Il matrimonio era ieri

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IL MATRIMONIO ERA IERI

Di Giuseppe Della Misericordia

Opera protetta dal Diritto d'Autore

Codice SIAE: 930812A

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www.giuseppedellamisericordia.com

COMMEDIA IN DUE ATTI

Personaggi:

Stefano, lo sposo

Mario, il testimone di Stefano

Beatrice, l'imbucata

La mamma di Stefano

Federica, la Wedding Planner

Don Vittorio

La suocera di Stefano

Il figurante

Laura, la sposa

Scena: la stanza d'albergo di Mario

ATTO PRIMO

La stanza è in penombra. Si intravede sul letto la sagoma di Mario che dorme.

Anche Beatrice è sul letto, ma rimarrà invisibile al pubblico, nascosta da coperte, cuscini, sponde o altro.

Si sente bussare alla porta.

STEFANO (da fuori a bassa voce): Mario! Mario apri!

Mario si gira nel letto mugolando.

STEFANO (alzando la voce sempre di più): Mario! Svegliati! Mario! Mario!

Il bussare diventa sempre più forte, finché Mario si alza assonnato, accende la luce e raggiunge la porta.

MARIO: Cosa c'è? Chi è? Stefano sei tu?

STEFANO (da fuori): Apri!

Mario apre assonnato ed entra Stefano sconvolto ed esagitato.

STEFANO: Credevo che non ce l'avrei mai fatta ad arrivare! E'È un incubo! Un incubo!

MARIO: Ma che ore sono?

STEFANO: Le cinque! Sono le cinque!

MARIO: Del mattino?

STEFANO: Certo! Del mattino!

MARIO: Bene, hai solo 12 ore di ritardo al tuo matrimonio!

STEFANO: (scimmiottando Mario) “Hai solo 12 ore di ritardo”… Tu non hai idea di quello che mi è successo!

MARIO: No!

Mario si veste raccogliendo gli abiti in giro per la stanza.

STEFANO: Prima mi annullano il volo!

MARIO: Allarme bomba?

STEFANO: Guasto al carrello!

MARIO: Un classico! Ma cosa usano sugli aerei, i carrelli dei supermercati con una ruota sempre rotta? Hai avuto il rimborso, almeno?

STEFANO: Ma quale rimborso! Mentre aspettavo l'altro volo, uno con duemila scali che neanche un regionale Milano-Porto Ceresio, vado a bere un caffè al bar dell'aeroporto… dice metti lo zucchero di canna che è più sano, metti lo zucchero di canna che è più sano… siccome lo zucchero di canna era in fondo al bancone mi allungo così e... mi rubano lo zaino! Con dentro telefono e portafogli! E lo zucchero bianco ce lo avevo lì davanti!

MARIO: La salute prima di tutto!

STEFANO: Salgo sul secondo volo e poteva forse filare tutto liscio? No! Ovviamente ha un guasto ai motori! Sai quante ore siamo stati fermi in pista?!

MARIO: Stefano, calmati: come faccio a saperlo?

STEFANO: Calmati?! In tutto questo, secondo te potevano evitare di perdermi le valige? No! Nessuno sa dove siano! Se chiedevo il Sacro Graal me lo davano ma le mie valige no!

MARIO: Ma proprio il giorno del tuo matrimonio! Tu devi fare qualcosa per la tua vita… non puoi essere sempre in ritardo, sempre distratto, sempre disorganizzato…

STEFANO: Sì, sì va bene! Laura?! E'È ancora qui in albergo?! Non me lo perdonerà mai! Mai! Si sarà arrabbiata così tanto che...

MARIO: ...beh, sì… all'inizio sì…

STEFANO: Cosa vuol dire all'inizio?! Ero senza telefono e non conosco un solo numero a memoria! Tu conosci qualche numero a memoria?

MARIO: Io… polizia: 113!

STEFANO: Non mi ricordavo neanche il nome di questo maledetto albergo: Laura l'ha scelto! Tu non sai cosa vuol dire girare tutti gli alberghi della città a piedi, senza soldi, senza documenti, senza telefono… tu non sai...

MARIO: Lo so, lo so… hai fatto cose del genere mille volte… e va beh… ormai è andata così! Il passato è il passato: non pensiamoci più!

STEFANO: Ma che stai dicendo?! Cosa hanno detto tutti, ieri? Laura mi odierà! Me la farà scontare per anni! Anzi, non vorrà più sposarmi, ecco! Non vorrà più sposarmi!

MARIO: Ma no, questo è l'ultimo dei problemi!

STEFANO: L'ultimo? Questo “è” il problema!

MARIO: Ma no, è tutto a posto, davvero: non ti devi preoccupare di niente.

STEFANO: Cosa stai dicendo, Mario?! Sei strano!

MARIO: Stefano, il matrimonio era ieri!

STEFANO: (scimmiotta Mario) “Stefano il matrimonio era ieri!” Lo so benissimo quand'era il mio matrimonio! Ma ieri è successo un casino: ti devo rifare tutto il racconto?! Dov'è Laura?

MARIO: Fermati. Siediti un attimo per favore, mi stai facendo girare la testa!

STEFANO: Ma perché mi devo sedere? Cosa sta succedendo?

MARIO: Stefano, il matrimonio era ieri e ieri è stato celebrato. Tu e Laura siete sposati. Sei contento? Vedi che è tutto risolto?

STEFANO: Risolto? Sposati? Io ieri non c'ero!

MARIO: Lo so, ma era tutto pronto… i musicisti suonavano… gli invitati fremevano… il prete pregava...

STEFANO: Ma io non c'ero!

MARIO: Senti, hanno deciso così.

STEFANO: Chi ha deciso così? Chi?!

MARIO: Tutti.

STEFANO: Ma tu sei il mio testimone!

MARIO: Infatti: ho firmato: è tutto a posto.

STEFANO: Ma cosa hai firmato?! Hai testimoniato che io c'ero anche se non c'ero?!

MARIO: Ma no! Tu c'eri! Non c'eri, ma c'eri! Hai capito?

STEFANO: No!

MARIO: Hanno preso un figurante al tuo posto.

STEFANO: Cosa vuol dire un figurante?

MARIO: E comunque la tua firma l'ha fatta Laura, quindi puoi stare tranquillo!

STEFANO: Ma sei impazzito?!

MARIO: Veramente ieri tutti dicevano che quello impazzito eri tu, a non presentarti il giorno delle tue nozze!

STEFANO: Cosa vuol dire un figurante?!

MARIO: Allora… è andata così: quando si è capito che non saresti arrivato in tempo e il tuo telefono era spento, il padre di Laura ha stabilito che dovevi essere ucciso. Quindi è uscito dall'albergo per cercare qualcuno che non avesse niente da perdere... ed è finito nel dormitorio che c'è in fondo alla via…

STEFANO: E tu non lo hai fermato?!

MARIO: Sai com'è fatto quell'uomo: non glie ne frega niente di tornare in prigione!

STEFANO: Era meglio se mi faceva uccidere…

MARIO: Però… c'è un però! Devi ringraziare la madre di Laura: lo ha raggiunto e lo ha convinto a cambiare piano… d'altronde lo scopo della giornata era celebrare un matrimonio, mica un funerale, no? Quindi hanno trovato il figurante!

STEFANO: Al dormitorio?!

MARIO: Certo!

STEFANO: Il custode?

MARIO: No!

STEFANO: Non dirmi che...

MARIO: Sì, ma visto da dietro con il tuo vestito sembravi proprio tu!

STEFANO: Il mio vestito?! Un barbone ha indossato il mio vestito?!

MARIO: Non essere razzista: prima gli abbiamo fatto fare un doccia!

STEFANO: Ho capito bene?! Avete preso uno a caso e lo avete fatto sposare al mio posto!

MARIO: Non è stato mica così semplice! Gli hanno dovuto dare 8 euro e 50!

STEFANO: 8 euro e 50?! Il mio matrimonio vale 8 euro e 50?!

MARIO: Per te saranno poche ma lui era contentissimo! E comunque si è rifatto al ristorante: sembrava non mangiasse da un mese!

STEFANO: Ristorante?! Siete pure andati al ristorante?!

MARIO: Stefano, era un matrimonio, dove volevi che andassimo, al Mac Donald's?

STEFANO: Ma il ristorante l'ho pagato io!

MARIO: Infatti era tutto buonissimo, puoi essere soddisfatto!

Stefano riflette qualche istante poi esplode in una risata isterica.

STEFANO: Ci sono cascato! Sei stato bravissimo! Bravo! Me lo merito, lo ammetto. Vi siete messi d'accordo per darmi una lezione. Se invece che qui fossi andato nella stanza di qualcun altro mi avrebbe raccontato la stessa storia… va bene, di certo questa non me lo scordo più! (ride, poi si fa serio) Ehm… perché è uno scherzo vero?

MARIO: No. Ieri Laura ha detto che si è stufata di darti lezioni, tanto non impari mai niente dai tuoi errori. Vuoi vedere le foto? Se trovo il telefono…

Mario cerca il telefono in giro per la stanza.

STEFANO: Le foto?! Quali foto?!

MARIO: Non ne ho fatte molte perché tanto c'era il fotografo!

STEFANO: L'ho pagato io il fotografo! Doveva farle a me le foto!

Mario trova il telefono e mostra le foto a Stefano.

MARIO: Ecco! L'ingresso della sposa in chiesa, il fatidico sì, lo scambio degli anelli, le firme, il riso fuori dalla chiesa...

STEFANO: Aspetta ne hai saltata una!

MARIO: Non era importante. Poi… questa vicino al pony, dietro il pony, sopra il pony, sotto il pony…

STEFANO: Fammi vedere la foto di prima!

MARIO: Come vuoi, il matrimonio è il tuo!

Mario gli mostra la foto e Stefano sobbalza.

STEFANO: Perché si stanno baciando?!

MARIO: Come “perché”!? Quando ci si sposa ci si bacia! Non vedi che tutti stanno applaudendo? Laura continuava a ripetere che ogni cosa doveva essere perfetta… lui lo hanno pagato, no?

STEFANO: Certo... lo hanno pagato… ovvio! E tu non hai fatto niente?! Non hai detto niente?!

MARIO: Non prendertela con me! Io cosa dovevo dire? Secondo te io posso convincere Laura a fare qualcosa? E poi il bacio è durato un secondo: il tempo della foto.

STEFANO: Certo, un secondo! Mario, la vedi questa foto del mio matrimonio? Ti sembra tutto normale o forse manca qualcuno di importante?!

MARIO: Beh importante… non sei neanche venuto!

STEFANO: Questo è il mio matrimonio! E io ci voglio essere!

MARIO: Giusto. Ma se ormai è stato celebrato...

STEFANO: Va bene, va bene, ho capito: sei ancora ubriaco e non sai quello che dici! Fammi pensare un attimo chi… mia mamma! Cosa ha detto mia mamma?!

MARIO: Era così orgogliosa… ha pianto tutto il tempo!

STEFANO: E'È un sogno! Ora mi sveglio! Ora mi sveglio!

