Commedia in un atto
di
Donatella Nicolosi e Antonio Gerotto
Personaggi
Clara
impiegata in un’azienda chimica (e insegnante di arti marziali), divide la casa con Max
Max
impiegato nella stessa azienda di Clara,
Anna
ricercatrice, collega di lavoro e amica di Clara e Max
Ivano
compagno di Max
Madre
madre di Clara
Ragazza
Clara da piccola
Padre
padre di Clara
Coppia Moglie e Marito
(lui Stagnaro)
Contatti:
Donatella Nicolosi: 3466647162 – e-mail: donatella.nicolosi@libero.it
Antonio Gerotto: 3386699272 – e-mail: agerotto@yahoo.it
Posizione SIAE: 895685A
Note di regia
Max è gay, ha un compagno e condivide la casa con Clara che invece di compagni ne ha … tre e si destreggia in modo rocambolesco con tutti e tre nell’arco di un fatale weekend che cambierà per sempre la sua vita. Max è un po’ la sua coscienza, il suo Grillo parlante, come lo chiama lei mentre i suoi uomini … anche i precedenti .. e sono molti … sono i suoi Rospi ! Si perché il vero Principe Ranocchio non è mai arrivato o meglio uno nella sua vita c’è stato ma irraggiungibile. E così in uno slalom fra questi fantomatici uomini, Max, il serio di casa, cerca di riportare sulla retta via non solo Clara ma anche Anna, la loro amica e collega di lavoro che con un candore quasi da favola di Biancaneve fa da alter ego all’amica facendo impazzire sia Max che Ivano, il gentleman dirigente della loro azienda, compagno di Max che di nascosto però balla i Village People e si fa coccolare dai manicaretti del suo fidanzato, al quale invece non resterà, come ultima chance che chiedere aiuto addirittura a Dio per trovare una soluzione che possa riportare una parvenza di serietà in quella casa così tanto strampalata e dove regna sovrana la musica sessantottina preferita dal compagno quasi ufficiale di Clara che spesso transita nell’appartamento per la disperazione del povero Max.
In tutto questo caos un’ulteriore personaggio è di passaggio in casa per una sola notte ma quanto basta per lasciare la sua indelebile scia, come una cometa, è la madre di Clara che inconsapevolmente si unisce al caotico coro smascherando involontariamente le bugie della figlia.
Insomma dopo 48 ore di feste, musica a palla, oggetti a forma di Ranocchi che spuntano fuori da tutte le parti, intrighi e bugie che si intrecciano e volano per casa, lanciate da Clara come coriandoli e rincorse da Max con un ritmo quasi alla Feydeau (prima che possano diventare pericolose) arriva stanca la domenica sera.
Ma forse per Clara e di conseguenza anche per Max, la soluzione è dietro l’angolo … forse tornare indietro nel tempo le potrebbe far scattare quel click che ha bloccato il suo cuore o meglio che lo ha chiuso in un cassetto e come dice lei non lo ha mai più indossato.
Chissà come approderanno i nostri amici al lunedì mattina dopo questo weekend da … Favola ?
Una favola dove la musica è la colonna portante di tutta la storia con un tema musicale originale appositamente composto e cantato dal vivo.
Scena I
un salotto illuminato come fosse sera
un telefono,
qualche sedia, un tavolinetto
su una libreria, tra le altre ,cose una famiglia di Ranocchi di peluche
con il maschio vestito da principe,
Un televisore poggiato a terra con lo schermo rivolto verso l'interno
attorniato da libri e giornali.
Vari oggetti su uno scaffale che raffigurano ranocchi
un uomo vestito anni ’70, entra in scena con in mano un caffè e fogli di musica
canticchiando, guarda fuori una ipotetica finestra
poi si siede su una poltrona e lo assapora soddisfatto,
prende una chitarra e comincia a prendere appunti
ed arpeggiare un motivo,
entra in scena da un lato una giovane ragazza con un libro in mano
Ragazza: papà … papà scusami… guarda che ho trovato !!!
Padre: cos’è ?
(l’uomo continua ad arpeggiare)
Ragazza: ma come non te lo ricordi ? …. E’ il libro del Principe
Ranocchio, me lo hai letto per anni !!!
Padre: Uhh! Ma ce l’hai ancora ? …
Ragazza: Certo!!! E che lo buttavo ?... questa favola per me
è un mito !!! (ridendo)
Padre:(prendendo in mano il libro) Eh! Me lo ricordo si! La sera
non ti addormentavi mai e mi toccava raccontartela finché non
crollavi dal sonno…
funzionava, funzionava con me….mi addormentavo prima io !!!
(ridono, l’uomo smette di suonare)
Ragazza: (sedendosi) Ma lo sai che l’anno scorso la prof.
d’Inglese per un compito in classe ci ha chiesto di tradurre
una favola a piacere e io ho scelto questa …
Oh! C’ho preso pure 9 eh! Lui
(prendendo in mano il pupazzo del ranocchio)
sono certa che mi porterà sempre fortuna ..
rappresenta il mio papà ranocchio (gli avvicina il pupazzo)
Padre: …oddio sono un po’ sovrappeso…ma papà ranocchio,
francamente….
ridono la ragazza aziona il pupazzo che dice:
Dovrai baciare molti uomini prima di trovare il tuo principe
voce registrata
Padre: Eh! Siiii .. immagino …. e adesso c’è qualche
ranocchietto che ti saltella intorno ?!!
Ragazza: Seee … qualche rospone forse … sai con i ragazzi
non ci si capisce proprio niente !! Prima sembra che non
possano stare senza di te e poi … Puffff … evaporano …
come l’acqua in ebollizione …
arrivano alla massima temperatura, si mettono paura,
scappano via .. e la molecola dell’acqua che
li rappresentava non esite più …. Solo gassssssssssssssssss
( ridono e poi guardando la famiglia dei Ranocchi )
Lui c’è riuscito a farsi una famiglia
io mica lo so se ci riuscirò mai !!!! (con tono ironico )
Padre: Oddio certo che con un caratterino come il tuo
(le fa un buffetto sulla guancia) ci vuole giusto il principe ranocchio
(ridono) ma a proposito di gasssss…
hai finito di ssssstudiare chimica, domani hai l’interrogazione ?
Ragazza: Si .. .penso proprio di si ! .. E chissà che un giorno
non vinca il premio Nobel
(il papà riprende in mano la tazzina, ma il caffè è finito) per la chimica
… con la famosa formula per trasformare un ragazzo mezzo scalcinato
in uno normale !!! ( ridono )…
Papà .. ma secondo te .. come sarà il mio principe ranocchio ?
Padre : come sarà il tuo principe non lo so…
però te lo posso far immaginare…ascolta…
l'uomo riprende la chitarra
e canta alla ragazza che si avvicina e si siede
accanto al padre cantando con lui il brano
Quando grande tu sarai (vivo)
al termine la ragazza bacia il padre sulla guancia,
l’uomo lasciata la chitarra si alza
Padre: Va bene Principessa ora ce ne torniamo
tu alle tue amate formule e io alla relazione
che devo finire per l’ufficio
si alza prende la ragazza sottobraccio e si avviano
prima di uscire di scena si fermano
Padre: …a proposito Principessa…volevo dirti,
quando torni a casa o prima di uscire,
ti dispiacerebbe riordinare le cose che lasci un giro,
che poi… io… sono costretto a rimette al loro posto?
la ragazza prima guarda in giro, poi guarda il padre, poi si gira
verso la poltrona da dove venivano
Ragazza:…e la tazzina…?
Padre: …(andando a prendere la tazzina lasciata sul tavolinetto)
…giusto stavo andando…
la ragazza ferma lo guarda con un divertito rimprovero, poi esce
il padre si riavvia poi si ferma un attimo e
guardando il pubblico senza farsi notare dalla figlia commenta
Padre:…io ‘sto Principe Ranocchio voglio proprio vederlo…!!!
Ragazza:papà…
Padre: Ecco…appunto!
Buio
Scena II
si riaccende la luce, giorno, sottofondo Ymca- Village People
Max entra in scena con una scopa
pulendo la casa cantando e ballando
a suon di musica si ferma, guarda in giro sistema il ranocchio di peluche
spolvera una chitarra poi riprendendo a ballare
esce di scena, quasi contemporaneamente entra in scena Clara
con un costume da Tai-Chi,
un borsone e uno zainetto a forma di ranocchio,
si guarda in giro poi sprofonda sbuffando su una poltrona,
la musica sfuma
Clara : un’altra giornata pesantissima…
no dico io, lo sanno perfettamente in quella cavolo di Azienda
che questo è il giorno che dedico al Tai-Chi ed alla meditazione,
invece loro i mega cervelloni della “Chimica Italiana”
indicono la madre di tutte le riunioni, stamattina, all’improvviso…
lunghissima, che poi detto tra di noi
non serviva assolutamente a niente, ma ho dovuto partecipare
sono uno dei relatori di un nuovo progetto,
allora corri alla riunione mentre ti telefona Anna in crisi,
esci tardissimo dal lavoro per cui salti la meditazione,
rispondi al telefono a Dario,
corri alla lezione di Tai-chi rispondendo al telefono a Matteo,
corri a comprare qualcosa per cena
con l’immancabile telefonata di mamma,
passa in tintoria rispondendo ad un Wap di Simone
e poi scapicollati a casa…ma che vita è!…
io non sono un prodotto di laboratorio…
sono una povera, fragile donna…e che c…
mentre Clara getta la scarpa, e snòcciola i fatti del giorno,
Max si sporge dalla porta come per vedere chi è che sta blaterando
rientra in scena continuando a spazzare e
con la scopa raccoglie la scarpa e la riporta a Clara
Clara: Grillo…sono io
Max: Certo, se non ero io dovevi essere per forza tu…
Venerdì sera un amico di Ivano suona jazz,
lo andiamo a sentire?
Clara: No, Dario mi ha chiesto di passare insieme il fine settimana
a casa sua in montagna
Max: Ma non hai una festa con Matteo sabato sera?
Clara: Infatti ho detto a Dario che non era possibile,
che possiamo fare solo venerdì e sabato,
perché sabato sera devo assolutamente
andare con mia madre alla casa al mare
Max: Stai scherzando?..
Clara: No
Max: E che dirai a Matteo per venerdì sera?
Clara: Che devo assolutamente andare a cena da mia madre
Max: Guarda che è una miscela instabile, cioè esplosiva…
non potrai durare per molto così,
prima o poi uno di loro se ne accorge se ti sbagli di nome?
Magari in certi momenti?
Clara: Non è possibile, proprio per questo li chiamo tutti rospo!
Max: Rospo?
Clara: Certo, mi diverto tanto! È come nella favola,
io sono la strega che ha tramutato il principe in rospo
Max ha l’aria disperata
Max: Ma ti rendi conto che hai avuto la brillante idea
di trovarti due amanti, per giunta colleghi di lavoro,
che prendono tutte le mattine lo stesso autobus e
vanno tutti i fine settimana o quasi, a correre insieme in moto?
Clara: Senti non è colpa mia se mi sono capitati così,
è stato il caso e poi lo sai anche tu che anche in chimica
se non vuoi gli “elementi” non si mescolano...
Max: Già e questo stesso caso ti potrebbe far ritrovare presto
in un brutto impiccio e io non potrò aiutarti…anzi non voglio aiutarti,
perché è veramente bieco quello che stai facendo
a quei due poveracci…
roba da far venire i capelli bianchi a chiunque…dunque…
mentre lo dice Max la guarda e si rende conto
che Clara ha veramente i capelli bianchi
…e dunque…Volevo dire che trovo,
che a te i capelli bianchi stanno benissimo, ti danno un’aria
…un’aria…sì insomma quell’aria….!!!
