Il tracollo

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Il tracollo

di

Pietro de Silva


(Francesco è impegnato in una telefonata. 
Sul divano è in fremente attesa un attore al quale Francesco deve fare un provino su parte.L’attore è visibilmente imbarazzato e si guarda intorno smarrito....si presume che Francesco ancora non lo abbia degnato di uno sguardo poichè è troppo pieno d’impegni...)

Francesco:
(Al telefono)
Siae....?...La Sez. DOR per cortesia...sì grazie...attendo in linea...(poi all’attore) Scusami...un po' di pazienza...poi sono da te...sai se non si sbrigano adesso queste faccende...ho un arretrato di cose da fare che non finisce più...se poi vuoi dare uno sguardo al monologo...così ti fai un idea di come affrontare il personaggio...

Attore:
(con un foglio in mano) Certo...

Francesco:
Non impostare niente...conosco come sono fatti gli attori...poi magari te ne esci con delle intonazioni del cazzo e mi fai girare i coglioni...leggi e basta...

Attore:
Come vuoi...

Francesco:
Come vuole...

Attore:
Come vuole...chi?!

Francesco:
Come vuole...non come vuoi! Gradirei mi si desse del lei...

(l’attore resta incredulo e un po' intimorito, con i fogli in mano)

Francesco:
(Al telefono) 
Sez. DOR? Ah...bene...un informazione...cortesemente...io sono Francesco Altomonte , vorrei sapere se possibile se nell’ultimo trimestre ho maturato diritti d’autore...se può dare uno sguardo al terminale...grazie...sì attendo...

Attore:
(Guardando una fotografia attaccata al muro)
Quella è una foto autografata con dedica di Eduardo...?!

Francesco:
Sì...”Le voci di dentro” nel ‘77 all’Eliseo...ti ho detto di leggere! Almeno per capire il senso...cosa c’entra adesso Eduardo...?

Attore:
No...era una curiosità...(dopo una lunga pausa)
e com’era Eduardo? E’ vero come dicono che fosse una belva?


Francesco:
Io sono peggio...se è per questo!!! E comunque le curiosità tientele per te...un po' di discrezione...non vedi che stò al telefono, per Dio!

Attore:
Scusi...

Francesco:
(Al telefono)
Sì...mi dica...ah...bene...come solo dieci rappresentazioni...?
Tutte in Lucania! ?Ma che compagnia è?...la filodrammatica dei fratelli Sugna?...Ma che testo hanno rappresentato?....”I tormenti di Socrate”...!!!(fra sè) Porca puttana...me l’avranno rovinato...!(Poi al telefono) Ma mi può dire almeno l’ammontare dei diritti...!...Come ,non può comunicarmelo.!?...Saranno pure soldi miei...o no!?...Ma chi se ne frega della legge sulla privacy...mi dica almeno se è una somma consistente...come poca roba!!?(Spazientito)
...Va bene...va bene...faccia come vuole...io la faccio rimuovere se voglio...ho degli addentellati a Via Po...in direzione...mi basta una telefonata...e la mando a controllare i biglietti a Orgosolo! (Attacca) Fanculo!...
(poi all’attore) Ho scritto 36 fra commedie e drammi...più di sessanta monologhi e mi vengono a dire che in tre mesi...solo una mia opera è stata rappresentata a Matera...”I tormenti di Socrate”...peraltro un capolavoro...messo in scena dai fratelli Sugna!....Ma a chi vogliono prendere per il culo!...(dopo una lunga pausa tormentata)...Conosci per caso...questi Sugna...?

Attore:
A dire il vero...no...

Francesco:
No...perchè in provincia...capisci...queste compagnie...magari fanno incassi...e qualcosa me ne viene...e anche se fanno una regia di merda...lì allo sprofondo non c’è stampa...non c’è niente....solo i sassi a Matera!Capisci? Non mi sputtano...Anche se vengono stroncati ferocemente non lo viene a sapere il cazzo di nessuno!..Speriamo solo non vadano in Tournee...
Mi chiedo come abbiano preso questo testo senza chiedermi il permesso...
Va bè veniamo a noi...allora hai letto qualcosa...del pezzo?

(Si sente un rumore di chiavistello ed entra in scena Cristina con ottomila buste pacchi e pacchettini)



Cristina:
Francesco...dammi una mano a scaricare la spesa dalla macchina...

Francesco:
Non vedi che stò lavorando...