MARIO: Mentre ti svegli io posso dormire? Sono tornato un'ora fa dalla discoteca!

STEFANO: Discoteca? Sei pure andato in discoteca!

MARIO: Certo! Tutti siamo andati in discoteca! E'È stato bellissimo! Musica anni '80, '90 e 2000! Poi il karaoke, i balli di gruppo, i lenti…

STEFANO: Non è possibile…

MARIO: Ma il clou della festa ovviamente è stato quando è arrivato l'Uomo Ragno! Un colpo di genio, bravo!

STEFANO: L'Uomo Ragno?! Al mio matrimonio?!

MARIO: Non era tua l'idea?

STEFANO: No!

MARIO: Boh, lo credevamo tutti… guarda! E'È stato incredibile!

Mario mostra le foto sul cellulare.

STEFANO: Cosa ci fa uno vestito da Uomo Ragno al mio matrimonio?!

MARIO: Ma che ne so io, eravamo tutti ubriachi! Fa il suo effetto, no? Guarda questa: saltava di tavolo in tavolo! Qui shakerava i cocktail...

STEFANO: Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo?! Al mio matrimonio si è sposato uno che non conosco, che per 8 euro e 50 ha pure baciato Laura, poi in discoteca è arrivato l'Uomo Ragno che… (indica la foto) ha ballato il limbo!

MARIO: Esatto!  stato bravissimo!E'Non so come facesse a piegarsi così!Alla fine il bastone era a quest'altezza e lui...

STEFANO: E'È da ieri che immagino le cose peggiori: immagino la chiesa senza di me, immagino tutti gli invitati che mi aspettano, Laura che giura vendetta… ma così proprio non… non… mi gira la testa…

MARIO: No! Aspetta!

Mario non fa in tempo a fermarlo e Stefano si lascia cadere sul letto. Si alza subito urlando e quasi cade per terra: si è sdraiato su Beatrice che si alza a sua volta urlando: indossa un elegante abito da matrimonio.

STEFANO: (a Mario, spaventato) Ma lei chi è?!

MARIO: Lei è… è… (non ricorda il nome)

BEATRICE: Beatrice.

MARIO: Beatrice, infatti: Beatrice, lo stavo per dire!

BEATRICE: (a Stefano) Mi hai spaventata! Mi sei saltato sopra! Stavo dormendo!

STEFANO: Io... non ti avevo vista...

BEATRICE: Mi stanno esplodendo le tempie… ma che ore sono?

MARIO: Le cinque e venti! 

BEATRICE (a Mario): Ma tu… ora mi ricordo tutto!

MARIO (vantandosi): Impossibile dimenticare…

BEATRICE: Certo che vederti da sobria fai tutto un altro effetto…

MARIO: Ehm… era un complimento?

MARIO:No! Devo smetterla di ubriacarmi ai matrimoni! Vedi cosa combino?

STEFANO: Tu eri al matrimonio?!

BEATRICE: Certo! E'È stato un matrimonio memorabile! Vuoi vedere le foto?

Beatrice prende il mano il cellulare e da ora continuerà a maneggiarlo alzando la testa solo per parlare.

STEFANO: Le ho già viste le foto! Beatrice hai detto? E chi ti havrebbe invitata al… matrimonio?

BEATRICE: Perché ti interessa?

STEFANO: Perché io non c'ero, ecco perché mi interessa! Se mi guardi quando ti parlo...

BEATRICE: Non c'è bisogno che ti arrabbi: anche io l'ho saputo all'ultimo! Comunque Mmi ha invitata… Marco.

STEFANO: Marco? Marcomarcomarco… no, non lo conosco.

BEATRICE: Sì, a lui lo ha detto la Sara. Perché la cugina di Alice voleva fare Boongie Jumping da un ponte di 110 metri, invece il fratello di Enzo ha detto: andiamo a un matrimonio!

STEFANO: Chi è il fratello di Enzo?

MARIO: Non guardare me.

BEATRICE: E chi lo conosce? Hanno detto che fa il volontario in un dormitorio ed è amico dello sposo. Ma alla fine non è neanche venuto!

STEFANO: Amico dello sposo?!

BEATRICE: Senti, già ho mal di testa…

STEFANO: Mario spiegami per favore quando vi siete conosciuti!

MARIO: Ehm… tra i secondi di pesce e il sorbetto?

BEATRICE: Sì!

STEFANO: (a Mario) E chi è che avrebbe deciso di aggiungere un posto al ristorante?

BEATRICE: Ma no, mica un posto!

STEFANO: (a Mario) Avete aggiunto un tavolo?!

BEATRICE: No…

STEFANO: (a Beatrice) Quanti tavoli avete aggiunto?!

BEATRICE: Non lo so… mi sembra tre. Da cinque posti. Posso finire di scrivere il messaggio o no!?

STEFANO: Eravate in quindici?!

BEATRICE: Più il tavolo dei bambini…

STEFANO: (a Mario) E tu non hai detto niente?!

MARIO: Ma cosa dovevo dire io? Chi li conosceva gli invitati dello sposo?! Dai, Stefano...

BEATRICE: Stefano!? Sai che ti chiami come lo sposo?

STEFANO: Mario mi chiamo come lo sposo io?

MARIO: Certo! Sulla torta c'era scritto Laura e Stefano, mica poteva tenersi il suo di nome!

STEFANO: Giusto! La torta...

BEATRICE: Non ho capito...

MARIO: (a Stefano) Ragiona: nel mio discorso ho raccontato aneddoti piccanti e imbarazzanti su Stefano… cosa doveva fare?

STEFANO: Discorso? Hai pure fatto il discorso?!

BEATRICE: 27 minuti di discorso… e poi una non si deve ubriacare! Comunque non capisco cosa state dicendo!

MARIO: (a Stefano) È sempre stato il mio sogno fare un discorso all'americana! Come nei film! Allo sposo è piaciuto tantissimo! Ho anche citato una poesia di Neruda! La vuoi sentire?

STEFANO: Non me ne frega un cazzo di Neruda! Era il mio matrimonio, non era il tuo momento di gloria!

BEATRICE: Il tuo matrimonio?

STEFANO: Certo! Il mio matrimonio! Sai perché mi chiamo come lo sposo? Perché lo sposo sono io!

BEATRICE: Tu hai bevuto molto più di me...

STEFANO: Hanno fatto sposare un figurante al mio posto! Mario spiegaglielo tu! E'È così ridicolo che non so neanche come dirlo!

BEATRICE: Ma se era il tuo matrimonio perché non c'eri?

STEFANO: Ho avuto dei problemi, va bene?

BEATRICE: Problemi? Se ti hanno rapito gli extraterrestri per fare esperimenti sul tuo corpo sei giustificato, ma…

STEFANO: L'aereo ha avuto un guasto! Poi mi hanno rubato il telefono, poi l'altro aereo… Ma a te che te ne frega? Dovevano solo aspettarmi! Un giorno! Mica un anno!

BEATRICE: Sei serio?

MARIO: Purtroppo sì...

BEATRICE (A Stefano): Però non ho capito: alla fine chi si è sposato lui o tu?

MARIO (indica Stefano): Lui!

Beatrice abbraccia Stefano che si divincola infastidito.

BEATRICE: Auuguuuriii… sono così felice per te!

STEFANO: Auguri cosa?! Ma neanche tu ti rendi conto che è assurdo?!

BEATRICE: Fammi pensare... sì: è assurdo. Non puoi arrivare al tuo matrimonio con un giorno di ritardo! Vado a farmi una doccia! Posso, vero?

Beatrice esce senza dare il tempo di rispondere.

STEFANO: Ti sei divertito ieri, eh? Neanche con una damigella! No! Lui va con un'imbucata!

MARIO: Il fascino del proibito!

STEFANO: Va bene, vediamo di non perdere la testa... ce l'hai il numero di mia madre sul tuo telefono?

MARIO: Il numero? Ma se tua madre non posso neanche nominarla nelle barzellette!

STEFANO: Tanto a quest'ora ce l'avrà spento… sai in che stanza sta?

MARIO: Se so in che stanza sta?! Ieri ho fatto tutto il giorno avanti e indietro tra qui e lì come un elastico per capire dov'eri finito! Potrei arrivarci bendato nella stanza di tua madre!

Stefano prende il telefono dell'albergo.

STEFANO: Quindi?

MARIO: Quindi cosa?

STEFANO: La stanza! Il numero della stanza!

MARIO: Calmati, Stefano, mi sembri davvero esagitato! La stanza è la 24.

Stefano compone il numero e attende la risposta.

STEFANO: Perché ho la sensazione di stare facendo la telefonata più ridicola della mia vita?

MARIO: Mah…

STEFANO: (al telefono) Mamma! Sono io! Senti sono appena arrivato in albergo e... come “congratulazioni”?! No! No, che non sono contento! No! Nella stanza di Mario! Sì! No, vieni tu per favore! Non voglio attraversare l'albergo! Fai in fretta! (riaggancia)

MARIO: Perché vuoi rovinare questo giorno di festa a tua mamma io non lo capisco!

STEFANO: Appunto! Come fai a non capirlo?

MARIO: Posso darti un consiglio da amico e da testimone? Lascia perdere: sei sposato. Non andare a mettere il culo in mezzo alle pedate. Tu e Laura non dovete partire per il Messico?

STEFANO: Ma quale Messico! Pensa al viaggio di nozze, lui! Non lo capisci come mi sento?

MARIO: Infatti! Non peggiorare le cose!

STEFANO: Peggiorare… E Don Vittorio? Ha celebrato il matrimonio lo stesso?

MARIO: Sai come è fatto: basta dargli una busta con qualche banconota...

STEFANO: Anche l'albergo gli ho pagato!

MARIO: Ma sì, che te ne frega di Don Vittorio! Ti sei pure risparmiato le sue parabole! Ma secondo te prende degli allucinogeni o gli vengono così?

MAMMA (da fuori): E'È qui lo sposo?

Entra la mamma con un piatto con una fetta di torta in una mano e l'altra mano nascosta dietro la schiena.

STEFANO: Mamma!

La mamma si avvicina: dietro la schiena nascondeva una manciata di riso che ora gli lancia addosso: il riso gli entra nel colletto e nelle orecchie. Lei lo abbraccia mentre lui si divincola.

MAMMA: Auguriiii!

STEFANO: Smettila!

MAMMA: Stefano! Sono così contenta! Così contenta! Tieni ti ho portato un fetta di torta! E'È piccola, ma era rimasta solo questa! (gli appoggia il piatto in mano) Allora, come ti senti dopo il grande passo? Eh? Non ci speravo più…

Stefano appoggia con violenza il piatto sul tavolo. Mario inizia a fissarlo avidamente e ad avvicinarsi tatticamente.

STEFANO: Mamma, anche tu con questa storia! Io sono appena arrivato!

MAMMA: Lo vedo! Ma il matrimonio era ieri!

STEFANO: Allora sono diventato pazzo: è l'unica spiegazione!

MARIO: Ma no che non sei pazzo… signora glielo dica anche lei!

