Intestini

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INTESTINI
Di
Enzo Ferrara

I personaggi: 
Stefano, archeologo che soffre di claustrofobia 
Monica, moglie di Stefano, egittologa Piramidamista
Aldo, Mummie-Terapeuta specialista in Psicologia delle mummie.
Claudia, moglie di Aldo, Ittio terapeuta, specialista in Psicologia delle murene
Ospite ferito. 


Ambiente: interno di una casa. Un divano, un tavolo, delle sedie, ecc...

Stefano e Monica rientrano da un’assenza di due anni a casa loro. Non si sono tenuti informati su quello che è successo nella loro patria. 

ATTO UNICO

(Buio in scena. Rumore di porta che si apre. Entra Stefano che accende la luce. Entra anche Monica. Hanno dei bagagli.)
Ste: Finalmente a casa.
Mo: Non vedevo l’ora. A casa nostra.
Ste: Ne sentivi la mancanza eh?
Mo: Perché tu no?
Ste: Beh, dopo due anni era ora...
Mo: Due anni, due mesi e tredici giorni, per l’esattezza.
Ste: Bisognerà togliere un po’ di polvere, guarda. Vediamo il telefono? Staccato.
Mo: Dopo due anni che non paghiamo il canone è il minimo. Che ti aspettavi?
Ste: Questa è una cosa cui provvederemo al più presto. Ma abbiamo il cellulare. ...senza campo.
Mo: Meglio così, nessuno ci disturberà. 
Ste: Ma pensavo a Aldo e Claudia...
Mo: Anche loro rientravano stasera. Eravamo rimasti d’accordo che ci saremmo visti qui a casa nostra.
Ste: Ma non vorrei che fosse successo qualcosa.
Mo: Ma cosa vuoi che succeda, qui è tutto così tranquillo.
Ste: Certo dopo i disagi, le disavventure che abbiamo vissuti nei più remoti angoli del mondo, non riesco ancora ad abituarmi all’idea di essere a casa nostra nella nostra civilissima città.
Mo: Certo. Ma non preoccuparti, conosci Aldo. Stai certo che sarà puntuale al nostro appuntamento. Ah, casa mia, casa mia...
Ste: Ti è mancata?
Mo: Tu sai che io amo il mio lavoro, ma ... ecco solo a casa io mi sento in pace.. come posso spiegarti... sento che solo qui io sono me stessa.
Ste: Ma tu sei sempre te stessa. La scienziata e la donna di casa sono le due facce della stessa medaglia.
Mo: Ma in questo momento io mi sento solo donna di casa. E, per dimostrartelo stasera ti cucinerò qualcosa di speciale. Cosa vorresti mangiare?
Ste: Il problema è: cosa c’è da mangiare. Tutte le tue ambizioni di cuoca si infrangeranno davanti ad un frigorifero vuoto... 
Mo: Ma non davanti ad una dispensa... vediamo ...spaghetti, sottaceti... scaduti; scatolette di tonno, salsa d’acciughe... qualcosa mi inventerò.
Ste: Inventa qualcosa di veloce, ho una fame da lupo...
(Suona il citofono insistentemente)
Ste: Deve essere Aldo. Ma perché suona così forte...
Mo: Deve essere ansioso di entrare...
(Di nuovo il citofono)
Ste: Vengo, vengo, Aldo aspetta...
(Apre la porta e resta attonito. Un uomo visibilmente ferito gli è davanti)
Ste: Monica, Monica, vieni presto...
Mo: Cos'è... Mio Dio... Chi è?
Ste: Non lo so, presto dammi una mano sta per svenire.
(Gli mettono le braccia intorno al collo e lo accompagnano sul divano. L'uomo è in apparente stato di confusione mentale)
Mo: Ma chi è? Lo conosci?
Ste: Mai visto. Non so chi sia, ma è ferito... guarda ...
Fer: No! No! Aiuto, aiutatemi... fermi, fermi... mi fate male...