Cristina:
C’è il portabagagli aperto e io se non telefono subito alla circoscrizione entro cinque minuti non mi prendono più Piersimone alle medie! E’ l’ultimo giorno...

Francesco:
Porca puttana...ho duecentomila attori da vedere...mancano dieci giorni alla rassegna...fra cinque minuti ne arriva un altra...come cacchio faccio...?!

Cristina:
Non me ne può fregare di meno della tua rassegna !Ti facevi le prove da un altra parte...se stai qua collabori!

Francesco:
(All’attore) Orca Puttana....questa quando si impunta...non ci sono cazzi! (all’attore)Torno subito...(In quinta a Cristina) Ti sei ricordata la birra?(esce)



Cristina:
(In quinta) Te la compri te la birra! Io non ci ho tempo...devo comprare l’essenziale...

Francesco:
(Con la voce in lontananza)
L’essenziale di questa minchia! Quei cazzo di cerali e risi integrali! ne abbiamo la cucina piena!

Cristina:
(Fuori campo)
Da quant’è che devi schiodarti da qui! A casa tua ti puoi comprare quattrocento casse di birra!

Francesco:
(Fuori campo)
Questa “è” casa mia...chiaro...!E me ne vado solo quando mi pare...e se mi pare...!

Cristina:
(F.C.)
Levami le mani di dosso o ti dò una gomitata sui coglioni...

Francesco:
(F.C.)
Cosa dai tu...?! Cosa dai...?


Cristina:
(F.C.)
Stronzo! 
(Gli sbatte la porta in faccia, Francesco è rimasto fuori...a questa discussione ha assistito allibito e atterrito l’attore)

Francesco:
(F.C.)
Apri...apri....Guarda che ti conviene aprire!!!

Cristina:
(rientrando in scena)
Scarica la roba e poi se ne parla!




Francesco:
(F.C.)
Apri o ti gonfio...(Cristina non risponde, poi Francesco si rivolge all’attore) Carbonazzi...Carbonazzi!

Attore:
Si....?

Francesco:
Carbonazzi...apri per cortesia...?

Attore:
(A Cristina)
Apro...?

Cristina:
Non ci provare!

Francesco:
Carbonazzi...apri Santa Madonna!...Se vuoi avere qualche speranza di fare la rassegna apri...!

Attore:
Io aprirei ma c’è sua moglie che non vuole...

Francesco:
Ok Cristina...vado a prendere la spesa...ma quant’è vero Iddio che questa te la faccio pagare...



Cristina:
(all’attore)
Non ci fare caso sbraita, urla...ma qui dentro conta come il due di coppe...

Attore:
...O il tre a bastoni...(Sorridendo)

Cristina:
Chi ti autorizza a prenderti questa confidenza...?!

Attore:
(spiazzato)...No...era per alleggerire il clima...

Cristina:
Cosa c’è da alleggerire!?Qui ci stiamo scannando e ti metti a fare dello spirito!?

(Bussano alla porta)



Cristina:
(Uscendo in quinta)
Arrivo...arrivo...

Ufficiale Giudiziario:
(In quinta f.c.)
Altomonte?

Cristina:
Veramente...Perani...Altomonte è il mio convivente...dica!

Ufficiale:
Le devo notificare una procedura esecutiva di pignoramento...mi fa entrare per cortesia...?

Cristina:
Prego...

(Entra in scena Cristina con un ufficiale giudiziario con tanto di cartelle)

Cristina:
Non capisco...di cosa si tratta!?

Ufficiale:
Semplice...si tratta di versamenti Irpef, Ici,Ilor e Iciap che vanno dall’89 al ‘96 compreso mai effettuati appunto dal Sig. Altomonte...

Cristina:
Aspetti un attimo...(Esce poi f.c.) Francescoooo!

Francesco:
(f.c.)Cosa urli...! Cosa urli!!! Sono qua!

(Francesco rientra sovraccarico di buste della spesa stracolme insieme a Cristina)

Cristina:
C’è qui il signore che è venuto per il pignoramento...

Francesco:
Cosa!?

Ufficiale:
Non so cosa dirle qui ho due cartelle per l’ammontare complessivamente di lire 26.755.565 comprensivi di interessi di mora, compensi per riscossione coattiva e diritti di procedura esecutiva...siamo al terzo sollecito...ma il versamento risulta assolutamente inevaso...se vuole controllare lei stesso...

