INTERNO CON LIMONCELLO
COMMEDIA IN DUE ATTI E QUATTRO QUADRI
di
Vittorio Amandola
(da un'idea di Guido Polito)
Personaggi: NICOLA (NICO) (il padrone di casa)
BERTA (amica di sua moglie)
EUGENIA (MINA) (sua moglie)
ANGELO (l'ospite)
ATTO PRIMO
QUADRO PRIMO
(SIPARIO)
Un salotto borghese. Un divano al centro della scena. Un armadio accostato ad un muro, un mobiletto bar appoggiato alla parete accanto al divano. Dalla parte opposta del divano un tavolo da pranzo. Il resto della stanza come la si vuole. Sul fondo della scena la porta di ingresso. Ai lati le uscite per le atre parti della casa.
Sul divano, seduti l'uno vicina all'altra , Nicola, o Nico, il padrone di casa e Berta, l'amica di vecchia data di sua moglie Eugenia, Mina (non si sa perchè) per quelli di famiglia.
Nicola è un quarantenne, con pancetta e in tuta da ginnastica. Berta è una femmina procacissima. con minigonna vertiginosa. Piuttosto volgare, ma davvero niente male.
BERTA
Il limoncello mi piace, perchè non dà alla testa.
NICOLA
Dipende da quanto se ne beve.
BERTA
Io esagero sempre! Ne bevo a più non posso. E' la più grande invenzione in fatto di liquorini di questo secolo!
NICOLA.
Certamente! Dolce e agro al punto giusto, bello di colore. Me ne sono fatto sei litri da solo, sai?
BERTA
Ah, questo è tuo? Ottimo! Allora mi vedrete spesso!
NICOLA
Più di quello che ti vediamo? Sei sempre qui!
(tutti e due fanno una risata di circostanza)
RUMORE INFERNALE . UNA CASCATA DI MATTONI, COME UN MURO CHE
VIENE ABBATTUTO .
LE LUCI SU BERTA CHE SORSEGGIA IL SUO LIMONCELLO SI AFFIEVOLISCO-
NO.
NICOLA
Gentilissimo pubblico! Faccio questo a parte per chiarire subito il sottotesto. Io sono Nicola, Nico, per quelli di casa. Berta è la migliore amica di mia moglie: Eugenia, Mina, per quelli di casa....e non si sa perchè. Nel dialogo tra me e Berta, che state seguendo, il "limoncello" è un evidente pretesto. Lo creo apposta io in queste situazioni... ho un mobile pieno di liquorini che mi preparo da solo, di quelli saporiti, super super alcolici. Sono la mia arma segreta! Così... tra un sorso di limoncello e l'altro... la vittima , catturata dall' aroma , trascura l'effetto dell' alcol, si rintontisce e quando è cotta: Zac! Il falco, che sarei io, la ghermisce! Il rumore di mattoni che avete testè sentito, è l'abbattimento della quarta parete ... si, quella tra noi e voi... La rimetto subito a posto...
CASCATA DI MATTONI AL CONTRARIO
BERTA
Dice che l'hanno inventato sulla costiera amalfitana...
(accavalla la gambe fingendo di non avvedersi di scorprirle un po' troppo)
(Nicola ammicca al pubblico come per dire "visto?")
NICOLA
Un amico di mio nonno era di quelle parti. Era un ricco latifondista, pare che sia stato il primo ad intuirne le possibiltà commerciali.
BERTA
Ecco perchè a te viene così buono, tuo nonno, in qualche modo, ti ha tramandato la ricetta segreta!
NICOLA
Ne vuoi ancora un po'?
BERTA
Un goccio, appena appena!
ALTRA CASCATA DI MATTONI LA LUCE SU NICOLA SI AFFIEVOLISCE
BERTA
Gentilissimo pubblico...Io sono Berta, piacere...Nicola è il marito di Eugenia, la mia
migliore amica, Mina per quelli di casa, e non si sa perchè. Eugenia oggi non è venuta al lavoro, perchè? Cosa sta combinando? Me lo chiedo tra un sorso di limoncello e l'altro...Nel frattempo... cosa di più gustoso dello sfruculiare il marito di un' amica? Che gusto rosicchiare l'osso degli altri! Non so se va, ma se la va, la va! Il rumore che avete appena sentito è l'abbattimento della quarta parete, quella tra noi e voi... la rimetto subito a posto...
CASCATA DI MATTONI AL CONTRARIO
(Nicola si alza va a prendere la bottiglia del limocello guardando soddisfatto verso il pubblico. )
BERTA
Mina farà tardi?
NICOLA
Non lo so, pare che avesse un po' da fare, oggi... so di sicuro che doveva passare alla banca di sua madre per la pensione... poi, sempre a casa della madre, doveva installarle il salva la vita...
BERTA
Cos'è?
NICOLA
Quell' apparecchietto al collo, col bottone, che fa scattare il messaggio di allarme in caso di necessità...
BERTA
E salva davvero la vita?
NICOLA
Accidenti! Lo usano in tutte le ASL, ma speriamo che non ce ne sia mai bisogno. Tuttavia in caso di necessità, lei non dovrà far altro che premere il tastino appeso al collo e noi ci precipiteremo.
BERTA
(fa il gesto di premersi sullo sterno, poi sensuale)
Click! Aiuto! Il limoncello mi manda a fuoco! Mi serve un pompiere, presto! (Ride)
NICOLA
(Ride tra l'imbarazzato e il provocato, poi verso il pubblico)
Funziona, funziona!
(a Berta)
Con Mina non vi siete viste al lavoro?
BERTA
Si, certo...
NICOLA
Devi dirle qualcosa? Se hai fretta puoi lasciare detto a me.
BERTA
No, aspetto... tanto... Posso restare?
NICOLA
Per carità! Sei di casa...
BERTA
Non avevi da fare...
NICOLA
E cosa? Oggi sono libero.
(Nicola torna a sedersi accostandosi di più a Berta, la quale fingendo di non accorgersi di lui , si stende e finisce per appoggiarsi alla sua spalla)
BERTA
Uh! Scusa...
NICOLA
Niente, niente... mi dai il bicchierino?
(Berta passa il biccherino, Nicola lo riempie e glielo porge di nuovo)
NICOLA
Giù tutto di un fiato!
(Berta esegue e poi ha un brivido)
BERTA
Brrrr! Terribile!
NICOLA
Non ti piace più?
BERTA
Come no! E' una sferzata di energia, ma ora... sono ciucca!
(Ride forte e si appoggia di nuovo a Nicola, "affondando di più il colpo")
NICOLA
(prima le si strofina, poi si scansa ad arte)
Allora basta, non voglio che ti faccia male!
BERTA
Ma dai, che lo reggo... e se non lo reggo... mi diverto di più!
(ride di nuovo)
NICOLA
Ti faccio assaggiare il nocino! Ho appena imparato a farlo.
BERTA
Il nocino? Si fa con le noci?
NICOLA
Lo dice il nome no? Se il limoncello di fa coi limoni, il nocino si fa con le noci..
(Berta comincia a ridere in modo fragoroso, è davvero ubriaca)
NICOLA
Ah, fa ridere?
BERTA
Si !
(ride )
NICOLA
Non lo immaginavo...
(Berta ride anche di questa osservazione)
NICOLA
E col basilico, allora? Si fa il basilichino...
(Berta ride più forte)
NICOLA
Ma è vero!
BERTA
(sempre ridendo)
Ci credo, ci credo!
NICOLA
Questi liquori di casa si fanno tutti così! Mezzo alcol, mezza acqua, zucchero e l'aroma che ci si vuole. Ne ho fatto uno con le mandorle...
BERTA
Il mandorlino?
NICOLA
Esatto!
(Berta ride ancora)
NICOLA
Uno con le more...
BERTA
Il morino?
NICOLA
Esatto!
(Berta ride più forte)
NICOLA
Uno addirittura con le nespole...
BERTA
Il nespolino!
NICOLA
No, questo l'ho chiamato nespolello!
(Berta gli si accosta e ammiccante, ma evidentemente ubriaca gli dice)
BERTA
Dai, fammi assaggiare... il nespolello...
NICOLA
(al pubblico)
Funziona! Funziona!
BERTA
(col massimo entusiasmo)
Tutti! Li voglio assaggiare tutti!
NICOLA
Siamo al climax, all'acme, allo zenit! Me la dà, me la dà!
(Fa per gettarsi su Berta come un falco che la ghermisce, ma alla porta di casa si sente il rumore delle chiavi che aprono, sta entrando in casa Eugenia, ovvero Mina, sua moglie. Mina è una donna sui quanrant'anni, bella di una bellezza meno aggressiva di quella
di Berta, anche per il modo meno appariscente di vestire)
MINA
Nico sei in casa?
(La situazione cambia di colpo)
NICOLA
(si ricompone al volo e si alza dal divano)
Mina, finalmente!
BERTA
(da ubriaca diventa al volo sobria e non strascica più una sola parola) Ce l'hai fatta, stavo quasi per andare via!
MINA
(a Berta)
Com'è da queste parti?
BERTA
Sono passata a trovarti, ho fatto male?
CASCATA DI MATTONI LE LUCI SI AFFIEVOLISCONO SU BERTA E NICOLA
MINA
Gentilissimo pubblico... Io sono Eugenia, Mina per quelli di casa, e non si sa perchè, questi due falsoni sono Nicola, mio marito e Berta la mia, si fa per dire, migliore amica... chiariamo subito che il trucco del limoncello lo conosco benissimo! Non ha mai funzionato!... Rimetto a posto la quarta parete...
CASCATA DI MATTONI AL CONTRARIO, LE LUCI TORNANO NORMALI
MINA
No, cara, hai fatto bene a passare, tu sei di casa...
NICOLA
Glie'ho detto anch'io faceva tanti di quei complimenti... (a Berta) Sai che diceva mio nonno? I complimenti sono la cosa più inutile! Sciogliti, liberati... (pausa) Vado di là... sto preparando il... "cipolluccio" Si, con le cipolle... speriamo che venga bene... ho un problema
con l'aroma...
(Nicola esce, Mina e Berta rimangono sole in scena)
BERTA
Perchè oggi non sei venuta al lavoro?
MINA
Sss, parla piano...
BERTA
Che stai combinando?
MINA
Niente, un caso umano...
BERTA
Hai fatto un'opera... di bene?
MINA
Ma tu pensi sempre a una cosa sola?
BERTA
Sempre!
MINA
Mi sono messa in un ginepraio, Berta! E ora non so come uscirne...
BERTA
Tu, comunque vada, se Nicola ti scopre, buttati a Santa Nega!
MINA
Il fatto che tu non mi abbia mai colto il flagrante non lo mandi giù, eh?
BERTA
Tu sei una santarella, in ufficio non ti fai fare la corte da nessuno, guai a chi ti fa un
complimento! Io vorrei proprio sapere che ci sei entrata a fare al ministero!
MINA
Ho un problema con un amico, Berta!
BERTA
Evita che ti telefoni a casa e si risolve tutto!
MINA
Questo può telefonare quanto gli pare, è gay!
BERTA
Gay? Certo che sei proprio scalognata, ti fai un amico e è inutilizzabile!
MINA
Ha litigato col suo uomo e è in mezzo alla strada con tutta la sua roba..
BERTA
Non guardare me, a casa mia c'è un solo letto a una piazza e mezzo, l' ho comprato stretto apposta per la ciccia buona!
MINA
Quanto sei trucida! Ma lo sanno i maschi quanto sei trucida?
BERTA
E che sso' minchiona?
MINA
E' disperato poveretto, non sa dove andare...
BERTA
Cacchi suoi! Ma tu com'è che lo conosci?
