni … a questo punto c’è un altro problema, è stato visto in due anni diversi nel giro di poco tempo … temiamo cose molto gravi Rita. È bene che si metta il cuore in pace: non lo troveremo mai!

RITA:              Non è vero. (Scappa in camera piangente).

EVELINA: (Arriva con Emma e Ugo).E’ già qui ispettore? Novità? Pensa anche lei che si sia volatilizzato? In paese è opinione comune. Dicono che se n’è andato per nascondere la verità! Quale non si sa!

UGO: Sono tutti matti … te l’ho detto, per me è andato fuori di testa e si è dato alla macchia.

EMMA:         Ci nascondono qualcosa di grosso ispettore. Mio fratello è un buono.

Provi ad indagare su mia cognata … nel suo passato, in fin dei conti sappiamo poco di loro. (Cerca di depistare).

MARCO: Lei insinua che la signora Rita nasconda delle verità inconfessabili? Non sia ridicola!

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UGO: Emma, glielo dico io: è vero,noi siamo stati amanti. E’ successo un po’ di anni fa … che male c’è’. Nessuno di noi è sposato. Perché a quella giornalista non l’hai detto?

EMMA: Perché, perché … cosa gliene frega a lei! Tu cerca di stare zitto se non vuoi passare qualche guaio perché non ci sono stata solo io nella tua vita … chi ha orecchio per intendere intenda …

UGO:               Sei pazza! Vai a dire tutto di tutti e quello che ti riguarda eh! O siamo

onesti fino in fondo o …

RITA: (Si è ripresa dallo choc).Di tuo fratello invece? Si può dire quello che si vuole. Falsa che non sei altro.

MARCO:     Cercate di non scatenarvi la guerra, non è il momento …

WALTER: (Entra con un pacco di giornali).Ho letto il giornale di oggi. A me piacerebbe sapere chi è! … Leggete … “Il commerciante rapito dagli alieni” … questa è un'altra a scrivere … si stanno inventando di tutto .. mamma, chiudi la porta a chiave, non far entrare più nessuno. Tra un po’ finiamo al circo come fenomeni da baraccone. Il paese è in subbuglio.

MARCO: Si sieda Walter … quelle lettere … sono veramente state spedite in quelle date … si rende conto. Stanno arrivando scienziati da tutto il mondo: … avrete la casa piena di geni. Qualcuno ha paventato l’idea di una possibile fuga temporale … mi piacerebbe sapere chi è stato … mi faccia vedere il giornale? Non c’è la firma. Non hanno niente da fare … nella lettera si parla di una vicenda: si riferirà a quegli anni o a questi?

EVELINA: Cosa ha combinato quel cretino. Ispettore ce lo dica e basta. Siamo pronti a tutto!

LUIGI: Buongiorno a tutti. Che c’è, vi è morto il gatto? Su, un po’ d’allegria, non è mica morto, finché c’è vita c’è speranza.

RITA: Tu sei matto! Racconta all’ispettore il perché della tua fuga in Egitto. Così completiamo l’opera. Tanto ormai …

LUIGI:            Cosa gliene frega a lui?

MARCO:   Me lo dica Luigi.

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LUIGI: Ma guarda te se io devo raccontare le mie cose a questo qui! (Prende una pausa, si sofferma davanti al quadro, cerca di capire ma poi inizia il racconto).Nel 1940, quando sono nato, successe un fatto strano. Predissero a miamadre che mio figlio sarebbe nato sotto le piramidi. Mia mamma, che non ne conosceva nemmeno l’esistenza, si turbò parecchio e lo disse a tutti i conoscenti che a loro volta la derisero: “tuo nipote diventerà parente dei faraoni” … lo zimbello del paese … e la cosa sembrò finire li, sennonché nel 1960, successe un altra stranezza. Venni accusato di un omicidio per semplice omonimia. Il nostro legale ci consigliò di filarcela in Egitto per qualche tempo, perché lui aveva dei conoscenti laggiù che mi avrebbero protetto … e così fu. Scappammo insieme, voglio dire con la mia futura moglie. Poco dopo il colpevole fu arrestato e saremmo potuti rientrare ma, avendo trovato lavoro presso l’ambasciata italiana, rimanemmo … E fu proprio in Egitto che ci sposammo … ci unì in matrimonio un prete cristiano nella chiesa cattolica del Cairo: ed è li che nacquero Edo ed Emma. Come vede ispettore si è avverato tutto: per caso o no, non glielo so dire!

MARCO: E’ una bella storia ma non c’entra nulla con la sparizione. Lei è fortunato ad averla confidata a me, se lo avesse detto alla Paola … ne sarebbe uscita un’altra favola. (Si è fermato davanti al quadro).Qualcuno prima o poi mi dirà …

PAOLA:        Permesso, si può?

RITA: No! Torni all’oratorio a spettegolare con le intellettuali .. però faccia la raccolta differenziata prima si scrivere. Non abbiamo niente da dire!

PAOLA:        Qualche buontempone dice di aver visto suo marito in giro per il paese

…con la macchina … controllate il garage! WALTER: Vado giù! (Esce).

MARCO: Ne dicono di tutti i colori pur di farsi notare … nei paesi la gente pensa solo agli altri piuttosto che a se stessa … è un’abitudine inveterata, a volte mi chiedo se si potrà un giorno superare questa mentalità … mah! … Signori, l’indagine è in stallo, non emerge niente a cui appigliarsi … non mi sono mai trovato nella situazione di dover ammettere la mia incapacità … il magistrato ha detto di sospendere le indagini, non so che fare, mi spiace.

RITA: (Piange).Lo sapevo che andava a finire così … provi ad indagare in Germania, le do dei documenti.. (Va a prendere delle carte. I documenti sono in una busta che Marco le restituisce una volta tolti, Rita la getta immediatamente nella pattumiera destando la curiosità di Marco che però sorvola sull’accaduto).

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MARCO: Vediamo … che diamine Rita, sono documenti riservati … dove li ha presi. Porca miseriaccia cane, Rita, questa è roba che scotta … se vengono divulgati, non so … cosa devo fare? Perché mi vuol coinvolgere in quest’affare … quanti anni sono … eh! Facciamo finta di non averli mai visti … Paola, zitta, stai zitta, non è il caso di sbandierare … in fin dei conti non c’entra niente con la sparizione … forse.

EMMA:         Mancavano solo questi. Lei non scriva niente perché la strozzo: giuro!

MARCO:     (Si avvicina al quadro).C’è un'altra cosa che mi ha incuriosito fin dal

primo momento: questo quadro, perché è al contrario?


LUIGI:


Già, perché? Sono mesi che è così! Rita?


RITA:


Ci siamo dimenticati di girarlo quando Edo ha imbiancato la stanza!


MARCO:


Lo posso vedere? (Lo gira). Mah! È una tela bianca? Cos’è futurista?


WLATER: Si è un opera di un amico di mio padre, tale Candido Forcolini. (E’ risalito dal garage). L’auto è giù! .. , chi l’ha detto che è in giro?

EMMA: Ma che opera è? E tutto bianco? Rita, se è una presa in giro ci sei riuscita!

PAOLA: (Ha L’ I Pad, ha trovato qualcosa circa l’autore). Forcolini è uno specialista … dipinge con dei colori invisibili … qui dice che bisogna metterlo sotto una particolare luce … ci vuole una lampada agli ultravioletti. Ma, scusate, queste opere costano moltissimo, Rita, cosa ha fatto suo marito per averla in regalo?

RITA: Ecco, è vero, noi non l’abbiamo quella lampada, per cui non sappiamo quello che c’è su. (E’ evasiva).

PAOLA.        Non ha risposto alla mia domanda!

RITA:              Gli ha imbiancato tutta la casa … non lo so!

MARCO: Domani la porto io. Adesso vado in centrale … devo verificare alcune cosette. (Mostra le carte della Germania).Non la mostro a nessuno, tranquilli!

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Scena settima

Il giorno dopo ci sono tutti

LUIGI:              Sono proprio curioso di vedere. Da quanti anni avete il quadro?

WALTER: L’hai forse visto in passato? Saranno due mesi che c’è! Glielo ha regalato quando è andato ad imbiancargli la casa! Probabilmente non sa nemmeno lui che cosa c’è su. (Il quadro era in cantina, una stanza multiuso, una specie di laboratorio di elettronica di Walter).

PAOLA: Sono curiosa anch’io! So che Forcolini abita a Zurigo. Edo ha clienti fin lassù? Ma non è un lavoratore dipendente? (Cerca di capire).

EMMA:           il sabato, se qualche amico glielo chiede va … Mi pare che stiamo

perdendo tempo con ‘ste fregnacce …. Invece di cercarlo stiamo a guardare i quadri

bianchi di un cretino futurista … del cavolo.

EVELINA: Vengo da Milano proprio adesso, sapete cosa si dice: che l’ispettore ha una tresca con quella tipa della foto. Rita, prendila un po’. E’ sul giornale di oggi. Legga lei che è più brava. (Paola si arrabbia molto, i presenti non capiscono).

PAOLA: Accidenti, hai capito il nostro Marco … ecco perché voleva il negativo. La faccenda si complica assai. Se l’ispettore conosce questa signora … può darsi che al mare con lei ci sia stato pure lui? Vediamo: “Scoperta una relazione segreta della signora Ballerini con uno stimato ufficiale di Polizia. Il marito della donna ha denunciato pubblicamente la cosa accusando l’ufficiale di adulterio “… si va beh adulterio … “A quanto pare la donna appare in una fotografia che l’ufficiale ha scoperto per caso in casa di un tale.”… Vediamo un po’ .” A seguito di un indagine condotta dall’ispettore riguardante la presunta sparizione di un cittadino, e, dovendo procedere al sequestro di tali foto per sottoporle ad ingrandimento “ …. Insomma,

qualcuno del suo ufficio ha cantato e l’ha messo in difficoltà … bastardi … non credo che sia così fesso da divulgare le sue faccende personali. No, non ci credo!

EMMA: Hai capito … sparisce uno e saltano fuori tutte le magagne degli altri. Io suggerisco di far finta di niente, stiamo a vedere.


PAOLA.


(Tra se).Lo sistemo io!


RITA: Già, mio marito è seduto vicino ad una donna svizzera, ricca, e per giunta bella e io non devo dire acca! Faccio scoppiare uno scandalo anch’io! Volete


vedere? (Emma le fa segno di tacere).

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LUIGI:            Lascia perdere Rita! Le cose non sono collegate … è un caso.

WALTER: E’ vero mamma, preoccupiamoci del papà … vado a fare un altro giro, Ugo seguimi. (E’ molto evasivo).

UGO:               Ancora! (Entra Marco con una lampada, i due rimandano la ricerca).

MARCO:   Dai tiratelo giù che proviamo.

WALTER: Ci penso io! (Lo gira a fatica).Pesa accidenti!

MARCO: (Predispone l’oggetto).Fate scuro. (Emma esegue). Guardate … incredibile … cosa saranno quelle … ma sono geroglifici … scatto una foto. Rita, questo quadro non è di quel tale … si tratta di ben altro mi creda. Sembra un codice, una sequenza di un qualche cosa … ci vuole un esperto. Lo porto via … non abbiate paura ve lo ridò …

PAOLA: Alt. Lo traduco io … laurea in archeologia con specializzazione in egittologia … faccio la giornalista perché non trovo da archeologa … Marco, dammi la foto. (La osserva dal mirino digitale). Accidenti non sarà mica vero. Edo … e fin qui ci siamo … quando avrai raggiunto l’età di … non si capisce il numero se è un dieci o un cento dieci … non è un quadro facile da capire … sta cambiando o ho la travecole. (Confronta la foto e la tela. Trascrive sul notes).Bisogna capire se si riferisce alla sua età o a qualcosa d’altro … nell’aldilà troverai la felicità celeste … si buonanotte … mi sembra il classico formulario chiamato libro dei morti … veniva sepolto col defunto … avete detto che è nato in Egitto no? Io credo che si tratti di una predizione … va approfondita la traduzione, ci sono delle parole che non conosco. Marco lasciami scaricare il file. (Marco lo fa subito).Ok! Ci sentiamo tra un po’ di giorni. Alt! Scatto un’altra foto? (Le confronta) Sono diverse .. questo era qui ….Noi dobbiamo fare un discorsetto! ( Se ne va di corsa).

MARCO:     Walter, ecco la tua scheda, non è servita un gran che ma …

RITA:              Guardi che lo sappiamo chi è la donna della foto .. è sul giornale di oggi

..(Marco legge).

MARCO: Porca miseria zozza .. chi è stato … (pensa di aver capito) i colleghi, ce l’hanno con me … non ci si può fidare di nessuno … si è vero, è stata la mia amante

…almeno, pensavo: Rita, l’anno scorso al mare c’ero anch’io e … è un caso dai che stia li sul motoscafo.. non vorrà credere che … voi non c’entrate niente è evidente … se Edo non spariva sarebbe andato tutto liscio. Dopo quella volta sono stato da lei in

Svizzera, le ho portato dei documenti che aveva dimenticato in albergo …

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fortunatamente c’ero io quel giorno … tentò il suicidio … intervenni … poi arrivò il marito, gli spiegai il perché della mia presenza, fortunatamente era al corrente che sarei andato per quella valigia … sentite io vado … è una storia da poco, con quel che

èsuccesso … è durata qualche mese. (Si aggira preoccupato).

