Il paese di Porcellopoli

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IL PAESE DI PORCELLOPOLI

(Esmeralda)

COMMEDIA  IN TRE ATTI

DI   FRANCO  ROGGERO

ISCRITTO SIAE  POSIZIONE  N. 182990

PERSONAGGI

                  

                    ED INTERPRETI

Esmeralda                                      La zingara

Medardo                                          Il saltimbanco

Monsù Guglielmo                        Il sindaco

Matteo                                              Messo comunale                           

Monsù Vincens                             Pensionato                                  

Giusy                                                 La fidanzata                                     

Madama  Borél                              La pettegola del paese

Berto                                                 Il barista                                                Don  Carlino                                   Il  parroco                                       Madama  Rosa                               Moglie del sindaco

Alessio                                              Ragazzino

Evaristo Lo Bue                            L’onorevole  

Clorinda                                           L’artista                                             

ATTO   PRIMO

La scena -  Piazza del paese Al mattino verso le nove.Un pensionato siede da solo

sull’unica panchina all’ombra di un albero.Il bar è ancora chiuso.Sulla piazza non c’è nessuno.

Pensionato-          Un po’ di pace,un po’ di tranquillità..Finalmente !

Ah,ma come së stà bin ,al fresch…gnùn che ad rompa i ciàp ( apre il giornale) Vedoma l’òn che a dìs ël giornal,la busiàrda …dunque…(legge)

                   “Genovese trova bottone nero e per non sprecarlo fa studiare il figlio

da prete” …costa a l’è bela (gira pagina e legge) Cronaca nera “Scontro frontale fra due carri funebri..bum..un resuscitato “..Còse da màt …vedoma costa..”Moglie uccide il marito col

ferro da stiro,perché aveva preso una brutta piega! “ Còse neire!

“Amante diabolico si cosparge di colonia davanti alla pater atterrita e si dà fuoco  gridando “Toh,la banana flambé”...Costa i l’hai pà capìla

Messo Comunale - ( entra canterellado con una grossa scopa.Fa anche lo spazzino)

                   Salve monsù  Vincens,bela giornà,eh ?

Pensionato-( lo ignora,fa finta di non sentirlo)

Messo-       Eh certo che con l’età as perdo i mej…A l’è cò ‘n po’ ciòrgn ,monsù

 Vincens ?(Intanto gli si avvicina scopando) Un  po’ ‘d poer,né… che a l’abbia pasiensa,a son tre meis che a pieuv nen …

Pensionato-(Continuando a leggere)- Ah si ?

Messo  -     Ma chel a l’è sempre ‘d bonimour parej ?

Pensionato - Sempre !

Messo -       A l’ha nen durmì bin,a l’ha nen digerì?

Pensionato – No,a l’è che i son surtì da cà per stè  an pòch tranquill e ‘nvece

i treuvo ‘n fafiuchè che  an romp…. i cosiddetti !

Messo –      Che a disa nen parei…Ch’a me scusa,ch’ a aussa ‘n pòch la gamba

(scopa prima sotto una gamba poi sotto l’altra,gran confusione)

                   I ciàmo scusa,né,ma il lavoro lo impone !

Pensionato – (Arrabbiato, legge)  Cacciatore uccide per sbaglio padre di 16

          figli..l’avija scambialo për un conìj…

Messo – (ride) Costa a l’è bela!

Pensionato – A fa pà rije…( lo guarda in cagnesco)           

FIDANZATA –(ENTRA agitatissima e rivolgendosi al messo) – Scusi,che ore sono

per favore ?

Messo  -     (fa per rispondere guardando l’orologio) Oh ! Ho dimenticato l’orolo-

                   gio ! Lo chieda al signore,è tanto gentile !

Fidanzata – (rivolgendosi al pensionato) Scusi,che ore sono per favore ?

Pensionato- A l’è ora che as compra ‘na mostra !

Messo-       La gentilessa an persona !

Fidanzata   - Su sia bravo,mi dica che ore sono …

Pensionato –(tira fuori con molta calma la cipolla)A l’è ,anzi sono le 9 e sette minuti,

                   trentasette secondi e sei decimi,a veul cò saveje l’ora ‘d Tokio ?

Fidanzata-  No,no,grazie,mi basta …(Poi urla) Ah,che disgrazia!!

Messo-       Non gridi così,che il signore è malato di cuore…A peul pièje ‘n colp apoplettico e ZAC ! Pùò morire sul colpo ! A venta fe tension,a l’è vera

                   Signor Vincenzo ?Bisogna avere riguardo con quelli che hanno già una gamba di qua e una di là….

Pensionato - ( fa le corna) Tocoma fer ! Ma mi son mnùita sì për lési ‘n santa pas

                   ël giornal…

Fidanzata   - ( si siede vicino sulla panchina) Mi scusi per favore,che ore sono ?

Pensionato  - Ma se gliel’ho appena detto.sono le 9 e sette minuti,quasi otto…

Fidanzata   - Come ,quasi otto !?

Messo         - Si a venta esse pì precis,tròp facil dì sette quasi otto …Nella

vita  a i va la precision !

Pensionato - Ca me scusa (rivolto al messo) Ma a chel còsa a i na frega ?

Messo         - (continuando a scopare) A mi ,niente,disija,tant per dì…( si allontana

                   mentre la ragazza comincia a passeggiare su e giù nervosamente.

                   Poi rivolto al pubblico) Perché uno dice…ma tu quante gambe hai..eh

                   ne ho tre ..quasi quattro…( Poi guardandosi una mano) E tu quante dita

hai? Ne ho tre,quasi quattro,anzi cinque  o sei …Eh,bisogna essere precisi nella vita!(Conta quante dita ha,grattandosi un po’ la testa,per-

chè i conti non tornano e si allontana un po’)

Fidanzata   - Disgraziato ! Vigliacco ! Ah,ma me la pagherà cara !

Pensionato - Ma all’ha con mi ?

Messo         - Si,si,pròpe con chel…il lupo perde il pelo ma non il vizio !

Fidanzata   - Ma no,dicevo del mio fidanzato che non arriva !!! Tre minuti di ritardo!Ah,questi uomini !Ah,ma se osa ancora presentarsi davanti a me,giuro che lo strozzo !

Messo         - Si calmi,non faccia così,magari avrà trovato un’altra..nen per butè mal,né….

Fidanzata   - Lei stia zitto,che ce n’è anche per lei…( Poi rivolto al pensionato )

                   Ha sentito cos’ha detto ? (Lo strattona) Mi dica che non è vero o io

                    mi ammazzo !

Pensionato -( Spostandosi ) Ma cosa vuole che ne sappia io !Sai gnanca chi a sia il suo fidanzato ! E adesso mi faccia il piacere,che a vada cantè an n’autra cort ! ( la spinge via e si rimette a leggere il giornale,mentre la donna esce piangendo )

Messo         - Bravo, a l’ha pròpe combinala bel ! Ma as vergògna nen fe piorè na bela fija parei ! Ca guarda ,monsù Vincens,che se as massa, chel all’ha sla coscienza !

Pensionato – As massa nen,sta tranquil…( Si rimette a leggere)

Messo         - ( Rivolto al pubblico) Vedo già i titoli sul giornale: pensionato uccide

una giovane ragazza nel fior degli anni, suicidandola! Il bruto è un cinico sessantenne,sordo ad ogni richiamo.Inutile il disperato tentativo di salvarla dell’eroico operatore ecologico !

                   In prima pagina e sota la foto del mostro!

Pensionato-  E chi  a sarìa ‘el mòstro?

Messo         - Chel,me car monsù Vincens! A sent nen come che a piora cola pòvra

                   fija ?

Pensionato - Mi i sento gnente ! E adès për piesì che a vada fòra d’le cosiddette che

                     mi i  vorìa lessi ‘n pas ël giornal !

Messo         - Alora mi vado…Vist che sì mi …i l’avrìa finì me travaij. Cerèa né…che a me ston-a bìn..e che as cura ‘l fidich….

Pensionato - El fidich a l’è a pòst,basta mach che incontra nen ed gent come chel

                     peui a va tut bin…

Messo         - Alora mi i vado ,né….Arvëdse….

Pensionato - No,no,almeno per anch’euj l’è mei che is vedoma pì nen !

                    ( Il messo esce,il pensionato riprende a leggere il giornale un po’ ner-

                   vosamente.)….Una buona notizia,finalmente…la bomba atomica

                   non causa il cancro !…Meno male (gira pagina)Malasanità…Muore mentre aspetta che gli facciano l’autopsia …Ma che sfortuna !

                   Diamo un’occhiata agli annunci …Vendesi letti per bambini con palle

                   di ottone…Mah,l’hai pà capila …

Fidanzata   -( Arriva di sorpresa) Scusi,che ore sono ?

Pensionato - Torna sì,ma le ho appena detto che sono le nove e …10 minuti ,si calmi!

Fidanzata   -(agitatissima) Si, si calmi,si calmi,ma lei ha un bel dire,ma se lui non arriva,io come faccio !?

Pensionato - Ma chi è lui ? Lui chi …

Fidanzata             - Ma il mio Giandomenico,il mio boy frend…

Pensionato - Ah,ma è uno alto,capelli color topo  …a marcia ‘n po’…

Fidanzata   - Si,si,’è lui,l’ha visto  ?

Pensionato - Mai vistlo e mai conossùlo,e adesso mi lasci leggere in pace il mio giornale ! Vada,vada…

Fidanzata   -(si allontana un po’,poi ritorna di scatto)-Sa cosa le dico,che lei è solo un grande egoista ! Lei pensa solo al suo giornale,mentre attorno a lei la gente soffre.Egoista !Ecco  cosa faccio del suo giornale (  strappa una

pagina e la  fa a pezzettini) Lei non merita altro !(se ne va sdegnosamente)

Pensionato - (Raccoglie  i pezzi del suo giornale e legge su pezzettino)

                     Confusione della Madonna: La  Madonna di Lourdes è

apparsa a Loreto..as capìss pì gnente !

(Arriva di corsa una ZINGARA ,vestita da gitana,si nasconde dietro la panchina del pensionato)                                               

Zingara       - Mi nasconda,mi aiuti,mi stanno inseguendo !

Pensionato  - Chi ? Ma lei chi è ?

Zingara       - (gli fa cenno di tacere) Ssst ! Stia zitto ! Lei non mi ha visto !

( Entra di corsa un tipo strano vestito da saltimbanco)

SALTIMBANCO -  Se la prendol’ammazzo ! Dov’è andata ?

Pensionato - ( Indicando col braccio ) Di là !

                   ( Il saltimbanco  esce di corsa imprecando )

Zingara       - Grazie: mi ha salvato la vita ! ( Si rialza )Voglio farle un regalo,le

leggerò la mano….

Pensionato - Piano,prima mi dica cos’è successo. Perché quell’individuo la seguiva .

Zingara -      E’ una lunga storia ….Ma adesso non ho voglia di raccontarla…Se vuo                 le…  ballerò per lei,sono brava ,sa ?

Pensionato  - ( La guarda stupito) Lei balla per me ?

Zingara       - Certo,se lei vuole…(Schiocca le dita e parte la musica)

                

  ( LA ZINGARA BALLA SULL’ARIA DELL’ABANERA DELLA

                    CARMEN DI BIZET )        

( Intanto si forma un capannello di persone che applaudono- Messo,Sindaco,Madama Borel,Parroco)

Messo         - Brava !!( Applaude)

Parroco      - (Entrando)- Fermi tutti,non diamo scandalo ! Basta,basta !

Sindaco      -Ma non faceva niente di male …Che mal che a i è a balén-e due ???? -

Parroco      -Anche lei signor Sindaco ? Non me lo sarei mai aspettato!

Madama     -Ah dal signor Sindaco a i è da spetèsse sòn e d’autr !

Sindaco      - Come a sarija a dì,madama Borél ,chila che a sa sempre tut ?

Madama     –Ah,mi i sai gnente! Mi i faso i mèi afè…Sai mach che andova

che a i è na bela dòna ‘l nòstr sindich a l’è sempre present…

Sindaco      -Eh ben,còsa a- i è ‘d mal ? Ch’a disa chel signor parroco ?

Madama     -Ah,’d mal a -i na sarija gnente se un a guardèissa mach,ma …..

Sindaco      -Ma… còsa ? ( Piuttosto  risentito)

Madama     – Mèj nen parlè,che se un a parla peui….

Parroco      -Sa ,sa ,basta con ste stòrie! E chel monsù Vincens,che a lassa stè le fije

                   giovo…

Pensionato- Ma mi i l’hai fait gnente,mi i j’era sì che i lessìa ‘l giornal …

Madama     - Eh,i lo savoma da che pè che a sòpia,chel ….

Zingara       - Non è vero,il signore non ha fatto nulla di male,anzi mi ha salvato da           un bruto che mi voleva uccidere !

Madama     -Oh,i son bele nèira ! Chel monsù Vincens a vorìa violentè

sta pòvra fija?

Pensionato - Ma còssa a l’ha capì !Mi i l’hai salvàla !

Messo         - Si,si,l’è vera.Io ho visto tutto ! I j’era cò mi !!

Madama    - Ammi,pòvra dòna  !A i ero an doj,amore di gruppo !Eh già a

basta guardéje an facia: .Vergògna!!Vergògna! E chel Reverendo

che a disa quaicòsa !!!

Parroco      -Certo non pensavo si arrivasse a tanto !

Zingara       Non è vero niente,il signore è un galantuomo che mi ha aiutato! C’è un

                   bruto che si aggira da queste parti,ma non è lui!

Sindaco      - E chi è??

Madama     -E violenta le donne ??...Dov’è..dov’è…?

Pensionato –Che a staga tranquila…per chila…gnùn pericol !

Madama     Maleducà !! Mi im na vado,ma na parleroma ancora !A finìss nen sì !

(ENTRA come una furia la FIDANZATA)

Fidanzata   -Certo che non finisce qui ! (Indicando il pensionato) Eccolo il bruto ! E’                  lui !!!!  Oh, Dio,mi sento svenire !

Sindaco      Ma che succede , a son tuti màt ?

Madama     - Questo è il paese di Porcellopoli!!

Messo         -Certo,qui ci sono i porcelli !

Fidanzata   - Ed anche le porcelle ! (Indica la zingara)

Zingara       -Come sarebbe a dire !?(Si fa avanti con atteggiamento di sfida)

Fidanzata   - (Si fa avanti anche lei minacciosa) Voglio dire quello che ho detto !

Zingara       - Ripetilo se hai il coraggio!

