‘L curà d’ Roca Brusà

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‘L Curà d’Roca  Brusà

(Tre atti di Dino Belmondo)

Libero adattamento per i “COMMEDIANTI  NIELLESI”

(stagione teatrale 2018)

(tradotto in italiano ma da recitare il più possibile in dialetto piemontese)


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PERSONAGGI  ED INTERPRETI

1-     Don GIUSEPPE VALDANA   : parroco di Roccabruciata      (Mauro)

2-     CELESTINO TAROCCHI         : il sacrestano                           (Mario)

3-     BEATRICE BIGNOTTI            : la pettegola                            (Anna)

4-     ROSA GIANOTTI                   : la perpetua                             (          )

5-     ELENA VALDANA                 : nipote di don Valdana            (Carla)

6-     GINO PACIOCCO                  : amico di don Valdana            (          )

7-     PIPETA SPAVENTA                : il postino                               (Valerio)

8-     CATERINA SPAVENTA         : fidanzata di Pipeta                 (Rinuccia)

9-     GIOVANNA CANTARSINO   : baronessa benestante           (             )

10-Mons LUIGI GIACHETTI         : vescovo della Curia           (Alessandro)

11-VIOLETTA DE CASTIGLIA      : attrice                                     (Valentina)

12-1^-2^-3^ voce                                                                    (…../……./……)

L’azione si svolge in un piccolo paese del Piemonte, Roccabruciata, negli anni ‘50-60.

Tinello della Casa Parrocchiale di don Giuseppe Valdana a Roccabruciata con una porta centrale sull’orto, una porta a sinistra e l’altra a destra, (se possibile inserire un  camino con pentola di rame); la stanza è illuminata dal sole che entra dal giardino con arredamento così composto:

-Tavolo grande e sedie

-Comò con sopra un gran ritratto di donna sui 45-50 anni con cornice

-Inginocchiatoio

-Poltrona per il curato

-Una piattaia (od un buffet)

-Un orologio a muro che funziona (all’inizio segna  le 11,05)

-Due grandi illustrazioni di erbe appese alle pareti

-Quadri di ambiente sacro

-Arredamento, comunque, non molto ricco ma intimo

All’apertura del sipario nessuno è in scena e si odono delle voci ed in lontananza una musichetta ballabile,con fisarmonica.

-

Atto primo

1^ voce maschile  - …(subito più forte….)…… Tira a sinistra…

2^ voce maschile-  (sempre da dietro)…. …vai  a destra…..

3^ voce maschile- (sempre da dietro)……. datemi la corda….

Rosa-    (sempre da dietro)….  …ragazzi fate solo attenzione al mio prezzemolo

1^ voce maschile-     ….non ce la faccio più…

3^ voce maschile-     ….dai tira forte…

2^ voce maschile-     …via da sotto… (si sente il rumore di un palo che cade)

Rosa  -   (classica perpetua, burbera, buona, ma comanda sempre; appare sulla porta di fondo sinistra arrabbiatissima e parla verso destra..) …. ve l’ho detto… lo sapevo che mi  calpestavate il  mio prezzemolo…(venendo avanti..)…siete solo delle pappe molli…

Pipetta -  (appare sull’uscio di fondo a sinistra, ha le maniche della camicia rimboccate ed in testa il berretto da postino…)…  ma Rosa non arrabbiatevi il prezzemolo lo può seminare ancora , nell’orto….

Rosa -                  bell’affare….ci vogliono altri 40 giorni a farlo nascere….. poi hai visto…. per poco il palo mi cadeva sulla testa….               

Pipetta-  (guardando sorridente Rosa…)….non si preoccupi il palo è robusto…..

Rosa-  (..infuriata corre verso Pipeta..)…. grazie tante,ma la mia testa?

Pipeta-            ….è  piu dura del palo….!!! (questa scenetta scorre molto veloce e Pipetta fugge a sinistra)

Rosa-    (..sulla porta)…..vieni qui che ti sistemo…..(..rientra in avanti e sulla soglia riappare Pipeta…sorridente…)

Pipeta-            ma su Rosa…non si arrabbi!! …e poi ditemi dove potevamo  metterlo il palo della cuccagna per la fiera di san Giovanni se non qui? In fondo alla piazza hanno messo il ballo mentre gli altri anni lo mettevano vicino al cimitero  …e andava tutto bene!!!!!

Rosa -            Il sindaco ha detto che disturbava i morti!!!!!

Pipeta -       Li disturbava?.. Li teneva un po’ allegri…….così la domenica                        non possiamo venire a giocare alle bocce  qui fuori…. sulla piazza….

  Rosa -         …meglio…

Pipeta -       (umile…..umile…)…Rosa…Rosa….

Rosa -           cosa c,è?

Pipeta -      sapesse Rosa.. ho tutta la gola secca…patisco la siccità!!!!Ho  una sete….….una sete…

Rosa -         vuole un bicchiere?

Pipeta -    (…veloce…)…si!!!

Rosa -        di acqua fresca?

Pipeta-     (..stringendosi nelle spalle come se sentisse freddo..)…brrrr…brr….. acqua fresca?

Rosa -        allora acqua e limone?

Pipeta-      sono mica malato…senta Rosa..se mi da un bicchierino di vino , domenica vi porto sul ballo a danzare!!

Rosa -        per carità non vado sicuramente a farmi scrollare (supatè) con questi balli moderni

Pipeta -    ma no…non lo sapete che in Italia si balla solo più il  liscio…

Rosa-       ..perché sarà l’unica cosa che va liscia… senta un po’…invece di portare me a ballare sarebbe meglio che portaste vostra Catlinota, e sarebbe anche ora che  vi  sposaste!!!.....

Pipeta  -  E’ già deciso, oggi o domani andiamo tutti dal Curato a farci  registrare…

Rosa-    (..nel frattempo va a prendere una bottiglia nella credenza e riempe il bicchiere..)…bravo! Allora vi do’ un buon bicchierino…di vino!

Pipeta-  (..illuminandosi..)Grazie, siete proprio brava!...a vedervi non si direbbe…(..beve e con una smorfia di disgusto lo sputa)… …ma questo è aceto!

Rosa-    così toglie più la sete!

Cantar- (..appare sulla soglia, donna benestante elegante, severa, dignitosa ma autoritaria, parla con sussiego…croce di crocerossina alla catenella, guanti e bastone da passeggio…sempre sull’uscio ed indicando Rosa con il bastone,,) …Ancella?

Rosa-     (che non comprende) …Ancella?!!??

Cantar-(sempre più seria ed autoritaria)…si…ancella…

Pipeta-  ..Ma no!...si chiama Rosa! (e ride..)

Cantar- …Ancella vuol dire fantesca!

Pipeta-  ma Rosa non ha mai fatto il militare! ( ..e ride…)

Cantar…fantesca…non fante! Che, in parole povere, vuol dire serva.!.

Pipeta-   (..sempre sorridente..)..ma noi siamo gente povera!

Cantar-  ..ad ogni modo vorrei parlare con Don Valdana

Rosa-      ..adesso non c’è, ma non dovrebbe tardare..(ed esce)

Cantar…allora vado in banca, poscia ritorno.. (..fà per andare..)