EMMA: Basta che non viene da noi a farci la predica perché … bastano quelle delle paesane.

UGO: (Quando è uscito Marco).Così a scandalo si aggiunge scandalo. Saltano fuori tutte … corre voce che nel bosco lungo si tengano messe nere e che Edo sia coinvolto … hanno tirato in ballo tutti, il sindaco, il farmacista … l’ispettore non si preoccupa di queste dicerie? Vado a casa, per oggi mi sono già divertito. (Riflette). Io ho una sensazione: tutte queste voci perché girano adesso, … chi ha interesse: non si è mai saputo nulla? Qualcuno le vuol far credere!?

LUIGI:            Andiamo a casa che è meglio! Rita, cerca di stare su! Walter mi

raccomando. Ciao. (Non fanno in tempo).

Scena ottava

. Entra improvvisamente Edo barcollando, è completamente lacero e confuso, si

accascia al suolo, non ha parole, sviene, tutti gli si fanno d’appresso.

RITA:              (Si getta a terra pure lei) Edo, Edo, dove sei andato. Avete visto che non

èmorto. Edo. (Lo strattona).

LUIGI:            Sarà anche vivo ma così lo ammazzi tu! Sembra passato in un roveto.

Oh! Pistola, dove sei finito, siamo qui sulle spine da dieci giorni per colpa tua.

RITA: Lascialo stare non vedi che soffre … è stato rapito dagli ufo … chissà dove l’hanno portato.

LUIGI:            E come ha fatto a scappare giù dall’astronave? Rita, mi sembri drogata.

Ammetti piuttosto che è scappato con qualcuna … che è un pelandrone lo sappiamo.

Dai mettiamolo sul divano! (Ha voglia di suonargliele ma …).

EDO: (Emette qualche suono confuso e ricade in trance).E’ vero … è lui … andate via maledetti … non è mio … sei stato tu …

LUIGI : Mi sembra ubriaco più che altro! Che pistola, a cinquantaquattro anni corre dietro alle ragazzine … ad una certa età è meglio stare a casa a dormire.

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EDO:                Non ho sonno! .. Rapito … fuggito … smarrito …

LUIGI:            Rimbambito! (Sta uscendo, esce)

RITA: Non hai pietà per tuo figlio … Edo. Edo … povero tesoro mio.(Lo abbraccia).

EMMA:         Piantala, siamo soli.

EDO:                Allora, come è andata, più di così, cosa devo fare …

LUIGI: (Rientra improvvisamente Edo finge di cadere nuovamente in trance).C’è il don Giuseppe che ti vuol benedire … (Edo cade dal divano).

FINE PRIMO ATTO

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SECONDO ATTO

Scena prima

Edo è sdraiato sul divano semi incosciente, gli stanno accanto la moglie e il figlio

mentre gli altri sono sbigottiti

RITA:              Chiamiamo un dottore, non mi sembra tanto in forma … Edo, mi senti?

Dove sei andato in questi giorni? (Lo strattona come per dire: Cretino lo so quello che hai fatto!)

MARCO: Come fa a saperlo, non lo vede! (Ad un tratto Edo si risveglia ma crolla subito dopo aver fatto un gesto vago). Ci vuol dire qualcosa … Edo … se mi sente ..

WALTER: Batta un colpo! Non è un fantasma. Lasciamolo in pace per un po’.

PAOLA:        (Scrive su di un pezzo di carta). “E’ riapparso dell’aldilà il signor Edo

della Spiga: dopo dieci giorni di totale latitanza eccolo finalmente tra le braccia della moglie. Apparentemente non sembra avere riportato lesioni di alcun tipo ma la mente

èoffuscata dalle sofferenze subite. L’ispettore Marco Sordinetti gli è accanto nel tentativo di fare luce sull’accaduto. Ispettore, che cosa ci può dire?”

MARCO. “E’ ancora presto ma, a giudicare dalle condizioni mi sembra proprio riapparso dal nulla … è il primo caso anche per me … sono più sbigottito che altro. Il magistrato aveva avallato un supplemento di indagini su mia pressione ma a questo punto … non so proprio che dire. Appena si riprende lo interrogheremo in questura

…voglio sapere il perché. “

PAOLA: “Ci sono dei misteri intorno a questo individuo, ad esempio un fantomatico quadro scritto in geroglifici che ha rivelato soltanto ai raggi ultravioletti il suo contenuto, che ,a mio modesto parere è sconvolgente. Indagheremo nella vita passata nella speranza di fare luce sulla vicenda. Il figlio dello scomparso asserisce che il quadro sia un regalo di Forcolini ma, avendolo chiamato personalmente, ha negato di aver donato tale oggetto al Della Spiga … che si, in passato ha svolto dei lavori nella residenza dell’artista ma non in quella svizzera dove abita attualmente.”

RITA:              Si riprende. Edo … stai bene?

EDO:                Dove sono? Che anno è? Chi siete?

WALTER: Cominciamo bene! Papà non mi riconosci?

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EDO:                Dovrei! (Walter fa segno di si. Improvvisamente si alza in piedi e si

avvicina al quadro).Avete letto? Ogni volta che leggete cambia il contenuto!

EMMA:         Sai che cosa c’è scritto? (Lo sa benissimo).

EDO:                Certo: datemi la luce. (La va a prendere lui: nel cassetto c’è una

lampada agli ultravioletti,i familiari lo sapevano).Lo sapevo è cambiata. Questo è ilracconto della vita di ognuno di noi.

MARCO:       Si è ripreso in fretta … Porca miseria, fatemi leggere … già, non ci

capisco niente, Paola: Ti prego!

PAOLA: Allora … ma questa è la mia vita … guarda guarda, è impossibile non posso leggere la tua .. allora quello che ho letto giorni fa era la mia … (Si dispera).

EVELINA: Ti sta bene, impicciona … dire bugie, hai visto …

RITA:              Edo … dove hai trovato il quadro? Chi te l’ha dato? (Finge).

EDO: Nessuno … è qui da sempre. Voi chi siete? Due minuti fa ero al bar e ora sono qui … ho incontrato una che conoscevo tanti anni fa … mi ha raccontato un sacco di cose su mia moglie sui miei parenti sul paese ,di una fuga in Egitto … mi sento male .. (si siede). I servizi segreti mi cercano perché ….(lo dice per incastrare

l’ispettore).

LUIGI:            Perché? ( La faccenda lo riguarda) .

MARCO: Già, i servizi … signor Luigi vuole spiegare ai signori il motivo per cui è stato molto ricercato negli anni ottanta dai servizi tedeschi? Lo dico io! Il carissimo Luigi ha sottratto illegalmente un manufatto dal museo di Berlino tuttora dichiarato irreperibile. Dove l’ha nascosto ?

EDO:                E’ stato venduto! E poi non è mai stato a Berlino!

MARCO:   Ah! Si ricorda? Gli è tornata la memoria tutta d’un colpo!

RITA: (Cerca di capire ma …).Cosa andate dicendo? Ispettore, è forse impazzito?

EMMA: Appunto! Accusa mio padre di un furto mai commesso. Quale reperto è stato trafugato?

MARCO: Una statua di una divinità egizia dal valore inestimabile … e pare che porti una rogna di quelle che …

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UGO:               Vi sono stato a sentire fino adesso ma, siamo tutti matti o che cosa?

Ispettore tiri fuori la prove di quello che dice … se le ha! Ci conosciamo da sempre, si figuri se non mi diceva una cosa simile …

MARCO:     Nei documenti che mi ha dato c’è proprio questo, credeva che non

conoscessi il tedesco? Dandomi quelle carte vi siete condannati da soli: quello che mi sono chiesto e che mi stupisce assai, è il perché avete voi la denuncia di scomparsa redatta dalla polizia tedesca!

EDO: Chi è lei? (Finge di essere proprio inebetito).Il suo destino è scritto in quel quadro … non potrà sfuggire .. nessuno può sfuggire. Se non lo sa tradurre lo faccia leggere a qualcuno allo specchio: parlerà per chi lo fa leggere! Basta dire il nome.


RITA:

così!


Ha la febbre, delira. Riposati, chissà dove sei stato per essere ridotto


EDO:                L’ho vista al mare con quella donna, era seduta vicino a me sul

motoscafo: Mi ha detto: ”vede quello li è un ispettore di Polizia, se lo sa mio marito che è il mio amante fa una strage”.

RITA: Ah! E’ stato scoperto subito: ispettore è stato lei a farlo sparire, dica la verità!

EVELINA: Ma finitela di dire minchiate tra tutti.

MARCO: Se non vi conoscevo nemmeno a quel tempo … è un caso … un dannatissimo caso …

WALTER: Però ci ha chiesto il negativo? Perché? Se è una cosa innocente, che pericolo corre … tanto ormai lo sanno tutti … è perfino sul giornale …

EVELINA: Quello che dice è vero  (Luigi fa un gesto) .che hai rubato la statua?

LUIGI:            Non è vero. Io sono solo un corriere. Fu un incarico delle autorità di

Berlino … sono stato in Egitto per ventitre anni … in contatto con gente di tutti i tipi

…informatori, spie e quant’altro … mi hanno pagato bene. E poi, la statua è dove deve stare.

MARCO :    Vuol vedere che faccio aprire un’indagine?

RITA:              Le conviene? Luigi, non devi andare in quel posto … vai adesso prima

che chiude … (Luigi sembra ricordare e va).

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PAOLA: (Si è ripresa dallo choc).Se è vero quello che ho letto sul mio futuro … mi conviene starmene a casa tutto il giorno .. volete che vi legga il vostro?


TUTTI:


No! (Tenta di farlo lo stesso cominciando da Marco).


PAOLA:        Datemi uno specchio. (Tutti cercano di dissuaderla).Avete paura! Edo,


lei ci deve molte spiegazioni … torno tra tre giorni … addio.

EMMA:         Finalmente se ne è andata fuori dalle palle … allora, chi comincia?

RITA:              Cosa?

WALTER: Io non so niente di quello che state dicendo .. Germania, statue … papà, sei in grado di parlare? (Mente).

EMMA:         Adesso vado però …

EDO:                Sono andato in posti che non ho mai visto … Bellaria, Formia,Palermo,

…ho incontrato persone che conoscevo, ma loro erano molto giovani rispetto a me. Passavo da un posto all’altro in fretta e ogni volta mi appariva il quadro, era come se mi guidasse.

RITA.              Ha preso una bella botta accidenti. Portiamolo in ospedale.

MARCO: Fermi: le lettere signora, dove sono. (Rita va a prenderle). Non dice fesserie … queste sono prove … è stato veramente in questi posti … Edo, racconti.

EDO: Sono mie, le ho spedite io, ma non so quando. Non so neanche il perché. Obbedivo agli ordini!

MARCO. Di chi? (Edo indica li quadro).Il quadro gli da ordini … ha preso una bella botta … portalelo in ospedale.. (Tutta questa scena è piuttosto comica vista la situazione). Piuttosto, cerchiamo di scoprire dove è stato in questi giorni. Dice diessere stato al bar: Walter è vero?

WALTER: Si, quella mattina eravamo li insieme e poi è sparito … io ho creduto che se ne fosse andato senza che me ne accorgessi … è uscito … ma … non lo so, non ci capisco più niente.

RITA:              (Mentono tutti ).Non l’ha visto nessuno sparire. Ispettore, lo sa anche lei.

MARCO. Si è vero … non so cosa pensare, ve l’ho detto: non mi è mai capitata una cosa simile … bisognerà fermare gli studiosi che stanno convergendo qui in paese … mi raccomando teneteli lontano da Edo … fate in modo che non

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l’interroghino … chissà cosa scrivono: di tutto … cerchiamo di fare un minimo di chiarezza noi prima di darlo in pasto a questi mezzi matti … se lo volete proprio sapere non mi fido di ‘sti scienziati … quella Paola, è stata lei.

RITA:              Ho sempre pensato che foste in combutta: mi devo ricredere?

MARCO: Beh! Ci aiutiamo ecco … le passo qualche informazione … si fa così. E poi … sta per diventare mia moglie … almeno non ci sono più segreti … contenti?

EVELINA: Te capi l’ispetur … e questa e quella. Provi a leggere l’oroscopo qui del mago di Oz! Chissà che cosa salta fuori … ha paura … sono tutte balle ma, alla fin fine eh! … perché non ci capisco niente sennò!

RITA:              Porto Edo in pronto soccorso … speriamo  che non lo riconoscano!

Scena seconda

Al ritorno dall’ospedale

WALTER:    Papà, eh .. va meglio? Bevi questa roba qua che ti tira su … (La beve).

EDO:                Cos’è, veleno per le mosche? Siamo soli Walter.

WALTER:  Si! La mamma è in farmacia, non c’è nessuno perché?

EDO: Dammi il quadro , presto … bisogna farlo sparire (Walter lo stacca dalla parete aiutato dal padre). A me queste cose hanno sempre fatto paura … tira tira va afinire che …(Entra la moglie).

