Il sogno di un angelo… il sorriso di un bambino

Stampa questo copione

MUSICAL RITMICO-MELODICO

PICCOLO MUSICAL RITMICO-MELODICO

(sui Diritti dei Bambini)

“IL SOGNO DI UN ANGELO...

IL SORRISO DI UN BAMBINO”

Per Bambini della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria

di  Rino TETA

rino.teta@tiscali.it

Per la realizzazione di questo  “Piccolo Musical Ritmico-Melodico” si possono utilizzare brani a piacere sempre rispettando le indicazioni preposte nel Copione. I personaggi, oltre a realizzare delle coreografie o dei piccoli balletti, possono accompagnare i brani utilizzando degli strumenti ritmici (tamburello, maracas, legnetti, ecc.) rendendo la rappresentazione più interessante. Ogni scena prevede un gruppo di bambini che recitano, ballano e cantano separatamente e che poi, nel finale, si ritroveranno a suonare e ballare insieme. Filo conduttore di tutto il Musical è l’Angelo ARIEL che ha un ruolo molto importante nell’ambito di tutte le scene. 

PERSONAGGI:

1.NARRATORE e/o NARRATRICE

2.L’ANGELO “ARIEL”

3.CAPO DEGLI ANGELI

4.ABITANTI dei BALCANI

5.ABITANTI di  NEW ORLEANS

6.ABITANTI della CINA

7.ABITANTI della  NUOVA ZELANDA

8.ABITANTI del  BRASILE

9.ABITANTI dell’INGHILTERRA

10.Il PRESIDENTE della Comunità Europea

11.ABITANTI dell’AFRICA

12.ABITANTI del POLO NORD

NARRATORE e/o NARRATRICE

Questa è la storia di un Angelo di nome Ariel e il suo sogno fatto di dolci e “toccanti” avventure in giro per il mondo.  Tutto è iniziato così.....

MUSICA di SOTTOFONDO  (genere “Fantastico”)

Ariel era un Angelo davvero particolare: buono, dolce, sensibile, estremamente curioso ma forse un po’ troppo vivace. Faceva scherzi a tutti, anche nei momenti meno opportuni...momenti in cui non si poteva proprio scherzare.

Difatti un bel giorno, durante una riunione fra tutti gli Angeli del cielo organizzata dal capo degli Angeli, il nostro caro Ariel era tutto preso a giocherellare con le proprie ali, mostrando disinteresse all’argomento della riunione: si parlava di infanzia, di comportamenti, di differenze e soprattutto si parlava di “Diritti dei bambini”.

Il capo degli Angeli, non potendone più di quell’atteggiamento superficiale disse:

- CAPO DEGLI ANGELI: Adesso basta! Sei insopportabile!

- L’ANGELO:   mah...capo degli angeli..io non ho fatto nulla!

- CAPO DEGLI ANGELI: Non è vero..tu eri completamente distratto! Non vedi che quello di cui stiamo parlando è molto importante?

- L’ANGELO:   Veramente...non saprei...anzi..non so!

- CAPO DEGLI ANGELI: Complimenti, così si comporta un Angelo? Tutto questo è sbagliatissimo...

- L’ANGELO:  Perché? Cos’ho fatto?

- CAPO DEGLI ANGELI:  Stavamo parlando di bambini, di diritti e questo argomento è una cosa seria...e tu?...giocavi...

- L’ANGELO:   Ma....io...

- CAPO DEGLI ANGELI:  Niente Ma! Sei in punizione...vattene a letto!!!

- L’ANGELO:   Però...io...

- CAPO DEGLI ANGELI:  Ho detto a letto.....E senza discutere! 

L’Angelo Ariel tutto desolato se ne andò in camera e, infilatosi il pigiamino, si mise a letto un po’ amareggiato, ma  non curante della gravità della propria azione.

Il sonno abbracciò il piccolo angioletto e lo trasportò nel suo mondo....