Pipeta-   (…fermandolo..) baronessa, son due giorni che ho un espresso urgente per lei…

Cantar-   ..perbacco! Un espresso urgente e non me l’hai portato!

Pipeta-   …non se la prenda, non è una cosa urgente…

Cantar-  …e tu…come fai a saperlo?

Pipeta-    (…balbettando) ..dalla calligrafia, sulla busta il suo nome e l’indirizzo  sono scritti bene…adagio…

Cantar-    …(..severa..)…vedo che in questo paese funziona tutto nello stesso modo… Su!, dammi l’espresso!

Pipeta-    …che vada a prenderselo nella giacca….

Cantar-   (..offesa ed arrabbiatissima..)..ma come ti permetti!...

Pipeta-   non se la prenda, l’espresso è nella giacca, qui fuori, attaccata al palo

Cantar-   ..e  spiegati meglio!, Sù, andiamo a prenderlo!

Pipeta-    ..(.. di corsa si avvia all’uscita trattenendosi il cappello con le mani…dà uno spintone a Cantarsino ed esce velocemente..e quando è già fuopri scena ..si sente che dice..)...ragazzi, lasciate stare, finiamo nel pomeriggio….

Cantar-   …( si spazzola con la mano dove l’ha urtata Pipeta uscendo)…che maniere…(e poi puntando  il bastone verso il centro..)…ripasserò… (ed esce incontrando Rosa e i Beatrice che entrano..)

Beatrice- …(…che entra e di prepotenza si fa lasciare il passo da Cantarsino che esce…)…si può?(…Beatrice è una donna di campagna, chiacchierona, pettegola, intrigante, bigotta ma sempre comica, sa tutto di tutti…)…(viene subito avanti…)

Rosa-       …(premurosa…)…ma certo!, venga avanti, si sieda qui…( e prepara la sedia..)

Beatrice-  … (sempre con un fare da intrigo)…veramente ho tanta fretta, vorrei solamente vedere dove andava  la moglie del macellaio, non per curiosità, perché a  me, gli affari degli altri non interessano, ma ne hanno dette di quelle!... Adesso veramente sono solo passata a vedere se Il signor Curato mi volesse dare quei quattro soldi che mi deve!

Rosa-        …é partito all’alba con Celestino per andare a benedire le case…                  a Valmoretto, ma penso che non tarderà….

Beatrice-  non importa, tornerò fra un po, tanto abito qui vicino…

Rosa-        …stare pure tranquilla Beatrice che i soldi non li perdete!...

Beatrice-  ….per carità, non c’è nessuna fretta!...

Rosa-       … Il Prevosto magari non è capace ad esigere i crediti, ma di                   debiti non ne lascia di certo!...

Beatrice-  Ma va là che qualche debito l’avrà fatto pure lui!...

Rosa-        ….si, ma solo quando sua sorella Adelaide si era ammalata, però ha restituito tutto, fino all’ultimo centesimo!....

Beatrice-  (…indicando il ritratto …)…era quella lì sua sorella?

Rosa-      …si, l’Adelaide….

Beatrice-  …(guardando il ritratto che ha preso Rosa…)…era anche bella!

Rosa-        …(andando a riporre il ritratto…)….bella è dir poco!, ma, povera donna, è mancata troppo giovane!..

Beatrice-  ….sai Rosa…e pensare che don Valdana, se ci sapesse fare,                   potrebbe avere tanti di quei soldi!...

Rosa-         Ma è sempre stato una testa matta!..

Beatrice-   Ma non avete sentito la predica di domenica? ..Roba da matti!...

Rosa-         Già!, sono tanti anni che lo servo e gli auguro solo del bene…ma                  , se continua con queste prediche va a finir male!...

Beatrice-   …ne ha tirate giù di quelle!...E con certi  “cuntac” che sembrava volesse                     far venire giù la volta della chiesa….(sedendosi…) ..certe volte non sembra                     neanche un prete!. Se le dico che l’altro giorno, come tutte le mattine, andavo in chiesa, sempre con gli occhi bassi, io che, senza offendere nessuno, canto più forte di tutti, e lui mi ha guardata con due occhi che sembrava volesse incenerirmi! ..                      E pensare che 30 anni fa, quando era appena arrivato, lo  confesso, guardavo il Prevosto e mi sembrava di vedere  l’Arcangelo Gabriele!... (..sempre con curiosità e fare pettegolo…..)…e ditemi un po’, Rosa, notizie più nessuna?...

Rosa-            di chi?

Beatrice-     …di chi, di chi…ma non fate la nuova…di quella là!

Rosa-            di quella là chi?..

Beatrice-      la figlia di Adelaide, la canterina

Rosa-         sono quasi sei mesi che non riceviamo più niente

Beatrice-   Sarà andata a cantare chissà dove!, magari all’estero, con chissà chi!...quelle ragazze lì hanno più fortuna di noi, che siamo così integerrime e morigerate!

Rosa-     …e guarda lì, è tutta colpa di quella brava donna di Adelaide,la                    Sorella del Prevosto, che, quando è rimasta vedova, ha Lasciato che sua figlia facesse tutto quello che voleva. …e pensare che quando veniva qui in campagna era una  ragazzina che era un piacere vederla! Poi ha incominciato a cantare per beneficienza, ci ha preso gusto ed è diventata  una cantante fatta e finita!

Beatrice-   Vorrei raccontarvene una, ma…è meglio che non ve la                     racconti, questa è troppo grossa!...

Rosa-         Ma su, raccontatela, tanto alla fine poi me lo dite!

Beatrice-   No, perché poi andate a dire che Beatrice è una chiacchierona,                     una linguaccia che sparla e spiffera a destra e a sinistra…

Rosa-         Proprio IO?!...

Beatrice-   eppure ho una voglia di raccontarvela!...

Rosa-         allora sentiamo!

Beatrice-   si tratta di  quella…

Rosa-         di quella chi?

Beatrice-   ma della nipote del curato! Non stavamo parlando di lei?                     L’hanno vista!...

Rosa-         in paese?

Beatrice-   …(ridendo..)..ma no! E non vi immaginate mai più dove!

Rosa-         se non me lo dite,…. no!

Beatrice-  … l’hanno vista su un giornalino…

Rosa-         e che male c’è?

Beatrice-  …ma su quei giornali   sa   quei giornali..sporcaccioni!..(..con un gesto di orrore si nasconde il viso con le mani…) e sa com’era?...nuda!

Rosa-         ma davvero?!...

Beatrice-   Eva aveva ancora le trecce,… lei neanche quelle!

Rosa-         ..(con dispiaciuta sorpresa,,,)..Ma davvero… davvero?

Beatrice-  ..proprio così, nuda come è venuta al mondo, già…io non mi                     farei mai e poi mai mettere nuda sui giornali!

Rosa-        forse, se così fosse, non venderebbero nemmeno un giornale!...ma l’avete proprio vista?

Beatrice-  …io no, ma l’ha vista il figlio del veterinario, su un giornale dal                    barbé  e lui l’ha detto a suo padre,… suo padre l’ha detto a sua madre, …..sua madre alla moglie del farmacista, lei a suo  marito e ….suo marito a…..

Rosa-         …basta, se no mi nominate tutto il paese!     