Clara: da Crudelia?…bell’amico….Poveracci, dici?…
senti a parte il fatto che proprio tu in questione di uomini,
nonostante tutto, non ne sai poi così tanto, in ogni caso
vorrei ricordarti che nessuno di loro pensa all’esistenza dell’altro
come rivale, quindi non gli sto facendo alcun male
ed ho per ognuno di loro esattamente le stesse attenzioni,
non come normalmente fate voi uomini che ci sbattete in faccia
la presenza dell’altra, che è sempre quella ufficiale,
in modo tale da togliervi tutte le responsabilità, lasciando a noi
la scelta di fare “l’altra”... come mi è accaduto con Simone
che era fidanzato da 4 anni e si doveva sposare ma io
l’ho saputo solo dopo 3 mesi che stavamo insieme
e poi perché è stato costretto dagli eventi a dirmelo!
Max:...e meno male...
Clara:Oppure come Dario, che dopo essersi messo con me
ha pensato bene di farsi tornare il dubbio
se aveva fatto bene o no a lasciare la sua donna
e voler riprovare la storia con lei, tanto per non far andare a male
7 anni della sua vita e questo 2 mesi dopo che stava con me
ed ha anche avuto il coraggio di arrabbiarsi quando
a Natale l’ho lasciato, data la situazione... perché - “sai -mi disse-
ho girato tutta la città per trovarti il regalo”-...poverino! eh!
E certo poi il regalino andava sprecato…!...
e questi sarebbero quelli che tu definisci ‘”poveracci” ?
Max: Certo ammetto che alcuni di loro non hanno sensibilità
e soprattutto le idee chiare e comprendo il risentimento che provi
…però quel poveretto di Matteo che c’entra?
Clara: Ehhh…..é a miccia lenta...a reazione ritardata…
è come un bradipo stanco...
Max: bradipo stanco...?
Clara: Sì un bradipo stanco!
L’altra sera, per esempio, quando abbiamo fatto la cena qui,
mentre noi abbiamo cucinato tutto,
lui aveva tagliato solo tre fette di pane...tecnicamente perfette,
una installazione artistica da esporre alla Biennale di Venezia…
ma solo tre!
Max: Vabbè….é uno preciso (lei lo guarda storto)
e comunque non mi sembra un buon motivo per…
Clara: ..e poi non si lava i capelli
Max: Come non si lava i capelli?
Clara: Si, dice che uno dei nostri chimici di laboratorio gli ha detto
che i capelli a causa di alcuni reagenti contenuti nei prodotti
a lavarli troppo si rovinano e così lui lo shampoo
lo mette solo sulle punte, e solo ogni tre mesi!
Max: Ma uno normale non riesci proprio a trovarlo eh?
Sì comunque in ogni caso..
Clara: ...in ogni caso, vuole portarmi in Portogallo in vacanza,
perché dice che il Sud America, dove voglio andare io,
è da capitalisti e pensa, l’altra sera mi ha portato
a sentire un concerto di tarantolati, che tra un po’ mi rotolavo
anch’io per terra a fare il ballo di San Vito dalla disperazione,
già perché il Piano Bar è troppo borghese…
e poi si è venduto pure quella bella moto americana che aveva
per comprarsi il trike
Max: … il tri…ke?
Clara: il t r i k e…Una moto coreana con 3 ruote,
con una specie di porta tutto sul dietro su cui mi porta in giro
per il suo paese, e io mi vergogno come una ladra!
Max: Oddio, capisco che non è una storia facile,
avrei qualche problema anch’io con un uomo così,
però è così dolce, affettuoso, non so, ispira protezione ecco…
Clara: Lo vuoi tu?...te lo giro volentieri
Max: Ma che dici sta con te...
Clara: Si, ma se lo vuoi se ne può parlare, d’altronde
non dovrebbe neanche cambiare casa
e io mi sentirei meno in colpa!
Max: E certo, meno in colpa, hai già deciso tu per lui,
bella manifestazione di sensibilità femminile…(cambia tono)
e poi sulla motocarrozzetta e dai tarantolati non mi ci vedo,
io amo Mozart e i Village People, Beethoven e i Queen,
Tchaikovsky e i Culture Club….quello si sente solo i Nomadi,
il suo calendario si è fermato agli anni 60
...ma dove li trovi quelli così, dal rigattiere?
Clara: Non sono io che li trovo, sono loro che trovano me,
in mezzo ad una folla di gente mi indicano :
-“Guardi vorrei quella lì,
no quella a destra, un po’ più in là, ecco quella...”-
e sono sempre io!
Max: (ironico) Eh! Certo! È un destino crudele che ti perseguita
e che perseguita anche me che vivo in questa casa
e mi tocca tappare i buchi che fai
Clara: Esagerato…
(nel frattempo tira fuori un po’ di cose dal borsone)
avrei voluto vedere te al posto mio…
altro che capelli bianchi…
Max: Ah! esagerato? Ne vogliamo prendere
anche solo uno di esempio? Paolo, quello
con i calzoni sempre calati...
Max si versa da bere, continua nelle pulizie di casa
e cerca di piegare meglio quello che Clara butta qua e là
Clara: Non è che li porta calati, è che non ha proprio
il punto vita...gli scivolano!
Max: Quello non c'ha neanche il punto di vista….
altro che il punto vita!
Suono di campanello
Max e Clara si guardano
Max : Ho detto ad Ivano se mi raggiungeva, pensavo
tornassi più tardi.
Clara storce il naso e Max va ad aprire mentre
lei mette disordine là dove Max ha pulito.
Entrano Max ed Ivano
un uomo vestito con molto gusto e con fare raffinato
Max guarda con disappunto Clara per il disordine che ha fatto.
Ivano : Ciao Clara
Clara : Ciao Ivano
Ivano osserva il disordine, poi si toglie la giacca si siede
prende il suo PC portatile seguendo i loro discorsi
Ivano : ( osservando il disordine )Cambio di stagione ?
Max : No, cambio volentieri coinquilina ( verso Ivano )
Baby accomodati, un Martini ?
con aria come dire : meglio che non parlo
Ivano : Yes. Darling... ( verso Clara ) Me lo hai innervosito ?
Clara : No, le sue solite analisi dettagliate sui miei uomini …
Max : Solite analisi o ramanzine… ( verso Ivano )
Baby, sai quanto non sopporto l’incoerenza in generale, e di
questo essere di sesso femminile in particolare,
comunque parlavamo di Paolo
Ivano : Ah! Quello con i pantaloni sempre calati !
Clara : Non è che li porta calati, non ha proprio il punto vita !
Ivano : Un uomo senza punto vita è un uomo senza charme,
punto!, banale nell’abbigliamento, portamento da pinguino,
scialbo nei discorsi, presenza inutile su questo pianeta
e soprattutto in azienda.
Paolo Terenzi...la pace dei sensi…Oddio ho fatto la rima!!!
Max : Già, ma lei è riuscita ad averci pure una mezza storia.
Clara : Due baci non fanno neanche un quarto di storia !
Max : Tesoro ti rendi conto ? Baciare un essere così, io morirei,
certo non dico che tutti possano avere stile
ma uscire con un uomo così…così, come dire inutile?
Clara intanto esce ed entra di scena
portando via la roba che aveva tirato fuori dal borsone – facendo controscene
Ivano : Clara perdonalo, d’altronde lui si è abituato male con me…
(Clara si versa da bere e si siede) Dài non ti arrabbiare,
piuttosto vieni venerdì sera ad un concerto jazz di un mio amico ?
Max : Impossibile, week end troppo affollato per la signora,
avrà troppo da fare con il semaforo per regolamentare il traffico !
(imitando un vigile urbano, Clara ride)
Come a quella orribile gita fuori porta di qualche tempo fa ..
Ivano : ( ridendo ) Quella della sagra della polenta ?
Clara : Si proprio quella
Max : In quel paese del cavolo che non mi ricordo !
Ivano : Ah! Si,quando per glissare l’invito dell’uomo
senza punto vita, avevi detto che tua madre aveva un ascesso
ad un dente e poi invece mentre eravamo in fila per la polenta
mi sono ritrovato Paolo all’improvviso alle mie spalle
con un sorrisone a 74 denti e la sua inseparabile
macchina fotografica già puntata sulla “ sua “ (indicando Max)
bocca piena che per miracolo non ci si è strozzato !!
Max : E tu invece volevi depistarlo perché stavi già con Matteo
e meno male che non c’è arrivato a capire che stavate insieme
perché anche lui è un altro nostro collega,
visto che eravamo tutti lì appassionatamente.
E poi Paolo mi ha pure chiesto :
“ Ma come mai c’è anche Matteo? “
Ivano : Già .. e tu : “ E si vede che oggi
abbiamo avuto tutti la bella idea di venire qui … “
(imitando il modo di parlare di Max)
Max : Mmmh!E nel frattempo però ti avrei strozzata
molto volentieri ma l’idea è stata subito scalzata
dall’altra sua domanda :
“Ma Clara non aveva la madre con l’ascesso ? “
Ivano : (ironico ) “ Eh! si ma aveva preso un antibiotico
e non ce lo aveva detto, perciò appena si è sentita meglio lei stessa
ha detto alla figlia di andare fuori dalle… a distrarsi …
dico unico antibiotico sul pianeta, tra l’altro della concorrenza,
che funzioni dopo mezz’ora …
Miracolo! un vero Miracolo!!!
Clara: Ancora con questa storia, ma sono passati 3 mesi!
Max: Già solo che poi sono stato io a placare
i bollenti spiriti di Matteo che voleva mettergli le mani addosso
perché Paolo ti prendeva la mano e t’ha regalato pure il palloncino!
-”Ma dai lascia perdere”- gli dicevo -” se no si capisce
che state insieme, invece giustamente voi non volete farlo sapere…
” -mica glielo avevi detto che c’eri stata insieme un mese con Paolo
Clara: Insieme …. Te l’ho detto… al massimo me lo sarò baciato…
non so dove e manco tanto
Max: Ma come si fa…come si fa…!
Ivano : Ma non erano stati solo due baci ….
Clara: Vabbe' ma non lo so … avrò fatto come fanno tutti, immagino!
...ero ancora arrabbiata e delusa da Simone
e Paolo in fondo era un bravo ragazzo, gentile, solo che
non si può uscire la prima volta con una donna e oltre che sei astemio
e ti bevi la Coca-cola light sull’amatriciana al primo bacio le chiedi se
andrebbe bene Cristina come nome per la prima figlia
(Clara prende la mano di Max)
-”sai…era il nome di povera nonna”-
…inevitabile che iniziasse già finita quella storia, lui poverino
ha cercato di salvare la situazione dicendo che i miei occhi brillavano
più delle stelle in cielo, mi ha pure regalato la rosa
ma io ero talmente disgustata di quella serata e non vedevo l’ora
di tornare a casa che ho lasciato lui e la rosa a guardare le stelle
sul muretto del lungotevere…
Max: Beh certo, infatti eri talmente disgustata che stavi
per andarci a Praga quattro giorni...
Clara: Avevo fatto l’ennesima litigata con Simone e comunque lui
lo sapeva che amavo ancora un altro e infatti
a Parigi non ci sono poi mica andata...
Ivano: ...Praga….
Clara: Praga, Parigi, Livorno, Pietroburgo…
(con aria come dire….tanto fa lo stesso…)
Max: Certo, il giorno prima con l’acqua alla gola e
la caparra già data (che avete perso) hai pensato bene
di far venire un ictus a tua zia per non partire più
Ivano : Mi sa che non siete rimasti più in molti
ad essere sani in famiglia!