MINA
Lavora alla banca dove ha il conto mia madre. Ogni volta che vado a riscuotere la pensione prendiamo il caffè insieme. Ha un sacco di problemi...
BERTA
E che è una novità? Quelli non mancano a nessuno!
MINA
Io non ho avuto il coraggio di dirgli direttamente di venire qui da noi, anche se Nicola è una persona così generosa, moderna e non farebbe difficoltà. C'ho un rimorso, guarda...
BERTA
Hai fatto male, le occasioni si prendono al volo, tu lo ospiti , lo metti in obbligo e poi gli chiedi un prestito agevolato.
MINA
E' un amico, che si tratta così un amico? Tu proprio non dai niente per niente!
BERTA
Niente!
MINA
E io invece c'ho un magone che non finisce mai, perchè lo avresti dovuto vedere con che faccia mi ha detto che si erano lasciati, aveva le lacrime agli occhi! Tutte le valigie buttate in macchina, alla mercè dei ladri e dei farabutti, non ha più una casa un rifugio, un nido...
BERTA
E tu lascialo in mezzo alla strada, che ti vai a mettere in mezzo a 'ste storie di froci?
MINA
Berta, non lo capisci? E' disperato!
BERTA
Chissà che ha combinato! Lo sai che gente è quella...
MINA
Per quello che posso saperne io, lui non ha fatto proprio niente. E io te lo posso dire, perchè lo conosco, a me dice tutto! Il suo ex si è trovato un altro, e siccome la casa che avevano è a nome suo, è toccato a lui andarsene.
BERTA
Come succede tra uomo e donna!
MINA
E pensa che lui , Angelo, era un pezzo che sapeva! E mandava giù, mandava giù... Poi all'improvviso si è trovato quell' altro in casa: tanti saluti e grazie!
BERTA
Mina... so' cazzi suoi! Scansati!
MINA
Tu con un amico ti scansi?
BERTA
Dipende... se c'è bisogno mi accosto...
MINA
Beh, io non sono così cinica, io con un amico non ci riesco!
BERTA
Ma quale amico! C'hai preso quattro caffè!
MINA
Quali quattro! Mamma sta in pensione da vent'anni, lo vedo spessissimo, ne abbiamo di cose in comune lui e io! Anche lui sa un sacco di cose di me.
BERTA
Più di quelle che so io?!
MINA
Berta, ma cosa sai, tu?
BERTA
Credevo che a me dicessi tutto!
MINA
Mi hai preso per scema?
BERTA
Vabbè, se vuoi offendere...
MINA
Non cominciare con la coda di paglia, io ho bisogno di un consiglio, perchè da sola la soluzione non la trovo!
BERTA
Sotto li ponti, Mina!
MINA
Sai che faccio? Io parlo con Nicola, sono sicura che capirà, del resto sarà come ospitare un parente...
BERTA
Una parente!
MINA
Quello che ti pare! Non credo che creerà un grande scompiglio!
BERTA
E chi te lo dice?
MINA
E' una persona educata!
BERTA
E non hai paura per Nicola?
MINA
Paura di che, scusa?
BERTA
L' occasione fa l'uomo ladro...
MINA
L' hai bevuto il limoncello?
BERTA
Che c'entra?
MINA
Nicola quando funziona, funziona per il verso giusto!
BERTA
Attenta! Ogni maschio ha una checca nascosta nel "cuore"... diciamo...
MINA
Nicola è etero!
BERTA
Il limite tra etero e omo, è labilissimo!
MINA
Il problema non è Nicola! La mia preoccupazione è un'altra! Premesso che Angelo non mi ha chiesto niente...
BERTA
L' ha solo buttata là con le lacrime agli occhi...
MINA
Premesso questo, mi chiedo : di quanto tempo ha bisogno Angelo per trovarsi un'altra casa? Metti che lo porto qui, le cose non funzionano, che faccio lo butto fuori?
BERTA
Ha in mano la pensione di tua madre...
MINA
Che cinica, che cinica!
BERTA
Si chiama Angelo?
MINA
Si.
BERTA
Il nome è bello...
MINA
Vedessi il resto!
BERTA
Ah! C'è sotto la magagna! Volevo ben dire! A me, cocca non la dai a bere, fai troppo la
pulita per i miei gusti! Le conosco io le "fregame doce" come te! Questo è bello e ti scoccia veder sprecare la carne sana!
MINA
E sei uno scaricatore di porto, sei! Ma come si fa a parlare con te? (verso la quinta di dove è uscito Nicola) Nicola! Nico! (a Berta) Prendo il problema di petto,Nico non mi dice di no!
NICOLA
(da fuori)
Eh?
MINA
Vieni un attimo di qua?
NICOLA
(da fuori)
Che c'è?
MINA
Ti devo parlare!
BERTA
Io vado!
MINA
No, resta!
NICOLA
(di fuori)
Proprio ora? Sto agitando il cipolluccio!
MINA
Ti devo parlare, ho detto!
NICOLA
(da fuori)
Arrivo...
(Nicola entra in scena)
Dimmi amore...
MINA
E' una cosa un po' delicata, stavo parlandone con Berta...
BERTA
Al posto suo farei uguale...
NICOLA
Che c' è? Che è successo?
MINA
Io mi creo il problema anche se non dovrei, perchè ti conosco...
BERTA
(a Mina)
Nicola lo sappiamo tutti chi è...
NICOLA
(allarmato)
Perchè, chi è?
MINA
Ti confesso che sono in un imbarazzo terribile...
BERTA
Dai Mina, non esagerare! Può capitare...
MINA
Il fatto che possa capitare non significa che quando ti succede non ti senta in imbarazzo! A me non era mai successo.
NICOLA
Ma perchè che è successo, Berta?
BERTA
Non facciamo la cosa più grande di quello che è!
NICOLA
Abbiamo bevuto solo un goccio di limoncello... il nespolello non è stato toccato...
MINA
Lo vedi com'è? Sa che mi piace il suo liquore alle nespole e ha paura che finisca. Come puo' essere un uomo così?
BERTA
Come può essere uno che fa i liquorini?
MINA
Un uomo semplice, chiaro, franco... che non conosce sotterfugi, un generoso...
NICOLA
Generoso col limoncello, il nocino, il mandorlino... ma col nespolello no! Quello non si tocca, è tuo!
MINA
Ti ricordi di quando facesti la comunione?
NICOLA
Si, mi regalarono un' Atala da corsa.
MINA
Ma no! Le promesse che ti fecero fare: ama il prossimo tuo come te stesso...
NICOLA
Scusa, che centra coi miei liquorini?
MINA
Lascia perdere i liquorini, sto parlando di disponibilità verso gli altri.
NICOLA
E io sono disponibile, chiedilo a lei se non sono stato un ospite perfetto.
BERTA
Perfetto!
MINA
Vedi che mi ci stai portando tu? (a Berta) Questo di lui l'ho sempre saputo. E' un ospite perfetto!
NICOLA
Berta sono stato o no, perfetto?
BERTA
Ho detto di sì!
MINA
Se un amico è nei guai, che fai tu, lo aiuti?
NICOLA
Mi sono mai tirato indietro? Quanta gente mi ha chiesto una mano e io gliene ho date due?
MINA
Perchè sei generoso!
NICOLA
E questo lo abbiamo già detto! Eugenia che cosa è successo?
MINA
(tutto d'un fiato)
Un amico mio è nei guai, non ha una casa dove andare a dormire stanotte, premesso che non gli ho detto ancora niente, tu saresti daccordo ad ospitarlo qui da noi?
NICOLA
Chi è? Francesco, Sandrino, Mimmo?
MINA
Non lo conosci!
NICOLA
Non lo conosco?
BERTA
No!
MINA
No.
NICOLA
(da allarmato diventa sospettoso)
E perchè lo conosci tu?
MINA
E' un amico che lavora alla banca dove ha il conto mamma.
NICOLA
E com'è che c' hai un amico alla banca di tua madre?
MINA
Lo vedo da tanti anni... prendiamo il caffè insieme...
NICOLA
E uno va in banca a prendere il caffè? In banca si va, si versa, si preleva , buongiorno buonasera, anzi solo buongiorno, perchè chiudono all' una e mezza, e si va via. La banca non è un bar!
MINA
Ci vado per la pensione...
NICOLA
E nemmeno una pensione!
(Nicola si affretta ad andare a togliere di torno il limoncello)
MINA
Insomma, la risposta è no?
NICOLA
No, a cosa?
MINA
Non mi permetti di ospitarlo qui?
NICOLA
Perchè , siamo ancora a quei tempi in cui l'opinione del marito era legge? Non credo che la mia opinione avrebbe in nessun caso un peso superiore alla tua.
MINA
Ma senza un tuo gradimento, chiamiamolo così, come faccio a portarlo qui?
NICOLA
Ti assumi la responsabilità delle tue azioni, a prescindere dalle mie opinioni. E' casa tua, e puoi fare quello che vuoi...
(si allontana verso il mobile dei liquorini)
BERTA
(A Mina sottovoce)
La casa a chi è intestata?
MINA
Sta' zitta! (a Nicola) Se non ti fa piacere dimmelo chiaramente!
NICOLA
Non ho il diritto di veto! Posso al massimo esprimere un'opinione.
MINA
Ma senza il tuo consenso come faccio?
NICOLA
La parola consenso non mi piace , è come se tu mi riconoscessi il ruolo ormai superato di "pater familias" .
MINA
Nico, dici si o dici no?
NICOLA
Esprimo un diniego! Altro non posso fare, violerei un tuo spazio.
MINA
Nico, se non dici di sì tu, io qui Angelo non ce lo porto.
NICOLA
Si chiama Angelo?
MINA
Si.
NICOLA
E' anche un bel nome...
MINA
La stai predendo per il verso sbagliato!
NICOLA
Ah, la prendo per il verso sbagliato? E qual'è il verso giusto?
MINA
L'aspetto umano!
BERTA
Che pare non manchi...
NICOLA
L'aspetto umano è una reazione umana! E la mia è una reazione umana! Come reagisce un marito quando sa che sua moglie ha un amico? In modo umano! Ponendosi certi interrogativi... forse... adombrandosi...
BERTA
Potrebbe incazz... cioè nel senso...
MINA
Ma non amico nel senso che pensi tu. Amico vero!
NICOLA
E com'è un amico vero?
MINA
Un amico vero è uno che non chiede, dà!
NICOLA
E lui che ti da?
BERTA
Intanto la pensione...
MINA
Non cominciamo con le volgarità!
NICOLA
L'amicizia vera non esiste, nessuno da mai niente per niente!
BERTA
Niente!
MINA
Berta te ne vai per favore?
BERTA
Mi hai detto tu di restare!
MINA
Levati dai piedi!
BERTA
Ma io lo facevo per te!
MINA
Hai fatto anche troppo, levati di torno!
NICOLA
Stai a vedere che ora la colpa è di Berta!
BERTA
Va sempre a finire così Nicola! Una si fa in quattro per gli amici e si caccia sempre nei guai! Hai ragione: l'amicizia non esiste!
NICOLA
Hai sentito cosa dice la tua migliore amica? Impara, impara!
MINA
Insomma, io ho un problema morale...
NICOLA
Morale!
MINA
Si, morale, morale! Non ti permetto nessuna illazione! Ho un problema morale, mi aiuti si o no?
NICOLA
Che risposta vuoi? Da compagno di vita o da pater familias?
MINA
Quella che ti pare! La accetterò democraticamente.
NICOLA
No!
MINA
Ah, no?
NICOLA
No!
MINA
E io ce lo porto lo stesso!
NICOLA
Noooooooo!
BERTA
Io me ne vado!
MINA
No, ora resti, mi serve un testimone!
NICOLA
Anche a me!
BERTA
Si, ma non vi menate, che mi fa impressione!
