“IN TRE SOTTO IL LETTO”
Quando la mela non ha solo due metà
Commedia brillante di
De Ruvo Stefania
Cod Siae N. 93 03 89A
SINOSSI
Marcello ha una vita sessuale e relazionale ottimale peccato che per ottenerla ha bisogno di due donne, Martina e Giovanna. All’inizio potrebbe sembrare il classico triangolo di lui, leie l’amante ma si scopre presto che le due donne sono entrambe presenti e “ufficiali”. Lui abita e lavora a casa sua e le due donne si alternano avendo due occupazioni lavorative molto diverse. Giovanna è una donna di spettacolo, una ballerina in locale notturno. Marina è una classica impiegata
Questo strano “menage a trois” funziona alla meraviglia almeno apparentemente, perché tra le due donne è sempre accesa una certa competizione a distanza. Infatti il terzetto inizia a manifestare un certo disagio aumentato dal continuo battibeccare delle due. Come si risolverà la situazione? Marcello farà una scelta se costretto?Aggiungerà una terza donna o saranno le due donne a fare a meno di lui?
PRESENTAZIONE (FOGLIO DI SALA)
Marcello ha una vita sessuale e relazionale ottimale peccato che per ottenerla ha bisognodi due donne, Martina e Giovanna. Sarà davvero il classico triangolo di lui,lei e l’amante? Come sono le dinamiche tra i tre e soprattutto come risolveranno la situazione? Marcello farà una scelta o saranno le due donne a fare a meno di lui?
Personaggi:
MARCELLO Uomo sui 40, deciso, affascinante, realizzato nel lavoro.
GIOVANNA Donna sui 40, brillante, appariscente, appassionata, “costosa”.
MARTINA Donna sui 40, tranquilla, premurosa,modesta.
Marcello e Martina sembrano una vecchia coppia sposata, tranquilli, sereni, affiatati ma anche annoiati.Marcello e Giovanna sembrano due amanti, appassionati, focosi, imprevedibili ma anche inquieti ed incostanti.
Scenografia:
Cucina (tavolo, tre sedie, pochi mobili)
Quinta di destra: uscita di casa
Quinta di sinistra: camera da letto
PRIMO ATTO
SCENA 1 (MARTINA, MARCELLO)
In scena Martina, vestita da ufficio,finisce di sistemare una colazione abbondante con succo, cappuccino, dolci ecc.
MARTINA Amore! Dai alzati che è tardi, ti ho preparato la colazione!
MARCELLO (entra assonnato) A me basta un caffè lo sai.
MARTINA Ti fa male saltare la colazione, è il pasto più importante della giornata.
MARCELLO Me lo dici tutti i giorni, ma lo sai che non mi convincerai mai!(bacetto e si siede a tavola)
MARTINA Ed io continuo a dirtelo, visto chetengo alla tua salute.
Martina si prende cura di Marcello in maniera eccessiva, gli porge il tovagliolo, gli riempe il bicchiere, gli offre un caffè dopo averlo giratoe soffiando pure per raffreddarlo, mentre continua a guardarlo con aria sognante.
MARCELLO Lo so, badi sempre a me!
MARTINA Se non lo faccio io, chi lo fa!
MARCELLO Non saprei!
Marcello scansa tutto e si prende solo il caffè.
MARTINA Programmi per la giornata?
MARCELLO Il solito, devo completare il terzo capitolo per venerdì.
MARTINA Ma come devi completarlo? Se l’hai finito domenica? Io l’ho letto.
MARCELLO Si, ma devo ancora dargli una revisione.
MARTINA A me sembra perfetto.
MARCELLO Per te è sempre tutto perfetto! Non sei attendibile.
MARTINA Non è colpa mia se tutto quello che fai è perfetto!
MARCELLO Ricordatelo anche quando ne combinerò una delle mie!
MARTINA Perché cosa hai intenzione di combinare?
MARCELLO Tutto può succedere!
MARTINA Potresti farlo succedere domani allora? Mi aspetta una brutta giornata in ufficio.
MARCELLO Se me lo chiedi per favore, eviterò di fare casini. Me ne starò buono buono a casa a finire il mio lavoro.
MARTINA Se finisci il capitolo,stasera ti preparo la tua cena preferita.
MARCELLO Cosa avrò fatto per meritarti!
MARTINA Non lo so proprio!
MARCELLO Non ti sottovalutare amore! (la accarezza)
MARTINA Si sta facendo tardi, devo andare in ufficio. Lascia stare il tavolo, pulisco io quando torno.
MARCELLO Ma no, lo faccio io! Hai già fatto tanto, guarda qui è uno specchio. Ma a che ora ti sei alzata stamattina?
MARTINA Alle 5 come sempre, non posso andare al lavoro e lasciare la casa in un caos.
MARCELLO Oggi rimango a casa, potevo fare qualcosa io.
MARTINA Ma tu devi lavorare, devi finire il tuo romanzo, il tuo editore lo sta aspettando e non solo lui, anche io e tutti i tuoi lettori.
MARCELLO Ormai si saranno dimenticati di me.
MARTINA Impossibile. E smettila di denigrarti.
MARCELLO Va bene.
MARTINA Devi solo pensare a scrivere, lascia a me le faccende. Se non dovessi andare al lavoro… starei volentieri a casa. Ma l’affitto non si paga da solo!
MARCELLO Non è così bello stare a casa, non hai mai nessuno con cui parlare.
MARTINA Proprio nessuno non credo.(dà un bacio in fronte)
MARCELLO Solo la solita routine.
MARTINA Tutto si può dire, tranne che la nostra vita sia una routine.
MARCELLO Perché no? Ogni giorno tu vai al lavoro ed io rimango a casa. Poi torni a casa, si va a dormire e si ricomincia da capo.
MARTINA Io non la vedo la routine. Marcello, stiamo bene noi due vero?
MARCELLO Splendidamente!(prende una pasta)
MARTINA Allora perché non facciamo un passo avanti nel nostro rapporto?
MARCELLO (tossisce come se gli fosse andato di traverso) Così di prima mattina?
MARTINA Non dobbiamo fare il passo avanti adesso, possiamo aspettare il pranzo.(sorride)
MARCELLO Spiritosa. Sicuro di voler parlare adesso?
MARTINA Si, sono giorni che tento di parlartene ma non hai mai tempo.
MARCELLO E va bene, ma che sia una cosa veloce.
MARTINA (respira come per darsi coraggio) Marcello tu sai che io sono unadonna all’antica.
MARCELLO (ironico) Ed io ti ho fatto vivere nel peccato?
MARTINA A dir poco. Ma possiamo sistemare tutto. Sposiamoci.
MARCELLO (tossisce di nuovo) Dici sul serio?
MARTINA Certo! Voglio il pacchetto completo, matrimonio con amici e parenti, con tanto di ricevimento e torta nuziale.
MARCELLO Magari dopo ci trasferiamo in un casetta con giardino, ci compriamo un cane e facciamo un figlio?
MARTINA Io ne vorrei due, un maschio ed una femmina. Sarei una buona mamma.
MARCELLO Ne sono sicuro. Non è questo il punto.
MARTINA E quale sarebbe? Anche tu saresti un bravissimo papà.
MARCELLO Di questo sono meno sicuro e comunque non c’entra. Non so se voglio un figlio adesso.
MARTINA Aspetterò, in tanto sposiamoci.
MARCELLO Stiamo bene così, perché cambiare?
MARTINA Perché io voglio di più. Mi prometti che ci penserai?
MARCELLO Va bene ma adesso vai che stai facendo tardi.
MARTINA (si mette la giacca e prende la borsa) Allora io vado! Ci vediamo a pranzo?
MARCELLO Come sempre.
Esce di scena a destra.
SCENA 2 (GIOVANNA, MARCELLO)
Marcellosi siede pensieroso.
Entra Giovanna, bella donna, appariscente, volutamente provocante.
GIOVANNA Non fare quella faccia, sono arrivata!
MARCELLO (sorride) Ciao Giovanna!
GIOVANNA Quanto sei bello appena sveglio!
MARCELLO Se lo dici tu!
GIOVANNA Marcello! Come here!!(imitando “La dolce vita” con un accento finto americano)
MARCELLO Ancora Anita Ekberg!
GIOVANNA Mi piace quel film e chiamandoci noi proprio Marcello e Anita…
MARCELLO Tu non ti chiami Anita ma Giovanna e non parlare con quel finto accento americano, sei di frascati!!
GIOVANNA Ma come nome d’arte ho scelto Anita!
MARCELLO Anche se io scegliessi Hemingway come nome, non potrei scrivere “Per chi suona la campana”.
GIOVANNA Se non suona la campana, facciamo suonare qualcos’altro. (si avvicina e gli tasta il sedere)
MARCELLO Giovanna smettila!
GIOVANNA Che c’è? Non siamo soli? Quell’altra non è andata al lavoro?
MARCELLO Non si chiama quell’altra, ha un nome.
GIOVANNA E va beh! Me lo dimentico sempre!
MARCELLO Invece te lo ricordi benissimo. E’ una tua amica.
GIOVANNA Lo era.
MARCELLO Dovrebbe esserlo ancora.
GIOVANNA Pretendi troppo, Marcello. Non m’importa niente di lei.
MARCELLO Ma interessa a me!
GIOVANNA E non capisco perché, quando hai unacome me a disposizione.
MARCELLO Te l’ho già spiegatoGiovanna!Cambiamo discorso!
GIOVANNA Come preferisci.Cosa ti sei messo addosso? Ti pare il modo di accogliere la tua donna!
MARCELLO E’ un pigiama, fa freddo!
GIOVANNA Quello non è un pigiama, è uno scafandro. E poi a me piace quando dormi nudo.
MARCELLO Quando stiamo insieme non stiamo dormendo!
GIOVANNA Già è vero! Marcellino!Ho bisogno di un vestito nuovo! Mi dai la carta di credito?
MARCELLO Per questo mi hai tastato il sedere?
GIOVANNA Da qualche parte devo iniziare per arrivare …
MARCELLO Al portafoglio.
GIOVANNA Hai ragione, sono un’ingrata. Perché non ti togli quel pigiamone così ti ringrazio come si deve?
MARCELLO Guarda che non sono un bancomat!
GIOVANNA Certo che no, io il bancomat non me lo porto a letto.
MARCELLO Ma se potessi…
GIOVANNA Dai Marcello, lo sai che spendo solo per farmi bella per te. Lo vuoi vedere il mio nuovo completo intimo? E’ davvero piccolissimo!
MARCELLO Sai trovare sempre l’argomento giusto! Adesso vieni a far colazione, il caffè è pronto.
GIOVANNA Altro che caffè! Guarda che meraviglia, tutto per me! Tu mi vizi! Tutte le mattine mi prepari la colazione! Cosa avrò fatto per meritarti!
Giovanna si mette a mangiare avidamente.Marcello si siede col suo caffè.
MARCELLO Fa piano che ti va di traverso. Non capisco dove metti tutto quello che mangi!
GIOVANNA Faccio tanta attività fisica! Ma tu non lo dire al mio personal trainer!
MARCELLO Io non conosco il tuo personal trainer.
GIOVANNA A proposito di questo splendore (indica il suo corpo) Devo pagare il mese al centro massaggi!
MARCELLO I soldi che ti ho dato ieri per chi erano?
GIOVANNA Ieri? Quando?