MUSICA:   NINNA NANNA

Però....sarà stato l’acceso rimprovero, sarà stato il senso di colpa che pian piano lo assaliva, ma il suo non fu un riposo tranquillo: l’Angelo Ariel divenne protagonista di un sogno che lo toccò profondamente nel cuore e nell’anima....

MUSICA:  NINNA NANNA DISTORTA (suonata in tonalità minore)

Ora vi racconto il sogno... 

Si ritrovò a volare sopra il mondo, passando da una città all’altra in un battibaleno...come se fosse il padrone di tutto il  cielo. Volava da Nord a Sud, da Est ad Ovest passando per piccole e grandi città di ogni nazione e di ogni continente.

Ad un certo punto, attirato da un bagliore e da una melodia particolare, decise di scendere sulla terra ferma. Arrivò nei BALCANI, terra fredda ma ricca di tradizioni, dove, in un paesino ai piedi di una montagna,  incontrò un gruppo di bambini che stava giocando....l’Angioletto si avvicinò e chiese loro:

- L’ANGELO:  Ciao Bambini...sono un Angelo e mi chiamo Ariel stavo facendo un giro e la vostra musica ha attirato la  mia attenzione.

- BAMBINI:  Benvenuto tra noi, Ariel! Si stavamo suonando un po’ anche perché così ci riscaldiamo, visto che qui l’inverno è molto freddo...

- L’ANGELO:  Ma...non è meglio stare dentro casa al calduccio?

- BAMBINI:  Purtroppo non abbiamo molto, e a volte anche il solo riscaldarci è un problema...

- L’ANGELO:  Mi dispiace tanto...

- BAMBINI:  Però la Musica per noi è vita e sperando in un futuro migliore ci accontentiamo di quello che abbiamo, e spesso ci ritroviamo a suonare e ballare insieme. Quindi unisciti a noi in questa canzone...

MUSICA:  Genere  ETNICO dei Balcani

- L’ANGELO:  Quanto è stato divertente! La vostra però è una storia un po’ triste...

- BAMBINI:  Non è solo la nostra storia, ma riguarda molti bambini...in tutto il mondo!

- L’ANGELO:  Davvero? Veramente io....non ne sapevo nulla!

- BAMBINI:  Quindi devi volare in altre zone del mondo e conoscere altri bambini, proprio come noi....

- L’ANGELO:  Si, avete perfettamente ragione! Parto immediatamente!

E così fece! Quelle parole avevano toccato profondamente il nostro Angioletto, che cominciò a volare a più non posso. Venne nuovamente attratto da elementi musicali....questa volta un ritmo travolgente accese in lui una notevole curiosità, atterrò negli Stati Uniti, più precisamente nella città di NEW ORLEANS, patria della “musica nera” proprio nel bel  mezzo di una festa....

Anche in questo luogo vide bambini disagiati, che non avevano nulla, ma dal loro volto traspariva tanta gioia di vivere, segno che la musica per loro era un toccasana....

MUSICA:  Genere  JAZZ

Riprese il suo viaggio in direzione Ovest. Un particolare tintinnio attirò la sua attenzione che giungeva da uno strano edificio, un tempio dove dei bambini stavano pregando prima di riprendere a lavorare: era arrivato in CINA....

MUSICA:   Genere PENTAFONICO ORIENTALE

L’Angelo li salutò e chiese loro:

- L’ANGELO:  Ciao bambini, sono Ariel e sono un Angelo. Cosa state facendo?

- BAMBINI:  Ciao a te Ariel; in verità ne approfittavamo per pregare prima di tornare al lavoro, perché per mangiare dobbiamo lavorare.

- L’ANGELO:  Ma non siete troppo piccoli per lavorare?

- BAMBINI:  Si, è vero! Però i nostri genitori non hanno troppi soldini e quindi dobbiamo lavorare anche noi..per vivere!