Fidanzata   - Certo che lo ripeto !( Le due donne si azzuffano)

(Sindaco,Parroco e Messo cercano di dividerle.Le due cercano di divincolarsi,

urlando Arriva nel  frattempo il saltimbanco)

Saltimbanco- Ecco tenetela,è lei !(indica la zingara)

Zingara       -Lasciatemi!(Si libera e va con aria minacciosa e di sfida verso il

                   Saltimbanco,che indietreggia per paura) Allora ?

Saltimbanco         - Tenetela ,tenetela,per carità !Che quella mena …

Sindaco      - Ma insomma ,lei chi è ?

Saltimbanco –Io..io…tenetela ! (Il messo la blocca) Ecco io sono il proprietario del

                     Circo.

Sindaco      -Quale circo ?

Saltimbanco –Il Piccolo Circo MEDARDO e lei è la mia aiutante..Sa,noi abbiamo

                   molti animali …e lei non  vuol lavorare,io la pago e lei non lavora !

Zingara       - Non è vero,non mi paga,mi sfrutta !

Madama     – N’àutr ! A i mancava mach pì’l protetor,altro che porcellopoli …

Parroco      -Qui è peggio di Sodoma e Gomorra  !

Saltimbanco -Ma cosa avete capito!...La signora Esmeralda  a veul fè la sgnora,                         non vuol più prendersi cura degli animali…Si rifiuta.

Zingara       -Lo credo bene,vorrei vedere voi al posto mio,e poi io sono un’artista e

                   Non una domatrice !!

Sindaco      -Ma il circo a n’dova a l’è ? I veddo gnùn tendon ‘n gir…

Saltimbanco –Ecco,è che siamo appena arrivati,se attende un momento ,vado a

prendere il circo (ESCE)

Sindaco      - Ma i l’evi ‘l permès ?

Zingara       -Certo che ce l’abbiamo,siamo persone per bene,noi…

Madama  -  Per bene…Porchettopoli.!!....Immagino cosa fate voi due sotto il tendone ….

Zingara       -Io questa l’ammazzo !

Sindaco      - Ferma ! Tènla,ma lei è un ciclone,un maremoto,una furia, a l’è pà

                   na fomna costa sì !

Messo         -( Cerca di tenerla)  A  l’è na  savonëtta a  më scapa da tute le part !

Sindaco      - E  quanti animali avete ?

Zingara       - Un centinaio

Saltibanco - Si e lei li vuole liberare  tutti !( Entra trascinando un piccolo carretto

                   -o carrello per la spesa) Ecco il tendone,ecco il circo !

                   (Tutti si guardano in giro stupiti)

Sindaco       -E  le tigri e i leoni andova a son ?

Saltimbanco – Me li ha rubati tutti lei !(Indica la zingara)

Zingara       -Bugiardo !Te ne ho lasciati tre …

Saltimbanco- Già,e gli altri  47  ? Che fine hanno fatto ?

Zingara       -Io non so niente !

Madama     -I son bele nèira.Mi i na capìsso gnente !

Pensionato - Ma il circo dov’è? Non vedo niente …

Fidanzata   - L’ha fregato lei! Basta guardarla in faccia ,è una ladra !!

Zingara       -Io questa la faccio secca  ( Le due si accapigliano,mentre gli altri tentano di dividerle)

Parroco      -Calma,calma !Nella vita bisogna saper perdonare…

Zingara       - Si,io prima la perdono e poi l’ammazzo!!

Fidanzata   -Vergogna ,rubare ad un povero disgraziato,ad un essere misero e derelitto,un povero scemo che crede di possedere un circo,mentre non ha che quattro stracci laceri !!!

Saltimb.      -Oh,oh,oh !!!!! Calma eh! Non insultiamo !Io posseggo il più Grande 

         Piccolo Circo del Mondo!Il micro circo Medardo.Ho girato le piùgrandi piazze del mondo,compresa la Piazza Rossa…

Zingara       - Si ,lì ci hanno arrestati per vagabondaggio e ci hanno dato tre mesi !

Saltimb       -Non è vero,ci han dato due mesi,non tre !

Madama     -Ci mancavano anche i carcerati in questo paese di Porcellopoli…

Fidanzata   -Ecco,avevo ragione io …

Zingara       -Io ,quella la faccio a pezzettini !Anzi,no,le faccio il malocchio…

                   Occhio,malocchio,papè,papè satàn (Proferisce frasi misteriose e senza

                   senso facendo pure le corna) Tiè..tiè..tiè….

Fidanzata   -(scappa urlando) No,il malocchio no !!!! (Esce)

Madama     - Ròbe neire…

Parroco      - Va de retro Satana !

Pensionato -Oh,esageroma nen,sor prevòst …Ma che malocchio, a son tute stòrie!

Zingara       - Ah si ? …Allora.. tiè !…Alè..papè..satàn,papè satàn !(Fa le corna rivolta al pensionato,il quale rimane con le braccia alzate)

Pensionato – Aiuto,i bogio pì nen i bràss…(Gli altri gli si fanno attorno spaventati)

Madama     - E mi i bogio pi nen i ginoj…Oh pòvra mi..Aiutatemi…

Sindaco      -Basta con sti schers da prèive  ! ( Poi rimane anche lui  bloccato)

                     Aiuto ! I  rièsso pì nen a bogème !

( Tutti rimangono fermi ed immobili nelle posizioni più strane,come paralizzati)

Messo         - Che ‘d rijje !!! Ròba da mòrdse ‘l cul con i dent ëd goma !

Saltimb       - Esmeralda ,smettila,adesso basta,ti sei già divertita troppo!

                   Falli tornare come prima .

Esmeralda -E va bene,ho solo scherzato un po’…

Saltimb       - Allora !? Dai,pronuncia la frase magica per cancellare l’incantesimo.

Esmeralda -Non me la ricordo più….

Saltimb       -Come,non te la ricordi più…!?

Esmeralda -( Con voce e fare dispettoso) Non la ricordo più …( si volta dall’al-

tra parte con aria di sfida)

Parroco      -Su,adesso basta ! Con la magìa non si scherza !

Esmeralda  -Ma io non sto scherzando,dico sul serio ..Non mi ricordo più…

                   Mi sembra…Alè,ma pim..ma pum…via malocchio e..no,non è così…

Saltimb       -Esmeralda ,ti prego,fallo per i nostri animali…

Sindaco      -Basta,toglieteci la magia ed io vi concederò la piazza senza farvela

                   pagare !

Esmeralda - Più vitto e alloggio gratis  !

Sindaco      - Esageroma nen..Su pronunci la frase…

Esmeralda  -Alè..papè..pim pum para..tan pam…No,non funziona…

Madama     -Basta,pietà..

Parroco      - La prego,si sforzi…pensi,pensi…rifletta bene

                   ( Esmeralda passeggia saltellando e ridendo,pronunciando parole   

                     incomprendibili)

Esmeralda  - Più vitto e alloggio…Adesso ricordo…Alì,alè,papé,papì..satàan

                   (Tutti si rimettono in movimento tra un gran vociare ed una gran

                   confusione)

Madama     -E adesso arrestatela,signor sindaco,la faccia arrestare !!!

Esmeralda  - (Salendo su una sedia) Fermi tutti,voi avete promesso !

Sindaco      -Io non ho promesso niente,e se l’ho fatto è perché mi avete costretto!

Parroco      -Il signor Sindaco ha ragione . Gli avete estorto la promessa,pertanto

                   la promessa non è valida…

Saltimb       - Esmeralda,ti supplico   ridammi i miei animali!

Madama .   - Arrestatela  ! Ha rubato e ci ha fatto pure la magia !

Parroco      - Calma,calma,cerchiamo di ragionare ..

Madama     -Con gente come questa non c’è niente  da ragionare.In galera !

                   Vado a ciamè i caramba …

Esmeralda  -Fermi !Non toccatemi,guai a voi !

Saltimbanco- Almeno rendimi  i miei animali!

Messo         - Ma cosa sono,leoni o tigri ?

Saltimbanco –Peggio,peggio ..

Sindaco      - A saràn  pà ed serpent ,che mi an fan sens…

Esmeralda  -No,sono bestioline molto simpatiche..(estrae un sacchettino,lo apre

                   e lo getta verso gli altri) Eccovi serviti  tutti quanti !!!!

Saltimbanco - No,pietà,perché hai fatto questo…i miei poveri animali !

Sindaco      - Ma quali animali,mi i vëddo gnente ….

Madama     - An pijo ‘n gir  ..a venta ciamè i caramba !

Messo         -Ma no , la ragazza scherzava..Ma che  tigri e serpenti !

(cominciano poco a poco tutti a grattarsi,sempre più forte)

Saltimbanco- Le mie pulci ..Le mie pulci !!!Sono rovinato. Il mio circo…

                   (Tutti si grattano,saltellando ed imprecando,mentre Esmeralda ride )

Sindaco      - Ma quali pulci ?

Saltimbanco – Quelle del mio Circo…Esmeralda,chiamale ,non farle scappare !

Madama     - El Circo d’le pùles ??????Mai vist  ‘na còsa parèi…Aiuto !! ( fa per

                   scappare ma il saltimbanco la ferma)

Saltimbanco - Ferma ! Ca scapa nen con le mie pulci!

Madama     - Che as -siè pìja pure le sue pùles ….Mi na fa-so a meno

Sindaco      -( rivolto ad Esmeralda) E lei faccia qualcosa,aiuto ! Queste

                      mordono,sono bestie feroci …( Caos completo)

Zingara       - ( La zingara osserva un po’ divertita,poi lancia un fischio e tutte le pulci tornano nel sacchetto)

Saltimbanco- Sono rovinato !!!

Madama     - In galera,in galera deve andare,signor sindaco,sveglia né…(esce)

Zingara       -Il signor sindaco ha promesso…E voglio anche una brioche a colazione!

Messo         - Eh,magari anche un cappuccino…

Zingara       - Buona idea ! Signor sindaco,ha sentito ??( il sindaco esce imprecando)

                   (Se ne vanno tutti,restano solo il parroco ed il saltimbanco)

Parroco      - Cara figliola,così non va…Bisogna che ti confessi…Dio è misericor-

                   dioso,ti perdonerà !

Zingara       - Perdonarmi di cosa ?

Parroco      -(dimenandosi) Ma dei tuoi peccati !

( Il saltimbanco gli si avvicina e gli toglie una pulce dalla spalla)

Saltimbanco- Mi scusi,reverendo,ma ce n’era ancora una …

Zingara       - Ma io non ho peccati…

Saltimbanco -(Mettendosi le mani nei capelli) Che bestemmia,lei non ha peccati!!!

Parroco      -Ma cara,tutti abbiamo dei peccati,anch’io…

Zingara       - Anche lei ? E allora si confessi,io l’ascolto …

Parroco      -Bè,io…veramente…ecco..

Zingara       -Su,su,dica,non abbia paura…Ha mai  rubato ?

Parroco      -No,mai !

Zingara       -Ha fatto il malocchio a qualcuno ?( il parroco scuote il capo)

                   E con le donne come andiamo,eh…qualche volta..quante volte?

Parroco      -Ecco io …bè…(Poi alzandosi di scatto,arrabbiato) Ma sono io che

                   devo confessare ! Cosa mi fa fare ?...Questa è una magia…

Saltimbanco         - No,stavolta gnun-e magìe…a l’è chel che a l’è an pòch ancutì…Ch’a

                   më scusa né reverendo…Senza offesa…

Parroco      - Bene,allora lei si allontani…

Saltimbanco- Fermo ! Non si muova !! Alzi il piede…(Solleva un piede del parroco)

                   Mi scuso,c’era ancora una pulce…Per poco commetteva un pulcicidio!

Parroco      -Ma si tolga dai piedi,qui stiamo parlando di cose serie e lei viene a

                   scocciarmi con le sue pulci !...Dunque figliola,vuoi confessarti?

                   ( La prende sottobraccio e la porta in un angolo della piazza,mentre il

                   saltimbanco continua a cercare le sue pulci tutt’intorno)

Zingara       -Come vuole lei eminenza.

Parroco      -Io non sono eminenza,sono un semplice curato di campagna !

Zingara       - Ma lei è sposato?

Parroco      -No

Zingara       -Allora ha un’amante ?

Parroco      - (molto agitato si fa il segno della croce più volte) Silenzio !Le

                      domande le faccio io !...Dunque ,conosci i dieci comandamenti ?

Zingara       -Certo che li conosco…Me l’ha insegnati lui (indica il saltimbanco)

Parroco      -Bene,mi compiaccio.

Saltimbanco-Ho fatto del mio meglio…Modestamente,non per vantarmi ma ho una

                    certa cultura…A smija nen,ma a smija…

Parroco      -Allora vediamo se te li ricordi.Qual’è il primo ?

Zingara       - Dunque..Se vedi uno che ti sta antipatico sputagli in un occhio e poi

                    scappa !

Parroco      -Santi del Paradiso !!(Si fa il segno della croce )

Zingara       -Secondo:non ammazzare

Parroco      -Brava,non è il secondo ma va bene lo stesso

Zingara       -Dunque,dicevo…secondo non ammazzare,ma dagli tante botte e poi

                    scappa !E poi c’è il settimo..(guarda il saltimbanco che cerca di

                    svignarsela)..Ecco il settimo…

Parroco      -(Rivolto al saltimbanco) No,no,non scappare che poi tocca a te

Zingara       - Il settimo proprio non lo ricordo,ma lui dice che non serve…

Parroco      -Ah,lui dice così…

Zingara        - E decimo: non desiderare la roba degli altri,ma prendila subito e scappa !

Parroco      - No,no,basta così! Lasciamo stare i comandamenti Dunque adesso

 Adesso confessati...Bestemmie non ne dici mai ?

Zingara       -Mai,ci pensa già lui (indica il saltimbanco)

Saltimbanco –Si,ma dopo io mi confesso.nè..

Parroco      - E dimmi …sei mai stato con un uomo ?

Zingara       - Oh,tanti…

Parroco      -Come tanti ?

Zingara       -Ma noi siamo sempre in mezzo agli uomini,sa lavoriamo soprattutto

                   nelle fiere ed allora ci sono sempre tanti uomini…

Parroco      -Ed hai fornicato ?

Saltimbanco - No,noi solo pulci,niente formiche

Parroco      - Lei stia zitto ,sto confessando.Insomma figliola,hai mai fatto quelle

cose con un uomo?

Zingara.      - Quali cose?

                   ( Il parroco le sussurra nelle orecchie,lei si divincola indignata ed escla-

                   ma )Ma cosa dice,sa che lei è un bel …insomma..uno sporcaccione !

                   Io certe cose non le faccio e se poi le faccio ,si figuri se le vengo

 raccontare a lei !

