Il mio papi adorato

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IL MIO PAPI ADORATO

IL MIO PAPI ADORATO

di

Rosella Cercone De Lucia

Cucina-tinello di un appartamento da single. Fabio, bell'uomo di circa 50 anni, in giacca da camera e grembiule da cucina, sta apparecchiando con molta cura la tavola per due, non mancano le candele e i fiori. Lo stereo diffonde un notturno di Chopin.

Entra in scena Marvi, 18/19 anni, graziosa e rotondetta ma sciatta e deposita negligentemente il sacchetto della spesa appena fatta sulla tavola, prima che Fabio possa impedirglielo.

MARVI - Papi, eccoti le ostriche appena giunte dall'Atlantico, dove le metto? (estrae il cestino delle ostriche e spegne lo stereo)

(Fabio con malcelato disappunto si affretta a togliere la busta dalla tavola e la depone sul divano

FABIO - Ah brava, nel frigo!

(Marvi sfila dal sacchetto anche un ananas)

MARVI - Anche l'ananas?

FABIO - Sì grazie

(Marvi apre il frigo e vi sistema dentro il cestino delle ostriche e l'ananas, nel contempo scorge una bella sacher tort ed esclama)

MARVI - Uhmmmm! La sacher-tort! Chi hai invitato a cena?

FABIO (imbarazzato) - Oh...una vecchia amica...

MARVI (maliziosa) - Sei proprio sicuro che sia vecchia?

FABIO - Ehi ragazzina, che vuoi insinuare?

MARVI - Oh niente...figurati! Non temere, non riferirò nulla alla mamma, giuro!

FABIO - Infatti non c'è nulla da riferire

(Marvi intanto continua a curiosare dentro il frigo e ne estrae alcune scatolette di cibi, leggendone via via l'etichetta)

MARVI -.Vitel tonnè, polpa di granchio, salsa ai gamberetti, patè de fois cras...uhmmm li tratti bene gli ospiti però!

FABIO - Beh...non sapendo cucinare mi sono buttato sullo scatolame!

(Marvi chiude il frigo, agguanta dalla tavola una bottiglia di vino e legge l'etichetta)

MARVI - Brunello di Montalcino 1988! Caspita, ma questa è una cena di gala! Avanti, avanti, dimmi chi è la prescelta, la conosco?

(Fabio si innervosisce, toglie dalle mani di Marvi la bottiglia e la rimette sulla tavola)

FABIO - Smettila Marvi, è solo una cena con una vecchia compagna di liceo!

MARVI - Figurati se ti davi la pena di ordinare ostriche dell'Atlantico per una vecchia amica di liceo! Sono cibi afrodisiaci, speravi non lo sapessi?

FABIO (dissimulando il suo imbarazzo) - Afrodisiaci...ancora credi a ste sciocchezze?

MARVI - Secondo me hai agganciato qualcuna delle tue allieve, deve essere una strafiga alta, bionda e flessuosa...

FABIO (ridendo) - Secondo te, una strafiga alta, bionda, flessuosa, vorrebbe consumare ostriche afrodisiache con un vecchio barbagianni come me?

MARVI (con calore) - Non sei vecchio, sei l'uomo più sexy del secolo e per giunta candidato al Nobel! Chi non vorrebbe venire a letto...pardon...volevo dire a cena con te?

FABIO - Marvi...Marvi...smettila di fantasticare sul mio conto

(Marvi gli gironzola intorno affascinata e tenera)

MARVI - Te l'ho detto papi, non dirò nulla alla mamma, del resto siete separati e ciascuno può prendersi le sue libertà (si mette a tracollo la sua borsona e fa per andarsene)

MARVI - Beh...se non ti occorre altro ti lascio il campo libero

FABIO - Di già? Avevi detto che non avevi impegni per il pomeriggio

MARVI - Ma visto che hai ospiti...

(Fabio la abbraccia affettuosamente e la conduce a sedere sul divano)

FABIO - C'è ancora tempo...su, parlami un po' di te

MARVI (improvvisamente malinconica) - Non ho nulla da dirti...tranne che mi sento molto sola, ecco...

FABIO - Non hai un compagno...un flirt...un ragazzo con cui uscire?

MARVI - Nessuno che mi inviti...non piaccio ai ragazzi...

FABIO (accarezzandole dolcemente la testa) - Ma che sciocchezze dici? Sei giovane, graziosa, intelligente...

(Marvi si alza in piedi di scatto e si mostra a suo padre, gridandogli quasi con rabbia)

MARVI - Ma guardami! Sono imbottita di cellulite e la mia pelle è una trapunta di brufoli! Ai ragazzi non piacciono le ciccione coi peticelli!

(Fabio la abbraccia affettuosamente)

FABIO - Marvi! Bambina mia, ti senti davvero così infelice? Sei un pochino rotondetta, lo ammetto, ma sarà sufficiente una buona dieta e diventerai una splendida figliola! Quanto ai brufoli...prova a rinunciare all'overdose di cioccolata

MARVI - Sei gentile papà, ma tanto lo so che sono brutta e sfigata e anche se dimagrissi non cambierebbe nulla!

FABIO - Sbagli, cambierebbe tutto! Ti porterò da un dietologo mio amico, vedrai, in tre mesi ti rimetterà a nuovo!

MARVI - Dovrei eliminare i dolci...ma non ce la faccio...e poi avrei anche bisogno del ginecologo per un contraccettivo...tutte le mie amiche usano la spirale...se dovesse capitarmi l'occasione...

FABIO (imbarazzato) - Beh... questo è un problema che puoi risolvere con tua madre, è lei che deve consigliarti il ginecologo

MARVI - Ma lo sai come la pensa la mamma!

FABIO - Come sta?

MARVI - E' sempre così triste...cupa, vorrei che anche lei si ricostruisse una vita sua, come fai tu, e invece vegeta e pretende che anch'io mi adegui, ma io papi sono giovane, ho voglia di vivere, di fare all'amore, lo sai che sono ancora vergine?

(Fabio guarda imbarazzato l'orologio, poi si alza e si avvia verso la camera)

FABIO - Scusami cara, vado a cambiarmi...

(Marvi resta sola e si distende sul divano, da fuori campo le giunge la voce di Fabio)

FABIO (voce f.c.) - Risolveremo tutto, vedrai, fra un paio di mesi i ragazzi faranno a gara per uscire con te!

MARVI (commossa) - Oh papi! Sei meraviglioso quando vuoi! Ma perchè te ne sei andato? Io e la mamma siamo così sole senza di te...non abbiamo nulla da dirci...a tavola quasi non ci scambiamo parole...non fosse per la TV sembrerebbe di stare in chiesa...io lo so perchè ti sei allontanato da lei...un calo di desiderio... dopo tanti anni è normale in una coppia, ma se tutti e due aveste sperimentato nuove tecniche...sai che ho sorpreso la mamma mentre leggeva il Kamasutra? Chissà che non le abbia svelato altri orizzonti.... potreste tentare un nuovo approccio...che ne pensi?

(Mentre Marvi parla un giovane si è silenziosamente introdotto nella stanza; quando lo nota si alza precipitosamente dal divano ricomponendosi gli abiti e i capelli . Il giovane le si appressa imbarazzato)

GIOVANE - Oh...mi scusi...la porta era socchiusa...

MARVI - Deve essere difettosa la serratura...cerca mio padre?

GIOVANE (titubante) - Sì, non c'è?

MARVI - E' andato a cambiarsi, viene subito, è un suo allievo?

GIOVANE (annuendo) - Forse è meglio che ripassi più tardi...

MARVI - Oh...non glielo consiglio, mio padre ha un'ospite a cena!

GIOVANE (avviandosi alla porta) - Appunto...sono capitato nel momento sbagliato

MARVI - Ma niente affatto, c'è tempo per la cena! E se l'ospite è del tipo che penso io, non sarà certo puntuale...ci sono donne che lo fanno apposta a giungere in ritardo, per farsi desiderare di più!

GIOVANE (imbarazzato) - Glielo ha detto lui che si tratta di una donna?

MARVI (con orgoglio filiale) - Sicuro! E poi non ci vuole molto a capirlo, non vede? (indica la tavola) fiori...candele...Chopin (indica lo stereo) ...serata romantica!

GIOVANE - In tal caso è meglio davvero che vada...non vorrei fare da guastafeste!

MARVI - Come è arrivato qui?

GIOVANE - Con l'aereo

MARVI (ridendo) - Si sposta sempre in aereo per gli appuntamenti in città?

GIOVANE (ridendo a sua volta) - Ma no, che stupido! L'aereo l'ho preso per tornare a Roma e poi la metro per venire qui

MARVI - Allora se vuole posso darle un passaggio, ho il motorino e stavo giusto per andarmene

GIOVANE - Grazie...ne approfitterei...

MARVI (gridando) - Papiii...c'è qui un ragazzo...(rivolgendosi al giovane) come si chiama?

GIOVANE - Paolo Galter

MARVI (gridando) - Galter Paolo, dice che ripasserà, visto che stasera sei impegnato, lo accompagno io col motorino, ciao papi e attento alle ostriche...non mangiarne troppe...alla tua età...(ride maliziosa e complice verso Paolo)

(Fabio accorre trafelato in accappatoio di spugna, la barba fatta a metà, e senza troppo riflettere esclama)

FABIO - Paolo! Sei già arrivato?!

(Marvi si blocca sorpresa. Fabio cerca di ricomporsi e di assumere un atteggiamento naturale)

PAOLO (imbarazzato) - Ho preso l'aereo delle 16 anzichè quello delle 17.30

(Marvi comprende che l'ospite di suo padre è proprio il ragazzo e sul suo volto appare un'ombra di stupore e di delusione. Fabio se ne rende conto e tenta di rimediare facendo le presentazioni)

FABIO - E' un mio collaboratore...svolge alcune ricerche per mio conto...(indi a Paolo) questa è mia figlia Maria Vittoria, detta Marvi

(I due si stringono formalmente la mano)

PAOLO - Non sapevo che sua figlia vivesse con lei professore...

MARVI - Non si preoccupi, papà vive da solo

PAOLO (a disagio) - Oh...capisco...

MARVI - Però continuiamo a frequentarci lo stesso...di tanto in tanto...beh...ora me ne vado (fa per avviarsi)

PAOLO - Aspetti, vengo con lei no? (quindi rivolto a Fabio) Tornerò un altro giorno professore, le telefono

(Fabio gli lancia uno sguardo eloquente che non sfugge a Marvi)

MARVI (a Paolo) - No, la prego, resti, mi dispiace non posso accompagnarla, avevo dimenticato un impegno (rivolta poi a Fabio) per quella cosa non preoccuparti papi, ne parlerò con la mamma, come mi avevi consigliato (fugge prima che Fabio possa replicare)

SCENA II

(Uscita Marvi, Fabio e Paolo si guardano un istante muti, ancora imbarazzati, poi Fabio si fa avanti e abbraccia il giovane)

FABIO - Finalmente! Mi sei mancato, non vedevo l'ora di riabbracciarti

PAOLO (freddo) - Cosa avrà pensato?

FABIO - Temo proprio il peggio

PAOLO (lievemente irritato) - Ti sei tradito...

FABIO (mortificato) - Voce dal sen fuggita...

PAOLO - Avrei dovuto uscire con lei

FABIO - Non avresti rimediato a nulla, le parlerò io domani...è una ragazza matura per la sua età...

PAOLO (scettico) - Al punto da approvare le tue scelte?

FABIO - Se non altro da comprenderle...almeno spero...beh...non ci pensiamo per ora e godiamoci questo felice momento!

(Stappa la bottiglia e versa un po' di vino nei bicchieri, offrendone uno a Paolo)

FABIO - Al tuo ritorno! (bevono) Allora, com'è andata?

PAOLO (rianimandosi) - Benone! Credo di averli convinti! Mi hanno chiesto di stendere una dettagliata relazione sull'esperimento, poi la Commissione giudicherà se dare seguito...non vedo l'ora di mettermi al lavoro!

(Fabio estrae da un cassetto del tavolo un fascicolo e glielo porge soddisfatto)

FABIO - Eccola qua, bell'e pronta la tua relazione!

(Paolo stupito afferra il fascicolo e lo sfoglia con aria imbronciata e delusa)

PAOLO - Come facevi a sapere che sarebbe andata bene?

FABIO (orgoglioso e soddisfatto) - Me lo ha comunicato Covoni...è mio amico, non te lo avevo detto?

PAOLO (irritato) - Ti avevo pregato di astenerti...detesto le raccomandazioni! Ero sufficientemente preparato a dimostrare la mia tesi, ma tu evidentemente non hai stima nelle mie forze!

