Io sono Mio

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Io sono Mio

Teatro per ragazzi

di

Anna Mauro

Personaggi:

Mio

Endi

Peri

Coronarì

Coronariè

Bicù

Tricù

Atrì

Ventrì

Mammaorta


Sipario

Un gruppo di attori, ricoperto da un telo rosso, si muove ritmicamente: deve rappresentare una massa che pulsa.

Tutti gli attori sotto il telo

SIS

DIAS

SIS

DIAS

SIS

DIAS

(Da un foro praticato nel centro, dopo qualche secondo, uscirà fuori la testa di uno degli attori, Mio).

Mio

Pfui, che caldo…pfuii, che faticaccia! (si accorge dei bambini presenti in sala). Ma che bel pubblico, ma quanta bella gente! Buongiorno…Buonasera…Buonanotte…Scusatemi, ma spesso col silenzio non riesco a distinguere il giorno dalla notte.

Eccomi a voi!

Io, sì io, il vero, grande protagonista della scena.

Io, sì, io, unico vero, grande, protagonista della vita.

Protagonista della scena, protagonista della vita

Protagonista della sce…

Beh, cos’avete da guardarmi così, bambini?

Avete ragione, non mi sono presentato.

Che sbadato! Sbadato, sbadato e sbadato (si schiaffeggia)

Io sono Mio.

Cosa c’è?

Ho detto qualcosa che non va?

Perché mi fissate con quegli occhi increduli?

Mio. Sono Mio.

Ahh! Adesso ho capito perché siete perplessi.

Voi pensate che sono mio…mio di me… come appartenente a me, vero? Come aggettivo possessivo…

Ma no…potete fidarvi.

Io mi chiamo Mio di nome e Cardio di cognome.

Piacere di conoscervi. (a gran fatica fa uscire una mano dal foro)

Coraggio bambini.

Chi vuol venire a stringermi la mano?

(come un imbonitore televisivo) Attenzione!

E’ un’occasione da non perdere.

Occasione unica, irripetibile!

…Ma non vuole farlo proprio nessuno?

Ripeto… (imita una voce al megafono)

E’ un’ occasione unica, signori bambini e signore bambine.

Non potete perdervela mica!

Su, coraggio, siete voi gli eletti che potranno stringere la mano a Mio Cardio.

…Piano, piano, senza spingere…

Piacere…piacere…io sono Mio e tu…chi sei?

Voce fuori scena

Mio, ma come…non hai fatto ancora il tuo famoso, che dico famoso…celeberrimo, spettacolare, incommensurabile, inestimabile giuoco di prestigio?

Mio

Mia cara, occorre sempre un pizzico di suspence nella vita.

Mai giocarsi tutte le carte in una sola volta.

Anche questo è un trucco del prestigiatore.

Svelarsi, poco a poco.

Svelare…poco a poco.

Occorre calma e sangue freddo.

Pfuii!! Che caldo…

Sai voce?

Non è così facile come sembra.

Sapessi quanto mi costa aspettare il momento giusto.

Sto quasi soffocando.

E questo movimento collettivo mi fa venire il mal di mare.

Qualcuno di voi ha pillole per il mal di mare?

Voce fuori scena

E dai!

Parla un poco di te.

Mio

Parlo di me?

Parlo di me?

Che bello, che bello, che bello!

Ebbene sì!

Io sono Er più…

Io sono il più grande…il migliore…

Io sono il Muscolo.

Badate.

Muscolo con la emme maiuscola.

Il muscolo più importante per tenervi legati alla vita.

Indovinate,su, indovinate bambini…

Osservate attentamente ...

…No, questo non è un vestito…è molto, molto di più…

Io non vesto come voi, ma attaccate a me, una dalla parte interna ed una dalla parte esterna, ci sono…

TICCHETE, TIGNETE E TACCHETE…

Formula magica…e voilà…la sorpresa eccola qua.

Signori bambini e signore bambine…ecco a voi…le signore membrane.

(dalla massa si staccano due attrici, una più robusta dell’altra: Endi e Peri)

Endi

Salve bambini, sono Endi, la sorellina di Mio.

Piacere, piacere di conoscervi (stringe la mano ai presenti)

Peri

E io Peri, la sorella maggiore. (stringe le mani ai presenti)

Endi e Peri

Di cognome Cardio, naturalmente.

Mio

Le mie membranucce.

Sorellucce…(le attira a sé e le sbaciucchia)

Amorucce.

Endi mi riveste l’interno, mi riscalda.

Peri

Uffa Mio, ma perché devi presentare sempre lei per prima?