Parroco      -Ma cos’hai capito ?!Io facevo solo un esempio

Zingara       -Ah ,adesso li chiamate “Esempi” ?Anche il sindaco dell’altro paese voleva farmi quegli esempi…Vi conosco voi uomini …

Parroco      - Ma io non sono un uomo,cioè si…però…

(Zingara e saltimbanco insieme,stupiti)

Zingara       -Non è un uomo!?

Saltimbanco -Ma allora che cos’è ?

Parroco      -Come faccio a spiegarvelo…Ecco io sono  un uomo,però non sono un uomo…Cioè..sono ma non posso… anche se potrei volendo,ma non voglio …Chiaro ? E soprattutto non posso…

Saltimbanco – Altroché…chel.. a sarìa..come i diso..Si..Ma guarda ti còsa che

a venta senti…(poi rivolto al pubblic Al dì d’ancheuj a- i è pì nen

religion !!

Parroco      -Ma lei di che si impiccia,stia zitto !.

Zingara       -Ma non si preoccupi,che adesso c’è il viagra !

Parroco      -Oh,povero me,ma questa è il demonio in persona! Basta,basta,me ne vado !

(ESCE piuttosto arrabbiato)

Saltimbanco         -Oh,che a s’nrabbia nen,sor prevòst…Che l’hai cò provalo mi..e a

                             fonsiona !...e come,se a fonsiona..!!!

          ( I due ridono e la zingara accenna una canzone accompagnandosi con

          Il tamburello.I due improvvisano alcuni passi di danza )

( ARRIVA IL MESSO  che  porta loro  alcune pulci)

Messo         - Guardi un po’,sono vostre ?( Apre la mano e mostra qualcosa,

                    i due osservano con interesse)

Saltimbanco –Ma dove le ha trovate ?

Messo         -. C’è li aveva il cane del sindaco !

Zingara       -Le riporti indietro subito !Non sono nostre e poi noi non trattiamo

 roba  rubata..

Messo         - Ah,no ? (solleva un lembo della coperta che copre il carretto) E tuta

                    sta mercansìa?!

Saltimbanco- Tuta ròba genuin-a,tuta ròba  ch’a ven da la Cina…

Messo         - Ah,certo che i cinesi adès a fan ‘d tut..(estrae un bel salame) Savì-a nen

che i cinèis a fèisso cò i salam ! (Legge) Salumificio Montrucchio di Alba…Ma ieri  per caso eravate adAlba ?

Zingara       - Ehi,ehi,ehi… giù le mani !

Sindaco      -( ENTRANDO )Ancora qui voi due ?  E tu..(Indica il messo) Si,

 propre ti,a l’è mes’ora che it cerco ! It ses sempre an gir a fè gnente e doman dovoma inaugurè la piàssa con la statua,che ai ven anche l’onorevole da Roma,i ti it ses si che it bati la fiàca,sveglia ! …Ma ‘l bar a l’ha pà ancora dovertà ? Ma còssa  as speta ?

Barista       -(arriva di corsa tutto agitato) Salve signor sindaco !Ch’a më scusa

ma oggi è un giorno particolare…A peul  rivè da ‘n moment a l’àutr ..

Sindaco      - Chi ? L’onorevole ?

Barista   -    No,mia fommna a deuv comprè! I spetoma da un moment a l’àutr,

                   a l’è già rivaje la levatris !

Sindaco-     Bene,bene…complimenti e auguri ! Ma noi i spetoma l’onorevole

Presto,presto diamoci da fare  e tu (rivolto al messo) vai a chiamare

la banda e voi sparite,non fatevi vedere in giro.

                   Addobbate tutti balconi !Il discorso…o Dio,andè a ciamé mia fomna,

presto,la fassa,portème  la fassa …(Gran confusione)

Barista       - ( Agitatissimo prepara i tavolini) Signor sindaco, a pìja  quaicòsa ?

Sindaco      - Si forse a l’è mèj…Versa..versa..E la statua dov’è ? Sono rovinato,

                   soma rovinà !

Barista       -Ma no,se arriva è un bene per tutta la famiglia ! Speriamo arrivi presto

Sindaco      - No,no,sono rovinato,bisognerebbe cercare di fermarlo !

Barista       -Per carità,è pericoloso !

Sindaco      -Come sarebbe a dire :è pericoloso?

Barista       - E si ,è già in ritardo di 15 giorni !

Sindaco      - Non ci capisco più niente…i son diventà fòl…

                   ( entrano il messo e  ,la signora Clara moglie del sindaco)

Moglie        - Ecco la fascia,Abelardo ! E i feuj dël discors…ciàpa..(i fogli cadono

                   per terra,gran confusione,nella fretta non riesce ad infilarsi la sciarpa)

Barista       -Ma chel a l’è pì agità che mi…sua fomna a deuv comprè,a speta cò chila ?

Moglie        - Mi speto gnun…Che as figura se a la mia età i speto un cit..e peui con

                   cossì,che…ed neuit a ronfa sempre…a i è poch da speré…Soa fomna a

                   l’è pì fortunà ! Chila a speta .

Sindaco      - Ma chi a speta,anche chila a speta l’onorevole?

Moglie        - Ma che onorevole !As speta ‘n cit…balengo ! Mi sai nen ma sti omo pi

                    a divento vej ,pi a divento ancutì !

Bambino    - (entrando di corsa ) Papà..papà..è nato,è nato…

Barista       -Maschio o femmina ?

Bambino    - Non so,vado a chiedere !

Barista       -Offro da bere a tutti,sono diventato padre per la seconda volta !!

Sindaco      - Ma come,non aspettava l’onorevole…aspettava un figlio ?

Moglie        - Certo, a son pà tuti andormì come ti !

Sindaco      - Evviva,sono salvo !Brindiamo,offro io !

Bambino    -( Arriva di corsa )Papà,papà sono due !!

Barista       -Come due ?..che sorpresa ..Fatemi sedere…

Sindaco      - I figli sono la benedizione di Dio …( Entra il parroco ed anche Madama Borèl ) Venga venga signor parroco,oggi è un giorno di

                    Festa …Son nati due gemelli..

Moglie         -(rivolta al sindaco) E ti ampara come as fa !

Parroco      - Bene,bene,e chi è il fortunato ?

Moglie        - Nen me òmo,questo è sicuro !

Madama     -( ENTRANDO) Doj gemèj ? Ma a l’è sua madamìn?Ah,mi i lo savìa,

la luna a l’è cola giusta !

Barista       - Bevete,bevete,su,sensa compliment..(versa da bere)

Moglie        - It l’as sentù, a i era la lun-a neuva…Guarda el calendari qualche volta !

Madama      - Mi me sbaglio mai.. E poi a bastava guardè la pansa…E peui

                     i cit a son na bededission …

Bambino-   (Arrivando di corsa) Papà,papà….un altro…sono tre !

Barista       - (comincia a vacillare) Come tre…E sono…Come sono…Fatemi sedere

Madama     - Porteje an bicer d’acqua…Ma mi lo savìa,lo dissìa…Lun-a neuva…el

                   gemèl as treuva…

Barista        - Si,ma  a son tre…(gli fanno aria)E come sono,maschi o femmine…?

                   Im sento tut sodà:..im sento nen tant bìn…

Madama     - A son le prime caudan-e…J’òmo dòpo ‘na certa età a perdo i colp…

Moglie        -A chi a i lo dìss…

Barista       - (con un filo di voce) Ma sono maschi o femmine..?

Bambino    - Il dottore dice che uno è maschio,uno una femmina e l’altro non si sa..

Barista       Come non si sa ? …Non mi sento bene…Vai a vedere (bimbo esce)

Moglie        - Fate largo…Vedde nen che i gave l’aria…largo (gli fanno aria)

Parroco      - Ma di cosa si preoccupa,Dio vede e provvede…

Sindaco      -Ma si,ci vorrebbe un po’ di musica ! Che musica preferisce,cosa vorreb-

                    be  ascoltare ?

Barista       - (Come inebetito) Cimitero di rose…

Messo         -No,qui ci vuole la marcia dei bersaglieri !

Barista       -(Come parlando tra sé e sé,con un filo di voce) Sono tre..uno è maschio,

                   uno è femmina..e l’altro non si sa…Come, non si sa !?

Madama     - Tuta colpa dei tempi moderni, fanno delle leggi contro natura,poi ecco còsa  a i sucéd…

Moglie        - Coma a sarìja a dì ?!

Madama      - A san pi nen se un cit a l’è un fieul o na fija ! Ecco còsa a i capita …

Sindaco       - Su,su bevete,offro io !

Barista       -( semisvenuto,ripete tra sé) A san nen se è un maschio o ….

Bambino    - Papà,papà..Un altro:quattro !!! Son tutti bianchi,uno è nero !

Barista       -(sviene,gli spruzzano dell’acqua,lo schiaffeggiano,lui sviene e rinviene

                    seduto su una sedia)

Bambino    - Papà,papà..li teniamo.?.Dai..almeno uno…(ESCE)

Barista       -Si,quello nero..(si alza di  scatto) Nero ??? Come ..nero ???(sviene)

Madama       -Mi i lo savìa..me lo aspettavo… troppa gent an col bar! Nen per buté mal…né…

Sindaco       - Sa ,piantèla lì..Oggi giorno di festa,la popolazione aumenta…E poi

                     mille euro per ogni nato…a son 4 mila euro !

Moglie        - E alora date cò da fè anche ti quai vòlta!

Madama     - Ah mi pòvra dòna… nèir… chissà chi a l’è ‘l pari …

Parroco       - Basta con questi pettegolezzi,bianchi o neri son tutti figli di Dio !

Madama     - Si,si,figli di Dio,nen del barista

Bimbo        - (Arriva tenendo in braccio un grazioso cagnolino appena nato)

                   -Papà,papà..sono cinque ! Questo almeno me lo lasci tenere ?

                    (Gli fa vedere il cagnolino .Il padre sviene ancora una volta….)

Sindaco      -Ah,ma erano cuccioli …

Bimbo        - Si la mi cagnetta Lilli ne ha fatti cinque !

Madama     - A i è pi nen religion …

Messo         -(Entra di corsa ) E’ nato,è na to ::E’ maschio,e’ maschio !!!!

Barista       -Noooooo !  sei !!!!!!!!!!!!!!(sviene

Messo         - Ma no,è uno solo,bisogna far festa!

Barista       - Si,festa…

Sindaco      -Musica,musica,allegria gente !

Entrano tutti in scena,anche la zingara ed il saltimbanco e ballano tutti una

                   allegra tarantella .

                       

   SIPARIO

ATTO  SECONDO

SCENA -

              Scena del primo atto.Piazza deserta,un albero ,una panchina,i ta-              volini del bar vuoti.Il bar è ancora chiuso.

Pensionato – ( entra leggendo il giornale ,poi si guarda attorno )

                   Nessuno ! Meno male,un po’ di tranquillità…( Si siede)

                   Che pace…speroma bìn…Dunque…(Legge)

                   “ Assegnato premio Nobel per la pazienza ad un vecchio biliar-  

                   do di periferia. Motivazione: eran trent’anni che gli facevan

                    girar le palle !...Ròbe neire !! … Donna cannone sposa uomo

                    pistola…Ròbe da mat …

Madama  – (Entrando)Pròpe ròbe da mat,monsù Vincens …certo che an gir

                   a -i è ‘d gent che  a travaja mai,a l’ha mai gnente da fè,mach

                   andè a spass  !Chel a na conòss gnun,monsù Vincens ??

Pensionato- Mi verament una i la conòsso,i l’hai sì davanti a mi  e an fa anche

 n’ po’d’ombra…

Madama -  Maleducà !...Chel a l’ha sempre con mi…perché quandi i l’avija

         quei ani  ‘d meno mi i l’hai dije ‘d no …As  ricòrda nen …???

Pensionato – Ricòrdo nen … Ma se a fùssa vera  l’òn che a diss chila,a veul dì

                   che mi i j’era ancutì come pòchi

Madama – Che impertinenza ! Tuti parèj j’òmo…Prima ad pòrto an camporèla

         e peui at  disprèssio..

Pensionato – Madama Borél  ch’an fàsa ‘n pièsì… che a vada a cantè an

n’autra cort, che mi vorerìa lesi ‘l giornal an santa pas !

 Madama – Bin, se a l’è parei mi vado…( si allontana di qualche metro)..Tolgo

                   il disturbo…Cerea !...( si allontana,poi si ferma) La gent bin educà

                   a saluta …

Pensionato – Ma mi i son nen bin educà,perciò i saluto nen !( Le volta le spalle

                   E riprende a leggere il giornale)

Madama – Chi disprezza ama…( Esce sdegnosa )

Pensionato – Ah,coma as respira …Dunque,andava j’ero rivà …(Sfoglia il

                   giornale)…Moglie uccide il marito a cornate.Si ignora

                   il movente del delitto

Fidanzata – (entrando tutta felice,sta parlando al telefonino.Fa alcuni passi poi

                   va a sedersi vicino al pensionato.Parla al telefono )

                   Caro,caro,tesoro mio…Si..come vuoi tu tesoro…si ti mando tanti

                   baci …smach..smach…No,qui non c’è nessuno,no, c’è solo un

                   povero vecchietto..si,un poveretto..mal ridotto..si siamo soli…

Pensionato – Mal ridotto..ca senta,che a s’ sposta,për piesì…

Fidanzata – (Lancia un urlo) Ah !!! Cos’ hai detto ? Ripeti..se hai il coraggio !

Pensionato- Ch’a crìja nen parèi !( si alza di scatto spaventato) I son pà ciòrgn

Fidanzata – Come ? Quella smorfiosa di Eli ? Cos’ha detto….Che io e Giangi..

                   Non ci posso credere.. No..si..no..si…no! Si.. Ah !!! ( Urlo)

Pensionato-  Ch’a fasa nen parèi e peui che as decida o a l’ è si ò a l’è nò !

Fidanzata – Senti,senti..( rivolto al pensionato ) Ma ha sentito ?

Pensionato – No,mi i l’hai sentù niente …

Fidanzata – E allora ascolti ( gli porge il telefonino avvicinandoglielo all’

                   Orecchio) Ha sentito ?

Pensionato – Ma mi i veui pà senti…Come dice.? Cornuto a mi..Ma chel a l’è

fòl !

Fidanzata – (Strappando il telefonino dalle mani del pensionato ) Bene,adesso

                   insultiamo anche i poveri cretini,i poveri vecchi…

Pensionato – Ca senta..cretino se lo tenga per chila …

Fidanzata – Ma non lo dicevo a lei,lo dicevo a lui…Vigliacco !...Ah,disgraziato

                   Senta ( gli porge nuovamente il telefonino) Senta !

