Il petalo rosso ed il petalo nero

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IL ROSSO ED IL NERO

IL PETALO ROSSO ED

IL PETALO NERO

Di Claudio Salomoni

Sul palco tutto nero ci sono due sedie, sulla prima c’è un uomo che ha una solo certezza : ‘sono morto nel 1943 fucilato dai partigiani perché fascista’ .

Sull’altra una donna che ha una sola certezza : ‘sono morta nel 1943 fucilata dai fascisti’.

Nel dialogo tra questi due personaggi si intromette Mario, uno spettatore in sala.
Nasce un confronto tra l’uomo del 2005 ed i due personaggi.

A completare il cerchio giunge la morte, per dare un senso a tutto quanto.

Piccolo dramma dark che prende la sua forza nella prova recitativa degli attori che sono chiamati a muoversi in un palco vuoto.

ATTO UNICO

PERSONAGGI   (3 U e 1 D):

UOMO                                  Un uomo, vestito con pantaloni grigi classici ed una camicia nera

DONNA                               Una donna, vestita con una gonna in tessuto lunga fino sotto il ginocchio, una camicia rossa ed un fazzoletto al collo dello stesso colore.

MARIO                                 Un uomo seduto tra il pubblico

MORTE                                La classica iconografia della morte, telo nero e grande falce sulle spalle


Sipario

Due sedie sul palco, un drappo nero che copre il fondo.

Un uomo seduto sulla sedia a sinistra, è illuminato dall’occhio di bue.

Guarda il pubblico, assume un’espressione pensierosa …

UOMO                                  Come sono finito qui?

                                               Quale strano prodigio mi ha catapultato su questa seggiola?

Dall’attenzione dei vostri sguardi, intuisco che lo volete sapere anche voi …

Si alza in piedi e fa un paio di passi, sempre pensieroso

UOMO                                  Mi chiamo Luca e, l’unica certezza che ho, è che sono morto nel dicembre del 1945, fucilato … alla schiena … e mai sepolto …

Si gira e torna a sedersi sulla sedia, affranto

UOMO                                  fucilato perché fascista … fucilato perché fascista … fucilato perché fascista …

Alza il tono di voce fino a farlo diventare un urlo straziato

UOMO                                  FUCILATO PERCHE’ FASCISTA! VI RENDERE CONTO?

Mette le mani sul viso, singhiozza

Lentamente riapre le mani e guarda verso il pubblico

UOMO                                  Perché quelle facce perplesse?

Quali assurdi dubbi vi attanagliano la testa?

Si alza e cammina sempre più pensieroso, poi, appena raggiunto l’angolo estremo del palco, davanti alla sua sedia, si ferma, come colto da un’illuminazione

UOMO                                  ah! … capisco … questo è uno dei famosi tribunali del popolo, dove i comunisti giudicano un uomo …

Un altro occhio di bue illumina l’altra sedia (a destra) dove ora c’è seduta una donna

DONNA                                non credo che sia così facile

L’uomo è turbato dall’apparizione della donna, non sa come comportarsi, si trova al cospetto di un fantasma? Certo non dovrebbe averne paura, poiché anche lui, a tutti gli effetti, è passato a miglior vita …

UOMO                                  Tu chi sei? Sei forse un fantasma?

DONNA                               Ti sembro un fantasma?

E si alza mostrando la sua figura slanciata e sicuramente sexy

UOMO                                  No … ma … mi …

DONNA                                Ma come parli? È forse un tipo di giuoco nuovo?

Uno di quei sogli lingua che c’insegnavano a scuola per farci imparare i pronomi personali?

IL LO LA I LI LE …. IL LO LA I LI LE ….

Erano belli qui giochetti …

L’uomo si avvicina cauto

UOMO                                  Insomma, si può sapere chi diavolo sei?

DONNA                                Mi chiamo Irina e, l’unica certezza che ho, è che sono morta nel gennaio del 1945, fucilata dai fascisti…

UOMO                                  Fucilata?

DONNA                               Si, da quelli come te, solo perché ero una partigiana

UOMO                                  Gennaio … poco prima della liberazione da parte dei partigiani

DONNA                               C’è stata? Lo sapevo, me lo sentivo …Quando c’è stata?

UOMO                                  In Aprile, verso fine mese

DONNA                               Per poco … per pochi mesi

UOMO                                  Già ….

Ha abbassato la testa, è confuso, abbacchiato

DONNA                               Cosa ti succede?

UOMO                                  Mi stavo lamentando perché sono morto fucilato alla schiena, solo perché membro del partito fascista … poi …

DONNA                               poi?