Un po’ di rispetto.

Sono o no la tua sorella maggiore?

Sicuramente mi trascuri perché sono più grassottella di lei.

Mio

Ma no, ma no gelosona mia.

Tu non sei grassottella, sei robusta e avvolgente.

Sembri una mamma.

Mi proteggi.

Con te mi sento al sicuro.

Lei (indica Endi) all’interno si fa coccolare (Endi s’inchina) e tu (indica Peri) dall’esterno mi difendi abbracciandomi (Peri lo abbraccia).

Coronariè

(voce) Mio, Mio, non ti starai mica dimenticando di noi?

Mio

Come potrei?

Ditemi come potrei, coronariette mie.

Venite, venite fuori, i bimbi vi aspettano.

Le volete conoscere.

E’ vero bambini?

(suggerisce) Sì, sì.

(chiama a gran voce)

Coronarì! Coronariè!

Coronarì

Vengo.

Coronariè

Arrivo.

Mio

Santo cielo. Ma perché devo sempre aspettare tanto…

Coronarì

Mammaorta vuole tenerci sempre vicine a lei.

E’ troppo possessiva.

Dipendesse da lei, non avremmo il permesso neanche durante gli spettacoli.

Mio

Cattivona!

Mammaorta

(esce dalla quinta di sinistra con le mani in fianco) Un bel ringraziamento, non c’è che dire, caro il signor Mio.

Se non le tenessi sempre strette a me Coronarì e Coronariè, potresti morire di fame.

Mio

Hai ragione Mammaorta.

Scusami.

Fai bene a non distrarti, ma oggi siamo a teatro, ci sono i bambini, tutto è permesso.

Nella finzione, lo sai meglio di me, tutto è consentito.

Mammaorta

Ok, ok…

Ma…la sorpresa?

Il pezzo forte?

Mio

TIGNETE TICCHETE E TACCHETE

Formula magica e…voilà…la grande sorpresa eccola qua. (dalla massa si staccano due coppie, un elemento sulle spalle dell’altro, una coppia a destra ed una a sinistra. I due attori, gli Atrì, che sono sulle spalle dei compagni, al ritmo di ale-oo, si presentano)

Atrì

Atrì-oo

Atrì-òò

(successivamente e quasi in contemporanea si presentano gli altri due, i Ventrì)

Ventrì-oo

Ventrì-oo

Mio

Sempre allegri i miei quattro fratellini.

Ma non lasciatevi ingannare dal coro.

I più affiatati sono Atrì e Ventrì di qui e Atrì e Ventrì di là.

Atrì

(in coro) E’ vero, noi non comunichiamo mai fra di noi.

Ventrì

(in coro) E noi nemmeno.

Io preferisco lui (indicano il Ventrì di sotto)

(dalla massa si staccano due attrici, una con un cappello a due punte e una con un cappello a tre punte, Bicù e Tricù)

Bicù

Mio, diglielo a questi bambini, diglielo che se non fosse per me, Bicù e Tricù, che li mettiamo in contatto, potrebbero star freschi.

Mio

Vero, verissimo, sacrosanto.

Bambini, le mie valvolucce, sorellucce di sangue. Bicù…

Bicù

(come una soubrette)

Ciao (porge la mano ai bambini come per un baciamano)

Tricù

(come una suora)

Pace e bene, fratelli bambini.

Occhio al mio cappello.

Vedete?

Sembra quello di un cardinale.

Mio

Bicù e Tricù sono…come…come delle psicologhe ecco!

Riescono a mettere in comunicazione Atrì e Ventrì…(si guarda intorno, è rimasto in piedi col telone rosso dispiegato intorno a lui)…Oh, no!

Sarà una finzione, ma io mi sento così solo…

In fondo sono un grande sentimentalone, mi commuovo, mi rallegro e, anche se oggi ho gioito con voi, bambini, vorrei ritornare subito alle mie funzioni.

(chiama a gran voce) Peri, Endi, Bicù..(i personaggi, via via, riprendono il loro posto sotto il telone)…Tricù, Coronarì, Coronariè, Atrì, Ventrì…Mammorta!

Ai posti di combattimento.

Anche voi, bambini, seguite il nostro ritmo.

Formula magica.

TICCHETE, TIGNETE E TACCHETE.

E voilà…la grande magia della vita eccola qua

(Mio rientra la testa attraverso il foro e la massa riprende a pulsare)

Mio

Via, tutti insieme bambini.

SIS

DIAS

SIS

DIAS (in coro lo seguono tutti quanti)

SIPARIO

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