STEFANO: Se non è uno scherzo e se non sto sognando…

MAMMA: Rilassati, tutti sono un po' nervosi il loro primo giorno da “marito”.

STEFANO: Forse ho attraversato una porta spazio-temporale: quando l'aereo si è guastato siamo entrati in un'altra dimensione… una dimensione parallela, dove tutto questo è normale…

MAMMA: Sì, sì, hai visto le foto?

STEFANO: Certo che le ho viste! Mario me le ha fatte vedere! Sei venuta davvero bene! Complimenti!

MAMMA: Grazie! E del mio cappello non dici niente? Forse era un po' toppo vistoso...

STEFANO: Mamma! Tu dovevi impedire una cosa del genere! Non metterti in posa!

MAMMA: Impedire di fotografare il mio cappello?!

STEFANO: Impedire il matrimonio!

MAMMA: E perché? Era una vita che aspettavo quel momento... sai com'è fatta Laura: e se cambiava idea? E se decideva di non sposarti più?

MARIO: C'è mancato tanto così...

MAMMA: E se poi tu non trovavi nessun'altra? E se la trovavi ma magari io ero già morta? No, no, no! Anzi, hai una notte di arretrato, quindi tu ora vai da Laura, le chiedi scusa e le infili un paio di nipotini in pancia!

MARIO: Chapéu!

STEFANO: Ma è il mio matrimonio, non il tuo!

MAMMA: Il tuo matrimonio?! Il tuo matrimonio?! Chi ha fatto l'elenco degli invitati? Chi ha scelto i musicisti? Chi ha scelto i confetti al cioccolato? Chi ha scelto il cuscino porta fedi? Chi ha organizzato il viaggio in Messico? Chi ha deciso che i nomi dei tavoli erano a tema film di Raul Bova?

Entra Beatrice con un'asciugamano in testa e il cellulare in mano.

BEATRICE: E chi ha scelto quest'albergo?

MAMMA: Infatti! E chi ha deciso di… ma lei chi è?

STEFANO: Lei è Beatrice, ieri si è imbucata!

MAMMA: Ah. Ha ricevuto la bomboniera?

BEATRICE: Sì, grazie!

STEFANO: Mamma, solo questo sai dire?

La mamma stringe la mano a Beatrice.

MAMMA: Piacere, io sono la mamma dello sposo!

BEATRICE: Meraviglioso il cappello che indossava ieri, signora!

MAMMA: Grazie, cara! (a Stefano) E chi ha deciso di fare l'aperitivo in giardino? Chi ha deciso di fare una lista nozze eco-sostenibile? Chi ha deciso la data e l'albergo?

BEATRICE: Già: chi ha deciso?

MAMMA: Io, Laura e la mamma di Laura.

BEATRICE: Allora mi è tutto chiaro!

STEFANO: A me no! Papà cosa dice?

MAMMA: Cosa vuoi che dica? Sono le cinque e mezza del mattino: dorme.

STEFANO: Ieri! Cosa diceva ieri?

MAMMA: Quello che dice da settimane: “la cerimonia deve iniziare puntuale perché poi c'è la Champions!” Infatti dopo si è chiuso in camera a guardare la partita.

STEFANO: Quindi anche per papà è tutto normale!

MAMMA: Ma certo! Assaggia la torta: è di-vi-na!

STEFANO: Ma che torta! Fammi pensare! Devo pensare!

MARIO: Se Stefano non la vuole… io ero pieno e non l'ho assaggiata! Tu ne vuoi... “Beatrice”? (enfatizza il nome Beatrice: se l'è ricordato e tenta di fare il piacione)

BEATRICE: No grazie, Tanto non attacca: ormai sono sobria! E comunque ieri ne ho mangiate 6 fette!

Mario si avventa sulla torta.

STEFANO: Ma vi sembra normale che in una situazione del genere voi pensiate alla torta!?

MARIO: Qualcuno deve pur farlo...

MAMMA: Ovviamente no! Infatti stavo pensando a Federica: ha detto di chiamarla subito se arrivavi! Una vera professionista!

STEFANO: “Se” arrivavo? Professionista? Praticamente l'ho pagata per organizzare il matrimonio di un altro!

MAMMA: Appunto! Ha portato a termine il suo lavoro nonostante gli inevitabili piccoli inconvenienti dell'ultimo minuto!

MARIO: Buonissima! Stefano davvero non la vuoi assaggiare?

STEFANO: (a Mario) No! (Alla mamma) Piccoli inconvenienti?

MAMMA: Meno male che hai avuto l'idea dell'Uomo Ragno! Ha salvato la festa!

BEATRICE: Un vero trascinatore!

MAMMA: Mai visto nessuno ballare il limbo a quel modo!

Mario si unisce entusiasta dicendo qualcosa di incomprensibile sull'Uomo Ragno mentre mastica la torta.

STEFANO: Anche tu con questa storia mamma! Non è una mia idea! L'Uomo Ragno non lo voglio mai più sentire nominare! Va bene?!

La mamma si avvia verso la porta.

MAMMA: Va bene, come vuoi... Mentre vado a far colazione tu ti fai una bella doccia e ti rimetti in sesto, eh? Non sembri uno che si è appena sposato: sembri uno che è appena rotolato in una scarpata!

STEFANO: Colazione? Come se niente fosse?

MAMMA: Niente fosse cosa?

STEFANO: Non chiamare Federica! Non la voglio mai più vedere in vita mia!

MAMMA: Va bene, come vuoi...

MARIO: Stefano, l'ultimo boccone?

STEFANO: (a Mario) No!

MAMMA: Arrivederci!

BEATRICE: Arrivederci, signora, è stato un piacere!

MARIO: Arrivederci e grazie per la torta!

La mamma esce.

BEATRICE: Io quella donna non la conosco, ma secondo me è uscita esattamente con l'espressione di chi sta andando a svegliare Federica.

STEFANO: Mi sembra di essere in un film dell'orrore!

BEATRICE: Certo! Ascoltami Stefano: io so tutto: vado almeno a un matrimonio a settimana! E posso dire con estrema certezza che qui c'è qualcosa di strano...

STEFANO: Ma no! Davvero ti sembra che qui ci sia qualcosa di strano?

BEATRICE: Sì.

STEFANO: E va bene, sentiamo: da cosa nasce questa tua bizzarra impressione?

BEATRICE: Il ristorante, la torta, la data, il viaggio di nozze… davvero tu al tuo matrimonio non hai deciso niente?

Stefano non sa cosa rispondere.

BEATRICE: E allora per forza poi gli altri si sentono in diritto di decidere per te!

STEFANO: Non credo di capire...

BEATRICE: Sai perché Mario e tua mamma sono così stupiti?

STEFANO: Ah! Loro sono stupiti?!

BEATRICE: Ovvio! Si stanno chiedendo come mai questa volta ti lamenti se di solito ti va bene quando scelgono per te! Anzi, magari di solito li ringrazi pure!

MARIO: Beatrice ha centrato il punto! Stefano, credimi, io volevo solo esserti utile… pensavo di rimediare a un tuo casino come sempre… forse mi sono fatto un po' prendere la mano… se ho sbagliato mi spiace...

STEFANO: State dicendo che la colpa di tutto questo è mia?

MARIO: Beh...

BEATRICE: Forse non tutta tutta. Ma la maggior parte sì. Le persone ci trattano esattamente come noi gli permettiamo di fare, non credi? Se non te la gestisci tu la tua vita, te la gestiscono gli altri, mi sembra così ovvio!

Entra Federica con una borsa.

FEDERICA: Eccolo qui lo sposo! Congratulazioni!

STEFANO: Eccola qui la traditrice!

Federica abbraccia Stefano che la scosta infastidito.

STEFANO: FedericaNon mi toccare Federica!, tTi rendi conto di quello che avete fatto ieri?

FEDERICA: Certo: il tuo matrimonio!

STEFANO: Io sono arrivato un'ora fa!

FEDERICA: Lo vedo, ma il matrimonio era ieri!

STEFANO: Ma ieri io ho avuto dei problemi!

FEDERICA: Ormai non ha più importanza: è stato un matrimonio perfetto! Buongiorno Mario!

MARIO: Federica…

FEDERICA: (a Stefano, indicando Beatrice) Lei è…?

STEFANO: Un matrimonio perfetto, appunto: lei è un'imbucata!

FEDERICA: Ah. Ha ricevuto la bomboniera?

BEATRICE: Sì, grazie!

FEDERICA: Io sono Federica, molto piacere!

BEATRICE: Piacere Beatrice! Complimenti! Un'organizzazione impeccabile!

FEDERICA: Grazie cara!

STEFANO: Senti Federica, io e te dobbiamo chiarire un paio di cose…

FEDERICA: Ma certo! Adoro i chiarimenti!

STEFANO: Allora… tu sei una organizzatrice di matrimoni, no?

FEDERICA: No.

STEFANO: Come no!? Ma cosa sta succedendo oggi?! Perché va tutto al contrario? Sono pure venuto nel tuo atelier! Te lo ricordi?! Il tuo atelier?!

FEDERICA: Certo! Appunto!

STEFANO: Appunto cosa?

FEDERICA: Che c'è scritto sulla vetrata del mio atelier?

Stefano scuote la testa incredulo: non ricorda, non capisce.

FEDERICA: Wedding Planner! C'è scritto “Wedding Planner”! Non “organizzatrice di matrimoni”! Io sono una Wedding Planner!

STEFANO: E va bene. Manteniamo la calma e ricominciamo se no faccio un macello. Secondo te, Federica, che sei una... “Wedding Planner”, è normale che io mi sposi senza esserci?

FEDERICA: Stefano, Stefano, Stefano… chi può dire cosa è normale a questo mondo? Le cose accadono e basta! Se una cosa accade è perché è normale, se no non potrebbe neanche accadere!

STEFANO: No, io non credo che…

FEDERICA: … o pensi di essere tu il parametro ideale per stabilire cosa è la normalità? Eh? La regoliamo su di te la normalità? Su di me? Su Beatrice? Su Mario?

STEFANO: No, Mario no, lui...

FEDERICA: La normalità è solo una scusa, quando non si ha il coraggio di prendere in mano la propria vita! Se dovessi raccontarti tutto quello che ho visto in migliaia di matrimoni...

MARIO: Io una volta ho visto il padre dello sposo mozzare l'orecchio del padre della sposa con una rotella tagliapizza! Poi lo ha lanciato in piscina e hanno dovutoun cameriere lo ha  raccoglierloripescato con ilun retino…

FEDERICA: Ma certo!

BEATRICE: E io una volta ho trovato la sposa nascosta in bagno con il parcheggiatore! E non stavano parcheggiando la macchina!

FEDERICA: Ma certo! Ragiona Stefano: quali parole fanno rima con matrimonio?

STEFANO: Rima? Perché?

FEDERICA: Patrimonio, mercimonio, manicomio...

BEATRICE: Che cosa affascinante…

MARIO: Demonio!