FABIO - Non si tratta di mancanza di stima, sai benissimo che non è così, ma se non hai un appoggio autorevole in questi esperimenti nessuno ti dà fiducia, neanche se scoprissi la formula della vita perpetua!

PAOLO (brusco) - Comunque la relazione intendo farmela da solo

FABIO (conciliante) - Va bene, come vuoi, ma almeno leggila...ho messo a punto alcune formule che tu avevi appena accennato...

PAOLO (sbottando) - Insomma, vuoi smetterla di pianificarmi la strada? Ho detto che intendo sbrigarmela da solo!

FABIO (umile e sottomesso) - D'accordo, non innervosirti...perdonami, non accadrà più! Anzi, guarda (straccia il fascicolo e lo getta nel cestino) -

PAOLO - Bel gesto! Quante fotocopie hai nel cassetto?

(Fabio non risponde, tira fuori dal frigo lo scatolame, le ostriche e la sacher tort e depone tutto sulla tavola imbandita)

PAOLO (ironico) - Anche la sacher-tort!

FABIO - So che ti piace...

PAOLO - Tutto predisposto per accogliere l'eroe superaccomandato dal grande Cenzi! E ora cosa ti aspetti da me?

FABIO (avvilito) - Nulla, volevo solo dividere con te il tuo successo! Non mi devi nulla...ti prego Paolo non roviniamoci la serata! Scusami, vado a cambiarmi (fa per andare)

PAOLO - Invece sei tu che hai rovinato tutto!

FABIO (risentito) - Proprio non ti comprendo, cos'è che non va questa sera? E' un mese che non ci vediamo, ho sopportato la separazione contando un giorno dopo l'altro, e ora mi ritorni completamente mutato! D'accordo, se non vuoi più, se ci hai ripensato, se qualche biondo vichingo nel frattempo ha conquistato il tuo cuore, non hai che da dirlo, ma almeno spiegami questo repentino cambiamento

PAOLO (furioso) - Proprio non vuoi capire?! E allora te lo dico chiaro e tondo: mi sono sentito ridicolo e umiliato nel vedermi accogliere con questa stupida tavola imbandita con tanto di fiori e candele, neanche fossi una star del cinema o della TV! Per non parlare di tua figlia! Pensa come deve esserci rimasta quando ha capito che l'ospite di suo padre ero io!

FABIO - Tutto qui? Questo è un mio problema, non fartene carico! Ed ora vuoi sederti per favore?

(Paolo si siede sul bordo della sedia, mentre Fabio toglie fiori e candele dalla tavola e accende lo stereo che diffonde un notturno di Chopin, poi dispone le ostriche su un piatto offrendole a Paolo, ma il ragazzo si alza di scatto, spegne lo stereo con rabbia e fa per andarsene)

PAOLO - No, è inutile, non posso restare, non funzionerebbe, scusami

FABIO (guardandolo costernato) - Ti prego, non andartene...

(Prima di uscire Paolo si volta per dirgli)

PAOLO -Ti telefono domani o dopo...

SCENA III

Soggiorno-tinello di Gina. Marvi, stravaccata sul divano divora cioccolatini davanti al televisore e cambia nevroticamente canale. Sua madre Gina, sciatta e dimessa, seduta in poltrona, esegue un voluminoso lavoro a maglia, contando ripetutamente i punti sul ferro, sembra molto assorta nel suo lavoro.

Squilla il telefono e le due donne scattano contemporaneamente per andare a rispondere, Marvi raggiunge per prima l'apparecchio, Gina va a spegnere la TV e le torna accanto per captare la conversazione.

MARVI - Pronto?...Pronto?...Pronto chi parla! (sbuffa, indi rivolta alla madre) Non risponde nessuno...pronto!!

GINA (strappandole di mano il microfono) - Dà a me...pronto?...Pronto!...Hanno riattaccato (delusa riaggancia)

(Marvi torna a stravaccarsi sul divano, riprendendo a smangiucchiare e Gina sulla poltrona)

MARVI - Non chiama mai nessuno e quando chiamano non rispondono!

GINA - Speravo che qualcuno si fosse ricordato del mio compleanno

MARVI - Me ne sono ricordata io, non ti basta?

GINA - Certo tesoro, ti ringrazio...com'è andata con tuo padre?

MARVI (laconica) - Al solito (poi si accorge del televisore spento) - Posso riaccenderlo?

GINA - Ma no...parliamo un po'...tutto il giorno sola...

MARVI (irritata) - Potresti uscire invece che sferruzzare sti inutili pullover per obesi abbandonati!

GINA - Mi rilassano!... ma parlami di lui, sta bene?

MARVI - Altrochè, non ha bisogno di noi, ha la sua vita

GINA (ansiosa) - Perchè, c'è un'altra donna?

MARVI (critica) - Sei stata sua moglie per 20 anni e non hai ancora imparato a conoscerlo? Avresti dovuto dialogare di più con lui, capire le sue esigenze, ciò che gli passava per la mente, invece che rimpinzarlo di melassa!

GINA - Sono sempre stata una buona moglie...credevo di conoscerlo...come potevo prevedere che all'improvviso sentisse la necessità di riconquistare la sua libertà, per farne che poi?

MARVI - In ogni modo lui sa usarla la sua libertà, invece tu te ne stai rintanata nel tuo tabernacolo come un'ostia consacrata! Perchè non cerchi qualcuno... un'amicizia...una relazione...magari con una donna!

GINA (scandalizzata) - Una donna?! Ma che ti frulla per la testa? Io sto bene come sto! E poi tuo padre, prima o poi tornerà da noi...è stato un colpo di testa il suo...sono sicura che si è già pentito!

MARVI (rabbiosa) - Non ci pensa nemmeno! Non gli manchiamo mamma! Ho paura che questa separazione l'abbia meditata da chissà quanti anni!

GINA (ansiosa) - Perchè? Ti ha detto qualcosa?

MARVI (esasperata) - Non mi ha detto nulla, ma certo non soffre di solitudine come noi

GINA - Gli passerà vedrai, gli passerà! Quando l'ubriacatura sarà finita tornerà qui e noi lo accoglieremo a braccia aperte

MARVI (furiosa) - Mamma! Quando finirai di illuderti?!

GINA - Perchè sei sempre così irritata con me? E' colpa mia se tuo padre ci ha piantate? Ho fatto del mio meglio per trattenerlo!

MARVI (sarcastica) - Non è con la biancheria sexy e gli strip che una donna di mezza età può riconquistare un uomo, ma con l'intelligenza, l'umorismo, la capacità di ascoltare e queste cose non si acquistano nei negozi di lingerie!

GINA (umiliata) - Mi spiavi dunque nella mia camera da letto! Mi controllavi!

MARVI - Prima di mettere in moto la lingua, innesta il cervello! Non ricordi come andavi in giro per casa con quei ridicoli baby-doll di velo che facevano strage di cellulite?...Alla tua età...

GINA - Non sono poi tanto vecchia, ho appena 42 anni!

MARVI - Se non ti affretti a cercarti un compagno finirai i tuoi giorni da sola, tra queste squallide mura! E non contare su di me!

GINA (angosciata) - Tu sai qualcosa e me lo nascondi! Ti ha parlato di divorzio forse? Dimmelo, ho anch'io il diritto di saperlo!

MARVI - No, no, non mi ha parlato di divorzio, anzi, mi ha chiesto come stavi, cosa che abitualmente non fa

GINA (con un lampo di speranza) - Che ti dicevo? Lui mi ama ancora, ci ama! Deve essere stata qualche puttanella di studentessa a caccia di notorietà che gli ha fatto girare la testa!

(Di nuovo squilla il telefono e Marvi corre a rispondere)

MARVI - Pronto!...Pronto!...Insomma, chiunque lei sia, parli per favore!...Ah! E' lei?...Con me?...Subito?!...Non so...va bene tra mezz'ora?

SCENA IV

Marvi e Paolo passeggiano per un solitario viale di un parco. E' sera.

PAOLO (imbarazzato) - ...Vengo sempre qui ogni volta che ho un problema da risolvere...questi viali così verdi e solitari mi rilassano e mi aiutano a pensare...mi ricordano la mia infanzia quando venivo con la tata...

MARVI - Ancora non mi ha detto perchè ha voluto vedermi

PAOLO - Ehi...perchè non ci diamo del tu? Siamo quasi coetanei...

MARVI (imbarazzata) - Non sono abituata a parlare con i ragazzi

PAOLO - Non hai amici?

MARVI - Mi è difficile stabilire rapporti con quelli della mia età, li sento distanti da me, dal mio mondo...ora poi che mio padre se ne è andato...le mie insicurezze si sono...si sono...

PAOLO - Accentuate! Anch'io sai ho trascorso l'adolescenza con la sensazione dolorosa di sentirmi abbandonato...mio padre sempre in giro per il mondo con i suoi concerti...mia madre poi...divorziò da lui per un lord scozzese, vive nel suo castello, credo, anzi, non so se è ancora viva o morta...solo la tata mi è stata vicina, finchè ha potuto

MARVI (perplessa) - Finchè ha potuto?

PAOLO - Era molto anziana ed è voluta tornare in Germania, disse per morire nella sua terra...

MARVI - Perchè mi racconti tutto questo?

PAOLO - Non lo so, ti ho vista solo per pochi minuti, ma ho subito avvertito qualcosa dentro di me...come...come ci fossimo conosciuti da sempre

MARVI - E tu non hai amici? Voglio dire...all'infuori di mio padre...

PAOLO (imbarazzato) - Sono un solitario e poi non credo nell'amicizia...intendo quella vera, sincera...i miei unici amici sono i libri, loro sì, mi hanno dato molto sinora...hanno sostituito l'affetto dei miei...mi hanno formato...è per merito loro se sono riuscito ad ottenere qualche buon risultato

MARVI (a bruciapelo) - E mio padre?

PAOLO - Mi sono laureato con lui, centodieci e lode, poi mi ha spronato nel campo delle ricerche, lo devo a lui se sono riuscito ad individuare il fattore beta sette

MARVI - Di che si tratta?

PAOLO - E' un enzima che produce il nostro corpo e inibisce l'aggregazione piastrinica nel sangue, è complicato...ne sai qualcosa di biologia molecolare?

MARVI (sorridendo) - Conosco solo la differenza tra atomi e molecole...confesso che non mi è mai piaciuto andare a scuola...

PAOLO - Insomma, ho presentato questa mia scoperta al Comitato Scientifico di Dresda ed è stata accolta con molto interesse! Forse riuscirò ad ottenere l'erogazione per proseguire nella ricerca...proprio questa sera sono tornato da Dresda...il professore aspettava con ansia i risultati del mio intervento...

MARVI (brusca) - Sì, capisco, non devi giustificarti...

PAOLO (risentito) - Non intendevo giustificarmi, volevo condividere con lui il successo della mia tesi!

MARVI - Mi sembra giusto, è stato mio padre ad indicarti la strada, no? E tu sei stato il suo migliore allievo...credo!

PAOLO - Appunto

MARVI (ironica) - E come mai sei qui, anzichè da lui a festeggiare con la sacher-tort e il Brunello di Montalcino?

PAOLO - Abbiamo avuto una discussione

MARVI - Non sei tenuto a darmi spiegazioni!

PAOLO (risentito) - Me lo hai chiesto tu!

MARVI - E allora spiegami perchè hai voluto vedermi!

PAOLO (sincero) - Ho sentito la necessità di fare chiarezza con te, sul mio rapporto con tuo padre...

MARVI - Non ti comprendo...che c'entro io con la vostra relazione?

PAOLO (irritato) - Che cosa intendi per relazione?

MARVI - Nulla! Me ne vado, questa conversazione mi mette a disagio!

PAOLO (provocatorio) - Hai forse paura di scoprire qualcosa di poco gratificante sul conto di tuo padre?

MARVI - Non ho paura di scoprire un bel nulla, sono andata persino a ritirare le ostriche che aveva ordinato per te!

PAOLO - Che ci trovi di tanto ridicolo in un piatto di ostriche?

MARVI - Chi ha parlato di ridicolo?! Ho detto solo che l'ho aiutato a preparare una degna accoglienza al suo discepolo prediletto!

PAOLO - Vedo che ho fatto male a parlarti! Fabio mi aveva detto che eri una ragazza matura per la tua età!

MARVI - Evidentemente Fabio si è sbagliato sul mio conto, non sono abbastanza matura per comprendere questo tipo di rapporto

PAOLO (fuori di sè) - Bada a quello che dici, non è come pensi!