MARCELLO Dopo che …
GIOVANNA Ah, sì. Erano per l’estetista. La natura ha fatto molto ma rimanere così costa impegno.
MARCELLO E tanti soldi!
GIOVANNA (offesa) Tutti ben spesi e meritati. Senti Marcello, non mi sto più divertendo a fare questi discorsi… andiamo di là e ti faccio vedere a cosa servono i tuoi soldi.
MARCELLO Giovanna, io devo lavorare!
GIOVANNA E lavorerai dopo!
MARCELLO Ho una scadenza importante.
GIOVANNA Non devi mica timbrare il cartellino! Lavori a casa, lo puoi fare quando ti pare, adesso non vorresti fare altro di più divertente?
MARCELLO Lavorare a casa non vuol dire che sono a tua disposizione!
GIOVANNA Quante storie, devi solo scrivere!
MARCELLO Ti sembra semplice? Prima devi fare ricerca, poi devi concentrarti …
GIOVANNA Ed aspettare l’ispirazione… (si mostra) Ecco la tua musa!
MARCELLO Non si scrive senza lavoro vero!
GIOVANNA Ti prometto che se dai retta alla tua musa, poi l’ispirazione ti viene!! Dai Marcello, andiamo! (alludendo alla camera)
MARCELLO Io non so come fai, stai in piedi tutta la notte e la mattina hai ancora voglia di scherzare!
GIOVANNA E chi scherza! Io non ho proprio voglia di dormire!
MARCELLO Ma poi te ne vai a dormire e mi lasci lavorare?
GIOVANNA Mi fai dormire con te?
MARCELLO Ti ho detto che devo lavorare!
GIOVANNA Ed io non vado a dormire! Lo sai che non mi addormento se non mi stai accanto!
MARCELLO Prima di tutto, non è vero, sei capace di dormire anche in piedi, basta che lo vuoi e poi …
GIOVANNA Lo sai che vinco sempre io.
MARCELLA Rimango nel letto fino a quando ti sei addormentata, e normalmente ci impiegherai trenta secondi!
GIOVANNA Dipende da quello che mi hai fatto prima!
MARCELLA Giovanna!
GIOVANNA Dai andiamo! Stiamo solo perdendo tempo!
MARCELLO Adesso hai fretta di andare a dormire? Ti è arrivata la stanchezza?
GIOVANNA Non esattamente, ma sempre nel letto voglio arrivare! Marcello, Come here!! (come Anita Ekberg, avviandosi alla camera)
MARCELLO Come diceva Mastroianni? Ah, sì. “Vengo anch’io!!”(ride e la raggiunge)
Escono di scena a sinistra.
SCENA 3 (MARTINA, MARCELLO, GIOVANNA)
Si sente aprire la porta, entra Martina e si mette a cercare in giro.
MARTINA (urla) Marcello! Dove sono finite le chiavi dell’ufficio?Marcello!
Entra Marcello a torso nudo.
MARCELLO Martina! Che ci fai qui! E’ tardi!
MARTINA Mi sono dimenticata le chiavi dell’ufficio! Hai idea di dove possono essere finite?
MARCELLO (si sistema i capelli) No, non ne ho idea, hai cercato bene dentro la borsa?
MARTINA Ma certo che ho cercato, ho tirato fuori tutto e non ci sono.
MARCELLO Nella giacca?
MARTINA Neanche. Forse le ho lasciate in camera!
MARCELLO No! Sono sicuro che ti sono cadute qui in cucina. Ti aiuto a cercarle. Fammi vedere la borsa.
MARTINA Ho già controllato.
MARCELLO E ricontrolliamo.
MARTINA Come vuoi.
Marcello cerca nella borsa tirando fuori vari oggetti.
MARCELLO Niente, qui non ci sono.
MARTINA Te lo avevo detto. Devono essere rimaste in camera.
MARCELLO No!Cerchiamo prima qui, facciamo le cose in ordine.
MARTINA Per me stiamo sprecando tempo e fatica.
MARCELLO Fammi contento.
MARTINA Va bene.
MARCELLO Dammi la giacca.
Martina si toglie la giacca e gliela porge. Marcello cerca nelle tasche.
MARTINA Sei ancora nudo? Non dovevi lavorare!
MARCELLO Mi sono fatto prendere … dalla pigrizia! Fra poco mi metto al lavoro.
MARTINA Ma non eri in pigiama prima?
MARCELLO Concentrati sulla ricerca, non ti aspettano in ufficio?
MARTINA Si, ma…
MARCELLO Concentrati! Niente neanche nella giacca.
Cercano invano.
MARTINA Non ci sono. Devono essere per forza in camera. Se lo ho perse sono nei guai, c’erano anche le chiavi della cassaforte!(va verso la camera)
MARCELLO (la ferma quasi di peso) Ci vado io, non ti preoccupare, aspetta qui.
MARTINA (lo scansa per passare e raggiungere la camera)Ho fatto io il guaio ed io lo devo risolvere, tu hai fatto anche troppo, sei un amore!
MARCELLO (laferma e lasposta) Sai che sono bravissimo a cercare le cose, lascia fare a me!
MARTINA Se insisti… allora cerchiamo insieme!!
Si avvia verso la camera.Marcello torna di corsa sul tavolo.
MARCELLO Trovate! Trovate, eccole! Sono queste vero?
Martina deve essere fermata alla quinta, giusto in tempo.
MARTINA Sì, proprio quelle, grazie amore e scusa il disturbo, come al solito mi hai salvato! Devo andare.
MARCELLO Figurati, buon lavoro! Ti aspetto per il pranzo.
MARTINA A dopo.
Martina cammina verso l’uscita e contemporaneamente entra Giovanna, anche lei scompigliata, in tenuta sexy, senza guardare avanti.
GIOVANNA Marcello, cos’è tutto questo casino! Io mi sto annoiando in camera tutta da sola!
Martina si gira. Le due donne sono alle quinte opposte, Marcello in mezzo. Un momento di silenzio e tutti fermi.
MARCELLO Oh, cielo!! (sconsolato)
GIOVANNA (fredda)Martina.
MARTINA (fredda)Giovanna.(pausa) Scusa se ti ho svegliata, non trovo più le chiavi dell’ufficio.(con tono tranquillo)
GIOVANNA (in tono di sfida) Non stavo dormendo ma non c’era bisogno di fare tutto questo chiasso. In genere a quest’ora dormo.
MARTINA (in tono di sfida) Lo so, ed io vado al lavoro. Ma senza chiavi non potevo farlo.
GIOVANNA Ti potevi fare aprire da un collega!
Marcello si siede a fare colazione, Martina e Giovanna sono dai due lati in contrapposizione, man mano si avvicinano come due galli in combattimento aumentando i toni.
MARTINA Non capisci, c’erano anche le chiavi della cassaforte.
GIOVANNA Che tragedia! Non puoi aprirla lo stesso?Che ne so, ascoltando il rumore che fa!
MARTINA Guarda che non siamo in un film, dove posso aprire la cassaforte indovinando la combinazione con un fonendoscopio! Mi servono le chiavi o tutto il lavoro è bloccato.
GIOVANNA Io ne avrei approfittato per farmi una giornata di vacanza!
Le due donne sono petto a petto, Marcello interviene a dividerle.
MARCELLO Ma Martina non è come te. Lei è responsabile e prende seriamente il suo lavoro!
GIOVANNA E’ un’impiegata bancaria, mica un cardiochirurgo! (imitando la voce di una “donzella” in pericolo) “La prego signora devo prelevare duecento euro, è una questione di vita o di morte, mi aiuti!”.
MARCELLO (a Giovanna) Per te è tutto un gioco!
GIOVANNA Non è questo che ti piace di me? Che prendo tutto come un gioco?
MARCELLO Sì, ma non sempre! E soprattutto non ti dà il diritto di prendere in giro chi non la pensa allo stesso modo!
GIOVANNA Martina! Ti fai difendere da “paparino”?
MARTINA Non ho bisogno di essere difesa da nessuno, grazie Marcello!
MARCELLO Ma io…
MARTINA Davvero, non ho bisogno del tuo aiuto. Soprattutto se si parla di etica professionale.
MARCELLO Allora continuate pure! (torna a sedersi)
Martina e Giovanna si sfidano uno di fronte all’altro, mentre parlano, si toccano e si danno fastidio, si prendono per la maglia, in un crescendo fino a quasi arrivare alle mani, il dialogo e la fisicità sono in contrapposizione.
MARTINA Cosa fai per vivereGiovanna?
GIOVANNA Sono un’artista.
MARTINA Sei un ballerina di night.
GIOVANNA Mi piace come suona, mi ricorda un film.
MARTINA Al massimo potresti ispirare un film a luci rosse! E, tanto per curiosità, quanto ti danno?
GIOVANNA Il minimo sindacale, ma ricevo un sacco di mance.
MARTINA Si tutte nelle mutande e nel reggiseno.
GIOVANNA No, solo nello slip. Il reggiseno a fine spettacolo non c’è più.
MARTINA Allora non saranno tante visto la dimensione del tuo tanga!
MARCELLO (mentre mangia) Decisamente piccolo.
GIOVANNA Certo che se tu andassi con le tue mutande della nonna ci sarebbe un sacco di spazio, ma non credo che riusciresti a riempirle.
MARTINA Io non ho visto un centesimo delle tue mance nella cassa comune.
MARCELLO I soldi con Giovanna vanno solo in un senso.
GIOVANNA Sono le mie mance!
MARTINA Dovete ringraziare quella scema di impiegata bancaria che paga oltre la metà dell’affitto, per non parlare delle altre spese.
GIOVANNA Io non ti ho mai chiesto niente delle mie spese.
MARCELLO le chiede solo a me.
MARTINA Lo sai che Marcello ha finito l’anticipo del suo editore, se non gli consegna il libro entro due mesi si riprende tutto.
MARCELLO Tutto cosa.(tossisce e sputa)
MARTINA L’anticipo Marcello. Tu pensi a scrivere ma sono io quella che fa i conti… a proposito per cosa hai prelevato ieri?
GIOVANNA Per me ovvio!
MARTINA E la scema che paga sono io.
GIOVANNA Io non ti ho dato dello scema e poi non mi pare il caso di fare i conti della serva, è così provinciale!
MARTINA Ma è la serva che paga quello che mangi tutti i giorni!
GIOVANNA Io potrei vivere solo con le colazioni che mi prepara Marcello!
MARTINA Che ti prepara, cosa?
GIOVANNA Questa meraviglia! (prende una pastarella) Morbida e voluttuosa come Marcello. (da un morso) Ne vuoi un po’? (la spiaccica in faccia a Martina)
Martina su pulisce. Sono una contro l’altra.
MARCELLO (si alza) Cosa volete fare? Prendervi a botte? Tirarvi per i capelli?
GIOVANNA Sarebbe pericoloso per la dolce Martina!
MARTINA Ti potrei sorprendere! Non mi sottovalutare!
GIOVANNA Sono proprio curiosa! Dai fatti avanti!
MARTINA Sono pronta, venderò cara la pelle!
Si attaccano una all’altra.
MARCELLO Basta! Smettetela di litigare! (va da loro e li separa fisicamente) Ogni volta che vi incontrate non fate altro che punzecchiarvi! Che sta succedendo?Andavamo così d’amore e d’accordo!
GIOVANNA (si mette a sedere) Io non lo so, chiedilo a lei!