Clara: Ma come sei spiritoso, in fondo almeno con me
vi divertite, con quei quattro “ingegneretti” con cui andate
sempre in giro chissà quali serate divertenti passate! …
A proposito di serate, la prossima volta ricordati di mettere
il ranocchio, fuori della finestra del bagno per farmi capire che
la casa è occupata onde evitare di dover riuscire subito
con la pizza calda in mano e dovermela mangiare in macchina,
aspettando di poter avere il via libera
per poter rientrare in casa mia…!!! (sarcastica)
Max: La mia è stata una dimenticanza una tantum,
i tuoi casini invece ti porteranno a fare una brutta fine…
e se Dario e Matteo scoprono di stare con la stessa persona?
Altro che miscela esplosiva instabile, altro che capelli bianchi…
Clara: Sta tranquillo “grillo parlante” che non succederà,
Dario si è rimesso ufficialmente con la sua ex, e quindi non può dire
di avere un’altra, poi moralista com’è! E Matteo non vuole
far sapere al lavoro che stiamo insieme...troppo compromettente…
ergo, io sto tranquilla...miscela stabilizzata…
non esplode, anzi vuoi vedere che ridivento bionda!
Max: o no, bionda no!
Max e Clara stanno battibeccando in piedi, Ivano si intromette per
dividerli
Ivano : calma che poi me lo devo sorbire io…
E come farai questo fine settimana per non farli incontrare?
Clara: A Dario ho detto che vado io a prenderlo così poi
sabato sera dopo che l’ho lasciato a casa gli dico che vado
direttamente da mia madre, invece torno qui così poi andiamo
alla festa tutti insieme e in questo modo
non si possono incontrare…
Max: Tua madre… povera, santa, donna
è da quando ti ha partorito che ti cerca…comunque, complimenti
vedo che hai pensato davvero a tutto…e se per caso avete
qualche problema con la macchina tornando? Cosa racconti
a Matteo che magari si scapicolla con il suo trike trainato
da 100 topolini bianchi sull’autostrada per venirti a salvare?
Ivano : trike ? Ma che cosa dozzinale, da vero coatto !
E poi non aveva una Harley ?
Max : Troppo da fighettoni per Dario !
Clara: Ma possibile che devi pensare sempre al peggio?
E comunque non lo farei venire, qualcos’altro m’inventerei, mi farei
venire a prendere da qualcun altro…(lo guarda e fa un sorrisetto)
Max: Ah! no, non contare su di me, io non voglio entrarci,
non ti farò da complice…(cambia tono) a meno che…
poi tu non mi lasci la casa libera per un altro fine settimana…
(scambio delicato di effusioni con Ivano)
Clara: Lo vedi...c’è sempre un prezzo per tutto...
Max: Comunque sappi che non approvo il tuo comportamento,
fai fare a quei due la figura dei tonti
Clara: Ma davanti a chi? Che nessuno sa niente e neanche loro
Ivano : Mah! Se é così …
Clara: Anzi sono tutti e due felici…contenti di passare
un intero fine settimana con me (la guardano male) Vabbé…a metà
…mezzo romanticamente sulla neve e l’altro mezzo con uno
fiero di portarmi alla festa ex 68ina con la sua motocarrozzetta.
Sapete che vi dico?…mi dovrebbero ringraziare...
con me vivono una vita intensa e divertente che neanche
se la immaginavano!
Max: Senti gnoma, con te un uomo non riesce a fare neanche
il maniaco, sei riuscita a far venire una crisi esistenziale
a quel poveraccio che ti stava facendo una telefonata oscena,
tu invece gli hai parlato per 15 minuti chiamandolo Peppe,
dicendogli di non fare il “cazzarone”, chiedendogli
in quale albergo stesse e che la facesse finita di fare il solito
scherzo del maniaco che tanto non funzionava più...
e tutto questo alle 5 del mattino!
Clara: E che ci posso fare se ho scambiato un maniaco
qualunque per Peppe,..avevano la stessa voce…da maniaco!
Ivano: Già solo che la seconda volta che ha telefonato l’hai
scambiato per Antonio ... secondo me quello
o si è suicidato per totale fallimento della sua carriera di maniaco
oppure, ha deciso di farsi frate…!!!
Clara: (ride) Mi dispiace per lui se i miei amici hanno
la voce da maniaco!
Ivano: Ecco già solo questo dovrebbe farti pensare!
A proposito di amici con la voce da maniaco, ma l’hai più visto
quello palestratissimo, praticamente una statua greca, che stava
tutto il giorno ad allenarsi e che quando l’abbiamo fatto chiamare
con l’altoparlante non ci raggiungeva perché si stava chiedendo
chi fosse quello che si chiamava come lui?
(lei fa cenno di no ridendo)
Max : (prima rivolto ad Ivano, un poco stizzito)…aaaah baby ma
non dirmi che lo avevi notato anche tu Quello!…
Comunque bello era bello però, solo per avergli detto un giorno
in spiaggia che il mare era agitato m’ha risposto -
“ pure io nun sto’ tanto tranquillo…!”
Ivano : in quella vacanza in Grecia, mi ricordo che la mattina, se
non gli facevi il buchetto sull’uovo si sentiva perso,
non riusciva a berlo!...ma dove l'avevi trovato nell’angolo
saldi di fine stagione di Decathlon…
Clara: (scherzando) Vabbè stasera mi sembrate le
“Allegrissime Comari di Windsor”, vedo che siete in vena di
“gossip nostalgico” e io non lo sopporto più, perciò vado a fare l
a spesa prima che chiudano i negozi, hai visto mai Grillo,
che ti tocca cucinare per Matteo sabato sera…magari non torno…
Max: Ma c’é mai stato un uomo nella tua vita che
ti sia rimasto davvero nel cuore?
Clara: (cambia sguardo, resta un attimo in silenzio ) Si, lui
(prende la foto del padre che sta sul mobile)
l’unico vero Principe che ho avuto finora...
Max: Tuo padre… !
Clara: Già, guardalo…( porge la foto a Max ) con quegli occhiali
dimenticati sul naso e quel suo sorriso da bambino dispettoso….
quasi meravigliato dell'abito da uomo grande che
si trovava ad indossare…ero la sua principessa e mi cantava
sempre una canzone che diceva che un giorno sarebbe arrivato
un Principe Mago a prendere il suo posto… beh…
non è ancora arrivato!
(cambia tono di nuovo e ripone la foto al suo posto)
Vabbè ora devo proprio scappare eh!
Che sennò con voi rischio di diventare melodrammatica …
Max le tira un cuscino e lei corre via ridendo,
poi raccoglie il cuscino e scuote la testa
Ivano: Eh! Aveva ragione Oscar Wilde:
-“La forza delle donne deriva da qualcosa che la psicologia
non può spiegare…”
Max : (verso Ivano)vabbè, diamo un senso al pomeriggio,
tesoro (con aria sorniona ed escono di scena )
Buio Musica sfuma
Scena III
sale la luce
Clara entra in scena con un borsone
Clara: Grillo, io vado…
Max: (entra in scena con un grosso coltello da cucina)
Sei ancora in tempo per evitare un possibile duello rusticano,
pensaci, potresti sentirti colpevole
di aver fatto versare sangue innocente.
Clara: (ride e con aria ironica) Certo che sei l’unico esemplare
diciamo di “maschio” che può convivere con me (prende le chiavi)
…se ritardo qualche minuto domani cerca di distrarre Matteo…
senza provarci… chiaro? (gli va vicino e gli fa un complimento)…
Che ci stanno a fare gli amici se no?
Max: ...figurati ho altri gusti io!… Tu invece vedi di non ritardare,
non prendere febbri perniciose o malattie disabilitanti,
incidenti d’auto o altro, che non sono disposto ad ascoltarmi
i Nomadi per tutta la notte o bene che mi vada sentire lui
che mi racconta minuto per minuto i raduni dei motociclisti,
con quei capelli di quando si sveglia, che sembra che
durante la notte qualcuno glieli ha pettinati col minipimer...
per non dire poi che non posso neanche lasciarlo solo in cucina,
l’ultima volta, mentre tu stavi al telefono, cosa rara!
gli ho chiesto di dare un’occhiata al latte sul fuoco ... lui mi guarda
con quello sguardo da mucca quando passa un treno (fa lo sguardo)
e mi dice :“…e come se fa a guardà er latte ? “
Clara: (ride) Sei particolarmente simpatico grillo oggi,
ma io devo scappare perché Dario mi sta aspettando e non è carino
farli aspettare i signori uomini….qualsiasi cosa
non chiamare sul cellulare perché lo tengo spento,
così nessuno può rompere, al massimo un sms,
che stanotte un attimo lo riaccendo di nascosto...baci
Max: Aspetta...capisco che in casa ci sono rimasti solo posti in piedi
ma visto che è grande e ti lamenti sempre per i soldi,
ci sarebbe un mio amico, Sergio uno regolare, che si deve trasferire
qui per lavoro, lavora coi libri per una grande casa editrice
e cerca una stanza in affitto ti può interessare ?…
almeno lui è uno giusto, ascolta musica giusta e porterebbe
anche soldi giusti, al contrario di chi dico io che consuma elettricità,
gas e acqua a sbafo…anche se poca…visto che non si lava i capelli!
Clara: Mah…certo sarebbe utile…però cominceremmo
a diventare davvero in tanti…Comunque ora sono troppo confusa
e vado troppo di corsa per pensarci…ne parliamo con più calma, eh?…
(esce di scena)...Ciao, ciao...
Max: Calma!…elemento chimico rarissimo diventato prezioso
ultimamente in questa casa!… Allora, vediamo il lato positivo della cosa,
se proprio devo rischiare di essere ucciso da uno dei due,
se non da entrambi, per favoreggiamento di corna, almeno
godiamoci la vita e la casa a disposizione fino a domani sera
(telefona)…Ivano?..la casa è tutta per noi, baby, ti aspetto!
Buio
Scena IV
si riaccende la luce. Musica a palla ( Io vagabondo )
Max entra in scena disperato e guarda l’orologio
Clara entra in scena trafelata con borsone,
tacchi alti e minigonna i due cominciano un dialogo urlato
con la musica di sottofondo, poi Clara urla a Matteo di abbassarla.
Clara: Matteo?
Max: Indovina un po’? (indicando la stanza accanto)
Clara: Almeno hai sentito un po’ di musica…
Max: Ma certo la prossima volta arriva un po’ più tardi
così avrò tutto il tempo per sentirmi Dik Dik, Alunni del sole,
Nico e i Gabbiani e Nomadi… sei più in ritardo di un treno regionale,
si può sapere perché?
Clara: (sorrisetto) Eh! Te lo spiego o
ti faccio un disegnino e ti scrivo la formula...?
si toglie le scarpe col tacco
ed esce di scena dall’altra parte
Max: E già perché la notte non vi era bastata vero?…
e poi ti sembra questo l’abbigliamento adatto alla montagna?
Clara: (rientra in scena con jeans e scarpe basse) Mica c’era la neve
(riesce dall’altra quinta) e poi anche se ci fosse stata
non l’avrei neanche vista….
(a voce alta)
Rospo scusa il ritardo (esce dalla quinta opposta)
Max: YMCA
espressione disgustata, esce di scena dalla parte opposta canticchiando
mentre la musica dei Nomadi si è abbassata di colpo
Scena V
Campanello
Entrano contemporaneamente Clara e Max
dalle 2 quinte opposte
Max: Non dirmi che ne hai dimenticato un altro fuori della porta
Clara : (guardandolo storto)
Deve essere Anna, viene anche lei alla festa
Max: Ci mancava un’altra anima in pena!
Max esce di scena e rientra Clara subito con Anna
Anna: (entrando in scena è vestita da 68-na) Si è rifatto vivo!
(con voce disperata)
Clara: Chi? La pistola più veloce del West?
