Il pianto di Gnastillo

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Il pianto di Gnastillo SALVATORE NASTRO

SALVATORE NASTRO

(autore SIAE matricola 188079)

IL PIANTO DI GNASTILLO

ovvero

 Viaggio nell’infanzia negata

A sipario chiuso

TRACCIA 1

ABRAMO:     (entrando SUL PROSCENIO, seguito da una bambina) Mia piccola nipotina devi sapere…che in tempi molto lontani, la gente, aveva paura dei suoi dei  perché pensava che arrabbiandosi avrebbero mandato ogni tipo di             disgrazia. Così, per tenerseli buoni, gli offrivano sacrifici e doni, primizie, agnelli  giovani e…persino bambini.

ALICE:          Cosa? Addirittura bambini?

ABRAMO:     Si, proprio così. Uccidevano i bambini perché  pensavano di far contenti i loro dei.

ALICE:          Ti prego nonno questa storia è troppo triste.

ABRAMO:     Neanche a me piace, ma era così. Io ero il solo nella regione a non avere               paura del mio Dio. Ero convinto che fosse uno solo e che mi amasse. E non avevo paura. Mi sentivo amico del mio Dio! Ma ecco che un giorno il mio Amico mi disse:

VOCE DIO.:  Abramo vorrei che tu mi sacrificassi tuo figlio, là sulla montagna!

ALICE:          Oh no, anche Lui come gli altri!

ABRAMO      Non posso uccidere mio figlio, è impossibile. Il bambino è la luce del mondo.

VOCE DIO:  L’umanità ha il dovere di dare il meglio di sè

ALICE:          Meno male che nessuno oggi pensa ad uccidere i bambini. (Ripensandoci) e così, vero?

ABRAMO    Ah sì e chi lo dice? Il tuo viaggio nell’infanzia, mia cara, non sarà proprio una passeggiata

ALICE  (balbettando) Nessuno pensa di uccidere i bambini!!!

ABRAMO:     (Lentamente) No, ma li sacrifica ad altri dei. (Velocemente in modo ossessivo) guerra, droga, razzismo, denaro, velocità, comodità, avidità… (lentamente) il risultato è lo stesso.

La TRACCIA 1 sfuma

SI APRE VELOCEMENTE IL SIPARIO

In scena ci sono 4 bambini che giocano. (TRACCIA 2) Alla fine della canzoncina e relativa coreografia entrano rispettivamente da destra e sinistra Olivia, ragazzina di famiglia agiata con tanto di treccine e bambola di stoffa irradiata da un sorriso enorme e, da destra Amria ragazzina di origini povere vestita di cenci e visibilmente sporca. Le battute seguenti sono dette al pubblico. Olivia mosterà sempre tanta contentezza e agiatezza; Amria invece sarà sempre triste nelle sue battute.

OLIVIA: Sono le sette. La mamma per svegliarmi apre la finestra e mi accende la tv: a quest’ora c’è il cartone animato!

AMRIA: Sono le sei. Siccome non tengo la finestra a quest’ora ci svegliamo tutti , anche papà che dorme in uno scatolone: quando si stiracchia lo fa muovere tutto e noi lo chiamiamo il cartone animato!

OLIVIA: Faccio la colazione, devo stare attenta a bere solo il latte di capra perché sono allergica.

AMRIA: Se fossi allergica alla capra da mò che ero morta: da quando sono nata dormo con le pecore e gli agnelli nel letto!!

OLIVIA: IN cinque minuti mentre la mamma lava le tazze della colazione faccio il bagno!

AMRIA: Ci metto un’ora e mezza per andare a prendere l’acqua: il pozzo sta a sette chilometri di distanza, e intanto faccio il bagno….. di sudore però!!!

OLIVIA: Guardo fuori, è una bellissima giornata di settembre e non piove.

AMRIA: Guardo fuori, è da quattro anni che non piove!

OLIVIA: Con lo scuolabus ci vuole un quarto d’ora per arrivare a scuola. Poi c’è da attraversare la strada: è un po’ pericoloso.. ma l’autista ci accompagna

AMRIA: A piedi ci vuole più di un’ora per arrivare a scuola, perché c’è da attraversare la savana: è pericoloso…. E basta!!!

OLIVIA: Lo zainetto coi libri e i quaderni è moooolto pesante, la mamma dice che può far venire la scoliosi.

AMRIA: Lo zainetto coi libri non lo tengo ma…. Grazie a Dio tengo la scoliosi lo stesso… per via che porto l’acqua sulla testa tutti i giorni.

OLIVIA: Nel panierino della merenda doppia sorpresa: l’ovetto al cioccolato con dentro un gioco

AMRIA: Nel panierino della merenda doppia sorpresa: Non ci sta niente! Perché doppia?! Perché non ci sta niente neanche domani!

