Il mondo è fatto a scale… c’è chi scende e c’è chi sale!

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IL MONDO è FATTO A SCALE…
…c’è chi scende e c’è chi sale!!

 Commedia Tragi-Comica in 2 Atti

scritta da
Thomas Mugnano

‘O CROCCO                                                                                                 Roccarainola 26 -07-2016

Affaccianneme c’ ‘o sole a na fenesta                                                                                                                                      mmiezz' 'a via  veco tanta creaturelle,                                                                                                                              zompono, corrono, ridono e fanno festa                                                                                                                   appriesso a doje belle guagliuncelle.

Ce sta 'o scugnizziello cchiù scetate...                                                                                                                                  ca vò fa 'o gruosso c' 'a sigaretta mmano                                                                                                                      s'ammartona pe se fa notà cchiù 'e ll'ate,                                                                                                                            ma tene 'a faccia nera comme a n'africano.

'A ccà, quieto, faccio finta 'e n' 'e guardà,                                                                                                                            ca code 'e ll'uocchie, però, 'e tengo mente...                                                                                                                        ah, che capa fresca!! Me fanne allicurdà                                                                                                                                a quann' guaglione facevo 'o splennente.

Mò l'anne so passate, e so cchiù viecchio                                                                                                                                    'a vita corre veloce e nisciuno 'a pò fermà...                                                                                                                       dulure ogne matina, mpietto, dint' 'o denucchio                                                                                                                    e pienze, ma na mmedecina bona nun ce sta?

Trasenno me vaco âmmira dint' 'o specchio                                                                                                                            ‘e pile stanno addiventanno tutte janche                                                                                                                                   pare  ajere che ce rifletteva nu marmocchio                                                                                                                           che â scola s’assettava pe' dint’ ‘e banche.

‘A vita, a stu punto, assumiglia a nu “crocco”                                                                            eh si, comme a chelli vite fatte a forma 'e “elle”                                                                     aggio fatto ‘o lungo e ‘o buono cu' 'nu schiuocco…                                                             m' rimane ‘o curto e ‘o malamente pe’  lascià sta pelle.

( Thomas Mugnano)

PERSONAGGI ed INTERPRETI  (8 uomini- 10 donne)


Salvatore Martinisi  ( portinaio ).……....Thomas Mugnano
Carmela ( moglie di Salvatore)..………...MariaLuisa Gremito
Lorena( figlia di Salvatore) ……............Anna Mugnano
Prof. Micucci (docente in pensione)…….Gennaro Meo
Adriana ( dottoressa del 5° piano)………Mikela Russo
Gianni Piscitelli (Impiegato Caf)……….Antonio Alfano
Mariella ( moglie del Piscitelli)…………Anna Napolitano
Valentina (inquilina 3° piano)……….… Vittoria Ferraro
Giuseppina ( inquilina 4° piano) ….…....Mena Pizza
Ludovico ( rapper)……………………….Mirko Mugnano
Assunta (donna pulizie scale)…………....Alice Grandi
Ragazza Expert ( volantinaggio) ……….Anna Costantino
Rosetta ( fan di F. De Gregori)…………..Ruotolo Mariarosaria
Michele ( negoziante abbigl. Intimo)…… Giuseppe Tudisco  
Postina…………………………………….Nunzia Delle Cave
Pasqualotto ( il sordomuto)………………Ciro Mascolo
Rafiluccio ( figlio dell’edicolante) ………Filippo De Simone
Tonino ( figlio dell’amministratore)……..Giuseppe Sirignano

N.B.
TUTTI  I  RUOLI  SONO  <<A-S-S-O-L-U-T-A-M-E-N-T-E>>  PROVVISORI ED INTERCAMBIABILI

1° ATTO
Loscenario si svolge nell’atrio di un condominio contemporaneo dove troviamo sul lato sinistro della scena, guardando dalla platea, il classico casotto del portinaio. Sulla parete di fondo scorgiamo delle pareti con degli applique a muro e  delle scale che accedono ai piani superiori.
Sul lato destro dell’atrio, invece, c’èl’ascensore che porta ai piani superiori e un portoncino da cui si ottiene l’uscita verso la strada.
Altri dettagli di arredamento e di movimento verranno suggeriti dalle esigenze delle azioni.
SALVATORE, TONINO E CARMELA

SALVATORE: (Uomo di 55 anni, vestito con la divisa da portinaio…è il classico pettegolo che si intromette nelle faccende di tutti i condomini.
Mentre si apre il sipario lo troviamo che  sbuffa vistosamente e poi leggendo) Il portinaio in genere deve accogliere i visitatori dell'immobile( tra se) …e  chesto già ‘o faccio!
( continuando) Deve fornire ai condomini e ai visitatori tutte le informazioni  che gli vengono richieste ( tra se) …e chesto pure ‘o faccio…anzi a volte fornisco pure informazione “aumm aumm” che non mi richiedono e non mi prendo nemmeno pagato!
( c.s. ) Tra i suoi compiti è compresa qualche forma di manutenzione delle parti comuni dell'immobile che gli è affidato, custodire, a discrezione dei condomini, le loro chiavi di casa  e in più la distribuzione della posta ai suoi occupanti …( tra se) Niente cchiu?
Eh si, tanto quello poi a fine mese ci sta lo straordinario…( ironico) ‘o straordinario…e se non ‘o vuo’,  sienti! ( riferendosi ai condomini)…questi  4 pidocchiosi ‘e mò ‘o cacciano  qualche euro in più!
TONINO: (ragazzino molto sveglio di 10-11anni figlio dell’amministratore del palazzo) Buongiorno Don Salvatore, uhè, ma che fate? Parlate da solo?

SALVATORE : Eh si, come i deficienti,  Tonì, beato a te che sei un ragazzino e non hai mille pensieri per la testa come li tengo io.

TONINO: E che problemi avete voi? Voi fate un lavoro bellissimo. State qua dentro. D’estate accendete l’aria condizionata, d’inverno accendete la stufa…chi sale e chi scende…una volta parlate con uno…un’altra volta parlate con un altro … vi fate quattro chiacchiere in amicizia,  il tempo passa senza accorgervene e vi pagano pure profumatamente.
SALVATORE : ecco, subito hai fatto tu, e vero?Profumatamente? Tuo padre così ti dice?
TONINO: ma perché non è vero? Io vi trovo sempre a chiacchierare ogni volta che passo. Ci siete talmente abituato che quando non c’è nessuno con cui parlare lo fate da solo come vi ho visto fare prima. SALVATORE : come si vede che sei figlio all’amministratore, eh?  Quando parli tu mi sembra di ascoltare tuo padre. Dico io: <<Tu sei ragazzo? E fa il ragazzo. Questi son discorsi da adulti>>.

TONINO: che c’entra adulti o ragazzi? Ma perché secondo voi per via che sono ragazzo non sono capace di capire che voi nella portineria ci state come un leone in una gabbia?
SALVATORE :No, questo non è vero!
TONINO:Ma se ogni scusa è buona per stare sempre in giro per le case degli inquilini.
SALVATORE : Uhè, e mò non ti sembra di esagerare un pochetto? Io in portineria faccio tutto il mio dovere.
TONINO: vabbè, lasciamo perdere, tanto, siccome sono un ragazzo,  non mi ascoltate…ma quando ve lo viene a dire mio padre, poi, scattate sugli attenti. Con mio padre fate sempre la faccia bianca, eh?
Con lui non lo fate il gradasso? Io me ne vado, statevi bene don Salvatò…e pensate a lavorare. (ESCE)
SALVATORE : Ma tu guarda stu muccuso!! Non è nemmeno nato già vo’ fa ‘o gruosso. Ma vattene a fa ‘na *zucate ( *succhiata)  vicino (pausa)…‘o biberon che puzzi ancora di latte!!! (poicontinuando a leggere) Altre mansioni dei portinai sono in genere la cura degli spazi verdi di pertinenza dell'immobile… la protezione dei garage…l'apertura e la chiusura delle porte d'accesso ad orari prefissati…  la sorveglianza degli accessi, spesso effettuata con l'ausilio di sofisticate apparecchiature audio/video collegate al Pc.
( ride) ….se se…apparecchiature sofisticate collegate al PC….io là dentro ho un computer che se lo vede Zuckemberg se fa na risata….( pausa) …isso….se ‘o vede Bill Gates ….minimo minimo mi sputa in faccia! Muccusiè…( come se stesse parlando con il ragazzo) quando passi questo non lo vedi, no?
( rileggendo ancora) Il portinaio ha in genere la disponibilità di un locale detto portineria, al quale è a volte annesso un appartamento dove il portinaio può abitare permanentemente o temporaneamente.
( guardando verso l’alto e riferendosi a tono alto all’amministratore)
Appartamento? Hai capito amministratòòò? In qualità di portinaio di questo palazzo mi tocca l’appartamento annesso alla portineria, e tu a me che mi hai dato a me?‘O furnillo!!!( si guarda bene intorno per verificare d’essere solo…poi…) Stu strunzo a te e a figliete!
Tu vedi se io a 55 anni , e dopo aver svolto sto mestiere per circa 30, devo mettermi a studiare di nuovo le mansioni del portinaio.
E ci credo!! Quello ha il nipote che non vuole fare niente, è disoccupato, è stato ciuccio a scuola e allora vorrebbe far fuori me per dare il posto al nipote.
Te pienz’ tu!
Ma io la soddisfazione di farmi mettere fuori non te la darò mai e poi mai…..a costo di imparare tutto il libro ‘a memoria dalla “A” alla “Zeta”…( poi vede il libro che è bello grosso)…a memoria? E quando lo imparo stu mattone a memoria?
( chiamando verso il casotto) Carmela….Carmèèè…hai preso il giornale stamattina?
CARMELA: ( E’ la moglie 54enne di Salvatore, donna molto energica e dinamica.
Entrando …) E quando lo prendevo?? Tu appena mi alzo mi fai l’elenco delle cose da fare.  1) Prendi il giornale. 2) Fai il caffè. 3) Prepara la colazione. 4) Prendi le pillole della pressione. 5) Guarda le condizioni del tempo…..

SALVATORE : ( interrompendola) ecco lo vedi? Nell’elenco che ti ho fatto… “prendi il giornale” sta al 1° posto… tu invece che fai? Siccome sai che per me il giornale è importantissimo... lo prendi per ultimo.
CARMELA : Embè? Ti ho portato prima il caffè! E’ normale fare prima il caffè, no?

SALVATORE : nossignore, non è così. Il caffè si prende seduto, leggendo il giornale e criticando la gente.

CARMELA : Ma se non ti prendi prima il caffè quanto ti svegli? Dopo come la critichi la gente…miezzo scetato* ( *sveglio) e miezzo addurmuto* ( *addormentato)?

SALVATORE : uhmmmm….che simpatia straripante.

CARMELA : E tu che “discrezione” debordante!
SALVATORE : Eccola qua! Vuoi insinuare che sono indiscreto solo perché mi occupo delle faccende dei condomini?
CARMELA :certo! Tu se non critichi la gente di buon mattino ti senti morire, eh?

SALVATORE: Guarda che una cosa è criticare e un’altra è fare inciuci. Io critico.
La critica può essere costruttiva o distruttiva, scusa, ma Italo Gucci, che è un grande giornalista sportivo, quando fa la disamina di una partita è uno che fa la critica? E Sgarbi quando fa il suo mestiere e critica i quadri fa il critico d’arte?

CARMELA : e tu?

SALVATORE: ed io faccio il critico delle persone!

CARMELA :Chetradotto in napoletano si dice: <<Nguacchiere>>!

SALVATORE: ( subito) e certo…uhm…( ravvedendosi) ma che mi fai dire? ( vede il professor Micuccio) …ecco qua…come si fa a non fare inciuci…ops…a non fare critiche su un soggetto come il professor Micuccio? Lo vedi ? Quello se passi e non gli muovi una critica… la critica stessa ti tocca sulle spalle e ti dice: <<uhè uhè, ma dimmi un po’ ti ho fatto qualcosa di male? Tu rispondi: <<no, ma quando mai>>?E Lei: << non ti credo! Non è possibile che passa un tipo curioso e bislacco come il professor Micuccio ….>>

CARMELA: ( interrompendo) Curioso e bislacco? Ma smettila!

SALVATORE:Insomma “NU CUOPPO ‘A LESSA”  come il professore e tu non dici nulla.

CARMELA:( scuote la testa in segno di rassegnazione ed ESCE)
PROF. MICUCCIO E DETTI

PROF. MICUCCIO:(Uomo 65enne di bella presenza e molto ben vestito. Colto ma anche estremamente ingenuo, ipocondriaco  e credulone che nel frattempo si era fermato nell’atrio a vedere un messaggio giuntogli sul suo telefonino) Buongiorno, Don Salvatore, come si va stamane? Tuttobene?

SALVATORE:Tutto bene Professò…

PROF. MICUCCIO:ah, beato lei… io sono sempre in ansia per la mia salute.  Ma ditemi, c’è posta per me?

SALVATORE:E non lo so… ( alludendo al programma televisivo) ora chiedo a Maria de Filippi…
( alla moglie) Carmela, l’ospite atteso dal professore Micuccio… ha accettato l’invito?

CARMELA:( da dentro ) E io che ne so?

SALVATORE:Professò, mi dispiace ma ha detto che non lo sa….( in tono confidenziale) …professò, questa non sa mai niente, glielo devo dire alla direzione di Canale 5 che lavora con superficialità e poca dedizione… professò, 3 mesi da ora e la faccio licenziare ( ride).

PROF. MICUCCIO:Ah…don salvatore…don Salvatore… ma che burlone che siete… avete sempre voglia di scherzare…io per certi aspetti vi invidio moltissimo. Voi vedete qua! ( mostra l’occhio destro)…lo vedete questo rosso nell’occhio? Sapete cos’è?

SALVATORE: (risoluto) come cos’è? E’ il sangue!

PROF. MICUCCIO: lo so che è il sangue… ma più precisamente che cos’è?

SALVATORE: ( iniziauna sorta di descrizione a modo suo) Dunque… ( mimando) questo è l’occhio…nell’occhio ci sta il bianco torno torno…

PROF. MICUCCIO: ok, la sclera ….

SALVATORE: ma quando mai?Chi è che sclera? Ve lo sto dicendo calmo calmo!

PROF. MICUCCIO: La sclera, Salvatore….la sclera è come si chiama in anatomia il bianco dell’occhio.

SALVATORE: si, va bene, questa cosa che dite voi….e poi ci sta,giusto al centro, una palla. Questa palla può essere di vari colori… marrone, verde, azzurro, grigio…

PROF. MICUCCIO:…l’iride….

