Il portico dei fannulloni

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IL PORTICO DEI FANNULLONI

Commedia allegorica

In tre Atti

di

Angelo Alfieri

Personaggi:


Cosma:

Osio:

Mero:

Automo:

Eumo:

Solano:

Parso:

Ditto:

Eufemia:

Teras:


Colui che parla per niente

Colui che è meglio tacere

Il colto

Un Dio a caso

Il risolutore, dice lui

Colui che dice qualcosa, ma!

Lo scienziato

Il ribelle

Una donna

Moglie di Osio


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E’ assodato o scontato (mettiamola così) che il mondo femminile dev’ essere confinato in qualche luogo poco pericoloso perché, nella società governata dagli uomini ci può essere sempre il rischio che nel parlare , (si dice scontro dialettico), le donne, abbiano il sopravvento, vuoi per praticità, vuoi per superiorità intellettiva e quindi,sapendo che questo non deve accadere , è opportuno relegarle in cucina: il peggior ambiente in cui una donna deve stare! E’ proprio in questo luogo che maturano quei desideri di ribellione nei confronti dei mariti che spingono le povere donne a tentare qualche evasione. Come darle torto. Solo un intervento esterno può rovesciare le sorti ma, non sempre il risultato, alla fine, può ritenersi soddisfacente (per le donne dico) … . Un gruppo di sfaccendati personaggi si ritrova puntualmente durante la bella stagione,( che nel sud Europa dura parecchio), ad una ora precisa: quando la tettoia di un diroccato manufatto, che caparbiamente loro chiamano “portico” ,li ripara dal Sole.(Cioè dalle undici del mattino). E’ inutile ricordare che di sfaccendati stiamo parlando, (e dico in tutti i sensi che il termine prevede) perché mai si dovrebbero accaldare per dissertare su questioni che alla fine non portano da nessuna parte e che farebbero ridere pure le galline. (Cerco di mantenere un basso profilo perché, alla fine,cosa cambia, non vale la pena usare paroloni altisonanti: galline va più che bene: non sia mai!) La scena: Una tettoia malandata, diverse sedie, un tavolo, una panca diroccata, un baule.

Ogni riferimento a persone, fatti e luoghi è del tutto immaginario e pertanto qualsiasi aggancio con la realtà è da ritenersi del tutto casuale e decisamente improbabile.

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ATTO PRIMO

Scena prima

Ditto: (Arriva sempre per primo, controlla l’ora). Perché mai li devo aspettare per tutto questo tempo inutilmente? Non c’è modo di fargli capire che devono arrivare prima di me! Vogliono discutere: bene, arrivino prima, parlino tra di loro e poi, se vorrò dirò la mia … così si mette a repentaglio la personale capacità di discernimento perbacco, perbacco che parola desueta … a furia di stare con loro sto assumendo un frasario poco edificante, non vorrei imborghesirmi. (Verso il pubblico). Ho fatto di tutto per rendermi culturalmente autonomo …uso questotemine perché non mi conviene usarne altri …(prende una pausa) tanto lo so come andrò a finire, verrò fagocitato dalla massificante ideologia corrente. Mondo infame! (Pensa). La prossima volta arrivo con largo ritardo. Il giungere in ritardo accrescel’aspettativa, il prestigio. … che è quello di un ribelle … fin ora! (Si fa altezzoso).

Cosma: (Arriva con tutta calma). Accidenti la politica di questi tempi fa schifo, niente treni, niente mezzi pubblici, la corruzione dilaga, scioperi ad oltranza. (Sistema le sedie come sempre). Aumenti ingiustificati. Una coppa di vino ha raggiunto unprezzo astronomico. Esco adesso dal bar delle “fiamme striate di blu,” uno dei due che frequento, che noia, sempre le stesse facce, per fortuna vengo qui con voi … non so che dire perché oggi come oggi è tutto uno schifo, parlare tanto per farlo mi da il tormento: di che cosa poi, di sport …. Allora, gli altri, hai saputo di Parso, un

fallimento totale. Ricerche sui mandarini nord africani: se li mangino loro, tutte boiate credimi. Osio si è visto? Non parla mai, cosa viene a fare! Noi discutiamo su tutto con alterni risultati ma lui … se ne stia a casa con la moglie, che è bella ma sotto altri aspetti insufficiente. Addirittura la lascia parlare senza ritegno … ma quando mai! Più dai e più vogliono e … ma sto parlando da solo? Ciao Ditto, stai qui da tanto?

Ditto: Da quel tanto che basta per sentire i tuoi sproloqui da avvinazzato. Mi saluti dopo mezz’ora?

Cosma: Ecco, quando qualcuno dice cose che non capisci offendi gratuitamente. E lasci il lavoro pesante a me!

Ditto:                Sì sì … continua pure … non ti scagliare contro la politica gratuitamente,

fallo con cognizione di causa. Come me! Finalmente arrivano .. (Arrivano gli altri). Siete sempre in ritardo!

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Osio: Sei tu in anticipo … hai premura di parlare, di dire la tua e la foga prende il sopravvento. Comportati da quel ribelle che dici di essere.


Cosma:


Fai come me: taci!


Osio:


Appunto! Hai un fulgido esempio.


Mero:               Vediamo di non eccedere in mercanteggiamenti ideologici come al


solito: Se questa cosa è blu lo è per tutti, tranne che per i daltonici, per cui non perdiamo tempo a parlarne. Se proprio dobbiamo discutere parliamo di un argomento mai trattato!

Eumo:               Allora non è vero che il blu è uguale per tutti. Sei partito col piede

sbagliato. … Non hai la certezza assoluta. Non voglio cavillare ma … sono anni che ne parliamo senza venirne a capo! Bene, si parli del nulla che circonda l’universo!

Cosma: Giustappunto: sono venuto per quello … mi era passato per la testa uscendo di casa. Stavo aspettando che qualcuno lo tirasse fuori per avere un riscontro mio … però, non fate parlare solo me … dite voi, tu in particolar modo che la sai lunga su tutto … ti prego non venire più al biliardo quando ci sono io, lo sanno tutti che sei stato un mio allievo … dai! Mi vuoi far sfigurare, adesso l’ho capita! Cosma , Cosma, fare del bene è inutile. Soprattutto ai sapientoni.


Mero:

con enfasi).


Hai finito! Oh! Oggi parlerei della disoccupazione giovanile. (Lo dice


Osio:


Noi siamo vecchi .. lascia che ne parlino i ragazzi no?


Ditto:                Cosa ne sanno i ragazzi dei problemi! La maggior parte di loro è


adombrata della massificazione che li induce all’apatia, all’adorazione dell’inutile, come si può pretendere che si attivino per un lavoro … non hanno la mia capacità di interpretare i fenomeni sociali in modo indipendente.

Eumo:             Eccolo là … stai zitto che è meglio! Ho già capito che se non ci metto

mano io, i ragazzi non lavoreranno mai … Bisogna essere risoluti: o subito o mai più!

Cosma:           Hai ragione ma lascia parlare noi che abbiamo da dire … invece di

perderti in inutili promesse che non sai mantenere torna a casa dalla moglie che ti comanda a bacchetta … le cose si sanno caro mio, cosa credi di vivere da solo in questa città? Ci sono voci in giro … sei tacciato di sottomissione!

Eumo:             Di che cosa? Sono le vostre mogli che vi tengono in pugno altro che la

mia Tillide. La questione l’ho già risolta da anni: in cucina … non vuole lavorare,

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bene, se ne sta a pelare le patate! Risolutezza! Scherziamo! Avrei potuto rinchiuderla ma i tempi non me lo consentono altrimenti …

Ditto:                Io di questi problemi non ne ho e non ne voglio avere: mi rifiuto di

sposare chicchessia per godermela così, a ritmi alterni: me la godo come mi pare a ritmi che stabilisco io! … Se permettete vero!


Mero:


Pensi di essere libero?


Ditto: Certo! Non accettate tutto quello che vi impongono: schiavi! Se voglio fare una cosa la faccio senza chiedere niente a nessuno!


Osio:

altro perché


Penso che tu sia più sottomesso di quanto vuoi far apparire. Non dico mi potrebbero scappare affermazioni tali da sconvolgerti.


Ditto:


Stai zitto allora!


Mero: Non sono venuto qui per assistere ad un dibattito sul nulla … lo sapevo: tutte le volte che ci incontriamo va a finire così! Non interpellatemi più, per favore. Non sono abituato a sproloquiare a vanvera. Il blu è blu per tutti … per qualcuno è un altro colore perché è malato e la malattia esonera dal giudizio. Basta!


Ditto:


Certo, lui è un intellettuale sproloquia per qualcosa: vai alla malora!


Osio:


Lo sapevo! E ci ricasco!


Cosma:


Se non avete nulla da dire che parli Solano, chi meglio di lui?


Solano:           Ma! Che dire, di questi tempi poi … come apri bocca ti fanno tacere.


Comunque mio figlio non lavora, se tu sei in grado di indirizzarmi bene, altrimenti mi rivolgerò alle autorità preposte di grado più alto del tuo.

Mero: Tu non parli perché sei un fifone: hai paura della tua ombra sul muro, ecco perché vai in giro di notte!

Eumo:             Lui gira di notte perché ha i suoi motivi … lo sanno in molti ma per

prudenza tacciono.

Solano:           Ma sentitelo! … Si erge a difensore! Vorresti dire che delinquo?

Cosma: Che parole grosse “delinquo” ,chi delinque non si fa sorprendere così facilmente, lasciatelo dire a me che ho occhi dappertutto. Quando sono al bar, voi credete che stia giocando ma in realtà osservo il movimento di tutti.

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Ditto: In poche parole ci spii gratuitamente, per quale scopo? Azzardati a spifferare sul mio conto e sei un uomo morto … (Lo va ad aggredire poi ci ripensa). Perché sporcarsi le mani con uno come te: fannullone!

Mero: Se ti comporti così è perché hai qualcosa da nascondere. Sai bene che noi abbiamo delle regole. All’inizio, quando abbiamo stabilito che questo portico sarebbe stato il nostro punto di incontro, abbiamo anche detto che nessuno si sarebbe sottratto alla verità. Ora, tu, vieni fuori con questa trovata spiazzante. Temo che ci stai nascondendo qualcosa di illecito!

Ditto: Illecito? Assoggettarsi è illecito … non ho intenzione di finire come voi indottrinati … siete degli stupidi esecutori. Guardatevi attorno piuttosto!(Si mette in disparte). Dicevo per dire …

Osio:                 Preferisco tacere perché ho già capito che finisce male. Sappiate che io

non ho niente da nascondere: preferisco tacere piuttosto che mettermi nei guai!

Solano:           Sono quasi d’accordo con te. E’ bene dire alcune cose, ma non tutto!

Cosma: Se non parlassi io sarebbe un mortorio … interpellate me se siete in difficoltà … ho sempre la risposta per ogni quesito … lo sanno tutti in città. Quando c’è ristrettezza di argomenti c’è Cosma che vi indirizza sulla strada giusta, anche per stupidaggini …

Osio: Soprattutto per quelle! Da uno che passa la vita in bar di periferia c’è poco da aspettarsi! E non dico altro perché …

Mero: Cari amici … non mi costringete alla retorica … via, ognuno parla per quello che sa e di quello che sa!

Ditto:                Tranne i politici! Loro parlano proprio perché non sanno. Sentite, da un

po’ di tempo non facciamo altro che dissertare senza venire a capo di niente.

Propongo di chiamare qualche Dio che si trova nei paraggi e sentiamo lui cosa ha da dire!

Eumo: Scherza, scherza! … Quando sei in difficoltà chiami qualche Dio in soccorso … proprio tu che dici di essere un ribelle … troppo comodo!

Parso: Eccomi qui! Ho tardato per via di un esperimento che sto conducendo e non volevo lasciare in sospeso alcuni procedimenti … ditemi … vi vedo piuttosto in difficoltà o mi sbaglio? Avete bevuto? Col caldo fa male! (Ha con se un fiasco vuoto).

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Solano:           Tu hai già approfittato vedo!

Parso:               E’ un fiasco per l’olio … devo fare un favore a mia moglie … sapete …

beh, insomma … dopo metterò dell’olio:  ebbene?

Mero: Questi simposi, dove per altro non si mangia nemmeno e soprattutto non si beve, si stanno rivelando inutili … si vuole ricorrere ad un Dio per questioni

irrilevanti .. e pensare che avevo proposto di discutere sulla disoccupazione giovanile ma, come al solito vengo ignorato … almeno se non facesse tutto questo caldo … qui sotto è una serra!

Eumo: Ecco un buon argomento: l’effetto serra! Parlate di questo, se siete capaci. Ho dei dubbi!

Solano:           Dubbi? Mi sembra talmente evidente il fenomeno che di dubbi non ne ha

più nessuno. La domanda è: perché non ci mettono mano davvero? Moriremo soffocati. Sei sicuro che è vuoto? (Parso annuisce).

Cosma: E’ tutto quello che hai da dire? Ci sono dei momenti in cui anche il più grande fannullone viene messo in difficoltà, non è il nostro caso, ma tu Solano stai tentando di smentire …(Si asciuga il sudore). A furia di parlare mi è venuta sete, improvvisamente … Ditto, tu che sei il più giovane, procuraci una bevanda fresca … vai al bar di’ che pago io dopo, fai mettere sul mio conto … conto insomma … sii deciso una buona volta … ti devo forse spingere per spostarti?

Eumo: Se lo devi spingere vai direttamente tu! E’ mai possibile che debba dire tutto io?

Parso:               Sapete dei miei esperimenti sulla frutta?  (Ingenuamente, depone il

fiasco sul tavolo accanto a Solano, il quale lo esamina per constatare il contenuto).

Ditto: Per altro inutili! Fai qualcosa di utile per la società … trova qualche sostanza che sia in grado di guarire la gente senza perdere tempo attorno ai mandarini nordafricani che, lasciatelo dire, fanno un po’ schifo! Mi chiedo perché gli vuoi cambiare il colore!


Parso:


Per dargli il mio nome!


Solano:


Ha ragione! Fanno schifo! (Ditto lo guarda con sufficienza).


Osio:


Preferisco non dire niente! Solo che siete degli inconcludenti.


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Cosma: C’era bisogno di farlo notare? Sei talmente preso dalla mania di grandezza che … ambisci al premio Nobel? Non te lo daran … Guai in vista colleghi fannulloni! Sospendiamo ogni argomento! Mettiamoci a zufolare vi prego! Posso darvi un consiglio? La prossima volta veniamo con attrezzi femminili come i ferri da maglia. Parliamo di elettrodomestici almeno! Farfugliamo su qualcosa di femminile.

