Incantati

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QUALCOSA PER CUI TIFARE


Marco Martinelli

        

Mauro Martinelli

 

Parabola dei fratelli calciatori

 
 Incantati

Dedicato a Pier Paolo Pasolini e Gianfranco Casarsa

 
 

     

PERSONAGGI:

PRIMO

STEFANO

PALMA

LA MADRE

Musiche da “L’Orfeo. Favola in musica”  di Monteverdi

Prologo “Dal mio Permesso amato…” Coro “Vieni Imeneo, deh vieni...”

1                      Prologo

C'è la tribunetta di un campo da calcio di periferia. Come quello del Sant'Alberto, per chi l'ha visto: ferro e cemento. Palma in alto, accanto a due trombe RCF, microfono in mano, bandierina gialla del calcio d’angolo nell’altra. La sventola, piano. In basso i fratelli abbracciati, avvinghiati l’uno all'altro, muso contro muso. Fondale rosso cupofiamma Si alzano note squillanti: sono le trombe rinascimentali del Prologo dell'Orfeo di Monteverdi. Primo, con un gesto violento respinge Stefano verso la panchina posta in angolo. E' il segnale: i due prendono a lottare in controluce. La voce di Palma esce metallica dalle trombe RCF.

PALMA          Cos’è il calcio?

                        Il calcio è scontro fisico

                        Il resto sono balle

                        Prendete i ragazzini a Coverciano

                        Gli insegnano a palleggiare di qua di là

                        La gabbietta la non gabbietta

Tutte pataccate

Ditemi voi se da Coverciano

E’ mai uscito un giocatore eh?

Nessuno

Ah mo il calcio

Non è mica il circo

T’è voia[1]

In campo

Non ci vanno mica le foche ammaestrate

In campo

Ci vanno quelli disposti

A darle

E a prenderle

E il futuro del calcio?

C’è chi dice che è in Africa

Chi in Giappone

Chi in America

A me mi fanno paura gli africani

Quelli sembrano noi

Quando eravamo poveri in canna

E giocavamo per le strade con un

Pallonazzo

Che sembrava un cocomero

I giapponesi fanno impressione

Comprano i vecchi tromboni come Zico

Così come comprano i palazzi antichi

A Parigi e a Firenze

I giapponesi

Non mi danno mica affidamento

Poi ci sono gli americani

Ma cosa voi mai

Gli americani

A New York

C’è una rivista di calcio femminile

Che si chiama

Walter Zenga’s right buttock

La chiappa destra di Walter Zenga

Cosa vuoi pretendere dagli americani

Il calcio

L’è e’ più bel zugh de’ mond[2]

E’ davvero il più bello

E poi

Devi capire tutto in pochi secondi

E’ un lampo

Te devi capire in un lampo

Qual è la cosa migliore da fare

Che sei li

Pressato

Che la palla ti sguscia via

E hai voglia di correrle dietro

E’ già dall’altra parte del campo

E’ già dall’altra parte del campo!

I fratelli hanno smesso di lottare. Stefano si stende sulla tribuna. Primo va verso la sorella, impugna la bandierina a mezz'asta, interrompendo lo sventolio sulle ultime note dell'Orfeo.


2                      Discussione fraterna sull'arroganza di Molecola, sulla ferita di Stefano, sulla vendita del pulcino fantasista.

PRIMO           (agli spettatori) Ascoltate mia sorella che se ne intende.

PALMA          Eh. (Ripone il microfono, si avvicina al fratello addormentato, mentre Primo va a piantare la bandierina in proscenio) Stefano! Stefano! (Allontanandosi) L’à durmì a cve nench sta nota. L’è du tri dè ch’e’ fa accè...[3]

PRIMO           (inginocchiato accanto alla bandierina del calcio d'angolo, agli spettatori) Che poi... non siamo mica tutti della stessa idea. Non la vediamo mica tutti allo stesso modo. L'alto giorno, l'altro giorno sono qui al campo che guardo la partita... giocano gli Under... un ragazzino, Talamonti, salta l'avversario e si allunga sul fondo, cosa può fare sul fondo, ah non e mica Maradona, non può tirare da lì, allora lui ragiona e stringe al centro, così da avere lo specchio della porta davanti, può tirare a sinistra come a destra Bravo ho gridato io, bravo, ha fatto la cosa giusta! Mocché... tre quattro lì davanti, allenatori come me, tra i quali Molecola, “Imbazel[4] dovevi tirare prima!". Mo doveva tirare che, che c’aveva solo l’angolino lontano dove metterla, razza di invurniti![5] “Ah mo, intanto” dicono quelli “l’avversario ha recuperato”: Ma santo dio... è un ragazzino, no? Ha ragionato e ha stretto al centro! No, a quelli lì non gli va bene. Perché? Eh? Perché?

STEFANO    (che nel frattempo si è svegliato) Beh, sei ancora lì?

PRIMO           Ancora lì cosa?

STEFANO    Ancora lì con la storia di Molecola.

PRIMO           Eh, perché te te la bevi come te l'ha raccontata Molecola?

Primo si alza e va a sedersi sulla panchina. Al collo ha un paio di scarpette da calcio nuove, attaccate dai lacci tenuti lunghi. Estrae dalle tasche una chiave, comincia ad avvitare i tacchetti delle scarpe. Ascolta e non ascolta.

STEFANO    Sicuro che me l'ha raccontata Molecola. (Indica la posizione) Scusa Primo... sono là... là... ho appena saltato l'avversario, sono là, solo, ho la porta spalancata davanti... e non devo tirare? Non devo tirare? Va là che io tiro, io.

PRIMO           Non ti ascolto neanche.

STEFANO    Ma perché non hai detto niente ieri in officina quando te l'ho chiesto?

PRIMO           Cosa dovevo dire, che appena Molecola ha aperto bocca te gli hai dato ragione?

STEFANO    Gli ho dato ragione perché ce l'aveva! (Scende, si posiziona). Sono qua, qua, ho fatto secco l'avversario, ho la porta spalancata davanti... Primo, guardami, Primo, sono qua, Primo, guardami... (sconsolato, fa per ritornare a sdraiarsi sulla tribunetta, poi di scatto si rivolge ancora al fratello) ma ieri in officina...

PRIMO           (grida) Ho detto che non t'ascolto!

Silenzio. Primo riprende ad avvitare. Stefano si rivolge agli spettatori, chissà che quelli non lo ascoltino!

STEFANO    Ieri in officina...siamo due fabbri, abbiamo un'officina... Molecola mi racconta che Talamonti si è fatto recuperare in posizione favorevole davanti al portiere, come un pollo, e non gli devo dar ragione? Poi ho chiesto a lui cosa ne pensa e lui fa: siete due somari!

PRIMO           (voltandosi) Perché, non e vero?

STEFANO    Ma no, scusa... sono qua, guardami... sono qua... ho dribblato l'avversario, sono qua, la porta è spalancata li davanti, e non devo tirare, non devo tirare?

PRIMO           U m' pe d' sugne![6] Ma non è andata così!

STEFANO    Ma se non è andata così perché non hai detto niente ieri quando te l'ho chiesto?

PRIMO           Se, adesso mi metto a fare le conferenze sul calcio in officina, con tutta la gente che è lì a fare le ordinazioni io mi metto a discutere con te e con quell'altro inciciuito di Molecola!

STEFANO    Cosa sei, suonato? Eravamo solo noi tre, non c'era già nessuno!

PRIMO           (ironico) Ah eravamo solo noi tre?

STEFANO    Io te e Molecola!

PRIMO           (furioso) E dai con sto Molecola! A Molecola gli ho insegnato io a soffiarsi il naso e a giocare al pallone!

STEFANO    (ripete l'azione) Primo sono qua... ho fatto secco l'avversario... mi trovo lo specchio della porta davanti...

PRIMO           (tra sé) E attacca di nuovo.

STEFANO    Guardami Primo, guardami, sono qua, qua...

PRIMO           (si alza gridando, e a mezzo metro dal fratello gli indica la posizione corretta) Non sei lì, non sei lì, sei più in qua, sul fondo! Era qua Talamonti, perché non ascolti tuo fratello invece di dar retta a Molecola o al primo che passa! Prova a tirare di qua, se ci riesci!

STEFANO    (ha finalmente capito!) Ah era li? (Primo allarga le braccia) Non era qua?

PRIMO           (si siede, tra sé) U s' n'e 'de...[7] (riprende l'avvitamento dei tacchetti. Stefano torna a sdraiarsi sulla tribunetta) Sei stato dal dottore?

STEFANO    Sì.

PRIMO           E cosa ha detto?

STEFANO    (a bassa voce) Secondo lui sono... sono guanto...

PRIMO           Cosa? Parla forte!

STEFANO    Ha detto che sono guarito.

PRIMO           Allora domenica giochi. O no?

STEFANO    (a bassa voce)Non lo so, dipende...

PRIMO           Ma parla forte, vigliaca dla miséria![8]

STEFANO    Non lo so, il dottore non m'ha detto se proprio proprio...

PRIMO           Il dottore non t'ha detto se proprio proprio puoi giocare o no?

STEFANO    No, Primo, no, il dottore ha detto che posso giocare.

PRIMO           Alura? Dov'è il problema?