Anna: Si! E per l’ennesima volta si è inventato l’ennesima scusa
per cercare di venire a casa mia
toglie cappello e giacca, poi si schianta letteralmente sul divanetto
Clara: Mmh! E cosa ha detto questa volta,
che gli è volato il fazzoletto da naso dalla finestra di casa sua
e il vento glielo ha portato sotto al tuo portone?
Max: Ma chi è questo? Mi sono perso qualche puntata di Incantesimo?
Clara: Uno che dopo aver fatto una “figurina” sta cercando
disperatamente di avere un’altra chance
per dimostrare le sue doti…amatorie…
Max: Ah! Per questo lo avete chiamato la pistola più veloce del west!
uscendo di scena
Anna: Già (prendendo la borsa) e pensare che è
un Toro ascendente Scorpione!
Clara: Guarda io ho provato tutto lo zodiaco
ascendenti e discendenti compresi e se non inventano qualche
altro segno dovrò ricominciare il giro…
Max: (rientrando in scena con qualcosa da bere per tutti e tre)
e questo chi sarebbe se è lecito sapere?…
non che uno così, mi interessi più di tanto...
Anna: l'ho conosciuto tramite un’amica, è un bravo ragazzo,
per carità, ma proprio non ci sa fare con le donne poveretto,
l’ho invitato a cena dopo un paio di volte che eravamo usciti insieme,
certo non era proprio questa folle attrazione ma come…
“soccorso” poteva anche andare bene ….
Anna, mentre inizia il racconto,
comincia ad armeggiare con la borsa,
poi la poggia a terra ,
estrae una vistosa lima da unghie e comincia una lunga,
meticolosa e inopportuna“manicure”
Max: sguardo allibito verso Claudia,
mimando le parole “ soccorso” solo con il labiale
Clara: ( verso Max ) Ora si dice così
Max: Certo, come recita il bugiardino dei medicinali :
- “in caso di bisogno...” -
Anna: Eh! D’altronde sono o non sono una ricercatrice? e poi
la ricerca non conosce soste…è la scienza che ce lo chiede…
( la guardano con aria disperata e poi si guardano )
Insomma io non amo molto stare in cucina, ma quella sera la
buona volontà ce l’avevo pure messa, anche perché avevo
cucinato in abbondanza così quello che avanzava
me lo congelavo e ci mangiavo per una settimana. Ero partita
abbastanza bene ma lui parlava, parlava, perché siccome dice
di essere timido pare che così esorcizzi la timidezza,
peccato che così però ha esorcizzato anche le mie intenzioni,
passava da un argomento all’altro senza mettere i soggetti,
alla fine nella mia testa c’era un corteo di cani, gatti, dentisti,
veterinari, nipotini che strillavano, lui da piccolo che andava a
comprare il giornale, o quello forse era il cane, non me lo ricordo !
La sorella che piangeva, il suo padrone di casa che chiedeva più soldi
e una donna che aveva puntato due anni fa e che poi era finita
con il loro capo perché lui ci aveva pensato troppo…
Clara: E già qui doveva scattare l’allarme…
Max: Vabbè che c’entra, ognuno ha i suoi tempi…
Clara: Si ma avendo capito il tipo se fanno una gara tra lui e la lumaca
di Pinocchio vince la lumaca per distacco… tranne in un caso!
Max: Perché nella favola di Pinocchio c’era anche una lumaca ?
Anna : Certo ! Era la cameriera della Fata Turchina !
Max: Ah! Beh ! Io avrei preferito, come similitudine, Batman e Robin
Superman e Capitan America…( con aria quasi sognante )
Clara lo guarda male e comincia a cercare dappertutto,
anche nella borsa di Anna un orecchino che ha perso
Clara: vabbè … e tanti saluti alla sù moglie!
(continuando a mangiare pasticcini e bere)
Max : Perché è pure sposato ? ..
Clara : Ma, no ! E’ una frase di Pinocchio, tanto per restare in tema,
Anna:..comunque non aggiungiamo altri animali che ho già
troppa confusione in testa, insomma per farla breve, tutte quelle frasi
sconnesse e parole mezze mangiate ruotavano nella testa mentre
il pendolo continuava a battere i quarti, la fame diminuiva,
il sonno aumentava ed il mio cane, Augusto, mi guardava dall’altra parte
della stanza con lo sguardo tipico di chi pensa:
“…ma come t’è venuto in mente de invità questo a cena,
che noi due stavamo ‘na favola…”
vabbè a quel punto rinuncio al dopo cena, penso “ non è il caso, non va,
non gira, meglio portare il cane a fare il giro serale e chiudere
qui la serata con signorilità” ma in quel momento lui mi batte sul tempo,
mi scatta in piedi, si aggira per la stanza guardando le foto
e facendo complimenti alla casa..
Clara : e qui ti rendi conto che il momento magico
ti è sfuggito sotto al naso…
Anna:...per educazione gli faccio vedere il resto della casa,
la conoscete piccola ma accogliente, scattano le fatidiche
frasi di convenienza: “ piccolina ma graziosa, si vede che hai gusto,
e che ci tieni…una bomboniera…“.
Beh si, certo,rispondo me la sono arredata a mia immagine
e somiglianza, d’altronde può essere davvero solo mia,
è la classica casa da “single”
e lì mi parte il primo allarme rosso..
Max: Cos’è ti accorgi che è un alieno perché gli spuntano le antenne?
Anna: No!…gli esce dalla bocca qualcosa di molto più letale,
mi guarda per un istante, accenna un sorriso e dice
“Perché da single?…tutto sommato anche in due, qui
ci si può vivere bene…” e lo dice guardando il mio cane come
a sottintendere che quello può anche andare altrove, a quel punto
il mio cane drizza le orecchie e lo guarda come per dire
“…A coso, nun hai capito gnente, qua ce so arrivato prima io!”,
io allora lo guardo in modo deciso e ribatto che lì dentro non se ne parla
assolutamente di starci in due, figurati che c’è solo una porta,
quella del bagno e poi con i miei ritmi
di vita che scambio il giorno per la notte, nel giro di una settimana
un uomo mi diventa psicopatico…(beve un sorso)
Clara: E lui è già sulla buona strada…
Anna: ( mangiando )Insomma, mi guarda con aria contrita,
ha capito che non c’è nulla da fare e gli svaniscono i pensierini
che si era fatto su di me e sulla mia casa.
Max: Eh! Di già, ma se neanche ti conosce!
Clara: Si ma conosce le intenzioni del suo padrone di casa
che gli ha dato lo sfratto fra tre mesi perché lui l’aumento
non lo vuole pagare.
Max: Ragazze ma che squallore, ma li incontrate tutti voi?
Ma c’è ancora un po’ di eleganza, po’ d’amore,
di sentimento da qualche parte?
Anna: Si, nei Baci Perugina
Clara: (uscendo di scena)No, neanche in quelli,
sono un totale squallore, di Dante e Petrarca
non c’è più neanche la puzza...(fuori scena) Bè almeno questo
però non ti ha aperto l’armadio.
Max: Che c’entra l’armadio ora?
Anna: Perché due anni fa avevo appena cominciato una storia
con un altro e la terza notte che è rimasto a dormire da me….beh,
già dalla prima sera aveva lasciato lo spazzolino…
poi mi apre le ante dell’armadio e mi dice:
“ma è pieno zeppo, se qualcuno viene a stare da te la roba
dove se la mette?…e…dove se la deve mettere?” (risatina generale)
”da nessuna parte”, faccio io,
“ se la tiene nella borsa, visto che deve andare…”
Clara: ( rientra portando qualcosa) E già…anche quello viveva
in una pensione perché la sua ex lo aveva buttato fuori di casa visto
che per un caso, nel frattempo, aveva fatto una figlia con un’altra.
Max: Ma allora questo stava con quella con cui aveva fatto la figlia…
Clara: Ah! Ma no!...con quella non ci poteva stare insieme,
lei era sposata!!!…come diceva lui era stato solo
“un momento di disattenzione”…
Max ha lo sguardo sconvolto
Anna: Comunque dopo una settimana dall’infelice battuta
dell’armadio ho buttato fuori lo spazzolino e… i suoi denti…
Max: Vabbè, comunque con quello “veloce” com’è andata a finire?
Anna: E’ finita che cerco di approfittare del suo momento di sbandamento per la mia risposta sulla casa per inserire l’uscita del cane, quando lui vede un libro sul mio comodino, si siede sul letto e con aria falsamente interessata mi fa domande sull’argomento, appena mi siedo sul letto, accanto a lui, mi ritrovo la sua lingua nella bocca che quella di un formichiere in confronto… va beh…mi sonda per circa un altro minuto poi mi libera dalla presa, allora penso “… beh! visto che la situazione è partita cerchiamo di finirla in maniera un po’ più soddisfacente mi volto un attimo per togliermi qualcosa di dosso, mi rigiro, e me lo trovo già tutto nudo…il resto ve lo risparmio, ma vi basti sapere che nell’arco del primo minuto già mi dicevo che sarebbe stato decisamente meglio portare fuori il cane, e nei restanti trenta secondi…beh, se l’ho soprannominato la pistola più veloce del west, un motivo ci sarà…
Max: che tristezza...E poi?
Anna: ... ha cominciato con i lamenti di Geremia,
sul fatto che era stato uno stupido, che aveva fatto una brutta
figura, che mi aveva rovinato la serata e altre variazioni
sul tema ma il momento peggiore è stato quando
mi ha chiesto se comunque…lo avevo sentito…
Avrei voluto rispondergli…manco al telefono!…
ma siccome sono una signora ho aggirato l’ostacolo alla grande
e a quel punto finalmente gli ho detto che dovevo portare
fuori il cane, lui ha fatto una faccia che mi ha fatto
capire che ciò che temevo era già realtà nei suoi pensieri…
Max: Cioè?
Anna: Cioè, restare a dormire da me, quindi prima di
vedermi presentare Speedy Gonzales in pigiama e spazzolino
da denti in bocca , gli ho ricordato tutto ciò che non doveva
assolutamente scordarsi prima di uscire da casa mia e poi
con molta fatica io ed Augusto siamo riusciti a portarcelo via...!
Clara: Ma a quanto pare non demorde.
Max: Nonostante la brutta figura continua a farsi vivo?
Anna: Certo! Quasi ogni giorno mi arriva un sms o un messaggio
in segreteria o addirittura l’altro giorno mi ha telefonato
con un numero anonimo e si è spacciato per un tizio di Trani,
per farmi uno scherzo…dice lui...sei a casa? Passo?
Sto dalle tue parti, pensavo di venirti a fare un salutino…
oppure uno di questi giorni vengo a farti una visitina
ci prendiamo un caffettino... magari porto qualcosina…
Clara: si, i ritardantini…
Max: ( sguardo da rimprovero ) Gnoma!!!!!
Clara: Eh! Ma scusa, se ha voglia di fare allenamento
per battere il record di velocità che si cerchi un altro
garage per il suo Ferrarino!
Anna: Beh! Più che un Ferrarino, direi un Cinquecentino
truccato…veloce ed inconsistente…!
Max: Che tristezza!
Anna: Che pena!
Clara: Che schifo!
Max: …a proposito ( verso Clara )... ma Matteo?
Clara: Ah già…Sta facendo la doccia
Max: E come mai ci mette tutto questo tempo
visto che non si lava neanche i capelli?
Clara: Te l’ho detto…è lento!
Max: Bene ragazze, data la festa 68-ina vado
a prepararmi il look (sta per uscire di scena)
è confortante però pensare che mai una donna potrà dire
certe cose di me!
(esce di scena, Clara si siede accanto ad Anna)
Anna: E a te come va con il tris di assi?
Clara: Mmh, tris troppo stress, credo che presto attaccherò
i guantoni al chiodo.
Anna: Beh, se scarti qualcosa fammi sapere,
qua ormai non si butta via niente...la ricerca non conosce soste,
lo sapete anche voi che… è la scienza che ce lo chiede!