SALVATORE: bravo così mi sembra che si chiama…( continuando la spiegazione) e al centro delle palle ( mima in un modo un po’ allusivo) c’è …c’è….non fraintendete professò… c’è un’ altra pallina più piccolina di colore nero.  Sta pallina è particolare…si allarga e si stringe a secondo se la luce è più forte o meno forte.

PROF. MICUCCIO: la pupilla….

SALVATORE: professò, ma allora voi già lo sapete…e se lo sapete che me lo domandate a fare? Che teniamo tempo da perdere?

PROF. MICUCCIO: Io non vi stavo chiedendo di descrivermi l’occhio…io dicevo…questo rosso negli occhi sapete cos’è?  Voi mi avete detto è il sangue. E avete ragione… ma quando il sangue negli occhi è troppo sapete da che dipende?

SALVATORE: e come no? In questo bianco dell’occhio ci stanno delle venuzze e quando queste venuzze si schiattano, ( con fareserio) perché poi quelle sono piccole piccole e a volte si possono pure schiattare, allora  corre il sangue negli occhi… ma è fesseria….basta che vi sciacquate un po’ gli occhi è tutto vi passa.

PROF. MICUCCIO:eh no….è la causa che mi preoccupa don Salvatore…è la causa….questa malattia si chiama “ipertensione”!

SALVATORE:Uh Dio mio….una scossa di corrente?

PROF. MICUCCIO🙁 seccato) Ma che dite? Che c’entra la scossa della corrente? L’ipertensione sarebbe la pressione arteriosa troppo alta…questo mi fa preoccupare troppo perché quando sale la pressione vuol dire che la circolazione non è buona…( pausa) e quando la circolazione non funziona bene sapete cosa può succedere?

SALVATORE🙁 ironico) Succede che il colesterolo ingorga le vene… la glicemia suona il clacson…le transaminasi girano senza mettere la freccia… i trigliceridi fanno inversione ad U e il cuore fa un tamponamento alla bile e deve fare la lettera al fegato.

PROF. MICUCCIO: la bile?

SALVATORE: si!

PROF. MICUCCIO: deve fare la lettera al fegato?

SALVATORE: dipende…se si mettono d’accordo possono fare pure il CID!

PROF. MICUCCIO: ma che state dicendo? Ma che mi state prendendo in giro?
SALVATORE🙁 annuendo) eh si professò…io non vi voglio prendervi in giro, ma voi dite a me: <<sapete che cos’è l’ipertensione>>?Con tanta gente lo venite adire proprio a me che sono 10 anni che mi prendo gli Zanedip e i Dilatrend per la pressione e voi vi spaventate per un po’ di sangue negli occhi? E per favore! Voi siete troppo ipocondriaco!!

    LORENA e DETTI

LORENA
: ( figlia di Salvatore…ragazza di  19-20 anni molto sveglia e carina) ( entrando)  Papà, io esco, vado al centro commerciale, mi vuoi dare i soldi per mettere la benzina e fare shopping?

SALVATORE: questo sarebbe il tuo Buongiorno?

LORENA:ma perché non ti ho salutato?
SALVATORE
:eh no, non mi è sembrato! Professore, a voi è sembrato di sentire il saluto di mia figlia?
PROF. MICUCCIO
: No, a dire il vero non l’ho sentito!

LORENA🙁 fingendolo di averlo appena visto) Uhè, professore, state pure voi qui? Buongiorno… ( poi va dal padre, gli dà un bacetto sulla guancia) va bene così?

SALVATORE: eh si, ora va bene!

LORENA:stamattina è tutto ok? ( prendendolo in giro) avete sentito la nuova malattia che sta arrivando dal Bangladesh? Nientedimeno ci sta la lucciola Hawaiana che ha avuto una relazione con il moscone tropicale dei Caraibi  ed hanno partorito un insetto ibrido che si chiama Luccimosco… questo insetto è velenosissimo, se vi punge vi restano meno di  3 minuti e morite.

PROF. MICUCCIO: Ma Lorena, mi stai prendendo in giro?

LORENA🙁 ironica) Nooo.  Ed io sono in grado di prendere in giro voi? L’ho sentito dire a Porta a Porta da Bruno Vespa…e voi lo sapete che tra vespe, mosconi e lucciole stiamo nella stessa famiglia.

PROF. MICUCCIO: Ma per favore smettila, questa è una bufala, secondo te la “lucciola” si accoppia con un “moscone”?

LORENA: avete ragione professò, la lucciola è la lucciola, è un insetto dai gusti raffinati, eh?
Se si fosse trattato di un bel calabrone palestrato oppure di un coleottero con lo yacht…sissignore,
ma siccome si tratta di un moscone no! Lo vedete, professò, che pure voi siete razzista?

PROF. MICUCCIO: io, razzista?

SALVATORE: ( annuendo vistosamente) razzista…razzista!

PROF. MICUCCIO
: ma non dite eresie!

LORENA
:ah si? E allora vi metto alla prova. Dunque, voi preferite farvi una sciata sulla neve o una passeggiata lunga una strada?

PROF. MICUCCIO: senza dubbio una sciata sulla neve!

SALVATORE: e siete razzista!

PROF. MICUCCIO:perché?

SALVATORE
: perché la neve è bianca e l’asfalto è nero!

PROF. MICUCCIO:Oh Dio mio, don Salvatò, non vi offendete ma questa è una grande scemenza!

LORENA:scemenza? E allora facciamo un altro esempio: << la mattina come la fate la colazione, con latte e biscotti come fanno gli italiani o con  salumi ed affettati come fanno gli inglesi>>?

PROF. MICUCCIO:con latte fette biscottate.

SALVATORE: e siete razzista!

PROF. MICUCCIO:un’altra volta? E perché?

SALVATORE:il latte è bianco, le fette biscottate sono della <<Mulino Bianco>> ed il salame, invece,  è della << Negroni>>

PROF. MICUCCIO:( ridendo sarcasticamente)  ma per favore, ma che siamo al festival del paradosso e della stravaganza?

LORENA: ok, va bene, ora vi faccio il terzo ed ultimo esempio… professò, voi per chi tifate?

PROF. MICUCCIO:e perché non lo sapete? Per il Napoli!

SALVATORE: e siete razzista!

PROF. MICUCCIO:ma come? Io sono di Napoli, sono nato e cresciuto a Napoli, amo la mia città, ho studiato e mi sono laureato a Napoli e per chi volete che tifi?

SALVATORE: Lorè, il professore per te è razzista o no?

LORENA🙁 imitando Salvatore) è razzista, è razzista!

SALVATORE: lo vedete che pure mia figlia dice che siete razzista?

PROF. MICUCCIO: e ci credo, quella è figlia a voi è chiaro che vi asseconda…

LORENA🙁 risentita e risoluta) professò che state insinuando ora? Che io non sono capace di avere un’opinione mia e mi faccio influenzare da mio padre?

PROF. MICUCCIO:Ma nossignore, non mettetemi parole in bocca che non ho detto, io dicevo che tu e tuo padre essendo “genitore e figlia” è logico che potete avere, proprio per una questione ereditaria,  lo stesso modo di ragionare…ma credetemi, non c’è nesso sul fatto che io essendo napoletano e tifando per il Napoli sia razzista!

LORENA:ah no?

PROF. MICUCCIO:e certo che no!

SALVATORE: ( ergendosi a grande filosofo) e allora ve lo dimostro! Voi siete nato a Napoli. Poi  siete cresciuto a Napoli e avete studiato ed insegnato alla scuola Tommaso D’Aquino di  Napoli. Ancora oggi  abitate a Napoli e come avete affermato poc’anzi, tifate per il Napoli, giusto?

PROF. MICUCCIO:giustissimo!

SALVATORE: Questo che significa? Che voi inconsciamente avete una repulsione ed un odio per le altre città! Voi vi fidate solo dei vostri conterranei. Professò, voi avete gravi problemi psicologici. In effetti voi siete combattuto tra il vostro inconscio e subconscio e schifate tutte le altre città e i loro rispettivi cittadini.
PROF. MICUCCIOvoi dite? : ( quasi convinto) Oh mio Dio!

LORENA:e sapete chi non è razzista?

PROF. MICUCCIO:no!

SALVATORE
: Chi è napoletano ma tifa Juve, Inter, Milan, Roma ecc…

LORENA🙁 ironica) ecco, questa si che è una chiara dimostrazione che si è altruisti, di larghe vedute e multiculturalista. 

PROF. MICUCCIO:Ma che dite? Quelli ci cantano “Lavali con il fuoco”, “Vesuvio pensaci tu” ed io dovrei tifare per loro?

LORENA:E certo, voi siete o non siete cattolico?

PROF. MICUCCIO:e come no!

RAFILUCCIO E DETTI

RAFILUCCIO
: ( Figlio del giornalaio che ha l’edicola all’angolo della strada. E’ un ragazzino di circa 10 anni, molto sveglio e molto carino). ( che era giàENTRATO da qualche istante) Se se, professò, voi siete “cattolico” così come Belen Rodriquez è vergine e illibata!

PROF. MICUCCIO
:uhè, insolente e maleducato, ma come ti permetti?Ma tu vedi se un mocciosetto di 10 anni deve dirmi certe cose. All’età tua io leggevo Topolino e Tex Willere portavo rispetto per le persone anziane, non ero mica un furfantello?

RAFILUCCIO: Professò, senza offesa meglio “furfantello” che “malatone”.
Voi ‘ste scemenze ditele a chi non vi conosce ma non a me… io vi vedo sempre quando venite in edicola a comprare i giornaletti con le donne tutte spogliate!

PROF. MICUCCIO: ( in imbarazzo) io?

RAFILUCCIO: tenete un fratello gemello? No? E allora siete voi!

PROF. MICUCCIO: ( nervoso e vistosamenteadirato) ora vengo da tuo padre e glielo dico, e ti faccio prendere due ceffoni.

RAFILUCCIO: da papà? ( ridendo) azz, è quello è proprio lui che me l’ha detto! Quando siamo a tavola ad ora di pranzo papà tra una cosa e l’altra lo dice sempre: “ce ne stanno rattusi che vengono a comprare i giornali da me? Ma il professor Micuccio  li passa tutti”.

PROF. MICUCCIO: (iroso) ma…ma …è inaudito. Ma che scostumati tutti e 2...padre e figlio.

RAFILUCCIO:(a Salvatore) Don Salvatò, qua ci sta la Settimana Enigmistica per la signora Camilla, quando la vedete gliela consegnate.

LORENA🙁 prendendo il giornalino ) dammi qua, Rafilù, gliela conservo io!

RAFILUCCIO🙁 con fare da pettegolo) Lorè, Camilla …quest’altra poi, e che ne parliamo a fare? Dico io, noi siamo con l’edicola qua dietro, neh, ma che ti costa di fare venti metri e ti vieni a prendere la settimana Enigmistica in edicola? Nooo… niente… alla contessa delle CACCAVELLE*
(* pentole)  gliela devo portare io fino a casa.

LORENA:e va bene, forse non vuole dare all’occhio.

RAFILUCCIO: ( pensandoci) e forse pure hai ragione… quella ignorante com’è qualcuno potrebbe dirle: << neh, e che devi fare con la Settimana Enigmistica? Ti devi leggere l’oroscopo e le barzellettee ti servono i fogli di carta per accendere il barbecue?

LORENA🙁 ride) e che ci tieni!

RAFILUCCIO: Buona giornata …( ironizzando) professò… “site sempe ‘o meglio”!(Esce).

LORENA:(vede il Micuccio infastidito) Professò, è “guaglione” non ci pensate…su su…ritorniamo a noi…dunque dicevo, siete cattolico?

PROF. MICUCCIO:e certo!

SALVATORE: e allora dovete saper perdonare!

LORENA:Esatto papà. ( al professore) Dovete porgere l’altra guancia. Loro vi dicono terroni e voi dovete comprarvi le loro bandiere. Loro vi chiamano Nord-Africani? E voi dovete andare a visitare le loro città e dovete spendere i vostri soldi nelle loro botteghe.

PROF. MICUCCIO:dite voi?

LORENA
:E’ logico.

PROF. MICUCCIO:Bravi, devo dire la verità, a queste cose non ci avevo mai pensato… ma tutto sommato riflettendo con calma e con distacco devo ammettere che avete ragione, e secondo voi per quale squadra dovrei tifare?

SALVATORE: voi qual è la squadra che schifate maggiormente?

PROF. MICUCCIO:la Juve!

LORENA:e per quella dovete tifare per non essere razzista!

PROF. MICUCCIO: ( storcendo vistosamente il naso) La Juve? Con tante squadre che ci sono al nord devo sostenere proprio i gobbi?

SALVATORE: eh si, proprio per la Juve.

PROF. MICUCCIO: ( con molta fatica) ok, e allora vuol dire che come l’Innominato nei Promessi Sposi ebbe una conversione spirituale anche io farò una conversione…una conversione calcistica, da oggi in poi tiferò per la Juve.

SALVATORE:Bravo!
ASSUNTA E DETTI

ASSUNTA: ( Entrando) Don Salvatò buongiorno, ecco qua, prima mentre stavo facendo l’atrio è passato il postino ma voi non c’eravate…

SALVATORE: come non c’ero?

ASSUNTA:Professore, mi scusate un attimo devo dire una cosa a don  Salvatore ( lo prende per un braccio e si allontana un po’) e che vi devo dire? Forse eravate sopra tra i vari piani…sta di fatto che qui un po’ tutti si lamentano che voi state sempre in giro e lasciate la portineria incustodita.

SALVATORE: io?? Ma se ci lascio mia moglie  ogni volta che mi allontano?

ASSUNTA:  si, ma vostra moglie spesso entra dentro casa per fare le sue faccende e la portineria resta scoperta….ma poi son fatti vostri…io vi dico solo le cose di cui si lamentano i signori del palazzo. Comunque qui c’è la posta per i vostri condomini... ve la lascio qua.

SALVATORE:ok, mi pagano poco, male e si lamentano pure. E non la potevi lasciare sul banco?

ASSUNTA: e ci ho pensato….poi mi son detta…e se qualcuno se la prende? Altri guai per voi!
Me la sono messa nella tasca del grembiule e mi son detta: << appena lo vedo gliela consegno>>.

SALVATORE:E Grazie assai,  Assunta...ma mò dimmi un po’…chi è che si è lamentato?

ASSUNTA: no, no, non mi mettete in difficoltà…

SALVATORE:quale difficoltà…dimmelo che mi interessa...poi ti faccio smontare un’ora prima.