Pensionato- Cosa ???...Lei  “balengo “ lo dice a un altro,non a me …a non a

                   me…e a chi ? (porge il telefono alla ragazza) E’ per lei.

Fidanzata – Come ?...Ripeti…Vigliacco ! Me la pagherai…Non dirmi che Pier

                   Piero si è messo con Giusy…(Rivolto al pensionato) Ha sentito ?

                   Pier Piero…

Pensionato – Lo conosso nen….Mi vorìa mach lessi ‘l giornal…

Fidanzata – Hai sentito ? Non lo conosce…( Poi rivolto al pensionato)

Ma lei cosa vuole,di che si impiccia ?(poi al telefono) Si c’è un maleducato che si intromette…Come dici? (Rivolto al pensionato)

                   Ha detto che lei è un maleducato…Si,insomma,un impiccione …

                   Hai ragione caro…Oggi  c’è gente che si intromette in tutto,non

                   Rispetta la privacy…Ah,che mondo !

Pensionato – Mi,verament…

Fidanzata – Stia zitto…si,caro ,è sempre quello zoticone ( si risiede sulla pan-

                   china e parlando spinge  il pensionato)Dimmi caro..No..No..

                   ma si ,ci vediamo… Pussi ..pussi..mandami

un bacio…Smach…smach…( Spinge il pensionato )

Pensionato – Ti ,pussi ..pussi…possa nen!...( cade dalla panchina

e rimane per terra)

Fidanzata – Ah..ah..ah..(ride)…

Pensionato – A fa rije !  Peuss cò rije mi ?

Fidanzata – Ancora lei col suo giornale ?! Ma basta,non ne posso più,io scop-               pio,non ne posso più.Basta con il suo giornale.Mi ha stufato .Ecco

cosa ne faccio  del suo giornale( lo prende e lo fa a pezzettini)

Eh,quando ci vuole ci vuole.Anche la mia pazienza ha un limite!Qui non si può parlare in pace,io me ne vado (esce parlando al telefono) Dunque dicevi caro….

Pensionato – (Rimane a terra  cercando di raccattare  i pezzi del giornale)

                   A l’era bele neuv,l’avìja pen-a compralo…un euro !!

Moglie   – ( entrando) Oh,còssa i veddo,pòvr monsù Vincens..a l’è

                   rubatà ?? l’è fasse mal?

Pensionato – No,no, a l’è pà niente…lessìa ‘l giornal…

Moglie       - Che a spéta,che i giùto a tirésse su …

Pensionato – Che as disturba nen,che i la fasso da sol

Moglie      – No,no, che a  speta, a podrìa aveje na gamba rota…as sa pà mai..

Pensionato- No,no,i fasso da sol..(si alza e si risiede sulla panchina,mentre

                    la moglie  nell’intento di aiutarlo cade addosso a lui.Pro-

                    prio in quel momento entra Madama Borel  )

Madama -  Còsa i veddo!Maria Vergine,i soma torna:scandalo al sole !

 Porcellopoli !!! In sento mal …

                   ( Sviene anche lei sulla panchina ,finendo addosso ai due .

                    I due cercano di alzarsi)

Pensionato – A-i mancava mach pì costa ! Chila che  a sposta la gamba,

che a tira giù ‘l bras ( gran confusione)

Zingara – ( Entrando ) Ah,ecco chi diceva male di me,e poi si fanno le orge!!

                   E brave !

Moglie   –  No,no,non è come pensa lei,è che sono sghigliata…si ..mi è partita

                   una gamba…

Zingara    - E già,una gamba tira l’altra…

Pensionato – No,è che la gamba a l’è tacà al pè..ma sto pè sì a l’è pà mè….

                   ëd chi a l’è ??

Madama . – A deuv essi mè…Ma che vërgògna,che vërgògna !

                   (I tre si rialzano a fatica)

Zingara –  Nessuna vergogna,signora .Fare all’amore è una cosa

                   naturale.Non c’è niente da scandalizzarsi.E poi…   

Messo – (entra tutto agitato e trafelato,urlando) Signora Esmeralda,signora

                   Esmeralda !

Zingara – Cosa c’è,cos’è successo ?

Messo –Il sindaco…l’onorevole,no,il sindaco ha detto che l’onorevole sta per        arrivare. Allora bisogna subito preparare lo spettacolo.Io vado a                 chiamare la banda !(fa per uscire,poi si ferma ) E che nessuno

             si muova!Ordine del sindaco !Ha detto che la piazza dev’essere

             piena di gente per l’arrivo dell’onorevole !

Esmeralda – Vado a chiamare Medardo ( esce)

Moglie      – E adès noi còssa i foma ?

Pensionato – Spetoma

Moglie       – Chi ?

Pensionato- L’onorevole che a ven da Roma per inaugurè la statua

Madama – Ma che statua ?

Pensionato – La statua della vittoria…già,ma la statua a j’è nen…coma a farà

                   el sindich ??

Parroco-    ( arriva col chierichetto) – Salve,buongiorno a tutti!

Moglie  – A j’è anche ‘l parco, ij soma pròpe tuti !

Parroco – Si,sono venuto a benedire la statua..Ma dov’è la statua ??

Pensionato – A j’è nen…A l’han nen portala

Parroco –E allora come si fa? Tra poco sarà qui l’onorevole..che figura!

Bisogna fare qualcosa …

Sindaco – ( entra come una furia seguito dal messo.Attraversa la piazza

imprecando e maledicendo tutti) La statua,dov’è la statua ?!

Io l’ammazzo,io …mi i faso na strage ! L’ artista,

l’architetto, si ansoma .. la scultrice..’n dova a l’è ?

Portémla si,viva o morta !!!!(Attraversa la piazza due o tre volte

arrabbiatissimo)

Moglie     – Ma caro,calmati…Pensa al tuo colesterolo,alla tua gastrite !

Messo – Signor sindaco pensi alla prostata ! Ch’as calma !

Sindaco – La statua,la statua…portème  sì cola distrassià ‘d n ‘artista!

                   Cor,date da fé,va a sërchèla ! Sparìs …( Il messo ESCE).

Moglie   - Ma Crisostomo,fa nen parèij,che peui i të stàss mal !

Parroco – Si calmi,vedrà che si aggiusterà tutto..

Sindaco – E co disgrassià  d’un  barista còsa a spèta a doverti ‘l bar ! ! Mi

                   i gàvo la licènsa !

Pensionato – Se a l’è parèì,mi i gavo ‘l distorbi (ESCE)

Madama – Ch’a speta che i ven-o cò mi…(Esce)

Moglie    – ( al bambino ) Corri,vai a chiamare tuo padre,digli che venga subito

                   qui !

Chierichetto – Mio padre non può venire

Sindaco – Come a peul nen ven-i !? …Il rinfresco,a dovìja preparé ‘l rinfresco              për l’onorevole ! Cor, va  a ciamèlo !

Chierichetto – Ma non può venire,deve dare il biberon al mio fratellino…

Sindaco – E tua mari   a i j’è nen ?

 Chierichetto – E’ andata via…non so

Parroco – Corri,corri digli che venga subito !( il bambino esce di corsa)

Messo – Signor sindaco !( Urla entrando) Signor sindaco l’ho trovata,è qui !

Sindaco – Giuro che l’ammazzo !( Fa un passo indietro) Tenme  ! (Lo

tengono) Lasciatemi…

Moglie   – No,no tenetelo che a jë scàpa la dentèra…Crisostomo, fa nen parei

ARTISTA – ( entra l’artista vestita in modo estroso. Parla con accento

straniero) Qualcuno mi cercava ? Buongiorno signor sindaco…

Sindaco – Tenetemi ! ( Lo tengono ) Dunque la statua ????

Artista – Quale statua ?

Parroco – Ma signora …la statua della vittoria ..

Artista – Ma non è una statua ..

Sindaco – (Quasi piangendo) -Come a l’è nen  ‘na statua…??? .

Artista – No,la mia è un capolavoro ! Io sono una grande artista,le mie opere

                   sono esposte in tutto il mondo,anche a New York !

Messo – Guardi che sta arrivando l’onorevole per benedire cioè per inaugurare

                   la statua! Presto,presto…

Sindaco –( Agitatissimo) Andova a l’è,andova a l’è !!

Chierichetto –( entra correndo ) E’ qui  !

Sindaco – Chi,la statua ?

Chierichetto – No,mio padre…

Barista – ( Arriva tenendo in braccio un neonato con il biberon)

                   Scusate il ritardo,ma avevo da fare…Ch’a ten-a për piasì

                   ( porge il neonato al sindaco)

Sindaco – Mi i ven-o…ecco ..prenda reverendo lo tenga lei…(porge

                   il bambino al parroco che lo passa alla moglie)

Parroco – No,no,forse è meglio che lo tenga la signora…

Artista – Ma insomma,volete vedere la mia opera d’arte ???

Messo – Presto ,presto che l’onorevole sta per arrivare!

Sindaco – E vediamo questo capolavoro…Ma dov’è ? A dovrìja èssi

almeno tre meter…Mi sì i vëddo gnénte!

Artista – Un,due ,tre ..Eccola ! (Estrae dalla borsa una piccola statuetta)

              La vittoria alata…(La solleva in alto. In realtà è un pezzo di creta

             informe )

Sindaco – Tenetemi…Tenetemi…An manca ‘l fià…

Moglie – Crisostomo…Questo mi muore…

Artista – (porgendo un foglio) E questo è il conto…10 mila euro..

Quisquiglie…Sono stata onesta,io lavoro per la gloria,

io mi illumino d’immenso…Io godo nel creare codesti capolavori…

      Gode anche lei signor sindaco ?

Sindaco- Godo..godo..Che goduria…fème  aria…

Barista – Ci penso io…(porta un bicchiere ed una bottiglia,versa da bere

                   con il biberon) Oh,scusate! ( Si riprende il neonato,lo dà al

sindaco,che lo passa alla moglie e così via,finchè non torna nelle braccia del padre)

Messo – Arriva,arriva ! L’onorevole !!

Sindaco – Fermatelo,fermatelo,non fatelo arrivare in piazza..vai (esce di corsa

       il messo)- Musica,musica…Dove sono i musicanti…la banda ?

ENTRA ESMERALDA BALLANDO L’ABANERA

( Terminata la danza,entrano anche in scena Madama  ed il pensionato

che con gli altri formano il rispettabilissimo pubblico)

Esmeralda – Ed ora signore e signori,ecco a voi il grande,ma che dico il gran-

                   dissimo,il superlativo assoluto,il funambolico artista del Circo

Medardo,l’uomo più forte del mondo,Superman,Batman, la forza della natura !! Colui che con un pugno abbatte un rinoceronte,ecco a voi,per la prima volta su questa piazza: Spartacus !!!(Applausi)

(Rullo di tamburi.Avvolto da una nuvola di fumo fa il suo ingresso il sal-

tibanco vestito da saltimbanco,ossia in calzamaglia a righe.Entra e fa l’inchino

poi attraversa la piazza mostrando una pesante catena che andrà a spezzare con la forza del proprio petto)

Saltimbanco-E adesso siori e siore..andiamo a spezzare queste catene di acciaio

Inox .Se c’è qualcuno particolarmente sensibile è pregato di chiudere gli

occhi perché dalle mie membra potrà schizzare  sangue!!! Attenzione…attenzione !!(Esmeralda …  rullo di tamburo) Un due tre

(Le catene si spezzano come burro !! Mostra la catena spezzata ) APPLAUSI.)

Esmeralda – Ed ora un gioco di prestigio difficilissimo.(Estrae una cordicella

                   che mostra al pubblico gentile).Ebbene io con la mia magia farò

stare questa funicella diritta,da sola,senza trucco e senza inganno.( Per due volte tenta di far stare diritta la cordicella ,poi alla terza la tiene con

la mano in alto e il gioco riesce) APPLAUSI (Medardo esce)

Ed ora siori e siore il clou della serata anche se non è neanche mezzogiorno .Il domatore più forte del mondo che affronterà per voi

cinque terribili belve affamate..Largo..Largo siori e siore…ecco a voi

il domatore del circo Medardo…indietro che è pericoloso….Ecco a voi

Tarzan,l’uomo della giungla,colui che parla agli animali,il re della foresta!

(Rullo di tamburi…Appare nuovamente Medardo vestito da Tarzan)

Saltimbanco – Prego il rispettabilissimo pubblico di fare spazio,che

queste belve feroci possono fare balzi di sette metri…Prego le madri di allontanare i bambini e le suocere.Ecco le belve vengono dall’Africa (Esmeralda gli porge una scatoletta ) Sono le pulci

più feroci di tutto il Continente Nero !(Mostra la scatoletta)

 Esmeralda – Sissignori,sette anni di lungo lavoro per domarle. Adesso Tarzan andrà ad eseguire per voi alcuni difficilissimi e pericolosissimi esercizi:doppio salto mortale carpiato in avanti e doppio salto mortale all’indietro

Saltimbanco – (Esegue.Rullo di tamburo .Sul dorso della mano pone due pulci

         Che salteranno sul dorso dell’altra mano e così via. Applausi.

         Ripeterà l’esercizio alcune volte con apposite varianti,tra lo sbigottito

         ed attonito pubblico)

.Esmeralda – Attenzione,è sparita  una ferocissima pulce,potrebbe essere tra voi

         Che nessuno si muova,ci penserà Tarzan a recuperarla !

Saltimbanco – (Scende in platea dove alcuni spettatori d’accordo con gli attori

         cominceranno a grattarsi.Anche sul palco qualcuno si gratta,mentre

         i due artisti recuperano le pericolose belve risalendo sul palco)

         Tutto a posto,le belve son tornate all’ovile !

( Gli spettatori a poco a poco cesseranno di grattarsi)

Sindaco –(entrando come una furia accompagnato dal messo) Fermi

tutti..Fermi..E’ tutto inutile,sono rovinato…arriva l’onorevole e la statua non c’è !!!!

Moglie  – Calmati Crisostomo,ch’a  të scàpa la dentèra che peui it la

         traondi,come it l’as fàit l’àutra vòlta ,che it ses finì a l’ospidàl !

Messo –Calma signor sindaco ,rasonoma !

Esmeralda – Ma qual è il problema ?( mentre il saltimbanco continua a

recuperare le sue pulci per terra e sui vestiti del pubblico)

Messo – Il problema è che non abbiamo la statua…

Artista- Come non c’è ? E questa cos’è …(mostra la statuetta)

Esmeralda – Ma cos’è quello sgorbio ?

Artista – Sgorbio !!??L’ha chiamato “sgorbio”…Insolente,ignorante !

         ella   disprezza l’arte !

