Imbrogli e cotte

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GIULIANO ANGELETTI

IMBROGLI E COTTE

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Titolo

IMBROGLI E COTTE

Autore ed aventi diritto

Giuliano Angeletti  poetangeletti@gmail.com

tel. 3317115597

Data pubblicazione

07.05.2009

Anno di stesura

2009

Genere

Commedia

Atti

1 o 2 ( a discrezione della regia)

Durata (minuti)

70

Lingua

italiano

Personaggi maschili

8

Personaggi femminili

3

Minimo attori maschili

7

Minimo attrici femminili

3

Premi e riconoscimenti

Depositato S.i.a.e.

Sezione DOR numero posizione SIAE 198563

Reparto proventi : concordato tra gli Aventi Diritto

Da effettuarsi dalla SIAE

100%

100%

SINASSI:

Questa brillante nasce da un fatto di cronaca … Angeletti in questa divertentissima trama crea   un vero o falso prete  in una farsa di ladri ed imbroglioni e  un contorno di falsi sempliciotti …

“IMBROGLI E COTTE”

COMMEDIA BRILLANTE

DI

GIULIANO ANGELETTI



                INTERPRETI

PRESENZA INQUIETANTE (cappello introduttivo)

GIOVANNI TONELLI  (commendatore)

DON CARLINO RICCI (parroco)

SANDRINO FAZZINI (chierichetto

MARIETTO RATTI  (sacrestano)

ARMIDA MAZZI (contadina)

ADELINA BATTOLLA ( perpetua)

BEPPE ARZA’(ladro)

GINO COZZANI (ladro)

SUOR AMABILE (suora)

DON MARCO PIATELETO ( parroco)

PROLOGO

a  luci spente, entra il commendator Tonelli

si siede al tavolino posto fuori sipario

 sul tavolino saranno visibili un mare di pratiche ed il cellulare.

improvvisamente  dal  centro della sala appare un misterioso personaggio che si pone

a fianco de commendatore

e, scandendo bene le parole, rivolto verso gli spettatori e con voce profonda

 BUONASERA

             

(e rivolto a Tonelli)

BUONASERA COMMENDATORE; CIO' CHE QUESTA SERA POTRA' APPARIRVI IN UN MODO O IN UN ALTRO: STARA' A VOI  DARE ALTUTTO  LA GIUSTA

DIMENSIONE, SECONDO L'INTERPRETAZIONE CHE CIASCUNO DI VOI,  NE FARA'.

 BUON DIVERTIMENTO!

(ed esce, avvolgendosi nel mantello)

TONELLI -Come? Tutte le mie manze sono state contagiate ed il veterinario ha deciso di farle

E mi chiedete anche come dovete comportarvi!! Ma io vi licenzio tutti incompetenti ! Preparate una busta con dei soldi in contanti, fate macellare le bestie e portate la carne  scontata ai macelli! (posa il telefono, che però squilla di nuovo, e risponde, comesarebbe a dire c'è sul mercato del grano radioattivo e voi non sapete cosa fare? Acquistatelo e fatelo macinare, tamburi! E vendete la farina a prezzo stracciato! Anche se a Follo un anno si mangiano pane radioattivo, cosa ce ne può fregare a noi?

E adesso eseguite alla lettera tutto quello che vi ho ordinato! E...questo cos'è? Cosaaa?? Dovrei andare a e comunicarmi per le nozze di mia figlia!? Ma vogliamo scherzare?

Non ho tempo per queste cose .... (prova a telefonare) non risponde nessuno .... ma cosa avrà da fare .... e poi, quel prete melenso.... ma non importa, io la faccio per iscritto (scrive la

Confessione )adesso la spedisco....(si avvicina alla cassetta postale, imbuca la lettera, e in quel momento squilla il telefono, e lui risponde)sii?..ed esce di scena.

BUIO IN SALA, attacca la musica, traccia N° 1 “ Que serà, serà” di Doris Day; contemporaneamente si apre il sipario, e quando sarà aperto tutto …. la musica andrà gradualmente a scemare, fino a cessare del tutto.

a quel punto, e solo a quel punto, entrerà in scena don carlino ed inizierà la commedia.

ATTO 1

SCENA 1

Siamo in una sacrestia, Don Carlino si toglie i parametri assistito dal chierichetto Sandrino

DON CARLINO: Che dolore che dolore! E questo tempo non aiuta! Questo collo non risponde più! Ho i cervicali, la gotta, gli occhiali non mi vanno più bene, sono miope, e poi è uscito adesso un dolore nuovo: ecco, mi prende qua .... alla coscia...., e dalla coscia si spinge fino alla gamba, e poi va giù, giù, fino al tallone; sto male .... sto proprio male!

SANDRINO : Com'è che si sente, Don?

DON CARLINO:Una pena, male...

SANDRINO : E si vede: sembra un relitto! ( e ride, rivolto al pubblico)

DON CARLINO: Ridi perché sei giovane, ma aspetta di arrivare alla mia età!

SANDRINO : Ma se lei non è mai stato giovane!

 DON CARLINO: Sandrino, manca il vino per la messa, ed io sono sicuro di aver riempito ampolla. Qualcuno, ha bevuto il vino, ne sono sicuro.

SANDRINO : Non sono stato io! Io sono un ragazzino, e i ragazzini non bevono vino.

DON CARLINO: E chi è stato? Adelina no .... allora Marietto!

SANDRINO : Si. si, è stato Marietto di sicuro!

DON CARLINO: Marietto!! Marietto !!!

entra Marietto di corsa ed alterato

MARIETTO: Arrivo .... ma cosa avete, vi ha morso una tarantola?

DON CARLINO: il vino per la messa!

MARIETTO: Ma come, proprio oggi ne ho portato una bottiglia nuova !

DON CARLINO: ma qualcuno l'ha bevuta!

MARIETTO: E a me cosa mi interessa?

DON CARLINO: E chi l'ha bevuta??

MARIETTO: L'avrà bevuta lei, con quella testa!

DON CARLINO: Io no...

SANDRINO : E' stato Marietto... Marietto!

 DON CARLINO: Marietto, lei deve abbassare un po' il gomito!

MARIETTO: Stia zitto ... io non ho bisogno di bere quella roba li ... io bevo solo vino del buono e d'uva

(tira fuori il fiasco e tracanna)

e non del cancherone fatto con il bastone!

 Don carlino, io ho sempre portato il vino per la messa , ma, brutto alcolizzato che non è altro lei se lo tracannava tutto, ancor prima della funzione, ed io portavo una bottiglia nuova bel ringraziamento! Oltretutto non m'ha mai dato una lira . Io non rinvango niente,

non dovete andare a dire in giro che siete astemio, e poi invece vi scolate di nascosto una bottiglia al giorno e per giunta gratis! Ma ora i tempi sono cambiati e mi sono fatto furbo:
da qualche tempo che con i soldi delle elemosine, vi vado a comprare al supermercato il vino in cartoni ma voi non vi accorgete neppure della differenza. E adesso basta, altrimenti perdete un sagrestano. Ed ora me ne vado ah,mi dimenticavo       guardi che e' arrivata una lettera per voi, da parte del commendator Tonelli....

DON CARLINO:  Ci vuole pazienza.... forza, leggiamo questa nuova : noo! Il commendator Tonelli mi  spedito la confessione per posta, e vuole pure che io gli rispedisca l'assoluzione!!

Non è possibile! Marietto, vai ad avvertirlo che deve venire di persona a confessarsi; Santa benedetta!!Abbiamo proprio raggiunto il colmo!

MARIETTO: Io vado, per stavolta, ma cerchiamo di non tirare troppo la corda!

(esce di scena )

ATTO 1

SCENA 2

DON CARLINO:  Marietto bisogna prenderlo così com'è....

SANDRINO:  Già, quell'alcolizzato...

 DON CARLINO:  Che cos'è questo odore di vino?

SANDRINO: (cercando di sviare discorso) Io non sento nessun odore di vino

DON CARLINO: Io sono sicuro di si .... non sarai mica stato...

SANDRINO:  sento una voce....

DON CARLINO:  Una voce ?

SANDRINO:  Siii! Una voce dentro di me!!

 DON CARLINO:Dentro, nel profondo del tuo corpo? e' la voce della tua anima?

SANDRINO:  Sii.e continuo a sentirla!!

Musica: traccia N°2 “spiritual”      di De André

DON CARLINO: Ma allora è la voce del Signore...

SANDRINO:  Ma no, è lo stomaco che brontola perché non ho ancora fatto colazione!

 DON CARLINO: Ma insomma, ti piacerebbe diventare prete?

SANDRINO:  E' troppo difficile per me. E poi c'è la possibilità che mi ammali...

DON CARLINO: Che ti ammali di che cosa?

SANDRINO:  Dovete sapere che io sono allergico....

DON CARLINO:  energico, questo lo so. Di energie ne hai davvero molte...

SANDRINO:  Non di quelle! lo sono allergico al fumo delle candele! E qui di candele ce ne sono molte. e poi per S. Martino e a S. Isidoro mi toccherebbe dire tre messe e poi confessare le vecchiette che barba! Ed io non ho pazienza....

DON CARLINO:  Scherza con i fanti e non coi santi!

SANDRINO:  E poi, solo il prete? Ma io....mirerei a qualcosina di più...

 DON CARLINO:  Perché? Non vorrai studiare subito da vescovo....

SANDRINO:  Da vescovo no, ma mio papà mi dice sempre che da grande, per fare una bella vita dovrei fare il papa o l'idraulico....

