Il misantropo e lo spazzacamino

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Atto unico di EUGENE LABICHE

Traduzione di Giuliano Mangano

Personaggi

Chiffonet, il misantropo

Machavoine, il portatore d'acqua

Prunette, la cameriera

Coquenard, un amico

M.me Coquenard, la moglie dell'amico

CORO INIZIALE

La verità, la verità, la verità, la verità.

La verità signori è naturale

se detta in modo brusco può far male

invece la menzogna è indolore

se detta soprattutto con pudore.

Se dico a un amico che sua moglie

con altri ahimè soddisfa le sue voglie

il povero sentendosi cornuto

diventa violento come un bruto.

La verità....

Vedendo per la strada una bruttona

la faccia butterata e assai grassona

per forza devo dirle una menzogna

per non sentirmi in fondo una carogna.

Le devo dire: "o bella mia signora

gli occhi tuoi m'incantano tuttora.

Le rose che ti giocano sul viso

mi fanno sospirare il paradiso"

La verità....

Scena prima

PRUNETTE

PRUNETTE(in mezzo) Lei non c'è per nessuno! Bene! Signore! (al pubblico) Ecco un single selvaggio e sgradevole! Abitualmente gli scapoli sono circondati da un branco di esagitati... ma quello lì, vive tutto solo, in luoghi bui, come una talpa! In questo istante, si rade... e radendosi, si taglia... e, per fermare il sangue, cerca dei cerotti... non ne trova, e allora brontola... Ah! E poi ha ancora un altro tic... quando ha finito di fare la barba... se ne ritorna a letto. Si alza tardi, molto tardi, per, dice lui, avere a che fare il meno possibile con i suoi simili... Ecco, a proposito di simili... ho dimenticato di comprare il mangime per il canarino del signore... il solo essere che lui ami quaggiù... Gli darò dello zucchero... (va a prendere un po' di zucchero e lo dà al canarino) Tieni.. piccolino!... piccolino, piccolino.... (suonano) Ah! È lui... (nuovo colpo di campanello violentissimo) io mi salvo!... (esce)

Scena II

CHIFFONNET

CHIFFONNET(solo)(La scena resta un momento vuota. Ha un vistoso cerotto sulla faccia, ha un rasoio in mano e indossa una vestaglia corta. È cupo, e avanza fino alla ribalta senza parlare.) Il mio barbiere m'ha detto di aver affilato per bene questo rasoio... e questo rasoio si vede come taglia! (con amarezza) E vogliono che io ami il genere umano! Oh gli uomini! non li sopporto! tutto in questo mondo è menzogna, furto e furbizia! Per esempio: ieri, sono uscito... faccio tre passi e... mi si ruba il bastone... entro in un magazzino per acquistarne un altro... Pago... e mi si rende... che cosa? quattro franchi al posto di cinque! E vogliono che io ami il genere umano!... No! No!... No! ... Tutto è menzogna, furto e furbizia!... Così , ho concepito un vasto disegno... Ho degli amici, delle canaglie di amici, che col pretesto che oggi è la mia festa, vogliono venir qui ad offrirmi i loro auguri menzogneri. Io offro loro una piccola sorpresa... servirò dei dolci andati a male, e con la muffa al posto della panna. A mezzanotte, salirò in cattedra e griderò: " Voi siete tutti degli accattoni! Ne ho abbastanza delle vostre moine! Squagliatevela!..." E quando saranno partiti, festeggerò! (tremando) Brr!.. Mi sto raffreddando con questa vestaglia!... Ho dormito male... ho fatto dei sogni atroci... (aprendo la zuccheriera) È la bile che mi tormenta. (versando pezzi di zucchero sulla tavola) Tè: ne ho lasciati cinque pezzi e ne ritrovo solo quattro! Dov'è il quinto?... È sparito come il mio portafoglio, che ho smarrito ieri sera... ho scommesso un sigaro che non me lo avrebbero restituito mai più. Ebbene! ho vinto! Bah! Ritorno a dormire (si dirige verso la sua camera, poi ritorna, all'improvviso) No, voglio mettere Prunette alla prova (campanello)

Scena III

CHIFFONNET, PRUNETTE

PRUNETTE - Signore?

CHIFFONNET - (con dolcezza) Avvicinati, ragazza mia, avvicinati.

PRUNETTE - (a parte) TÈ! È di buonumore

CHIFFONNET - Guardami... Come mi trovi, questa mattina?

PRUNETTE - Ah! Il signore è fresco come un rosa!

CHIFFONNET - (strepitando) Tu menti! Io sono giallo! sfiorito! glauco...

PRUNETTE - Ma signore.

CHIFFONNET - Meschina! Fresco come una rosa! E si vuole che io ami il genere umano! Sinceramente: se io mi sposassi, crederesti che io sarei...?

PRUNETTE - Oh! No signore!

CHIFFONNET - Perché?

PRUNETTE - Perché... perché il signore è così buono.

CHIFFONNET - Ah! Molto bene.

PRUNETTE - (a parte) È lusingato.

CHIFFONNET - Senti, io non ti ho mai tenuto in grande considerazione.

PRUNETTE - Come?

CHIFFONNET - Resti tra noi, tu sei dotata di un bel po' di ipocrisia, di falsità, di menzogne.

PRUNETTE - Ma...

CHIFFONNET - Mangi il mio zucchero, ti affondi nella mia marmellata... e mi cucini del filetto al vino con l'aceto.

PRUNETTE - Ma...

CHIFFONNET - Ma io non te ne voglio... anzi: ciò mi fa piacere... così io ti terrei al mio servizio... sempre.

PRUNETTE - Il signore è molto comprensivo.

CHIFFONNET - No! io non sono comprensivo... io ti tengo per avere presso di me un campionario di tutti i vizi, di tutte le mascalzonate.

PRUNETTE - Ma...

CHIFFONNET - Ma adesso vattene, riprendi pure le tue manipolazioni.

PRUNETTE - (a parte) È ben complicato quell'uomo. Ah! Se il posto non fosse così buono! (esce)

Scena IV

CHIFFONNET, poi COQUENARD

CHIFFONNET - (guardando il suo orologio) Mezzogiorno... andrò a dormire.

COQUENARD - (a parte) Bisogna che gli parli... Devo dirgli solo una parola! Ah! Eccolo.

CHIFFONNET - (a parte) Coquenard! Che il diavolo lo porti!

COQUENARD - Buongiorno mio caro amico!

CHIFFONNET - (a parte) Caro amico! (Forte) Buongiorno, Coquenard!

COQUENARD - Abbiamo ricevuto la tua lettera d'invito per questa sera... si dice che sarà favoloso.

CHIFFONNET - Lo credo... ci sarà una sorpresina.

COQUENARD - Ah sì !? ... A che ora?

CHIFFONNET - A mezzanotte! (a parte) Quando li accompagnerò alla porta.

COQUENARD - Benissimo! Madame Coquenard ne farà una pelle.

CHIFFONNET - Ah! ne farà una pelle? Sai che è molto carina, tua moglie?

COQUENARD - Abbastanza

CHIFFONNET - (animandosi) È affascinante... negli occhi... nei capelli... È un tipo!... È virtuosa?

COQUENARD - (stupefatto) Senz'ombra di dubbio.

CHIFFONNET - Perché, vedi, ci sono tante donne che non sono virtuose.

COQUENARD - A Parigi?