Esmeralda –Ignorante a me..Ti faccio vedere io  ! ( Si avventa sull’artista,ma il

parroco la blocca, prendendosi alcuni calcioni e ceffoni dalla zingara,mentre il bambino fa un tifo disperato per Esmeralda)

Parroco –Aiutatemi !Non ce la faccio a tenerla da solo !(Saltella su una gamba)

Artista – Tenetela,questa è pazza !

Esmeralda –Pazza a me ? Ti faccio vedere io …(Si avventa con più furore

Ma la trattengono prendendosi altri calci ,mentre il sindaco rinviene.Il sindaco era steso sulla panchina con la moglie e Madama che gli facevan aria .L’artista se ne va )

Sindaco- Fermi tutti…Qui ci vuole un’idea….lasème pensè…( Comincia

         a girare in cerchio grattandosi la testa tra il silenzio generale)

Madama – Ma cosa a fa ?

Moglie  –  A pensa…lasselo pensè…

Pensionato – Certo che a l’ha na testa collì…Na biòca come la sua a l’è pà facil

da trovè !

Moglie   –Ofendoma nen la gent che a travaja ,né  !!

Bambino –(indicando il sindaco) Ma cosa fa ,è diventato scemo?

Parroco –Zitto tu..sta cercando un’idea…

Moglie   – Crisostomo,non ti agitare..pensa alla tua ulcera al duodeno

Saltimbanco – Io avrei un’idea…Quando l’onorevole arriva gli mandiamo

         contro le mie pulci,così lui se ne va via…

Pensionato – Ma no,basta ingrandì la statuëtta e fèla diventè pì gròssa !

Madama – Che scoperta ! Monsù Vincens ha scoperto l’America !

Saltimbanco – Ci sono…Esmeralda ..Le tue parole magiche…Tu puoi..

Artista – Ma cosa volete pretendere da quella  poveraccia…

Esmeralda –( Le si avventa contro) Poveraccia  a chi !? (la trattengono a stento)

Sindaco – Esmeralda..la prego

Esmeralda – Signora  Esmeralda, prego!

Saltimbanco – Esmeralda..non fare la smorfiosa..e prendi questa statuetta e falla

                   diventare grande..quanto ?

Sindaco – Almeno due,tre metri..e con il piedistallo

Esmeralda – Il piedistallo no !

Sindaco – Esmeralda la prego…

Artista – Voglio proprio vedere cosa sa fare quella smorfiosetta !

Esmeralda –( Pone la statuetta su un tavolino ) Alèp papàn satàn alè…

           (Si sente un urlo : Esce dal bar di corsa il barista)

Barista – Aiuto !!! Ommi pòvr’òm  …il bambino !!!

Sindaco –Còsa a l’è capitàje ?

Barista – A l’è mnùije  na testa gròssa parèi  !!! ( Fa cenno con le mani,mentre

         tutti guardano Esmeralda)

Esmeralda – Bè,che c’è da guardare?! Tutti possono sbagliare …

Saltimbanco – Esmeralda,provvedi subito!

Barista – No,no,lassèlo parèj  an l’è già anlevà

Esmeralda – Non mi ricordo la formula…ALè PAPè SATàN

PAPè ALè….Non ricordo….

Sindaco – La prego,lo faccia per noi !!

Saltimbanco – Su prova ancora una volta,sforzati…

Esmeralda – E va bene..ci provo…Peste ,corna,aglio e lingua di serpente…

         Alè Papè..Satàn ! Questa è la volta buona ,lo sento !

         (Tutti corrono verso la statuina,ma resta  sempre piccola.Si sente un

lamento.  E’ Madama che è rimasta con la bocca aperta e non può parlare )

Saltimbanco – Ma cos’hai fatto ! Non può più parlare,le è rimasta la bocca

storta !

Messo – Miracolo,la bocca della verità ha chiuso i battenti !!!

Esmeralda –Qualcosa non ha funzionato…Riproviamo

Pensionato –  No,no,riprova pi nen…va bin parei…

Parroco – Basta così,basta con queste buffonate sacrileghe !

Sindaco – Si,forse è meglio che le ridìa la parola….

Esmeralda – E perché mai ,se quando parla fa solo pettegolezzi !

Madama – ( Protesta vivacemente mugugnando forte)

Sindaco-  Ho un’idea !!!

Messo – Correte gente,il nostro sindaco ha un’idea ! La prima in quattro anni..

Parroco – Sentiamo questa idea

Madama –( Mugugna sempre vivacemente)

Sindaco – Ebbene,la statua la farà uno di voi !

Coro – Cosa ? Uno di noi ?

Moglie   – (applaude da sola ) Bravo Crisostomo,così ti voglio !

Pensionato – La statua? Si,ma chi  a duvrìja fèla ?

Sindaco – (indicando il pensionato) Chel ! Lei per l’appunto…

Pensionato – Mi,ma perché pròpe mi !!??

Sindaco – Questa statua deve rappresentare la vittoria. Bin visto che lei ha

vinciùto,a tuca a chèl !

Pensionato – Ma se l’hai mai vinciù gnanca a la lotteria,e mi sarìa…

Sindaco – Certo,è lei il vincitore,perché dopo una vita dura di sacrifici,di lavoro

                   di sudore,dopo aver sputato sangue per 40 ma che dico

cinquant’anni,dopo aver arato con le proprie mani questa terra dura,

dopo aver irrigato la terra col sudore della sua fronte….

Messo – Ch’a  guarda che a  së sbaglia,signor sindaco,cussì a l’ha mai fait

     gnente ‘n vita sua !

Pensionato – Ma come as  permèt ? Për 30 ani l’hai fait l’assistente ai lavori,

         8..9 ore al giorno !

Sindaco – Basta non è questo il momento di discutere…e lei salghi sul tavolo ,

è il suo sindaco che glielo ordina ! Aiutatelo a salire..(lo aiutano a salire su  un  tavolino del bar)

Barista – Fermi tutti,cos’è sta storia !Giù i pè da la tàula ! (Passa il neonato,   

              che teneva in braccio ,al sindaco,che lo passa alla moglie e così via,

              mentre Madama mugugna sempre)

Sindaco – Esmeralda, che ci dìa la parola a Madama Borèl  !

Esmeralda – E va bene.. Papè  Satàn…Satàan papè…

Madama – Ah !! Vergogna !Scandalo,ma  a m’ la pagherà…( esce di corsa

imprecando)

Pensionato – Ma  mi cosa deuvo fè ?

Sindaco – La vittoria alata …si,dei pensionà,perché in fondo sono

sempre loro che vincono.Viva i pensionati ! Su,muova le ali,ecco ..parèì

Messo – Tra poco  a pìja  ‘l voli…

Pensionato – Foma nen j’i spiritos,né…Ma che ali!

Parroco – Ma ci vuole un costume ..

Esmeralda – Ma le statue non sono tutte nude ?

Pensionato – No,nudo no,mi rifiuto !

Saltimbanco – Ma deve farlo per il bene del paese

Moglie     – E’ per salvare il nostro sindaco!

Parroco – Basterà una corona d’alloro(Rivolto al chierichetto) Luigino vai

                   In chiesa a prendere la corona di San Cristoforo..Corri

Saltimbanco – Ci vorrebbe anche lo scettro,segno del potere

Parroco –Luigino !! Prendi anche il bastone di San Pietro e le ali di Santa

Genoveffa !

Sindaco – Bene, è molto più meglio dla statua. Adès fè silenzio che ci parlo

io,ci provo il discorso…Ehm…

         ( estrae un foglio sgualcito dalla tasca ed inizia il discorso)

          Cari concittadini…circoncisi e viciniori e parenti tutti..Noi siamo qui e

voi siete lì perché…Perché ?(Si rivolge al Messo)

Moglie   – Mettiti gli occhiali,Crisostomo,che sei cieco come una talpa…

Esmeralda – (batte le mani) Bravo !! Bis !

Sindaco –Calma ..L’hai pà ancora parlà….Dunque ..cari paesani e care …

Messo – Eccolo,arriva…l’onorevole …è qui che arriva !

              (Gran confusione)

(ARRIVA  di corsa Luigino con le ali ed il bastone ed una corona di alloro)

Sindaco –  Presto ! Vestitelo ! Ecco ,così..no..còsì va meglio (Esmeralda e la

moglie vestono il pensionato che dovrà fare la statua.Il pensionato impreca)

Esmeralda – Ma stia fermo e faccia un sorriso

(GRAN CONFUSIONE)

Sindaco -  An prèssa,an prèssa,ch’a j’è pà temp da perdi !E chel che as bogia

    nen e che a fasa në sguard intelligent…

Messo – Pà posibil…pì che parèj a peul nen

Pensionato – Sa comensoma nen a critichè ! Ahi,a fora !

Sindaco – Chel a deuv mai parlè,a deuv sempre stè ciùto..im racomando

      (Al barista) Preparato il rinfresco ?

Barista – (Col bimbo in braccio)  L’hai quasi finì..Ch’a ten-a ‘n moment për

pièsì   ( gli porge porge il neonato)

Sindaco – Ma còsa na faso mi ! (lo porge alla moglie)

Messo   - Ecco l’onorevole,arriva !

(Entra un signore distinto,sui 60 anni ,che subito viene applaudito)

Moglie   – Evviva l’onorevole !!(Applausi)

Sindaco – E’ con sommo gaudio e somma allegrezza e spensieratezza…

( La moglie  suggerisce) che diciamo….sugerìss…che    diciamo…grazie..onorevole…grazie …( rivolto alla moglie)

sugerìs !E con gaudioso  e ventoso e…(sugerìs)..noi diciamo

grazie e siamo commossi per tanto dolore,..rumore…affetto….

( Si sente il trillo d’un telefonino)

Fidanzata – (ENTRA con la massima indifferenza)Caro..si sono io…come stai..

                   Si sono il tuo piccolo fiore…(si accorge del pubblico,mentre tutti la

guardano in silenzio) Oh,scusate…No,non dico a te ,tesoruccio mio

                   (ESCE)

Sindaco –Ehm..scusate..Perchè noi siamo per la democrassia e la libertà…

                   Perché noi ..fatti e non parole…anche noi potrebbimo..poterssimo,

insomma noi potiamo fare di tutto per il bene della popolassione        che sarebbimo voi,cioè noialtri del paese,cioè vòjaltri siete noi e noi siamo loro…In ricòrdo pì nen.. ….E ti sugerìs !

Fidanzata –(rientra parlando al telefono) No,non dire così,vorrai mica

lasciarmi,abbandonarmi,no,ah!!!(Urlo) Guarda che io mi uccido !!(Esce)

Coro – Silenzio !

Messo – Parla il nostro sindaco!

Sindaco – Perché questa statua è il simbolo della libertà  e del progresso,perché

         Noi potrebbimo e se poi sarebbimo….

Moglie   – Crisostomo,lassa stè i congiuntivi…

Onorevole – La prego ,concluda…

Sindaco -  Insomma noi le pozzanghere le abbiamo levate,ed anche la spussia

                   che sortiva dalle stalle..perchè noi sarebbimo per il progresso

                   progressista..

Fidanzata – (rientrando col telefonino) Ebbene ,l’hai voluto tu ! Io mi

uccido,si,la faccio finita,guarda che se tu mi lasci io mi uccido ! (esce)

Coro – Basta !

Sindaco –Insomma libertà,libertà,libertà !!! (Applausi)

Messo – Pròpe parlà bìn

Sindaco – ( stringe la mano all’onorevole)- E adesso ,prima del rinfresco..la pa-

rola all’onorevole (rivolto al Messo)- E tu cor,vaje da près,guarda che a fasa gnùn-e cretinade ! ( Il messo ESCE  dietro  la ragazza)

La parola all’onorevole… Coma a së s-ciàma ?

Onorevole –Lo Bue…Evaristo Lo Bue…

Sindaco – Prego…onorevole collega

Onorevole- Bene,io vorrei congratularmi…

Esmeralda – Bravo !

Onorevole – Grazie

Esmeralda – Prego

Onorevole – Insomma ,io son venuto qui perché …

Coro – Bravo !

Onorevole – Io son venuto…

Coro – Bravo !

Onorevole – Grazie . Io son ..

Coro – Bravo !

Onorevole –Io ..

Coro – Bravo !

Onorevole –( appena accenna a parlare tutti gridano “ Bravo “! La scena si

         Ripete due o tre volte.Alla fine l’on. esclama) Ho finito ! (Applausi)

         Tutti si abbuffano ai tavoli del rinfresco passandosi l’un l’altro il neonato.

Sindaco –Congratulazioni ,onorevole,proprio un bel discorso…Ma venga a

         prendere qualcosa (vanno verso il buffet)

Onorevole – Buoni questi dolci ,specialità della casa ?

Barista- No,sono  Biscotti al Plasmon.Sa con il bambino,non ho avuto tempo

per preparare

Sindaco – Le piace questa statua ?

Onorevole –(Osservandola,mentre la statua si era infilata un biscotto in bocca

         E mastica cercando di non farsi vedere)

          Veramente non ha la faccia molto intelligente…

Statua – It ses bel ti !

Onorevole – Ho sentito una voce strana

Sindaco – E’ il bambino che piange…Sa ( Parla nell’orecchio all’onorevole)

                Il barista è stato abbandonato dalla moglie e deve guardare il

                bambino

Onorevole – Poveraccio..Certo che in questo paese succedono cose poco edifi-

                  canti

Sindaco  -  No..no,è la prima volta che succede

Onorevole –( Osservando la statua che mastica) Ha anche la bocca un po’ storta

         Si vede che avete preso a modello un poveraccio,un disgraziato..

Statua – Ti balengo ..

Onorevole – Ancora quella voce…

Sindaco- E’ la zingara,ha sempre voglia di scherzare…

Onorevole- Ma che bella figliola…( Le mette una mano sulla spalla e fa per

         accarezzarla.Esmeralda le sposta la mano sdegnosa)

Zingara – (subito trattenuta dal Saltimbanco)- Come si permette !!

Saltimbanco – E’ un  po’ focosa..sa viene dalla Spagna,sangue caliente !

Onorevole- Ma che bella “ Muchacha “ E da dove viene,piccola,da Siviglia,da

Madrid,da Granada ? (le mette una mano sulla spalla e le fa una carezza)

Zingara – Giù le mani ! Io non sono spagnola !

Onorevole- Che fuoco! E dove sei nata ?

Zingara – Non lo so,e poi a lei cosa interessa ?

Saltimbanco –  Quand’è nata era troppo piccola e as ricorda nen…

Statua – Ma che betè..troppo piccola …( poi se ne accorge di aver parlato,si

         tappa la bocca )

Onorevole –Signor sindaco,mi stupisco di lei…non insulti i suoi collaboratori!

