JACK O’ LANTERN
La vera storia dell’ubriacone irlandese
di Giulia Tavani
Personaggi:
NARRATORE
JACK
DIAVOLO
ANGELO
ATTO UNICO
NARRATORE - Un fabbro irlandese di nome Jack, un ubriacone taccagno, un giorno si trovava in pub, alcuni dicono che fosse la notte di Halloween. Ad un certo punto gli apparve il Diavolo e stava per cadere nelle sue mani quando…
DIAVOLO - Jack, ubriacone, ascoltami, sono venuto dall’inferno per impadronirmi della tua anima.
JACK - Ah sì? Davvero vuoi la mia anima?
DIAVOLO - Certo, sono venuto apposta.
JACK - Ok, se la vuoi proprio, prenditela! Ma solo ad una condizione.
DIAVOLO - Sentiamo, sono tutto orecchi e corna.
JACK - Mi devi offrire l’ultimo bicchiere di vino.
DIAVOLO - Ok, si può fare.
NARRATORE - A questo punto il Diavolo, non avendo denari con sé, si trasformò egli stesso in una moneta e Jack velocemente la prese e la mise nel suo borsellino. Ma disgraziatamente nel portamonete c’era anche una croce e il Diavolo rimase lì dentro imprigionato.
JACK - Ah! Ti ho preso! Adesso non potrai più uscire dal mio borsellino grazie alla croce d’argento.
DIAVOLO - Jack, lasciami uscire.
JACK - Fossi matto!
DIAVOLO - Sii buono, liberami!
JACK - Tu che mi dai?
DIAVOLO - Tutto quello che vuoi, ma apri questo coso!
JACK - Ti faccio uscire solo se mi lascerai in pace per i prossimi dieci anni.
DIAVOLO - Va bene, affare fatto!
NARRATORE - Fecero dunque questo patto e per dieci lunghi anni Jack non vide più il Diavolo. Trascorso il tempo, un giorno mentre Jack stava passeggiando gli apparve il Diavolo.
DIAVOLO - Ciao, Jack. Eccomi, sono tornato, come promesso.
JACK - Ben arrivato! Cosa vuoi?
DIAVOLO - Non ti ricordi del patto?
JACK - Ah, sì… mi pare.
DIAVOLO - Sono tornato, come d’accordo, per prendermi la tua anima!
JACK - Ok, ok! Verrò, ma prima potresti prendermi una mela da quell’albero?
DIAVOLO - Beh, non ho nulla da perdere. Fammi salire sulle tue spalle.
JACK - Ora con il mio coltello intaglio una bella croce sul tronco dell’albero.
NARRATORE - Detto fatto, Jack intagliò la croce e il Diavolo rimase appeso all’albero.
DIAVOLO - Lasciami scendere. Ti darò tutto quello che vuoi.
JACK - Promettimi di non tornare più per chiedermi l’anima.
DIAVOLO - Ti prometto che non ti chiederò mai più l’anima.
JACK - Ok, così va bene e ricordati che me lo hai promesso.
NARRATORE - Jack se ne andò per la sua strada e nessuno tramanda come il Diavolo riuscisse a tornare di nuovo a terra. Passarono alcuni anni e Jack morì. La sua anima si presentò in Paradiso ma…
JACK - Signor Angelo, posso entrare?
ANGELO - No, non posso accettarti.
JACK - Perché?
ANGELO - Perché nella tua vita sulla terra sei sempre stato un gran peccatore.
JACK - Che esagerato, per qualche peccatuccio. Chi non ne fa?
ANGELO - Tu ne ha fatti troppi e quindi non posso accettarti. Addio.
NARRATORE - Jack, sconsolato, si diresse all’inferno e sulla porta trovò il suo… amico Diavolo.
DIAVOLO - Che sei venuto a fare?
JACK - Fammi entrare, ormai ho lasciato per sempre la terra.
DIAVOLO - Non posso farti entrare all’inferno.
JACK - Perché?
DIAVOLO - Perché ti avevo promesso di lasciarti in pace e non chiedere più la tua anima.
JACK - E adesso dove vado? In Paradiso non mi vogliono perché sono stato un peccatore, tu non mi puoi più prendere. Dove posso andare?
DIAVOLO - Torna indietro.
JACK - Ma la strada è troppo buia, non vedo niente e poi c’è troppo vento.
DIAVOLO - Quanto sei noioso, mi stai facendo perdere la pazienza. Vattene subito.
JACK - Ti prego, aiutami.
DIAVOLO - Non ci penso per niente.
JACK - Dammi per lo meno una luce.
DIAVOLO - Tieni, prendi questo.
NARRATORE - Il Diavolo irritato gli gettò un carbone ardente, Jack lo raccolse e lo mise nella rapa che stava mangiando per non farlo spegnere visto che c’era tanto vento. Da allora Jack fu costretto a vagare nell’oscurità con la lanterna fino al giorno del giudizio. Jack della lanterna, in inglese Jack O’ Lantern, da allora è il simbolo delle anime dannate.
SIPARIO