Osio: Sei impazzito? Ah, capisco!... Sei un illuso! Credi forse che le donne siano sceme? Intuiscono le cose con un anticipo sbalorditivo!

Mero: Accidenti: quella! Riferisce tutto gratuitamente … zufoliamo a perdi fiato ragazzi … ve lo dico con enfasi intellettuale!

Solano:           Non ci dobbiamo far cogliere in questo modo … già sospettano …

speriamo che sia più tonta di quello che pensiamo! (Alla vista delle donne si agitano alquanto).

Eumo:             Non passano mai di qui!

Eufemia:        (Passa per caso davanti al portico,è carica di borse della spesa). Ma

guarda … è qui che vi trovate tutti i santi giorni per risolvere le questioni

dell’umanità? Permettete … (Si siede).Sono curiosa di vedere fino a che punto siete

capaci di spingervi nella nullità.

Cosma: (Si sente offeso). Signora, non è conveniente per una donna stare tra uomini di una certa età! Chissà cosa potrebbero pensare i passanti vedendovi qui. Non tutti sono liberali come noi che abbiamo una cultura: alcuni commentano!

Eufemia: Liberali? … Chi potrebbe commentare, le vostre mogli forse? Lo sanno che vi trovate a perdere tempo invece di stare a casa a collaborare. Ricordate che , se anche noi facessimo quello che state facendo voi, a casa trovereste il piatto vuoto e le mutande di tutti i colori. Lo sanno tutti da secoli che è così ma chissà perché non è mai cambiato niente!

Cosma:           Signora, se è passata per predicare ha sbagliato indirizzo: è lei che non fa

altro che ripetere inutilmente .. tra i presenti sono l’unico che si dà da fare in casa e altrove … del resto lo sano tutti. Oltretutto sono anche un tipo taciturno e non mi intrometto nelle discussioni tanto per farmi vedere che so! Lo chieda al bar che è Cosma il campione di biliardo …” signori miei” è proprio vero che il mondo sta cambiando.

Ditto:                L’ho già sentita questa locuzione … è di qualche politico?

Parso:               Chi mai potrebbe dire una scempiaggine simile ai nostri giorni!

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Eufemia: Riprendo il cammino … scommetto che non sapete nemmeno di che cosa state parlando?

Eumo: Se mia moglie dovesse parlarmi così la prenderei a schiaffi. Questa presa di posizione deve cessare una volta per tutte … la risolverò a modo mio, come al solito.


Solano:


Chiamate qualche Dio e facciamola finita!


Eufemia:


Ecco! Bravo! Manca solo quello!


Parso:               Troppo comodo chiamarlo quando non si sa come uscirne, non è lì dietro


l’angolo! Ve l’ho detto: per questioni delicate ci sono io … noi … scienziati!

Ditto: Non risolvi mai niente … credi, ma alla fine ,anche tu sei come noi. Usi parole incomprensibili e basta! Chi ha detto di parlare del nulla che circonda l’universo?

Eumo:             Io, ma l’avete lasciata cadere perché siete impreparati.

Eufemia: Mamma mia che vagabondaggio culturale! Certo che ne dite di … Dio, ma fatemi il piacere. Preferisco starmene in cucina a guardare fuori dalla finestra piuttosto che imbattermi in voi.


Osio:


Ma si è voluta imbattere!


Eufemia:


Tu non fare il saputello e vedi di tacere!


Solano:


E’ quello che parla meno!


Eufemia:        Ne sono convinta! (Raccoglie le sporte per andarsene). Per tutti i numi,


chi è! Forestieri in visita? Viene qui! Qualche mendicante seccatore! (Li guarda). Potrebbe essere meglio di voi! Ogni tanto vi guardate allo specchio?

Ditto:                Non si perm …

Automo: (Arriva all’improvviso. È un po’ seccato).Eccomi! Vi prego, non mi fate correre per niente, vengo da abbastanza lontano … L’idrogeno costa sempre di più!


Mero:


Viaggia con l’idrogeno? (Si è alzato si scatto). Che bel motore!


Parso:


Avete esaurito il petrolio dalle vostre parti? (Lo guarda bene).Lei chi è?


Automo:


Un Dio! … (Incredulità generale).


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Parso: Non faccia lo stupido, avrà sentito lui che lo diceva. Non l’abbiamo mai vista prima (Si guarda attorno). Non abbiamo statue che la ritraggono! Quindi! Da dove sbuca? Le faccio una foto? Dove ha parcheggiato? Dicono che avete mezzi potentissimi! (Agli altri). E’ uno sbruffone!

Automo: Quante domande … calma! Ma che razza di mezzi avete … fanno un rumore , come dite voi? “ Infernale”. Beh! Mi guardate attoniti? Abbiamo una base nei dintorni … se vediamo grandi difficoltà accorriamo, però cercate di non prendere il vizio … insomma … vi abbiamo dato una certa capacità di discernimento, capacità intellettive superiori: accidenti! Adesso controllo ma … (Guarda una specie di computer che ha in mano). Eh, per Bacco, il vostro D.N.A. lo conferma: è completo!Forse c’è qualcosa di troppo, porca miseria me ne accorgo adesso! Erano millenni che non lo verificavo … e ma qui c’è … (Li guarda). Porca miseria avete ancora il …


Solano:


Non sarà mica vero?


Mero:


Ci sta facendo le lastre?


Eufemia:

femminile?


… Mi scusi, sa, per curiosità: c’è troppo nel D.N.A. maschile o anche nel


Automo:


Guardo! … solo in quello maschile … c’è abbondanza di …


Osio:


Chi l’avrebbe mandata? Voglio vedere adesso …


Automo:


Oh bella! … Come sarebbe a dire chi?


Parso:


(Agli alti). E’ in difficoltà!


Automo: Siamo in tanti, qui da voi poi … ci dobbiamo addirittura sdoppiare per accontentarvi! Su altri pianeti si accontentano di uno solo e non litigano, voi invece siete un disastro. E parlate una montagna di lingue … cerchiamo di semplificare.

Cosma:           Cerchi di essere chiaro! Non è che abbiamo bisogno di tanto: è solo per

dirimere alcune faccende nostre qui, cose da portico …

Automo:        Qualcuno mi ha chiamato … siate coerenti o si ha bisogno di Dio o no!

Solano: Io non ho bisogno, sono loro che non vengono mai a capo di niente e la chiamano. E’ vero, non l’abbiamo mai vista! Facciamo un autoscatto?

Automo: Sono uno nuovo … per voi … quaggiù uno più uno meno che differenza fa? Ne avete così tanti … e ci mettete l’uno contro l’altro con una facilità impressionante. Guardate che lassù fanno in fretta a prendere decisioni drastiche nei

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vostri riguardi, sappiatelo … è ora di finirla con tutte ‘ste guerre in nome nostro … se continuate così verrete modificati geneticamente.

Parso: Se è per quello ci stiamo già pensando noi da parecchio … siamo un po’ in difficoltà ma ci riusciremo vedrà!

Eufemia: Guardi, se vuole qualche suggerimento circa le modifiche, mi chiami … le do il numero di telefono.


Automo:


Non ne ho bisogno, ho già tutto qui in agenda!


Ditto:


Lei si occupa anche di amministrazione condominiale?


Automo: Non le sembra di esagerare? Mi occupo di voi pasticcioni … Non mi avete mai visto perché appartengo ad altri popoli … mio nonno si occupava di questo pianeta ma si è stancato di seguirvi. Ero qui nei paraggi e … Signora Eufemia è cambiato qualcosa nei vostri confronti o siamo ancora all’era di mio nonno?

Eufemia: Mi conosce? (Automo annuisce). Non so come erano le cose a quel tempo ma … qui da quanto ne sappiamo noi non è cambiato niente mi creda! Basta guardarli per capire. Loro stanno sotto il portico a prendere l’ombra e noi, a casa, lavoriamo gratis! Non lo fanno ogni tanto, sa uno crede che, dopo il lavoro, un po’ di svago fa anche bene. Invece no! Loro sono svagati! Qualsiasi occasione è buona per … guardi non abbiamo nemmeno il verbo per definirli!

Cosma:           Al tempo di suo nonno .. qualche decennio fa?  In pochi anni non cambia

niente, dai, … le donne hanno appena cominciato ad alzare la testa, per niente, lo dica lassù, … ammesso che sia veramente uno di loro .. . perché dopo dicono che noi maschi … le trattiamo male, le facc …

Automo: Intendevo migliaia di anni fa … se parlo di mio nonno … accidenti siete scemi? … Eufemia, comincio a capire cosa intende … (Le sussurra qualcosa all’orecchio).

Eufemia: (Ride a sua volta). Ha ragione Dio! Senta, ho da fare, mi scusi se la lascio qui da solo … non so neanche se in buona compagnia … a ben vederla …

Automo:        Che saggia donna, sono tutte così o è un’eccezione?

Cosma:           Fortunatamente un’eccezione! Le spiego ….

Automo:        Non c’è bisogno mi creda.

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Ditto: Finalmente uno che ti fa tacere … lei non sa che razza di chiacchierone è costui!

Mero: Senta, visto che è qui, ci dica cosa c’è intorno all’universo, non riusciamo a venirne fuori … abbiamo già tentato ma .. . non è per mancanza d’intelligenza eh ... è che proprio non ci arriviamo … e vogliamo saperlo. Uno sfizio!

Osio: Lasciatelo andare, con tutto il lavoro che ha … vada, vada , anche se glielo dice, alla fine non gli crederanno … qui non crediamo a niente!


Automo:


Lei mi crederebbe?


Osio: Ma, non è una questione che ho sollevato io … non mi interessa particolarmente … le crederei … perché no?

Parso:                Come si chiama? Glielo chiedo perché qualcuno potrebbe costruirci


attorno qualche nuovo movimento: facce nuove … Qui fanno in fretta, come arriva qualcuno da fuori fanno un putiferio … invece se lo sappiamo in pochi passa inosservato e ce lo teniamo per noi … capisce?

Automo: In poche umili parole sta dicendo che vorrebbe creare una setta a fini utilitaristici. (Tutti negano). Negate, negate … vi conoscono! Mi chiamo Automo!

Parso: Ah! Bene! In sostanza si muove da solo? (Automo annuisce). La facevo meno intelligente … mah! Io sono scienziato … mi interessa sapere. Qui da noi, in maniera autonoma, ci diamo da fare per capire quello che ci circonda ma, non sempre indoviniamo, ci vorrebbe un aiutino ecco! Noi lo vogliamo sapere in questo mondo, da vivi, non nell’altro .. . perché c’è quell’altro, ce lo dica una buona volta così la finiamo di scannarci il cervello! (Agli altri). Ma quando mai: Dio!

Mero: Non siate troppo egoisti, questo signore potrebbe fare rapporto ai superiori e castigarvi ancora una volta. La saggezza è una cosa che ci dobbiamo conquistare da soli. Vedete, sono così saggio che ho già intuito che lui ha dei superiori … non è vero?

Automo: Tutti abbiamo dei superiori. Dopo tutti questi millenni che vi arrovellate il cervello siete ancora al palo vedo! Ne terrò conto!

Ditto:                Aspetti un momento signor Dio … se è venuto per offendere lo dica

perché noi siamo disposti a tutto e voi dovreste saperlo: non ci releghi al palo .

Eufemia: (Torna indietro quasi subito). Volevo andarmene ma … intanto avrà già capito parecchie cose da quando è arrivato … non è vero? (Automo annuisce). Questi

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soggetti, a lei sembrano indipendenti … guardi Dio, in primo luogo dipendono dalle mogli e in secondo dalle strutture ecclesiastiche, politiche, associative e quant’altro

…si atteggiano ma alla fine, quando vai a spremere, non esce niente.

Automo: Lo sappiamo lo sappiamo … lassù stanno provvedendo anche a questo fenomeno esclusivamente terrestre … ci costruite un sacco di edifici per adorarci e poi ve ne fregate altamente e andate altrove a sbeffeggiarci. Non fate altro che adorare pezzi di marmo. Oh! Sia chiaro, niente statue eh! Non voglio essere rappresentato in alcun modo! Avete riempito tutte quelle strutture di figure senza sapere neanche cosa stavate dipingendo … Non ne ho riconosciuto uno che uno!

Cosma: Pensavamo di farvi piacere. A quell’epoca non avevamo le macchine fotografiche, siamo andati a memoria. Il tempo deforma i volti. Voi vi fate vedere ogni morte di Papa. Ma perché altrove non è così? (Automo scuote il capo). No? E come sono messi?

Automo: Ve lo dico un altra volta , devo proprio scappare, ho una chiamata urgente … Altrove sono più seri! Non pensate che non torni più … le verifiche sono una routine, se non mi aveste chiamato voi sarei passato comunque. Quindi se volete che venga io bene altrimenti vi mando qualcuno più cattivo.

Eufemia: Venga lei … continuiamo il discorso con questi lavativi. (Automo se ne va in una nuvola di fumo). Porco cane, non ho fatto in tempo a … state tranquilli: vimodificherà!

Solano: Certo che avete un bel coraggio … guardate che alla fine, se si intromettono questi qua per voi è finita … lasciateli perdere. Quanti secoli sono che non si fanno vedere? Per me è meglio lasciarli nel loro brodo … vedrete che a lungo andare si dimenticheranno totalmente di noi! Piuttosto, discutiamo sull’eventualità che ci stia dando una fregatura.

Eufemia: Sei un fifone! Comodo venire qui tutti i santi pomeriggi a dire minchiate e poi, quando siete alle strette vi trema la coda … vi lascio soli … prima di sera riuscirete a scoprire come si bolle l’acqua o vi dovete riunire ancora?

Cosma:           Ma è il caso che si debba fare tutte ‘ste figuracce? (Se ne vanno tutti)

Parso: Abbiamo fatto un errore imperdonabile … e vero che sarebbe passato lo stesso ma sarebbero passati chissà quanti secoli e invece no! Noi dobbiamo sempre strafare e finiamo nei guai! Verrò criticato me lo sento! L’operato degli scienziati è insufficiente … ma la questione più umiliante riguarderà la incompletezza delle soluzioni che abbiamo messo in campo. Troverà da ridire … che figure!

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Osio: Siamo uomini! Lo saprà no? E poi è giovane, vuoi scommettere che è alla sua prima occupazione?


Parso:


Dici? Ha preso il posto del nonno! Chi era questo nonno?