Beatrice-   a me l’ha detto il mio Gjaculinot…

Rosa-         …ma sarà poi proprio lei?

Beatrice-  ..io come l’ho comprata la vendo!

Rosa-     ….che scandalo per don Giuseppe! Ma lui che cosa ne può?

Beatrice-   ne può.. ne può.. l’avesse raddrizzata quando era ora!...

Rosa-       …che spina nel cuore per il curato!..

Beatrice-   …mi raccomando, che nessuno sappia niente, io non ho detto                    niente, io non so niente…però adesso cerco di avere quel giornale e ve lo porto a vedere…(alzandosi)…. basta, è meglio che io vada,perché il mio Giaculinot mi aspetta, se sapeste…sono tre giorni che cerca di non fumare più e non gli si può parlare insieme, ogni tanto mi sbatte fuori di casa…allora buongiorno Rosa, … arrivederla!

Rosa-        …(accompagnandola in fondo verso l’uscita..)… un’altra volta che venite vi stappo poi una bottiglia di moscato….. proprio quello della Messa.

Beatrice-   …(…ridendo)... se aspetto quella bottiglia, mi viene …la barba..…(esce)

Celestino-  ……(entra dal fondo, vestito da contadinotto con abbigliamento visibilmente rimediato, calzoni un po’ corti, giacchetta chiara, scarpa tipo militare, cappello verde…entra carico di due ceste colme di verdura, uova, polli, una piccola damigianetta di vino che gli penzola sulla pancia con le due maniglie legate con un pezzo di corda che gli passa dietro il collo, collana di salamini messi penzoloni sul collo….come entra va alla sedia vicino al tavolo e posa le due ceste per terra e si lascia cadere affranto sulla sedia, asciugandosi il sudore con un fazzoletto pacchiano..)

Rosa-         ..( che curiosamente osserva dentro le ceste ed il resto…) …quanta roba!...dove l’hai presa?

Celestino-  ……(..ride tra il malizioso e l’ebete…)

Rosa-         ..(..rude…)… su, dimmi,  dove l’hai presa?  Su…parla!

Celestino-  …lasciatemi respirare!

Rosa-         .. tutta questa roba…dove l’hai presa?

Celestino-  …(alzando la voce…)..non l’ho mica rubata!

Rosa-      ….e da dove arriva?

Celestino- …(..puntando il dito verso il cielo…)…dall’alto…

Rosa-         … ma ci sono anche dei polli…e cosa ne facciamo?

Celestino-  prendiamo una pentola di acqua pura, la saliamo, e quando                     comincia a bollire…. ne buttiamo uno dentro!

Rosa-       … e poi?...

Celestino- …..quando è cotto lo mangiamo!

Rosa-      …..   lo mangiamo?!...

Celestino-….sempre meglio che l’insalata…insalata a pranzo,…… insalata a cena,…. di notte mi sogno sempre di essere diventato una capra!

Rosa-     …. e il signor curato dove l’hai lasciato?

Celestino- …..lasciato? È lui che ha lasciato me!

Rosa-   … ne avrai di nuovo fatta una delle tue!

Celestino-….. ma certo che no! Io non so cosa gli sia preso,… tutto ad un                    tratto ha iniziato a guardami di brutto,…. ma così di brutto che sembrava volesse mangiarmi……e poi ha detto: “ adesso tu fila…. che a casa aggiusteremo i conti !!!!

Rosa-        …che conti?

Celestino- …. io sì che sò!

Rosa-     …(..che si era precedentemente portata sul fondo…).. del resto facciamo presto a saperlo….. è qui lui!...(…si mette da un lato…mentre Celestino viene al centro…)

Valdana- ….(..entra con Gino….classico prete di montagna…sul serio/bonario.. ma sa anche essere severo…)…mio caro Gino, era da tanto che non facevo una camminata                      così…. una fatica…son tutto sudato…

Rosa-    ….sarebbe meglio andasse a cambiarsi la maglia

Gino-   …(..amico di don Valdana…sempliciotto…campagnolo….toccando la vesta a don Valdana..)… e anche la vesta, è tutta bagnata!

Valdana-    …(sorridendo e toccandosi la vesta)…non posso…è figlia unica!

Rosa-        …  ma fin dove è andato? (..ed esce ascoltando la risposta di don Giuseppe e come per andare a cercare qualcosa)..

Valdana-    .. alla Bicocca…, alla “ciaburna” della rossa.

Gino-    ….così hai benedetto anche le capre!

Valdana- ….sono le persone che ne hanno bisogno… le bestie sono brave                       di natura…prendiamo una buona bottiglia…di barbera per il  mio amico Gino….

Gino-      ….non disturbarti…

Valdana-   ….sono solo i dispiaceri che disturbano…

Celestino-    ……(..nel frattempo, piano piano, cerca di andarsene aggirando don Valdana, ma quando arriva vicino a don Giuseppe, questi lo prende per un orecchio…)

Valdana- ..ti ho preso, brutto imbroglione!.... Adesso io e te faremo i                        conti!

Gino-   ……ma cosa ti ha fatto?

Valdana-…..cosa mi ha fatto?.... La vedi tutta questa roba?...(indica le ceste…) ….é qui perché questa faccia di bronzo ha imbrogliato tutti quelli dove siamo andati a benedire!...(lascia andare Celestino che resta comicamente contrito…)

Gino-   ….ma…imbrogliato, in che modo?...

Valdana- …. In che modo? Avevo appena cominciato a benedire la                        cascina del Cavaliere che lui inizia a dire:”…. il Parroco ha tanta sete!.... così loro ci hanno stappato due bottiglie…Arrivati dai Burela, quelli della cascina Mezzano  si mette a dire:” il  Parroco ha tanta fame….e loro portano pane e salame…e lui:…“ non avreste anche un po’ di farina per fare la polenta?...”…Loro portano la farina..e lui:”… come sarebbe buona la polenta con un pollo alla cacciatora! ….al signor curato si che  piace!”…

Celestino- … perché, non è buono?

Valdana-    …si capisce che è buono!

Celestino-  ….e allora?

Valdana-   … e allora un corno! E avevano appena portato un galletto che lui si mette a dire:”… veramente i galletti si danno a  coppie!”….

Celestino- sul mercato non si vendono a coppie?

Valdana-  …ma noi non eravamo mica al mercato! E poi, non sono mica                      scarpe…poi ha chiesto il vino, le uova, le cipolle, le patate,  i salami…e sempre con lo stesso ritornello:” al signor curato  piace tanto…”

Celestino-  …non è forse vero?

Valdana-   … ma sì…

Celestino- … io l’ho anche fatto per lei!

Valdana-    …. non so chi mi tenga da….(accenna ad uno scappellotto…)

Celestino-      …si tenga signor curato…!!!!

Valdana-  …ma questo non è ancora niente…...pazienza a quelli della                       Cascina della Bicocca, ma a quella povera gente della Cascina Mezzano, che vivono grazie a poche tume…questo qui si mette a dire:” Si  che piacciono al curato!” ….lei gliene da una, e lui… (guardando Celestino)….veramente si danno a dozzine…”

Celestino-  ….  e non si danno forse a dozzine?

Valdana-  …non sono mica uova!...(..a Gino…)...in quel momento non ci ho più visto e   l’ho fatto filare a casa….