CHIFFONNET - No!... In Cornovaglia!

COQUENARD - (a parte e inquieto) Perché mi dice questo? (a voce alta) Chiffonnet, hai sentito qualcosa?

CHIFFONNET - Io? Niente ... se ciò fosse, te lo direi!

COQUENARD - Come mi sei amico! Un vero amico! Il mio buon Chiffonnet... Come sono dunque contento di rivederti...

CHIFFONNET - (a parte) Mi accarezza. Vorrà chiedermi un favore.

COQUENARD - A proposito, conterei su di te per un piccolo favore

CHIFFONNET - (a parte) Ecco! Ho indovinato

COQUENARD - Ho bisogno di quattromila franchi. Figurati che ho scoperto stamattina un cavallo   che vale oro... conto di farlo correre a Chantilly... ma, in questo momento, non ho contanti, ed ho pensato a te...

Per l'amicizia santa che ci lega

non puoi respinger ora questi accenti

nelle giornate tristi di pioggia e di tormenta

come un ombrello io ti salverò

(CHIFFONNET)    L'immagine mi sembra ingegnosa

ma la tristezza il cuore mi pervade

riceverò la pioggia riceverò tormenta

ma lui i soldi miei riceverà

CHIFFONNET (alto e parlato) Coquenard, come mi trovi questa mattina?

COQUENARD - Vuoi che ti parli francamente? Sei fresco come un giovinotto!

CHIFFONNET - Grazie! (a parte) Canaglia! Canaglia!

COQUENARD - Me li presti i quattromila franchi?

CHIFFONNET - No! Aspetto un resoconto... ritorna tra un'ora.

COQUENARD - Grazie! Sei un vero amico, tu! E credimi: hai un'ottima cera! Guarda! Vivrai cent'anni!

Scena V

CHIFFONNET, poi PRUNETTE

CHIFFONNET  -  (solo) Cent'anni  per quattromila franchi!...  Canaglia!...  Canaglia!  (a Prunette che entra) Coquenard ritornerà tra un'ora... tu gli dirai che io sono a Strasburgo.

PRUNETTE - Bene, signore

CHIFFONNET - (rientrando) Canaglia! Canaglia!

Scena VI

PRUNETTE, poi MACHAVOINE

PRUNETTE - A Strasburgo!... Ebbene!? E stasera?

(Machavoine appare al fondo. Tiene lo scovolo)

 

Quando su e giù dai tetti andando spazio per la città

sento nel cuore un moto di gioia e di felicità

mentre pulisco dal nero fumo mille e più camin

vado cantando lieto e sereno che questo è il mio destin

Ognuno fa fortuna come può

ed il migliore premiato alfin sarà

Io vado e vengo dai tetti su e giù

con grande impegno pulisco la città

Con gran fatica scovolo notte e dì

il mio destino è proprio questo qui

io vado e vengo dai tetti su e giù

con grande impegno pulisco la città

MACHAVOINE - Oh! Il signor Pipponnet...

PRUNETTE - Chiffonet, Chiffonet!

MACHAVOINE - Eh!

PRUNETTE - Come? Entri col tuo scovolo in questa casa?

MACHAVOINE - E allora? Il soldato ha il suo fucile, il cuoco ha il mattarello e lo spazzacamino ha il suo scovolo . No?

PRUNETTE - (a parte) Questi montanari! È ben piantato, però! (alta) Ebbene che cosa vuoi?... Vediamo!

MACHAVOINE - Voglio parlare al signor Pipponnet.

PRUNETTE - Chiffonet, Chiffonet!

MACHAVOINE - Eh!

PRUNETTE - E perché?

MACHAVOINE - Per un affare...

PRUNETTE - Di che cosa si tratta?

MACHAVOINE - Un segreto!

PRUNETTE- Il signor Chiffonnet... dorme

MACHAVOINE - Dorme?... A mezzogiorno? Io vado da lui e lo sveglio... Ehi! Chiffonet!

PRUNETTE - Ma cosa fai?... Io me la squaglio! (esce)

Scena VII

MACHAVOINE, CHIFFONNET

CHIFFONNET - Chi è quell'animale?... Uno spazzacamino?! Sei tu che mi hai svegliato? Imbecille!

MACHAVOINE - A mezzogiorno!... Bisogna proprio essere degli sfaticati!

CHIFFONNET - Che cosa vuoi?

MACHAVOINE - Non è lei che ha perduto qualcosa? (mostra il portafoglio)

CHIFFONNET - Sì ... io...

MACHAVOINE - Là.... dove l'ha perso questo?

CHIFFONNET - Sulle mie scale, credo

MACHAVOINE - Di che si tratta?

CHIFFONNET - Un portafoglio!

MACHAVOINE - (nascondendo il portafoglio) Di quale colore?

CHIFFONNET - Rosso

MACHAVOINE - E che c'è dentro?

CHIFFONNET - Quattromila franchi

MACHAVOINE - Allora è suo! ... Ecco, non ho più niente da dirgli, a meno che non abbia qualche camino da spazzare.

CHIFFONNET - Io no!

MACHAVOINE - Bene! Buonasera!

CHIFFONNET - (a parte) È un prodigio!...   (alto) Tieni! Ho scommesso un sigaro.  Ebbene, dove vai? Ehi! Spazzacamino!

MACHAVOINE - Cosa c'è?!

CHIFFONNET - Ti stai dimenticando la piccola ricompensa (fruga tra le sue tasche)

MACHAVOINE - Una ricompensa? ... perché?

CHIFFONNET - Perché tu mi hai riportato quattromila franchi.

MACHAVOINE - Ah! Per questo!?... Oh! Ma non è tanto pesante... Ah! Se fosse stato di ferro come lo scovolo! Allora... ma i soldi! Caspita! È un piacere portarli... che non pesano proprio per niente...

CHIFFONNET - (freddamente) Sì , sì... (a parte). È per averne un vantaggio... conosco questo trucco... (a voce alta) Tieni! Eccoti quaranta franchi...

MACHAVOINE - (offeso) Non posso accettare! Gli spazzacamini sono persone oneste... Sporche, ma oneste... lo sa?

CHIFFONNET - Cento franchi! Puliti!

MACHAVOINE - (arrabbiato) Se li tenga!

CHIFFONNET - Duecento!

MACHAVOINE - Basta! Lei mi sta corrompendo! E allora io dovrei strisciare ai suoi piedi come un verme!

CHIFFONNET - Che santa indignazione!... Come ti chiami?

MACHAVOINE – Machavoine.

CHIFFONNET - Machavoine, ma sei sublime!

MACHAVOINE - (indignato) Sublime lo sarà lei! A me sublime non l'ha mai detto neanche mia mamma!

CHIFFONNET – Calmati.

MACHAVOINE - Ah! Non ho peli sulla lingua, io! non so mentire.

CHIFFONNET - (prendendolo scovolo di Machavoine sulle proprie spalle) Tu non sai mentire!...

MACHAVOINE - Come mi trovi questa mattina?

MACHAVOINE - Io la trovo decisamente brutto come la canna del camino!

CHIFFONNET - Molto bene!... E se io mi sposassi... credi tu che sarei...?

MACHAVOINE - Oh! Questo... molto presto!

CHIFFONNET - Ah! Ciò mi fa star meglio! Parla un po' con me, Machavoine! Parlami un po'!