STEFANO    (a bassa voce)Non lo so... non lo so... la notte mi sveglio che mi manca l'aria... (scende di nuovo, si avvicina al fratello, si tocca l'inguine)... tela faccio vedere?

PRIMO           Mi fai vedere cosa?

STEFANO    La ferita. La ferita... la vuoi vedere?

PRIMO           Voglio vedere che, ma lascia stare!

STEFANO    (fa per slacciarsi la cinghia dei pantaloni)E invece te la faccio vedere, cosi che ...

PRIMO           Sta fermo ti dico!

STEFANO    Stanotte la volevi vedere!

PRIMO           Cosa stai dicendo?

STEFANO    Stanotte ho sognato te e Palma che gridavate: in coro te lo chiediamo, faccela vedere, faccela vedere!

PRIMO           Ma faccela vedere che?

STEFANO    Volevate vedere la mia ferita! Io c'avevo la corona in testa, c'avevo la corona di ferro sugli occhi, ma ci vedevo lo stesso, e Palma che mi sussurrava all'orecchio, Maestà ce le avete ancora le mestruazioni? E le scoregge nel cervello, mi dicevi te, le scoregge nel cervello anche quelle ce le avete ancora?

PRIMO           A me mi sa che ce le hai sul serio, le scoregge nel cervello!

STEFANO    (al fratello che sembra non voler più ascoltare)Primo guardami, Primo ascoltami, Primo io quel bestione del Galeata, quel bestione del Galeata, quel centravanti che mi è entrato addosso me lo sogno tutte le notti, me lo vedo arrivare addosso quel nove alto come una montagna, non faccio in tempo a scansarmi che lui mi entra duro e mi colpisce tra le gambe, perché è entrato duro, dai, c'eri anche te, non puoi dire di no!

PRIMO           Duro... è entrato normale!

STEFANO    E invece no, l'ha fatto apposta! E anche i tifosi del Galeata me li sogno, la in quel campo attaccato alla roccia che sembra una prigione, i tifosi che mi gridano dalla tribuna ehi numero due tci tot nes tci tot nes![9] E il bestione del Galeata che mi entra dentro e mi provoca la ferita, e la ferita me la sogno tutte le notti, diventa rossa come un ferro, come un ferro rovente, solo lei fa luce e tutto attorno è buio, e quel bestionePrimo... (esita) ...ha la tua faccia, la tua faccia Primo, sei te che mi arrivi addosso tutte le notti!

PRIMO           (lo manda a quel paese e avvita i suoi tacchetti, Stefano gli salta addosso. Primo, esterrefatto, dopo averlo allontanato con uno spintone)Mo 's a sit imbariégh? Mo 's ét magné? 'S et magné?[10]

STEFANO    (si riallaccia la cinghia dei pantaloni, torna a sdraiarsi sulla tribunetta) Che poi non si vede niente. Perché la pelle fuori sembra guarita, ma dentro il sangue lo sento ancora duro come un gnocco.

PALMA          (si sente solo la voce) Va bene va bene glielo dico subito! (entrando sorridente) Primo... Primo...

PRIMO           A te ti ci vuole una donna. Da quant'è che non ti sfoghi, eh? Quant'è che non ti dai una bella sfogata?

STEFANO    Senti chi parla.

PRIMO           Senti chi parla con chi? Io ho i miei giri, non credere mica.

PALMA          Siete sempre lì a parlare di donne? Sarebbe ora che ve ne trovaste una. (scuote la testa) Primo hai sentito cos’ha detto Molecola?

PRIMO           (si irrigidisce) No! No! No! Non ho sentito cosa ha detto Molecola avanti, sono curioso, non vedo l'ora di sapere cosa ha detto Molecola!

PALMA          (a Stefano)Ho detto qualcosa che non va?(a Primo). Era una cosa importante, ma se te non ti interessa...

PRIMO           Non mi interessa? Una cosa importante detta da Molecola non mi interessa? Ma vorrai scherzare!

PALMA          (esitante)Ha telefonato Bellettini... il direttore sportivo del Tropical... ha detto se lo richiami...

PRIMO           Ah... Bellettini...

PALMA          Eh!

PRIMO           Sei sicura sicura? Te l'ha detto...

PALMA          Molecola! (si avvicina a Stefano).Ete... hai dormito qui? (Stefano non risponde mette la testa in grembo alla sorella. Primo li guarda di sottecchi). Hai dormito qui, al freddo, tutta la notte? (Stefano non risponde).As-ci. T'atciaré pu insticlì![11](Gli siede vicino gli accarezza la testa).Cosa fai, giochi domenica? (Stefano non risponde).Cosa fa, gioca domenica?

PRIMO           A n'e' so.[12]

PALMA          Non sta ancora bene?

PRIMO           A n'e' so!

PALMA          Le medicine le ha prese?

PRIMO           A n'e' sooo!

PALMA          Ma il dottore, il dottore cosa ha detto?

PRIMO           Beh ma lo domandi con me? Mo chiedilo a lui!

STEFANO    (la mano sugli occhi)Palma... è entrato duro, dai, c'eri anche te, non puoi dir di no...

PALMA          Adesso poi, duro... è entrato normale... a vedere da fuori non sembrava niente di speciale...voglio dire non c'era cattiveria

Primo scuote la testa.

STEFANO    (ad alta voce) Sarà perché sono un fuori quota?

PRIMO           Un fuori quota? Ma te te ti sei proprio rincoglionito? Ma non dire pataccate, un fuori quota!

STEFANO    (alzando la testa)Ohi Primo, ho passato i trent'anni da un pezzettino, non è che posso più...

PRIMO           Tira fuori i marroni! (Primo incenerisce il fratello con lo sguardo).Fuori quota! C'è Spadoni del Cervia che ne ha quaranta, ma c'ha del carattere che morsa ancora nel ferro! Che chi ne ha diciotto o venti fa fatica a stargli dietro.

STEFANO    Ah perché secondo te io sono uno che non morsa nel ferro?

PALMA          (a Stefano) Primo c'ha ragione: cosa vai a tirar fuori la storia del fuori quota che sono già cinque anni che sei fuori quota e non ti era mai successo niente? Da retta a me: te riprovaci. Domenica ti fai mettere in panchina, stai tranquillo, non ti agiti, e Primo ti fa salire nel secondo tempo.

PRIMO           (tra i denti) Nel secondo...

PALMA          Ah mo cosa credi, quando c'ho le mestruazioni io soffro come un cane, ma le cose le faccio pure lo stesso, non vengo già a lamentarmi con voi. T'é voia[13] se tutte le volte che mi cola giù il sangue si dovesse fermare il mondo! (nessun cenno di reazione) Alura... quella telefonata?

PRIMO           Alura cosa?

PALMA          Ah, tci curiùs![14] Quant'era che l'aspettavi? Non ti si stava vicino, non ti si stava! Almeno dicci di cosa si tratta.(Primo scuote la testa) Non ce lo vuoi dire?

PRIMO           (un gran sospiro) Vendiamo Casadio. (Palma e Stefano: sconcerto)

PALMA          Luca

STEFANO    Luca? Luca Casadio? (Primo annuisce. Palma e Stefano scendono di slancio dalla tribunetta)Cosa sei, fuori? Come ti è venuto in mente di vendere Casadio?

PALMA          (gli da man forte) E' vero, Stefano c'ha ragione, come ha fatto a saltarti in testa una roba simile?

PRIMO           Posso spiegare? (voce lenta, didattica, come di chi spiega ai dementi). Dieci giorni fa sono venuti due osservatori di una squadra di A.

STEFANO    (esagitato)Chi? Quale squadra di A?

PALMA          (a ruota) Osservatori? Quali osservatori?

PRIMO           Me li ha mandati Bellettini.

PALMA          (che pensa di aver capito, non si sa cosa) Ah, il direttore del Tropical!

PRIMO           Hanno visto tutto l'allenamento, intanto prendevano giù appunti. Luca andava col pallone tra i piedi che volava.

STEFANO    E io perché non c'ero?

PRIMO           E che cazzo ne so! Sarai stato dal dottore!

PALMA          (rude) Mo sé, va ' la, t'cirta da e' dutor, stà bon![15]

PRIMO           E' stato Bellettini a dirglielo a quelli la di Luca

PALMA          Ho capito!

PRIMO           Quelli si sono presi su e sono venuti a vedere con i loro occhi. Sembravano impazziti. Hanno parlato con me e hanno cominciato a sparare delle cifre... (Primo mette le mani avanti)Io non ho detto niente, ho detto che ci avrei pensato. Ma potremo farci tanti di quei soldi da cambiare la faccia alla società, lo volete capire?

PALMA          (scettica) Sé, adaes[16] anche rifare il campo!

PRIMO           Sì, sì, anche rifare il campo.

PALMA          Beh ma...dici sul serio?

PRIMO           Eh, dico sul serio.

PALMA          Non ci posso credere. E' la volta che questo deserto diventa un campo come si deve, verde come l'Olimpico! Perché il modo c'è, basta avere i soldi. (Primo annuisce) Io mi vergogno tutte le volte che giochiamo in casa. Lo so che non siamo gli unici, che ce ne sono tanti di campi ridotti così, ma quando arrivano quelli del Marina, tanto per non fare nomi? e dagli spogliatoi cominciano a gridare: incù a j aven da zughé int e' Sahara...[17] a me mi prende un nervoso! (decisissima) Va là va là, vendiamolo anche subito questo Casadio, vendiamolo subito.