Celestino-  …..la colpa è tutta sua!

Valdana-   ….e tu hai ancora il coraggio di dire che la colpa è mia?

Celestino- ….proprio sua…predica sempre…

Valdana-  …. e con questo?

Celestino- …lei dice sempre “chiedete e vi sarà dato”… io ho chiesto e loro  mi hanno dato!....

Valdana-    ….(..accenna a rincorrerlo e lui si rifugia in un angolo…)…tu sei una sanguisuga…tu sei…come la cassa del  Mezzogiorno!

Celestino-  ….perché la cassa del mezzogiorno?

Valdana-   ….. perché è l’ora del pranzo!....

Celestino- ….padre nostro…dacci oggi il nostro pane quotidiano…

Gino-   ….(che nel frattempo ha partecipato sorridendo…)…. ha ragione anche lui!.

Valdana- ….ragione…ma questo è ancora poco. Quando in chiesa passa                      per l’elemosina, a parte che non trascura nessuno perché si è fatto un bastone lungo quattro o cinque metri, l’altro giorno….si è fermato più di dieci minuti davanti a Serafina, la madre della levatrice, scrollando il sacchetto e obbligandola a  mettere soldi tre o quattro volte…( a Celestino)..  ma dimmi un po’, va bene fare  così?.....

Celestino-   ….va bene perché Serafina è un’imbrogliona…..

Valdana-     …stai bene attento a quello che dici!

Celestino- …un’imbrogliona, e lo ripeto perché ha sempre messo nel                     sacchetto bottoni usati. Si vede che ora non ne ha più …..e allora sa cosa fa? (..parla eseguendo il maneggio…)… Tira fuori dalla borsa cento lire e li tiene tra le dita….. quando le sporgo il sacchetto fa battere le cento lire sul bordo di ferro, senza lasciarle andare!... Ma questa volta l’ho fregata…sono stato lì a scrollare fin che non ha lasciato scendere la moneta!....

Valdana-    ….così l’hai obbligata e questo non va bene!

Celestino-   ….non va bene? E sa cosa c’era al posto delle cento lire?

Valdana-   ….  cosa?

Celestino-   …venti soldi falsi, quelli di una volta!....

Gino-     ….ma và!.....

Valdana-     (…a Celestino…)…sai cosa diceva Salomon?

Celestino-   salamon…….il salumiere della Lobia?....

Valdana-    …. ma no, Salomone… il re d’Israele…diceva che ognuno porta                  quello che può….

Celestino-  … questo Salomone deve essere un parente di Serafina!

Valdana-     ma non dire scemenze!

Celestino-   lo sa signor Gino cosa trovo sempre nel sacchetto? Chiodi,                      bottoni, soldi fuori corso che nessuno vuole…

Gino-  …. fammi poi vedere questi soldi fuori corso, mi interessano                       perché faccio la raccolta. Cosa vuoi, da quando sono pensionato bisogna ben che faccia qualcosa…e così mi è venuto il pallino della numismatica!

Celestino-  ( a Gino…)….per la sua “asmatica” ce n’è un bel sacchetto!

Valdana-    Numismatica, non asmatica!. Guarda, fai una cosa, glielo porti poi a casa, il sacchetto. Vedi? Anche quella carità di soldi falsi che tu credi non valgano niente, servono per la raccolta di Gino!

Rosa-    …(nel frattempo rientra con  una bottiglia e tre bicchieri…li posa sul tavolo …)     

Valdana-    (..ne porge uno a Gino…)..prosit!

Gino-        …   alla salute!...(alzando il bicchiere…)

Celestino-  (..prende un bicchiere e lo alza…)… alla nostra!

Valdana-     …(si accorge che Celestino già beve e gli dà uno scappellotto…)….te lo do io, alla nostra!

Celestino-   ……(velocemente posa il bicchiere e si avvia verso l’uscita destra sempre seguito dalla sguardo di don Giuseppe…si gira ed allo sguardo comico/severo di don Giuseppe…) …signor curato….dia da bere al parroco….(..don Valdana accenna ad andargli incontro e Celestino fugge via veloce…)

Gino-      …. è una bella macchietta!

Rosa-  …..l’ha cercata la barobessa Cantarsino, poi è venuta Beatrice per  farsi pagare il vino

Valdana-      …mi rincresce che abbia fatto il giro a vuoto

Rosa-           …. ma ha detto che sarebbe tornata prima di pranzo…(esce)

Valdana-     … bene, così me la tolgo dai piedi! ….(..A Gino che è sempre stato partecipe come uno di casa…)… E dimmi un po’, con tuo figlio Sandrino, come va?

Gino-  …(..scrollando il capo…)…e come vuoi che vada? ..sempre uguale, e pensare che ho solo quel figlio lì….e mi fa girare le scatole!

Valdana-       studia?

Gino- …. Lui dice sì che va all’università, ma sono tre anni che mi  dice che è all’ultimo anno, che da esami, ma io non so…cosa so è che ha fatto un terzetto con degli  amici e lui suona la chitarra e il più delle volte torna a casa alle ore                           piccole….. quando non sta via tutta la notte…

Valdana-        dovresti farlo ragionare, parlargli…

Gino-   …..ma cosa vuoi, oggi si parla con l’America, con la Cina, ma é difficile parlare con i nostri figli, ci andrebbe il bastone, ma sua madre piange

Valdana- … e ti dico “ nessun bastone!” hai solo da mandarlo a                         lavorare, oppure mandarlo in marina, tanto non è di leva?

Gino-   sì…ma..lavorare….ma dove?...beato te che non ne hai!

Valdana-    ….non ne ho perché non mi sono ….sposato!

Gino-…. a proposito! Mia moglie mi ha detto di darti questo (consegna una busta..)

Valdana-        sono per delle Messe per l’anniversario di suo padre

Gino-              speriamo gli facciano del bene!

Valdana-        guarda che non sono dei “papin”

Gino-  ….ma, cosa vuoi…mi rincresce tanto, ma io a certe cose non                         credo proprio!

Valdana- …negare una cosa è già crederci, e poi, vedi, la fede è come                         una lucciola, ha bisogno della notte per farsi vedere…

Gino-              anche se non sono d’accordo… in chiesa vengo….

Valdana-  ……(guardando nella busta..)..ma qui…  mi hai dato troppo!

Gino-  ….mia moglie dice che va bene così….. sarebbe venuta lei, ma                         voleva preparare qualcosa da mangiare per quella poveretta di Carolina che, se non fosse per noi, il più delle volte scambierebbe il suono delle campane di mezzogiorno con quello delle campane a morto!....

Valdana-    …(..si avvicina alla porta di destra e chiama…)…  Celestino!

Celestino-  …(..da fuori..)…  vengo subito!...(entra…)…che cosa vuole…?

Valdana-      …fai una cosa, vai a prendere un pollo, mezza dozzina di uova,                        tre  tume e fai un bel pacchetto….

Celestino-    …(..balbettando ed interrogando don Giuseppe..) … e di tutta quella roba lì, quando ho fatto il pacchetto, cosa ne faccio?....

Valdana-    …..cosa ne fai?....la porti qui!...