MACHAVOINE - Non ho tempo... E i miei camini?

CHIFFONNET - (a parte) Ah! Che idea! Ho concepito un vasto disegno! (alta) Ascoltami, spazzacamino!

MACHAVOINE – Machavoine.

CHIFFONNET - Machavoine, è lo stesso!... Che cosa guadagni a pulire i camini?

MACHAVOINE - Cinque, dieci franchi al giorno

CHIFFONNET - E ti è sufficiente per vivere? Oh! La frugalità! Uomo di vecchio stampo! Ho bisogno di un amico! Vuoi diventare mio amico? Ti darò cinquanta franchi al giorno... vitto e alloggio compreso!

MACHAVOINE - Cinquanta franchi, caspita!? (deponendo lo scovolo) Che cosa dovrei fare?

CHIFFONNET - Tu mi dirai la verità... tutta la verità, nient'altro che la verità...

MACHAVOINE - È un mestiere da sfaticato

CHIFFONNET - Oh! Non come credi tu! C'è da lavorare! Ti metterai a caccia... e non appena sentirai qualche menzogna... pum! Sparerai... senza pietà

MACHAVOINE - Che strano lavoro! E se è lei che mente?

CHIFFONNET - A maggior ragione! Sparerai a raffiche! Così ho stabilito! Qua la mano!

MACHAVOINE - È convenuto?... Un momento!... Lei può anche essere un imbroglione!

CHIFFONNET - (a parte) Mi dà dell'imbroglione!... È magnifico! (a voce alta) Continua!

MACHAVOINE - Suppongo che nel giro di una settimana mi butta nel camino e mi dà fuoco!

CHIFFONNET - Mai!

MACHAVOINE - Avrò perso il mio lavoro, i miei affari... preferisco lo scovolo e la fuliggine!

CHIFFONNET - Fermati! Credi che io non sia capace di mantenere una parola d'onore?

MACHAVOINE - Oh! Oh! Le parole d'onore... sono come la neve... si sciolgono davanti al sole.

CHIFFONNET - (con entusiasmo) Allora facciamo un contratto di nove anni

MACHAVOINE - Va bene! Sono cinquanta franchi che avete detto, no?

CHIFFONNET - Sì... e, di più, stipulo anche una forte penale...

MACHAVOINE - Seicento franchi!

CHIFFONNET - Bene! firma! (presentandogli la penna) A te!...

MACHAVOINE - Un attimo. (si siede, prende il foglio e lo guarda attentamente)

CHIFFONNET - Diffidi di me?

MACHAVOINE - Non è che non mi fido... Ma guardo se ha messo i cinquanta franchi.   (Chiffonet fa vedere i soldi) Bene... allora firmo.

CHIFFONNET

Sì, quest'uomo me lo prendo

come un cane alla catena

MACHAVOINE (mostrando il foglio)

Non desidero più nulla

sono ricco, ecco il mio bene

CHIFFONNET (a se stesso)

Se io penso a quanta gente

paga cara la menzogna

penso a lui, ma che fortuna

la franchezza è qui con me

MACHAVOINE

Ho acquistato la fortuna

ed adesso me la tengo

CHIFFONNET

Sì, quest'uomo me lo prendo

Sì, quest'uomo è il mio bene

Scena VIII

GLI STESSI, PRUNETTE

PRUNETTE - Signore!

CHIFFONNET - Che c'è? Non voglio essere disturbato quando sono con un amico!

PRUNETTE - Lo spazzacamino?

CHIFFONNET - Sappi, Prunette, che quest'uomo non è più uno spazzacamino: io l'ho elevato al grado di amico!.. Caspita!

MACHAVOINE - Sì !  E con la paga di cinquanta franchi al giorno, e ben nutrito. A proposito... le devo chiedere una cosa che mi sta sul piloro

CHIFFONNET - Parla

MACHAVOINE - Vorrei darti del tu, come tu lo dai a me

CHIFFONNET - Non osavo offrirtelo... Dammi pure del tu... Caspita!

MACHAVOINE - Oh! Grazie!

CHIFFONNET - (a Prunette) I conti... Prunette! (si siede alla scrivania, e Machavoine si siede a sinistra)

PRUNETTE - (leggendo sul libro della spesa) Pane... tre franchi

CHIFFONNET - Tre franchi per il pane?

PRUNETTE - È aumentato di nuovo

MACHAVOINE - (a parte) Eh! È aumentato di nuovo. Ma se non è mai diminuito?

PRUNETTE - Cappello da prete... sette franchi

CHIFFONNET - Sette franchi per il cappello da prete?

MACHAVOINE - Caspita!

PRUNETTE - È riaumentato

CHIFFONNET - Il cappello?

PRUNETTE - No

CHIFFONNET - Il prete?

PRUNETTE- No! La carne... cavoli e legumi, quattro franchi... pollo sette...

MACHAVOINE - (alzandosi ed esplodendo) È troppo! Troppo! caspita!

CHIFFONNET e PRUNETTE - Che cosa dunque!?

MACHAVOINE - Il pane non è aumentato! La carne tanto meno!... Quanto al pollo... ero lì  io dal macellaio... L'ha pagato tre franchi... Ah!

PRUNETTE - (sottovoce a Machavoine) Taci! Stupido!

MACHAVOINE - No! No! No! Perché vuoi derubare questo brav'uomo qui!?

PRUNETTE - Non è vero!

MACHAVOINE - (minacciando) Non dirlo, sai!

CHIFFONNET - (separandoli e stando nel mezzo) Silenzio!... (poeticamente) Che ammirevole scenetta! ... Da una parte la verità! Dall'altra la menzogna!... E Chiffonnet nel mezzo... Calmo e sereno!

MACHAVOINE - Tu l'hai pagato tre franchi

PRUNETTE - Sì , ma io dirò il perché solo al mio padrone

CHIFFONNET - Machavoine! Sei stato omerico, titanico! Sei il Di Caprio della situazione! Ti ammetterò alla mia tavola... Va' a cambiarti!

MACHAVOINE - Certo che vado a cambiarmi... ma tu promettimi di stare con gli occhi ben aperti..

A malincuor ti lascio, ancor non son finiti

gli imbrogli di Prunette, servetta assai mendace

Ma tornerò ben presto e l'infedele serva

in fallo coglierò, in fallo coglierò!

PRUNETTE

Quest'uomo assai mi scoccia, lui pensa ch'io sia ladra

Che se ne vada dunque, che se ne vada in fretta

Io certo non lo fermo, né lo rincorrerò:

e ancora col padrone, da sola resterò

CHIFFONNET

Quest'uomo è proprio un genio, è un faro nella notte

che illumina la casa, fermando i loschi imbrogli.

Ma tornerà ben presto, e l'infedele serva

in fallo coglierà, in fallo coglierà

(Machavoine riprende lo scovolo ed esce)

Scena IX

CHIFFONNET, PRUNETTE

CHIFFONNET - Prunette!

PRUNETTE - Signore?

CHIFFONNET - Vieni avanti, mia fanciulla! Noi sottraiamo dunque dei soldi a papà Chiffonnet?

PRUNETTE - Signore, vorrei dirle la verità.

CHIFFONNET - La verità! (accarezzandole la gola) Amo le tue parole!

PRUNETTE - Lei mi ha detto che per la sera...

CHIFFONNET - Piccola ladra.

PRUNETTE - Capisco che il signore vuole licenziarmi.