RITA: Metti giù quella schifezza Walter.Non lo toccare. Edo, va meglio? Impiccioni, tutti quanti … mi hanno fatto tante di quelle domande da seppellirmi … E tua sorella si è dimostrata per quello che è. Una scema pura! Durante la tua assenza è stato detto di tutto. Lo sai , lo sai?

EDO: E Allora … che dicano … ti preoccupi di loro … prima devono guardare in casa propria … faccio scoppiare una scandalo gigantesco … li metto in croce tutti.

WALTER: Papà, lasciamo perdere, se vogliamo apparire superiori non dobbiamo accettare lo scontro diretto … alla fine perderanno loro e a noi non conviene …

RITA:              Tuo padre è un degenerato, ha tenuto nascosto tutto, almeno a noi

avrebbe dovuto dire … che cosa ha rubato, si può sapere? … C’è il paese pieno di professoroni … non li voglio in casa … gli diremo che ti sei perso nelle campagne e

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che non sono stati capaci di trovarti. Punto. L’ispettore non ha nessun interesse a spifferare: in questa storia è quello che ha da perdere di più!

EDO: Rita, stai perdendo la memoria? La statua … l’avevi tu in valigia! … L’abbiamo incastrato bene va! La moglie di quel Ballarini è … lo sai … Pensa che l’aveva appena conosciuto quando si è fatta riprendere sul motoscafo … e la giornalista è una povera scema … adesso il problema è un altro. Mio papà! Depistaggio assoluto … Però , “quella” … non ho capito perché ha voluto che tenessi io la foto.

WALTER: Per fargliela trovare all’ispettore, Ballerini lo sapeva! Me lo ha suggerito lui! L’ispettore crede che sia veramente la moglie. Senti ,non ci chiediamo perché, abbiamo preso i soldi! Basta! Tuo papà centra poco in tutto questo, in fin dei conti cosa ha fatto? Ha portato dall’Egitto una statua che abbiamo gestito noi , il Ballarini e qualcun altro … e per non coinvolgerlo l’abbiamo messa nella nostra valigia: è una faccenda successa l’anno scorso, nessuno indagherà.

EDO:                Si però è uscito un putiferio, quello …

WALTER: Faceva parte del gioco. Ci si sputtana sempre un po’ ma il gioco è valsa la candela. Due milioni di euro, quello non … è ben altro .. .zitti … il riserbo assoluto mi raccomando.

EVELINA: Allora, sei a posto … io ti consiglio di scappare di nuovo, in paese non si può più vivere … ci son più giornalisti che abitanti. Sono alla caccia dei sapientoni

…in fin dei conti, cosa vogliono sapere da te?

RITA: Pensano che abbia fatto un viaggio nel tempo: sono tutti matti … lasciamoglielo credere, tanto … forse è meglio così! Leggi qui. (Evelina legge).

EVELINA: Porca miseria cane, sono matti. Non mi dite che ci credono? Speculano sulla tua pelle … non dire niente … ci penso io …(guarda dal balcone). Sono qui … scendo, li confonderò ancora di più! C’è la Paola, … (Evelina non si rende conto che più parla più confonde le acque a vantaggio di Edo).

UGO: (Arriva con una macchina fotografica di quelle d’una volta). Roba da matti … si può sapere cosa vogliono … ho visto il furgone dalla RAI … della BBC … sei diventato un personaggio Edo!

RITA: Macché personaggio, ci vogliono rompere l’anima con delle domande che non hanno ne capo ne coda. Questi qui sono ufologi, esperti di paranormale: perditempo . Inventiamoci qualcosa di forte … ci pagano per dire cretinate …

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facciamoci dare mille euro per volta … la Paola ha detto che … zitti. (Bussano alla porta).

PAOLA:        Permesso, ah! Caro Edo, la trovo meglio. Vorrei che mi rilasciaste

un’intervista in esclusiva prima di affrontare i selvaggi giù. (Fa un gesto con la mano indicando il cinque).

RITA:              Cinquemila? Mamma ci pensi tu?

EVELINA: Ok! Venga di la … cosa vuol sapere, lei chiede ed io parlo.(Evelina è consapevole che tutto quello che dice è frutto della sua fantasia. Pensando di sviare la verità non si rende conto di favorire lo stratagemma messo in atto da Edo).

PAOLA: Prima eravate reticenti e adesso … come mai tutta questa fretta di spifferare?

EVELINA: Non le dico niente: arrivederla. (Paola la trattiene per un braccio).Ecco, appunto, le conviene.

UGO:               Se posso essere utile, ditelo! (Ugo è all’oscuro di tutta la faccenda,

pensa veramente che Edo si sia perso nelle campagne e sia riuscito a tornare).Sonoin ferie … basta che non mi fate parlare con quei matti .. poi per il resto.

EDO:              Grazie Ugo, sei un caro amico … se ti interrogano racconta che mi sono

finito sulla Luna … ti crederanno … la gente è più disposta a credere alla fantasia che alla realtà … questi geni poi … fammi sapere …(Ugo esce ridacchiando). Più aiuto di così! Rita, dammi dei vestiti belli, voglio fare la mia comparsa sulla scena … mi affaccio al balcone … l’hanno già fatto no! Voglio che mi prendano per un santo che ha vissuto sofferenze incredibili in un mondo sconosciuto … magari mi faccio fare una statua che piange … al di la del nostro intento, voglio vedere fino a che punto la gente è disposta a credere. Potrebbe costituire la base per uno studio sociologico sui comportamenti di massa?

RITA. Non ti sembra di esagerare un pochino? Ricorda che se scoprono l’inghippo andiamo in galera tutti quanti … l’ispettore potrebbe mangiare la foglia e capire tutto, anche se, In fin dei conti, è stato lui a portare in Svizzera i soldi di quel truffatore sciagurato, senza accorgersi naturalmente .

WALTER: Lo scopo è esporre il quadro. Mettiamo in giro la balla del destino che si legge … quante volte cambia il contenuto? Che stupido, l’ho fatto io!

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EDO: Un migliaio di volte poi torna da capo … idea, lo facciamo leggere solo agli eletti … ci inventiamo una setta alla luce del Sole … sono scappato apposta per mettere in scena il miracolo!

RITA: Così arriviamo all’ergastolo … io ho sempre paura .. troppe conseguenze ragazzi!

EDO: L’originale l’abbiamo portato dall’Egitto non ti ricordi? Ce lo aveva fatto quello scribacchino sul Nilo .. . aveva quei colori che si usavano tanti anni fa … non ricordi … quelli che si vedevano con la luce della Luna … questo è un sofisticato congegno elettronico di tuo figlio: lo mettiamo in una nicchia con una lampada puntata e il gioco è fatto. La gente ha bisogno di credere, diremo all’ispettore di accomodare la cosa …(Non termina il discorso perché entra l’ispettore). Carissimo Marco, la stavamo aspettando!

MARCO:     Già! Quel manufatto che spacciate per reperto egizio, che cos’è in realtà?

EDO: Un reperto egizio regolarmente acquistato … non ne esiste un altro .. pezzo unico …

MARCO: E racconta il destino della gente che lo legge, ma, per chi non lo sa fare lo può leggere un altro in vece sua a certe condizioni! Si rende conto che se si viene a sapere si scatenerebbe il putiferio? Questo paese diventerebbe come Lourdes. Per di più laica .. la gente si ammazzerebbe per sapere, avrete addosso la Chiesa e chissà chi. Io vi propongo di desistere da ogni tentazione per il momento … prima sentirei Paola. (Riappare dopo l’intervista con Evelina).

PAOLA.        Eccomi! Allora pubblico tutto signore?

EVELINA: Tutto! (Escono tutti).

Scena terza

WALTER: E’ venuto bene il marchingegno, sembra veramente una tela antica, bisognerebbe migliorare la rotazione dei geroglifici, aumentarne la quantità di destini ma, coi mezzi che ho … più di così. Alcuni colleghi sono già a dieci mila rotazioni.

EDO:                Rita, guarda fuori ,c’è tanta gente … oggi arriva la “Ballarini” sotto

mentite spoglie, se la riconoscono è finita.

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RITA:               Vado a prendere il giornale, ci sarà l’articolo di mia madre … non uscite.

WALTER: Se per caso scoprono che è stata tutta una messa in scena?

EDO: Non l’ha capito nemmeno l’ispettore … figurati: qui in paese credono alla perdita di memoria … che sono stato rapito con la macchina del tempo da chissà chi, lo sai che quelle lettere mi sono costate trecento euro … francobolli, carta, un addetto dell’ambasciata dell’ (Si ferma, arriva Marco). Zitto. Buongiorno egregio ispettore.

MARCO: Mi prenda in giro … continui la sceneggiata … guardi che ho capito tutto!

EDO:                Tutto cosa? Della Ballarini? Caro amico lei è stato un fesso mi creda ..

l’hanno coinvolta in una truffa ai danni dello stato senza che se ne accorgesse . MARCO: Voi cosa c’entrate?

WALTER: Niente! Sapevamo che l’architetto doveva esportare valuta in Svizzera e non potendolo fare noi ha pensato bene di coinvolgerla in un affare di cuore. Dopo una settimana che vi frequentavate, la signora , ha escogitato lo stratagemma della dimenticanza dei documenti in Hotel … scommetto che la valigetta è passata inosservata alla dogana proprio perché l’aveva lei, che è conosciuto. Ebbene in quella valigia c’erano due milioni di euro. Il premio per il “trafugamento della statua”.

MARCO: (Aveva intuito ma non sapeva del contenuto).Mi avete incastrato … perché proprio io? Con tutta la gente che c’è?

EDO:                Lei era la persona più insospettabile sulla piazza in quel momento. Si

nasconda: arriva la “Ballarini “… sarà riconoscente , vedrà!

RITA: (L’ispettore credendo si tratti della Ballarini si nasconde dietro una finta parete). Marco, venga fuori … per oggi non arriva … c’è la sua futura mogliesulle scale … vuole un consiglio: stia zitto con lei.

MARCO: Vi rendete conto che sono un ufficiale di Polizia … potrei farvi arrestare per un sacco di reati.

EDO : Ma non lo farà! Il più esposto è lei. Lo vada a dire ai suoi superiori che ha esportato euro in Svizzera! E’ stato Il Ballarini a far pubblicare l’articolo, non i suoi colleghi … leggiamo il giornale … ecco qua. Questa è Paola che scrive … allora …” E’ magicamente tornato a casa l’artigiano scomparso … era in condizioni pietose ma ancora in grado di ricordare alcuni eventi prodigiosi che gli sono capitati nel

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corso della incredibile assenza” … la Madonna … è andata giù pesante tua madre … “i familiari pensano ad un rapimento alieno, mentre gli esperti sopraggiunti per la circostanza asseriscono che c’è stata una fuga temporale … e che il signor Della Spiga sia entrato in possesso di un oggetto rinvenuto durante una scavo in Egitto in grado di prevedere il destino … l’oggetto risalirebbe a una decina di migliaia di anni fa! Gli studiosi del paranormale si stanno scervellando azzardando ipotesi di ogni sorta in quanto il signor Della Spiga non intende mostrare l’oggetto in pubblico” … Bene!


MARCO:


Cosa avete intenzione di fare con quel coso?


EDO:                Vedrà! Marco, le voglio proporre un affare. Ci aiuti a mettere in piedi la


buffonata … farò in modo che il suo insano gesto venga archiviato senza conseguenze … che lei in quella occasione al mare non c’era … nessuna valigetta .. niente.

MARCO:   Questa si chiama corruzione di pubblico ufficiale lo sapete?

RITA:              Quale corruzione? Ha fatto tutto da solo!

MARCO: E per la faccenda della Germania? Le carte le ho io, vi metto in galera se voglio!

WALTER: Quali carte? La potranno accusare di essere in possesso di documenti segreti, glieli abbiamo dati apposta. In sostanza è una denuncia di furto al museo che lei non ha inoltrato! Ci sono le sue impronte: noi non le abbiamo mai toccate! Diranno che le autorità tedesche le hanno inviato copia della denuncia e lei non l’ha inoltrata presso il ministero dei beni culturali! Purtroppo per lei quel furto al museo non è mai avvenuto! Ci sarà un incidente diplomatico.

MARCO: (Si accascia sulla sedia).Mi avete incastrato bene … e tutto per una donna … che tra l’altro assomiglia a Emma.

PAOLA: Sei qui, avete letto l’articolo’ Bello eh! Ne abbiamo per un anno. Signor Edo, c’è una cosa che mi sono chiesta, ho impiegato un po’ di tempo ma … come mai le telecamere di sorveglianza di tutto il paese erano spente? Come mai i telefoni non hanno funzionato per una decina di minuti? C’è stato un oscuramento delle telecomunicazioni.

EDO: Vede, mi attribuisce poteri che non ho! Ci sarà stata un’interruzione di corrente .

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MARCO: Me lo sono chiesto anch’io … e non c’è spiegazione alcuna, la banca ha detto che per loro è tutto regolare,i negozi non hanno rilevato danni. Io credo che qualcuno abbia volutamente tolto la corrente per una decina di minuti … l’Enel ha confermato un distacco tra le undici e le undici e dieci del ventiquattro Luglio. E neppure loro hanno spiegazioni. Il funzionario ha pensato ad una fasatura automatica. Comunque è tutto da dimostrare. Edo, lei non sa niente è ovvio!