Osio: Vallo a sapere … con tutti gli Dei che abbiamo avuto … Parso, lasciamo perdere … potrebbero essere cose più grandi di noi. Di pasticci ne abbiamo fatti abbastanza!

Parso:               Dici! (Gesto di Osio). Sono uno scienziato .. ho delle domande da fare.

Per una volta potrà rispondere no? … Mi si accavallano le idee nella testa, non hai idea.

Osio:                 Lo vedo: straparli! E’ meglio fargli domande mirate … se non fosse

quello che dice?

Parso:               Hai ragione! Facciamogli fare un miracolo … eh! Più di così!

Osio:                 Si capisce che sei uno scienziato! (Escono di scena).

Scena seconda

Qualche giorno dopo

Cosma: Abbiamo fatto un errore clamoroso a far venire giù quel Dio … è meglio vivere nell’ignoranza piuttosto che dipendere da lui. Da che parte sta? Dalla sua vedrete! Quando torna stiamo nel vago, mai prendere posizione netta! Lo sai che circolano voci che li danno come onniscienti: sanno tutto!

Mero: Hai paura che racconti tutto a tua moglie eh? Mi dovresti ringraziare che ti sto lentamente distaccando da quel inutile bar che frequenti da decenni. Chiacchierone! Sii costruttivo!(Riflette in attimo). Sono onniscienti?


Osio:


Su questo punto ha ragione! Oh bella: onniscienti?


Cosma:


Basta, non dire altro … non sei avvezzo al dibattito e poi straparli.


Solano:


Ne basta uno di scemo per gruppo.


Cosma:            Eccone un altro! Tornate a casa che le vostre mogli sono in rivolta. Da


quando questa oca ha parlato con loro si è sollevato il putiferio. Adesso ci dobbiamo aspettare una rivincita. Altro che mimose … non si accontenteranno più di fiorellini.

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Eumo: Come al solito ci dovrò pensare io … vi supplico: non mi affidate sempre tutto … passo dalla parte del cattivo! Ho una posizione da difendere!

Parso: (Arriva soddisfatto). Amici miei … Dopo studi approfonditi ho trovato la soluzione per risolvere la disoccupazione giovanile! Quel tale mi ha suggerito …


Mero:


Finalmente una bella notizia! E come?


Parso:


Lasciamo i nostri posti a loro.


Solano:


Nel senso che vengono qui loro al nostro posto?


Cosma:


Sei di un’ignoranza atavica Solano … cosa fai tu di giorno per vivere?


Solano:


Il disoccupato, che novità! Li occupiamo a disoccupare!


Parso:


Per la miseria Solano! Tu sei disoccupato: noi no!


Mero: E’ come se lo fossimo però! Un intellettuale del mio rango vive in uno stato di precarietà abominevole … per non dire di voi … dove devo occupare mio figlio? Mi dovrei suicidare per lasciargli il posto?

Parso:               E’ un dettaglio che mi era sfuggito!

Osio:                 Sfuggi di qui sfuggi di là, di questo passo la realtà non cambia.

Eumo: Ci penso io … datemi tempo … qualche anno , che sarà mai! Sono o no il risolutore? Quando ci metto mano io … Eccolo!

Ditto:                Pensavo di essere in anticipo! (E’ piuttosto scanzonato).

Cosma: L’hai fatto apposta cretino! Guardatelo! Parla come se fosse la prima donna … vuole essere a capo dei ribelli e fa l’attricetta da avanspettacolo. Buffone! A che cosa poi ti ribelli lo sai solo tu! … Tanto per cominciare non venire più al mio bar! Quando mi vedi dentro allunga il passo. Vociferano nei miei riguardi quando arrivi e non mi piace.

Ditto:                Che accoglienza, per una volta che giungo dopo di voi …

Solano: E’ vero! Vorrei parlare io adesso. Mi accusate sempre di tacere perché pensate che ho poco da dire e perché preferisco andare in giro di notte.


Cosma:


Hai già parlato troppo sù! Certe cose è meglio non saperle.


Ditto:


Questo riguarda tutti o solo i perdi giorno some lui?


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Osio:                 Come lui?

Parso: Non c’è più chiarezza come una volta, voi tendete a nascondere la verità. Non è lo scopo di queste riunioni … non abbiamo molto tempo ormai, le donne avranno il sopravvento e verranno loro qui e noi ci ridurremo a lavare i piatti ,ci toglieranno il telefono e verremo privati di ogni comodità. … e, a lungo andare … legati al tavolo! (Lo dice con un tono rassegnato). La scienza non può fare niente.


Cosma:


Lo vedi che non servi a nulla. Sei limitato caro Parso!


Solano:


L’ho sempre detto che è meglio stare zitti!


Ditto:


Per lo meno non sbagli mai! Che consolazione!


Cosma:

moglie!


Guardate chi arriva? Vedo che vi agitate? Ditto, cosa temi, tu non hai


Ditto: Sì, ma la cosa non mi piace lo stesso! Mero, tira fuori qualcosa di convincente perché qui finiamo nei guai!


Osio:


Come se non lo fossimo già!


Solano:


Osio, non strafare!


Parso:               Ho capito: ci vuole un argomento che taglia la testa al toro! E


fortunatamente ce l’ho! Fifoni, non avete nemmeno il coraggio di affrontarle quando sono in due … figurarsi se ci fosse un Dio con loro!

Mero: Ti voglio vedere adesso! Ricordati che è con la cultura che si risolvono i problemi, non con teorie astruse come le tue!

Cosma: Fortunatamente, da qualche giorno collaboro in casa … non avrà il coraggio di sputtanarmi davanti a voi ,che interverrete in mia difesa. Lo sento, mia moglie ha parlato, si stanno organizzando … la stretta mortale si avvicina … e sono in due! E non so chi farà la figura peggiore!


Ditto:


Posso andare a casa?


Parso:                No, caro il mio bel scapolo, ribelle, areligioso, apolitico, a tutto. Quello


che sentirai ti servirà da lezione!

Osio: (Ridacchia) . Tenetele prigioniere, andate avanti così. Io, le sue libertà gliele ho già concesse … anni fa!

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Teras: (E’ accompagnata da Eufemia). Osio … fila a casa … davanti a me … sù …

Ditto:                Quello che ha già concesso! (Ride tra se).

Osio: Cara … sono appena arrivato, oggi abbiamo cose importanti da discutere.

Teras: Niente che avete già discusso per anni … e voi, banda di sconclusionati, ritiratevi in buon ordine prima che le vostre mogli arrivino con randelli di varia foggia a fracassarvi quelle teste vuote!

Parso:               Propongo che si addivenga ad una soluzione senza spargimenti di sangue

umano. Il nostro! (Indica gli uomini).


Eufemia:

Dio?


E’ sempre meglio specificare! Lo sai che si sono perfin rivolti ad un


Solano:


Non io! Loro!


Teras:


Se lo chiamate ancora finite male, lo sapete no?


Mero:


Signore: basta! Propongo uno scambio di vedute!


Eufemia: Sì, le cartoline … fateci il piacere … vedute. Vedete piuttosto di accelerare il passo verso casa perché vedo laggiù dei movimenti alquanto insoliti.


Ditto:


Con permesso buone donne … allungo per primo …


Teras:               Prendete esempio da lui che non ha moglie e non è atteso da legnate. (Si


rivolge ora al pubblico). Amiche, spero che lo siate, se mi rivolgo a voi, che sietetante, è perché credo che ci sia qualcuna disposta a condividere la tesi. Non sarete tutte sottomesse? Ah, ecco! Loro vogliono risolvere la faccenda a parole, bene, lo facciano! Volete sentire cosa dicono? Rimanete un attimo! … forza, sentiamo queste tesi!

Parso: Oh! Un po’ di criterio! E’ bene che si sappia, prima di intraprendere le schermaglie, che abbiamo ragione noi.

Eufemia: (Rivolge lo sguardo verso il pubblico). Avete sentito? Allora, avete capito che cosa circonda l’universo? E’ uno degli argomenti preferiti dagli scienziati, dagli uomini di cultura, dai ciarlatani come voi che hanno scelto il portico …(Lo guarda) o quello che è, per arricchirvi intellettualmente, per passare ore serene incompagnia del vino, per sparlare delle mogli facendo i grandi uomini …

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Osio:


Signora, per favore! Non sono come loro!


Teras:


Sei anche peggio!


Cosma:


(Non sapendo che dire). Avete sentito mia moglie per caso?


Teras:


Non per caso! Da un lato sei fortunato ad avere un cane grosso!


Mero:


Ah, ah!


Eumo:


Oh,oh!


Cosma:


Cosa significa?


Eufemia:         Ridete, ridete! Allora questi argomenti: forza! Siamo qui! (Gli uomini

non sapendo che dire si guardano). Quando c’è daparlare fate scena muta. Ditto, checos’è tutta questa fretta di scappare?

Ditto: Fretta poi … che dire … non ho niente da nascondere … non avendo moglie e affini … di paure non ne ho! (Non sa come trarsi d’impaccio. Ditto è un donnaiolo incallito e in città trova di che soddisfare le sue esigenze alle spalle dei suoi stessi amici, i quali, sono all’oscuro dei suoi traffici).

Eufemia:         Tu non lo sai, forse perché, essendo tanto preso dai discorsi

“accademici”, sei un po’ disorientato, ma ci sono voci che corrono riguardo i tuoi comportamenti … (Fa sottintendere).

Ditto: Non ho comportamenti! Sono libero! Esente da critiche … non come loro che si atteggiano quando sono qui e poi …


Osio:


Non dico niente perché …


Teras:


Non ti conviene!


Osio: Stai attenta che qui lo scellerato sono io … mi fai arrabbiare … ma se ti ho perfin concesso di bastonarmi di tanto in tanto. (Ilarità generale).

Mero: Ah! Lo ammetti che sei succube … capisco perché parli poco, non è per mancanza di argomenti è per mancanza di forze.

Eumo: Lo volevo ben dire io! (In tutto questo tempo si è aggirato partecipando al discorso con gesti ad hoc).

Cosma:           Lo vedete? Io non ho di che temere perché collaboro! (Agli altri). E’

meglio non strafare!

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Teras: (Ride ). Stasera mi faccio trovare a casa tua per godermi la scena … non so se avete capito ma noi siamo in avanscoperta. Sei fortunato Cosma che non ti trovi al bar in questo momento. La vedi quella nuvola di polvere … ecco!


Cosma:


Sarà quel Dio che torna. (Ilarità generale).


Solano:


Non mi pare sai.


Ditto: Solano non prendere cappello, non andare oltre … stai sudando. Bene, mi tolgo dai piedi “gentili signore” … ho da fare a casa anche se non ho moglie.

Cosma: Ti seguirei volentieri ma preferisco cambiare direzione . Alle volte anche il più benemerito dei mariti non sa che strada prendere … pensate!


Parso:

vaneggiare!


Ti è venuta meno la favella Cosma, di solito non la finisci mai di


Cosma: Pensa a quando arriverai a casa e troverai la tua “dolce metà” col frustino da cavallo. Ah! Non ridi più?


Osio:


Teras, ti precedo?


Teras:


Fai come vuoi tanto … Non è vero Eufemia?


Eufemia:


Sante parole … Ditto accompagnaci per un tratto, te la senti?


Ditto:


Me la devo sentire? (Sembra spaventato).


Teras:               Non fare storie sù! (Nel frattempo gli altri se ne vanno per conto loro).


Andate pure avanti … andate, andate … ecco bravi! Maledetto scapolone, non vedevo l’ora di metterti le mani addosso … Eufemia … diamoci sotto!

Ditto:                Non sono il vostro pupazzo … avete i vostri mariti … dissanguate loro!

Eufemia: Abbiamo te perché scomodare quei fannulloni … Stasera sei atteso da Tillide, Eulalia Serati e Mutinia… vedi di presentarti in ordine di marcia … adesso ti

èandata bene perché potrebbero voltarsi all’improvviso altrimenti saresti già in mutande! (Se ne vanno).

Ditto: In che guaio mi sono cacciato … a questo punto preferisco sposarmi … e sì … mi costringono a venire qui per non dare nell’occhio, per non far sapere ma … oh! … Al primo accenno di ribellione mi fucilano. Va bene essere ribelli ma … a fingere di esserlo … si accorgono prima o poi, lo sento … che strada faccio … giro dietro quelle cascine … che vita … pago io per tutti … il lavoro grosso lo fanno fare

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a me, loro se ne stanno qui a …. Ma! Mi avvio? Oh signore! … Adesso devo stare

attento a come parlo perché mi arriva qui tra capo e collo quello lì. (Se ne va tremando di paura). Come si fa … vivo fuori dagli schemi per loro, passo per quelloche non sono per poi prenderle più dei mariti?

Scena terza

Tutti qualche settimana dopo

Cosma:           (Arriva canticchiando, sembra contento). Sono il primo?  Che

meraviglia … sono riuscito a convincerla che da domani lavorerò a pieno regime: mai più portico! Peccato però, si sta così bene qui! Loro non sanno perché mi ostino a passare il tempo sotto il portico … non è necessario che lo sappiano! Quella regola di dire sempre la verità non è giusta … parzialmente giusta … nemmeno un po’ che cavolo! Guarda tu se devo spifferare i fatti miei a loro .. oh! Che donna comprensiva la mia Serati! Forse sarà l’età … forse l’intelligenza, la virtù, la dialettica … sta di fatto che …

Mero:               Caro amico, non di sola cultura vive l’uomo! (Arriva con dei libri).

Cosma:           Capirai! I miei pochi libri li ho dati a nolo ad un tale che sentiva il

bisogno di leggerli … che bisogni strani ha la gente.

Mero: Oh! Sapessi! … Un po’ di svago …(Si siede). Ho dimenticato il fiasco! Arriva Eumo, il risolutore … cosa avrà mai risolto quello li … forse le parole crociate … ho sentito dire che la moglie se la intende con un tale non ben identificato … proviamo ad interrogarlo senza che se ne accorga … con circospezione mi raccomando. Caro Eumo …


Eumo:

altro!


La volete sapere l’ultima? La moglie di Solano aspetta un bambino da un


Cosma:


Ma no! Per forza, è sempre fuori casa …


Mero:

ladro?


Viene qui! E va in giro di notte .. chissà che cosa fa … che non sia un


Cosma:           Ma no, che non si sappia però, dicono che lavora di nascosto dalla


moglie … vuole raggranellare denaro per andarsene di casa … Zitti! Arriva Osio. Le ha prese dalla moglie guardatelo com’è mogio!