OLIVIA: Nel giardino della nostra scuola c’è un albero che fa una bellissima ombra.

AMRIA: L’ombra di un bellissimo albero è la nostra scuola.

OLIVIA: Sento che questo primo giorno di scuola sarà il primo di un bellissimo periodo di studi

AMRIA: Sento che questo primo giorno di scuola forse sarà anche l’ultimo, come capita al 50% dei miei coetanei.

OLIVIA: Alle fine della lezione corro fuori: Mi aspettano mammina e papino!!!

AMRIA: Alla fine della lezione corro al villaggio: mi aspetta proprio….. una splendiiiiiiiiiiiiida giornata! (sarcastica)

Traccia 3

Le bambine vanno via dalla parte opposta. Si incrociano al centro scena. I loro volti quasi si toccano. Sono faccia a faccia. Due mondi al confronto. Si alzano due dei bambini che erano seduti a terra. Vanno uno a destra e l’altro a sinistra del proscenio.

1_____________:  Questa intervista è dedicata a quel bambino africano ogni quattro che non ce la fa ad arrivare vivo ai 5 anni….

2 ________________: …. Ma anche a quei 3 bambini ogni 4 che sopravvivono! Perché l’Africa fa sì milioni di morti ma….fa anche milioni di vivi…

1_________________: E non si sa chi sta peggio!!!!

Il terzo bambino si interpone tra Olivia e Amria le aiuta a dividersi

3___________________: Dedicato a chi mi disse una volta: “IL MONDO NON LO ABBIAMO EREDITATO DAI NOSTRI GENITORI, MA PRESO IN PRESTITO DAI NOSTRI FIGLI”!!

BUIO

DURANTE IL BUIO ABBANDONARE LA SCENA

Su una marcia militare (TRACCIA  4) entra un esercito di bambini in fila indiana. I bambini hanno come riferimento un elmetto verde in testa, dei fucili a tracolla e una fascia rossa con croci uncinate al braccio.

N. 1:          (Urlando) Viva noi

TUTTI        Si

N. 2:           Abbasso tutti gli altri!

TUTTI        Si

N. 3:            Fuori gli stranieri!

TUTTI        Si

N. 4:            Liberiamo la nostra terra!

TUTTI      Si

N. 5:          Viva noi

TUTTI     Si

N. 6:         Morte agli immigrati!

TUTTI      Si

N.1      Abbasso gli ebrei,

TUTTI      Si

N. 2     Abbasso gli arabi, i Turchi, i Polacchi, gli zingari, i mangiapane a ufo, i neri, i rossi, i marroni,i tizio e i caio e tutte le maledette razze…

TUTTI   Siiii

N.2   I neri in Africa.

TUTTI  Siii

N.3   I giapponesi in Giappone!

TUTTI   Si

N.4      Quando diciamo “fuori gli stranieri”, sono soprattutto gli stranieri poveri. Per i ricchi, si vedrà poi. D’accordo?

TUTTI    Si

N.4   Un principe arabo miliardario è prima di tutto un miliardario, poi un principe e poi un arabo. D’accordo?

N. 1 Atteeenti! Il generale!!

GENERALE: (entra seguito da un ministro - il Generale  ha un cappello con visiera e mostrine varie – il ministro una giacca con cravatta e occhiali) Signor Ministro della Guerra questo è l’esercito che mi avete chiesto!

MINISTRO: Un esercito di bambini?

GENERALE: Il vostro governo si è sempre interessato dei bambini e  anche noi come lei ci interessiamo di bambini,sa!, La stupirà per esempio, il numero dei Paesi in guerra, in cui i bambini combattono fin dagli otto, nove anni. E non negli uffici, ma alle armi, al fronte, feriti, uccisi o torturati proprio come grandi! (Prende in disparte sotto il braccio il ministro e non si fa sentire dai bambini) Hanno una tale fiducia una volta motivati, un tale entusiasmo, se lei sapesse, un eroismo. Lo fanno quasi per gioco.  Ricorda la piccola vedetta lombarda?

MINISTRO ma sono solo dei bambini!!!

GENERALE   Sì, legioni di bambini di cui ne facciamo veri eroi:  basta addestrarli…(Con tono militare alza  la voce a mò di addestramento) Ragazzi quali sono i vostri obiettivi?

N.1  Credere nella Patria!

N.2  Obbedire al nostro Capo!

N.3  Combattere lo straniero!!!

N.4 Annientarlo!

N.5 Distruggerlo!!

TUTTI: Siiiii!!

MINISTRO: Generale ma perché tanto odio?

GENERALE  L’odio per lo straniero li fortifica! Ma signor Ministro la cosa più importante è che…. Costano molto molto poco!

MINISTRO: (interessandosi viscidamente) Poco?!!

GENERALE: Molto,,,, molto poco!

MINISTRO: Questo esercito forse tanto male non è!