STEFANO    (esplode) Ma cosa siete, invurniti? Non ha ancora nove anni, li compie tra un mese!

Primo e Palma si guardano. Cosa gli è preso, a quello?

PRIMO           (a Stefano) E alura?

PALMA          (a Stefano) E alura?

PRIMO           Non si possono più vendere i pulcini? Cos’è sta novità?

STEFANO    (s’incanta sulle parole, balbetta, riesce a partire)Ma... ma... non si tratta di questo, Primo... è che Luca.. Luca è un fenomeno che se lo vendi adesso raccatti una miseria una miseria raccatti che se invece... (Primo fa una faccia come dire: allora non mi hai ascoltato?)... no, ho capito, magari ti daranno più di una miseria va bene va bene questo te lo concedo, che poi devi vedere prima i soldi perché Primo questi sono professionisti questi ti inchiappettano come far conto di ridere!

PRIMO           Ah perché secondo te io sono uno che va in giro a farsi inchiappettare?

STEFANO    Ma no, cos'hai capito?

PRIMO           (fuori di sé) Ho capito, ho capito benissimo, tu mi prendi per uno che facilmente se lo piglia in quel posto.

PALMA          Mo no Primo, t'an è capì...[18]

STEFANO    Quelli sono professionisti, ti imbarbagliano. E se poi ci ritroviamo che Luca ce lo hanno soffiato, eh? Restiamo tutti con il culo per terra!

PALMA          Ah no, questo non va mica bene!

STEFANO    (tira la sorella dalla sua) Invece io dico, ascoltami Palma, ascoltami, Luca lo teniamo con noi fino agli Under fino alla Primavera e quando è un calciatore fatto allora si che lo vendiamo e ci facciamo una fortuna, eh, cosa ne dici?

Stefano ha concluso tutto d'un fiato. Palma non sa che dire, prende tempo, aspettando che il presidente si pronunci.

PRIMO           Fino agli Under? (Guarda la sorella) Dis èn?[19] Aspettare altri dieci anni?

STEFANO    Eh.

PRIMO           E se muore? (E' vero. E se muore? Palma gli da ragione, Stefano rassegnato torna a stendersi sulla tribunetta) Se gli capita un incidente e si rompe una gamba che non torna più normale? E se questo tra qualche anno cambia idea e comincia a drogarsi? Ah mo ci vuol niente, niente! L'hai pur visto il figlio di Bettoli com'è finito.

PALMA          E' puraz, u n's'po gvardé...[20]

PRIMO           Te gli parli, lui ti guarda con quegli occhi da zombi, il braccio che sembra un emmenthal a forza di punture...

PALMA          Ma se solo si innamora. Se ti perde la testa dietro una sottana e ti finisce all'estero ma chi lo piglia più?

PRIMO           Troppo rischioso. E poi c'è il cartellino che scade tra una settimana, bisogna che i genitori vengano a firmare per un altro anno.

PALMA          Gli vuoi dire della squadra di A?

PRIMO           Sei matta? Perché si montino la testa? Prima firmano per un altro anno con noi, poi... poi... gli parlerò.

STEFANO    Spiegatemi una cosa, l’ultima: perché dobbiamo venderlo?

PRIMO           E insiste.

PALMA          Ah mo insomma, Stefano, quanto la fai lunga! Cosa c'ha di speciale questo Casadio che non lo si può vendere, sentiamo.

STEFANO    Io non lo voglio vendere Casadio, non lo voglio vendere non lo voglio vendere non lo voglio vendere! E non lo voglio vendere! E se lo vendete, smetto di allenare i pulcini, va bene? E smetto anche di giocare, va bene?

I fratelli non danno peso alle minacce. Primo si alza e fa per andarsene

PRIMO           La mamma è quella moretta coi capelli corti...

PALMA          A n'é so![21]

PRIMO           Quella che lo viene a prendere dopo l'allenamento?

PALMA          A n'é so!

PRIMO           E il padre chi è?

STEFANO    (grida in faccia a Primo)Io! Sono io l'allenatore dei pulcini, o no? Dovrai pur chiederlo il mio parere, o no? Sono io che ho convinto Luca a giocare da noi, sono io che l'ho portato qui!

PRIMO           (calmo) Se... e alùra? Io sono il presidente, fine del discorso. (se ne va)

PALMA          (tra sé)Fine del discorso. (Sta per uscire, si ferma, punta un dito contro Stefano) Se hai la febbre, mettiti la supposta.

Immobili, il buio se li porta via. Solo il fondo cupofiamrna brilla. Ancora Monteverdi, Prologo dell'Orfeo, Dal mio Permesso amato.


3                      Avvertenza dell’autore

Stefano si toglie pantaloni e giubbetto: in calzoncini e maglietta, tenuta da calciatore, si spalma con veemenza l'olio canforato sulle gambe. Palma prende uno straccio e va a spolverare le trombe, che sono alte, Palma si alza in punta di piedi, appena appena ce la fa e spolvera. Dalle trombe dell'altoparlante esce la vocetta padana dell'autore.

VOCE            A questo punto, l'autore della parabola desidera mettervi a parte di un suo timore. Dato che il mondo si divide in credenti appassionati di calcio e in atei cui del calcio non interessa niente, l'autore teme che entrambe le categorie siano svantaggiate nel seguire questa storia, i primi perché sanno troppo, i secondi perché sanno troppo poco. Dato che una terza categoria non esiste, l'autore confida che chi sa dimentichi quello che sa, e chi non sa niente dimentichi quello che non sa. Questa non è una storiella sul calcio, ma sulle ferite! (Palma sputa sullo straccio e lo passa con foga sulle trombe) Vogliate scusare il tono vagamente didattico di questa avvertenza, ma i tempi in cui viviamo sono più duri del previsto.


4.                     Palma allena i pulcini

Stefano si siede sulla panchina, lo sguardo perso. Palma scende di slancio dalla tribunetta, e con lo straccio in mano grida verso il fuori quinta, là dove giocano i pulcini.

PALMA          Avanti incantati, passatela quella palla... non cincischiare Angelo, dalla via, dalla via... (al fratello)... ma te cosa gli insegni a sti bambini? Sono lì, imbambolati, che si guardano in giro. (grida) Ragiona Salvatore ragiona, cosa sei, mongolo? A sinistra, a sinistra, c'hai tutto il campo libero... sta bo, finalmente l'ha data.(al fratello)Che poi anche Luca in mezzo a quei polli non può mica fare i miracoli. Sabato il Red Horse ce e ha suonate dieci a uno: va bene che all'inizio Luca ti ha tatto una rovesciata che l’allenatore avversano e tutta la panchina si sono alzati in piedi per applaudire, ma dopo gli applausi ce ne hanno rifilate altre dieci! Mi ascolti? Oh, mi ascolti? (Prende l'olio canforato, lo spalma sulle gambe del fratello. Agli spettatori).Stefano si è incaponito che non vuol vendere Casadio, dice che vendere i bambini non è una bella cosa: ma per chi c'ha preso, ha gridato Primo, per degli zingari, che vendono i bambini a chissà chi? Ma ragiona, gli ho detto io, ragiona, in Bosnia ne hanno ammazzati trentamila di bambini! Quelle sì, che sono disgrazie! Mentre il nostro Luca andrà solo a stare meglio! Va beh... ieri sono andata dalla mamma di Casadio, lavora a mezza giornata in una macelleria dietro il porto, ho capito che tira avanti come può. Il padre, non; c'è: quello ha bagnato il biscotto nel cappuccino una volta, e chi s'è visto s'è visto! Tutti uguali gli uomini. Io gli ho fatto capire che Luca c'ha i piedi d'oro, che io in quindici anni e più che vedo giocare al calcio io dei piedi così non li ho mai visti, e lei mi sembrava, come dire, sorpresa! Allora il mio Luca può diventare un Baggio un Maradona, mo sicuro gli ho risposto io, tuo figlio nella vita può avere il successo di un Maradona! Adesso... forse Maradona non è proprio l'esempio giusto... con tutto quello che ha passato! Però se io c'avessi un figlio come il tuo, che non ce l'ho, ma se ce lo avessi, saprei cosa fare, lo aiuterei a diventare un campione, perché lui i mezzi, i mezzi tecnici intendo, ce li ha, allora tocca a noi, a te mamma e a noi società d'origine, di assumerci la nostra parte di responsabilità.(Gridando fuori quinta) Salvatore cosa fai per terra? Ti credi d'essere in spiaggia? Alzati, su, vedi un po' se riesci a fare il primo goal della tua carriera! Attenti al fuorigioco Cristo Santo attenti al fuorigioco! (Di nuovo agli spettatori)Alla fine a me sembra che ha capito...anche se quando ero giù in fondo alle scale mi ha richiamato, ha farfugliato qualcosa... domani scade il cartellino e lei viene qui al campo a rinnovarlo. (In quinta)E quello lì chi è? (Al fratello)Stefano vieni a vedere. (Grida) Arbitro controlla il cartellino del 13! Fata bes-cia...[22] ti sembra che quello lì fa le elementari? No, quello li fa l'istituto tecnico, altro che elementari, quello è iscritto all'Università! Arbitro, lo controlliamo sto 13? Arbitro! Ah no? Tutto regolare? Ma che ti venga un colpo!