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Osio:                 Cari colleghi poco indaffarati, si mette male … non concedete niente alle

vostre donne, non fate come me … dalle oggi dalle domani … sapete di Parso … La moglie è in attesa … e pare che il nascituro sia di incerta provenienza: zitti per carità … l’ho dedotto ascoltando una telefonata … non vorrei prenderle anche per lui.

Mero: Mutinia… è in attesa? Povero Parso , così’ taciturno e studioso … invece tu Eumo, come sei messo con la moglie?

Eumo: Non mi posso lamentare: ultimamente la vedo un po’ gonfia, è possibile che stando in casa si abbuffi di qualche sostanza grassa a mia insaputa.

Mero:               E la cosa non ti preoccupa? Un gonfiore improvviso desta sospetti.

(Gesto vago di Eumo). Capisco! Non ne vuoi parlare… è un tuo diritto.

Eumo: Farnetichi? Vuoi che non sappia dei problemi di casa mia? Di che cosa discutiamo oggi? Mancano Ditto Solano e Parso! Cominciamo lo stesso o li aspettiamo?


Cosma:


Che differenza fa? Tanto!


Mero:               Tanto un corno … non voglio ripetere tre o quatto volte le stesse cose.

Eccoli! Alla buon ora! Stavamo iniziando senza di voi.


Ditto:


Tanto!


Mero:


Un altro!


Solano: Dai, dai, non perdiamo tempo … (é particolarmente agitato). Il nulla dell’universo come è andato a finire?


Osio:


Sei sulle spine? Calmati!


Cosma:           Tra tutti e due cercate di non parlare troppo perché vi si confondono le


idee. (Ride da solo). Cari amici, la vita riserva delle sorprese non sempre gradite come ci si aspetterebbe. Non parlo di sciocchezze ma di fatti concreti, di quelli che lasciano il segno!


Ditto:


Già! Le mogli, tutto bene?


Mero: Cambiamo argomento! Hai delle chiazze rosse un po’ dappertutto, che cos’è’ ? Ti sei messo a lavorare o ti stai ammalando?


Ditto:                Quali chiazze? (E’ macchiato di rossetto).


E’ sugo! Hanno tolto l’acqua


per via della siccità.

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Eumo: Ah! Solo a casa tua? … Hai qualche problema da risolvere? (Si avvicina per vedere meglio). Eumo si fa in quattro per gli amici.Un po’ denso questo ragù deisupermercati.

Ditto:                In questo caso non puoi fare niente .. so badare a me stesso.

Solano: Oggi, in virtù dell’ amicizia che mi lega a voi, e soprattutto perché non siete nemmeno parenti ,vi dico che … mia moglie è in attesa!


Ditto:


Di che cosa? Gli hai promesso del danaro?


Solano:


Idiota! Sono cose che non puoi capire …


Osio:


Non dico niente ..


Parso: Non capisco se taci perché sai o perché non sai … tu sei un mistero Osio! Ti vedo mogio … è andato di traverso qualche affaruccio con la signora? (Tutti ridono). Suvvia sii lieto … qualcuno le deve prendere per tutti no?


Osio:


Sono diventato il vostro capro espiatorio? … Io le prendo ma voi …


Ditto:                Certe discorsi si devono lasciare a casa … non è opportuno sparlare


gratis: potrebbero saltar fuori faccende equivoche che , a volte, si rivelano false!

Dicerie popolari! E’meglio non sapere tutto di tutti … solo quello che conviene!

Cosma:           Me la rido … mia moglie … mi ha sì promesso staffilate sul sedere ma

l’ho convinta che da domani prendo servizio a ore da te Parso … non mi tradire è!

Parso: Non mi mettere in mezzo sai! Ho esperimenti assai importanti da portare a termine, non ho tempo da dedicarti … perdi giorno!


Osio:


Senti chi parla … lui perde il giorno scientificamente …


Mero:               Vi devo dare notizia pure io: mia moglie è in attesa. Me lo avete


strappato di bocca! Siccome sono un intellettuale non vorrei essere tacciato di mendacità! Mantengo fede ai principi che ci siamo imposti … qui … noi!

Ditto: (Tra se). Pure quella! Mi sento di dire che sono candidato al suicidio! Mi debbo trarre d’impaccio … trarre, mi sono imborghesito, lo sapevo … loro vogliono l’amante ribelle, anticonformista … rude, mi mantengono pure … amici … ho da fare anch’io una rivelazione.

Solano:           Stai attento a quello che dici … ti lasci scappare di tutto da quella bocca,

è mai possibile: controllati! Non mi dite che … sta arrivando? Ditto!

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Osio: Parla per niente … adesso come la mettiamo, quello è d’accordo con le donne . Sta dalla loro parte.

Parso:               Se ne può sempre discutere … lasciate a me l’iniziativa …

Eumo: Andrà a finire che la devo sbrigare io come al solito … stai zitto una buona volta Ditto. Usa parole convenzionali no! Certe cose pensale ma non dirle!


Mero:


Non possiamo nemmeno scappare … si prospetta una bella figuraccia.


Solano:


Qual vento la soffia qui da noi Dio, non l’abbiamo chiamata!


Automo:


A sì? Lo sapete da dove arrivo?


Ditto, ho anch’io una rivelazione da


fare!

Ditto:                Mi ha sentito? … Ohibò … Che sarà mai? Parli! Ma dica una verità che

vada bene per tutti: accomodante!

Automo: Io dico sempre la verità, siete voi che appena uno si gira gli parlate dietro dopo averlo elogiato pubblicamente.

Parso:               Capirà che danno! Senta, ci tolga una curiosità, ma voi avete inviati qui


sulla Terra? Ufficiali intendo!

Automo: No! Non mi risulta … vi teniamo d’occhio di tanto in tanto ma, inviati non ne abbiamo.

Mero:               Sarebbe a dire? Ogni quanto!

Automo: In questi ultimi millenni … (Controlla sul suo computer).Siamo passati duemila anni fa!

Osio:                 Sa, qui è un po’ incasinata la faccenda. C’è qualcosa che non torna ecco!

Automo: Lo sappiamo … avete costruito edifici dedicati a noi ma ve ne fregate altamente, avete nominato dei personaggi come capi e li ignorate sistematicamente. Riuscite a mandare in confusione anche noi! Guardate chi arriva … finalmente le donne … con loro sì che si può parlare … (Gli va incontro).

Eumo: Questo qui la sa lunga! Signori, prendiamo la strada di casa prima che sia troppo tardi .. la vedo davvero brutta.


Osio:


Per oggi non ho di che temere , mi ha randellato il sedere a dovere.


Solano:


Non dico niente … ho solo un gran paura che parli con quello!


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Ditto:


Chi sarà mai? Uno qualsiasi, capitato qui per sbaglio.


Cosma:           Prima lo invochi e poi lo chiami “sbaglio “… ti ucciderei … si


avvicinano , chissà se mi ha creduto? Signore, qual buona novella vi conduce?


Osio:


Cara moglie! Non mi vorrai pestare ancora?


Teras:


Il sedere degli uomini e adibito a quello … non è così Eufemia?


Eufemia:


Certo! Dio, glielo dica anche lei!


Automo:


Sì, però non bisogna esagerare!


Mero: Eh, un po’ di criterio, in fin dei conti siete una nostra costola … lei dovrebbe saperlo!


Automo:


A sì? Non mi risulta!


Parso:


Le faccio vedere il libro! Sono uno scienziato: saprò quello che dico!


Osio:


Non ci crede nemmeno lui … (Tra se).


Automo:


Anch’io! Mi creda! Bando alle ciance ..,. sono venuto per voi signore.


Cosma:


Cosa vi dicevo: è dalla loro! Io tenterei una fuga …


Mero:


Come al solito ci devo mettere mano io! Fifoni! Dio … “mi consenta”.


Solano:


(Agli altri, intercalando). Quella locuzione l’ho già sentita!


Osio: Lo sai di chi è? (Solano pensa ma non ricorda). Ormai è passata di moda! Sentiamo cosa decidono …

Automo:        (Guarda il suo computer). Costola dite? Siete furbi eh! Vi siete scritti un


bel romanzetto ad hoc! Da quando hanno deciso di lasciarvi soli avete combinato un casino … è difficile anche per me capirci qualcosa!

Ditto: Non faccia la commedia, tanto lo sappiamo dove andrà a parare … le difenderà a spada tratta.

Eumo:             Veda, caro Automo, io sono abituato, proprio per mestiere ,a risolvere le

questioni in poco tempo: se mi da i dati ci penso io! A differenza loro io parlo poco ma faccio tanto.

Automo:        Che cosa fa di così utile?

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Cosma:           Niente … come noi … la differenza è che lui lo dice mentre noi no!

Veda Sommità qui da noi l’importante è parlare dopo di che chi se ne frega!

Osio:                 Si riferisce ai politici. Forse non lo sa ma … funziona così: succede un

fatto, bene, arrivano i politici e dicono: c’è stato il terremoto, faccio un esempio, guardano , si consultano coi locali e se ne vanno, poi alla sera stessa appaiono in televisione e dicono: c’è stato il terremoto, ricostruiremo! Dopo di che non fanno più niente fino a quando non si apre la campagna elettorale allora arrivano di nuovo e ripetono le stesse identiche cose e se ne vanno. Se vengono eletti allora forse, qualche piccola cosa la fanno … ma bazzecole.

Automo: Lo so cosa fanno i governanti … questo fenomeno si registra un po’ dappertutto devo dire! Diciamo che siete in buona compagnia va!

Ditto:                Bene, se non ha nient’altro da dirci …

Teras: Ne ha da dire … cara Eufemia, forse è la volta buona che ci mettiamo alla pari … se aspettiamo che si sveglino loro passano altre migliaia di anni.

Solano: Mia moglie aspetta un bambino … cosa devo fare di più per accontentarla? Lavoro anche di notte!

Cosma: Raccontala giusta Solano … tu lavori di notte perché durante il giorno vieni qui a perderti via.

Eufemia: Mentre voi venite qui a lavorare !… Cosma, mentre sei qui, tua moglie sta preparando il fagottello con le tue cose … voglio vedere cosa le dirai per convincerla a trattenerti .

Cosma:           Non mi metti paura: menti! Lavoro da Parso , lavo le provette.

Parso:               Si … ha preso servizio stamattina!

Ditto:                Stamattina?

Teras: Vedete Osio com’è cambiato … ultimamente si da’ da fare, addirittura l’ho visto scopare il cortile senza prendere legnate … vero?

Osio:                 Non so più come accontentarti!

Mero: Il tempo è cambiato amici miei … sotto sotto stiamo già cedendo il passo a loro … Dio, non abbiamo bisogno di lei … a meno che non abbia rivelazioni tali da

Automo:        … Come mi giro voi tornate ad essere quelli di prima.

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Eufemia:        Caspita se vi conosce! Ora ci credo: lei è un Dio!

Eumo: Pure io sono cambiato … adesso che ci penso: forse sto dando un figlio a mia moglie, (Mima il gesto del pancione ) per lo meno per un po’ mi lascia in pace! Benedetta Tillide!


Automo:


Lasci perdere le benedizioni che è meglio!


Ditto:


Io andrei di fretta … ho un urgenza!


Teras:


Ribelle!… (Ditto capisce tutto e se ferma). Ci siamo capiti!


Cosma: Tu fai il ribelle ma quando qualcuna di loro accenna una parola vai nel panico … e per fortuna non hai moglie …


Ditto: Per fortuna? (Automo ridacchia). lei nella mia situazione … la vorrei vedere …


Dio, non c’è tanto da ridere, se fosse


Automo:


Nessuno ti ha costretto. (Ditto si sente scoperto).


Eufemia: Lui è un caso particolare … non ci riguarda da vicino … sono i nostri mariti il problema! (Si avvicina a Teras, a parte). Non facciamoci del male da sole, credi che lo sappia già?

Teras: (Sempre a parte). Sono cretini … lo hanno chiamato così a vanvera e questo qui, dato che è qui, vorrà sapere o farci dire tutto. Ma è mai possibile che non ne facciano una gusta? Non gli basta il portico, no! Senti prendiamola larga … cerchiamo di screditare Ditto …

Eufemia:        Se parla siamo fottute per sempre …

Parso: (Agli uomini). Stanno preparando la controffensiva … che Dio ce la mandi buona … (Automo si volta verso di loro). Si faceva per dire Sommo!

Cosma: Caro signore … così, lei, sa tutto … sa anche cosa pensiamo, se volesse ci fulminerebbe seduta stante … (Automo annuisce). Mi pareva … ragazzi, non so dove andare a parare .. parlateci voi …

Automo: I vostri pensieri sono semplici .. i loro sono un po’ più complicati, a volte si fa fatica a districarli.

Teras:               (A parte). Hai sentito? Zitta: forse ce la caviamo senza troppe storie.

Eufemia: E se mente per ingannarci … la sai la storia del serpente , della mela … ci dobbiamo cascare ancora?

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Teras: Invece di schiarirsi le cose si complicano! Vediamo fino che punto sa! Dio, ci parli della situazione nostra, come ci trova?

Automo: (Pensa). E’ difficile … che confusione, state pensando dieci cose tutte insieme … siete complicate …


Parso:


Sì: è Dio! Ci perdoni se abbiamo dubitato.


Teras:               Le esperienze passate ci hanno spinte a questi modi di pensare … dopo


quel fatto della mela nel paradiso terrestre … l’abbiamo capita la solfa! Automo: Di che mela sta parlando?

Eufemia:          Quella storia del serpente … che ci ha dato la mela … non si ricorda?

Automo: Non è che non mi ricordo … proprio non l’ho mai sentita! Guardo ma … ah! E’ una di quelle storielle per bambini che ci sono su quel libro che avete già

tentato di far passare per una cosa seria. Questi li chiamate libri “sacri” … guarda quanti ne hanno … Questo me lo ricordo, è una storia che mi raccontava mio nonno

…Esiodo … grande fantasia accidenti! Non avevano niente da fare i vostri antenati?

Chi l’ha scritto questo libro? Fuori la verità!

Ditto: Ha detto che sono duemila anni che non passate, mi spieghi come fa a sapere tutto quello che abbiamo fatto nel frattempo?

Automo: Mi basta poco per leggere tutto … a me leggere una biblioteca occorrono cinque minuti vostri … da lontano … da vicino anche meno! Allora, chi l’ha scritto?

Osio: (Interpretando il turbamento di tutti). Mi è venuta fame … mi avvierei verso casa.

Solano:           Ti seguo … forse ha bisogno di un sostegno morale data la condizione.

Parso:               Non è un libro scientifico però, come tutti gli altri, è stato scritto

nell’antichità su vostro suggerimento … almeno : è quello che ci fanno credere i vostri inviati … si informi!