MARVI (ironica) - Ah no eh? E allora come te la spieghi la tavola imbandita con candele, fiori e Chopin?

PAOLO - Su questo non intendo risponderti, chiedilo a tuo padre!

MARVI - Mio padre è maggiorenne e vaccinato, e anche tu credo, non mi dovete nessuna spiegazione!

PAOLO - Però non fai che carpirne!

MARVI - Dì un po', chi è stato a volere questo incontro?

PAOLO - Sono stato io, è vero, ma non immagini quanto sia pentito! Non ho altro da aggiungere (fa per andarsene)

MARVI - E ora dove vai?

PAOLO - Fatti miei!

MARVI - Aspetta

PAOLO - Che c'è?

MARVI (addolcita) - Posso chiederti un piacere?

PAOLO (perplesso) - Di che si tratta?

MARVI - Torna da lui, sono sicura che starà soffrendo terribilmente...non puoi illudere un uomo e abbandonarlo quando non ti è più utile!

PAOLO (offeso e risentito) - Stai forse insinuando che mi sono servito di lui per farmi raccomandare a Dresda?

MARVI (esasperata) - Non ho detto questo, lui ti aspettava con ansia, ed era così felice che nell'attesa mi ha persino dedicato qualche minuto del suo tempo, per ascoltare i miei problemi, cosa che abitualmente si guarda bene dal fare

PAOLO (intenerito) - Hai l'impressione che non ti ami abbastanza?

MARVI (amara) - Quanto basta... dì...allora...ci andrai?

PAOLO - Però devi promettermi che ci vedremo ancora, dobbiamo conoscerci meglio

MARVI - Sono d'accordo, domani qui alla stessa ora?

PAOLO (allontanandosi) - Ci sarò.

SCENA V

Bigodini in testa, crema sul viso, vestaglia lisa, calzerotti di lana ai piedi, Gina attraversa di corsa la scena per andare a rispondere alla scampanellata fuori della porta.

GINA - ...Ecco...ecco...arrivo...

(Un attimo dopo riappare confusa e smarrita seguita da un imbarazzato Fabio)

GINA (quasi a sè stessa) - Dio mio sono...sembro appena uscita dal frullatore...non mi aspettavo di vederti...vado a cambiarmi...(scompare prima che Fabio possa trattenerla)

FABIO - Ma no, non preoccuparti...non importa...

GINA (voce fuori campo) - Un attimo e sono da te

(Fabio si guarda intorno, da estraneo, nota la scatola di cioccolatini semivuota sul divano, il lavoro a maglia abbandonato sulla poltrona, lo solleva e se lo accosta addosso, ci sta almeno due volte, lo lascia andare abbozzando un sorriso di tenerezza; tocca qua e là, poi si dirige verso l'angolo-bar e si versa qualcosa da bere, infine riappare Gina, vestita decentemente, sorride imbarazzata)

GINA - Eccomi ...

FABIO - Dunque è qui che vi siete sistemate

GINA - Sì, l'appartamento è modesto ma non ci manca nulla

FABIO - Marvi non mi sembrava molto entusiasta nel descrivermelo

GINA - Beh...all'inizio.è stata un po' dura...eravamo abituati a quella bella casa...no, no, per carità, non mi lamento, e poi ora ci siamo perfettamente ambientate

FABIO - Dov'è?

GINA - E' uscita

FABIO - Lo so, ha passato il pomeriggio da me, ma pensavo che a quest'ora fosse rincasata

GINA - Infatti...ma poi qualcuno le ha telefonato ed è uscita di nuovo

FABIO (sorpreso ed apprensivo) - Di sera?! Non lo faceva mai!

GINA - Tua figlia è maggiorenne, non ricordi? Non posso impedirle di uscire la sera se ne ha voglia!

FABIO - Giusto, però non mi aveva detto di avere un impegno per stasera!

GINA - Neanche a me! E' capitato all'improvviso...povera ragazza è sempre sola...

FABIO - Già, oggi si lamentava di non avere amici con cui uscire

GINA - E' sempre stata un'introversa, non riesce a manifestare i suoi sentimenti, ma sotto sotto ha un animo sensibile e delicato...te lo ha suggerito lei, vero, di venirmi a trovare per il mio compleanno?

FABIO (sorpreso) - Compleanno?!...No, non mi aveva detto nulla...perdonami, me ne ero dimenticato...auguri cara (accenna ad un fuggevole bacio sulla guancia)

GINA (delusa) - Oh grazie, mi dispiace avertelo ricordato

FABIO - In realtà ero venuto per parlare con Marvi

GINA - Ancora?! Siete stati tutto il pomeriggio insieme

FABIO - Sì, ma mi era parsa un po' depressa, ha problemi di linea e anche di ginecologia

GINA (allarmata) - Oddio, è incinta?!

FABIO - Ma no, figurati, mi ha confessato di essere ancora vergine...almeno sino a quest'oggi!

GINA (ansiosa) - Credi che da questa sera non lo sarà più?

FABIO (imbarazzato) - Ma...non so...non conosco chi frequenta...

GINA - Se lo ha detto anche a te di non avere amici!

FABIO - Però stasera qualcuno l'ha invitata fuori

GINA - E' la prima volta e non sarà certo per un incontro iniziatico...almeno spero

FABIO - Ora mi spiego perchè voleva farsi consigliare un contraccettivo!

GINA (sorpresa) - E lo ha detto a te?!

FABIO - Dice che con te non c'è dialogo!

GINA - La verità è che è diventata intrattabile! Ho l'impressione che mi attribuisca la responsabilità della nostra separazione!

FABIO - Non riesce ad accettarla, dobbiamo aver pazienza con lei, darle il tempo di abituarsi...

GINA - Ma sono ormai sei mesi! Non posso rivolgerle la parola che mi aggredisce con rabbia, questo mi fa soffrire, mi fa sentire in colpa

FABIO - Le parlerò, cercherò di farle comprendere che il responsabile sono io...non ti ha detto nulla oggi?

GINA - Cosa avrebbe dovuto dirmi?

FABIO - Oh...niente di particolare...beh...me ne vado, vuol dire che le telefonerò domani

GINA - Ma no, aspettala, sono sicura che non tarderà, le farà piacere vederti di nuovo in casa

FABIO - Meglio di no, anzi, dille di venire da me domani

GINA (supplichevole) - Rimani, ti prego...ti preparo qualcosa da mangiare?

FABIO - No, no, grazie

GINA - Non ho ancora cenato...Marvi tornando a casa mi ha portato un cestino di ostriche e una sacher-tort per il mio compleanno, carino ti pare? Preparo tutto in un attimo e nel frattempo arriverà anche lei...festeggeremo come ai vecchi tempi...ah...ho anche una bottiglia di Brunello...1988, la migliore annata! (fa per avviarsi ma Fabio la ferma)

FABIO - Non ho appetito Gina, davvero, ti ringrazio...lasciami andare...

GINA ( scrutando il suo volto) - Che aria triste... qualcosa non va?

FABIO - Passerà...passerà...

GINA - Le ragazze sono inconstanti...non c'è da fidarsi...oggi ti portano alle stelle, giurano di non poter vivere senza di te e domani si lasciano incantare da qualche giovane asino, dimenticando le promesse...

FABRIO (irritato) - Si può sapere di cosa parli?

GINA (materna e comprensiva) - Non credere che non abbia capito...alla nostra età il diavolo del meriggio è sempre in agguato, tu poi sei un uomo affascinante, carismatico, famoso nel tuo campo...

FABIO (schermendosi imbarazzato) - Suvvia...

GINA - No, no, lasciami dire, il tuo charme non può lasciare indifferenti tutte quelle oche giulive che ti ronzano intorno...è difficile resistere ai loro richiami...

FABIO (a disagio) - Perchè non la smetti di farneticare?

GINA (lanciatissima) - Sto cercando di dirti che comprendo benissimo la tua sbandata, ma io ti amo ancora Fabio, nonostante tutto, ti desidero come il primo giorno, forse più...e non m'importa del tuo tradimento (gli si getta improvvisamente tra le braccia, appassionata) ti prego, prendimi, voglio fare l'amore con te, ora, subito...abbiamo aspettato troppo...quanto tempo che non stiamo più insieme! (cerca di spogliarlo febbrilmente, goffamente, lui imbarazzato si difende, si sottrae)

FABIO - Gina calmati...non possiamo...Marvi può tornare da un momento all'altro...

GINA (perde definitivamente il controllo e inizia a spogliarsi a sua volta) - Che importa? Sei mio marito no? Andiamo di là in camera e facciamo l'amore...ho voglia di possederti, di essere tua, ti prego...facciamo un altro figlio prima che sia troppo tardi...ho sempre desiderato un bel maschietto che ti somigliasse...

(Fabio la respinge cercando di riordinarsi gli abiti)

FABIO - Ti prego controllati!

(Nel frattempo è apparsa silenziosamente Marvi che assiste allibita alla scena di seduzione di sua madre, incerta se restare o uscire di nuovo)

MARVI (schiarendosi la voce) - Sono di troppo?

FABIO (imbarazzato) - No affatto, ti ho aspettato perchè volevo parlarti

GINA (fortemente a disagio) - E io ne ho approfittato per mostrargli l'appartamento

MARVI (ironica) - Con annessi e connessi

GINA - Marvi! Non penserai...

(Confusa e umiliata raccatta i suoi indumenti e si allontana velocemente)

MARVI - Disgustoso!

FABIO - Non parlare così di tua madre!

MARVI - Perchè sei qui? E la tua cena?

FABIO - Se ne è andato

MARVI - A causa mia, vero?

FABIO - Smettila di addossarti le colpe degli altri

MARVI - E se tornasse e non trovasse nessuno?

FABIO - Non tornerà, lo conosco, immagino come ti sarai sentita quando hai scoperto questa mia miseria di vita!

MARVI - Ora sei tu a sentirti in colpa, non devi, non con me!

FABIO - E invece ho bisogno di spiegarti

MARVI - Perchè tutti stasera sentono la necessità di darmi spiegazioni?

FABIO (sospettoso) - Chi altri vuole spiegarsi con te?

MARVI (imbarazzata) - Alludevo alla mamma...naturalmente...ascolta papi, io non ti giudico, non ho il diritto di farlo!

FABIO - Sì che lo hai, ma ora mi resta difficile parlare con te, mi sento così confuso, umiliato...dopo averti deluso come padre ora ti deludo come uomo, è orribile...non ho parole...

MARVI (abbracciandolo appassionatamente) - Non dirmi nulla ti prego, tu sei il mio papi adorato, quello vero che sto scoprendo ora, così tenero e indifeso e io ti proteggerò contro tutti! Non mi importano le tue scelte, sono sempre tua figlia e voglio il tuo affetto, quello che mi hai lesinato per tanti anni! Forse attraverso questa scoperta potremo trovare un nuovo modo di comprenderci e di sentirci uniti

(Fuori campo la voce di Gina che grida falsamente euforica)

GINA - Ragazzi, ho apparecchiato in cucina, venite?

SCENA VI

Soggiorno-tinello di Gina. Entra in scena carica di buste con la spesa, inciampa in una sedia che si rovescia e alcune arance e mele rotolano in terra.

GINA (affannata) - Accidenti...

(sopraggiunge Marvi, la testa irta di bigodini, ancora in camicia da notte e ciabatte e si mette ad aiutarla a raccogliere la frutta)

MARVI - Quanta roba, non abbiamo che un invitato!

GINA - Sì, ma il frigo era vuoto, così ho fatto un po' di provviste per la settimana

(Depone sul tavolo i sacchetti e comincia a tirar fuori la roba)

GINA - Ho preso un bel girello di manzo, spero gli piaccia il roast-beaf

MARVI (soppesando il pacchetto con le mani) - Ma saranno due chili di carne!

GINA - Un chilo e 750

MARVI (costernata) - Mammi...bastavano tre bistecche! (continua a rovistare nei sacchetti)

GINA (risentita) - Per favore, non insegnarmi come si prepara un pranzo per gli ospiti! Quando c'era tuo padre...

MARVI (interrompendola) - Carote...insalata...zucchine...patate...dio mio sembra il ristoro della Caritas!

GINA - Non vorrai invitare gli amici e farli digiunare!

MARVI - No, ma neanche ingozzarli come oche

GINA - Su, aiutami a separare le verdure, e poi vai a renderti presentabile...devi farti bella

MARVI (ironica) - Non faccio in tempo a farmi una chirurgia plastica, sono già le 10!