Ste: Sta delirando... che facciamo... ci vuole un medico... chiama un ambulanza...
Mo: Come? Lo sai che non abbiamo telefono e i cellulari non prendono la linea.
Ste: Signore... signore.. che cosa si sente...
Mo: Ma come che si sente? Non lo vedi che è tutto ferito... dobbiamo disinfettargli le ferite, prendi dell'alcool, qualcosa... presto.
Ste: Ho trovato dell'acqua ossigenata...
Mo: Per adesso può bastare... ma bisogna portarlo all'ospedale più vicino... c'è il policlinico...
Fer: No! Al policlinico no!
Mo: Perché no? E' il più vicino.
Fer: No, il policlinico è in mano agli Olistici.
Ste: Gli...?
Fer: Gli Olistici. L'hanno occupato tre mesi fa. Dovete trovare un ospedale che sia in mano agli Alternativi.
Mo: Hai capito cosa ha detto?
Ste: Francamente no! Scusi signore, ma non mi sembra il caso di discutere in questo momento che tipo di ospedale lei voglia. Qualsiasi ospedale le presterà le cure del caso...
Fer: Voi non capite. Se mi portate dagli Olistici, mi uccideranno...
(I due si guardano e si appartano)
Ste: E' in pieno stato confusionale...
Mo: Deve aver subito un grosso trauma. Sta solo delirando.
Ste: Senta ci può dire che cosa gli è successo?
Fer: Sono stato attaccato dai Procrastinatori. Non ero al corrente della loro alleanza con i Ribaditori.
Mo: (facendo finta di dargli ragione) ... si certo lei non poteva saperlo...
Fer: Capisce... io nell'ultimo comunicato della Loggia dei regionalisti avevo letto che solo chi aveva aderito alla Grande Disputa poteva essere incriminato di solipendio alla Vera Pace. Ma io avevo già partecipato al Grande Raduno dei Rifondamentalisti...
Ste: Ci vuole un tranquillante...
Mo: Per lui?
Ste: Si, ma anche per me. Tu riesci a capirci qualcosa?
Mo: Assolutamente niente!
Ste: Scusi signore, ma vede io e mia moglie siamo stati fuori due anni e non sappiamo niente di quello che succede qui.
Mo: Ma adesso quello che è più importante è la sua salute. Lei è ferito ed ha bisogno di cure; quindi ci dica dove vuole essere portato che noi faremo il possibile: Intanto le disinfetto le ferite.
(Suonano il citofono)
Fer: Non dite che sono qui. Vi prego loro potrebbero arrestarmi.
Ste: Loro, chi?
Fer: Gli altri.
Ste: Gli altri, chi?
Fer: Gli altri, gli Articolati.
Mo: Gli Articolati? E chi sarebbero?
Fer: Un’ala degli Eterogenei.
Ste: Gli Eterogenei, gli Articolati, ma cos’è un gioco di società?
Mo: Il signore è ancora scosso. Beva un bicchiere d’acqua, su...
Fer: Stia attento loro... sono molto pericolosi.
Ste: Vado ad aprire. (al citofono) Chi é?
Ald: (con voce cupa) Sono Tutankamon...
Ste: Tu...tu...tutankamon. Non sono gli articoli...
Ald: Chi vuoi che sia? Sono io Aldo..
Cla: ...e Claudia.
(Stefano sollevato apre la porta. Entrano i due.)
Ald: Stefano ma che fai? Hai paura ad aprire la porta? 
Cla: Ma.. sei pallido. Che ti succede?
Ste. Avevo paura che fossero gli altri...
Ald: Gli altri chi?
Ste: Gli Articolisti.
Fer: Gli Articolati:
Ste: Scusate. Gli Articolati.
Ald: E chi sarebbero gli articolati? I camionisti con l'articolato... (ride)
Fer: No signore. I camionisti hanno stretto un patto di non belligeranza con i Testoni.
