Indovina chi sviene a cena!

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Indovina chi viene a cena

Indovina chi sviene a cena!

Ovvero:

La teoria dei pinguini

Commedia brillante in due tempi

di

David Conati

Personaggi:

Filippo: Uomo, gay, parrucchiere e compagno convivente di Pierre; (Pierre lo chiama amichevolmente Filly)

 

Pierre: Uomo, gay, impiegato e compagno convivente di Filippo;

Anna: Donna, vicina di casa di Filippo e Pierre, fa il mestiere più antico del mondo [in arte Melissa]. Non ama cucinare ed è impedita ai fornelli. Finta raffinata. Cleptomane.

Roberto: Capo del personale della ditta dove lavora Pierre; donnaiolo impenitente, si esprime come un navigatore satellitare, conosce a menadito vie e nomi di località, e qualsiasi sia il tema iniziale di ogni discorso lui finisce sempre per ricondurlo alle strade, e agli itinerari più brevi per andare da un posto all'altro; anche quando si parla di donne. Appassionato di cultura Celtica più per moda che per convinzione non si perde un raduno. È uno dei clienti di Melissa.

Elide: Donna, madre di Pierre, particolarmente dispotica e bigotta, appassionata di cultura Celtica ed esoterismo per convinzione. [anche lei non perde un raduno e si fa chiamare Morgana] e  in fondo in fondo un po' ninfomane. 


Ambientazione:

In una qualsiasi città del Nordest; interno casa di Filippo e Pierre, soggiorno sala da pranzo dove si aprono alcune porte (cucina, bagno, camere da letto e comune), con una finestra che dà all'esterno… Alle pareti alcune foto di Filippo e Pierre… In scena ci potrebbero essere un tavolo con alcune sedie, un divanetto e una piccola cassettiera.

Sinossi

Pietro e Filippo, confidenzialmente Pierre e Filly, sono due amici gay (il primo impiegato, il secondo fa il parrucchiere) che da qualche mese sono andati a convivere all'insaputa della madre di Pierre, donna dispotica ed autoritaria e piuttosto all'antica che non accetterebbe mai di sapere che il proprio figlio è diverso.
I due amici sono appena tornati da una vacanza ad Ibiza, durante la quale la loro vicina ha ospitato nel loro appartamento una coppia di amiche sue senza avvisarli, quando trovano in segreteria un messaggio di Elide, la madre di Pierre.

Questa li informa che ha intenzione di andare a trovare il figlio che non vede da mesi per conoscere la sua futura nuora.
Strano ma vero la data in cui lei passerà da casa del figlio è esattamente l'indomani sera.
Filly per risolvere l'impiccio ha la brillante idea di convincere Anna, la loro vicina di casa, a prestarsi al gioco per una sera e di fingere che in realtà sia lei la fidanzata di Pierre mentre Filli si trasferirà a casa della vicina.
La vicina però all'insaputa di tutti è una "squillo" che la sera dopo ha appuntamento nientemeno che con il capo di Pierre. Così per una serie di equivoci finisce che Pierre e Melissa e il capoufficio di Pierre si trovano tutti nello stesso appartamento quando arriva la madre di Pierre che guardacaso ha avuto proprio una relazione col capo del figlio all'ultimo raduno celtico e anche lui è all'oscuro della relazione tra Filippo e Pietro...
Uno spettacolo brillante che garantisce circa 2 ore di risate interminabili!

Atto 1

Scena 1

All'aprirsi del sipario su una musica dei Bronsky Beat entrano in scena Filippo e Pierre carichi di bagagli. Filippo depone le valigie che hanno ancora l'adesivo del check-in dell'aeroporto e inizia a disfare i bagagli.

FILIPPO: Ragazzi! Che vacanza! Non mi divertivo così da anni!

PIERRE: E tu che volevi andare ad Amsterdam!

FILIPPO: Sicuramente anche lì ci saremmo divertiti alla grande.

PIERRE: Oh, certo; ma Ibiza è un'altra cosa.

FILIPPO: Che vacanza! Sento già la nostalgia delle giornate in spiaggia a bere cocktail al "Sa tinxa", poi via al "Jockey Club" per un daiquiri…

PIERRE: E per finire la giornata un salto al "Playa d'en bossa"…

FILIPPO: Un'ultima piña colada… estrae un vestitino di strass (o cmq vistoso) dalla valigia …e comincia la notte… al Pacha!

PIERRE: Lo imita, prende anche lui qualcosa di vistoso dalla sua valigia, mette la musica a tutto volume e inizia a ballare con Filippo (magari canticchiando il motivo) - "you're my heart, you're my soul - modern talking"  Che ne dici di questa compilation anni ottanta che ho preso all'Amnèsia?!

FILIPPO: Grande! Che settimana! prende un sacchetto di erba dalla valigia.

PIERRE: E quella?! Che roba è?!

FILIPPO: Niente… un po' di fumo… l'ho preso al mercatino de "Las Dalias"…

PIERRE: Dagli hippy?!

FILIPPO: Proprio…

PIERRE: Attento che non ti faccia male…

FILIPPO: Mi hanno garantito che è roba genuina. Vuoi sentire?

PIERRE: No grazie, non mi serve. E… tu hai viaggiato con quella roba in valigia? Potevi avvisarmi.

FILIPPO: Che bisogno c'era?! Se te l'avessi detto ti saresti agitato come il tuo solito e allora si ci avrebbero scoperto. Lo ripone tranquillamente in un cassetto.

PIERRE: Continua a disfare i bagagli, ma più nervosamente Io non mi agito per niente.

FILIPPO: Come no?! Quando ti ci metti sei peggio di una checca isterica!

PIERRE: alterandosi Io non sono una checca isterica!

FILIPPO: No, infatti ho detto che sei "peggio" di una checca isterica! O ti sei già dimenticato la scenata che hai fatto venerdì sera alla «festa della schiuma»?

PIERRE: Che c'entra questo?! Venerdì hai passato tutta la serata con quel negrone in tutina attillata, lasciandomi solo come un cetriolo…

FILIPPO: Vincente è una persona splendida. Potevi stare con noi, ti saresti divertito anche tu.

PIERRE: Con Vincente?! … Bravo. Nome adatto al personaggio. Intanto però mi hai lasciato lì come un cretino!

FILIPPO: Peggio per te.

PIERRE: Cosa avrei dovuto fare, eh?

FILIPPO: Divertirti! Avresti dovuto goderti la vacanza! Rilassarti! Invece sei sempre serio… Insomma è stata tua l'idea di andare a Ibiza, no?! Di cosa ti lamenti?

PIERRE: piccato Ah… Adesso mi rinfacci il fatto che siamo andati a Ibiza?

FILIPPO: Senti, se ricominci con le scenate di gelosia me ne vado subito.

PIERRE: E dove te ne vai?

FILIPPO: Me ne torno dai miei!

PIERRE: Ma smettila di dire scemenze!

FILIPPO: Non sfidarmi!

PIERRE: Non ne saresti capace…

FILIPPO: Ah si?! Si avvicina al telefono.

PIERRE: Che fai?!

FILIPPO: Chiamo un taxi che mi venga a prendere. Guarda il telefono e si blocca.

PIERRE: Che ti succede?!

FILIPPO: C'è un messaggio…

Scena 2

Pierre spegne lo stereo

PIERRE: Un messaggio? Dove?!

FILIPPO: Che domande fai? Nella segreteria…

PIERRE: Come sarebbe…un messaggio?

FILIPPO: Un messaggio! Hai presente quando qualcuno lascia un messaggio?!

PIERRE: Ho capito! So benissimo che cos'è un messaggio, mi stai prendendo in giro forse?

FILIPPO: Assolutamente. Ha visto che ti stai di nuovo agitando per niente?

PIERRE: Alterandosi Io non mi agito per niente! Solo che non capisco chi può aver lasciato un messaggio in segreteria…

FILIPPO: Basta ascoltarlo!

PIERRE: Fermo!

FILIPPO: Ma che ti prende?

PIERRE: Tutti sapevano che eravamo in vacanza. E poi nessuno chiama più a casa, se hanno bisogno di noi ci chiamano al telefonino…

FILIPPO: E allora?!

PIERRE: Non ti sembra strano che qualcuno abbia lasciato un messaggio in segreteria?

FILIPPO: Per me è assolutamente normale.

PIERRE: La cosa è sospetta…

FILIPPO: Senti, finiscila di fare tutte queste congetture, ascoltiamo il messaggio e così sapremo di cosa si tratta.

PIERRE: Non sono sicuro di volerlo fare.

FILIPPO: Allora cancelliamolo. Fa per riavvolgere il nastro

PIERRE: No. Fermo. E se fosse importante?

FILIPPO: Tu e tutte le tue manie! Vuoi deciderti?

PIERRE: Ascoltiamolo!

FILIPPO: fa per azionare il nastro

PIERRE: No! Ho cambiato idea! Non può essere una buona notizia!

FILIPPO: Al diavolo anche te! Aziona il nastro

VOCE REGISTRATA DI ELIDE: Perentoria Piero? Ci sei? Rispondi subito!

FILIPPO: È tua madre…

PIERRE: Zitto!

VOCE REGISTRATA DI ELIDE: Marziale Senti Piero, sono sei mesi che non ti fai sentire. Domenica sono dalla zia Clotilde che abita vicino a casa tua e ho deciso di passare a trovarti. Fatti trovare, non fare come al solito che non mi apri la porta! Capito Piero?! E stai dritto con la schiena!

Pierre automaticamente raddrizza il busto

PIERRE: Sono già passati sei mesi? Non me ne sono nemmeno accorto…

FILIPPO: Ti è andata bene. Oggi è lunedì! Se è passata ieri non ha trovato nessuno.

PIERRE: Meno male… Ci siamo risparmiati l'ispezione del colonnello Gheddafi!

FILIPPO: Ma che dici?!

PIERRE: Mia madre… Hai sentito?! Persino nei messaggi mi impartisce gli ordini e non riesco a fare a meno di obbedire! È terribile! Meno male che non l'hai conosciuta!

FILIPPO: Prima o poi dovrà succedere…

PIERRE: Meglio se non succederà… Non approverebbe… noi, il nostro stile di vita… è un tipo all'antica… molto legata alle tradizioni… In più da quando ha preso la nuova mania dell'aura celtica!

FILIPPO: Che roba è?

PIERRE: Qualcosa che ha a che fare con le radici storiche del popolo, le origini, l'esoterismo, mago merlino e cazzate simili.

FILIPPO: Cosa c'entra questo con noi?

PIERRE: Lei non approverebbe mai il fatto che due uomini possano convivere… come noi… Soprattutto senza aver fatto il profilo astrale dell'esperienza.

FILIPPO: Tu credi a queste cose?

PIERRE: No.

FILIPPO: Nemmeno io, però non ho capito una cosa; non approverebbe mai che due uomini possano convivere o non approverebbe mai il nostro rapporto?

PIERRE: Una e l'altra cosa…

FILIPPO: Offeso Vuoi dire che non hai mai detto a tua madre della nostra relazione?

PIERRE: No. Lei non sa nulla, non sospetta nulla. Quando me ne sono andato ci casa le ho inventato la storia che sarei andato a stare con una ragazza… un'amica.

FILIPPO: E il tema natale?

Pierre alza le spalle

FILIPPO: c.s. E io, non conto niente per te?

PIERRE: Calmati, le ho mentito per una buona ragione, e comunque non l'ha presa bene! Non approva questo genere di cose… Le avevo promesso che sarebbe stato una specie di rodaggio…

FILIPPO: potrebbe prendere un fazzoletto e soffiarsi sonoramente il naso Mi hai deluso…

PIERRE: Gli si avvicina per consolarlo [siede sul divano?] Su, non fare così…

FILIPPO: piagnucolate Ormai hai quarant'anni… lasci ancora che tua madre ti condizioni così la vita?

PIERRE: Non so cosa farci, non riesco a ribellarmi… È sempre stata una dittatrice, anche con mio padre... 

Scena 3

Suonano alla porta. Filippo e Pierre si guardano, poi Filippo si alza e va ad aprire

FILIPPO: Spiando dallo spioncino. È Anna.

Pierre annuisce col capo

ANNA: entrando, vestita di tutto punto, pronta per uscire Ciao, ho sentito la musica e ho pensato che foste tornati.

FILIPPO: Hai fatto benissimo a passare. Cara sei stupenda… Dove l'hai preso questo modellino? È semplicemente fan-ta-sti-co!

ANNA: Trovi?! Si gira e rigira per mostrare il vestito L'ho preso in una boutique in centro, mi è costato un occhio della testa… Sono contenta che ti piaccia…

PIERRE: Vai a una festa?

FILIPPO: a Pierre Di cosa ti impicci tu?! Ad Anna Cara, ti sta di-vi-na-men-te… Non è che qualche volta me lo presteresti?

ANNA: Non so se è della tua taglia… lo osserva …ci devo pensare… Tenete, vi ho riportato le chiavi di casa. Allora avete passato una bella vacanza?! Vi siete divertiti?! Avete fatto faville a Ibiza? Mentre dice questa battuta prende meccanicamente/innocentemente senza farsi notare un cd rom che spunta dalla valigia di Filippo.

FILIPPO e PIERRE: Senza accorgersi del gesto di Anna, con diversa intenzione (Pierre senza entusiasmo) Si!

ANNA: a Pierre senza lasciargli poi il tempo di rispondere Che c'è?! Non ti è piaciuta l'isola? Ti ha fatto male il pesce? O non hai trovato il tipo giusto per te?!

FILIPPO: La terza che hai detto…

ANNA: Povero ciccino… a Filippo e a te invece, è andata meglio?

PIERRE: Oh, lui ha fatto conquiste… a Filippo Avanti diglielo? O ti vergogni? 

FILIPPO: No, non mi vergogno! Prende dal portafogli una foto e la mostra ad Anna  

ANNA: fischia Però… che fusto! Niente male davvero!

PIERRE: Ti ha regalato una sua foto? Dammi qua!

FILIPPO: Non te la do, gelosona! La strapperesti!

ANNA: Su, non mettetevi a litigare adesso, siete appena tornati dalle vacanze…

PIERRE: Già… e non sono durate un cazzo…

FILIPPO: Ma che sboccato che sei, controllati, non vedi che qui c'è una signora?

PIERRE: Non si scandalizzerà di certo.

FILIPPO: Alle volte mi domando come faccio a sopportarti… soprattutto quando sei così volgare. ad Anna E qui com'è andata?

ANNA: Tutto tranquillo… sventolando il CD con nonchalanche a mò di ventaglio  Ho dato da bere alle vostre piante, ho fatto prendere aria alla casa… Ho portato su la posta e… senza peso, a Pierre ho conosciuto tua madre.

PIERRE: allarmandosi in modo esagerato Hai conosciuto mia madre?! Quando? Dove? Perché? Cosa ti ha detto?

FILIPPO: Pierre vuoi calmarti, ha solo detto di aver conosciuto tua madre…

PIERRE: Ma non capisci?! Lei è stata qui!

ANNA: distrattamente, mentre sta per uscire, senza farsi vedere infila tranquillamente il CD nella borsetta Ha detto che tornerà.

PIERRE: Sussultando Che hai detto?!

ANNA: Che tornerà.

PIERRE: Come sarebbe a dire "che tornerà"?! Quando, come, perché?

ANNA: Devo rispondere a ciascuna domanda o basta una risposta cumulativa?

PIERRE: Rispondi subito!

FILIPPO: Pierre datti una calmata! Se non la lasci parlare come potrai sentire quello che ti dice?

PIERRE: Ad Anna Devo sapere! Devo, è questione di vita o di morte, capisci?

ANNA: No.

PIERRE: cercando di tranquillizzarsi Per favore. Cosa ti ha detto mia madre?

ANNA: Che passerà da qui questa sera.

PIERRE: Esagerando Noooo! Questa sera hai detto?!