ASSUNTA
: ( al professore cercando di eludere la domanda) Uhè, professore  state pure voi qua?

SALVATORE: e certo che sta qua…se abita qua è logico che lo trovi qua.

ASSUNTA: lo so che sta qua…ma a me mi avevano detto che stava fuori ( poi sottovoce a Salvatore)… ca’ capa…( ancora più sottovoce)  comunque me l’ha detto l’infermiera del 2° piano!

PROF. MICUCCIO:Don Salvatò…su su forza…Assunta è brava…ad Assunta ditegli la novità.

SALVATORE: Posso dirglielo? Ma quella è femmina…che le interessa?

ASSUNTA: Professò…non mi dite che avete vinto la Sisal? Se si …ve lo dico già che mi servono 25-30 mila euro perché devo fare il battesimo a mio figlio. 

LORENA:Azz, per un battesimo a tuo figlio ci vogliono 30 mila euro?

ASSUNTA: ahèèèè, 30 mila euro soltanto? E che devo fare le cose da pidocchiosa? Voi perché mi vedete come una donna per le pulizie vi credete che io sia una morta di fame? Non ci pensate proprio.Diciamo che questa cifra mi serve solo come acconto!

PROF. MICUCCIO: Nientedimeno? Nemmeno  la Gregoraci, che è la moglie di Briatore, spende tanto per un battesimo.

ASSUNTA: oh… oh …oh….da voi questo non me lo aspettavo. Mi state offendendo professò…(amareggiata) mi state offendendo!E voi volete mettere quella ochetta insipida e smorfiosa della moglie di Briatore con me? Alla Gregoraci,  quando gli hai tolto Briatore,  quando gli hai tolto il Billionaire di Dubai, gli hai tolto le Porsche e le Ferrari, gli hai tolto gli Yacht, gli hai tolto i soldi, che rimane?

SALVATORE:(categorico) rimane ‘Assunta Martucci.. che pulezze ‘e scale!

ASSUNTA: (risentita) ma che dite don Salvatò? Quella se non avesse tenuto lo stomaco di alzarsi a quel “commò”  ‘e Briatore hai voglia di stare in Calabria a fare la sciacquetta.

PROF. MICUCCIO
:( ride) Ma quale Sisal? Diteglielo don Salvatò…diteglielo…

SALVATORE:glielo dico? ( al postino) Assù, apri bene le orecchie( pausa)il professore Micuccio da oggi si è fatto (pausa)…si è fatto…si è fatto…tifoso della Juve.

LORENA:Sei contenta?

ASSUNTA:Tifoso della Juve?( attimo di sgomento) Sono Contenta?

PROF. MICUCCIO:si ..si…contenta…contenta…?

SALVATORE: Insomma, ti fa piacere, sei felice?

ASSUNTA🙁 come se si sentisse male) ma qua felice e contenta…se non fosse per il fatto che è una persona che abita nel vostro condominio e che dopo si va vantando di avere avuto una spruzzata di Chanel n° 5…’o sputasse in faccia!La juve…s’è fatto tifoso della juve ”stu cucuzzo ‘a scapece iuto dint’ ‘a rimolla”?* (*zucchina alla scapece scotto dal vapore)…puozzo fa schifo…dint’à ‘a vecchiaia sta perdendo la testa!

LORENA:uhè uhè, embè? Che sono questi toni e queste parole? Portiamo rispetto al professore.
Sempre una persona anziana è!

ASSUNTA: Ma che anziana e anziana? Lorè… io tengo a mio marito capo dei Fedayn … mio fratello capo degli Ultras…mio padre coordinatore generale del tifo dei Lyon…i miei figli che tutte le domeniche stanno allo stadio sia quando il Napoli gioca in casa e sia quando è in trasferta e  quello mi chiede se sono contenta? Chi tifa per le squadre del nord non solo è una “zoza”…ma dovrebbe fare la fine de’ “Surici dint’ ‘o Mastrillo”.

PROF. MICUCCIO:Azz, e poi dice che state senza soldi? Tutte le domeniche  ad arricchire De Laurentiis?

ASSUNTA
:  E voi che ne volete fare? Vi dobbiamo dar conto a voi?

PROF. MICUCCIO:Se mi chiedete i soldi in prestito si ! E poi sentendovi parlare sapete che vi dico? Che siete una volgare razzista!

ASSUNTA: Esatto, avete capito bene, “razzista” e “schifosista” di tutte le squadre italiane con le maglie a strisce. Buongiorno don Salvatò…me ne vado sopra a pulire i vetri delle finestre delle scale sennò a questo lo metto con la testa dentro al secchio c’ ‘a *mmedicina (* Candeggina).  Me ne vado che qui l’aria è diventata pesante. (ESCE)

LORENA
:Papà, me ne vado anch’io, ho delle cose da sbrigare, a proposito, dì a mamma che non torno a pranzo, ci vediamo direttamente stasera (lo bacia)

SALVATORE:ecco…i baci di quanto vuoi ottenere qualcosa…perché tu non glielo puoi dire?

LORENA:eh si, così mi sento 2 romanzine, la sua e la tua. Che son fessa. Diglielo tu. A stasera.

SALVATORE:A Stasera?( lamentandosi) Tu in questa casa sai come ci stai?

LORENA:(seccata)…come in un albergo!! Ora comincia con la solita litania…ma che vuoi? Lasciami un po’ di ossigeno. Siamo giovani! Se non usciamo adesso quando lo dovremmo fare?

SALVATORE
: un po’ di ossigeno? Tu ti sei presa tutta la foresta dell’Amazzonia!Essere giovani che significa? Che non devi aiutare tua mamma, non devi  collaborare in cucina, non devi essere presente a tavola e che i tuoi amici vengono prima della famiglia?

LORENA:No, non solo loro, pure il mio ragazzo viene prima ( saluta il padre con un altrobacetto poi vede il padre con la faccia di chi si è offeso) E dai che sto scherzando!

SALVATORE
:se se, stai scherzando, quello giocando giocando si dice la verità!

LORENA
: papà sei asfissiante, ripetitivo e con idee obsolete. Ma ti rendi conto che siamo nel terzo millennio, un’era tecnologica e futuristica e tu ti comporti ancora come Matusalemme?

SALVATORE:
(iroso)e per non essere ripetitivo e obsoleto cosa dovrei fare? Farti fare il tuo porco comodo? “Papà, devo uscire”. “Esci a papà”! “Papà, mi servono i soldi”. “Eccoteli, a papà”! “Papà, mi serve l’auto”. “Prendila a papà. Ah, scusa,vuoi la Fiesta o vuoi la Bmw grande”? “Papà, vado in discoteca e faccio le 5,00”. “E non è presto? Vieni pure alle 7,00 così fai in tempo pure a mangiarti un bel cornetto, va bene”? E’ così che dovrei fare per essere un padre moderno e al passo coi tempi?

LORENA
: le vene…i tuoi discorsi sono degli incentivi per un taglio netto alle vene(LorenaESCE)

SALVATORE
: ma io non lo so…guardate che modi….

PROF. MICUCCIO
:lasciatela stare…i giovani d’oggi son tutti così, un po’ ribelli( riprendendo il discorso) Voi parlate di vostra figlia? Don Salvatò…ma avete visto che energumena? Che selvaggia?Almeno Lorena ha la testa sulle spalle, è gentile e garbata con tutti…ma voi avete visto quella donnacome mi ha trattato?

SALVATORE: e come no. Ma voi non la pensate. Quello è sempre una donna delle pulizie…che cultura può avere? E stata un po’ scostumatella.

PROF. MICUCCIO:già, scostumata e villanzone. E’ solo una “domestica” anzi peggio, semplicemente una “lavascale”….mah, che dire? Siamo superiori e restiamo tali. Buona giornata don Salvatore, vado via. (ESCE)

ADRIANA, ROSETTA, LUDOVICO, CARMELA E DETTI

SALVATORE🙁 prof. Micuccio ESCE)A lavascale? Ha fatto bene. Ma impiccati a te e sta Juve.

ADRIANA: (Donna elegante di mezza età, ben vestita. Entrando)Buongiorno don Salvatore.

SALVATORE: Salve dottoressa! Tutto bene? Avete trascorso una serena notte?

ADRIANA:no, per nulla! Esattamente l’opposto.

SALVATORE: che è successo? Posso esservi d’aiuto?

ADRIANA:certo che potete essermi d’aiuto. Sto male…sto male e vi dirò  che siete in quest’istante l’unico che può concretamente  aiutarmi.

SALVATORE: Dottorè, ma io faccio ‘o portinaio…’a dottoressa  siete voi e solo voi. Io nemmeno una siringa so fare!

ADRIANA:Ma non è una questione di salute.

SALVATORE:ah no? E che cos’è?

ADRIANA: ( facendo segno di tacere come per tenere segreta la conversazione) Psttt..sta arrivando Rosetta. Non parliamo davanti a lei che è una cosa delicata.

ROSETTA: ( ragazza di 18-20 anni circa con interessi troppo maniacali per la musica con una predisposizione particolare per Francesco De Gregori) Buongiorno dottoressa, buongiorno Salvatore, bella giornata oggi, eh?

ADRIANA: si, si proprio bella.

ROSETTA: stamattina appena mi sono svegliata ho acceso  la radio e indovinate quale cantautore stavano mandando in onda?

ADRIANA e SALVATORE: ( scocciati) De Gregori?

ROSETTA:Bravi! Vedo che la mia nomea mi precede? Ma è inutile che fate questa faccia…De Gregori oltre ad essere un musicista è anche un poeta…ma voi li avete mai esaminati i versi delle sue canzoni?

ADRIANA: Si, siccome non abbiamo nulla da fare ci mettiamo a fare la parafrasi di De Gregori

ROSETTA: Ed è lì che sbagliate. Non sapete cosa vi perdete( accenna alcune strofe de LA DONNA CANNONE) una poesia….una vera e propria poesia…da riempire il cuore…peccato che sono un po’ giù per quello che è successo al Festivalbar.

ADRIANA: ma perché che è successo?

ROSETTA:Non lo sapete? E’ successo che oggi è in atto una globalizzazione musicale...un integrazione degli stili e dei suoni…infatti Ivana Spagna canterà con Sabrina Salerno, Peppino di Capri farà un duetto con Nicola di Bari…e Eddy Napoli, poveretto, sta facendo polemica perché è rimasto da solo.

SALVATORE
🙁 si guarda in faccia con Adriana) ma dai…mi hai fatto preoccupare…

ROSETTA: ahèèèè, io lo so che per voi è na scemenza…ma per gli artisti abbinarsi non solo musicalmente ma anche geograficamente era una cosa importante…

SALVATORE: Importante? Giusto!! La Spagna con la Salerno?  E Di Bari con di Capri? E Eddy Napoli viene discriminato perché si chiama Napoli. Ok, son d’accordo, ma perché non si è fatto chiamare Eddy Ventimiglia?Ma poi, che ce ne frega a noi? Io so che Gli Alunni del Sole hanno acceso troppo la fiamma e hanno fatto “spellecchiare “ i Cugini di Campagna che stavano “scippando” l’erba a torso nudo…quelli già stavano male perché si erano ubriacati con un po’ di Eros Ramazzotti e mò stanno all’ospedale perché soffrono di diabete e Zucchero Fornaciari gli ha fatto male( ridono)

ROSETTA:ma che fesserie dite don Salvatò? Guardate il Principe,è un grande artista.

ADRIANA: Carlo D’Inghilterra fail cantante?

ROSETTA: ma qua Carlo D’Inghilterra? Il principe è il soprannome di F. De Gregori datogli dai suoi fans. Ma voi che fate l’ironia avete mai ascoltato “GENERALE”?

SALVATORE
: No, generale no, però mi sono visto tutte le puntate del Tenente Colombo e del sergente Hunter.
ROSETTA
🙁 seccata) ma smettetela…voi avete mai sentito la sua “ALICE”?

SALVATORE: No, a sentire no, ma a mangiare si…alici fritte, marinate ed in tortiera.

ROSETTA : e non mi dite che non conoscete nemmeno ( pausa) : << Rimmel>>.

SALVATORE
: Che ti debbo dire?

ROSETTA : “Rimmel”…”Rimmel”…

SALVATORE: ( non capendo) Dottorè…io non lo so…“Rimmel”…boh, …dicitincelle vuje.

ADRIANA: e che debbo dire, io non lo so!!

ROSETTA 🙁 seccatissima) oh mio Dio…”Rimmel” è il titolo di una famosa canzone del Principe, ok…e allora non mi dite che non conoscete nemmeno Buffalo Bill?

SALVATORE
: come no!!Conosco Buffalo Bill,  il Capitano Custer  e pure Toro Seduto. 

ROSETTA
:ed io conosco ‘a scrofa sdraiata!Vabbè, ho capito, siete un incompetente e non potete capire certe finezze…De Gregori è un artista troppo monumentale, mi dispiace per voi dottoressa, credevo che i vostri gusti musicali fossero più altolocati… ma secondo me a voi piace Gigione e Tommy Riccio. Comunque io vado a dopo(ESCE)

ADRIANA:ma che vuole lei e sto De Gregori?( sospiro di sollievo) ah, finalmente se n’è andata…vi dicevo don Salvatò…il teatro!….il teatro! ….non è possibile che ogni giorno quelli che abitano sopra da me fanno un indecoroso teatro.

SALVATORE: ( non capendo) Davvero? Ma lei o lui?

ADRIANA:tutti e 2!

SALVATORE🙁 con stupore) Non sapevo che i PISCITELLI  avessero velleità recitative. E bravi, si saranno messi a fare teatro amatoriale in qualche compagnia locale?

ADRIANA🙁 stizzita) Ma quale teatro? Don Salvatò…quale teatro? Forse non mi sono spiegata bene….quelli il teatro lo fanno…guardatemi negli occhi….ma lo fanno nella stanza da letto!

SALVATORE: ( capendo) Overo? ( con aria divertita) I Piscitelli si danno alla pazza gioia?

ADRIANA:sissignore!…la settimana scorsa non c’è stato giorno tra pomeriggio e sera che non li sentivo amoreggiare. Tutti i giorni …capite…tutti i giorni…

SALVATORE: ( interrompendola) la settimana scorsa? Tutti i giorni?No no…aspettate…sta cosa la voglio far sentire pure a mia moglie. (Chiamando) Carmèèèèè…Carmèèèèè  ……vieni subito!

CARMELA: ( Da dentro casa..) Sto facendo la lavatrice, sto stirando i panni e sto facendo i letti!