Clara: Invece forse buttare qualcosa con il cambio di stagione
non sarebbe male, che qui ormai tra psicopatici ed estimatori
di Penelope restano solo i saldi di fine stagione
(portando via bevande e pasticcini mentre Anna accarezza
il pupazzo del rospo con lo sguardo perso nel vuoto) …
che poi ma chi ci può mettere la mano sul fuoco che Penelope
con qualcuno dei Proci…( gesto simbolico )no, dico,
vent’anni ad aspettare quel perdigiorno di Ulisse…
Anna: Ma pure un anno!
Clara: Ma pure sei mesi!
Anna: Poi magari lui torna e ti si presenta con un’altra, ma
ti ringrazia dicendo che senza di te non sarebbe mai riuscito
a fare pace con le donne e che te ne sarà grato per tutta la vita
perché gli hai ridato la fiducia nel femminile…
e però se ne va con quell’altra.
Clara: E tu resti sola, triste ma appagata di
essere stata tanto utile!
Anna: Appunto quindi meglio prendersi uno dei Proci,
che tanto qualche magagna ce l’avrà, però almeno ogni tanto
due chiacchiere ce le puoi pure fare e magari
anche qualche altra cosa…a proposito di psicopatici,
mi ha scritto Davide
Clara: Come….ti ha scritto, mica abita in un’altra città….
Anna: Eh! Si ma lui dice che erba volant…
Clara : …Anna non erba ma verba…capito, verba…
verba volant!!!
Anna : ma io ho fatto lo l’Istituto Industriale…erba ,
verba è uguale…
Clara: Ah beh, certo, vedi che gli studi classici sarebbero
serviti!…e che aveva di tanto urgente da dirti?
Anna: te la leggo….(tira fuori un foglio spiegazzato lo apre e…)
Clara: Cosa ? … per carità…noooo!!!
Vabbè, aggiungilo nel libro nero degli insalvabili!…
ora mi vado a vestire che se no facciamo tardi
alla festa (Clara esce di scena).
Anna appallottola la lettera con un gesto di stizza
Poi la lancia contro il pupazzo ranocchio
Scena VI
sottofondo musica anni 60
Rientra Max vestito da 68-ino,
deve sembrare appena uscito
dalla copertina di un LP Disco Music dell'epoca,
tipo giacca di lamè e pantaloni a zampa di elefante,
Anna lo guarda sconcertata
Max: Questa è l’ultima volta che mi si coinvolge in queste carnevalate!
Anna: Ma non essere sempre così serio Max, prova qualche volta
a divertirti disinnescando il cervello...goditi la vita,
tuffati nell'avventura....
Max: ...Per quello ci state già tu e la tua amica... ma possibile
che non riusciate a trovare uno straccio di uomo diciamo… normale?
Anna: Vedi secondo me il problema è che alle ragazzine le
fanno crescere con un’idea totalmente sbagliata dell’amore
e degli uomini
Max: Che vuoi dire?
Anna: Per esempio prendi la favola del Principe Ranocchio,
non è vero che la principessa incontra un ranocchio vittima di
un incantesimo di una strega cattiva e che poi baciandolo
diventa un gran bel pezzo... di principe!
Max: Ah no? E com’è allora?
Anna: Tu nella vita incontri un principe e appena lo baci
quello ti diventa ranocchio…o peggio…un rospo!
Max: Ma che c’entra…quella è una favola, è nata così…
Anna: Ma non è più adatta, non è realistica…anche perché
dimmi tu che cosa vuoi che gliene freghi ad una strega in carriera
di trasformare un uomo in rospo se non gliene viene niente
con tutti i cavoli che avrà da fare nella vita.
Max: ( alza gli occhi al cielo ) A proposito di rospi, ma poi
con quel…quel Settembrino, Novembrino…perché è finita?
Anna: Agostino ,Max…Agostino…Già, perché è finita…
in fondo lui con me voleva condividere la vita…
Max: Cioè… ti voleva sposare e tu gli hai detto di no?
Anna: No, aspetta,...lui sposava la fidanzata,
ma era con me che voleva condividere il resto…mazzi di fiori,
regali, fine settimana clandestini con lui che va a telefonare
a lei fuori casa, questo per non mancarmi di rispetto…
e poi magari ritrovarsi dopo un bel po’ di anni,
già con i capelli grigi, a portare i regali di Natale ai suoi figli
passando per una collega e magari la moglie
ti invita pure a cena perché le sei rimasta simpatica…
eh! Si, gli ho dato proprio una coltellata al cuore dicendogli di no.
Max: Beh…almeno qualche regalo però potevi fartelo fare intanto…
Anna: Eh! No, quelli facevano parte del pacchetto vita...
Max: Oh! Ma uno che sia uno come si deve, non si è mai visto eh?
Anna: Già…compresi i presenti però…
Max: Che c’entra io ho solo un’ottica diversa sotto cui
vedere un rapporto d’amore.
Entra in scena Clara vestita da 68-ina
Clara: A proposito, lunedì a che ora arriva “l’ottica diversa”?
…che tolgo le tende.
Max: Sette e mezzo..approssimativamente…
Anna: Beh, certo, l’azienda innanzi tutto! Al tuo posto però
sarei gelosa…geloso…a o…come vuoi tu…
Clara: E approssimativamente…quando avrei la libera rientrata?
Max: Maaaa…diciamo mezzanotte?
Anna: E certo, se no l’indomani mattina, il tuo Vice Direttore
va senza scarpetta di cristallo alla riunione !
Approfitto del bagno … (esce di scena)
Clara: Almeno fosse stato il mio capo avresti potuto metterci
una buona parola per farmi fare carriera, invece mi tocca
cenare con pizza e birra in macchina e per niente!
Max: Ma che vai dicendo, io non lo userei mai! Io lo amo!
Clara: L’ho sempre detto che la cosa migliore è il giusto mezzo!
(guardando al cielo ) perché etero e non gay?
Lo so, lo so, debiti karmici!…e chi sarò stata mai in un’altra vita!
Paolina Borghese? Cleopatra? Messalina?..Mata Hari?
Clara esce dalla quinta ,breve indecisione
poi rientra velocemente e commenta
No! No…Casanova!, sì proprio Casanova m’entriga di più!
starò scontando ma con onore ! (esce di scena)
Max: (a se stesso) Però…non avevo mai pensato
alla mia natura come ad una grazia divina…
( portando via le tazze e bicchieri e rivolgendosi ad Anna)
Ah! Le donne!…flagello di Dio!… Attila?…
Attila in confronto un santo, un santo...(sta per uscire di scena)
Clara:(facendo capolino nella quinta)
Ahhh! A proposito di Attila … stasera arriva mia madre
si sente un tuono
Max: Oddio ci mancava anche lei !
Clara: Tranquillo resta solo stanotte,
è di passaggio per tornare in Sicilia
Max: Si ma stanotte resta a dormire anche Ivano…
come glielo spieghi a tua madre ?...
Clara: E vabbè ma l’ha già conosciuto una volta,
gli ho detto che era un tuo amico e poi l’ho già avvertita che
restava a dormire anche lui con Anna perché abbiamo la festa
Max: Ma !! Sarà che c’ha creduto !!!
Clara: Ma si ! Tanto le ho già preparato la sua stanza
(esce di scena)
Max:(fa un cenno come dire che non è convinto )
e come entra in casa se siamo già usciti?
Clara: (fuori scena) Ha le chiavi e poi figurati
mica si mette a guardare nelle stanze no !!!
Max fa ungesto come dire FIGURATI SE NON VA A GUARDARE !!!
esce di scena
Rientra in scena Anna che va a guardare nella borsa per rifarsi il trucco
si alza la musica
Io vagabondo
Anna guarda verso la stanza dove c’è Matteo e alza gli occhi al cielo
Poi però guarda il Ranocchio, lo prende in mano e
comincia a ballare mimando i Nomadi in concerto
Scena VII
dalla quinta della camera da letto, Clara entra in scena,
e comincia anche lei a mimare i Nomadi…
entra in scena dalla parte opposta, desolato e vestito da 68-ino,
le guarda sconsolato, le sorpassa disgustato e loro si fermano
Clara: Vabè … Grillo andiamo? Matteo è già sul trike
Max: Io vado in macchina con Ivano…
Anna : (guardando Clara e prendendo cappotto e borsa) Ho capito,
mi tocca venire sul trike con voi due !
Squilla il telefono
si guardano tutti e tre, risponde Clara
Clara: Chi è? ..ah sei tu…(fa cenno a Max che è Dario)
come mai questa bella sorpresa? Ah domani sera a cena…
ma non dovevi uscire con Silvana…(sottovoce)è la fidanzata
…ah le hai messo una scusa…ehhhhh…magari ma cinque minuti fa,
tu guarda il destino, mi ha chiamato mia zia Eliana,
te la ricordi? Purtroppo ha l’influenza e mi ha chiesto se
stavo con lei per qualche giorno, infatti stavo proprio uscendo…
Max: (verso Anna)Fossi sua zia
mi terrei non so quanti corni dentro casa!
Clara: Eh …accidenti quando il diavolo ci mette la coda…
Max: Si, proprio la coda
Clara: E vabbè dai, sarà per un’altra volta, vorrà dire che
la tua fidanzata mi deve una cena con te..ok?… ciao rospo,
buonanotte, a presto ciao, bacio, bacio …
Max: Sto per vomitare … Sei proprio diventata la sua droga
Clara: Io ho rischiato un casino e tu hai voglia di scherzare?
Pensa se Matteo fosse stato qui!
Max: Ah! Ma il grillo parlante è in sciopero,
dopo mezz’ora di Nomadi ha abdicato in favore di Lucignolo!
Escono di scena
Buio Sfuma laMusica
Scena VIII
Squillo di telefono - Entra in scena la madre vestita in modo eccentrico,
brandisce in una mano un ombrello come una Mary Poppins 2.0 e
tiene un trolley, lolascia e cerca il telefono
(la voce sussurata dell’uomo al telefono è fuori campo)
Madre): Siii … arrivo ! arrivo ! …. Questi scocciatori chiamano sempre quando non c’è più nessuno in casa ….sono sicuro quelli che ti devono fare le offerte … Ah! Ma adesso mi sentono … e che si può disturbare la gente per bene a tutte le ore ? …
Madre:(con tono energico)Pronto ? …
Dario: Ciao sono Dario ….
Madre:Come ? …
Dario: Sono Dariooo
Madre: Come? …
Dario: Darioooooo …
Madre: Dario … ma Dario chi ????.... e poi perchè parla così piano che sembra un maniaco ! …(stizzita) …
Dario: Non posso …
Madre: Ah! Non può parlare più forte …. (smorfia di una che non capisce il perchè) …
Dario: Ma sei Clara ? …
Madre: Ma no, non sono Clara sono la madre ….
Dario: Ah! Mi scusi ! .
Madre: Eh si .. si .. va bene..ma lei chi è ?
Dario: Dario !
Madre: Si, ho capito giovanotto che lei si chiama Dario ma chi è ? si presenti, mi dica che tipo di conoscenza ha con mia figlia, ai miei tempi le persone si presentavano !!!
Dario: Ma mi sono presentato !
Madre: Noooo è che non c‘è più educazione ecco cos’è !!!
Dario: Sono un collega di lavoro di Clara ..
Madre: Come ha detto ? …
Dario: Un collegaaa
Madre: Ah! Un collega di lavoro !!! Comunque mia figlia non c’è, è uscita poco fa …Arrivederci!
Dario: E dov’è andata ?
Madre: Ma come dov’è andata !! scusi ma a lei che cosa gliene importa di dove è andata mia figlia!!
Dario: Eh Ma non la trovo mai !