Sindaco –(Rivolgendosi alla statua con stizza) Mi scusi ,a l’è scapàme…

Onorevole – Allora reverendo (rivolto al parroco) Vogliamo benedire la

                   statua !? (Poi rivolto  al sindaco) Io questi sgorbi moderni

                   non li capisco…

Statua –      Eh,it ses bel tì !

Onorevole – Ma chi è quest’insolente ..io…io

Sindaco – E’ sempre la zingara,non ci faccia caso…Sa i gitani sono molto

                   Impulsivi…

Zingara – Ma che gitani e gitani..è la statua che parla !

Onorevole – Cosa ? La statua che parla ???? Miracolo,reverendo,miracolo !!!

TUTTI –Miracolo,miracolo !!!

Parroco – Ma no,’ solo un’illusione ,è il saltimbanco che un ventriloquo …

         Ecco ..guardi…

Sindaco -  Si,si,Medardo  è proprio un  ventriproquo…sì,cola ròba lì..

Onorevole – Strano,però…molto strano..bravo però il sig.Medardo…

Sembrava proprio che la voce arrivasse da quello sgorbio lì…

Sindaco – Bene,procediamo con la benedizione

Parroco – Bene,prima però due parola dalla Sacra Bibbia .

Sindaco – No,non niente Sacra Bibbia,foma an prèssa che l’onorevole

                 a l’ha  fam !

Parroco  - Allora benediciamo..In ginocchio..(tutti si inginocchiano

         tranne Esmeralda che rimane in piedi) E tu ? Perché non ti inginocchi ?

Zingara – Io non mi inginocchio davanti a nessuno,tanto meno davanti ad una

         statua…

Parroco – Che vergogna !

Onorevole – Che fuego ! Mi piace la piccola

Zingara – E tu non piaci a me !

Sindaco – Basta per favore….Procediamo

Saltimbanco – Esmeralda ..ti prego..inginocchiati

Zingara – E no e no e no …E poi quello(Indica la statua) è mica un santo

         è un povero disgraziato come me

Parroco – Si,quello sarà pure un disgraziato,un pezzente come te ma…

         un po’ di rispetto ci vuole

Onorevole  – Si, ha veramente l’aria di un pezzente,di un poveraccio..

Statua – Bè,adès esageroma nen…nèèè

Sindaco  – Ha sentito ? E’ sempre il ventriproquo

Parroco – Bene,allora ….(verso il chierichetto) Passami l’acqua benedetta

         ( il parroco benedice spruzzando la statua,che si deterge cercando di

         non farsene accorgere)

Chierichetto – Miracolo,miracolo ,la statua piange…piange…

Parroco –(fa per dargli uno scappellotto) Eh..eh..Questi ragazzini han sempre

         voglia di scherzare …

Onorevole- Ma veramente sembra proprio che pianga…Ha anche gli occhi

         un po’ storti..Non si capisce..Certo che..(si volge verso il sindaco)

Statua – Sei bello tu…

Sindaco – Venghi,venghi,onorevole,venghi a bere qualcosa ( Lo porta verso il

                   e l’on. lo segue un po’ stupito)

( ENTRA  urlando il Messo comunale con madama Borèl )

Messo- Aiuto,aiuto ..correte,,correte!

Madama – Scandalo,scandalo…Porcellopoli,porcellopoli

Sindaco – Cosa a l’è capitàije, parla !

Messo-  La ragazza,si ,la fidanzata che è sempre al telefono vuole suicidarsi !

correte!!Vuol gettarsi dal balcone !!!

Onorevole – Ma perché,cos’è successo ???   

Madama – Giangiacomo,il suo fidanzato a lè scapà !

Sindaco – Oh, se a l’è mach për l’òn.. ritorna,state tranquilli !

Moglie   – Ma con chi a l’è scapà ?!

Messo –   Con ël fieul dël maslè !

Moglie   – Con la fija dël maslè …a veul dì

Messo – No, pròpe con ël fieul…Gianmaria !

Moglie  – Me lo sentivo …l’avija dijlo a so pari :buttie nen col nòm

       lì…Gianmaria !..A.l’è n fieul ,l pa’ na fija…!!.Gianmaria !!

Madama – Scandalo,scandalo…Porcellopoli,porcellopoli !!!!

         (Sbigottimento generale )

                    

SIPARIO

ATTO TERZO

SCENA   - La stessa scena dei primi due atti.Il bar ancora chiuso,la statua

                   Non c’è più, c’è soltanto il Messo comunale con la scopa che pulisce

                     la piazza brontolando mentre canticchia una canzone popolare.

           

Messo – J’autri a fan bisbòccia e mi travajo !Guarda che casìn !!(e scopa

con stizza)  A mangio e beivo e peui mi ramasso!Ah,ma se i nasso n’

autra vòlta mi i nasso.. sindich…ansi…onorevole…magari president d’la

Repubblica….già,ma perché nen re o imperatore !!!....Signori ,ecco                                                            

a voi  Tromlìn Filura re del Piemonte e i gionto anche della Val Sangone!

           …Na mudaja sì..n’autra sì…( Fa una camminata alla Napoleone)

         Viva il re !  (urla)…( Poi sorridendo) Grazie..grazie…Ehm…”Da domani

         raddoppio lo stipendio  a tutti i messi comunali,tolgo le tasse a tutti,

no,solo ai messi comunali e …”

Madama – (Entrando) Ma cò it dise,it ses coto ??

Messo – Ma no,schersava …Ansi,sognava…se as seugna nen an pòch…

Madama – Eh,si,la vita è un valzer..

Messo-  Adès l’hai capì perché son sempre sfortunà…mi sai mach balè

                   la mazurca !

Madama – Ma lassa perdi i seugn,e dime an pòch…Gusto ‘l maslè come a

         la piàla ?…Che sò fieul   Giandomenico a l’è scapà con l’autr fafiochè

         Gianmaria…

Messo- Ròbe da  mat !!! Certo che ,nen per critichè,ma buteje d’ nòm parèj 

   ai   fieuj, a j’era facil da capì che a sarì-a andaita a finì parèj…

Madama  - Ròbe neire…As capìs pì gnente !..Ma ‘l maslè,Gustu,chissà come a

l’è stàita mal !!

Messo – Ma no,a rij …a rij sempre !

Madama – A la daje a la testa !

Messo – Ma no,Gustu a l’è  modern…chel a capiss i giovo…e peui al dì

d’ancheuj…a j’è papì  da sburdisse ‘d gnènte !

Madama – Ij cherdija nen…Però…che brava persona

Messo –Ah,Gusto a l’è un che a sa stè al mond…E peui l’è brav….na persona

           moderna  ‘n progressista,chel a l’ è a l’avanguardia !Tut l’on che a l’ha    

           fait   a l’è patlè la fomna .Perché  la colpa a l’è sempre dle fomne!

Madama – Oh,Maria Vergine !

Messo – Si ,a l’ha cambià religion…Adès a l’è Austrongarico,as vest da arabo

         perché a dis che Bramaputra ha ragione..infatti  a dis che quando l’uomo

torna a casa deve picchiare la moglie.Lui non sa perché,ma la moglie lo sa

Madama – As vest da arabo ????

Messo-  A parla anche arabo…a i è pì gnun che a lo capiss,perciò a  l’ha dovù

         serè ’l negòsi …Peui l’è diventà vegetariano…A bagna sempre le fior

         del giardìn..

Madama – Ma a l’ha cò el giardìn ?

Messo – No ,ma a bagna le fior…mach a son finte e a cherso nen e chel a

s’anrabia…e a i dà a la fomna …A l’è un brav’òm !

Madama –Ma …cola  fia  …  a l’è peui nen campasse giù dal pogieul ?

Messo-      No,ma l’oma pì nen vistla…sparìa!

Fidanzata –( entrando tutta allegra) Son  qui…Non sono affatto sparita..Eccomi,mi

                cercavate ?

Messo –     No,verament sentijo pròpe nen la sua mancansa..

Fidanzata – Insolente !

Madama – E a l’è passaje la ceuita  për Giangiacomo ?

Fidanzata- Certo,mi sono appena fidanzata con uno splendido ragazzo…

Madama – Già fidansà ?

Fidanzata – Certo ,ci siamo conosciuti ieri sera alle 9…alle 10 eravamo già

                   a letto..

Madama – (urla)  Pòvra mi,ci risiamo… PORCELLOPOLI !…

Fidanzata – Ma cosa ha capito ? Alle 10 eravamo già a letto,io a casa mia e

lui a casa sua !

Messo –    Ma chila ha l’ha pròpe la fissa nè..ben,mi vado a ciàmè  la statua,che tra

                 un pò  a s’àossa l’onorevole a ven a fè doi pas  e se a  ved nen la            

                 statua...

Madama – Ma a l’è ancora sì  l’onorevole ?

Messo-      Oh,a va pi nen via…(ESCE)

Madama–(Rivolta alla ragazza) Nen per savèj ij sòij afè…ma coma a l’è questo

         nuovo fidanzato…è bello ?

Fidanzata – Bellissimo! Viene dal Marocco,si chiama Marianed  Moruned

         Suhsi.Ma io lo chiamo Gustavo …Mi adora..

Madama – Ma abita qui ?

Fidanzata – No,a Casablanca…Ricco sfondato ! Ha un pezzo di deserto tutto

suo,più di trecento metri quadri …

Madama- E c’ è il petrolio ?

Fidanzata – No,il petrolio è a 300 km …Ma quel pezzo di terreno è pieno zeppo

         di stufe al kerosene ,le vende lui..

Madama- E a chi le vende ?

Fidanzata – Ai beduini del deserto..Grandi affari !

Madama – Ca me scusa,nen per fichè ‘l nas an t’ij sòj afè…Ma dove

         l’ha conosciuto ?

Fidanzata – Chattando    

Madama –Che parolassa !!

Fidanzata-( Suona il telefonino) Ah,sei tu Gustavo ....Bene..si caro …si ,

dimmi,oh,oui..cosa’hai fatto? Hai  venduto?(ESCE)

Pensionato – (Arriva col giornale )-Salve Madama Borèl  ,a va già via ?

Madama – Per stamatìn l’hai già sentun-e basta ! I vado ..

Pensionato – Eh,che a vada,così peuss lessi ‘n pass el giornal …( Sale sul

         tavolo a far la statua,brontolando) Guarda se an pòvr pensionà

a deuv riduvseparèi,per il bene del paese .Ma a l’è l’ultima vòlta,né…L’hai già dijlo al sindich. E peui i colomb  a san pà che la statua a l’è finta…lor a sgancio,a bombardo  e mi deuvo stè ferm come an fòl…Ah,ma adesso basta,i don le dimissioni da statua vivente ! I na peus

pì nen !

Madama – (Mentre esce incontra la moglie del sindaco) – Oh,salve,madama

sindachëssa,coma va la sua gastrite ?

Moglie – Ch’a parla nen…e la sua artrosi ???

Pensionato – I soma a pòst !

Madama – Ch’a parla nen d’artròsi,che i l’hai tuti j’òs rut…

Moglie - Oh,povra dòna …e come va la sua cervicale ?

Madama – Ma chila a l’avija cò nen an poch ëd diabete ?

Pensionato – Senti nè…Veuli savèj d’la mia prostata? A va bìn…tut bin !

(Poi arrabbiato)Ma si i soma pà a la mutua sì,oh ! Fème ‘l pièsì…

andè a ciaramlè da n’àutra part !

Madama –Oh,ël sòlit sfacià…Ch’ disa,ma l’onorevole a l’è ancora a sua cà ?

Moglie- Si e a l’ha pà gnun-e  intension d’ andèsn-e…Mangia e deurm 

    a sbaffo !

Madama –Mi l’hai mach ‘ntravistlo..a l’han dime che a l’ha na facia poco

         raccomandabile ..

Statua – Certo..a l’è onorevole…

Moglie – Chel ch’a ton-a ciùto e che a fasa la bella statuina

Madama  – Ma  a mangia tant ?

Moglie – Doppia rassion  ëd tut !

Statua-  Alora a lè pròpre n’ onorevole !

Madama – E quand a mangia nen  còsa a fa ?

Moglie – A  pensa 

Statua – A pensa cò ?

Madama – Ma sò òmo ,a dis gnente  ??

Moglie – No,lui dice che bisogna assecondarlo,perché viene da Roma…

Sa me òmo a l’è tant  intelligent e con la sua intelligensa  a diventerà

         onorevole anche chiel !

Statua – Certo che ‘n sindich intelligent parèi l’oma mai avùlo!

Pròpe na bela testa, na testa da ministr !!

Moglie – Come a sarìja  a dì,me òmo a l’ ha studià da geometra !

Statua –Purtròp ! Tut l’òn che a l’ha fait a son i cèss,pardon,i servizi pubblici.

          Mach  che  a l’ ha  faij costruivi a dui chilometri da la piassa , an mès ai

camp…Còsì quandi un  a l’ha veuja  a part dë scàt,sperando di arrivare in  tempo..

Moglie – Mio marito è un progressista, a l’ha fàlo  per combattere l’obesità

         di troppi cittadini che a mangio tròp !

Statua – E già,così quandi che a un a i ciàpa veuja a deuv fè  la maratona prima

d’arivè al traguard…Pecà che nen tuti a j’arivo al traguard…

Madama – Oh,quante stòrie !

Moglie – Si, la gente a l’è mach bon-a a lamentèsse !

Statua – Lo credo…E il Circolo ricreativo per anziani ?

 Na stamberga: tre meter per quattro …

Moglie – Ingrati ! E il cimitero ? I l’eve vist  cos’ha fatto mio marito per

modernizzare il cimitero e far risparmiare i clienti ?

Statua – Ah si,adès  al camposanto a i sotàro con la testa fòra per risparmiè

    i sòld per la fotografia !...A l ’a pròpe pensàla giusta !

    Che testa da ministr !

Moglie – I sève mai content !  Sève mach bon a critichè

Statua – Si,a j’è pì nen religion …Si a basta che il marito trovi

         la moglie a letto con un altro ,a diso sùbit che a l’è l’amante !

Madama – Ah,si,a son tute lenghe grame .Per fortun-a noi soma divers…

A pròpòsit…a l’a sentù  ’d Gioanin ëd la Pincolin-a ???

Moglie – Nò,ch’a disa …

Madama – A l’ha dimlo Ghitìn,la laitassèra…Ma  a l’è ’n segreto..A la fame

giurè ‘d dijlo a gnun …Mi ij lo diso  mach  a chila…

Statua – E a na sinquantèna d’autre person-e…Tant per manten-e ’l segreto..

Madama – Che insolènsa…Maleducà !

Moglie – E alora ..Gioanin ?