GINA (ansiosa) - Oddio! Le dieci?! Devo metter su la gallina per il brodo, pulire il branzino e raschiare le carote...

MARVI - Ho capito, ti serve una mano

GINA - No, no, ti prego, non faresti che confondermi

(Marvi estrae dal fondo della busta un pacchetto da pasticceria, lo scarta)

MARVI (esclamando) - Anche la sacher-tort? come facevi a sapere che è il suo dolce preferito?

GINA - Intuito femminile...ti ricordi che per il mio onomastico ne portasti una a casa?...Non l'avevamo mai acquistata prima

MARVI (ironica) - Gran bell'intuito!

(Gina e Marvi si mettono a raschiare le carote)

GINA - Hai telefonato a tuo padre?

MARVI (laconica) - Sì

GINA (speranzosa) - Lo avrai invitato spero

MARVI - Scherzi?! Lo sai che papi fa solo uno spuntino a mezzogiorno!

GINA - Beh...può farlo con noi...suppongo gli farebbe piacere conoscere questo tuo amico

MARVI - Non mi sembra opportuno, Paolo potrebbe pensare che voglia incastrarlo con un fidanzamento ufficiale davanti a mamma e papà, sarebbe imbarazzante!

GINA - Ma...che intenzioni ha questo ragazzo?

MARVI (irritata) - Nessuna, siamo solo buoni amici

GINA -Sono tre mesi che uscite insieme, vi sarete scambiati delle idee immagino...

MARVI - Oh se è per questo ne abbiamo molte di idee in comune, ma ciò non significa che dobbiamo fidanzarci

GINA - Ah no? E perchè lui avrebbe accettato questo invito?

MARVI (esasperata) - Cosa c'è di tanto compromettente in un invito a colazione? Sono stata a cena da lui tante volte e ho voluto ricambiarlo...se avessi avuto casa mia lo avrei già fatto da un pezzo!

GINA - (a bruciapelo) - E' stato lui a suggerirti l'idea del contraccettivo?

MARVI (furiosa) - Vuoi sapere se scopiamo? Dillo chiaramente senza girare intorno all'argomento!

GINA - Se ti confidassi con tua madre potrei aiutarti a risolvere i tuoi problemi

MARVI - Non sei in grado di risolvere i tuoi e quelli di tuo marito, come potresti risolvere i miei?

GINA - Se non lo usi correttamente, potresti restarci, lo sai questo?

MARVI (cinica e provocatoria) - Se dovesse andarmi male c' è sempre una via d'uscita

GINA - Il matrimonio

MARVI - L'aborto!

GINA (allibita) - Non dirai sul serio spero! Quanto tempo è che prendi la pillola?

MARVI (sospirando rassegnata) - Circa due mesi

GINA - E le tue cose sono regolari?

MARVI (sbottando) - Uffà mamma smettila di indagare, so gestire da sola i miei cicli mestruali!

GINA - Almeno posso sapere quando si laureerà?

MARVI - E' già laureato, è un ricercatore, e adesso basta con le news!

GINA - Vai a farti la doccia e cambiati, non presentarti con i soliti jeans e la felpa, vestiti da donna una volta tanto

MARVI (avviandosi) - Me lo hai già detto, ma non credere che vestita da donna migliorerò il mio aspetto!

(Marvi esce di scena. Gina continua a pulire verdure. Squilla il telefono)

GINA - (rispondendo all'apparecchio) - Pronto...Oh Fabio...sì, è in bagno, le dico di chiamarti appena esce...sai...oggi abbiamo un ospite a pranzo...un suo amico...mi piacerebbe se fossi presente anche tu...non ti ha invitato perchè non ci vuole tutti e due a tavola, teme che il ragazzo si senta incastrato con un fidanzamento ufficiale, ma se vieni sono sicura che poi le farà piacere...non ne so molto...un certo Paolo...no, il cognome non me lo ha detto, si irrita se le chiedo informazioni! A te non ha accennato nulla?...Non te ne ha mai parlato?! Strano...non eri tu il suo confidente?...Va bene, cerca di venire, noi si va a tavola alla solita ora, ti aspetto...ciao tesoro.

SCENA VII

Tinello-soggiorno di Gina.Marvi, Gina e Paolo sono seduti a tavola con i resti del pranzo in via di consumazione.

GINA - Ancora un po' di roast-beaf?

PAOLO - No grazie, io sono quasi vegetariano, mangio carne solo una volta a settimana

MARVI - E allora sei in regola, siamo all'inizio della settimana!

GINA - Gradisce altre carote...o patate...o zucchine (offrendogli il piatto)

MARVI (scocciata) - Mammiiii!!

GINA - Sono vegetali!!

PAOLO - No, davvero no, ho mangiato fino a scoppiare

MARVI - Mia madre ritiene di dimostrare la sua simpatia rimpinzando gli ospiti di cibo...il guaio è che non essendo una brava cuoca, anzichè gratificarli li costringe a sacrifici disumani!

PAOLO - E invece il pranzo era ottimo e tua madre è una cuoca di classe!

GINA - Non badi a mia figlia, è sempre ipercritica nei miei riguardi

PAOLO - Noi figli pretendiamo il massimo dai genitori e spesso non li ricambiamo di eguale moneta, o viceversa, di qui nascono i risentimenti, le incomprensioni...

MARVI - Non sono una figlia ingrata, visto che mi sono adattata alla sua cucina e al suo modo di vivere!

GINA - Mi creda, non so più come prenderla

MARVI - E' questo il problema, che vuoi prendermi!...Magari per la gola!

GINA - Bene...allora tento col caffè...tuo padre ormai non verrà più

(Paolo trasale e Marvi interviene prontamente)

MARVI - Perchè, doveva venire?

GINA - Lo avevo invitato io...anzi, dovresti richiamarlo, ti aveva telefonato mentre eri in bagno...

(Paolo improvvisamente dimostra una gran fretta di andarsene e si alza da tavola)

PAOLO - Chiedo scusa ma..mi si è fatto tardi, devo proprio andare, il mio aereo parte tra un paio d'ore...

GINA - Ah...parte? E dove se ne va di bello?

PAOLO - A Dresda, a presentare una relazione al Comitato Scientifico...

GINA (interrompendolo) - Dresda?

PAOLO - Appunto

GINA (stupita) - Toh! Mio marito ha fatto parte di quel Comitato per alcuni anni, come esperto di biologia molecolare e poi si è dimesso...per incompatibilità di cariche, credo...

PAOLO (a disagio) - Sì, lo so

MARVI (affrettatamente) - Paolo non conosce papi

GINA - Non gli ho chiesto se lo conoscesse!

PAOLO - Si intende, non personalmente, ma la fama di suo marito è ben nota nel nostro ambiente...

GINA (orgogliosa) - Allora saprà sicuramente che è nella rosa dei candidati al Nobel! Andremo tutti ad accompagnarlo a Stoccolma

MARVI - Ma se non ci ha invitate!

GINA - Che c'entra, è sottinteso no? Vuoi che vada a ritirare il premio con la squinzia di turno? (rivolta a Paolo) Lei che ne dice?

PAOLO - Il Nobel non è l'Oscar cinematografico, richiede la presenza solo degli addetti ai lavori

GINA - Giusto, e degli stretti familiari

MARVI (a Paolo) - Ti rifarai vivo appena torni?

PAOLO - Certo, e riprenderemo le nostre cenette a lume di candela

MARVI - Magari una volta inviteremo anche mammi, (rivolta a Gina) che ne dici?

GINA - Volentieri, a patto che mi assicuriate l'illuminazione elettrica!

PAOLO (ridendo) - Per l'occasione pagherò le bollette arretrate!

SCENA VIII

Cucina-tinello di Fabio. Seduto in poltrona Fabio beve e ascolta dallo stereo i Carmina Burana; ha un aspetto trasandato, abbrutito, barba incolta, pigiama stazzonato, pantofole sdrucite e i calzini con le mele ai talloni. Non si accorge della presenza di Paolo che si è introdotto silenziosamente con la 24 ore in una mano e le chiavi di casa nell'altra; per farsi notare si schiarisce la voce. Fabio si volta di scatto.

FABIO (stupito) - Sei tu?! Non ti ho sentito entrare, non partivi oggi?

PAOLO (titubante) - Questa sera, ho preferito prendere l'ultimo aereo

(Fabio si alza, spegne lo stereo e lo scruta frastornato, incerto se abbracciarlo o stringergli la mano, alla fine rinuncia ad ambo le cose)

FABIO - Arriverai a notte fonda e non avrai il tempo di riposare abbastanza per domattina

PAOLO - Dormirò un po' sull'aereo

FABIO - Nervoso?

PAOLO - Piuttosto

FABIO - Non ci siamo sentiti molto ultimamente

PAOLO - Ho lavorato alla mia relazione

FABIO - Tutto a posto?

PAOLO (incerto) - Sì...almeno credo...

FABRIO (allarmato) - Come, non sei sicuro?! E' in gioco la tua credibilità!

PAOLO - La verità è che faticavo a concentrarmi

FABIO - Per quale motivo?

PAOLO (rabbioso) - E me lo domandi?

FABIO - Non l'ho voluta io questa situazione!

PAOLO - Non ti sto colpevolizzando

FABIO (nervoso) - Insomma, perchè sei qui?

PAOLO - Sono venuto a restituirti le chiavi del tuo appartamento (gliele rende, ma Fabio non le prende e allora le posa sul tavolo)... mi sto comportando come un'idiota lo so, e non riesco a far nulla per rimediare

FABIO - Cosa vuoi rimediare? Ci siamo spiegati mi pare, o meglio, ti sei spiegato, hai deciso che la nostra relazione era insostenibile, contraria ai tuoi principi e ai tuoi futuri programmi, mi hai detto che aspiri ad un normale matrimonio con figli annessi, ad una normale e rispettabile vita, al riparo da ogni trasgressione, giusto? Che la noia ti accompagni!

PAOLO (sarcastico) - E tu mi hai generosamente sciolto dal legame senza rinfacciarmi nulla, un vero gentiluomo!

FABIO - Sai, non ti comprendo, che altro avrei potuto fare, se non prendere atto dei tuoi desideri e adeguarmi ad essi?

PAOLO - Per esempio non farmi sentire il peso di questo abbandono!

FABIO (risentito) - Se non ti ho detto nulla! Non ti ho più cercato, proprio come desideravi tu!

PAOLO (con tono di rimprovero) - Però, guarda come ti sei ridotto! Sembri un vecchio ubriacone, sudicio e barcollante!

(Gli toglie con rabbia il bicchiere di mano, ma Fabio se lo riprende e si versa con sfida da bere)

FABIO - Non aspettavo visite per oggi!

PAOLO (con rabbia)- Quanto tempo è che non vai in facoltà?

FABIO - Cos'è? Mi controlli?

PAOLO - Sei tu che vuoi che mi occupi di te, vuoi farmi sentire in colpa, è questo il messaggio che mi stai lanciando!

FABIO - Basta così! Non intendo ascoltare altre cazzate, ognuno proceda per la propria strada!

PAOLO - E allora perchè continuavi a telefonare in facoltà per informarti se ero in laboratorio?

FABIO (imbarazzato) - Volevo accertarmi che mandassi avanti la relazione

PAOLO - Che te ne importa? Non faccio più parte del tuo firmamento! Affari miei se lavoravo o no alla relazione!

FABIO - Affari tuoi e di Marvi

PAOLO (sorpreso) - Chi ti ha detto di Marvi?

FABIO - Nessuno, intuito!

PAOLO - E' stata lei a parlartene

FABIO - Ti dico di no, è chiusa come un riccio...anzi...in questo periodo si fa vedere poco e qualche volta si nega persino al telefono, forse si sente in colpa!

PAOLO - Non ha nulla da rimproverarsi, è una brava ragazza, leale e intelligente

FABIO - Ne sono contento, nella scelta ci hai guadagnato, vedi però di non farla soffrire, lei non ha ancora la corazza dura di suo padre

PAOLO - Ci risiamo, mi rinfacci...

FABIO (interrompendolo) - Insomma! Non si riesce più a parlare serenamente con te?

PAOLO - Anch'io ho sofferto se vuoi saperlo, ma era necessario questo taglio!

FABIO - Giusto, ammetterai però che soffre di meno chi lo impone!

PAOLO - Se vuoi, possiamo restare amici...

FABIO - Proposta consolatoria da prendere in esame

PAOLO - Cerca di capire...io ho bisogno di crescere, di maturare e con un'ombra imponente come la tua che mi sovrasta, mi dirige, mi protegge, mi spiana la strada, non riuscirò mai ad imparare a difendermi e ad attaccare, a sapere quanto valgo!

