In fondo al mar

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IN FONDO AL MAR

IN FONDO AL MAR

di Rita Stivale

PESCATORE 1:         (Cantando una canzone stonata a squarcia gola

prepara l’esca e getta la canna)

PESCATORE 2:         (Compie la stessa operazione e guarda infastidito il primo)

         Scusi, ma se lei continua  con questo casotto scappano tutti.

                                      Per pescare ci vuole concentrazione, silenzio.

PESCATORE 1.         Lei pesca in silenzio?

PESCATORE 2:         Io si.

PESCATORE 1.         E  ne prende molti?

PESCATORE 2.         Ultimamente no, per la verità.

PESCATORE 1:         Appunto, e allora tanto vale cantare, no?

PESCATORE 2:         Eh, sono finiti i bei tempi in cui un

         onesto pescatore tornava a casa con la cena per moglie e    figli.

         Si puliva il pesce insieme, si osservava, i piccoli chiedevano il nome e dove si pescava. Muletti, ope, triglie….

         Sapesse quante volte devo passare dal supermercato prima di ritirarmi. Pensi che i miei bambini sono convinti che io pesco  il pesce bastoncino e che il bastoncino  è congelato perché a mollo ha preso freddo!

PESCATORE 1:                  Io invece al supermercato prendo il tonno e i miei figli credono che la scatoletta sia un’evoluzione delle squame. Lo chiamano “ pesce pugno robotico” , pensi un po’!

PESCATORE 2:                  Una volta ho avuto una gran botta di fortuna e ho preso una razza: beh, i miei figli mi hanno chiesto che velocità orbitale raggiunge.

PESCATORE 1:         Mah, non c’è più religione. Chissà  che gli insegnano queste maestre moderne.

(Continuano  a pescare e cantare insieme)

                                      E chissà che cosa è successo la sotto. Io vado, tanto ....

PESCATORE 2:         Anch’io, sennò  trovo il supermercato chiuso: Arrivedereci.

CICCIO:                      ( Con un libro aperto in mano) Ma se il tonno mangia la triglia e la triglia mangia la sardina e la sardina mangia il gambero perché io devo mangiare surgelati? A me questa catena alimentare  non mi convince.

ROSETTA:                           (Con un quadernone e una penna in mano) Questionario. Domanda : perché bisogna mangiare il pesce fresco?  Ma secondo te la maestra di scienze non lo sa che pesce fresco non ce n’è più? Mi sembra più scema di mio padre che passa ore e ore a far finta di pescare poi passa dal supermercato e io gli devo anche dire “bravo papà, buono questo pesce che hai pescato” perché sennò ci rimane male.

LISA:                           Ma quando cresceranno questi padri!

PIERINO:                    Certo, i papà sono un problema, ma anche la sotto ci deve essere qualche problema  da un po’ di tempo. Sapete che io un pesce vero non l’ho mai visto? Figurarsi un pesce lesso.

CICCIO:                      Perché ti interessa tanto il pesce lesso?

PIERINO.                    Quando ho fatto la dichiarazione a Chiara lei mi ha detto “non fare quegli occhi da pesce lesso” e io non ho saputo cosa dire perché non so che significa.

ROSETTA:                  Quando vedrò un pesce lesso te lo dirò. Invece perché non cerchiamo di vederci chiaro in questa faccenda dei pesci vivi

LISA:                           E come?

ROSETTA:                  Chi di voi va in piscina?

CICCIO:                      Io, tre volte la settimana. E poi mio padre è istruttore di sub. E’ un sub eccezionale, mica un sub normale.

LISA:                           Anch’io vado in piscina.

PIERINO:                    Io sono capace di fare anche due vasche sott’acqua.

ROSETTA:                  Appunto, perché non andiamo sotto, a dare un’occhiata?

CICCIO:                      Dai, forza, come dice la maestra “osservazione diretta” .Io procuro le maschere per tutti

ROSETTA:                  Che dite, ci vorranno le mute?