ANNA: Ha detto che farai bene a farti trovare in casa…

PIERRE: Come faccio adesso? Come faccio?

FILIPPO: Non ti resta che dirle la verità.

PIERRE: Come vuoi che faccia? Che le dica, ciao mamma, ti volevo presentare il mio fidanzato?

ANNA: Così forse è un tantino brusco…

FILIPPO: Prendi la cosa alla larga, perché non gli fai l'esempio dei pinguini?

PIERRE: Che c'entrano i pinguini adesso?

FILIPPO: I pinguini sono animali molto evoluti, pur essendo monogami. Pensa che quelli che non riescono a trovare la compagna per la vita si accoppiano tra loro e covano le uova rimaste senza genitori…

PIERRE: Vorresti dirmi che tra i pinguini sono ammessi i rapporti omosessuali?

FILIPPO: E anche le adozioni per le coppie gay, l'ho visto in un documentario…

PIERRE: Non credere che sia così semplice… Mi ucciderà… Tu non la conosci… Dobbiamo trovare una soluzione diversa… Ad Anna Cosa le hai detto? Cosa ti ha detto? È entrata qui? Quanto si è fermata?

ANNA: Non sei capace di fare una domanda alla volta?

PIERRE: Mi sento male…

FILIPPO: E datti una calmata! Facendo così non risolverai certamente nulla… ad Anna Dove l'hai incontrata?

ANNA: Sul pianerottolo, stava bussando insistentemente alla porta, credevo che la buttasse giù.

PIERRE: È lei… È lei… Mi sento mancare…

FILIPPO: ad Anna, ignorando la pantomima di Pierre E tu cosa le hai detto?

ANNA: Che non eravate in casa…

PIERRE: Dando in escandescenza Come "che non eravate"… Le hai detto che vivo con lui?

ANNA: No… Non me l'ha chiesto. Si è limitata a chiedere (potrebbe imitare la voce) "Dove sono questi due disgraziati?!" E io ho risposto semplicemente "via". E lei ha ribattuto "questo lo vedo, ma quando tornano?" e io le ho detto "domani", e lei ha continuato "bene, allora mi fermerò fino a domani, voglio vedere se quel disgraziato stavolta non mi apre la porta, e se lo vede glielo dica!".

PIERRE: c.s. Nooooo! Dobbiamo andare via… Dobbiamo andare via… Dobbiamo andare via isterico Aahhh!!!!

FILIPPO: potrebbe prenderlo a schiaffi Smettila! Non puoi continuare a fuggire davanti al tuo destino, prendi il toro per le corna…

PIERRE: Tu non conosci mia madre. Non sarei mai capace di prenderla per le corna, ammesso che le abbia, ma conoscendo il tipo credo che mio padre non sarebbe stato mai capace di fargliele. Lui è riuscito a liberarsene fingendo una demenza senile, così lei lo ha messo in una casa di riposo perché era troppo faticoso occuparsene e lì lui è rinato. Sono andato a trovarlo una domenica e l'ho visto che stava facendo il trenino con le infermiere al ritmo di samba…

FILIPPO: Ecco da chi hai preso…

PIERRE: Filly, rifacciamo i bagagli e andiamocene! Ad Anna Se la vedi dille che il volo era in ritardo, c'è stato uno sciopero, un black out alla Malpensa e non siamo potuti atterrare… tanto non sarebbe una novità …

FILIPPO: No. Basta. Noi adesso ci comportiamo da persone normali e ci prepariamo ad accogliere tua madre.

PIERRE: Ma sentilo, "da persone normali" e secondo te le persone cosiddette "normali" vanno in giro vestite così?

ANNA: Squadrando Filippo Bhè, in effetti…

FILIPPO: togliendosi gli indumenti da "disco" La accoglieremo civilmente e se si comporterà male noi non presteremo il fianco a provocazioni e saremo cortesi e gentili.

PIERRE: Ma io devo avere una compagna!

FILIPPO: E io che sono?!

PIERRE: Ho detto compagna… Una compagna donna!

FILIPPO: Dovremo dire la verità prima o poi. Non scartare l'esempio dei pinguini.

PIERRE: La verità?!

FILIPPO: Ti fa male, lo so!

ANNA: Eh?!

FILIPPO: Potrei travestirmi. si infila una parrucca

PIERRE: Ma sei impazzito? Vuoi presentarti a mia madre vestito da "Drag queen"?! Farebbe un infarto subito!

FILIPPO: Così te la toglieresti definitivamente dalle palle.

PIERRE: Ora sei tu che fai discorsi idioti! Poi guardando Anna gli viene un'idea

ANNA: Ah no! Non pensarci nemmeno! Toglietevi subito quell'idea dalla testa!

FILIPPO: Non è un'idea, è una parrucca!

PIERRE: Sarebbe perfetto! Saresti perfetta!

ANNA: Scordatelo! Io sono passata a riportarvi le vostre chiavi e me ne vado subito! Poi questa sera ho un impegno!

FILIPPO: Annullalo!

ANNA: Ma dico, siete impazziti?!

FILIPPO: Un mese di piega, tinta e shampoo gratis!

 

ANNA: Non se ne parla… Un mese hai detto? No, no… e poi sua madre mi ha visto, mi riconoscerebbe, e io cosa le racconto?

PIERRE: Potremmo truccarti! Filippo è un vero artista del travestimento, mia madre se ti ha vista nel pianerottolo con la luce che c'è, o meglio che non c'è, non ti riconoscerà mai travestita…

ANNA: Ci pensa un po', poi a Filippo Facciamo due mesi e ci sto!

FILIPPO: Affare fatto! A Pierre Contento adesso?

ANNA: Un momento solo però… prende il telefonino e compone un numero che risulta spento o non raggiungibile quindi digita un messaggio Impegno annullato! Cosa dobbiamo fare?

FILIPPO: Passiamo al trucco.

ANNA: Non vorrai che io mi metta quella roba in testa?!

FILIPPO: Mia cara… per apparire bisogna soffrire mia cara.

ANNA: Un conto è soffrire, un conto è farsi torturare.

FILIPPO: Uhhh quanto la fai lunga!

PIERRE: Non sono sicuro che sia una buona idea… Se qualcosa va storto?

FILIPPO: Per stasera io mi trasferirò nell'appartamento di Anna e in caso di bisogno se mi fate uno squillo correrò qui subito.

 

ANNA: Osserva le pareti di casa, e le foto di Filippo e Pierre Sapete una cosa però?! Dovremo intervenire anche sull'ambiente…

PIERRE: Non capisco…

ANNA: a Pierre  Se io e te dobbiamo fingere di vivere insieme non è possibile che in casa nostra non ci si nemmeno una foto di noi due… e ci siano quelle di te e Filippo.

FILIPPO: Ah, com'è facile la vita dei pinguini.

PIERRE: a Filippo E smettila! Ad Anna È vero… Non ci avevo pensato…

FILIPPO: Sentite… Potremmo fare come in quel film con quell'attore francese… Quello grosso che faceva Cyrano…

ANNA: Depardieu…

FILIPPO: Si, quello in cui lui vuole prendere la cittadinanza americana e si sposa per finta con una ragazza di New York…

PIERRE: Green card…

ANNA: Non l'ho visto.

FILIPPO: Per convincere i genitori di lei che Depardieu e la ragazza convivevano, hanno scattato delle foto finte di loro due insieme.

PIERRE: Ho capito! Tu vuoi che facciamo la stessa cosa! E che mettiamo  le foto in casa al posto delle nostre… geniale.

ANNA: Voi due non siete del tutto normali…

FILIPPO: Ne basterebbero un paio, ve le scatto con la fotocamera digitale e poi le stampo al volo con il computer…  

PIERRE: Diamoci da fare allora, non abbiamo molto tempo.

Scena 4

A soggetto improvvisano un set fotografico e con la fotocamera digitale Filippo scatta loro alcune foto insieme [Anna porterà vestiti stravaganti (bastano anche solo delle giacche e delle maglie da mettere sopra al vestito che già indossa), occhiali, cappelli, e indosserà una parrucca… useranno poster come sfondi…e "Karma Chameleon" - Culture Club come sottofondo musicale] Quindi terminate le foto si riveste come prima.

Scena 5

Dopo un po' di scatti e pose

FILIPPO: Ottimo, abbiamo materiale a sufficienza. Cercate di fare conoscenza mentre io le stampo.

PIERRE: Come sarebbe a dire conoscenza?

FILIPPO: Dovrete sapere qualcosa l'uno dell'altra, altrimenti come farete a rispondere alle domande che potrebbe farvi tua madre?

PIERRE:  Filly, sei un genio… Lascia che ti abbracci!

FILIPPO: Non qui, davanti …alla tua fidanzata… esce

PIERRE siede leggermente imbarazzato

ANNA: Su Pierre, raccontami di te…

PIERRE: Non c'è molto da dire… Lavoro all'ufficio acquisti di una grande azienda, vivo con Filly da sei mesi e amo viaggiare.

ANNA: Certo che mi sei di grande aiuto. Raccontami qualche cosa di più, che so, da che parte del letto dormi?

PIERRE: A sinistra.

ANNA: Russi?

PIERRE: Che c'entra questo?

ANNA: Devi saperlo!

PIERRE: mentendo No. Non russo.

ANNA: Che dopobarba usi?

PIERRE: Dolce e Gabbana.

ANNA: Avrei dovuto sospettarlo…

PIERRE: E tu?!

ANNA: Io non uso dopobarba!

PIERRE: No, volevo dire… russi?

ANNA: Ti pare una domanda da fare a una signora?

PIERRE: Credevo che anch'io avrei dovuto sapere qualcosa…

ANNA: Tu credi che i mariti siano al corrente di ciò che riguarda le loro mogli? Nessun uomo che si reputi tale sa che tipo di crema depilatoria usa la propria compagna, o che tipo di crema da giorno o da notte, per non parlare di assorbenti o roba simile. Se tu fosti troppo informato desteresti certamente qualche sospetto…

PIERRE: ammirato Che mente! Dal collo in su tutta testa! E tu, che lavoro fai?

ANNA: Io… faccio …l'assistente!

PIERRE: Che tipo di assistente?

ANNA: L'assistente …in ospedale!

PIERRE: L'infermiera?

ANNA: Una specie…

PIERRE: E cosa ha a che fare questo con la tua domanda?

ANNA: Lavoro in… rettoscopia.

PIERRE: Dove?!

ANNA: Rettoscopia.

PIERRE: Esiste un reparto con un nome simile?!

ANNA: Certo!

PIERRE: Non si finisce mai di imparare.

ANNA: Eh si mio caro… non si finisce mai…

Scena 6

Torna Filippo con le foto

FILIPPO: Eccole, che ve ne pare?

ANNA: Filly sei un vero artista!

FILIPPO: Modestamente… Ma non avete pensato a preparare la cena?

PIERRE: No… Ci siamo scambiati confidenze come avevi detto tu.

FILIPPO: Potevate scambiarvi confidenze mentre preparavate la tavola. Se ha detto che passerà stasera ormai non dovrebbe mancare molto. Forza, diamoci da fare!

PIERRE: Ad Anna Qual è il tuo piatto preferito?

ANNA: Pollo arrosto!

PIERRE: Non è possibile! Io odio il pollo arrosto!

FILIPPO: ironico Siete una coppia perfetta!

ANNA: Perché odi il pollo arrosto?

FILIPPO: Pierre è vegetariano…

ANNA: Non lo sapevo… e come mai?

FILIPPO: Hai presente la storia della mucca pazza?

ANNA: Si…

FILIPPO: Da quando è stato scoperto il primo caso di mucca pazza Pierre non ha più mangiato carne!

ANNA: Io non ho mai capito la causa di questa cosa.

PIERRE: Della mucca pazza?

ANNA: Si.

FILIPPO: Ma cara, è una cosa naturale. Tu immagina un rude allevatore che con le sue manone gioca due volte al giorno con le tue tette e ti fa scopare il toro solo una volta all'anno, tu non impazziresti?

PIERRE: senza badare a Filippo Lasciamo perdere il pollo arrosto. Che altro sai cucinare?

ANNA: Io non so cucinare.

PIERRE: sbalordito Come non sai cucinare?!

ANNA: Non so cucinare!

PIERRE: Questa mia madre non la berrà mai…

FILIPPO: Fagli bere una Peroni.

PIERRE: Senza dargli bado Io che mi sono messo con una donna che non sa cucinare! No, lasciamo perdere!

ANNA: ad Filippo Tu sai cucinare?

FILIPPO: Assolutamente! È sempre Pierre che cucina!

ANNA: a Pierre Allora?! Qual è il problema? Puoi fare da mangiare tu e dire che ne ho preparato io, mi sembra perfettamente credibile.

Scena 7

Suona il citofono, è la madre di Pierre.

FILIPPO: È tua madre!

PIERRE: Ma come?! È già qui?! E ora come facciamo per la cena? Ad Filippo Blocca l'ascensore così ci metterà un po' di tempo a salire…

Filippo si precipita sul pianerottolo

ANNA: Senti ho un'idea, mandiamo Filippo a prendere un pollo arrosto in rosticceria.

PIERRE: Ma io odio il pollo arrosto!

ANNA: Vorrà dire che per amore hai cambiato gusti alimentari!

PIERRE: E la mucca pazza? E l'influenza aviaria? No, non se ne parla e poi mia madre è una tradizionalista non possiamo servirle pollo arrosto di domenica sera a cena…

ANNA: Perché?! Se siamo appena tornati dalle vacanze, capirà.

PIERRE: Non capirà…

Filippo rientra

FILIPPO: Fatto!

PIERRE: Bravo. Almeno finché salirà per le scale avremo qualche istante in più per organizzarci.

ANNA: a Pierre Allora faremo così, inventerò un menù particolare, poi a un certo punto fingeremo che dalla cucina arrivi odore di bruciato, io dirò che la cena si è bruciata e ci toccherà mangiare il pollo arrosto che ho preso in rosticceria per il pranzo di domani. Filippo tu dovrai andare subito in rosticceria per il pollo.

FILIPPO: A Pierre il pollo non piace, sai l'influenza aviaria…

PIERRE: Ho cercato di spiegarglielo!

ANNA: Non metterti anche tu a fare il disfattista o me ne vado subito!

FILIPPO: Falsamente inorridito Ma questo è un ricatto!

PIERRE: a Filippo Fa come dice lei… non c'è alternativa… Speriamo che il cielo ce la mandi buona…

FILIPPO: Allora io vado… prima di uscire dà una sistematina al trucco di Anna, le sistema la parrucca Ahi! Maledizione!

ANNA: Che succede?!

FILIPPO: Mi sono rotto un'unghia! Mi dovrò fare subito la manicure!

ANNA: Prima vai a prendere il pollo arrosto, poi vai a casa mia e ti fai la manicure. Gli getta le chiavi.

PIERRE: Cerca di non farti notare!

FILIPPO: prendendole D'accordo! Io scendo con l'ascensore così non la incrocio.

Esce e quasi subito dopo bussano alla porta con tocco marziale.

Scena 8

Pierre si affretta ad aprire. Nel vano della porta compare Elide. Impettita e severa come un ufficiale dell'esercito.

PIERRE: Ciao mamma!

ELIDE: L'ascensore era sempre occupato e mi è toccato salire a piedi. Ma in che razza di posto vivi?

PIERRE: Ti presento Anna, Anna mia madre. Elide.

ANNA: Piacere.

ELIDE: ignorandola e passando in rassegna l'appartamento E le scale sono tutte da ritinteggiare. Sul pianerottolo del primo piano c'erano delle cartacce per terra. Ad Anna, senza guardarla Tu cosa usi per le pulizie?

ANNA: Come scusi?

ELIDE: Ad Anna, senza guardarla Le fai tu le pulizie?

Anna guarda Pierre come per dire "cosa devo rispondere?"

Pierre le fa segno che non sa come aiutarla.