CHIFFONNET - Io!... Me ne guarderei bene.

PRUNETTE - Io sono una fanciulla onesta!

CHIFFONNET - Sì... sì... sì... Quanto hai alla cassa di risparmio?

PRUNETTE - Ho... duemila franchi.

CHIFFONNET - Meraviglioso! Guadagni trecento franchi all'anno... e sei al mio servizio da solo otto mesi... Ah! Mi piaci! Mi rallegri! Non ti smentisci mai!

PRUNETTE - Ho ereditato.

PRUNETTE - Ereditato? Tu?... Tieni! Ecco due franchi per la tua faccia tosta: adoro le tue bugie! Dimmene delle altre! Te le pagherò...

PRUNETTE - Vedo che il signore manca di fiducia in me

CHIFFONNET - (contorcendosi) Fiducia!... Oh! Basta! Tu mi rovinerai! Piuttosto: hai ben eseguito i miei ordini per stasera?

PRUNETTE - (esitando) Insomma... sì, signore. (a parte) Non oso dirglielo...

CHIFFONNET - Le marmellate sono ben cattive? Fanno davvero schifo?

PRUNETTE - Sì, signore.

CHIFFONNET - Ah! Tanto meglio!... Quei cari amici!... e le torte?

PRUNETTE - Hanno otto giorni.

CHIFFONNET - Sono freschissime... e il riso al latte?

PRUNETTE - Non ho messo per niente il riso.

CHIFFONNET - E il latte?

PRUNETTE - L'ho allungato con l'acqua.

CHIFFONNET - Molto bene! e ... mi raccomando: su tutto il resto, economizza!

PRUNETTE - Ma signore.

CHIFFONNET - Che te ne frega! Piccola imbrogliona! Addio! (Prunette esce)

Scena X

CHIFFONNET, MACHAVOINE

MACHAVOINE - (parlando sul fondo) Vieni qui, piccolo tappo da quattro soldi, vieni dunque!

CHIFFONNET - Dici a me?!

MACHAVOINE - Non oserei mai!

CHIFFONNET - Qualcuno ti ha forse mancato di rispetto?

MACHAVOINE - È il portinaio: quella supposta umana! Figurati che gli ho sentito dire: "il signor Chiffonnet non abita più qui"

CHIFFONNET - E a chi lo diceva?

MACHAVOINE - A un tipo che parlava con la erre moscia e mi sembrava a dir la verità un po' moscio andante pure lui: una specie di fru fru.

CHIFFONNET - Con la erre moscia... fru fru.. Ah! Ho capito! Era il mio sarto.. si era stabilito così.

MACHAVOINE - Allora gli sono corso dietro al messo e mi son messo a gridare: Signore, che cosa vuole da Chiffonet?" E lui mi ha risposto: "Ho qui il conto degli arretrati" " Me lo dia che sono suo amico" faccio io. E lui "Ma certo, caro" Ed ecco il tuo conto.

CHIFFONNET - (prendendo il biglietto) Grazie!.. Ben obbligato! (triste)

MACHAVOINE - Si direbbe che ciò non ti fa piacere.

CHIFFONNET - Ma, gran babbeo, non hai capito che sono stato io a raccomandarmi al portiere che dicesse...

MACHAVOINE - Una bugia... Ah! Chiffonnet!... Non è bene ciò

CHIFFONNET - Oh! Una bugia!

MACHAVOINE - Tu mi hai detto di sparare alto ed io ho sparato! Altissimo!

CHIFFONNET - Sì, però hai colpito in basso! Va bè! Dammi il mio abito, va'... (si toglie la vestaglia)

MACHAVOINE - (cerca l'abito, lo scorge e scoppia a ridere) Oh! Oh! Caspita! L'ha fatto lui?

CHIFFONNET - (guardandosi attorno) Cosa c'è?

MACHAVOINE - (girandogli intorno) Fa proprio schifo! Caspita!

CHIFFONNET - (a parte) Ah! Ma... Com'è scocciante! (a voce alta) Chiudi prima la fibbia del mio gilet.

MACHAVOINE – Sarà un'impresa quasi impossibile!

CHIFFONNET - Ahi! Fa' attenzione!

MACHAVOINE - Ah mio Dio! C'è un po' di lardo che cresce!

CHIFFONNET - Ebbene, non ti si chiede nulla... Mi pare di non essere fatto peggio di un altro.

MACHAVOINE - Una bella pancia... e niente gambe!... Sei cresciuto come un finocchio.

CHIFFONNET - Ne ho abbastanza!

MACHAVOINE - Ah! Sono sincero! Io!

CHIFFONNET - Vammi a cercare la mia nuova parrucca... di là...

MACHAVOINE - Una parrucca!... Una parrucca!

CHIFFONNET- Ma va' dunque!

MACHAVOINE - Creperò dal ridere. Caspita! (entra a sinistra)

Scena XI

CHIFFONNET, poi PRUNETTE, poi M. ME COQUENARD

CHIFFONNET - Ah! Com'è scocciante! (esaminandosi) E poi... credo che non abbia gusto.

PRUNETTE - (entrando) Signore.

CHIFFONNET - Che c'è?

PRUNETTE - (misteriosa) C'è M. me Coquenard che chiede di parlarle in segreto.

CHIFFONNET - M.me Coquenard... una così bella donna! Nel mio eremo! Caspita! Mi dispiace di non avere la mia nuova parrucca... Va beh! Falla entrare.

PRUNETTE - (verso il fondo) Entri, signora (esce incrociandosi con M.me Coquenard)

M.ME COQUENARD - (salutando) Signore.

CHIFFONNET - Signora... si accomodi.

M.ME COQUENARD - No! Rimango solo un istante.

CHIFFONNET - (a parte) È ancora più magnifica da vicino.

M.ME COQUENARD - Signore, che pensa della mia visita? Osare presentarmi qui da lei, da uno scapolo, senza mio marito!

CHIFFONNET - Signora, l'assenza di un marito è il più bel seguito d'una donna... presso uno scapolo! (a parte) Come sono ardito!

M.ME COQUENARD - Sono indiscreta, è vero, ma...

CHIFFONNET - Finisca, prego...

M.ME COQUENARD - Ha visto il signor Coquenard, stamattina?

CHIFFONNET - Sì ...

M.ME COQUENARD - E le ha parlato, credo, di un prestito.

CHIFFONNET - (a parte) Ahi!.. Viene a battere cassa! Devo agire freddamente!  (a voce alta) Effettivamente, signora, effettivamente, ne abbiamo parlato vagamente.. eccessivamente vagamente!

M.ME COQUENARD - Mi ha detto...

CHIFFONNET - (a parte) Lo so, lo so, cosa ti ha detto!

M.ME COQUENARD - E sono venuta a sua insaputa.

CHIFFONNET - (ironicamente) Sì ... di soppiatto, di soppiatto...

M.ME COQUENARD - (a parte) Che gli ha preso? (a voce alta) La prego... la supplico...

CHIFFONNET (a parte) Eppure quando l'ho vista arrivare...

M.ME COQUENARD - di non prestargli quei quattromila franchi.

CHIFFONNET - (stupefatto) Ah!Ba! Ah! Ba! ... (con premura) Signora, si accomodi, prego... (a parte) Ridivento ardito!

M.ME COQUENARD - Me lo promette?