LISA:                           Più che altro le pinne, io non ho molta resistenza.

PIERINO:                    Ciccio, frega un po’ di roba a tuo padre.

CICCIO:                      Si ma datemi una mano. (escono, rumori fuori scena del cambio, rientrano)

ROSETTA:                  Siamo pronti? E allora giù!

(Grande caciara : disco-music ad alto volume, televisori che trasmettono

quiz, cellulari che squillano, venditori ambulanti ,strilloni che urlano le

ultime notizie…)

STRILLONE 1:                    L’Eco dello scoglio, ultima edizione…Nettuno in crisi, rischio di dimissioni. Borsa in picchiata . Le quotazioni  delle “Oceano privilegiate perdono il 3 per cento.          L’Eco dello scoglio, ultima edizione…

STRILLONE 2:           Sirenetta tremila, edizione straordinaria! Defilè di Coco Scagliel! Biglietti esauriti! Per stasera previsti trentamila pesci al Palaconchiglia ad ammirare le top trigliel. Sirenetta tremila, edizione straordinaria!

STRILLONE 3:                    Gazzetta dello sport! Ultime notizie! Derby all’Olimpicozza: scontri tra le due tifoserie. I presidenti delle due squadre annunciano novità in vista del pescemercato. Contestato  Pierluigi Tellina designato ad arbitrare l’incontro. Diretta su telefish  alle 20.30. Ultime notizie!

(Esce mentre entrano ancheggiando due pescie coi tacchi a spillo, in un

angolo c’è Ecolino con un cartello di protesta)

PESCIA 1:                   Ti piacciono le mie scarpe nuove?

PESCIA 2:                   Pisch Klein o Cefalo e Gabbana?

PESCIA 1:                   Pisch Klein, Cefalo e Gabbana andava la stagione scorsa, decisamente  fuori moda.

PESCIA 2:                   Uh! C’è Ecolino, quel cretino con la fissa dell’ecologia, fai finta di niente sennò attacca con i suoi soliti discorsi.

PESCIA 1:                   Per carità, l’altra volta voleva convincere mio marito che in fondo al mare non c’è bisogno di pellicce. E quel tirchio stava per dargli retta.

PESCIA 2:                   Continuiamo a parlare. Ti piace? Scagliel N. 5. Ho preso anche questa gonna di Aringa Balestra e queste  calze Sardin Lady. Quando gli arriva l’estratto conto mio marito avrà un infarto.

PESCIA 1:                   E il mio completo  Acciughella  Versace, allora? Un occhio della testa! Neanche mio marito  sarà felice.

ECOLINO:                  Ma perché  tacchi a spillo,  vestiti firmati, squame gellate… avete dimenticato che siete pesci! Siamo  creature del mare. Siamo nati per nuotare nell’acqua non….

PESCIA 1:                   E smettila, non hai capito che non c’è un solo pesce in tutto l’oceano che ti dia retta!

PESCIA 2:                   Hai trovato i biglietti per la sfilata di stasera? Io non ce l’ho fatta!

PESCIA 1:                   Certo e  mio marito  va allo stadio quindi se vuoi puoi venire con me.

PESCIA 2:                   Grazie, pazzesco! Anche il mio sarà a vedere la partita.

ECOLINO:                 

(Escono ancheggiando ed entrano tre pesci Tifoso uno di loro con dei

biglietti in mano)

TIFOSO 3:                   Tenete  i biglietti. Fanno trenta sacchi a testa.

(Prendono i portafogli e pagano)

TIFOSO 1:                   Non trovo le mie carte di debito. Chi la sente mia moglie!

TIFOSO 2:                   E  la mia? Io ho un buco di trentacinquemila  fisheurus sul conto corrente.

TIFOSO 3:                   Non le toccate che si scozzolano! Considerate che quelle vi scaricheranno.