MARTINA (si mette a sedere) Io? Ma se sei sempre tu a cominciare!
MARCELLO Basta tutte e due! Non ho intenzione di farmi rovinare la giornata da voi due!
MARTINA Ma Giovanna!
MARCELLO Martina, tu hai trovato le chiavi, è ora che vai inufficio.
GIOVANNA L’hai fatta grossa tesorino!
MARTINA Smettila di chiamarmi tesorino! (si alza e si avvicina fisicamente per lo scontro)
GIOVANNA Oh, mamma mia che paura, la cenerentola di casa si è arrabbiata! Che fai chiami gli uccellini per difenderti?(si alza per affrontarla)
MARCELLO Non fatemi alzare la voce!
I due si fermano. Marcello si avvicina prima a Martina.
MARCELLO Lascia perdere Martina, lo sai com’è fattaGiovanna.
MARTINA Ma ha esagerato!
MARCELLO (mentre parla lo accompagna alla porta) Lo so. Ma tu sei superiore a lei, quello che c’è tra noi è speciale!
MARTINA Speciale. Lei non può capire.
MARCELLO Non ci arriva, non è intelligente e sensibile come te.
MARTINA E’ un animale!
MARCELLO E’ fatta così. Adesso va al lavoro, io starò bene. Ci vediamo a pranzo?
MARTINA Sì, come sempre, sei sicuro che vuoi stare da solo con lei?
MARCELLO Ma certo, è innocua.
MARTINA Allora io vado, buon riposo Giovanna(ironico). Torna a dormire!
GIOVANNA Non credo di poter prendere sonno ormai, impiegherò meglio il mio tempo. (si avvicina e mette un braccio sulle spalle di Marcello)
MARTINA Marcello deve lavorare, ha una scadenza importante.
GIOVANNA So io cosa deve fare Marcello, non ti preoccupare.
MARCELLO Marcello è qui e sa da solo cosa deve fare! (esce dall’abbraccio) Grazie a tutte e due. (va da Martina e gli dà un bacetto sulla guancia) Martina, su, vai in ufficio, Giovanna farà la brava.
GIOVANNA Su Martina va in ufficio!
MARTINA Vado, ma non perché me lo hai detto tu(verso Giovanna).
Esce Martina.
SCENA 4 (MARCELLO, GIOVANNA)
Marcello torna da Giovanna.
GIOVANNA Se non ti intromettevi l’avrei sistemata una volta per tutte!
MARCELLO Non avresti sistemato nessuno. Non con me qui.
GIOVANNA Ma non potrai difenderla sempre.
MARCELLO (cambia atteggiamento, si avvicina a Giovanna con atteggiamenti gentili)Dai Giovanna, non serve fare a botte. Lo sai che quello che c’è tra noi è speciale!
GIOVANNA Lo so. Quello che ti faccio provare io, non lo provi con nessuna.
MARCELLO Impossibile! Sei speciale per me, lo sai!
GIOVANNA Siamo una gran coppia! Sono una gran donna, e lo sai beneMarcello!
MARCELLO Lo so! Dai Giovanna!Hai finito di lavorare, non vuoi andare a dormire?
GIOVANNA No, mi è passato completamente il sonno. Mi è venuta fame, mi fai compagnia? (va a sedersi e porta con se Marcello)
MARCELLO Finalmente un po’ di pace!! (si prende il caffè)
Giovanna inizia a mangiare.
GIOVANNA Com’è tenero il tuo tesorino! E’ talmente sdolcinata che stomaca.
MARCELLO Che c’è Giovanna sei gelosa?
GIOVANNA Io gelosadi quella specie di servetta? Non è una donna, anzi lo è ma delle pulizie e ci paga pure!!!
MARCELLO E’ una donna, non una serva.
GIOVANNA Se ne sei convinto! Hai fatto la scelta sbagliata con lei!
Mentre Marcello parla, Giovanna lo ricopre di moine.
MARCELLO Lo sapevi fin dall’inizio che non potevo scegliere! O tutti e due o nessuna, e sembrava funzionasse fino a poco fa.
GIOVANNA Non c’è niente da scegliere, io sono superiore in tutto! Martina fa leva sul tuo istinto di crocerossina!
MARCELLO Invece tu sei Miss perfezione! C’è qualcosa che ti manca, prima di tutto l’umiltà.
GIOVANNA Sopravvalutata. E se mi mancasse qualcosa me la compro.
MARCELLO Con i miei soldi. No, con i soldi di Martina a quanto sembra.
GIOVANNA Non capisco cosa ci trovi in lei. E’ sciatta, triste e per niente femminile.
MARCELLO Martina mi ascolta, mi conosce, sa come sto prima che lo esprima ed abbiamo un sacco di cose in comune.
GIOVANNA Come se ad un uomo interessasse qualcuno che lo ascolta!
MARCELLO Bada a me, mi tiene in riga. Mi fa vivere in maniera più corretta. Prima di conoscere Martina, vivevo in una topaia, ero ubriaco un giorno sì e l’altro pure e mi alimentavo con noccioline e patatine.
GIOVANNA Non ci vedo niente di male!
MARCELLO E non riuscivo a scrivere niente in quello stato. Martina ci tiene veramente di me e si occupa di tutto.
GIOVANNA Allora non è solo una donna delle pulizie! Ma anche una cuoca ed una amministratrice. E ci paga pure mentre noi ci divertiamo!!
MARCELLO Tu di sicuro ti diverti e non ti fai problemi a spendere i suoi soldi.
GIOVANNA A te so, come ripagarti!
MARCELLA E a Martina?
GIOVANNA Che me ne frega di lei. Se ti piace tanto il tuo tesorino, perché sono ancora qui?
MARCELLO Perché anche tu hai dei pregi. (si scosta da lei)Ma se vuoi andartene, non ti trattengo.
GIOVANNA Moriresti di noia senza di me, senza contare il sesso. Non ci credo che il tesoruccio riesca a starti dietro.
MARCELLO Smettila di chiamarla tesoruccio.
GIOVANNA Tesorino?
MARCELLO Non è tutto incentrato sul sesso, Martina mi ama veramente, mi stima e mi sostiene.
GIOVANNA Capito, non batti chiodo con lei.
MARCELLO Hai sempre quello in testa.
GIOVANNA Anche tu, non fare il santarellino. Io ho i miei pregi, altrimenti mi avresti lasciata per rimanere solo con quella crocerossina.
MARCELLO Sì, è vero.
GIOVANNA Voglio sentirtelo dire.
MARCELLO Anche tu hai i tuoi pregi.
GIOVANNA E quali sono? Inizia dalle dimensioni!(si tocca le tette)
MARCELLO Giovanna!
GIOVANNA Che c’è? Lo so che non sono un’intellettuale! Le mie doti sono decisamente fisiche.
MARCELLO E’ vero, sei un gran bella donna!
GIOVANNA Le altre sono belle, io sono favolosa!! Sexy, ammaliante. Da mangiare con gli occhi!(da un morso alla brioche)
MARCELLO Sei anche molto simpatica e divertente. Hai una energia contagiosa!
GIOVANNA Allora vieni qui! Fatti infettare!!
MARCELLO Non si riesce mai a fare un discorso serio con te!
GIOVANNA E questo ti piace, ammettilo. Poche chiacchiere e molta azione!
Marcello e Giovanna giocano, abbracciati in atteggiamento poco equivoco.
SCENA 5 (GIOVANNA, MARTINA E MARCELLO)
Entra Martina, che si ferma sulla quinta ed attira l’attenzione con un primo colpo di tosse, con un secondo ed infine sbattendo la sua borsa per terra.
MARTINA Oh, scusate se vi ho interrotto!
Giovanna e Marcello si separano.
Si ripropone la stessa situazione di sfida della scena precedente. Giovanna e Martina avanzano ad ogni battuta ma questa volta Marcello interviene subito.
GIOVANNA Martina, che ci fai qui? Di nuovo!
MARTINA Oggi non avevo voglia di lavorare e mi sono presa un giorno libero.
GIOVANNA Potevi almeno suonare!
MARTINA E perché? Questa è anche casa mia!
MARCELLO Potete smettere di litigare almeno per un momento? Cosa vi prende? Andava tutto bene, ognuno aveva quello che voleva.
MARTINA (a Marcello) Ho ascoltato il suo consiglio, da brava coinquilina, no da brava co… (a Giovanna) come ci definiamo noi?
GIOVANNA Compagne di letto?
MARTINA No, perché quando ci sei tu, nel letto, non ci sono io e viceversa.
GIOVANNA Direi più … compagne di bastone.
MARTINA Compagne di bastone? Un doppio senso velato!
MARCELLO Già, appena accennato! Almeno avete smesso di litigare!
GIOVANNA (sorpresa) Già. E’ vero.
MARTINA (in atteggiamento di sfida verso Marcello) Forse ce la stavamo prendendo con la persona sbagliata.
GIOVANNA (sorpresa) Già. E’ vero.(si pone anche lei in atteggiamento di sfida verso Marcello)
MARCELLO (guardando le due donne) Stamattina la casa è un po’ troppo affollata, ne approfitto per andare dal mio editore.
GIOVANNA Esci?
MARCELLO Perspicace!
GIOVANNA E ci lasci da sole in casa?
MARCELLO Siete abbastanza grandi e poi sembra che abbiate fatto la pace! Torno per pranzo! Ci pensate voi?
GIOVANNA Io? Io non so cucinare!
MARTINA Ci penso io, come sempre!
GIOVANNA Ah, mi pareva!
Esce Marcello.
SCENA 6 (GIOVANNA, MARTINA)
In scenaGiovanna e Martina, da sole, in silenzio.
GIOVANNA Ti piace ancora cucinare?
MARTINA Sì, mi piace. Soprattutto preparare i dolci! Hai presente le colazioni?
GIOVANNA Le prepari tu? Tutti i giorni?
MARTINA Esatto, le preparo per Marcello ma qualcosa mi dice che non le mangia lui!
GIOVANNA Sono apprezzatissime, non scherzavo quando dicevo che io mangerei sempre la colazione, anche a pranzo.
MARTINA Il pranzo lo prepara Marcello!
GIOVANNA Si, lo so. Mangio i vostri avanzi quando mi sveglio, dopo che sei uscita per tornare al lavoro. Non sono il massimo.
MARTINA Marcello fa quello che può. (Silenzio, prende una sedia e la porta davanti al tavolo) Certo che la nostra situazione è strana!(si siede)
GIOVANNA Già, assomiglia ad una trasmissione di Real time!
MARTINA Di che?
GIOVANNA Real time, la notte al night vedo la televisionetra un numero e l’altro! Danno un sacco di storie strane, di famiglie particolari. (prende anche lei una sedia e la mette accanto a quella di Martina)
MARTINA Come ci siamo ridotti a farci la guerra tra di noi?Ed a essere divise da un uomo.
GIOVANNA Come siamo arrivati a dividerci un uomo, vorrai dire.(si siede)Abbiamo fatto fare un salto indietro di vent’anni al movimento femminista.
MARTINA Di pure, trent’anni.
GIOVANNI Visto che pulisci e cucini solo tu facciamo cinquanta.
MARTINA A me manca la nostra amicizia.
GIOVANNA Anche a me.
Martina si gira, prende due paste dal tavolo e ne porge una a Giovanna.
GIOVANNA (prende la pasta) Grazie.
MARTINA Io non la sopporto più questa situazione.