Madama – A l’han visto con la badante ‘d monsù  Sapèt …

Moglie – E còsa a fasijo ?

Madama – Ah,mi sai nen ,ma a pensè mal a s’andovin-a sempre !

Moglie – Ch’a disa,ch’a disa …

Madama – I peuss nen dì…a son còse segrete,sa come che a l’è…

Statua – A l’è che i sève doe pettegole,ecco còsa ch’a l’è!

Moglie – Ah,che an disa nen l’òn,che mi i m’ofèndo …

Madama  – Andoma,andoma ,che fòrse a l’è mej !

 (ESCONO indispettite)

Statua – Ah,come as respira…( apre il giornale )Oh,finalmente un po’ di

pace…Dunque…vediamo le ultime notizie…

Messo – ( arriva di corsa tutto eccitato)Presto,presto..Arriva l’onorevole col

         Sindaco ! Ch’as bùta a pòst monsù Vincens !

Pensionato –(sale sul tavolo e si mette in posa)

Messo – No,no…nen parèi …pì su ..’l bras pì bas…( Lo mette in posa)..

Barista –( esce col bambino in braccio ) Ma cosa che a-i è torna ?

Messo – A ij riva l’onorevole con ‘l sindich…a ven-o a piè ’l cafè

Barista – E magari due pasticcini…Ma si chi a l’è che a paga ? A son tre dì che

a ven si a mangè a sbaffo…Ma anche ‘l sindich nè a mangia e beuv

Parroco – (entrando con il chierichetto) Cosa c’è da brontolare,

         non sapete che c’è la Divina Provvidenza che ci pensa !

Barista - Si a i n’ariva n’autr bon…Divina Provvidenza …Cussì a l’ha sempre

na sgeusia !...Coma a l’è reverendo..Seve andaita a benedì le cà??

Parroco – Si,ma a-i è pì nen religion…A l’han tuti le sacòce veuide…

           Una volta c’era più rispetto per il parroco..Entravi nelle case e ti

  offrivano un bottiglia di dolcetto o due di barbera …

Barista – E magari ’n bel salam d’la grassa !

Parroco – Ecco…mi veuj nen dì…Però un po’ ’d riguard per il parroco

         ci vuole.Anvece t’intri…Buongiorno..buongiorno..faccia pure..

         …Mi scusi ma ho tanta premura..Grazie e arrivederci. Gnanca n’euro

per i poveri e mes bicèr për ël parco…Ah, i sai nen andova che

’ndaroma a finì…

Barista – Mi invece i vado a ramengo…Si a j’ è gnùn che a paga !

Messo –(indicando sindaco e onorevole ) A son sì…Buongiorno  signor

onorevole…Come sta ?

Onorevole- Buongiorno a tutti…Oh reverendo ,come va ? Tutto bene ?

Parroco – La prostata…

Statua – Sa,cominsoma nen,nèè !!

Onorevole – Non si preoccupi che  adesso con la nuova legge che ho proposto

                  io alla Camera,il problema è risolto…ZAC ! un taglio netto e via..

Parroco- (alzandosi di scatto spaventato ) Come un taglio netto ??

Sindaco – Come sarebbe a dire..Zac e il problema è risolto ???

Onorevole- Ma no,spazio alla ricerca scientifica,nuovi metodi,nuove

tecniche.Non si sente niente !.

Parroco – Si,ma Zac e via  a me smì-a ‘n po’ troppo sbrigativo…Sai nen e mi

spiego,nè….

Onorevole – Sa io sono anche medico e me ne intendo…E’ una tecnica che ho

imparato in  Giappone ,durante la seconda guerra mondiale,l’ho imparato

dai Samurai..i signori della guerra…Pensate hanno delle scimitarre bellis-

sime ed affilatissime …Non ci credete ?

Parroco . Ah,si si ..ma…

Onorevole – (Si alza di scatto e mima il gesto) Ecco…partono di scatto

Gridando: “ Banzai !!!!!” E ZAC ! Un colpo solo,netto..non si sente niente…

Sindaco – Si,ma dopo …

Onorevole  - Gli danno la pensione di invalidità…E’ quello che voglio fare io     in Italia…In Giappone è un successone !

Parroco – Ecco ..in Italia ..ho qualche dubbio che abbia successo..

Onorevole – Ma no,basta che ogni Asl assuma due o tre Samurai ed il gioco è

fatto ! Volete provare ? Vi raccomando io..a Bologna stanno già facendo

i primi esperimenti !

Sindaco  – No,no,grazie,ne facciamo a meno…

Onorevole – Potreste essere i primi ..

Sindaco –No,no,grazie..lei è troppo gentile…Ma che an disa ..chel a l’ha fait

         la guera ?

Onorevole – Le ho fatte tutte ..Guerra di Libia,15-18,Eritrea,Jugoslavia,

         Russia ..5 medaglie al valore…Mi ricordo in Grecia

Parroco – Cò la Grecia ?

Onorevole- C’era anche lei ?

Parroco – No, io sono per la pace

Onorevole –Bene,dicevo,sui Balcani ..in cima al monte  Athos…Mille nemici

         Io solo con i miei venti  uomini …Viva i Savoia ! Qui si fa l’Italia o si

         muore…Sparavano da tutte le parti…Zip..Zip..Pallottole,bombe ..Allora

         Io sprezzante del pericolo..salto fuori dalla trincea ,a petto nudo…Viva

l’Italia…Avanti miei prodi !!! Io solo contro mille,che dico,duemila,centomila…

( Improvvisamente si sentono alcuni colpi di tamburo ..poi un rullìo)

Onorevole – Si salvi chi può ! Al riparo miei prodi ( Si nasconde sotto il

         tavolino )

( Entrano Esmeralda suonando il tamburo ed il Saltimbanco)

Esmeralda – Attenzione !  Battagliò…Battagliò! Popolo di

Porcellopoli,venite,udite,venite,arriva il circo Medardo !

Spettacolo in onore dell’onorevole Lo Bue !

         Ma dov’è ?   ( Tutti cercanol’onorevole)

Sindaco – Ha l’ha perdù quaicòsa ?

Onorevole – (Risollevandosi)  No,no…sono scivolato…

( Saltimbanco spezza le catene,vestito con calzamaglia a righe trasversali,con ampio mantello)

Saltimbanco – Siori e siore..spettabile pubblico…qui chi non ha fegato è meglio

che non ci  veda,,Potrebbe sprizzare il sangue…Qui si rischia la morte !

         Le persone più deboli sono pregate di non guardare..Siori e siore..

         ( Fa il giro a mostrar le catene e le fa toccare all’onorevole )

Esmeralda – L’unico al mondo in grado di spezzare con la sola forza dei suoi

potentissimi muscoli queste pesanti catene di 5 cm.di diametro…Signori..indietro e attenti al sangue…che zampilla..

Il Circo Medardo non risponde degli schizzi di sangue sui vestiti..Largo!

Uno…due…forza..Notate i muscoli …siori e ..tre ! Esercizio eseguito!

Ora potete applaudire(Applausi. Poi Esmeralda passa col cappello in

mano) Grassie siori,grassie..Ed ora un numero di alta scuola …Con animali feroci…

Saltimbanco – (Mostra due scatolette) Voi vi chiederete cosa contenghino

queste scatolette..Ebbene..bestie feroci…le più feroci pulci dell’Africa e in questa le più feroci cimici del Bengala ! Tutte cimici con il pedegree…

        (Mostra le due scatole e la gente comincia a grattarsi)

Adesso ne libererò due…fate largo..Eccole..(le mostra e la gente si   

gratta)Bene ,ora doppio salto mortale carpiato in avanti e doppio salto

         mortale all’indietro da una mano all’altra…( Rullo di tamburi) Esercizio

eseguito…Applausi..

Onorevole-Bravi…Ma questa bella ragazza non fa niente ?

Esmeralda – Ballerò per voi una tarantella …

( Il Saltimbanco fa finta di suonare,si ode una musica e la  Zingara balla )

     APPLAUSI ! 

Onorevoli - Brava !! Ma ho la strana sensazione di averla già vista da altre

parti..Forse ho conosciuto i suoi genitori,sa noi onorevoli amiamo

star in mezzo alla gente.Ma dimmi i tuoi genitori sono spagnoli ?

Zingara – No

On – Ma li hai conosciuti ?

Zingara – No !

On- Morti ?

Zingara –No,in galera

On-       Mi dispiace .

Saltimbanco –Ecco le spiego io…Mio padre ha strozzato sua madre e sua

madre ha strozzato  mio padre e datosi che suo padre era anche lo zio,così io che sarei suo fratello perché figlio del padre sarei anche suo cugino,perché la sorella di mia madre è anche la nipote del fratello di suo padre che sarebbe il figlio di suo nonno ,chiaro no ?

Onorevole -   Scusi,ma c’è qualcosa che mi sfugge

Saltimbanco – Allora…Ma cossì a capìss an tubo !

Zingara – Spiego io…poiché sua madre che non è sua madre ma sarebbe sua

cugina perché ha sposato il fratello della zia di mio padre che ha strozzato sua madre che non è sua madre…

Saltimbanco – Esatto…e così mio barba ,che sarebbe suo zio  ha strozzato

         il cognato della sorella del padre che non sarebbe sua madre…Quindi …

Zingara- Siamo orfani..

Saltimbanco – Si due poveri orfanelli…Perché le spiego…

                   Mi me pari i l’hai mai conossùlo…..e ganca mia mari…

Sindaco – Li deve scusare sa..è una parentela un po’ baravantan-a.

Onorevole – Ho capito benissimo: non siete  parenti…

Statua – Ha l’ha capì gnente !

Onorevole  -Ma chi è che parla ?

Esmeralda – La statua !

On . -  Cosa ?

Statua –Pensionato – (Scendendo dal piedistallo) Ca senta né..signor sindaco .

.mi  i son già rompume le cosiddette…A son tre dì che son sì  a fè el fòl

         Ogni cosa ha un limite..i na peuss pì nen ! I son tut rèidi…

Onorevole – Cosa ? Mi avete preso in giro per tutti questi giorni ?! O cielo !

questa è un ‘offesa ,voi…voi…io..io..voi …

Sindaco – Ma no ..è tutto una scherzo ! A l’è në schèrs !

Esmeralda – No,no,è tutto vero  !

Onorevole – (Paonazzo e furibondo) Ma voi non sapete chi sono io !!!

         Ve la farò vedere io ! Io che ho combattuto sul Carso,5 medaglie d’oro

         al valor militare,io…

( SI ODONO ALCUNI COLPI DI ARMA DA FUOCO )

Onorevole – Si salvi chi può !!!

(Fuggi fuggi generale – Tutti sotto il tavolino del bar,spingendosi a vicenda.

ESMERALDA rimane sola ritta in mezzo alla piazza,mentre il saltimbanco  si nasconde mettendosi una sedia in testa)

Saltimbanco – E’ scoppiata la guerra…Sono sbarcati i cinesi ..Aiuto !

(ESCE fuori anche il barista  con il neonato in braccio).

Barista – Còsa a i capita,l’han dovertà la càssa ? Ma dove son finiti gli altri ?

         Qui quand’è ora di pagare spariscono tutti …

Esmeralda – Son tutti li…si,li sotto…

Sindaco – Sté giù,che a l’è pericolos,a spàro !! !  Giù,giù…

         ( Si odono altri spari in lontananza)

Fidanzata –(Entra parlando al telefonino)- Si dimmi..caro..Si Sigismondo,

         Senti anche tu ? si.si..sparano…si divertono…fanno festa ..(esce)

Barista  – (Col neonato in braccio ) E piantéla lì dë sparè ,in dësvìje ‘l cit!

Esmeralda -  Medardo ( sotto il tavolo) Vaglielo a dire tu di smetterla !

Messo – (Entra tutto trafelato e rosso in viso) Signor sindaco,signor sindaco..

         Gustu ..il macellaio..è diventato matto..Si barricato in casa e spara a tutti !

         Devo chiamare i carabinieri ???  Ma dov’è il sindaco ?

Sindaco – Eccomi  ! Bisogna agire subito -..Qui qualcuno deve andare a parlare

con Gustu..Io mi assumo le mie responsabilità,ma anche gli altri devono agire !

         (Escono anche gli altri)

Onorevole – Bravo! Ha parlato bene !

Messo –Ma cosa facciamo,vado a chiamare i pompieri !?

Sindaco – No,in questi casi è meglio parlare…Signor curato tocca a lei …

                   Vada lei a parlarci…

Parroco – No,no..che vadi prima lei

(Si ODONO  altri colpi , tutti sotto il tavolo)

Esmeralda – Perché non ci va lei ,onorevole ?

Onorevole – No,io come ogni buon comandante devo dirigere le operazioni,

non posso,…vorrei..ma non posso ! Ed allora vi dico ..andate voi due

insieme!

Pensionato – Armiamoci e partite..l’onorevole non si smentisce proprio ,nèè.

Parroco – Ma io veramente…l’avrija da confessè..

Sindaco- E mi …i l’hai cò tant da fè…

Onorevole – Andate !

Messo- fate attenzione che Gustu a spara pallettoni veri !

         ( I due si spingono l’un l’altro)

Parroco – Prima lei..prego..

Sindaco – No,prima lei …

         ( Si odono altri spari i due si buttano sotto il tavolino)

Fidanzata –(entrando col telefonino)  Ma dove sei Sigismondo? Sento sparare,

         non dirmi che vai a caccia…ah..bene..dove sei ? in Afghanistan ?

         Stai attento caro..(esce)

Esmeralda –Stai attento caro..(Le fa il verso) Dove sei ? ( Le allunga la lingua)

Onorevole – Non è il momento di scherzare..E voi cosa fate..Andate !

Parroco – Stavamo solo discutendo su quale strada prendere

Sindaco – Si,per arrivare prima ..Perchè se prendiamo di qui,poi giriamo a

destra e poi a sinistra,poi ancora a destra…

Onorevole- Suvvia ,un po ’ di coraggio !

Parroco – Bè.vede,non è il coraggio che ci manca..è la paura  che fa novanta!

Esmeralda – Non è la paura , è solo fifa !

Saltimbanco – Vado io…io non ho paura…Ho fatto la guerra ..

Onorevole – Abbiamo un eroe…E dica..è stato ferito ?

Esmeralda – Su,Medardo..racconta quella volta del Silvio…

Onorevole – Ma chi era Silvio ? 

Esmeralda- Il suo migliore amico !Gli ha salvato la vita !

Onorevole – Racconti allora,su  su  racconti non si faccia pregare …

Saltimbanco – Eravamo in Grecia…in trincea …tatatan pum  patapum .