CHIFFONNET - Rifiutare ciò al povero Coquenard!... è crudele! Molto crudele! Ma, per compiacere a lei...

M.ME COQUENARD - Il fatto è che non sa...

CHIFFONNET - Che cosa dunque?

M.ME COQUENARD - No... faccio male a dirglielo... mio marito possiede un orrendo difetto.

CHIFFONNET - Si dà all'alcool?

M.ME COQUENARD - No!... ma lui ama, adora, idolatra i cavalli.

CHIFFONNET - Come!... quelle piccole villane creature senza grazia... che ci gettano per terra...

M.ME COQUENARD - Sì , signore... così, passa la sua vita nell'avere cura di loro... ne ha fatto il suo salone, il suo gabinetto, il suo boudoir!

CHIFFONNET - E la sua camera da letto!

M.ME COQUENARD - (vivamente) Oh! No!

CHIFFONNET - Ah! È lo stesso!... Vivere nel letame come le patate!... Ah!...

M.ME COQUENARD - Che vuole?! Mi sono rassegnata... So impormi delle privazioni... ultimamente, avrei tanto desiderio di un cachemire...

CHIFFONNET - Ebbene?

M.ME COQUENARD - (triste) Ebbene il signor Coquenard si è regalato un pony!

CHIFFONNET - (interessato) Povera martire dell'equitazione.

M.ME COQUENARD - Perciò non vorrei che questa sciocca passione lo rovinasse.

CHIFFONNET - Comprendo questo congiuntivo! È il congiuntivo d'un angelo!... (a parte) al quale si è rifiutato un cachemire...

M.ME COQUENARD - Così , non le presteràquesta somma, vero?

CHIFFONNET - Non abbia paura! D'altronde, posso rifiutare qualcosa ad una donna? ma si sieda, dunque!

M.ME COQUENARD – Grazie.

CHIFFONNET - Saremo più comodi nel parlare.

M.ME COQUENARD - Me ne vado... perché se mio marito dubitasse...

CHIFFONNET - (esaltato) Oh! Non ancora, non ancora!... Mi lasci contemplare questo profilo bizantino! Questo naso... rimodellato sulle statue greche... questi occhi a forma di mandorla... dolci! Oh! Dolcissimi!

M.ME COQUENARD - Ah! Signore!

CHIFFONNET - E questi capelli! Come sono belli!... ondulati... vaporosi, favolosi!

M.ME COQUENARD - Ma mi sembra che anche lei da quel lato...

CHIFFONNET - (a parte) Crede che dipenda da me! (a voce alta) Confesso di aver avuto torto nel compatirmi! ... sotto questo aspetto, la natura non ha lesinato troppo ... sul mio conto...

Scena XII

Gli stessi, MACHAVOINE, poi PRUNETTE

MACHAVOINE (entra portando una parrucca sul suo supporto)  Eccola!

CHIFFONNET - (a parte) Ah! Diavolo!

M.ME COQUENARD - Che cos'è?

MACHAVOINE - Questa? ... È la parrucca di Chiffonet

CHIFFONNET - Per niente!... Io non porto parrucche!

MACHAVOINE - Ma sì.

CHIFFONNET - Ma no.

MACHAVOINE - Ma sì.

CHIFFONNET - (basso) Taci, dunque, animale!

MACHAVOINE - (a M.me Coquenard) Mi ha detto di tacere! Ciò prova che è sua!

M.ME COQUENARD - (soffocando il suo riso) Che!... Signor Chiffonnet, Lei porta una parrucca!

CHIFFONNET Oh! Oh! Durante il carnevale, solamente! Per mettermi in costume! (a M.me Coquenard) Spero signora che lei non creda nemmeno una parola...

M.ME COQUENARD - (salutando) Addio!... Signore... conti sulla mia discrezione.

CHIFFONNET - (salutando) Signora!... (aparte) Questo tanghero mi ha fatto perdere un'occasione magnifica.

PRUNETTE - (entrando con irruenza) Signore... C'è il signor Coquenard!

M.ME COQUENARD - (Spaventata) Ah! Mio Dio! Sono perduta se mi ritrova qui.

CHIFFONNET - Come?

M.ME COQUENARD - È di una gelosia... La ucciderà! Signore!

CHIFFONNET - Accidenti! Prunette, digli che io non ci sono.

MACHAVOINE - Bell'esempio!... Far mentire questa figliola! Bella roba! (correndo alla porta) Signore, signore: è qui, è qui, Chiffonnet, è qui.

CHIFFONNET - Alla malora!

M.ME COQUENARD - Mio Dio! Che faccio?

PRUNETTE - (spingendola nella camera a sinistra) Presto, di là, uscirà dalla cucina.

Scena XIII

CHIFFONNET, MACHAVOINE, COQUENARD

MACHAVOINE - Entri, signore, entri (a parte, cercando M.me Coquenard) Tè! Dove si è ficcata?

COQUENARD - Buongiorno, Chiffonnet... disturbo?

CHIFFONNET - (impacciato) Per niente... per niente... Me ne stavo andando... Mi segui?

COQUENARD - Un istante... vengo a cercare i quattromila franchi di cui ti ho parlato.

CHIFFONNET - Mio caro amico... sono desolato, ma quell'affare su cui contavo... è andato a male, e quindi... non ho denaro!

MACHAVOINE - Non ho denaro! Perché dici così ? (a Coquenard) Ne ha, ne ha, ma non vuole prestarvelo

CHIFFONNET - Ah ma... Ah ma lui mi tormenta!

COQUENARD - Come! Chiffonnet!

CHIFFONNET - Credimi, caro Coquenard, che se io avessi questa somma sarei felice, oh! Ma ben felice di potertela offrire

MACHAVOINE - (tra sé) Oh! Bene! Se è tutto qui il problema! (Va verso la scrivania)

CHIFFONNET - Questo subalterno ignora la mia situazione patrimoniale, la verità è che mi resta solo qualche spicciolo per mangiare

MACHAVOINE - (mettendosi tra Chiffonnet e Coquenard) Siate felici, ecco i quattromila franchi.

CHIFFONNET – Animale.

COQUENARD - ( a Machavoine) Ma come!?

MACHAVOINE - Il portafoglio che io ho trovato e che io ho riportato.

CHIFFONNET - Sì... l'avevo scordato... Scordato nel cassetto (a parte) Ma è la tempesta, un tifone, il nino, questo montanaro! (scaglia il portafoglio sul naso di Machavoine e dàil denaro a Coquenard) Ecco!...

COQUENARD - (mettendo il denaro in tasca) Ah! Amico mio, mille ringraziamenti!

CHIFFONNET - Non c'è di che!

COQUENARD - Addio... a questa sera... ho fretta. (prende il suo cappello e vede l'ombrello che la moglie ha dimenticato) Guarda! È straordinario.

CHIFFONNET - (a parte) Caspita!

COQUENARD - (tornando indietro) Di chi è?

CHIFFONNET - (imbarazzato) È un ombrello!... Un regalo che dovrei fare a una mia nipote.

COQUENARD - (pensieroso) Ah!

MACHAVOINE - Non gli creda. Racconta delle favole, delle menzogne.

COQUENARD - Come?

MACHAVOINE - È l'ombrello di una signora dal cappello blu.

COQUENARD - Un cappello blu.

CHIFFONNET - No!

MACHAVOINE - E con uno scialle bianco.

COQUENARD - Ma pensa te!