GIOVANNA Nessuno ci ha costretto. Abbiamo scelto tutti e tre di rimanere insieme passando da semplici coinquilini ad un “ménage a trois”.
MARTINA Lo so, ma a quei tempi sono passati e noi siamo cambiate. (Silenzio) Ok, tu non sei cambiata, ma io sì.
GIOVANNA Io volevo solo una storia di sesso… Marcello è una furia.
MARTINA Non mi interessano i dettagli, grazie.
GIOVANNA Come preferisci.
MARTINA Sei uscito prima tu con Marcello. Potevi averlo tutto per te.
GIOVANNA No, per niente!L’ho conosciuto al night ed ha ragione lui, era ubriaco un giorno sì e l’altro pure. Ma era sempre l’uomo più affascinante che avessi mai visto.
MARTINA Anche tu.
GIOVANNA Affascinante?
MARTINA Ubriaca.
GIOVANNA Non dopo che hai accettato di dividere l’appartamento con me. Mi sono data una regolata… abbastanza.
MARTINA Vi ho visti agli inizi, eravate perfetti insieme.
GIOVANNA Non così perfetti. Quando uscivamo insieme, lui pretendeva che badassi a lui. Voleva trasferirsi da me, da noi e che lo mantenessi, che gli facessi da serva…
MARTINA Io non gli faccio da serva…
GIOVANNA Lui voleva solo dedicarsi alla scrittura ed al sesso… ed io dovevo lavorare per tutti e due! Il sesso va bene ma dover leggere tutto quello che scrive…
MARTINA Chiarissima!
GIOVANNA Poi d’un tratto ha smesso di chiedermi tutte quelle incombenze!
MARTINA (alza la mano) Aveva iniziato ad uscire con me!
GIOVANNA Già, infatti pensavo di averla perso.
MARTINA Io non ci potevo credere che lui avesse scelto me.
GIOVANNA Neanche io ci potevo credere!
MARTINA E’ stato un periodo splendido! Condividevamo di tutto, i pensieri, le emozioni. Abbiamo così tanto in comune.
GIOVANNA L’ho saputo!
MARTINA Io sono stato sempre timida con gli uomini!
GIOVANNA Per un po’, avevo sospettato che tu fossi lesbica!
MARTINA No, non sono omosessuale, mi piacciono le uomini.Semplicemente non mi piace solo il loro corpo,mi piace anche la loro mente!
GIOVANNA Sicuro?
MARTINA Di cosa?
GIOVANNA Che non sei lesbica, neanche un po’? Di sfuggita…
MARTINA Non si può essere omosessuale “di sfuggita”, o lo si è o non lo si è.
GIOVANNA E tu…
MARTINA Non lo sono! Posso continuare?
GIOVANNA Ah, c’è altro da dire?
MARTINA Sì, se non ti dispiace.
GIOVANNA Pronta, mai stato così aperta e ricettiva. Parla pure.
MARTINA Giovanna, fa la seria!
Giovanna apre le braccia.
MARTINA Sono stato sempre timida con gli uomini e soprattutto nessunuomo come Marcello mi aveva mai considerata.
GIOVANNA Ci credo, se vai in giro conciata così!
MARTINA Cosa c’è che non va?
GIOVANNA Sembri un uomo.
MARTINA E’ un vestito da ufficio.
GIOVANNA Quando non vai in ufficio ti vesti anche peggio!
MARTINA Stavamo parlando di Marcello.
GIOVANNA In effetti Marcello è considerevole!
MARTINA Non è solo bello ed affascinante …
GIOVANNA Con un corpo da schianto!
MARTINA Ma è anche intelligente, brillante, spiritoso, profondo…
GIOVANNA Eccitante, sexy, decisamente focoso…
MARTINA Ho capito.Guardiamo cose differenti.
GIOVANNA Sei sicuro che non sei lesbica?Neanche un pochino?
MARTINA Sicuro. Infatti io e Marcello facciamo all’amore!
GIOVANNA Noi facciamo sesso! E non è la stessa cosa, fidati.
MARTINA Già. Credo di capire la differenza. Marcello …(imbarazzata) lo ha chiesto anche a me, (sottovoce, non si deve sentire) ma non gli stavo dietro!
GIOVANNA Cosa?
MARTINA (borbotta) Non riuscivo a stargli dietro.
GIOVANNA Voleva farlo da dietro?
MARTINA (sbotta) Non riuscivo a stargli dietro!
GIOVANNA Lo sapevo! (Martina la guarda male) Scusa.
MARTINA Non gli bastava quello che gli davo … a letto.
GIOVANNA Non gli bastava “il” letto! Marcello è sempre stato fantasioso!
MARTINA Ed io sono più tradizionale! Era diventato così pressante che mi si è scatenata l’ansia da prestazione!
GIOVANNA PoveraMartina, che tortura! Avere un uomo che voleva fare sempre sesso con te, in continuazione, in tutte le posizioni!! Certo che è dura!
MARTINA Scherzaci, ma per me è stata una vera tortura!Io adoro fare l’amore con lui, in maniera tenera, dolce…
GIOVANNA Noiosa!
MARTINA Non per me. Poi ad un trattoMarcello ha smesso di pretendere la luna.
GIOVANNA (alza la mano) Credo che sia stato quando ha ripreso ad uscire con me. Insomma uscire…
MARTINA Sempre niente dettagli, grazie!
GIOVANNA Mi hai capito. Avevaricominciatoad uscire con me.
MARTINA Mentre usciva ancor con me.
GIOVANNA Ed era diverso.Non facevamo altro che divertirci, in tutti i modi.
MARTINA Dettagli!
GIOVANNA Ah, sì, scusa! Dicevo, andava alla grande dopo che aveva iniziato ad uscire con te. Aveva smesso con tutte quelle pretese da casalinga. Si è rilassato ed è diventato anche più generoso.
MARTINA Era il mio fondo cassa. Pensavo di averlo perso, che fosse tornato da te ed invece voleva continuare a vedermi.
GIOVANNA Già, me lo disse come se niente fosse. Io non sono mai stato un tipo gelosa.
MARTINA Io sì.
GIOVANNA Di me? In effetti hai ragione.
MARTINA Quando mi propose di continuare a vederci tutti e tre, non potevo crederci. Mi fece un discorso sulla modernità delle relazioni. Su seguire l’indole di ognuno. Ci sa fare con le parole.
GIOVANNA Le cose filavano alla meraviglia. Avevamo qualcuno che ci mantenesse.
MARTINA Io.
GIOVANNA Che badasse alla casa e ci impedisse di finire sotto un ponte.
MARTINA Sempre io.
GIOVANNA Accidenti hai ragione! Beh, grazie. Ci siamo divertiti un sacco!
MARTINA I soldi dovevano servire a lui, per togliergli il pensiero del quotidiano, lo stress di doversi mantenere e farlo concentrare solo sulla sua arte… che non è il sesso.
GIOVANNA Beh, con quei soldi mi mantengo così (mostra il suo corpo) e tutto questo lo rilassa molto (allusiva) e così può scrivere… in fondo lo scopo finale è raggiunto.
MARTINA Con un giro un po’ più lungo che passa dal tuo guardaroba.
GIOVANNA (pausa) Sinceramente non capisco cosa ci guadagni tu in questo ménage.
MARTINA Ci ho pensato spesso anche io. Lo so che sembra che io ci abbia rimesso in tutti i fronti, ma non è così. Stare vicina ad un uomo come Marcello, partecipare alla sua arte…
GIOVANNA Sì è bravo a letto ma definirla arte…
MARTINA La scrittura, non il sesso… hai mai letto quello che scrive?
GIOVANNA Oh no, ti prego!
MARTINA Non sai cosa ti perdi. Per me farne parte è come una droga.
GIOVANNA E il sesso?
MARTINA Sì anche quello è bello!!
GIOVANNA Abbiamo qualcosa in comune!!
MARTINA Giovanna, viviamo con lo stesso uomo… abbiamo molto in comune.
GIOVANNA Era strano, ma le cose andavano bene.
MARTINA Non strano, è assurdo. Andava bene anche per me.Tu non eri così esosa all’inizio…
GIOVANNA Sfogo la mia insoddisfazione nello shopping.
MARTINA Ma quali insoddisfazioni… tu hai tutto quello che volevi.
GIOVANNA Forse adesso voglio qualcosa di diverso. Sono gelosa di te.
MARTINA Di me? Scherzi?
GIOVANNA Sembra assurdo vero? Ma agli occhi di Marcello sei fantastica, tanto quanto me!
MARTINA Non ci credo.
GIOVANNA Neanche io. Ma non fa altro che dire quanto sei brava, quanto sei importante, quanto non può fare a meno di te…
MARTINA Davvero?
GIOVANNA Non essere tanto felice! Intanto noi facciamo del gran sesso e poi mi compra tutto quello che desidero.
MARTINA Io compro tutto quello che desideri, visto che Marcello prende i soldi dal conto in comune ed io sono l’unica che mette dentro i soldi.
GIOVANNA E così ci siamo trovati a dividerci un uomo!
MARTINA Che non vuole scegliere tra noi due e che non sembra poter fare a meno di nessuno dei due.
GIOVANNA Già.
Afflitte, appoggiano entrambi la testa tra le mani.
MARTINA Il problema è che neanche io posso fare a meno di lui. Lo amo!
GIOVANNA Beh, a modo mio, anche io lo amo!
MARTINA Allora che facciamo? Andiamo avanti così?
GIOVANNA Tu vuoi continuare?
MARTINA No, sarà tradizionale da parte mia, ma sono stufa.
GIOVANNA Anche io, cosa credi! Ma lo sai che Marcello non sa scegliere.
MARTINA Non vuole scegliere è diverso.
GIOVANNA E allora che ci vuoi fare? Lo vuoi costringere?
MARTINA Giovanna, sei un genio!
GIOVANNA Davvero?
MARTINA Lo costringeremo. Ha preso il meglio di ognuno di noi. Io le ho dato l’attenzione, l’affetto…
GIOVANNA Le pulizie, i piatti pronti, la paghetta…
MARTINA L’appoggio incondizionato, la stima …
GIOVANNA Anche io lo stimo! C’ha un gran … (fa un gesto allusivo)
MARTINA Stima intellettuale.
GIOVANNA Ed io gli ho dato …(sta per fare un gesto allusivo ma viene bloccata)
MARTINA Lo so, non servono dettagli.
GIOVANNA Vuole la donna perfetta.
MARTINA Ed ha pensato di trovarla divisa in due.
GIOVANNA Una bella, attraente e sexy e l’altra… (pausa) tu.
MARTINA Ha scelto le caratteristiche di ognuno che preferiva, vediamo se sceglie anche la donna. Ci stai?
GIOVANNA Non ho ben capito cosa vuoi fare ma mi fido. Ci sto.
Le due si danno la mano a suggellare il patto.
Sipario
FINE PRIMO ATTO
SECONDO ATTO
SCENA 7 (MARTINA E GIOVANNA)
In scena Martina e Giovanna. Martina è imbarazzata, è vestitain maniera provocante ma non è a suo agio. La trasformazione dovrà essere anche fisica e come atteggiamento ma in modo esagerato da sembrare ridicola, possibilmente riprendendo lo stile di Giovanna.
Giovanna sistema il vestito di Martina, gli tira su la gonna e le apre la scollatura.
MARTINA Sei sicuro che il look sia quello giusto?