FEDERICA: Sì!: Demonio,! pPandemonio, stramonio… che ovviamente è un' erba velenosa… e poi plutonio… che serve a fabbricare la bomba atomica… Fuoco di Sant'Antonio… e poi anche...

STEFANO: … non ho capito dove vuoi arrivare ma… no! Tu sei una Wedding Planner! Non puoi dirmi queste cose!

FEDERICA: E perché no? Io posso dirlo proprio perchéCerto che posso: io non sono sposata quindi vedo la situazione dall'esterno, con oggettività…

BEATRICE: Giusto!

STEFANO: Come non sei sposata?! Ma avevihai detto che eri sposata!

FEDERICA: Certo! Ma quando te l'ho detto eravamo in fase di trattativa: non era esattamente quello che tu e Laura volevate sentirvi dire?

MARIO: Quando si dice il senso degli affari…

FEDERICA: Dov'è il problema se vi ho fatti contenti? Ma non ha importanza, ormai: il fatto è che da quando sei sposato sei diventato la persona meno adatta a parlare di matrimonio! Sei troppo dentro, troppo coinvolto, lo capisci?

STEFANO: Ma coinvolto in cosa?!o non sono sposato!i Non ho neanche visto Laura!

FEDERICA: Appunto! Perché non ti dai una bella una sistemata, invece di continuare a lamentarti? Ti sei guardato allo specchio? Non sembri uno che si è appena sposato, sembri uno che è appena evaso dal carcere passando dalle fogne!

MARIO: In effetti, Stefano…

STEFANO: Mario!

FEDERICA: Se non ti rimetti in sesto, come faccio con il fotografo?

STEFANO: Fotografo?!

FEDRICA: Certo! Almeno chiudiamo la pratica delle foto e voi partite per le meravigliose piramidi del Messico!

STEFANO: Ma quale Messico! Di che foto stai parlando?!

FEDERICA: Come che foto?! Non vorrai mica che nelle foto ufficiali del tuo matrimonio ci sia un altro? Ha detto il fotografo che me le sistema con photoshop! Ti fa qualche scatto nelle pose giuste, poi ritaglia la tua faccia, la incolla su quella del figurante e... voilà! Come se niente fosse successo!

STEFANO: Niente?!

MARIO: Stefano per favore, fai queste benedette foto così le possiamo finalmente pubblicare su Facebook e Instagram! Siamo tutti bloccati, lo sai?

Beatrice, ancora con il telefono in mano, si dà un colpetto sulla fronte.

BEATRICE: Ops! Io non lo sapevo che lo sposo era un figurante! Stefano vuoi che taggo anche te?

STEFANO: A questo pensate voi, a mettere le foto su Facebook!

BEATRICE: Se non puoi neanche pubblicare le foto cosa ci vai a fare a un matrimonio?

FEDERICA: Esatto!

MARIO: Stefano il Messico è bellissimo!

FEDERICA: Il tempo passa e nessuno si ricorda mai come sono davvero andate le cose! Facebook invece rimane lì! Sono i like a scrivere la storia, i like e le condivisioni! Dobbiamo lavorare sul virtuale non sulla realtà!

BEATRICE: La realtà non esiste!

MARIO: Ma infatti, chi vuoi che si ricordi di ieri? Alla gente basta vedere le tue foto sorridente sull'altare...

FEDERICA: Chi vuoi che badi ai fallimenti dei matrimoni altrui? Sono tutti così concentrati sui fallimenti dei loro matrimoni!

STEFANO: Smettetela! Basta! Io… io… no! Non le voglio fare le foto! No! Io così... non sono contento. Ecco. E vorrei essere contento il giorno del mio matrimonio!

FEDERICA: Ma scherzi? Non devi essere contento il giorno del tuo matrimonio: quella è una leggenda metropolitana.

MARIO: Hai sentito Stefano?

STEFANO: Questa situazione assurda si è creata perché non so decidere? Perché non ho il controllo della mia vita? Va bene, me la sono voluta. Ma ora si cambia! Ora decido io e poi si fa quello che dico io!

MARIO: Non ti ho mai visto così!

FEDERICA: Neanche io!

BEATRICE: Neanche io, ma lo conosco da troppo poco tempo!

MARIO: E… cosa vorresti fare?

STEFANO: Io ho deciso che… che... Iio e Laura ci risposiamo! Sì! Cioè... ci sposiamo davvero. Oggi. Oggi io e Laura ci sposiamo.

FINE PRIMO ATTO

SECONDO ATTO

MARIO: Cosa hai detto?!

STEFANO: Ho detto che io e Laura oggi ci sposiamo.

Tutti rimangono in silenzio per qualche istante.

BEATRICE: Due matrimoni in due giorni! Evvai!

MARIO: Stefano, Ma allora non hai capito niente del discorso di Federica! Aspetta, ragiona un attimo, esaminiamo la situazione...

FEDERICA: Stefano! Hai avuto un'idea davvero splendida! Bravissimo! Abbiamo già tutto per realizzare un matrimonio da favola! I testimoni, i parenti, gli invitati, l'albergo, la sposa… abbiamo perfino lo sposo!

STEFANO: Davvero?

FEDERICA: Certo! So come ti senti: deluso, tradito. Ma ora è il momento di dimostrare che sei un uomo, che sai trovare il tuo riscatto e imporre la tua personalità.

STEFANO: Sì! Da dove iniziamo?

FEDERICA: Dal mio compenso.

MARIO: Stefano..

STEFANO: Come dal tuo compenso?!

FEDERICA: Cosa ti ho detto prima? Matrimonio fa rima con patrimonio! I matrimoni si devono fare a ogni costo: il costo di organizzarli, il costo di mantenerli, il costo di scioglierli e il costo di rifarli! A ogni costo!

BEATRICE: Costi quel che costi!

STEFANO: E quanto sarebbe il tuo compenso stavolta?

FEDERICA: Il doppio, naturalmente.

STEFANO: Come il doppio!? Perché?!

FEDERICA: Io procedo a blocchi di due, come gli sposi.

STEFANO: Mi sembra esagerato, facciamo due calcoli: gli invitati sono già tutti qui in albergo, poi per quanto riguarda l'organizzazione della…

Federica fa per andarsene, stringe la mano a Mario e Beatrice.

FEDERICA: ...allora arrivederci! Ho tanto di quel lavoro da fare... sapete come si dice: la mamma degli sposi è sempre incinta!

Federica raggiunge la porta.

STEFANO: Va bene, vattene! Ne trovo un'altra! Ne trovo cento, mille come te! Ormai voi Wedding Planner vi moltiplicate più in fretta degli stafilococchi!

BEATRICE: Che brutta immagine...

FEDERICA: Allora buona fortuna: credo che sarà facile trovare a quest'ora un'altra professionista libera da… subito. E pronta a organizzare un matrimonio in... una mattina! (esce, poi rientra) Si ricorderà la mia sostituta che Laura odia i profumi alla vaniglia o la povera sposa dovrà sopportare per tutta la cerimonia quel fastidioso mal di testa che le durerà purtroppo per l'intera notte? (esce, poi rientra) E si ricorderà la mia sostituta di avvisare il ristorante che lo zio Alfredo è allergico ai gamberetti o vedrete il povero zio gonfiarsi fino a soffocare nella sua stessa lingua mentre cadrà dalla sedia tirandosi dietro la tovaglia in un tintinnare di stoviglie? (fa per uscire)

STEFANO: Va bene! Va bene! Cosa dobbiamo fare?

FEDERICA: Ci vorranno i fori, la torta, la macchina, il ristorante… naturalmente l'Uomo Ragno non può mancare!

MARIO: Decisamente no!

BEATRICE: Ovviamente no!

STEFANO: Non lo voglio l'Uomo Ragno al mio matrimonio! Digli di non venire!

FEDERICA: Io? E chi lo conosce? Ma non è un'idea tua?

STEFANO: No! Non è un'idea mia! Basta con questa storia! Parliamo di cose serie! Io risulto sposato? Anche se non ho firmato?

FEDERICA: Certo: c'è la tua firma fatta da Laura e ci sono quelle dei testimoni!

STEFANO: Mario, non finirò mai di ringraziarti!

Mario allarga le braccia.

FEDERICA: Dal punto di vista legale l'unico che può mettere in dubbio la validità della tua firma sei tu.

STEFANO: Va bene: la metto in dubbio! Che facciamo adesso?

FEDERICO: Semplice: andiamo da un avvocato e dici che Laura ti ha truffato. Che poi iIn fondo la truffa è il succo del matrimonio!

MARIO: Perché non te ne vai in Messico a bere tequila sulla spiaggia fino a svenire?

STEFANO: Un attimo! Perché devo mettere in dubbio la firma? Rifacciamo la cerimonia e basta! Dov'è Don Vittorio? E'È ancora in albergo?

FEDERICA: E che ne so, sui preti veglia il Signore mica io!

BEATRICE: Ma non possiamo trovarne un altro prete? Quando cantava i salmi sembrava un gatto in amore…

MARIO: A me sembrava più tipo castrato...

STEFANO: No che non possiamo! Lui ha le carte firmate e… ma tu cosa c'entri Beatrice?! Tu chi sei?! Federica, in che stanza sta Don Vittorio?

Federica apre la borsa, tira fuori un plico di carte e le consulta.

FEDERICA: Vediamo… ovviamente porto sempreper fortuna porto sempre con me tutti i ferri del mestiere…

MARIO: Tipo chirurgo…

STEFANO: Tipo serial killer!

FEDERICA: Don Vittorio alloggia nella stanza 111!

Stefano compone il numero sul telefono dell'albergo e attende qualche istante.

STEFANO: (al telefono) Pronto? Scusi se la sveglio a quest'ora Don Vittorio ma: è una situazione davvero delicata… lo so che sono lei sei6 del mattino, ma non mi sembra il caso di bestemmiare… ah lei non è Don Vittorio? Le chiedo scusa… Non è che potrebbe passarmelo per favore? Ah... lì non c'è nessun Don? Strano perché mi hanno detto che la stanzaprenota è proprio… sempre sia lodato! (riaggancia)

FEDERICA: Qui c'è scritto 111! Io gli ho prenotato la 111! Fammi sentire la reception!

Federica prende il telefono dell'albergo e compone il numero.

STEFANO: Ci mancava solo questa adesso!

BEATRICE: Sono così avvincenti i matrimoni...

MARIO: A che ora hai detto che parte il volo per il Messico?

FEDERICA: (al telefono) Ciao caro sono Federica la Wedding Planner… grazie caro: lo so, un matrimonio riuscitissimo! Eh beh, non capita tutti i giorni di vedere l'Uomo Ragno ballare il limbo…

STEFANO: Allora?!

FEDERICA: (al telefono) Hai ricevuto la bomboniera? Perfetto! Senti caro, una cortesia… Don Vittorio dovrebbe essere nella 111 ma non c'è... ah ecco! Me lo passi direttamente tu? Gentilissimo... buon lavoro! (passa il telefono a Stefano) Tutto chiarito: si è fatto cambiare stanza per un problema con la vasca idromassaggio!