FABIO (ironico) - Mi rendo conto del male che ti ho fatto...inconsapevolmente...quando credevo di poterti giovare

PAOLO - Fabio, voglio che accetti questa decisione con serenità, voglio che i nostri rapporti tornino ad essere quelli di un anno fa, è possibile cancellare dalla nostra mente questo intermezzo?

FABIO - Cancellalo tu se vuoi, quanto a me, non puoi impedirmi di conservare i miei ricordi più belli!

PAOLO - Sei testardo come tua figlia!

FABIO (furioso) - Non la nominare mentre parli di noi!

PAOLO - E invece è proprio di lei che voglio parlarti!

FABIO - Non sono disposto ad ascoltarti! Ti prego, vattene, lasciami solo, ho bisogno di star solo!

(Beve un ultimo bicchiere e stramazza in terra. Paolo ansioso si china su di lui, gli tasta il polso e poi lo trascina sul divano. Inavvertitamente, dalla sua giacca, cade un flacone vuoto di medicinali, Paolo lo raccoglie e la sua espressione da preoccupata diventa angosciata).

SCENA IX

Tinello-soggiorno di Gina. Marvi è distesa sul divano in preda a conati di vomito, Gina le sta premurosamente accanto con una bevanda in mano che tenta di avvicinarla alle sue labbra.

GINA - Prova a mandarlo giù, ti farà digerire o vomitare

MARVI (guardando disgustata il bicchiere) - Basta vomitare, portalo via

GINA - Ma è il canarino, ti fa sempre bene quando hai lo stomaco in disordine!

MARVI - Non ho voglia di bere nulla, voglio solo dormire!

GINA (preoccupata) - Forse è meglio che chiami il dottore

MARVI (energica) - No, non mi serve, è una semplice indigestione!

GINA - Avevi smesso di abbuffarti di dolci per chè hai ripreso?

MARVI (esasperata) - Maaammiiii!!!

GINA - E va bene, va bene, ora stenditi e cerca di riposare, vado a prepararti una borsa calda

MARVI - Non ne ho bisogno, mi sento già meglio

GINA (rimboccandole il plaid) - E tutto perchè Paolo è in ritardo di qualche giorno!

MARVI (irritata) - Ma che c'entra Paolo ?!

GINA - C'entra, c'entra...non ti conoscessi! Hai ripreso a divorare croccantini due giorni dopo la sua partenza

MARVI - Li ho sempre mangiati i croccantini e poi lo immaginavo che si sarebbe dovuto trattenere oltre il previsto! Chissà quante relazioni hanno da esaminare quelli là...prima di erogare i fondi devono accertarsi che le ricerche siano state svolte su basi serie e questo richiede tempo

GINA - Giusto, però potresti telefonare a tuo padre, lui conosce tutti di quella Commissione, può facilmente informarsi

MARVI - Ho provato a chiamarlo ma non risponde nessuno...forse è andato a Dresda pure lui

GINA (stupita) - Perchè, lo avevi informato di Paolo?

MARVI (enigmatica) - Gli avevo accennato qualcosa ...

GINA - Beh...figurati se si scomodava ad andare addirittura a Dresda, sarebbe bastata una telefonata no?

MARVI - Appena me la sento andrò a trovarlo

(Marvi ha di nuovo un attacco di nausea)

GINA - Devi averne mangiata di quella robaccia!

MARVI - Forse è meglio che beva quel tuo canarino

(Gina glielo porge e Marvi lo manda giù d'un fiato, ma subito dopo le viene da vomitare e corre via dalla scena inseguita dalla voce di Gina)

GINA - Te lo avevo detto che ti avrebbe fatto bene?

(Si mette a riordinare il divano, sprimaccia i cuscini e toglie via le cianfrusaglie che vi stanno sopra, compresa la scatola dei croccantini. Marvi riappare pallida ed estenuata)

GINA - Ti sei liberata, finalmente?

MARVI - (cupa) - Magari!

GINA - Sdraiati e vedi di dormire un po', io intanto avverto tuo padre

MARVI - Non è necessario, proverò io a chiamarlo più tardi, prima di andarci!

GINA (energica) - Ti proibisco di uscire in queste condizioni!

MARVI - Invece mi sento meglio, se riposo un po' tra un paio d'ore credo di farcela

(Marvi si distende sul divano e si mette a dormire. Gina le rimbocca di nuovo il plaid, la scruta per un attimo poi, colpita da un improvviso pensiero, a bruciapelo le chiede)

GINA - L'hai sempre presa regolarmente la pillola, vero?

(Marvi finge di non sentire)

SCENA X

Cucina-tinello di Fabio. La scena è deserta. Scampanellata. Paolo attraversa veloce la scena per andare ad aprire. Subito dopo riappare seguito da Marvi.

MARVI (stupita) - Dunque eri tornato?! Perchè non mi hai telefonato? Non li hai ascoltati i miei messaggi nella segreteria? Ti avevo lasciato detto che avevo qualcosa da comunicarti, oppure non sei affatto passato per casa tua?

(Paolo non risponde, è imbarazzato e sfugge lo sguardo di Marvi)

MARVI (avvilita e furiosa) - Parla, non sai cosa rispondere?! Dov'è mio padre?...Che stupida, avrei dovuto immaginarlo che sarebbe partito con te! Ho telefonato tante volte anche qui senza avere risposta, ma perchè sono venuta? Mi sento così ridicola e idiota!

(Fa per andarsene per non farsi scorgere che sta piangendo, ma Paolo la trattiene)

PAOLO - No, ascolta, non è come pensi

MARVI - Ti risulta che io sappia pensare?! Anche di fronte all'evidenza è necessario che qualcuno mi dia delle spiegazioni? Hai iniziato a mentirmi fin dal nostro primo incontro, quando negavi di avere una relazione con mio padre, ricordi? Avanti su, prova a giustificarti, sono tutta orecchi!

PAOLO (sottovoce) - Sssst, piano lui sta riposando, ora calmati

MARVI - Sono calma come un flacone di tranquillanti!

PAOLO (imbarazzato) - La verità è che...non sono più partito

MARVI (sbalordita) - Come?!!

PAOLO - Quel giorno, dopo la colazione a casa tua, passai di qui per restituire le chiavi dell'appartamento a tuo padre...volevo anche parlargli di noi, di me e di te, e sentire inoltre come stava...erano giorni che non andava più a far lezioni...

MARVI - Che necessità avevi di vederlo proprio prima della partenza, e senza avermi messo al corrente della tua intenzione?

PAOLO - Non lo so...sono quelle cose che si fanno senza predeterminazione, le covi dentro e non te ne accorgi, poi all'improvviso affiorano alla tua coscienza e non puoi più ignorarle

MARVI (ironica) - E così...spinto dalla coscienza...Pierino va a infilarsi nelle fauci del lupo!

PAOLO (imbarazzato) - Lo trovai completamente ubriaco e poco dopo stramazzò in terra, beh...insomma...aveva preso una manciata di psicofarmaci che insieme all'alcool...dovetti chiamare d'urgenza un medico che accettò di curarlo in casa...se lo avessi portato al pronto soccorso la stampa avrebbe sollevato uno scandalo, capisci? E allora addio Nobel!

MARVI (colpita) - Perchè non mi hai avvertita?! Dopotutto sono sua figlia!

PAOLO - E' stato lui a non volerlo...si vergognava...mi ha implorato di tacere...

MARVI (rammaricata) - E così hai perduto l'appuntamento a Dresda?

PAOLO - L'ho solo rinviato...glielo dovevo...cerca di capirmi...non potevo abbandonarlo in quelle condizioni

MARVI - Dunque è per questo che non rispondevate al telefono...però la porta non hai esitato ad aprirla!

PAOLO - Stiamo aspettando il medico...

MARVI - E ora come sta?

PAOLO - Si va riprendendo, ma è molto debole

MARVI - Voglio vederlo (fa per avviarsi)

PAOLO (bloccandola) - No, ti prego, niente emozioni, c'è in atto una complicazione cardiaca!

MARVI - (angosciata) - Ma allora c'è bisogno del cardiologo!

PAOLO - E' tutto sotto controllo, tra qualche giorno si sarà completamente ripreso e tu potrai parlargli

MARVI - Comunque devo riferire a mia madre, non me lo perdonerebbe se tacessi

PAOLO (energico) - Non ora Marvi, in seguito studieremo il modo di informarla, l'importante è che non si sappia in giro!

MARVI - E in facoltà come risulta la sua assenza?

PAOLO - Ho provveduto ad inviare un certificato medico: crisi ansioso-depressiva da stress

MARVI (addolcita) - Perdonami se ho dubitato di te!

PAOLO - Lo sapevo che lo avresti scoperto, prima o poi saresti venuta qui e avresti scoperto tutto...speravo solo che avvenisse il più tardi possibile, quando lui si fosse già ripreso...ma tu cosa avevi da comunicarmi?

MARVI - Oh nulla...non ha più importanza!

SCENA XI

Cucina-tinello di Fabio. Lo vediamo in poltrona, barba e capelli incolti, espressione stanca, plaid sulle ginocchia. Marvi in piedi accanto a lui sta versando alcune gocce di medicinale in un bicchiere che gli porge materna.

MARVI - Su, bevi e senza smorfie

FABIO - Sei gentile ad occuparti di questo vecchio rudere

MARVI - Non ci casco, vai in cerca di smentite, ma io fingerò di non aver sentito sino a che non mi consentirai di chiamare il barbiere per farti strigliare la criniera

FABIO (sospettoso) - Non sospettavo questo carattere teutonico in una fanciulla così dolce e delicata! E va bene, chiama pure il barbiere

MARVI (con un sorriso di trionfo) - E indosserai anche la camicia di seta che ti ha mandato la mamma?

FABIO (con disappunto) - Quella color malva! Abbi pietà, non approfittare della mia debolezza per infierire su di me

MARVI (materna) - E' a fin di bene papi, non vorrai che i giornalisti ti trovino stanco e trasandato, non si addice a un candidato al Nobel!

FABIO (preoccupato) - Non ho una buona cera?

MARVI - Ottima direi, ma bisogna curare anche l'involucro! Voglio che oggi tu sia in perfetta forma, la tua foto apparirà su tutti i giornali e devi risultare il più charmant fra i candidati

FABIO (finto rassegnato) - Affido a te la cura della mia immagine...fanne ciò che vuoi

(Marvi improvvisamente non riesce a trattenere un conato di vomito e Fabio se ne avvede)

FABIO (preoccupato) - Marvi! Ancora lo stomaco? Ti sarai di nuovo rimpinzata di cioccolatini!

MARVI - Solo un paio papi

FABIO - Mi avevi promesso che non li avresti più toccati...stai ingrassando a vista d'occhio...ti rendi conto del male che fai a te stessa?

MARVI (soffocando l'attacco di nausea) - Non preoccuparti papi, da oggi riprenderò la dieta e smetterò di ingrassare

FABIO - Appena potrò di nuovo uscire ti porterò dal dietologo! Voglio che anche tu sia in forma smagliante per quando andremo a Stoccolma! La figlia del Professor Cenzi deve brillare di luce propria!

MARVI (sorpresa ed entusiasta) - Davvero mi farai assistere alla cerimonia papi?!

FABIO - Sicuro, credevi ci andassi da solo? Ora che ho scoperto che tesoro di figlia mi è toccato in sorte, non potrò più fare a meno di te, ci voleva questa circostanza...dolorosa per tutti e due...per imparare a conoscerci a fondo...

MARVI - E...anche la mamma verrà con noi?

FABIO (tergiversando) - La mamma...lo sai com'è freddolosa...non sopporterebbe il clima invernale del Nord!

MARVI - Ma che dici?! Non fa che sognare questo evento, sarebbe crudele escluderla e poi gioverà alla tua immagine presentarti alla cerimonia completo di moglie e figlia

FABIO - Se proprio ci tieni...lo sai bene quanto sia difficile per noi andare d'accordo...

MARVI - Lo so, lo so...ma vedi...la sua presenza, oltretutto, servirebbe a dissipare anche qualche eventuale maldicenza...capisci?

FABIO - Se alludi a Paolo tranquillizzati, è acqua passata, ormai ho superato la sbandata...mi vergogno terribilmente di aver ceduto, sia pure per un attimo...

MARVI - Oh papi, non essere così severo con te stesso, ciascuno di noi, nel corso della vita, è sottoposto, suo malgrado, a tentazioni, a sollecitazioni trasgressive, e anche quando si lotta per respingerle...non sempre si riesce! Tu sei stato forte, hai saputo vincere la tua battaglia e devi essere orgoglioso di questo...di essere riuscito a dominare i tuoi sentimenti...