UOMO                                  Poi arrivi tu, fucilata dai camerati … ecco … forse …

 

Cammina nervosamente

UOMO                                  …forse … me lo sono proprio meritato ….Certo … CERTO! …ME LO SONO MERITATO! CERTO! …

                                               Io che ho sempre messo la patria al primo posto, il duce insieme al re al secondo e la mia famiglia, la mia vita al terzo …

Però, forse … me lo sono meritato … CERTO! … me lo SONO MERITATO! …

Grida e corre per imitare una folla inferocita

UOMO                                  ECCOLO LI! …QUELLO IN CAMICIA NERA! …IMPICCHIAMOLO!… NO! … NO! … HA TRADITO LA PATRIA, FUCILIAMOLO … SI! … SI! … MA ALLA SCHIENA, COME TUTTI I TRADITORI …

Si ferma spossato … cade in ginocchio …

UOMO                                  I traditori …. I traditori …

Piange

UOMO                                  Come hanno potuto credere che io fossi un traditore? … com’è possibile, solo per questa mia camicia nera? … ma … ma ….

DONNA                                Dai, non piangere … sarai anche un fascio, ma oramai siamo tutti uguali …

UOMO                                  LASCIAMI STARE! …mi hanno sparato alla schiena, come un traditore ….

Si gira per far vedere la schiena

UOMO                                  Guarda che buco … guarda …

DONNA                               non c’è nessun buco …

UOMO                                  Come sarebbe a dire …

Si tocca con la mano e si rende conto che la donna sta dicendo la verità

DONNA                                Me n’ero già accorta prima…

Ero ancora viva, quando si è avvicinato uno dei tuoi amici e mi ha sparato il colpo di grazia …

L’uomo si tocca la testa ansioso …

UOMO                                  Hai ragione, c’è sempre il colpo di grazia … non lo ricordo … sarò morto prima … forse …

DONNA                                Meglio … molto meglio … credimi …

UOMO                                  In ogni caso sempre di morte si tratta …

DONNA                                Si, ma io stavo soffrendo, colpita in modo grave dalle pallottole.

Però ero viva … poi ho sentito uno sparo … BUM! …

Poi ancora un altro … BUM! …

Ho girato gli occhi ed ho visto quell’uomo che, ad uno ad uno, finiva i miei compagni con un colpo in testa… BUM! …

Quanti altri prima del mio turno? … quanti ne mancano? …BUM! …

Il mio cuore voleva scappare dal torace… BUM! …

E’ stato atroce … eccolo qui accanto a me … BUM! …

Salta il cranio del mio vicino …

Ora punta la mano armata verso di me …

Se c’è un Dio, lo prego che mi aiuti …

E piango, piango, piango … BUM!

L’uomo si avvicina e gli cinge le spalle con un braccio, la donna si mette le mani sul volto per non far vedere che sta piangendo.

DONNA                               Il buio … il freddo … interminabile … eterno …

UOMO                                  Si, un ricordo vivido di gelo profondo, ma non tremavo …

DONNA                               Freddo e buio …

UOMO                                  Quello che abbiamo sempre pensato della morte: solo freddo e buio.

DONNA                               Ma ora siamo qua, senza ne freddo e nemmeno buio

UOMO                                  Si, hai ragione … quello che mi sfugge è il perché …

Perché siamo in questo posto?

Perché io e te?

Non c’è nessun altro?

DONNA                               Come no, c’è tutta quella gente che ci guarda …

Indica il pubblico

UOMO                                  No, quelli non c’entrano, fanno parte del mondo al di la del palco …

DONNA                               Non capisco …

UOMO                                  Sono gli spettatori.

Stanno guardando una rappresentazione teatrale, non la nostra vita e nemmeno la nostra morte.

DONNA                               Siamo attori?

UOMO                                  No, ma loro non lo sanno …

DONNA                               Ma lo stiamo dicendo …

UOMO                                  Si, ma dal loro punto di vista è solo parte di un copione teatrale…

Dal pubblico si alza un uomo

MARIO                                 Salve

L’occhio di bue indugia per trovare la persona che sta parlando dalla platea, gli attori si schermano gli occhi con la mano per cercare di capire da dove viene la voce

MARIO                                 Salva a tutti, mi chiamo Mario e sono uno del pubblico

L’occhio di bue lo individua e lo illumina

MARIO                                 Ripeto, salve a tutti, mi chiamo Mario e sono uno del pubblico