Cla: I testoni chi sono quelli con una grande testa? (ride)
Fer: C'è poco da ridere. I Testoni sono i più cattivi. Loro ti fermano per strada e ti sottopongono ai loro orribili test. Ho visto io stesso una povera donna che aveva totalizzato solo 48 punti ed è stata selvaggiamente picchiata.
Ald: Cos'è un gioco?
Mo: Già sicuro dev'essere un gioco.
Fer: Altro che gioco. Questa è la realtà
Ste: Mi perdoni signore, ma vede noi: io, mia moglie e questi amici, siamo stati fuori due anni e non sappiamo niente di ciò che è successo, perciò capirà quanto sia difficile comprendere tutto quello che lei ci racconta. 
Mo: Vede per noi è assurdo tutto ciò: i Testoni, i regionalisti, i sindacalisti...
Fer: No, i sindacalisti si sono estinti. Ne erano rimasti solo due, non se ne hanno più notizie.
Cla: Come si sono estinti?
Fer: Vede quando di una categoria rimangono solo pochi rappresentanti essi vengono eliminati.
Ald: Come sarebbe eliminati? Uccisi?
Fer: Non si sa. Scompaiono.
Ald: Ma via! Non crederete a queste sciocchezze? In una società civile come la nostra queste cose non succedono.
Ste: Ma certo. Sicuramente il signore ha subito un trauma e allora...
Cla: Mi scusi... ma... la categoria degli scienziati che posto occupa in questa assurda situazione?
Mo: La scienza cara Claudia è al di sopra delle parti. Uno scienziato non può mettersi alla stregua di camionisti e ... quant'altro.
Fer: Gli scienziati hanno resistito fino a sei mesi fa. Poi... sono scesi in piazza e...
Ald: E... cosa?
Fer: Hanno preso posizione.
Ste: Posizione... neutrale, al di sopra delle parti.
Fer: No. Si sono schierati con i ...
Ald: Con i...?
Fer: I Distillatori di Sapienza.
Mo: I... Distillatori?
Ste: di sapienza?!
Ald: E certo. La sapienza! Mi pare giusto:
Ste: Ma cosa dici? La scienza è ....la scienza.
Fer: In effetti al loro interno c'erano dei dissidenti che si staccarono dopo due mesi e formarono una corrente autonoma. I Certisti. Fu allora che scoppiarono i tumulti.
Ste: Che tumulti?
Fer: Quelli che portarono alla Grande Ramificazione.
Cla: Qualcuno mi dia qualcosa da bere.
Ste: Ma si può sapere che cosa è successo in questi due anni?
Mo: Hai visto? E io che ti dicevo sempre di tornare e tu che hai sempre rimandato.
Ste: A questo punto forse non dovevamo tornare.
Ald: Calmi, calmi. Noi siamo persone civili e intelligenti. Quindi cerchiamo di razionalizzare la situazione: Primo: Non sappiamo se tutto ciò che dice questo signore sia vero. E' possibile che questo sia solo frutto della sua immaginazione. Secondo: Se anche fosse così, cosa che io non credo, noi ci dobbiamo tirare fuori. Non dobbiamo assolutamente accettare di schierarci con nessuno. Giusto!
Fer: Capisco che è difficile da accettare tutto questo ma, è la verità. Tutto ebbe inizio due anni fa. Con la famosa Ordinanza Primaria. 
Ste: Che cos'è questa Ordinanza Primaria?
Fer: Il comitato per la salute pubblica fece un'ordinanza nella quale si proibiva a tutti coloro che avevano le caviglie con una circonferenza maggiore di 25 cm. di andare in bicicletta. 
(Tutti si guardano le caviglie)
Ste: Ma... ma è assurdo!
Fer: L'hanno motivata dicendo che la visione di quelle caviglie poteva offendere il senso estetico della gente. Ma le persone cominciarono a protestare. Si formò una corrente politica: i caviglieri...