     Sparavano da tutte le parti…Arriva il comandante e dice :” il nemico

è a 200 metri..Bisogna far tacere quella mitragliatrice…Ho bisogno di un

volontario pronto a morire per la patria …Vado io ..grida quel Pirla di un Silvio  …Bene! Dice il comandante …Scegliti  un compagno…Medardo !

Urla quel pirla di un Silvio…Puttana Eva…Medardo  sono io…Bene.uscite e fate tacere quella mitragliatrice…Uscirà prima Medardo ..dice quel Pirla di un Silvio ! …Esco e come esco mi vien voglia di pisciare… Dico al nemico.Aspetta un momento !.Tatatatata ..bun tatata…..Ma che ca… spari  .che sto pisciando e me la faccio addosso !

Vai avanti tu .- dico al Silvio …lui va avanti e grida Viva Savoia ….Tatatatatr pum pam  tatatamn l..Poi silenzio …Io grido Silvio !…Puttana Eva!  Silvio ..dove sei …Tatatatatan pum ! ….Ma che cavolo spari se stoparlando..Allora prendo su il Silvio e lo carico sulle spalle ..e prendo una bomba a mano e patapum ! Un casino della Madonna ..e mentre lo riporto nella nostra trincea anche i nostri cominciano a sparare ..Allora dico ..Ma chi è quel

Pirla che ha dato ordine di sparare …Era quel pirla di un comandante

Non l’ho mai più visto,,che se lo vedo…

Onorevole  - In Grecia…Inverno del ‘42 ?? Postazione 318  ??

Saltimbanco – Si..quel pistola  che se lo prendo…puttana Eva!

Onorevole – Quel pistola sono io !!

Saltimbanco – Come non detto …

Onorevole – Io rispetto gli eroi ..

Saltimbanco – Già ..ma i Cruchi no ! Tre mesi d’ospedale !

Onorevole – Ma ora hai una medaglia al valore …

Saltimbanco – Già..però …Zac ! come dice lei…il resto non c’è più…è rimasto

                   sul Carso …

Messo – Signor sindaco,signor sindaco !!!

Sindaco – Cosa c’è ?

Messo – La Esmeralda è andata da sola alla casa del macellaio …Correte

                   che Gustu spara..quello l’ammazza..fate qualcosa !

Saltimbanco – Vado a cercarla ..(ESCE di corsa) E ‘ pericoloso !

Sindaco – Signor curato,faccia qualcosa,si muova..!

Parroco – No,prima lei…è il sindaco !

Pensionato- Qui tutti eroi ,poi quando si tratta di andare ..a mando j’autri !

( SI ODONO ALTRI COLPI )

Onorevole – Lasciatemi pensare…Qui ci vuole un’idea geniale ..Ho trovato !

         Mandate a chiamare i carabinieri !

Pensionato – Che idea geniale !

Barista – Pròpe  na testa da ministr !Che inteligensa !

Parroco – Vado io,mi sacrifico …

Sindaco – No,sono a tre chilometri…Vada lei..

Onorevole – Ma telefonate,fate prima !

Sindaco .- Chi ha un telefono  ? ..Tuti sensa …

Fidanzata –(Entrando)- Si caro ..no..Eleuterio ..sono qui ..

Onorevole – Ci scusi ma abbiamo bisogno del telefono…In nome del popolo

         Italiano ..lo prendo in prestito..

Fidanzata – Ma cosa fa ! Questo è un sopruso ! Voi non potete …

( L’onorevole lo porge al sindaco)

Onorevole – Faccia lei la telefonata..io non so il numero   

Fidanzata – Io protesto !

Parroco – Io ne approfitto per bere qualcosa ( Comincia a bere vino,tutto

         agitato..alla fine si ubriacherà)

Sindaco – Pronto …chi è che parla ?? Asdrubale ..Ma che Asdrubale io non lo

conosco,lo conosso nen !Si tolga dai piedi…Devo aver sbagliato numero

(rifà il numero) ..Pronto…chi parla ? Chi ???....Io sono io…ma lei chi è ?

Fidanzata – Ridatemi il telefono !

Sindaco – Aspetti un momento…Qui c’è uno che dice di chiamarsi Oronzo…

         Ma mi prende in giro ? Senta Oronzo ..non faccia lo …

          E’ il sindaco che parla…Mi ha fatto una pernacchia…Che gente !

Onorevole – Ma insomma,si sbrighi ,c è una donna in pericolo !

Bambino ( Entra di corsa ) Papà..papà sono arrivati i carabinieri,la polizia

               Gustu non spara più ! ( Poi riparte di corsa)

Sindaco – Che velocità…appena fatto il numero a son già arivà !

Fidanzata –Il telefonino ! ( Lo prende ed esce) Sa,non so come farei senza..

         Casimiro vuole sempre mie notizie !

Pensionato – Ma Casimiro chi ha l’è ?

Fidanzato – Oh bella,il mio nuovo boy frend…Un miliardario senza una lira..

Pensionato – Come a sarìa edì…un miliardario senza una lira ???

Fidanzata – Si ..momentaneamente è sprovvisto di moneta,sa c’è una grande

         abbondanza di scarsità di moneta circolante..nella City ..Ma lui è ricco…

Pensionato – Nella City ?

Fidanzata – Si lui vive a New York…C’è crisi

Pensionato – A New York c’è crisi…?? Ma ca guarda né…a i è pà damanca da

         andè  fin-a  a New York per trovè la crisi…A i na j’è cò si in Italia..

         Si a i è cò na grande abbondanza di scarsità di moneta …

Fidanzata – Ma non mi dica !

Pensionato – Diso..diso..

Sindaco – Ah,grazie…Bene..adesso che a son rivà i caramba ..siamo a posto..

Onorevole- Beviamoci su,offro io !!

Barista – Mi scusi signor ministro…

Onorevole- Onorevole,prego..non sono ancora ministro..ma lo diventerò presto

             Versi,versi da bere …Pago io …non si preoccupi..

Barista – Sa, è solo che qui tutti offrono e  non paga mai nessuno !

         Sa,io ho due figli da mantenere…Sai nen se mi spiego !

( L’on. il sindaco e il parroco si siedono al tavolo e bevono)

Pensionato – Ca me scusa signor ministro,onorevole …Ma non sarebbe il

         caso di aumentare un po’ le pensioni ?

Onorevole- Ben detto,carissimo,sarà la prima cosa che farò non appena

         Sarò al governo..Raddoppierò le pensioni ..aumenterò i salari…

         Benzina a metà prezzo, dimezzerò le tasse..anzi..niente tasse !!

Sindaco – Evviva il futuro ministro…

Onorevole – Beviamo ! Brindiamo !!

Barista – Si,si..ma paghiamo !

Onorevole- Suvvia,un po’ di ottimismo…ci vuole coraggio nella vita!

( Si odono alcuni spari. L’onorevole si butta sotto il tavolino)

Moglie – (entra di corsa tutta agitata) Crisostomo,Crisostomo  !!!

Sindaco – Son sì..cosa gridi !?

Moglie –( Lo abbraccia) Ah,sei salvo,meno male ! Che paura…!

Parroco – Non si preoccupi,signora,ci siamo qui noi..(Beve)

Moglie –(al marito) Ma stai bene ? Hai avuto paura ? E l’onorevole ??

Sindaco –(indicandolo mentre esce da sotto il tavolo) A sta bìn..

Moglie – Ma che fa li sotto ?

Pensionato – A l’avija perdù ‘n boton …Cessato allarme..può uscire !

Onorevole – Oh,signora sindachessa ! Che piacere (Le fa il baciamano

         su tutto il braccio,fin verso il viso)

Sindaco – Calma,calma,va bin che a sia onorevole,ma esageroma nen..

Moglie – Sempre il solito gelosone ,Crisostomo…Si,mio marito è tanto  

                   geloso…

Onorevole –Eh si,nei paesi si fa in fretta a chiacchierare..

Moglie – Si,qui fanno a gara a parlar male degli altri!

Onorevole – Come la capisco ! Le solite malelingue !

Barista – Che malelingue ! Era mia moglie..Che poi è scappato con l’altro e

         mi ha lasciato qui con due bambini!!

Bambino –(ENTRA di corsa) Papà..papà Gustu si arreso , l’han preso i

carabinieri !

Parroco –Dio sia lodato,tutto è bene quel che finisce bene !

Onorevole – Ma perché si è chiuso in casa…perché sparava …

Moglie ..E’ come impazzito…perchè vede…il figlio ..Gianmaria…è

scappato con Giandomenico…ehm..

Onorevole – Per una vacanza ..

Moglie – No,no si sono fidanzati !Si ,Gianmaria con Giandomenico !

Parroco – Questo è diventato il paese di Porcellopoli !! Non c’è più religione.

         Il vizio dilaga: Sodoma e Gomorra ! (e beve )

Barista – Piano col vino ,reverendo…

Parroco- Ma il vino non fa male..Sono i vizi corporali che piegano l’anima !

         Quel povero Gustavo,impazzito perchè suo figlio…

Esmeralda – (ENTRA con il Saltimbanco ) – Ma che figlio…Gustu ha

confessato..Sapete perché si è chiuso in casa ed ha sparato ?

Saltimbanco – Esmeralda non dirlo,che fai scoppiare un’altra guerra

Onorevole – Parli,parli,figliola..non abbia paura..

Sindaco – No,se son cose delicate ..meglio che le senta solo il parroco

Esmeralda – No,è meglio che le sentano tutti !!!...

Saltimbanco – (tirandola per un braccio )Esmeralda..ti prego..lascia perdere

Sindaco -Si ..si..lasciamo perdere..piuttosto beviamo, brindiamo ..

Moglie – No,voglio sentire..Dunque perché Gustu è impazzito ?

Esmeralda – Gustu non è impazzito per suo figlio..Ha dato di testa

         quando ha scoperto che sua moglie lo tradiva !

Moglie – Lo tradiva  ?? E con chi ?

Esmeralda – Con suo marito..si..il sindaco !

Moglie – Oh,vigliacco ! Assassino…Disgraziato..Porco…

Sindaco – No,porco no,ti spiego…Io l’ho fatto per salvare il matrimonio..

Moglie – Quale matrimonio !! Porco !!! ( lo prende a borsettate)

Sindaco – Il nostro…(si ripara dietro all’onorevole)

Onorevole –( Riceve una borsettata in testa) Si calmi,non faccia così …

Esmeralda – E sapete perché il vostro amato sindaco andava con la moglie

         di Gustu ?

Saltimbanco – No,Esmeralda …lascia perdere ..non dirlo…

Esmeralda – Perché la moglie del sindaco andava con Gustu…

Parroco - Porcellopoli !!!

Esmeralda – Lei stia zitto ,che ce n’è anche per lei …

Parroco – Fatela tacere ! E’ la bocca del diavolo!

Esmeralda – Si l’ho vista io che faceva il filo alla perpetua !!

Pensionato – Ah,ah..anche ël parco !

Parroco – Non c’è niente da ridere…Io sono innocente !

Pensionato – Costa a l’è bela !

Esmeralda – Lei stia zitto che ce n’é anche per lei …

Pensionato – No,mi no,io ha già raggiunto la pace dei sensi …

Esmeralda – Già,ma i giornaletti porno ??

Pensionato – A l’ha dammie ‘l messo comunale !

Messo – Bè..si.. è vero..li ho trovati nella valigia dell’onorevole ..

Onorevole –Tutto falso !

Esmeralda –Ha ragione,infatti lei non è neanche onorevole…

Saltimbanco – Esmeralda ,ti prego,qui finiamo tutti in prigione…lassa perdi!

Onorevole – Come sarebbe a dire..Come si permette?

Esmeralda – Ecco..sarebbe a dire che oggi…frugando per caso nelle sue tasche Onorevole- Ladra !

Esmeralda – Ecco,mi è rimasto fra le mani il suo portafoglio con i documenti ..

Onorevole.-Io la denuncio..signor sindaco..faccia qualcosa

Sindaco ..Ecco..io…

Moglie – Crisostomo! Non ti muovere o ti faccio secco !

Pensionato- Ma allora..chi è ?

Onorevole-Ecco (piuttosto imbarazzato)..io non sono onorevole..io son arrivato

qui perché da anni cerco la donna che ho amato e che non ho potuto sposare perché ho dovuto partire per  la guerra ..So che aspettava un bambino…

Moglie –E se ne è andato ? Un  bel porco anche lei,si vergogni !

Madama (ENTRANDO) –Ma questo è il paese di porcellopoli !!!Ho sentito

      tutto!

Onorevole- (Vedendola)  Adalgisa…

Madama – ( si ferma,un po’ interdetta) Apollonio ..tu.. qui?

Onorevole – (l’abbraccia ) Adalgisa..quanti anni ,ma sei proprio tu ?

Madama – Apollonio …dopo tanto tempo…

Onorevole – Sono trascorsi più di 40 anni !

Madama – Ma perché mi hai abbandonato …

Onorevole – Cara Adalgisa,la guerra…il destino ,però adesso ti ho

                   ritrovata !

Moglie – An ven veuja ‘d pioré…Pròpe come ant’ij film !

( I due si avvicinano )

Madama – Caro..ma perché non ci sposiamo?

Onorevole- Ma cara,alla nostra età..chi vuoi che ci prenda ?

Bambino – Evviva gli sposi !

Messo – Evviva gli sposi !

Onorevole –Ma tu aspettavi un bambino …nostro figlio…

Iole – Si,ma ho dovuto abbandonarlo all’orfanotrofio ..ero troppo sola

On. – Ma quando è nato,ma dove ?

Iole – E’ nato il 4 marzo 1942

On – Ma dove ?

Iole – …Nella casa degli Orfanelli di

Saltimbanco – di  Chieri !

Madama – Ma coma a fa a savèilo chel ?

Saltimbanco – Perché il 4 marzo 42 è la mi adata di nascita…

Onorevole – Ma allora…

Madama – Alora,còsa ?

Onorevole – Adalgisa,ma non hai capito ? E’ nostro figlio !

Madama – E come të s-ciàmi ?

Saltimbanco – Medardo,ma il mio vero nome è Giacinto …

Madama –  Ma alora ..

Saltimbanco – Papà…mama …( si butta tra le braccia dei due)

Onorevole – Offro da bere a tutti ,musica !

Esmeralda – Ebbene se oggi è festa deve essere festa per tutti ! Liberiamo anche

loro e addio al circo Medardo ! (Libera le pulci e tutti cominciano a grattarsi) Ma si,liberiamo anche loro ! Via ,via  !!!

         MUSICA !!! ( Musica dell’ Abanera)

(Esmeralda balla l’ABANERA mentre gli altri si grattano ed escono uno alla volta.)

Cala il sipario

                     Fine

          

 

        

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