Madre: Ehhh capirai non la trova mai caro giovanotto … io è da quando l’ho partorita che la cerco e lei fresco fresco la vuole trovare alla prima telefonata !!
Dario: Ma non è la prima telefonata !!
Madre: AH! Non è la prima telefonata e allora perchè dice che non la trova mai .. è già stato fortunato una volta si contenti …. È proprio della vostra generazione essere sempre scontenti, ai miei tempi, quando c’era la guerra eravamo contenti delle piccole cose ed eravamo felici, altro che droghe e alcol !!
Dario: Eh! Lo so anche mia madre ha vissuto la guerra ..
Madre: Ah! Anche sua madre ha fatto la guerra ! Allora prenda esempio da lei ….
Dario: Si ma era una bambina
Madre: Ah.. e perchè io non lo ero? Giovanotto ma come si permette, che si crede che io sia una cariatide ? Certo che ero anch’io una bambina però andavo a prendere il pane con le tessere, andavo con la carrozzina delle bambole a prendere l’acqua .. eh! Ma che ne sapete voi della sofferenza ed ecco che poi alla prima telefonata pretendete di trovare le persone …. Comunque scusi ma lei da mia figlia che voleva ? …
Dario: Veramente era per una cena …
Madre: Aaaah! una cena !! Ma guardi che mia figlia è una donna seria sa … che si è messo in testa lei ?...
Dario: No ma che c’entra …
Madre: Si … Si … si comincia con le cene e poi … sporcaccione vastaso …
Dario: Come ha detto ? Vastaso ?
Madre: Ehhh? …ma può parlare un pò più forte !
Dario: Che significa vastaso …
Madre: Che vuol dire vastaso? In siciliano vuol dire ….Screanzato ! ecco cosa vuol dire ! SCREANZATO !...
Dario: Uh! Che combinazione anche mio padre è siciliano …
Madre: Ecco! Mi fa piacere allora prenda esempio da suo padre e anzi mi meraviglio che il figlio di un mio conterraneo sia così vastaso !!!...
Dario: Ma .. no ..ma …
Madre: E comunque lei quando la voleva portare a cena mia figlia ?
Dario: E non lo so non ci riesco mai …
Madre: Ah! … bè di questo non mi meraviglio !! ….
Dario: Anche stasera gliel’avevo detto ma non poteva…
Madre: Ah! … e vabbè caro figliolo che le devo dire… mi dispiace !
Dario: Ma sua zia come sta ?
Madre: Mia zia ?...
Dario: Si quella con l’influenza
Madre: Mia zia con l’influenza ? … ma se mia zia è morta 10 anni fa ! …
Dario: Ma no un’altra
Madre: Ma no, non ho altre zie ! Ma scusi ma le sembro così
stordita da non ricordare se ho altre zie ?!...
Dario: No per carità mi scusi tanto !
Madre: Ecco appunto si scusi perchè sta superando veramente ogni limite caro lei e non vado oltre perchè sono una signora ! …
Dario: Si Clara mi ha parlato tanto bene di lei
Madre: Ambè ci credo !
Dario: Si proprio il giorno prima che andaste alla casa al mare
Madre: Alla casa al mare ?
Dario: Scusi ma quando siete andate alla casa al mare ?
Madre: Quando io e mia figlia siamo andate alla casa al mare ? .. .ma che ne so … ma non me lo posso mica ricordare … scusi ma poi perchè le interessa così tanto sapere quando io e mia figlia siamo andate alla casa al mare ..
Dario: Perchè era ieri
Madre: Ieriii ? …Ma se la casa al mare l’ho venduta 5 anni fa! Cosa ci andavo a fare a guardarla da fuori come una cretina ?
Dario: No ma forse non si ricorda
Madre: Ah Ma insomma come si permette !! … Lei è proprio un insolente …. Ma si figuri se di una casa a cui tenevamo così tanto io e mio marito adesso non mi ricordo più se ce l’ho ancora o non ce l’ho più ! Ma guarda cosa devo sentirmi dire !!! .. Ma mica soffro di alzàme io sa
Dario: Alzaimer
Madre: Ehh ..àlzame ?
Dario: No .. Alzaimer
Madre: Vabbè alza qualche cosa va bene lo stesso
Dario: No mi scusi .. mi scusi tanto ma io non capisco
Madre: Ehh!!! E‘ inutile che si scusa !!! E poi io vorrei sapere perchè parla così piano sa !
Dario: C’è la mia fidanzata
Madre: Comeee ?????
Dario: La mia fidanzata non deve sentire
Madre: La sua fidanzata ?.... Ma screanzato , vastaso, impertinente e pure maniaco sessuale! perciò lei ha una fidanzata e viene ad importunare mia figlia !!! …. Ah!!!!! Ma pagherete tutto sa!!! Prima o poi .. Eh non vi può andare sempre tutto bene eh! Guardi che se ci metto io il pensierino non so mica come finisce lei !! .. Pensi che una volta una persona del mio condominio voleva far fare a tutti i costi i lavori di ristrutturazione perchè sicuramente ci guadagnava i picciuliddi allora io ci ho messo il mio pensierino sopra e dopo neanche 2 mesi è caduto e andava in giro con le stampelle, poi 3 mesi dopo è caduta anche la moglie e tutti e 2 andavano in giro con le stampelle e 1 mese dopo gli hanno anche rubato la macchina così poi non uscivano direttamente più di casa … perciò se vuole vivere tranquillo lasci perdere mia figlia e adesso la saluto perchè ho da fare non come lei che si gratta la testa dalla mattina alla sera e viene ad importunare la vita degli altri!! Arrivederci!!
(Attacca e sbuffa ) Ma tu guarda che cosa deve capitare al giorno d’oggi ..sta gioventù è proprio bacata!!! E poi pure mia figlia alla sua età andare a queste feste 68-ine co sti amici strani che ha dico io … pure quell’amico suo che vive con lei che c’ha quell’altro mollusco che sta sempre tra i pedi pedi… mah!!!
fa una faccia incredula ed esce di scena portando via la valigia)
Scena IX
Buio e bagliori di luci psichedeliche, solo controluce,
con musica anni 60 per simulare la festa in scena nessuno
poi la musica sfuma, buio
Scena X
La musica sfuma-Si riaccende piano la luce
Clara e Anna sono già in scena
Anna è spalmata sul divano, entrano in scena Max e Ivano
Ivano :Oh bimbi,E’ l’ultima volta che mi si coinvolge in
una serata così orribile ! E poi quella bella idea di fare
quel ballo da Zùlu, tutto zompi e spintoni che quasi mi
slogavo una caviglia… mi sono venuti i capelli bianchi
dalla stanchezza (guarda Clara)…scusami volevo dire…
Clara: vole dire…volevo dire, ormai l’hai detto sono troppo
stanca anch'io per risponderti!
Max : avete ragione, ho voluto dare un ultimo sprazzo
di vita a queste due baccanti ma con scarso risultato,
(si butta sul divano)
Anna e Clara si guardano, Ivano si schianta in poltrona
mentre si tolgono giacche e cappelli e scarpe
Ivano : A proposito ma Matteo dov’è ?
Clara : E’ andato direttamente a fare una doccia,
prima di andare a dormire
Max : Capirai, allora puoi anche farti un paio d’ore di sonno
nel frattempo!
Ivano : ( versandosi da bere )Vabbè, dagli il tempo,
è solo un po’ lentino
Max : Enon si lava nemmeno i capelli
Ivano : Come sarebbe che non si lava i capelli ?
Ce li ha pure lunghi …
Max : Si ma pare che uno dei nostri chimici gli abbia detto
che a lavarli spesso si rovinano e quindi lava solo le punte…
Ivano : E io che mi stupivo del fatto che stasera fosse
stato il promotore della Zùlu Dance, ma direi a questo punto
che non c’è da stupirsi…(rivolto a Clara)
se non di te che ci stai ancora insieme…Su quel trike,
stasera, mi sembravate le brutte copie di Marta e Cesira
Anna : Marta e Cesira ?
Max : Lascia perdere, stiamo parlando di alta cultura,
tu hai troppo da fare tra spazzolini da denti volanti
e lamenti di Geremia
Anna continua a guardare senza capire
Ivano : Ma possibile che non hai mai letto Lupo Alberto ?
Anna : No (mortificata)
Clara : Eh! Dài .. Eva Kant e Diabolik ..
andiamo a dormire và ... (alzandosi)
Ivano e Max si fanno un gesto di intesa
ed escono di scena quasi fuggendo appena sentono Io vagabondo
seguiti da Anna.
Le luci cambiano,atmosfera intima…
Resta Clara, butta a terra la borsa sprofonda sul divanetto,
poi guarda i ranocchi, si alza e
abbraccia il suo principe ranocchio.
le luci si abbassano ancora resta un alone blu e solo una luce
su Clara che inizia a cantare
Quando grande tu sarai, su base
si siede sulla poltrona,
da un lato entra una figura d’uomo…
il ricordo di suo padre che canta una strofa
Clara è seduta avverte una presenza ma non vede e
non sente anche se cantano in duetto.
Clara si alza, ripone il ranocchio riordina gli oggetti,
lancia ancora uno sguardo alla poltrona,
dove c’ancora la figura del padre, ma senza vederlo,
riprende a cantare e esce di scena.
mentre sta uscendo incrocia una figura , è lei da ragazzina,
che entrando prosegue a cantare il brano,
come in una dissolvenza incrociata, da dove lei ha lasciato,
la figura di ragazzina raggiunge la figura del padre,
i due terminano di cantare insieme
In controluce rimane in scena la figura del padre e della figlia,
cantano in duetto abbracciati poi mano nella mano svaniscono nel buio
Buio
Scena XI
Si riaccendono le luci Squillo di citofono ripetuto
Entra in scena Clara assonnata in pigiama e risponde
Clara: Si? Chi è?Simone ……Simone, che ci fai qui a quest’ora?
Entrano in scena Max e Anna in pigiama
Max: Chi è?
Clara: (fa cenno di nulla) No eh, non che non puoi salire...
perché Max sta male, ha la febbre alta e non voglio disturbarlo
…si che ha la sua stanza ma ha bisogno di silenzio, non si può
…ah e allora scendo io, dammi due minuti ok?..si tra poco..ciao
Clara riattacca
Anna come intontita esce dall’altra quinta
come per andare in cucina
Max: Si può sapere chi è alle 8 e mezzo di domenica mattina?
E perché con te qualcuno deve sempre sentirsi male ?
Clara: E’ Simone
Max: Simone? Ma non avevi chiuso con lui tre mesi fa?
Anna entra in scena con qualcosa per la colazione
Anna : Di che segno è Simone ?
Clara : Leone
Anna : Immaginavo .. un prepotente e dispotico …
( ed esce di scena sempre per andare in cucina )
Max : Mi hai sentito ?… Non avevi chiuso ? ..
Clara: Si ma..ci stiamo risentendo da un po’
Max: Da un po’! dico ma ti sei dimenticata di come
si è comportato quell’uomo? E tu ancora lo stai a sentire…
e poi non sta con quell’altra ormai?
Clara: (esce dall’altra quinta per vestirsi)
Si ma è il suo solito giochetto, vuole tornare con me ma
finché non è sicuro che mi ha fatto scontare il fatto
che l’ho lasciato io, non la molla,
ah ma questa volta glielo lascio credere e poi vedrà…
rientra in scena in tuta
Ivano entra in scena anche lui in pigiama
Ivano: Deprecabile presentarsi all’alba di domenica
Max : Buongiorno baby, mi dispiace che ti
abbiano svegliato in modo così brutale, qui hanno tutti modi
così inurbani, vado a farti un caffè
Ivano annuisce, saluta con un mezzo mugugno
Anna che rientra in scena portando altre cose per la colazione
Max rientra in scena e anche Clara
Clara: Simone ha portato i cornetti…vabbè senti adesso
non ho tempo devo scendere (quasi sottovoce)
Max: Come, lasci quello da solo di là che magari
ci rimette i Nomadi?