EDO:                E’ ovvio … ero al bar e …

PAOLA:        E l’hanno caricata sull’astronave … certo che è una bella messa in scena

…ho capito il vostro gioco non sono scema: l’unico che ci sta rimettendo è lui.

(Indica Marco).

EMMA:         Permesso, bene ci siamo tutti. Rita scendi che sei desiderata dagli

scienziati della Domenica. Dagli corda … ti porteranno su Marte!

EDO:                D’accordo! Emma … hanno capito tutto!

MARCO:     Cominciamo ad intenderci! Emma, cosa mi dice di questa” Ballarini”?

EMMA:         Non lo so! Chi è? Ah si quella del mare.

MARCO: Emma, lei è in bilico tra la galera e l’esilio immediato … loro non li posso toccare, per ora, ma lei … dica la verità! Quella della foto è lei?

EDO:                Emma, … non peggioriamo le cose, diglielo.

RITA:                Ormai la frittata è fatta … confessa!

MARCO. Come mi avete coinvolto in questa faccenda? E’ partito tutto dal mare, quel giorno in spiaggia, avete architettato li il progetto?

EDO: Non sono cose che si improvvisano ispettore … ci vogliono anni … noi sapevamo che lei andava in quel hotel già da un bel po’ di tempo … è stato facile.

PAOLA: Ti sei comportato come un bambino … tutto per una come questa furbona. Trovate il modo di farci uscire da questa situazione … quello che volevate ottenere l’avete avuto su di un piatto d’argento … basta!

RITA:              Ok! Lei scriva tutto quello che le diciamo e la finiamo …

MARCO: Penso che tu abbia capito che è stata una messa in scena colossale per far soldi alle spalle dei fessi … vogliono sfruttare il quadro per arricchirsi …

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probabilmente si tratta di un congegno elettronico … il bello è che hanno bisogno della Sibilla per farlo funzionare.

PAOLA:        lo so! Non mi dite che avete intenzione di usarmi come interprete di

quelle minchiate … e no eh! Piuttosto vado in galera! Adesso capisco. Mi avete scelta con cura perché sapevate che noi stiamo insieme … che contatti avete?

EMMA: Ispettore, le devo confessare una cosa: Noi sapevamo che lei sarebbe venuto ad investigare qui!


MARCO:


In che modo?


EDO:


Semplice! (Non termina la frase perché arriva Evelina).


EVELINA: Che bella brigata? Stasera accendete la televisione vedrete che bello! Ho raccontato di tutto a quei fessi di professoroni … certo che abboccano, basta dargli l’imbeccata che … dimmi Edo, in fin dei conti dove sei andato, te lo chiedo perché hanno avanzato delle ipotesi veramente assurde! La macchina del tempo, la visita degli alieni … io scherzo ma questi qui ci credono davvero! Se pubblicano un quarto di quello che hanno registrato c’è da riempire un’enciclopedia.

EDO:                Non sono sparito … Rita … Marco …

MARCO:   Taccia che è meglio!

EVELINA: C’è di peggio? C’è in giro la voce che deve arrivare la “Ballarini” è vero?

EDO:                E’ già qui, tranne che tu non la vedi!

EVELINA: Oh signur! Ghe capisi pù nagott! Qualcuna dell’oratorio parla di miracolo. Cosa voleva dire? (Va in cucina a depositare un pacchetto).

MARCO:     E’ quello che è successo!

PAOLA: Già, un miracolo di quelli che capitano raramente … mi conviene scriverci sopra un bell’articolo … Marco andiamo a riflettere da un’altra parte! Stavolta faccio di testa mia. La gente non andrà più a Lourdes, verrà qui. (Esce con Marco).

RITA: Scema che non sei altro, stavi per dirlo che sei tu la Ballarini … lasciamoli nel dubbio.

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EDO:                Ormai, dobbiamo solo sperare che si lascino coinvolgere senza troppe

storie: il dispositivo funzionerà?

WALTER: Per almeno dieci anni. Sai quanti soldi .. se il fenomeno non interessava non sarebbero venuti in massa … dobbiamo andare avanti .. papà, se ci fermiamo adesso ci scopriremo. Hanno bisogno di soprannaturale e noi glielo diamo. Se Paola ti ha promesso cinquemila gli altri non saranno da meno … confonderemo anche i preti.

RITA:              Lasciamoli fuori che è meglio, dammi retta!

EDO: Quest’idea è stata Paola a lanciarla sul mercato, è lei che ha cominciato a dire che … no, non è stata lei … chi è allora? L’articolo degli ufo non è di Paola!

RITA:              Quel giornale che parlava di questi “alieni” non era il suo. L’articolo non

era firmato … Edo?

Scena quarta

Il grande inganno

PAOLA: Accendo la telecamera … un momento … ecco.” Allora signor Edo, sono passati tre giorni dalla sua miracolosa ricomparsa, cosa ci può dire, si ricorda qualche fatto … si rende conto che non ha lasciato nessuna traccia che la Polizia potesse seguire per rintracciarla … è come se si fosse volatilizzato “..

EDO : “Non lo so, mi sono trovato in un altro posto, poi mi hanno detto che era Formia e … so che ad un tratto mi è apparso un manufatto che ho in casa da decenni e mi ha guidato portandomi qua e la … ed ero costretto ad obbedire altrimenti mi ammoniva … Gli Dei ti condanneranno per l’eternità, poi credo di aver visto una figura femminile che sorrideva e mi faceva cenno di eseguire gli ordini “…

PAOLA: “Vi starete chiedendo: E’ possibile tutto ciò? Devo dire che le prove di quello che dice il signor Della Spiga ci sono. Ho letto personalmente il manufatto in questione e sono rimasta allibita dal contenuto. Ma la cosa più sorprendente è che cambia ogni volta che lo si legge … ad esempio se lo leggo io, appare il riassunto della mia vita, se lo leggete voi, apparirà il vostro … è un grande mistero. Edo, come ne è venuto in possesso?”

EDO: “In Egitto, l’ho preso in Egitto, chi me l’ha venduto ha detto che è un reperto antichissimo e dice sempre la verità … ho sempre avuto paura a toccarlo.”

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PAOLA: “Rimane sempre il fatto che bisogna essere un egittologo per poterlo leggere!”

EDO: “Si, ci vogliono conoscenze ..il bello è che se lo si legge allo specchio non appare la vita del lettore ma bensì quella di colui che ha chiesto di leggerla, basta dire il nome … nell’antico Egitto il nome era segreto proprio per celare i fatti personali che non dovevano essere svelati per nessun motivo.”

PAOLA:        “Cosa intende farne di questo oggetto?”

EDO: “Creerò una specie di tabernacolo in modo che tutti possano leggere il proprio destino … o perlomeno quello che li aspetta nell’aldilà!”

PAOLA: “Non crede che così facendo possa mettere in dubbio le certezze millenarie dalla Chiesa?”

EDO: “Non credo proprio! Tutto sommato se esiste un Dio deve essere comune a tutte le civiltà, lo si può chiamare in tanti modi ma ,.. alla fine.”

RITA: Basta, hai già parlato fin troppo. (Si affaccia la balcone per sbattere un panno). Mamma mia … c’è un sacco di gente in strada. Paola li mandi via.

EDO:                No, ci parlo io! (Si affaccia, è accolto da grida di gioia, è di spalle

rispetto al pubblico). Amici, abbiate fede … tra un po’ di giorni mostrerò la reliquia.Potrete vedere tutti i miracoli che sa fare! Tornate a casa, non create disordini, l’ispettore è stato chiaro: niente turbamento dell’ordine pubblico.


MARCO:


Che bravo, adesso disciplina anche il traffico?


EMMA:


Stiamo esagerando Edo … torna indietro …


PAOLA: Non vorrà che mi metta a tradurre i geroglifici, se la veda da solo, chiami un esperto santone …


RITA:


Ha detto che li leggeva lei!


MARCO: Bene, per modo di dire , intendiamoci … Emma, perché si è spacciata per questa Ballarini?

EMMA: Me lo ha chiesto lui, l’architetto! Faccia credere di essere mia moglie, ci penso io ad organizzare il trasporto … e così ho fatto.

PAOLA:        Perché? Che bisogno aveva costui di evadere una somma del genere?

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EDO: Non l’avete ancora capito : ispettore … non è una somma proveniente da evasione fiscale … è il guadagno illecito di quella statua famosa di mio padre … diciamo “rubata” a Berlino per conto di alcuni personaggi importanti. E’ rimasta decenni nascosta in una località segreta del centro Italia.

MARCO: Ho capito, una di quelle località che ha visitato in quei giorni! Che cos’è in pratica, un porta documenti ,un aggeggio misterioso anche quello?

RITA. E’ meglio non saperlo, mi ascolti: nell’ ottanta due, quando siamo tornati dall’Egitto, diciamo, dei personaggi molto potenti ci chiesero di portare in Italia la statua e di tenerla per un po’ di tempo … e così abbiamo fatto … a quel tempo eravamo ignari del contenuto ma, col passare degli anni capimmo il mistero.

MARCO:   E cioè?

EMMA:         Meglio di no Edo!

PAOLA:        Ormai siamo in ballo … ditelo e morta li.

MARCO:     Al punto in cui mi trovo potete anche dirmelo … se parlo finisco dentro:

almeno so il perché!

LUIGI:            (Entra in quella, si avvicina a Edo e tenta di picchiarlo). Maledetto

imbroglione, cosa vai dicendo: che cosa è tutto questo putiferio che si è scatenato in paese? Che reliquia hai, cretino! Leggi il giornale, l’Arcivescovo ha preso posizione nei tuoi confronti: ti scomunicano se non ritratti tutto. Mi sembra di stare al tempo di Galileo!

MARCO:   Si calmi Luigi, metteremo a tacere le voci maligne.

LUIGI:            Che maligne? E’ d’accordo anche lei per caso? Bella combriccola ..

.cos’è la nascita di una nuova setta?

EMMA:         Papà, non complicare le cose … torna a casa e non parlare con nessuno.

RITA:              Sono le parrocchiane che ti gonfiano la testa.

UGO: (Arriva trafelato).Edo, il parroco ti vuol parlare, vai in canonica. Ha ricevuto una lettera spedita ottant’anni fa, crede che tu possa spiegarne l’origine.


EDO:

del passato.


Ha visto ispettore? Anche lui si rivolge a me: sta subendo la maledizione


MARCO:


Edo, non passi il limite … ha capito?


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LUIGI:


Che limite? Ispettore c’è qualcosa di losco?


EDO:

niente.


Vado? (Marco fa cenno di no).D’accordo, facciamo finta che non so


RITA: Io andrei … mi piacerebbe vedere che cosa salta fuori … se l’Arcivescovo ti vuole scomunicare avrà le sue ragioni. Perdono il potere sulla gente se ti sostituisci a loro. Il libero arbitrio va a farsi benedire …ripristiniamo il paganesimo … una sorta di neoplatonismo.

PAOLA: Mi sembra molto colta Rita. Siete riusciti a mistificare bene le vostre conoscenze. Devo dire che avete individuato bene i meccanismi socio culturali, avete architettato il tutto su basi filosofico-religiose sfruttando la credulità popolare? Bravi. Non voglio essere coinvolta in un’avventura senza fine.

LUIGI: Non ho afferrato bene ma, … Cosa centra lei? Vada a casa a dormire. Anzi, vado io che è meglio!

UGO:                 Avete scombussolato il paese: accidenti a voi! Qualcuno si aspetta

l’esposizione della reliquia … mettetela sotto il portico … ci sono un migliaio di persone che fanno domande a destra e a sinistra …

MARCO: Non si può, va riparata bene e deve essere guardata da lontano, vero Edo e poi ci vuole l’interprete … vero Paola? Signori potete uscire un attimo. Devo parlare con questi tre maghi! (Escono Luigi e Ugo).Cosa ci guadagniamo noi due oltre a non finire in galera? Chi siete per poter decidere riguardo certi documenti segreti?

EDO: Il furto non è mai avvenuto … l’ha capito no! Berlino ha escogitato tutto il meccanismo per far sparire dei documenti segreti del nazismo nascosti nella statua

…Durante la nostra permanenza in Egitto venimmo contattati da un funzionario del governo tedesco … mio papà lavorava per l’ambasciata italiana , conosceva tutti e ci fu chiesto di spostare in Italia l’oggetto. Ho i documenti che attestano l’acquisto. Ma, in queste faccende è meglio far apparire che è stato commesso un furto … ecc. ecc.

MARCO: Così l’anno scorso l’avete rifilato a me ed io come un fesso ve l’ho consegnato su in piatto d’argento! Da quanti anni era nascosto? (Edo indica “trenta cinque”).

RITA: No, lei ha trasferito il denaro che è finito su di un conto cifrato intestato a qualcuno di grosso .. non certo il Ballarini … del quale non conosciamo nemmeno il nome vero!

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PAOLA:        Marco, cerchiamo di non pestarci i piedi. Ormai ci siamo dentro fino al

collo … va bene per quel che mi riguarda collaborerò alla traduzione ma voglio il quindici per cento dei ricavati.