NICOLA
Sono un non violento!
MINA
Io, dipende...
BERTA
Allora mi permettete di parlare? Posso? Nicola... è davvero un problema morale, umano... è uno che è stato buttato fuori di casa dal suo "uomo" ... e ora non sa dove andare! Dall' oggi al domani, quello si è trovato un "altro" ... La domanda che Mina si pone è : per quanto tempo Angelo può avere bisogno di ospitalità?
NICOLA
Chi l'ha buttato fuori di casa?
BERTA
Il suo uomo.
NICOLA
(A Mina) Cioè? (PAUSA) E' un fin... fr... una chec... un gay?
MINA
Si.
NICOLA
Ah....
MINA
Che faccio, Nico?
NICOLA
Lo vorresti ospitare?
MINA
Si.
NICOLA
E se non lo ospiti...
MINA
Ho un problema morale.
NICOLA
Certo, che lasciare un amico in mezzo alla strada...
MINA
Posso?
NICOLA
Mah... La mia morale mi impedisce di imporre veti, quindi...
MINA
Mi dai il permesso?
NICOLA
Non è un permesso... è una... compartecipazione al tuo problema. Ora scusate, ma ho da fare col cipolluccio... (esce)
BERTA
Visto? E' stato facile, no?
MINA
A me non pare proprio!
BERTA
Certo se tu tralasci il particolare più particolare! Dovevi cominciare dicendo : " C'è un frocio amico mio..."
MINA
Vai Berta, vai!
(va al telefono)
BERTA
Che fai, lo chiami subito?
MINA
Si!
BERTA
Allora rimango!
MINA
E invece te ne vai!
(La spinge fuori di casa )
BERTA
Tu non me la conti giusta! Sei a uccello ritto, l'ho capito! Fai la santa e dentro c'hai la lupa mannara che ti rode!
MINA
Fuori! Fuori!
(Mina rimane sola. Va al telefono e fa un numero)
MINA
Pronto Angelo? Sono Eugenia... Eugenia ! Non ti ricordi? Dai non fare così! La figlia della signora Branchetti!... Conto corrente 635 barra effe 32! .... Esatto saldo 6.472.273 ! Ah, ora mi ricolleghi...Giusto, ci incontriamo sempre in orari di lavoro... Dove sei? ... In strada? Oh, santo cielo! ... Senti, Angelo, non voglio entrare di prepotenza nei fatti tuoi, anche se mi hai fatto partecipe di una storia tanto intima... e quindi mi considero un amica diversa dalle altre e...io non posso fare a meno di chiedertelo... dove dormi stanotte? Non lo sai? Non hai trovato nessuno? Ah... Non l'hai nemmeno cercato? Non hai amici, non... Ah, non è il caso... Ti capisco! Tutti amici comuni... Hai ragione, farei uguale! Però, se volessi... potresti venire a dormire qui da me... da noi... gente nuova, facce nuove... C'è una cameretta... non è un granchè, ma se ti accontenti... Staresti in famiglia... Si che puoi! Davvero! Mio marito? E' daccordissimo... un democratico... liberale... No, non stiamo proprio in centro... Via delle calendule 18... un po' fuori, ma non troppo...Ti scomoda? ... sai com'è uno se lo chiede, tante volte non... No, non ringraziarmi, non... non ringraziarmi, ti aspettiamo! Ma si, subito! E dai! Non startene in giro con la macchina stracarica! A tra poco...
(riattacca)
(Nicola torna in scena)
NICOLA
Berta se n'è andata?
MINA
Si.
NICOLA
Siamo soli?
MINA
Certo.
NICOLA
Mi hai incastrato! Non mi piace!
MINA
Incastrato? Ma se hai detto di sì!
NICOLA
Ti sei approfittata della presenza di Berta!
(Mina si dirige verso un armadio pieno di biancheria lo apre e cerca lenzuola, coperte ed asciugamani)
MINA
Io non sapevo che Berta fosse qui!
NICOLA
E invece, sai che impressione ho avuto? Che fosse tutto preparato!
MINA
Io non faccio cose simili!
NICOLA
L'occasione fa l'uomo ladro!
MINA
Pensi questo di me?
NICOLA
Dovevi essere chiara subito! Cosa mi fai sospettare davanti ad un' estranea? Se me la metti che hai un amico, è ovvio che capisco male! Dovevi dirmi " C'è un frocio amico mio..."
MINA
Tu e Berta siete fatti l'uno per l'altra!
NICOLA
Mi hai fatto fare una figura pessima!
MINA
Davvero?
NICOLA
Pessima! ... Che fai?
MINA
Preparo la biancheria!
NICOLA
In che senso, scusa?
MINA
Gli ho telefonato. Angelo arriva tra poco.
NICOLA
Come? Gli hai già telefonato?!
MINA
Hai dato il tuo consenso, no?
NICOLA
Certo che l'ho dato! Davanti ad un' estranea... che potevo fare? Ma vogliamo parlarne, prima?
MINA
Ne abbiamo parlato, no?
NICOLA
Ma la mia era una risposta di rappresentanza!
MINA
Ah, tu sei disponibile per rappresentanza?
(Mina va nella cameretta degli ospiti)
NICOLA
Dove vai?
MINA
A prendere le coperte per preparare la cameretta degli ospiti!
NICOLA
Aspetta!
MINA
(dalla cameretta)
Parla, parla, ti sento...
NICOLA
Ti rendi conto a cosa andiamo incontro?
MINA
(dalla cameretta)
No, spiegamelo tu!
NICOLA
Intendiamoci, non ho nulla contro l'omosessuale in genere...
MINA
Ah non hai nulla?
NICOLA
Ci sono sempre stati...
MINA
L'importante che non sporchino, che non si facciano vedere, che non diano scandalo, che siano omosessuali e che nessuno lo sappia...
NICOLA
Diciamo che questo in particolare mi è cordialmente antipatico, ecco!
MINA
(rientrando in scena)
Senti Nicola, per me un amico è un amico , la sua sessualità non m'interessa!
NICOLA
E fino qui siamo daccordo... Non ti interessa la sua sessualità... tenuto conto che da un po' non ti interessa nemmeno la mia, non mi stupisco.Ma non pensi ai rischi che corro io?
MINA
Quali rischi?
NICOLA
No, dico, mi hai visto?
MINA
(con uno sguardo di disprezzo)
Beh?
NICOLA
Sono un uomo!
MINA
Lo vedo.
NICOLA
E se un giorno lo becchi che mi guarda dal buco della chiave?
MINA
A te?
NICOLA
O magari sparisce qualche foto mia in costume da bagno?
MINA
Ma ti sei visto?
NICOLA
Ah, mi ghettizzi per un filo di pancia? Razzista!
MINA
Razzista io?
NICOLA
E se rimango solo in casa con lui, che faccio?
(Mina fa avanti e indietro tra la cameretta e l'armadio)
MINA
Se sarai naturale vedrai che andrà tutto per il meglio!
NICOLA
Come si è naturali con un gay? Si fa i cavalieri come con le donne? Gli si cede il passo in ascensore? Gli si regala la mimosa l'otto marzo? E se comincia a farmi delle confidenze? Io queste situazioni non le ho mai vissute! Ho sempre avuto a che fare con uomini veri!
MINA
Un gay è un uomo come te!
NICOLA
In senso lato! Ma in senso ristretto? Io ho sempre frequentato solo uomini! Maschi! Squadre di pallone di uomini pelosi! Che si spogliano tutti insieme senza nemmeno guardarsi! Gente che gli puzzano i piedi che accorano! Compagnie di militari che sbavano sui giornali porno!
Gite aziendali di puttanieri arrapati che bagordano per le strade del quartiere rosso di Amsterdam! Cosa ne so io di come ci si relaziona con un gay?
MINA
Ma di cosa hai paura?
NICOLA
Eugenia, non sono preparato a convivere con un gay!
MINA
Nicola, ormai è fatta! Sta per arrivare, questa soluzione che gli offerto gli risolve, almeno per il momento un problema molto grave! Io non lo deluderò!
NICOLA
E io me la prendo... Vabbè, lasciamo perdere! E se mi sculetta per casa? Lo vedo! Ciabatta per il salotto con le pantofole rosa! Da la lucidatrice cantando le canzoni di Orietta Berti! Patti Pravo! Fa la Signora Cecioni! Ti ruba i rossetti!
(Suona il campanello)
MINA
(dalla cameretta)
Hanno suonato, apri tu?
(Distratto, nella foga del discorso va per aprire la porta rifacendo il verso al suo "gay" immaginario)
NICOLA
Ecco! Metti che suonano alla porta! Metti che è l'amministratore che passa per la rata del riscaldamento! Lui sculettando va ad aprire... con la guepierre! Già me lo vedo... apre dicendo... (su questa apre la porta) ... "accomodati caro..."
(Si trova sulla soglia, faccia a faccia con Angelo, trentacinquenne bellissimo, atletico,
elegante.)
ANGELO
Buona sera, cerco Eugenia, abita qui?
(Nicola è basito, si guarda questo adone, e capisce al volo in che situazione si è messo)
NICOLA
(con un filo di voce)
Si...
(poi ha un guizzo di orgoglio virile e fa un vocione da orco)
Io sono il marito!
CASCATA DI MATTONI E SIPARIO
SECONDO QUADRO
(Il sipario si riapre immediatamente. Nicola è seduto in proscenio, mentre Mina e Angelo fanno avanti e indietro dall' ingresso alla camera degli ospiti.)
MINA
(con un pacco di coperte in mano)
Angelo, tu continua a portare su le valigie, mentre io rifaccio il letto.
ANGELO
Posso rifarlo da solo, Eugenia, non c'è problema.
MINA
Ma figurati, lascia fare a me, questa è una cosa da donne!
(muto , ma significativo accavallamento delle gambe di Nicola)
ANGELO
Allora io scendo di sotto a prendere qualche altra borsa.
MINA
Vai!
(esce di scena)
(Angelo e Nicola rimangono soli, Angelo si avvicina a Nicola)
ANGELO
Nicola io non so proprio come ringraziarti.
NICOLA
E di cosa?
ANGELO
E' una vera e propria invasione la mia...
NICOLA
Ma ti pare!
ANGELO
Il problema non me lo pongo tanto per Eugenia, che in fondo conosco da tanto tempo...
NICOLA
Si lo so...
ANGELO
...quanto per te...
NICOLA
Per me?
ANGELO
Ci conosciamo da un quarto d'ora...
NICOLA
Ma va! Questa casa è un porto di mare! Gente che va, gente che viene! E poi io la gente la capisco al primo istante! Il tempo di uno schiocco di dita! Non farti un solo scrupolo, Angelo, se ho dato il mio assenso, vuol dire che al primo istante : tac! (schiocca le dita) ... mi sei piaciuto.
ANGELO
Davvero? Ti piaccio? La sensazione è reciproca, ti giuro. Grazie ancora! (esce)
(Nicola resta solo)
NICOLA
Quando mio nonno diceva che la cosa più compromettente sono i complimenti, aveva ragione da vendere! Ma sono rincretinito? Nemmeno vedo un gay e la prima cosa che gli dico è che mi piace? Capirai! Questo sa che mi piace e me lo ritrovo appiccicato addosso dalla mattina alla sera! Mi si mette vicino a tavola... certo, mi piace! Mi chiede consigli su che cravatta mettersi... ovvio, mi piace! E visto che anche io gli piaccio...Mi entra in bagno all'improvviso mentre faccio la doccia! La chiave del bagno! ? 'Sto vizio maledetto di cagare a porta aperta!
(va a rovistare freneticamente in tutti i cassetti)
Noi non usiamo la chiave! Eh, già, siamo Svedesi! Bisogna ritrovarla subito! Il concetto di "piacere" andrà chiarito al più presto! Mina! Mina! Dov'è finita la chiave del bagno, Eugenia!