STEFANO: Non mi sembra che abbiamo mai parlato di stanze con vasca idromassaggio...

FEDERICA: Appunto: lui la voleva!

BEATRICE: Anche io la voglio! Facciamoci cambiare stanza!

STEFANO: Non risponde…

MARIO: Starà pregando...

STEFANO: Sì, nella vasca idromassaggio! (al telefono, improvvisamente) Pronto Don Vittorio? Sono Stefano, scusi se l'ho svegliata ma… ah non è ancora andato a dormire? Sta pregando… senta la disturbo perché… certo, mi sento più maturo ora… certo… lo so, sì: il matrimonio è un cammino che si fa in due… appunto per questo: in due! Io non c'ero! Ho tanto bisogno di parlarle Don Vittorio! Sì! Certo che è un problema spirituale! ! La prego! Ehm… preferirei che venisse lei… nella stanza di Mario… grazie. (riaggancia)

FEDERICA: Cosa ha detto?

STEFANO: Ha detto che gli si strazia il cuore quando sente una pecorella smarrita belare come se laa stessero tosando contosando con la ceretta.

BEATRICE: Ma Don Vittorio beve?

MARIO: Astemio: è così al naturale. Stefano, sei sicuro di quello che stai facendo?

STEFANO: Se sono sicuro? Sarà un matrimonio memorabile! Hai capito Federica? Non bado a spese!

FEDERICA: Io amo il mio lavoro!

STEFANO: Devo stupire Laura! Le preparerò qualcosa di… incredibile! Inimmaginabile! Non potrà dire di no: saranno le mie scuse. Le dimostrerò che so decidere! Cosa possiamo fare? Potremmo… noleggiare 24 elefanti bianchi per l'ingresso in chiesa! Cosa dite?

FEDERICA: Stefano…

STEFANO: Giusto: di più, di più! Le Frecce Tricolore! Quanto costa noleggiare le Frecce Tricolore? Sopra la chiesa le voglio! “Laura e Stefano oggi sposi”! Scritto nel cielo!

FEDERICA:Calma: lascia fare a me! Il tempo è poco e dobbiamo ancora avvisare gli invitati, ordinare la torta, i fiori, prenotare il ristorante… ePerché non andiamo per gradi e partiamo dalle bomboniere!?

STEFANO: Come le bomboniere?

BEATRICE: Mica puoi dire: ve le abbiamo date ieri, a posto così!

MARIO: E neanche fartele ridare e poi ridistribuirle! O forse questo si può fare...

STEFANO: Ma io ho dei progetti! Io sto ragionando in grande!

FEDERICA (per metterlo in difficoltà): Vuoi prendere in mano tu la situazione? Va bene, visto che sei un esperto! Accomodati! Come le vuoi le bomboniere rispetto a quelle di ieri?Hai già qualche idea? Le vuoi Ppiù grandi di quelle di ieri? Più piccole? Più costose? Più inutili?

STEFANO: Le voglio Ppiù… meno… praticamente… ma che ne so io com'erano quelle di ieri! Quelle di oggi saranno più belle! Basta! Dove si vendono queste bomboniere?

FEDERICA: Nei negozi di bomboniere, ovviamente. Che però adesso sono chiusi. Oppure da fornitori convenzionati con me, ti faccio vedere il catalogo.

Federica tira fuori il catalogo dalla borsa.

STEFANO: Convenzione significa tangente, vero?

FEDERICA: Matrimonio significa tangente.

Beatrice si avventa sul catalogo.

BEATRICE: Passerei la giornata a sfogliarlo… come sarebbe unala vita senza cataloghi?

STEFANO: Una vita felice! (guarda il catalogo) Ah, quindi sono queste le famose bomboniere!

BEATRICE: Cosa credevi che fossero?

MARIO: Non credo si sia mai posto il problema...

STEFANO: Beh, le facevo più… meno… guardate questa! Ridicolo! Chi non vorrebbe ricevere un poggiapentola con stampate le facce degli sposi? Dopo una settimana che lo usi si scioglie tutto e sembra che si sono sposati in una centrale nucleare!

Mentre Stefano parla Beatrice va ad aprire la sua borsa e, tira fuori la sua bomboniera e la consegna a Stefano: è un poggiapentola con le facce degli sposi.

BEATRICE: (a Stefano) E'È esattamente quello che ho pensato!

MARIO: (a Stefano) Ce l'ho anch'io! Anche se ora non mi ricordo dove l'ho messo...

FEDERICA: Io l'ho già buttato via…

Stefano osserva schifato il poggiapentola.

STEFANO: La mia bomboniera…Ah... con la mia faccia… quante ne abbiamo stampate Federica?

FEDERICA: 200!

STEFANO: Ah 200… beh, vista dal vivo non è poi così male…

BEATRICE: No: fa proprio schifo! Sappi che l'ho accettata solo per educazione! Scegli la tazza da colazione: è carinissima!

STEFANO: Per educazione?! Solo questa ci mancava! Ma tu non ce l'hai una casa?! Una vita?!

Beatrice si avvia verso la porta, offesa.

BEATRICE: Certo che ce l'ho un casa! E ho anche una sorella che lavora in una pasticceria, se proprio lo vuoi sapere! Ma se pensi di trovare un'altra pasticciera che possa preparare una torta nuziale all'istante… accomodati! Io volevo solo essere gentile, sai cosa me ne frega: è pieno il mondo di matrimoni con bomboniere più belle!

MARIO: Tu vuoi competere con un'imbucata professionista…

FEDERICA: Stefano, che vogliamo fare?

STEFANO: E che vogliamo fare? Carissima Beatrice, se ho detto qualcosa che può essere stato frainteso, mi spiace sinceramente, io intendevo solo…

BEATRICE: Allora siamo d'accordo! Sulla torta mettiamo gli sposi di marzapane!

STEFANO: Aspetta, a me il marzapane non piace!

FEDERICA: Stefano, la vuoi finire di metterci i bastoni tra le ruote?! Scegli questa maledetta bomboniera, mentre noi andiamo ad avvisare gli invitati che… un attimo: Gli anelli!

STEFANO: Gli anelli Giusto!

FEDERICA: It's my job!

STEFANO: Dove sono?

FEDERICA: E che ne so io? C'ho scritto in fronte “La Signora degli anelli”? La fede di Laura ce l'avrà Laura…

STEFANO: E la mia?

Tutti si guardano con aria dubbiosa.

STEFANO: Hanno fatto lo scambio delle fedi… ci sono le foto, giusto? E poi? Nessuno ha pensato a riprendersi la mia?! Grazie! Grazie davvero!

MARIO: Senti mi spiace, Stefano, ero ubriaco, va bene? Dove vuoi che sia andato lo sposo? Adesso vado al dormitorio e me la faccio ridare. Non c'è nessun problema.

STEFANO: Lo sposo sono io! Quello è un figurante!

MARIO: Va bene, va bene, non ti arrabbiare! Recupero anche il vestito!

STEFANO: Vestito? Piuttosto che indossare quel vestito io… mi sposo in mutandeaccappatoio!

MARIO: Va bene, stai tranquillo! Fidati di me!

STEFANO: Mario, oO sto tranquillo o mi fido di te!

Mario esce.

FEDERICA: Adesso procediamo così: io e Beatrice viene con meandiamo ad avvisare gli invitati e organizzare tutto il resto e tu scegli la bomboniera, va bene?! È facilissimo perché più brutta di questa è praticamente impossibile! Puoi anche tirare a sorte!

Va bene?STEFANO: Come no,  Nnella buona e nella cattiva sorte, basta che ne scegli una!

BEATRICE: La tazza! Scegli la tazza!

Federica e Beatrice escono.

Stefano cerca di prendere fiato, sfoglia indeciso il catalogo delle bomboniere.

Dopo qualche istante si sente un fragoroso starnuto da fuori, poi entra Don Vittorio.

DON: Che la pace del Signor… (starnutisce di nuovo)

STEFANO: Don Vittorio! Finalmente! Salute!

DON VITTORIO: Maledetto raffreddore! Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra! Dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che cammina sulla terra!

STEFANO: A me basterebbe dominare il mio matrimonio! Si rende conto di quello che è successo?

DON: Figliolo, lo so come ti senti.

STEFANO: Davvero?

DON: Certo: hai saltato due incontri del corso prematrimoniale, ti sentirai in colpa, immagino!

STEFANO: Due incontri?! Io… e va bene, manteniamo la calma, sì, mi sento in colpa! Molto in colpa! Va bene così? Ma adesso sto parlando del mio matrimonio.

DON VITTORIO: Non mi dire che siete già in crisi! Queste coppie moderne durano meno della batteria del mio cellulare!

STEFANO: Ma quale crisi! Lei ha sposato un altro al mio posto!

DON: Ti capisco figliolo, capisco quello che intendi…

STEFANO: Meno male!

DON VITTORIO: Ma il matrimonio era ieri! (starnutisce)

STEFANO: Salute! Sì, ma io ieri non c'ero! Ho avuto dei problemi!

DON: Figliolo, te lo spiego con una parabola: non attivi la funzione torcia del tuo cellulare per tenerlo in tasca, giusto?

STEFANO: Non credo di aver capito...

DON: Ascolta uno che di matrimoni se ne intende: lascia perdere. Non fare niente, non dire niente, ringrazia tutti e vattene in Messico a strafogarti di torillas e guacamole!

STEFANO: Ma perché? Don Vittorio, potrò decidere io sul mio matrimonio?

DON: Tu? Come sei ingenuo, figliolo, come sei ingenuo… il matrimonio è predisposto dalla volontà di un essere superiore, infallibile e onnisciente: la donna.

STEFANO: Lo so, ma quando Laura saprà cosa ho organizzato, e dico “ho”, sarà contentissima! Il mio matrimonio lo rifacciamo oggi! Più bello di ieri! Ha capito? Più bello!

DON: Celebrare ancora il matrimonio?

STEFANO: Certo! Lei deve solo rifare esattamente quello che ha fatto ieri!

DON: Falsificare i documenti?

STEFANO: No! Mi basta la cerimonia! Faremo solo la cerimonia, poi andremo di nuovo al ristorante…

DON: E la discoteca?

STEFANO: Anche la discoteca! Rifaremo tutto!

DON: E la bomboniera? Questa non posso neanche rifilarla ai poveri, me la tirano dietro!

STEFANO: Ce ne sarà un'altra! Questa se la dimentichi! Sceglierò una bomboniera stupenda!

Don Vittorio sembra convinto poi ci ripensa e si incupisce.

DON: Purtroppo Stefano non è possibile celebrare un matrimonio così all'improvviso: ci sono dei problemi…

STEFANO: Problemi? Non capisco, che genere di problemi?

DON: Error, conditio, votum, cognatio, crimen, cultus disparitas… hai capito?

STEFANO: No… solo questa ci mancava!

DON: Vis, ordo, ligamen, honestas, si sis affinis… hai capito?

STEFANO: Adesso sì! Quanti soldi vuole?