Clara: (a voce alta verso la camera da letto )Rospo
perdonami ma devo scendere…( verso Max )
mescolare gli elementi,
sperimentare nuove combinazioni creare nuove molecole…
è la scienza che ce lo chiede come dice Anna...
Max disperato esce di scena
ma rientra ed esce più volte
portandosi la colazione con fare arrabbiato
mentre Anna lo aiuta, Clara rientra in scena
Clara: Grillo…
Max: Mmmm
Clara: Guarda che gli ho detto che devo andare a consolare
un amico che si è lasciato con la donna ed è talmente
disperato che non vuole vedere nessuno, io torno presto cià…
tuono entra in scena la Madre, e va a sedersi a tavola
Madre:Buongiorno …
(verso Clara) Dove vai già vestita ???
tutti la salutano e Anna le versa il caffè e
lei ringrazia ma tutti tacciono…
Clara: Eh! Mamy ho un amico qui sotto che sta male
perché si è lasciato con la donna ed è talmente disperato
che vado a consolarlo un attimo
mentre Max la guarda male ed esce di scena per andare
a prendere altre cose per la colazione e rientrare poco dopo
Madre: Ah!…Un altro impiastro…Di mattina presto
di domenica venire a disturbare la gente per bene !!!
Clara: Eh Mamy poveretto sta male…
(sta per uscire di scena)
Madre: Mmmhhh…senti prima che scendi mi dici
dove posso trovare il numero per chiamare un taxi
che a mezzogiorno ho il treno
Clara: Ehhh sulla rubrica alla T trovi il numero di un tipo
che fa servizio taxi …
Madre: Mmm
Io vagabondo
Tutti si guardano allucinati
Clara: Vabè io scendo …
Clara esce di scena mentre Max, Ivano e Anna
bevono dalla tazza e senza girarsi
fanno solo un cenno con la mano
come un saluto quasi disperato
La Madre invece mentre mangia fa cenni tipo
“Questo è proprio matto”
Controscene con la colazione con il sottofondo musicale
finchè Max esce di scena furibondo
Max: la musicaaa…
Madre: Ai miei tempi le persone così le ricoveravano
ma adesso non ci sono più nemmeno i manicomi !
la musica si attenua
Ivano: Condivido in pieno signora !!
Madre: Lei piuttosto ha dormito bene ? …
Ivano: Benissimo signora grazie e lei ?
Madre: Ah! Io … bene … come un papa !!
(continuando a fare colazione)
Max: (entrando in scena)Ma qualcuno sa dov’è finita
la padella per le homelette ? …
Anna: No!
Ivano: Ma figurati se io mi metto a smanettare in cucina ….
Max: Il Nomade è fuori discussione non sa neanche
guardare il latte !!
Madre:(alzandosi e rivolgendosi ad Ivano) Se lei avesse davvero
dormito bene…nel SUO letto…l’avrebbe trovata!…La padella
Tutti si guardano imbarazzati ed esce di scena,
accompagnata da un tuono
Anna: Ehhh io vado a vestirmi che tolgo il disturbo
(esce di scena di corsa)
Ivano : Ok…Io vado a farmi una doccia
(torna indietro e rivolto a Max che è ancora pietrificato)
che dici me li lavo i capelli ?…o resterò pelato! (esce di scena)
Max alza lo sguardo al cielo come per parlare con Dio
Max: Senti, prima che io disobbedisca al comandamento
NON UCCIDERE dammi la prova che ci sei,
e poi inventati qualcosa, ma fammi trovare il modo di buttare
fuori “il Nomade” da questa casa
(indicando al stanza dove c’è Matteo) che per fortuna
vedo che per Attila c’hai già pensato !!
(poi esce di scena con la colazione Musica ancora per un po’)
Scena XII
Clara entra di corsa con la busta dei cornetti in mano,
si accorge allo specchio che ha la camicetta abbottonata male,
la riaggiusta e si rimette a posto i capelli
poi esce di scena
Clara: ( fuori scena ) Rospo sono tornata…
Max rientra in scena,
guarda in alto come per ribadire la richiesta a Dio,
poi trova i cornetti e fa un cenno come dire - “almeno questi”-
Anna rientra in scena rivestita,
vede i cornetti anche lei e approfitta
Clara rientra in scena
Clara: Grillo io vado fuori tutto il giorno con Matteo,
torno tardi ciao, (gli dà un bacio) ciao Anna ci sentiamo domani (la bacia)
Mamy l’ho già salutata …scappo (ed esce di scena)
Max fa un gesto con la mano come saluto
ma non si volta e anche Anna
Anna: Ok, io me ne vado Max, grazie per la colazione
Max: Figurati! Offre la ditta Amati Amanti & Compagnia bella...
Anna silenziosamente si rimette cappello e giacca
ed esce di scena
Max: (guardando in alto)e tuRicordati…(esce di scena)
Scena XIII
tuono
Entra in scena la madre, ancora in pigiama e
và verso il telefono,
apre la rubrica e si capisce che fatica a leggere
Madre: Oh non si vede gnente, è scritto così piccolo!
Dico io se uno si deve mettere per forza gli occhiali…mah!
ah! Eccolo qua finalmente !…
Madre compone un numero. da un’altra parte.
Squillo di telefono
Si accende una luce dovec’è un un tavolinetto con un telefono,
arriva un uomo in canottiera. L’uomo risponde al telefono.
Più tardi viene raggiunto anche da una donna in camicia da notte
Uomo: (voce assonnata) Prontooo
Madre: Pronto buongiorno, senta io avrei bisogno
che lei mi venga a prendere alle 11,sotto casa mia,
guardi puntuale perchè
…perchè lo so io perché!
Uomo: Scusi… ma con chi parlo ?
Madre:(guardando verso il pubblico con fare interdetto)
scusi ma a lei cosa gliene importa di chi sono io !
Uomo: come che me ne frega… è lei che m’ ha chiamato !
Madre: Embè! E lei a tutte le persone che la chiamano
va' chiedendo chi è…?
Oh bella ! Ma tu guarda che pretese
ma quando mai si è sentito che se uno chiama uno come lei deve dire
quanti anni ha, dove abita, che ha fatto nella vita
e dove deve andare !
Uomo:…e sai quanto me ne frega a mede dove devi annà…
ma dico meviè a disturbàla domenica mattina
a quest’ora e io non dovrei nemmeno chiedere chi
me sta a rompe le… scatole !
Madre: Ah! Perciò siccome è domenica mattina
allora lei non vuole lavorare … ecco perchè va così male
questo paese, perchè non c’è più nessuno che
prende sul serio il proprio lavoro !
Uomo: Ma chi je l‘ha detto a lei che io non prendo sul serio
il mio lavoro !…Ma come se permette !
Madre: Ma se l’ha detto lei che siccome è domenica allora
non vuole lavorare mica l’ho detto io !…
mica ho la palla di vetro giovanotto
Uomo: E certo infatti è domenica mattina e io faccio come
me pare e nun lavoro… ma vedi un pò
se devo rendere conto a questa !
Madre: Eh! E certo non a me ma a tutti i suoi colleghi
che vanno a lavorare al posto suo, perchè lei invece
preferisce fare la bella vita!
Uomo: a signò…guardi che nessuno dei miei colleghi
lavora la domenica
Madre: Ah! Bene! E poi vi lamentate e fate pure gli scioperi
…ai miei tempi caro giovanotto, si pensava a lavorare…
LAVORARE ! fannulloni, buoni a gnente,
mangiapane a tradimento
Uomo: Aoh! Ma come te permetti, ma che me ne frega
de li tempi tua… i tempi de chicchennino !
Madre: Chicchennino? ! Vastaso, screanzato
come si permette di parlare così a una Signora
sopraggiunge una donna in vestaglia che si aggiunge al dialogo
Moglie: Amò…Ma chi è? Che d’è?
Uomo: Ma che ne sò è na cretina che oltre che ha rotto
a quest’ora nun vò manco dì chi è !
Madre: Cretina a mia…?! ma cretino ci sarà lei e sua moglie !
Moglie: Lasci perde mi marito sa!
Madre: Ma se lo tenga stretto suo marito!
Moglie: Ma insomma ma se po' sape' che voi da mi marito ?
Madre: Io voglio che venga alle 11 sotto casa mia !
Moglie: Ma chi te conosce !
Uomo: Ma guarda questa… ma come te permetti !
Madre. Ma voi come vi permettete
Moglie: Ma guarda sta vecchia bacucca, ce mancava
questa stamattina pe’ rovinamme aaa giornata…
Madre: E certo!… avete l’onore di essere chiamati
da una Signora come me per essere accompagnata
alla stazione e questo è il ringraziamento?…
Uomo: Ma penza te!!!… io mo me scapicollo a quest’ora,
de Domenica mattina pè accompagnà te alla stazione?…
ma che faccio er tassinaro io !
(silenzio, la madre torna a consultare la rubrica)
Madre: (tono totalmente diverso) Mi scusi…
ma lei non fa il tassista?
Uomo: Ma er tassinaro de che !…
Io sò Silverio Tassi e faccio o stagnaro…S-T-A-G-N-A-R-O!
e aaa domenica mattina vorrei avè er diritto de potè dormì
se nun te dispiace…ma guarda sta scema
Madre: (sguardo interdetto) Eh! Va bene ma c’è bisogno
di scaldarsi tanto ? Non è mica colpa mia se lei
si chiama Tassi e sulla rubrica sta vicino al numero dei tassì,
comunque continui pure a dormire , buonanotte !
riattacca la cornetta guardandola con rabbia
mentre si avvia verso la quinta di destra
esce di scena
tuono
l’uomo della coppia intanto riattacca la cornetta guardandola
con odio poi lui e la moglie uscendo di scena hanno
un piccolo battibecco
Uomo:… Ma guarda sta rincojonita!
C’hai ragione che sei na’ donna e nun m’hai dato l’indirizzo si no….
Moglie:… sinnò che?…tu rispondi sempre a tutti quelli
che chiamano…pure a domenica…
Uomo:… metti che se era un cliente…
Moglie:… e certo…mejo si era na’ cliente, così eri pronto a uscì…
Uomo:… ma mo’ me devi spiegà che c’entra un cliente…na cliente
Moglie:…e no cocco!…lo so io perché…
riannamo a letto che è meglio…
escono di scena si sente uno schiaffo
buio sulla coppia
Uomo:…Aiaaaa!!!
Scena XIV
Entra Ivano in scena in accappatoio, si guarda intorno
per essere certo che non c’è nessuno,
dallo stereo i Village People si mette a ballare, poi sente un rumore di trolley,
tuono
Ivano si accorge della Madre che se ne sta uscendo
si guardano e lui con aria molto susseguosa va a spegnere lo stereo esce
da dove è entrata lei facendo un timido segno di saluto mentre
la Madre resta sola in scena sbigottita
Madre: Una casa di pazzi !!!!…ma quelli veri però…
ho dovuto chiamare con il mio cellulare un Tassì…
una casa di pazzi con una rubrica da pazzi…
Buio ed esce di scena seguita da un tuono
Scena XV
sale la luce
Entra in scena Max
Max:(entra con cappello da cuoco in testa,
grembiule ed un mestolo e chiama ad alta voce) Ivano …Ivanooo
Ivano:(Ivano si affaccia dall’altra quinta sempre in accappatoio
ma con aria seria)Siiii !….
Max: Guarda baby ricominciamo tutto da capo,
facciamo finta che abbiamo dormito in campagna,
ha cantato il gallo e ci siamo svegliati
Ivano: (lo guarda con fare strano )lascia perdere, sto farneticando,
è il poco sonno… almeno una buona notizia però ce l’ho,
casa libera fino a stasera tardi, resti a pranzo ?….