FABIO (ammirato) - Ehi ragazzina, non ti è permesso essere troppo saggia!

MARVI - Via...papi...

FABIO - Goditi la tua gioventù, invece di perdere il tuo tempo ad accudire il vecchio genitore

MARVI - Credi che non lo faccia?

FABIO - Non so...sei sempre qui da me...

MARVI - Ho scoperto che da quando non vivi più in casa sei diventato più interessante ai miei occhi, il che mi induce a concludere che forse, se anche io andassi a vivere per conto mio, otterrei lo stesso risultato da parte tua

FABIO - Non hai bisogno di ricorrere a questi escamotage per sollecitare il mio interesse: lo hai totalmente; se invece è il mio parere che vuoi conoscere circa l'eventuale intenzione di andare a vivere da sola...mi trovi contrario, per il momento, per tanti motivi, non ultimo la tua giovane età

MARVI - Quando la smetterai di pensare che non sono più una bambina?

FABIO - Quando comincerai a frequentare i tuoi coetanei e ad avere dei flirt, come tutte le ragazze

MARVI (ambigua) - Io mi considero già una donna matura

FABIO (ansioso) - Frequenti qualcuno in questo momento?

MARVI - Hmmmm hmmmm!

FABIO (cauto) - Qualcuno che io conosco?

MARVI - Lo sai che mi vedo con Paolo, te lo accennai qualche tempo fa

FABIO (incalzante) - Credevo fosse finita tra di voi

MARVI - Quel ragazzo mi interessa papi, passiamo insieme tutti i week-end e a volte la sera andiamo al cinema...non ti dispiace vero?

FABIO - Affatto, e questo spiega perchè ultimamente era così difficile pescarti in casa!

MARVI - Ma ora sono qui, appena ho saputo che avevi bisogno di me, sono subito accorsa

FABIO - Sei una brava figliola, e anche lui è un bravo ragazzo...gli sono grato per le cure che mi ha prodigato...

MARVI - Paolo ha tante qualità...

FABIO - Lo dici a me?...Sono felice che vi frequentiate...mi dispiace solo che non si sia fatto più vivo

MARVI - Sta lavorando alla sua relazione, però non manca mai di chiedermi tue notizie

FABIO - Aveva ragione lui, la soluzione migliore era un bel taglio netto

MARVI (sollevata) - Appunto, mi fa piacere che l'abbia presa così papi, col tempo dimenticherete questa reciproca infatuazione e tornerete ad essere amici

FABIO - Ho un po' di rimorso che per causa mia abbia dovuto rinunciare all'appuntamento a Dresda

MARVI - Lo ha soltanto rinviato

FABIO - Se avesse bisogno di una mano, non mi tirerò indietro...diglielo...può ancora contare su di me

MARVI - Glielo dirò papi, e ora vado a chiamarti il barbiere, è tempo che si dia inizio al restauro; posso lasciarti solo per dieci minuti?

FABIO (contrariato) - Perchè non lo convochi per telefono?

MARVI - Perchè voglio comperarti anche un bel papillon blu per la camicia color malva

FABIO (inorridito) - Oh no Marvi! Mi rifiuto di vestirmi come un manichino, sono un docente io!

MARVI (sorridendo) - Si vede che stai meglio, cominci di nuovo a fare il dispotico

FABIO - Rinuncia al papillon, tanto non lo indosserò!

MARVI - E invece lo indosserai, è molto giovanile e ti starà bene

FABIO - Marvi, ti proibisco di comperarmi il papillon, ho l'armadio stracolmo di cravatte nuove!

MARVI - Le ho già passate in rassegna, sono tutte troppo eccentriche, non adatte ad uno scienziato!

FABIO - Ma a me piacciono!

MARVI - Devono piacere al pubblico e soprattutto a me! Ciao papi, sarai soddisfatto, vedrai

(Fabio fa un gesto di buffa rassegnazione, mentre Marvi esce di scena.

SCENA XII

Tinello-soggiorno di Gina. Marvi e Gina entrano in scena cariche di pacchi, retaggio del loro shopping e depositano tutto sul tavolo.

GINA (euforica e soddisfatta) - Forse avrei dovuto dare ascolto alla commessa, quel completino stampato era divino e come mi ringiovaniva!

MARVI (più ponderata) - Troppo, per una cerimonia austera meglio una toilette più sobria! Il tailleur bleu profilato di rosso è proprio quello che ci vuole, e con il mantello di visone sarai perfetta

GINA - Era delizioso, potevi prenderlo per te, una fantasia floreale stupenda

MARVI (scettica) - Figurati! Quando partiremo sarò già al quinto mese e con tutti quei fiori addosso sembrerei una sonda botanica!

GINA - Quando ti deciderai a dirlo a tuo padre?

MARVI - Non prima della premiazione, ha bisogno di stare tranquillo per riprendersi dallo stress

GINA - Lo sapevo, lo sapevo che lontano da casa si sarebbe ammalato, per forza? Chi lo avrebbe accudito come facevo io? Quella squinzia non avrà saputo cuocere neanche due uova strapazzate, e mangiare tutti i giorni tramezzini alla mensa universitaria, a lungo andare...mica è più un ragazzino lui!

MARVI - E' inutile recriminare mamma, è stata una sua scelta

GINA - Spero tanto che questo viaggio ci riavvicini...ormai dovrebbe aver superato la sbandata...

MARVI - Lo spero anch'io

GINA - Io sarei pronta a riprendere la nostra vita in comune...glielo hai detto?

MARVI - E' prematuro parlarne ora, tu cerca di non soffocarlo con le tue attenzioni e le tue profferte d'amore, dimostrati distaccata...un po' distante...

GINA - Sono pur sempre sua moglie, è difficile fingere un'indifferenza che non provo

MARVI - Devi dargli il tempo di rimarginare le sue ferite

GINA - E' quello che sto facendo mi pare, credi non mi costi nulla restarmene qui tutta sola, mentre lui avrebbe bisogno di assistenza, di cure?...Mi domando che razza di moglie sono che rinuncia alle sue prerogative imposte dal sacramento del matrimonio...amarsi e proteggersi nella buona e nella cattiva sorte...

MARVI - Ci sono io per questo, non assillarlo ti prego, sta superando un periodo molto difficile

GINA - Ma perchè devo essere sempre l'ultima a sapere le cose?!

MARVI - Ti ho riferito tutto quello che c'era da sapere, ora non devi fare altro che rispettare la sua volontà...sarà lui, vedrai, a cercarti, quando si sentirà pronto

GINA (con rabbia) - Quanto mi piacerebbe avere tra le mani quella ragazzotta che lo ha ridotto in questo stato!

MARVI - Acqua passata, le cose si sistemeranno, ne sono sicura, l'importante è non aver fretta

(estrae dai pacchi un tenero golfino rosa e lo mostra commossa)

MARVI - Delizioso, ne prenderò ancora una dozzina, una bambina ha bisogno di mutare d'abito più dei maschietti

GINA - Lascia che me ne occupi io a preparare il suo corredino, lo sai quanto mi piace sferruzzare!

MARVI (ironica) - Non c'è dubbio, mi lasciano perplessa le misure...saresti capace di fare un coprifasce taglia 52!

SCENA XIII

(Tinello-soggiorno Gina - Marvi sta apparecchiando la tavola per quattro, mentre Paolo fruga in uno scatolone abbandonato sul divano, da cui estrae un delizioso paio di scarpette di lana rosa, da neonata.

PAOLO (estasiato) - Come sono piccine, sei sicura che le andranno bene?

MARVI - Solo per il primo mese, poi dovremo acquistarne di più grandi, i bambini crescono in fretta

PAOLO - La nostra invece dovrà andarci piano, ho voglia di spupazzarmi a lungo il mio batuffolino

MARVI - Lo dici ora che passi le notti dormendo...vedrai quando dovremo alzarci per ninnarla!

PAOLO - Sia ben chiaro: da mezzanotte alle 4 ci penso io, ma poi toccherà a te

MARVI - Ho paura che non riuscirai a rispettare i turni, quando dormi non ti svegliano neanche le cannonate!

PAOLO - Vedrai che padre modello sarò, intanto al corso ho imparato a cambiare i pannolini meglio di te

MARVI - Sì, ma non a dargli il biberon...li ingozzi neanche fossero oche, e meno male che si tratta di bambolotti!

PAOLO - Questo è affar tuo, la madre è la nutrice naturale del neonato

(Si avvede che in tavola sono stati messi quattro coperti)

PAOLO (stupìto) - Perchè hai apparecchiato per quattro?

MARVI (misteriosa) - Lo saprai tra poco, è una sorpresa

PAOLO (contrariato) - Non amo le sorprese, dimmi chi viene a cena

MARVI - L'ospite misterioso

PAOLO - Ti prego, non scherzare, chi avremo a tavola?

MARVI - Davvero non lo immagini?

PAOLO (colpito) - No! Non è possibile!

MARVI - Possibilissimo, papi ha accettato l'invito...la mamma si è tutta agghindata ed è andata a prenderlo, strada facendo lo metterà al corrente di noi!

PAOLO (preoccupato e nervoso) - Dio mio, come la prenderà? Avresti dovuto dirglielo tu già da tempo

MARVI - Rilassati, gli è passata e poi credo che intuisca qualcosa

PAOLO - A proposito della tua gravidanza o della nostra relazione?

MARVI - A proposito di tutte e due...ormai di te ne parla con molto distacco, forse misto ancora ad imbarazzo, ma è certo che non ne soffre più, considera la vostra parentesi un episodio concluso

PAOLO (un po' turbato) - Sei sicura che riuscirà a non tradirsi con tua madre?

MARVI - Fidati di lui, e poi questo viaggio è servito a riallacciare il loro rapporto, mia madre è una gran pasticciona, ma a volte riesce a trarre profitto da certi suoi atteggiamenti infantili, a Stoccolma si è resa simpatica a tutti con le sue gaffes che ha spacciato abilmente come trovate...non la supponevo così spiritosa!

PAOLO (con rimpianto) - Deve essere stata una gran bella cerimonia!

MARVI - Oh sì splendida, il Palazzo dei concerti dove nel pomeriggio si è svolta la premiazione, era addobbato da migliaia di fiori regalati dal Comune di Sanremo, e i premi sono stati consegnati dal re svedese Carl ...non mi ricordo come, in persona...tutti quei flash sparati sui premiati...mio padre era raggiante ma talmente emozionato che quasi non riusciva a spiccicar parola, e poi gli inviti, le cene, i balli...la mamma ha scaldato più di un cuore tra quei gelidi fiordi tanto che papi si era persino ingelosito, incredibile, vero?

PAOLO (cupo) - Proprio quello che ci voleva per aiutarlo a dimenticare

MARVI - Lo sai che torneranno a vivere insieme? Nel vecchio appartamento, abbiamo già dato la disdetta all'inquilino

PAOLO - Speriamo che la prenda bene la nostra storia

MARVI - Sta tranquillo, è acqua passata ti ho detto...non vede l'ora di rimettersi al lavoro...gli sono piovuti tanti di quegli incarichi...

PAOLO - Quando si raggiunge la fama si dimenticano le burrasche e forse anche gli amici che le hanno provocate

MARVI - Gli amici no, credimi, ad esempio lui è sempre disposto a darti una mano per la tua relazione, me lo ha ripetuto anche a Stoccolma, carino ti pare?

PAOLO (nostalgico) - Oh sì, è stato sempre generoso con me, peccato che io non abbia saputo apprezzarlo...

(Si sente il rumore della serratura e poi la porta che si chiude)

MARVI (eccitata) - Eccoli che arrivano!

(Da fuori campo la voce euforica di Gina, un istante dopo entra pimpante sulla scena, completamente trasformata, seguita da un estenuato Fabio)

GINA (raggiante) - Eccoci qua, è tutto pronto ragazzi?

(Marvi si fa incontro a Fabio abbracciandolo affettuosamente)

MARVI - Ciao papi

(Fabio ricambia con trasporto l'abbraccio, ma resta come fulminato quando si accorge della presenza di Paolo; anche Paolo è come paralizzato)

GINA (a Fabio) - Siedi caro, preparo gli aperitivi, ah dimenticavo: questo è Paolo (glielo indica) ...ne avrai sentito parlare da Marvi...

(Le due donne, intente a preparare da bere non si accorgono del disagio dei loro uomini)

PAOLO (porgendo la mano a Fabio) - Professore...