L’Angelo a queste parole si commosse e salutandoli riprese il suo volo....direzione Sud.  Arrivò in Oceania, in NUOVA ZELANDA. Qui girò tra le varie popolazioni e si soffermò ad ascoltare una melodia molto caratteristica...

MUSICA:  Genere ETNICO dell’Oceania

Quella melodia risollevò un poco il morale del piccolo Ariel.  Riprese il suo “giro del mondo” per constatare come vivevano le varie popolazioni mondiali, specialmente i bambini.  Venne nuovamente attratto da elementi musicali....questa volta un ritmo travolgente accese in lui una notevole curiosità, atterrò in BRASILE proprio in  mezzo a un grandissimo gruppo di bambini che suonavano e ballavano in modo sfrenato... Intorno a loro c’erano solo tante capanne, delle baracche piccole e sporche..

L’Angelo si avvicinò ai bambini e chiese loro:

- L’ANGELO:  Ciao bambini, sono un Angelo e mi chiamo Ariel. Dove mi trovo in questo momento? 

- BAMBINI: Ciao a te...sei in Brasile....nelle Favelas...

- L’ANGELO:  Ma intorno a voi non c’è niente....come fate?

- BAMBINI:  Si, è vero! Non c’è niente...però noi ci arrangiamo e speriamo in un aiuto da parte di altri popoli...nel frattempo suoniamo e creiamo musica, una bella musica, fatta di ritmi travolgenti che piacciono a tutto il mondo! Perché non balli con noi?

MUSICA:  Genere SALSA o MERENGUE

“Che musica straordinaria”, esclamò il nostro protagonista e tanto dalla stanchezza si sdraiò su una nuvola per schiacciare un pisolino. Qui iniziò a pensare al giro effettuato fino a quel punto e cominciò ad immaginare che tutti i bambini del mondo potevano fare un bel  Girotondo Colorato.

MUSICA:  Canzone CANTATA dai protagonisti:     

GIROTONDO  COLORATO   (Testo di Francesco Rinaldi)

L’Angelo Ariel essendosi riposato riprese il suo “viaggio istruttivo”. Attraversò grandi mari e montagne molto alte fino a che in una distesa tutta verde, una musica soave lo rapì. Aveva un ritmo insolito e allo stesso tempo molto dolce, era una valzer, ma un po’ più lento: era un Valzer Inglese eseguito meravigliosamente da bambini......(INGHILTERRA)

MUSICA:   VALZER INGLESE

In questo luogo, il nostro protagonista rimase molto perplesso e scese subito tra questo gruppo di bambini a chiedere informazioni.

- L’ANGELO:  Buongiorno bambini, sono un Angelo e mi chiamo Ariel. Posso farvi una domanda?

- BAMBINI: Hey fratello!  Spara pure...

- L’ANGELO:  Ma dove mi trovo?  Vedo che intorno a voi tutto sembra così bello, grandi case, molte luci, cibo dappertutto...

- BAMBINI:  Sei a Londra, capitale dell’Inghilterra, una delle città più ricche e più “IN” del mondo! Quello che cerchi, qua c’è...e costa solo poche sterline! Vuoi comprarti qualcosa, hai delle sterline???

- L’ANGELO:  Sterline?  E che sono le sterline?

- BAMBINI: Ma dove vivi....qua se vuoi mangiare devi dare in cambio dei soldi, delle sterline...capito?

- L’ANGELO:  Si...si...capito!  Quindi è tutto così facile...con le sterline posso avere in cambio cibo, acqua e un po’ di felicità per tutti i bambini del mondo. Ma...a chi potrei chiedere dei soldi? 

- BAMBINI: Guarda puoi chiederli alla Comunità Europea.

- L’ANGELO:  Avete avuto proprio una bella idea...ora vado.

E così fece...si precipitò in un batter d’occhio alla sede della comunità europea....