GIOVANNA Certo, stai benissimo. Fidati.Ti trasformerò in una vera donna.
MARTINA Sono una donna, Giovanna!
GIOVANNA Allora ti trasformerò in una femmina.
MARTINA A me non piace molto questo vestito.
GIOVANNA (mettendosi di fianco a Martina ed a favore del pubblico, si deve vedere che sono quasi uguali) Che c’è che non va? Io ti trovo magnifica.
MARTINA Non lo metto in dubbio ma io non sono molto a mio agio.
GIOVANNA Perché non basta il vestito, occorre saperlo portare!
MARTINA Cosa devo fare?
GIOVANNA Lascia fare a me! So che il piano è una tua idea ma in questo caso sono io l’esperta!
MARTINA Ok, ok. Comunque anche io e Marcello facciamo all’amore.
GIOVANNA L’ho capito, non ricominciamo. Sei sicuro di volerlo fare?
MARTINA Non fare quella faccia, ce la faremo. Prima la parte più facile, ossia io.
GIOVANNA Facile? Credi che essere come me sia facile? Allenamenti continui…
MARTINA Col personal trainer che pago io.
GIOVANNA Sempre a lottare contro il tempo con creme, maschere, massaggi, trattamenti estetici…
MARTINA Che continuo a pagare io.
GIOVANNA Chirurgia?
MARTINA No, quella non te la pago.
GIOVANNA E va bene! E’ un lavoro a tempo pieno essere così.
MARTINA Non pretendo di essere come te, ma anche io ho una mia femminilità cosa credi?
GIOVANNA Intanto apriti quella camicia e non essere così rigida.
MARTINA Io non sono rigida.
GIOVANNA Sei tu che hai chiesto il mio aiuto! O ti fidi o non se ne fa niente.
MARTINA E va bene. Mi fido.
GIOVANNA Prima di tutto i capelli, non così perfettini. Lo scompigliato ad arte fa sesso.
MARTINA Non ho più vent’anni.
GIOVANNA Tu non eri così neanche a vent’anni.
MARTINA Vero.
GIOVANNA L’apparenza aiuta ma non basta.Devi cambiare atteggiamento, fammi vedere come cammini.
Martina cammina normalmente, un po’ curva.
GIOVANNA Ma cosa fai?
MARTINA Cammino.
GIOVANNA Tu non devi camminare devi farti ammirare. Devi fare la ruota, come un pavone.
MARTINA Non ho la ruota.
GIOVANNA Neanche la coda, ma qualcosa l’hai, togli le mani dalle tasche. Vieni siediti.
Giovanna si siede in maniera “femminile” molto provocante. Martina impettita, rigida, si siede con le gambe accostate e si mangia le unghie.
GIOVANNA Non ci siamo, incrocia le gambe, mostra la coscia.
MARTINA Ma…
GIOVANNA Dai almeno l’impressione! E togli quelle mani dalla bocca, devi sembrare sicura di te.Rilassati! Stai morbida sulla sedia, stai su con la schiena. Di più, di più.
Martina esegue con esiti disastrosi.
MARTINA Devo stare morbida o stare su? Deciditi!! Non resisto, posso alzarmi?
GIOVANNA Alzati e sistemati.
Martina si alza e si allunga la gonna.
GIOVANNA Non la gonna, più in alto.
MARTINA Oh, scusa!
Martina si sistema la camicia nei pantaloni.
GIOVANNA Non la camicia, le sorelle!! Dagli una bella sistemata.
Martina esegue.
MARTINA Posso mettere della musica? Sai, per creare l’atmosfera!
Martina mette una canzone da cantautore impegnatoo altra canzone impegnata. Martina inizia a canticchiare.
GIOVANNA No, non credo sia una buona idea!Quel tipo di canzone smoscerebbero un mandrillo!!Torna a sedere.
Martina si rimette a sedere con le gambe incrociate, Giovanna lo guarda male e lei le incrocia. Giovanna va a mettere una musica da spogliarello. MUSICA.
GIOVANNA Fai come me!!
Giovanna accenna uno spogliarello, Martina cerca di imitarla con esiti disastrosi
MARTINA Così?
GIOVANNA Lasciamo perdere. Colpa mia, non si può correre se non si sa camminare!
MARTINA Ed adesso?
GIOVANNA Voltati di schiena e affacciati sulla spalla…
Giovanna esegue e Martina la imita.
GIOVANNA Mostra un po’ di pelle!!
MARTINA esegue. Per tutta la sequenza successiva Giovanna spiega e mostra e Martina imita in malo modo.
GIOVANNA Prima di tutto, quando parla presta attenzione a quello che dice.
MARTINA Io lo faccio sempre!
GIOVANNA Se dice una battuta o vuole fare il simpatico ridi… sempre. Ripeti “Come sei divertente!” ed intanto scuoti i capelli.
MARTINA “Come sei divertente!” E se non è divertente?
GIOVANNA Usa più capelli! “Come sei divertente!”
MARTINA “Come sei divertente!”. Capito.
GIOVANNA Più capelli!E fatteli crescere!
MARTINA Per oggi non credo di fare in tempo.
GIOVANNA Useremo quello che c’è. Adesso attira l’attenzione sulle labbra, magari con un morsetto. Poi lascia la bocca aperta.
Martina esegue e poi spalanca la bocca.
GIOVANNA Di meno, lasciala socchiusa, tanto per invitare.
MARTINA Invitare cosa?
GIOVANNA Tu esegui senza fare domande. Tocca la lingua col palato. Così.
MARTINA Così?
GIOVANNA Così. Adesso metti i capelli da una parte.
MARTINA Cosa metto da parte! Sono corti! (oppure se sono lunghi “sono raccolti in una treccia”)
GIOVANNA Parliamo della camminata, sei una splendida gazzella, alza le gambe, un piede davanti all’altro. Ed ancheggia!Vai!
MARTINA Gazzella, ancheggio, ancheggio, ancheggio. (esegue male)
GIOVANNA Vai, vai, vai. No, non ci siamo.
MARTINA Ma io faccio tutto quello che mi dici.
GIOVANNA Evita di camminare!
MARTINA Non ho ancora imparato a volare!
GIOVANNA Cammina meno che puoi e fallo quando non ti guarda.
MARTINA Mi farò trovare seduta.
GIOVANNA Adesso, devi imparare a parlare ad unuomo. Inizia con fargli i complimenti per il fisico.
MARTINA Ad un intellettuale come Marcello?
GIOVANNA Storie, piace a tutti sentirsi apprezzati. Ti hanno mai fatto un fischio per strada?
MARTINA No, è denigrante per le donne!
GIOVANNA Siamo più primitivi di quello che pensi.
MARTINA Quindi?
GIOVANNA Complimenti, tanti complimenti e fisicità. Usa le mani per dimostrare che quel che dici è vero. Toccalo e mostra che apprezzi il suo corpo.
MARTINA (Muove le mani) Apprezzo il suo corpo.
GIOVANNA E toccati anche tu. Fatti desiderare, mostragli la mercanzia senza fargliela toccare.
MARTINA Tu fai così?
GIOVANNA No, io gliela do.
MARTINA Scusa Giovanna, ti avevo sottovalutato non sei così superficiale come pensavo! Mi hai spiazzato!
GIOVANNA Smetti di sparare stronzate ed ascoltami. Anche gli uomini vogliono sentirsi desiderati.
MARTINA Io desidero Marcello!
GIOVANNA Sicura?
MARTINA Non sono gay!! Quante volte te lo devo ripetere? A me Marcello piace tantissimo.
GIOVANNA A parte che “piace tantissimo” non rende l’idea. Lo puoi dire per un paio di scarpe, non per un addome con la tartaruga, dei pettorali ed un culetto da sogno.
MARTINA Non serve essere volgari!
GIOVANNA Ti sbagli e di grosso, serve essere volgari. Un uomo non ti piace, tieccitata, ti fa bagnare, ti manda il sangue nelle parti basse …
MARTINA Ho capito, ho capito!
GIOVANNA Martina, se non sai dire “pene” non potrai mai ottenerlo!!! Avanti?
MARTINA Cosa?
GIOVANNA Dipene.
MARTINA Dai Giovanna!
GIOVANNA Sbrigati che Marcello sta per tornare!
MARTINA Pene! Contenta?
GIOVANNA Mi hai quasi eccitata! C’è da lavorarci su, ma sei promettente!
MARTINA Grazie. Allora? Che dici? Sono pronta?
GIOVANNA Certo! Andrai alla grande!
Martina si volta e ricomincia a camminare
GIOVANNA Sarà un disastro!
MARTINA Hai detto qualcosa?
GIOVANNA (sorride forzatamente e mette i due pollici in su) Sarà un successo!!
MARTINA Grazie Giovanna, il tuo sostegno è importante! (l’abbraccia e si commuove)
GIOVANNA (si allontana) Ecco, questo non si fa. Mai. Gli uomini odiano le lacrime di una donna. Li fanno sentire in difetto.
MARTINA Ed allora come si fa se una donna si commuove?
GIOVANNA Oh lo può fare, ma mai parlando ad un uomo. Al cinema puoi piangere, magari accucciandoti tra le sue braccia. Quello piace, fa uscire il principe azzurro che è in loro.
MARTINA Bene, non piangerò. Mi metterò solo a urlare!!
GIOVANNA No, neanche quello è gradito.
MARTINA Quanto la fai complicata! Basta essere se stesse, sincere, aperte. Mostrare i propri sentimenti e mantenere aperta la comunicazione.
GIOVANNA E questa cosa sarebbe?
MARTINA La regola per avere una relazione ideale.
GIOVANNA L’ideale per un uomo è una donna che si comporti a metà tra un amico di bevute ed una porno star.
MARTINA Bevute, porno star? Non starai dimenticando qualcosa?
GIOVANNA Ah certo, aggiungi anche un po’ di mamma, anzi meglio di nonna. Buoni mancaretti, casa sempre pulita ed uno sguardo sognante qualunque cosa faccia.
MARTINA Non credo ce la possa fare.Nessuna donna potrebbe raggiungere l’ideale.
GIOVANNA L’importante è che non se ne accorga.
MARTINA Ed allora?
GIOVANNA Noi dobbiamo solo spingerlo a fare una scelta.
MARTINA Sono pronta.
GIOVANNA Davvero?
MARTINA No, ma tanto è il massimo che posso fare. Tu dove starai?
GIOVANNA Io mi nascondo in camera. Ricorda: parole, sguardo e soprattutto sorridi!
Giovanna esce dalla quinta (la camera) e si affaccia.
GIOVANNA Io sono qui, ascolterò tutto e verrò in tuo aiuto se hai bisogno di me.
MARTINA Consolante ed inquietante allo stesso tempo.
GIOVANNA Cerca di mettere Marcello di spalle alla camera, così potrò affacciarmi.
MARTINA Decisamente inquietante.
SCENA 8 (MARCELLO, MARTINA, GIOVANNA)
Entra Marcello, Martina indietreggia, Giovannasi nasconde. Marcello avanza fino al tavolo, e si serve da bere. Martina si avvicina camminando ancheggiando, scostando la gonna per far vedere le cosce, barcollando sui tacchi, cercando malamente di essere sexy. Quando Marcello non guarda Martina, lei potrà camminare normalmente, quasi correndo, mentre se lui la sta guardando dovrà camminare ancheggiando.
MARTINA Ciao Marcello!