(entra in scena Mina)
MINA
Senza urlare, sono qui!
NICOLA
La chiave del bagno!
MINA
Perchè?
NICOLA
Dov'è?
MINA
Non lo so, non la usiamo da anni! Nicola? ... E' sceso?
NICOLA
Si, è andato giù per le altre valigie. Dov'è la chiave del bagno?
MINA
Ti ho detto che non lo so, l' hai buttata chissà dove tu quando hai deciso che chiudersi in bagno è una cosa d'altri tempi!
NICOLA
Ah, l'ho buttata via io?
MINA
Me lo ricordo come se fosse ora!
NICOLA
Ho fatto una tale cazzata?
MINA
Se ti preoccupi per l'ospite, si adeguerà alle nostre abitudini, gli diciamo che la porta del bagno non ha chiave, chi va in bagno avverte e...
NICOLA
Che avverte, oh! In bagno ci si chiude d'ora in poi!
MINA
Perchè?
NICOLA
A doppia mandata, col chiavistello, la catena! Si ! Sta' a vedere che vado in bagno e lo dichiaro pubblicamente, così quello alla prima occasione che sto a mutanda calata... Lampo di genio! Trovato! Faccio tutto fuori! Tranne la barba. Quella me la faccio qui perchè in genere me la faccio da vestito. La cacca in ufficio... A me scappa verso le sette e mezza, l'ufficio apre alle nove... Dovrò tenerla un' ora e mezza! Sarà difficilissimo, ma con un po' di allenamento...
MINA
Nico, io a questo punto un problema me lo creo...
NICOLA
Uno? E la doccia?
MINA
Mi indisponi, sai?
NICOLA
Pure!
MINA
Poi quando sei contrario a qualcosa... assumi quell' aria di sufficienza... fai la resistenza passiva degna di un militante pacifista...
NICOLA
Lo ero...
MINA
E dai di queste risposte laconiche alla ... Garibaldi... Dammi una mano, piuttosto!
NICOLA
Obbedisco!
(prende un borsone e lo porta in camera)
(Angelo entra con due grosse valigie e una gabbia di canarini)
ANGELO
Ecco! Con queste abbiamo finito la roba in vista in macchina, il resto può restare nel cofano.
MINA
Di che roba si tratta?
ANGELO
Un vecchio computer, la stampante laser, gli attrezzi da ginnastica...
MINA
E che fai? Li lasci per strada? Sei matto? Se te li fregano?
ANGELO
Ma non sono in vista...
MINA
Figurati, sai che gli importa ai ladri? Aprono col ferretto e ti rubano tutto! Porta sù, porta sù!
ANGELO
Eugenia mi sembra davvero troppo!
(Torna in scena Nicola a mani vuote)
NICOLA
In camera tua c'è effettivamente un po' di disordine... tutte le borse ammucchiate, i libri... Ti interessi di meccanica, ho visto!
ANGELO
E' una vecchia passione! Le moto soprattutto, ne ho avute parecchie, il gusto più grande era ripararmele da solo.
NICOLA
" Lo Zen e l'arte di manutenzione della motoclicletta!"
ANGELO
Lo conosco a memoria!
NICOLA
Anch'io , che bel libro! Quanto mi è piaciuto!
ANGELO
Davvero?
(Nicola alza gli occhi al cielo, ha fatto un'altra gaffe)
MINA
Nico è un vecchio centauro!
ANGELO
Vecchio proprio non direi...
(Nico ha un aria di ringraziamento trattenutissima.Poi per superare l'imbrazzo...)
NICOLA
Uh, gli uccellini! Che razza sono?
ANGELO
Normalissimi cararini, posso tenerli fuori della finestra della mia camera?
NICOLA
Diamine!
ANGELO
Non potevo lasciarli in macchina...
NICOLA
Non te lo avrei permesso! E poi gli animali... mi piacciono! (Alza di nuovo gli occhi al cielo)
ANGELO
Ti piacciono?
MINA
Un punto in comune importante!
NICOLA
Lei non ne vuole per casa, altrimenti...
MINA
Ma cosa dici Nico? Adesso vuoi metterlo in imbarazzo!
NICOLA
E' vero! Dici che gli animali stanno bene nel loro habitat naturale...
MINA
Ma questo che c'entra coi canarini di Angelo?
ANGELO
Vi prego, mettetemi tutti i veti, ma i miei canarini, no!
MINA
(a Nicola) Sei contento? (ad Angelo) Fai quello che ti pare, Angelo, io che gli animali stanno bene solo nel loro habitat, lo dissi una volta che lui mi venne per casa con un macaco del Borneo!
NICOLA
Uno di quegli scimmiotti col culetto colorato...
MINA
C'è una bella differenza coi canarini! Sai dove puoi metterli? Fuori dal balcone della cucina, poggiali a terra, poi Nicola viene a mettere un chiodo sul muro.
ANGELO
E' riparato?
MINA
E' dalla parte del cortile interno.
ANGELO
Ottimo!
(esce verso la cucina)
(Mina e Nicola restano soli. Mina sbotta subito)
MINA
No,no,no! Il culetto colorato, no! Non cominciamo coi doppi sensi!
NICOLA
Perchè, che ho detto?
MINA
Se deve sopportare certe battutacce , lo mando via subito!
NICOLA
Eh, no ! Ora c'è e ci rimane!
MINA
Allora ce lo vuoi! Lo vedi che ti piace?
NICOLA
Il concetto di " piacere " va chiarito! Quale piacere? Piacere in che senso? Io lo intendo in senso lato!
MINA
E che altro senso c'è?
NICOLA
Ce n'è un altro che non mi riguarda, non mi! Io parlo del piacere in senso artistico, nel senso del "convenevole", e lì mi fermo! E dico che ora qui ci rimane, perchè un' altra sfacchinata come questa si può rifare solo tra quattro anni! E' un trasloco in piena regola, non l'hai capito?
MINA
Macchè trasloco, qualche giorno e poi se ne va!
NICOLA
Si! L'ho già capito quello com'è fatto! Io le persone le capisco con uno schiocco di dita!
(Torna Angelo dalla cucina)
ANGELO
Li ho messi all'ombra! Stanno tranquilli... Bella cucina avete! Io sono un buon cuoco... Stasera per ripagarvi della vostra cortesia, mi permettete di cucinare per voi?
MINA
Ma non ce n'è bisogno si prendono un paio di pizze...
ANGELO
Eugenia, permettimi di sdebitarmi, almeno moralmente...
MINA
Io lo dicevo solo perchè... Tu che dici Nico?
NICOLA
Ma sì l'idea mi piace... (si volta e si morde le labbra)
ANGELO
Benissimo! Vuoto il cofano!
MINA
Nico, scendi a dargli una mano!
NICOLA
Si, con piacere!
(si rivolta ed ha un gesto di stizza)
(Angelo e Nicola si avviano alla porta d'ingresso e fanno un sacco di complimenti su chi deve passare per primo. Quando stanno per uscire si para davanti a loro Berta i tre quasi si scontrano)
NICOLA
Berta!
MINA
Che piacere!
(Berta resta imbambolata a guardare Angelo)
NICOLA
Berta?
MINA
Ti presento Angelo, Berta.
BERTA
Piacere...
ANGELO
Piacere mio.
BERTA
No, no, mio...
NICOLA
Oggi è la giornata del piacere! Andiamo Angelo?
ANGELO
Eccomi!
(I due ricominciano i complimenti per chi deve uscire, finchè Angelo fa un tale gesto cavalleresco a Nicola che, lusingatissimo, esce per primo)
(Berta in silenzio si accosta alla porta e guarda i due che scendono le scale, poi si volta)
BERTA
Ma porca la zozza, brutta vacca di una miseria ladra! Guarda se un tocco di ciccia come quello deve andare sprecato! Chi l'ha traviato, chi?! Chi per primo ha profanato quelle carni?! Chi ha dato a quella miniera di energie erotiche l'indirizzo sbagliato!?
MINA
Non hai resistito, eh?
BERTA
Ma l'hai visto?
MINA
L' ho visto, sì!
BERTA
E quello è gay?
MINA
Certo!
BERTA
Con quegli occhi da cervo possente, le membra da gladiatore, il collo da cigno e il culo da torero?
MINA
Della vita tu riesci a vedere ben pochi aspetti, cara!
BERTA
Ma ti rendi conto di cosa va sprecato? Lì non butti via niente!
MINA
Perchè sei passata? Sei un' impicciona, un' inopportuna, una prosaica...
BERTA
(con aria ipocrita)
Venivo a darti una mano a mettere a posto. Ora che siete in tre...
MINA
E sei anche bugiarda!
BERTA
Perchè sono venuta? Sarebbe stato meglio che non venivo!
MINA
Ecco!
BERTA
Mi morderei i gomiti! Se vuoi ti do le sue misure seduta stante! Sia sopra coperta che sotto coperta! Torace centoventi! Fianchi settanta... bicipiti quaranta! Garrese ventitrè! Sottocoperta un buon... sedici e mezzo! Che fa una gran bella misura!
MINA
Se ti azzardi a allungare una mano su Angelo, stavolta ti prendo a calci!
BERTA
E che vuoi allungare? E' bellissimo, ma sapendo da che parte gli tira il vento per me è un cadavere!
MINA
E smettila con tutto questo trucidume!
BERTA
Vabbè tra noi... Chi ci sente?
MINA
Abbiamo un sacco da fare, se non ti dispiace...
BERTA
Io non mi muovo di qui!
MINA
Me che modi sono? Ora esageri!
BERTA
Lo dico nel tuo interesse! Se mi fai restare e partecipare, eviti la valanga di domande che ti farei domani in ufficio.
MINA
Allora accomodati, fai come se fossi in casa tua!
(Rientrano Angelo con due borsoni e dietro lui Nicola che sbuffa con un grande scatolone)
MINA
Tutto bene?
(Berta si precipita ad aiutare Angelo)
BERTA
Permetti?
ANGELO
No ce la faccio grazie...
MINA
Che roba è?
ANGELO
Computer, stampante...
(Nicola sulla soglia di casa lascia cadere il suo scatolone che fa un tonfo terribile)
ANGELO
E i pesi da ginnastica... Li ha voluti portare per forza lui...
NICOLA
(col fiatone)
E stato un... un... piac... ere...
(si butta sul divano)
MINA
Stai bene, Nico?
(Nicola fa cenno di si)
NICOLA
Piccolo calo degli zuccheri...
BERTA
Prendi un goccio di limoncello!
NICOLA
Acqua... Acqua!
(si alza e si avvia verso l'uscita)
Bevo un sorso alla nasona qui sotto! Si riparte! Andiamo Angelo! Finiamo il trasloco!
ANGELO
Posso fare da solo!
(sulla soglia)
NICOLA
(con decisione)
L'ospite sempre per primo! Dopo di te!
(Angelo esce seguito da Nicola. Mina e Berta sono di nuovo sole)
BERTA
Se prima avevo dei sospetti, ora la mia è una certezza. Questo è troppo bono: te lo vuoi "calzare "!
MINA
Manco per idea!
BERTA
Te lo vuoi calzare!
MINA
E me lo portavo per casa?
BERTA
Perchè c'hai il senso di colpa! Io le conosco queste meccaniche dell' oltreviscera! Ho fatto psicologia alle magistrali! Te lo vuoi calzare, zozza! Ma siccome ti senti in colpa del desiderio lubrìco che hai, te lo porti per casa, così ti togli ogni tentazione! O per lo meno ci giochi al gatto colla topa!
MINA
Ma se è gay!