Ald: E le donne cos'erano "Le cavigliere"?
Fer: Potete anche scherzarci sopra. Qualcuno lo fece. Un comico fece uno spettacolo presentandosi in scena con un enorme paio di caviglie. Il teatro venne assaltato e il comico impiccato sul palcoscenico.
Mo: Orribile! Ma chi ha potuto commettere simile crimine?
Fer: La fazione più oltranzista dei Caviglieri. I Caviglioni. Si formarono subito delle squadre che andavano in giro con un decimetro a misurare le caviglie di tutti. Gli squadristi delle caviglie. E' terribile quello che facevano a chi aveva le caviglie al di sopra della misura stabilita.
Cla: E qual era la misura stabilita?
Fer: Si fece un congresso ed eletto un comitato per stabilire quanto doveva essere una misura standard per le caviglie. 
Mo: E quanto doveva essere?
Fer: Si ottiene dalla equazione fra il peso corporeo e il diametro della coscia diviso il numero di scarpa. 
Ste: Ma io non riesco a capire... che male possono fare le persone con le caviglie un po' più grandi del normale?
Ald: No scusa, secondo te quando deve essere una caviglia? 
Mo: Bisogna vedere, una donna al massimo diciamo 14, 16 cm. un uomo 24, 30 cm.
Cla: Punti di vista. Io per quello che mi riguarda anche una caviglia di uomo deve essere al massimo 20 cm.
Ste: Ma siamo diventati pazzi? Stiamo giudicando una persona solo guardando le sue caviglie... ma vi rendete conto?
Fer: E' quello che dicevano anche i Rimandisti.
Ste: Oddio! Chi sono i Rimandisti?
Fer: Una corrente spontanea. Loro affermavano che non potendo giudicare un uomo solo dalle sue caviglie "rimandavano" il giudizio a tutto il corpo. Perché, dicevano oltre alle caviglie non mettiamo in giudizio anche il resto del corpo?
Cla: Mi pare giusto.
Ste: Ma come giusto! E lo spirito? L'intelligenza? L'anima?
Fer: Esatto. Per questo nacquero altre fazioni. Si formarono: Gli Spiritualisti, gli animisti e gli Intellettualisti.
Ald: E meno male. Ridurre l'uomo solo alle caviglie mi sembra una cosa oscena.
Mo: Vinsero gli intellettualisti di sicuro?
Fer: Erano sicuramente i più forti e i più preparati politicamente ma commisero un grosso errore. Elessero come segretario un Ambivalente, che cambiò la strategia del partito aggiungendo nello statuto anche che potevano essere considerati intellettuasti anche i cerebrali. Questo determinò una svolta. Al congresso successivo il partito si scisse in due. Da una parte gli Intelletualprogressisti e dall’altra i Cerebromoderati.
Ald: Ragazzi incomincio ad avere un forte mal di testa.
Ste: Comunque un fatto è sicuro. Io non mi schiero con nessuno.
Mo: Ma certo caro. Noi non cadremo nella trappola degli schieramenti, delle partigianerie. Noi siamo la scienza.
Cla: E poi abbiamo le caviglie regolamentari.
Ste: Caviglie regolamentari o no, noi siamo ... siamo ...distillatori di sapienza.
Fer: Della prima o della seconda ora?
Ste: Non lo so. Siamo arrivati adesso, saremo della seconda ora.
Ald: Ma che ora era la prima ora?
Fer: Quelli della prima ora hanno uno statuto che proibisce l'ingresso nel partito a tutti i Distillatori senza spirito. Intendendo per spirito la capacità di capire gli altri. Difatti lo slogan della loro campagna elettorale era: "A morte chi non tollera gli altri".
Ald: Allora io sono sicuramente della prima ora. Basta vedere come sono tollerante.
Mo: Ma scusa verso chi sei tollerante? Verso tua moglie.
Cla: No, qui se ce una che è tollerante, quella sono io.