CHIFFONNET - Miserabile!

MACHAVOINE - E poco fa il signore le faceva gli occhietti dolci...Ah! ma doveva vedere che occhietti! E con la parrucca... quella bella del carnevale...

COQUENARD - E dov'è questa signora?

CHIFFONNET - Ti spiegherò tutto...

COQUENARD - No... Non tu! (a Machavoine) Tu... perché tu dici la verità! Tu!

MACHAVOINE - Sempre!

COQUENARD - Ebbene, parla... dov'è questa signora?

MACHAVOINE - Questa signora, l'ho vista, ma non so dove sia andata.

CHIFFONNET - (a parte) Respiro!

COQUENARD - Corro a casa, e se M.me Coquenard non ha l'ombrello (esce)

M.ME COQUENARD - (rientrando) Le serrature sono chiuse... impossibile uscire.

MACHAVOINE - Ah! Caspita!.. Eccola... Eccola!

CHIFFONNET - Miserabile!

COQUENARD - Apri, perbacco... apri.

CHIFFONNET - Coquenard, dimentichi di essere a casa mia!

COQUENARD - Amico!... rendimi la moglie, e dopo parleremo

Devo sfondare la porta?

Mia moglie la prenderò

CHIFFONNET (a Machavoine) Esci dalla mia casa

MACHAVOINE (mostrando il contratto) Pagami e me ne andrò

COQUENARD

Apri, per bacco, apri immediatamente

CHIFFONNET Se lo potessi strozzar

Scena XIV

Gli stessi, PRUNETTE, con lo scialle e il cappello di M.me Coquenard

La porta si apre, appare Prunette, il suo velo è abbassato.

PRUNETTE - Addio, zietto...

CHIFFONNET - (a parte) Prunette! Oh! Che figliola intelligente... e scaltra.

COQUENARD - (che gli si avvicina) Che?

CHIFFONNET - Nulla!... Addio, nipotina mia... prendi l'omnibus e abbraccia tuo marito per me... sentitamente...

PRUNETTE . Sì , zietto... (prendendo l'ombrello dalle mani di Coquenard). Pardon, il mio ombrello.

COQUENARD - (meravigliato, le porge l'ombrello) Signora... (Prunette esce, Chiffonnet l'accompagna fino al fondo) La nipote... o no?... Ma!? Dal momento che non è mia moglie...

MACHAVOINE - (a Coquenard) Mi ascolti, sa?, questa non è la stessa...

COQUENARD - Cosa?

MACHAVOINE - L'altra era più alta e meno rattrappita.

COQUENARD - (a parte) Sarà vero?... Oh! C'è sotto qualcosa di strano ed io lo scoprirò... ho un mezzo! (a Machavoine) Tra cinque minuti vieni a trovarmi al bar qui di fronte... venti franchi per te.

CHIFFONNET - (ritornando, a Coquenard) Ebbene... gelosone...

COQUENARD - Avevo torto, lo riconosco... sospettare un amico, buon Chiffonnet... ti avrei anche ucciso!

CHIFFONNET - (a parte) Ucciso, oh!

COQUENARD - (a parte) È impallidito! (a voce alta) Addio... a presto! (basso, a Machavoine) Tu, tra cinque minuti...

MACHAVOINE – Sarà fatto.

COQUENARD

Adesso è necessaria grande astuzia

per questo agirò senza scalpore

la mia speranza è quella

di indurre il montanaro

a dire solo a me la verità

MACHAVOINE

Ciascuno può vedere, io lo spero,

nessuno le bugie mi può far dire

io sono un montanaro

perciò sono sincero

io tengo qui nel cuor la verità

CHIFFONNET

Io credo sia davvero un gran mistero

non riesco per lo meno a capire

perché su questa terra

i montanari sono

i gran cultori della verità

Scena XV

CHIFFONNET, poi PRUNETTE

CHIFFONNET (a Machavoine)    In quanto a te, ti licenzio!

MACHAVOINE - Pagami la penale, oppure resto.

CHIFFONNET - Sessanta franchi! Ma piuttosto che darteli, pago il conto del sarto! E dire che lo devo sopportare per nove anni! (di colpo) Oh! Ho concepito un vasto disegno!... un'idea machiavellica... ma talmente machiavellica che non oso nemmeno confidarla a me stesso... Se potessi avere qui tra le mie mani un angelo decaduto... per dirgli... Ah! Prunette!

PRUNETTE - Ho riportato l'ombrello!.. È salva!

CHIFFONNET - Prunette.. hai fatto un colpo da maestra oggi; te ne sono ben grato... Guardami... devo avere qualcosa di mefistofelico nell'occhio.

PRUNETTE - Le è entrato qualcosa nell'occhio?

CHIFFONNET - Come trovi l'amico che mi sono procurato stamattina?

PRUNETTE - Machavoine?

CHIFFONNET - Sì.

PRUNETTE- Caspita... signore... lo trovo un bell'uomo.

CHIFFONNET - Benissimo... Prunette, bisogna incrociare le razze... desidero dartelo come marito.

PRUNETTE - A me?

CHIFFONNET - Ma ad una condizione...

PRUNETTE - Quale? Mi dica...

CHIFFONNET - Ascoltami... Prunette, tu hai la stoffa di una Lucrezia Borgia.

PRUNETTE - Ma, signore...

CHIFFONNET - Stammi a sentire!... Le donne sono state inventate per tendere trappole, insidie e, diciamolo pure, inganni... agli uomini molto semplici che si lasciano sedurre dalle loro dolci parole... Se io ti concedessi la missione di condurre quel primitivo di un Machavoine sul cammino che tu così nobilmente stai percorrendo, se io ti incaricassi di condurlo a quel degrado di falsità che tu possiedi...

PRUNETTE - Ah! Mi consenta...

CHIFFONNET - Non consento per niente... io.. continuo.. Se, infine, io ti concedessi un uomo sincero, troppo sincero... amico, troppo amico della verità... per farne un bugiardo... in breve, se ti consegnassi uno spazzacamino, ti senti forte per riconsegnarmelo spregiudicato come un guascone?

PRUNETTE - Un guascone? Caspita!, signore.... mi sforzerei.

CHIFFONNET - È sufficiente... Qua la mano! Machavoine è tuo.. ma, te lo ripeto, influenzalo, mia piccolina... rendilo gentile, adulatore, mia bellissima. (le accarezza la guancia)

PRUNETTE - Il signore è molto buono...

CHIFFONNET - Va'. Mia colomba, va'... e la tua fortuna è assicurata! Rendilo gentile, adulatore, bugiardo! Coraggio, Prunette!

PRUNETTE - Sì, signore.

Scena XVI

PRUNETTE, poi MACHAVOINE che entra dal fondo senza vedere PRUNETTE

PRUNETTE - Fargli imparare a mentire! Che strana idea! Di solito quelle cose lì non si apprendono: vengono da sole.

MACHAVOINE - Coquenard è un buono ed onest'uomo! Mi ha promesso ventimila franchi per questa sera...e cinquantamila di Chiffonnet... Ah! La verità è un eccellente mestiere! (siede)

PRUNETTE - (a parte) Non mi vede (tossisce) Hum...

MACHAVOINE - Ah! Sei tu, signorina Prunette(a parte) Che peccato che lei non sia sincera... è un bel bocconcino! (a voce alta) Dove si mette il lardo, per favore?