Francesco:
(Prende i fogli in mano incredulo)
Ma è assurdo...

Ufficiale:
Se vuole può fare ricorso ma non è certamente esonerato dal pagamento dei tributi alle scadenze stabilite.

Francesco:
(Visibilmente contrariato) Vale a dire!?


Ufficiale:
(Risoluto, calmo, cortese e al contempo deciso)
Vale a dire che se non versa questa somma con assegno in questo istante io devo procedere al pignoramento dei mobili .

Francesco:
26.OOO.OOO!!! Ma è una follia!Santa Madonna ma l’Iciap è stata abolita!

Ufficiale:
Intanto l’Iciap è solo una voce dei tributi non versati e poi l’esenzione non è certo retroattiva!

Francesco:
Ma chi cazzo ce li ha 26.000.000!!!?



Ufficiale:
Sig. Altomonte non voglio entrare nel merito delle sue possibilità economiche se è impossibilitato a pagare è
libero di farlo ma a questo punto io devo procedere...

Cristina:
Cosa procede ?!Questa è casa mia...Francesco è uno spiantato...non ha residenza qui..tutto il mobilio è di mia proprietà e lui è un concubino di merda!

Francesco:
Cosa di tua proprietà! ?Cosa?!Anni di culo, tutte le scritture erano le mie...tutti i diritti d’autore...tutti i soldi delle Tournee...cosa hai messo tu!!!?Solo perchè tuo padre ti ha pagato il mutuo per venti anni!

Cristina:
Te ne potevi stare a casa tua con i tuoi soldini in una monocamera a Borgata Fidene invece di rompere i coglioni a casa mia per venti anni sulle spalle mie con le tue rassegne inutili...
(Poi all’ufficiale riferendosi ad Francesco) Perchè lei deve sapere che questo soggetto sperpera i soldi del fido...perchè siamo fuori con l’accuso in banca...per fare delle rassegne in pieno Agosto in dei teatri roventi a spese mie!

Francesco:
Non la stia a sentire questa vaiassa! Anzi se vuole venire...fra cinque giorni debuttiamo al Teatro “Stanzette umide”...un piccolo sottoscala all’Ardeatino...con la decima rassegna dei “giovani saltimbanchi” (gli dà un invito) questo vale per un omaggio e una riduzione, ma lo prenda come promemoria, troverà me al botteghino e la faccio entrare anche con tre quattro amici assolutamente a gratis...sarete nostri ospiti graditissimi...è uno spettacolo delizioso...c’è molto da ridere!

Ufficiale:
(Incurante delle laide profferte ,procede deciso segnando con un lapis su una cartella i mobili da pignorare)
Quà c’è poco da ridere invece...allora procediamo...
Cassettiera in legno massello...pianola Hit Organ Bontempi...Tavolo in radica con cristallo a pianta centrale...lampadario d’ottone...cassapanca intarsiata...

Cristina:
No! La cassapanca è un ricordo della nonna!

Attore:
(Mortificatissimo dalla situazione si alza timidamente)
Se permettete io andrei...

Francesco:
(Lo spinge su una spalle e lo risbatte sul divanetto)
Tu non vai da nessuna parte...

Ufficiale:
Divanetto in similpelle...libreria in noce...

Cristina:
Ma lei non è autorizzato a procedere! Il Sig. Altomonte non è residente qui! E’ solo uno sgradito ospite temporaneo... Questa è tutta roba mia!

Francesco:
(Indispettito)
Come temporaneo! ?Cacchio, ci sto da più di venti anni!

Ufficiale:
(A Cristina) La informo che in caso di recidiva si può procedere anche verso terzi...visto che al suo domicilio abituale il sig.Altomonte era irreperibile e i fratelli ci hanno indicato che abitava qui...da più di venti anni...per l’appunto.

Cristina:
(Ad Francesco) e bravi i tuoi fratelli ,sporche spiacce e stronzi fenomenali...(All’ufficiale) Senta...se lo porti in galera...e la smetta di appuntare su quel taccuino i mobili di mia proprietà!

Ufficiale:
(Inflessibile) Orologio da muro in cristallo...videoregistratore Toshiba....decoder telepiù...playstation...

Francesco:
Cazzo ,se Piersimone scopre che gli hanno sequestrato la playstation ci massacra!

Cristina:
(All’ufficiale)
Conosco i miei diritti sa!? Lei deve lasciarci due sedie e un letto!