Ste: Ragazzi, cerchiamo di essere tolleranti...
Ald: (verso la moglie) No, no, scusa ma cosa vorresti dire con "qui se ce una che è tollerante sono io". Tu sei sempre stata intollerantissima...
Cla: Intollerantissima non si può dire, tanto per cominciare; poi il fatto che io sono tollerante è evidente dato che sopporto te da otto anni...
Ste: Calma ragazzi, calma. Stiamo cadendo nella trappola. Anche perché non sappiamo che cosa dicono i Distillatori della seconda ora.
Fer: I distillatori della seconda ora sono più democratici e più aperti. Ma hanno i numeri chiusi.
Ste: Cioè?
Fer: Accettano solo scienziati che abbiano un ruolo pratico nella società. Voi in che cosa siete scienziati?
Ste: Io sono un Archeologo, ma sono specializzato in scavi superficiali. Non posso andare al di sotto di ottanta centimetri.
Fer: Perché?
Ste: Soffro di claustrofobia.
Fer: E la signora?
Mo: Io sono una Piramidologa e Sfingiologa, studio le piramidi e le sfingi.
Ald: Io sono un Mummiologo specialista in psicologia Mummiaria. La mia è una specialità utilissima nella società odierna.
Fer: Ci sono molte mummie in giro?
Ald: Parecchie... insomma qualcuna... ma quelle che ci sono hanno parecchi problemi. Lei capisce stare più duemila anni sottoterra influisce nel loro equilibrio psicosomatico.
Cla: La mia specialità è di sicuro la più utile alla società.
Fer: Qual è la sua specialità?
Cla: Sono una Ittio-Terapeuta. Mi occupo della psicologia ittica, ho, poi, conseguito la specializzazione in: Psicologia delle murene. Una specie molto diffusa e con parecchi problemi di ambientamento.
Fer: Ma che problemi hanno le murene?
Cla: Eh, lei non ci crederà ma le murene hanno grossi problemi di personalità. Sono molto chiuse, vivono in anfratti, non socializzano fra di loro, è un vero dramma.
Fer: Io non sono molto introdotto nell'ambiente dei Distillatori ma ho paura che non verrete accettati né in quelli della prima ora né in quelli della seconda.
Ste: Ma... ma è uno scandalo. Noi protesteremo all'accademia delle scienze.
Fer: Non esiste più. E' stata distrutta.
Ald: Distrutta? E da chi?
Fer: Dai sensibilisti.
Ald: E chi cazzo sono questi sensibilisti?
Fer: Sono nate da una costola dei Poetisti. Loro affermavano che anche se non si scrivono poesie si può essere anime pure, anime candide, ed è per questo che hanno distrutto e saccheggiato tutte le accademie scientifiche e gli ordini dei medici.
Ste: Ragazzi. In questo clima di anarchia e di confusione politica bisogna fare con molta attenzione le proprie scelte. Perciò propongo di fare un momento di riflessione alla luce degli ultimi eventi.
Ald: Ma a quali eventi ti riferisci? Io non ho ancora capito chi comanda, chi sono le autorità. In qualsiasi società moderna la democrazia non deve essere disgiunta da una forte rappresentatività politica; invece io qui sento di una società nel caos e nel disordine.
Ste: Giusto. Allora diventa prioritaria la conoscenza, dobbiamo conoscere per fare la scelta giusta.
Mo: Che modo abbiamo per conoscere; siamo stati fuori due anni non sappiamo niente di quello che è successo.
Cla: Ci possiamo procurare dei libri, dei giornali...
Mo: Si ma dove? 
Ste: Già. Uscire è pericoloso. Si possono fare degli incontri sgraditi.
Ald: Ma stiamo impazzendo. Ragazzi! Io mi rifiuto di adeguarmi a questa assurda situazione.
Cla: Allora esci. Se poi incontri i ...Testoni, sono affari tuoi.