DON CARLINO:Cos'è questa storia? E perché proprio il Papa?

SANDRINO:  Se faccio il Papa sono servito, riverito, continuo a viaggiare gratis per tutto il mondo e il posto di lavoro non me lo porta via più nessuno. Così vado in pensione con il massimo dei contributi.

DON CARLINO:  Lascia perdere il Papa: ma perche l'idraulico?

SANDRINO:  Quello perché così guadagno un sacco di soldi con poca fatica; tra una , guarnizione ed un sifone posso fare il prezzo che mi pare, senza fattura, e così ho fregato

Anche il governo, e quasi sempre un tubo riuscirei a metterlo anche alle sposine che mi chiamano

 DON CARLINO:  Ho proprio paura che da te non tireremo fuori niente, neppure un frate!

SANDRINO:   ci  mancherebbe anche quella di andare frate! Sempre scalzi, d'estate e d'inverno. Lasciamo perdere  l'estate, ma quando nevica? E poi, tutto il giorno avanti e indietro a chiedere l'elemosina. Ho conosciuto un frate che a forza di camminare gli sono venute le gambe così storte. ma così storte che sembravano due archi. Pensi, Don, che noi lo chiamavamo Fra ... parentesi. (sghignazza)

DON CARLINO:   Insolente, sei fortunato che non sono tuo padre, altrimenti ti avrei dato un paio di ceffoni!

SANDRINO:   A  proposito di ceffoni, mio padre ieri mi ha gonfiato come un orso!

 DON CARLINO:    Perché?

SANDRINO:   Allora: lo sanno tutti che i colombi di Nando si posano spesso sul prato del parco vicino alla casetta degli alpini....

DON CARLINO:    Si.....ma cosa avresti combinato?

SANDRINO:   Ebbene, io tutti i giorni gli portavo il grano e loro venivano sempre più

DON CARLINO:   Bravo! Hai fatto come S. Francesco!

SANDRINO:   Si ... prima buttavo il grano direttamente sul prato, poi ho pensato di metterlo nelle scodelle. e sulle scodelle si ammassavano e  si litigavano il mangime, quelle povere bestiole!

 DON CARLINO:    Bravo..e dopo, cosa è successo?

SANDRINO:    E' successo che ... alcuni giorni dopo ho pensato di cospargere le ciotole con la :»colla per  topi così tutti i colombi che mangiavano rimanevano incollati.... dovevi vederli come sbattevano i culetti e le ali, tutti a testa in giù, ed io li ho presi tutti e li ho affogati, ma mentre –stavo per portarli a casa per farli arrosto è arrivato Nando che mi ha dato un ceffone, e dopo

il comandante dei vigili e mi ha portato in caserma, poi è arrivato mio padre che ha

la multa e i colombi, e dopo, a casa.....

DON CARLINO:    Ti ha giustamente punito!

SANDRINO:    Si. me le ha date di santa ragione, ma solo perchè mi sono fatto beccare!

DON CARLINO: Sei un ragazzo da riformatorio!!

ARMIDA: (entrando) pronti! Qui c'è la colazione: latte e biscotti. Contento Sandrino?

SANDRINO: Certo che sono contento, almeno il Signore la smetterà di brontolare.(si mette a mangiare in disparte ai lati della scena dietro una paratia)

ATTO 1

SCENA 3

ENTRA IMPROVVISAMENTE UNA DONNA IN SACRESTIA, CON UNO SPECCHIETTO  IN MANO, INTENTA A GUADARSI E AD AGGIUSTARSI IL TRUCCO

CONTEMPORANEAMENTE PARTE LA TRACCIA n 3 “ sei bellissima “ di Loredana Bertè

Di brevissima durata, e appena cessa Armida inizierà a parlare.

ARMIDA: Marcuccio, Marcuccio, dove sei??

DON CARLINO: Signora! Ma dove va? Un po' di rispetto! E abbassi la voce , qui non siamo mercato! Questo è un luogo di silenzio e di preghiera! E poi, qui non c'è nessun Marcuccio!

ARMIDA: Scusatemi reverendo, io cercavo il suo sostituto! Ho assolutamente bisogno di lui!

Di lui!! Sono disperata!!

DON CARLINO: No.. calmatevi, ci sono qua io, per aiutarvi, naturalmente...

ARMIDA:  Nessuno mi può aiutare! Solo Don Piateleto può lenire le mie pene....

DON CARLINO: Sono un parroco anch'io, mi dica figliola....

ARMIDA: Ho un fuoco dentro che mi tormenta, e mi rende le notti insonni! Ho un calore quì ... qui... e il cuore palpita impazzito!! Ho bisogno di lui! Di lui! Di lui!!!

DON PIATELETO: Di vostro marito che forse omette i suoi doveri coniugali??

ARMIDA: (alzando la voce) non mi tocca più! Il mio fidanzato Fernà non mi tocca più!

ADELINA: Lo capisco...

ARMIDA: Cosa ha detto?

ADELINA: Niente. parlavo tra me e me....

DON CARLINO: Vuole che parli con il suo fidanzato?

ADELINA: ( con la mano vicino alla bocca, rivolta al pubblico)

Certo che Fernà è di bocca buona..

ARMIDA: Cosa ha detto?

DON CARLINO: Vorrei tanto aiutarla!

ARMIDA: Solo Don Piateleto mi può aiutare!!

DON CARLINO- Io non sono Don Marco, ma cercherò di fare del mio meglio... –

ADEWLINA: Io Don Piateleto lo conosco solo di fama, ma non di persona.

ARMIDA: Quando viene Don Marco?

DON CARLINO: Domani..

ARMIDA: Allora torno domani. Ma ... ditemi .... sono bella?

ADELINA: Bella come il culo della padella!!

ARMIDA: Brutta racchia!! Sei gelosa di me perché io sono alta, sono bella, ho delle gambe bellissime ... e ho un seno che sono due bombe, mentre tu ... brutta racchia (e ride)

ADELINA: Brutta racchia a me! Ma guardati allo specchio, giraffona ! Non sei neppure truccarti! Sono più belle le pecore di tuo padre che te! Fernà era ubriaco torso quando usciva con te; infatti appena rinsavito ha fatto bene a scappare come un treno!! sei gelosa perché sei un mostro, ed io sono bella!

ARMIDA: Caprona! Caprona!!  (le due si azzuffano verbalmente)

DON CARLINO: Calmatevi! Calmatevi.. aiuto... aiuto!

Sandrino lascia i biscotti ed entra di corsa

SANDRINOI: Dai. dai, Adelina, vai con il destro..uno..due.. dai, mandala al tappeto!!

DON CARLINO: Sandrino, smettila!!

MARIETTO: Dai. smettetela... smettete!

( le contendenti smettono di litigare )

DON CARLINO: Meno male!

MARIETTO: Ma cosa vi è preso? Picchiarsi! Due donne! Addirittura in sagrestia! Ma non vi

Vergognate. Colpa sua!!

DON CARLINO: Non mi interessa di chi è la colpa. Ora chieda perdono al Signore e vada! arriva domani, quindi ritorni....

MARIETTO: (rivolto ad Armida) Ma lei è la figlia di Lorè , quello della Guerzana! Quello che coltiva mezza collina! E lei .... porta il trattore....

ARMIDA: e sapesse come uso la fresa, bel giovine!

MARIETTO: immagino!

ARMIDA: Scusa. come ti chiami?

MARIETTO: Marietto

ARMIDA: adesso devo andare; saluto tutti meno la racchia!

Vattene via! E ringrazia che ti ha salvato Marietto, altrimenti ti riducevo in pastina dà brodo!

(Marietto e Armida escono di scena)

ATTO 1

SCENA 4

 
SANDRINO: Certo che, Adelina, me l'hai fatta proprio grossa!

ADELINA: sentiamo un pò questa: cosa avrei fatto??

SANDRINO: -potevi dargli prima un gancio, poi un montante... così...

DON CARLINO -Smettetela! Adesso basta! La sagrestia non è un ring!

ADELINA : Don Carlino quasi mi dimenticavo, c'è in chiesa il commendator Tonelli: è venuto a confessarsi

DON CARLINO: che aspetti, ché adesso sono occupato....

SANDRINO: anzi. digli che ci vorrà almeno un quarto d'ora, perché dopo il caffè e il latte, ci sono i biscotti e quelli me li voglio gustare piano piano...

ADELINA: Certo che quello ne deve avere di peccati da confessare: ha mandato in malora un sacco di gente con le sue speculazioni!

DON CARLINO: Senti, Adelina, se una pecorella smarrita vuole confessarsi, io le allargo le braccia

ADELINA: e dopo, gliele chiuderei di colpo, e gli darei un paio di schiaffoni sul muso.

SANDRINO: sei stata la sua amante, eh? Ti ha fregata, ti ha fregata ... ehi ... eh...   

DON CARLINO: non si dicono queste cose!

SANDRINO: ma se lo hanno capito tutti! (ammiccando, rivolto verso il pubblico) anche quelli dell’ultima fila.

DON CARLINO: Finiscila! La verità è che mia nipote Adelina ha un brutto ricordo del Tonelli ha ancora qualcosa che le brucia.....

SANDRINO: lo so io cosa le brucia!!

ADELINA:  Quel traditore! Prima ti fa un sacco di moine, ti promette di portarti all'altare... SANDRINO: Tanto casino per un altare! Cosa ci vuoi portare, i fiori? Ti ci porto io all'altare,e in quale vuoi andare, a quello di S. Martino? Andiamo...