TIFOSO 1:                   Così non avremo più rotture di scaglie ogni volta che andiamo alla partita.

TIFOSO 3:                   Le scaglie ve le rompono solo per quello? E il fumo, la dieta, la gelosia….meglio la vita da single.

TIFOSO 2:                   A proposito, offrimi una bella Pescit.

TIFOSO 3:                   Ma perché le devi scroccare a me, compratele. Tre fisheurus, dal tabaccaio.

(Ecolino cambia cartello “Il fumo provoca il cancro alle branchie” I

Tifosi lo vedono.)       

TIFOSO 1:                   Ancora lui? Ma perché non la finisce con queste cretinate. Che dite sgombriamo?

TIFOSO 3:                   Ma si, oggi sarà tosta! Avete i bollogeni?

TIFOSO 1:                   Si, e tu hai portato lo striscione?

TIFOSO 3:                   Si, trick track, bagattelle, bummi a manu….bummi a…bummi….

(Vede Tonnina e Polipetta lancia un fischio  d’ammirazione e fa per

Andare all’attacco con aria da latin lover, gli altri due lo agguantano e lo

riportano indietro)

TIFOSO 1:                   A partita!

(Escono sistemando sciarpe e striscioni.)

TONNINA:                  Allora andiamo in discoteca o no?

POLIPETTA:              Quel tipo che ci ha invitato non si vede. Magari non ha trovato un amico per te…

TONNINA:                  E chi se ne frega, tanto stasera con queste minipinne rimorchiamo lo stesso.

(Entrano due Pescipagliaccio con giubbotti di pelle, occhiali scuri e

lattine in mano)

PAGLIACCIO 1:        Salve, ragazze scusate il ritardo, ma ci siamo fermati per prendere qualche beveraggio….

PAGLIACCIO 2:        …così ci sballiamo un po’ prima della disco.

TONNINA:                  Si, dai prima sballo e poi ballo!

(Ecolino cambia cartello “Il vero sballo è….chi sballa è un pollo”

POLIPETTA:              Grazie. Ma non è che mi fa male?

PAGLIACCIO 1:        Macchè, Algasy e Cocamarinis…

PAGLIACCIO 2:        Tanto per riscaldarci…..

POLIPETTA:              Ma no

TONNINA:                  Ma si!

PAGLIACCIO 1:        Ma su!

PAGLIACCIO 2:        Ma dai!

(Balletto “Ma no, ma si, ma su, ma dai” con i bicchieri in mano. Bevono

 ridendo poi Tonnina comincia a tenersi lo stomaco, dopo un po’

anche Polipetta)

TONNINA:                  Non mi sento molto bene.

POLIPETTA:              Neanche io.

TONNINA:                  Io mi sento male.

POLIPETTA:              Anche io. 

PAGLIACCIO 1:        M’pare, squaglio veloce!

(Escono mentre le due cominciano ad essere preda delle contorsioni)

TONNINA:                  Aiuto, mi sento male! Mi sento molto male!

POLIPETTA:              Soccorso, mi sento malissimo! Mi sento molto malissimo!

TONNINA:                  Non posso respirare

POLIPETTA:              Neanche io!

TONNINA:                  Devo vomitare!

POLIPETTA:              Anche io

TONNINA:                  Dietro quello scoglio!

POLIPETTA:              Dietro quello scoglio!

(Si sentono rumori di vomito e lamenti mentre entra scarmigliato e poco

regale Nettuno seguito da due pesci gatto segretari)

NETTUNO:                 No, no , e poi no! Non riuscirete a trascinarmi in mezzo a trentamila pesci in delirio per quelle smidollate  che hanno perso ogni dignità. Dovrebbero stare in padella, a friggere nell’olio fino a diventare dorate e croccanti per essere portate in tavola . Quello è sempre stato il destino delle triglie, da che mare è mare. Altro che Palaconchiglia. 