ANNA: Viene una donna due volte a settimana…

ELIDE: senza guardarli Potete permettervi una donna delle pulizie? Bravi. Però due volte mi sembra un po' pochino… d'accordo che non avete figli che sporcano, a proposito quando è che ne metterete in cantiere uno?

PIERRE: Mamma perché non ti accomodi?

ELIDE: senza guardarlo Stai dritto con le spalle! Comunque dovete richiamarla…

PIERRE: Chi?!

ELIDE: Ma la donna delle pulizie! Non fa un buon lavoro. Sposta il divano

PIERRE: Mamma che fai?!

ELIDE: Come supponevo, qui c'è della polvere!

ANNA: fingendosi inorridita Oh mio dio! Ecco dov'era finita!

ELIDE: La guarda Come ha detto scusi?

ANNA: Mi chiedevo…

ELIDE: Non le lascia il tempo di finire la frase Ma noi due non ci siamo già viste da qualche parte?

ANNA: Non credo…

ELIDE: Mi lasci pensare…

PIERRE: a Elide Cosa posso darti da bere?

ELIDE: Cos'è che vuoi darmi da bere?

PIERRE: timidamente Un tè?!

ELIDE: Ci mancherebbe solo che tu volessi darmela a bere… ad Anna  Ieri, qui nel pianerottolo…

PIERRE: Impossibile, ieri eravamo in volo per tornare a casa. Come gli fosse venuta un'idea brillante Un superamaro alle erbe selvatiche? Si affretta a prendere la bottiglia e versare del liquore alla madre.

ELIDE: Guardando Anna in viso In effetti, non ci giurerei, eppure, la voce non mi è nuova.

ANNA: affrettandosi Faccio la speaker radiofonica.

Pierre le fa segno di no e porge il bicchiere alla madre.

ELIDE: Non ascolto mai la radio.

Pierre ad Anna come per dire "te l'avevo detto". Quindi nervosamente ne versa anche per se.

ELIDE: a Pierre Ma non eri astemio?!

PIERRE: Solo quando devo guidare mamma… beve.

ANNA: Sarà stato in qualche negozio, mentre faceva la spesa.

PIERRE: Poi ne versa anche ad Anna Ne vuoi?

ELIDE: Non vado mai a fare la spesa, troppa confusione.

ANNA: Sarà stato dal calzolaio.

Pierre fa segno di no e si riversa da bere.

ELIDE: Ma non stai bevendo un po' troppo?

PIERRE: Il medico mi ha detto che abbassa il livello del colesterolo!

ELIDE: Ah. Ad Anna Comunque io non vado mai a fare compere. Quando ho bisogno di qualcosa me la faccio portare a casa, ho i miei fornitori di fiducia.

ANNA: Allora non so che dirle. Forse l'avrà sentita in sogno…

ELIDE: Scruta Anna e Pierre e li passa in rassegna come fossero un plotone militare Così lei lavora alla radio.

PIERRE: allegro Non più ora… Ora fa l'infermiera.

ELIDE: Mio figlio non riesce a mantenerla?

ANNA: No… anzi, lo faccio perché mi piace…

ELIDE: a Pierre Cosa aspettavi a presentarmela?

PIERRE: Siamo stati molto impegnati…

ELIDE: Lo vedo bene, quando telefono non ci siete mai… Sempre in giro per il mondo… Così non metterete mai su famiglia… Voi giovani pensate solo a divertirvi. Dove siete stati stavolta?

Pierre e Anna all'unisono

Pierre: Assisi!

ANNA: Ibiza!

Elide li guarda perplessa

PIERRE: affrettandosi subito a correggere Anna voleva andare a Ibiza ma siamo andati ad Assisi… a Ibiza ci andremo la prossima volta!

ANNA: Hanno detto che anche lì c'è un bellissimo Santuario da visitare…

PIERRE: buttandola via Si. Nostra Signora delle Balere!…

ELIDE: Delle balere?!

PIERRE: correggendosi Baleari! Volevo dire Baleari!

ELIDE: Ah, certo…certo. Prosegue il suo giro per la casa e si ferma a fissare le foto, quindi appoggia il bicchiere sulla mensola. Scusate, dov'è il bagno?! Salire tutte quelle scale a piedi mi ha disturbato un po'.

PIERRE: Di là. Indica.

Elide esce di scena

Scena 9

ANNA: Piano a Pierre Ora capisco l'odio che certe nuore hanno per la suocera… Pierre mi spiace ma io me ne vado. Si avvia per uscire.

PIERRE: trattenendola No ti prego, non abbandonarmi adesso, non saprei come cavarmela!

ANNA: Va bene. Lascia fare a me. Prende un blister dalla borsetta.

PIERRE: Che fai?!

ANNA: Niente di male, la neutralizzeremo per un po', dopo che l'avrà bevuto una di queste si sentirà talmente stanca che non potrà fare a meno di togliersi dai piedi.

PIERRE: scandalizzato ma senza darlo troppo a vedere Non le farà male?

ANNA: No. Lo uso spesso quando non riesco a prendere sonno e ti assicuro che ha un effetto immediato. Apre una capsula e scioglie la polverina nel bicchiere di Elide

PIERRE: Io non so… non sono molto d'accordo.

ANNA: Allora raccontale la storia dei pinguini!

PIERRE: Va bene. Però promettimi che resterai ad aiutarmi.

ANNA: Va bene. Va bene. Resterò. Sei contento?

PIERRE: Si… Speriamo in bene.

Pierre sulle spine controlla che Elide non arrivi subito. Anna mescola il liquido e Pierre beve un altro bicchierino.

Scena 10

ELIDE: rientrando si ferma ad osservare una foto Questa dove l'avete scattata?

Pierre e Anna all'unisono

PIERRE: Perugia!

ANNA: Mikonos!

Pierre e Anna si guardano, Elide li osserva perplessa.

Pierre e Anna, sempre all'unisono, correggendosi, quasi subito.

PIERRE: Mikonos!

ANNA: Perugia!

PIERRE: Effettivamente siamo stati in un sacco di posti e facciamo un po' di confusione.

ANNA: sulle spine Già…

ELIDE: si accomoda sul divano Vi siete dati alla bella vita… ad Anna leggermente più affabile Comunque io sono la madre di Piero. Mio figlio le avrà parlato certamente di me.

ANNA: In effetti non me ne ha parlato molto. Però quando si riferisce a lei lo fa sempre in tono affettuoso.

ELIDE: Ne dubito molto.

ANNA: Ma no, le assicuro…

ELIDE: Solo per il fatto che ci vive insieme da circa sei mesi crede di conoscere mio figlio meglio di me?

ANNA: Nnno…

PIERRE: Prende dalla mensola il bicchiere della madre e glielo porge Tieni, mamma il tuo bicchiere…

ELIDE: lo depone su un tavolino, senza bere Sua madre sa che convive con Piero?

ANNA: con gli occhi sul bicchiere Con chi scusi?

ELIDE: Con Piero… indica Pierre. Piero, autentico nome celticopadano…

ANNA: Celticopadano?

ELIDE: Certo, deriva da Petrus, Piter, Petronio, solido come una roccia…Certo che se io avessi una figlia non avrei mai approvato una cosa del genere. Una ragazza deve uscire di casa solo quando si sposa, altrimenti si crea una cattiva reputazione. E sentiamo, quando è che potrei conoscere i suoi?

ANNA: I miei che?

ELIDE: Prende in mano il bicchiere ma non beve I suoi genitori!

ANNA: Perché li vuole conoscere?

PIERRE: Io proporrei un brindisi al nostro incontro!

ELIDE: Ignorando la frase di Pierre, ad Anna Che domande, per capire da che tipo di famiglia proviene la donna che mi ha portato via il mio bambino! A Pierre Piero stai su con le spalle!

Pierre esegue automaticamente. Scola il bicchiere e si riversa da bere.

ELIDE: E mi dica avete già deciso la data delle nozze?

ANNA e PIERRE: Le nozze? Quali nozze?

ELIDE: rigirandosi il bicchiere tra le mani Le vostre. Ormai mi sembra che i sei mesi di prova siano scaduti, quindi sarà il caso che mettiate in regola la vostra posizione. Non vorrete far crescere dei figli nel peccato!

PIERRE: Ma che cosa stai dicendo? Perché crescerebbero nel peccato?

ELIDE: Se non siete regolarmente sposati, agli occhi del cielo siete due concubini, che vivono costantemente nel peccato. Fa per avvicinarsi il bicchiere alle labbra.

ANNA: Amen!

ELIDE: Improvvisamente si blocca senza bere C'è poco da scherzare sapete? Lei quanti anni ha signorina?

PIERRE: Mamma! Anna è una signora.

ELIDE: a Pierre Non usare questo tono con me sai?! Depone il bicchiere Sarà signora dopo che avrà preso marito, il che non mi risulta ancora. Allora, quanti anni ha?!

ANNA: Cosa c'entra la mia età adesso?

ELIDE: A occhio e croce ha l'età giusta.

ANNA: Giusta per cosa?

ELIDE: Per dare alla luce il mio primo nipotino maschio. Il prossimo anno gli astri sono propizi e le costellazioni hanno la posizione adatta.

PIERRE: Adatta a che?

ELIDE: A far nascere un vincente.

PIERRE: Io ho conosciuto un Vincente a Ibiza e devo dire che non mi stava molto simpatico. Anzi non mi stava simpatico proprio per niente.

ANNA: Cosa le fa credere che noi vogliamo avere dei bambini?

ELIDE: Non sarà comunista per caso… Piero non mi dire che anche tu sei d'accordo…

PIERRE: Mamma, Anna ha anche il suo lavoro…

ELIDE: Proprio di questo ti volevo parlare… La brava donna e madre di famiglia non va a lavorare, deve stare in casa a crescere i figli e accudire il focolare. Ricordi cosa diceva sempre tuo padre?

PIERRE: Che la donna bisogna che "la piasa, che la tasa e che la staga in casa…"

ELIDE: Giusto.

PIERRE: Ma tu non sei mai stata una donna di casa… Facevi la dirigente alle poste.

ELIDE: Concettualmente io sono sempre stata una donna di casa. Infatti mi sono dedicata alla carriera solo dopo che tu hai iniziato a frequentare l'asilo. Ma prima sono stata ad accudirti amorevolmente, ricordi che ti facevo sempre le treccine?

PIERRE: E gli altri bambini mi prendevano in giro.

ELIDE: Perché non capivano il valore dell'estetica!

PIERRE: Comunque per i figli c'è tempo…

ELIDE: Per tua informazione di tempo non ce n'è molto… Tuo padre è in casa di riposo e credo non durerà molto, ogni volta che vado a trovarlo è sempre più agonizzante… Io ormai sono vecchia. Ho dovuto pensare anche al testamento. Purtroppo non ho altri figli che te.

PIERRE: Grazie mamma…

ELIDE: E quindi tu alla mia morte erediterai tutto…

PIERRE: Credo sia una cosa naturale.

ELIDE: Naturale un par di palle!

PIERRE: Mamma!

ELIDE: Io ho deciso che se non mi darai la soddisfazione di un nipotino maschio di nome Rinaldo, come il prode cavaliere…

PIERRE: Era Rolando…

ELIDE: Non osare contraddirmi! lascerò tutto alla Pia Opera del Prodotto Interno Lordo che ospita tuo padre!

Scena 11

Suona il telefonino di Anna.

ANNA: Chi è che rompe le palle adesso?.

ELIDE: Piano a Pierre Che lavoro fa la tua compagna?

PIERRE: Te l'ho detto mamma, fa l'infermiera…

ELIDE: Dove?

PIERRE: In rettoscopia.

ELIDE: Oh… Ed è reperibile?

PIERRE: Come scusa?

ELIDE: Deve essere così, altrimenti perché le squillerebbe il telefonino per lavoro a quest'ora?

PIERRE: Già, deve essere così. Beve ancora.

ANNA: Al telefono, alzando la voce … Non fare il cretino, ho provato ad avvisarti, ma avevi sempre il telefono staccato. Certo, non sono mica scema! Non l'hai visto il messaggio?! Allora sei un cretino! …No, ora non posso proprio, dobbiamo rimandare a un'altra sera…. Ho detto di no. Non fare puttanate! Capisci quando dico no o sei sordo, cazzo?!

Spegne il telefono e osserva Pierre e la madre che la guardano allibiti.

ANNA: Quando ci vuole ci vuole!

ELIDE: titubante …Giusto!

PIERRE: Stavamo dicendo?

ELIDE: ad Anna Lei è reperibile?

ANNA: Come?

Pierre le fa segno di dire di si, per lavoro [glielo dice muovendo solo la bocca in modo che lei legga il labiale senza che Elide senta]

ANNA: Si.. certo, sono reperibile…

ELIDE: In rettoscopia!

ANNA: Dove scusi?

ELIDE: In rettoscopia, lei non lavora li?

ANNA: Ah già… è vero, che distratta.

ELIDE: E serve la reperibilità?

ANNA: Certo, lei non immagina i casi urgenti che ci sono di gente che si infila…

ELIDE: Basta! Ho capito…

PIERRE: Prendendo coraggio e brandendo il bicchiere Mamma, ti volevo parlare dei pinguini…

ELIDE: Che c'entrano i pinguini adesso? Invece, che mi avete preparato di buono per cena?

ANNA: a Pierre Speriamo che Filippo si sbrighi…

PIERRE: Già… Intanto io prendo qualcosa da sgranocchiare. Esce in cucina.

ANNA: a Elide… Dunque per cena abbiamo preparato un antipastino… (potrebbe sciorinare una lista di piatti assurdi)

ELIDE: interrompendola Non mi dire, e hai cucinato tutto tu?

Scena 12

Da fuori provengono delle grida che interrompono il dialogo tra Anna ed Elide.

Fuori scena

ROBERTO: Mi dica dov'è Melissa!

FILIPPO: Qui non c'è nessuna Melissa! La smetta di importunarmi.

ROBERTO: Voglio vedere, mi faccia entrare in casa…

FILIPPO: Se ne vada o chiamo la polizia!

ROBERTO: gridando Melissa! Esci fuori, so che sei in casa, c'è la tua macchina parcheggiata fuori!

Pierre entra con olive e bicchieri, li depone sul tavolo, vicino a quello di Elide e corre ad aprire la porta.

PIERRE: Che c'è da gridare in questo modo?

FILIPPO: si affaccia in casa Qui fuori ch'è un invasato che cerca una tale Melissa…

ANNA: Chi?

FILIPPO: Una tale Melissa… Sicuramente è un pazzo fuggito da qualche manicomio!

ROBERTO: da fuori Non sono pazzo io, qui se c'è uno poco normale è lei! si affaccia sulla soglia

ANNA, PIERRE e ELIDE: all'unisono ma con diversa intenzione, vedendolo Roberto!

 

ANNA a Pierre e contemporaneamente PIERRE ad Anna e Elide: Ma come, vi conoscete?!

ANNA, ELIDE e ROBERTO: No!

ANNA a ELIDE e ELIDE ad ANNA: Ma tu hai detto che lo conosci!

ANNA e ELIDE: Ho detto di no!

ANNA e ELIDE: Ah, allora… se è così…

Anna, certa che Roberto non l'abbia riconosciuta cerca di non farsi notare

PIERRE: Roberto che ci fai qui?

ROBERTO: Non sapevo che abitavi qui, cercavo una vostra vicina di casa… una tale Melissa che abita qui accanto… Cerca di osservare meglio Anna

PIERRE: Ma qui vicino non abita alcuna Melissa…

FILIPPO: Caso mai ci vive Anna.

PIERRE: fulminando Filippo No… Si! Vuole dire che ci abitava.

FILIPPO: Ecco si, vuole dire che ci abitava.

Roberto scruta Anna in modo curioso.

ROBERTO: ad Anna Noi due non ci siamo già visti da qualche parte?

ANNA: Sistemandosi la parrucca e cercando di coprirsi il viso con una mano …Non credo, si tratta certamente di un'omonimia.

ROBERTO: Un omonimia?!