GENERALE: Fiaaanco destr!! (Tutti si allineano erronemamente chi a destra chi a sinistra chi fa cadere l’elmetto e chi altro) Avanti marsh!

MINISTRO: (Contento;  al pubblico) Che esercito di valorosi!!! (esce anche lui)

TRACCIA 5 (Effetto guerra: bombardamenti e sirene; l’atmosfera si fa più tetra )

I bambini raccolgono tutto quello che avevano raccolto e iniziano a marciare. L’ultimo bambino mentre marcia si accorge di un piccolo diario a terra, si piega, lo raccoglie e va al centro scena; ne legge alcuni versi mentre l’esercito va via di scena.

N.6:    (leggendo) 29 marzo 1944….. Cara Kitty….tutti i nostri conoscenti ebrei vengono presi in gruppetti, trasportati in vagoni per il bestiame a Westerbork, da cui è impossibile fuggire. Pensiamo che li la maggior parte venga uccisa. La radio inglese parla di omicidi col gas, forse la morte più rapida.

Entra una bambina con una lunga vestaglia bianca e sale al centro sul podio bianco.

ANNA: Sono sconvolta! (Mette le mani sul volto) (PAUSA LUNGHISSIMA) Mi sento male, io nel mio letto caldo, mentre le mie migliori amiche sono fuori, gettate o finite chissà dove,e solo perché sono ebree.

N.6  (continuando a leggere) … i bombardamenti aerei sulle città tedesche crescono di intensità di giorno in giorno…

ANNA: …. Di notte non abbiamo pace, ho le occhiaie per la mancanza di sonno. La distruzione dev’essere terribile. Ho ancora i brividi quando penso al tonfo sordo, rimbombante in lontananza, che ci ha annunciato il disastro. (Intanto da sotto al podio inizia a salire un fumo bianco accompagnato da una luce sinistra rossa che dona all’immagine di Anna un che di infernale)

N.6   (c.s.) 6 giugno 1944….. Cara Kitty questo è il D-Day ha annunciato la radio inglese , l’invasione è iniziata!

ANNA: (felicissima)  Oh Kitty la cosa più bella dell’invasione è la sensazione che ci stiano raggiungendo degli amici per salvarci. (Colpo di tosse)

 Il fumo le stringe la gola; si sente male si accascia su sé stessa; intanto entra un'altra ragazza dalla parte opposta e si pone sul proscenio. Il soldato al proscenio vive il dilemma se aiutare Anna o meno. Afflitto da questo dubbio straccia dal suo braccio la fascia rossa dell’esercito in segno di dissociazione dall’esercito e prendendo in braccio Anna la porta via dalle esalazioni del fumo.

RAGAZZA (entrando dal lato opposto all’uscita di Anna e del soldato)  La storia non è sempre così bella! Anna sarà deportata con la sua famiglia a Bergen- Belsen dove sopravviverà altri cinque mesi ma nel marzo del 1945 morirà di fame, di freddo e di malattia. (Raccoglie il diario da terra)  Ciò che resta di lei è questo diario. (Lo apre a favore di pubblico mostrando le pagine centrali su cui è illustrato un enorme simbolo che inneggia a fermare la guerra. I conflitti dell’ultimo decennio hanno ucciso 2 milioni di bambini; resi invalidi 4 milioni di bambini, provocati un milione di orfani e 12 bambini senza casa. Si stima che in 64 paesi siano seppellite oltre 110 milioni di mine: una….. ogni venti bambini. (Chiude il libro e va via)  

Parte la traccia di Fra Martino; entrano due bambine che giocano a campanaro cantando a bassa voce “Fra Martino campanaro”l’ultimo passo che fa una delle due bambine è fuori scena. Il suo ultimo passo sarà accompagnato da un’ esplosione.

BUIO REPENTINO

Entrano due maschi e giocano a palleggiarsi un pallone.

Dalla parte opposta entra un ragazzo ben distinto vestito. Gli blocca la palla.

RAGAZZO DISTINTO: Cos’è questa?

1 RAGAZZO: (Scocciato) Ma cosa vuoi?

2 RAGAZZO: Ma lasciaci giocare!!!

RAGAZZO DISTINTO: Cos’è questa?

1 RAGAZZO: Un pallone non si vede, stupido?

RAGAZZO DISTINTO: E cosa rappresenta?

1 RAGAZZO: (Cerca di riprendersi la palla) Ma mi ridai la palla?

RAGAZZO DISTINTO: E cosa rappresenta??

2 RAGAZZO: Cosa può rappresentare, scusa! Con il pallone ci giochiamo…. Ci divertiamo i pomeriggi a giocarci.

1 RAGAZZO: Tutti i bambini si divertono col pallone!

RAGAZZO DISTINTO: Ah si? Anche i piccoli coreani, più piccoli di voi, costretti a fabbricare palloni chiusi nelle baracche a cucirli, a tingerli per un po’ di pane al giorno…. Anche loro si divertono col pallone?