5.                     La madre si incanta, e non firma

Sulla panchina la madre, una figura esile, e Palma. Sorridenti. In piedi Primo, cartellina presidenziale sottobraccio. Sorridente.

PRIMO           Allora Lei è la mamma di Luca... si... oh, è bravissimo Luca, Luca è bravissimo: è un fantasista: è un bambino che come lui non ce ne sono, glielo possiamo assicurare tutti, non è vero che quel bambino è un fenomeno?

PALMA          Ah si, è bravissimo, è bravissimo. E' come Mozart e Beethoven, che quando erano piccoli incantavano la gente col pianoforte. Solo che mentre loro adoperavano le mani, Luca invece adopera i piedi.

Primo annuisce. Arriva Stefano, scuro in volto.

PRIMO           Stefano... Stefano è l'allenatore di Luca.

MADRE         (sorridendo) Lo so, lo so, Luca me ne parla sempre.

STEFANO    (prende le mani della madre, la fissa) Io gli voglio molto bene a Luca. Sì, sì.. certe volte vado a prenderlo dopo la scuola, lo porto in officina da noi prima di accompagnarlo ad casa, gli faccio vedere come si lavora il ferro, gli piacciono molto il rosso, il rosso del ferro rovente, e le scintille che fa il flessibile. S’incanta a guardarli. Gliel’ha detto?

MADRE         Sì.

STEFANO    (puntandole il dito contro)E lei.. gli vuole bene a Luca?

PALMA          Beh ma Stefano cosa dici, sicuro che gli vuole bene, è la sua mamma.(Scioglie le mani intrecciate di Stefano e della madre, poi offre la torta fatta in casa) Ne vuoi? L’ho fatta ieri ma è ancora buona...

MADRE         Ne prendo una fetta, grazie.

PRIMO           Ecco, sì...

PALMA          (a Primo)Ne vuoi?

PRIMO           (non ne vuole, poi sottovoce) Gli hai parlato?

PALMA          Sì.

PRIMO           Gli hai chiesto del cartellino?

PALMA          Eh no. Chi è il presidente qui dentro? Toccherà pure a te parlarci come si deve! Cvaiombri...[23] (andando verso Stefano)Stefano, prendi la fetta più grande.

Silenzio. Primo si siede accanto alla madre Si concentra. Poi  parte in quarta.

PRIMO           Allora senta Signora ci sono due tipi di cartellini, il cartellino rosa e il cartellino giallo. il cartellino rosa è annuale e quello di Luca scade oggi e andrebbe rinnovato mentre il cartellino giallo è pluriennale, non dico a vita, no, ma insomma... però il cartellino giallo vale solo dai I4 anni in su, mi sono spiegato, ma a quello penseremo più avanti, poi c'è anche il modulo verde, per il trasferimento alle altre società...

PALMA          (fa un cenno come dire: taglia corto)Primo...

PRIMO           Sì, ma quello è un altro discorso, adesso non vorreifargli della confusione, perché il futuro di Luca è importante, Lei che è la madre e noi che siamo la società che calcisticamente l'ha fatto nascere a quel futuro dobbiamo pensare.

Una pausa. La madre sorride, tutti sorridono.

PRIMO           Ecco... il bambino è; un piccolo capitale... insomma, senza esagerare... bisogna che facciamo le cose per bene. Lei... cosa dice?

Silenzio. Attesa.

MADRE         (esita)Sì...

PRIMO           Sì?

MADRE         Sì... sì, a me va bene...

PRIMO           Ah, benissimo... (porgendole il cartellino da firmare)... ecco Signora...

MADRE         (voltata verso Palma non si accorge del cartellino)A me va bene... ecco non so... voglio dire è stano non avrei mai pensato, perché poi io di calcio non capisco niente, non mi sono mai interessata, quando ero piccola mio fratello aveva una grande passione per le figurine, sa, quelle Panini...

PALMA          Oh, le Panini, le avevamo anche noi, ce le scambiavamo!

MADRE         Se le teneva tutte per sé, non me le faceva mai vedere, c’aveva la soffitta piene, e io ero come gelosa, non tanto per le figurine ma per mio fratello, perché era il più coccolato, a parole eravamo trattati uguali, solo a parole però, io lo sentivo che a lui i miei volevano più bene, e mica solo i miei, anche gli zii, i parenti, tutti, o forse no, mi sbaglio, sono passati tanti anni, e che lo ritenevano più intelligente, ecco tutto, e guarda tuo fratello come va bene a scuola, e guarda lui che è il primo della classe, e ogni cosa che faceva la faceva bene, per esempio io avevo cominciato a prendere lezioni di pianoforte, e andavo benino, un giorno lui mi disse che voleva mettersi a studiarlo anche lui, allora io smisi subito, subito avete capito? Perché lui l'avrebbe sicuramente suonato meglio di me, ne ero sicura, ne sono sicura ancora oggi, e; per questo all'inizio non volevo neanche che Luca cominciasse a giocare, non so... e adesso... cos'è che volevate sapere?

PRIMO           (che ha seguito attentamente insieme alla sorella il ciondolare di quella testa, di qua, di là)Ecco, io volevo solo chiederle...

MADRE         Ah sì mi vuol chiedere se sono d'accordo? Se sono d'accordo di firmare il cartellino giallo?

PRIMO           Rosa, il cartellino rosa...

MADRE         Ah sì sì il cartellino giallo il cartellino giallo è quello di più anni ho capito sì ho capito...

PALMA          (rassicurate) Ma certo che hai capito ..

MADRE         Sì il cartellino giallo è quello di più anni ho capito sì... sì...

PRIMO           Sì, sì cosa?

Silenzio

MADRE         Ma; poi cosa succede... (si prende la testa tra le mani, dice... cosa dice? I fratelli non capiscono)... lo decidiamo insieme, e questo che vuol dire? (a Palma) lo non ho mai pensato che era una cosa importante quando l'anno scorso Luca mi ha portato quel foglio da firmare e que cartellino giallo e ha detto mamma devi firmare io non ho pensato che era una cosa importante...

PRIMO           (spazientito) Le. avrà portato il cartellino rosa Signora...

PALMA          Mo Primo l'e l'istes, giallo rosa...[24]

PRIMO           Eh, Primo Primo...

MADRE         Ah sì... io mi confondo, scusate...

PALMA          Ma non è niente, capita a tutti...

MADRE         Quello rosa l'anno scorso, quello rosa io gliel'ho firmato come gli firmo le pagelle che mi porta da scuola.

Silenzio

MADRE         (a Palma)Lucanon va benissimo a scuola...

PALMA          Ah no?

Primo cede. Capisce che deve pazientare, ripone i documenti, incrocia le braccia e si dispone a un faticoso ascolto.

MADRE         Ha già ripetuto la prima, ha dei problemi in italiano, che poi è un bambino molto chiuso, e io non riesco a farlo parlare più di tanto, anche con me sapete non riesce a parlare, sta davanti alla televisione e non dice niente, la sua maestra invece mi ha detto che in certi momenti si scatena, parla a raffica, parla parla parla che non Io tengono, si mette a gridare che non sembra più lui oppure canta, va sul balcone e comincia a cantare a squarciagola, diventa tutto rosso paonazzo, è un po’ stonato ma lui canta lo stesso...

PALMA          (partecipe)E' un bambino...

MADRE         Allora vengono fuori i vicini dagli altri balconi, perché noi stiamo in un grattacielo che davanti ha un altro grattacielo, e anche dietro ha un altro grattacielo, tutti i vicini vengono al balcone ad ascoltarlo quando canta, alcuni applaudono, altri gli gridano di smetterla.

PALMA          (sdegnata)Che antipatici!

MADRE         Quando era piccolo tirava giù i giocattoli dal balcone, un pomeriggio venne il portiere a dirmi Signora suo figlio butta i giochi dall'ottavo piano, rischia di far male a qualcuno, io sono corsa in terrazzo e lui era li con il cavallo a dondolo che non riusciva a scaraventarlo di sotto, Mamma mi aiuti che questo è troppo grande? Io non lo so cosa fa quando vado a lavorare, come faccio a stargli dietro, i soldi per una ragazza che me lo badi non ce li ho, lo so che certi pomeriggi viene a fare allenamento da voi ma gli altri giorni? Eh? Gli altri giorni? Gli altri giorni andrà in giro, non so, avrà i suoi amici...

PALMA          Ma sicuro, andrà in giro con i suoi amici... è un bambino... non è vero Primo?

Silenzio. Palma ha ascoltato come si ascolta un parente. Primo è esausto.

PRIMO           Alura?

MADRE         Sì?

PRIMO           (riprendendo forza)Mi scusi, rispetto al cartellino di cui le stavo parlando...

MADRE         Ecco si, rispetto a quello... devo firmare oggi, sì? Proprio oggi? (Primo annuisce)Ci dovrei pensare... ci dovrei pensare, me lo date un po' di tempo per pensare?

PALMA          Ma sicuro che ti diamo un po' di tempo!

PRIMO           (preoccupato) Un po' di tempo... quanto?