FABIO (stringendogliela imbarazzato) - Paolo?

PAOLO - Galter

FABIO (cortesemente informale) - Sì, mi ricordo di lei...quarto anno...biologia molecolare...mi pare...un brillante studente...

PAOLO (imbarazzato) - Grazie, sono felice di rivederla...

FABIO (sussurrandogli all'orecchio) - Sicuro? (poi, a voce alta) Altrettanto da parte mia

(Gina e Marvi offrono gli aperitivi agli ospiti e tutti bevono)

GINA - Tra poco si va a tavola e finalmente torneremo a mangiare all'italiana

MARVI (scherzosa) - Si fa per dire, in realtà la cucina di mia madre si può definire apolide...nessun buongustaio oserebbe attribuirla alle specialità delle nostre regioni...

FABIO - Un po' di rispetto ragazzina verso chi ti ha nutrito sinora

GINA (fingendosi offesa) - Io preparo cibi genuini, semplici, che non richiedono troppe manipolazioni, ma sani!

MARVI - E' una scusa dietro la quale nascondi le tue lacune gastronomiche

FABIO (conciliante) - C'è da dire però che a Stoccolma ci siamo rimpianti la sua cucina!

GINA - Dio mio...se penso a quell'orribile stoccafisso affumicato...

FABIO - Abbiamo dovuto acquistare un po' di scatolame italiano per sfamarci (guarda negli occhi Paolo come a ricordargli l'infausta cena)

PAOLO - E' soprattutto quando si va all'estero che si apprezzano le delizie del nostro bel paese

Fabio getta lo sguardo sullo scatolone del divano e incuriosito vi fruga dentro tirando fuori le scarpette rosa da neonata: le osserva stupito e guarda Gina)

FABIO - E queste?

GINA (sorridendo imbarazzata) - Oh caro, non penserai che ne abbia già bisogno! (soffoca una risatina maliziosa)

MARVI (interdetta verso sua madre) - Ma...mammi....non gli hai detto ancora nulla?

GINA (euforica) - Scusami tesoro, non ne ho avuto il tempo ...ci sono grandi novità...a tavola vi metteremo a parte dei nostri progetti...andiamo in cucina a sfornare l'arrosto (tenta di portarsi via Marvi, ma Fabio le blocca)

FABIO - No, un momento, vorresti dire che queste scarpine servono a Marvi?

MARVI (sincera) - Mi dispiace papi che lo abbia appreso così...mammi avrebbe dovuto spiegarti tutto prima...

GINA - Prima o poi che importanza ha...i ragazzi si vogliono bene e dal loro amore nascerà una bella creaturina, ecco tutto!

FABIO (costernato) - Perchè sono stato tenuto all'oscuro di questa situazione?

MARVI (dispiaciuta) - Avevamo deciso di non dirti nulla durante la tua convalescenza per non crearti preoccupazioni...

GINA - Via caro, non drammatizzare, Marvi ha deciso di andare a vivere con Paolo...avrei dovuto informartene quest'oggi, lo so, ma con tutte le novità che ci sono piovute addosso...

FABIO (furioso) - Tutti d'accordo per complottare contro di me!

GINA (conciliante) - E va bene, abbiamo complottato tutti per renderti nonno, non ti intenerisce l'idea?

(Fabio le lancia un gelido sguardo)

FABIO - Da quanto tempo andava avanti questa storia?

MARVI - Lo sai bene papà, te lo dissi che ci vedevamo e mi sembrò che tu non fossi contrario...

FABIO - Mi dicesti che eravate diventati amici...che vi frequentavate da amici! Credevo si trattasse di una infatuazione passeggera!

MARVI - Fosti tu a crederlo!

GINA - Tesoro, che male c'è se due giovani si conoscono, si amano e decidono di metter su famiglia, è naturale mi pare

FABIO - Se è così naturale perchè mia figlia non mi ha parlato della sua gravidanza? E io stupido che mi preoccupavo di vederla ingrassare a vista d'occhio! Altro che rimpinzarsi di dolci, come mi ha fatto credere!

MARVI - Avevamo pensato di rimandare la notizia a dopo la premiazione, per non turbarti troppo.

FABIO - Non sono contrario ad una esperienza prematrimoniale, ma ciò che mi urta è che sia stato dato per scontato il mio consenso!

GINA - Va là...ti conosco...ciò che ti urta mio caro è la gelosia che provi per tua figlia Dì la verità!

FABIO (sospettoso) - Cosa vuoi dire con questo eh? Spiegati!

GINA (serafica) - Che prima o poi dovevi aspettartelo che qualcuno te l'avrebbe portata via

FABIO - E' del tutto normale che ciò avvenga, si amano e desiderano stare insieme, ma progettare un figlio!!

PAOLO (mortificato) - A dire il vero non era stato progettato...deve essere accaduto prima che Marvi iniziasse a prendere la pillola

FABIO -Allora è un figlio non desiderato

MARVI (con calore) - Oh no papi, tutt'altro! Noi ci siamo già organizzati sai...del resto te lo avevo accennato che desideravo andare a vivere per conto mio

FABIO - Ma non mi avevi detto che alludevi ad una convivenza! Sono deluso Marvi, francamente, credevo che tra noi oltre all'affetto ci fosse stima e fiducia reciproca!

MARVI (con trasporto) - Ma è così papà, credimi!

FABIO - Però non hai sentito la necessità di confidarti con me, di aprirmi sinceramente il tuo cuore

GINA - Anch'io sono stata messa al corrente solo di fronte all'evidenza, ma ormai il bimbo c'è e bisogna accettare la situazione

MARVI (abbracciando con trasporto Fabio) - Mi sento in colpa papi per non averti parlato, non volevo darti un dispiacere, mi perdoni? (scoppia a piangere)

FABIO (intenerito) - Su...su...bambina mia, ti comprendo, ma con tanti giovani leoni proprio lui dovevi sceglierti?

MARVI (all'orecchio) - Abbiamo gli stessi gusti papà

GINA - E' un bravo ragazzo, possiamo contare su di lui...e poi dovresti conoscerlo bene!

FABIO (sospettoso) - Perchè dovrei conoscerlo bene?

GINA - Ma scusa, non è stato anche tuo allievo?

FABIO (acido) - Ci mancherebbe che dovessi conoscere a fondo tutti i miei allievi, mi limito ad impartire loro lezioni e ad esaminarli, nessun rapporto confidenziale!

PAOLO - Io intendo assumermi la mia parte di responsabilità!

GINA (esclamando) - Uh l'arrosto! Andiamo Marvi!

MARVI - Va tu, poi ti raggiungo

GINA (le sussurra portandosela via) - Lascia che si spieghino tra uomini.

Via Gina e Marvi.

SCENA XIV

FABIO - Dunque le cose stanno così

PAOLO - Non continuare a fingere, eri perfettamente al corrente sin dal principio di me e di Marvi, ricordo che te ne parlai il giorno che venni a riconsegnarti le chiavi di casa, ma tu non volesti ascoltare!

FABIO - Non ero lucido quel giorno, e comunque non immaginavo che vi sareste spinti sino a questo punto...credevo si trattasse di una cosa passeggera, soprattutto per verificare i tuoi orientamenti...avrei voluto che almeno tu mi parlassi sinceramente dell'evolversi della vostra storia, anzichè congiurare alle mie spalle

PAOLO (sorpreso) - Ti aspettavi, desideravi che la nostra relazione naufragasse miseramente?!

FABIO - Niente affatto, eravate voi che vi aspettavate la mia piena approvazione e la benedizione paterna, per ottenere le quali avete atteso il momento propizio quando, saturo di encomi, sarei stato più incline ad accettare il tradimento, non è così?

PAOLO - Non lo definirei un tradimento, in quanto tu sapevi di noi, ma ammetto che contavamo su questa felice circostanza per renderti meno sgradita la notizia

FABIO - Perchè sgradita? Anzi me ne rallegro, ormai le mie ferite si sono rimarginate, come ben sapete, e dunque cosa potevate temere da me? Invece, questo comportamento puerile da parte vostra, denuncia una certa immaturità che mi lascia perplesso

PAOLO (contrito) - Ci siamo comportati da sciocchi, devo dartene atto

FABIO - Inoltre mi rammarico che, data la situazione, non abbiate programmato un regolare matrimonio! E' forse una soluzione troppo convenzionale persino per te?

PAOLO - Marvi vuole sperimentare un anno di convivenza, se riusciremo a superare la prova ci sposeremo

FABIO - Diversamente?

PAOLO - Ho fiducia che andrà tutto per il meglio

FABIO - Hai anche fiducia che non cambierai idea?

PAOLO - Perchè mai? Ti ho detto che ci vogliamo bene!

FABIO (fissandolo negli occhi) - Ma tu l'ami?

PAOLO (incerto) - Non ti basta che le voglia bene? Sto per avere un figlio da lei e la mia vita ha subìto una svolta definitiva

FABIO - Non c'è nulla di definitivo, tranne che la morte

PAOLO - La mia è una decisione definitiva

FABIO - Anch'io voglio bene a Marvi, per questo devo accertarmi che la persona che ha scelto come suo compagno, non la faccia in seguito soffrire, è una creatura sensibile e delicata, sa donare tutta sè stessa quando ama, e ho l'impressione che lei ti ami davvero, capisci? Deve esserle costato parecchio nascondermi la verità e sono convinto che lo abbia fatto per proteggerti da me...per non perderti...

PAOLO - Col tempo riuscirò ad amarla anch'io

FABIO - Voglio lasciarla in mani sicure prima di partire

PAOLO (colpito) - Parti?!

FABIO - Mi è stata offerta una cattedra a New York per cinque anni, un'ottima occasione, con la sola condizione di doverla raggiungere al più presto; avevo dei dubbi se accettare o meno, ma data la situazione, credo sia la cosa migliore!

PAOLO ( palesemente angosciato) - Cinque anni, e Marvi?!

FABIO - Avrei potuto condurla con me se avesse voluto...ma nel suo stato...

PAOLO - E la lasci proprio ora che avrebbe più bisogno del tuo sostegno?

FABIO - E' meglio così, voi potrete godervi in pace la vostra vita di coppia, io riuscirò a recuperare la mia serenità, ma voglio essere certo che tu sarai all'altezza della situazione

PAOLO (amaro) - Non era necessario mettere tra noi anche l'Oceano...oltre tua moglie...ho saputo della tua riconciliazione...

FABIO - Tu non c'entri in questa mia decisione, è un problema personale, la mia lontananza non può che giovare a tutti, credimi!

PAOLO - Non certo a tua moglie che si vedrà di nuovo abbandonata dal marito!

FABIO - Gina è disposta a seguirmi, sa perfettamente di non essere indispensabile a Marvi

PAOLO - Che in un colpo solo perderà l'appoggio di tutti e due i genitori! In un momento tanto delicato, la presenza della madre le sarebbe di conforto, non credi?

FABIO - Marvi è una ragazza solo in apparenza fragile, e poi ci sei tu con lei, dovrai sostenerla e incoraggiarla, posso contare su di te?

PAOLO - Farò quanto è in mio potere, ma non ti assicuro di poter fare anche le veci della madre

FABIO - Nessuno lo pretende, d'altra parte ho anch'io bisogno di qualcuno che si occupi di me, che mi stia vicino

PAOLO (perfido) - Torneranno ad affiorare tutti i vostri dissapori, tu hai bisogno di una persona che ti sappia ascoltare e comprendere, con cui poter parlare dei tuoi problemi di lavoro, che riesca a farti rilassare... e...

FABIO (interrompendolo) - Non dire altro! Abbiamo disdetto il contratto di affitto, penso che potreste trasferirvi nel vecchio appartamento...è grande...comodo e non vi costerebbe nulla, inoltre intendo passare un congruo assegno mensile a Marvi, così potrete far fronte alle spese del parto e tutto il resto...

PAOLO (orgoglioso) - Un momento: io non accetto regali da nessuno! Marvi verrà a vivere da me, siamo già d'accordo, e tiereremo avanti col mio stipendio di ricercatore!

FABIO - Una miseria! Io sono virtualmente tuo suocero e se ti offro una casa non è un regalo, ma un semplice contributo alle spese di famiglia! E smettila con questo tuo dannato orgoglio, sii pratico!

PAOLO - E va bene, prima però devo consultarmi con Marvi. se lei è d'accordo non farò obiezioni

FABIO - Così si ragiona! A proposito, so che presto dovrai presentare a Dresda la tua relazione, a che punto sei?

PAOLO - Terminata...l'ho rifatta tutta daccapo...