BERTA
Questo non ha nessun significato! Tu ci provi ! Se la va, la va, se non la va ... ti senti a posto con la coscienza, perchè hai fatto un'opera buona... Vergogna! Approfittarsi di un povero finocchio indifeso!
MINA
Non farmi la morale! Ti ho colto in flagrante col limoncello di Nicola!
BERTA
Non gli avrei permesso il minimo approccio io non li faccio certi dispetti alle amiche!
MINA
Bugiarda!
BERTA
Zozza!
MINA
Invidiosa!
BERTA
Ipocrita!
MINA
Fuori!
BERTA
Mai!
MINA
Esci di casa mia!
BERTA
Neanche a pagamento!
MINA
(Si calma e va a sedersi sul divano)
E va bene, va bene! Si può mentire a tutti meno che a se stessi...
BERTA
Così mi piaci!
MINA
I primi tempi che lo conoscevo una cotta me l'ero presa...
BERTA
Questo è un comportamento da esseri umani!
MINA
Quel suo sguardo un po' sperduto mi affascinava... quel passo leggero, la voce... Sai com'è quando uno ti piace al primo sguardo?
BERTA
E come se non lo so?
MINA
Poi siamo usciti per il primo caffè... il secondo... il terzo... E io mi chiedevo " Perchè prendiamo solo il caffè? " Che altro devo fare per farmi capire? E mi muovevo tutta... e poi lo guardavo... sai come quando si guarda...
BERTA
So tutto, sono una maestra!
MINA
E questo...
BERTA
Niente!
MINA
Niente! Poi un giorno gli ho strappato un invito a pranzo... Ci sono andata con la minigonna attillata attillata, le calze a rete, la camicietta che davanti tirava al massimo e dai buchetti dei bottoni vedevi e non vedevi...
BERTA
Abbigliamento classico...
MINA
Beh! E' venuto fuori tutto!
BERTA
Sono saltati i bottoni?!
MINA
No, mi ha confessato di essere gay!
BERTA
Delusione!
MINA
Terribile! Un colpo al cuore! Ma che potevo fare? Simpatico m'era simpatico, bello che te lo dico a fare...Siamo rimasti amici.
BERTA
In modo disinteressato...
MINA
Per forza!
BERTA
E con la talpa del proibito cher ti rodeva dentro!
MINA
Può rodere quanto gli pare la talpa, non mi ha mai dato un solo appiglio!
BERTA
E come potrebbe dartene?
MINA
Hai ragione.
(pausa)
Che faccio, Berta, lo mando via?
BERTA
Troppo tardi! Ha scaricato tutto! Devi sopportare per un po', tanto i fr..checch... "loro" tra di loro rimediano in fretta. E poi, come ti giustificheresti con Nicola?
MINA
Lui in casa non ce lo vuole...
BERTA
Ma se vanno così daccordo! Si piacciono, mi pare. Nicola sembra molto disponibile...
MINA
Davanti, ma didietro...
(pausa)
BERTA
Si mette male, Eugenia!
(Entra Angelo con un borsone e un sassofono)
ANGELO
La macchina è vuota.
MINA
Bene!
BERTA
Suoni il sax?
ANGELO
Vado a lezione di jazz.
BERTA
" Cool jazz" ?
(MIna da un'occhiata furente a Berta)
ANGELO
Non so, ho cominciato da poco...
BERTA
Ah...
(Eugenia con indifferenza da uno spintone a Berta)
MINA
Se vogliamo organizzare questa cenetta dobbiamo fare un po' di spesa , in casa non c'è niente...
ANGELO
Allora sarà bene sbrigarci.
MINA
Si, mettiamo a posto più tardi.
BERTA
(ad Angelo)
Mi considero invitata?
(Angelo guarda Mina)
MINA
E perchè no? A te non dispiace?
ANGELO
A me? No... come decidete voi... Ma la spesa la pago io!
MINA
Figurati!
ANGELO
Ma...
MINA
Prendo la borsa e vi raggiungo. Berta chiama l'ascencore!
(esce verso la camera da letto)
BERTA
Nicola che fine ha fatto?
ANGELO
E' ancora per le scale... ha voluto fare tutto lui, non mi ha permesso di muovere un dito...
(escono seguiti un attimo dopo da Mina, che si ferma da sola e preoccupata guarda tutto il disordine che c'è. La porta di casa resta aperta)
(Pausa a scena vuota. Poi si sentono dei passi pesanti e dalla porta di casa spunta in scena la punta di una canoa! Lentamente, urtando dappertutto, Nicola, con la testa dentro la canoa riesce a far entrare l'ingombrante natante dentro casa. Sfinito se lo toglie dalla testa e lo butta dove capita. Si guarda intorno.)
NICOLA
Oh! Oh! Dove siete? Ci siete?
(Col fiatone guarda nelle varie stanze)
NICOLA
Sono usciti! Com'è che non ci siamo incrociati? Ah, già, hanno preso l'ascensore... loro che potevano!
(Si va a buttare sul divano. E' sfinito. Breve pausa per riprendersi, poi Nicola si guarda intorno, com poc'anzi ha fatto sua moglie)
NICOLA
Ma questo dov'è gay?! Dove le fa le cose da gay? La moto! Simbolo di virilità: Marlon Brando, il selvaggio... La ginnastica pesante! E che è pesante ne ho avuto la prova! Computer e stampante? Oggetti che non posseggono una sessualità definita. Non ci vedo niente di indicativo... che differenza c'è tra un computer omosessuale e un computer eterosessuale? (pausa di riflessione) Gli uccellini? Ci sono in tutte le commedie di Eduardo, e non credo proprio che Eduardo fosse gay! La gabbia con gli uccellini denotano al massimo un animo sensibile, il quale non è appannaggio obbligatorio dei gay! (butta un occhio in giro) Il sassofono però è un bel simbolo fallico! Caspita! Oblungo, contorto con la punta a becco... esprime quella certa ambiguità... (pausa di riflessione) E allora zio Michelone, che suonava il basso tuba nella banda del quartiere? Mica era... (guarda dietro di sè) La canoa! Alla faccia! Guarda là che misura! Ecco la relazione con... (altra pausa di riflessione) E allora i cacciatori di teste? Gli Esquimesi? Gli Indiani! Tutti bucaioli? Impossibile, impossibile! Unica deduzione logica : un gay è un uomo come me! ...
Mi serve un goccio di limoncello!
(CROLLO DI TUTTI I MATTONI POSSIBILI)
(SIPARIO)
FINE DEL PRIMO ATTO
SECONDO ATTO
QUADRO TERZO
(SIPARIO)
(La stessa scena. E' sera. La canoa è appoggiata da una parte. Berta sta apparecchiando la tavola con grande cura, per due.)
BERTA (canticchia) Dice... quann viene appundamenda...
dice... guarda o ciele guard' e ffronna...
dice... cchiù tte parle e nun risponne
dice... te staie zzitte (sottovoce) e vaffangu' !
dice... ie te te tenghe rrinto o' core..
dice... songhe sempre 'nnammurate.
dice... ma ttu invece dice...pienz' a n'ate
dice... e te staie scurdanne e me!
(sottovoce fuori tempo) Vaffangu'!
Dice...
Quann' se dice e ssì!
dice... tienel' a mmende!
dice... nun s'ha da ffa mmurì
dice... 'nu core amande...
dice... tu me diciste...
dice.. ssì... 'na sera e magge!
e mmò tiene o curaggeeeee...
dice... (sottovoce) e vaffangù!
(Angelo entra in scena dalla cucina)
ANGELO
Questo contrattempo non ci voleva!
BERTA
Eh... i casi della vita!
ANGELO
Non ci voleva!
BERTA
(continuando ad apparecchiare)
Non ci voleva...
ANGELO
Del resto in certe situazioni...
BERTA
Quando la mamma sta male...
ANGELO
Si corre!
BERTA
Ci si precipita!
ANGELO
Una cena rovinata!
BERTA
Rovinata... "dice... quann' vien' appundamenda..."
ANGELO
Che facciamo?
BERTA
Li conosco i malanni della mamma di Eugenia! Cose passeggere. Impegnative quanto a tempo, sta dall' altra parte della città, ma assolutamente passeggere! Ora poi, che c'ha il coso , lì, .... il salva la vecchia...
ANGELO
Eh?
BERTA
Quel messaggio che è scattato e che ha fatto scattare loro... Sono schizzati via come fulmini!
ANGELO
Ah! L'apparecchietto, si...
BERTA
Che si fa, si mangia?
ANGELO
Del resto in questi casi non si sa mai!
BERTA
Mai! Ci mettiamo a tavola? Si sente un profumino... Che hai cucinato?
ANGELO
Un sugo... per la pasta all'uovo... niente di speciale, ma in genere mi viene bene.
BERTA
Uh! Me lo fai assaggiare?
ANGELO
Ma no, dai, aspettiamo che tornino loro!
BERTA
Un assaggio, un assaggio!
( Berta si precipita in cucina e torna con un casseruola e un pezzo di pane. In scena intinge il pane nel sugo e assaggia)
BERTA
Posso?
ANGELO
Ma...
BERTA
Bono! Bono! ... (sguardo laido su Angelo) Bonissimo!
ANGELO
Com'è di sale?
BERTA
Aspetta!
(intinge di nuovo il pane e tira su una montagna di sugo che ingurgita vorace)
BERTA
Giusto, è giusto!
ANGELO
Sicura? Perchè il sale si sente meglio quando si è un po' raffreddato.
BERTA
(Intinge di nuovo)
E' giusto! Sai che effetto mi fa? Mi... non so... mi... mi...
ANGELO
(riprende la pentola del sugo e la riporta in cucina sottraendosi al primo tentativo ti Berta)
Ho cucinato anche altre cose, per quando saranno di ritorno sarà tutto freddo!
BERTA
Appunto, noi mangiamo...
ANGELO
(rientrando in scena)
Come si fa a mangiare senza i padroni di casa?
BERTA
Coi piatti e le posate!
ANGELO
Hai apparecchiato solo per due?
BERTA
(ipocrita)
Ho fatto male?
ANGELO
Beh...
BERTA
A loro lasciamo la roba nel forno.
ANGELO
Che peccato! Mangeranno il sufflè sgonfiato! (ripensadoci) Il sufflè!
(Si precipita in cucina)
BERTA
(alzando la voce)
Che gli succede al sufflè?
ANGELO
(da fuori)
Se non lo fermi in tempo si brucia!
CASCATA DI MATTONI
BERTA
Gentilissimo pubblico... Io vorrei capire perchè questo mi tira così tanto... Lo so che è dell'altra sponda, ma dentro qualcosa mi dice che un margine di recuperabilità c'è! Lo sento! E poi... davanti a tanto ben di Dio una ci spera sempre... te lo senti nelle budella, nei gricili che... Ma sarà vero che sono un po' troppo trucida?
CASCATA DI MATTONI AL CONTRARIO
(Angelo rientra)
ANGELO
A posto! E' bello gonfio!
(Berta alla parola "gonfio" si morde il labbro inferiore)
ANGELO
(vagamente imbarazzato)
Facciamo una telefonata a casa della madre?
BERTA
E perchè? In questi casi è meglio non disturbare.
ANGELO
Almeno ci danno un' idea...
BERTA
Sei in ansia?
ANGELO
Un po'...
BERTA
Anch'io...
(pausa)
ANGELO
(percepisce qualcosa di diverso nello sguardo di Berta)
Mi preoccupo! Mi preoccupo... In fondo ora sono un po' di casa...
BERTA
Anch'io in questa casa... sono di casa...
(ride e poi rapidissima si rimorde il labbro inferiore)
ANGELO
(non volendo creare malintesi)
Il tortino di mele!