Francesco:
Come uno!? E io dove dormo stanotte!?

Cristina:
Da tua sorella o sotto i ponti!

Ufficiale:
Sono perfettamente informato sul da farsi, vi lascio anche uno sgabello per il signore (riferendosi all’attore)

Attore:
Io non ho problemi...sto bene anche in piedi...e comunque non c’entro niente in questa questione per cui se non vi dispiace...visto che c’è questo problemino...

Francesco:
Lo chiama problemino!Lo chiama problemino! Ci stanno lasciando con il culo per terra e lui lo chiama problemino! (Rompe un vaso per la rabbia...l’attore è sempre più atterrito e pallido)

Cristina:
Francesco! Non ci provare più! Io vi caccio a calci nel culo a te e a questo attore fallitissimo poi chiamo i carabinieri e denuncio questo signore e tutta Via dei Normanni per appropriazione indebita e sequestro di mobili assolutamente immotivato...ma come ! Questa bestia di finto marito ,che si è piazzato a casa mia da duecento anni ,non paga le tasse e io ne devo pagare le conseguenze!!!Ma siamo impazziti! (urlando come una iena) Siamo impazzitiiii!

Ufficiale:
(Impassibile e impermeabile alle intemperanze dei due, richiude la cartella e fa per andarsene concludendo)
Allora, per quanto mi concerne io ho finito nel pomeriggio con la forza pubblica verranno i trasportatori, fate trovare qualcuno in casa, altrimenti con il fabbro ci vedremo costretti a forzare la serratura e ad entrare nostro malgrado. Contiamo sulla vostra cortese collaborazione, certi che non ci sarà bisogno di arrivare a tanto...buone cose..arrivederci...(Fa per avviarsi)

Francesco:
(Come pervaso da un improvvisa illuminazione trova un escamotage per tirarsi fuori dai guai,ferma l’ufficiale giudiziario prima che possa avviarsi fuori dall’appartamento)
Momento...

Ufficiale:
Si...dica...

Francesco:
Momento...forse una soluzione ci sarebbe...

Ufficiale:
E’ solvibile...?

Francesco:
(non comprende) 
Cosa...?!

Ufficiale:
No...dico...può saldare il debito...?

Francesco:
Forse...sì...un attimo prego...(Prende in disparte l’attore e gli parla a bassa voce) Carbonazzi...che ne diresti di recitare quattro dei miei sessanta monologhi per un mese consecutive allo “Stanzette umide”?

Attore:
(Lusingato) Magari...

Francesco:
(A bassa voce con una mano sulla spalle se lo porta in disparte e sfodera tutta la sua abilità per raggirarlo)
Carbonazzi...tu sei giovane, garbato e sicuramente ambizioso...dote peraltro indispensabile per un giovane in carriera...

Ufficiale:
(Spazientito) Io dovrei andare...

Francesco:
E’ questione di pochi minuti...(Poi all’attore) Carbonazzi...sai cosa diceva Jules Renard...

Attore:
Chi...?

Francesco:
Renard! Sant’Iddio! Grande, fecondo e corrosivo scrittore francese vissuto nella seconda metà dell’800!!!!

Cristina:
Francesco hai già un piede nella fossa...arrampicati sugli specchi...venditi la casa di Napoli...impegnati le mutande...ma non ci prendere per il culo...io non stò qui con i miei mobili a parare i tuoi buffi, chiaro!!!
Non me ne può fregare di meno dei tuoi aneddoti letterari...ci hai portato sul lastrico con il tuo teatretto del cazzo!

Francesco:
Bestia! Cosa vuoi?! E’ o non è un mio contenzioso? Allora risolvo la questione a modo mio!

Ufficiale:
Ne avete ancora per molto?

Francesco:
é questione di qualche istante abbia pazienza...

Attore:
Non ho capito cosa centri questo Renard col pignoramento!

Francesco:
(cadendo dalle nuvole) Renard!?

Attore:
Jules...Jules Renard!

Francesco:
Ah...già! Avevo perso il filo! Questa stronza mi ha deconcentrato!

(Nella discussione fra i due Cristina e l’ufficiale parlottano in sottofondo)

Francesco:
Renard, per l’appunto diceva: “è più facile essere generosi che non rimpiangerlo...”

Attore:
Non colgo...