MARCELLO Martina! Mi hai spaventato!
MARTINA Scusa, non volevo!
MARCELLO Come sta andando la tua giornata di ferie?
MARTINA Bene, grazie e la tua?
MARCELLO Interessante, per la verità ero un po’ preoccupata a lasciarevoi due da sole. A proposito dov’è Giovanna?
MARTINA E’ uscita, credo sia andataa fare shopping.
MARCELLO Già. (l’osserva) Come ti sei vestita?
MARTINA Ho rinnovato il mio look, ti piace?
MARCELLO Diverso dal solito, ma se piace a te!
MARTINA Mi piace diverso, ero un po’ stanca della solitaMartina, così banale.
MARCELLO Era rassicurante.
MARTINA Ma noiosa, ammettilo.
MARCELLO Un po’ sì, non ti offendere. Ma questo … (va da lei ad analizzare il vestito da testa a piedi) Gonna con lo spacco?
MARTINA Cool vero?
MARCELLO Anche la scollatura? (le toglie la giacca e spunta una camicetta troppo piccola con un reggiseno molto appariscente) Oh, mio dio!
MARTINA Ho fatto colpo?
MARCELLO Sono sconvolto!
MARTINA Grazie!
MARCELLO Martina, questo non è il tuo stile, mi sembra drastico come cambiamento. Chi te lo ha consigliato?
MARTINA Un’esperta del settore.
MARCELLO Devo aspettarmi altri cambiamenti? Sto ancora digerendo la proposta di questa mattina!
MARTINA La propo… Ah, la proposta, già. (si fa seria) Ne sono successe di cose in un giorno solo.
MARCELLO Non voglio riaffrontare il discorso, mi è bastato. Senti, io sono distrutto. Vado a farmi una doccia.
MARTINA No! Non adesso!
MARCELLO Perché?
MARTINA Siamo soli approfittiamone!
Martina va da lui ancheggiando vistosamente e lo gira per dare le spalle alla camera.
MARCELLO Va bene, come preferisci, di che vuoi parlare?
Spunta Giovanna, che fa un cenno di disapprovazione.
MARTINA No, non voglio parlare.
Giovanna gesticola suggerendo a Martina quello che deve fare con Marcello, altri gesti ad approvare o disapprovare. Giovanna inizia facendo un gesto come a palpare un sedere.
MARTINA Oggi sei bellissimoMarcello!
MARCELLO Oggi?
MARTINA Sempre.
Silenzio, Giovanna invita Martina a toccare o abbracciare Marcello.
MARTINA Posso abbracciarti?
Giovanna si batte la mano sulla fronte, fa un cenno di stare zitto e ripete l’invito ad abbracciarla.
MARCELLO (stupito, quasi incredulo) Certo!
Martina la abbraccia continuando a guardare Giovanna, Giovanna imita e poi fa scendere le mani all’immaginario fondo schiena. Martina esegue.
MARCELLO Martina!
MARTINA Hai un bel sedere.
MARCELLO Grazie.
Giovanna fa cenno di continuare.
MARTINA E due belle braccia. (le accarezza)
MARCELLO Grazie ancora.
MARTINA E delle belle gambe.
MARCELLO (si stacca)Due orecchie, un naso, una pancia… vuoi passare anche agli organi interni?
MARTINA Eh?
MARCELLO Sei strana oggi.
MARTINA Sto apprezzando il tuo fisico oltre al tuo talento.
MARCELLO Va bene, lo apprezzo.
Giovanna si indica gli occhi e fa cenno di guardarlo. Martina si poggia al tavolo e fa uno sguardo da miope, stringendo eccessivamente gli occhi e piegando la testa con fare ammiccante, deve risultare eccessiva e ridicola. Marcello la guarda perplessa.
MARTINA Ti vedo bene oggi.
MARCELLO Non sembra proprio.
Giovanna fa cenno di parlare. Marcello si alza e si volta, Giovanna si nasconde, Martina cerca di rimetterlo in posizione, toccandolo in maniera sgraziata. Marcello la scansa sempre più infastidito.
MARTINA Ogni anno che passa sei sempre più bello! (poi aggiunge imbarazzata e di corsa) Mi fai eccitare tantissimo.
MARCELLO Martina che ti prende?
MARTINA Niente, esprimo solo quello che mi fai provare!
MARCELLO Senti Martina, sono proprio stanco, tra il lavoro e voi due questa giornata è veramente faticosa. Voglio stendermi.
MARTINA Era proprio quello che avevo in mente anche io. (ammicca in maniera esagerata e si fa avanti)
MARCELLO No, decisamente no. Vado in camera da solo.(la scansaper passare e raggiungere la camera)
Si ripropone la stessa situazione mimica della scena 3 ma con ruoli invertiti, Marcello vuole raggiungere la camera e Martina vuole impedirlo, usando atteggiamenti maldestramente sensuali.
MARTINA Non puoi andare in camera adesso.(lo ferma con nuovi e maldestri modi sensuali)
MARCELLO Perché no?(lasposta quasi di peso e va verso la camera)
MARTINA Perché ti voglio fare un caffè? Te lo preparo come piace a te, con la panna ed una spruzzata di caramello. Vieni e siediti qui.
Gli porge la sedia, lo fa sedere girando la sua schiena alla camera.
MARTINA Chiudi gli occhi, prima del caffè ti faccio un massaggio. Ti abbiamo stressato parecchio stamattina.
MARCELLO Per fortuna te ne rendi conto. Ultimamente siete diventate difficili da gestire.
MARTINA Adesso devi solo rilassarti, chiudi gli occhi.
Marcello esegue e chiude gli occhi.Martina fa cenno a Giovanna di uscire. Martina inizia a massaggiare le spalle a Marcello. Giovanna esce dalla quinta, attraversa la stanza in punta di piedi.
MARCELLO Adesso ti riconosco.
MARTINA In che senso?
MARCELLO Oggi sei stataparticolarmente strana, non eri in te. Anche quei vestiti ridicoli, mi ricordavi Giovanna. Oggi hai avuto un deciso attacco di Giovannite.
Giovanna si ferma ad ascoltare.
MARTINA Giovannite? Essere più simile a Giovanna, non è una malattia!
MARCELLO Di sicuro è strano. Giovanna non è un esempio da seguire, è solo una ragazzina.
MARTINA No, non lo è. Giovanna è una brava persona ed ha un sacco di lati positivi!
MARCELLO Sicuro, il lato B.
MARTINA E’ un bella ragazza, lo vedo anche io ma non parlo solo di quello, Giovannaè più profonda di quello che pensi.
MARCELLO ProfondaGiovanna?La stessaGiovanna che ti prende sempre in giro, che pensa solo a se stessa e per il quale la sola cultura che conosce finisce per “ismo” e si fa in palestra?
MARTINA Ho scoperto che ha altro, oltre al fisico.
MARCELLO (ironico) Lo tiene ben nascosto.
MARTINA Sprechi un’occasione se non vai oltre al suo aspetto.
MARCELLO Dai Martina, non puoi paragonare Giovanna a te, lei è bella, è vero ma è solo quello, non ci puoi fare un discorso. Non per più di dieci minuti. E se lo fa è solo per spillarti altri soldi da spendere.
Giovanna esce dall’altra quinta.
MARTINA Non ti credevo così superficiale.
MARCELLO Non sono superficiale, non con te. So solo cosa aspettarmi dalle persone che ho accanto.
MARTINA E cosa ti aspetti da me, oltre a mantenere pulita la casa, cucinarti e provvedere a tutte le spese?
MARCELLO Così ti sottovaluti. Tu sei la roccia della mia vita, mi appoggi in ogni momento e soprattutto credi alla mia arte.
MARTINA Che non è il sesso.
MARCELLO Cosa?
MARTINA Niente. Quindi io sarei la testa e Giovanna il corpo?
MARCELLO Semplicistico, ma abbastanza esatto.
MARTINA Anche io ho un corpo.
MARCELLO Sì ed anche io, ma non è su questo che si fonda il nostro rapporto.
MARTINA Lo so, la nostra è un’unione spirituale ed intellettuale. Oltre che
MARCELLO Esatto.
MARTINA E se non mi bastasse?
MARCELLO (scocciato) Io vado a farmi una doccia.
MARTINA Bella idea! Vengo anche io!
MARCELLO No, non hai capito, adesso vado a fare una doccia da solo.
MARTINA Non vuoi che ti insapono la schiena?
MARCELLO Guarda, credo che oggi faccio da solo.
Esce Marcello.Bussano alla porta.
GIOVANNA (voce fuori scena, falsata malamente) C’è posta per la SignoraMartina, può uscire a firmare?
MARTINA (va alla quinta) Entra Giovanna.
Entra Giovanna.
GIOVANNA Allora com’è andata?
MARTINA Hai praticamente assistito a tutto, dimmelo tu.
GIOVANNA E’ stato … interessante! Di sicuro ti sei impegnata e lui lo ha apprezzato, ne sono sicura.
MARTINA Io non sono molto sicura che lui abbia apprezzato.
GIOVANNA E’ rimasto un po’ spiazzato, non c’era abituato!
MARTINA Neanche io c’ero abituata, mi sono reso ridicola!
GIOVANNA Ma che dici?
MARTINA Sono uscita dalla mia zona confort, mi sono buttata in un territorio a me non congeniale! Meglio lasciare perdere!
GIOVANNA No! Non devi rinunciare. Oggi è stato solo un primo tentativo! Forse abbiamo puntato troppo in alto e troppo in fretta.
MARTINA Questa camicetta è puntare in alto?
GIOVANNA Se non sai portarla non è colpa mia.
MARTINA Hai ragione, devo solo trovare la mia identità, il mio modo di essere più sensuale. Ho sbagliato a imitare te.
GIOVANNA Non si può imitare la perfezione!
MARTINA E la modestia!
GIOVANNA Allora si continua con il piano?
MARTINA Certo! Adesso tocca a te!
GIOVANNA Sono pronta! Cosa devo fare?
MARTINA Devi fare me! Dolce, gentile, premurosa…
GIOVANNA Sottomessa!
MARTINA Devi starlo ad ascoltare!
GIOVANNA Io lo ascolto!
MARTINA Senza fare finta!
GIOVANNA Altro? Non mi dire che mi devo mettere a pulire casa, non posso farlo, mi si rovinerebbero le unghie.
MARTINA Non ti chiedo l’impossibile, magari se facessi più attenzione a non sporcare…
GIOVANNA Questo lo posso fare… cosa devo fare?
MARTINA Evitare di buttare tutto per terra, rimettere i piatti sporchi nella lavastoviglie…
GIOVANNA Basta, ci rinuncio.
MARTINA A cosa?
GIOVANNA Al piano! Non erano questi i patti.
MARTINA Va bene, lasciamo perdere la casa, la cucina e … anche il fondo cassa.
GIOVANNA Bene. Allora sono pronta, cosa devo fare?
MARTINA Non ti preoccupare, ti aiuto io. Prendi questi.
GIOVANNA Auricolari? Devo sentire la musica?
MARTINA Giovanna! Devi sentire me, tramite l’auricolare ti suggerirò cosa dire e tu dovrai solo ripeterlo.
GIOVANNA Perché? Non ho bisogno di aiuto, quando voglio, so fare la sdolcinata!
MARTINA Non il tuo tipo di sdolcinata, devi fare la sensibile, non portartelo a letto!