(scappa via)
(Berta resta sola. Guarda verso la cucina con tutto il labbro inferiore in bocca)
BERTA
Ha fatto anche il tortino di mele... (ad alta voce ad Angelo) Dove lavori, tu?
ANGELO
(dalla cucina)
In banca!
BERTA
Ah, già!
(Berta misura la stanza a grandi passi, sta cercando un' idea, butta l'occhio sul mobiletto dei liquorini di Nicola. Angelo rientra in scena, Berta lo guarda con aria da maliarda)
BERTA
Ti va un goccio di limoncello?
ANGELO
Prima di cena?
BERTA
Apre lo stomaco...
ANGELO
A me lo chiude!
(Berta riempie un bicchierino di limoncello, mentre continua a parlare a parlare)
BERTA
L'hanno inventato sulla costiera amalfitana...un amico di mio nonno... ricco mezzofondista ... ne intuì per primo le possibilità commerciali... (col bicchierino colmo si avvicina accattivante ad Angelo) Tanto per gradire...
ANGELO
(che capisce le intenzioni)
Uh! Il fagottino!
CASCATA DI MATTONI PIU' RAPIDA
BERTA
(al pubblico)
Il trucco di Nicola fa schifo !
(E si scola lei il bicchierino tutto d' un fiato)
Io non resisto! Quando lo vedo mi ribollono le budella, tutti i ventrigli mi vanno... (pausa) Si! Sono troppo trucida! Con uno così ci si deve andare più molli, più... Va preso sui suoi interessi...
CASCATA DI MATTONI AL CONTRARIO PIU' RAPIDA
BERTA
(ad alta voce perchè Angelo senta)
Uh! La canoa! Come funziona?
ANGELO
(di dentro)
Cosa?
BERTA
La canoa!
ANGELO
(di dentro)
Semplice ci si infila nell'abitacolo...
BERTA
Nel buco? ... (a se stessa) Trucida! Trucida! Non gli piaccio perchè sono troppo trucida! (a voce alta) Per abitacolo intendi... questo orifizio?
ANGELO
(di dentro)
Esatto!
BERTA
Posso inserirmivici?
ANGELO
(rientrando in scena)
Come?
BERTA
Permetti che mi ci collochi?
ANGELO
Prego, prego...
BERTA
(porgendogli mollemente il braccio)
Mi aiuti?
ANGELO
Certo...
(Berta entra con tutte le scarpe nel buco della canoa, poi ondeggiando ci si cala tenendosi forzatamente ad Angelo, quando è seduta, dopo ampi scosciamenti, lo attrae con dolcezza e decisione verso di se. I due arrivano quasi bocca a bocca... Angelo si accorge di nuovo delle intenzioni e rapidissimo si divincola e scappa in cucina.)
ANGELO
Le meringa!
( Non potendo restare in equilibrio la canoa si piega con Berta dentro, verso l'interno della scena, facendo scomparire la malcapitata)
(pausa)
BERTA
Ma vaffanculo... un po' di cavalleria, sono una signora!
(con grandi sforzi Berta riesce ad uscire dalla canoa che si scuote tutta. Poi, carponi se ne torna al mobiletto dei liquorini,)
BERTA
La meringa... sai dove te la ficco la meringa?
( Restando carponi prende un liquorino a caso, legge l'etichetta)
Vaffanculo anche al nespolello!
(si attacca alla bottiglia e ne scola un sorso, come uno scaricatore di porto).
(Angelo rientra, non vede Berta nascosta dal divano)
ANGELO
Berta? Che fine hai fatto?
BERTA
Sono naufragata!
ANGELO
Ti do una mano!
CASCATA DI MATTONI PIU' VELOCE
BERTA
Gentilissimo pubbilco... Ci ha ripensato?
CASCATA DI MATTONI AL CONTRARIO ANCORA PIU' VELOCE
BERTA
(mollemente)
Grazie!
(gli si abbarbica addosso, stringendosi sempre di più, Angelo si divincola di nuovo e scappa
via)
ANGELO
Lo sformato!
(Berta finisce a gambe all'aria sul divano)
BERTA
(con la faccia sul cuscino)
Ha fatto da mangiare per un reggimento!
CASCATA DI MATTONI ANCORA PIU' VELOCE
BERTA
(al pubblico)
Proviamo con la psicologia?
CASCATA DI MATTONI AL CONTRARIO ANCORA PIU' VELOCE
BERTA
(ad alta voce verso Angelo)
Angelo devo dirti una cosa!
ANGELO
(di dentro)
Cosa?
CASCATA DI MATTONI VELOCISSIMA
BERTA
Se è vero che i poli opposti si attraggono...
CASCATA DI MATTONI AL CONTRARIO VELOCISSIMA
BERTA
Gli dico che sono gay anch'io...
CROLLO MADORNALE DI STOVIGLIE DALLA CUCINA
(Berta sobbalza)
BERTA
Che è successo?!
ANGELO
(di dentro)
Ho aperto uno sportello, e mi è cascato tutto addosso! per fortuna sono tutte pentole di metallo...(breve pausa, Angelo entra in scena) Cercavo un manico...
BERTA
Irrecuperabile!
ANGELO
In che senso?
BERTA
Nel senso del manico... in quel macello ora come lo recuperi?
ANGELO
Ne avranno un altro...(risentito) Forse se gli facciamo un colpo di telefono, ci dicono dov'è oltre a dirci a che ora arrivano.
BERTA
Vabbè!
(Va al telefono, solleva la cornetta e con un mignolo tiene di nascosto premuto il tasto, mentre fa il numero)
BERTA
Pronto? Eugenia? Siete ancora lì? Come va?... Ah... Ah... ho capito... non è... no... si...Ah... Ah... Ah... E quindi farete tardi... vi lasciamo in caldo la... si vi scuso io con Angelo... Si... si... Ah... Ah... Ah...
(In quella la porta d'ingresso si apre e entrano Eugenia e Nicola. Nicola è infuriato)
(alla loro vista Angelo strabuzza gli occhi e guarda Berta. Che rapidissima molla il telefono)
BERTA
(ipocrita più che mai)
Sta già meglio?
NICOLA
Non aveva niente!
ANGELO
Per fortuna!
MINA
Nico non ricominciamo! E' tutto il tragitto che discutiamo! Con mamma ci vuole pazienza! Non è più la ragazzina di una volta, ha certi disequilibri!
NICOLA
(ad Angelo) Voleva vedere se l'aggeggio funzionava, capito? E si è anche arrabbiata! Si! (indica Mina) Perchè suo fratello che ha il vivaio in periferia ha fatto prima di noi con l'ape!
MINA
Smettila, Nico!
NICOLA
La smetto? Io ero contrario al coso lì...
BERTA
Il " salva la vecchia " ?
MINA
Berta!
NICOLA
Eh! Quello!
MINA
Nicola!!
NICOLA
Ero contrario, perchè lo sapevo che finiva così! E' finita la pace Eugenia!
MINA
Vive sola, dall' altra parte della città, non ha parenti vicino, e poi è mia madre Santo Iddio!
NICOLA
No, Santo Iddio lo dico io! A trecento all'ora sono andato!
ANGELO
L'importante è che stia bene.
NICOLA
Sta bene, sta bene!
MINA
Non mi sono mai permessa certi toni con i tuoi!
NICOLA
Certo, vivono a Pinerolo!
MINA
Nemmeno quando stavano qui!
NICOLA
Certo, non li vedevi mai!
ANGELO
Ragazzi di là c'è un problema...
NICOLA
La cena non è pronta?
ANGELO
Prontissima! Però...
MINA
Vorrei finire il mio discorso, Nicola, permetti?
NICOLA
(ad Angelo con tono di comando)
Porta in tavola, va'!
ANGELO
(un po' interdetto)
Subito...
(esce)
MINA
Ma che tono usi con un ospite?
NICOLA
Così impara chi comanda qui dentro!
MINA
Vorrei finire il mio discorso!
NICOLA
No! Ora si mangia!
MINA
E chi l'ha deciso?!
NICOLA
Io!
MINA
E chi sei tu?!
NICOLA
(stupito e minacioso)
Chi sono io?!
MINA
Si, chi sei tu?!
BERTA
Nicola, no?
MINA
(A Berta)
Tu zitta! Zitta! Mettiti a tavola e... (vede la tavola apparecchiata per due) Hai apparecchiato per due?!
NICOLA
Già è vero!
(Nicola volta le spalle alle due donne e si siede ad uno dei due posti apparecchiati )
BERTA
(ipocritissima)
Per non sporcare...
MINA
(A Berta solo muovendo le labbra)
Stronza...
NICOLA
(aprendosi il tovagliolo)
Chi è che non mangia?
BERTA
(sempre più ipocrita)
Io...
MINA
(sempre solo con le labbra)
Puttana!
BERTA
(A Mina, decisissima)
Sempre!
NICOLA
Sempre, cosa?
BERTA
Sempre non mangio...
MINA
(A Berta ancora solo con le labbra)
Vattene!
BERTA
(A Mina ancor più decisa)
Mai!!
NICOLA
Eh?
BERTA
Io sempre... non mangio mai...
NICOLA
Beh stasera sei ospite mia e mangi! Fila a prendere due altri coperti!
(Mina è esterrefatta dal tono di Nicola. Berta con aria soddisfatta e di sfida guarda Mina ed esce verso la cucina)
NICOLA
Visto com'è scattata anche lei?
MINA
Certo! L'ommo è ommo e ha da ommeà!
NICOLA
Ecco, brava! Hai capito! "L'ommo è ommo e... come finisce?
MINA
Ha da ommeà!
NICOLA
Questo d' ora in poi vale anche per te!
(verso la cucina con tono perentorio)
Allora, si mangia?
ANGELO
(dalla cucina)
Un attimo! Mi è caduta qualche pentola...
MINA
Si è rotto niente?
ANGELO
No! No!
BERTA
Lo aiuto io!
ANGELO
Faccio da solo...
MINA
Io lo mando via!
NICOLA
E perchè? Lui che ha fatto di male?
MINA
Da quando c' è lui, qui dentro è il caos!
NICOLA
Non addossare la colpa all'ospite, il caos qui dentro lo crei solo tu!
MINA
Non mi sento più libera, chiaro? Questa è casa mia!
NICOLA
E' "anche " ... casa tua...
MINA
Che vuoi dire?
NICOLA
A buon intenditor...
MINA
No, lo mando via! Non mi va più che stia qui, non mi va più la cena, non mi va più niente!
NICOLA
Eh no! In casa mia l'ospite ha sempre ragione!
MINA
Quello è il cliente!
NICOLA
Già! ... E l'ospite?
MINA
E' sacro!
NICOLA
Come l'osso?
MINA
Basta, coi doppi sensi!
(dalla cucina)
ANGELO
Ancora un attimo, cerco un manico!
BERTA
E non lo trova!
MINA
Li butto fuori tutti e due!
NICOLA
Butta pure fuori quella smandrappata, ma lascia stare Angelo!
MINA
Ma sentilo! Lo difende! E' dalla sua parte adesso! Non sarai mica una "velata", tu?
NICOLA
Una cosa?
MINA
Una "velata"... uno che fa il maschio e sotto sotto...
NICOLA
Velata a me?! Ti faccio vedere io! Io "òmmeo" , io! Fila in cantina a prendere il vino!
MINA
Non ti permettere quel tono con me!
NICOLA
Da oggi si cambia stile! In cantina!
MINA
No!
NICOLA
Fila!
MINA
Mai!
NICOLA
Filaaaaaaa!!!
(entra Berta con le posate e i piatti Nicola cambia al volo tono e modi e diventa addirittura mellifluo)
Amore vorresti per cortesia scendere in cantina a prendere una bottiglia di quel buono? Lo farei io, ma mi sento un po' affaticato... sai il lungo viaggio... tua madre... lo stress...