DON CARLINO:  Non stiamo parlando dei nostri altari, Sandrino!

ADELINA:  E dopo. come conosce la Beppina, piena di soldi e per il fatto che suo padre era un industriale e in  quattro e quattr'otto l'ha sposata, e io sono rimasta qua a fare da perpetua a mio zio. Chi allieterà le mie sere e le mie notti insonni?

SANDRINO:Ormai sei passata di moda!

DON CARLINO:Sandrino!! Devi: avere rispetto!

ADELINA: io ho bisogno di calore...

SANDRINO: ma chi ti scalda? Ormai non ti scalda più nessuno....

MARIETTO: (entrando) Tutto a posto: la chiesa è pulita ed è pronta per un'altra cerimonia. Buon giorno Adelina,  sempre bella fresca come una rosa!

SANDRINO: Fresca lo è di sicuro: ha detto proprio adesso che ha bisogno di calore.... fieni con me a zappare, vedrai che sui poggi ti scaldi!

,:,n t quel calore li che voglio, ma quello dell'amore...

SANDRINO: ma cosa. pensi all'amore, Adelina? Ma se ormai sei carne da brodo!!

DON CARLINO: Sandrino, un po' di rispetto! Smettila che queste sono cose da grandi, alla tua età non capisci niente delle donne!

SANDRINO: ma ci capisce lei , che è sempre in giro vestito di nero

a predicare di qua e di là!

DON CARLINO: Come ti permetti? Basta, Sandrino! Ho davvero paura che tu non abbia per niente la vocazione.

MARIETTO: Signorina Adelina, io per lei farei proprio di tutto, le regalerei anche 20 quintali di legna

ADELINA: davvero Marietto.

ADELINA: se proprio vuoi fare qualcosa per me, accendila, e datti fuoco!

DON CARLINO: Hai finito la colazione, Sandrino?

SANDRINO: Per forza: è finito il caffè, il latte, i biscotti, la marmellatae tutti i giorni sempre meno va a finire che domani mi rivolgo ai sindacati

DON CARLINO: Allora uscite tutti perché devo confessare il commendator Tonelli: quando

una pecorella?

ADELINA: Una pecorella: quello è un pecorone!

DON CARLINO: Ma sempre un peccatore...

ADELINA: si certamente, di peccati ne deve proprio aver fatti tanti... anche con me...

DON CARLINO: anche con te, Adelina? Allora è vero quello che dicono in paese!

ADELINA: peccati veniali, Don Carlino, solo leggeri; gli uomini si devono incoraggiare, dar loro una mano

SANDRINO: una gamba....

ADELINA: una carezza...

SANDRINO: un bacio...

ADELINA: uno sguardo languido....

SANDRINO: mezza chiappa...

DON CARLINO:  Altro che prete! Se vai avanti di questo passo diventerai un con le fiamme e con le corna!

(Sandrino corre per il palco mimando un toro)

SANDRINO: si può sapere come ha fatto il Tonelli a diventare così ricco?

ADELINA: ha trovato per terra una moneta da cento lire, e con quella ha comprato una mela. Invece di mangiarla l'ha lucidata per benino e l'ha rivenduta a duecento

Con 200 lire ha comprato due mele, ha lucidato anche quelle e.....

MARIETTO: in quel modo ci saranno voluti almeno cinquant'anni per diventare così

ADELINA: invece solo tre mesi...
DON CARLINO: Appena tre mesi?

ADELINA: Si. appena tre mesi: appena tre mesi, perché solo tre mesi dopo aver trovato la moneta da un Euro, gli è morto uno zio che aveva in America, e ha ereditato ben cinque miliardi

SANDRINO: Però dopo ha sposato la Beppina, la figlia dell'industriale ... mica scemo, però... DON CARLINO: Basta con questi discorsi! Allora: fuori tutti, e fate entrare il commendator Tonelli che lo devo confessare.

(escono tutti: parte la musica “tu vo fa l’americano” don Carlino si mette la cotta ed indugia un po’, entra tonelli spaesato la musica va a scemare)

TONELLI : riverisco. Don Carlino..

DON CARLINO: Buon giorno, commendatore, ho saputo che si vuole riconciliare con il Signore

TONELLI: veramente, io nono ho mai litigato con lui!

DON CARLINO:  Non scherzi, commendatore, guardi che Lui è morto per noi!Vuole almeno I- ~ dire perché è venuto a confessarsi?

TONELLI: Perché si sposa mia figlia, ed io dovrei fare la comunione.

DON CARLINO: E allora al confessionale.

(Don Carlino da una parte e Tonelli dall'altra: sono separati da una grata)

Da quant'è che non si confessa, commendatore?

TONELLI: a quando ho fatto la cresima.

DON CARLINO: Allora chissà cos'ha sulla coscienza...

TONELLI: La mia   coscienza è a posto: parola del commendator Tonelli!

DON CARLINO: E' sposato?

Certo con la mia Beppina.

DON CARLINO:  non è mai stato con nessun'altra donna che non fosse la sua Beppina?  

Ad  esempio, questa  sarebbe una cattiva azione....

(suona il cellulare al commendatore  tonelli risponde; ovviamente è escluso dalla vista del prete)

Certo, 1500 azioni

DON CARLINO: 1500 Consumazioni? Con la Beppina! ?Insolente! Peccatore!

TONELLI: 1500  azioni con la Melinda!

DON CARLINO: 1500 consumazioni con la Melinda!? Non è di Follo....e nemmeno di

Bastremoli, non la conosco; non sarà mica una di quelle milanesi che vengono d'estate a Carnea:  brutto figlio del demonio....

TONELLI: comprare. comprare a qualsiasi prezzo! Bionde...bionde!

DON CARLINO: E cos'ha, una casa d'appuntamento, questo figlio di Lucifero?

TONELLI:  vendere! Vendere! Vendiamole tutte!!

DON  CARLINO:  Le donne non si vendono! Non sono bestie! Questo qua non lo vogliono

neppure all’inferno.

TONELLI: problemi? Voglio subito la soluzione!

DON  CARLINO:  l’ assoluzione? Finisci prima la confessione...

TONELLI: pago in contanti!

DON CARLINO: In contanti? La penitenza non si paga con i soldi, ma con le preghiere!

TONELLI: Pago 20000 Euro

DON CARLINO: 20.000 euro? Mmmm.... Però          a pensarci bene mi farebbe comodo una penitenza del genere: dopo tutto, è lui che me l'ha offerta.....

TONELLI: e va bene: 30.000 curo!

DON CARLINO: e va bene 30.000 Euro? Allora faccio riparare anche le campane ... ma il Principale....

TONELLI:  Chiudo (chiude la comunicazione)

DON CARLINO: Chiuso! Ci sto! Però sono soldi che rimangono alla curia; penso di non avere problemi. il Principale sicuramente capirà. Ti assolvo, ma solo per le piccole cose.

TONELLI: dove e siamo rimasti?

DON CARLINO: ai 30.000 curo. E' sempre dell'idea?

TONELLI: Per forza: gli affari sono affari!Ah! Mi scusi, mi ero completamente dimenticato che  sono qua per confessarmi: allora, posso iniziare a raccontarle i miei peccati?

DON CARLINO: veramente, io le ho già dato l'assoluzione, per quanto posso ... ma ... se si è dimenticato qualcosa, andiamo pure avanti. Si è sempre comportato bene con suoi operai? Quanti ne ha !

(squilla nuovamente il cellulare: il commendatore risponde.)

120.000! Ho detto 120.000 e non uno di più

DON CARLINO :- Allora ne ha più lei che l'Arsenale! E con loro cos'ha intenzione di fare?

TONELLI: vendere' Eliminare! Eliminare!

DON CARLINO- Eliminarli?Con che cosa? Disgraziato!!

TONELLI: Eliminarli e comprare, comprare, comprare!

DON CARLINO: ma che senso ha assumerne degli altri se poi ha intenzione di .... licenziarli? –

TONELLI: Certo, queste azioni sono molto buone!

DON CARLINO:  A me, non sembrano proprio delle buone azioni!!

TONELLI:(Si volge di nuovo verso Don Carlino)Cosa stava dicendo, reverendo? Non sono buone azioni Allora vendere, vendere, vendere!

DON CARLINO: Ma no! Perché vuol vendere le sue fabbriche e gettare la gente sulla strada? TONELLI: (Squilla di nuovo il cellulare) In Valdurasca , si, proprio lì, sulla strada che porta a Carnea.

DON CARLINO: Sarà vicino, ma è sempre una strada...

TONELLI: E da Valdurasca inviare tutto a Tivegna....

.DON CARLINO: Ma non pensa ai loro figli? Alle loro spose?

TONELLI: Tutte in borsa, in borsa ho detto, anche a costo di perderli!

DON CARLINO: a Tivegna non si è mai perso nessuno...

TONELLI: Convertiteli!

DON CARLINO: Convertirli? Ci ho provato, ma è un po' dura ... ma a Tivegna fanno anche poche offerte

TONELLI: In curo e dollari. Alcuni in cct ! Passo e chiudo!

(chiude la comunicazione)

DON CARLINO: Chiudo una bella Madonna! Perdonami, Signore, ma quando ci vuole ... lei non è un essere umano! Lei è Belzebù! Io non posso darle l'assoluzione! Si rivolga al vescovo, al Cardinale, al Santo Padre in persona, ma io non posso, e ne faccio a meno dellasua mercede,E adesso finiamola, questa confessione! Dica almeno il Gesù d'amore acceso!!