MADRE         Mah. non so... (i fratelli pendono da quelle labbra)... due... tre... minuti... ci penso poi vi dico...

PALMA          (fa un segno a Primo, come dire: cavati da lì) Mo pensaci, pensaci, anche cinque sei, sei sette, otto, nove pensaci anche dieci minuti se vuoi, che fretta c'è? Intanto prendi un'altra fetta di torta, non fare mica complimenti. (a Primo) Te ne vuoi? (non ne vuole. Stefano invece, che ha osservato tutto quello che e successo finora senza apparente interesse, scende di slancio dalla tribuna, prende due fette, le divora, si porta via l'intero vassoio. A Primo.). Cos'è, non ti piacciono più le mie torte? A ne so... non le faccio più buone?(alla madre).Prima era lui che me le chiedeva sempre, adesso ... guarda che se non ti piace non sei mica costretta...

MADRE         (a bocca piena)No no... mi piace mi piace...

STEFANO    Buona buona... buonissima...

Silenzio. La madre mangia e pensa. Silenzio. Primo va su e giù, Palma gli fa cenno di stare calmo.

PALMA          (rompendo il silenzio, sorridente) E così...

Ancora silenzio. Ancora. Poi, finalmente...

MADRE         (sorridente e decisa)Sì...

PRIMO           Si?

PALMA          Sì, sì...

MADRE         Firmo adesso?

PRIMO           Facciamo in un attimo. (Primo torna a sedersi accanto alla madre)Ecco, qui c’è il cartellino ma la sua firma va anche su quest’altro foglio... stia bene attenta: fino a dodici anni potremo fare solo un rinnovo annuale, mentre a dodici scatterà un biennio dai dodici ai quattordici, e a quattordici si potrà fare il vincolo a vita, allora questo annuale è sufficiente che io lo mando alla Lega Calcio qui in città mentre per il cartellino giallo dovremo spedire tutto alla Federazione Nazionale...

PALMA          (ruvida)Primo, lascia stare, alla Signora queste storie non interessano!

PRIMO           Come non gli interessano?

PALMA          (decisa) No non gli interessano proprio!

PRIMO           Io volevo solo spiegare che le cose vanno fatte a puntino per non avere dopo delle brutte sorprese!

PALMA          (ancora più sbrigativa)E io ho detto il contrario? Ho solo detto che alla Signora queste cose non interessano!

PRIMO           Io volevo solo dire questo...

PALMA          (sospirando)Basta ch'la firma, nU?[25]

PRIMO           Ecco Signora, deve firmare lì... dove c'è la ics...

Le porge penna e cartellino. La madre, penna in mano e sguardo sul cartellino, si incanta. Resta, ferma, lo sguardo perso.

PRIMO           (che non s'è accorto di nulla)Eh no, Lei non può neanche immaginarselo, ma questi signori di Roma, della Federazione...

PALMA          Mo Primo par piasé![26]

PRIMO           ...quando si tratta di riempirsi la bocca di parole non si fanno pregare, ma se c'è da tirare la carretta c'andiamo sempre di mezzo noi...

PALMA          E' pompa, pompa...[27]

PRIMO           E non sto a raccontargli di quel che è successo al Cattolica due settimane fa...

PALMA          Par furtona![28]

PRIMO           ...perché la farei un po’ troppo lunga, ma ce ne sarebbero di situazioni da raccontare, ce ne sarebbero...

PALMA          Tot' la su vita...[29]

Silenzio. Primo si rende conto che qualcosa non va. Guarda la sorella. Occhiate silenziose tra i due. Che fare? Lasciare che si riprenda da sola? Prova a dirle qualcosa, Primo!

PRIMO           (sussurra)Signora... Signora...

MADRE         (guarda Primo, guarda Palma, si alza)Io dovrei andare... scusami Palma, scusami... sì mi sono ricordata che devo passare dalla macelleria, mi aspettano,  e se non ci vado poi il principale si fa sentire, comunque io sono d’accordo, sono d’accordo, è che adesso devo proprio andare scusatemi ciao!

E se ne va. Non esce di quinta, si arresta al limite. I fratelli restano immobili a guardarla. Irrompe sulla scena il coro di “Vieni Imeneo, deh vieni...”, sempre dall'Orfeo di Monteverdi. Il buio inghiotte lentamente quel quadretto familiare.


6.                     Stefano sogna la madre insultare le madri

Palma sale sull'ultimo gradino della tribunetta. Impugna il microfono. La sua voce risuona come una delicata didascalia.

PALMA          Stefano... sogna la madre... insultare le madri...

Palma, come se avesse la bandierina in mano, muove lentamente il braccio. Come se sventolasse. Primo e Stefano restano immobili, la dove li aveva fermati la musica. La madre va in proscenio, accanto alla bandierina del calcio d 'angolo. Allarga leggera le braccia, e snocciola dura, veloce e sorridente il suo rosario di insulti.

MADRE         Voi madri inutili

                        Voi madri per caso

                        Voi madri senza felicità

                        Voi madri a mezzo servizio

                        Voi madri provette

                        Voi madri poverette

                        Voi madri che sbavate

                        Dietro i calciatori della televisione

                        Che poi non esistono

                        Appaiono in televisione

                        E li crediamo esistenti

                        Voi madri stanche

                        Voi madri di cui patiamo nostalgia

                        Voi madri senza più parole ne canto

                        Voi madri vili mediocri serve feroci

                        Voi madri periferiche

                        Che discutete di zona e di pressing

                        L’è cuis-cion d’pressing[30]

                        L’è cuis-cion d’pressing

                        Due chili di rossetto scadente sulle

                        Labbra

                        Lanciate gridolini al figlio

                        Sgambettante

                        Voi madri tutte uguali

                        Voi madri che scomparite

                        Perché, dove siete

                        Voi madri assenti anonime fantasmi

                        Voi madri dolcissime

                        Voi madri prudentissime

                        Voi madri porte del cielo

                        Voi madri che sorridete

                        Dall’alto dei cartelloni pubblicitari.

La madre si ferma. Sorride. Stefano le si avvicina, la guarda. La madre gli cade tra le braccia, così, all’improvviso! Ancora Vieni Imeneo, mentre palma e Primo osservano il fratello trascinare fuori la mamma del fantasista.


 7.       Lite tra i fratelli calciatori

E’ sera. Primo sulla panchina. Aspetta. Arriva trionfante Palma.

PALMA          E' fatta, Primo, è fatta!

PRIMO           (alzandosi)Allora firma?

PALMA          Ma si che firma! (tutto d'un fiato)C'eravamo date un appuntamento stamattina alla sua macelleria, poi lei non c'era, era appena andata da un'altra parte, allora io ho preso un autobus, lei ne aveva preso un altro, insomma alla fine ci siamo incontrate in un bar dove si beveva della fatta robaccia... io l'ho bevuta lo stesso, per essere gentile... siediti che ti racconto tutto. (Lo fa sedere sulla panchina, lei resta in piedi).Abbiamo parlato tutta la mattina! E' una personcina proprio a modo, siamo anche entrate in confidenze! Mi ha raccontato un sacco di cose, che la mamma è toscana, per questo non parla come noi, m'ha raccontato com'è scappata di casa, che non ha voluto l'aiuto dei genitori, del padre del bambino... no, il padre quello non m'ha detto chi era non me l’ha voluto dire e io non ho insistito... ma ce ne siamo dette di cose Primo, ce ne siamo dette!

PRIMO           (tutto contento)Bene bene, benissimo. (Un dubbio)E perché l'altro giorno non ha firmato?

PALMA          Ah questo non lo so... non gliel’ho mica chiesto...

PRIMO           Vi siete dette un sacco di cose ma questo non gliel'hai  chiesto?

PALMA          Ero lì lì per farlo .. ma appena ho cominciato la domanda per poco non mi si incantava un'altra volta allora ho lasciato perdere! Sta tranquillo: se non viene a firmare oggi, al massimo al massimo viene domani!

PRIMO           Sei sicura?

PALMA          Sì.

PRIMO           Sicura sicura?

PALMA          Ma se t’ho detto di sì è sì!!!

Palma siede anche lei sulla panchina. Entra Stefano.

PALMA          (con dolcezza)Stefano...

STEFANO    (arrogante)  Eh!

PRIMO           Eh che?

STEFANO    Ha firmato.

PRIMO           Cosa? Chi?

STEFANO    La madre di Luca. Ha firmato.

PALMA          Mo ha firmato che, che c'ho parlato io stamattina. Verrà a firmare stasera, al massimo al massimo domani...

PRIMO           C'ha parlato Palma, dai!

STEFANO    (distaccato)Ha ceduto Luca al Tropical. Ha firmato il cartellino rosa per il Tropical.

Le teste dei fratelli si voltano lentamente all’unisono verso Stefano. Sbigottimento.

PALMA          Non... non è possibile...

STEFANO    E invece sì. Molecola me l'ha dato per certo!

PALMA          Ma.. ma come fa a saperlo Molecola?

PRIMO           (aggressivo)As-ci[31] fortuna che siete diventate amiche, eh? Fortuna che siete entrate in confidenza!

 

PALMA          Non capisco... non capisco...