PESCEGATTO 1:      Maestà, è un problema d’immagine. Coco Scagliel fa tendenza e per lei sfilano le migliori top trigliel…se vi farete vedere alla sfilata….

PESCEGATTO 2:      ….il popolo potrebbe tornare ad  ascoltarvi….

NETTUNO:                 No, no, e poi no.

PESCEGATTO 2:      Altezza, vorrei ricordarvi che con i Tonni abbiamo poche speranze. Quel Dottor Tonny  li sta convincendo tutti a rifarsi la pinna dorsale

PESCEGATTO 1:      E non  dimentichiamo il problema delle Balene che vogliono iniziare una dieta dimagrante o  i Polpi che vogliono dipingersi le ventose con lo smalto per unghie.

PESCEGATTO 2:      Maestà, il vostro intervento alla sfilata….potrebbe …salvare il Regno.

NETTUNO:                

(accasciandosi)          

                                      Salvare il Regno del Mare! No, non è più possibile. Ma verrò con voi. Sistemate il mio mantello. Lucidate la corona e il tridente. Stasera il Re sarà ancora il Re e poi...

(escono)

ROSETTA:                  Accidenti ragazzi, quello è Nettuno!

PIERINO:                    E chi sarebbe questo Nessuno?

CICCIO:                      Nettuno, non Nessuno. Il re del mare.

LISA:                           Com’era nervoso, però. Avete sentito, ci deve essere una rivolta di triglie.

UNCINO:                   

(entra con una enorme pinna dipinta in bianco e rosso in mano e una sulla

schiena)

                                      Forza, amici, rifatevi la pinna. La turbo pinna uncinata! Vedrete che eleganza, che slancio che da alla figura! Da quando ho fatto l’intervento mi chiamano tutti  Capitano Uncino, non dottor Tonny.

TONNO 1:                   Ma quanto costa, dottore?

UNCINO:                    Chiamatemi pure Capitano.

TONNO 2:                   E fa male dott…capitano?

TONNO 3:                   Ci vuole l’anestesia?

UNCINO:                    Ma non vi preoccupate, amici. No problem! Nessun problema. Anestesia generale, due  giorni di degenza nella mia clinica privata “Scoglio sano”  e sarete un altro tonno, il vostro look sarà assolutamente alla moda. Io vi garantisco una pinna dorsale uncinata  in pura latta di Coca Cola Sprite, Fanta,  Seven Up e chi più ne ha più ne metta  con scritte originali per…due o tre mila fisheurus a seconda della taglia, pagabili anche in comode rate. Ai primi trenta che si prenoteranno super sconto del 40 per cento e un ferro da stiro professionale in omaggio.

TONNO 1:                   E il ferro a cosa ci serve?

UNCINO:                    Ma a tenere sempre a posto la vostra nuova pinna, no! Forza, amici, fidatevi sono o non sono il vostro Capitano Uncino?

(Capitan Uncino ballo dei tonni)

UNCINO:                    Bravi, bravi! E ricordatevi di prenotare, riservare, bloccare la vostra nuova turbo pinna!

(Escono i tonni salutati da Uncino che da loro delle brochures

Pubblicitarie Ecolino cambia cartello)

CICCIO:                      Ma ragazzi, vi rendete conto? Peggio che da noi!

PIERINO:                             E tu chi sei?

ECOLINO:                  Sono l’ultimo mascolino senza giacca e cravatta. E nessuno mi ascolta!

ROSETTA:                  Ma che  cosa è successo?

ECOLINO:                  I pesci stanno diventando come gli uomini.

LISA:                           Altro che sulle nostre tavole, fra poco quel Capitano   venderà turbo pinne super scontate anche a noi.

PIERINO:                    E se anche altri animali seguissero il loro esempio e si mettessero ad imitare gli umani? Pensate, gatti col pelo ossigenato, leoni che fanno il trapianto di criniera, pappagalli che vanno a scuola di dizione, galline siliconate….