2 RAGAZZO: Cosa c’entra questo?

RAGAZZO DISTINTO : (Si fa al proscenio aggredendo il pubblico) Ma lo sapete che l’economia di certi paesi meno favoriti si regge sul loro lavoro di formiche? Sono milioni i bambini che lavorano come bestie,sapete. Si trovano bambini dappertutto: dal fondo delle miniere alle colture di coca, dalle industrie all’edilizia, alle manifatture di tappeti e scarpe di cuoio… per non parlare del commercio della droga, sì, sì, Milioni di ammirevoli, piccoli forzati che si ammazzano di lavoro, obbedienti, disinteressati, coraggiosi,ammirevoli davvero!…

1 RAGAZZO   Ma sono dei bambini……..

RAGAZZO DISTINTO    Proprio per questo…….hanno delle manine piccoline piccoline e sanno lavorare benissimo….non è magnifico questo mondo?

PARTE UNA MUSICA. ENTRANO LENTAMENTE E TRISTI RAGAZZI/E E SI DISPONGONO SU TUTTO IL PALCO.  IL NUMERO 4 STARà AL CENTRO

1: _______________  Nu guaglione sfortunato, muorto ‘e famma ‘a piccerillo, piccerillo era restato, e ‘o chiamavano Gnastillo.
2: _______________Senza mamma e senza pato, quindice anne, ma tantillo, sciancatiello, annurecato, pelle e ossa: nu muschillo.
S’ ‘o criscette na madrèa ca ‘o lassaie primma ‘e spirà a nu certo don Andrea O’ Sapunaro!>> E sta carnetta penzaie buono d’ ‘o sfruttà, e ‘o piazzaie a tirà ‘a carretta.
3 : _______________ Na carretta: fierre, stracce, lume, concole, rutinelle. S’accedeva gamme e bracce, ienno viche e vicarielle.
Dinto ‘e rine duie setacce, ‘ncapo cinco o sei cappielle, ‘ngoppa ‘a spalla doie borracce. Cammenava a passetielle.   Deva ‘a voce…..

4:______________<< Roba vecchia!>>

1: ______________E ‘a vucella ca stentava te restava dinto ‘a recchia.
Se fermava dinto ‘e fosse: mentre ‘a robba traballava lle veniva ‘o colpo ‘e tosse.
5: _______________- Stu guaglione sta malato! Sta malato, Don Andre’.

6: _______________– Si ll’atriere l ‘aggio purgato. –

5: _______________  E l’avite fa’ vede’.
6: ________________- Io le faccio cchiù ‘e nu pate.

5: ________________ – Chi ve dice ca nun è. Ma Gnastillo è delicato: tene na salute ‘e duie ciente’.
Nun po’ stà sott’ ‘a carretta. C’aspettate, ca scapezza? Si ‘o guaglione s’arrecetta? Po’ ghi’ ‘mmocca a’ pulizia.

6: ________________– ‘Ne’, m’ ‘a faie na gentilezza? Jesce ‘a dinto ‘a casa mia!  - Piccerì, te si lagnato?

4: ______________– Io nun aggio ditto niente.

6: ________________– Nun si tu ca ll’hè mannato?

4: _______________–Nossignore.

6: ________________–E ‘e ssiente ‘a ggente? Ca si fraceto, cioncato?

4: ________________– Chi v’ha ditto?

6: ________________–  Tiene mente! Ha mettuto l’avvocato: vo’ magnà senza fa’ niente.
2: _______________E Gnastillo nun aspetta. Pe’ nun da’ segno ‘e stanchezza, torna a ffa’ ‘o ciuccio ‘e carretta.

1: _______________Tira ‘e stanghe a dritta e a manca, nun ce ‘a fa p’ ‘a debulezza, suda freddo e ‘a faccia è ghianca.
2: ______________E Gnastillo jenno attuorno, mo cu ‘a tosse e mo cu ‘a freva, se sentiva a ghiuorno a ghiuorno  ca, a ttira’, nun ce ‘a faceva….

4: ______________<<Sapunaro!>>

2: ______________....e stu taluorno  scuncertava a chi ‘o senteva, scunucchiava muorto ‘e scuorno p’ ogneduno ca ‘o vedeva.

3: _______________Na controra chiena ‘e sole…

4: ________________ <<Mamma mia!>> Mamma mia bella!>>

3: ________________E dicenno sti pparole  Sputaie sanghe e se ‘ngiallette, e abbuccanno ‘a carrettella, sotto ‘a robba….. rummanette!!!!

BUIO

(durante il buio si sentiranno le parole di Papa Giovanni XXIII  di quando esortò i genitori a recarsi a casa a baciare i loro piccoli)

FINE