Celestino-   ….veramente avevo già messo due pentole sul fuoco a scaldare….. una                       grossa e l’altra piccola…

Valdana-     … per fare cosa?

Celestino-  ….per buttare in una il pollo e nell’altra due uova da mangiare  sode                      con “i sarset”

Valdana-    ….tu adesso vai a fare cosa ti ho detto e basta…. su, va!

Celestino-   ..(a malincuore..)… e va ben  (esce..)

Beatrice-    …(entra dal fondo …)….  è  permesso?...disturbo?...

Valdana-    .. i miei parrocchiani non disturbano mai. La chiesa è la Madre che allarga le braccia a tutti quelli che si avvicinano…

Beatrice-    ..(confusa..) .. è Rosa che ha insistito tanto…

Valdana-      vede, Gino è venuto a portarne e lei a prenderne… (consegna 10.000 a Beatrice..) …così va bene?

Beatrice-   …..benissimo. Allora io vado a mangiare perché il mio Giaculetu                        mi aspetta….gli ho preparato un’insalata con mezza cipolla….

Valdana-      …sarà mica una cipolla che fa le uova?...

Beatrice-   …lei signor curato ha sempre voglia di scherzare!...io i polli                         non so neppure più che gusto abbiano!,…

Celestino- ..(..entra con una sacca di carta con dentro il pollo, le uova, ecc…) …ecco, qui c’è…(..trangugiando con la saliva..)… il pollo, le uova, i tomini, tutta roba buona….(..consegna a don Giuseppe…)….tutta grazia di Dio…

Valdana-      …(..consegnando a Gino..) …  ecco, per Catlinin..  (..guarda Beatrice che, a sua volta, ha allungato il collo per vedere cosa c’è dentro la borsa e ferma Celestino che se ne andava borbottando e scrollando il capo..)…

Beatrice-      ..  com’è fortunata Catlinin a mangiare un pollo!....

Valdana-       … Celestino, vai a prendere un altro pollo!

Celestino-     ..(..guarda corrucciato don Giuseppe..) …un altro pollo…? ma è rimasto….figlio da solo…!!!..

Valdana-      …..vallo a prendere…e lo dai a Beatrice…

Celestino-    …(..tristemente sorpreso…) …a Beatrice?!? ….ma questo è uno scherzo da prete!...

Valdana-       … fai quello che ti dico, lei è da molto che non ne mangia più

Celestino-     .. e noi?? …io non so neanche più da che parte ci sia la coda!

Beatrice-       … signor curato… non se ne privi!...

Celestino-     … signor curato…. non se ne privi!...

Valdana-        … ( a Celestino..) ….va subito via…via!

Celestino-    …. vado, vado… (..esce..)

Beatrice-       …non si disturbi signor curato….

Valdana-       …nessun disturbo! Per me una bella insalata equivale ad un pollo!

Beatrice-       …per i soldi che mi ha dato vuole una ricevuta?

Valdana-   ….ma che ricevuta! Tanto lei non me li chiederà più ed io, può                         stare tranquilla, non glieli darò più…. dunque siamo a posto!

Celestino-   …(..entra con un altro sacchetto con un pollo dentro..) …eccolo, l’ultimo avanzo di una stirpe infelice…

Valdana-        …( ..prende il sacchetto e lo consegna a Beatrice..) …e mangiatelo alla nostra salute!

Celestino- ….per la nostra salute sarebbe stato meglio l’avessimo                          mangiato noi!....

Valdana-     ..(..severo..)..Celestino…vuoi capire che tutte le volte che parli ….ti fai dei debiti….come il governo…!!!!..

Celestino-    …non sono mica come il governo…io…!!!!!

Beatrice- …….allora signor Prevosto… la ringrazio tanto! Buongiorno                           signor Gino…. (..e guardando acida Celestino..)..arrivederci!  ..(..esce..)..

Rosa-            …(che era appena rientrata….cercando di accompagnare Beatrice alla porta..) …un’altra volta che venite vi stappo… (Beatrice fa un cenno allusivo con la mano)

Valdana-  …Rosa…su….prepara la tavola che ho una fame!...cosa mi hai                           preparato di buono?

Rosa-            ….un’insalata con…le uova sode.. (..mentre inizia a preparare la tavola..)

Celestino-      ….c’erano dei polli… ma qui sono una…selvaggina di passaggio!

Valdana-        …. cosa vuoi dire?

Celestino-      … che i polli hanno…preso il volo…verso altra ..parrocchia…!!!!!

Valdana-        …..vedi, oggi abbiamo fatto contente due persone!....

Celestino-       ….lo credo…. mangiano i nostri polli! ..(..esce..)

Valdana-         (a Gino) ……fermati qui, un boccone c’è anche per te

Gino-             ….no, grazie, vado…. mi fermerò un’altra volta…

Valdana...allora ti accompagno…vieni…passiamo dalla sagrestia così arriverai subito in strada…..e per tuo figlio…..non arrabbiarti…. un giorno verrò da te e parleremo con lui…. (..escono insieme..)..

Cantarsino-   …(..appare in fondo e fermandosi sulla porta borbotta spazientita..) … è arrivato questo benedetto reverendo?

Rosa-             …venga pure avanti, viene subito….

Cantarsino-  …..gli avete annunciato la mia visita?

Rosa-            …. si, adesso è solo andato ad accompagnare Gino alla porta

Cantarsino-  …non vorrei però che capitasse come l’altro giorno che ho                        dovuto aspettare più di ….dieci minuti….

Rosa-             ….allora era in sagrestia con quel povero diavolo di Murinot…

Cantarsino-  credo però di essere una signora che merita ben altri                         riguardi…. le pare?

Rosa-              …ma…. Io…. non me ne intendo…

Cantarsino-   ….poteva far attendere Murinot… che è solo un povero e                         buon uomo…che ne dice lei?

Rosa-               ….sa…io non dico niente..

Cantarsino- ….e pensare che in tutti i posti dove vado si fanno premura                         di venirmi incontro…. mentre con don Valdana non c’è nessun pericolo!...non si meritava proprio che regalassi la Via Crucis e i candelabri alla chiesa!

Rosa-           ..(.. lo annuncia…) …é’ qui che arriva

 Cantarsino-    …(..fra sé..) …Dio sia lodato…(..si avvicina untuosa e falsa a don Giuseppe…) …don Valdana…riverisco!…(Rosa esce per lasciarli soli…ma ascolterà tutto da fuori)…

Valdana-    ….comoda….comoda baronessa Cantarsino…prendo un bicchiere…..

Cantarsino-   ….non si disturbi perché non ho proprio il tempo di fermarmi…

Valdana-       ….qesto capita a chi ha troppi affari!...

Cantarsino- …(..insinuante..) …..però, anche con tutti i miei affari, non  mi sono                           dimenticato della chiesa e di fare il mio dovere di buon cristiano….

Valdana-       ….c’è anche il cristiano che può solo pregare!...

Cantarsino-  ….(..elogiandosi..) …..ma lei sa che io ho fatto ben altro!

Valdana….a proposito….sò che la Curia le ha mandato una magnifica                        lettera di ringraziamento per quello che ha fatto…cosa vuole mai…… avrei voluto farla io quella spesa… ma ho un reddito appena sufficiente per tirare avanti, con quella povera perpetua….e lasciando le briciole a Celestino.. ma si                         accomodi…… (..si siedono..)..