PRIMO           èhi, u m' pé d'sugné![32] Quella è matta, ecco cos'è! E' una drogata, si Vede dalla faccia! Te, che sei diventata sua amica, spiega, è drogata, eh? Si fa? Si fa?

PALMA          Ma cosa ne so...

PRIMO           Ah non sei sicura?

STEFANO    Lascia stare Palma!

PRIMO           Visto che siete diventate amiche dovresti saperlo! Ach straza d'ròba![33] E non si capisce niente quando parla, la testa che va di qua di Ia...

PALMA          Ma io...

PRIMO           L'avete vista, quante storie m'ha fatto, firmo non firmo si no non so... ma io la strangolo quella la!

Primo batte un pugno sulla panchina, un pugno che stroncherebbe anche un toro.

PALMA          (all'attacco) Perché non te la prendi con il Tropical! Perché non ti incazzi un po’ anche con il tuo amico Bellettini, che te l'ha messo in quel posto! A quest’ora Luca gliel'ha venduto lui, alla squadra di A!

PRIMO           (crollo del presidente, gli va quasi via la voce)E' vero, Bellettini.. Bellettini è sempre stato un amico... è sempre stato un amico... ma come ha fatto a farmi una porcheria del genere... (si riprende, alza la voce)... e comunque a me in quel posto non me l'ha mai messo nessuno.

PALMA          Si vede che non te ne sei accorto!

PRIMO           Non finisce così! lo vado a Roma, in Federazione e faccio un macello! Bellettini lo faccio radiare dal calcio nazionale e internazionale, non potrà più allenare quello lì, dovrà emigrare in Africa se vuol vedere ancora un campo da calcio. lo mi appellerò alla Giustizia Sportiva, va là che non mi fregano mica!

Silenzio. Rimuginio

STEFANO    Vado a prendere Luca

I fratelli lo guardano: cosa gli è preso?

STEFANO    Lo vado a prendere vi dico. Lo rapisco.

PALMA          Oh santa madonna! 'On pez d'cl' étar![34]

STEFANO    (convintissimo) All'una, domani, quando esce, da scuola. Io ogni tanto lo vado a prendere e lo accompagno a casa, se mi vede è normale, lo carico in macchina e lo porto qua... no, qua non va bene...

PALMA          A j o féd nenca me![35]

 

STEFANO    Bisogna che lo nascondo da qualche parte. Dove lo nascondo, eh? Dove lo nascondo?

PALMA          Nasconderlo?

PRIMO           (tra se)Questo è totalmente rincoglionito... (A Stefano)Ma te ti sei proprio rincoglionito? Sei andato che non torni più indietro?

STEFANO    Sei te che ti illudi, cosa vuoi che faccia la Giustizia Sportiva? Ragiona, ma ragiona, non c'è altra soluzione, il Tropical ti ha inchiappettato per bene va Ià.

PALMA          Primo, cvest I'è vera![36]    

               

STEFANO    (prende per mano la sorella)Ascoltami Palma, ascoltami, lo tengo con me, di nascosto, e di nascosto lo faccio crescere, e poi lo faccio anche smettere di giocare, sì, lo faccio diventare un fabbro come noi, gli insegno a battere la mazza sull'incudine, perché, perché dovrebbe rovinarsi la vita a correre dietro a un pallone?

PALMA          E' un bambino che è un fenomeno!

STEFANO    (alza la voce)Per diventare un bamboccio che va in televisione?

PALMA          Ma cosa c'entra adesso la televisione...

STEFANO    (di slancio)AI processo del lunedì, all' appello del martedì, al contrappello del mercoledì, alla messa cantata del giovedì... (grida)…fabbro, fabbro, altro, che calciatore!

PRIMO           (calmo, alla,sorella)Ti avviso:, tuo fratello è pazzo. Te sei da manicomio! Vuoi finire in galera per tutta la vita?

STEFANO    Nessuno sospetterà di me!

 

PRIMO           Ma sicuro, nessuno. Penseranno che il bambino è volato via per conto suo, è emigrato in Australia a creare lavoro!

STEFANO    (trascinando Palma per un braccio) Lo vado a prendere, non aspetto domani, vado a prenderlo ora!

Palma si mette tra i fratelli, separandoli.

PRIMO           Te non vai da nessuna parte! lo ti chiudo in casa e ti lego al letto!

STEFANO    Io ci vado lo stesso!

Primo lo scaraventa lontano.

PRIMO           Che cazzo ti è entrato nel cervello, delta segatura? A te non l'han data nei maroni la botta, a te la botta l'hanno data in testa! (A Palma)Cosa ce ne facciamo, eh? Lo portiamo a Lourdes, a Fatima lo portiamo? Cosa ce ne facciamo di questo deficiente? Senti... badaci un po’ te a tuo fratello che non combini qualche cazzata, io vado a gridare con quei quattro coglioni della Federazione che se non mi ascoltano glitiro il collo. (Esce rombando)

PALMA          Anche te sta attento a non farne, di cazzate! (Stefano è impalato, immobile, avvitato su se stesso) T'ha fatto male? Sai pure Primo com'è... gli hai fatto venire il nervoso con quei discorsi… che Bellettini, fosse un disonesto, l'ho sempre saputo... I'à 'na faza...[37] ma fino a sto punto? (Palma guarda il fratello) Stefano... ti fa ancora male? Com'è possibile? Senti, ascoltami, e non dir di no prima che abbia finito. (Abbassa la voce)L'hai mai vista la Nilla Pizzi a Tele Santerno? Sì, la Pizzi, non dico quando canta, no, ma quando vende il Bracciale del Benessere. lo l'avevo vista diverse volte, ma non c'avevo mai dato troppa importanza: è un bracciale di rame... guarda che non è magia, è roba scientifica... dicono che il rame fa bene a tutto, poi quello è, rame speciale. lo la prima volta che l'ho vista ho pensato che era una roba, così, per vendere, per farci su dei soldi, invece no, la Pizzi nella sua trasmissione fa parlare degli atleti che sono guariti grazie a quel bracciale. E Ia Irma, lo sai pure com'era malata, che la pelle gli era diventata tutta gialla, che i dottori non ci cavavano un ragno da un buco: beh, Bracciale del Benessere, e via, adesso sta come non è mai stata, è felice e canta come un uccellino! Non costa neanche tanto, non viene neanche centomila lire. AI massimo avremo buttato via centomila lire, cosa sarà mai? E poi... è un bracciale che non si scarica... ti dura tutta la vita!

La luce durante il monologo sulla Pizzi se n'è andata via lenta lenta, insieme alla voce sempre più tenue di Palma. Salgono, porpora e azzurrine le note del Lamento della ninfa, sempre di Monteverdi: “Amor… Amor…”.


8          In officina si lavora e Palma sogna la televisione.

Primo e Stefano lavorano dietro la tribunetta. Primo batte col martello sull'incudine, mentre Stefano lavora alla saldatrice. Lampi dietro la tribunetta, che imbiancano per un istante il fondale rosso. I colpi sull’incudine si intrecciano con il Lamento della ninfa. Palma in alto, al microfono, racconta.

PRIMO           Mettiti dietro alla ringhiera per Bettoli, che siamo in ritardo.

STEFANO    Lo so, lo so, adesso inizio...

PRIMO           Lo so che, è una vita che sei dietro a  quella ringhiera, poi Bettoli se la piglia con me.

PALMA          (agli spettatori)Non è finita: domani andiamo in televisione. Eh sì, perché Primo non ci sta a farsi portar via il bambino in questo modo, e la cosa si è risaputa. Domani l'intera puntata delta trasmissione Calcio in Romagna sarà dedicata al nostro caso, il caso del piccolo bomber, come scrivono i giornali. Ci sarà anche la mamma di Luca, che spero che Primo quando la vede non gli prende il nervoso: che poi lei non c'ha  nessuna colpa, gli ho parlato io ieri e mi ha spiegato tutto. La colpa l'è d' cla brota faza d' Bellettini, lo a me u n' m'è mai piasù, e’ ciacara e’ ciacara, e' sa gnacuael lo.[38] A sentir lui Sacchi, Trapattoni e tutti gli altri gli telefonano anche di notte per avere consigli. E' uno che parla e ti imbarbaglia come vuole. Beh, è stato capace di dargli dei soldi subito! Gli ha firmato un assegno sotto gli occhi, in quattro e quattrotto! E lei, col bisogno di soldi che c'ha, cosa poteva fare? Ha firmato!

Stefano e Primo armeggiano sullo sfondo.

PRIMO           Hai finito di mettere quei punti?

STEFANO    Sì, ho finito... dove sono i fiori di rame?

PRIMO           Sono di là, sul bancone.

PALMA          (agli spettatori)Domani andiamo in televisione. Oh, sia ben chiaro: ci andiamo solo io e Primo. Stefano, I'è mei ch' e' staega a ca.[39] Quello è capace di saltar su da un momento all'altro e dire chissà quali strampalerie. (Ci pensa su) Bisognerà anche che mi compro un vestito adatto: quelli che ho non vanno mica bene. Con tutta la gente che guarda Calcio in Romagna? Ah no... non posso mica andare li messa come una poveretta!

PRIMO           Basta... me a n' in pos piò...[40] non ce la faccio più a stare vicino al fuoco, Stefano, dammi il cambio.

Palma e Primo si allontanano lasciando Stefano da solo.