Francesco:
Sostanzialmente...meglio non avere rimpianti nella vita, te li trascini all’infinito e non ti dai mai pace...

Attore:
Oddio...sì...è vero...ma non vedo...con tutto il rispetto che attinenza abbia con questa faccenda!

Francesco:
Un po' di lungimiranza ragazzo mio...(con una mano sulla spalla) chiunque al posto tuo avrebbe colto immediatamente l’imbeccata, come si dice in gergo teatrale...e avrebbe messo mano al portafoglio dando una lezione di grande abnegazione...occasioni del genere non si presentano spesso nella vita.
Chi le coglie ne trae frutti inestimabili.
Dumas figlio direbbe che bisogna sacrificarsi per gli altri se non altro per sopprimere l’ingratitudine...
Tu sai quanto io sia stimato, apprezzato, adulato nel panorama del teatro italiano, un gesto di magnanimità nei miei confronti ti consentirebbe di avere per sempre la mia gratitudine e la mia riconoscenza...con tutto ciò che ne consegue...e tu mi hai capito: conoscenze, scritture,agganci, frequentazioni nei salotti di quelli che contano e infine....hai visto mai...l’affermazione, il nome in ditta, i resoconti della stampa e il riconoscimento del pubblico...(Questa parte finale detta con una untuosità ributtante)...allora...!?

Attore:
Credo di capire...

Francesco: 
Bravo! Non “credi”...”hai” capito...!Un piccolo gesto che ti spiana orizzonti insondabili...(l’attore è lusingato, ma titubante) per carità...senza impegno alcuno...prendilo come un suggerimento, un consiglio spassionato...niente di più...e soppesa i vantaggi che te ne deriverebbero...


Attore:
Sig. Altomonte...

Francesco:
Maestro!

Attore:
Come...?

Francesco:
Maestro Altomonte!

Attore:
Sì...mi perdoni...maestro...io devo essere sincero...quanto lei mi dice è allettante...ma...

Francesco:
Ma...!!!?

Attore:
Ma...non credo di poter onorare una somma così sostanziosa...di mio ,adesso sul libretto...avrò sì e no...tre..

Francesco:
Tre...?!

Attore:
Tre milioni!

Francesco:
Non hai un fido...niente?

Attore:
No...purtroppo...

Francesco:
Porca puttana maledetta! Dammi il libretto!

Attore:
Cosa vuole fare!

Francesco:
Dammi il libretto per Dio! (Gli mette le mani nella tasca interna della giacca e estrae il portafoglio dal quale tira fuori il libretto d’assegni) 

Attore:
Non può farlo...vado nei guai...la prego!

Francesco:
Non mi fare inquietare...non facciamo scenate di fronte a questa signora (l’ufficiale giudiziario, poi rivolgendosi all’ufficiale stesso) Quant’era la quota da versare?

Ufficiale:
26.755.565...

Francesco:
(all’attore)
Forza firma questo cazzo di assegno...

Attore:
Ma non li ho...non me li pagano!

Francesco:
Le procedure sono lunghe..prima che tornano ad accampare i loro diritti se ne passano altri sei mesi e io in qualche maniera...magari ipotecando la casa di Napoli...mi faccio fare un mutuo e saldo il debito con te
..ma ho bisogno dei miei tempi...

Attore:
Ma perchè devo staccarlo io l’assegno?

Francesco:
Perchè sono sotto di 15 milioni e non posso sforare oltre...te magari anche se vai in rosso, paghi gli interessi passivi e con altri versamenti graduali riesci a risalire la china...ti faccio entrare in società con me...dai non rompere i coglioni...riempi l’assegno!(All’ufficiale) Un lapis per cortesia...

Attore:
(Mentre scrive la cifra) Non stò facendo una cazzata...!?

Francesco:
Se ne fanno tante di cazzate nella vita!...Una più...una meno....dai scrivi...ventiseimilionisettecento sessantacinquemilacinquecentosessantacinque....bravo...così!Firma...ecco...benissimo! (All’ufficiale) l’intestazione la mettete voi?

Ufficiale:
Come vuole...ho il timbro...(Timbra)

Francesco:
Bene! “servizio riscossione tributi concessione di Roma”
...una ricevutina per cortesia... grazie!