UOMO                                  Salve Mario

DONNA                               Ciao

MARIO                                 Ciao a tutti voi …

                                               Volevo solo dirti che non sono d’accordo con te …

UOMO                                  Non mi sembra regolare … il pubblico non parla con chi sta sul palco…

MARIO                                 qui non è una questione di regole, non puoi però nemmeno farci credere che vuoi un pubblico che ti segua senza reagire

UOMO                                  Il pubblico deve reagire, ma con gli applausi

DONNA                               Sono sempre più confusa

…E va a sedersi sulla sedia

Mario si muove dal suo posto e si avvicina al palco, sempre seguito dall’occhio di bue

MARIO                                 Le reazioni del pubblico devono essere varie, ma non puoi pretendere che siano passive. Il pubblico beone è a casa che guarda la televisione, non è a teatro …

DONNA                               la televisione?

MARIO                                 Si, lasciamo stare … è un’invenzione degli anni sessanta …

UOMO                                  Rivoluzionaria?

MARIO                                 Nel senso peggiore del termine, ci ha lobotomizzati in massa …

L’uomo allunga la mano ed invita Mario a salire sul palco

UOMO                                  Vieni, parlami del mondo che non abbiamo potuto conoscere …

Mario sale sul palco, la donna si alza e si avvicina per guardare i vestiti (jeans e maglietta)

DONNA                               Sei americano? In che anno siamo?

MARIO                                 No, sono italiano ed è il 2005

L’uomo e la donna si guardano, sono spaventati dalla dichiarazione di Mario e quasi barcollano.

Entrambi vanno a recuperare le rispettive sedie e si siedono, come colpiti dalla rivelazione.

UOMO                                  Avrei più o meno 90 anni adesso …

DONNA                               Si, anch’io … all’incirca …

UOMO                                  Forse avrei sposato Maria, la figlia del panettiere.

Si alza

UOMO                                  Aveva i capelli neri lunghi sulle spalle, gli occhi verdi e addosso sempre quello splendido profumo di pane appena sfornato … mi faceva impazzire … quando la baciavo il mondo si fermava, era tutto per me …

DONNA                               Io avrei sposato Guido …

Abbassa gli occhi

DONNA                                Almeno lo speravo … è stato l’unico di tutta la brigata a comportarsi in modo carino con me, l’unico che mi abbia trattata da donna anche se compagna combattente, ma pur sempre una donna … e l’unico che mi abbia baciata …

UOMO                                  L’unico? …

DONNA                               Non essere scemo e curioso … l’unico della brigata …

MARIO                                 Scusate …

UOMO                                  Ah! Mario, scusami, ero preso dai miei ricordi al punto che non ti vedevo più

MARIO                                 Non fa nulla …

DONNA                                Raccontaci cos’è successo in questi anni … parlaci del futuro …com’è l’Italia comunista?

MARIO                                 Non credo che mi sia possibile parlarvi di 60 anni di storia in un contesto come questo … vi dico solo poche cose, per esempio una è che l’Italia non è mai stata comunista …

DONNA                               No? … ma la rivoluzione partigiana?

MARIO                                 A portato la democrazia, caduto il regime fascista, epurata l’Italia dai nostalgici, lavate le mani sporche di sangue, da una parte e dall’altra, c’è stata la ripresa … prima lenta, poi sempre più rapida fino agli anni 60 quando il nostro paese era nel pieno del boom economico …

UOMO                                  Dai, continua …

MARIO                                 no, non credo sia onesto verso il pubblico …

DONNA                               Il pubblico?

UOMO                                  (rivolto alla donna in modo quasi confidenziale) parla di quelli la (indica il pubblico) quelli seduti la davanti a noi

DONNA                                ma se loro ci credono attori, se credono che noi seguiamo un copione prescritto, cosa c’impedisce di sconvolgerlo? Tanto siamo noi i padroni della nostra vita …

UOMO                                  ma … siamo vivi?

Si guardano e tornano a sedersi …

MARIO                                 Il pubblico non ha voglia di sentire uno che racconta cos’è successo in sessant’anni di storia del nostro paese.

Il pubblico vuole storie che lo facciano ridere o sognare, piangere o pensare …

UOMO                                  Dimmi solo una cosa, per mia soddisfazione … cos’è la cosa più fantastica che ha fatto l’uomo in questi anni …

MARIO                                 La cosa più fantastica? …

Ce ne sono così tante che non saprei proprio cosa risponderti …

Davvero, è proprio difficile sceglierne una sola …

DONNA                                Scegli quella che ti è piaciuta di più, la cosa più fantastica dell’uomo ma che ha colpito il tuo cuore maggiormente ….