ROSETTA:                           No, non ci posso pensare. Non ci sarebbe più il mondo che conosciamo. Shh zitti, che fa?

UNCINO:                   

(Fischia e arrivano i Pescigatto)

                                      Allora, che notizie mi date? Si dimette o no? E i soldi? A me i soldi servono, sono sotto spese.

PESCEGATTO 1        Stasera sarà andrà al Palaconchiglia. Novità in vista! Ti lasceremo le chiavi del forziere e....

UNCINO:                    E come le prenderete?

PESCEGATTO 2        Ce le faremo dare da un nostro cugino che è al suo servizio come maggiordomo

UNCINO:                    E questo quanto mi costa?

PESCEGATTO 1        Via Tonny! Lo sai che noi non vogliamo niente.....a noi basta prendere il suo posto sul trono del mare....

PESCEGATTO 2:      ….abiteremo sullo scoglio reale…

PESCEGATTO 1:      Tutti ci chiameranno  maestà....nessuno oserà più considerarci i pesci più stupidi degli abissi..

UNCINO:                    A voi il potere, a me i soldi....

(squilla il cellulare di T.)

                                      Squagliatevi ora...telefonata d’affari Pronto, pronto!

POLPO                         Tonny!

UNCINO:                    Capitano, capo, mi può chiamare Capitano ormai!

POLPO                         Si, dottore, capitano….Intanto cambiati questa caccavella  di cellulare che non prende mai. Ho saputo dai miei scagnozzi che non hai mantenuto gli impegni presi. Spero che sia solo un equivoco perché se no ti si potrebbero accidentalmente sgualcire le squame.

UNCINO:                    Si capo, certo capo! Mi scusi capo ma sono ancora agli inizi, sa la pubblicità sta andando bene ma  per ora nessuna ordinazione..... e questo significa niente fisheurus. Però i miei colleghi tonni sono pronti e nel giro di qualche settimana......

POLPO                         A me non me ne frega niente, voglio i miei fisheurus  e subito!!!! Le hai volute le lattine? Ora paga!

UNCINO:                    Certo, capo!  Hem ...Hum...Io ci avrei un’altra idea per fare un po’ di grana. Un affare, capo, un affarone!

POLPO                         Parla, sentiamo!

UNCINO:                    Ho pensato che si potrebbe aprire una palestra dimagrante per le balene. Quelle ciccione pagherebbero qualunque cifra per perdere qualche chiletto!

POLPO                         L’idea mi pare buona, ma dove la vorresti aprire ’sta palestra? Il re non ti darà mai la licenza. Quello è un vecchio bacucco contrario ad ogni novità. Lo sai quanto ha sbraitato per il mio deposito di lattine.

UNCINO:                    Capo, quel Nettuno è spacciato! Altro che re del mare! Nessuno lo prende più sul serio. Ho avuto una soffiata da gente fidata....Stasera alla sfilata  delle triglie annuncerà le sue dimissioni...da domani non sarà più nessuno. Se agiamo stanotte stessa...occupiamo il palazzo e ci facciamo un bel beauty center superpanoramico ci sistemiamo, capo. Lei, capo, potrebbe prendersi lo scoglio reale...io mi accontento di un paio di scoglietti tropicali...per l’ufficio...

POLPO                         Hum...ho sempre desiderato abitare su quello splendido scoglio....Ma sei sicuro?

UNCINO:                    Capo, so il fatto mio....lei deve solo eliminare quei cretini dei Pescigatto...basta solo bloccarli per qualche ora dopo che mi avranno consegnato le chiavi....

POLPO                         Che chiavi?

UNCINO:                    Hem...niente...niente Nettuno tiene un pò di vecchie conchiglie  in un forziere....roba senza valore....io le voglio per la mia collezione...

POLPO                         OK a che ora li devo bloccare i babbei?