DON: Il triplo. Io procedo a blocchi di tre ovviamente…

STEFANO: Il triplo di quello che le ho dato settimana scorsa?! Mi sembra esagerato!

DON: Figliolo, non fraintendiamo: intendevo il triplo di quello che mi ha dato ieri il padre di Laura.

STEFANO: Ah ecco! E quanto le ha dato ieri il padre di Laura?

DON: Il triplo di quello che mi hai dato tu settimana scorsa, naturalmente: te l'ho detto che procedo a blocchi di tre!

STEFANO: Il triplo di… tre per tre… Don, lei così si fa pagare nove volte lo stesso matrimonio!

DON: Omnia munda mundis figliolo! Mi sembra però che sta iniziando maluccio il tuo percorso di condivisione: non abbiamo forse parlato di povertà al corso prematrimoniale? Vedi cosa succede a saltare gli incontri...

STEFANO: Sì, abbiamo parlato di povertà… io infatti sono poverissimo: tra furti e smarrimenti non ho più niente: valigie, telefono, portafogli...

DON: Ma questo è l'ultimo dei problemi! Non possiamo certo permettere che i soldi interferiscano con la purezza del vostro amore!

STEFANO: Grazie! Lo sapevo che lei in fondo, in fondo…

DON: Ci mancherebbe! Se non c'è fiducia tra noi...

STEFANO: Infatti!

DON: Quindi per adesso puoi darmi il tuo orologio come caparra!

STEFANO: Il mio orologio?!

DON: Il tuo orologio: non è colpa mia se non hai altro…

STEFANO: Ma è d'oro! Vale molto di più!

DON: Come preferisci, figliolo. (Don Vittorio raggiunge la porta) Sono sicuro che a quest'ora troverai facilmente un mio collega disposto a sposarti subito... senza corso prematrimoniale... e senza neanche farti firmare i documenti! Buona giornata!

Don Vittorio esce starnutendo.

STEFANO: Aspetti Don, tenga la caparra!

Stefano si sfila l'orologio.

Don Vittorio entra e lo afferra avidamente.

DON: Sai come si dice: i matrimoni si devono fare…

STEFANO: … a ogni costo lo so!

Don Vittorio, per mettere in tasca l'orologio, solleva istintivamente la tonaca. Si vede che indossa stivaletti rossi e calzamaglia blu.

Stefano se ne accorge e Don Vittorio vede che Stefano se n'è accorto: si guardano paralizzati per qualche istante. Poi Don Vittorio riabbassa la tonaca velocemente e fa per uscire.

DON VITTORIO: Allora siamo d'accordo! Ci vediamo in chiesa!

STEFANO: Aspetti Don! Cos'è quel vestito?

DON: Ehm… una calzamaglia! Nella cripta fa freddissimo! Hai visto che raffreddore mi son beccato? Adesso vado a prendere i documenti, così oggi celebriamo un matrimonio bellissimo...

Don Vittorio cerca di uscire con disinvoltura.

Stefano lo insegue per la stanza, cerca di fermarlo, cerca di afferrarlo per l'abito, di sollevarglielo.

STEFANO: Voglio vedere! Mi faccia vedere!

DON: Devo andare! Lasciami! Devo andare!

STEFANO: Aspetti! Voglio vedere cosa indossa!

Stefano gli squarcia la veste che rimane indossata per metà: Don Vittorio indossa il costume completo da Uomo Ragno. I due rimangono immobili a fissarsi.

STEFANO: L'Uomo Ragno! Don! Non è possibile! Non è possibile! Di tutte le cose assurde che sono successe oggi…

DON VITORIO: E'È scritto “non giudicate se non volete essere giudicati”. Io ti ho mai giudicato figliolo?

STEFANO: Sì!

DON VITTORIO: Ma io sono un prete: è diverso! Guarda cosa hai combinato: e ora come torno nella mia stanza? Vestito così?

STEFANO: Ma… Don… ma… ma... Don io non capisco! Ma… perché?

DON: Perché? Come spiegartelo… diciamo che è il mio regalo per gli sposi. Ecco. Sì: è il mio regalo per gli sposi.

STEFANO: Ma che sta dicendo?

DON: È una piccola cosa, certo, ma so che viene apprezzata e soprattutto non viene dimenticata…

STEFANO: No che non viene dimenticata!

DON: Se ieri fossi stato presente avresti capito! Con questa… trovata... rendo quel giorno un po' più speciale: che male faccio?

STEFANO: Male? Non so io…  sinceramente, Don, le sembra normale?

DON: Normale? Cosa è normale? E'È normale che tu abbia deciso di passare tutta la tua unica vita con una sola persona anche se ce ne sono miliardi sulla terra? O è normale che io abbia deciso di passare la mia unica vita da solo, anche se ce ne sono miliardi sulla terra?

STEFANO: Non credo di avere capito…

DON VITTORIO: Fa niente! L'importante ora è che siamo d'accordo: questa faccenda sarà… ehm… il nostro piccolo segreto. Possiamo considerarlo un mio…. diciamo… vizio? Un vizio innocente... in fondo non bevo, non fumo, non...

SUOCERA (da fuori urlando): Dov'è il criminale?! Dov'è?!

STEFANO: Ci mancava solo lEcco! Mancava solo la mamma di Laura! Adesso siamo al completo!

Don Vittorio allarmato si lancia nascondendosi dietro il letto per nascondersi.

Entra la suocera furente che non vede Don Vittorio e si avvicina minacciosa a Stefano.

SUOCERA: Ho sentito dire che qualcuno vorrebbe rifare il matrimonio!

STEFANO: Ehm… sì, ma prima di tutto mi voglio scusare per quello che…

SUOCERA: Non sono venuta per ascoltarla! Sono venuta solo per guardarla negli occhi!

STEFANO: Ma da quando ci diamo del lei?

SUOCERA: Da adesso e per sempre! Stia zitto e mi ascolti: ieri il faccino della mia bambina si è adombrato come il cielo di Londra! Ha capito cosa intendo?

STEFANO: Mi dispiace tanto, mi creda! Ho avuto dei problemi! Posso spiegare tutto!

SUOCERA: Problemi? Mi faccia indovinare: le è caduto ancora il telefono nella gabbia del leopardo!

STEFANO: Quella volta allo zoo è stata colpa mia, l'ho ammesso mille volte, ma ieri davvero io non ho fatto niente che…

SUOCERA: Mi ascolti bene! Per prima cosa lei adesso si va a dare una ripulita perché sembra uno scafista travestito da profugo! Poi quando Laura si sveglierà lei si comporterà come uno zerbino dimenticato davanti alle stalle durante il Palio di Siena in un giorno di pioggia! Ha capito cosa intendo? Si lascerà riempire di merda!

STEFANO: Sì è giusto, ma dov'è Laura?

SUOCERA: La prossima volta… e dico la prossima volta che il faccino della mia bambina si adombra come il cielo di Londra… quella prossima volta non esiste! Perché lei già da prima è un uomo morto! Sa quanto prende un senzatetto per aspettarla sotto casa nascosto dentro un cassonetto e prenderla a bastonate?

Stefano sta per rispondere ma la domanda rimane sospesa: Don Vittorio starnutisce da sotto il letto.La suocera dapprima reagisce istintivamente poi si allarma.

SUOCERA: Salute! Chi c'è?!

STEFANO: Nessuno! Cioè non lo so: è la stanza di Mario questa.

SUOCERA: Lei non mi piace Stefano, non mi è mai piaciuto…

La suocera tira fuori una bomboletta dalla borsa e la punta contro il letto.

SUOCERA: Vieni fuori o inizio a spruzzare come se fossimo al festival del peperoncino di Catanzaro!

Da dietro il letto si sollevano lentamente due guanti rossi in un gesto di resa, poi emerge la maschera ed infine l'Uomo Ragno completamente vestito.

SUOCERA: Lei? Poteva dirlo subito! (rinfila in borsa la bomboletta e stringe la mano all'Uomo Ragno che è imbarazzatissimo) Stanotte l'ho persa di vista e non le ho neanche fatto i complimenti! Farla venire in discoteca è l'unica cosa buona che Stefano ha fatto nella vita! Sa che il nostro selfie ha preso già 54 like?

L'Uomo Ragno imbarazzato ammicca sollevando il pollice poi starnutisce.

SUOCERA: Si è beccato un bel raffreddore, eh? D'altronde tutta la sera a saltare dalla finestra, dentro e fuori, dentro e fuori, dentro e fuori… ma lo capisco: the show must go on!

STEFANO: Poverino!

SUOCERA: Volevo chiedere… ma lei fa solo matrimoni o anche altri eventi? Tra un mese è il mio compleanno…

STEFANO: E'È specializzato in matrimoni! Ma io Ddevo assolutamente parlare con Laura! In che stanza ha dormito stanotte? Dov'è? Per favore...

SUOCERA: Lei Laura non la deve più nominare!

STEFANO: Ma se siamo sposati!

SUOCERA: E allora perché vuole sposarla oggi?

STEFANO: Perché… perché… perché l'ha detto Don Vittorio! Ecco! Sì! L'ha detto Don Vittorio! Vero, signor Uomo Ragno, che Don Vittorio era qui un attimo fa e ci ha detto che il matrimonio non è valido e va rifatto?

L'Uomo Ragno allarga le braccia: non sa cosa dire.

SUOCERA: Lei conosce Don Vittorio?

L'Uomo Ragno fa un gesto come per dire: poco.

STEFANO: Certo che lo conosce! Ma non vuole che si sappia in giro!

SUOCERA: Ci credo! Lui è un professionista, mica come quell'altro cialtrone! (all'Uomo Ragno) Ma davvero Don Vittorio ha detto così?

L'Uomo Ragno guarda Stefano imbarazzato.

STEFANO: Certo che ha detto così! Lui non parla: non esce dalla parte!

SUOCERA: Sapete cosa vi dico? Don Vittorio non conta niente! Fosse per me lo manderei a lavorare, altroché celebrare matrimoni! I suoi sermoni ti fanno venire voglia di spararti in bocca!

STEFANO: Lo dice sempre anche Laura … però è così affezionata! Quante risate tutti insieme nella cripta al corso prematrimoniale! Mi ricordo quella volta che…

SUCERA: Cosa sta facendo?! Glielo dico una sola volta: l'unica possibilità che ha di risposare Laura è pagare una figurante! (poi saluta l'Uomo Ragno) Arrivederci è stato un onore conoscerla! Ha mai pensato di fare televisione? Ha talento!

Entra Beatrice.

BEATRICE: Allora: la torta sarà pronta alle... (nota l'Uomo Ragno e corre a salutarlo) Non ci credo! La star in persona!

STEFANO: Come la star?

BEATRICE: Ho proprio appena appena finito di parlare di lei al telefono con mia sorella! Sa che ha reso il matrimonio indimenticabile?

L'Uomo Ragno ammicca imbarazzato.

SUOCERA: Lei è…?

STEFANO: Lei si è imbucata al matrimonio!

SUOCERA: Ah... ha ricevuto la bomboniera?

BEATRICE: Certo, grazie!