TONELLI: stavo dimenticando una cosa importantissima! Grazie, Don Carlino. Grazie per avermela fatta ricordare! Cos'era l'ultima parola che ha detto?

DON CARLINO: l’amore acceso...

TONELLI: pronto direttore. per quel mutuo che abbiamo acceso presso la sua banca, vorrei ridiscuterne le condizioni

DON CARLINO: le condizioni di che cosa? Della Penitenza? Guardi, Commendatore, che sulle penitenze non si può trattare...

TONELLI: e invece io tratto, altrimenti disdico tutto! (chiude la comunicazione)

DON CARLINO: non disdice proprio niente! Ormai quello che mi ha raccontato l'ho

Sentito tutto e per l’assoluzione bisogna che io gliela dia ... non tutta ... solo una parte .... visto i peccati si rivolga un mio superiore... non voglio avere problemi, io, con quello lassù

dovrà dire 20 pater, ave e gloria

 TONELLI: 20? Non mi può fare uno sconto? Magari solo 5 o 6?

DON CARLINO: diciamo che le è andata anche troppo bene. Ed ora ti assolvo ma solo per le cose meno gravi. E adesso se ne vada.

TONELLI: Don Carlino, Prima di uscire, posso salutare Adelina?
DON CARLINO: è
di là a far colazione. La avviso io. Buongiorno. (esce di scena)

TONELLI: Riverisco

Entra Adelina  musica:traccia N° 5 MOON RIVER

ADELINA: ha detto mio zio che c’era qualcuno che chiedeva di me   

TONELLI: certo Adelina che c'era qualcuno che chiedeva di te: sono io in persona,

il Giovanni Tonelli, e poi dimmi che non ti ricordi di me! Dove passa il Gianni lascia il segno.

ADELINA : che segno vuoi lasciare, illuso!

TONELLI: ma va che lo so che mi volevi bene, e sono sicuro che il tuo cuore....

ADELINA: il mio cuore va bene anzi  benone, è in ottima salute e batte in allegria. E poi ... sono innamorata

TONELLI: Innamorata, ma se una volta mi hai detto che, dopo di me, non ti saresti più chi sarebbe quell'uomo così fortunato?

ADELINA: - ..il signor Marietto.

TONELLI: Commendatore? Nobile? Artista?

ADELINA: contadino e sacrista! ( va alla porta)Marietto! Marietto carissimo! Vieni che ho bisogno di te

MARIETTO: hai chiamato, Adelina?

ADELINA: ecco l’uomo dei miei sogni, l'uomo del mio destino!

MARIETTO: ( come per cercare qualcuno dietro di sé) Veramente, io non vedo nessun uomo nel cestino

ADELINA: diglielo Marietto, che ci sposeremo molto, molto presto... dillo al commendatore del nostro matrimonio..

MARIETTO: matrimonio... di chi?

ADELINA: di Marietto e Adelina, no?

MARIETTO: dici davvero, Adelina?

ADELINA: diglielo Marietto. Che uomo, il Marietto... sano di sani principi, gran lavoratore-

MARIETTO: prima metterò nella stalla le manze, indosserò il vestito della festa e lei, la mia .... la mia dolce puledra si metterà il vestito bianco ma dopo non ve lo dico, ma non ve lo dico quello che succederà dopo

TONELLI: Ma siete sicuri di non raccontare delle gran balle, voi due? Guarda Adelina che tuo zio mi ha appena detto che quel tamburo al posto del cervello, ha del pastone per conigli

ADELINA: magari nel cervello ha del pastone ma nel resto dentro ha cemento armato

TONELLI: allora, se sei proprio sicura di sposare il campanaro, io ti prometto un bel regalo di nozze: il giorno del matrimonio io vi regalerò un assegno di 50000 Euro

ADELINA: Se sposo il Marietto? E.. se sposassi qualcun altro?

TONELLI: O MARIETTO O niente.

MARIETTO: cento … cento… ci viene una fresa nuova

TONELLI: Milioni, né più e né di meno …

ADELINA: Cento milioni di palanche. Cento milioni di franchi.

TONELLI:  Adelina svegliati, Cosa ti prende?

ADELINA: ma dai Giovanni,. cerca di capirmi, quando una povera

crista come me, che non ha mai una palanca in tasca, sente un annuncio così, come minimo le prende un colpo .... ma

Sei proprio sicuro di quello che hai detto?

TONELLI: se vuoi te lo metto per iscritto

MARIETTO: scrivi tutto  per filo e per segno: carta canta! Se mi freghi, ti spacco una vanga in testa ( prende  foglio e penna dalla tasca) Io sottoscritto Commendator Giovanni mi pegni a versare uro 50.000 agli sposi il giorno del matrimonio in chiesa fra la Adelina Battolla e il signor Marietto .... Marietto che cosa?

MARIETTO: Marietto Ratti

TONELLI: ah … ah  !! Questa è bella, dovrò chiamarti signora Ratti ... e quando

Avrai dei figli avrai la casa piena di .... Ratti! Allora ....

Vi saluto e ci rivedremo alla cerimonia.

MARIETTO: piano con le parole, altrimenti ve ne spacco due di vanghe sulla testa

(Suona il cellulare e Tonelli esce di scena)

MARIETTO: Adelina, è fatta!

ADELINA: che cosa è fatta, Marietto?

MARIETTO: convogliamo a giuste nozze.

ADELINA: l’unica cosa che vola da queste parti sono quattro schiaffoni sul muso che ti prendi se non la smetterai di raccontare delle boiate! Quali giuste nozze?

MARIETTO: ma, le nostre, no?

ADELINA: tu Marietto, nel cervello non devi avere solo del pastone, ma anche del letame! Ma cosa ti sei messo in testa ? che io Adelina ....

MARIETTO: e i 50.000 euro? Dove li metti i 50.000 euro?

ADELINA: stai tranquillo che i 50.000 Euro lo so io dove li metterò.... Di sicuro nelle mie

e farò vedere  a quel cretino, chi è Adelina!

MARIETTO: guarda che quello non è scemo: se non ti sposi con me, niente da fare. Prova

a leggere la carta che ha scritto...

ADELINA: leggila tu

MARIETTO: Adelina. Lo sai che ho fatto appena la quinta....

ADELINA: e io dovrei sposare un ignorantone? Ma piantala, Marietto!

MARIETTO: comunque sei stata : brava, Adelina: hai fatto bene a dirlo a quello lì.

ADELINA: perchè cosa ho detto?

MARIETTO: che sono di cemento armato.

ADELINA: ma smettila

MARIETTO: e allora

ADELINA: e allora che cosa?

MARIETTO: il matrimonio …

ASDELINA : lascia fare a me e vedrai che quelle palanche prima o poi arrivano a casa

( entrano Don Carlino e Sandrino)

DON CARLINO: ma si può sapere Adelina cosa aspetti a prepararmi la valigia per gli esercizi spirituali? Lo sai che  stasera sevo partire per il convento di Sarzana!

Statemi a sentire che è importante:nei due  giorni che starò via, verrà a tenere la parrocchia un prete forestiero Don Piateleto. Capito?

ADELINA: Almeno dieci volte! Andiamo, allora altrimenti è capace di perdere il treno

(esce Don Carlino)

SANDRINO: è andato il Tonelli?

MARIETTO: e andato....

SANDRINO: quei ricchi lì, io non li capisco...

MARIETTO: certo che il signore non è poi tanto giusto; al Tonelli un sacco di soldi e a tanta gente con le tasche vuote

SANDRINO: Marietto? Guarda che di poveri, dalle nostre parti, non ce ne sono, l’unica vera povera che io conosco è mia zia Gaudenzia

MARIETTO: a proposito come sta

SANDRINO: e magra, ma sta bene.

MARIETTO: perché hai detto povera zia Gaudenzia?

DSANDRINO:  dire povera .... nel senso proprio di.....povera. La mia povera zia e n d o. per la fame, a volte, ha delle visioni          

MARIETTO: delle visioni

SANDRINO:  Ascolta.- quella volta era andata in chiesa, come fa sempre cinque o sei volte il giorno si mette, come ogni volta, davanti all'altare maggiore, perché lei dice che ci si deve risolvere soltanto e direttamente al Capo, e inizia, come tutte le volte, a pregare e a lamentarsi; Signore, - gli dice- io vengo in chiesa cinque o sei volte al giorno, continuo a domandarti le grazie: magari di farmi vincere al Superenalotto, ma Tu .... niente! Ti prego  di farmi vincere al Totip, ma Tu ... niente! Ma mi dici perché a quel senza dio del Mauretto quello  che abita proprio di fronte a me, in quella bella villa in mezzo a quel parco le gli vanno sempre bene? E' pieno di palanche, è pieno di macchine, è pieno di donne torna  a casa a tutte le ore della notte, non fa niente tutto il giorno, e, non far finta di non saperlo - non -, viene mai in chiesa, nemmeno la domenica! Perché a lui tutta quella fortuna e a me niente:  A quel punto, ha avuto la visione     

MARIETTO: Quale visione?

SANDRINO: quella del  Signore, che  è  venuto li, davanti a lei           

MARIETTO: (incredulo e quasi spaventato) Proprio... lì.....davanti a lei?

SANDRINO: Si proprio lì davanti a lei, e le  dice: Lo vuoi proprio sapere perché al Mauretto le cose vanno tutte bene

MARIETTO: (curioso) Si …Si

SANDRINO: perché non viene, come te a rompermi le palle tutti i giorni!"