GIOVANNA E va bene, dammi queste cuffiette!
MARTINA Auricolari!Faremo come Cirano Di Bergerac.
GIOVANNA Un Vip del Grande fratello?
MARTINA Non proprio, è un personaggio letterario.
GIOVANNA E come faccio a conoscerlo?
MARTINA Devi solo chiamarmi al cellulare appena entra Marcellosenza farti scoprire!
GIOVANNA Tranquilla! Questo lo so fare. Adesso va a nasconderti in camera!
MARTINA No, in camera no!
GIOVANNA Hai ragione, se no dove possiamo andare a …(allusiva)
MARTINA Neanche tu devi andare in camera!
GIOVANNA Ah, è vero! Devo fare te. Pazienza, oggi si va in bianco.Ma allora perché non ti puoi nascondere in camera?
MARTINA Perché adesso c’è Marcello! (sospira) Perché lo sto facendo?
GIOVANNA Perché è una tua idea.
MARTINA Fa la brava. Io starò qui fuori dalla porta di casa.
GIOVANNA Sarò la perfetta giovane marmotta!
Esce Martina.
SCENA 9 (GIOVANNA, MARCELLO, MARTINA solo voce)
Giovanna si mette l’auricolare, prende il telefono e chiama Martina. Giovanna si tocca l’orecchio e piega la testa come una guardia del corpo o un agente dello spionaggio.
GIOVANNA Pronto Martina, mi senti!
MARTINA (voce fuori scena)Forte e chiaro Giovanna. Togli quella mano dall’orecchio, sta dritta e metti in tasca il cellulare!
GIOVANNA Ma come fai! Mi stai spiando?
MARTINA (voce fuori scena)Non ti sto guardando ma mi basta immaginarti, ho sbagliato per caso?
GIOVANNA (esegue) Certo che hai sbagliato, per chi mi hai preso!
MARTINA (voce fuori scena)Adesso smetti di parlarmi, io starò in ascolto e ti suggerirò cosa dire ma non rivolgerti mai a me direttamente, Marcello non deve capire che ti sto parlando negli auricolari, capito?
GIOVANNA Capito Martina!
MARTINA (voce fuori scena)E soprattutto non nominarmi!
GIOVANNA Va bene Marti… capo. Passo e chiudo. (Giovanna si tocca l’orecchio e piega la testa)
MARTINA (voce fuori scena)Non chiudere.
GIOVANNA Si, cioè no, era per dire.
Entra Marcello dalla camera con l’accappatoio.
GIOVANNA Come hereMarcello!(imitando Anita Ekberg)
MARCELLO (serio) Ciao Giovanna.
MARTINA (voce fuori scena)Non devi fare Anita ma me! Chiedigli dell’appuntamento con l’editore. E togli la mano dall’orecchio!
GIOVANNA (toglie la mano dall’orecchio) Ciao tesoro.
Giovannasi avvicina a lui, Marcellosi prepara per un abbraccio, Giovannasvicola e gli dà un casto bacio sulla guancia.
GIOVANNA Com’è andata dal tuo editore?
MARCELLO Bene grazie, sei da sola?
GIOVANNA (agitato) Certo!Martina è uscita, credo avesse da fare. Non so dov‘è andata… e quando ritornerà… (sempre più agitata) e ha detto che non vuole essere disturbata… e non vuole essere chiamata al cellulare.
MARCELLO Va bene, non lo farò. Tutto bene tra di voi?
GIOVANNA Si, abbiamo parlato, tanto.
MARCELLO Tu che parli! Wow!
GIOVANNA Deve essere Martina, ha una buona influenza su di me.
MARTINA (voce fuori scena) Grazie.
GIOVANNA Prego.
MARCELLO Eh?
GIOVANNA Cosa?
MARCELLO Mi hai detto prego.
GIOVANNA Prego? Ah, ho detto che prego, ho iniziato oggi. Fa bene, mi collega all’universo!
MARCELLO Universo?
MARTINA (voce fuori scena) Non parliamo di me, mi devi raccontare del tuo incontro con l’editore. Ripeti.
GIOVANNA Non parliamo di me, mi devi raccontare del tuo incontro con l’editore. Ripeti.
MARTINA (voce fuori scena) Senza ripeti.
GIOVANNA Non ripetere!
MARCELLO Non ho detto niente!
MARTINA (voce fuori scena) Respira!
GIOVANNA Respira!
MARTINA (voce fuori scena) Respira tu Giovanna, e non ripetere tutto quello che dico.
GIOVANNA Resp… ah! (capisce e respira profondamente)
MARCELLO Che hai Giovanna?Sei strana, nervosa. Stai bene?
GIOVANNA Si, sto bene, forse un po’ nervosa.
MARCELLO Potevi dirlo subito, se vuoi rilassarti ci penso io.(si avvicina da dietro con fare ammiccante ed inizia ad accarezzarla, a toccarle le spalle)
Giovanna allontana le mani di Marcello e fugge da lui.
GIOVANNA Marcello, perché non parliamo?
MARCELLO Parlare? Non preferisci invece divertirti?
GIOVANNA No, preferisco parlare.
MARTINA (voce fuori scena) Io mi diverto a parlare.
GIOVANNA (tocca l’orecchio) Davvero?
MARCELLO Davvero?
GIOVANNA Ehm, si davvero! Dai vieni qui siediti. (si siede)
MARCELLO Va bene. Parliamo. Di cosa?
GIOVANNA Non so. Di cosa? (toccandosi l’orecchio)
MARTINA (voce fuori scena) Riprendi il discorso dell’editore, lui ha completato il terzo capitolo del nuovo libro…
MARCELLO Giovanna?
GIOVANNA (verso Marcello, alza la mano come per chiedere silenzio) Un attimo.
MARTINA (voce fuori scena) … ambientato nell’Inghilterra di primo novecento, chiedigli se all’editore è piaciuto, come ha intenzione di risolvere l’intreccio, se deve fare ancora ricerca e se ha un’idea per la conclusione.
GIOVANNA E… (tenta di parlare ma rimane senza parole) Bel tempo oggi vero?
MARCELLO Un po’ nuvoloso.
GIOVANNA Già.
MARTINA (voce fuori scena) Come va il lavoro?
GIOVANNA Come va il lavoro?
MARCELLO Bene. Giovanna, devi dirmi qualcosa?
GIOVANNA Perché? Sono solo interessata al tuo lavoro…
MARTINA (voce fuori scena) Per me non sei solo un corpo! Sono interessato anche alla tua mente ed alla tua anima! Con parole tue.
GIOVANNA Mi piace il tuo culo … e la tua anima.
MARCELLO (incerto) Grazie.
MARTINA (voce fuori scena) Oh mamma!
GIOVANNA Oh mamma!
MARTINA (voce fuori scena) Giovanna, calmati, prenditi da bere ed ascoltami. Se bevi non puoi parlare.
GIOVANNA Ho sete (va a versarsi da bere e beve molto lentamente mentre ascolta Martina)
MARTINA (voce fuori scena) Non ti agitare, puoi parlare con lui tranquillamente, avete un sacco di cose in comune e non è vero che per te è solo un corpo, e un portafogli. Rilassati, dimentica di dover per forza raggiungere qualche risultato e apriti.
GIOVANNA (a Marcello) Non capisco niente di letteratura ma ti ammiro molto per il tuo talento.
MARTINA (voce fuori scena) Non è vero che non capisci niente di letteratura. Sei un’esperta di cinema, e spesso le sceneggiature sono tratte da libri, quindi sei un’esperta anche di letteratura.
GIOVANNA E’ vero! (toccandosi l’orecchio) Grazie. (verso Marcello) Io conosco i libri grazie ai film.
MARCELLO Sì è vero, hanno fatto bei film da grandi libri. E questo ha permesso al pubblico di conoscere anche il libro ed il suo autore.
GIOVANNA Potresti scrivere una sceneggiatura dal tuo primo libro.
MARCELLO Dici che ne sarei capace? Scrivere una sceneggiatura è diverso da scrivere un libro.
GIOVANNA Ti posso aiutare io, ho scaricato molte sceneggiature. Non voglio fare la ballerina per sempre, io sono un’attrice.
MARCELLO Sai che è davvero una buona idea!
GIOVANNA Ti ho stupito vero?
MARCELLO Non so cosa ti abbia preso stasera ma apprezzo questo tentativo. Andiamo in camera adesso?
GIOVANNA Stavamo parlando tanto bene.
Marcello si fa avanti e Giovanna svicola.
MARCELLO Giovanna ma cosa ti prende? Adesso basta parlare! Non sei Martina!
GIOVANNA Anche io posso “solo” parlare. Possiamo iniziare a lavorare sulla sceneggiatura!
MARCELLO Adesso? Avevo altre intenzioni. Cattive intenzioni.
Marcello fa uno scatto in avanti per prendere Giovanna che svicola.
MARTINA (voce fuori scena) No,signora, sono rimasto fuori casa, ho dimenticato le chiavi, fra poco Marcello torna non si preoccupi, mi farà entrare lui!
GIOVANNA (incerta ripete)Sono rimasto fuori casa ma tu hai le chiavi e mi puoi fare entrare, non mi preoccupo.
Ormai tra Marcello e Giovanna è caccia aperta, si rincorrono come il gioco “acchiapparella”. Giovanna usa il tavolo per fuggirgli, nel frattempo parlano.
MARCELLO Adesso usi anche le metafore! E’ un discorso molto profondo Giovanna. Mi vuoi dire che ti eri chiusa in te stessa e che io ti faccio entrare in contatto con il tuo io più profondo? Grazie, sono commosso. Un po’ allibito ma commosso.
Rumore di una batteria che si scarica.
MARTINA (voce fuori scena) Oh, cavolo la batteria è quasi morta!
Suono di un cellulare che si spegne.
GIOVANNA Oh cavolo, la batteria è morta!
MARCELLO Deve essere stato stancante per te parlare di argomenti così seri. Hai esaurito le energie? Vieni in camera con me, so come ricaricarti.
GIOVANNA No!Non sono stanca di parlare. E non posso andare in camera.
MARCELLO Non puoi? Perché?
GIOVANNA Volevo dire che non voglio, per ora.
MARCELLO Va bene, non voglio certo costringerti. (si siede) Siediti, non mordo.
GIOVANNA Non te la sei presa vero? Ho solo rimandato.
MARCELLO Certo, stai tranquilla.
GIOVANNA Bene. Allora parliamo.
MARCELLO Come preferisci. Oggi siete strane.
GIOVANNA Chi?
MARCELLO Tu ed anche Martina prima, non so cosa le era preso. Era smaniosa, più appiccicosa del solito e, sembra strano a dirlo, ma credo che ci stesse provando, di giorno e di mercoledì.
GIOVANNA Cosa c’entra che è giorno e mercoledì!
MARCELLO Beh, sai Martina è un abitudinaria, noi stiamo in intimità solo di sera ed in genere solo il venerdì, visto che sabato si può dormire.
GIOVANNA E’ il suo modo di essere, se i suoi ritmi non incontrano le tue preferenze non vuol dire che siano sbagliati!
MARCELLO Non ti arrabbiare!
GIOVANNA Non sopporto che la prendi in giro!
MARCELLO Da quando in qua!
GIOVANNA Da oggi.
MARCELLO Tu che difendi tesorino?
GIOVANNA Non la chiamare così, non lo sopporta.
MARCELLO Ma se l’hai chiamata tu così … o basta non vi sopporto più.