PIERRE: a Elide e Anna Permettete che vi presenti il mio direttore. Roberto.

Elide gli dà la mano ed entrambi fingono indifferenza, Anna gli porge la mano senza guardarlo

ROBERTO: Riconoscendola, piano Melissa perché non mi hai chiamato…

Anna gli fa segno di tacere.

ELIDE: a Roberto Su, si tolga la giacca e si fermi a cena con noi.

ROBERTO: Continuando a fissare curioso Anna, ma cercando di andarsene Mah... Non so, avrei avuto un impegno!

ELIDE: trattenendolo Non può rimandare o arrivare più tardi?

ROBERTO: No, devo assolutamente arrivare in Via Frattini, al numero 9.

ELIDE: Non conosco la zona.

ROBERTO: Da qui è abbastanza facile arrivarci, perciò basta percorrere tutto Corso Giolitti, svoltare a destra alla rotonda, poi imboccare Via Ancona, perciò al secondo semaforo a sinistra e subito a destra, passare sotto la ferrovia e ci arriva esattamente davanti. Perciò si può parcheggiare lungo tutta le via e dopo le otto non serve nemmeno il "gratta e parcheggia";

FILIPPO: Perciò!

ROBERTO: Prego?!

FILIPPO: Volevo dire "però"!

ELIDE: Oh… bhe… per questa volta si fermi qui. Sarei onorata di sedere a tavola con il direttore di mio figlio. Ammiccante Per favore.

ROBERTO: Veramente…

FILIPPO: Spingendolo verso la porta Ma se proprio deve andare!

ROBERTO: ad Filippo Tenga giù le mani lei!

ELIDE: A Pierre, improvvisamente più affabile Su, non essere così inospitale, versa qualcosa da bere al tuo capo. Fagli assaggiare quel superamaro, a Roberto è una vera delizia. Ricorda molto la fredda Cornovaglia.

PIERRE: Che c'entra la Cornovaglia adesso?

ELIDE: A me la ricorda.

PIERRE: Dammi la giacca!

Anna facendo gli onori di casa versa da bere a Roberto, mentre questi si toglie la giacca e potrebbe avere la camicia dello stesso tessuto del vestito di Elide (oppure una camicia identica a quella di Filippo ma i presenti non lo sottolineano). 

Pierre prende la giacca e la borsa di Roberto e la appende ad un attaccapanni vicino all'ingresso. Mentre c'è la sequenza seguente di battute Roberto distratto da Elide e Anna prende per sbaglio, senza guardare, il bicchiere di Elide. Quindi lo annusa e chiude gli occhi per odorarne l'essenza e l'aroma.

PIERRE: piano ad Filippo Hai preso il pollo?

FILIPPO: Non ancora, mi si è spezzata un'unghia e ho dovuto fare la manicure.

PIERRE: E cosa aspetti ad andare?

FILIPPO: Stavo uscendo quando è arrivato quell'invasato del tuo capo…

PIERRE: Sbrigati adesso…

Filippo esce.

ROBERTO: ad Anna, staccando il bicchiere senza aver bevuto  Perciò lei è la moglie di Piero?

ANNA: No.

ROBERTO: Come scusi?

PIERRE: Non siamo ancora sposati!

ANNA: Conviviamo.

ROBERTO: Ma tu guarda che combinazione, chi l'avrebbe mai detto?

ELIDE: Avvicinandosi con fare provocante a Roberto Gradisce un'oliva?

Elide e Roberto si spostano di lato, quindi Elide toglie dalle mani di Roberto il bicchiere e lo rimette sul tavolo cercando di fargli mangiare un'oliva imboccandolo (Roberto è un po' imbarazzato ma nota che gli altri non lo stanno osservando quindi la ingoia senza masticarla) Poi fa per riprendere il bicchiere e bere ma Elide lo tampina cercando di fargli ingoiare un'altra oliva.

ANNA: a Pierre Perché tutti ti chiamano Piero?

PIERRE: Perché è il mio nome di battesimo.

ANNA: E cosa aspettavi a dirmelo?

PIERRE: Scusa, pensavo fosse chiaro…

ANNA: risentita No, non lo è!

ELIDE: Dal fondo scena Sono finite le olive!

PIERRE: Vado a prenderne delle altre! Esce verso la cucina

ROBERTO: gridando come chiedendo aiuto No, per carità!

Silenzio, tutti si bloccano e osservano Roberto

ROBERTO: ricomponendosi  … non serve che ti disturbi.

PIERRE: Nessun disturbo. Esce

Elide fa l'occhiolino a Roberto e si passa la lingua sulle labbra voluttuosamente.

Scena 13

ROBERTO: Ad Anna cercando di non farsi sentire da Elide  Perciò tu sei sposata. Perché non me l'hai detto?

ANNA: E a te che te ne importava?

ROBERTO: Me ne importava eccome.

ANNA: Tra di noi c'è sempre stato un rapporto esclusivamente  professionale.

ELIDE: intromettendosi a Roberto Ha frequentato anche lei la rettoscopia?

ROBERTO:  Cosa?! Assolutamente no, il suo compagno è un mio subalterno…

Si allontanano lasciando Elide alle prese con il suo bicchiere dal quale finalmente sorseggia il liquore.

ANNA: piano a Roberto Non lo sapevo, come vedi non mescolo mai lavoro e famiglia. Nota che Elide ha il bicchiere vuoto Finalmente! Gliene verso dell'altro?!

ELIDE: Più allegra Grazie, mi servo da sola!

ROBERTO: Tallonando Anna Mi sento in colpa…

ANNA: Non preoccuparti, Piero non sa nulla della mia professione.

ROBERTO: Non lo sa?! Ma come fai?

ANNA: Mettendo un dito sulle labbra di Roberto per farlo tacere Segreto…

ROBERTO: Io però un po' mi sento in colpa lo stesso… sto per silurare il tuo fidanzato! Perciò…

ANNA: Pier… Piero?! Perché…

ELIDE: portando via Roberto ad Anna Venga, mi parli un po' di lei… Deve essere emozionante fare il capo! Tutto quel potere in queste belle mani… e forti… e curate…

PIERRE: rientrando Ecco le olive!

ELIDE: Dai qua!

ANNA: prende da parte Roberto Spiegami cosa stavi per dirmi prima!

ROBERTO: Cosa?

ANNA: Che stai per silurare mio marito!

ROBERTO: Avremmo potuto parlarne stasera a cena…

ANNA: Ne stiamo parlando stasera a cena!

ROBERTO: Soli…

ELIDE: Riavvicinandosi con fare voluttuoso verso Roberto Ma cosa avete da continuare a confabulare voi?

ROBERTO: Cambiando velocemente discorso Perciò stavo dicendo alla signora che il loro vicino è un po' come dire… strano!

PIERRE: Fa il parrucchiere.

ROBERTO: Perciò tutto si spiega…

PIERRE: Cosa?

ROBERTO: Il fatto che sia perciò… come dire.. un finocchio!

ELIDE: E che c'è di strano in uno che fa il parrucchiere? Non vorrà dire che questo basta per far si che un uomo sia un po'… si tocca l'orecchio con il dito

ROBERTO: Perciò non mi dirà che non lo ha notato…

ELIDE: Veramente no…

PIERRE: E se lo fosse cosa ci sarebbe di strano?

ROBERTO: Io i culatoni non li sopporto! Mi fanno …ribrezzo. Ecco cosa mi fanno.

PIERRE: sottolineandolo Perciò!

ROBERTO: ad Anna Ritiro quello che ho detto, il tuo compagno è un po' stronzo e non mi sento più in colpa.

ANNA: Non le pare di essere un po' razzista?

ROBERTO: Per Piero?

ANNA: Per Filippo!

ELIDE: a Roberto lasciva Invece si vede subito che lei è un uomo virile, un vero macho…

ROBERTO: Non per vantarmi ma perciò frequento assiduamente una palestra per tenermi in forma. Avete presente quella di via Uberici? Per arrivarci bisogna fare un tratto di circonvallazione e uscire alla sei, perciò esattamente prima del distributore della Total con autolavaggio, dopo lo svincolo dritto fino al semaforo e poi avanti cinquanta metri; perciò imboccare il senso unico sulla destra; a metà via c'è la palestra con l'ingresso dal cortile.

PIERRE: Interessante…

ANNA: Però anche i veri machi a volte hanno delle perversioni nascoste…

ELIDE: Suvvia, non dica sciocchezze, il nostro direttore si vede subito che è un esempio di uomo celtico con tutte le carte in regola.

PIERRE: Mamma…

ANNA: Io conosco dei veri machi celtici che amano farsi frustare da ragazze inguainate in tutine di pelle aderentissime…

ELIDE: E dove l'ha sentita una simile fesseria?

ROBERTO: Perché non cambiamo discorso?

PIERRE: No…no… mi interessa… Vai avanti.

ROBERTO: sulle spine, ad Anna asciugandosi il sudore. Come può fare una simile affermazione?

ANNA: Lo so per certo!

ELIDE: Quello che sta dicendo lei è da pervertiti, non credo che nessuno dei presenti si abbasserebbe mai a una cosa del genere… E poi queste abitudini peccaminose sono tutta colpa della televisione, che fa vedere tutte queste schifezze… Tette e culi dappertutto, ormai anche al mattino come accendi la tivù te la sbattono in faccia!

PIERRE: Cosa?!

ROBERTO: La pubblicità!

ELIDE: Ormai priva di inibizioni No no, quale pubblicità, ti sbattono in faccia la patonza!

PIERRE: La patonza?! Mamma, ma come parli!

ANNA: Spesso le persone più insospettabili sono dei veri e propri "feticisti"… Lei che ne pensa…

ROBERTO: sta per soffocarsi con un'oliva; quindi subito a Pierre, cercando di cambiare discorso Hai passato una buona vacanza?

PIERRE: Discreta…

ROBERTO: Perciò da dove siete partiti?

PIERRE: Per dove?

ROBERTO: Dove siete andati?

ANNA: Ad Assisi e Loreto.

ROBERTO: Ma non avevi detto che perciò andavi ad Amsterdam?!

PIERRE e ANNA: No!

ROBERTO: Comunque anche arrivare ad Assisi e Loreto è abbastanza facile, perciò prendi la A14 da Bologna verso Ancona e a Cesena esci e poi percorri la E45 fino in Umbria… Perciò direzione Roma, per non sbagliare, e appena dopo Perugia perciò giri a sinistra.

PIERRE: Però, non ne sbagli una!   

ROBERTO: Certo che in vacanza senza la moglie perciò ti sarai rilassato…

ELIDE: Come in preda ad uno sprazzo di lucidità Come ha detto scusi?

ROBERTO: Che ho detto?

Scena 14

Torna Filippo con il pollo.

FILIPPO: Eccomi qua!

ELIDE: a Pierre quasi urlando, ma non del tutto lucida Vorresti dirmi che tu non sei andato in vacanza con tua moglie?

PIERRE: Lascia che ti parli dei pinguini…

ELIDE: Cosa me ne importa dei pinguini! Non cambiare discorso. Perché sei andato in vacanza senza tua moglie?

Anna mentre è in secondo piano prende un paio di CD dal borsello di Roberto. Poi però trovandoseli tra le mani, sorpresa come se si trovasse in mano qualcosa che scotta ma non ne ricorda la provenienza, uno lo lascia tra i cd musicali e l'altro lo infila sotto il divanetto.

FILIPPO: fa per entrare ma nota la discussione in atto Ooops. Scusate, ho dimenticato le birre! Fa per uscire.

PIERRE: a Filippo No, resta! Ad Elide Cosa ti fa pensare una cosa simile?

ELIDE: Il fatto che l'abbia detto lui!

ROBERTO: Io ho detto una cosa simile? No… intendevo dire sarebbe bello qualche volta perciò andare in vacanza senza la fidanzata eh?!

PIERRE: Ecco…

ROBERTO: che non sa come cavarsi d'impaccio … Perciò…

ELIDE: Che si rende conto di aver bevuto troppo Scusate, dov'è il bagno?!

PIERRE: È sempre di là!

Elide esce

PIERRE: Ad Anna Ha bevuto il sonnifero?

ANNA: Si.

PIERRE: E allora perché non crolla?

ANNA: Piano a Pierre E che ne so?! Si scosta, poi a voce alta per farsi sentire da Pierre e Roberto …Perciò se non ho capito male nei prossimi giorni ci saranno dei tagli al personale?

ROBERTO e PIERRE: Cosa?!

ANNA: Prima Roberto stava dicendo che è dispiaciuto per il fatto che in azienda ci saranno tagli al personale e sembra che anche il tuo ufficio a Pierre sia interessato dalla cosa.

PIERRE: a Roberto Che novità sarebbe questa? E cosa aspettavi a dirmelo?

ROBERTO: Ero passato da qui per questo…

Anna si versa da bere e si siede ad osservare la scena. Potrebbe rovistare nella borsetta di Elide, tirare fuori un CD rom osservarlo e poi rimetterlo dentro la borsa, tira fuori un rossetto, lo apre, lo osserva, poi stavolta lo rimette a posto, poi prende una trusse, la osserva, la soppesa e se la infila in borsa. Quindi estrae dalla borsa di Elide una vecchia foto tutta stropicciata. Espressione sorpresa. Si mette in borsa anche la foto.

FILIPPO: Bugiardo, lei cercava Melissa…

ROBERTO: Vuole stare zitto brutta checca pervertita?

FILIPPO: Ma come si permette scusi?!

ROBERTO: cercando di giustificarsi con Pierre Piero calmati, in realtà non c'è nulla di deciso, perciò ci sarà una selezione interna e chi non la supererà sarà messo in mobilità.

PIERRE: Che bastardo!

ROBERTO: Ma tu sei sempre preparato…

PIERRE: E quando si farà questa prova?

ROBERTO: Domani…

PIERRE: Domani?!

FILIPPO: Ah per… ciò!

PIERRE: Ma sei impazzito?! A chi è venuta questa idea brillante?

ROBERTO: Al direttore generale.

PIERRE: Figlini?

Roberto annuisce

FILIPPO: a denti stretti Brutto Figlini di pu… 

PIERRE: … tignano! Figlini è di Putignano, vicino a Pisa.

FILIPPO: Scusa Putignano non è in provincia di Bari?!

ROBERTO: Ce n'è uno anche vicino a Pisa, perciò per arrivarci bisogna prendere la A12, uscire a Pisa sud, fare un tratto della statale Aurelia, perciò la numero 1, in direzione di Pisa, all'altezza di San Giusto svoltare a destra perciò sempre dritto per tre chilometri…

FILIPPO: … E arriviamo a Putignano! Dove non conosciamo nessuno. "Perciò" che cazzo ci andiamo a fare?!

PIERRE: a Roberto Lascialo perdere, vai avanti…

ROBERTO: Perciò mi ha chiesto di preparare un test a quiz…

FILIPPO: Che testa da quiz!

PIERRE: Filly piantala!

Filippo offeso se ne va in cucina

PIERRE: cinico Non c'è pericolo che qualcuno scopra le domande ai test e le risposte in anticipo?

ROBERTO: No, ne ho fatto solo una copia su Cd e perciò, per sicurezza, la porto sempre con me…

PIERRE: a Filippo che è appena rientrato con tovaglia e piatti, e posate Dobbiamo subito escogitare un piano per prendere le domande…

FILIPPO: Ma che quiz ti salta in mente?!

PIERRE: Filly…

FILIPPO: E se ci scopre?!

PIERRE: Non ci scoprirà perché io lo terrò impegnato mentre tu gli prenderai il Pc dalla borsa.

FILIPPO: prepara la tavola Non potremo fare il contrario?

PIERRE: Vuoi tenerlo impegnato tu?!

FILIPPO: Squadra bene Roberto No… Non è il mio tipo…

PIERRE: Già, lui non è un negrone palestrato. Non è abbastanza Vincente per te!

FILIPPO: Ancora con questa storia? Ma sei proprio una gelosona!