Sandrino esce di scena , mentre Marietto rimane come annichilito e fermo, mentre parte la musica

TRACCIA N°6 “ RAPSODIA IN BLU “ contemporaneamente si chiude il sipario. Solo dopo la chiusura completa Marietto potrà uscire di scena, e la musica continuerà a suonare fino alla fine del brano)

FINE DEL 1 ATTO

ATTO 2

SCENA  ( 1 )  5

Scena : Sacrestia

BEPPE: (Penombra. Entrano quatti … quatti … due ladri ) Sssst! Fa piano, Gino. Guarda che se c'è qualcuno che si sveglia per noi sono guai!

GINO: Non sto nemmeno respirando Beppe, ho una paura boia!

BEPPE: Hai paura?ma non ne hai di dignità? Un ladro non ha mai paura!Guarda se trovi qualcosa di grosso da portare via (Si mettono a cercare)

GINO: Ho trovato Beppe. Metto tutto nel sacco.

BEPPE: Riempilo in fretta, perché  non vorrei che arrivasse qualcuno.

GINO: Alle quattro del mattino?

BEPPE:Guarda che ci sono dei preti nottambuli

 GINO: Io non farei mai il prete:mi piace troppo dormire ... a

proposito, lo sai che in collegio hanno cambiato direttore?

BEPPE: ma cosa ne so di quello che succede a Villa Andreino? Vuoi stare zitto o no? Ora ruba

GINO: Ed io cosa sto facendo? Lo sai che Maria la moglie di Francè il secondino ha avuto una bambina? Appena mi prendono devo ricordarmi di fargli un regalino, una tutina, un paio di guantini, insomma qualcosa: un po' di rispetto versoi carcerieri, bisogna sempre tenerseli buoni

(Man mano che trovano qualcosa lo infilano nei rispettivi sacchi).

BEPPE: Una tutina?Tronato , ma conosci proprio tutti in galera, ma quante volte ti hanno preso? 

GINO: Mi hanno arrestato 20 no 25 volte....

BEPPE: Io ho finito, e tu?

GINO: Ecco: ho messo la refurtiva nel sacco.....

BEPPE: Ma che socio mi sono preso: un imbecille! Pensavo che tu avessi esperienza ... fammi vedere cos'hai raccolto...

GINO: (estraendolo dal sacco)L’esperienza non mi manca; io le carceri in zona me le sono fatte tutte. Va bene questo?

BEPPE: Io dico che tu sei tutto scemo, Gino. Ma non vedi che è un messale?

GINO: Guarda che sei stato tu a dirmi di trovare qualcosa di grosso!

BEPPE: Ma mi dici chi vorrà comperare un messale? Non è che hai messo nel sacco anche il tuo cervello? Rimettilo al suo posto, dai! Fammi controllare cos'altro hai infilato... Forse il cervello l'hai ancora nella testa, ma non è ancora maturo... Cosa ne fai di un secchio?

GINO: Veramente pensavo fosse d'argento. Guarda che al buio non si vede poi tanto bene!

BEPPE: Ma avrai pur visto che c'è dentro anche lo straccio per pulire il pavimento ...

GINO: Non arrabbiarti, Beppe! Guarda qua, stavolta non puoi proprio lamentarti ...

BEPPE: Cos'é questa roba?

GINO: Il cestino per le elemosine. Di solito è pieno di soldi ...

BEPPE: Ma non vedi che è vuoto? Cosa credi, che i preti non lo svuotino subito dopo la messa? Quelli sono sempre affamati di soldi...

GINO: Se è solo per quello... anche noi

BEPPE: Ma a loro li danno gratis, noi, invece, dobbiamo prenderli dove sono... Rimetti tutto a posto, dai, sistema tutto e stai attento (Gino rimette ogni cosa al suo posto) Certo che, come aiutante, vali meno che niente, sei imbranato,sei un danno,ti faccio radiare dalla categoria!

(Si sentono dei passi)

GINO: Beppe!

(rumore di passi)     

ATTO 2

SCENA  (2) 6

BEPPE: Che c'è?

GINO: Arriva qualcuno. Cosa facciamo?

BEPPE: Sento un odore ...

GINO: Odore di che cosa ?

BEPPE: Odore di galera. Ed è tutta colpa tua! Hai fatto troppo casino...

GINO: Tu non ne vuoi di colpe, è sempre colpa mia! Cosa facciamo ?

BEPPE: Ascolta ... lo mi metto questa, veste e tu quella roba lì. Dai, fa in fretta. Nascondi i sacchi

Dietro il confessionale ...facciamo finta di pregare,

(Beppe indossa la veste nera del prete e il Gino la cotta bianca del sacrestano. Si inginocchiano e fingono di pregare mentre entra Marietto che accende la luce).

San Giovanni dalla barba bianca...

(Gino risponde con un Ora pro nobis)Santa Nutella patrona dei golosi... San Cirillo con le scarpe a spillo... Santa Marinella con la vita snella... San Gerone patrono dello schiaffone

GINO: San Gerone ? Mai sentito. E patrono di che cosa? Dello schiaffone..

( e sghignazza )

BEPPE: Se riesco ad uscire da questa situazione te ne do talmente tante che te ne ricordi.

MARIETTO: (Entrando e meravigliato) Ma, ma ... Chi c'è qui a quest'ora?

BEPPE: Che fai qui figliolo?

MARIETTO: Cosa faccio? Guardi reverendo che io sono il sacrestano. Non è che lei, per caso, sia il supplente del nostro parroco che è andato al ritiro spirituale?

TONELLI: L'hai detto figliolo, l'hai detto...

MARIETTO: Cosa avrei detto?

BEPPE: Che sono don Beppe..don Giuseppe, e questo è il mio chierichetto; su, saluta il sacrestano.

GINO: (Parla con inflessioni dialettale)Buongiorno. Io mi chiamo Luigino detto Gino.

MARIETTO: Sia lodato ...

GINO: (rivolto a Beppe)Cos’è che dev’essere collaudato?

BEPPE: (rivolto a Gino)Lodato, cretino! Lodato!!

MARIETTO: Ma mi sembra che siete arrivati in largo anticipo, ancora prima del canto del gallo…

GINO: Il gallo del prete non canta più, ci abbiamo tirato il collo ieri

MARIETTO: Che cosa è successo al gallo?

GINO: Il signore ci ha mandato prima che il gallo canti 3 volte

MARIETTO: Allora…se è così…

GINO: Il signoreci ha mandato in anticipo!

MARIETTO: Ma come avete fatto ad entrare se la porta della chiesa è chiusa a chiave?

GINO: Noi abbiamo le chiavi delle anime!

BEPPE: Voleva dire che, prima di partire, don Carlino ci ha mandato la chiave per posta…

GINO: Si:  per posta prioritaria...

MARIETTO: Ma l'avete almeno bevuto il caffè?

GINO: Io no e tu ... E lei…don Beppe?

BEPPE: No, figliolo, non l'abbiamo bevuto. Ma se proprio insiste...

GINO: Insiste, insiste...

MARIETTO: Allora vado di là a chiamare Adelina, la nipote di don Carlino, che vi preparerà un buon caffè. Solo il caffè o anche qualcos'altro?

BEPPE: Appena il caffè.

GINO: Certo che se ci fossero anche un paio di panetti con la mortadella…

BEPPE: Questo è un peccato di gola...

GINO: Vorrà dire che più tardi mi confesserò da lei, reverendo.

(Marietto esce di scena)

E adesso, Beppe, cosa facciamo?

BEPPE: Adesso che siamo in ballo... balliamo!

GINO: Ma ti sembra il momento giusto per ballare? Magari il tango, la mazurca?

BEPPE: Non quelli ...

GINO: Quelli moderni? Anni fa ero bravo,  prima del collegio

BEPPE: Finiscila, imbranato. Ci mancava solo che in galera organizzassero corsi di ballo . Volevo dire che ormai dobbiamo continuare, io a fare il prete e tu l'assistente, altrimenti per noi ci sono solo i ferri.

(Entra suor Amabile)      

ATTO 2

SCENA  ( 3 ) 7

   Parte la musica…. (canto gregoriano – per pochi secondi)

SUOR AMABILE : Riverisco reverendo. Sono suor Amabile del convento di santa Rotonda. Immagino che lei sia il supplente del nostro reverendo parroco.

BEPPE: Proprio così, sorella. Come mai si è alzata così di buon’ora?

SUOR AMABILE :  E’ la regola del nostro ordine. Ci si alza alle prime luci dell’alba per cantare le lodi a nostro Signore e per partecipare ai preparativi della prima messa. Le chiedo un favore, reverendo: mi potrebbe confessare?

BEPPE : Confessarla... Come confessarla? Confessarla io?

SUOR AMABILE : E chi se non lei? E' lei il parroco per due giorni, o no?

GINO: Certo che è lui ! Si accomodi pure nel confessionale che lui...

BEPPE: Ma sei scemo?

GINO: L'hai detto tu che siamo in ballo e allora ...

BEPPE: Allontanati Luigino e lascia che quest'anima si liberi dai suoi peccati.

(Si mettono al confessionale)Allora, sorella, racconti ... racconti ...

SUOR AMABILE : Ho peccato padre, ho peccato...

BEPPE: Giusto, giusto... E allora mi dica, racconti ... racconti ...

SUOR AMABILE : La madre superiora, una sera che ero a letto ammalata, mi chiese se volevo che mi portassero(…non so se lo posso dire…) un cappuccino a letto...

BEPPE: Con la brioches?