FABIO - Se vuoi confrontarla con gli appunti che ti avevo preparato...sai..avevi ragione...me ne ero conservata una copia nel cassetto

(Ridono tutti e due complici)

PAOLO - Grazie, credo che accetterò l'offerta, come vedi so mettere da parte il mio dannato orgoglio, passerò domani a prenderla

FABIO - Domani sarò occupato ad imballare libri e a preparare bauli...te la manderò da Marvi

PAOLO (infuriato e offeso) - Ti diverte vedermi calpestare il mio orgoglio?!

(Fabio gli pone una mano sulla spalla e lo attira a sè, teneramente)

FABIO - Ragazzo...ragazzaccio...

(Paolo turbato abbandona la testa sulla sua spalla e per un attimo restano uniti in silenzio, dimentichi di tutto, poi Fabio si scioglie delicatamente dall'abbraccio, si accende una sigaretta e si avvia verso l'uscita)

PAOLO (sorpreso) - E ora dove vai?

FABIO (guardandolo intensamente) - A fare due passi, ho bisogno di un po' d'aria!

PAOLO (preoccupato) - Ma stiamo per andare a tavola, cosa dirò a loro?

FABIO - Che sono andato a comperare dello champagne per festeggiare il lieto evento!

(Via Fabio. Paolo rimasto solo passeggia nervoso, torna a frugare nello scatolone e tira fuori senza più entusiasmo alcuni completini di lana da neonato. Entra in scena Gina seguita da Marvi che portano in tavola gli antipasti)

GINA (euforica) - Ragazzi a tavola, sotto con gli antipasti!

MARVI (a Paolo) - E papi dove lo hai messo?

PAOLO (imbarazzato) - E' sceso a prendere dello champagne per festeggiare l'evento!

SCENA XV

La scena si chiude e si riapre ad indicare che sono trascorse un paio di ore. I tre commensali seduti a tavola davanti ai piatti intatti, si scrutano in silenzio, nervosi.

GINA (sbottando) - Non riesco a capire, due ore per andare a comperare dello champagne...e pensare che lo avevamo in frigo!

MARVI - Era fuori di sè mamma, lo champagne era una scusa per defilarsi!

GINA - Credi se ne sia andato a causa vostra? Non mi sembrava poi tanto risentito

MARVI - Non ti accorgi neanche di una trave che ti cade sulla testa, avresti dovuto dirglielo subito di noi invece che farglielo scoprire per caso!

GINA - Brava, così avrebbe rinunciato all'incarico a New York o quantomeno a portarmi con sè... una opportunità che non potevo assolutamente perdere!

MARVI - Immagino con quanto zelo lo avrai spinto...lui si sarà sentito intrappolato prima per aver acconsentito ad accettare la tua compagnia e poi per aver dovuto accettare anche la nostra situazione...si sarà sentito oggetto di un complotto di famiglia...senza scampo!

GINA - Ma se era così felice stamani! Quella proposta di New York lo aveva elettrizzato, ma non avrebbe mai accettato l'incarico se non lo avessi seguito, me lo ha chiesto esplicitamente, senza alcuna pressione da parte mia, quanto a voi...capisco la sua delusione per non averlo messo subito al corrente dei fatti, ma non riesco a giustificaroe di essersi sentito tanto sconvolto da andarsene...no, no, gli è successo qualcosa certamente...sono così in ansia...

MARVI (caparbia) - E' come dico io, lo conosco meglio di te papà

PAOLO (a Marvi con una punta di rimprovero) - Avresti dovuto parlargliene tu per prima della tua condizione...

GINA - Quello che le dicevo! Ora se la prenderà anche con me che gli ho taciuto tutto e magari partirà da solo!

MARVI (rivolta a Paolo) - Ma cosa vi siete detti tra di voi?

PAOLO - Mi ha riferito della sua decisione di trasferirsi in America e mi ha raccomandato di occuparmi di te e del bambino

GINA (ansiosa) - Non ti ha detto che lo avrei accompagnato?

PAOLO (ambiguo) - Non mi sembra...non ricordo...era così stravolto...

MARVI (incalzante) - E poi?

PAOLO - E poi all'improvviso si è alzato e mi ha detto che dovevamo festeggiare con dello champagne, che andava a prenderlo e sarebbe tornato subito

GINA - Mio Dio, e se si fosse sentito di nuovo male? Io vado a cercarlo! (si alza per avviarsi)

MARVI - E dove?

GINA - Il quartiere è pieno di negozi, qualcuno lo avrà pur notato...o forse sarà andato al supermarket...starà ancora in coda davanti alla cassa povero caro!

MARVI - Mamma, il supermarket a quest'ora è chiuso, è ora di cena, ricordi? O almeno lo era...

GINA (tornando a sedere) - Sì, hai ragione, che stupida...beh...telefoniamo in questura, agli ospedali, che aspettiamo?

MARVI - Ma no, se gli fosse accaduto qualcosa lo avremmo già saputo, papà è un personaggio noto, in questi giorni ha le foto su tutti i rotocalchi

GINA (avvilita) - Ma allora che possiamo fare?

MARVI - Aspettare! Quando gli sarà passata sarà lui a farsi vivo, intanto cominciamo a mangiare

PAOLO (alzandosi improvvisamente) - Io non aspetto, vado a cercarlo! (si alza di scatto e si avvia)

SCENA XVI

Tinello-soggiorno di Gina. Marvi appena alzata dal letto, ancora spettinata e sciatta, sta rassettando il tinello. Porta via dalla tavola i piatti sporchi della sera precedente, compresi i biberon, raduna alcuni pacchi di Lines e li accantona, toglie da una cordicella appesa vari indumenti da neonato stesi ad asciugare. Entra Gina, gravida di otto mesi, anche lei sciatta e disordinata, sbadiglia, si sostiene le reni doloranti e infine si abbandona stracca su una sedia attorno alla tavola.

GINA (sbadigliando) - Non ho chiuso occhio tutta la notte, mi sento le ossa rotte...

MARVI - Eppure la bambina non ha pianto, ha dormito come un angioletto

GINA - Devono essere stati quei fagioli...ho una pesantezza di stomaco...

MARVI - Te lo avevo detto di non mangiarli, nelle tue condizioni...

GINA - Ma se ho sempre digerito tutto, anche i chiodi...

MARVI - Però non puoi pretendere che all'ottavo mese possa macinare come niente un piatto di fagioli e cotiche e alla tua età!

GINA - Sono ancora giovane altrimenti non sarei rimasta incinta!

MARVI - Al giorno d'oggi si può diventare madri anche a 60 anni!

GINA - L'ultimo canto del cigno, mi ha detto il ginecologo, a 42 anni è quasi un miracolo che le mie ovaie non siano ancora andate in pensione, con l' inizio della menopausa gli ormoni calano e io che ti faccio? Ti metto in lavorazione un maschietto un attimo prima che cali il sipario, e per quell'unica botta di vita!

MARVI - Va là che sprizzi felicità da ogni ruga! Non mi stupirei affatto che fossi stata tu a costringere papi...

GINA (risentita) - Ma che vai dicendo?! Fu quella sera a Stoccolma...avevamo bevuto tanta di quella birra in casa dell'ambasciatore, ricordi? E a tuo padre, Dio sa perchè, si era risvegliato un tale ardore...

MARVI - Mamma ti prego, risparmiami i particolari!

GINA - Oppure sarà stato quel biondo vichingo...bah!...Chissà...eravamo talmente sbronzi...

(Marvi lancia uno sguardo di riprovevole stupore su Gina, la quale si affretta a cambiare discorso prima che la figlia possa aprir bocca)

GINA - Mi prendi le vitamine per cortesia?

MARVI - Sono finite, non ricordi? Più tardi scendo a comperartele

GINA (lamentosa) - Il ginecologo mi ha raccomandato di non sospenderle per nessuna ragione

MARVI - Puoi prenderle fra un paio d'ore senza che il nascituro abbia a soffrirne

GINA - E' oggi che porterai a vaccinare la piccola?

MARVI - No, non si è ancora rimessa dal raffreddore e il pediatra mi ha consigliato di attendere un paio di giorni

GINA - Bene, così potrai accompagnarmi dal ginecologo per la visita di controllo

MARVI - E la bambina a chi la lascio?

GINA - La portiamo con noi, in taxi non prenderà freddo

MARVI - Beh...si vedrà...devo ancora finire di battere la tesi, stasera vengono a ritirarla

GINA - Dovresti smetterla di lavorare tanto, che necessità abbiamo? Tra l'affitto che riscuotiamo e l'assegno mensile, abbiamo denaro a sufficienza per il nostro ménage!

MARVI - Mamma, io voglio rendermi indipendente, lo sai! E questo lavoro intendo svilupparlo appena la bambina sarà diventata autonoma!

GINA - Proprio non ti comprendo, mettere su una copisteria...rovinarti la vista sul computer, mentre abbiamo due bambini da allevare!

MARVI - Non intendo fare la casalinga a vita, voglio impiantare una grande azienda, con tanti computer, stampanti e fotocopiatrici e naturalmente personale adeguato che mi aiuti a mandarla avanti, indipendentemente dai miei doveri di madre! Ho bisogno anch'io di realizzarmi!

GINA (scettica) - Vedrai, vedrai, con due frugoletti per casa, il da fare che ci sarà...non penserai di delegare a me la cura dei piccoli mentre tu te la spassi nella tua..."azienda!"

MARVI - Hai appena dichiarato quanto sia faticoso stare al computer! Comunque tranquillizzati, non ricadrà tutto sulle tue spalle, assumeremo una baby-sitter

GINA - Così potrei venire a darti una mano in ufficio

MARVI - Non ci pensare nemmeno! Sei negata per il computer, non ti permetterò più di metterci sopra le mani dopo che mi hai cancellato mezzo file!

GINA (offesa) - Come vuoi cara! (cambiando tono) Mi fa tenerezza pensare che la piccola Fabiana tra poco avrà un fratellino...

MARVI (ironica) - O fratellastro...sei sempre del parere di dargli il nome di Paolo?

GINA - Ma sicuro, dopo tutto quel ragazzo fa parte della famiglia!

MARVI (provocatoria) - Allora come secondo nome ti suggerirei Gustaf, in ricordo della tua...scappatella a Stoccolma!

GINA (risentita) - Non sei affatto divertente! Tuo padre mi ha promesso che a Natale verrà a conoscerli i nostri rampolli

MARVI - Non credo, Paolo mi ha scritto che hanno in programma un lungo giro di conferenze in America latina!

GINA - Ci penserò io a convincerli a passare le feste da noi, faremo un bell'albero tutto luccicante, con un puntale che tocchi il soffitto, e sotto metteremo i doni per i bambini, per loro e per noi, sarà una bella festa!

MARVI - Dacci un taglio, cerca di comprenderli, non è neanche un anno che stanno insieme...è come fossero ancora in luna di miele...non hanno voglia di infrangere la loro intimità

GINA (scettica) - Lascia che passi qualche altro mese poi vedrai se gli tornerà la voglia di frequentare di nuovo gente...con me successe la stessa cosa, ricordo i primi tempi vivemmo appartati da tutti...tuo padre non aveva ancora scoperto la sua... altra metà del suo cielo...per quanto...ora che ci penso...nelle sue fantasie erotiche qualcosa trapelava!

MARVI (scandalizzata) - Ma non riesci proprio a tacere i tuoi segreti di alcova?

GINA (risentita) - E' di tuo padre che sto parlando, che c'è di disdicevole nel fartelo conoscere in ogni suo aspetto? Sei adulta ormai!... Beh...come ti dicevo, presto si stancò del nostro mènage a due e riannodò le sue vecchie amicizie...è questa la fine di ogni coppia, etero o monocromatica, un grande fuoco d'artificio e poi...buio!

MARVI (tendendo l'orecchio) - Ssst! mi sembra di sentir piangere la piccola! (corre verso l'uscita)

GINA (continua imperterrita a parlare da sola) - E pensare che al posto di Paolo avrei dovuto esserci io...bah...meglio così, dopotutto sto per avere un figlio tutto mio, che è molto più gratificante che avere un marito lagnoso e distratto, sempre occupato a buttar giù formule misteriose...non lo invidio il povero Paolo...ma cosa ci avrò mai trovato di tanto interessante in Fabio!

(Torna Marvi spingendo la carrozzina, in tempo per ascoltare le ultime parole della battuta)

MARVI - In fondo l'amore prima o poi è destinato a spegnersi, ma i figli restano, ed è ciò che conta nella vita!

S I P A R I O