Cantarsino-  …avrei anche deciso.. (sempre fissandolo per capire cosa pensa..) .. di far restaurare il pulpito ed il coro che  non ne possono più….ci vorranno molti soldi…..ma io li ho!....

Valdana-      …..beata lei che se li è fatti durante la guerra!

Cantarsino-   …..certo, per quello non sono stato con le mani in mano…

Valdana-       ..(sorridendo) ….e neanche io, ma i soldi non me li sono fatti!

Cantarsino-   …(per il vero motivo della visita..) ..Ora lasciamo da parte tutto il resto……io sono venuta da lei per un favore…

Valdana-      …se posso…

Cantarsino-  …non se può….se vuole. Lei sà che in questo paese dò lavoro a                          ben 45 operai…

Valdana-       …si….. 45 operai lavorano per lei!

Cantarsino- …..sò che lei gode molta stima in paese….per il suo bel                           carattere…

Valdana-  ..(che comprende la falsità di Cantarsino..) …eppure è strano…. molta gente dice che ho un brutto carattere….

Cantarsino-  …(come non ascoltando la risposta di don Giuseppe..) …e io avrei pensato che con la sua eloquenza e con la sua influenza potrebbe darmi un appoggio….una spinta nelle prossime elezioni….per essere nominata sindaco al posto di quel buon uomo di Fagiolino….

Valdana-       … Ah!...

Cantarsino-  …. non nego che Fagiolino abbia dei meriti, ma soldi…pochi

Valdana-      ….come quasi tutti gli onesti!

Cantarsino-   …poca istruzione

Valdana-       ….però molto buon senso…

Cantarsino-   …e….senza fargli torto…..poca facilità di parola…

Valdana-       ….fa piuttosto dei fatti…

Cantarsino-   ….poca presenza…

Valdana-        ….essere sindaco non è un concorso di bellezza!

Cantarsino- ..(continuando senza accusare..) ..io godo di una certa reputazione, di una certa autorità….posso….come si suol dire….fare la voce alta…

Valdana-        ….con chi ascolta!

Cantarsino-   ….e ci terrei molto….non per ambizione…

Valdana-        …(dandogli corda..) …noooo!...

Cantarsino- …ma per dare un nuovo impulso al paese……fare opere                          necessarie…lei…don Giuseppe….che è ascoltato….potrebbe nelle sue prediche

Valdana-        ….pian! Pian! …non mescoliamo il Vangelo…il sacro con il profano… per carità….

Cantarsino-  …insomma…don Giuseppe….lei mi ha capito..una mano lava                          l’altra e…

Valdana-         ….e tutte e due legano le scarpe…..ho capito!

Cantarsino-   ….(sempre insinuante)…allora…ci posso contare sulla sua protezione?

Valdana-       ..(pausa..) ….no!

Cantarsino-   …no?!?

Valdana-        …no!

Cantarsino-   …e posso sapere perché?

Valdana-      …se lei fosse una debole…una povera….una giusta…forse..ma lei è una signora  forte, con in tasca il passaporto che apre tutte le porte e non ha bisogno di questo povero curato….

Cantarsino-   …(rimane sorpresa…pausa…poi con durezza..) ho capito!

Valdana-   …(dolce..) ….cosa vuole, sono fatto così, quando la mia coscienza mi                          dice che non posso mantenere…non posso promettere!

Cantarsino- …e va bene…bene…allora la saluto e....grazie lo stesso!                          questo non vuol dire che io smetta di fare del bene alla chiesa.

Valdana-      …facendolo alla chiesa lo fa a sé stessa. A proposito devo ringraziarla per il contraltare!

Cantarsino-    ..(sarcastica..) ..non ne vale la pena..

Valdana-        …ne vale…ma il Signore saprà ricompensarla meglio di me

Cantarsino-   ..(lentamente si avvicina all’uscita…si ferma…si gira verso don Giuseppe e puntandogli il dito..) e pensare che se lei avesse voluto…

Valdana-       …. non inducas in tentazionem!

Cantarsino-   …la saluto! (esce)

Valdana-       ..(chiamando Rosa un po’ da arrabbiato..) …Rosa…allora Rosa, è pronto da mangiare, si o no?

Rosa-      ….(apparendo con un’insalatiera..) … l’insalata è sempre pronta! ..(la mette sulla tavola sempre pronta.. ed esce da destra)…

Celestino-   ..(entrando..) ….se sapesse signor curato cosa ci è “incapitato”!...

Valdana-      …cosa c’è?...

Celestino-    ……la fine del mondo! A ch’a…c’è..

Valdana-      ….senti, parla come ti ha insegnato tua madre!...

Celestino-    …(con tristezza) ….mia madre ha potuto insegnarmi poco!

Valdana-      ..(imbarazzato)…già che è vero…su parla!

Celestino-   …c’è che a forza di lasciar fare a quei…. biricchini di Censo e Vigino e tutta la marmaglia….hanno finito per rompere le bacchette dell’ombrello del Santissimo, e adesso rimane mezzo chiuso e mezzo aperto…..

Valdana-    ….si aggiusterà!....

Celestino-   ….ma stà mezzo aperto e mezzo… chiuso….

Valdana-     ….ma l’avranno mica fatto apposta….

Celestino….troppa confidenza…troppa confidenza!....

Valdana-    … il Signore ha detto:” Lasciate che i pargoli vengano a me”…

Celestino- …ma non quei pargoli che rompono l’ombrello del Santissimo!                      Io scommetto che è il figlio di Perazza il calessiere, un “fuin” che l’altro giorno mi ha nascosto il campanello del Santus e ci ho messo tutto il mattino a trovarlo!...

Valdana-    …e con questo?....

Celestino- …e con questo?!? …al momento del Santus cerco il campanello                      vicino a me e non c’era!.... allora ho dovuto far finta di sbattere le mani….fare drin drin con la bocca..se lo becco!!....

Valdana-  …però devi essere certo che sia stato proprio quel “fuin” del figlio di Perazza……perché proprio lui….pochi giorni fa…..si è buttato nella bealera per salvare il bambino della Ciota che stava per annegare….

Celestino-   ….se non ci fosse stata l’acqua….mi sarei buttato anch’io!?!…saranno bravi…saranno pargoli…ma se li prendo gli lascio andare un …Domino subiscum…!!!! (osserva don Giuseppe che in tutto questo tempo ha rimescolato l’insalata..)… ma quanto ha mescolato l’insalata…???...

Valdana-  ..(continuando a mescolare l’insalata..) …per mescolare l’insalata ci vanno tre santi: un avaro nell’aceto, uno sprecone nell’olio e uno paziente a mescolare….

Celestino-   ….e una mucca a mangiarla!!!!... (esce)..                                     

Pipeta-        …(entra dal fondo) .. buongiorno signor curato, proprio lei, perché c’è un telegramma per lei…  (lo cerca in tutte le tasche senza trovarlo) …..eppure….

Valdana-      ….e dov’è?....

Pipeta-        …ma non gliel’ho ancora dato?...

Valdana-      …a me non hai dato niente…!!!!