SUOR AMABILE : Ma cosa ha capito? No, solo il cappuccino e basta.

BEPPE: Ma non è peccato sorella prendersi un cappuccino a letto...

SUOR AMABILE : Un cappuccino normale no, ma quel cappuccino era... era frate Albino, il mio assistente spirituale.

BEPPE: E allora? Allora cos'è successo? Racconti, racconti che mi interessa...

SUOR AMABILE : Allora frate Albino è entrato nella mia cella e ha cominciato a dirmi: "Mens sana in corpore sano".

BEPPE: Che voleva dire...

SUOR AMABILE : Che l'anima è sana solo in un corpo sano. Ma lei non lo conosce il latino?

BEPPE:Certo che lo conosco! Ma…vada pure avanti, vada avanti, racconti, racconti, che m’interessa!

SUOR AMABILE : Frate Albino, come le ho già detto, è entrato nella mia cella ed ha incominciato a dirmi:

"Mens sana in corpore sano". E ha incominciato a visitarmi.

BEPPE: Ma, quel frate Albino lì, era un dottore?

SUOR AMABILE : Certo reverendo, un dottore delle anime. E ha incominciato a visitarmi... Che mani morbide aveva... Di velluto, reverendo, proprio di velluto. Era tutto morbido; anzi, ...quasi tutto! Sarà stato di sicuro per la febbre, ma io sentivo un calore, ma un calore...

BEPPE: Per me non era proprio per la febbre...

SUOR AMABILE : Certo che era per la febbre! Sbattevo tutta! Poi ho avuto un incontro col diavolo e... sono stata da lui posseduta!

BEPPE: Posseduta dal diavolo o dal frate Albino?

SUOR AMABILE : Sicuramente dal demonio! Io mi divincolavo, volevo liberarmi, sottrarmi dai suoi tentacoli, lottavo con tutte le mie forze, ma la carne... la carne, reverendo...

BEPPE: La carne alla griglia sì può bruciare!!

SUOR AMABILE : E la mia è bruciata! Mi dia pure la penitenza, e che sia esemplare e soprattutto giusta!

BEPPE: Certo sorella che qui non se la cava con tre orazioni... In che cella abita in convento?

SUOR AMABILE : Nella diciassette.

BEPPE: Vorrà dire che stasera passerò nella sua cella per darle la penitenza e per vedere se il diavolo se n'è andato del tutto. lo ti solvo e vai in pace.

SUOR AMABILE : Amen. La mia anima esulta! Grazie signore grazie.... Signore grazie ...

(Esce di scena )

GINO: (Entrando)Com'è andata, Beppe? 

ATTO 2

SCENA  ( 4 ) 8

BEPPE: Benone! Se vado avanti così fra un po' mi faranno vescovo. E magari, fra un paio di anni, addirittura Papa.

GINO: E cosa ti ha detto la monaca?

BEPPE: Insomma, non posso dirtelo ... Ho il segreto professionale...

GINO: Ormai sei proprio un prete; ma secondo te, se ci prendono, quanto ci danno?

BEPPE: Forse 6 mesi; ma a me danno la condizionale, perché a me i ferri  non li ha ancora messi nessuno, mentre a te danno 12 mesi minimo…

GINO: 12 mesi, allora farei il capodanno in collegio; e tu non immagini neppure come si stia bene, pensa: a mezzanotte stappiamo la bottiglia e mangiamo il panettone e poi ognuno di noi racconta i suoi furti, i suoi metodi, ed è come ritrovarsi in un gruppo di amici ... io ho imparato molto da loro, mi hanno insegnato a fare le spaccate, a rubare la pensione alle vecchiette, e tante altre cose ... solo

BEPPE: Solo cosa ?

GINO: Solo che noni sono riuscitoti fare una rapina come si deve e a godermi il meritato frutto!

BEPPE: Imbranato!

GINO: Però l’altra volta sono stato sfortunato!!

BEPPE: Perché?

GINO: Qualche tempo fa ... sono andato con una pistola giocattolo alle poste di Valdurasca; appena mi hanno visto gli impiegati ... gentilissimi ... mi hanno subito regalato tutto quello che c'era in cassa ... stavo quasi per andarmene ... quando improvvisamente il direttore è uscito dal suo ufficio e mi ha detto..

BEPPE: Cosa ti ha detto ?

GINO: Mi ha fatto un sacco di salamelecchi, mi ha ringraziato ... mi ha lasciato anche il portafoglio ... solo però mi ha rimarcato che il regolamento dice che per prelevare ci va il codice fiscale e la carta d'identità ,ed io

BEPPE: E tu???

GINO: Ed io gli ho dato la carta d'identità, lui ha fatto una fotocopia e subito me l'ha restituita! Che brav'uomo, il direttore!

BEPPE: E dopo? Che cosa è successo?

GINO: Come mi avevano insegnato ...ho fatto un lungo giro prima di tornare a casa, dopo tre ore di giri sono rincasato .. ma a casa ho trovato i carabinieri ad aspettarmi ...peccato!

BEPPE: Ma guarda un po’! Levatemelo di torno, questo tamburo! 

ATTO 2

SCENA  ( 5 ) 9

ADELINA: (Entrando)Buongiorno, reverendo...

BEPPE: Qua, inginocchiati qua ,che confesso anche te.

ADELINA: Veramente io non ho bisogno di essere confessata ... sono la nipote e la perpetua diDon Carlino, il titolare della parrocchia.

BEPPE: Che piacere che ho di conoscerla! E che bella gnocca…ehm… perpetua, proprio con tutte le sue cosine a posto!

ADELINA: Magari proprio così bella non lo saprei, ma graziosa sì. Pensi che qualche anno fa mi sono piazzata terza al concorso di bellezza di Miss Tivegna!

BEPPE: Ed eravate in tante?

ADELINA: Tre. Però anche a me è capitata la mia brava fascia con su scritto "Reginetta con la goccia".

BEPPE: Con la goccia? Perché con la goccia?

ADELINA: Insomma, me la sono fatta addosso per l'emozione... adesso sono un po' più matura, ma con un po' di fondo tinta e di rimmèl sugli occhi, faccio ancora la mia porca figura; anche se il mio signor reverendo zio, al quale piace parlare latino, mi dice spesso: "Naturam espellas furca, tamen usque recurret ". Ha capito reverendo?

BEPPE: Perbacco se l'ho capito! Ho fatto trent'anni di  seminario ...

ADELINA: Trent'anni? Ma non lo sono un po' tanti?

BEPPE: E’ solo per il fatto che io avrei voluto studiare direttamente da vescovo...

ADELINA: Direttamente da vescovo?

BEPPE: Sì, direttamente da vescovo..

ADELINA: Mah, qui c'è qualcosa che non quadra ... Mi faccia  un po’ vedere le mani

BEPPE: Le mie mani? Perché proprio le mani?

ADELINA: Glielo dico dopo. (Beppe gli porge le mani) . A me non sembrano davvero le mani di un prete ...

BEPPE: Perché? Come sono le mani dei preti?

ADELINA: Le mani dei preti non hanno calli.

BEPPE: Forse perché sono un prete... lavoratore.

ADELINA: Lavoratore? E di che lavoro se è lecito?

BEPPE: Certo che è lecito! Lecitissimo! Rubo...

ADELINA: Ruba?

BEPPE: Certo, rubo... le anime al demonio.

ADELINA: Mio zio mi ha detto che il suo supplente avrebbe dovuto fisicamente non essere come voi e poi avete i capelli troppo incolti

BEPPE: ci sono i barbieri in sciopero.

ADELINA: Qui c'è qualcosa che puzza ...

BEPPE: Che puzza? Io non puzzo ho fatto il bagno ieri

ADELINA: No, la puzza è un'altra. Qui c'è qualcosa di poco chiaro ...

BEPPE: Gino! Accendi la luce!

ADELINA: No, da vederci ci vedo ancora bene; forse troppo!  E stato diacono?

BEPPE: Certo! E non solo diacono, anche esagono e…decalogo!

ADELINA: Ascolta tu, bello! Tu riuscirai a imbrogliare tutti, ma non la Adelina! Non è, per caso, che tu faccia parte della banda delle sacrestie dicui parlano i giornali in questi giorni?

(Gira attorno al confessionale e rispunta con il sacco)

E questo cos'è?

BEPPE: (Si getta in ginocchio)Per piacere, sia buona! Non mi denunci, perché a casa ho sette figli da mantenere, una moglie e una suocera a carico! Devo pagare il mutuo dell'auto,  e della carta igienica...

ADELINA: Della carta igienica?

BEPPE: Sì, della carta igienica! Mia moglie soffre di dissenteria cronica!

GINO: (Entrando)Ma...non ho mai visto una donna che confessa un prete ...

ADELINA: E questo, allora, sarebbe il complice...

GINO: No, mi scusi, io non solo quella cosa lì; io sono il Gino, il chierichetto. Piano con le parole eh...

BEPPE: Gino ... abbiamo fatto una frittata...

GINO: È già ora di pranzo? Allora ... salsiccia in graticola...

ADELINA: Più che le salsicce ci finirete voi in graticola: quella della galera! A meno che,

 BEPPE E GINO: (in unisono) A meno che??

ADELINA: A meno che lei, signor reverendo della mutua, non tiri assieme una bella cerimonia fra …dieci minuti!

GINO: Una cerimonia... di che cosa?

ADELINA: Di matrimonio!

BEPPE: Di matrimonio?? Di matrimonio... di chi?