SALVATORE: E lascia stare! Vieni che è importante!

CARMELA: ( entrando) E’ importante….è importante….mi fai perdere tempo e poi ti lamenti che la casa sta sotto sopra. Forza, vediamo sta cosa importante, che è successo?

SALVATORE: ( alla moglie facendo cenno di avvicinarsi)…senti sta cosa…pare che i Piscitelli del 6° piano la notte fanno ‘e scintille a letto…( ride)

CARMELA:davvero? E beata la Piscitelli. Tu a mò che st’attività non la fai più? Guardati, ormai per te quella cosa lì è diventata un ricordo del passato.

SALVATORE: e ti pareva! ( seccato) Vuoi sentire o te ne vuoi andare dentro un'altra volta?

CARMELA: Che c’è? ( accennando le note della Caselli) La verità ti fa male?

ADRIANA: ( tra se) Ahè, Abbiamo finito con De Gregori e cominciamo con Caterina Caselli? (poi…)
Donna Carmela dicevo, ogni sera ( sottolineando), dico “ogni sera”,inizia la radiocronaca,sembra sentire dei film hard e li interpretano senza vergogna… senza pudore. Li senti dire: “oh,  siiii...prendi qua, no no, prendi là…ohh, si,tocca qua, no no, tocca là…ohh si, palpa qui, no no, palpa là…

CARMELA:senti senti…che bello!…che fortuna!…( guarda il marito schifata) e tu?

SALVATORE🙁 interrompendo e seccato) e tu che cosa?

CARMELA:Tu l’unica cosa che prendi è ‘o spirito, l’ovatta e ‘o sale  pe’ fa gli impacchi per imbalsamare il morto!

SALVATORE:ma stai zitta, forse stanno facendo solo il Tuca Tuca di Raffaella Carrà.

ADRIANA:si, il Tuca Tuca e la Lampada. Non scherzate don Salvatò…vi prego non scherzate…è una cosa insopportabile. E non vi dico quando cominciano con tutti quegli urletti e quei gridolini fastidiosissimi  di lamento (imitando)…uhmmm….ahhhhh….ohhhhhh…mhmmm

CARMELA🙁 al marito ironica)che dici?Urlano così perchè può darsi che gli fanno male i molari?

ADRIANA: Se se, quelli sono lamenti di goduria e poi si fanno quelle risatine (imitando)…quelle  risatine che mi fanno venire un’irritabilità galoppante.

CARMELA
: uh Gesù Gesù…che sciorta*  ( che fortuna*)

ADRIANA: e sono venali…vi dico che sono maledettamente venali?

SALVATORE: venali?Mentre stanno a letto?

ADRIANA:Si, venali ed ingordi!…li sento dire: <<di più…di piùùùù…ancora ….di più>>! Poi all’improvviso diventano blasfemi. Uniscono il sacro al profano. Mentre stanno facendo le loro attività sessuali…si mettono a pregare.

CARMELA: a pregare? Mentre fanno l’amore?

SALVATORE:Ma siete sicura?

ADRIANA: sicurissima. Li sento bene, anzi benissimo, quando dicono: mio Dio, Madonna.

SALVATORE: Aspettate dottorè…ma forse voi li sentite dire: ( con fare libidinoso) : Mio Diooooooooo…….Madonnaaaaa…..Dio Mioooooooo………Madonnaaaaa…

ADRIANA:bravo, bravo, proprio così… ( con aria insospettita) e voi come lo sapete? Non mi dite che lo fate pure voi con donna Carmela?

CARMELA: ( smentendo) Chi? Ma quando mai? Lo sa perché si vede i DVD pornografici!

SALVATORE: no, no, che Dvd? Ma perché mi devi far fare ste figure davanti alla dottoressa? Lo so perché lo so…me ne sono andato p’ ‘o fumo….

                              TONINO E DETTI

TONINO
: (Entrando dal portone che si affaccia sulla strada) Rieccomi qua, salve, tutto a posto don Salvatore?

SALVATORE: ( tra se) Questo sta un’altra volta qua?

TONINO: Lo vedete che ho ragione io? Lo vedete?State sempre a chiacchierare!

SALVATORE: ( lo prende per le spalle quasi a spingerlo) e va…va…vai a dirlo a tuo padre.

TONINO: don Salvatò, ma che fate? Non spingete, non spingete…!!

SALVATORE: no, e chi spinge? Io lo faccio per farti arrivare più presto da papà così gli porti il referto preciso preciso..va va…che teniamo da fare qui…

TONINO: questa ve la faccio pagare!!

TONINO: sto tremando!( Tonino ESCE)

ADRIANA
: l’avete trattato male.

SALVATORE:azz, io non gli ho dato nemmeno un ceffone…su su…continuate…

ADRIANA:(continuando) ..e poi iniziano con gli sbaciucchiamenti ( imita….) smuààà…smuààà…smack….che nervi!!!

SALVATORE: ( a Carmela ) E ci credo…chello ‘e fa l’acquolina in bocca…

CARMELA
:io vedo che l’acqua ti sta facendo pure a te!!

ADRIANA
: e alla fine inizia il festival dei nomignoli con lui che la chiama: micetta…gattina…passerottina…e lei che di rimando lo definisce: orsacchiotto…scoiattolino…( irritandosi) ma che hannno lo zoo in quell’appartamento? E poi…micetta..gattina…ma voi l’avete vista bene alla signora Piscitelli? Vi sembra una gattina? No, ditemi voi…vi sembra una gattina?( insistendo) vi sembra una gattina?
SALVATORE:no, una gattina proprio no…più una ( imitando il ruggito) panterona.

CARMELA: Na panterona? Na porcellona!

ADRIANA:brava! Quella mi sembra ‘na porcellona…specie quando fa quei versi di piacere.

SALVATORE: Ma siete sicura? Non può essere che magari è la televisione che trasmette un film ad alto volume e voi credete che siano i coniugi Piscitelli?

ADRIANA
: Sicurissima.. Sono loro perché oltre alle voci sento il rumore che fa il letto. Un rumore inconfondibile della rete che scricchiola quando il materasso si muove ritmicamente e perpetuamente.

CARMELA
:azz, dottorè? Ma voi la notte anziché di dormire accendete i radar per sentire tutto quello che dicono i vicini di casa?

ADRIANA:ma quando mai? E poi non erano versi che sentivo solo di notte…anche di pomeriggio.

SALVATORE:Azz, quando mai? Voi non vi siete persa una parola. State più aggiornata dell’Ansa.

ADRIANA:io? Ma non scherzate. Non sono io che mi metto ad origliare…sono loro che fanno le loro cose senza avere la decenza di non urlare. 

SALVATORE:…zì zìì…cambiamo discorso che sento dei passi…queste son cose delicate.

ADRIANA: chi sta venendo?

CARMELA:(zeppata al marito)  Piscitelli ieri sera due tre volte sicuramente…ora non lo so.

ADRIANA
🙁 sottovoce a Salvatore) Voi non mi credete vero? Voi non mi credete? E allora stasera vi chiamo e vi faccio venire su a casa mia e faccio ascoltare pure voi.

SALVATORE: io a casa vostra? ( accenna si con il capo) Da solo? ( come prima) A tarda notte?( c.p.) Ok, ma il patto è: “ senza “muzzecà”!!!

LUDOVICO: ( Giovanissimo ragazzo di circa 18 anni che ha la mania asfissiante di voler fare il rapper e per questo parla quasi sempre con frasi rimate da freestyle….ENTRANDO)
Buongiorno Salvatore ..
hai visto che giornata?
C’è tanta gente in piazza
l’ho vista in balconata.
Salve Carmelina
buongiorno anche voi…
siete sempre a lavorare
lo sappiamo tutti noi…
vedo che c’è anche la dottoressa
e ne sono compiaciuto
prima la saluto( fa un saluto con un inchino ballerino)
poi se serve vi offro aiuto.

SALVATORE: ( ad Adriana) no no…tranquilla dottorè…è solo Ludovico‘o Caparezza con ste canzoni più ripugnanti di lui . 

ADRIANA: si si …lo vedo

CARMELA: uhè, io vado dentro a fare i servizi. (Esce)

SALVATORE: ( poi al ragazzo) uhè, Caparezza senza ‘a capa…allora tutto a posto??

LUDOVICO: ( in rap)
dipende dalla gente
a cui fa eco la mia voce
io sono uno che non mente
e non ho messo Cristo in croce.
Ma in giro le “melme”  sonopronte
e ce ne stanno davvero tante
per non parlare delle donne
sempre più puttane e sempre meno sante.

ADRIANA: lo vedete don Salvatò? Lo sta dicendo pure Ludovico!“Sempre più puttane e sempre meno sante”.

SALVATORE:Appunto dottorè…lo sta dicendo Ludovico…Ludovico…nemmeno se l’avesse detto Gabriel Garko, che ne sa lui delle donne? Secondo voi una donna si mette con Ludovico?

ADRIANA: ( occhi languidi) E perché no? E’ un bel ragazzo!

SALVATORE: azz, questa sta ‘a *“rote” proprio! ( * in astinenza sessuale)

LUDOVICO🙁 in rap)
caro Salvatore ma come ti permetti?
Parli proprio tu che sei pieno zeppo di difetti?
Inoltre vedo che sei privo di coerenza
guardati allo specchio e pensa alla tua “panza”
tu parli e parli ma non mi conosci affatto
io alle donne piaccio tanto  perché sono attratte dalmio tatto
e se la vuoi tutta ..ti dico che a tua moglie Carmelina
la devono far santa visto che tu sei un’emerita mappina.

SALVATORE: Uhè, ma come ti permetti? Vuoi vedere come lo dico a tuo padre e quello ti  fa ingoiare tutti i denti che hai in bocca?

LUDOVICO: ( in rap)
ma che devi dire a mio padre, pensa a fare il portinaio
e sta zitto visto che ogni volta c’apri bocca fai un guaio
io faccio finta di non aver udito le cazzate che hai detto
e smettila di offendermi sennò prendo tua figlia e me la porto a letto. 
la metto incinta e le faccio fare 3 gemelli dopo tanto sesso senza cuore
così tutti sapranno chi è la figlia del portiere Salvatore.

SALVATORE: ( adirato)  uhè, ma allora vuoi che ti spacchi la faccia? Stu coso brutto e curioso, Vieni qua…vieni qua e vienimelo a dire di fronte a me quello che hai appena detto. 

LUDOVICO: ( in rap)
io faccio quello che mi passa per la testa
e non ciò che mi dice un povero pederasta
ed ora vado via perche mi sono già  seccato
tiè, ( gesto dell’ombrello)  prendi questo e portalo al mercato. (ESCE)

ADRIANA: che simpatico…che simpatico! Don Salvatò, su su, quello scherza…ma è simpatico assai

SALVATORE: Dottorè, ma qua simpatico e simpatico…ma per favore…

ADRIANA: ok, me ne vado, ma mi raccomando, ditegliela quella cosa ai signori Piscitelli, ok?….e stasera, alla loro messa in scena, vi aspetto a casa mia (ESCE)

SALVATORE: si si, hai voglia ‘e aspettà!

VALENTINA, GIUSEPPINA, CONIUGI PISCITELLI E DETTI

VALENTINA: ( donna sui 35 anni ben vestita, di bella presenza e fissata per la pulizia. Entrando visibilmente contrariata ed infuriata e con voce alta). Basta, don Salvatore basta. Non ce la faccio più…questa storia deve finire…deve finire… altrimenti qui davvero finisce male. 

SALVATORE:Calma signora, calma, buongiorno.

VALENTINA:  Buongiorno, scusatemi, don Salvatò, dalla rabbia non vi ho nemmeno salutato.

SALVATORE: non fa niente, ma ditemi che è successo?

VALENTINA: che è successo? Che è successo? E’ successo che Giuseppina del piano sopra al mio ha di nuovo steso i panni senza strizzarli. Io avevo il bucato tutto asciutto e quella per farmi un dispetto ha steso i panni senza fare la centrifuga…venite a vedere…no no…ora dovete venire a vedere…guardate di sopra…sembra che sta piovendo…ma vi sembra normale stendere il bucato in quel modo?

SALVATORE: ( si affaccia per un attimo) No, effettivamente è esagerato. Ma io che c’entro? Queste sono cose che dovete dire all’amministratore.

VALENTINA: ma che amministratore? Dove lo mettete a quel deficiente? Quello sta tazza e cucchiaio con quella lì…glielo dovete dire voi….

SALVATORE:Aspettate, ora la chiamo e glielo dico. ( va nel suo casotto, alza la cornetta del citofono e chiama la signora Giuseppina…poi…) Pronto, signora Giuseppina? Sono Salvatore il portinaio, scusate se vi disturbo, ma cortesemente c’è qualche altro condomino che si sta lamentando per il fatto che avete steso la biancheria senza aver fatto fare la centrifuga alla lavatrice.  Si, si, volete sapere chi è stato a lamentarsi? ( Valentina fa cenno di no) No..no…non vi posso dire chi è stato…vi posso dire il peccato ma non il peccatore. Come? Chi? No, non è stata lei. Nossignore..non è stata lei. ( posando la cornetta…) ma chest’ è na *vrenzola (*donna molto sguaiata) ? Mi ha attaccato il telefono in faccia.

VALENTINA: Ma che vi ha detto?

SALVATORE: niente, non ho capito niente. Urlava come una pazza e non mi ha fatto capire nulla.

VALENTINA: Urlava? Urlava? E che tiene da urlare quella “vaiassa”?

GIUSEPPINA: ( irrompendo di corsa dalle scale del condominio e con voce di tuono)(Giuseppina è una donna di circa 35-40 anni, anch’essa di bella presenza ma con modi decisamente più rudi e tipo di abbigliamento aderente e succinto. La classica bellezza del ceto popolare. Il trucco è molto marcato. ) Chi è “vaiassa”?Voglio sapè chi è vaiassa? Don Salvatò, ma che devo fare? La devo mettere con la testa dentro al cesso e poi tiro pure lo sciacquone?

VALENTINA: al finale? Vuoi avere anche ragione?Neh“pruasa”è’ quello il modo di stendere i panni?

CARMELA: ( ENTRANDO) Ma che sta succedendo? Salvatò, ma perché urlano?