PIERRE: Mi piacerebbe sapere cosa avete fatto voi due…

FILIPPO: Non lo saprai mai!

Scena 15

ELIDE: rientrando con una strana luce negli occhi Allora si mangia o no?! In questa casa mi sembra che si facciano troppi discorsi e pochi fatti! visibilmente su di giri, avvicinandosi a Roberto A me è venuto un certo appetito. Per cominciare propongo un brindisi!

ROBERTO: Via, ma non mi sembra il caso…

ELIDE: Insisto…

Durante il brindisi Elide versa l'aperitivo sul vestito di Anna

ELIDE: Oh che sbadata! Mi spiace molto cara…

ANNA: Puttana misera! Ma che cazzo fa?!

PIERRE: Anna!

ANNA: Ora dovrò andare a cambiarmi… si avvia verso la comune

ELIDE: senza cinismo, molto naturale Ma come, non va in camera sua a cambiarsi?

Pierre la prende sottobraccio e la riporta in proscenio

ANNA: L'hai visto?! L'ha fatto apposta! Mi ha versato l'aperitivo su questo modellino da 300 Euro! Io tua madre la ammazzo…

PIERRE: con un finto sorriso …Certo cara, dopo, ora devi andare in camera tua a cambiarti! Indicando che deve andare in camera di Pierre

ANNA: Ma che discorsi fai io qui non ho nemmeno uno straccio da mettermi…

PIERRE: piano ad Anna Manderemo Filly a prendere qualcosa. Tu aspetta di là…

ANNA: Non voglio che Filly rovisti tra le mie cose…

PIERRE: Non preoccuparti, andrà tutto bene…

ANNA: Non voglio… fa resistenza

PIERRE: la spinge Vai di là… e aspetta.

Chiude Anna in camera da letto, a chiave, sotto lo sguardo allibito dei presenti

PIERRE: A Filippo Corri a casa sua a prenderle qualcosa per cambiarsi…

FILIPPO: E cosa le porto?

PIERRE: Quello che ti pare! Sei tu l'esperto di moda qui!

FILIPPO: sbuffa uscendo Mai un attimo di tregua! Ma che serata, domani mi spunteranno certamente le zampe di gallina per lo stress…

PIERRE: Il soffritto! Esce in cucina

Scena 16

Elide e Roberto soli.

ELIDE: Finalmente ce li siamo tolti dai piedi… si avvicina a Roberto con passo sinuoso Noi due abbiamo un certo discorso in sospeso…

ROBERTO: Elide… per favore… non è il caso…

ELIDE: Avvinghiandosi a Roberto Chiamami ancora «Morgana»!

ROBERTO: Elide… di là c'è gente…

ELIDE: Ancora più eccitante…

ROBERTO: Ma tuo figlio… potrebbe rientrare…

ELIDE: fissando Roberto allusiva Lascia che rientri…

ROBERTO: Ma cosa vuoi da me?!

ELIDE:  Ti ricordi la Cornovaglia? Stonehenge… È stato uno dei fine settimana più entusiasmanti della mia vita… [variante: ti ricordi al "Trigallia", il festival celtico di Argenta, vicino a Ferrara] Tu e io, stretti insieme nel camper di Radio Celtica… fradici per la pioggia… a cantare, ti ricordi che romantico… Roberto… Sii ancora il mio Druido… Il mio cuore selvaggio! Fammi sentire che sei un vero condottiero, fammi sentire il tuo unicorno!

ROBERTO: L'unicorno?!

ELIDE: Tocca! Tocca qui, senti che anche sotto questo seno batte un vero cuore di valchiria!

Roberto subito è scandalizzato ma poi lascia fare, in secondo piano si vede passare Anna dietro la finestra che passa per raggiungere casa sua e osserva la scena

ANNA: La tardona! [come per dire: "ma tu guarda questa!"]

si sposta subito perché si accorge che Roberto l'ha vista.

ELIDE: a Roberto Che hai detto?!

ROBERTO: Lasciami!

Roberto cerca di precipitarsi verso la finestra allontanando Elide

ELIDE: Perché mi hai detto quella cosa?

Elide lo trattiene

ROBERTO: Non sono stato io… la finestra!

ELIDE: Le finestre non parlano. Di nuovo all'assalto Non sfuggirmi… Facciamolo come l'ultima volta.

ROBERTO: Ma che razza di idea!

ELIDE: Non dirmi che non ti piaceva, nelle foto che ci hanno scattato durante il rito della fertilità non si direbbe.

ROBERTO: Le foto?! Che foto? E dove le avresti viste tu le foto?

ELIDE: Ieri, a casa di Clara, te la ricordi Clara, quella con le tette bionde…

ROBERTO: Le tette bionde?!

ELIDE: Volevo dire le trecce… mi ha fatto una copia di tutte le foto su un Cd, ce l'ho con me nella borsetta.

ROBERTO: Nella borsetta?!

ELIDE: Si, ma ora trafiggimi ancora con la tua excalibur!

ROBERTO: Ma vuoi toglierti dai piedi?

Si libera e finalmente raggiunge la finestra

ROBERTO: guardando fuori È passato qualcuno fuori dalla finestra!

ELIDE: Ma che discorsi fai?! Siamo al terzo piano, chi vuoi che passi fuori sul cornicione? Batman?!

ROBERTO: E lasciami!

ELIDE: inseguendolo Si strapazzami, sii ancora più crudele con me… Mi piace quando fai il violento, fai di me la tua serva padana… Come un faraone egizio…

ROBERTO: Quelli avevano serve pagane, non padane…

ELIDE: Non importa, vieni qui e stringimi… stringimi tra le tue spire come il serpente piumato «Quetzacoatl»

ROBERTO: Che c'entra adesso «Quetzacoatl»?!!

ELIDE: Vieni qui serpentone mio…

ROBERTO: Ma cosa hai bevuto stasera?

ELIDE: Superamaro alle erbe selvatiche!

Elide torna subito alla carica cercando di afferrare Roberto che fugge per la scena, quindi lo placca, lui cade supino e lei gli si siede sopra. Proprio mentre sta cercando di strappare a Roberto un bacio appassionato entrano Filippo e Pierre.

Buio - fine primo tempo

Atto 2

Scena 1

Stessa scena e medesime posizioni precedenti. Filippo e Pierre rientrano contemporaneamente, uno dalla cucina e l'altro dalla comune.

PIERRE: Ma che sta succedendo qui?

ROBERTO: rialzandosi Mi era entrato un bruscolino in un occhio e perciò sua madre stava togliendolo.

FILIPPO: Faccia vedere… Sono un esperto di queste cose io…

ROBERTO: Giù le mani! So bene di cosa è esperto lei!

Roberto e Elide prendono posizioni distanti in scena, in secondo piano rispetto a Filippo e Pierre, Roberto ostenta indifferenza mentre Elide a distanza gli lancia baci, gli fa segno di graffiarlo ecc…

PIERRE: ad Filippo Hai portato qualcosa per Anna?

FILIPPO: Si ce l'ho qui mostra un rigonfiamento che ha sotto la camicia. Dovresti vedere cosa tiene Anna nell'armadio…

PIERRE: Poi me lo dirai, intanto portale i vestiti.

Filippo apre la porta (chiusa a chiave dall'esterno) e lancia un urlo.

PIERRE: Cosa c'è adesso??

FILIPPO: È scomparsa!

TUTTI: Chi?!

FILIPPO: Anna!

TUTTI: Anna?!

PIERRE: Ma non è possibile!

ROBERTO: L'avevo detto io che era passato qualcuno sul cornicione… Mentre dice questa battuta approfittando della distrazione generale si avvicina alla borsetta di Elide e le sfila il Cd rom .

FILIPPO: Quando?!

ROBERTO: Prima…

FILIPPO: No, quando l'hai detto?!

ROBERTO: Prima!

PIERRE: E adesso?! Che facciamo?

ELIDE: come se non fosse successo nulla Ceniamo! Se non si presenta puntuale significa che mangerà freddo. A casa mia siamo sempre stati fiscali su questo punto.

PIERRE: Mamma…

ELIDE: Severa Sta dritto con le spalle tu!

PIERRE: Dobbiamo chiamare la polizia.

Roberto si versa ancora da bere.

FILIPPO: La polizia?! E farla venire qui?!

PIERRE: Dove altrimenti?

FILIPPO: a Pierre Dimentichi quello che ho nascosto nel cassetto…

PIERRE: Tu e il tuo maledetto vizio!

Pierre siede per telefonare e si accorge di essere seduto su qualcosa di rigido, estrae un Cd da sotto il divanetto.

PIERRE: a Filippo Tu e il tuo vizio di lasciare sempre i cd rom in giro.

FILIPPO: prendendoglielo dalle mani Quante storie!Dammi qua. Lo mette nel cassetto. Ecco, tutto a posto, hai visto?

Pierre sta per ribattere quando suonano alla porta

PIERRE: guardando Filippo Chi può essere ancora?

ROBERTO: La polizia?!

ELIDE: E chi l'ha chiamata la polizia?

FILIPPO: Non ne ho idea.

PIERRE: Apri!

FILIPPO: piano a Pierre Eh no mio caro stasera sei tu il padrone di casa. E poi io sono stufo di correre dentro e fuori, fuori e dentro, andare e venire senza un minimo di respiro…

PIERRE:  ironico a Filippo Ti farò uno zabaglione!

Scena 2

Pierre apre la porta e si trova davanti Anna, cambiata d'abito. Sempre con la parrucca in testa, ma potrebbe averla indossata male. Quindi Filippo cerca di farle dei segnali per farle capire che deve sistemare la parrucca. Dopo un po' Anna comprende e se la sistema meglio in testa.

PIERRE: Anna!

ANNA: Non mi fai entrare?!

PIERRE: Ma si può sapere dove ti eri cacciata?

ANNA: con assoluta nonchalanche Avevo bisogno di prendere una boccata d'aria e sono uscita. Porta via il bicchiere dalle mani di Roberto e beve.

ELIDE: Dalla finestra?

ANNA: Che c'è di male, lei non è mai uscita dalla finestra per prendere una boccata d'aria?

ELIDE: Si… ma non abito al terzo piano!

ROBERTO: Io non mi sento molto bene… dov'è il bagno?

FILIPPO: Di là, prende la settima piastrella a destra, poi gira attorno alla colonna, "perciò" percorre tutto il corridoio, quindi ancora a sinistra, al gradino alzi la gamba per dieci centimetri, poi faccia due passi, all'interruttore svolti a destra e "perciò" è arrivato.

Roberto guarda Filippo come se volesse fulminarlo ma esegue l'ordine in modo impeccabile ed esce verso la porta del bagno. Spostandosi tiene le spalle appoggiate alla parete per paura di Filippo che gli si avvicina con fare provocatorio costringendo Roberto ad accelerare l'uscita.

FILIPPO: Non si può dire che non sia un tipo preciso…

ELIDE: Possiamo metterci a tavola adesso? A me è da un po' che è venuto un certo languorino.

ANNA: a denti stretti So bene che tipo di languorino è venuto alla signora.

ELIDE: Cosa vorrebbe insinuare?

ANNA: Questa casa è piena di spifferi, soprattutto se si lascia la finestra aperta…

ELIDE: La finestra?! Ah… Ho afferrato il concetto!

ANNA: Si chiama concetto adesso?!

PIERRE: Aspettiamo che torni Roberto e poi sediamo a tavola.

ELIDE: sedendosi per prima Macché aspettare, ormai abbiamo aspettato fin troppo! A tavola!

PIERRE: a Filippo Adesso…

FILIPPO: Adesso cosa?

PIERRE: indica la borsa di Roberto Il computer…

FILIPPO: Ah… già!

Senza farsi vedere da Elide Filippo trafuga la borsa con il Pc di Roberto e fa per uscire

ELIDE: Ma dove va adesso?

FILIPPO: Scusate, ho dimenticato lo spumante in freezer. Faccio in un attimo! Esce portandosi via la borsa di Roberto

Scena 3

Elide Anna e Pierre;

ELIDE: Noi tre dobbiamo fare un bel discorsetto…

Improvvisamente dalla cucina arriva odore di bruciato.

PIERRE: Mio dio! Il forno! Corre in cucina

ELIDE: ad Anna in tono di rimprovero Volevo ben dire che era Piero che cucinava… Poveri uomini…

ANNA: piccata Ci spartiamo i compiti se è per questo!

ELIDE: sarcastica Tu non fai nemmeno le pulizie, spero che almeno a letto te la cavi bene…

ANNA: Come una professionista! Ma a quanto ho intravisto, a lei non devo insegnare nulla…

ELIDE: Però mio figlio non lo vedo proprio strapazzato d'amore…

ANNA: Si alimenta bene…

ELIDE: Non per merito tuo comunque!

ANNA: Non gli faccio mancare nulla! E soprattutto non lo metto in ridicolo davanti agli altri.

ELIDE: Cosa vorresti insinuare?

ANNA: Mi ha capito benissimo.

ELIDE: Non proprio, cerchi di essere più chiara…

ANNA: Lei è una vipera…

ELIDE: E tu una gatta morta…

ANNA: Vacca!

ELIDE: Cosa?! Prova a ripetere se hai il coraggio!

ANNA: Vacca! Vacca! Vacca!

ELIDE: Alzandosi di scatto Basta! Me ne vado! Non sono mai stata tanto offesa in vita mia.

ANNA: Era ora che si togliesse dalle palle!

Elide prende la borsa, si avvicina alla porta quindi apre la borsetta, nota che manca il Cd (con le foto del raduno) e la trusse. Si ferma, si guarda attorno cercando qualcosa, quindi depone la borsetta e torna a sedersi con la massima naturalezza.

ELIDE: Calmissima come se non fosse successo nulla Stavamo dicendo?

Anna sta per replicare proprio mentre rientra Pierre sudato e sporco di fuliggine quindi si zittisce

PIERRE: State chiacchierando come buone amiche finalmente?

ELIDE e ANNA: con un sorriso falso Come due amiche del cuore!

ANNA: forte e falsamente preoccupata a Pierre Si è bruciato tutto?!

PIERRE: disperato No… si è bruciato il pollo!

ANNA: Come?! Si è bruciato il pollo?!

PIERRE: Filly lo ha messo in forno e non mi ha avvisato.

ELIDE: Ma come, avete fatto il pollo?! Ma se Piero è vegetariano, per via della mucca pazza…

PIERRE: scandendo bene le sillabe, a Elide Non dire niente! Prende il telefonino e compone velocemente il numero.

ANNA: Che fai?

PIERRE: Va bene per tutti cucina cinese?

ELIDE: Rassegnata Se la casa non offre niente di meglio.

PIERRE: Pronto? Volevo ordinare involtini primavera, ravioli al vapore, tofu e verdure fritte per cinque grazie… piano al telefono Non è un messaggio in codice idiota! No, non codice idiota, in codice, idiota. È una richiesta reale! Come la password? E come faccio a farmela dare? Che tipo di domande?! Hai provato con "perciò"?! Non funziona?! … Ma da quando in qua per  sottolinea chiaramente ordinare cibo cinese serve la password? La password te la do dopo sulla fronte! Ora sbrigati! Vede che Anna e Elide lo stanno guardando male e subito si calma e cambia atteggiamento … la passuold? Celto, celto, quando alliva il dilemo… il dilemo la passuold che salà… "Ciò ciò san"! Feng shui a lei. Alle donne Per essere sicuro di non sbagliare casa ha voluto che gli dessi una specie di parola d'ordine, altrimenti non mi lascia la cena… Sti cinesi!

ELIDE: Come fa a portarti la cena se non gli hai nemmeno dato ne nome ne indirizzo?

ANNA: Già, come farà?

PIERRE: sbrigativo Clienti abituali…

ELIDE: E dai clienti abituali vuole la password?

PIERRE: Per… cerca la risposta, la trova  …essere sicuri che siamo i veri clienti abituali e non altri…

ELIDE: In questo stesso stabile? Quanti clienti abituali avranno in tutta la città?