Automo:        Voi donne ci credete?

Teras:               Noi subiamo le conseguenze di questi scritti … in tutto il mondo!

Ditto: (Tra se). Loro subiscono le conseguenze e io, che le procuro sto più male di loro … invece di goderne mi strazio, non per quello che ho fatto, ma per quello che mi accadrà … che ribelle ragazzi.

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Osio: Lei è venuto giù a mettere tutto in discussione? Tutto sommato stiamo bene così! … Si sopporta per il quieto vivere.

Mero:               E’ vero: lui è quello che sopporta più di tutti! Vede, noi poveri terrestri,

come dire, abbiamo preso questo andazzo perché, anticamente, avendo un sacco di tempo libero, abbiamo cominciato a scribacchiare qua e là mentre loro preparavano il pranzo e allora ci sono venute fuori queste idee, che dovrebbero essere le vostre, e … è così?


Automo:

queste idee?


Ah, ecco: è così? E’ colpa nostra. Se le avessero messe per iscritto loro


Parso:


Sta di fatto che non è così! Che domande fa?


Automo:


Mi risponda se è capace!


Eufemia:


Dai! Parla! Scienziato!


Parso:


Parlate voi che mettete in discussione tutto!


Automo: Ha capito … fanno e disfano e poi si lamentano pure! E’ tempo che si ripari … sì, sì …(prende nota sul computer).

Cosma:           (Cercando di vincere l’imbarazzo). E’ venuta fame anche a me! (Si


avvicina agli uomini che nel frattempo si sono raggruppati da una parte). Siamodegli idioti! Idioti!


Solano:


Parla per te!


Osio:


Non dico niente.


Eumo:


Che novità! Andiamo a riflettere: i tempi stanno cambiando!


Ditto:


E le legnate aumenteranno! Guardate come scrive e quanto!


Mero:


Cosa abbiamo fatto di male? (Ditto allarga le braccia).


FINE PRIMO ATTO

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SECONDO ATTO

Scena prima

Discorso tra Dio e le donne


Teras:

anche … tu?


Riassumendo, allora: Tillide è incinta , Eulalia pure, Mutinia e Serati


Eufemia:


Non lo so! Tu?


Teras: Io! Spero di no .. in questi ultimi tempi non ho fatto altro che bastonarlo, sarebbe come darsi la zappa sui piedi … lo sanno tutti che dorme nel canile … ci


mancherebbe solo questa … forse, se ci facciamo aiutare da quel Dio cercando di mascherare bene le carte .. forse …

Eufemia: Bisogna vedere cosa vuole in cambio … non è detto che ce la faccia passare liscia!

Teras: Però lasciamo che lo chiamino loro … se non mi sbaglio ha detto che fa fatica a capire il nostro pensiero … un vantaggio l’abbiamo!

Eufemia: Certo che gli uomini sono troppo semplici … troppo … a volte ti passa il gusto di farli su come fessi! Eccoli! Arrivano tutti insieme … sciamano! Nascondiamoci dietro il portico … sentiamo cosa sono capaci di dire.


Teras:


Non è che dopo ci dobbiamo pentire?


Eufemia: Siamo già pentite. (Ridono ). Guarda Ditto che bello che è! Sssst! Ma dove vanno? Oggi non fanno riunione! Che strano!

Teras: Cosa avranno in mente? (Arriva Automo). Dio … che paura! Lei arriva sempre all’improvviso?

Automo: No! Mi aggiravo per controllare … visto che sono qui approfitto per sistemare alcune cosette.


Eufemia:


Tipo?


Automo:        I vostri comportamenti … ci vorrebbe un miracolo per raddrizzarli.


Avete preso una piega …

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Teras: Lo faccia lei il miracolo che è un Dio … ha notato qualche stortura? ci comportiamo secondo la nostra natura, quella che ci avete dato voi!


Noi


Automo:        Cara signora, abbiamo commesso degli errori di valutazione al momento


della stesura del D.N.A., non abbiamo previsto lo sviluppo potenziale dei geni, cosicché ora stiamo tentando una rettifica … tardiva.


Eufemia:


Cosa non ha funzionato?


Automo: A quel tempo, parlo di centinaia di migliaia di anni fa, i nostri computer erano diversi da quelli che abbiamo oggi … qualche errore lo facevano.


Teras:


Sono i virus! …


Eufemia:        Quindi siamo un errore per voi? (Automo allarga le braccia). Capisco!


Non potrebbe sistemare solo noi donne e lasciare gli uomini così come sono? Automo: E’ proprio quello il problema: sono loro da modificare!

Teras:               Faccia il miracolo allora!

Automo: Come faccio? I miracoli ve li siete inventati voi … tant’è vero che ce lo siamo anche chiesto in assemblea un po’ di tempo fa … noi programmiamo la vita coi computer … tutto è frutto di elaborazioni elettroniche molto complesse … abbiamo un pianeta esclusivamente adibito a questo scopo. Mischiamo la materia finché non ci viene il risultato.

Eufemia: Porca miseria … noi pensavano che eravate in grado di improvvisare qualsiasi cosa … allora tutti i miracolati che ci sono in giro? Chi ha guarito la gente da malattie gravi?

Automo:        Sono guariti da soli per cause naturali, non certo per intervento nostro.

Cosa credete che siamo a disposizione tutto il giorno ? L’universo è grande ormai. Per attraversarlo ci metto un paio di giorni nostri!

Eufemia:        Capisco … quindi se combiniamo guai non ve ne accorgete subito!

Automo:        Non ce ne accorgiamo affatto.

Teras:               (Ad Eufemia). E noi stiamo qui a tremare dalla paura per niente … è

proprio vero: non ci si deve fidare di nessuno! Sentiamo cosa vuol fare cogli uomini. Dio, che intenzioni ha con la nostra contro parte … ce li mette in condizione di ubbidire o ha già in mente qualcosa?

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Automo: Stiamo leggendo il loro pensiero a campione, dopo di che stabiliremo il daffarsi. Sia a livello mentale sia a livello fisico!


Teras:


Mentre il nostro pensiero … non … è illeggibile … fate fatica insomma!


Automo: Decisamente! Forse, a lungo andare … qualcosa verrà fuori ma … Bene, adesso devo scappare … mi fermo un attimo al bar … avete delle bevande eccezionali quaggiù! Non se ne trovano altrove!


Teras:


Se le faccia servire tutte!  Come preferisce essere chiamato?


Automo: Che ne so … fate voi … va sempre bene: chiamatemi come più vi aggrada. Arrivederci!

Teras: Possiamo fare quello che vogliamo: per ora il problema sono solo loro. Che strano, viene giù per dire due parole e se ne va al bar!

Eufemia:        Per me comincia a prenderci gusto! Ha capito che qui abbiamo fatto cose


che non si aspettavano … chissà quante pagine ha saltato … uno che legge una biblioteca in cinque minuti … dai!


Teras:


La fortuna è che è atterrato qui in Europa: altrove si troverebbe male!


Eufemia:

stati?


Zitta: arrivano i grandi pensatori … è il caso di domandargli dove sono


Teras:               Ma no! Guardarli barcollano perfino, saranno stanchi morti. Meglio non


metterli al corrente della venuta di quello. … Osio, sei più scanzonato del solito, ti ho visto gesticolare oltre modo … che non diventi un’abitudine!

Osio: Moglie mia … concedimi qualche svago … non posso condurre un’esistenza così monotona ... così misera, così strisciante.

Teras: Se lavorassi invece di vagabondare per la città … forse, le prospettive cambierebbero … ma, figliolo mio … Eufemia …

Eufemia: Vedete, noi siamo fatte in modo diverso … ad esempio non vi chiediamo dove siete stati, cosa avete fatto e soprattutto perché non siete qui sotto il portico come sempre! (Ha cambiato il tono, c’è in lei una punta di rabbia).

Osio:                 Potremmo anche dirvelo! (Candidamente).

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Cosma: (Da una gomitata all’amico). Oggi … viste le condizioni climatiche, abbiamo pensato che … non mi vengono le parole … è la prima volta … sarebbe stato utile sorseggiare del buon vino fresco al bar.


Teras:


Certo! Come vi capisco. Non avete incontrato nessun forestiero?


Ditto:                No! In questa città forestieri non ne vengono … soprattutto donne.


Fortunatamente!

Eufemia:        Fortunatamente!

Mero:               A parte quel Dio … erano anni che non ci visitava nessuno.

Parso: Già! Mi raccomando: cercate di non invocarlo … comincio a farmi delle strane idee al riguardo … penso che sia venuto per sua iniziativa che ha mascherato da invocazione suscitata da noi. Era troppo tempo che mancavano, e, quello lì è furbo!… Devo proprio andare: gli esperimenti mi attendono!


Eumo:


Mi accodo! Ditto, preferisci sgattaiolare o rimanere?


Ditto:

prendermi.


Provo a rimanere un attimo … se mi sentite urlare tornate indietro a


Solano: Mi sembri alquanto stordito … Eumo, aspettami. Mi vado a coricare, ho avuto una nottataccia.


Ditto:


Chissà che cosa ha fatto?


Teras:


Non mi interessa. Osio … il cortile ti attende.


Osio:


Dammi una legnata: preferisco! Aspettatemi!


Teras: (Come se ne vanno gli altri aggredisce Ditto) .Ci stai mettendo tutte incinta cretino! Le conseguenze le paghi tu!

Ditto:                Io? Voi mi usate come un giocattolo e io devo pagarne le conseguenze?

Mi avete costretto a condurre una vita scellerata , senza arte né parte ed ora … siete irresponsabili!

Eufemia: Ti abbiamo dato carta bianca, ora non puoi lamentarti e fuggire come un ladro …(Pensa). Nemmeno quel Dio che è venuto capisce quello che pensiamo … siamo in una botte di ferro.

Ditto: Ma quale botte … voi siete matte .. lasciatemi andare … prima volete figli ora mi accusate … oh!

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Teras:               Che rabbia! Se lo spupazzano solo loro quelle quattro sceme! Noi due

dobbiamo fare i salti mortali … Andiamo a farci il test … e se lo viene a sapere Lui?

Eufemia: Temi? Se non glielo diciamo noi come lo viene a sapere? Però, questi dei, li facevo più evoluti! Hai sentito, non sa niente di niente … altro che pagine … ha saltato interi scaffali. Meglio! Comunque sia ci hanno raccontato un sacco di balle … tutti quanti!

Teras: “Oh! State attente, siete delle peccatrici, andate all’inferno “… mentre loro se la spassano alla luce del Sole! … Pensa che forse, un giorno, potremmo stare qui noi sotto il portico e mandare loro a lavorare seriamente. Deve tener fede a quello che ha detto: si modifichino i geni!

Eufemia: Stai sognando cara! … Escogitiamo qualcosa di intelligente per sviare le indagini. Dobbiamo raggirarlo a modo … farlo cadere in contraddizione … che impresa ragazze!

Teras:               Tu pensi veramente che cada in contraddizione? E’ un Dio eh!

Eufemia:        Si, ma è un maschio!

Scena seconda

Arrivano tutti alla spicciolata

Ditto:                Speriamo bene! Oggi, con tutto quello che succede, se mi scoprono mi

decapitano … dovrò prendere in considerazione il proposito che sto rimuginando da tempo: cambiare città! … Sono delle idiote, tutte quante! Si fanno mettere incinta senza pensare alle conseguenze mie … (Pensa). A meno che abbiano in mente qualche strategia … essendo più furbe di noi … però, se non lo spiattellano a qualche marito … chi lo verrebbe mai a sapere?

Cosma:           Sei in anticipo! Non ti interessa più di arrivare in ritardo?

Ditto: Cosma, vai al bar … suvvia … ci sono questioni pressanti sul tavolo e tu vai a pensare a queste cretinate …

Cosma: In poco tempo sei cambiato molto … molto … da ribelle sei passato ad imbelle … notevole! Arrivano i mariti cornuti! Sei al corrente?

Ditto: Usi ancora queste parole tristi? Cornuti? Ma! Sai? … Hai alzato il gomito? Sono pur sempre tuoi amici! (Falsamente).

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Cosma: E anche tuoi! Si vocifera, caro amico! … Pare che i nascituri non siano esattamente dei rispettivi mariti ma il frutto di manipolazioni esterne alla famiglia …

Ditto: Che non sia stato quel Dio a “manipolare” … eh? Oh! Sono belle donne, fanno gola a tutti in città … Guada che nell’antichità … dicono che gli dei manipolavano, altro che!

Cosma:           Devo accertarmi che mia moglie non abbia qualche voglia di

manipolazione pure lei … coi tempi che corrono …

Ditto: E’ troppo vecchia per certe cose … lì, ci devi pensare tu a manipolare! Si avvicinano.


Parso:

sapere?


Ho preparato una serie di domande da rivolgere a quel Dio … volete


Solano:


Facci una sorpresa … quando arriva le sentiamo in esclusiva!


Osio:


Giusto!


Cosma:


Mi raccomando non parlate troppo perché sennò vi fonde il cervello!


Mero: Non c’è molto da dire … le cose stanno prendendo una piega tale da far riflettere anche i sassi …

Eumo:             In questa città stanno succedendo fatti poco chiari. Da quando è sceso

quel tale capitano fatti inspiegabili … miracoli oserei dire … ma lui dice che non sa che cosa sono … spiegatemi voi come sia possibile che tutte le nostre mogli siano in attesa quando tutti sanno che non stiamo mai a casa, nemmeno di notte! Parso, tu che sei uno scienziato, dacci una spiegazione!

Parso: La scienza non sa dire niente … sono avvenimenti strani, concomitanti tutt’ al più, ma inspiegabili.

Cosma:           Mia moglie è totalmente estranea ai fatti.

Ditto: Basta guardarla per capirlo … dai! Indagate! Fatevi coraggio e … interrogatele … qualcosa vi diranno!

Osio: Si farebbero ammazzare piuttosto! Per sapere qualcosa mi dovrò sottoporre a legnate … preferisco lasciar correre …


Solano:


Pure io … chiamatelo … mettiamolo con le spalle al muro.


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Mero: Sei un illuso … ci schiaccerà come mosche … abbiamo fatto una scemata clamorosa … vivevamo così bene … ci siamo dati la zappa sui piedi da soli. Le donne sono più furbe: non chiamano mai nessuno, fanno quello che vogliono alle nostre spalle e chi si è visto si è visto!


Parso:


Sono questi luoghi comuni che ci mandano in malora: somari!