Pipeta-         …..eppure non lo trovo più… (sempre continuando a cercarlo mette sulla sedia tutto quello che ha in tasca)…

Valdana-      …non l’avrai mica perso!...

Pipeta-         ..(sempre frugandosi…ridendo) ….sarebbe bella!...  

Valdana-      ….sarebbe brutta!!!!...

Pipeta-     …(si toglie il cappello e vedendolo dentro lancia un’esclamazione di gioia..) ….è qui!....

Valdana-     …. e quando è arrivato?...

Pipeta-         ….solo ora! l’inchiostro è ancora fresco!....

Valdana-      …sei tu che sei fresco…..(Chiamando Rosa  guardando verso la porta di sestra)Rosa…vieni… dagli un bicchiere di vino… (Rosa entra e va a prendere la bottiglia del vino acido osservata da Pipeta che la segue con gli occhi..)

Pipeta-        ….no Rosa, lasciate stare, non bevo..

Valdana-     …non bevi? …stai male…?

Pipeta-        …sono anemio…

Valdana-     …cosa sei?...

Pipeta-        …anemio..non mi piace il vino!...

Valdana-      ….tu astemio!....ma se l’altro giorno han dovuto portarti a casa in quattro!

Pipeta-         …ma era di domenica e la domenica non sono anemio…

Valdana-      ……Rosa, daglielo lo stesso, che lo beva anche se non è domenica…!!!

Pipeta…..no, non bevo…..il vino che mi da Rosa è imparentato con                       l’aceto e va solo bene a mettere i peperoni sotto “rapa”…!...buongiorno signor curato ( esce mentre don Giuseppe apre il telegramma…Rosa si avvicina e quando lo apre quasi si appoggia sulla sua spalla per leggerlo…)…

Rosa-            …chi è che scrive?

Valdana-  ….su, prendilo e leggilo! (sgridandola seriamente..) …ma lo sai che se ci fosse qualcuno che ci vede direbbe che tu sei il curato e io la perpetua! (che avrà letto) …cuntac!....arriva mia nipote Elena!...

Rosa-            …la canterina.. (si accorge di aver detto troppo e si tappa la bocca con la mano)…

Valdana-    …ma vuoi stare zitta!... (chiamando)…Celestino… arriva questa mattina(0sservando il telegramma) … e forse sarà già perfino alla stazione! Bisognerebbe che Celestino andasse dal segretario comunale a farsi prestare il calesse…. ( richiama Celestino) ….Celestino!...

Celestino-    ..(entrando) sono qui!

Valdana-      …vai dal segretario comunale….

Celestino-    …..subito!  (fa per uscire)

Valdana-      ..(fermandolo) … ma dove vai?

Celestino-     …dove mi ha detto lei…..dal segretario comunale!

Rosa-            …e cosa vai a fare?... (ascolta la risposta ed esce a destra)

Celestino-     mah!.... (non sapendo cosa dire…) ….vado a salutarlo……chiedere come stà….. .quando vado a salutarlo, sua moglie Colombina …. lui la chiama così                      ..sembra una gallina faraona ……è veneta…..una padovana…. e ben…..mi da sempre la marmellata di susanne !..... 

Valdana-       …susine!

Celestino-     …Brigne…..si fanno cuocire…..poi si spatarrano sul pane… (avviandosi..)                       ….allora io vado…

Valdana-      ….aspetta!...vai dal segretario comunale e gli dici se mi                        impresta la doma per andare alla stazione…

Celestino-    …dove arrivano i treni?

Valdana-      ….no…. dove arrivano gli asini vestiti…!

Celestino-    …eh….ma il treno è tanto che è arrivato……l’ho sentito un’ora fà che fischiava……

Valdana-      …(preoccupato) …..e adesso….come fare?

Celestino-    ..(scherzoso..) ….se vuole posso andare ….in bicicletta…

Valdana-      …ma tu ce l’hai una bicicletta?....

Celestino-    ….ha magari una ruota bucata…. ma ce l’ho….

Valdana-     … e dove l’hai presa?....

Celestino-    …è un cadeau!...

Valdana-      …un regalo?...

Celestino- ….. proprio così!...

Valdana-    …e come hai fatto ad averla?

Celestino-  …adesso le spiego.. sa ben Carmela Tutarionda…

Valdana-    …Carmela Tutarionda, chi è?...

Celestino-   …ma sì…..è quella che somiglia ad un cane buldog….che si pettina i capelli alti mezzo metro che sembrano una montagnola…..quella piccola….grassa…..con due gambe da crinot…. e che canta il Tantum Mergo sull’aria degli stornelli romani..

Valdana-    …ma allora è la serva del generale …….!!!!!!  

Celestino- ……proprio lei! L’altro giorno alle due,….mentre andavo dal                     tabacchino a prendere del tabacco per lei prevosto…. camminavo bighellonando e tutto ad un tratto sento chiamare forte…..Celestino! ….io, in quel momento, mi sono perfino spaventato ….mi volgisco e chi ti vedo?!....

Valdana-     …chi?!!!....

Celestino- …..Carmela Tutarionda che, in bicicletta, adagiotto……a passo di                      donna…

Valdana-    …a passo d’uomo!....

Celestino-  …a passo di donna…è una donna. .anche se non sembra…e mi dice: “ Celestino, ti posso accompagnare?” ….ma sì  ci dico io!....così ci siamo incamminati, il sole dragheggiava.... ero tutto sudato….marcio che colavo.. quando siamo arrivati in  cima alla salita…..vicino alla ripa di Toni…… Carmela la birbona…mi dice: “ Celestino, vuoi che ci sdraiazziamo all’ombra di quella pianta?”…sdraiazziamoci pure, dico io……e ci siamo sdraiazzati sull’erbetta……sulla riva del rivasso….. si ciaciarava del più e del meno quando……tutto ad un tratto…..le sono venuti due occhi spiritati…..sembravano due uova al padellino…..tutta agitata allarga le braccia verso di me e…..con voce baritonale mi dice: ”Celestino, prendi di me quello che vuoi!”…..

Valdana-   …e tu?...

Celestino- …eh…mica scemo io….. mi sono preso la bicicletta!....

Valdana-   …birbante di un birbante!

Celestino- ….non aveva niente altro…che mi piacesse!

Valdana-   …ma lo sai che l’hai rubata?...adesso vai subito a riportarla!

Celestino- …Non possio!...

Valdana-   …e perché?

Celestino- …..gliel’ho detto, si è bucata la ruota davanti!

Valdana-   …e adesso, con mia nipote, come fare?

Rosa-         …( che entra avendo sempre sentito tutto da fuori…) ….oh Signore! ….saprà aggiustarsi. non è più una bambina!...

Valdana-  …(a Rosa) ….tu vai subito sopra a prepararle il letto nella mia stanza!

Rosa-        …(stupita) ….sua stanza?.. e lei?  

Valdana…io dormirò sul sofà nel mio studio

Rosa-      ma come! ….uole scomodarsi lei per lasciare il posto a quella..

Valdana- ….vuoi finirla? Quante volte ti devo dire di non commentare le mie decisioni! ( rivolto a Celestino che si sta accendendo la pipa) …e tu cosa fai? …(lo prende per un orecchio) …e ti sei messo anche a fumare la pipa…..chi te l’ha insegnato?                                      

Celestino-  ..(imbarazzato) Rosa!