EDO:                Voi non siete nella posizione di chiedere … tuttavia darò il cinque per

cento a tutti e due e … mosca!

MARCO: Lei è un truffatore … si ricordi che appena scopro una falla vi mando in galera!

EMMA: Paola, venga che scriviamo un bell’articolo di fondo su quel suo giornale che vende cento mila copie al giorno da quando è successo il miracolo … perché è un miracolo … vede, ho già preparato tutto.

PAOLA:        Cosa devo fare?

EDO:                Scrivere!

MARCO :  Chi è al corrente oltre a voi quattro?

WALTER: Nessuno! Preparo la nicchia giù sotto il portico. Bisognerà ordinare un vetro molto spesso, anti proiettile: la gente deve stare a dieci metri di distanza perché … perché … lo so io!

PAOLA:        Cosa racconteremo ai professoroni che ballano in giro per il paese?

RITA: E’ lei la giornalista .. inventi … inventi … (Va alla finestra). Quanta gente … Edo, vai fuori a placarli!

EDO:                Ci penso io! (Va a sua volta al balcone, è accolta da un tripudio).Amici,

a breve esporrò la reliquia, abbiate fiducia, tutti potranno vedere il loro passato e il loro futuro … adesso tornate alle vostre case , non create disordini, non date adito alle forze dell’ordine di intervenire , potreste pentirvi, vi potrebbero privare della reliquia. Anche questa è fatta ...

Scena quinta

Qualche tempo dopo

RITA: Vediamo un po’ … ecco l’articolo della nostra Sibilla …” Il vaticano sembra interessato alla faccenda che tanto putiferio sta generando in quelle località di confine. Sono giunti a migliaia fin dalla Germania dalla Svizzera e da tutto il nord

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Italia. E’ sorprendente come la gente penda da un manufatto dell’antico Egitto che, anche se probabilmente racconta chissà che , sta sconvolgendo il quieto vivere di migliaia di persone. Sul luogo è sopraggiunto anche il professor Medu Neceru considerato il maggior egittologo del mondo”. … Professore, cosa ne pensa di questo oggetto? …” In un primo momento credetti si trattasse della solita burla ma, avendo io stesso rinvenuto un oggetto simile penso che possa essere autentico, sono in attesa di poterlo osservare. Il signor Edo crede di esserne certo: risale al dieci mila a.c. Ora in quell’epoca la scrittura geroglifica non era presente presso alcun popolo … quindi o si sbaglia clamorosamente oppure devo rivedere le mie ipotesi.” Capisco! Pensa che ci sia qualcosa di più antico che per qualche ragione ci è sempre stato tenuto nascosto: per motivi religiosi magari? … “ E’ probabile … io non lo so! Alcuni, diciamo così,”studiosi” credono che sia possibile …”

EDO:                Perfetto! Senza la stampa non si va da nessuna parte … la prima

preoccupazione è stata proprio quella: ingannare tutti tramite l’ufficialità. Rita, Emma, bisogna indire una conferenza stampa, li facciamo venire tutti e dopo cominciamo il “carnevale”.

EMMA:         E’ meglio di no … lasciamo scorrere … Sei andato dal parroco per

quella lettera? Dobbiamo coinvolgerlo: devono venire i vescovi a vedere il miracolo in diretta. Pensate se per caso indovina qualche stranezza proprio su di loro? Chi oserebbe mettere in dubbio il fenomeno?

EDO: Indovina, stai certa! Certo andrà perfezionato, non è semplice . Il prete? Ha una paura matta perché parla di un fatto avvenuto ottant’anni fa. Il bello è che non l’ ho spedita io! E’ arrivata veramente in ritardo! Pare riguardi la sua famiglia .

RITA:              Non ci voleva porca miseria.

EMMA:         Vado ad indagare … le betoniche sapranno.

WALTER: (Risale dall’esterno). I muratori hanno quasi finito il contenitore e domani arriva la vetrata anti proiettile. Tre giorni e partiamo alle grande. … Papà, sarebbe opportuno non far pagare quote ma lasciare un contenitore per le offerte che fingeremo di devolvere a qualche fantomatica Onlus che, gira gira, farà capo al conto segreto in Svizzera.

EDO :              Buona idea!

EVELINA: (Arriva con Luigi e Ugo). Si può sapere che cos’è quel gabbiotto che state costruendo sotto il portico?

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LUIGI:            Già, che cos’è?

UGO:               Non vorrete mica mettere dentro il quadro? Edo, proprio tu?

RITA: Cosa c’è di male? La gente lo vuole vedere … prima o poi arriverà una commissione ecclesiastica per controllarne la veridicità e tu ti meravigli?

LUIGI: Perché, pensi che ti daranno il bene placito per ‘ste scemate? Voi state perdendo il lume dell’intelletto .. su questo sono sicuro senza che lo dica una commissione ..

EVELINA: Sono andata a confessarmi … e prete è sconvolto .. pensa che la sua parrocchia sia finita nell’occhio del diavolo … ha paventato disastri , punizioni celesti …

RITA: Ha già messo in atto la “contro riforma” prima ancora di cominciare! Mamma, stai attenta a quello che dice perché cercherà di ostacolarci in tutti i modi.

MARCO: (Arriva con Paola).Lo sapete che per colpa vostra sono stato convocato dal ministro dell’interno per dare chiarimenti circa il mio viaggio a Lugano … e sappiamo tutti a cosa mi riferisco.

RITA:              A cosa si riferisce ispettore?

PAOLA:        Non dico niente .. non dico niente ..

LUIGI: Dica dica pure: ci metta al corrente di quello che sta succedendo in paese perché non ci si capisce più niente!

MARCO: Quello che capita lo sanno tutti! Il quadro che vedete qui è miracoloso, prevede il destino di tutti … lasciateglielo esporre. Dopo ci penseremo.

EVELINA: Tu credi che sia vero quello che dice? (Edo e Rita fanno cenno di si).

EMMA: (Entra di corsa, cerca di parlare ma, trovandosi davanti a Marco e gli altri borbotta frasi strane). Sonooo… insomma …che bello quel capanno qui sottoil portico? E’ per le galline?

MARCO:   No, per i polli!

LUIGI:            Fa differenza?

PAOLA:        Non sa quanto!

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EVELINA: Ammesso che vengano a vederlo, chi lo legge? Chi vi assicura che il lettore dice veramente quello che c’è scritto?

PAOLA:        Per i primi tempi lo tradurrò io, poi, in seguito lo farà qualcun’altro!

MARCO:   Dovrai fare molti straordinari .. ci sono centinaia di persone in fila.

EDO :              Stabiliremo dei turni.

LUIGI: Metteremo un bel cartello con scritto: “ i miracoli avvengono dalle ore tot alle ore tot”. Se volete andare in galera … siete sulla strada giusta . Ispettore, lei lascia che tutto avvenga in modo così plateale senza dire nemmeno una parola.

MARCO. Non c’è niente di illegale … non c’è dolo, nemmeno istigazione a qualsivoglia dottrina religiosa … verranno date delle offerte a vario titolo. (Occhiataccia tra Marco e Paola).


WALTER:


Vado a Milano a comprare la lampada rivelatrice.


PAOLA:


Avete letto l’articolo di oggi?


EDO:

ha scritti?


Ce ne uno su ogni giornale senza che io abbia rilasciato interviste, chi li


PAOLA:        Vediamoli! (Legge) Si, questa la conosco. Parla di un’intervista col


professor Medu Neceru … ha già parlato con me …” mi devo ricredere, quello che al momento mi apparve come un antico reperto egizio oggi mi appare come un artificio costruito “ad hoc “, insomma una messa in scena bella e buona” … ma come prima dice … “ durante la mia carriera ho avuto modo di imbattermi in manufatti di ogni sorta ma questo è troppo preciso per essere tanto antico … poi il fatto che i geroglifici cambino significato e disposizione tutte le volte, francamente mi sembra incredibile”. Tuttavia, quello che più mi ha sorpreso è la perfezione degli scritti … chiunque ha architetto il tutto è sicuramente molto molto bravo, o è un egittologo straordinario o è uno scriba eccezionale dell’antichità. Badi bene che sto parlando delle foto pubblicate sui giornali perché non mi è stata concessa la possibilità di vederlo. Sono perplesso.” Cambia parere in fretta quest’uomo!

EDO:                Cosa significa che non ci crede?  (Ha preso un altro quotidiano, legge).

Qui c’è un’altra cosa … professore .. è un altro … dice …”ho visitato il sito ma non l’oggetto, sono curioso … mi aspetto grandi rivelazioni … in passato ho avuto occasione di rinvenire durante uno scavo un aggeggio come questo, che, ripeto non ho ancora avuto il piacere di vedere : a questo proposito pregherei il proprietario di invitarmi per un amichevole consulto”. .. Bene, adesso cosa facciamo?

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RITA:


Come vedete i pareri sono contrastanti … tutto come previsto …


UGO:               Quando ti hanno rapito hai avuto una visione, ti è apparso qualcuno che


ti ha consigliato di fare tutto questo? Dove ti hanno portato? Mi sembri un’altra

persona. Premetto che di queste cose non ci capisco molto ma non può uno da un momento all’altro trasformarsi in santone … Edo, non ci credo!

EDO: E’ come dici tu … una visione, ho capito che la gente ha bisogno di verità nuove, di credere in un qualcosa che ti dica dove andrai a finire dopo morto. Tutte le religioni parlano di Paradiso, di Inferno ,ma cosa sono … luoghi astratti più immaginari che altro. Questo aggeggio di dice chiaramente cosa succederà nell’aldilà.

LUIGI: Voi mi fate paura! Cosa pensi di ricavare da tutto ciò? E’ una pagliacciata che finirà come tutte le altre fesserie in un bicchier d’acqua!

RITA:              Vedremo!

EVELINA: Mai e poi mai mi sarei aspettata una cosa simile da voi, che è vero ,non siete cattolici ma da qui a mettere in scena ..

MARCO: Signori, vi ho detto che non c’è niente di male fino al momento in cui non si intacca l’ordine pubblico, ognuno è libero di esercitare qualsiasi forma di religione che vuole a patto che ..


LUIGI:


A patto che?


UGO:


A patto che non si danneggia nessuno. Giusto ispettore?


MARCO:


Esattamente!


PAOLA:        Allora, ditemi quando iniziamo perché devo rispolverare i testi, i


dizionari di egiziano-italiano ecc …

EVELINA: Ci sono dizionari anche di quelle lingue li?

PAOLA: L’antico egiziano venne parlato fino al quarto secolo dopo Cristo! Al mondo ci sono sette che lo parlano ancora.

LUIGI:            Mi viene la pelle d’oca! Torno a casa, se ci riesco.

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Scena sesta

Quindici giorni dopo


UGO:


Quanta gente sarà venuta fini ad ora?


RITA:


Circa cinquanta mila.


EDO:                Abbiamo raccolto settanta mila euro fino adesso. Li devolviamo ad


opere di bene … ad un Onlus di Milano che raccoglie denaro per l’Africa.

LUIGI:            Per lo meno siete onesti … l’ispettore cosa dice?

RITA:              E’ contento che non succede casino!

EVELINA: E la giornalista? Indovina a quanto pare? E’ più brava di quello che

pensavo! Pensa che ho visto anche il parroco: stava prendendo appunti per qualche relazione da mandare al vaticano.

WALTER: Non deve indovinare, deve tradurre quello che appare.

LUIGI: Vediamo un po’ che scrivono oggi! … allora … ah, ecco qua … dunque …” arrestato l’ispettore Sordinetti perché trovato in possesso di documenti segreti molto compromettenti”. Che documenti?

EDO:                Chissà cosa ha combinato quello li! (Scambio di occhiate ).

EVELINA: L’ho sempre detto io: quello li mi piace poco! Che sia un criminale?

RITA: Ma no, è un uomo in gamba altro ché … fossero tutti come lui (Sa bene quel che dice).

UGO:               Sebbene non sia riuscito a trovarti si è dato da fare molto, ha scatenato

centinaia di poliziotti; hanno perlustrato tutto il paese e oltre … sono passati anche di la, vuoi dire che si sono accorti? (Cioè in Svizzera,in quei luoghi viene definito “di la” il passaggio del confine).

RITA: Ci sono degli accordi internazionali … Edo (Si sentono dei rumori provenienti dal cortile, Rita si affaccia). Chi sono … c’è il vescovo … Madonnasanta … vai giù .. c’è anche la Paola … (Edo si precipita seguito da Luigi ed Ugo). Speriamo che tolga la cassetta delle offerte almeno!

EVELINA: Sono curiosa di sapere! (Esce pure lei).

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WALTER: (Nel frattempo è entrato e uscito dalle camere come se stesse preparando qualcosa). Mamma, cosa credi che dicano … fanno gli scettici poi dopoun po’ spareranno a zero … ha ragione papà, dovevamo mettere una statua che piange … ma non è sufficiente.

RITA:              Walter, lo sappiamo che è una mascheratura … che prima o poi si

scoprirà il marchingegno ma nel frattempo avremo un bel po’ di soldi: non è questo lo scopo?

WALTER: Si ma …(Rientra Edo). Qual è la sentenza?