Ditto:


Dai, chiamiamolo a sia finita! Lui sa tutto e ci dirà!


Eumo:


Che cosa? Che siamo degli imbecilli?


Automo:


Eccomi a voi!


Solano: Perbacco, basta respirare sotto vento e si presenta come un fulmine! A quanto viaggia all’ora?


Automo:


Ma … sette, ottocento …


Cosma:


Solo?  Mi sembrava di più!


Automo:


Ottocentomila all’ora! A volte, se mi scappa l’acceleratore, anche di più!


Ditto:


Mi viene la pelle d’oca! Non rimane schiacciato contro il finestrino?


Automo: Sentite, se dobbiamo discutere di scemenze ditelo perché in questo periodo ha molto da fare qua e là e non mi va di perdervi con voi in evanescenti chiacchiere da osteria … a proposito (Si siede). Come avete ottenuto queste bevande prodigiose?

Cosma: Le piacciono? Qui da noi, il bere, è molto importante … la maggior parte sono a base di alcool altre di erbe varie …

Automo:        Erbe? Curioso! Vorrà dire che me ne porterò via qualche tonnellata.

Parso: (Agli altri). Fuori di qui non si trova niente di buono … lo vedete, anche loro che sono potenti se ne vanno con le mani piene di prodotti nostrani. … Dio, visto che è qui cerchi di capire come mai le nostre donne sono tutte in stato interessante: a noi pare un miracolo!

Automo:        Non ricominciamo eh! Quando avete qualcuna incinta e non ci capite

niente date la colpa a noi … troppo comodo … no, stavolta non ci caschiamo: mi

spiace! Fate i furbi da migliaia di anni mettendoci in difficoltà: basta!

Solano:           Cosicché voi non c’entrate niente con … quella storia … ma guarda …

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Osio: … In che mani siamo finiti. A questo punto tenga un congresso all’Onu e chiarisca tutto. Racconti la sua versione dei fatti!

Automo:        Onu? Quel luogo dove qualcuno tanti anni fa ha sbattuto la scarpa sul

tavolo … ah, ho capito: è quel luogo dove vanno tutti i governanti della Terra per mangiare gratis! Non vorrete che mi accusino di mangiare a sbafo, siete matti. Ricordate che noi non stiamo dalla parte di nessuno! Stiamo al di sopra degli eventi!


Eumo:


Ci dovrò pensare io, come al solito!


Mero:               Lei capisce che se lo diciamo noi, che stiamo dalla nostra parte,


verremmo accusati di sobillazione … non ha idea di che cosa salterebbe fuori. Certe verità devono per forza essere comunicate da voi che siete i padroni del fabbricato qui!

Automo: Avete un bel coraggio! Pur sapendo che il fabbricato è nostro state facendo di tutto per demolirlo: bravi! Cari signori, ormai siete nel mirino del grande capo … avete voluto chiamarci per sciocchezze? Adesso la pagherete per tutto! Devo andare, per ora, ma tornerò con un programma che non vi piacerà! (Sparisce come al solito).

Cosma: Impara in fretta però! … Sa anche dell’Onu! … Eccoci serviti! Tira tira e la corda si spezza … mi è passata la voglia di parlare …

Parso: Questo è un bene … sentite, mettiamo in atto qualche stratagemma che tagli la testa al toro perché qui finiamo male sul serio! La scienza non può fare niente

…dobbiamo risolverla dialetticamente … e quello è difficile da battere. Mero, ci devi pensare tu! Eumo, stavolta devi mostrare finalmente le tue capacità risolutive.


Ditto:


Perché non proviamo a sentire le donne?


Osio:


Ho la schiena fracassata: basta!


Solano:


Cosa vi devo dire … tentiamo … ma … con la dovuta cautela.


Mero:               Fifone! Ci penso io! … Ecco che arrivano le rappresentanti del

movimento fanatista … volevo dire: femminista! Ben arrivate signore mogli. Vi trovo in gran forma?!

Teras: Cerca di essere un po’ meno falso! (Osio, per paura, si getta ai piedi della moglie appena la vede). Alzati futuro padre … per un certo periodo non tibastonerò ma …

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Ditto: (Sembra colto da malore). Strani fenomeni … così tutti insieme … non è possibile che da solo … nemmeno un Dio potrebbe …

Eufemia: Evidentemente hai un malore … dopo … in quei momenti invece … e siamo a sei, caro Ditto! Sei!

Eumo: L’evoluzione vi ha dato la capacità di contare? Anche noi siamo capaci! Tuttavia non ho capito il nesso! Sei di che cosa?

Teras: Sai contare ma non sai per che cosa lo fai, noi donne contiamo poco, ma sappiamo contare meglio di voi! Pensate al portico, ai dibattiti filosofici, che al resto ci pensiamo noi!

Solano:           Amici è la giornata degli indovinelli … andiamocene … affidiamo ad

Automo tutta la faccenda!

Osio: Non posso pagare sempre io per tutto! Ditto … amico mio sorreggimi fino a casa … qui sei l’unico innocente … e per questo non la paghi mai … a volte mi chiedo di che cosa vivi ma poi il dolore ha il sopravvento …

Teras:               Osio … non delirare!

Cosma: Lo tratti troppo male questo povero amico … Osio, che ne dici se ti ospito per qualche periodo?


Teras:


Devo parlare con tua moglie?


Osio:


Fare del bene è diventato proibitivo! (Se ne vanno tutti).


Scena terza

Un po’ di tempo dopo. Tutti


Parso:

Eumo?


Ecco qua un elenco di richieste da sottoporre a quel tale. Hai letto


Eumo:             Non ci ascolterà nemmeno … lui è venuto per le donne … in questo


ultimi millenni abbiamo mistificato troppo … l’unica cosa che ci concederà sarà la revisione degli scritti senza pagarla cara. Gli annunci sono a carico suo, sia ben chiaro! Chissà quanti soldi ha!

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Mero:               Io non sarei così ottimista … userò tutto il mio sapere per controbatterlo

ma la vedo dura. Ammetti che tira fuori qualcosa che non conosciamo ed è in grado di mostrarci la veridicità … a questo punto che lo contrasta?


Solano:

Tutti!


Dobbiamo fingere innocenza … incolpiamo i capi, i governanti, il clero.


Osio:


Ci incolpiamo da soli … che filosofi siete?


Ditto:


Noi abbiamo sempre subito.


Parso:


Hai sempre detto che noi abbiamo subito perché tu sei un ribelle no?


Solano:


E’ un pasticcione, i ribelli sono altri.


Cosma: Taci … troviamo una soluzione definitiva. Sono in difficoltà … non trovo le parole adatte … le idee si accavallano … Parso, pensaci tu!

Ditto: Avete il problema delle vostre mogli da risolvere … oltre ad essere dei fannulloni patentati siete anche degli incapaci a letto … fatevi dire di chi sono i figli piuttosto! … (Capisce di aver detto una terribile cretinata e tenta una giustificazione). Scusate, mi sono scappate delle fesserie, vi prego di non tenerneconto … sono il meno adatto a parlare di certe cose.

Mero: Menomale che l’hai capito! Leggiamo lo scritto di Parso. Vediamo le richieste … qui vedo già un errore Parso … non lo concederà mai … stiamo coi piedi per terra … un matrimonio con più donne è già in funzione altrove e non è che sia così utile … sta dalla loro figurati … eliminato! Questa invece potrebbe andare … sì, offriamo bene terrestri. E’ bene fargli firmare tutto e nel frattempo gli infiliamo sotto un documento col quale si impegna a lasciarci in pace per sempre!

Osio:                 A sua insaputa!

Solano: Siccome è un cretino non se ne accorge! Siete degli illusi … non aggiungo altro!

Cosma: Che novità! Mai e poi mai avrei pensato di tenere sotto scacco una divinità che per sbaglio ha invocato questo fannullone. Facciamoci dire la verità riguardo a quello che è successo nell’antichità … già quello sarebbe un passo avanti. Vi immaginate se saltano fuori che sono tutte storie che ci siamo inventate noi.

Ditto: Non gli crederà nessuno! Siamo così abituati a raccontarci frottole che troveranno il modo di travisare tutto dopo la sua partenza scrivendo e riscrivendo

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regole e formule e teorie: Se volete che le cose cambino davvero bisognerà costringerlo a stare qui di persona … (Ride). Non ha tempo da perdere … se ne andrà.

Eumo:             Parso, straccia tutto … non è con le parole che lo imboniremo: ci vuole

risolutezza! Andiamo a riflettere altrove perché vedo un movimento di femmine in avvicinamento .

Osio:                 Per oggi ho già dato! (Se ne vanno tutti).

Scene quarta

Le donne

Teras:               I tempi stringono, le pance ingrossano e non sappiamo come uscirne

senza sollevare un polverone: Eufemia, chi ci può aiutare?

Eufemia: Eh, stavolta l’abbiamo fatta grossa … non credi che la strada intrapresa sia un po’ rischiosa? E’ giusto che paghino per la scelleratezza ma di questo passo finiamo in guai peggiori dei loro!

Teras:               Verremo accusate da tutto il mondo.

Eufemia: Solo contrattando con Lui possiamo cavarcela … stavolta ci aiuterà, ha detto che la storia della mela è falsa, quindi era già dalla parte nostra anche prima.

Teras: Sono volubili … si è stancato di noi terrestri. Vuoi sapere una cosa? Per me l’hanno mandato per chiudere la partita.

Eufemia:        Cioè? Chiude la baracca con tutti i burattini? Noi non siamo disposte a

finire chissà dove per quei cretini … fannulloni … che non sono nemmeno capaci di darci un figlio legittimo … dobbiamo ricorrere ad esterni … (Pensa). Ti immagini se dovessero assomigliare tutti a lui … ci scoprirebbero subito.

Teras:               Più ne parliamo e più mi rendo conto che abbiamo fatto la più grande

scemata del secolo … sono le conseguenze che ci inchioderanno … non le abbiamo considerate.

Eufemia: Hai capito perché ci tacciano di superficialità! … chi è? Arriva di gran carriera … si dice così no?


Teras:


Boh! Che arrivi come vuole … (Arriva Automo con delle cibarie).


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Automo:        Mi stavate aspettando? (Le donne annuiscono). Bene! I signori si sono

persi lungo il tragitto … ne sentiranno delle belle … ho messo giù un elenco di riforme da mettere in atto subito … niente più deroghe a terzi. Si prospetta una radicale trasformazione genetica se non verremo ascoltati!

Teras:               Trasformazione loro …

Automo:        Certo: loro!

Eufemia:        Non ci può anticipare niente nel frattempo?

Automo: Perché no! In primo luogo abbiamo tolto i peccati che riguardano il matrimonio: liberalizzazione totale. Quindi potrete desiderare tutti gli uomini che volete senza problemi mentre loro, prima di prendere moglie, dovranno firmare un documento nel quale ci sarà scritto che se qualora vi dovessero fare del male e quant’altro, dovranno passare un esame speciale che,in seconda battuta prevede la deportazione su di uno speciale pianeta per la purificazione.


Teras:


Ottimo! E se non lo rispettano nemmeno dopo?


Automo:         State tranquille che al solo sapere che potrete prendervi tutti quanti gli


uomini che volete, firmeranno qualsiasi pezzo di carta! Il terrore di una futura modifica genetica li spaventerà a morte.

Eufemia: (Guarda Teras). Non so come dire … noi … quella pratica lì … (Stenta a parlare). Veda … non può venire con proposte così deboli … il problema è grossomi creda …

Automo: Venga al dunque perché non ci capisco più niente di quello che sta pensando … vi va bene o no ?

Teras: Serve a poco … passi subito alla modifica … gli faccia abbassare le ali e vedrà che poi … anche noi … di conseguenza …

Automo:        Volete più libertà?

Eufemia:        Ecco! La parola giusta!

Automo: Vedremo! Guardate che andremo sul pesante eh! Adesso lasciatemi mangiare queste divinità che ho comprato in quel negozietto in centro … vi posso dire, in confidenza, che se mi prendete per la gola … qualche concessione in più … ci scappa! Come si chiama quel paese dove dicono che si mangia meglio? L’ho qui

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sulla punta della lingua … e ci sono passato sopra … non importa, come la chiamate questa bevanda nera?

Teras: Vino! (Ad Eufemia). Questo qui non se ne va più dalla Terra … gli piace troppo mangiare … hai capito … (Eufemia annuisce). Fortuna vuole che è capitato nel sud dell’Europa altrimenti, in altri luoghi non avremmo ottenuto niente … parlo per il benessere dell’umanità … quello che faremo noi è per tutte quante.

Automo: (Ha finito il pranzo). Mi assento per un po’ di giorni .. quando torno voglio che ci siate tutti … poi parlerò in un posto alto per farmi sentire da tutto il mondo! Ciao!

Teras:               Non c’è bisogno di salire, abbiamo altri mezzi!

Eufemia: Non c’è fretta! Tutta quella roba? Se la porta via e la fa assaggiare ai suoi parenti ci invadono. … Vediamo di risolvere la questione “pancione” subito! Meno ne sa meglio è!

Teras: Mi sembra ingenuo, non trovi? E’ totalmente confuso, non distingue i pensieri … mah! Non mi convince … c’è sotto qualcosa … Andiamo!

Eufemia:        Vedrai che si risolverà tutto … bisogna essere scaltre!

FINE SECONDO ATTO

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ATTO TERZO

Scena prima

Qualche giorno dopo

Ditto: Non le vedo da tre giorni … cos’ hanno in mente. Avranno senz’altro parlato con Lui … si mettono d’accordo sul modus operandi e mi condannano … devo parlare io per primo con Automo, gli spiego bene il perché del mio coinvolgimento … (Ridacchia). Dalle altre me lo potevo aspettare ma da Serati … me l’hanno messa di nascosto tra le lenzuola … maledette: sono così fesso?

Cosma: (Pare abbia sentito il discorso di Ditto). Non ti far raggirare dalle donne caro Ditto … Ti confesserò … mia moglie è in attesa … di tutto mi sarei aspettato ma questa è grossa! Non la finirò mai di chiedermi come abbia fatto … pensavo che questi anni di fugaci prestazioni mi avessero messo al riparo ma … mi sbagliavo. A cosa è servito venire qui … a niente! Pensavo che stando lontano il più possibile avrei evitato di cadere nel tranello … invece … eccomi qui a lamentarmi … mi toccherà lavorare per mantenerlo! Povero figlio mio!

Ditto:                Caro amico consultiamoci.

Osio:                 (E’ visibilmente curvo). Salute a voi compagni di sventura!