UNCINO:                    Appena inizia il concerto così io avrò tutto il tempo per prendere possesso del palazzo.

POLPO                         OK, socio,  mi pare un buon piano. Però cerca di non dimenticare il tuo debito....mi devi sempre 40 mila fisheurus.

UNCINO:                    Certo, capo. Avrà i suoi soldi, capo.

POLPO:                       Spero che sia così, dottore, anzi capitano! Perchè se così non fosse per te sarebbero guai seri. Ah, dimenticavo, per l’affare delle balene voglio il 75%.

UNCINO:                    Come il 75%....capo! Pronto! Pronto!

POLPO:                       Non ti sento, non c’è campo...

UNCINO:                    Pronto...capo...pronto

(scuote violentemente il cellulare, lo scaglia a terra e uscendo lo prende a

calci)

PIERINO:                    Ragazzi ho un piano....ascoltate. Ecolino!

(Parlottano tra di loro si allontananao facendo finta di riemergere)

(L’azione si sposta al  Palaconchiglia. Gran chiasso, battimani,

strumenti musicali che si accordano. prove di microfoni. Applausi

quando arriva il)

PRESENTATORE:    Signore e signori buonasera dal vostro Pippo Pauro e benvenuti al Palaconchiglia. Stasera assisterete ad un avvenimento eccezionale: le più belle top trigliel sfilano per la nuova collezione di Coco Scagliel . Per chi non e riuscito a trovare i biglietti abbiamo predisposto  un maxischermo. Pensate che a questa serata memorabile non è voluto mancare neppure sua Altezza il  re. Accogliamolo  con un bell’applauso

(Fischi  di disapprovazione).

Bene. bene. Bene Sua maestà farà una dichiarazione alla fine della sfilata.

Per il momento vi auguro buon divertimento con la nuova  collezione di Coco Scagliel che viene introdotto da una coreografia di Sharkira!

(Balletto  e Defilè commentati da ovazioni. urla, applausi. Ad un certo punto viene interrotto dalla voce del telecronista)

TELECRONISTA:     Scusa Pauro, scusa Pauro, sono Aldo Moscardo dall’Olimpicozza dove è in corso la finale dell’Oceanos League tra L’Interfisch e la Juvepinna. Intervengo per darvi un aggiornamento sulla partita che è alle ultime battute con il risultato fermo sullo zero a zero. Battiacciuga ha sostituito Del Pinna che ha subito un brutto fallo.

Azione offensiva della Juvepinna, respinta del portiere, recupero eccezionale di Bobosqualo che avanza verso Buffonpesce verticalizza verso Battiacciuga che tira e infila  un micidiale  gooool! Gol!

                                   L’arbitro Tellina controlla il cronometro, scambia un segno d’intesa col quarto pesce e fischia la fine dell’incontro! Interfish batte Juvepinna uno a zero. Ed è tutto dall’Olimpicozza, grazie a tutti i tifosi per averci seguito.

(I tifosi intonano cori tipo “Tutto lo scoglio”)

PRESENTATORE:     Ed ora signore e signori il re del mare terrà un discorso

(battimani annoiati. fischi di disapprovazione)

                                               un breve discorso. Ecco a voi sua Altezza Nettuno (c. s.)

NETTUNO:                 Signori, sono qui stasera per comunicarvi una decisione, sofferta ma irrevocabile. Da tempo non vi riconosco più come sudditi del regno azzurro. Così come non riconosco più il mio regno: lattine, scacchi di plastica, spazzatura…Lo so, lo so, questo non è colpa vostra, ma proprio quando gli umani cominciavano ad imparare a non usare il nostro ambiente come una grande pattumiera….voi avete deciso di cambiare. Oggi siete tutti convinti che somigliare quanto  più possibile a chi vive sulla terra sia la massima aspirazione per una creatura del mare. Ho cercato di farvi capire che grave errore sia questo, ma non ci sono riuscito e quindi ho deciso che…

(sabotaggio del maxischermo ed inizio del video del mare)

PESCE 1:                     Ma quelli siamo noi!