VALENTINA: salve signora, niente, sono io che mi sto lamentando perché sta tipa, che dovrebbe vivere solo in una stalla, dovrebbe sapere che i panni stesi si mettono già centrifugati e non inzuppati di acqua.
GIUSEPPINA: neh, culumbrì… io devo stare nella stalla? Ma sta pidocchiosa che è sempre vissuta nei cortili con le galline e i maiali sotto al “fornillo”(*piccola ambiente situato sotto i forni a legna dove gli anziani mettevo gli animali di cortile durante la notte) ora vuole dare lezione a me? Neh, mezza scema, lo sai che ieri sera all’improvviso s’è rotta la lavatrice e non mi ha centrifugato più? Donna Carmelì, che dovevo fare? Me li dovevo mettere ad asciugare con il phon?

SALVATORE: ah ecco, e allora Valentina, lo vedete che c’è una ragione?

VALENTINA
: ma quale ragione? Sta lavatrice si rompe due volte a settimana? E poi, si è rotta la lavatrice? Chiama il tecnico, paga, e se la fa aggiustare!

SALVATORE: e pure questo è vero! Non potevate fare aggiustare la lavatrice?

GIUSEPPINA: ( risoluta) sto senza soldi!

VALENTINA: ( pungente) e gliela paghi in natura!

GIUSEPPINA: perché, tu così sei abituata a fare?

VALENTINA: no, però questa idea me la suggerì tua sorella!

GIUSEPPINA: si, ma a mia sorella gliel’ha detto tua mamma. Gesù Gesù…ma questa è deficiente davvero? E come l’aggiusta il tecnico la lavatrice? Con i panni dentro al cestello?

CARMELA
: su su, calmatevi …non vi offendete a vicenda che alla fine è una sciocchezza.

VALENTINA
: ( a Carmelina) no, che volete calmare? ( a Valentina) Ah, io sarei la deficiente. Eh si, perché ora la scusa della centrifuga guasta te la sei preparata bene bene…don Salvatò, voi non la conoscete bene, la verità è che la pidocchiosa non vuole stirare i panni…allora li stende così e quando li toglie dal filo li tiene già belli stirati.

GIUSEPPINA: uhè, non ti allargare che ti faccio salire sopra da me e ti “incatasto” con la testa dentro al cestello…poi ti faccio vedere se la centrifuga funziona o no. E poi gatta morta…dì a don Salvatore e alla moglie pure quando ti metti ad arrostire i carciofi  e mi fai impregnare il fumo nelle mie lenzuola. Io ci metto il Dixan per avere un odore di lavanda e mio marito la sera trova l’odore d’ ‘o Cynar con le lenzuole che sanno ‘e “carcioffole”!

VALENTINA: è capitato solo due tre volte in 5 anni.

GIUSEPPINA: neh, nguacchiera* ( * pettegola) perché a me quante volte si è rotta la centrifuga in 5 anni? Tutti le settimane?  E dì a don Salvatore pure quando i tuoi figli mi hanno fatto i disegni con i pennarelli sulle mie lenzuola stese.  Don Salvatò, mi disegnarono tutti e cartoni e Walt Disney sopra al lenzuolo di lino e cantù.

VALENTINA: e tu dì a donna Carmelina quante volte hai “scotoliato”* (* buttato giù ) la tovaglia con tutte le molliche di pane e le scorze di Galbanino sopra la mia coperta di cachemire?

GIUSEPPINA: e tu quante volte d’estate hai fritto il pesce con l’olio bruciato e mi hai infettato tutto l’appartamento?

VALENTINA: e tu quante volte hai lavato il balcone e hai spazzato l’acqua giù mandandomi tutto quello schifo sulla mia inferriata.

GIUSEPPINA: E tu….

CARMELA: ( interrompendo in modo vigoroso) UHèèè…ora basta! Ma che diamine? E voi siete una cosa esagerata. Chi alza e chi abbassa. Avete sbagliato tutte e 2. Un po’ di attenzione in più e si vive meglio. Ma voi siete sempre state amiche amiche? E ora? Che sono queste cose?  Che vi devo sbattere testa contro testa? Ma i mariti vostri lo sanno di queste sceneggiate che fate quando loro non ci sono? ( entrambe fanno cenno di no) E perciò, vedete di fare in modo di non mettermi in condizione di andarglielo a dire. Che capa fresca che tenete. Che sono problemi i vostri? I problemi ce li ha Adriana la dottoressa.

GIUSEPPINA: ( curiosa) perché che problemi ha?

SALVATORE: ( fa cenno alla 2 di avvicinarsi) prima è scesa da me la dottoressa e mi ha detto che la signora Piscitelli con il marito tutta la notte si mettono a fare le cose …le cose…uhmm…insomma capite a me…si metto a fare i porcellini e si sentono tale e quale tutto quello che dicono!!

VALENTINA: davvero? E che ci sta di male?

SALVATORE: come che ci sta di male? Tutti noi facciamo l’amore ( guarda la moglie che sbuffa) vabbè, quasi tutti…ma una cosa è farlo zitti zitti in intimità…e una cosa è fare…( imitando) uhmmm…ahhhh….sìììììì…( tutti ridono) dammelo…prendilo…allungalo…( ricomponendosi) che poi io vorrei sapere che tiene  da allungare, quello Piscitelli chell’è. Grosso di stazza e piccolo nell’essenza.

CARMELA:Guarda da quale pulpito viene la predica!

VALENTINA: e voi che ne sapete don Salvatò?

SALVATORE: si sa…si sa…

GIUSEPPINA: hai capito alla signora Piscitelli?

SALVATORE:…pstttt…zì zì…eccoli lì…lupus in fabula…stanno parcheggiando. Uhè, mi raccomando, non dite nulla di quello che vi ho detto. 

CARMELA:  no, e chi parla? ( anche Valentina e Giuseppina  fanno segno con il dito di tacere)

GIANNI PISCIT.: ( Uomo corpulento di circa 35-40 anni ben vestito) ( entrando nell’atrio del palazzo a braccetto con la moglie) Buongiorno a tutti.

SALVATORE
: buongiorno Gianni.

MARIELLA: ( donna di bella presenza e molto ben vestita.) Buongiorno a tutti.

TUTTI:
buongiorno!

SALVATORE: salve Mariella tutto bene? Novità?

MARIELLA: no, grazie, la solita routine, si fanno sempre le stesse belle cose a parte poche distrazioni.

GIUSEPPINA
: ( sottovoce ) azz, e allora ha ragione la d.ssa Adriana? Questa ci da sotto tutte le sere?

RAGAZZA EXPERT e DETTI

RAGAZZA EXPERT: ( Entrando) Salve, buongiorno a tutti, posso mettere un po’ di pubblicità nella cassetta postale?
SALVATORE: Date a me signorina, la metto io.

RAGAZZA EXPERT: no, e perché, lasciate stare, la vado a mettere io.

SALVATORE: nossignore, la metto io .

RAGAZZA EXPERT
: ma perchè che cambia?

SALVATORE
: e se non cambia niente perché non la fai mettere a me?

RAGAZZA EXPERT: neh ma tu fai il postino o fai il portinaio?

GIANNI PISCIT.: uhè, ma come ti permetti? Porta rispetto al portinaio.

GIUSEPPINA: Prima cosa è molto più anziano di te

SALVATORE: uhà, proprio anziano anziano no…e jàààà…

GIANNI PISCIT : siete anziano Don Salvatò (poi alla ragazza)e secondo è lui che vigila nel palazzo.

RAGAZZA EXPERT
: ma tu sei Gianni Piscitelli? Azz e parli proprio tu?

GIANNI PISCIT.: io, ma chi è sta tipa? Ma vuoi che ti prenda a calci nel culo? E come mi conosci

RAGAZZA EXPERT: (allusiva) e se sapessi!

GIANNI PISCIT.: uhè, non scherzare che ti prendo a sberle.

RAGAZZA EXPERT: permettiti, solo così ti faccio vendere tutto quello che hai e ti lascio a bocca asciutta. Mettimi solo un dito addosso e poi vedrai.

SALVATORE: ( la prende per un braccio) nennè, ma chi te la dà tutta sta confidenza? Qua sei in un palazzo privato.

RAGAZZA EXPERT: lo so… lo so…solo che ogni volta che porto la pubblicità qui e la lascio in portineria puntualmente la trovo dentro il bidone là fuori dopo nemmeno 10 minuti e a me se non distribuisco la pubblicità non mi pagano.

SALVATORE: no, stavolta non la butto…dammela la  imbuco io.

RAGAZZA EXPERT: ok, io te la lascio…ma è meglio che lo sai….se vengo un’altra volta e trovo la pubblicità buttata nella spazzatura ti imbratto con la bomboletta spray tutto il muro qui fuori.

GIANNI PISCIT.: è una minaccia?

RAGAZZA EXPERT
: no, a te ti ha già minacciato madre natura! (Posa i volantini ed ESCE)

GIANNI PISCIT.
: come mai state qui sotto all’atrio? C’era qualche riunione?

MARIELLA: ci siamo persi qualcosa?

SALVATORE
: no no, Gianni, tutto a posto. Voi non vi siete persi niente, noi invece…( sghignazza)

GIANNI PISCIT.: che ti sei perso Salvatò?

SALVATORE: un gran bello spettacolo! Dice che è qualcosa di eccezionale!

VALENTINA
: si si, pure a me me l’hanno detto che è bello sto spettacolo. Bello ed inedito più che altro…e pure io me lo sono perso.

GIUSEPPINA: diciamo che ce lo siamo persi un po’ tutti.

GIANNI PISCIT.
: ah si? E che spettacolo è?

GIUSEPPINA: uno spettacolo di “fuoco e fiamme”!

MARIELLA
: uh, davvero? Che bello….e dove lo fanno?

CARMELA: ( intervenendo subito) per televisione e non è “fuochi e fiamme”…è CUOCHI e FIAMME lo fanno su La7

GIANNI PISCIT.
: ah, si si….me lo ricordo, qualche volta l’ho visto.

MARIELLA: si si, pure io.

CARMELA: e certo! Come facevi a non vederlo pure tu?

GIANNI PISCIT.
: e perché?A casa mia mica mia moglie deve vedere lo stesso spettacolo che vedo io? Mia moglie può fare quello che vuole?

SALVATORE: ma sei sicuro?

GIANNI PISCIT.
: sicurissimo! E ci mancherebbe pure. Mentre io vedo CUOCHI E FIAMME mia moglie può vedere tranquillamente…

SALVATORE: 007…bersaglio mobile!

MARIELLA
: no…ma quando mai? Non mi piace questo genere di film…a me è piaciuto tanto per esempio: << il serpente alato>>.

GIANNI PISCIT.: si si, pure a me è piaciuto!

MARIELLA: ( abbracciandosi al marito) si si…troppo bello!

VALENTINA: vabbè, ma più o meno stiamo lì.

GIUSEPPINA: infatti, o il serpente alato o il bersaglio mobile cambia poco.

GIANNI PISCIT.: ma che dite? Quelli sono due film totalmente diversi.

VALENTINA: ma voi siete sicuri?

MARIELLA
: e certa che sono sicura.

VALENTINA: e se siete sicuri voi che dice il contrario.

GIANNI PISCIT.
: ( rivolgendosi sottovoce alla moglie) Mariè, ma come li vedi stamattina a questi?( alle donne con tono scherzoso) uhè uhè, ma che c’è oggi, ma fa che vi siete fatti la zuppa con la vodka e il gin?

VALENTINA: ( ironica…) si si…come no…ci piace tanto.

MARIELLA
: mah…queste veramente stanno fatte a vino. ( al marito) Gianni, io  comincio a salire…ti aspetto sopra.

GIANNI PISCIT.: no no…vai da sola, io mi trattengo un po’ qua giù….poi vado in piazza a giocare la bolletta delle partite…vengo dopo. ( Mariella ESCE)

SALVATORE: E allora, Gianni, che mi dici di bello?

GIANNI PISCIT.: che volete che vi dica di bello? La vita è monotona e noiosa, la routine ci uccide.

VALENTINA (allusiva)ci vorrebbero delle novità per ravvivarle…ma a voi la fantasia non manca.

GIANNI PISCIT.: ma quale fantasia? Ormai il lavoro e gli impegni ci divorano.

GIUSEPPINA: si, ma voi siete un uomo dalle mille risorse e sapete come antistressarvi.

GIANNI PISCIT.: e mica tanto? Sto davvero sempre incasinato tra clienti, ufficio, pratiche e tributi, insomma la mia vita è tra le carte, nei treni e negli aerei. 

VALENTINA
: ma perché avete cambiato lavoro?

GIANNI PISCIT.: no, ma ringraziando Iddio, nonostante la crisi,  i clienti sono aumentati e il tempo per restare a casa è sempre di meno.

GIUSEPPINA: ( allusiva) si, però quando ci state… ci state bene,  vero?

GIANNI PISCIT.: ci sto normale. Ma perché mi dite queste cose?

SALVATORE
: Gianni, lo sai, so femmine! ( poi fa un occhiolino complice alle due donne)

ADRIANA e DETTI

GIUSEPPINA: si, siamo femmine, embè?

SALVATORE
: buongiorno dottoressa, già di ritorno? Non eravate a lavoro?

ADRIANA: Buongiorno a tutti. ( gli altri ricambiano il saluto) Salve don Salvatore, no, non ero a lavoro, sono uscita per una commissione. Vedo che siete in bella compagnia.

SALVATORE: si, ero in compagnia di queste belle signore e del signor Piscitelli…( ironico) voi vi conoscete con il signor Piscitelli, vero?

GIANNI PISCIT.: ma certo! Anche se è da solo poco tempo che sta nel nostro condominio…chi non conosce la dottoressa? Ne parlano tutti molto bene.

SALVATORE: Dottoressa, la vostra fama vi precede, e voi conoscete il signor Piscitelli?

ADRIANA: ( con fare sarcastico) e come no, lo conosco pure io bene per le sue attività!

GIANNI PISCIT.: ( sorpreso) Ma davvero? Siete stata al mio patronato Caf ?

ADRIANA: non esattamente ( Adriana e Giuseppina mormorano tra di loro sghignazzando)

GIANNI PISCIT.: e come sapete delle mie attività?

SALVATORE: gliel’ho dette io, ho detto alla dottoressa che sei un bravo professionista e che il tuo patronato è il migliore della città.  

GIANNI PISCIT.: oh, grazie, ricevere buona pubblicità fa sempre bene. La pubblicità è l’anima del commercio.
ADRIANA:Certo, questo è vero!

GIANNI PISCIT.: ecco, ma per avere questa considerazione c’è bisogno di essere seri, professionali e diligenti. Io, per esempio, per essere sempre all’avanguardia con i miei clienti non perdo mai uno stage di aggiornamento. Infatti, sono appena rientrato da Milano per le ultime leggi che sono state decretate. La settimana scorsa, Salvatò, sono stato fuori tutta la settimana per essere il primo a sapere certi articoli di  leggi ed essere sempre d’aiuto con i miei clienti?