Ivano : Ah! La giornata si fa più interessante ! Che mi prepari ?
Max : Vediamo .. bavette cozze e pecorino come piacciono a te ?
(Ivano annuisce soddisfatto)
ok rospo prima mi vado a fare una doccia ….
Ivano : Rospo?…Prego, come mi hai chiamato ?
Max : Rospo, Perché non ti piace come nomignolo?
Io sono il mago che ha tramutato il bel principe in rospo…
sì forse hai ragione sto straparlando, non farci caso è
la mancanza di sonno…a dopo baby…ciao
Ivano esce di scena mentre Max che nel frattempo
gli ha mollato in mano il mestolo, il cappelli e il grembiule
esce di scena dall’altra parte, si ferma, guarda di nuovo in alto
No! Non voglio neanche starti a sentire!…
il comandamento ATTI IMPURI dici?… no! è fuori discussione!
Buio
Scena XVI
Si alza la luce
Max è sul divano, sta leggendo i programmi TV
commentandoli con sarcasmo,
poi con il telecomando in mano accende il televisore
Clara rientra lentamente in scena,
è stranita, butta la borsa, si siede sul divano e
si toglie le scarpe
Max: Brutta giornata gnoma?
Clara: Pessima!
Max: Cos’è hai saputo che il maniaco ti ha seguita per
tutto questo tempo e per vendicarsi ha raccontato a Matteo
che sei andata fuori con Dario e mangi i cornetti
in macchina con Simone?
Clara: No, li ho lasciati tutti e tre…
basta miscele esplosive per di più instabili...
Max: No, dimmi che non è vero? (lei annuisce) oddio tremo
già solo al pensiero di quali altre strane combinazioni
troverai per rimpiazzarli!
Clara: Non rimpiazzerò proprio nessuno, voglio stare sola!
Rivoglio la mia vita e forse anche il colore dei miei capelli…!!
Max: Ma allora mi devo proprio preoccupare!
Ora che avevi fatto tornare sana e piena di vita tutta
la tua famiglia sei tu quella che si sta ammalando davvero,
insomma hai proprio fatto strike in una botta sola…
e cosa gli hai raccontato?
Clara: Mi ha telefonato Dario mentre tornavo a casa
e straparlava di una telefonata di cui non ho capito
assolutamente nulla comunque ho perso la pazienza e gli ho
detto che il gioco non mi divertiva più, che si tenesse pure
la sua Silvana, così può riesumare i suoi sette anni di
fidanzamento in Tibet senza rimorsi di coscienza
Max: E come l’ha presa?
Clara: Mi ha rinfacciato di nuovo il regalo di Natale
Max: taccagno…
Clara: Poi sulla scia dell’onda sono passata a Simone
perché con lui me la dovevo togliere la soddisfazione di
dirgli in faccia quanto è ipocrita e che quell’altra se
la può anche sposare… perché mi sono solo divertita
con lui ultimamente… e che ne avevo pure altri due!
Max: Ah! ci sei andata pesante con lui, d’altronde
se lo meritava, uno che sveglia la gente alle otto e mezzo
di domenica mattina non è degno di rispetto!
(lei lo guarda storto) e…. a Matteo?
Clara: Con lui sono stata più soft, in fondo a parte
le sue piccole stranezze, non mi ha mai fatto del male…
e così gli ho detto che da un mese vado da una psicanalista
perché sto in crisi depressiva e non sono in grado
di portare avanti una storia in questo momento…
Max: Ma c’era bisogno d’inventare una balla così grossa?
Clara: Per forza, sono stata costretta, quando gli ho detto
che ero in crisi, voleva a tutti i costi convincermi
ad andare in Portogallo per distrarmi e così gli ho detto
che non era possibile perché la mia psicanalista vuole che
vada per due settimane nella sua clinica
Max: La clinica psichiatrica! E dove andrai a sbattere
le corna gnoma per due dico due settimane…e l’ufficio?
Clara: Vabbè vorrà dire che è la volta buona che
mi prendo le ferie arretrate per andarmene
finalmente a Santo Domingo
Max:…e no, dopo i Nomadi, salsa e merengue tutto il giorno
mi rifiuto, piuttosto mi cerco un’altra casa…
Clara: (ride) Ma stai tranquillo grillo,
non ho intenzione di portarmi proprio nessuno, voglio stare sola
Squilla il telefono, si guardano
Clara: Capisci bene che io non posso rispondere
Max con aria disperata risponde
Max: Pronto? Ah, ciao Matteo, ehhh no, riposa, si, era distrutta
…lo so….lo so…non ti ho detto niente perché…
non sapevo proprio come…
…eh ma io glielo dicevo “ NON FINGERE CHE POI SEMBRA
PROPRIO CHE STAI BENE E INVECE NO
E ALLORA E’ MEGLIO DIRLO“…(tutto d’un fiato)
a…..appunto, eh già sono disgrazie… si…no, no,
non possiamo fare niente, ora andrà in questa clinica
e speriamo che…e beh presto, il tempo di fare
i….biglietti…NO ! .. come si chiamano ah…i ticket per il ricovero…
…mah…Eh !sono disgrazie! ora devo salutarti Matteo,
sai tante volte avesse bisogno della …pillola … per il mal di testa…
…la testa … si … si .. io quella testa gliela staccarei !
…. No .no .. .dicevo per non farle sentire il dolore
…Eh! …Eh! ..grazie..si ti farò sapere…si ciao
(riattacca) il gatto e la volpe in confronto a noi sono
2 suffragette dell’Esercito della Salvezza…
(torna sul divano)
tutta la telefonata è con controscene di Clara che cerca di far capire a Max cosa deve dire mentre lui non capisce e dice cose sbagliate che deve poi recuperare mentre Clara si arrabbia sempre di più e continua a fare il gesto di tagliare la telefonata …
Clara: (sorride) Grazie!
Max: (sedendosi sul divano)Lo so che Simone
te l’ha strappato il cuore ma non è così che
curerai le ferite, così ti fai solo più male
Clara: ( sedendosi anche lei sul divano e con in braccio
il pupazzo del ranocchio lo aziona)
Dovrai baciare molti uomini prima di trovare il tuo principe
Ah che guaio avere un grillo parlante in casa…
Max: Senti gnoma, ho sentito il mio amico Sergio,
mi ha detto che lo hai chiamato e gli hai detto di trasferirsi qui.
Clara: Si, ho deciso che dò in affitto la stanza,
almeno non avrò neanche più la possibilità di usarla
quell'altra stanza…sei contento? Ci tenevi tanto…
Max: E brava la gnoma ! Hai preso la decisione più giusta
e poi due soldi in più non fanno mai male che qua
stiamo sempre in bolletta…Vedrai che ti piacerà
il mio amico Sergio, intanto non è un libraio ma lavora
in una casa editrice come Editor, certo non ha nulla
a che vedere con gli esemplari di sesso maschile
a cui ultimamente ci hai abituato, Sergio è il classico
bravo ragazzo colto e di buoni valori, potrei dire
un uomo d’altri tempi ma non uno monòtono eh!
Clara: Ma dì un po’ non è che niente, niente t’interessa…
Max: Io sono un tipo fedele ! E poi te l'ho detto
è un tipo all'antica...pensa gli piacciono ancora le donne...!
Clara: Va bene, va bene….scusa…(sospiro)
Lo so che hai ragione tu, grillo, io il cuore
l’ho chiuso in un cassetto giurando di non indossarlo mai più,
ma oggi ho capito una cosa importante,
che non potrò farlo ancora per molto, in fondo
il mio cuore mi manca…domani però eh, non stasera,
stasera sai che faccio grillo… non esco, sto con te,
ci vediamo la TV insieme, come fossimo una coppia vera...
mi metto comoda e torno …
Max: Fai come se fossi a casa tua …
Clara si alza per andare a cambiarsi ma nota uno
scatolone con dei libri, lo prende, torna indietro e comincia
a rovistare
Clara: Che roba è questa?
Max : Sono alcune cose di Sergio, glielo hai detto tu al telefono
che poteva venire a stare qui, e lui ha cominciato
il “trasloco”…ma non ti ricordi?
Clara: Hai ragione, hai ragione tu, come al solito…
lo avevo dimenticato.
Clara prende alcuni dei libri per guardarli incuriosita
Clara: spero che “uno normale”, come dici tu,
si trovi bene qui con noi, e poi come si dice:
- “gli amici dei miei amici...sono miei amici”-...
Max : ...ma certo gnoma, pensa che quando è passato
a lasciare queste poche cose mi ha detto :
-“ ma se stasera torno un po’ sul tardi pensi che
la Signora Clara possa aversene a male..?”-
Clara: (guardandosi intorno) Va be’ che c’ho i capelli bianchi….
e chi sarebbe 'sta Signora Clara!
Per piacere non cominciamo così...
non sarò nella mia forma migliore, ma Signora Clara
mi sembra eccessivo...sembra il nome di una di quelle
redattrici anziane alle quali si rivolgono per i consigli i
“cuori solitari” sulle riviste tipo Confidenze...
i due scoppiano a ridere, molto divertiti
Clara comincia a guardare i titoli poi ad un tratto
si ferma di colpo
sgrana gli occhi come se avesse visto un fantasma
in sottofondo la musica di Quando grande tu sarai
Clara: Oh mio Dio... non può essere...
guarda Max : -”ll Principe Ranocchio”-
Come può...mio papà...uguale...non ci posso credere...
Clara visibilmente turbata,
farfuglia frasi poi ammutolisce,
poi fissa il libro, poi il pupazzo,
poi ancora il libro e poi il pupazzo e così via...
Clara si riprende e stringe al cuore il libro di favole
mentre Max le fa vento con un altro libro, poi si accoccola
sulle ginocchia di Max
Clara: ...no non preoccuparti, sto bene, sto bene…
è la solita vecchia storia... lo sai che da bambina
avevo un libro di favole come questo al quale
ero molto legata...e allora…
Max: (La guarda e si rende conto che il suo amico l’ha colpita)
e allora...adesso ho capito una cosa importante gnoma…
Clara: ...e cioè cosa?
Max: che Dio esiste...
(guarda in alto e fa un sorriso di ringraziamento)
...dài guardiamo la TV...?
Clara:che c'è, da vedere?
Max: ...il solito “Pretty Woman”, mi pare...
Clara:...mi piace, mi piace...mi piace sempre...
è così....così...
Max:...romantico...?
Clara:...sì, sì, sì… però senti ma com’è ,
sì insomma ma che tipo è ‘sto Sergio!
Max:...Un bel tipo, fa anche teatro...
Clara:...mi piace, interessante…e che altro?
Max:...ma insomma lo vediamo o no ‘sto film...?
Avrai tutto il tempo che vuoi per conoscerlo,
il tuo Principe Ranocchio !
Clara:... Seeee ….. è vero che mi ha riportato
il libro di mio padre ma per essere
davvero il mio Principe Ranocchio,
dovrebbe fare come Richard Gere nel film,
arrivare all’improvviso proprio quando meno me lo aspetto ….
Campanello
Clara e Max si guardano stupiti. Clara stringe al cuore il libro,
tutto si fa buio lasciando illuminato in un angolo,
solo il pupazzo vestito da Principe
parte la musica del film Pretty Woman
Buio.
si riaccende la luce solo sulla poltrona dove troviamo
seduta la figura del Padre, con il pupazzo in mano si alza raggiunge il centro…
Padre ( con aria sorniona):…Lo sapevo… ero certo che prima o poi…lo trovava ..il Principe Ranocchio…
Strizza l’occhio al pubblico ed esce di scena
BUIO
FINE