Solano:           Guardate come ha ridotto questo pover’uomo! Si ponga fine al martirio!

Parso: Non pensiamo al povero Osio ora … cerchiamo di risolvere i nostri guai in fretta prima che arrivi quel tale da fuori!

Mero: Ecco la proposta! Raggiriamolo a più non posso … diamo la colpa alle donne … ci sarà pure qualche capitolo nei testi che le condanna … cavilliamo alla disperata finché stremato cederà!

Solano:           Un Dio che cede … mi fate ridere! Io sto a sentire!

Cosma: Per te è anche troppo … vattene a casa allora! Eccolo! Lasciamolo parlare … cosa si è portato, che cos’è quel baule che trascina …

Mero: Saranno le nuove norme … sono tante .. ha intenzione di riscrivere tutto quanto?

Ditto: (A parte). Gli devo chiedere udienza in privato … è meglio, gli vado incontro! Se parlo prima io mi farà lo sconto di pena … (Si avvia).

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Parso:               Dove vai? Non strafare come al solito eh! Lo vedete, si intromette e

combina guai … Ditto, torna indietro … (Automo deposita il baule e si mette discutere con Ditto, alza la voce, Ditto china il capo, annuisce ,si sentono parole confuse). Non mi dite che si sta confessando quel ribelle?

Mero: Lo confessiamo noi dopo! Arrivano. La stavamo aspettando … da giorni … la vedo stracarico di scartoffie?

Automo: Non sono scartoffie … sedetevi e non sproloquiate. Allora? Cosa mi dite? Le signore come al solito sono a casa a lavorare mentre voi vagabondate alla ricerca della verità? (Apre il baule cercando di non mostrare il contenuto). Ecco qui il nuovo regolamento condominiale.

Ditto:                Ha detto che non si interessava?

Automo:        Tu stai zitto …

Osio:                 (A Solano). Che caratteraccio!

Automo: Intendo il pianeta … verrà consegnato alle donne … voi sarete dei subalterni … o forse meno … prima di firmare alla mia presenza leggetelo bene. Stavolta non vogliamo equivoci di sorta! Quando ripasseremo tra un paio di migliaia di anni e troveremo il caos che c’è adesso …

Mero: Non ci lasci sulle spine … proprio in questo periodo abbiamo guai con la nostre mogli … sono miracolosamente in attesa di insperati bambini. Ci dica almeno si è stato lei a metterci lo zampino per motivi suoi che rispetteremmo se …

Parso: Come scienziato trovo inaccettabile il suo comportamento: anche un Dio avrà delle regole, che a noi potrebbero apparire ingiuste, ma se ben documentate si possono accettare!

Solano: Non dico niente per non aggravare la posizione … ci lasci i documenti, ci pensiamo su!

Automo:        Ecco! Un po’ di saggezza per bacco! Lascio qui il baule … se quando

torno lo trovo manomesso la pagate: chiaro! (Se ne va di corsa).

Ditto: Andrà a mangiare da Celestina, ha detto che l’altra volta le ha svuotato la cantina.

Cosma:           Che cosa avevi da spifferare? Ruffiano!

Ditto:                Niente … poca cosa …

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Parso: (Agli altri). E’ diventato triste d’un colpo … strano, proprio lui che e sempre prepotente!

Osio: Mettiamoci a leggere queste carte piuttosto, non ci facciamo cogliere impreparati, non aspettiamo il discorso che farà al mondo … abbiamo l’opportunità di vederle in anteprima.

Parso: Rovistiamo nel baule … come fa ad accorgersi … potrei trovare qualche soluzione ai miei problemi scientifici.

Mero: Sei un miserabile … approfittarsi di un buon Dio che ti sta mettendo alla prova … abbandona il proposito Parso … ci metti in cattiva luce tutti quanti.

Solano: E’ la megalomania degli scienziati … studiano per anni e poi danno in mano a scellerati le loro scoperte … vergognati!

Ditto:                Leggete ‘sti documenti! (Cosma si decide e legge).

Cosma: Ah! … Bene! … lascia il mondo in eredità alle donne … e gli concede di frequentare tutti gli uomini che vogliono e le dobbiamo trattare bene … e ma qui è un disastro … verremmo puniti in caso di flagranza di reato … con una modifica genetica … e … questa poi … ragazzi: è inaccettabile … leggi ..

Mero:               Vediamo … oh! No, questa poi … sentite inventiamoci qualcosa di

eclatante subito … Ditto hai detto che di essere un ribelle: è il momento di provarlo!

Ditto:                Scommetto che ci farà firmare quello che vuole? (A parte). Non mi aiuta,

anche se gli ho raccontato i motivi, se ne frega … sarò il primo deportato? Ma guarda tu … vai a fare del bene … glielo dice di sicuro … oh! E’ come tutti gli altri: viene giù per comandare e pretendere, come i suoi avi! … Arrivano …

Teras: Che bel baule? E’ per caso tuo Parso? State tentando uno scambio culturale con Lui … (Apre l’oggetto). E’ vuoto … sei a corto di argomenti scienziato?

Eufemia:        A corto? (Gli uomini si precipitano a guardare dentro). Che smania …

cosa pensavate di trovarci dentro: soldi!

Osio: Non è nostro: è suo! E non dovevate vedere dentro … ci darà la colpa a noi … sempre a curiosare …

Solano: Non potevate stare a casa … dovete per forza metterci nei guai? Non è che per caso vi siete accordate in segreto per incastrarci? Abbiamo letto il dispositivo e per quel che ne so mi pare che c’è del vostro bla bla …

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Teras: Avete finito di bighellonare dappertutto … d’ora in poi, cioè dopo la firma, vi comporterete come si addice agli uomini civili … ha l’aria di una bestemmia ma … i tempi cambiano …

Mero:               Diteci di questo fenomeno che vi accomuna … a chi vi siete concesse?

Eufemia: A nessuno! Siete così inconsapevoli che vi sfuggono i particolari: vero Ditto?

Ditto: Che ne so dei particolari! Detesto le donne … e me le ritrovo sempre tra i piedi. Un giorno o l’altro mi toccherà andarmene da qui …

Teras: Faccio un discorso in generale, non mi si tacci di partigianeria, sono al di sopra ; in una comunità di smidollati … capite … un uomo vero ci vuole, al di la del bene e del male, perché, in qualche modo, il genere umano deve sopravvivere che lo voglia Dio o no!

Eumo: (Si è aggirato ascoltando).E’ un discorso evanescente, da donne. Piuttosto che dire la verità fate dei panegirici allucinanti … Sentite … chiamiamolo e sia finita .. succeda quello che deve succedere e basta.


Eufemia:


A volte i giri di parole fanno bene alla salute. E non sai quanto!


Cosma:           Ti arrendi così davanti a loro, che ci stanno portando alla rovina?


Trattiamo, argomentiamo come abbiamo sempre fatto …

Eufemia: E’ dalla notte dei tempi che comandate voi … si vede come siamo andati a finire. Nonostante il potere che avete siete per fin ricorsi a Lui per incapacità, per l’inconcludenza dei vostri ragionamenti … sono per il castigo!

Ditto:                Non credo che sarete d’accordo!

Parso: Che speranza abbiamo amici … i tempi sono cambiati così in fretta che non abbiamo avuto il tempo di prepararci … che Dio abbia pietà di noi maschi.

Automo: Eccomi! Le mie adorate signore! Sedetevi qui accanto a me! Chi ha aperto il baule?

Ditto:                  Loro!

Teras:               (Contemporaneamente). Loro!

Automo: Capisco! Non cambierete mai! Avrei dovuto immaginarlo … vi trovo molto bene amiche!

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Ditto:                (A parte).Avete capito adesso chi è stato … gira gira l’abbiamopreso!

Cosma:           Che mascalzone, fa il grande poi è lui lo scellerato! Gliene dico quattro.

Automo: Stia calmo lei … Sentitemi bene: non ho intenzione di finire appeso da qualche parte … un mio cugino anni fa è finito in croce per niente … i tempi sono cambiati anche per noi … fessi sì ma fino ad un certo punto!


Parso:


Non è stata colpa nostra si è impegnato e non ha mantenuto!


Automo: Che cosa doveva mantenere? Tagliamo corto! O sottoscrivete il testo o farò di testa mia … giusto signore?

Teras:               Giusto! Metta in croce loro stavolta … noi donne siamo dalla vostra


parte. Anche se in modo piuttosto “singolare” siamo per la revisione dei trattati.

Automo: Mamma mia che confusione avete in testa … questo è il pensiero … voglio dire, quello che ha detto corrisponde al primo pensiero o agli altri?

Eufemia:        Non abbiamo pensieri … venga più vicino … distingue meglio?

Automo: E’ peggio! Ma queste pance così grosse come ve lo spiegate? Ah! Voi vi riproducete alla vecchia maniera, si ricordo … non vi abbiamo aggiornati. Lei non si azzardi a dire scemenze … Questo modo un po’ strano di moltiplicarvi non è bello da vedere ma … fin ora ha funzionato!

Parso:               Sono come un libro aperto per lei? … avevo abbozzato il pensiero …

no,no … per carità … però, almeno siamo onesti, loro non si fanno leggere come noi … vorrà pur dire qualcosa!

Automo: Firmate o no? Se fossi in voi lo farei, perlomeno vi lasciamo in pace per un bel po’ …


Osio:


Per quanto?


Solano: Lascialo fare … sempre lì a fare pressione … cosa pensi di durare in eterno? Datemi la penna!

Automo: Nell’universo niente dura in eterno … nemmeno noi … arriviamo ad un età ragguardevole ma …

Mero:               Quanto?

Automo:        (Indica quattro con la mano).

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Eufemia:


Quattrocento?


Automo:


Quattrocento milioni dei vostri anni!


Ditto:


Che corrispondono?


Automo: (Estrae il solito computer). Dunque … eh … si fa fatica a … è un calcolo astronomico … così su due piedi … non sono uno scienziato.

Eumo: (A parte). Vediamo se abbocca. Non avete fame? Tutto questo discutere mi ha smosso lo stomaco! Se riprendessimo dopo un lauto pranzo?

Automo: Si! Buona idea … certo che qui sulla Terra … vi si può accusare di tutto … ma sul cibo ragazzi siete imbattibili … è merito vostro signore?

Teras: Indubbiamente! Un giorno di questi passi da casa mia le preparo manicaretti da paura … se ha un contenitore quello che avanza lo può portare alla sua signora.

Ditto:                Gli arriva freddo!

Automo:        Tu stai zitto … facciamo i conti dopo! Si vada in quel posto dove sono

stato l’altra volta: è divino!

Cosma: Noi paghiamo alla romana … è un modo di dire nostrano, non so da voi come funziona.


Automo:


Alla romana, alla smeraldina, alla panzanecca, all’andananana.


Cosa


significa?


Mero:


Che ognuno paga per se!


Automo:


Ma gli ospiti non erano sacri?


Osio:


Una volta … adesso con la crisi gira meno denaro. (Si avviano).


Scena seconda

Tutti

Teras:               Ha mangiato di gusto … Eufemia, abbiamo trovato il modo di raggirarlo:


lo prendiamo per la gola … sono tutti uguali i maschi! Un buon vino una bella bisteccaccia di manzo … porca miseria, non gli abbiamo dato il sigaro … quando torna, una bella scatola.

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Eufemia: Mi è sembrato pieno di se … vanaglorioso direi … speriamo bene. I tempi sono difficili, se scopre tutto … non oso pensare Teras!

Teras:               A noi, quando hanno firmato … zitta: arrivano! Nascondiamoci!

Parso:               Cari amici … l’abbiamo in pugno … è goloso di pesce, di torte, di caffè,

chi se lo immaginava? Dio: goloso!

Cosma: Meglio così … se lo scoprono le donne potrebbe essere peggio. Certe cose le dobbiamo tenere per noi … lo invitiamo, lo facciamo ubriacare e poi firmiamo tutto quello che vuole infilando le nostre carte sotto banco!

Ditto:                Sei un genio … fammi il piacere Cosma … fategli credere che si è

sbagliato sul nostro conto, che siamo responsabili, credibili e puri di spirito!

Osio:                 Di spirito forse ma di carne non direi proprio.

Solano: Stai zitto … le nostre mogli sono state manipolate a nostra insaputa. C’è uno scopo, non è venuto per caso … hanno in mente un piano … ragazzi, può darsi che siamo all’inizio di una nuova era?

Eumo: Quella dei fessi! Preoccupiamoci di quel codicillo piuttosto, non volete lasciarlo passare senza disquisire … ne va della nostra integrità psichica.

Mero: Certo … mi batterò fino alla morte … e lo dico non per noi che viviamo oggi, ma per il futuro … che umanità sarà? Non possiamo farla pagare ai posteri.

Ditto:                Si arrangeranno … dico così perché  a questo punto non vedo via di

scampo: la condanna è già stata emessa, non tornerà indietro: credetemi!

Osio:                 E pensare che sono una vittima … firmiamo … firmiamo senza discutere

…può darsi che preso da pietà rinunci a qualcosa. Del resto hanno sempre detto che sono buoni questi dei … se ci facessimo cogliere in preghiera?

Eumo: Potrebbe essere peggio, questo qui non è tanto uno che si lascia pregare, anche se dovessimo ritirarci in chiesa e buttarci per terra non si lascerebbe impietosire. Signori: non ho soluzione, mi spiace.

Solano:           Io dovrei essere esentato da punizioni … e ho già detto tanto!

Cosma:           (Si siede sconfortato). Le donne lo sanno di questa soluzione?

Mero: Non credo … forse è meglio dirglielo … voglio proprio vederle, oh sì se voglio vederle …

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Eumo:             Le voglio proprio vedere dopo! Bravo Mero … sei un grande pensatore.

Stravolta mi hai superato in praticità. (Va a stringergli la mano).

Ditto:                (A parte). Per me sarebbe una bella bastonata… da un lato sarei

soddisfatto ma dall’altra meno … e lui sa … non c’è via d’uscita: lo devo vedere da solo … lo invocherò a casa mia … deve capire … per forza, per lui è facile ma per noi poveracci, parlo per me … Amici, mi ritiro perché ho delle questioni urgenti da risolvere … a dopo!

Osio:                 Che stupido, se ne va di punto in bianco … chi lo capisce è bravo!

Solano: E’ un ribelle! Colleghi, se non abbiamo altro da aggiungere, … per oggi direi conclusa la partita … quando torna, e potrebbe essere l’ultima volta, ci comporteremo di conseguenza, tanto ormai, i giochi sono fatti. (Se ne vanno tutti).