EDO: Non ci credono, bisogna aspettare il miracolo che dev’essere di matrice cristiana. Monitoreranno per molti mesi, hanno incaricato il don di sorvegliare il tutto. Ha detto che le offerte, per adesso non si devono raccogliere, a nessun titolo!

RITA:              Va bene! Non ha capito che se vengono loro in qualche modo

legittimano il fenomeno … lasciali fare … forse pensano di guadagnarci sopra come in altre parti del mondo?

EDO:                Si, ma qui si tratta di un fenomeno pagano, con tanto di sibilla che

profetizza … in qualche modo noi, con la trovata dei geroglifici,abbiamo mandato a monte la loro possibilità di stravolgere le cose! Se il miracolo viene da un’altra area religiosa, che appigli hanno? Non possono costruire una basilica ai geroglifici o agli dei pagani! E’ stata la scelta giusta, non avremo danneggiato nessuno quando tutto tornerà a posto.

WALTER: Quando abbiamo pensato questa cosa abbiamo calcolato anche questa evenienza!

EDO: Con l’ispettore cosa facciamo: bisogna intervenire. Chiamo questo Ballarini .. .” Pronto … sono mister X , mi passi il dottor K, è urgente”. … La linea è protetta … “abbiamo un problema :l’ispettore è finito dentro per quella faccenda e non doveva succedere … deve intervenire subito … si, resto in attesa. … mi richiami su questa linea … esatto. Buongiorno”! Speriamo: gli abbiamo detto che lo avremmo tenuto fuori dai casini …

RITA:              Spero per lui che non abbia mostrato i documenti a qualcuno di Roma

perché … ha parlato di ministero!

EMMA: (Arriva ora dalla casa parrocchiale).Sono tutti in riunione, il parroco ha mostrato quella lettera al vescovo … gli ha dato una sgridata … poverino … chissà cosa c’è scritto?

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EDO:


Come fai a saperlo?


EMMA:


Me l’ha detto la capessa!


EDO:              Organizziamo la conferenza stampa, adesso prendiamo posizione noi.


Dunque, ricapitolando: son sparito per dieci giorni, nessuno è stato in grado di trovarmi perché sono stato nel passato e a guidarmi è intervenuto un manufatto dell’antico Egitto che avevamo da anni senza conoscerne i potenziali segreti.

L’oggetto mi imponeva di far costruire una cappella affinché tutti potessero verificare la saggezza del massaggio in esso contenuto.

RITA: E, tramite una medium -traduttrice rivela il destino della gente. Sarebbe meglio che Paola non si facesse vedere da nessuno altrimenti ci sputtaniamo subito.

EMMA: D’accordo, ma ammettiamo che questo professore viene a leggere pure lui e la traduzione del messaggio non è concordante con quella di Paola? Non è mica scemo!

WALTER: Fidati, sarà coerente … Paola leggerà quello che appare sul quadro. (ha in mano un libro). Senza saperlo il nonno ha compratoquesto testo geroglifico … hocontrollato dappertutto non esiste copia .. probabilmente i manoscritti originali sono perduti per sempre … lo saprei dopo tutto sono egittologo pure io. Ho cercato a Torino a Parigi al Cairo, su tutti i testi non c’è traccia … per confondere le acque ho inserito dei determinativi che sono stati usati poche volte così i professori avranno difficoltà a stabilire la falsità … è un opera d’arte! Questo sarà una fotostatica degli originali che qualcuno ha fatto in Egitto per puro diletto. Li teniamo così ma non c’entrano niente.


RITA:


E coi preti, non ci credono è ovvio!


EDO:                 Non ci crediamo nemmeno noi, non vedo perché lo debbano fare loro.


Stiamo sulla superficie della cosa, lasciamo dire tutto quello che vogliono, per noi va sempre bene: l’importante è raccogliere denaro per lo scopo che sappiamo.

WALTER: Preparo un altoparlante, usiamo quello per il sonoro, è talmente piccolo che lo inserirò nel quadro: facciamo in modo che Paola non sia presente. Ho un programma che dissimula la voce umana alla perfezione. Scendo, dovrebbero già aver finito di montare. Bisognerà stare molto attenti al dispositivo qui in casa, l’ho nascosto bene giù in laboratorio: non deve scendere nessuno, solo Paola, la metteremo nella saletta col monitor. Questa notte bisogna piazzare la telecamera in modo che non la si veda … una nel quadro e la più potente nel foro sul muro.

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LUIGI: (Entra con Ugo).I muratori si fanno un mucchio di domande, non sanno a cosa servirà e hanno ragione. Voi siete matti da legare, parola mia … e anche sua. (Indica Ugo).

UGO:               Sei cambiato molto Edo, non ti riconosco più . (Bussano alla porta).

RITA:              Avanti! Buongiorno con chi abbiamo l’onore?

APOPIRA: Sono il professor Apopira, sono venuto per decifrare il … non so come definirlo .. avevo chiesto di poterlo visionare tramite l’articolo, … a seguito dell’intervista … ricorda?

EDO: Ah! È lei. Certo … deve aspettare che venga collocato nella nicchia qui sotto.

APOPIRA: Accedenti ho fatto un sacco di chilometri per venire fin qui … forse non mi conoscete, io sono un collega di Medu Neceru … (osserva Walter) lo sa che il suo viso mi dice qualcosa signor? …

WALTER: Dice a me?

APOPIRA: In passato aveva la barba o i baffi? Ma, forse mi sbaglio .. mi perdoni, si diventa vecchi e la vista se ne va … mi piacerebbe leggerlo in privato, capite, così messo in una teca assumerebbe un’altra dimensione … diciamo: “esoterica” …

RITA: Lei conosce la vicenda di mio marito? Questa tela l’abbiamo da decenni e solo adesso … mio marito è scomparso per dieci giorni a causa di questo maledetto straccio … (Cerca di non rivelare tutto).

APOPIRA: Lo so, lo so … un oggetto simile l’ho rinvenuto anch’io sotto la piramide di Sakkara, certo questo è molto complesso, ma sostanzialmente simile. Legge i destini, quello in mio possesso ne ha due : uno al dritto e un o al rovescio. Dove l’avete trovato?

RITA:              (E’ in grave difficoltà, non sa trovare spiegazioni).Beh!

WALTER:  E’ apparso in casa all’improvviso!

APOPIRA: Magia! … posso anche credere a tutto ciò ma ho dei dubbi sulla datazione. Secondo voi a quando risale?

EDO:                Non lo so … dieci mila … quindici … no lo so!

UGO:               Tu dici di averlo in casa da decenni, come mai non l’ho mai visto?

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RITA:              Era in cantina, due mesi fa l’abbiamo portato su.

APOPIRA: A quale scopo, dopo tanti anni? (Il professore sembra intuire le intenzioni dei quattro). Sapete, una delle cose più misteriose è questo tipo diinchiostro usato: nell’antichità c’erano dei trucchi per nascondere il contenuto ma questo francamente mi mancava. Come si rivela la scrittura? Ditemi quando lo esporrete …

EMMA:         Domani.

APOPIRA: Ma come fate a leggerlo? Chi è in grado di farlo? Ci sono più tremila geroglifici? Io stesso non li conosco tutti! Lo traslitterate?

WALTER: Si leggono da soli attraverso uno specchio inclinato. Basta dire il proprio nome e l’oracolo parla. (Mente).

APOPIRA: Capisco! Secondo voi quanti, diciamo così, “destini” appaiono?

EDO:                Non lo sappiamo.

APOPIRA: Parlerò col collega verremo insieme a farvi visita. Arrivederci! (Esce dopo alcune riflessioni che scrive su di un taccuino). Mi spiace di aver fatto unamontagna di chilometri per niente. Almeno a noi esperti lo potevate far leggere.


LUIGI:


La sa lunga questo qua e non mi sembra tanto convinto!


UGO:


Perché tu lo sei?


LUIGI:


Neanche un po’!


RITA: Lo sapete che Edo di notte non dorme più: da quando è tornato gli devo dare dei sonniferi, è sconvolto dalla paura per quel dannato pezzo di stoffa.


LUIGI:


Non lo sapevo! Vado in parrocchia a sentire la voci del paese.


UGO:


Si, andiamo.


MARCO: (Entra con violenza). Siete contenti … ve lo giuro se scopro una piccola falla nel sistema vi mando dentro per sempre!

EDO:                Però l’hanno rilasciato in fretta?

MARCO:     Non so come avete fatto ma … è intervenuto il ministro .. ma chi siete?

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RITA: Non importa chi siamo, l’importante è che abbiamo mantenuto la parola. Lei è libero o mi sbaglio? Domani esporremo l’amenicolo, pensi, non abbiamo più bisogno che la sua Paola ci rimetta la faccia.

Scena settima

Il miracolo, l’arrivo in massa della gente

EMMA: Siamo a ottocento mila persone. Abbiamo raccolto nove cento mila euro. Fermiamoci!

WALTER:  Sei matta, proprio adesso … tra un po’ spariremo tutti quanti nel nulla …

LUIGI:            (Entra con Paola). Leggete il giornale … pazzi che non siete altro.

PAOLA: Non è mio l’articolo … è di altri … “Nonostante l’ammonimento della chiesa i Della Spiga hanno continuato la raccolta di offerte in modo sospetto .. i fondi sembrano destinati ad una Onlus che fa capo a un personaggio oscuro residente in Svizzera … ora la magistratura intende fare chiarezza sulla vicenda.” C ’è anche della tua liberazione. “L’ispettore Sordinetti è stato rilasciato in quanto accusato di un fatto mai avvenuto … si tratta di un colossale equivoco” … lo credo bene.

M ARCO:  O mi dite cosa sta succedendo o spiffero tutto!

EDO: Cosa vuole spifferare, che ci stanno dando migliaia di euro di loro spontanea volontà … chi gli ha mai cercato nulla? E che lei (sottovoce) prende il cinque per cento?

PAOLA:        Levate la cassetta delle offerte allora!

EVELINA: (Entra come una furia). Miracolo, miracolo, un tale infermo si è alzato in piedi dopo che gli ha letto il futuro … (si accascia sul divano).


RITA:

fingono).


Oh Madonna ci voleva anche questa! (Edo si mette le mani nei capelli,


LUIGI:


Come, invece di essere contenti vi disperate?


EMMA: Adesso chi li tiene più .. prepariamoci alla disfatta, tra preti e professori … ci metteranno in croce!


MARCO:


Chi troppo vuole nulla strige cari i miei maghi!


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EVELINA: (Si siede sconvolta dal fatto). E’ guarito … c’è gente che lo conosce, lo sanno , sanno che da vent’anni è in carrozzina … è uno che viene da lontano ma chi è, dicono tante cose che … cosa avete messo in piedi? Don Giuseppe ha chiamato il vescovo … se si sparge la voce?

EMMA:         Affronteremo il caso!

APOPIRA: Permesso … datemi una sedia per favore … (fa dei gesti, ha il fiato mozzato dall’emozione). Non è possibile … ha indovinato tutto … il mio percorsoaccademico, la mia vita, la mia permanenza in Egitto … non è possibile … ha svelato delle cose che solo io conosco … anche di piccoli furti durante gli scavi … che diavoleria è mai questa signori … quei determinativi così antichi … non li conosce nessuno tranne tre o quattro persone al mondo! Forse … Dov’era nascosto?

EDO: (Ride, anche gli altri tre cercano di mascherare la loro ilarità) Non lo so professore, glielo detto è arrivato qui da solo trenta cinque anni fa!

APOPIRA: Non ci credo … ora vado al museo di Torino, voglio controllare delle cose … vi farò sapere: buongiorno. Una cosa: non si possono avere i testi originali? (Walter fa cenno di che non ci sono. Il professore prima di andarsene si sofferma a guardare ancora una volta Walter ma poi esce scrollando la testa come se avesse preso un abbaglio).

RITA:              Cosa ha visto? Che casino verrà fuori … Edo, Edo!

LUIGI: Voi site matti da legare … non ne voglio sapere, non contate su di me perché … da oggi non vi conosco!

UGO: Accidenti Edo cosa stai facendo? Il vaticano è in subbuglio, si sentono spiazzati. Il parroco dice che non essendoci nessun aggancio con la religione cattolica non può essere vero il miracolo.


RITA:


Noi non abbiamo bisogno che venga riconosciuto, non ci interessa.


LUIGI:            Mi state dicendo che lo avete organizzato solo per i soldi? Sciagurati,


maledetti imbroglioni … che bisogno avete? (Cerca di mettere la mani addosso al figlio). Se succede qualche casino vi denuncio .. Ugo, andiamo via da qui …satanisti!

EVELINA: Ditemi che non è vero .. (Si arrabbia molto, si agita, sta perdendo la calma). Rita, fai in modo che tutto rientri nella normalità altrimenti ti denuncioanch’io!

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EDO:

male.


Andate via, non abbiamo bisogno di sentenze: non facciamo niente di


EMMA:


perché l’ispettore non viene ?


PAOLA: (Ha un pacco di riviste e giornali esteri). Avete letto la stampa estera? C’è di tutto … ci sarà un assalto alla diligenza, preparatevi perché … volete un consiglio. Andatevene dal paese!