Ald: Ma che cosa faranno questi testoni, i test? Bene facciano pure. Io ho un altissimo quoziente di intelligenza, me ne sbatto dei loro test.
Ste: Ma non credo che siano test di intelligenza.
Ald: No? E che genere di test sono?
Mo: Chiediamolo. Scusi signore che genere di test fanno i testoni?
Fer: Sono i più svariati. Quelli più terribili sono i test sulla personalità. Uno in particolar modo ha fatto più vittime. Era il test dell’anguilla.
Ste: Dell’anguilla? E in cosa consiste?
Fer: Devi essere bravo a sgusciare fra le domande. Loro ti chiedono, per esempio: “Ti trovi solo di notte in un sottopassaggio della metropolitana e vieni circondato da sei teppisti che ti vogliono massacrare di botte, violentare e impadronirsi dei tuoi soldi. Che fai? A: Ti difendi fino alla morte. B: Fai finta di niente e cerchi di scappare. C: Ti arrendi, consegni tutti i soldi e ti dici le preghiere. D: Cerchi di fare amicizia con loro, raccontando storielle e offrendo spinelli, cocaina e indirizzi Web segretissimi?
Ald: E qual è la risposta giusta: A B C o D
Fer: La E. 
Ste : Ma... loro non te la dicono? 
Fer. La devi inventare tu. E se a loro non piace... sei rovinato. 
Ald: Ma perché dovrei essere così scalognato da incontrare questi ...testoni. Intanto le mie caviglie sono regolamentari... Avete un decimetro?
Mo: Si ce ne deve essere qualcuno in questi cassetti.... non c’è, ma sono sicura che c’è...
Cla: Ti aiuto a cercare...
Ste: Ragazzi calma, calma... allora si trova questo maledetto decimetro...
Mo: Qui! L’ho trovato, l’ho trovato...
Cla: Dammelo, dammelo...
Ste: Uno per volta, dammelo a me, io sono il padrone di casa...
Ald: E’ così che rispetti l’ospite... allora avete finito?
(In un’atmosfera d’ansia e di paura si misurano le caviglie)
Mo: ...14 centimetri e mezzo; sono regolari, sono regolari?
Cla: si, si, a me, a me. Tredici e ...7millimetri saranno regolari, no?
Ste: Dai passamelo.... 24 e 9 millimetri ma teniamo conto che sono stato in piedi tutto il giorno lo capiranno... no?
Ald: Bisogna misurare con i calzini o senza...
Ste: ...io soffro di insufficienza venosa, quando sto troppo in piedi le mie caviglie s’ingrossano...
Ald: ...i calzini sono importanti. Io credo che sia più giusto misurare senza i calzini...
Ste: ...è un fatto di circolazione, sai il sistema periferico, specie se hai le vene deboli...
Mo: Bastaaaa! Volete smetterla di essere così apprensivi. E che sarà mai? Non siamo mica nell’Unione Sovietica di Stalin e nella Germania di Hitler. 
Ste: Hai ragione. Hai proprio ragione. Io sono mortificato e mi vergogno di aver espresso simili paure. Io... Noi. Signori, siamo: Scienziati.
Ald: Ma certo. Non dobbiamo temere nulla. Anzi, io propongo di fondare noi un movimento.
Mo: Che movimento?
Ald: Il movimento della Scienza.
Ste: Ma non rischiamo di essere un doppione? 
Cla: No se troviamo la sintesi, la sorgente prima della scienza.
Ste: Giusto. La sintesi. Che ne dite se ci chiamiamo: i sintetici.
Ald: Sintesi come estratto fondamentale della scienza. Si mi piace: i sintetici.
Ste: Bene. Allora come prima cosa bisogna stilare uno statuto.
Ald: Mi sembra fondamentale. Uno statuto chiaro e circostanziato. Mettiamoci subito al lavoro.
Ste: Monica. Tu scrivi. Claudia tu... tu ascolta. Statuto dei Sintetici. A capo. Allorché venimmo a conoscenza della situazione storico politica così come si manifesta attraverso...