ADELINA: Te lo dirò fra dieci minuti. Preparatevi: ora vado a chiamare gli sposi, i testimoni e chi dico io.

BEPPE E GINO: (in unisono) I Carabinieri?

ADELINA: No, un commendatore. (Esce)

GINO: Cos'é successo Beppe?

BEPPE: È successo che per colpa tua e solo per colpa tua quella rospa ha scoperto tutto

GINO: sempre colpa mia…ho le spalle larghe, io! E poi, che cosa ha scoperto d’importante?

BEPPE: Che io non sono un prete e tu non sei un chierichetto!

GINO: Ma è vero, e adesso?

BEPPE: Adesso bisogna fare tutto quello che dice quella squinternata lì; e speriamo che il Padreterno ci aiuti.

GINO: Veramente chissà come il Padreterno sarà incazzato con noi...Ma se  ha perdonato il ladrone speriamo che perdoni anche noi. Certo che tu, mi tiri sempre dentro in queste tue imprese bislacche…

BEPPE: Smettila ... altrimenti te ne do talmente tante che non ti accettano neppure all'inferno!

GINO: Va bene che ormai ragioni come un prete. Pensa invece a cosa starà combinando quella malefica di una perpetua...

BEPPE: Quella è peggio di una suocera!

GINO: Non mi parlare di suocere! Pensa che io, a causa sua, ho dovuto costruire una casa rotonda!

BEPPE: Una casa rotonda? E perché hai costruito la casa rotonda?

GINO: Perché la mia suocera, quando ha saputo che costruivano la casa, mi ha detto: "Non è per caso che avresti un angolino anche per me?". E io l'ho fatta rotonda!

BEPPE: Ti capisco..comunque riguardo alle suocere, penso che l'uomo più fortunato del mondo sia stato Adamo, il primo uomo!

GINO: Perché ?

BEPPE: Perché lui, di suocere, non ne ha avuto

ADELINA: (Entrando ben agghindata con il bouquet , con Marietto buffamente vestito in modo elegante e Tonelli)Ecco, siamo qui. Lei, commendatore, si metta qui in parte agli sposi. I testimoni sono a posto. (Si dispongono)Pronti per la cerimonia. Avanti!

BEPPE: Avanti, avanti... Cosa devo fare?

GINO: Ti ha detto di tirarti più avanti ...

ADELINA: No, ho solo detto di andare avanti con la cerimonia..

BEPPE:Carissimi sposi...

GINO: Guarda che non sono ancora sposi...

BEPPE: Carissimi promessi sposi...

GINO: Ha parlato Don Abbondio...

BEPPE: Carissimi Adelina e Marietto... Va bene così?

MARIETTO: Va tutto bene, ma faccia in fretta...

BEPPE: Perché?

MARIETTO: Perché oggi devo andare a segare il fieno...

TONELLI: Povera Adelina. Come sei finita...

ADELINA: Povera Adelina? Mica tanto caro il mio commendator Giovanni Tonelli. Ricordati la promessa(Toglie dal reggiseno il foglio e lo mostra a tutti).

Qui c'è lo scritto e la tua firma!

TONELLI: La parola del commendator Tonelli è vangelo!

MARIETTO: Speriamo sia Vangelo anche la firma...

DON PIATELETO: Posso entrare?

MARIETTO: Tanto siete già entrato , chi siete?

DON PIATELETO: Sono Don Marco Piateleto, il sostituto del vostro parroco!

ATTO 2

SCENA  ( 6 )  10

ADELINA: (estasiata e prendendo il parroco a braccetto)Faccia come se fosse a casa sua!

DON PIATELETO: Com’è incantevole! Cosa sono queste formalità: dammi del tu, per te sono Marco..

GINO: Marco noi allora possiamo andare: ci pensi tu….

DON PIATELETO: Cos'è tutta questa confidenza, come vi permettete a dare del tu ad un  ministro di Dio?

DON PIATELETO : A proposito fermi tutti, cosa stavate facendo ?

MARIETTO: Ci stavamo sposando!

ADELINA : Non generalizziamo, almeno tentiamo,  può darsi,  ma lei presumo  sia....

BEPPE: Quel prete che chiamano….

MARIETTO: Quello che S. Eminenza ha richiamato più volte….

GINO: Quello che la gente di Vezzano ha fatto trasferire…

( musica per pochi secondi)

DON PIATELETO: Maldicenze solo maldicenze, quando c'ero io … su nel Borgo le donne erano tutte contente, alla messa c'era pieno, tutte si confessavano e le offerte dalle cassette straripavano , e in canonica

facevano la fila!

TONELLI: Ma gli uomini no ... loro non erano contenti ... e sono stati loro…

DON PIATELETO: Gli uomini, si, sono stati loro, perché loro sono i figli del peccato!

TONELLI: E sua Eminenza , che cosa le ha detto in udienza?

DON PIATELETO: Mi ha tenuto lì un'ora ed ha riversato su di me un mare di accuse, ma poi ho giocato la mia carta…

BEPPE: E Sarebbe?

DON PIATELETO:  Gli ho portato una suoretta brasiliana ....

GINO: E lui?

DON PIATELETO: Lui ....mi ha fatto i documenti per ritornare tra un mese al borgo e senza perpetua  

TONELLI: E perché senza perpetua?

DON PIATELETO: Le perpetue… non sono di primo pelo , anzi,  sono peggio che le suocere: pettegole e impiccione! Pensate che quella che mi avevano affidato,  andava a raccontare per il paese che dellepecorelle smarrite venivano a trovarmi in canonica e passavano la notte con                                   d

me . No! Perpetue non ne voglio più!

GINO: E allora come fa per le pulizie.. e per il resto?

DON PIATELETO: Per il resto….ci penso io, per le pulizie ogni settimana una giovane parrocchiana dai 18 ai 22 anni a turno viene in canonica a fare le pulizie e a rifare il letto…

GINO: ma una di 25 anni non va bene

DON PIATELETO: una donna più è giovane e più è vicina a dio

TONELLI: Anch’io le mie le ho fatte!

DON PIATELETO: Infame! Vi siete approfittato di questa povera ragazza! Vi siete preso gioco dei suoi sentimenti!

TONELLI: Si, ma solo una volta.

DON PIATELETO: Il peccato è peccato! Ma cosa stavate facendo?

MARIETTO: Mi sposo!

DON PIATELETO: Non fatemi ridere!

MARIETTO: Con Adelina!

ADELINA: Purtroppo sì…

DON PIATELETO: (abbracciando la ragazza e baciandole le mani) Adelinuccia ! Tesoro! luce del mio volto! Senti come pulsa il mio cuore! Piccola passerotta ferita, ora che ti ho conosciuto non esiste altra donna per me!

ADELINA: Adulatore!

DON PIATELETO: Questo matrimonio non s’ha da fare!

TONELLI:  Mi risparmio l’assegno!

ADELINA: Noi ci sposiamo!

DON PIATELETO: Non sposerai un essere simile, tu sei sensuale, tu sei affascinante, tu meriti ben altro: no, questo proprio no!

ADELINA: Invece sì!

DON PIATELETO: (prende da parte Adelina) Vieni di là che ti devo parlare

(i due escono di scena)

MARIETTO: Ed io cosa faccio?

DON PIATELETO: Nessuno vi ha ordinato di muovervi!

(musica)

ATTO 2

SCENA  ( 7 )  11

 (i due tornano subito abbracciati e sorridenti, mentre Don Piateleto porge a tutti un foglio e li fa firmare, ed un altro foglio solo per Marietto che firma e restituisce…)

DON PIATELETO: Don Beppe, continui la cerimonia e poi vada via…e al più presto.

BEPPE: Carissimi Adelina e Marietto, volete voi mettervi insieme come marito e moglie?

ADELINA: Sì!

BEPPE: E tu, Marietto?

MARIETTO: Anch’io! Anch’io!

(Musica: Marcia Nuziale)

BEPPE: E allora vi dichiaro novelli sposi. La sposa può baciare lo sposo.

ADELINA: Magari più tardi.

BEPPE: Scambiatevi gli anelli , almeno!

MARIETTO:  Gli anelli non ho fatto in tempo a comprarli, però guarda cosa ti ho portato!

(porge un regalo ad Adelina )

(Adelina apre la confezione e scopre che dentro c'è una zappa )

ADELINA : Ma non  ti vergogni ? Una zappa!

MARIETTO : Ma è leggerissima! Domani la provi.

(Beppe toglie l’abito talare) Allora noi avremmo finito e dovremmo tornare alla nostra... parrocchia. Andiamo Gino; ringrazia tutti. La pace sia con voi...

GINO: E con il tuo spirito. Amen, !

(Escono in fretta di scena fra i saluti di tutti ed esce anche Don Piateleto)

 ADELINA: Tonelli, fuori le palanche.

TONELLI: Una zappa ... che fine che fai,  Adelina , ma Ogni promessa è un debito e Tonelli onora sempre suoi debiti.

(Firma l'assegno e lo porge a Adelina che se lo infila nel seno).

ADELINA: Da qua non scappa più.

MARIETTO: Non sarebbe meglio farne due di assegni? Metà cifra per la Adelina e metà per me.

TONELLI: Adesso che siete sposi vi metterete d'accordo fra di voi. Però devo dirvi una cosa; questa è la prima volta che il Tonelli perde una scommessa e così tanti soldi. Sto proprio diventando vecchio ...

(Uscendo si sfoga imprecando...)

ADELINA: Io scappo, vado in banca a depositare.

(Esce di scena)

MARIETTO: E io scappo e vado a preparare il trattore con il rimorchio.