SUOCERA: Non penserà anche lei di rifare la cerimonia!

BEATRICE: Perché no?

SUOCERA: (a Stefano) Il costo di un senzatetto nascosto dentro un cassonetto è di 12 euro e 50, quattro in più del matrimonio! Faccia le sue valutazioni.

Entra la mamma di Stefano.

MAMMA: 12 euro e 50 cosa? (nota l'Uomo Ragno, gli va incontro, gli stringe la mano) Ah che bello rivederla! Lei è stato fantastico! Fantastico!

STEFANO: Mamma smettila! Mi sto per risposare!

SUOCERA: Piuttosto do fuoco all'albergo!

MAMMA: La solita impulsiva! Lo so Stefano, lo so, Federica mi ha detto tutto: è una donna così attenta…

STEFANO: Ai soldi è attenta quella!

MAMMA: Ho pensato che per prima cosa dobbiamo trovare un altro prete: i sermoni di Don Vittorio sembrano i sogni di un criceto stressato!

SUOCERA: Ha così poca fantasia quell'uomo...

STEFANO: Poca fantasia?! È che le doti di Don Vittorio sono… nascoste!

MAMMA: Ti ha chiesto altri soldi, immagino! Con questa storia che tre è il numero perfetto...  Ma cosa se ne fa, dico io! Avesse almeno dei vizi! Non beve, non fuma, non...

SUOCERA: E'Non fa niente! È così prevedibile, quell'uomo…

BEATRICE: Gli manca del tutto un guizzo di follia! Mi è bastato vederlo una volta per capirlo!

MAMMA: Uomo Ragno, lei che è nel ramo eventi conosce qualche prete brillante?

SUOCERA: Uno brillante con le estreme unzioni!

L'Uomo Ragno scuote la testa in imbarazzo.

STEFANO: Mamma smettila! Sono altre le cose che dobbiamo risolvere!

MAMMA: Fermi tutti! Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima? Il matrimonio lo celebra l'Uomo Ragno! Tanto è un matrimonio di facciata!

BEATRICE: Signora lei è un genio! Un genio!

STEFANO: Ma non è di facciata!

SUOCERA: Bisogna ammettere che l'idea non è male…

STEFANO: Ma siete impazzite?! Uomo Ragno dica qualcosa!

L'Uomo Ragno starnutisce.

MAMMA: Poverino! Certo, un costume così leggerino… ce l'ha sotto la maglia della salute, almeno?

La mamma cerca di controllare e l'Uomo Ragno si scansa.

MAMMA: Si vergogna? Guardi che lo facevo da mamma!

STEFANO: Io voglio essere sposato da un prete! E che siaDa un prete vestito da prete! Non da un...

MAMMA: Ma sì, ma sì: l'abito non fa il monaco! Vero Uomo Ragno? E poi, Stefano, guarda che anche Laura lo adora!

SUOCERA: Questo è vero…

BEATRICE: Come si può a non adorarlo?

STEFANO: Laura?

MAMMA: Sì! Si sarà fatta mille foto con lui!

L'Uomo Ragno annuisce.

MAMMA: Allora è deciso! Mi ha detto Federica che hai scelto la bomboniera!

STEFANO: No! Non ho avuto un secondo di tempo!

MAMMA: Fammi vedere il catalogo! Se aspettiamo te non ti sposi neanche oggi! Per queste cose ci vuole l'occhio femminile!

BEATRICE: Io avevo visto una cosina, signora…

SUOCERA: Anche io ho le mie preferenze! E comunque sto ancora valutando la situazione…!

MAMMA: Ma certo che stiamo valutando...

La mamma, la suocera e Beatrice sfogliano il catalogo.

Entra Federica.

FEDERICA: Tutto solo controllo… ah, salve a tutti! (nota l'Uomo Ragno) Lei! Speravo tanto di incontrarla di nuovo, sa? In migliaia di matrimoni non ho mai visto uno spettacolo così avvincente!

L'Uomo Ragno è compiaciuto, si stringono la mano.

FEDERICA: Lei lavora per qualche agenzia o è un libero professionista?

L'Uomo Ragno starnutisce.

FEDERICA: Poverino, si è ammalato! Certo che tutta la notte a ballare e sudare, sudare e ballare, sudare e ballare….

STEFANO: Smettetela! Federica, a che punto siamo con l'organizzazione?

FEDERICA: Ho avvisato quasi tutti gli invitati. Mario? Ha trovato la fede?

STEFANO: Non è ancora tornato!

FEDERICA: Niente panico! C'è un'oreficeria convenzionata con me! Certo, visti i tempi i prezzi saranno…

STEFANO: Alti, lo so!

FEDERICA: Non alti: agghiaccianti! E per il vestito… ci sarebbe un sarto convenzionato… tanto le tue misure ce le ho...

STEFANO: Certo che ce le hai: mi avete misurato in lungo e in largo neanche doveste farmi una bara!

FEDERICA: Infatti: il matrimonio è esattamente come una bara! A proposito di bare, hai parlato con Don Vittorio?

MAMMA: Non ci serve dDon Vittorio! Sai cosa ho pensato Federica? Il matrimonio lo celebra l'Uomo Ragno! Tanto è di facciata!

SUOCERA: Forse!

STEFANO: Non è di facciata!

FEDERICA: Ma questa è un'idea meravigliosa! Meravigliosa! In migliaia di matrimoni non ho mai visto un prete così incapace! Uomo Ragno, e se facessimo una convenzione? Adesso può anche uscire dalla parte, però… non ha caldo con quella maschera?

Federica cerca di sfilarla, lui si divincola e riesce a evitarlo.

MAMMA: La terrà addosso per i microbi… non si fa proprio toccare, eh?

STEFANO: Basta! Dov'è Laura? Dove ha dormito stanotte?

Nessuno sembra saperlo.

STEFANO: Com'è possibile che nessuno sappia dov'è Laura?! Dov'è?

Tutti tacciono. Entra Mario.

MARIO: E chi lo sa! Però so dov'è la tua fede! Il problema è che… (nota l'Uomo Ragno e corre a salutarlo) l'Uomo Ragno! Salve! Come va?! Se mai un giorno dovessi sposarmi si consideri prenotato!

Allora siamo d'accordo, eh? Mi dà qualche lezione di limbo!Gli stringe la mano entusiasta.

STEFANO: BastaMario cosa fai?! Dov'è la mia fede?

MARIO: Stavo solo… va beh! Per quanto riguardaCon la fede abbiamo un problema… ma piccolissimo...

STEFANO: Ho capito! HaL'ha già vendutoamia fede , la… in fondo c'era da aspettarselo da un barbone!

SUOCERA: Un barbone?! Come al solito lei parla senza conoscere la storia delle persone! Lui non lo farebbe mai!

MARIO: Un attimo...

STEFANO: No, eh? Scommettiamo che l'ha venduta?

!SUOCERA: Certo! Se vinco io lei se ne va da solo in Messico e non torna mai più!

STEFANO: E va bene! Ma se vinco io lei…

Stefano e la suocera stanno per stringersi la mano ma vengono interrotti dalla voce del figurante.

Entra il figurante: indossa un vestito da sposo che evidentemente non è della sua taglia.

FIGURANTE: Non l'ho venduta!

Stefano lo guarda allibito.

SUOCERA: Visto? Lo sapevo! Lo sapevo!

FIGURANTE: È solo che non riesco a sfilarla!

MARIO: Ecco, infatti, stavo per dirlo...

FIGURANTE: Buongiorno a tutti…

MAMMA-SUOCERA-BEATRICE: Buongiorno!

FIGURANTE: Ah, ma abbiamo anche l'Uomo Ragno! Lei ha un dono speciale, lo sa? (poi a Stefano) Mi dispiace, ci ho provato in tutti i modi: sapone, olio, acqua calda... comunque congratulazioni Stefano, è stato un matrimonio meraviglioso!

Il Figurante porge la mano a Stefano che non gliela stringe: è furente.

STEFANO: Ah, davvero?

FIGURANTE: Sì!

STEFANO: Guardalo lui… bello il mio vestito, eh?!

FIGURANTE: Bello… diciamo scomodo! Ma queste scarpe soprattutto… mi danno un fastidio!

STEFANO: Quanto mi dispiace… spero non ti sia rovinato la cerimonia per questo!

FIGURANTE: Se non me l'ha rovinata la bomboniera e non me l'ha rovinata il sermone di Don Vittorio non me la poteva rovinare più niente! Comunque non c'è bisogno che tu faccia l' ironico: sono qui per ridarti tutto: mi ha detto Mario che oggi ti sposi!

SUOCERA: Forse!

MAMMA: Lei naturalmente si consideri invitato!

FEDERICA: Lo mettiamo al tavolo dei parenti?

STEFANO: Invitato?!

FIGURANTE: Mario, diglielo tu, mi stavi cercando dappertutto e io ero nella Suite nuziale! Divertente, no?

STEFANO: Suite nuziale?! Tu hai pure dormito nella mia Suite?!

FIGURANTE: Beh, tu non c'eri…

BEATRICE: Dai, mica poteva tornare al dormitorio: era pur sempre lo sposo!

SUOCERA: Lui è meglio dello sposo!

MAMMA: Stefano, tanto ormai l'avevi pagata!

STEFANO: Certo, la Suite Nuziale… Ma ti rendi conto di quello che hai fatto?! Ti rendi conto?! Io ti ammazzo!

Stefano cerca di aggredire fisicamente il Figurante, Mario lo trattiene.

MARIO: Calma, Stefano! Calma!

MAMMA: Attento che rovini il vestito!

SUOCERA: E'È una persona pericolosa! Io l'ho sempre detto!

BEATRICE: Adoro i matrimoni movimentati!

FIGURANTE: Certo che mi rendo di cosa ho fatto! Un lavoro onesto per rimediare al casino che hai combinato tu! Ecco cosa ho fatto!

SUOCERA: Se non ci fosse stato lui, come avremmo risolto?

MARIO: Io te lo avevo detto di salire su un aereo per il Messico e non pensarci più!

STEFANO: Scusatemi, ho perso la testa… ora son calmo. nNon dormo da due giorni… sono solo un po' nervoso… avete ragione: è inutile continuare a parlare di quello che è successo… dobbiamo essere costruttivipositivi: possiamo trovare una soluzione ragionevole al problema delle fedi, no? Facciamo così: (al figurante) adesso tu esci da quella porta, giri a destra, cammini finché non trovi l'ascensore, ci entri, schiacci il pulsante “terra”, quando le porte si riaprono esci, vai sempre dritto perché ho visto che esattamente dietro alla sala ristorante c'è la cucina. Entri in cucina, chiedi un'accetta da macellaio, ti tagli il dito, sfili la fede, la disinfetti con l'alcool e me la riporti! Il dito puoi tenerlo, non mi serve!

FIGURANTE: Sento dell'astio nei miei confronti…

STEFANO: Astio? Astio? Io ti… hai pure baciato Laura!

La suocera tossicchia.

FIGURANTE: Ma è stato solo per la foto! Non è il mio tipo! A me piacciono più… hai capito, no?