GIOVANNA Siamo noi che non sopportiamo più questa situazione!
MARCELLO Noi? Mi sono persa qualcosa?
SCENA 10 (MARCELLA, GIOVANNI E MARTINA)
Giovanna va alla quinta, apre la porta ed entra quasi cadendo Martina.
MARTINA Ehm, ciao!
MARCELLO Martina! Sei tornata dal tuo incontro segreto?
MARTINA (verso Giovanna) Che incontro segreto?
GIOVANNA Mi dovevo inventare qualcosa per non farti chiamare.
Giovanna e Martina si mettono uno di fianco all’altra facendo squadra comune in silenzio.
MARCELLO Adesso, voi due non fate un passo se non mi spiegate quello che sta succedendo!
GIOVANNA Siamo stanche di questa situazione.
MARTINA Di essere trattati come donne oggetto!
MARCELLO (verso Martina) Tu, oggetto?
MARTINA Più lei.
GIOVANNA A me piace essere il suo giochino. (ammicca a Marcello)
MARTINA Giovanna! (le dà una gomitata richiamandola all’ordine)
GIOVANNA Siamo stanche di doverti dividere e che non vuoi mai scegliere. Eccoci, o me o lei. O me.
MARCELLO E siete così indignate per questo? Non sembravate scandalizzate quando è convenuto anche a voi!
MARTINA Non ci tratti come donne ma come pezzi di un puzzle. Da me prendi un aspetto.
GIOVANNA E da me prendi … (ammiccando) l’altro.
MARTINA Non puoi dividerci, io sono sia corpo che anima.
GIOVANNA Ed anche io ho un’anima!
MARCELLO Lo so, avete un sacco di pregi ma anche altrettanti difetti! Che c’è di male se mi prendo solo il buono di ognuna di voi! In fondo esalto i vostri lati positivi.
MARTINA Non ci accetti per quello che siamo veramente.
GIOVANNA Esatto, quello che ha detto lei!
MARCELLO Ho cercato di avere la relazione perfetta, ma per farlo una sola donna non sarebbe bastata! Non si può essere contemporaneamente dolci e focosi, attenti e divertenti, profondi e superficiali…
MARTINA Non siamo pezzi di carne!
GIOVANNA (verso Martina) Io sono il pezzo di carne. A te chiede il cervello.
MARTINA E sbaglia, perché hai anche un cervello ed un’anima, una bella anima (verso Giovanna)
GIOVANNA E tu sei un bella donna, un tipo certo, ma hai il tuo fascino! (a Martina ignorando Marcello)
I due si guardano negli occhi e per un attimo dimenticano Marcello.
MARCELLO Scusate?
MARTINA Eh? (persa, guardando Giovanna, poi realizza) Ah! (verso Marcello) Tu non ami nessuna di noi due.
MARCELLO Io ho amato tutte e due, ma ho amato anche me stesso.
GIOVANNA No, hai amato il suo lato tenero ed intellettuale.(si rigira a guardarla)
MARTINA Ed il suo lato fisico e spensierato. (si rigira a guardarla)
MARCELLO Martina!
MARTINA (si riprende come se si risvegliasse e si rivolge a Marcello)Marcello, tu non aminoi, ma solo alcune nostre caratteristiche. Pezzi di un puzzle per costruire la tua donna perfetta.
MARCELLO Ho provato a chiedere ad ognuna di voi di essere entrambe le cose ma poi mi sono reso conto che era impossibile.
MARTINA Forse hai preteso troppo? La donna perfetta! Ma dai! Neanche tu lo sei… per quanto affascinante e talentuoso…
GIOVANNA Martina!
MARTINA Ah, sì, scusa. (verso Marcello) Nessuno è perfetto.
MARCELLO E allora?Non sono certo il primo che cerca la donna ideale. Non è quello che a voi donne viene chiesto da secoli?Per il genere maschile le donnedevono essere contemporaneamente sante e puttane, mamme premurose ma senza dimenticare il maritino, donne di casa ma non fissate con l’igiene. Vestite con un reggicalze ma raffinate, fisico scolpito ma buongustaie, sempre in ordine ma disinteressate all’estetica. In continuo equilibrio, divise in centomila tra casa, lavoro, amici, marito e bambini. La donna perfetta. Io sono più sincero, lo so che non è gusto essere chiedervi di essere una cosa e l’incontrario contemporaneamente.
GIOVANNA Grazie.
MARTINA Non ringraziarlo, ci vuole confondere con le parole.
MARCELLO Voglio essere sincero. Io non vi ho offeso facendomi un’amante.
MARTINA Ti dovremmo ringraziare perché non ci hai tradite! Non troverai mai la perfezione. Io non ho mai chiesto che tu fossi perfetto, ero contenta di averti accanto.
MARCELLO Anche io ero contento di averti accanto.
GIOVANNA (guardando Martina) Anche io Martina!
MARTINA Grazie Giovanna, ma questo non c’entra.
MARCELLO Sono sempre stata contento di tutti e due.
MARTINA Ma non te ne bastava solo una.
MARCELLO No, e perché dovevo? Non ho chiesto a nessuna delle due di cambiare, di essere quello che non siete. Io vi ho rispettato più di quanto tanti uomini facciano con le loro donne.
MARTINA Ma dai, sono menate misogine!
GIOVANNA Tu ci hai usato, non potevi accontentarti di una donna normale.
MARCELLO Sono misogino solo perché non mi sono accontentato? Io non ho voluto cambiarvi come voi volevate cambiare me. Più pacato, calmo e tranquilloper Martina. Sempre carico, voglioso e soprattutto generoso per Giovanna. Voi non volevate accontentarvi ed invece io dovevo farlo?
MARTINA Questa storia non potrà finire bene.
MARCELLO E’ già finita temo.
GIOVANNA Hai voluto troppo… hai cercato di comporre la donna perfetto e non ti sei accorta di chi avevi accanto.
MARTINA Giovanna non è una donna come le altre!(si volta verso Giovanna) Tu sei speciale.
GIOVANNA (verso Martina) Anche tu lo sei. (senza guardare Marcello) Mi dispiace Marcello, hai sprecato un’occasione.
MARCELLO Me ne farò una ragione. Ci siamo divertiti fin che è durata.
GIOVANNA Spero che ti sia di lezione, chi troppo vuole…
MARCELLO Nulla stringe? Spero che sia di lezione anche per voi due!
MARTINA Noi?(si sveglia e si rivolge a Marcello) Che cosa abbiamo fatto noi?
MARCELLO Non vi andavo bene prima, quando uscivo con una alla volta. Ammettetelo. Io avevo delle esigenze…
GIOVANNA Che io sapevo soddisfare! (ammicca)
MARCELLO Solo in parte, così come Martina.
GIOVANNA Che non riusciva a starti dietro.
MARTINA Giovanna!
Giovanna fa spallucce
GIOVANNA Scusa!
MARCELLO Con il nostro triangolo, ognuno aveva quello che desiderava e nessuno doveva cambiare per accontentare l’altro.
GIOVANNA Ma non è normale…
MARCELLO Se funzionava…
MARTINA Io volevo sposarti e costruire una famiglia e non possiamo certo farlo in tre.
MARCELLO Non si può avere tutto.
GIOVANNA Io non sono pronta ad avere un figlio. (verso Martina) Non si parlava di figli nel nostro piano, vero?
MARTINA Era un discorso solo tra me e Marcello.
GIOVANNA Non me ne hai parlato! E se lo volessi anche io?
MARTINA Tu vuoi sposarti? Non lo sapevo, io mi voglio sposare.
GIOVANNA Con me?
MARTINA No, con Marcello!
GIOVANNA Oh!
MARCELLO Io non mi voglio sposare, se a qualcuno interessa.
MARTINA Ah. E’ così allora.
MARCELLO Mi dispiace Martina, non è quello che desidero, non adesso.
GIOVANNA Allora ho vinto io, scegli me!
MARCELLO No, io non voglio scegliere! Quindi era questo lo scopo di questa strana giornata?
MARTINA Volevamo dimostrarti che siamo donne complete.
MARCELLO Con quella camicetta?
GIOVANNA C’è da aggiustare qualche particolare ma non le sta così male.
MARTINA Grazie!
MARCELLO Siete diverse e non potrete mai una sostituire l’altra.
GIOVANNA Quindi non ho vinto?
MARTINA No, Giovanna. Non sceglie. Mi dispiace Marcello ma io non ci sto più. Non voglio più dividerti. Preferisco lasciarti.
GIOVANNA Possiamo ancora divertirci noi due!(verso Marcello)
MARCELLO O tutti o nessuno, mi dispiace Giovanna. Credo che il nostro rapporto sia giunto alla fine. Senza rancore?
MARTINA Senza rancore! (le stende la mano ma lui la abbraccia e le dà una pacca sul sedere)
GIOVANNA E’ stato divertente!(si allunga per abbracciarlo maMarcello le prende la mano e la stringe)
MARTINA Sarà difficile trovare un altroMarcello!
GIOVANNA Sarà impossibile trovare unaMarti-vanna… un Giovan -atina come noi!
MARCELLO Impossibile. Che farete adesso?
MARTINA Sono di nuovo single, me la godrò.Ma questa volta parlerò di meno e mi darò più da fare!!
GIOVANNA Io invece… no, io farò il solito. Ehi!! (verso Martina) Possiamo ancora divertirci noi due!(verso Martina)
MARTINA Dici a me?
MARCELLO Un abbraccio finale?
Abbraccio a tre. Si stacca Martina
MARTINA Io devo andare via prima che di ripensarci.
Giovanna rimane attaccata a Marcello abbassando le mani verso il sedere.
GIOVANNA Vai Martina, io ti raggiungo tra un po’.
MARTINA Vieni via, per il tuo bene!
Martina tira Giovanna che fa cenno a Marcello di chiamarlo. Escono Martina e Giovanna.
MARCELLO Qualcosa mi dice che rimarranno in contatto quelle due!
Marcello si siede e si serve da bere.Squilla il telefono.
MARCELLO Pronto? Francesca! Che piacere sentirti. Hai già letto il capitolo? E che ne pensi? Bene sono contento, ma che dici! Sei troppo gentile, mi riempi sempre di complimenti. Sai che ti dico, accetto il tuo invito a cena! Domani? Perché rimandare, facciamo stasera.
Suona il campanello
MARCELLO Scusa un attimo Francesca, mi suonano alla porta. Rimani in linea.
Marcello va al citofono.
MARCELLO Chi è? La massaggiatrice di Giovanna? No, Giovanna non c’è. Aspetti, non ha perso l’appuntamento, può farlo a me il massaggio! Arriva giusto in tempo! Salga, l’aspetto.
Marcello torna al telefono.
MARCELLO Questo pomeriggio ho un impegno ma questa sera sono tutto tuo! Ho un’idea fantastica su scrivere una sceneggiatura… dovremmo vederci spesso. Allora a dopo, passi tu ma certo! Ho casa libera, puoi fermarti a cena, cucino io ovviamente!(mette giù il telefono) Morto un papa se ne fa un altro, anzi due!
FINE
La messa in scena è libera, non occorre il permesso dell’autore, basta pagare la SIAE. Ma gradirei molto averne notizia.
Mandatemi la locandina via mail o messanger vi farò pubblicità sui social e terrò la locandina nel mio archivio personale.
deruvostefania@gmail.com
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