STEFANO    (gli grida dietro) Non ce la fai più? Allora non c'hai il fisico! (colpisce con forza sull'incudine) Non ce la fa più a stare vicino al fuoco... smettila se non ce la fai più! Cambia mestiere! Il fuoco è tutto! Se non sai stare vicino al fuoco vai a vendere la verdura! Vai a fare il gelataio, se non sai stare vicino al fuoco! (colpisce con forza sull'incudine)


9                      Primo va a fare a botte in televisione.

Stefano, solo sulla panchina, con un martello in mano.

STEFANO    Stefano ... Stefano! Cos' hai sognato stanotte? Ho sognato la madre di Luca. Ancora? Sì, ho sognato ancora la mamma di Casadio. Allora sei fissato. Ti piace la mamma di Luca, eh, ti piace? E che cosa faceva la mamma di Luca? Prendeva Luca per i piedi... e lo scaraventava giù dall'ottavo piano di un grattacielo! E poi prendeva anche me, che ero entrato in casa sua in quel memento, Signora del Grattacielo Signora del Grattacielo, sono venuto a parlarle di Suo Figlio! Mi prendeva per i piedi... e mi scaraventava di sotto. (Silenzio) Va bene, vai   avanti, e poi cos'hai sognato? Ho sognato che questo martello... questo martello diventava una tromba... era il giorno del mio funerale e io andavo in giro per il campo da calcio... il campo era piano di buche, di trappole, di trabocchetti.. io ci cascavo dentro, annaspavo. Li dentro era tutta cacca luccicante, che non faceva odore, no, non sapeva di niente... ma anche da li dentro riuscivo a suonare... questo martello...

Entra Palma tirata a balestra, si siede accanto al fratello. Prepara i documenti che serviranno in televisione. La cartellina presidenziale che li contiene, non le piace.

PALMA          Cvesta la n'um pias miga... a i met tot in tla mi burseta.[41]

STEFANO    Palma, ascoltami... non faccio niente di male, non vengo in trasmissione a combinare dei guai, ti giuro che morissi adesso.

PALMA          Stefano, è inutile che insisti. Fosse per me... ma Primo, lo sai, non si fida. E se mentre lui è li che discute con quelli del Tropical arrivi te a dire delle strampalerie, eh? Come la mettiamo?

STEFANO    Ma te lo giuro, non faccio niente, non dico niente, me ne sto buono buono vicino a voi due. E zitto!

PALMA          Zitto?

STEFANO    Zitto! (Ci pensa)Se poi vogliono sentire il parere dell'allenatore di Luca, allora qualcosa posso dirla anch'io...

PALMA          Stefano... dacci un taglio. lo e tuo fratello andiamo in una trasmissione importante, e non vogliamo avere problemi, chiaro?

Entra Primo, tirato a balestra. Unica nota stonata: scarpe da ginnastica ai piedi.

PALMA          Sì, stai bene. (Si accorge della stonatura) Beh cosa sono quelle scarpe?

 

PRIMO           Le altre non le ho trovate, dove me le hai messe?

PALMA          Ma come dove te le ho messe? Ce li hai pure gli occhi, devo sempre dirtelo io dove sono le cose?

PRIMO           Va beh... tanto in televisione non inquadrano solo di sopra!

PALMA          Ah, dài pu![42] (Indica Stefano)Può venire anche lui? M'ha promesso che sta buono.

PRIMO           Meglio di no. Perché tutti vedano come s'è ridotto?

STEFANO    Come mi sono ridotto, eh? Come mi sono ridotto?

PRIMO           Ti sei ridotto che sei diventato la favola della terza categoria!

PALMA          Primo!

PRIMO           Primo che? Primo che? Che faccio fatica anche ad andare al bar! E Stefano cosa ha fatto, e perché non gioca, e non sarà colpa tua che non sei un bravo allenatore... poi salta su quella vipera di Cicognani, non ci sarà sotto qualcos’altro? Qualcosa che tu e la Palma non ci volete dire?

STEFANO    Ma guardati te come ti sci ridotto! Cosa vai a dire in televisione? Che argomenti hai?'Vai a battere il pugno sul tavolo? Vai a spaccare la faccia al tuo amico Bellettini? Sono questi i tuoi argomenti? Il Tropical non ha fatto niente che non sia nelle resole del calcio, e te questo lo sai benissimo.

PALMA          (al fratello, autoritaria)Stefano vatti a casa... vatti a casa a mangiare il pesce che t'ho preparato, che è una squisitezza. Se poi c'hai ancora fame apri il frigo, che è pieno, e quand'è il momento ti guardi Primo e la Palma in televisione...

PRIMO           (fa vedere l'orologio)Palma!

PALMA          (a Primo) Arrivo... (a Stefano)... ti guardi Primo e la Palma in televisione che senza prenderla tanto alla lontana spiegano alla gente com'è andata la storia, perché è vero, è vero che quelli là non hanno fatto niente d'illegale, mo santa madonna, ti pare possibile che una carognata, quando è fatta nel rispetto della legge, smette di essere una carognata? Eh no, che non è possibile!

Primo guarda strano la sorella. C'è qualcosa che non va

PALMA          Cosa c'hai da guardare?

PRIMO           Cos' hai detto?

PALMA          Quando?

PRIMO           Prima.

PALMA          Prima... (ci pensa)...ho detto... che mentre io e te andiamo in televisione... Stefano se ne sta a casa...

Primo scuote la testa

PALMA          (che non ha capito)Hai cambiato idea? Ce lo portiamo dietro?

PRIMO           No Palma, no. Noi non andiamo in televisione.

PALMA          (sorridendo)Come non c'andiamo, ma Primo cosa stai dicendo?

PRIMO           lo... vado in televisione. (Palma ammutolita) Te l'ho spiegato ieri, saremo solo in tre, io, Bellettini e il conduttore di Calcio in Romagna. E poi a un certo punto ci sarà anche la mamma di Casadio, basta.

PALMA          (con un filo di voce)Basta?

PRIMO           Ohi, non mi sarò spiegato bene. (Silenzio) Hai preparato i documenti? (Palma annuisce) E dove sono? (Palma gli porge la borsetta) Qui dentro? (Palma annuisce. Primo li tira fuori) Veh, tutti stropicciati...

PALMA          (smarrita)La tua cartellina non mi sembrava adatta... allora da li... li ho travasati...

PRIMO           Beh... vado. (Guarda l'orologio) Sono anche in ritardo, devo correre... (e se ne va)

STEFANO    Andiamogli dietro. (Palma non risponde)Palma, andiamogli dietro. Ci faranno pur entrare, siamo i suoi fratelli, lui sarà il presidente ma la società è anche la nostra vorranno pur sente quello che pensiamo noi!

PALMA          (un filo di voce, un gesto come dire.. fascia perdere)Stefano...

STEFANO    Stefano che? Dammi retta una buona volta, non mi dai mai retta, ascolti sempre solo lui!

PALMA          (togliendosi gli orecchini, si siede sulla panchina)Sarà vero...

Arriva la madre di Luca Ha in mano una torta al cioccolato.

MADRE         Palma!

PALMA          Ah... sei te...

MADRE         (timidamente)Ti ho portato... una torta al cioccolato... spero ti piaccia il cioccolato, è molto buona, non l'ho fatta io, l'ho comperata, non l'ho fatta io, io in cucina sono un disastro, ecco, non sono mai stata capace...

PALMA          Grazie, grazie... sei gentile... ma cosa ci fai qui, non dovevi andare a Calcio in Romagna?

MADRE         Sì, sì... ci dovrei andare, sì, ma... non me la sento...

PALMA          Non te la senti?

MADRE         Mi faranno tante domande e io non saprei bene cosa dire cosa rispondere... ecco io non pensavo che tutta questa storia, voglio dire, ho la testa che mi scoppia... non ragionavo quando ho firmato per l'altra squadra che sarebbe successo tutto questo finimondo, pensa che ieri è anche venuto un giornalista a casa mia, voleva parlare con Luca, certo avrei fatto meglio a dirvelo, a cercarvi, a telefonarvi, ma quel signore, il direttore del Tropical, mi ha fatto capire che non c'era più tempo, io e te c'eravamo viste proprio questa mattina, ti ricordi, c io ero d'accordo, ma poi lui ha tirato fuori tutti quei soldi, tutti quei soldi... mi ha anche promesso un posto di lavoro, sì, un lavoro, un lavoro vero!

PALMA          T'ha anche promesso un posto di lavoro?

MADRE         Sì.

PALMA          E te gli hai creduto?

STEFANO    (indicando la madre)lo l'avevo detto che a Luca non gli voleva bene! Se gli voleva bene avrebbe stracciato tutti i cartellini, tutti, e l'avrebbe mandato da noi, in officina, a imparare il mestiere!

MADRE         Il mestiere...?

Stefano tira dritto, e punta minaccioso il martello contro la madre.

STEFANO    Sì, il mestiere. Perché, ha qualcosa da ridire? Il fabbro non è forse un bel mestiere? Si è tutti i giorni a contatto con il fuoco!

PALMA          Stefano, metti gin quel martello! Certe volte mi sembri te un bambino. Son due tre giorni che se ne va in giro con quel martello... (Alla madre)Senti... negli spogliatoi... dovrei avere due tre lattine di chinotto... le vado a prendere e ce le beviamo insieme alla torta.