PIERRE: Mamma non mi interessa! Quanti clienti abituali ha un take away cinese!

ELIDE: Non alzare la voce con me sai?! E raddrizza le spalle!

PIERRE: Senti mamma è ora che ti parli dei pinguini!

ELIDE: Uffa! Da quando ti sei messo a fare l'etologo? E sentiamo cosa avrebbero di particolare i pinguini?

PIERRE: Sono animali molto evoluti.

ELIDE: Si, lo so, ho sentito dire che nella coppia è il maschio che cova… aspetta, ho capito. Quasi scandalizzata Volete dirmi che voi volete fare come i pinguini? Che tu starai a casa a fare il mammo mentre lei va a lavorare in rettoscopia?!

Scena 4

Torna Roberto dal bagno.

ROBERTO: Rientrando annusa l'aria Cosa si è bruciato?

ELIDE: a Roberto, indicando il figlio Questo imbranato ha fatto bruciare la cena… d'altra parte se gli tocca fare anche la massaia…

ANNA: a Pierre Tua madre ha un buon dentista?

PIERRE: Perché?

ANNA: Perché se insiste su questo tono le spacco i denti!

PIERRE: ignorando Anna, a Roberto Comunque non ti preoccupare abbiamo ordinato la cena ad un take away cinese qui vicino.

ROBERTO: Quello in Via Solferino? Perciò per arrivare qui il fattorino dovrà attraversare tutta piazza Bartoli, svoltare a destra in via dei Mille, costeggiare il canale industriale, poi arrivare alla rotonda dei Caduti, e quindi percorrere Corso Garibaldi fino al semaforo di Via Teulada…Lì ci sono i lavori in corso. Perciò arriverà tutto freddo.

PIERRE: Non è quello di Via Solferino.

ROBERTO: Perciò è quello di Corso Francia?

PIERRE: Nemmeno!

ROBERTO: Di Via Marsala?

PIERRE: Neanche!

ROBERTO: Di…

PIERRE: No! È uno nuovo!

ROBERTO: Sulla circonvallazione?

ELIDE: Sulla circonvallazione ci sono solo le puttane!

ROBERTO: Perciò…

Anna con un'occhiata incenerisce Roberto

PIERRE: Basta! Perciò basta!

ROBERTO: D'accordo non ti agitare… perciò invece volevo chiederti una cosa riguardo a un oggetto che ho visto nel vostro bagno… L'ho osservato attentamente.

PIERRE: Ecco perché non tornavi più, pensavo fossi caduto nel vater!

Anna intanto ha aperto il cassetto e preso il sacchetto con "l'erba" quindi ne prende una manciata e la accende nel posacenere.

PIERRE: Ad Anna, ignorando la domanda di Roberto  Ma che stai facendo?

ANNA: Cercavo qualcosa da bruciare per confondere l'aria… Questo put pourrì di fiori secchi dovrebbe andare bene.

PIERRE: Quelli non sono fiori secchi…

ANNA: Vabbè, se è incenso fa lo stesso, darà un tocco più orientale.

Nella stanza si diffonde un fumo che annebbia un po' le menti.

PIERRE: Non è incenso…

ELIDE: Però ha un odore intenso… inspira

ROBERTO: rapito E… un fumo denso… inspira profondamente.

Scena 5

Suonano alla porta.

PIERRE: Chi è?!

FILIPPO: da fuori Passuold plego!

PIERRE: Cosa?! Apre la porta

Entra Filippo vestito da cinese con un sacchetto di "chinese take away" in mano.

PIERRE: La cena, finalmente!

FILIPPO: Mi deve dale la passuold!

PIERRE: Filly?! Ma come ti sei conciato?!

FILIPPO: Niente passuold, niente domande!

PIERRE: Non fare il cretino! Come sarebbe niente domande?

ELIDE: Piero, non metterti a offendere la gente, la password è «Cio Cio San», non ricordi?

FILIPPO: Siete celti?

ELIDE e ROBERTO: all'unisono Celtissimi!

FILIPPO: Allola va bene.

ROBERTO: Però scusate, non capisco questa faccenda, a cosa serve la password?

ANNA: Quella per farsi lasciare gli involtini primavera e i ravioli al vapore.

ROBERTO: Perciò per gli involtini primavera e ravioli al vapore ci vuole la password?

ANNA: Pare di si…

ROBERTO: Questi cinesi sono veramente degli equilibristi!

ELIDE: Cosa intende dire.

ROBERTO: Che cominciano a starmi sul cazzo… Perciò sono un po' come il vostro vicino, solo che a lui probabilmente piace.

ANNA: Cosa?!

ROBERTO: Stare sul cazzo.

FILIPPO: Che gli involtini ti lestino sullo stomaco!

ROBERTO: Che hai detto?

FILIPPO: Buon augulio pel cena. Involtini di tlavelso si digeliscono meglio!

ROBERTO: a Anna e Elide Ma il pisciacontrovento mi sta prendendo per il culo?

FILIPPO: E non è diveltente?

ROBERTO: Cosa!

FILIPPO: Che io ti toccale culo?

ROBERTO: Ma come ti permetti?

FILIPPO: Dile velità. Tu piacele che io toccale te culo!

Roberto si altera

PIERRE: a Roberto cercando di cambiare discorso Fa finta che sia un gioco, tu che password avresti dato?

ROBERTO: Perciò…

FILIPPO: Non funzionale!

ROBERTO: Che ha detto?

PIERRE: Ne vuole una diversa.

ROBERTO: Toglietemelo dai piedi!

PIERRE: Ma si, tanto per ridere… Tu che password avresti dato?

ROBERTO: La prima che mi viene in mente è: Excalibur!

ELIDE: si alza in piedi e si porta una mano al cuore Amen!

Pierre fa segno a Filippo di provare con quella

ROBERTO: avvicinandosi a Filippo In che via si trova il suo take away?

FILIPPO: Via Pelciò!

Roberto si sta alterando per il nervoso

ROBERTO: Ehi, ma chi si crede di essere?!

PIERRE: allontana Roberto e spinge Filippo verso la porta allungandogli una banconota Tenga… e grazie per il disturbo.

FILIPPO: Piano a Pierre Cosa state bruciando?

PIERRE: Niente… si è bruciato il pollo, te l'ho detto…

FILIPPO: Ma… quest'odore… si accorge della sua "erba" che brucia. Grida Oh mio dio!

Tutti lo guardano, Pierre gli indica che è vestito da Cinese

FILIPPO: Correggendosi subito Pel Confucio! Mao tse tung, Hong Kong! Macao!

ANNA: Che c'è?!

PIERRE: Nulla, si è accorto che ha dimenticato di portare la salsa di soja. Ma non importa, facciamo senza grazie…

Spinge Filippo verso la porta

FILIPPO: Non posso andale… Non posso, questo plofumo mi licolda la mia tella lontana…

PIERRE: Tu non vieni dalla Giamaica! Fuori.

FILIPPO: Lei è senza cuole!

Filippo esce. Pierre chiude la porta.

FILIPPO: Da Fuori La plego, mi faccia lestale!!! La plegoooo!

ELIDE: Forse non gli hai dato la mancia che si aspettava.

PIERRE: Pure la mancia! Prende alcune monete dal portafogli quindi apre la porta e le mette in mano a Filippo E ora sparisci! Chiude sonoramente la porta

Scena 6

PIERRE: Bene, Ora tutti a tavola!

I quattro si siedono e iniziano a mangiare. Elide più avidamente degli altri.

ROBERTO: Avete fatto caso che il cinese somigliava in modo impressionante al culatone che vive sul vostro stesso pianerottolo? A proposito quello dov'è finito?!

ANNA: Era andato a prendere lo spumante che aveva lasciato in frigo.

ELIDE: Non è più tornato. Che si sia sentito male?

ROBERTO: Gli avranno fatto male le emorroidi.

PIERRE: Prego?

ROBERTO: Le emorroidi, si infiammano facilmente usando spesso il…

ELIDE: Grazie, abbiamo capito.

ANNA: Com'è che lei è così informato?

Squilla il telefonino di Pierre

PIERRE: si sposta per non far sentire la conversazione Si pronto? Ah sei tu? Allora hai fatto? Come non funziona… Riprova, ci deve essere il modo… No che non torni…Nemmeno se ti travesti da Batman... Resti lì finché non hai trovato il file. Va bene. Farò in modo che non si bruci tutto. D'accordo, adesso vedo di trovare quella giusta. Quindi si risiede e si rivolge a Roberto Non ti ho mai chiesto dove sei nato.

ELIDE: Cosa c'entra questo con il problema del vostro vicino?!

PIERRE: Semplice curiosità.

ROBERTO: Sono nato a tra Bassano e Marostica, precisamente a  Rossano Veneto,  perciò per arrivarci devi prendere la Valdastico e uscire a Dueville, poi proseguire per…

PIERRE: Grazie… grazie, ho capito e quando esattamente?

ROBERTO: Il quindici gennaio del sessantuno.

ANNA: Capricorno!

ROBERTO: Qui se c'è un capricorno non sono certamente io!

ANNA: Il segno zodiacale…

PIERRE: Il segno zodiacale?! Ma certo!

telefona a Filippo

PIERRE: lontano dal tavolo Capricorno! Lascia perdere l'arsenale di Anna. No, non si è ancora consumata tutta! Dai, muoviti! Noi stiamo già mangiando. Torna verso il tavolo

ELIDE: a Pierre Certo che sei proprio scortese. Non potresti spegnere quel telefonino almeno finché ceniamo?

PIERRE: Si mamma. Spegne il telefono.

ELIDE: Ad Anna, più affabile Questo profumo è davvero speciale. Che essenza è?!

ANNA: Non saprei; è un pot purrì di erbe aromatiche che ha portato a casa Pie..ro.

ELIDE: a Pierre Cos'è?

PIERRE: minimizza Erba.

ELIDE: Che tipo di erba?

PIERRE: Erba… vegetale.

ELIDE: Comunque fa un effetto strano. Mi ricorda molto certi raduni che ho frequentato da giovane…

PIERRE: Tu da giovane frequentavi i raduni? Che tipo di raduni?

ELIDE: Raduni… Di gente…

ANNA: A proposito, le volevo chiedere se lei è mai stata all'isola di Whigt.

ELIDE: Certo che ci sono stata. E mi sono divertita un casino anche.

PIERRE: Mamma!

ELIDE: Caro mio, quelli si erano bei tempi. Non avevo ancora conosciuto tuo padre allora e mi godevo veramente la vita. Ricordo che lì ho conosciuto un bel ragazzone.

ANNA: Sergio.

ELIDE: Si, Sergio. Perplessa Un momento. Tu come lo sai?

ROBERTO: Anna conosce un sacco di uomini.

ELIDE: A Roberto A proposito. Hai preso tu il Cd dalla mia borsetta?

ROBERTO: Sulle spine No.

ELIDE: a Roberto E mi è sparita anche una trusse…

ROBERTO: Perché dovrei averla presa io?!

ELIDE: Perché no?! Gli strizza l'occhiolino addentando un boccone.

PIERRE: Prendendo da parte Anna Senti, adesso vuoi dirmi cosa hai messo nel bicchiere di mia madre?

ANNA: E che ne so. Si alza e si avvia verso il bagno

PIERRE: Seguendola fuori scena Devi dirmelo!

Scena 7

Elide, Roberto poi Filippo travestito

ELIDE: Non sono carini? Proprio due bei piccioncini. A Roberto E noi potremmo fare altrettanto. Dopo che mi avrai restituito le foto.

ROBERTO: Senti Elide, è meglio che le tenga io.

ELIDE: Avvicinandosi sorniona No no no… Potrebbe fare il solletico a Roberto che cade a terra trascinando Elide con lui.

Mentre si rotolano e ridono compare alla finestra Filippo vestito in tutina attillata nera.

ELIDE e ROBERTO: Come davanti a una visione Batman!

FILIPPO: Batman un par di palle!

ELIDE: Si, sei Batman. Avvinghiandosi alle caviglie di Filippo Batman, ti prego, vendicami! Mi ha rubato delle foto importantissime e non vuole ridarmele.

FILIPPO: Lasciami donna.

ELIDE: No, Batman, devi ascoltarmi!

FILIPPO: Io non posso essere Batman, voglio troppo bene ai pinguini. Sono animali superiori.

ROBERTO: Ma allora chi cazzo sei?!

FILIPPO: Sono… Diabolik!

ELIDE e ROBERTO: Diabolik?!

ELIDE: Diabolik, fai di me la tua Eva Kant!

FILIPPO: Volete smetterla?! Così mi fate solo perdere tempo.

ROBERTO: Perciò… perciò… se tu sei Diabolik… perciò sei venuto qui per rubare qualcosa di prezioso…

FILIPPO: Ma che cavolo dici?!

ELIDE: Eh si, tutti sanno che Diabolik è un ladro, suadente un ladro molto sexy però…

FILIPPO: Ma quale ladro e ladro! E va bene! Sono Batman!

ELIDE e ROBERTO: disorientati Batman?!

ELIDE: e… i come fai con i pinguini?!

FILIPPO: Se rompono le palle li sbatto allo zoo!

ELIDE: Che carattere! … Allora se sei Batman, devi farmi un favore…

FILIPPO: Cosa vuoi da me?!

ELIDE: Voglio che lui mi ridia le mie foto. E la trusse che mi aveva regalato al raduno Celtico! A Roberto Perché te la sei ripresa?!

FILIPPO: a Elide Lascia parlare me. a Roberto Dammi il CD che dice. E anche l'altra roba.

ROBERTO: Della trusse non so niente, il CD l'ho nascosto nella mia borsa. Fa per prenderla Non c'è più, mi è stato rubato il computer!

FILIPPO: con enfasi, illuminato da un'idea brillante Ecco un compito per Batman! Ma per recuperarlo ed essere certo che quando lo troverò sia il tuo ho bisogno della password.

ROBERTO: Che password?

FILIPPO: Quella per accedere ai programmi.

ROBERTO: Ma non sei in grado di trovarla da solo?

FILIPPO: Sono Batman, mica il mago Oronzo! Allora?!

ROBERTO: Piano a Filippo, quasi masticando la parola Monciccì…

FILIPPO: Come?!

ROBERTO: Ripete come sopra Monciccì…

FILIPPO: Non capisco!

ROBERTO: forte Monciccì…

FILIPPO: Che razza di password è?

ROBERTO: Una password!

FILIPPO: Da finocchi!

ROBERTO: No, non dire che è da finocchi, da finocchi no! implorante Prometto che se ritrovi il mio pc la cambio subito.

FILIPPO: Certo… Allora vado. Lo recupero e torno! 

ELIDE: Enfatica Non dimenticare le mie foto e la trusse!

FILIPPO: Idem Non le dimenticherò!

Fa per uscire dalla porta.

Elide lo blocca e gli indica la finestra.

FILIPPO: La finestra?!

Elide e Roberto gli fanno di si con la testa

FILIPPO: Eh già. Sono Batman. Esce dalla finestra Il vendicatore mascherato! Ma prima di andarmene mi prendo questo si prende il pout purrì di erba che sta bruciando e quindi esce.

ELIDE: Guardando Roberto Ma era veramente Batman o Diabolik?

ELIDE e ROBERTO: rapiti Era Zorro!

ROBERTO: La cosa che conta è che aveva fascino.

ELIDE: tornando alla carica Dove eravamo rimasti?!

ROBERTO: No, ti prego. Ora sono anche senza il mio computer.

ELIDE: Dimmi dove hai nascosto la trusse! Gli si avventa contro

In quel momento rientrano Pierre e Anna

Scena 8

PIERRE: Mamma!

ANNA: Ancora?!

PIERRE: Che stai facendo?!

ELIDE: Non si vede? Sto cercando di consolare il tuo capo!

ANNA: Ah… mi pareva!

PIERRE: E Perché ha bisogno di essere consolato?