MARIO                                 Mi dici cuore ed io penso ad un certo dottor Barnard …

Ma non voglio parlarvi di questo, voglio invece raccontarvi del primo uomo sulla luna

UOMO                                  L’uomo sulla luna?

DONNA                               Incredibile …

MARIO                                 era il 1969, e gli americani hanno mandato un razzo sulla luna

UOMO                                  Americani …

DONNA                               gli alleati …

MARIO                                 Questo razzo conteneva tre uomini, sono atterrati sulla luna, hanno fatto una passeggiata, sono ripartiti e tornati sulla terra

UOMO                                  Tu ti stai prendendo gioco di noi …

DONNA                               Si, è chiaro, ci sta canzonando …

MARIO                                 No, vi giuro che è tutto vero …

UOMO                                  Ma quella cosa di cui parlavi all’inizio, la … la … “qualcosa, qualche cosa visione” … di cosa si tratta?

MARIO                                 la televisione

UOMO                                  Si, quella … cos’è?

MARIO                                 è un’invenzione degli anni sessanta, non saprei come spiegartela, è davvero difficile …

DONNA                               Provaci

MARIO                                 Allora, fai conto che sia una scatola più o meno grossa così (e con le mani mima la dimensione di una televisione). Con davanti uno schermo …

UOMO                                  Come al cinematografo?

MARIO                                 Più o meno, nel cinema c’è il proiettore che proietta le immagini sullo schermo, nella televisione vengono da dentro …

UOMO                                  Sorprendente …

MARIO                                 la cosa più sorprendente è che queste immagini vengono da un’altra città, per esempio da Roma, da Milano … ed in ogni casa c’è un apparecchio, così che tutte le persone possano vedere lo stesso spettacolo contemporaneamente …

UOMO                                  Quindi non esistono più i cinematografi …

MARIO                                 No, no … ci sono ancora …

DONNA                               mi sembra una buona invenzione, per la collettività …

MARIO                                 Dal principio di sicuro … ora come ora non sono molto d’accordo con te … la televisione può modellare le masse, ci sono uomini politici che sfruttano il mezzo per affermare le proprie idee, imporsi agli italiani … entrano tutti i giorni nelle case della gente, fino a che la gente crede che queste persone siano di famiglia …

                                               Anche per lo spettacolo è la stessa cosa, se appari in televisione sei un grande, se non ci sei, non sei nessuno …

DONNA                                Assurdo …

UOMO                                  Ma chi controlla questa … televisione? … il partito?

MARIO                                 Alcuni partiti, molti privati …

UOMO                                  Insomma non mi sembra un gran passo avanti …

MARIO                                 Te l’ho detto all’inizio … io preferisco il teatro … dove il sudore è vero e, il bravo attore lo vedi, lo senti da come ti fa vibrare, da come sa dare la giusta sfumatura alla voce … poi, nei musical è anche meglio, li ci sono cantanti e ballerini, una vera gioia per gli occhi

DONNA                                io, però, non capisco questa nostra situazione … cosa siamo noi? Chi siamo noi?

UOMO                                  è giusto, ma mi chiedo anche il perché tu, Mario, puoi interagire con noi e gli altri guardano passivamente

MARIO                                 Per gli altri è solo un copione, probabilmente pensano che io ne faccia parte

Dal fondo entra una figura tutta nera con la falce

MORTE                                 Tutti facciamo parte di un copione …

L’uomo e la donna si vanno a sedere molto lentamente sulle loro rispettive sedie, come automi, mentre la morte avanza.

Sembra non avere piedi, avanza con un andamento lento, sinuoso … fluido.

MARIO                                 Chi sei?

MORTE                                Domanda stupida

Continua ad avvicinarsi a Mario

L’uomo e la donna sono immobili, come delle marionette cui hanno tagliato i fili.

MARIO                                 Si, scusa … hai ragione (è spaventato) … fai parte dello spettacolo?

MORTE                                da sempre la morte è stata uno spettacolo …

Quante volte ti è capitato in autostrada di vedere un incidente?

Hai rallentato, lo so! ….

Perché? …

Quale morbosa curiosità ti spingeva a cercare tra le lamiere contorte un corpo, un essere umano agonizzante o morto?

Mario cerca di obbiettare ma la morte riprende

MORTE                                 cosa spinge la gente a cercare la paura?  … Nei film, per esempio …

O in mille altre situazioni …

Che cosa li fa mettere in costante sfida con la morte? …

Pensavo, per esempio, alle sfide cosiddette estreme … cos’è che li muove?