(Esce di scena)

ATTO 2

SCENA  ( 8 )  12

DON CARLINO: (Entra con la valigia)Ciao Sandrino. Com'é andata in parrocchia?

SANDRINO: Riverisco don Carlino. Bene, tutto bene.

DON CARLINO: È arrivato don Piateleto?

SANDRINO: Si, si sono arrivati sia Don Beppe che Don Piateleto!

DON CARLINO: Chi è questo don Beppe, di che parrocchia è?

SANDRINO: Non lo so..

DON CARLINO: Forse sarà meglio che io chieda tutto alla Adelina. Chiamala.

SANDRINO: Cosa chiamo, se non c'è?

DON CARLINO: Come non c'è?

SANDRINO: No, è uscita. È andata in banca

DON CARLINO: In banca? A fare in banca? E dov'è il Marietto?

SANDRINO: Il Marietto è sul trattore...

SANDRINO: Si,  sul trattore. Se avesse visto che fretta aveva di scappare dalla cerimonia!

DON CARLINO: Quale cerimonia?

SANDRINO: la cerimonia di nozze no?

DON CARLINO: A me deve aver fatto male il panino che ho mangiato sul treno… Fammi   capire Sandrino... Chi è che si sarebbe sposato?

SANDRINO: Ma come? Non lo sapeva? Il Marietto e  Adelina!

DON CARLINO: Forse era troppo forte quel bicchiere di vino che ho bevuto alla stazione..

ADELINA: (Entra)Buon giorno signor zio. Tutto bene agli esercizi di spirituali?

DON CARLINO: Adelina, siediti un attimo qua per favore e tu, Sandrino, va di là un momento: devo parlare in privato con mia nipote.

(Sandrino esce)

Si può sapere cos'è questa storia del matrimonio di cui mi ha parlato Sandrino?

ADELINA: Allora si sieda anche lei qua vicino a me. Non ha letto sui giornali la storia dei ladri delle sacrestie?

DON CARLINO: Certo che l'ho letto...

ADELINA: Erano in due e ieri notte sono venuti anche da noi.

DON CARLINO: Dici davvero?

ADELINA: Dico davvero! Il fatto è che, quando il Marietto li ha trovati qui in una sacrestia, uno si è fatto passare per un prete indossando la sua veste e l'altro per il suo chierichetto. Ma io, in quattro e quattr'otto, sono subito riuscita a capire che c'era sotto l'imbroglio e, per non farli andare a finire in galera, ho consigliato al falso prete di sposare me poi è venuto il prete.

DON CARLINO: ...e il Marietto. Ma perché? A parte il fatto che il matrimonio non è valido!

ADELINA: Proprio per questo l'ho fatto; però il Tonelli ci è cascato. Si ricorda che mi aveva firmato una carta ...

DON CARLINO: Me l'hai detto ... Me l'hai detto ... Certo che voi donne ne sapete una più del diavolo. Però, visto che è stato un imbroglio e un matrimonio per niente valido, bisogna, anzi, ti ordino di restituire i soldi al Tonelli.

MARIETTO: (Entra con una valigia. Piuttosto elegante) Ciao mogliettina. Pronta per il viaggio?  

ADELINA: Per... Per che cosa?

MARIETTO: Per il viaggio di nozze, per la luna di miele...

ADELINA: Guarda suonato che qui non c'è né il viaggio di nozze, né la luna di miele, e nemmeno le palanche!

MARIETTO: Ma... Non ti ha dato l'assegno?

ADELINA: Sì, l'assegno me l'ha dato, ma il matrimonio non è valido perché... ho saputo adesso che don Beppe non è un prete, ma un'imbroglione!

(Entra Tonelli di corsa ed alterato)

TONELLI: Briganti! Mi avete imbrogliato, il prete era falso, i due sono stati arrestati, e voi eravate d'accordo!

Siete due lestofanti, ridatemi l'assegno, io chiamo i carabinieri e vi faccio arrestare, in galera vi mando e butto via le chiavi, furfanti!

DON CARLINO: Ridategli l'assegno, la prego... la prego signor Tonelli,  perdoni mia nipote !E’ stata una ragazzata!

TONELLI:Ragazzata?? Avete proprio una bella faccia tosta, denuncio anche lei  per tentata estorsione durante la confessione! La canonica le mangio, io! La  faccio cacciare dal Vaticano io!!

DON CARLINO:  Io sono innocente! E’ lei che faceva le offerte! Buon Dio perdonatelo!!

TONELLI : Dio la perdonerà , ma la legge no ! Voglio vederla sul lastrico ... voglio tutto, anche l'orto della curia! Ed ora tiri fuori l'assegno!

( Adelina tira fuori l'assegno)

MARIETTO: (fra sé e sé) Lo immaginavo che finiva così….

(Entra improvvisamente Don Piateleto e sfila l'assegno dalla mano di Adelina)

DON PIATELETO:Il matrimonio è valido , ecco i fogli che ha sottoscritto, proprio lei Tonelli, per cui i soldi devono tornare a questa povera pecorella…

TONELLI : Non è possibile!

DON PIATELETO: Questa è la sua firma e in presenza di testimoni, vedete anche il nome del parroco

DON MARCO PIATELETO… e non si scappa!

ADELINA: Grazie!

DON CARLINO:Grazie santa provvidenza!

TONELLI :Questo lo stabiliranno i miei avvocati!

DON PIATELETO: I suoi avvocati, ma non mi faccia ridere,

io piuttosto brutto imbroglione la denuncio, io le mangerò tutto, le sue fabbriche, e nessun prete sposerà sua figlia!

TONELLI : Mia figlia si deve sposare in chiesa…

DON PIATELETO: Lasciate un obolo e andate via, oggi sono magnanimo

TONELLI: Io non lascio niente!

DON PIATELETO: Non lasciate niente?? E allora io vado dai carabinieri!

TONELLI: Sì, solo a benedire la caserma potete andare!

DON PIATELETO: O a benedire la vs. cella a Villa Andreino!

TONELLI: Che cella…..signor parroco: lei  è fuori di testa…..mi ascolti, si

  Faccia visitare!!

DON PIATELETO: So di un certo grano e di certe manze

(e fa il segno dei soldi)

TONELLI: Facciamo così: cento euro bastano?

DON CARLINO:Per me possono bastare, ma al Principale non so…

TONELLI:  dite voi la cifra……

DON CARLINO: Diciamo…2.000 euro per la parrocchia e 4000 per la curia

TONELLI: Facciamo…500 per la parrocchia…500……e 500 per la curia

 DON CARLINO: 200 per la parrocchia, 100 per la curia….e 10.000 per me!

 TONELLI: Eh, ma è un furto però ci devo stare.

 DON PIATELETO: Ed ora vada, e speri che quello lassù assolva i suoi peccati….

(Tonelli esce di scena, entra Armida) 

(musica)

 ARMIDA: Don Marco ho peccato, voglio espiare le mie colpe mi prenda, e mi faccia   sua!!

 DON PIATELETO: Non posso! Sono sotto stretta sorveglianza del vescovo!!

 ARMIDA: Ma solo una volta!

DON PIATELETO: Non posso ,io ho sposato la chiesa!

 ARMIDA: Mi abbandonate al mio tormento! lasciatemi almeno un dono!

MARIETTO: Vuoi questa zappa?

ARMIDA: Grazie ... ma è leggerissima!

MARIETTO: Domani te la faccio provare.

ARMIDA: Anche subito!

MARIETTO: Noi andiamo

(ed escono di scena mano per mano)

ADELINA: Zio,  io per espiare le mie colpe andrei a fare da perpetua a don Piateleto per un pò di tempo…

DON CARLINO: Si , è meglio che per un po’ di tempo vi ritiriate in preghiera e lontano dai pettegolezzi, ma dimmi,  Don Marco , come sei cambiato… mi sembri persino un po' invecchiato, non sembri neppure più tu! Sembri piuttosto Mario , il tuo fratello gemello! Piuttosto,  dimmi,  come sta?

DON PIATELETO: Non aver timore, sono io, don Marco…sei tu,  caro collega,  che devi cambiare gli  oc­chiali, e mio fratello Mario, quello scavezzacollo, sta bene! Beato lui!  Senza problemi, tutte le notti a fare il balordo in Versilia!

DON CARLINO: adesso purtroppo ho avuto una giornata faticosa. Si.. adesso mi ritiro , sono un po’ stanco: mi faccio una camomilla e me ne vado a letto.

(ed esce di scena )

ADELINA: Ma cosa mi hai combinato,  il mio matrimonio è ancora valido ?

DON PIATELETO: Non preoccuparti ... a Marietto gli ho fatto firmare anche l'annullamento del matrimo­nio! Adesso sai cosa faccio... ti porto in vacanza …

ADELINA: E se ci scoprono? E l’annullamento e la firma…..sei sicuro???

MARIO: Non solo ho imitato così bene la firma, ma ho usato anche  il timbro di mio fratello Marco!

ADELINA: E se tuo fratello se ne accorge??

MARIO: se ne accorge??....lui doveva essere già qua!!....E invece chissà dov’è!!

ADELINA: bravo, Mario!!...andiamo….andiamo a Roma!!

 ( Il prete si toglie subito la tonaca e sotto la tonaca si fede un frac )

MARIO: A Roma no! sono troppo vicino al principale! ti porto a Parigi!!!

 (si abbracciano e lanciano in aria i soldi ed escono di scena) 

(musica finale…)

SIPARIO