ADRIANA : No, fatemi capire bene? Voi la settimana scorsa non ci siete proprio stato? Ma la sera rientravate?

GIANNI PISCIT.:No, dottoressa…( sorridendo) ero a Milano, e come facevo? Ho pernottato lì ad un Hotel di Milano.

VALENTINA e GIUSEPPINA: (Si guardano negli occhi stupite e sghignazzano vistosamente)

ADRIANA : tutta la settimana?

GIANNI PISCIT.: si, certo,  tutta la settimana!

ADRIANA :e vostra moglie era con voi?

GIANNI PISCIT.: ( ridacchiando)  No, non è potuta venire, aveva dei suoi impegni, a dire il vero io volevo portarla con me, ma ha preferito restare a casa. Sapete, mia moglie è una donna di mondo, è dinamica ed energica, si annoiaia fare riunioni noiose e si occupa anche lei di tante attività.

ADRIANA 🙁 altamente ironica) si, si, immagino….e come me lo immagino! ( sottovoce a Salvatore) Don Salvatò, ma se stu curnuto stava a Milano…allora quella grande piezze ‘e zocc….

SALVATORE: ( interrompendola ) …’e dottoressa!

ADRIANA : ….della Piscitelli… tutta la settimana con chi le ha fatto tutte quelle urla? ( si guardano in faccia stupiti ed increduli mentre si chiude il sipario)


FINE  1° ATTO


IL MONDO è FATTO A SCALE…
…c’è chi scende e c’è chi sale!!

                     Commedia Tragi-Comica in 2 Atti                               

scritta da
Thomas Mugnano

L’APPARENZARoccarainola 22/09/2017

Travestimento del volto.
Volgare bautta.
Maschera dell’anima,
…null’altro che quella.
Viviamo di ortiche
che imbastardiscono, 
inquinano
e alla fine degenerano
il campo dei poltroni e degli svogliati.
Campiamo di spine
che lacerano l’epidermide. 
Per lei…
imbrattiamo tutto ciò che è terreno.
Impasticciamo tutto ciò che è concime.
Ingarbugliamo le lingue.
Imbellettiamo la purezza.
L’apparenza?
Nonostante l’effimera natura
che la compone…
è oggi
il nostro unico scopo di vita.
Tutto per lei! 
Solo per lei!
Maledettamente per lei!
Mi chiedo: "ma ne vale la pena"?

[di  THOMAS MUGNANO]

(Dopo la notizia, che ormai è diventata di dominio pubblico all’interno del condominio, c’è una certa agitazione tra i vari inquilini che cercano di scoprire chi è il misterioso amante della signora Piscitelli. La scena si apre con diverse persone che stanno giù alla portineria mentre
“inciuciano” tra di loro).

VALENTINA, GIUSEPPINA, LORENA, CARMELA E ADRIANA

VALENTINA: ( Spettegolando tra loro) ma voi avete capito che storia?

ADRIANA: Nientedimeno? Sono tre giorni che non ci posso pensare!

CARMELA: no, no, io invece ci penso…ci penso e non riesco a capire questa fetente con chi se la fa!

LORENA: Ma papà non ha visto nessuna faccia sospetta salire nel palazzo?

GIUSEPPINA: no, no, glielo abbiamo chiesto già…

ADRIANA: embè, e che vi ha detto?

CARMELA:ha detto che non ha visto gente nuova salire in questi giorni…e figuratevi. Quello mio
marito sta sempre in giro per gli appartamenti, pure se è venuto qualcuno quando lo vedeva?

ADRIANA: E voi? Donna Carmè e voi nemmeno ci avete fatto caso?

LORENA:(un po’ seccata) ma la volete smettere di spettegolare? Ma saranno pure fatti suoi, o no?

VALENTINA: no, sono pure nostri, ( a Carmela) su..su…cercate di fare uno sforzo di memoria donna Carmela.
ADRIANA:Che ne so, un uomo che è salito con dei fiori, dei cioccolatini, un pacco regalo….

CARMELA: Ci sto pensando…ma non mi ricordo…no, non ho visto nessuno in questi giorni così.

LORENA: eh, brava, pensa, pensa…ma vi guardate?? State qui tutte affaccendate a fare le indagini sulla vita privata di una persona, ma pensateci bene…se lo facessero anche su di  voi?

ADRIANA: Lorena, tu sei una ragazza e non puoi capire, ( incredula) tu ti tendi conto questa che svergognata è, si mette a rischio di portare l’amante a casa…e fare sesso nello stesso letto dove dorme suo marito.

VALENTINA: e lui poi…ì che cornuto!! Tanto grosso e tanto Toro ( mima il gesto delle corna).

LORENA: ma cose da pazzi, l’avete già messa alla forca!

GIUSEPPINA: Lorè, fidati, è vero! Si è sempre detto che il cornuto è sempre l’ultimo a sapere.

ADRIANA: ragazze, ma secondo voi potrebbe essere uno del palazzo?

CARMELA: ( contraddicendo) del palazzo stesso? Nooo, non credo proprio.

VALENTINA: e perché dici di no? Se non è entrato nessuno vuol dire che c’è questa possibilità!

ADRIANA: infatti, non è da escludere, forza, pensiamoci con calma, chi potrebbe essere?

GIUSEPPINA: uhè, non mi mettete il dubbio, mio marito non credo proprio. Quello mi ama.

ADRIANA: si, pure il mio diceva di amarmi e se ne è scappato 5 anni fa con una polacca di 10 anni più giovane di lui.
GIUSEPPINA
:dottorè, ma io la sera so come trattenerlo?

ADRIANA:e perché che volete insinuare adesso?

GIUSEPPINA: no, niente…sto dicendo che se all’uomo non viene dato quello che cerca non ci mette
troppo tempo a trovare rimedio.

VALENTINA:si, ma ora lasciate stare, forza, concentriamoci su chi potrebbe essere?

LORENA:mio padre sicuramente no? Figuratevi, è più vecchio di lei e chiatto com’è, chi se lo prende?

CARMELA: Io!! Me lo sono preso io…ì che affare che ho fatto!!!(ridono tutte)

ADRIANA: io sono divorziata e non ho problemi…non ho uomini nella mia vita.

GIUSEPPINA: e mò che volete dire? Che potrebbe essere mio marito? Ma quando mai? La dottoressa ha detto che quei lamenti e quei sussulti li sentiva durante il pomeriggio e la sera. Mio marito la sera era sempre con me a casa. Di pomeriggio era a lavorare quindi non può essere lui. E poi se fosse lui io minimo minimo ‘e spezzo ‘e cosce. (ridono tutte)

LORENA: Che dite? Siccome l’indagine è complessa, vi chiamo il commissario Montalbano?

PROF. MICUCCIO E DETTI

PROF. MICUCCIO
: ( Scendendo dalle scale) oh, oh, quante belle signore riunite tutte in una sola volta. Buongiorno a voi. ( le signore ricambiano il saluto ) Ecco, nel vedervi tutte insieme mi rallegra il cuore. Ora si che posso dire che è iniziata una bella giornata. Che bel vedere! Questo è il palazzo con le più belle signore ad abitarci. Salve, a più tardi. (Esce)

VALENTINA: ( si guardano in faccia l’un l’altra) No….no…ragazze, non mi dite che la Piscitelli se fa una  storia extraconiugale con il dottor Micuccio?

ADRIANA: Ma no!! Quello avrà minimo 30 anni più di lei.

CARMELA: Si, questo è vero…però io stamattina il professore l’ho visto allegro e solare.

LORENA🙁 ironica) brava mamma, generalmente è sempre lì a lamentarsi per le malattie…siccome  oggi stava bene e sicuramente è lui il mandrillo, vero? Ok, caso risolto. Condanna sentenziata. Portiamo al rogo la Piscitelli e appendiamo a testa in giù il professor Micucci.  

GIUSEPPINA: uhà, ’o professore? E non è meglio e se si stava con il  marito? No, non è Micuccio.

CARMELA: ed infatti, questo dicevo pure io.

VALENTINA: ma tu vedi se sta Piscitelli ci deve fare impazzire a noi…possibile che non siamo in grado di capire sta “zuccolona” con chi se la fa?

CARMELA: ( ad Adriana) ma voi, dottorè, la voce dell’uomo mentre…insomma…mentre faceva ‘o porcellone…non l’avete sentita?

ADRIANA: la voce? E quelli mica conversavano? Quello era un continuo lamentarsi
( mimando) ahhhh….uhmmm….sììììì…come si fa a capire la voce da alcuni vocalizzi così…

MICHELE E DETTI
VALENTINA: uhè, sta entrando Michele del 2° piano

MICHELE: (uomo sui 40 anni, magro, ben vestito, entra con una busta di abbigliamento in mano) Buongiorno a tutte. E don Salvatore non c’è?

CARMELA: E’ salito un attimo sopra a consegnare la posta ai condomini, devo riferire qualche cosa??

MICHELE:No, no, signora, nulla di importante, volevo dirgli che ieri nel garage ho trovato delle
cassette vuote di acqua minerale che erano accantonate nell’angolo del box dove parcheggio la mia
auto. Volevo chiedergli se riesce a individuare chi l’ha messe e se le può far togliere. Non per nulla ma
non riesco a far manovra quando faccio marcia indietro.

CARMELA: non vi preoccupate signor Michele, sono della signora Esposito del 5° piano, le ha
appoggiate provvisoriamente ma mi aveva già avvisato che oggi le toglie per portarle al deposito dell’acqua. Comunque glielo dico a mio marito.

ADRIANA: signor Michele, tutto a posto? Vostra moglie come sta?

MICHELE:Bene, grazie!!

ADRIANA: ed ora sta al vostro negozio di abbigliamento intimo?

MICHELE: Si, sta al negozio con dei clienti.

ADRIANA: ( indagando ) e voi non state lavorando?

MICHELE: come no, sono andato dal commercialista e siccome ho della biancheria intima da consegnare ad una cliente che me le ha ordinate ieri… mi sono portata la busta a casa così più tardi gliela vado a portare senza andare avanti ed indietro dal negozio.

VALENTINA: e che vi hanno ordinato? Delle magliette?

MICHELE: si, anche quelle, ma non solo!

VALENTINA: cosa c’è oltre alle magliette?

MICHELE: ( sorridendo) uhè uhè, e che cos’è sto terzo grado?

ADRIANA:no, era solo una domanda per avere delle idee quando facciamo dei regali.

MICHELE🙁 sempre sorridendo) ha comprato un bel po’ di merce.

ADRIANA: accipicchia!! Sembra che la signora si tratti bene!!

MICHELE:Embè, senza offesa a voi, la mia cliente è una gran bella signora e se lo può permettere. Ma anche voi siete delle belle signore…ogni tanto venite a trovarmi in negozio, ora ci sono pure i saldi. 

ADRIANA: scusate, e chi è questa cliente?

MICHELE : La signora Piscitelli del 5° piano!

TUTTE: (si guardano in faccia come se avessero scoperto chissà che cosa).

MICHELE : ( accorgendosi dello sgomento manifestato dalle signore) Ho detto qualcosa di male???E’ un’ottima cliente mia e di mia moglie da tanti anni. Viene sempre a spendere con il marito al nostro negozio. Sia lei che Gianni comprano la loro biancheria da me da sempre. Stavolta ha preso delle magliette, un corpetto con i laccetti, delle calze autoreggenti
( sorridendo) che la signora usa sempre e un baby doll, invece, per il marito, ha preso dei calzini di filo di scozia, degli slip e pure un paio di pigiama, uno di flanella e un altro di seta. Ma perché, che c’è di male?

LORENA: Quindi siete voi che la fornite? Cioè intendo dire voi e vostra moglie?

MICHELE : certo!  Praticamente da quando è venuta ad abitare qui.

LORENA: ah ok, grazie, grazie.

MICHELE : ok, e allora vi saluto altrimenti faccio tardi al negozio. Mi raccomando, venite a farvi una passeggiata che io e mia moglie vi facciamo un trattamento di riguardo. (ESCE salendo per le scale)

CARMELA: ( sicura) E’ lui….è lui…non c’è ombra di dubbio.

ADRIANA: Il maiale le ha portato pure il corpetto e il baby doll per allietare le loro scappatelle.

CARMELA: ( su di giri) ora la moglie è al negozio, il marito della Piscitelli è allo studio e lui sale sopra e fanno quello che devono fare?

LORENA: che film…azz, e voi siete meglio di Sergio Leone, Fellini e Pupi Avati messi insieme.

GIUSEPPINA:che film? Stiamo facendo un film? Scommettiamo che prima di due ore non scende?

LORENA: ( con tono di smentisce) Si, voglio scommettere. Ma secondo te quello va dall’amante a
portare la biancheria sexy e lo dice come se non fosse nulla? Avrebbe nascosto il nome o no??
Avrebbe detto che nella busta c’erano calzini e magliette…tu che ne sapevi? Guardavi dentro al pacco?   Se lo ha detto senza timore vuol dire che non ne sa nulla.

ADRIANA🙁 riflettendo) brava Lorena, giusta riflessione. Un amante tende a nascondere la cosa. Secondo me hai ragione.

LORENA: ed infatti…io ne sono certa. A parte che, ripeto, questi non sono affari nostri. La vita è sua e ne fa quella che vuole. E’ al marito che deve darne conto e non a noi.

VALENTINA: il conto? E che conto deve dare a quel cornuto? Quello non si è accorto di  nulla!!

MICHELE : ( Entrando di nuovo nell’atrio) Ecco fatto, ho consegnato la busta alla signora Piscitelli e torno al negozio. Buongiorno.

ADRIANA: caspita, gia avete fatto?

VALENTINA: uhààà, avete volato?

MICHELE : eh si, che ci voleva? La merce la signora già la conosceva, il prezzo mia moglie già glielo aveva fatto….il tempo di consegnare e subito ho fatto.

GIUSEPPINA: e non vi ha offerto nemmeno un caffè?

MICHELE : no, per la verità mi ha dato i soldi sull’uscio della porta stesso e sono andato via. Vabbè, ma pure io andavo di fretta ( sta per andare ma prima di uscire), donna Carmela, non vi dimenticate il fatto delle casse dell’acqua giù al garage.

CARMELA: state tranquillo, glielo dico. ( Michele ESCE)

LORENA: ( compiaciuta) che vi avevo detto? 5 minuti e salito ed è sceso.