EDO:


Cosa dice Paola?


PAOLA:


Leggete , leggete!


RITA:


Non conosco il tedesco e nemmeno il francese!


PAOLA:        Allora! … “ Strani accadimenti in Italia” … caspita, sono un po’


arrugginita … “Due milioni di persone hanno visitato il sito, mai prima d’ora si era verificato un evento di tali dimensioni …. La certezza di avere risposte definitive sul

proprio futuro ha smosso le folle di mezza Europa”. … “la Chiesa non ha ancora preso una posizione definitiva al riguardo” … quando la prenderà vi scomunicheranno! … “Nessuno sa dove sono finite le offerte raccolte che, a detta del nostro inviato, sembrano sparite in Svizzera … la magistratura italiana ha aperto un fascicolo” … siamo nella cacca!

EDO: Abbiamo raccolto sei milioni e mezzo di euro e sono sul conto di una Onlus, cosa vogliono da noi?

MARCO: Ugo,Luigi, Evelina andate a casa senza rilasciare interviste, vi prego! (Escono tutti).Allora? Sto cercando di proteggervi, non so per quanto ancora riuscirò… ho fatto fatica a salire, c’è coda fino all’autostrada … fermatevi.

EDO:                E’ venuto un tale professore .. ha dei dubbi .. non ci crede.

PAOLA: Giù la maschera! Chi di voi è egittologo? (Walter alza la mano).Volevo ben dire! Dove hai trovato i testi? Sotto il cuscino?

WALTER: Si! … Va bene! Il professor Apopira è stato il mio insegnante all’università … pensa di avermi riconosciuto ma è incerto non ricorda perché a quell’epoca avevo la barba e i baffi … e sono ingrassato …

MARCO: Voi siete matti da legare … come esco da questa tresca? Chi vi copre? Non si può agire da soli, via …

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EDO: Il mondo non è come appare caro ispettore! Gli interessi in ballo sono tanti e disparati, cosa le devo dire!

RITA: Stiamo mettendo alla prova le convinzioni millenarie dell’Europa: come ha visto basta poco per smantellarle … una semplice stoffa .. una specie di Sindone pagana .. ha capito? (Ride, sa che non è vero). Tuttavia lo scopo è un altro!

MARCO: Il telegiornale parla di quattro milioni di persone … cosa interessa davvero? E’ un gioco pazzesco. Sono convinto che a voi non interessa affatto il risultato finale, a voi interessano i guadagni.


EDO:


Lei ha il cinque per cento non se lo scordi!


PAOLA:        Prima di salire ho fatto delle interviste ,non mi hanno riconosciuta


perché mi sono camuffata per bene … e raccontano che il quadro dice il vero nella maggioranza dei casi … come è possibile? Nessuno è in grado di prevedere la probabilità di azzeccarle tutte, dico il numero di volte che ci prende. Come sei riuscito? Io leggo quello che vedo, non so nemmeno se la persona che c’è davanti capisce se parlo di lui o del vicino! Ho calcolato che su dieci persone sei si sottopongono al “coso” e sono italiani. Alcuni scuotono la testa alcuni sono soddisfatti.

WALTER: (E’ reticente ma poi …) Abbiamo un programma molto sofisticato …

diciamo sperimentale: il logaritmo sul quale si basa è …

MARCO:     E’ … continua …

WALTER: E’ stato modificato da un gruppo di scienziati del quale faccio parte: serve per calcoli astronomici. Prevede la possibilità di lanciare capsule spaziali al di fuori del sistema solare e farle rientrare senza danno in tempi ragionevoli, in più sanno tracciare l’orbita da sole perché riconoscono lo spazio in cui si trovano rispetto alla Terra.

MARCO: Quindi indovina quasi sempre, nel nostro caso ma come fa? Analizza le facce della gente?

EDO: Esattamente! In base ai caratteri fisiognomici e alle domande che gli si fanno prevede e risponde. L’idea di usare Paola è solo per far credere che può sbagliare … l’infallibilità non ci interessa! Nel senso che lei potrebbe sbagliare a leggere. In futuro le telecamere che sono sparpagliate in tutte le città saranno collegate ad un grande computer che sarà in grado di riconoscerci e di sapere chi siamo, cosa abbiamo fatto nella vita cosa facciamo in quel momento, leggeranno i

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nostri pensieri attraverso la retina e saranno in grado di prevedere il futuro di ognuno. I politici di turno useranno questi sistemi per dominare il mondo .. . le democrazie del domani si baseranno sull’infallibilità del metodo e saranno in grado di prevenire omicidi o di provocarli se necessario … eviteranno colpi di stato, cattureranno i terroristi prima che compiano attentati e via dicendo … e lei ha contribuito a tutto questo.

MARCO:   In che modo?

WALTER: Portando il denaro che è servito e che servirà a sviluppare il sistema.

PAOLA:         Sono senza parole. Fortunatamente non mi hanno mai vista e

l’altoparlante è un sintetizzatore, Ma dimmi, io leggo quello che appare … Ah! Ho capito, quello che appare è già il risultato di questa analisi io traduco e … porca miseria … siamo nel futuro gente.

EDO:                Già! Possiamo fare soldi a palate se vogliamo!

MARCO:   Ma noi non lo vogliamo vero?

RITA:              Vero! Vogliamo la sicurezza economica per il futuro. Come avrà capito

siamo sul filo del rasoio … se si rompe l’equilibrio tra i vari personaggi in campo … la frittata è fatta!

WALTER: Prima o poi la smetteremo e ci inventeremo qualche diavoleria … qualcuno sparirà di nuovo e … finito!

MARCO:   Prima però ci sono molte cose che devo capire! La Germania?

EMMA: La Germania dice? I documenti che ha sono dei falsi. La statua che mio padre portò dall’Egitto è rimasta molto tempo in un deposito ferroviario di una città diciamo X e solo dopo la sparizione è stata collocata al suo posto diciamo Y. Noi abbiamo fatto un favore a loro e loro ne hanno fatto uno a noi dandoci una parte dei soldi che ha portato in Svizzera come ricompensa della manovra.


PAOLA:


Loro chi?


EDO:


Gli interessati al progetto!


MARCO:


E gli egittologi cosa penseranno?


RITA:              Non importa quello che diranno, i geroglifici sono praticamente


sconosciuti, nessuno ne conosce l’esistenza … sa, quando si scava .. non tutto viene reso noto … lo sa che Carter sottrasse qualcosa dalla tomba di Tutankamon prima che

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venisse ufficializzata la scoperta? Saranno anche dicerie ma … e poi geroglifici non c’entrano niente fanno parte della messa in scena. Come pensava di testare il congegno? Per misurarne l’affidabilità ci vogliono persone da esplorare, non trova?

EDO:                Avremmo potuto scrivere i “destini” in italiano senza scomodare gli

egizi ma, noi abbiamo bisogno di grandi masse : è la curiosità, la novità che mobilita la folla. Il bello verrà tra un po’ quando i preti non sapranno più che pesci prendere!

MARCO: E tutto il putiferio? Chi lo gestisce ora! Qui fuori ci saranno cento mila presone … cosa farete? Io non ho mai visto una processione di tali dimensioni.

WALTER: Tra un po’ lo vedrà! Papà, è giunto il momento di mostrare a questi signori il laboratorio.

PAOLA: Quest’affare ha smosso un capitale non indifferente … non voglio dire ma, sta contribuendo al risanamento dei conti pubblici! Ho visto chioschi di cibarie di porcherie d’ogni sorta, tutti che vendono, senza contare il movimento per venire fin qui! Ho fatto un calcolo approssimativo e … si tratta di svariati miliardi di euro.

EDO: Lo vede, non tutto il male viene per nuocere. Dando un qualcosa che non c’era la gente si è incuriosita a tal punto da scrollarsi di dosso credenze secolari prese per verità assolute e non solo,qualcuno crede di essere guarito … cosa vuol fare ispettore il mondo funziona così. Il risultato che questa operazione ha prodotto è simile ad altri che in altri siti è stato ufficializzato dalla Chiesa! Noi abbiamo studiato a lungo come muoversi proprio per non cadere in una situazione imbarazzante … la Chiesa non darà mai credito a dei geroglifici parlanti! In questo modo abbiamo salvaguardato tutti. Il nostro scopo è un altro.


MARCO:


Già! Ma quel tale che è miracolosamente guarito, lo sarà davvero?


EMMA: Faceva parte del gioco. Quell’uomo viene da molto lontano … diciamo che è a libro paga … le va bene?


PAOLA:


Mi pareva! Non ho mai creduto ai miracoli … figuriamoci se …


RITA:


Quando riterremo sufficiente la somma ci ritireremo svanendo nel nulla.


MARCO: A quanto dovete arrivare? Scusate, perché non chiedete fondi pubblici come tutti i ricercatori?

EMMA: (Ride). Vuole scherzare forse? Sono progetti segreti … se ci mettiamo alla luce del Sole … non è possibile … i governi interessati non vanno sbandierando i

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loro progetti … lei pensa che si possa sapere ?… Se si diffondesse la notizia di tale programma ci sarebbe una rivoluzione planetaria …

EDO: Ci vogliono ancora una decina di milioni. Il progetto è un fase di completamento. Fino ad ora abbiamo collegato un migliaio di persone al server e su questi ci siamo, ma lo scopo è di collegare tutti i cittadini.


PAOLA:


Come funziona esattamente?


EMMA:         Il progetto è mondiale, tutti i potenti vogliono controllare la popolazione.


Per ora la telecamera non è in grado di fare tutto da sola … per esempio la retina viene letta in modo non sempre corretto,e la scansione del cervello è ancora troppo lenta ecco perché ci sono degli errori … vedrà che tra un po’ anche altri posti avranno un quadro come questo … ci saranno apparizioni dappertutto!

EDO:                Leggere il pensiero è più facile di quanto si possa credere!

MARCO: Sono totalmente sconvolto … ma di quale scansione parla? ma perché un grande fratello su scala mondiale?

WALTER: Sul soffitto della nicchia c’è una specie di aggeggio che fa una risonanza magnetica neuronale … i pensieri …

RITA:              Escelon che cos’era? Non ci sarà più bisogno di satelliti in orbita, pensi

che risparmio? Controllo totale della popolazione, non è contento ispettore: lei dovrà andare a colpo sicuro senza indagare per niente tutto il giorno. Questa diciamo “telecamera” sa riconoscere le intenzioni di chi la guarda … prevede il futuro …

MARCO:     E’ pura follia … non mi è tutto chiaro … cosa c’entra la statua con.

EDO:                Niente! Il governo tedesco voleva portare in Germania un documento

riservato che riguarda la sua storia recente senza passare guai con la stampa , con il mondo intero … e … lo ha infilato in una terra cotta fatta al momento da un artigiano di Luxor … e … portata via come souvenir da mio padre.

PAOLA:        Che casino …

MARCO:     Avete detto che sapevate che sarei venuto ad indagare … come?

EDO:                Bella domanda! Non so se è necessario che lo sappia comunque glielo

dirò … L’anno scorso, a Milano marittima, il signor “Ballarini” ebbe l’idea di chiamare un tale di Roma “un signor X “ il quale predispose il suo intervento futuro riguardo la sparizione di un tale mezzo pazzo, che sarei io … il quale sarebbe

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riapparso dopo travagliati giorni in condizioni miserevoli … lei è un personaggio introdotto sulla scena: non doveva fare niente, frugare qua e la …

MARCO: Ecco perché mi dissero che mi avrebbero trasferito a Milano con un sub incarico a Varese per questioni logistiche … mi sono sempre chiesto il perché … perché vado spesso a Milano marittima, se ci andava un altro ci sarebbe finito lui nella cacca!


EDO:


Esatto! (Marco si mette le mani nei capelli).


PAOLA:        Siete dei personaggi molto potenti a quanto vedo? Io come ci sono finita


qui? Per caso o per …

WALTER: Non siamo nessuno mi creda io sono un ingegnere elettronico, venga di sotto e capirà … lei è stata calcolata proprio per la sua relazione con l’ispettore … o tutti e due o nessuno … il proprietario del suo giornale è un personaggio in causa … capito? Il dominio del mondo sta nell’elettronica avanzata … il futuro ci riserverà cosa mirabolanti altro che miracoli come quelli a cui siamo abituati!

MARCO: Ho paura : saremo ridotti ad una schiavitù così grande? Verremo controllati anche quando dormiamo.

EMMA: Il meccanismo è partito, era logico pensare che lo sviluppo continuasse all’infinito … o ci fermiamo ora o mai più!


EDO:                Quante visite abbiamo oggi?  (Va al balcone).


Ci sono i professori,


porca miseria. Walter cosa facciamo? Vorranno sapere.

WALTER: Ci penso io!

APOPIRA: Permesso , signori che magnificenza ,il collega è esterrefatto da tanta precisione e poi quei determinativi così rari, alcuni usati una sola volta in tutta la storia d’Egitto … dove l’avete trovato? Scommetto nella piramide di Sakkara?

EDO:                Già, Sakkara! Non lo so … glielo detto è arrivato qui da solo.