Ufficiale:
Certo...è d’obbligo!...(compilala ricevuta) Ecco a lei...per quietanza...tutto a posto...buona giornata! (Esce)

(L’attore è affranto con le mani nei capelli e singhiozza improvvisamente si sente una voce fuori campo come se provenisse da una regia)

Voce regia:
Bravi Francesco e Cristina!!! Siete stati fantastici! (Applausi e risate dei tecnici nascosti dietro gli specchi)

Francesco:
(All’attore)
Sorridi! Sei su candid camera!

(Rientrano Cristina e l’ufficiale giudiziario ridendo come matti e congratulandosi col malcapitato)

Attore:
(Sconvolto)Cosa!?....ma allora...!

Cristina:
Esatto! Un candid in prima serata per canale cinque!

Attore:
Oh Santo Iddio! Mi sembrava troppo assurdo...incredibile...pazzesco...oh...Dio santo! Da esaurimento!(emozionatissimo) Scusate, ancora sono incredulo! Fatemi riprendere!! Eravate fantastici!
Ci sono cascato con tutte le scarpe!
Francesco:
(dandosi un tono)Sai non faccio solo regie...faccio anche l’attore...come lei del resto (indicando Cristina) se avessi fatto l’idraulico sarei stato meno credibile e poi...figurati...nella vita reale ci mandiamo a cagare tante di quelle volte al giorno...non è certo una gran fatica per noi! 

Attore:
Come ci sono cascato! E dire che per fregare me...ce ne vuole! (Ad Francesco) Sei stato bravo...veramente bravo!

Francesco:
Non “sei”!...”è”!

Attore:
Chi...”è”?!

Francesco:
Io...”è”!

Attore:
Ah...capisco...lei “è”...sì...mi perdoni maestro..lei è stato veramente bravo!

Francesco:
Già andiamo meglio...(disprezzandolo) il fatto che sei incappato come un idiota in una candid, non ti esime certo dal darmi del lei!

Attore:
Mi scusi...

Francesco:
E basta con questo “mi scusi”...mi stai irritando!

Cristina:
Carbonazzi...una firmetta per la liberatoria...sai per la messa in onda...è d’obbligo!

Attore:
Cosa!!!?


Cristina: 
Una piccola formalità...(gli porge un foglio e ne legge sbrigativamente il contenuto)
...”io sottoscritto...nome e cognome...autorizzo la “variety productions” a mandare in onda sul circuito Mediaset in data da stabilire la candid camera...ecc.ecc...s’intende che la mia prestazione è stata effettuata a titolo gratuito senza nulla a pretendere dalla suddetta produzione....visto, concordato e sottoscritto...Carbonazzi Andrea...Andrea...vero?...Tutto qui...una semplice formalità! Prego....(glielo allunga sotto il naso)


Attore:
Siamo pazzi!!!Non esiste...io non firmo alcuna liberatoria...non voglio che vada in onda!!! Ho fatto una figura di merda, da pavido...

Francesco:
(Sprezzante)
Perchè...? Credi di essere tanto meglio nella vita reale?

Cristina:
(indispettita)
Francesco...dai, non ci perdere troppo tempo !Portalo di là e fallo ragionare!

Attore:
(Trascinato per un braccio da Francesco e dal finto ufficiale giudiziario)
Levatemi le mani di dosso...non vi consento di sfiorarmi!

Francesco.
Firma questa cazzo di liberatoria o ti mettiamo sotto contratto per una soap al minimo sindacale!(lo porta fuori)

(Si sentono rumori di percosse e urla di dolore in lontananza)

Cristina:
(Sola in scena si rivolge alla regia)
Quanto manca per l’arrivo della prossima vittima?

Voce regia f.c.:
Avete dieci minuti...

Cristina:
Ok! (poi ad Francesco in quinta) 
Francescooo...

Francesco:
(Da fuori)
Siii?

Cristina:
Fai presto...non manca molto al prossimo...dobbiamo scannarci di nuovo!

Francesco:
(Da fuori) 
Ok...le sedie che si sfasciano addosso senza farci male le hai richieste alla scenografia...?

Cristina:
Sì...ma per oggi non ce l’hanno fatta a portarcele...c’è del sangue finto per quando mi schiaffeggi in bagno...

Francesco:
(F.C.)
Ok...
i colpi di pistola sono eccessivi...?

Cristina:
Sei sempre il solito esagerato...poi si spaventano troppo...cominciamo con le minacce di morte...fanno sempre il loro effetto!

Francesco:
(F.C.)
Ok tesoro arrivo
(cala la tela)


FINE