MUSICA:    INNO ALLA GIOIA   (Beethoven)

Arrivò lì e cercò subito l’autorevole presidente per discutere della sua “soluzione ai problemi del mondo”.  Ma il colloquio non ebbe gli esiti sperati....Il presidente spiegò all’Angioletto le problematiche, i piani d’azione e le strategie che si stavano attuando per risolvere il tutto. Si era già proceduto alla realizzazione nell’anno 1989 della Convenzione dei Diritti dei Bambini e si stava cercando di “combattere” per garantire i bisogni primari a tutti i bambini specialmente a quelli dell’AFRICA.

A queste parole, rasserenanti per modo di dire, il nostro protagonista riprese il suo volo volendo proprio constatare le condizioni in cui vivevano i bambini africani. Arrivò lì e lo scenario fu sconvolgente, tanto da non avere il coraggio di scendere tra di loro, si limitò solo a guardarli eseguire un loro brano caratteristico....

MUSICA:   Genere  MUSICA  TRIBALE

Il caldo africano cominciava ad essere soffocante anche per Ariel e quindi riprendendo il viaggio cercò un posto in cui il clima era migliore.  Vide un’enorme distesa bianca e dato che peccava di curiosità, decise di andare a vedere di cosa si trattava.  Appena giunto lì, si ritrovò circondato da neve e strati immensi di giacchio, era atterrato al POLO NORD. Vide un gruppo di persone e si avvicinò loro per avere informazioni.

 - L’ANGELO:  Salve a tutti sono Ariel e sono un Angelo. Vorrei sapere dove mi trovo, visto che fa molto freddo.

- BAMBINI: Salve a te piccolo Angelo. Sei al Polo Nord!

- L’ANGELO:  Ma...voi non avete freddo?

- BAMBINI: No, noi non abbiamo freddo, siamo abituati; siamo un popolo di Eschimesi!

- L’ANGELO:  Se volete posso darvi una mano...magari con un po’ di caldo in più...

- BAMBINI: Noi non temiamo il freddo e neanche ci trasferiamo perché  amiamo la nostra terra....Noi siamo diversi...non abbiamo “difetti”, anzi...se vogliamo...noi siamo “perfetti”...e, incuranti del piccolo angelo, si misero a suonare.

MUSICA:   Genere  ETNICO del Polo Nord (in alternativa si può inserire un altro brano di genere “Fantastico”)

A quelle parole l’Angelo iniziò a pensare....a pensare....la sua mente cercava di capire che cosa rappresentassero le parole “difetti” e “perfetti”...ad un certo punto una musica catturò la sua attenzione...

MUSICA:  Canzone CANTATA dai protagonisti:     

DIFETTI   PERFETTI   (Testo di Francesco Rinaldi)

Questo brano fece svegliare di soprassalto il piccolo Angelo Ariel.  Tutto il sogno gli sembrò così reale, sentiva ancora addosso quell’emozione che l’incontro con i vari bambini del mondo aveva suscitato in lui, tanto da farlo alzare e correre nella stanza dell’Angelo CAPO. Arrivato lì, gli raccontò tutto nei minimi dettagli, come se l’avesse vissuto veramente. Ogni piccolo particolare veniva illustrato minuziosamente e chiese al Capo degli Angeli quale fosse la soluzione più adeguata. Lui non seppe rispondergli, però gli diede un consiglio:  gli consigliò di “combattere sempre” affinché tutti rispettassero i bambini e i loro diritti. L’Angelo Ariel, carico di fiducia, speranza e tenacia volò per il mondo dicendo ai bambini di ogni razza e di ogni colore che era ora di lottare contro tutto e tutti:  era ora di “marciare” per far rispettare i DIRITTI DEI BAMBINI.

MUSICA:  Canzone CANTATA da tutti i protagonisti:      

LA MARCIA DEI DIRITTI  (Testo di Francesco Rinaldi)