Ald: Scusa, Stefano, ma se siamo i Sintetici, cerchiamo di esserlo...
Ste: Esserlo cosa, scusa?
Ald: Ma sintetici. Se cominciamo a fare la storia della società dalla preistoria ad oggi, non facciamo uno statuto, facciamo un trattato.
Ste: Ma mi sembra doveroso fare le giuste premesse. Solo da una disanima generale puoi trarre le giuste conclusioni.
Ald: Scusa ma io sono un sintetico e come tale voglio esserlo. Io direi di scrivere uno statuto che comprenda pochi ma essenziali punti. Al massimo dieci. I dieci principi fondanti.
Ste: I dieci comandamenti. Li scolpiamo sulle tavole di marmo o vuoi ascendere al monte Ararat?
Cla: E quali sarebbero?
Ald: Primo: scienziati si nasce.
Ste: Ma che razza di affermazione è mai questa? 
Ald: Vorresti dire che si può essere scienziati anche se non si nasce?
Ste: Ma nascere è la condizione prima, se non si nasce non si può essere né scienziati né niente.
Ald: E allora? Io che cosa dico? Scienziati si nasce perché se non si nasce, non si può essere scienziati. Vorresti confutare la mia affermazione?
Ste: No, no nella sua formulazione, ma bensì...
Ald: Cerchiamo di essere sintetici. Passiamo al secondo punto. Chi non ama la scienza deve spiegare scientificamente perché.
Ste: Altra affermazione contraddittoria. Se uno non ama la scienza non possiede certamente gli strumenti per spiegarlo scientificamente.
Ald: Ma scusa tu accetteresti delle motivazioni banali? 
Ste: No, ma motivazioni plausibili.
Ald: Plausibili ma spiegati scientificamente. Articolo tre: La scienza è superiore a tutte le altre discipline perché è alla base del progresso.
Cla: Su questo punto sono d’accordissimo.
Ste: Ma stiamo esagerando, ragazzi. Non si può affermare una cosa del genere. Ogni disciplina ha una propria funzione etica e pratica... e poi io ho il diritto di proporre una mozione.
Ald: Vorresti fondare una tua corrente?
Ste: Ma come una corrente, non abbiamo ancora uno statuto e già facciamo le correnti?
Fer: Scusate. Ma io vorrei aderire al movimento.
Ste: Ma scusi lei è uno scienziato?
Ald: Ma non abbiamo ancora stabilito che bisogna essere scienziati per aderire al nostro movimento...
Ste: Ma un movimento di scienziati non può essere formato da chiunque.
Ald: Vogliamo allora chiuderci all’esterno? Rinunciare alle istanze che provengono dal basso della società? E poi... abbiamo già un iscritto per cominciare.
Ste: Ma almeno lei è favorevole alla scienza, ne condivide gli scopi, ne approva i principi?
Fer: Ma certamente. E poi anche se non sono uno scienziato, io ho sempre avuto passione per la scienza. A scuola ero bravissimo nelle materie scientifiche e poi a casa ho un’Enciclopedia della scienza e della tecnica di 36 volumi, ancora nuovissima... cioè tenuta bene anche se io ...la consulto spessissimo.
Ald: Bene. Il nostro movimento sta nascendo sotto i migliori auspici. Sento che avremo un ruolo nella società.
Cla: Intanto cosa ne dite di mangiare qualcosa? Vado a preparare.
Fer: L’aiuto signora.
Ste: Aldo, non vorrei sembrarti pignolo, ma dovremmo preparare una strategia, una carta dei diritti e dei doveri.
Ald: Si, si. Ma più importante è un piano per manifestare la nostra presenza. Dobbiamo presentarci come un movimento innovatore, rivoluzionario. Dobbiamo trovare un sistema, oppure creare un evento che già per la sua manifestazione sia dirompente, un chiaro segno della nostra presenza...