PRUNETTE - Il lardo?... Hai forse fame?

MACHAVOINE - Sì.

PRUNETTE - Aspetta... ti porterò del pollo.

MACHAVOINE - (alzandosi) Mangiatelo tu... il tuo pollastro... Non voglio polli che si comperano con tre franchi e li si fanno pagare sette.

PRUNETTE - Ah! Machavoine... non l'ho fatto per riempirmi le tasche... via.

MACHAVOINE - E già! E dove li hai messi? (a parte) Che peccato! Un così bel bocconcino!

PRUNETTE - Ma è per il rinfresco che si terrà stasera.

MACHAVOINE - Come? Che scusa è?

PRUNETTE - Il signor Chiffonnet... è buffo!... vorrebbe offrire sciroppi senza zucchero... Ma, io, io non voglio che la sua casa passi per una stamberga, allora ho guadagnato sui polli per acquistare lo zucchero.

MACHAVOINE - Ah! Caspita! È per questo....È onesto! Ciò mi fa riappacificare con te! Guarda, devo proprio abbracciarti!

PRUNETTE - Ma non è per niente onesto abbracciarsi quando non ci si conosce... abbastanza! (a parte) Lo sistemo io!

MACHAVOINE - Ebbene, conosciamoci… abbastanza. (tenta di abbracciarla)

PRUNETTE - (gettando un grido) Ah! Accidenti!

MACHAVOINE - Che c'è adesso?

PRUNETTE - È un cugino che mi ha appena pizzicato in un braccio. (si rimbocca la manica)

MACHAVOINE - Po... po... posso vedere? (le prende il braccio)

PRUNETTE - Non stringere così forte.

MACHAVOINE - Oh! È morbido come la pelle del coniglio.

PRUNETTE - Adulatore.

MACHAVOINE - È grassottello... paffutello.. Caspita! Si può abbracciare? (abbraccia)

PRUNETTE - Era ora!

MACHAVOINE

Se io potessi dire quello che sento in petto

PRUNETTE

Avanti io ti ascolto, non farmi più aspettare

MACHAVOINE

direi che io ti amo, tu sei tutto il mio bene

tu sei tutto il mio bene, il bene sei per me

PRUNETTE (a parte)

Permetti che io ponga in dubbio il tuo amore

MACHAVOINE

Non puoi tu dubitare di me che son sincero

PRUNETTE

Ma se non vuoi mentire non puoi certo tenere

una donna accanto a te, una donna accanto a te

(si sente sotto la finestra un rumore di raganella)

PRUNETTE - Ascolta!... Apri la finestra.

MACHAVOINE - (aprendo) Hai caldo?

PRUNETTE - No... è un segnale... vuol dire "Signorina Prunette, posso venire a vederti?"

MACHAVOINE - Ma chi è?

PRUNETTE - Il mio moroso.

MACHAVOINE - Eh!?

PRUNETTE - Ma sì... il ragazzo del bar qui di fronte.

MACHAVOINE - Il tuo moroso!

PRUNETTE - E quando apro la finestra, significa " Puoi venire"

MACHAVOINE - Caspita! E tu me l'hai fatta aprire, a me! (la chiude)

PRUNETTE - (a parte) È mio!... (a voce alta) Ascolta, allora... Lui parla di sposarmi, lui!

MACHAVOINE - Te ne parlerò anch'io... te ne parlerò.

PRUNETTE - Tu!... Oh no! Sei troppo imbranato!

MACHAVOINE - (triste) Imbranato!?

PRUNETTE - Sì ... mentre l'altro ... è di uno sveglio... come un guascone... è scaltro!

MACHAVOINE - Diventerò scaltro!

PRUNETTE - Astuto.

MACHAVOINE - Diventerò astuto.

PRUNETTE - Bugiardo.

MACHAVOINE - Diventerò.. no, mai! Uno spazzacamino! È impossibile!

PRUNETTE - Allora, apri la finestra!

MACHAVOINE - Per mille diavoli!... Ma cosa ti importa se io dico la verità?

PRUNETTE - Guarda!... Mi interessa tantissimo... Quando io sarò vecchia, quando sarò brutta... non vorrei avere un marito che me lo dicesse.

MACHAVOINE - No... io non te lo dirò.

PRUNETTE - Allora mentirai.

MACHAVOINE - Caspita.

PRUNETTE - Innanzitutto ... una piccola bugia... quando non si fa del male a nessuno... anzi, quando gli si rende un favore.

MACHAVOINE - (debolmente) In effetti (esitando) Ma dove si mette il lardo, per favore?

PRUNETTE - Ma se si dicesse sempre la verità. Nel mondo... si passerebbe la vita a dirsi delle ingiurie.

MACHAVOINE - (debolmente) È possibile che... se... (risoluto) Ma dove si mette il lardo, per favore? (fa per uscire)

PRUNETTE - (a parte) Se ne va (gettando un grido) Ahia! Ancora mio cugino! (si rimbocca la manica)

MACHAVOINE - (ritornando e prendendole il braccio) Posso vedere...

PRUNETTE - (teneramente) Se lo vorrai... sarebbe tuo, questo braccio qui.

MACHAVOINE - Caspita! ... No! Dove si mette il lardo, per favore?

PRUNETTE - (perdendo la pazienza) Oh! Nella cucina! Animale!

MACHAVOINE - Grazie!

PRUNETTE - Non c'è di che.

MACHAVOINE - (a parte) Che peccato! Un così bel bocconcino! (esce)

Scena XVII

PRUNETTE, CHIFFONNET, poi DOMESTICO

PRUNETTE - (sola) Non ci riesco

CHIFFONNET - Ebbene, riesci ad addomesticarlo un po'?

PRUNETTE - Ah! Certo, sì ! è leggero come un sacco di cemento: ci rinuncio!

CHIFFONNET - Di già, Prunette!? ... Tu crolli nella mia stima.

PRUNETTE - Non è colpa mia... ho fatto tutto...

CHIFFONNET - Tutto!... Non hai fatto abbastanza

MACHAVOINE - Una lettera urgente per te... profumo di scandalo! (esce)

CHIFFONNET - Di M.me Coquenard! Della bella signora Coquenard! (stringe la lettera) "Tutto è perduto" Che cosa è perduto? "Mio marito esige che venga anch'io al tuo ballo... Ha assoldato il tuo montanaro che si è impegnato di mostrargli la donna che era nascosta da te!" Caspita!

PRUNETTE -Caspita!

CHIFFONNET - "Post scriptum: salvami... salviamoci! Coquenard sta caricando le sue pistole!" Le sue pistole... ebbene, eccomi pronto!

PRUNETTE - Ci sarà un massacro!

CHIFFONNET - Ed io non riuscirò a convincere quell'animale.

PRUNETTE - A mentire? Impossibile, signore, è testardo come un mulo.

CHIFFONNET - Oh! La verità, la verità! Ne sono guarito

Scena XVIII

Gli stessi, MACHAVOINE

Machavoineentra con un enorme pezzo di pane con del lardo; mangia.

CHIFFONNET - (a parte) Eccolo, il furfante! Il mascalzone! Se almeno potessi allontanarlo!... (con dolcezza) Ecco il mio caro Machavoine, buon appetito!

MACHAVOINE – Grazie.

CHIFFONNET - Hai intenzione di farti un giretto, dopo? Di visitare la città...?

MACHAVOINE - No, ho un lavoro qui...