Esce. Restano la madre di Luca e Stefano. Si guardano.

MADRE         Luca mi parla sempre di lei.

Stefano non dice. Continua a fissarla.  La madre si siede sulla panchina.

MADRE         (si guarda attorno)...non avevo mai fatto caso al campo, quando venivo a prendere Luca... sono sempre un po' distratta, quando ero piccola la mia mamma mi chiamava Nuvolari, diceva che avevo sempre la testa fra le nuvole... mi fermavo là e non guardavo i bambini allenarsi, no, non stavo attenta all'allenamento, anche perché io di calcio non ho mai capito niente... sì... sembra proprio un deserto, come dice Palma... un deserto...


10                   Stefano sogna il funerale nel campetto.

Stefano sdraiato a pancia in giù sulla panchina, il martello in mano. Dalla tribunetta in alto spuntano Palma e Primo, allegri e infantili, come bambini che scavalcano un muretto.

PRIMO           Palma guarda, guarda là, c'è Stefano!

PALMA          Stefano! Stefano!

STEFANO    Non ridete invurniti

Non ridete

È il mio funeralino, oggi

Non le vedete

Non le vedete tutte quelle fosse?

Niente da fare, quelli ridono.

PALMA          Il suo funeralino.

PRIMO           Salta su!

Con un salto Palma vola in braccio al fratello. Un corpo solo, scendono la tribunetta ridendo. Primo regge la sorella con una sola mano, pare un gigante. Palma ride rovesciando la testa e i lunghi capelli all'indietro, pare,attraversata da una corrente elettrica. Stefano si avvicina ai fratelli, un gradino sotto al loro. Si porta il martello alla bocca, come  una tromba. Palma gli accarezza la testa.

STEFANO    Pe pe pe pe

Fatemi suonare la tromba

Pe pe pe pe

Voglio resuscitare i morti

Con la mia tromba

Pe pe pe pe,

Sono morti e non lo sanno

E’ la condizione peggiore

Se lo sapessero

Magari gli verrebbe voglia

Di resuscitare

Non dico di domenica

No anche di lunedì

Si può resuscitare

Anche se è giorno di lavoro

Si può resuscitare

Pe pe pe pe.

Palma scende e punta minacciosa il dito contro il fratello.

PALMA          Non dir strampalerie, Stefano. Non dir strampalerie! E metti gin quel martello!

Stefano cade tra le braccia di Primo, così, all'improvviso! I due formano una maschia Pietà.

PALMA          Oh! Acsè...[43] (Indica i sacchi)T’abbiamo portato due sacchi pieni di cacca - peseranno... dieci tonnellate...

PRIMO           Almeno almeno!

PALMA          Oh, guarda che è una cacca nuova nuova, mica roba usata. E' delta ditta.. come si chiama... New Fantasy! Ehi, Primo, a s'disl acsè[44] New Fantasy?

PRIMO           Sé, sé, a s'disl acsè. Adesso con questa riempiamo le, fosse, poi ti facciamo a pezzi e ti ci buttiamo dentro. E vedrai dopo che bel verde che ti diventa il campo! Come quando vedi le partite in televisione!

Vieni Imeneo, deh vieni: la musica irrompe leggera.

PALMA          Ma qui... qui ... è pieno di fosse ... dov'è la tua fossa Stefano, dov’è che l’hanno scavata la tua fossa?

Stefano comincia a bofonchiare fra le braccia del fratello.. fatemi suonare la tromba Palma va a prendere la bandierina La sventola, lenta in proscenio. Stefano bofonchia, tra le, braccia di Primo, ma né i fratelli né gli spettatori  riescono a sentire quello che dice.

PALMA          Parla più forte Stefano

Parla più forte non ti sentiamo

A n’ t’ sinten Stefano

A n’ t’ sinten

Non si capisce niente

U n’ s’ capes gnit

U n’ s’ capes gnit

Scor più fort

Parla più forte

Che non ti sentiamo

Non ti sentiamo

Non ti sentiamo

C’è un gran rumore in giro

Un armor

Int j oc

Int i cavel

Int al spali[45]

La musica di Monteverdi cresce, diventa tuono. Il volto di Primo si contrae in una smorfia di dolore, come se non ce la facesse più a reggere il corpo di Stefano, divenuto pesante come un macigno. Stefano scivola dalle braccia del fratello e si accascia sulla tribunetta. Primo rovescia la cacca contenuta nei sacchi al di la delta tribunetta, grida, continua a ripetere che sono sacchi di, cacca nuova nuova, mica roba usata, dono della ditta New Fantasy, peseranno dieci venti cento tonnellate… mentre Palma ripete le sue invocazioni al fratello: parla più forte, Stefano, parla più forte! Primo copre il fratello con i sacchi vuoti dell’immondizia.

PRIMO           (grida fino a farsi uscire i polmoni)Stefano! Stefano!

I fratelli scompaiono dietro la tribunetta. Sulle ultime note dell'Orfeo, il fondale cupofiamma, che tale è rimasto per tutto il tempo di questa storia, si fa grigio polvere, tagliato di bianco.


11                   Finalino

Ancora quattro colpi sull'incudine. Stefano accasciato tribunetta. Entrano  i fratelli. 

PALMA          Stefano! Stefano! L'a durmì a cve nench sta nuta...[46]

Scuotono la, testa, i fratelli.

PALMA          Dormire fuori tutte le notti? Di questa stagione c'è da prendersi un accidente!

PRIMO           E poi sotto i sacchi dell'immondizia? Almeno si portasse una coperta da casa!

Primo si siede accanto a Stefano e avvita scarpe. Palma scruta le condizioni del campo.

PALMA          Contro,chi giochiamo domenica?

PRIMO           Col Marina.

PALMA          E' vero! Contro quelli del Marina. (Incrocia le braccia sul petto, se li vede davanti) Quelli non fanno in tempo a scendere dalla corriera che cominciano a sfottere: ohi, Palma, u n'è miga cambié 'na masa da l'utma volta. Cum ela, ch'a n'cres gnanch un fil d'erba? T'a n'i dé da bé a ste Sahara?[47] (Si guarda attorno).Sempre uguale. Non c'è mica speranza.

(Palma da un calcio all'aria, poi si avvicina ai fratelli.)

PALMA          Cosa fa, gioca domenica?

PRIMO           A n’ e’ so.[48]

PALMA          Da retta a me: te mettilo in panchina. In panchina... meglio che niente.

PRIMO           Mettilo in panchina... ma è lui che non ci vuole più tornare, né in campo né in panchina!

PALMA          Cos’aspetti, che te lo chieda lui? T'é voia. Con l’orgoglio che c'ha? (Palma si accorge della bandierina sulla vetta delta tribuna. Sale, la prende in mano) Cosa ci fa qui.. questa bandierina?

Lenta, comincia a sventolarla. Primo s'incanta a guardare la sorella. 


[1] Hai voglia!

[2] E’ il più bel gioco del mondo.

[3] Ha dormito qui anche stanotte. Sono due tre giorni che fa così.

[4] Imbecille.

[5] Rincoglioniti.

[6] Mi sembra di sognare!

[7] Se n’è andato.

[8] Vigliacca miseria!

[9] Sei tutto naso, sei tutto naso!

[10] Ma cosa sei ubriaco? Ma cos’hai mangiato? Cos’hai mangiato?

[11] Ostia. Ti sarai pur intirizzito.

[12] Non lo so.

[13] Hai voglia.

[14] Ah, sei curioso!

[15] Ma sì, va là, eri dal dottore, sta buono!

[16] Sì, adesso.

[17] Oggi dobbiamo giocare nel Sahara...

[18] Ma no, Primo non hai capito...

[19] Dieci anni?

[20] Poveraccio, non lo si può guardare...

[21] Non lo so.

[22] Che razza di bestia...

[23] Coglioni...

[24] Ma Primo è lo stesso, giallo rosa...

[25] Basta che firma no?

[26] Ma Primo per piacere!

[27] E pompa, pompa...

[28] Per fortuna!

[29] Tutta la sua vita...

[30] E’ questione di pressing.

[31] Ostia.

[32] Ohi, mi sembra di sognare!

[33] Che razza di storia!

[34] Oh santa madonna! Uno peggio dell’altro!

[35] Lo credo anch’io!

[36] Primo questo è vero!

[37] Ha una faccia…

[38] La colpa è di quella brutta faccia di bollettini, lui a me non è mai piaciuto, parla parla, sa tutto lui.

[39] E’ meglio che stia a casa.

[40] Basta… io non ne posso più…

[41] Questa non mi piace proprio… li metto tutti nella mia borsetta!

[42] Ah, vai pure avanti così!

[43] Così…

[44] Si dice così?

[45] Non ti sentiamo Stefano, non ti sentiamo. Non si capisce niente, non si capisce niente. Parla più forte Stefano, parla più forte. Un rumore, negli occhi, nei capelli, nelle spalle.

[46] Ha dormito qui anche stanotte!

[47] Ohi, Palma, non è cambiato molto dall’ultima volta. Com’è che non cresce neanche un filo d’erba? Non gli dai da bere, a questo Sahara?

[48] Non lo so.