MARIO                                 Il fascino …

MORTE                                Il fascino? …

MARIO                                 Si! … il fascino di sconfiggere la morte, come in quella famosa partita a scacchi …

MORTE                                Vuoi sapere la più stupida di tutte le verità?

MARIO                                 Oramai …

MORTE                                 La morte vince sempre … io ho un solo pregio … sono INELUTTABILE, puoi essere ricco o povero, bello o brutto, uomo o donna … ma io arriverò comunque … sono una certezza … l’unica!

Mario si avvia verso il bordo del palco

MARIO                                 Bene, io torno al mio posto, continuate pure tra di voi …

Sta per scendere quando la morte lo afferra per la spalla e lo blocca

MORTE                                 Tu non vai da nessuna parte …

MARIO                                 Scusa, ma io sono il pubblico … non dovrei essere qui …

MORTE                                 Invece ci sei, c’è un motivo … c’è sempre un motivo

MARIO                                 Ho deciso io di alzarmi e di intervenire …

MORTE                                 SEI SICURO? …

MARIO                                 Beh … si … (è titubante)

MORTE                                 tu credi nel destino?

MARIO                                 Si …

MORTE                                 Vedi, ogni mattina voi vi alzate ed aprite una porta, ce ne sono tante, ma voi aprite proprio quella … ecco … questo è un sistema semplice per spiegarti il destino …ed oggi … hai aperto la porta finale …

MARIO                                 Quindi, mi vuoi dire che non è stato un caso che io mi sia alzato per intervenire …

MORTE                                 Niente è mai lasciato al caso …

MARIO                                 Tu sei il mio destino?

MORTE                                 io sono il destino di tutti …

C’è un lungo silenzio …

Mario si avvicina all’uomo ed alla donna che sono ancora immobili sulle loro sedie …

MARIO                                 Ma, in tutto questo, cosa c’entravano questi due poveri cristi?

 

MORTE                                 Loro sono solo marionette, messe sul palco per far sì che tu ti alzassi … degli strumenti nelle mie mani …

L’uomo si alza, ha lo sguardo perso, sembra una bambola senza vita

UOMO                                  Eravamo tutti delle marionette nelle sue mani, pendevamo dalle sue labbra, eravamo tutti fieri di essere italiani …

La donna si alza, anche lei ha lo sguardo perso …

DONNA                                Eravamo tutti delle marionette nelle sue mani, ma qualcuno di noi ha deciso di tagliare i fili, ha deciso di credere ad un futuro migliore, diverso …

UOMO                                  Essere la marionetta di qualcun altro …

MORTE                                 Silenzio! …Seduti!

L’uomo e la donna si siedono, ubbidienti…meccanicamente

La morte si avvicina a Mario

MORTE                                 Vieni con me, il freddo ed il buio sono solo un passaggio …

MARIO                                 Non voglio morire …

MORTE                                 La morte è solo un pertugio dove devi passare per rinascere …

MARIO                                 Io non sono credente …

MORTE                                 Questo non ti salverà …

MARIO                                 (singhiozza) … ho paura …

MORTE                                 è normale … è umano …

Mario, mettendosi le mani sul viso, piange silenziosamente … sommessamente ….

MORTE                                 Vieni piccolo uomo, un passo e tutto è finito …

Gli mette la mano sulla testa e, lentamente Mario si accascia al suolo

(resta illuminato da una luce anche se coricato a terra).

La morte si gira verso l’uomo, ancora seduto sulla sua sedia, schiocca le dita e “la marionetta” cade

(pochi secondi dopo la luce che lo illuminava si spegna).

Ripete la stessa operazione con la donna

(anche in questo caso, dopo pochi secondi si spegne la luce)

La morte si gira verso il pubblico, fa un paio di passi da sinistra a destra, alza la mano e fa un altro schiocco con le dita e la luce che illuminava il corpo di Mario si spegne …

Ora, la morte, è al centro del palco, con la sua falce nella mano destra ed una luce che la illumina debolmente

MORTE                                 Il piccolo spettacolo della vita finisce sempre in uno schiocco di dita … un istante … un battito di ciglia … e la vita finisce …

Tornate a casa, oggi non tocca a nessuno di voi … oggi …

Fa un passo verso il fondo della scena, poi ci ripensa e si gira di nuovo

(un cono di luce la illumina dall’alto)

MORTE                                Ritornerò …

Guarda tutti … lentamente …il dito indice, ossuto punto su ogni persona del pubblico

MORTE                                Per ognuno di voi

Esce dal cono di luce e scompare.

La luce si spegne.

Sipario

FINE