ROBERTO: È sparito il mio computer.

PIERRE: Fingendo di cadere dalle nuvole. Noooo! E chi mai può essere stato?

ROBERTO: Non importa, tanto ora me lo recupererà Batman!

ANNA e PIERRE: Batman?!

ELIDE: Certo, Batman. È appena uscito da quella finestra…

PIERRE: Sporgendosi dalla finestra. Ehi, lo vedo, ci sono anche Zagor e Mister No. E dal cielo è in arrivo Super Pippo con un carico di noccioline…

ELIDE: Piero non sei divertente.

PIERRE: Eh già , io non ho visto Batman entrare dalla finestra.

ELIDE: Ah! A Roberto Prova a dirglielo tu che sei il suo capo.

ROBERTO: Era tutto nero, con una tutina attillata di pelle, e a dirla tutta aveva un aspetto vagamente familiare…

ANNA: a Roberto ed Elide Sicuri di sentirvi bene?!

ELIDE: Di nuovo verso Roberto Mai sentita meglio.

ROBERTO: Fuggendo Tenetela! È una ninfomane!

PIERRE: Mamma! Piantala!

ELIDE: a Pierre E quanto sei bigotto!

PIERRE: Cosa?! Adesso sarei io il bigotto?

ELIDE: Almeno io tutte le volte che posso lo faccio…

PIERRE: E non ti ho nemmeno finito il discorso dei pinguini… Realizzando quello che ha detto Elide Vorresti dire che hai messo le corna a papà?!

ELIDE: Quello non è mai stato un vero uomo… e nemmeno tu a quanto vedo… Tieni le spalle dritte!

PIERRE: Altro che bruscolino in un occhio! Tu te la fai con gli impiegati rampanti!

ELIDE: Almeno hanno qualcosa a cui aggrapparsi!

PIERRE: Pervertita!

ELIDE: Stai dritto…

ROBERTO: Si vede che è un vizio, lo dice sempre anche a me…

ELIDE: Non lo dico a te…

ROBERTO: E a chi lo dicevi allora?

ELIDE: Non a chi, a cosa…

PIERRE: Finalmente ho capito cosa sei! Sei un'incantatrice di serpenti!

ROBERTO: Vorresti insinuare che io sono un serpente? Tu allora sei un volgare ladro.

PIERRE: Ma che discorsi fai?

Roberto torna in bagno ed esce portando in mano un oggetto [manufatto tribale]

ROBERTO:  Qui non solo mi è sparito il computer, ma mi vuoi spiegare dove hai preso questo? Tiene in mano un oggetto assurdo e orribile

PIERRE: Perché non lo chiedi a Batman?!

ROBERTO: Serio Quando tornerà se la tua risposta non sarà esauriente glielo chiederemo. Allora?!

PIERRE: Me lo ha regalato Anna per Natale.

ELIDE: Che schifo!

PIERRE: Mamma!

ELIDE: Ma che razza di regalo è?! Ai miei tempi per Natale si facevano regali più utili… Che so, un rasoio, maglione, dei guanti… un profumo, e non un… un… che cos'è questo?!

ROBERTO: È arte tribale.

ELIDE: Lo vedo anch'io che ha tre palle, ma cosa rappresenta?

ROBERTO: Perciò simboleggia la fertilità…

ELIDE: Ah, fertilità, e io che credevo fosse una malformazione congenita…

PIERRE: Per essere un dirigente stronzo sei uno che sa riconoscere gli oggetti d'arte.

ROBERTO: Per forza, è mio.

PIERRE: Come tuo?

ROBERTO: L'ho comprato da un antiquario a Cittadella, vicino alla stazione.

TUTTI: Oh no…

ROBERTO: Si! Il negozio che si trova esattamente in Via delle Grazie. Perciò per arrivarci, provenendo dalla Via Postumia si entra in città e al semaforo si percorre la circonvallazione interna verso la stazione… Perciò se invece si arriva da Padova…

PIERRE: Pure le varianti alternative adesso!

ELIDE: E come ci è finito nel bagno di mio figlio? 

ROBERTO: Sicuramente me lo ha rubato!

PIERRE: Io non ho rubato un bel nulla! Me lo ha regalato Anna.

ROBERTO: ad Anna E tu come lo hai avuto?

ANNA: l'ho comprato da un extracomunitario in Via Mazzini.

ROBERTO: Quale Via Mazzini? Quella di Verona, di Vicenza, di Padova?!

ANNA: esasperata Una via Mazzini!

ELIDE: Un ricettatore sicuramente!

ANNA: Già, noi siamo tutta gente per bene.

ROBERTO: Perciò non capisco ancora come possa essere uscito dal mio ufficio.

PIERRE: Sicuramente ha percorso il corridoio fino all'atrio, è passato davanti al centralino, poi ha girato a destra e si è trovato nel pianerottolo, di lì ha preso l'ascensore. È sceso al pianterreno e passando davanti alla recepcion ha guadagnato l'uscita, oppure ha preso la scala antincendio ed è sceso nel cortile del parcheggio dove lo aspettava un complice… forse un esponente del PLNG.

ANNA: E che roba è?!

PIERRE: Il Partito Liberazione Nanetti da Giardino, Roberto a casa ne ha una collezione!

Roberto non gradisce la battuta

ELIDE: Potrebbe essere stato qualcun altro dei presenti.

PIERRE: Che vuoi dire mamma?!

ELIDE: a Pierre In fondo che ne sai tu di cosa fa tua moglie quando non ci sei? Qui spariscono troppe cose!

Scena 9

ANNA: Cosa?! Vorrebbe insinuare che io sarei entrata nell'ufficio di Roberto? Ma vuole scherzare? E in quale veste scusi?!

ROBERTO: sulle spine Eh già… in quale veste?!

PIERRE: Di tutte le cose che ho sentito questa sera questa è la più assurda.

ELIDE: ad Anna piano, sarcastica Non so come tu sia riuscita ad abbindolare in questo modo mio figlio ma me non mi incanti… Ho capito che tipo sei. A Pierre E tu ricordati della Pia Opera del Prodotto Interno Lordo… E tu dovrai mantenere la moglie, altro che pinguino!

Si rimette a tavola.

ELIDE: Che razza di cena. E a Pierre e che razza di moglie. Non sa cucinare, non fa le pulizie, scommetto che non è nemmeno brava a letto.

PIERRE e ROBERTO: Con diversa intenzione Eh no!

PIERRE: a Roberto E tu che ne sai scusa?!

ROBERTO: Volevo dire… che… si vede che è una che ci sa fare… perciò

ANNA: a Roberto Grazie…

ELIDE: a Pierre Hai visto?! Hai sposato una ninfomane!

PIERRE: Mamma, non ti permetto!

ANNA: Comunque visto che siamo in vena di rivelazioni io so molte cose su quel Sergio che lei ha conosciuto a Wight! Mostra la foto che ha preso dalla borsetta di Elide Questo Sergio!

ELIDE: Hai frugato nella mia borsetta?! Come ti sei permessa? Ridammela subito!

ANNA: Prima voglio sapere che ci fa nella sua borsetta una foto di mio padre!

TUTTI: Eh?!

Scena 10

Suonano alla porta. È Filippo vestito da "Drag queen" che fa il suo ingresso trionfale in casa.

PIERRE: Filippo!

FILIPPO: Buonasera a tutti!

ELIDE: Oh mio dio! E questo chi è?! sviene

PIERRE: Ma cosa ti sei messo?

FILIPPO: Ti piace, l'ho trovato nell'armadio di Anna…

ROBERTO: Il frocione! Si salvi chi può… i dirigenti del personale prima! Si mette con le spalle al muro.

FILIPPO: Senti "monciccì", tu "frocione" non lo dici a nessuno, va bene?!

ROBERTO: Non capisco di cosa stia parlando!

PIERRE: Ma si può sapere cosa ti è saltato in mente?

FILIPPO: indica Anna Ti ho detto che lei ha un arsenale da far invidia!

ANNA: Chi ti ha dato il permesso?! Vai subito a toglierti quel vestito!

FILIPPO: Perché?!

ANNA: incazzata Perché di si!

ROBERTO: Non potevi tornare in un momento peggiore.

FILIPPO: Mai che vi vada bene niente! Siete proprio dei begli amici!

PIERRE: Dai su, non state lì impalati, indicando Elide portiamola di là.

Scena 11

Portano in camera Elide priva di sensi e Roberto si offre di restare con lei ad assisterla.

FILIPPO: Ero tornato per dirti che sono riuscito ad entrare nel computer di Roberto.

PIERRE: E non potevi venire a dirmelo conciato in un modo diverso?

FILIPPO: Volevo fare un ingresso teatrale!

PIERRE: Perché?!

FILIPPO: Così, perché mi andava.

ANNA: Comunque adesso vai subito a togliertelo.

FILIPPO: Com'è che hai un guardaroba così ben assortito?

ANNA: Fatti miei scusa, e poi chi ti ha autorizzato a frugare tra le mie robe?

FILIPPO: Prima, quando sono andato a prenderti quel bel vestitino non ho potuto fare a meno di sbirciare…

PIERRE: Volete smetterla?! A Filippo Allora cos'hai scoperto?

FILIPPO: Nulla, nel computer non c'è nulla che riguardi quel concorso. E nemmeno tra i cd, però ho visto qualcosa di molto interessante, non volete sapere di cosa si tratta?…

PIERRE: No! come tra se Se domani non supero quello stramaledettissimo test perderò sicuramente il posto di lavoro…

ANNA: Ci tieni così tanto?

PIERRE: Si…

ANNA: Adesso sistemerò le cose definitivamente. Voi andate a casa mia, a Filippo tu ti togli quel vestito e ti rivesti decentemente e tornate solo quando vi chiamo. So ben io come farmi dare quel questionario da Roberto.

 

PIERRE: Davvero?! Come farai?

ANNA: Sono affari miei, voi lasciatemi fare.

PIERRE: Ma Roberto è inattaccabile!

ANNA: Non esserne così sicuro, in fondo ogni creditore è a sua volta debitore, ogni cacciatore è al tempo stesso preda, ogni aguzzino è vittima, tutta la vita è un continuo gioco delle parti che prevede dei cambiamenti repentini di ruolo. E in questo ciascuno ha un punto debole, come Achille e quello di Roberto so bene come trovarlo. Voi andatevene, al resto ci penso io.

Filippo e Pierre tirano un sospiro di sollievo ed escono.

Scena 12

Anna e Roberto soli

ANNA: chiama, suadente Roberto?! Roberto?! Vuoi venire di qua un momento per favore?

ROBERTO: si affaccia dalla camera da letto Dove sono gli altri?

ANNA:  Piero ha accompagnato Filippo a cambiarsi. Non torneranno presto, la vecchia di là è priva di sensi, abbiamo tutto il tempo per noi… si toglie la parrucca.

ROBERTO: Melissa…

ANNA: Sono io…

ROBERTO: L'ho sempre sospettato…

ANNA: Spogliati!

ROBERTO: Adesso?! Che sia il mio nuovo profumo che fa perdere la testa alle donne?

ANNA: Subito.

ROBERTO: Qui?!

ANNA: Ora…

ROBERTO: In mutande?!

ANNA: Si, mio bel porcellone… Spogliati che la tua Melissa ti sculaccia… Metti un po' di musica…

ROBERTO: Pure la musica?!

ANNA: Ti vuoi dare una mossa?!

ROBERTO: E se la vecchia si sveglia?

ANNA: Chi se ne frega della vecchia…

ROBERTO: E tuo marito?

ANNA: È andato di là con Filippo.

ROBERTO: Col frocio?

ANNA: Smettila di blaterare e datti da fare!

ROBERTO: rovista tra i Cd Qua c'è solo musica da "culatoni" … sceglie un cd a caso e preme play

VOCE REGISTRATA: Benvenuti nel programma di installazione guidata del vostro navigatore satellitare "planex", ringraziandovi per aver acquistato uno dei nostri modelli…

ROBERTO: spegnendolo E questo come ci è finito qui?!

ANNA: Prendendoglielo dalle mani e inserendo un altro CD nel lettore Per un momento sii tu il mio navigatore… preme play e parte la musica.

ROBERTO: improvvisando uno strip tease fino a restare in mutande e canottiera [e reggicalze?]

D'ora in poi chiamami "navigator", sarò la tua guida sicura!

ANNA: Bravo! Che stile! Ecco, si, adesso chiudi gli occhi e mettiti in ginocchio… Prende un forchettone

ROBERTO: Con il forchettone no…

ANNA: Zitto… Chiudi gli occhi…

Roberto stringe gli occhi in un'espressione sofferente in trepidante attesa,  ma apre un occhio giusto in tempo per vedere Anna che prende i suoi vestiti e li getta dalla finestra

ROBERTO: Ma che fai?! Sei impazzita?!

ANNA: brandendo un telefonino e il forchettone Ora mi rivelerai le domande del test di domani se non vuoi che ti scatti una foto e la spedisca a subito a Piero o a Figlini…

ROBERTO: Melissa… ti prego…

Scena 13

Rientra Elide e sorprende Roberto in mutande e Anna senza parrucca.

ELIDE: Ma che state facendo?! Roberto! Sei un pervertito! Pure con la mia futura nuora! Ad Anna Allora avevo ragione quando ho detto che sei una ninfomane ma… guardando meglio Anna ma… io ti conosco! Tu sei la ragazza che ho incontrato ieri sera sulle scale… qualcuno mi vuole spiegare cosa sta succedendo qui? E dov'è andato a finire mio figlio?

Sentendo le urla rientrano anche Filippo e Pierre. Filippo ha in mano la borsa con il computer di Roberto.

Roberto, in mutande, si ripara con la borsa di Elide. E fa cadere fuori tutto.

ELIDE: a Roberto Sei il peggiore di tutti! Si china a raccogliere le sue cose. Dov'è la foto?Un momento, adesso ricordo. Ad Anna Ce l'avevi tu la mia foto.Cos'è che stavi dicendo prima a proposito di Sergio?!

ANNA: Che è mio padre.

ELIDE: Tuo padre?!

TUTTI: Suo padre?!

ROBERTO: Ma in che razza di casino sono finito?

ELIDE: Stai zitto tu. Qui se c'è qualcuno che merita delle risposte quella sono io! a Pierre ed Anna Perché in camera vostra non c'è un vestito da donna? Perché lui è entrato vestito da donna?! Perché mi è sparita dalla borsetta la trusse d'argento, e l'ho trovata nella sua borsetta… Come pure il Cd con le mie foto!

ANNA: ad Elide Ha rovistato nella mia borsetta? Ma non c'è nessuno qui che si faccia i cazzi suoi?

ELIDE: Io mi stavo facendo i cosi… miei, stavo cercando la mia trusse d'argento, e il Cd che mi è sparito stasera e che guarda caso sono finiti nella tua borsetta!

ANNA: Ma io non ho preso nessun CD dalla sua borsetta.

ELIDE: Ah no?! E questo? Cos'è? La confezione è identica. Lo vedremo subito se è o non è il mio CD.

ROBERTO: Notando solo in quel momento la borsa del Pc Il mio computer! Non ci posso credere! Allora non me l'avevano rubato!

FILIPPO: Me l'ha dato Batman!

ROBERTO: Batman?! Realizzando Non vorrai dirmi che il tipo che è apparso prima in tutina eri tu?

FILIPPO: Ero io.

ANNA: Ti sei messo pure quella?

ROBERTO: Ecco perché mi sembrava familiare.

ELIDE: Fammi vedere questo CD. Consegna il disco a Roberto.

ROBERTO: Riluttante Devo proprio?!

ELIDE: Su, non fare il bambino. Metti dentro sto disco!

ROBERTO: Ma se è quello che penso io  ci sono delle foto molto compromettenti!

Scena 14

Tutti si assiepano attorno al portatile di Roberto (il cui schermo il pubblico non vede). Sullo schermo compaiono le foto di Filippo e Vincente

ROBERTO: Che schifo!