APOPIRA: Tuttavia ho riscontrato che questi destini che propone l’oggetto sono ripetitivi, come dire, a circolo chiuso ecco … ne ho contati a occhio circa … un migliaio … è esatto? Il mio è stato l’esatta ripetizione dell’altra volta senza sbavature.

WALTER: Non lo so esattamente .. forse si … un migliaio!

APOPIRA: Sinceramente non ho mai creduto nella magia … se mi spiegate come fate vi ringrazierò per tutta la vita.

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EDO:                Le ripeto fa tutto da solo … noi traduciamo a malapena.

APOPIRA: Chi traduce così bene .. . mi sembra di essere l’ultimo della classe … no, voi nascondete qualcosa, andiamo … ditelo … è troppo perfetto per essere vero!


EMMA:


Professore lei crede nelle religioni?


APOPIRA:


Non molto … non certo in quella che proponete voi …


RITA:

vedono.


Noi non proponiamo niente! Sono gli altri che credono in quello che


EVELINA: (Entra con gli altri).Leggete qui, presto …(Si abbandona sul divano).

PAOLA: vediamo …” E’ apparso un altro di questi quadri in Inghilterra, il fenomeno si sta ripetendo nei modi e nei tempi di quello italiano, le autorità si cominciano a preoccupare perché l’afflusso è immenso in pochi giorni sette cento mila persone sono accorse creando un ingorgo che in Inghilterra non si era mai visto” Siamo a posto …

APOPIRA: Ma com’è possibile?

UGO:               Sta succedendo qualcosa di anomalo veramente!

LUIGI: E’ la fine del mondo cari miei … l’apocalisse … leggo questo … stessa storia … qui è in Australia …”magicamente apparso “… ecco … stesse modalità!

EDO:                La vendetta di Dio, abbiamo scherzato troppo.

APOPIRA: Non dica fesserie , quale Dio … Anubi, Iside… mi faccia il piacere!

WALTER: Come spiega allora?

APOPIRA: Non c’è niente da spiegare! E’ una colossale truffa … lei piuttosto chi è? Faccio fatica a pensare bene di uno che mi pare di riconoscere e non so dire dove l’ho incontrato … abbia l’onestà di spiegare per bacco.

EMMA:         E’ mio nipote.

MARCO: Professore, mi sembra un po’ eccitato, si riposi … qui rappresento la legge e le posso dire che di falso non c’è niente, quello che si vede lo si può interpretare in tanti modi ma … rimane pur sempre un artificio magico, religioso, culturale o che so io … per lei che cos’è?

APOPIRA: Non lo so, mi piacerebbe leggerlo di persona senza tradurre è possibile?

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EDO:

scende)


Certo, vada di sotto, se lo legga …(Esce). Walter, pensaci tu. (Walter


EVELINA: Dove va?


RITA:


In cantina¸ porta su delle bibite.


MARCO:


Quando torna …


(Non dice niente per non destare sospetti).


EDO:


Stiamo a vedere. (Vanno alla finestra). Per me non ci capisce!


RITA: E’ il migliore … ha tradotto dei papiri in ieratico praticamente incomprensibili … arriva.

APOPIRA: Certo che è entusiasmante, la persona che era con me ha confermato tutto. E’ un abitante di questo paese?


EDO:

perché


Come lo possiamo sapere? Si ricordi che molti se ne vanno scontenti ha sbagliato.


APOPIRA: Indirò una conferenza stampa è renderò pubblico il mio pensiero. Anche Medu ha dei sospetti, Posso fotografare qualcuno di questi “destini”? (Ha l’assenso di tutti).

LUIGI:            Sono costernato e rassegnato. In casa mia è successo l’irreparabile …

non dormo più di notte per paura che vi arrestino da un momento all’altro.

MARCO:     Non tema … ci sono io apposta!

EVELINA: Ho parlato col Don … oggi viene l’arcivescovo … vogliono capire il

fenomeno: vuole parlare con te!

APOPIRA: Molto bene io parlerò con lui, esporrò il mio pensiero: è l’occasione giusta per un confronto diretto con le autorità ecclesiastiche … vi posso anche sostenere la tesi … che margine abbiamo di erroneità?

EDO:                Professore, non sostenga niente la prego … lasci correre …

RITA:              Marco, faccia qualcosa. Walter … (lo invita a parlare ma Il figlio non lo

ritiene opportuno).

WALTER:  I geroglifici … (Si interrompe).

PAOLA: Professore, la posso intervistare? Secondo lei nell’antico Egitto esisteva una qualche forma di lettura del futuro?

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APOPIRA: Più che altro lo si immaginava. Tutta la cultura egizia è improntata sul futuro .. la piramidi non sono altro che un contenitore che preservava il faraone per una vita futura, tutto il rituale della sepoltura è rivolto in tal senso … la conservazione degli organi la dice lunga … ma cosa centra con questo?

WALTER: Come fa ad essere certo che non abbiano lasciato un aggeggio come questo?

APOPIRA: Beh! … lei cerca di farmi dire? … No , in nessun modo!

MARCO: Signori, perso che sia giunto il momento di chiudere bottega: vado a casa! Buona sera. Paola, vieni? (Paola lo segue).

RITA:              Lei rimane in paese?

APOPIRA: No, torno in albergo: questa diavoleria mi è già costata mille e cinque cento euro … e non ho finanziamenti, ne io ne Neceru! (Se ne va malcontento).


LUIGI:

al bar.


Ugo, noi non abbiamo voce in capitolo, subiamo e basta. Andiamocene


EVELINA: Vado a confessarmi nella speranza di essere assolta, in quanto parente, il parroco, mi ha fatto capire che potrei venire scomunicata pure io! … siete pazzi!

UGO: Come tutti sanno, non sono mai stato praticante ma dopo quello che ho visto potrei anche convertirmi ! (Escono tutti).

Scena ottava

La resa dei conti

MARCO: Sono apparsi altri specchi in mezzo mondo … la Chiesa sta prendendo posizione accusando i vari interlocutori di ogni sorta di eresia … minacciano anatemi: mi sembrano con l’acqua alla gola … se solo sapessero …

PAOLA: Anche il mondo islamico è in subbuglio, gli indù pensano alla nascita di un qualche nuova divinità … certo che lo sconquasso è grande.

EDO:                Il progetto costa molto, centinaia di milioni e vanno raccolti tutti ora.

Non possiamo permetterci di far apparire un altro trucco come questo.


EMMA:


Già! Noi dobbiamo arrivare a dieci e ci siamo quasi …


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WALTER:  La cosa che più mi ha dato fastidio è la credulità della gente …

cambiano opinione da un momento all’altro: adesso, se non vai a vedere il quadro sei

fuori gioco. Ditemi: cosa vengono a fare i preti delle varie religioni?

PAOLA:        Probabilmente vogliono verificare la veridicità?

MARCO: Tralasciamo un attimo la questione … Edo, me lo dica francamente, dove si è nascosto in quei giorni? L’ho cercata anche nelle tane delle bestie!

EDO:                Non sono mai uscito di casa.

PAOLA: Voi non ci crederete ma io l’ho pensato ma mi sembrava tanto assurdo che ho accantonato l’ipotesi.

EDO: Lei è in gamba … ma questo lo sapevamo già … sapevo che era egittologa ecc …

EMMA:         Vi mostro il luogo segreto … venite … naturalmente non è mai esistito

…(Scendono di sotto).

RITA:              Visto? Tra un po’ sparirà tutto.

MARCO: Non è la tela che ho maneggiato io? Impressionante, quanto peserà cento due cento chili?

WALTER: Più o meno …(Mostra il tessuto egizio, era in un cassetto). ispettore ,Paola, ecco il vostro assegno come promesso … non temete è tutto regolare, nessuna indagine, nessuna perquisizione … tranquilli! (I due incassano senza fiatare). I soldi sono puliti.

MARCO:   Ora che tutto sta per finire dove mi sbatteranno … in manicomio?

EDO: Sarà promosso a vice questore per aver sequestrato un manufatto molto pericoloso .. naturalmente non più funzionante perché nel tentativo di staccarlo dal muro è andato in frantumi …

PAOLA:        E a me, cosa toccherà?

WALTER: Scriva quello che vuole: alieni viaggi nel tempo … ha il materiale per una decina di romanzi … e poi … diverrà capo redattore di un grande giornale .

PAOLA:        E voi, dove andrete?

RITA: Spariremo nel nulla … tra un po’ di tempo la gente si dimenticherà e tornerà alle vecchie abitudini … sarà un ricordo, una meteora … tra cento anni

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,quando si parlerà del fenomeno, qualcuno racconterà che “ mio nonno c’era, ha visto, mi ha narrato” … favole … miti … come tanti altri. La storia umana poggia sul mito … lo chiami come vuole ma alla fine …

EDO:                Nel giro di pochi anni il congegno sarà pronto a svolgere il suo dannato

compito … cambieranno molte cose, la qualità della vita peggiorerà … piomberanno in casa poliziotti alla ricerco di bombe, di computer, di chissà che e l’ordine sarà sovrano … i pensieri a poco a poco saranno indirizzati verso la pace … e i governanti si arricchiranno sempre di più ricattando i cittadini scoperti a pensare male di loro … tra un centinaio d’anni i dissidenti verranno caricati su piccole astronavi e proiettati nello spazio in modo tale da non disturbare la “pace planetaria”. Ma l’insidia che si nasconde è che non ci sarà più fantascienza … tutto diverrà realtà nel battere di un ciglio.


MARCO:

di sempre.


Fortunatamente non ci sarò … questo non è futuro è la peggior tirannia


RITA:


Non si può più tornare indietro purtroppo!


EDO:                Ammesso che noi distruggiamo tutto, gli altri andranno avanti senza


battere ciglio …

EMMA: L’unico rammarico è quello di avervi coinvolto in questo modo così subdolo … ma non avevamo scelta .. capite?

MARCO:   Cosa avete raccontato ai superiori? Chi è quel tale svizzero?

EDO: Ispettore, non faccia domande impossibili … non c’è mai stato nessun superiore o svizzero … diciamo che si sono verificate delle circostanze favorevoli al suo rilascio immediato pena le dimissioni di qualche alto papavero … e … e … potete tornare alle vostre abituali attività, tra un po’ si chiude bottega … signori è stato un piacere lavorare con voi, vostro malgrado.

Scena nona

La sparizione.

Sono passati alcuni mesi dall’inizio delle profezie.

EVELINA: (Entra nell’appartamento semi vuoto). Edo, Rita … dove sono … Luigi vieni su, non c’è nessuno.

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LUIGI: Come nessuno? Dove sono? Siamo stati via quindici giorni … saranno in vacanza pure loro.

UGO: (Entra di corsa).Accendete la televisione! (Lo fanno).” Grande svolta nelle indagini riguardanti il misterioso oggetto … il capo della Polizia ha dato l’ordine di abbattere il manufatto considerato pericoloso per la popolazione in quanto tendente a fomentare pensieri contrari al comune senso religioso dell’Europa civile”

…Stanno arrivando gli scavatori … ma quelli ci demoliscono la casa … scendiamo, cerchiamo di fermarli.

EVELINA: C’è l’ispettore, parliamo con lui.

LUIGI: Cosa sta succedendo .. dove sono andati … li chiamo col cellulare (prova senza esito). Non risponde … (sale l’ispettore). Marco, cosa succede?

MARCO:   Non lo sapete?

EVELINA: Siamo stati via quindici giorni … chi al mare chi in montagna.

MARCO: Sono spariti nel nulla tutti quanti dopo che hanno saputo del sequestro :il “Tabernacolo” . .. lo stiamo abbattendo … la politica, il Vaticano.

EVELINA: Che era una fregatura l’avevo capito da sola ma … buttarlo giù … lasciatelo per ricordo.

MARCO: Non si può. Se fosse stata una statua della Madonna forse l’avrebbero lasciata ma questo schifo … eh!

UGO:               Ma loro dove sono andati?

MARCO: Non lo sa nessuno, li stanno cercando in tutto il mondo ma fino ad ora … li avranno rapiti gli alieni …

LUIGI:            Mi sono sempre chiesto come può una persona come mio figlio cambiare

da un momento all’altro … fa l’imbianchino accidenti , ha lavorato trent’anni … poi d’un tratto … Marco , quale artificio è mai questo … un sortilegio infernale .. me lo dica lei.

MARCO: Caro Luigi, noi siamo dei semplici spettatori: gli avvenimenti che accadono sul palcoscenico della storia rimangono un mistero che possiamo osservare ma non capire fino in fondo.

UGO:               Capisco.

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LUIGI: Le sua parole nascondono incertezza. E’ vero il cittadino comune capisce sempre dopo ,non è in grado di comprendere l’epoca in cui vive, ma lei sta paventando qualche cosa di irreparabile ! Con questa metafora del palcoscenico intende forse dire che saremo sempre meno liberi?

MARCO: La libertà è solo un’idea … un utopia … l’elegante modo di dire :vivete possibilmente più separati gli uni dagli altri … non è mio compito tirare le conclusioni di questa vicenda, io sono un esecutore di ordini … salire sul palcoscenico potrebbe diventare pericoloso …. (Escono tutti ad una ad uno).

FINE

I personaggi, i fatti, i luoghi sono del tutto frutto della fantasia dell’autore.

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