Ste: Non vorrai fare qualcosa di illegale, spero?
Ald: Mi chiedo dove finisce la legalità e dove inizia l’illegalità.
(Entrano Claudia e il Ferito con in mano due piatti ciascuno.)
(Suona il citofono)
(Rimangono tutti bloccati e si guardano con terrore fra di loro. Poi Stefano si propone, in silenzio di andare lui a sentire. Tutti lo accompagnano con timore)
Ste: Pronto.
Voce: (Suadente) Buona sera signore come sta?
Ste: Sto... come sto.
Voce: Signore io mi auguro che lei stia bene, perché stasera è una bella serata.
Ste: Si... anch’io sono ...moderatamente d’accordo, pur se con qualche riserva.
Voce: Mi scusi signore se la disturbiamo, ma vorremmo fare qualche domanda.
Ste: Cosa... un test?
Voce: Se così lo possiamo definire... è il test più importante della nostra vita.
(Momento di grande tensione fra gli astanti)
Voce: Lei signore, si ritiene una persona felice?
Ste: Felice? (suggerimenti mimici da tutti) ...e quali sono le risposte?
Voce: Ma la risposta la deve dare lei.
Ste: Si... ma... dove sta la felicità, chi lo sa...
Voce: Lei lo sa che si può essere felici già su questa terra?
Ste: La felicità non è di questo mondo... perché ...volere è potere.
Voce: Se invece del potere regnasse la pace e la giustizia il mondo sarebbe il giardino dell’eden.
Ste: Ma ...chi di spada perisce, di spada ferisce...
(Suggerimento: Al contrario, al contrario)
Ste: Chi non perisce di spada non ferisce la spada, ma spedisce la pera... di pesce ferito...
Voce: Ma uccide più la lingua che la spada.
Ste: ...la lingua batte dove il dente duole.
Voce: La calma è la virtù dei forti.
Ste: ... tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino...
Voce: Ma si sa, nella vita si può “essere o non essere” questo è il problema
Ste: ...sempre caro mi fu quest’ermo colle...
Voce: Fatti non foste a viver come bruti ma per seguire virtude e conoscenza
Ste: ...ambaraba cicci coco tre civette sul como.
Voce: Le sue idee sono così piene di religiosità che mi piacerebbe prendere un te e discutere con lei sul senso della vita come due amici che moooolto hanno da dirsi.
Ste: Adesso basta con giochi di parole ditemi subito chi siete?
Voce: Siamo mandati da Dio a diffondere il suo verbo.
Ste: Si ma oltre al verbo che cosa diffondete, anche il suo sostantivo, e l’aggettivo e il soggetto e il predicato verbale...
Voce: (Spaventata) ... ma noi siamo Testimoni di Geova.
Ste: Bugiardi, mentitori, imbroglioni; voi siete mandati dai Procrastinatori, e dai Testoni e dagli articolatori ma anche se mostrate le caviglie noi non cederemo perché noi siamo distillatori di conoscenza e difenderemo i nostri diritti e faremo prevalere le nostre ragioni... pronto! Pronto! Non ci sono più.
Ald: Bravo! Glielo hai detto chiaro e tondo.
Cla: E se erano dei veri Testimoni di Geova?
Mo: Lei signore, che ne è stato dei testimoni di Geova?
Fer: Le ultime notizie che ho parlano di deportazioni in luoghi molto sorvegliati. Ma si dice che alcuni riescono a fuggire.
Ald: Bravo Stefano hai saputo importi. Veri o no, dobbiamo essere sempre diffidenti. Ora continuiamo a scrivere il nostro statuto. Quarto punto: Chi non è con noi è contro di noi. Quinto: lasciate ogni speranza voi che entrate. Sesto: Avanti Savoia, vogliamo la vittoria; tremate ragazzi, ora sono vostri i cazzi... (ripetono come slogan da stadio. Si mettono in fila e marciano come soldati)

FINE