VALENTINA: può darsi pure che subito è andato via per non dare nell’occhio.

ADRIANA:no, ragazze, non è lui…non è lui….mi è venuto in mente che una delle sere mentre sentivo quelle urla di piacere…io mi affacciai alla finestra per vedere se altri condomini erano affacciati e sentivano quello che sentivo io e mi ricordo che vidi Michele e la moglie che stavano posando la macchina nello spiazzale del palazzo e salirono su. Quindi, se Michele era con la moglie mentre quella si stava dando alla pazza gioia, vuol dire che non è lui.

PASQUALOTTO E DETTI
LORENA: ok, signore della scientifica, abbiamo scagionato Michele…chi è il prossimo indagato?

PASQUALOTTO : ( uomo sui 55-60 anni sordomuto…scende le scale, fa dei gesti come se volesse dire qualcosa a donna Carmela, lascia una busta poi saluta e se ne va) (ESCE)

GIUSEPPINA: ‘o muto? No, no, non ci posso mai credere!! Può mai essere che se la fa con il Muto?

VALENTINA: E come non può essere? Quello è vedovo e non ha nulla da spartire. Tiene una bella pensione…tutto sommato brutto non è…se ‘a tipa sta con il fuoco ardente deve pure sfogare…

CARMELA: e poi il muto non può nemmeno andare in giro a raccontarlo…tanto non parla.

ADRIANA: ( categorica) non è Pasqualotto!

VALENTINA:E perché?

ADRIANA: Perché quando sentivo dire: Mio Dio….Madonna…Mio Dio…Madonna…si sentiva chiaramente la voce di un uomo. Quello è muto e non può essere.

GIUSEPPINA: Giusto. A questa cosa non ci avevamo pensato… questo pure è vero!! Uhè, zitte zitte, sta arrivando <<‘o chine ‘e corne>>!
LORENA🙁 a tutte) ahèèè, ora dovete fare un altro round con questo? ( a Carmela) Mamma, io devo uscire, vado dentro a prepararmi…(ESCE)

G. PISCITELLI e DETTE

G. PISCITELLI: ( Entrando) Buongiorno  Carmela, e Salvatore? Vedo che ultimamente la portineria è sempre affollata, come mai? ( sarcastico) state tenendo un corso di taglio e cucito?

VALENTINA: no, stiamo studiando la lavorazione dell’avorio!

G. PISCITELLI: ( stupito) davvero? La lavorazione dell’avorio?

ADRIANA: si si, sapete…si prendono le zanne e soprattutto le corna degli animali, tipo elefante, rinoceronte e si fanno dei  soprammobili e dei gioielli di bigiotteria.

G. PISCITELLI: si si, lo so da dove proviene l’avorio, e so pure che per ottenerlo si devono uccidere tanti animali innocenti. In Africa gli elefanti sono stati sterminati per questo motivo. 

VALENTINA: Non vi preoccupate, in Europa (sottolineando)”l’avorio” si ottiene anche da altre fonti.

G. PISCITELLI: altre fonti? E quali?

ADRIANA: ( ironica ) da altri animali che tengono le “corna”.

G. PISCITELLI: ( non capendo) E che cambia? Pure se si prende l’avorio dai cervi, dai trichechi, dai
denti degli ippopotami o dalle renne e dagli stambecchi…sempre animali uccisi sono! 

CARMELA: ( rincuorandolo) nossignore, l’avorio che lavoriamo noi non fa morti…il nostro è un  avorio proveniente da zanne e corne che non ammazzano gli animali cornuti. ( sghignazzano)

G. PISCITELLI: Mah, questa cosa che mi dite mi sembra alquanto strana. Ad ogni modo io sono dell’idea che è meglio acquistare materiale diverso per scongiurare il bracconaggio.

GIUSEPPINA: e allora dobbiamo cambiare attività….vabbè, ora lasciamo stare ( cambiando discorso)…signor Gianni, oggi niente lavoro?

G. PISCITELLI: come no, sono arrivato un’oretta prima da lavoro perché poi più tardi devo andare a Napoli e mi voglio anticipare per non far tardi stasera.

CARMELA: Ah giusto, così stai un po’ in più con la tua signora.

ADRIANA: esatto, quella poi se è rimasta sola la settimana scorsa…un po’ di compagnia gliela dovete fare altrimenti la poveretta si annoia.

G. PISCITELLI: ( gioioso) Ma no, che si annoia? Come si vede che non conoscete la mia signora. Mia moglie è una donna dalle mille risorse. Non si annoia mai!

CARMELA: ( allusiva) e se lo dici tu

VALENTINA: Davvero? Non si annoia mai? E beata lei!! Io invece tra la lavatrice, il ferro da stiro, la lavastoviglie, il folletto, lo sbattitore, il tostapane, la bistecchiera sto sempre a litigare con gli elettrodomestici.

CARMELA: e non solo con loro, pure con le vicine di casa…è vero Giuseppì?

GIUSEPPINA: ( annuendo) e come non è vero!

G. PISCITELLI: su su, forza e coraggio…la vita è troppo bella per passarla a litigare.  Siate sempre solari e pimpanti (sorride) Signore, vi saluto vado sopra a raggiungere la mia mogliettina.

GIUSEPPINA: ( mentre G. Piscitelli si gira per andarsene) E fate attenzione al telaio della porta di entrata. ( mima con la mano le corna che urtano contro il telaio della porta)

G. PISCITELLI: ( girandosi) come?

ADRIANA: no, dicevo, voi siete un gran bel pezzo d’uomo, fate attenzione alla porta.

G. PISCITELLI: ( sorridendo) Dottoressa, è vero sono grosso , ma mica sono un balenotto.
                                               POSTINA e DETTI
RAGAZZA VOLANTINAGGIO
: ( entrando) Buongiorno, signora posso lasciare qui le bollette?

G. PISCITELLI: uhè, ma sempre bollette portate? Mai un assegno o un vaglia?

POSTINA: Perché avete bisogno di soldi voi?

G. PISCITELLI:i soldi non sono mai troppi.

POSTINA: è verò, ma se si è troppo ricchi poi c’è il rischio del pizzo e dei sequestri…meglio di no.

G. PISCITELLI: ma che teoria bislacca è? Portami i soldi ed io corro volentieri il rischio(ESCE)

POSTINA: ma tu guarda un po’!! E già, altrimenti la moglie come fa a tenersi tutta tosta tosta?Ma pensa alle corna tue! ( le signore ridono tutte) Signore belle, voi ridete? E che c’è da ridere?
( sottovoce) Voi non sapete nulla!! Ma voi sapete perché sti Piscitelli si sono trasferiti qui? Prima abitavano dall’altra parte della città…poi la moglie di questo deficiente si trovò un amante più vecchio di lei, un vigile urbano più anziano di lei di circa 10 anni, poi lui la scoprì e successe un casino. Lui che voleva ammazzare il vigile. Sono stati due anni circa separati, poi 6 mesi fa hanno fatto pace…ma il marito, per ovviare alle tante voci che giravano su sua moglie, si è voluto trasferire da quel quartiere. Ma io che giro tutta la città per portare la posta certe cose le so. Quello ( alludendo al Piscitelli) ha più corne lui che una mandria di tori.

ADRIANA: ma la moglie se la fa ancora con il vigile?

POSTINA
: No, no…quando mai? Ahèèè, la moglie del vigile lo seppe e successe l’inferno anche lì.
Il vigile chiese il trasferimento ed ora fa servizio ad Arezzo in Toscana. Quindi non sta più qua!!

CARMELA: e ora la Piscitelli non ha più nessuno?

POSTINA: non lo so…ma non ci metterei la mano sul fuoco. Quella è troppo una rovina famiglie. Sapete come la chiamavano nel quartiere dove abitavano prima?

VALENTINA: no, come la chiamavano??

POSTINA: Voi tenete presente quella canzone di De Andrè? E così la chiamavano: “Boccadirosa la Ninfomane”! Gesù Gesù, quella davvero sta canzone sembra scritta per lei. ( le signore ridono) Signore, non ridete, voi non avete idea di quello che riesce a combinare. Guardatevi i vostri mariti da quella. Ed ora non mi dite niente, io devo continuare il giro altrimenti non ce la faccio. (ESCE)

( all’improvviso dalle scale dei piani superiori si sentono delle urla disumane  nel condominio…minacce e insulti di ogni genere)

CARMELA: uhè uhè. Ma chi è che sta litigando? ( rivolgendosi a Giuseppina e Valentina) voi due state qua e non può essere…chi è che ora sta facendo sto casino?
        SALVATORE, G. PISCITELLI, MARIELLA e DETTE

SALVATORE: ( all’improvviso dalle scale appare  Salvatore vistosamente scomposto e con tumefazioni sul volto) Questo è pazzo! Questo è pazzo!

CARMELA: ( spaventata così come pure le altre condomine) Oh mio Dio! Ma che è successo?

SALVATORE: Carmela, per favore chiama il 113, fa arrivare la polizia che questo è pazzo.

CARMELA: ma questo chi? Si può sapere che è successo? Chi ti ha picchiato?

MARIELLA: ( Entrando sulla scena con un baby doll corto abbastanza sexy e visibilmente sconvolta) Aiuto…aiuto…aiutatemi, mio marito vuole uccidere il portinaio.

G. PISCITELLI: (ENTRA) ( irrompendo sulla scena con un coltello in mano da cucina) Vieni qua, uomo di 4 soldi, vieni qua!! Ti devo staccare la testa da sopra al collo!

LORENA: ( entrando in scena) No..no…aiuto..aiuto…ma che volete fare? Ma siete fuori di testa?

ADRIANA: ( facendo da scudo umano con Valentina e Giuseppina) no no…signor Gianni, non fate sciocchezze? Non fate idiozie!! Dopo ve ne pentireste per tutta la vita.

LORENA: ( al padre) papà..papà, ma che è successo?

G. PISCITELLI: ( furioso) Uomo di merda… feccia, mappina, bastardo,  dillo a tua figlia ….diglielo a tua moglie cosa stavi facendo sul letto di casa mia con quest’altra lurida puttana!

MARIELLA: ( piangendo) Gianni, perdonami, perdonami, è stato solo un momento di debolezza ma non succederà mai più….non succederà più…

G. PISCITELLI: e certo che non succederà più…un errore è scusabile ma due no. Ora ti rimanderò nel ghetto dove ti ho trovata.

CARMELA: ( realizzando definitivamente) scoppia a piangere. No, no, non può essere..non può essere. Mio marito…è stato mio marito! E’ lui l’amante della Piscitelli!

LORENA: ( sgomento generale delle signore)…(poial padre) Tu? Sei tu? L’amante di questa lurida schifosa sei tu? Oh mio Dio…Oh mio Dio…no...Ti odio, ti odio, non voglio vederti mai più….mi fai schifo! Mi fai pena. Vigliacco, infame, sei un lurido verme( si avvicina al padre e gli da una serie di schiaffi sulla testa che nel frattempo è protetta dalle braccia dello stesso Salvatore.  Giuseppina e Valentina si avvicinano a Lorena e la staccano dal padre. Carmela è in piana crisi di pianto).

MARIELLA: Non volevo, vi giuro che non volevo. Perdonatemi. E’ stato la debolezza di un attimo!

ADRIANA: Un attimo? Hai il coraggio di dire un attimo? Tu la settimana scorsa hai fatto un’arte!

MARIELLA: io, ma cosa dite? Ma state delirando? Non vi permettete proprio di fare certe insinuazioni.
ADRIANA: azz, ma vuoi vedere che ora io sono la “nguacchiera” e voi la santarellina? La settimana scorsa avete fatto ‘o teatro tutte le sere che si sentiva per tutto il palazzo.

G. PISCITELLI: la settimana scorsa? Come la settimana scorsa? Mentre io ero a Milano?

ADRIANA: si, io dalla mia stanza sentivo dei gemiti di piacere ( mima) ahhhh, uhmmm, siiiiìì…ed ho pensato che eravate voi…invece ora ho capito…voi eravate a Milano e con vostra moglie c’era il portinaio!
SALVATORE: (…tra se…) Ovvilloco…mò so’ muort’ mo’ !

CARMELA: già, era lui…il bastardo e la svergognata!

LORENA: non ci posso credere…è assurdo, è semplicemente assurdo. Ma che viscido, che serpente!

G. PISCITELLI: il serpente e la vipera! Che bella accoppiata!

MARIELLA: ( stufa di essere offesa e insorgendo) eh si…si…lo ammetto…si l’ho tradito, l’ho tradito! Sono una vipera? Sono una poco di buono? Una mignotta? Pensate quello che volete. Si, l’ho tradito, ok?  E non me ne pento! Non me ne pento affatto!

CARMELA: mò a sta zoccola ‘a ncasa* (* schiaccio) con la testa nel muro!

MARIELLA: ( decisa) No, non mi pento. Sono stufa di lui, dei suoi modi, delle sue assenze, del suo pensare sempre e solo al lavoro. Guardatemi, guardatemi bene…io sono una donna ancora giovane, ho bisogno di vivere la vita e di viverla serenamente. Invece lui no, lui è sempre ossessionato dai soldi, dai conti in banca, dal DIO danaro, da cosa fare per guadagnare. Venale a più non posso. Avaro fino al midollo. Non compra l’auto per non consumare soldi. Non andiamo in vacanza perché è tempo perso e si perdono soldi non sbrigando pratiche in ufficio. Io posso capire un uomo che deve lavorare per mantenere la famiglia, ma non uno come lui che con tanti soldi giacenti  in banca non compra una casa per non avere mancanza di liquidità. Noi che ci potremmo permettere una casa nostra ed invece siamo in affitto in un condominio. I soldi…i soldi…pensa solo ai suoi soldi.
E poi un figlio, ogni coppia che si sposa cosa vuole realizzare nella vita? Il sogno di avere un figlio e lui? Lui no! Lui non ama i bambini perché danno noia, piangono, fanno capricci  e portano spese.
( rivolgendosi a Giuseppina e Valentina)  Voi avete dei figli? E voi? ( le due annuiscono) Ed io no! Io sono giovane...sono bella, sono fertile, ma non posso averli perché il balordo ha deciso che non dobbiamo avere figli! ( piangendo) Una moglie senza figli che da sempre deve fare l’amore con il marito con un profilattico per paura della gravidanza. Ma queste cose non si decidono in due? Chi sei tu per togliere a me la gioia della maternità? Io voglio diventare mamma. Voglio avere un figlio da crescere nel mio grembo. Un figlio da poter allattare…da coccolare e da educare quando cresce. Chiedo troppo? Chiedo la luna nel pozzo?
E la mia rabbia bolle…bolle fino a farmi fare cose solo per farti un dispetto. 
Non mi importava andare a letto con un uomo giovane, bello, palestrato. No, avrebbe pensato che il mio era solo un desiderio sessuale. Ed invece no, a me bastava un uomo, uno qualsiasi anche più grasso e più vecchio.