CHIFFONNET - (a parte) Con Coquenard! (a voce alta)  E se io ti proponessi di raggiungere i tuoi amici spazzacamini?

MACHAVOINE - Accetterei... per domani.

CHIFFONNET - (a parte) È duro come il suo scovolo!

MACHAVOINE - Oggi, dovrei aiutare la signorina Prunette.

PRUNETTE - Io, io non ho bisogno di te... il ragazzo del bar qui di fronte mi ha aiuterà.

MACHAVOINE - Il guascone! (reagendo) Ah! caspita!

PRUNETTE - Oh caspita! ... Lui è premuroso, lui! Per venire dirà un bugia al suo padrone.

MACHAVOINE - Una bugia

CHIFFONNET - Bah! E allora, dove sta il male?

MACHAVOINE - (risoluto) No! Mai!

CHIFFONNET - (a parte)Ah! Ho concepito un vasto disegno! gli farò fare un viaggio, un lungo viaggio! (a voce alta) Amico mio, ho una piccola commissione da proporti.

MACHAVOINE Per questa sera? È impossibile

CHIFFONNET - Ti libererai in una mezz’oretta.

MACHAVOINE - Ah! Se è così ! Dimmi.

CHIFFONNET - Dovrai correre subito alla stazione d'Orleans.

MACHAVOINE - Prego?

CHIFFONNET - Chiederai un biglietto... di seconda classe... sono i posto migliori... per Angers.

MMACHAVOINE - Angers?... Ma dov'è questa Angers?

CHIFFONNET - Un po' più sotto di Anniere, non è vero Prunette?

PRUNETTE - Sì... si vede il campanile.

MACHAVOINE - Dopo?

CHIFFONNET - Una volta là, domanderai del brigadiere e gli dirai queste semplici parole: "Signore, non ho il passaporto".

MACHAVOINE - È la verità.

CHIFFONNET - Oh! ?Per nulla al mondo, vorrei farti dire una bugia! "Non ho passaporto... mi procuri per favore un alloggio"

MACHAVOINE - E poi ritornerò.

CHIFFONNET - Subitissimamente.

(si sente il rumore di una vettura)

PRUNETTE - (basso a Chiffonnet) La signora ed il signor Coquenard.

CHIFFONNET - (a parte) Presto, sbrigati... prendi le scale posteriori.

MACHAVOINE - (mostrando un enorme pezzo di pane) Aspetta che io finisca il mio pane e lardo.

CHIFFONNET - Lo finirai sulla strada (spingendolo) Perderai il treno... ma va' dunque!

Scena XIX

CHIFFONNET, PRUNETTE, M.ME COQUENARD, COQUENARD

PRUNETTE - (annunciando) Il signore e la signora Coquenard

CHIFFONNET - (a parte) Appena in tempo! (a voce alta) Venite, venite, amici miei... miei cari amici... sono contentissimo di ricevervi.

COQUENARD - (secco) Buongiorno, signore.

CHIFFONNET - Buongiorno... (a parte) come gli rode!

M.ME COQUENARD - (basso a Chiffonnet) Hai ricevuto il mio biglietto?

CHIFFONNET - (lo stesso) Sì... E ho spedito il montanaro ad Angers, col direttissimo.

M.ME COQUENARD - (con gioia) Ah!

COQUENARD - (girandosi) Dicevi?

CHIFFONNET - Niente! Dicevo a tua moglie che mi sembri brillare di gioia folle.

COQUENARD - (buio) In effetti! (a parte, guardandosi attorno) Ma dove caspita s'è ficcato?

CHIFFONNET - (a parte) Cerca, dai, cerca. (entra Prunette) (a voce alta) Stasera bisogna divertirsi... giochi, balli, champagne, dolci (a parte) per chi ha buoni denti (alto) ricchi premi e cotillons.

COQUENARD - (tragico) Ci sarà forse ancora un'altra cosa.

TUTTI - Una sorpresa?

COQUENARD - Sì , una sorpresa.

M.ME COQUENARD - (a parte) Mi fa tremare.

CHIFFONNET - Hai forse intenzione di inghiottire dei vetri per far divertire queste signore?

COQUENARD – Riderà bene chi riderà ultimo.

CHIFFONNET - Continuo a trovarti invaso da una gioia folle .

COQUENARD -(a parte) Ma dove caspita è?

CHIFFONNET - (a parte) Cerca, dai, cerca sempre! (si ode la musica da ballo) Aspettatevi una notte di follie... (musica)

COQUENARD - (a Chiffonnet) Ma non vedo il tuo amico spazzacamino.

CHIFFONNET - (con indifferenza) Dovrebbe essere di là, in ufficio (vedendolo entrare) Lui!

M.ME COQUENARD - (a parte) Ah! Mio Dio! Sono perduta!

CHIFFONNET - Maledizione! Che ci fai qui?

MACHAVOINE - Non mi hai dato i soldi per il treno.

CHIFFONNET - Tieni! La mia borsa, ritorna! Corri!

COQUENARD - (fermando Machavoine) Eh! ecco, mio caro Chiffonnet, ti avevo promesso una sorpresa... adesso la vedrai.

CHIFFONNET - Ma come è gioviale questa sera, il mio amico Coquenard.

M.ME COQUENARD - (a parte) Ed io son morta!

CHIFFONNET - (appoggiandosi a Prunette) Ho necessità di sorreggermi.

COQUENARD - (a Machavoine) Tu sai quello che mi hai promesso...

MACHAVOINE - Via! Uno spazzacamino non ha che una parola sola!

COQUENARD - (prendendo la mano di sua moglie) Riconosci questa signora?

M.ME COQUENARD - E tu pensi di compromettermi, così ? Davanti a... (si ode un segnale di raganella)

MACHAVOINE - (a parte) Caspita! Il guascone!

PRUNETTE - Se parli, lo sposo stasera stessa!

MACHAVOINE - (esitando) Questa sera! Caspita!

COQUENARD - Ebbene, vediamo! Parla!

MACHAVOINE - Ebbene!... Eh...bene! ... (nuovo segnale) No, non è lei!

TUTTI - Eh!?

MACHAVOINE - L'altra era alta così e larga cosà.

COQUENARD - Allora questa mattina mi hai ingannato?

MACHAVOINE - Ebbene! Ho mentito!

CHIFFONNET - (a parte) Mente pure lui!

COQUENARD - Via, signora, avevo torto.

MACHAVOINE - (a parte, cascando su di una sedia) Puf! Non ne potevo più!

PRUNETTE - Il cappello del signor Coquenard!

MACHAVOINE - (rialzandosi) Non sono più io!

CHIFFONNET - (felicissimo) Oh! Non è più lui...(al pubblico) Ciò prova che un piccola innocente bugia vale di più di una grande verità... Per esempio! (prende Coquenard) Amico mio, vedo spuntare sulla tua fronte delle protuberanze strane: lasciati guardare... si direbbero corna.

COQUENARD - Insolente!

CHIFFONNET - Effetto della grande verità!... La contro prova? (prende Madame Coquenard) Signora, la sua virtù, la sua modestia e la sua onestà non finiranno mai d'appassire.

M.ME COQUENARD - Le sono debitrice, signore!

CHIFFONNET - Effetto della menzogna!... Ecco! Ecco il mondo!

CORO FINALE

La verità, la verità, la verità, la verità.

F I N E