         PESCE 2:                     Si, guardate

PESCE 3:                     Ma questo mare è diverso, non è il nostro.

                                      Io non l’ho mai visto così!

I

PESCE 4:                     Che pace! mio padre mi dice sempre che ai vecchi tempi non c’era tutto questo casino.

PESCE 5:                     Mia cugina, quella è mia cugina.

PESCE 6:                     Le balene, guarda come sono maestose.

                                      Perché dovrebbero dimagrire, diventerebbero delle sogliole.

PESCE 7:                     Ma le sogliole ci sono già.

PESCE 8:                     E guardate i tonni, che bella nuotata possente con la pinna originale.

PESCE 9:                     Si, con questa pinna di latta non si nuota poi tanto bene.

PESCE 10:                   Guarda che bel colore di squame, perché le nascondiamo con questi straccetti griffati!

PESCE 11:                   Stiamo sbagliando, non possiamo diventare come

                                      gli umani, loro sono un’altra razza.

PESCE 12:                   Ma cosa ci è successo, perché abbiamo deciso di cambiare!

PESCE 13:                   Troppa TV, ragazzi, non fa per noi.

PESCE 14:                   Quel Capitano Uncino somiglia a un umano che chiamano Roberto il baffone..

PESCE 15:                   E il Polpo, non vi pare che somigli alla Piovra degli umani…corruzione….arroganza….Mafia, loro la chiamano Mafia e la combattono, mi pare!

PESCE 16:                   Amici, dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo riprenderci la nostra dignità marina!

PESCEGATTO 1:       Maestà, non dimettetevi, non ci abbandonate. D’ora

                                      in poi vi obbediremo come hanno sempre fatto le

                                      creature del mare da che mare è mare.

PESCEGATTO2         Punite chi ha sbagliato, ma continuate ad essere il nostro re. Noi volevamo tradirvi.. .meritiamo la

                                      giusta punizione...

ROSETTA:                  Non occorre, maestà! Questi due in fondo si sono ravveduti. . .e anche gli altri.

NETTUNO:                 Vi ringrazio, ragazzi. E vi ringraziano tutte le creature del mare, se torneremo ad essere come una

                                      volta lo dovremo a voi.

ECOLINO:                   Maestà gli umani  non useranno  più il mare come un grande bidone della spazzatura e faranno  funzionare tutti i loro depuratori.

LISA:                           Lo promettiamo.

PIERINO:                    In quanto al “dottore”

LISA:                           Chiamalo pure“Capitano”

PIERINO:                    E a quell’animaccia nera del Polpo ci pensiamo noi.

CICCIO:                      Con quel tonnacchio sai quanti bei barattolini di sott’olio mi fa mia zia di Acitrezza

ROSETTA:                  E come ti pare una bella insalata di polpo per cena! (prendono all’amo i due compari che si dibattono e salutano)

(I  due pescatori  cantano  e pescano come prima, ma ad un tratto si  vede uno strattone alla lenza)

PESCATORE 1:          Ehi. ho preso qualcosa!  Un tonno, mamma mia. Un

                                      tonno! Sono anni e anni che non ne vedo uno!

                                      Caspita, mia cognata Giovanna ci farà tanti bei barattolini sott’olio! E’ di Acitrezza, sa. Li erano

                                      bravissimi una volta a preparare il tonno.

PESCATORE 2:        

(anche la sua lenza tira)

                                      Anch’io ho preso qualcosa...mamma com’è pesante, che sarà?

(tira con più forza)

                                      Un polpo gigante. ..ma con questo stasera mia moglie ci fa un’insalata che non finisce mai! Venga anche lei, e porti i suoi bambini, ce n’è per tutti

PESCATORE 1:          E io la inviterò ad assaggiare il tonno sott’olio di mia cognata!

SIPARIO