La suocera tossicchia ancora.

STEFANO: Ma come fai a parlare così, come se tutto questo fosse normale?! Ti sembra normale che tu ti sposi al mio posto? Che vai in chiesa, al ristorante, in discoteca, nella Suite…

FIGURANTE: No.

STEFANO: Come?

FIGURANTE: No che non è normale. Era il tuo matrimonio, mica il mio! Ma mi hanno dato 8 euro e 50...

STEFANO: Puoi ripetere per favore?

FIGURANTE: 8 euro e 50…! pPer te saranno poche, ma sai a me quanto durano?

STEFANO: No: prima! Hai detto che non è normale?

FIGURANTE: Intendi questa situazione? Nooo! Non è normale!

STEFANO: Grazie! Grazie! Sei il primo! Finalmente... finalmente me lo sento dire… allora non sono impazzito! Grazie!

FIGURANTE: Per così poco…

STEFANO: Lo so che sembra incredibile ma mi stai facendo sentire meglio! In fondo tu hai solo fatto quello che ti hanno chiesto… certo! Tu sei solo un figurante! Un figurante! Me lo puoi ridire per favore?

FIGURANTE: Se ti fa piacere... innanzitutto però diciamo: non è normale che tu arrivi con un giorno di ritardo al tuo matrimonio…

SUOCERA: E diciamolo!

FIGURANTE: Poi… (a tutti) mi dispiace dovervelo dire perché con me siete stati davvero squisiti, ma non è normale celebrare un matrimonio senza lo sposo! Avete tutti fatto delle cose assurde! Assurde! Volete sapere chi era il più normale al matrimonio? L'Uomo Ragno!

L'Uomo Ragno starnutisce.

Stefano è colpito: si ferma a riflettere.

STEFANO: Ho capito. Adesso ho capito. Finalmente è tutto così chiaro, così evidente... Ma non vi rendete conto? Anche questa volta non ho deciso niente, non ho organizzato niente. Tutto voi. Ma almeno ho capito perché. Ho lasciato fare tutto a voi perché, in fondo, non mi interessava. Nè ieri né oggi. Sono talmente abituato a lasciar decidere agli altri che ho smesso di chiedermi cosa voglio davvero. NonSapete perché non sapevo che bomboniera avete distribuito ieri? E lo sapete perché non sono neanche riuscito a sceglierne una bombonieraper oggi…? pIo non la voglio la bomboniera!erché al mio matrimonio... p che bomboniera avete distribuito ieri neancheoNon s  iPerché io... non volevovolevo… non voglio... sposarmi con Laura. Ecco, l'ho detto. Mi sono sposato solo perché... lo volevate voi, lo voleva Laura… e io l'ho fatto. Non voglio sposarmi, no. Non con Laura.

Rimangono tutti ammutoliti per qualche istante poi iniziano a parlare contemporaneamente: la confusione è tale che non si distinguono le parole.

MAMMA: Stefano, non posso credere che davvero stai dicendo questa cosa! Ti rendi conto che era una vita che aspettavo questo momento? Mica si può tornare indietro!

SUOCERA: Ah no! Ormai il matrimonio è stato fatto! Non voglio sentire un'altra parola! E'È incredibile che la mia Laura sia cascata nella trappola di questo criminale!

MARIO: Stefano, capisco che è stata un giornata difficile, ma così combini solo un casino ancora più grosso, riflettiamo, parliamo, analizziamo, non essere impulsivo…

BEATRICE: Guarda che ormai mia sorella sta facendo la torta con gli sposi di marzapane! Insomma, i matrimoni sono una cosa seria, mica si fa così! No, no no!

FEDERICA: Fai quello che vuoi ma io il mio compenso lo voglio! Sai quanti matrimoni organizzavo stamattina invece di perdere tempo con le tue follie?

FIGURANTE: Non vorrei essere ritenuto in qualche modo responsabile di questa situazione, io sono stato solo chiamato quando tutto era già stato deciso…

Entra Laura, vestita da sposa, con una bottiglia e due bicchieri in mano.

Si schiarisce la voce rumorosamente e tutti si zittiscono.

SUOCERA: Laura! Dov'eri finita?

LauraLAURA: Voglio parlare con Stefano. Da soli.

SUOCERA: Ma Laura!

Laura con un gesto la zittisce.

FIGURANTE: E va beh, ci tocca andare a far colazione! Tanto è già pagata, no?

Tutti si rassegnano: nell'uscire rivolgono un'ultima raccomandazione.

SUOCERA: Se sei in pericolo, Laura… urla!

MAMMA: Mi raccomando, Stefano, pensa al mio futuro di nonna…

BEATRICE: Che matrimonio avvincente…

MARIO: Una sola parola: tequila!

FEDERICA: Il mio tassametro comunque non si ferma!

L'Uomo Ragno starnutisce.

LAURA: Brutto raffreddore, eh?

Tutti escono. Stefano e Laura, rimasti soli, si guardano per qualche istante.

STEFANO: Laura, mi dispiace tanto, io…

Laura lo zittisce serena con un gesto e un sorriso. Apre la bottiglia, riempie i due bicchieri, ne porge uno a Stefano, che è perplesso, e brindano.

LauraLAURA: A noi.

STEFANO: A noi...

LauraLAURA: Ieri ti ho chiamata tutto il pomeriggio, ma il tuo telefono era sempre spento!

STEFANO: Lo so, io…

LAURA: Continuavo a chiedermi perché non venivi, sai? Mi sono preoccupata, ero sicura fosse precipitato l'aereo! Ma tutti dicevano che era solo una delle tue solite trovate! Mi sono chiesta tutta la giornatao il giorno: “perché non è venuto? Perché?” Sai come mi sentivo? Triste, abbandonata. Me ne sono andata dalla discoteca senza salutare nessuno, non sapevo dove andare, cosa fare. Non avevo voglia di dormire nella suite ma non volevo tornare a casa: ho preso l'unica stanza rimasta libera. Una prima notte di nozze davvero strana: sdraiata sul letto a fissare il soffitto, senza neanche potermi cambiare, ad ascoltare i passi in corridoio di chi tornava dalla discoteca. Finché alle cinque sento urlare nella stanza vicino alla mia: è la tua voce. E'È la tua voce oltre il muro! Oltre questo muro! Mi hanno dato l'unica stanza rimasta libera… e questo muro è di cartone: ho sentito tutto.

STEFANO: Davvero? Cioè, tu sei stata lì tutto il tempo…

LAURA: Sì.

STEFANO: Mario, Beatrice, mia mamma, Federica…

LAURA: Sì. Ho sentito ogni parola che hai detto e ogni parola che ti hanno detto. Mi sembrava di sentire anche i tuoi pensieri, sai? E più ascoltavo più capivo!

STEFANO: Cosa capivi?

LAURA: Ho capito prima di te perché ieri non sei venuto! Quante volte stavo per correre qui e urlare: “Stefano tu non volevi sposarmi!” Ma non l'ho fatto: volevo che lo capissi tu. E sono rimasta così, in silenzio a fissare il soffitto per ore, ad aspettare che tu lo capissi.

STEFANO: Mi dispiace Laura, io…

LAURA: Ma mentre ascoltavo e aspettavo è successa una cosa strana. Pian piano ho cominciato a chiedermi perché mi sono voluta sposare in quel modo. Possibile che ho davvero fatto a meno di te?

STEFANO: In effetti…

LAURA: Ho sposato un figurante! E l'ho pure baciato! L'ho fatto davvero! E proprio nel momento in cui tu hai capito che non volevi sposarmi io ho capito che… che... che non volevo sposarti.

STEFANO: No?!

LAURA: No! Io non volevo sposare te: io volevo sposarmi e basta! Morivo dalla voglia di sposarmi e chiunque sarebbe andato bene, perfino un figurante! Scusami.

STEFANO: Scusami tu.

Si abbracciano.

LAURA: Ieri mi sembrava di vivere come in un sogno… era come se fossi trascinata da una forza inarrestabile!

STEFANO: Non dirlo a me!

LAURA: Stavamo facendo tutti e due un grosso errore!Avevo… ho paura di non sposarmi. Così tanta paura di non trovare la persona giusta che ero disposta a sposare quella sbagliata! Perché è così difficile? E'È sempre stato così o una volta era tutto diverso? Perché noi donne siamo capaci di andare a esplorare lo spazio ma non siamo più capaci di farci una famiglia sulla terra?

STEFANO: Beh… non so, io non…

LAURA: Non mi devi rispondere.

Laura raggiunge il letto e raccoglie la tonaca strappata di Don Vittorio.

LAURA: Peccato essermi persa la scena! Non riuscirò più a guardare Don Vittorio senza ridergli in faccia!

STEFANO: Ah, come sempre allora.

LAURA: Almeno farà quello che gli diremo noi con le “firme” di ieri!

STEFANO: Giusto! E noi cosa gli diremo?

Laura sorride, prende il catalogo delle bomboniere come fosse un indumento sporco e lo lancia fuori dalla porta.

LAURA: Questo non ci serve più.

STEFANO: Tu non sai quanto ho odiato quel catalogo…! Ma chi l'ha scelta la bomboniera di ieri?

LAURA: Mia mamma: pur di vedere la tua faccia disfarsi avrebbe fatto qualunque cosa!

STEFANO: Non l'avrei mai detto... ma adesso come facciamo?

LAURA: Come cosa facciamo? Ovvio!

STEFANO: Cioè?

LAURA: Susanna ha una cotta per te!

STEFANO: Susanna? Ma dici tua cugina?

LAURA: Certo!

STEFANO: Magari! Cioè… ma figurati!

LAURA: Guarda sei diventato tutto rosso!

STEFANO: Ma no…

LAURA: Davvero non te ne sei mai accorto? Sei proprio tonto!

STEFANO: Ma che dici?

LAURA: Tanto lo so che ti è sempre piaciuta!

STEFANO: A me? Ma chi? Susanna? No...

LAURA: Stefano...Stefano!Ormai...

STEFANO: E va bene, sì, mi è sempre piaciuta! E allora? Non capisco cosa... perché me lo dici adesso? Io non…

LAURA: Che pazienza che ci vuole con te! Devo farti un disegnino?

STEFANO: Ma quale disegnino! sSei tu che… forse ho capito! Adesso ho capito!

LAURA: Meno maleSperiamo!

STEFANO: Sì che ho capito: Davide! Sai, il mio collega...

LAURA: Sì…

STEFANO: Ecco… ha sempre detto che sei una persona... speciale…

LAURA: Lo so…

STEFANO: Lo sai?!

LAURA: Ma certo! Anche se ho sempre fatto finta di niente!

STEFANO: Quindi? Adesso che ci siamo detti queste cose?

LAURA: Adesso andiamo!

Laura prende Stefano per mano.

STEFANO: Dove?

LAURA: Come dove? A far colazione! E visto che anche Davide e Susanna sono qui in albergo…  andiamo tutti e quattro insieme, no? Lontano da qui.

Escono.

FINE