ELIDE: Ma queste non sono le mie foto!

ANNA: Peero!

ELIDE: Che ci fa questo Cd nella tua borsetta? E che fine ha fatto il mio?

PIERRE: Un momento. Vorresti dirmi che sei stato così… con Vincente?

ROBERTO e ELIDE: Certo che è stato convincente. Gli abbiamo creduto subito quando è entrato vestito da Batman!

PIERRE: arrabbiato Allora non è stata solo una scappatella con Vincente.

FILIPPO: Ebbene si, sono stato con Vincente! Sei contento adesso?!

ELIDE e ROBERTO: continuando a scorrere le foto Se il tuo amico voleva essere convincente lo è stato di sicuro.

PIERRE: sempre più arrabbiato Non so come tu abbia potuto farlo.

ELIDE e ROBERTO: piegando simultaneamente la testa verso destra e poi verso sinistra, molto interessati e concentrati mentre fissano lo schermo. Effettivamente…

FILIPPO: E smettetela voi. Guardoni pervertiti!

PIERRE: disperato Con Vincente! Tu sei stato con Vincente! Tu sei stato con Vincente!

FILIPPO: E basta! ad Anna Spiegami come ha fatto questo CD a finire nella tua borsetta.

ANNA: Va bene, vi dirò come stanno le cose.

PIERRE: No, non ce n'è bisogno.

ANNA: Devo a tutti una spiegazione; ecco, io… sono…

ROBERTO: Non dirlo!

ANNA: Sono affetta da cleptomania.

TUTTI: Cooosa?!

FILIPPO: Sei una petomane? Vergognati, puzzona!

ANNA: No, non petomane, cleptomane!

PIERRE: Una che ruba senza rendersene conto?

ANNA: Si Pierre.

ELIDE e ROBERTO: Pierre?!

PIERRE: È così che mi chiamo.

ROBERTO: Ma che razza di nome è Pierre? È un nome da culatoni, c'era anche la canzone dei Pù!

PIERRE: Senti mamma devo dirti anch'io una cosa…

ELIDE: Non sarai anche tu cleptomane?

PIERRE: Sono gay!

ELIDE: (pausa) Meno male! Per un momento ho creduto che fossi cleptomane anche tu…

FILIPPO: L'ha presa bene.

ELIDE: Ma si. Tanto è solo una moda. Passerà. Piero non è mai stato un carattere deciso. Voi non lo conoscete come lo conosco io. È stata la stessa cosa con il motorino.

PIERRE: Cosa c'entra il motorino adesso?

ELIDE: Tutti ce l'avevano e lo volevi anche tu, poi dopo un paio d'anni la moda è passata e anche tu il tuo l'hai messo in garage. È tutta colpa della televisione, i giovani sono continuamente martellati da questa cosa che alla fine la prendono come una moda, ma poi passa. E la tua fidanzata cosa ne pensa?

PIERRE: Mamma, Anna non è la mia fidanzata, io sono veramente gay.

ROBERTO: Ma come, perciò tu sei un… omosessuale?

PIERRE: Se preferisci chiamarmi così.

ROBERTO: No, perciò io preferisco chiamarti frocio culatone di merda!

ELIDE e ANNA: Roberto!

PIERRE: E lui e io viviamo insieme in questo appartamento…

ELIDE: E le foto?! E Perugia? E Mikonos?

ANNA: Tutto finto…

Elide cerca conferma dal figlio che annuisce

ROBERTO: E perciò mi hai tenuto nascosto questa cosa per tutto questo tempo? Ma anche se fai il test perfetto io… perciò ti sbatto fuori!

ANNA: No. Non lo farai.

ROBERTO: Come sarebbe a dire che non lo farò?

ANNA: No perché penso di aver preso io la scultura dal tuo ufficio… sai, solito attacco di cleptomania…

PIERRE: E cosa ci facevi nel suo ufficio?

ANNA: Ci sono andata per trovarmi con lui!

FILIPPO: Ma questo è meglio di biutiful!

PIERRE: Stai zitto tu che sei stato con Vincente!

ELIDE: Adesso non prendertela con lui se è stato convincente.

PIERRE: Io me la prendo con lui proprio perché è stato “con” Vincente! A Filippo Quindi non hai mai provato vero amore per me?

FILIPPO: Amore, che cos'è l'amore? Quella parola fatta di cinque lettere, tre consonanti, due vocali e due idioti…

PIERRE: Allora tra noi è tutto finito?

FILIPPO: Come sei patetico Pierre… Patetico come questo pervertito del tuo capouffico che se la fa con tua madre e con Anna.

ANNA: Come lo hai scoperto?

FILIPPO: Ho sbirciato la tua agenda…

ANNA: Ma sei un cu…

FILIPPO: Curiosone, lo so!

ROBERTO: No, culatone di merda!

ANNA: Mi hai rubato le parole di bocca!

ROBERTO: Basta, non aggiungere altro…

ELIDE: Te la facevi anche con lei dunque? Allora non è stata un'avventura di questa sera, vi conoscevate già, brutto porco! E il nostro che dicevi era un amore unico?

ROBERTO: Unico perché è durato una sola volta…

PIERRE: Mamma… tu…con il mio capouffico… potrebbe essere tuo figlio…

FILIPPO: ad Anna E con lui da quanto dura?

ROBERTO: E a te che te ne frega?!

FILIPPO: Uffa… voglio sapere anch'io qualche particolare piccante.

ANNA: Ci vediamo una o due volte alla settimana…

ROBERTO: Anna ti prego….

ELIDE: E mio figlio?!

ANNA: Un caro amico, niente più…

FILIPPO: Ecco come sapevi che Pierre non era andato in vacanza con lei… Perché tu ti eri visto con Anna… E Melissa?

ANNA: È il mio nome d'arte.

FILIPPO: Ma dai!

ANNA: Si!

FILIPPO: Non ci posso credere! Ma come fai scusa?!

ANNA: A fare che?!

FILIPPO: A tenere in piedi questa attività?! E lui com'è, è… dai su, raccontami qualcosa di scabroso.

ROBERTO: Anna ti prego…

PIERRE: Filly ma ti sembra il momento?

FILIPPO: Uuuuh! Ma che rompi.. ora che la discussione si sta facendo interessante…

ANNA: a Roberto  Farai in modo che Pierre passi il test?

ROBERTO: Se mi scoprono mi licenzieranno…

ANNA: Roberto mi paga…

TUTTI: Cooosa?!

ELIDE: Ecco perché diceva di essere una professionista!

ANNA: Si, ma mi paga per certe prestazioni particolari…

ROBERTO: Basta! Basta! Ti giuro che Piero o come lo chiami tu Pierre passerà il test!

FILIPPO: Avete notato che non ha detto nemmeno un "perciò"?

ANNA: E farai in modo che non abbia problemi sul posto di lavoro?

ROBERTO: Si…

ANNA: Promettilo!

ROBERTO: Lo prometto.

FILIPPO: Ma che bella serata! Qualcun altro ha qualche segreto da rivelare?! Lo dica ora o taccia per sempre!

ELIDE: Possibile che in questa casa non ce ne sia uno sano di mente?

 

ROBERTO: Io… io sono a posto… Perciò ho anche cinque carte di credito!

ELIDE: Ma ti sei guardato bene?! Dopo quello che ho sentito e con quelle mutande che indossi ti sembra di essere normale?

FILIPPO: Ci penso io… esce

Scena 15

Anna, Roberto, Elide, Pierre e poi Filippo.

ANNA: In fondo chi può dirsi veramente normale?!

ELIDE: Non certo lei! Bugiarda, cleptomane e puttana per giunta!

ANNA: Vuole che racconti a suo figlio cosa ho visto e sentito quando sono passata dalla finestra per raggiungere casa mia? O preferisce che racconti della vostra scappatella dentro il camper di Radio Padania?! Cara la nostra "serva pagana", o forse preferisce "padana"?!

ELIDE: Ma come ti permetti…

PIERRE: Mamma, giù la maschera, non c'è più bisogno di fare la finta moralista.

ELIDE: Hai ragione… In fondo ormai non c'è più motivo per continuare a fingere.

PIERRE: Fingere?!

ELIDE: Si, fingere! Per tutta la vita ho dovuto far finta di essere quello che non sono, per darti delle regole, dei principi, per farti crescere con un po' di spina dorsale…

PIERRE: Ma mamma...

ELIDE: Eh non immagini che fatica. Ho dovuto fare anche la parte del padre visto che quello non era abbastanza uomo per farlo!

ROBERTO: Ecco da chi hai preso…

PIERRE: Non ti permetto…

FILIPPO: entra portando un chimono vistosissimo Tenga si metta questo!

ROBERTO: Non indosserò mai una cosa simile. Perciò resterò in mutande!

PIERRE: Per ciò?! Indicandogli il chimono.

ROBERTO: Eh?!

PIERRE: Contento lei…

FILIPPO: Suvvia, non è mica infetto…

Roberto lo indossa tra l'ilarità dei presenti

FILIPPO: Sbirciando sul tavolo Ehi, ma non avete mangiato i biscotti della felicità!

PIERRE: Cosa?!

FILIPPO: Si, i biscotti della felicità. Sono una cosa tipica del take away dove ho preso il cibo cinese.

ROBERTO: Non dirmi che il cinese…

FILIPPO: annuendo Ero io!

ROBERTO: Pazzesco!

ELIDE: E cosa hanno di speciale questi biscotti?!

FILIPPO: Contengono una frase che spesso si rivela profetica. Su, ce n'è uno per ciascuno. Prendeteli!

Tutti prendono un biscotto dal sacchetto.

FILIPPO: Prima di mangiarlo bisogna romperlo.

Tutti eseguono. Diverse reazioni.

FILIPPO: Elettrizzato Allora?! Che dicono?! Eh?!

ROBERTO: Legge «La tua vita subirà un'improvvisa svolta radicale». Che cosa significa?

PIERRE: Legge «Quando si chiude una porta si apre un portone». Si guarda attorno smarrito.

ANNA: Legge «Chi lascia la vecchia strada per la nuova non sa mai quello che trova». Stronzate!

ELIDE: Legge «Se non puoi combatterli unisciti a loro»?! Non capisco…

FILIPPO: Tocca a me! Tocca a me! Rompe il biscotto ed estrae il biglietto. Quindi si illumina. Non ci posso credere!

TUTTI: Che succede!

FILIPPO: Guardate! Leggete qua! È fantastico!

ANNA: Cosa?!

ELIDE: Su, non tenerci sulle spine!

ROBERTO: Che ha sbirciato il biglietto No! Non è possibile!

FILIPPO: Si… Si invece! Non vuoi sapere cosa c'è scritto?!

PIERRE: Risentito Qualsiasi cosa ci sia scritta tra noi due è tutto finito.

FILIPPO: Serio È la tua ultima parola?!

PIERRE: Si.

FILIPPO: Peccato. Perché… in crescendo, carico ho appena vinto un viaggio per due persone a Shanghai offerto dal take away "Drago d'oro"!!!

ANNA: No!

FILIPPO: Si!!!

ELIDE: Congratulazioni!

ROBERTO: Ma non è quel take away che si trova in Corso Umbria?! Praticamente è a due isolati da qui, perciò hai preso via Terni e poi hai svoltato…

Nel momento di euforia squilla il telefonino di Roberto. 

TUTTI: Viva il cellulare!

Scena 16

Roberto si sposta verso il fondo per rispondere, mentre le donne si congratulano con Filippo per l'inaspettata vincita. Quindi Roberto che durante la telefonata è rimasto in ascolto, improvvisamente sbianca e si lascia cadere rumorosamente su una sedia. Tutti si girano verso di lui.

ELIDE: Che succede?!

ANNA: Ti senti bene?!

Roberto è praticamente allibito e senza parole

ANNA: È successo qualcosa di grave?!

ELIDE: Sicuramente. Altrimenti perché telefonarti a quest'ora.

ROBERTO: C'è stata una riunione straordinaria del Consiglio di Amministrazione…

PIERRE: Stasera?!

ROBERTO: Attonito Si sono riuniti d'urgenza per prendere delle decisioni importanti…

PIERRE: Ma chi era al telefono?

ROBERTO: Figlini…

FUILIPPO: Di Putignano?

ROBERTO: No, a denti stretti …di puttana! Bontà sua mi ha fatto una soffiata. Perciò ha detto che domani mi arriverà la lettera di mobilità…

FILIPPO: E che significa?!

ROBERTO: Che mi trasferiscono… a Timsoara! Perciò mi ha telefonato prima, così non sarebbe stato un brutto colpo quando avrei ricevuto…

PIERRE: Avessi ricevuto…

ROBERTO: Tu non riceverai nulla, di cosa ti lamenti?!

PIERRE: No, volevo dire…

FILIPPO: Taci! Non vedi com'è ridotto?!

ROBERTO: Che stronzata! Io che ho dedicato la mia esistenza all'azienda… Perciò mi ripagano in questo modo, ma vi sembra giusto? Si mette a piangere come un bambino. Filippo va a consolarlo e lui piange sulla sua spalla.

FILIPPO: Su, su non essere triste che il tuo Filippo è qui per sostenerti.

PIERRE: Sarcastico Già lui è uno che sa essere con…vincente!

ELIDE: E piantala! Ti ha detto che è tutto finito o no?!

FILIPPO: A Pierre Tu che vuoi?! Non avevi detto che te ne vai? E allora vattene.

ELIDE: Per una volta nella vita prendi una decisione chiara, e prendila fino in fondo.

PIERRE: E va bene! Me ne vado! Esce di scena verso la camera, prende la borsa da viaggio. È  proprio vero, quando si chiude una porta, si apre un portone! Esce dalla comune sbattendosi la porta in faccia. Quindi si riprende ed esce deciso

ANNA: Pierre…

ELIDE: Ad Anna È come suo padre! Cocciuto e permaloso! Lasciatelo andare, vedrete che poi gli passa.

ANNA: Sai che sei meno stronza di quello che sembravi?!

ELIDE: Grazie, non immagini quanto sia stato duro fare anche l'uomo di casa. Ad Anna Senti cara, perché non mi parli un po' di Sergio, sono anni che non lo vedo, come sta?

ANNA: Perché non vieni di là da me che ti mostro un po' di foto mentre ti racconto.

ELIDE: Si, così mi racconti anche come mai hai scelto di fare questo mestiere… anzi, potrei darti una mano a tenere in ordine il tuo archivio, sono piuttosto brava sai?!

 

ANNA: Ah si gentile da parte tua ...Elide!

ELIDE: Certo... Però a pensarci bene, perché non mi chiami "Mamma"!

ANNA: (inorridita) Mamma?!

ELIDE: (gaia) Si, chiamami ...mamma!(bonaria) E stai su con le spalle!

ANNA: Ma...

Elide la trascina fuori escono

Scena 17

Filippo e Roberto

FILIPPO: a Roberto Senti, volevo chiederti, perché non vieni con me a Shanghai?! Ti farebbe bene cambiare un po' di aria… in fondo te l'hanno predetto anche i "biscotti della fortuna"…

ROBERTO: Lo guarda esterrefatto Perciò tu stai proponendo a me?

FILIPPO: Di venire con me a Shanghai, il viaggio è per due… cambiamento radicale…

ROBERTO: E quel tuo amico… Vincente?!

FILIPPO: Acqua passata, storia di una vacanza a Ibiza.

ROBERTO: Piero però non l'ha presa bene.

FILIPPO: Peggio per lui… Allora?

ROBERTO: Io e te, da soli?

FILIPPO: Cosa resteresti a fare qui? Tanto vale prendersi una bella vacanza, no?!

ROBERTO: Ci pensa un po' su. Porteresti anche il vestitino da Batman?

FILIPPO: Se ci tieni tanto vado a farmelo prestare.

ROBERTO: Euforico Cero che si! Perciò…

FILIPPO: Perciò… partiamo!

INSIEME: Shanghai!

Buio

Sipario