MINA
(Da un'occhiata a Berta che apparecchia facendo finta di niente)
Certo tesoro...
(poi a Berta )
Ti va di accompagnarmi?
BERTA
Devo apparecchiare...
MINA
Ho paura del buio...
(la afferra per un braccio e la trascina via buttandola fuori di casa a spintoni. Poi a Nicola) Facciamo in un lampo...
(si chiude dietro la porta sbattendola)
(Nicola, rimasto solo, si alza in piedi e comincia a muoversi su e giù con pose mussoliniane bofonchiando frasi e matà)
NICOLA
Velata a me?!
(si da una bella grattata alle palle)
Gli faccio vedere io!
ANGELO
(entra in scena con un manico di pentola mobile)
Ho trovato il manico!
(Nicola scatta all'indietro terrorizzato guardando immobile il suo ospite fino all'ultimo mattone)
NICOLA
L'hai trovato?
ANGELO
Mi serve per la terrina dello sformato.
NICOLA
(rincuorato)
Ah, c'è anche lo sformato? E per primo?
ANGELO
Appena l'acqua bolle butto le fettuccine.
NICOLA
Le ho mandate a prendere il vino. Scusa per queste discussioni, ma la convivenza è fatta anche di questo... e visto che convivremo per un po'...
ANGELO
Succede in tutte le famiglie.
NICOLA
Già...
ANGELO
Già...
NICOLA
Ti senti in famiglia qui con noi?
ANGELO
Si... Mi date calore... e oggi mi serve proprio...
NICOLA
Brutta giornata, eh?
ANGELO
(pausa di riflessione)
Si... direi proprio di si...
(esce)
VOCE REGISTRATA DELLA MADRE DI MINA
"Messaggio per Mina, Nicola e Narciso, ho urgente bisogno di aiuto, prego raggiungermi al mio domicilio nel più breve tempo possibile!"
NICOLA
Lo ha rifatto!
ANGELO
(entrando con la pentola del sugo)
Cosa?
NICOLA
Il salva la vecchia! Ha rilanciato l'allarme!
(Squilla il telefono, Nicola si precipita rispondere)
NICOLA
Pronto! Ah, sei tu?! Si, Narciso! Si l'ho sentito! Sei già sull' ape?! Ma che fai ci dormi dentro l'ape?! Si, si, ci precipitiamo!
(entrano Mina e Berta con due bottiglie in mano)
NICOLA
Lo ha rifatto!
MINA
Cosa?
NICOLA
Tua madre ha rilanciato l'allarme! Ci sta prendendo gusto!
MINA
Ora la chiamo e gliene dico quattro!
NICOLA
Ma cosa chiami, corriamo! Tuo fratello è già sull' ape, ci brucia sul tempo!
(Nicola e Mina escono in gran fretta. Berta e Angelo sono di nuovo soli. Berta non fa in tempo a posare le bottiglie sorridendo ad Angelo, che Mina rientra la riafferra per un braccio e se la porta via)
(Angelo resta solo in scena con la pentola del sugo in mano)
CASCATA DI MATTONI
(SIPARIO)
QUARTO QUADRO
(Breve attesa e il sipario si riapre)
( La stanza è in penombra , è notte. La tavola è ancora apparecchiata di tutto punto. Nicola in tuta fa su e giù misurando a grandi passi la stanza. Mina e Berta sono sul divano. Angelo è seduto al tavolo. Nell' intera scena tutti e quattro parleranno sottovoce)
NICOLA
(ad Angelo)
Una zanzara, capito?
MINA
(con calma)
Nicola...
ANGELO
L' acqua per la pasta è ancora calda...
NICOLA
Una zanzara! Ha schiacciato una zanzara che si era posata su quell' aggeggio! Quando siamo arrivati lì, il cadavere dell' immondo insetto era ancora spalmato sul pulsante con tanto di schizzetto di sangue! L'ha messo in moto senza accorgesene e quello è partito! Ci credo che stavolta l'attacco di angina le è venuto per davvero! Le siamo piombati in quattro sul letto con gli occhi di fuori! Dormiva della grossa, lei!
MINA
(sempre con calma)
Nicola...
BERTA
Quando ci ha visti è saltata sù come come un' ossessa! E noi eravamo più spaventati di lei!
NICOLA
(a Berta) Sto parlando io, ti dispiace? ... Un altro po' e ci veniva il coccolone a tutti!
BERTA
(A Mina)
E tuo fratello? C' ha l'ape col motore truccato?! Come ha fatto ad arrivare primo anche stavolta?
MINA
(con meno calma)
Berta...
BERTA
Eh, no! Sottovoce ma m'incazzo, scusa!
NICOLA
Non quando m'incazzo io! Quando m'incazzo io, m'incazzo solo io!
ANGELO
Butto le fettuccine?
NICOLA
Scusa Angelo, m'è passato l'appetito!
BERTA
Io quasi quasi, due fili...
NICOLA
Ho detto che non ho fame!!
ANGELO
La colpa è mia ! Se non ci fossi stato io...
MINA
Angelo, non lo dire neanche per scherzo. Anche se non ci fossi stato tu mamma l'avrei fatta dormire con me stanotte. Sarebbe stata in ogni caso l'unica soluzione è troppo agitata, si è presa uno spavento!
NICOLA
Senza rimarcare che Narciso... (a Angelo) Perchè suo fratello fa il fioraio e si chiama Narciso, capito? ... secondo me a venire con l'ape lo fa apposta! Lo sa che tua madre è intrasportabile sul cassone di dietro! E' un calcolo! Che potevamo fare? Dimmelo tu, Angelo! La lasciavamo tutta sola con le palpitazioni?
ANGELO
Sentite facciamo così, io telefono a un albergo qui in zona, troverò una stanza libera, poi domani...
NICOLA
Non lo dire nemmeno per scherzo, Angelino... Angelo il problema non sei tu. Dormi pure nella tua stanza, io mi accomodo sul divano.
(La segreteria scatta di nuovo e si risente lo stesso messaggio di prima)
SCATTA DI NUOVO IL MESSAGGIO DELLA MADRE DI MINA
" Messaggio per Mina, Nicola e Narciso, ho urgente bisogno di aiuto, prego raggiungermi al mio domicilio nel più breve tempo possibile! "
(Nicola come un fulmine prende la porta di casa. Mina lo insegue e dietro lei Berta ed Angelo gli gridano sempre sottovoce)
MINA
Nico! Nico!
ANGELO
Dove vai, Nico!
MINA
Nicoooo!
BERTA
E' quiiii!
(Nicola torna sui suoi passi infuriato)
NICOLA
(a Mina)
Vai a vedere che vuole, forse ha sete!
MINA
Sono stufa del tuo sarcasmo idiota. Mia madre è anziana, sola, non puoi farmelo pesare come una colpa!
(Mina esce verso la camera da letto)
BERTA
Tutti i torti non li ha...
NICOLA
Vuoi qualcosa?
BERTA
Prego?
NICOLA
La cosa ti riguarda? E' un problema tuo?
BERTA
Beh ragazzi, se non vi dispiace io... tra poco mi chiude il garage... e se mi sbrigo...
(Si alza dal divano, prende la sua borsa e fa per uscire)
NICOLA
Ecco, sbrigati!
(Berta indispettita si ferma sulla soglia della porta)
BERTA
Certo!
NICOLA
Ti serve qualcos'altro?
BERTA
Niente!
NICOLA
Capisci in fretta...
BERTA
Sempre!
NICOLA
Quando torni?
BERTA
Mai!
(Berta volta le spalle ed esce)
(Squilla il telefono. Nicola risponde)
NICOLA
Pronto... Che vuoi Narciso!? Lo so che è scattato! E' scattato anche qui! E non alzare la voce, tu che puoi farlo, non alzare la voce! ... Non lo so se dorme!
(Mina rientra)
MINA
Si è rigirata nel letto, l'ha premuto...
NICOLA
Smontaglielo! (al telefono) Hai capito? Si è rigirata nel letto e l'ha premuto! Si! Cosa? Mor'ammazzato te e l'ape! (Riattacca il telefono)
MINA
Berta se n'è andata?
ANGELO
Si.
MINA
Quando torna?
NICOLA E ANGELO INSIEME
Mai!
MINA
Troppo bugiarda perchè sia vero...Sono mortificata per tutta questa storia Angelo.
NICOLA
Lascia stare Angelo!
MINA
Cosa gli ho detto?
NICOLA
Lascialo stare, guai a te se tocchi Angelo!! Buonanotte!
(Mina ha un moto di pianto per essere stata trattata tanto male)
MINA
Non mi hai mai trattata così, mai! Sei sempre stato l'uomo più disponibile del mondo e adesso... Oh, già, scusami, non si fanno discussioni davanti a un ospite...
ANGELO
A questo punto...
NICOLA
L'ospite ha capito tutto!
ANGELO
Vi prego, non vorrei...
MINA
Certo, l'ospite ha capito tutto...
ANGELO
Ragazzi, cerchiamo di sdrammatizzare...
NICOLA
Basta così, Eugenia!
MINA
Il rischio è che basta lo dica io... Buona notte Angelo...
ANGELO
Buona notte, Eugenia...
(Mina esce)
ANGELO
Nicola...
NICOLA
Scusa., ma in questa famiglia mi hanno preso a cottimo! Devo pensare a tutto io, devo fare tutto io...
(Mina rientra rapida e gli tira sl divano un paio di lenzuola)
(Nicola fa un gesto come per dire "visto?")
ANGELO
Lascia tutto così, domani metto a posto io in un attimo.
NICOLA
Sai anche rassettare?
ANGELO
Buonanotte.
NICOLA
Buonanotte...
ANGELO
Forse hai un po' esagerato...
NICOLA
L'ommo è ommo... e ha da ommeà!
ANGELO
Punti di vista...
(Angelo esce. Nicola resta solo e si siede sul divano)
NICOLA
Si, punti di vista! Io ho un solo punto di vista! ... Però per essere una brava persona, è una brava persona. Sensibile... gentile... E noi l'abbiamo messo in un bell'imbarazzo. (pausa) Mi è passato tutto: sonno fame, tutto!
(Si alza dal divano e lo apre, è un letto matrimoniale)
Ah, già, è matrimoniale... Io lo apro, un posto resta vuoto e quello, mentre dormo ci si infila dentro!
(richiude il divano e ci si butta sopra. Pausa. Si gira mostrando le terga al pubblico. Pausa, poi si tocca il sedere e di scatto si rimette supino. Pausa e si tocca davanti, si sente ancora in pericolo e si schiaccia contro la spalliera, ma la posizione è scomodissima. Si arrampica sulla spalliera e ci rimane un attimo a cavalcioni e a sedere per aria. Pausa)
Si, capirai!
(si rialza in piedi e si gratta la testa. Si siede su un bracciolo e prova ad addormentarsi così, ma la posizione è la più scomoda di tutte e scivola di continuo senza poter prendere sonno. Si risiede sul divano arrabbiatissimo a braccia conserte in una pausa di riflessione. Si guarda in giro e vede la canoa. Va vicino alla canoa, ne osserva attentamente il buco e poi senza
pensarci due volte ci si infila dentro. Neanche ci è dentro, con il sedere ben coperto, la canoa si piega come è già successo a Berta)
Almeno qui sono al sicuro!
(Si agita ancora, si rimette dritto e la canoa barcolla facendolo ricadere dall'altra parte)
(Angelo richiamato dal rumore rientra in scena)
ANGELO
Che succede?
(Vede Nicola dentro la canoa)
Nicola che fai lì dentro?
NICOLA
Eh?
(pausa)
Mi alleno!
ANGELO
Senza acqua?
NICOLA
Serve anche in allenamento? ... Mi dai una mano?