Scena terza

Le donne

Teras:               Hai sentito? Di che cosa parlano, di quale futuro? Non è stato chiaro con

noi! Lo dobbiamo costringere a farci vedere le carte.

Eufemia: Stasera sentirò Ditto … certo che sta diventando sempre più difficile vederlo, con tutto il lavoro che ha! (Si siede sul baule).

Teras: Nello stato in cui siamo … per un bel po’ ce lo possiamo scordare Ditto. Prendiamo l’iniziativa … vediamoci tutte insieme … non so, tre, quattrocento donne: ci da’ quello che vogliamo per sfinimento, in più imbandiamo uno di quei pranzi favolosi da metterlo in ginocchio. Alzati, guarda dentro bene.

Eufemia: C’è un plico: leggiamolo! (Ridono soddisfatte). Che meraviglia … questo si che è vivere! Stavolta! Mmh! Se giochiamo d’anticipo ci da’ qualcosa in più!… (Se ne vanno).

Teras:               Gli dei non sono stupidi … speriamo che modifichi gli uomini in fretta e

ci assegni il pianeta come ha detto e chi si è visto si è visto: noi abbiamo solo da guadagnare da questa visita. Rispetto agli uomini abbiamo molte più armi. Sappiamo confondere! (Escono di scena rimettendo il plico nel baule). Devo dire che è una grande idea!

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Eufemia: Si è schierato dalla nostra parte senza fare storie. (Le sussurra qualcosa all’orecchio, ridono). E’ un grande!Vedi cosa significa essere umili! Alla fine danno.

Gli uomini, un po’dopo

Cosma: Se ne vanno … se dovessero voltarsi all’improvviso improvvisiamo una scempiaggine qualsiasi per tenerle lontane … forza, chiamiamolo!

Eumo: (Apre le braccia come in un rituale).Dio … vieni … abbiamo un accordo … dove s’è cacciato?

Mero:               Prova a chiudere le braccia e riprova! (Esegue). E’ troppo lontano.

Solano: Sarà al ristorante di Celestina … ragazzi c’è ancora il baule: rovistiamo a dovere.

Parso: Si vede che è moderno: ha abbandonato quei vecchi contenitori come l’arca! Lasciate a me il compito, non si sa mai cosa ci potrebbe essere dentro. In passato hanno fatto degli errori nel toccarli …

Ditto: L’hanno aperto loro e non c’era niente! (Si avvicinano tutti). Qualcosa c’è! Un pacco … vediamo. Ah! Dunque … riguarda altri posti .. i nomi, vedete … che caratteri piccoli se non guardi attentamente sfuggono, soprattutto questi.

Parso:               (Si mette gli occhiali). Con questi si leggono le più minuscole lettere.

Lasciate ad un competente, fate largo … già … un altro pianeta. Chissà dove è?

Allora è vero che ce ne sono altri!

Osio:                 Vediamo se li ha messi in croce pure loro.

Solano:           Sono curioso, non tanto di quello che c’è scritto, ma di voi!

Cosma:           Solano, torna a casa … il fatto che tu non credi non ti salverà!

Parso:               (Legge). Non è possibile …. A questegli concede un matrimonio

promiscuo … uomini a non finire … e che peccati possono fare e ai maschi … leggete!

Ditto:                Questa poi … (Si avvicinano).

Mero:               Nooo! E’ ingiusto … come a noi lo … e a questi lo raddoppia.

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Parso: Se ho ben capito la paghiamo solo noi … amici, bando alle ciance, parliamo con le donne … se la sbrighino loro con questo … chi ci rimetterà, a lungo andare, saranno loro!

Ditto: Già! (A parte). Fortunatamente ho ottenuto una proroga delle sanzioni … con me è stato indulgente perché ha capito le difficoltà in cui mi trovo e ha ritenuto di non dover procedere immediatamente … però loro non lo sanno ancora. Non so che fare! Ci penserà lui! … Amici …

Cosma: Tu ribelle, non hai niente da proporre? Lasciate che sia io a parlare? Ci lasciamo manipolare come fessi e gli permettiamo di manomettere le nostre donne. Va bene tutto ma quello che è successo non è accettabile. Il matrimonio dovrebbe essere sacro fino a prova contraria … se permettiamo al primo arrivato di manipolarle, allora addio!


Osio:


Mi costa dirlo ma la nostra salvezza passa da loro.


Solano:           Già! Preferisco tacere per non aggravare la posizione … perché non


arriva? E’ sempre tra i piedi … Automo! Sì, col cavolo!

Mero: Sarà con le donne … che stupidi siamo … l’hanno sequestrato in qualche luogo di svago … lo prenderanno per la gola … Osio, scommetto che l’idea l’ha avuta tua moglie?


Osio:


Raggiungiamole di nascosto … da dove cominciamo?


Solano: Riuniamoci un attimo per decidere (Si raggruppano, confabulano) Firmiamo questo!

Parso:               Che trovata! Sì,bene! Andiamo! Lo facciamo fumare un po’ pesantino …


si perde via … e quando c’è la firma … oh! I patti sono patti! (Portano via il plico del baule).

Scena quarta

La resa dei conti. Qualche tempo dopo

Automo: (Arriva con un sigaro acceso). Aspettiamoli … con calma … ho un eternità davanti … minuto più minuto meno … (Cerca una posa che gli conferisca la maggior autorità possibile .Gli suona una specie di telefono, scatta sull’attenti). “Dica … Sto trattando … sono testardi … sì le modifiche sono già state inserite nel

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codice basta premere invio … ci vorranno delle generazioni per vederne i risultati … Ah, già dalla prossima? … Sì, adottiamo il metodo nuovo … sono sconvolti al solo pensiero … ma no … avete deciso di passare subito all’azione senza attendere … il periodo di prova è stato cancellato? … Temete che sia inutile! Capisco! Il testo rimane comunque lo stesso? … Sa, riscriverlo mi sembra ingiusto. … Bene! Senta, è proprio necessario che parta subito … qui è un po’ diverso … questo pianeta ha qualcosa di speciale … lo so che non dobbiamo approfittarne ma … mi posso premettere di portate alcune vivande locali? … hanno dei sigari straordinari. … D’accordo!” E non si vedono … Chissà che ci mettono in questi affari. (Si riferisce al sigaro, lo fissa ).Sto cercando di analizzarlo ma …chissà che erba è? Da unsenso di euforia direi … di leggerezza … gliela faccio passare la voglia. Era ora!

Cosma: Eccoci al suo cospetto Sommo, ci siamo riuniti in preghiera in uno di quelli luoghi che sa!

Automo: Preghiera? A che scopo? Veniamo al dunque … avete letto bene il programma, lo accettate in toto? Bene!

Parso: Come scienziato mi oppongo a quel codicillo … lei mette repentaglio la nostra integrità … passi per il lascito della terra alle donne e tutto il resto ma quel codicillo: no!

Mero: Siamo pronti a rivedere le nostre posizioni riguardo gli scritti antichi che lei potrà rigirare a suo piacimento assumendosi le responsabilità … non vogliamo colpe. Se ci sono stati dei malintesi dovevate essere più chiari!

Solano:           Esatto!

Osio:                 Concordo!

Eumo:             Senta le nostre femmine …

Automo: Dopo tutto quello che avete combinato volete che parli con loro? Pensate forse che vi concedano ancora di calpestarle … illusi! Eccole! C’è pure quel Ditto. Bel soggetto. … Adorate … sedete qui accanto a me … siete al riparo da questi volta faccia!

Ditto:                Mi sono permesso di accompagnarle … hanno insistito.

Automo:        Siedi là … in disparte!

Osio:                 (Agli altri). Lo sta punendo?

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Solano:


Cosa può aver fatto di così malvagio? Lasciamolo fare …


Parso: Qualunque azione abbia commesso non ci riguarda per cui, se c’è da incolparlo, facciamolo con riguardo!


Mero:


Saggio! Saggio!


Cosma:           Diamogli le carte firmate … quella che sapete è sotto? Bene! Ecco a lei

Automo. Non c’è nemmeno bisogno di una controfirma: ci fidiamo!

Teras: Finalmente vi ha messi nella condizione di ubbidirci … oggi è il giorno del riscatto! Eufemia, andiamo a dirlo a tutto il mondo!


Automo:

fidare?


Calma … avete letto bene il contenuto? (Le due annuiscono). Mi devo


Eufemia:


Se non si fida di noi … allora …


Automo:        Quel giorno che mi avete fatto ubriacare ho avuto un presentimento: Che


mi volevate abbindolare … a parte il fatto che non sono stato capace di capire esattamente quello che avete detto e pensato per cui fidarsi sarebbe un po’ da cretini e, siccome non lo sono, adesso leggiamo insieme il testo unico. Vi avverto che quel codicillo verrà applicato immediatamente!

Parso:               (Agli altri). Hanno tentato la scorciatoia e gli è andata male.

Mero:               Non si smentiscono mai … sentiamo …

Automo: ( Ha sfogliato il plico). Questo foglio chi l’ha inserito? E quest’altro? Ma, questo non è il plico che vi ho dato … questo riguarda l’altro pianeta … avete rovistato nel baule!

Mero:               Le giuro che non l’abbiamo fatto, saranno state loro (Le donne).

Automo: E’ vero? (Le donne negano). Allora? … E pensare che me lo aveva detto. Tirate fuori quello giusto avanti. (Timidamente Ditto glielo consegna). Credevate eh!

Ditto:                Ci rimetto solo io … capirà!

Automo: Per una questione di bontà non dirò e non darò colpe a nessuno ma è bene che tu ti ritiri in buon ordine. Capisco che il tuo comportamento è stato dettato dalle necessità contingenti … e voi, debosciati, invece di stare qui tutto il giorno a vaneggiare sul nulla badate alla vostra casa, in tutti i sensi, perché nell’aldilà … vi state spaventando eh! Volete sapere cosa circonda l’universo? Cosa ve ne importa,

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saperlo o no non vi cambierà niente … non vi arrovellate il cervello con dibattiti inutili, pensate al dopo! Nell’aldilà ogni sgarbo che avete fatto alle donne sarà moltiplicato per mille. (Sogghigna).

Solano: Sinceramente non mi interessa il dopo. Lei dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza prima di strafare.


Osio:


Concordo!


Automo:        Stai a vedere che sono io il malvagio! Bene! In sintesi! Le riforme


riguardano i maschi di questo pianeta, come ho già detto, in quanto incapaci di un comportamento idoneo …

Teras:               … Finalmente! Abbiamo letto il documento.

Eufemia:        Un po’ di giustizia! (Si lanciano uno sguardo d’intesa).

Automo: Calma! Siete convinte del passo che andrò a fare? Tutti? Devo solo dare l’imput … premo?


Osio:


Le voglio vedere dopo … non l’hanno ancora saputo … (Agli altri).


Solano:


A quanto pare!


Eumo:


Alt! Vogliamo alternative!


Teras:               Non conceda niente! A noi va bene così! (Si guardano soddisfatte, fa dei


gesti che non lasciano dubbi).

Ditto: Perché avete letto il testo sbagliato … le mostri quello giusto … (Automo glielo porge).

Eufemia: Come sbagliato? (Vorrebbe dire che ha letto quello del baule ma si dovrebbe scoprire). Mi faccia leggere!Bene … bene … bene … (Avvicina il foglio per vedere meglio). Ma? Teras, leggi un po’ qua!

Teras: (Crolla sul baule). Dio, perché ci fa questo torto, che colpe abbiamo noi? Ci punisce! Totale perdita del membro dalla prossima generazione (Si guardano la pancia). … ci mette in croce, non era quello che ci ha promesso… ci consegna laTerra ma a noi, in fin dei conti, a queste condizioni ,che ce ne facciamo? Sono altre le modifiche da fare: quelle del cervello!

Automo: Potete non pensare per un attimo? Che confusione! Ah, ecco, ora capisco … la debolezza della proposta … voi l’usanza di prendervi tutti gli uomini l’avete

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già … bene, … mamma mia che fatica ragazzi … non riusciamo mai a sistemare le cose su questo pianeta … un attimo! (Gli uomini cominciano a capire cosa è successo. Si mette in contatto con chissà chi). “Sono io, Automo… sì, la modificanon la vogliono … non loro: le donne! Suggerisca lei … Ah! Sì, proviamo … d’accordo!” Bene, bene volete mantenere l’”attrezzatura” … è superata ma … lo desiderate voi (Si mette le mani dietro la schiena, si aggira).Allora vi tolgo la facoltà di concepire. Contente?

Eufemia: Non sappiamo come ringraziarla Dio! I figli glieli faccia fare a loro, ma ci lasci l’attrezzatura per puro diletto. (Automo rimane sorpreso dalle parole di Eufemia)

Automo:         Pensavamo di punirvi sollevandovi dalla possibilità meravigliosa di

essere madri ma capisco che è tutto inutile. Non so più che pesci prendere! Basta! Arrangiatevi! Andate avanti così! Cosa mi hanno mandato a fare qui. Siete dei primitivi! (Scuotendo il capo, sparisce in una nuvola di fumo).

Teras: Primitivi sì ma sceme no … Eufemia, non è meglio se ci avviamo a grandi passi?

Eufemia: Vuoi dire che l’hanno capita la lezione? A noi basta poco! Chiediamo solo comprensione , affetto, amore … dedizione …

Teras: Non ti allargare troppo … guardali, sembrano contriti … spaventati, confabulano! Quando li tocchi sul bene più prezioso che hanno. Lavoreranno adesso?

Eufemia: La paura li metterà sul chi vive! Se torna indietro modifica! E quello ha tutta l’aria di farlo! Attenta! Parla lo scienziato!


Parso:


Parlo a nome di tutti! Abbiamo preso una decisione drastica!


Cosma:


(Ridacchia). In piena autonomia!


Eufemia:


Sì, contala giusta!


Osio:


(Agli altri). Piuttosto che dargliela vinta mi faccio monaco!


Solano: L’umanità va salvaguardata. Indiremo un’assemblea internazionale dove confronteremo i pareri … e vedremo di addivenire ad un compromesso con voi adottando alcuni suggerimenti proposti da quel dio.

Teras:               Non mi dite che comincerete a fare giudizio?

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Eufemia: Vuoi vedere che finalmente, dopo lo spavento mortale, ci portiamo a casa questa benedetta parità .

Cosma: Dipende anche da voi. Se non si addiverrà: amputeremo! Ditto dove corri? Prendetelo.


Eumo:


Traditore!


Osio:


Fannullone torna indietro!


Solano:


Ribelle!


Ditto:


Non sono mica scemo!


FINE

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