SALVATORE: ( tra se) eh, ha dato l’uosso ‘o cane!

MARIELLA: Io andavo a letto con il mio amante solo perché desideravo ferire mio marito e ad ogni carezza, ad ogni sussulto pensavo nella mia mente che vendetta era fatta. lo so che non è giusto di fronte ad altre donne, lo so che facendo questo metto scompensi in altre famiglie, ma io lo dovevo ferire. Anzi lo “volevo ferire”.
Ogni orgasmo provato è stato come se gli avessi dato una coltellata nel petto…e queste, mie care signore, sono coltellatate che non feriscono il corpo ma che “squartano” la mente….e all’idea che l’avevo reso cornuto …gioivo…ansimavo…e godevo…solo Dio sa quanto godevo…

ADRIANA: ( intervenendo tra se)  no..no…lo so pure io, testimonio e confermo!

MARIELLA: ( rivolto al marito) Dì a questa gente quante volte mi hai picchiata perché ti chiedevo di andare a vedere un film. Dì a questa gente quante volte mi hai risposto da schifo perché ti chiedevo di andare a vedere una commedia a teatro. E quando andavamo a comprare della biancheria nuova il casino che facevi il ritorno a casa…dì quante urla facevi se andavo a comprare degli alimenti più pregiati e quindi più costosi. Mi hai esasperato. Mi hai reso la vita un inferno.
Si, si, ti ho tradito e non me ne pento affatto!!

G. PISCITELLI: vergognati, sei solo una volgare prostituta… una vita di sacrifici, dedicata alla carriera e al nostro ceto sociale, dedicata al lavoro, ad affermarmi nella vita e tu pensi alle cose effimere? Al teatro, al cinema, ai figli. E poi tradirmi con un portinaio più vecchio di me di 20 anni?( furioso) Sei senza vergogna. Lo devo uccidere…lo devo uccidere! Lo devo ridurre a pezzetti

CARMELA: ( temeraria si fa davanti) Ma chi vuoi uccidere? Chi vuoi uccidere? Lui? ( indicando il portinaio) E poi vuoi uccidere solo mio marito? Uccidi prima tua moglie o lei è meno colpevole? Ma non lo hai sentito che lui è stato solo uno “strumento” nelle mani di tua moglie?

VALENTINA: ( tra se… ironicamente) …e che strumento!

CARMELA: Io non lo perdonerò mai…ma sto farabutto è anche il padre di mia figlia ed è per lei che ti chiedo di lasciarlo stare. E poi, Giovanni, guardami in faccia, anzi guardami negli occhi ..qua le corne le teniamo tutti e due…vale la pena andare in galera per loro due??

G. PISCITELLI: non mi interessa, lo devo ammazzare.

ADRIANA: Lo volete uccidere? Bene, e allora andiamo con ordine, andate prima ad uccidere il vigile ad Arezzo e poi quando tornate con il coltello lordo del suo sangue venite ad ammazzare pure don Salvatore!!

SALVATORE: il vigile?

CARMELA: perché, “strunzo”, credevi di essere il primo ed il solo a te fa a sta zuzzosa?

G. PISCITELLI: ma..ma allora voi sapevate già anche del vigile?( gelandosi)  Che vergogna … che vergogna…ormai tutta la città sa che sono un uomo tradito. ( riflettendo) Ah ecco perché parlavate di zanne, corne di avorio…erano battute sottili e subliminali per farmi capire che ero un cornuto.

ADRIANA: ( annuendo) e certo che lo sapevamo già! Ma nella vita solo alla morte non c’è rimedio. Fate una cosa…salite sopra con vostra moglie e cercate di trovare un accordo. Avete sentito di cosa vi ha accusato? Se ci tenete alla vostra unione…trovate un punto d’incontro, cercate di compenetrarvi nelle esigenze degli altri  oppure decidete per la separazione. Ma lasciate perdere sto coltello che non serve a nulla.

G. PISCITELLI: no, no, come faccio a perdonarla? Un altro tradimento non lo posso accettare!!

ADRIANA: uno o due che cambia? Fate come avete fatto l’altra volta. Solo che ora sapete bene cosa è che non va. Le corna? E lo dite a me? Mio marito pure me le ha fatte. Chi è che non ce l’ha?

PROF. MICUCCIO, LUDOVICO, TONINO, RAFILUCCIO e DETTI
( entrano nel palazzo e vedono la signora Mariella in baby doll  e ovviamente non le staccano gli occhi da dosso)
Prof. MICUCCIO
: Oh oh…accipicchia che bella sorpresa oggi giù all’atrio!! Devo dire la verità, don Salvatò, da quando mi sono fatto tifoso della Juve mi va tutto meglio. E quando mai rientrando a casa ho trovato una signora nell’atrio così? E io da oggi in poi salgo e scendo ogni ¼ d’ora.

ADRIANA: professò, voi siete della Juve e tenete per la zebra, (sottovoce) Gianni è del Torino e tiene per il toro, forza, andate su nei vostri appartamenti e sgombrate l’atrio. ( ridendo il prof. Micuccio ESCE)

LUDOVICO:
Signora Adriana, un poco di pazienza
sto ammirando la signora in tutta la sua avvenenza
devo dire che l’impatto è stato inaspettato
ma devo dire anche che è più che azzeccato.
La coscia è armoniosa e anche depilata
che già fa partire la mia mente malata
la guardo solo un altro pochettino
così poi la sogno di notte e di mattino… 

G. PISCITELLI: ( seccato) ma che devo fare? Gli devo rompere il muso a stu muccuso?

ADRIANA: ( A Ludovico) uhè uhè, ma che vuoi sognare di sera e di mattino?? E jamme belle jààààà ( lo spinge verso le scale per farlo salire nel suo appartamento. Ludovico ESCE).

G. PISCITELLI: lo vedete? Uno zimbello…dottoressa ormai sono diventato uno zimbello. Uno zimbello per tutta la città.

ADRIANA: lo vedete che siete ancoro geloso di lei? Vuol dire che comunque ancora l’amate. Su, andate sopra a parlare con vostra moglie ( ESCONO Giuseppina, Valentina, Mariella e Gianni Piscitelli).

TONINO: (scendendo dalle scale) Salvatore, donna Carmela, ma cos’è sto trambusto nelle scale?? Ho visto tanti condomini salire, la signora Piscitelli mezza spogliata che stava sulle scale…il marito con un coltello in mano, lo devo andare a dire a mio padre?

SALVATORE: (seccato) E vai va…almeno una volta tanto la vede pure lui una femmina bona…è sempre abituato a vedere a “chillo cuoppo ‘e mammata”* (* donna poco piacente)!!!

TONINO: Mia mamma è un cuoppo?  Avete detto che mia mamma è un cuoppo?

RAFILUCCIO: ( entrando nel palazzo con la solita rivista in mano) No, se è per questo è nu cuoppo pure sorete!! Visto che stai qua diglielo per imbasciata fatta che io sono già fidanzato e non la voglio. Senza che mi manda i Whatsapp tutti i giorni, ok? Se li vede la mia ragazza va a finire che la prende per i capelli, io t’aggio avvisato.(poi al portinaio) Don Salvatò, date questo a Camilla. Lei già sa. Ciao (ESCE)

TONINO: ( urlandogli dietro) Mia sorella con un figlio di un giornalaio? Si si, te la puoi solo sognare ( con tono sprezzante) E a voi bene, ora glielo vado a dire e vi faccio cacciare.

SALVATORE
: ( nel frattempo Carmela mette due valigie sull’atrio) Sta tranquillo, non ti affannare, già mi sta cacciando mia moglie! Va, va prima che ti prenda a calci nel culo. ( Tonino iroso Esce)

CARMELA: e tu questo meriteresti, di essere cacciato di casa. Ma io sono una signora, non voglio che tu perda il lavoro. Tua figlia ha bisogno ancora di te. Le valigie le ho fatte per me. Sono io che me ne vado da questa casa perché non voglio avere a che fare nulla con un uomo viscido come te.

SALVATORE: ( va verso la moglie e cerca di fermarla) Carmè, lasciati spiegare, ho sbagliato, ho fatto una fesseria ma mi sono pentito. Tutti possono sbagliare, ma resta qua. ( cerca di trattenerla)

CARMELA: ( svincolandosi) Non mi toccare, non mi toccare, le tue mani mi fanno schifo!

SALVATORE: No, Carmela, non te ne andare…ed io come faccio senza te? Che valore ha la mia vita senza di te?

CARMELA: ci dovevi pensare prima, non adesso! Mo’ è troppo tardi. Ormai il giocattolo si è rotto e l’hai rotto tu con la tua infamia. Io ti ho dato la mia vita. Non ti ho mai tradito e mai ingannato. Ti ho sempre servito come un prete all’altare.

SALVATORE: Non lo dire!! Non lo dire! Tu lo sai che ti voglio bene…che ti amo…( la moglie si gira dall’altra parte per non guardarlo in faccia e lui...chiamando…) Lorena! Lorena!

LORENA: (uscendo) Che c’è?

SALVATORE: Ma la vedi tua mamma?? Se ne vuole andare! Vuole lasciarci qui da  soli …diglielo pure tu che noi abbiamo bisogno di lei…che è la nostra vita…che è il nostro unico amore.

LORENA: vuole lasciarci? ( ride sarcasticamente) No, sbagli. Vuole lasciarti! ( va un attimo dentro e riesce con una valigia anche lei) io vado con lei,  sarai tu che resterai solo. 

SALVATORE: ( scoppia a piangere)…no…no…vi prego…vi prego….vi chiedo scusa..vi chiedo scusa…ho commesso una porcata ma mi sono amaramente pentito…chiedo scusa…scusa…

LORENA:( a muso duro mentre  si fanno le mezze luci e uno spot illumina solo Lorena) Scusa, ma quale scusa?? Io sto ancora cercando di capire  il modo in cui continuavi a ingannare mamma e me. Tu pensavi che nessuno venisse a sapere del tuo inconfessato peccato?
Ma che vigliacco!
Sei solo un lurido codardo che ha infangato l’innocenza di un amore.
Un amore vissuto, a quanto pare,  a senso unico. Solo da parte di mia mamma.  
Vergognati.
Hai avuto una relazione per chissà quante volte con una femmina che prendeva in giro tutti per la sua ( sprezzante) mancanza di carattere, la sua stoltezza e la sua  volgare inettitudine!!
È sorprendente, troppo, dato che hai lasciato intendere  a tutti noi che quella donna era una poco di buono e con le altre signore del condominio la schernivi e spettegolavi su di lei.
Che uomo di bassa lega. Ci andavi a letto e alle spalle la prendevi anche in giro.
( Alzando il tono)
Come hai potuto sapendo bene la viltà che stavi consumando?
Forse la cosa più problematica da sopportare, quella che ci lacera il cuore, quella che ci provoca fitte dolorose e laceranti,  è sapere che non sei a conoscenza dei danni che hai causato alla nostra famiglia.
( Delusa) Tu che hai basato il nostro rapporto di famiglia sulle menzogne e l’hai condito di volgari e nauseabonde bugie,volevi impartire a me lezioni di buon comportamento? ( risata ironica)
Tu che davanti alla gente hai sempre voluto insegnarmi la vita?
Ma la vita è cinica e sarcastica e ognuno, purtroppo,  la impara a proprie spese.
E poi…con quale subdolo coraggio?
( alzando il tono) Con quale meschino ardire?
Ma non ti rendi conto che il tuo comportamento ha lasciato ferite profonde che non potranno mai guarire?? Spesso insinui la mia mancanza di sentimenti, la mia chiusura verso di te…ma come potrei mai spartire i miei pensieri,  i miei sogni, le mie aspettative con gli altri quando la persona di cui una figlia dovrebbe avere la massima fiducia e su cui dovrebbe poter contare è solo un uomo senza cuore e senza dignità?
Guardami, guardami bene …perché è l’ultima volta che ti concederò di farlo.
Ho sempre sognato di andare all’altare a sposarmi con te che mi ci accompagnavi tenendomi per un braccio. Ora solo al pensiero mi viene il voltastomaco. Anzi peggio, mi viene da vomitare. Papà guardami, si, guardami e fallo per l’ultima volta perché da questo momento la mia faccia non la vedrai mai più….mai più! (prendono le valigie ed ESCE con la mamma…intanto le luci si abbassano totalmente e un occhio di bue illumina solo salvatore al centro della scena che in questo momento sta fermo e guarda le uscire…le segue con lo sguardo….poi…  )

SALVATORE: ( come se stesse ancora parlando con la moglie) te ne vai? Hai ragione…lo so, ho distrutto una famiglia ed ora ti vedo andare via. Via per sempre. Quanti ricordi. Quante emozioni vissute insieme a te. Quante notti insonni quando nostra figlia non voleva dormire e la mettevamo al centro del nostro letto. Che debole sono stato! Debole, fesso e permaloso! Ma, anche se non mi hai dato il tempo ed il modo di spiegarmi, ti voglio dire che in parte è anche colpa tua. Una colpa veniale. Si, perchè tu non te ne accorgevi, ma mi ferivi. Quante volte mi hai deriso sulla mia sessualità? Quante volte davanti a chi ti trovavi mi prendevi in giro sul fatto che non ero più prestante come da giovane? Lo so,  tu sei una donna spiritosa e allegra e volevi solo scherzare, io lo so, ma quelle tue goliardiche parole suonavano nella mia mente come dei cannoni sparati al cuore. Lo so, non è una giustificazione valida. Non lo è affato…ma un uomo che comincia a vedere crescere la sua età e a sentire la propria consorte che si lamenta su queste cose…cerca conferme…conferme sul suo essere ancora UOMO.
Quando poi questa conferma la cerchi in un’altra donna anche più giovane…la trovi e ti tranquillizzi psicologicamente…ti senti UOMO.
Si UOMO, ( ride) tutto questo solo per un fattore psicologico. Nel mondo si tradisce per cosa? La maggior parte delle volte la donna per sentirsi ancora bella, attraente e desiderata e il maschio per sentirsi  UOMO.
Quando succede quello che è accaduto a noi ti rendi conto di essere  un uomo, si un
UOMO di MERDA!




                                                                         FINE