(Angelo lo aiuta a uscire dalla canoa)
NICOLA
Mi sono incuriosito... non sono mai stato dentro a una canoa...
ANGELO
E' uno sport complesso.
NICOLA
Soprattutto per l' equilibrio...
ANGELO
Non solo; richiede forza e decisione.
NICOLA
E tu nei hai da vendere.
ANGELO
Forza sì, decisione, forse un po' meno.
NICOLA
Anch'io come decisione, forse un po' meno... mentre come forza... ancora meno...
ANGELO
Non mi sembri un tipo floscio.
NICOLA
Beh, floscio no...ma dovrei dimagrire.
ANGELO
Mica tanto. Tu sei così. E poi sempre meglio uno come te di un dimagrito.
NICOLA
Quanto hai ragione! C'è una differenza totale tra un magro e un dimagrito! Il magro è tale per costituzione e lo si vede. Il dimagrito è l'espressione più lampante della depressione! A proposito di Dimagrire... mi è tornata la fame! Ci mangiamo il sugo?
ANGELO
Faccio bollire l'acqua?
NICOLA
No, così... col pane intinto!
(Angelo va a prendere il sugo in cucina)
ANGELO
Daccordo!
NICOLA
Che giornata, eh?
(Angelo rientra con la pentola del sugo)
ANGELO
Assaggia, dimmi come sta di sale.
NICOLA
(Nicola assaggia con un pezzo di pane)
Bene! ...Ma si può avere una suocera così? E una moglie così?Però hai visto come ha obbedito? E' filata a letto senza fare un fiato! (guarda nella pentola) Anche il colore!
ANGELO
Cosa?
NICOLA
Anche il colore, dico! E' lo stesso del sugo che faceva mia madre! Se chiudo gli occhi questo profumo mi porta indietro col tempo! Mamma faceva il famoso sugo allungato!
ANGELO
Allungato?
NICOLA
E' un sugo semplicissimo! Si fa in genere la domenica mattina, fresco, per mangiarlo a pranzo, e quello vabbè è buono, è il sugo della domenica e via dicendo... poi però una mezza pignatta la si tiene da parte e si lascia lì. I giorni dopo, via via si allunga con la conserva di pomodoro un goccio d'acqua, mezzo cucchiaio d'olio e se la massaia è brava, ci si condisce la pasta addirittura fino a mercoledì! E quello del mercoledì, l'ultimo, il più riposato è il sugo allungato più buono di tutta la settimana! Ecco il tuo sugo mi ricorda un po' il sugo allungato del mercoledì.
ANGELO
Mi fai un grande onore.
NICOLA
Perchè?
ANGELO
Mi dici che cucino come tua madre.
(Nicola intinge un altro pezzo di pane nel sugo e assaggia)
NICOLA
Squisito! Favoloso! Il sugo allungato!
(Angelo ride compiaciuto)
NICOLA
(Continuando a mangiare)
Sono stanco, Angelo, stanco! Non so cosa stia succedendo in questa casa, ma devo ammettere che sono stanco! E sai perchè? Perchè non la sopporto più! Siamo una bella coppia all'apparenza, no? Una classica, splendida, ben affiatata, noiosissima coppia borghese! La vedi Eugenia? Una brava donna in fondo! Beh! Io non la sopporto più! Lei, sua madre col salva la vecchia, suo fratello con l'ape, le sue amiche : non li sopporto più! E vedi come lo dico? Così, senza animosità, senza partecipazione! E sai perchè? Perchè sono stanco! E sai perchè sono stanco? Perchè non la sopporto più! I primi tempi sono meravigliosi! Si ride, si gioca, ci si comprende... ci si aspetta la sera... poi...
ANGELO
(guardando nel vuoto e con nessuna voglia di scherzare)
... poi un giorno... quello sguardo intenso che ti faceva sentire tanto sicuro. Che ti faceva sentire il centro del mondo, non c'è più... Al suo posto c'è un'occhiata veloce senza nessun pensiero dietro. E tu te lo chiedi... Che gli ho fatto? Non gli hai fatto niente, ma la stanchezza di cui parlavi tu è diventata la padrona di casa tua! Succede sempre, Nico, sempre. E tu pensi sempre che può succedere solo agli altri, fino quando non succede a te.
(Nico parla senza accorgersi che Angelo comincia a piangere)
NICOLA
Com'è vero! Com'è vero! E anche il sesso! Una volta cambiavamo un divano l' anno! Eravamo due conigli! Oggi facciamo l'amore come due salmoni! Io spargo il seme e lei ci si strofina sopra! Fanno proprio così, l'ho visto a "Quark"! (si accorge di Angelo) Oh, ma che fai, piangi?
ANGELO
Non è niente, ora mi passa... (invece il suo pianto diventa più forte) Ma in che situazione mi sono cacciato? Cosa ho fatto di male? Non ho più una casa, un indirizzo, non ho più niente! La mia roba, i canarini, i libri, gli attrezzi, la canoa accatastati come in un magazzino! Io sono uno preciso, lavoro in banca non sono abituato a questi stravolgimenti!
NICOLA
(affettuoso)
Non stai bene, qui?
ANGELO
Che c' entra? Siete stati gli unici a preoccuparsi di me, una... conoscente e te... uno che ieri pomeriggio se l'avessi visto per strada non l'avrei nemmeno notato...
(Nicola ha un breve moto di risentimento)
ANGELO
Uno sconosciuto, intendo dire... Eugenia ti ha detto tutto?
NICOLA
Si, mi ha spiegato...
ANGELO
Ma che ho fatto per trovarmi a questo punto? Perchè mi merito questo? Sono una persona per bene, non vedo il male da nessuna parte. La mia vita è tra le più regolari che si possano immaginare, non creo un problema che sia uno! Sono pacifico, tranquillo, fedele...
NICOLA
E che c'entri tu? La colpa è tutta loro! (indica la camera da letto) Di quelle...
ANGELO
Il mio caso è diverso, Nicola...
NICOLA
In che senso?
ANGELO
Eugenia non te l' ha detto?
NICOLA
(ipocrita)
Cosa?
ANGELO
Io sono gay...
NICOLA
Ma no!
ANGELO
Non te l'aveva detto?
NICOLA
No...
ANGELO
Curioso...
(Angelo si asciuga gli occhi e la sua pausa da a Nicola il tempo di riflettere)
NICOLA
Ma perchè dovrei dirti una bugia? Si, si che me l'ha detto...
ANGELO
Mi sembrava strano!.
NICOLA
Me l'ha detto. Perchè io, in un primo momento, la tua venuta, devo ammettere di non averla presa troppo bene. Mi dice che ha un amico, che lo porta per casa... Poi quando ha precisato...
ANGELO
Già, queste sono cose che si precisano...
NICOLA
Beh... spero che tu mi giustifichi... (pausa) E tuo marito... moglie... come si dice?
ANGELO
Il mio compagno.
NICOLA
Il tuo compagno ti ha messo alla porta?
ANGELO
No, me ne sono andato io. C'è stata un' ennesima litigata... E sai perchè? Dimmi tu se avevo torto! Torno a casa e lo trovo con un... " amico "...
NICOLA
La stessa cosa che Eugenia ha fatto a me, puoi capirmi, no?
ANGELO
Certo! Solo che questo è gay!
NICOLA
E nel tuo caso il rischio c'è eccome!
ANGELO
Una di quelle checche insopportabili, che sculettano avanti e indietro, fanno i risolini, muovono la manina, aggiustano la bocca, fanno le risatine finte. Ma come fanno a piacergli certe persone? Sai che facevano?
NICOLA
Posso immaginarmelo...
ANGELO
No! Erano ai preliminari! Stavano sul divano e lui, il mio compagno, gli faceva assaggiare i suoi famosi sottoli ! I sottoli, capito? Perchè lui ha la passione dei sottoli! Funghetti sottolio, melanzanine, carciofetti, lampacioni... I quali sottoli, presi così, fini a se stessi non sono niente di speciale, no? Fra l'altro gli vengono anche male! Ma lui li usa come pretesto, lo so benissimo! Sono una scusa, un trucco per accalappiare il "cappuccetto rosso di turno" !
NICOLA
E... gli funziona?
ANGELO
Come no? Ha accalappiato anche me in questo modo!
NICOLA
Tra un lampacione e l'altro...
ANGELO
Esatto!
NICOLA
(tra sè)
Sarà l' olio d'oliva...
ANGELO
Come?
NICOLA
No, pensavo... usa l'olio d'oliva?
ANGELO
Si, certo... Stavolta non ce l'ho fatta più! Sono sbottato! E basta, no? Non ha mai fatto uno sforzo per capirmi, mai! L'ultimo gesto gentile non so più quando me l'ha fatto! Tutti i capricci sono i suoi: le bizze più assurde! Io sono ordinato e lui butta tutto per aria, io sono puntuale e lui fa sempre tardi...
NICOLA
Tale e quale Eugenia!
ANGELO
La sera si guardano solo i programmi che piacciono a lui...
NICOLA
Preciso , guarda, preciso!
ANGELO
Arrivo a casa, ci fosse mai un piatto messo in tavola...
NICOLA
Le forchette sempre sporche delle macchiette della lavapiatti...
ANGELO
Il pane se non lo compro io...
NICOLA
Non se ne ricorda nessuno...
ANGELO
Fa lui Il bucato...
NICOLA
E pare chissà che fatica abbia fatto!
ANGELO
Quanto me lo fa pesare!
NICOLA
Non hai idea!
ANGELO
Vengono a cena i suoi e io me ne devo andare perchè si vergogna...E poi torno a casa e ti trovo pure che fai il lumacone con cappuccetto rosso?
NICOLA
Col lampacione !
ANGELO
Questo è troppo, no?
NICOLA
Ma certo!
(pausa)
ANGELO
Che palle 'sti froci!
NICOLA
Che palle 'ste donne!
ANGELO
Solo che... in una persona che ti sta vicino tanti anni... più di tutti i difetti, le incongruenze, le ipocrisie... conta una cosa precisa: quella persona c'è... e che c'è te ne accorgi solo quando non c'è...
NICOLA
Sei tanto innamorato?
ANGELO
No... è qualcosa di più... Una moglie, un marito, un compagno... una persona che in qualche modo, alla meno peggio... così come sa fare e non meglio...riesce a starti vicino è molto più rara di quanto si creda...e non è facilmente sostituibile... ma di questo ti rendi conto solo quando non c'è più.
NICOLA
Perchè non torni a casa?
ANGELO
No, basta, è finita... stavolta è finita.
(pausa)
vuoi ancora un po' di sugo allungato?
NICOLA
Si.
(Angelo intinge un pezzo di pane nel sugo e lo porge a Nicola. Nicola è catturato dalla cortesia di Angelo)
NICOLA
Lui usa i sottoli... Tu usi il sugo?
ANGELO
E tu saresti cappuccetto rosso?
NICOLA
(imbarazzatissimo, ma molto attratto)
Boh, che ne so, io?
(I due restano immobili a guardarsi negli occhi, i loro profili si avvicinano, ma in quell'istante squilla il telefonino di Angelo)
ANGELO
(A malincuore si alza, va a rispondere al telefonino)
Scusami... Pronto? Ciao... Che vuoi?... Si sto bene...
NICOLA
Chi è?
ANGELO
Tu come stai?
NICOLA
(con una punta di gelosia)
Chi è?
ANGELO
Sono in casa di amici... No, non te lo dico! Non li conosci... Non insistere!
NICOLA
Chi è?!
ANGELO
Lui!
(Nicola sbarra gli occhi e guarda verso il pubblico una luce giallo limone gli invade gli occhi)
IMMENSA CASCATA DI MATTONI E SUBITO IL TANGO DELLA GELOSIA
(SIPARIO)