Rosa-          …mi?!?

Valdana-    ….Rosa!?!

Rosa-           non è vero signor curato!

Celestino-   …si, Rosa mi ha detto che per essere un uomo…. forte e virile si                       deve fumare la pipa…. oggi è tanto di moda….

Valdana-    …(spazientito) …su, adesso corri…. e che Dio ti assista…

Celestino-  ma no, Dio non fa il tassista…va a piedi!...

Valdana-  …possibile…sempre lo scemo fai…. che Dio t’accompagni ..su corri, corri và

Celestino- …..a  prendere il segretario. .no!!!. .alla stazione.. sua nipote

Valdana-   … (si siede stanco sulla poltrona vicina al tavolo con il telegramma aperto fra le mani..) …. Ammalata….stanca….pentita…ritorno domattina ore 11                     …Elena… non era così che speravo di rivederla…

Rosa-     …(burbera ma sempre bonariamente..) …ammalata, stanca e pentita, l’avesse ascoltata! Fosse stata con noi invece di andare in giro a cantare chissà dove, questo non le sarebbe capitato!...

Valdana-    ..(con rimprovero a Rosa..) …ma ancora!?! …vuoi tacere e andare a fare cosa ti ho detto?...

Rosa-          …(borbottando)…vado… vado… (esce)..

Valdana-   ..(passeggia nervosamente…)

Celestino-   ..(entra e depone la valigia che porta..) ..c’è la signorina!!!

Valdana-   …(rimane in attesa..fermo…rivolto verso il fondo..)..

Elena-       ..(entra….umile…si ferma sulla soglia guardando don Giuseppe che poi allarga le braccia e lei corre ad abbracciarlo e rimangono cos’ per un attimo)…

Valdana-   …(ancora commosso)… Ora basta,..(sempre abbracciati) …ormai ci siamo capiti. Tu ti fermerai qui e io ti aiuterò…. sei mia nipote….la figlia di mia sorella a cui ho voluto tanto bene..(la stacca…la guarda…e lei rimane a testa bassa) …e cambiati questo vestito, troppo elegante per questa casa così modesta, anche la tua anima si trasformerà (cambiando tono) … bene, adesso vai di  sopra a cambiarti, poi vieni giù e mangiamo un boccone! … (chiamando Rosa che entra) …Rosa!!!...è pronto?

Rosa-   …tutto pronto! Ho solo portato via dalla sua stanza i due libroni…e l’inginocchiatoio(un cenno affettuoso di saluto ad Elena ed esce nuovamente con la sua valigia)..

Elena-     ..(a don Giuseppe) ..ma zio…anche la tua stanza?...

Valdana-     ….(deciso) …il padre….quando il figlio sprecone è tornato pentito, gli ha                   Dato tutto ciò che aveva di più bello e di più buono…(spingendola affettuosamente..)…va, di là c’è Rosa che ti vuole salutare e ti farà vedere… e tu farai sapere se hai bisogno di altro

Elena-  ….  ( abbraccia ancora una volta don Giuseppe lentamente…lentamente .esce… si ferma un attimo sulla porta di destra con uno sguardo di ringraziamento pentito…esce..)

Valdana-  ..(rimane solo e per un attimo lo sguardo rimane fisso dove è uscita Elena…si ferma vicino al comò..prende il ritratto di sua sorella e si commuove mentre in lontananza si sente un canto campagnolo di donna.. e rivolto verso il cielo) … hai visto? …è tornata tua figlia!... (si raccoglie coprendosi il viso tra le mani appoggiando i gomiti sul comò mentre lentamente si chiude il sipario..)…

FINE PRIMO ATTO        

      

                         

                              

A T T O  S E C O ND O

Medesima scena. E’ giorno. Sono passati tre mesi.

In scena: Elena che indossa un vestito serio, ma elegante che non le nasconde il bel corpicino: è in fondo appoggiata alla porta centrale ed osserva fuori.

Rosa, seduta vicino al tavolo centrale, lavora a maglia.

Elena-        …..ne avranno ancora per molto?

Rosa-          ….stia pure tranquilla che suo zio Curato rientrerà solo per l’ ora della 

                   Benedizione.

Elena-       …..gli piace proprio tanto giocare a bocce?

Rosa-         …..è l’unico divertimento, quando poi il geometra  Gaggianesi viene in                    campagna è sicuro che “bocciano” tutto il giorno.

Elena-        ….è una passione come un’altra,.. (cambiando tono) ….che buon profumo di campagna… quando sono arrivata quel pesco era appena fiorito …. ed ora ha i frutti già maturi……

Rosa-          ….(ritornando sull’argomento)…il geometra  Gaggianesi viene in campagna dai suoi….. quelli che hanno quella bella villa con i mattoni a vista  sopra la collina.

Elena-       ….quella con il parco?

Rosa-        …(sempre sferruzzando)…proprio quella… una gran bella villa….hanno il tennis, giochi di bocce…i suoi stanno qui tutto l’anno , ma il figlio,… il geom. veniva solo qualche volta a trovarli….. ora sono stupita  che sia qui da un mese….(osserva Elena)…si vede che ha qualche cosa che lo “tira” quà…

Elena-       ….. ecome mai non si è ancora sposato?

Rosa-        …..dicevano  che doveva sposare una compagna di studi…però…   pare che i suoi non volessero…Tota lei non si è mai accorta di niente?

Elena-       …..di cosa?

Rosa-        …..che il geom. Gaggianesi quando viene qui… .la mangia con gli occhi….

Elena-       ..(evasiva. Incerta) ……se cosi fosse mi dispiacerebbe…..

Rosa-         …..le dispiacerebbe?!?,,,e  perche?

Elena-       ..(con tristezza)… perché  io…non sono una da  sposare… (subito si riprende e..) …. non sarei adatta  a lui….

Rosa-     …. non adatta a lui?!? …stia a sentire… il geom. Gaggianesi è un bel ragazzo,con una bella posizione…..è bravo ,ricco….lei è giovane bella, brava…..

Elena-     ..(interrompendola con tristezza) …no…poi i suoi sono sicura che non lo permetterebbero mai !!

Da fuori si sente vociare, sono Celestino e Beatrice..

Beatrice-     …(da fuori).. ma su…non fare il “fulitru”… lascia che ne prenda un ciuffo…

Celestino-   …( sempre da fuori) …no…. no…e poi no!!!

Beatrice-     …(sempre da fuori)sei solo un testone…. lo chiedo a Rosa….(affacciandosi dentro)..neh… Rosa…   (viene avanti in scena seguita da Celestino che indossa un grande grembiule variopinto e tiene in mano un grande innaffiatoio ed in testa un cappellaccio di paglia) … che posso prendere un ciuffo di  salvia?

Rosa-         …ma si!!!

Celestino-    …no, no , e poi no!...tutti i momenti é qui….(imitando la vove di Beatrice) …” posso prendere un ciuffo di salvia? ….posso prendere un rametto di rosmarino? …posso prendere una foglia di lauro ?....un po’ di prezzemolo? ..(cambiando tono)..poi ale!!!                      una cesta di zucchine….pomodori….una grembiulata di fagioli….piselli.. mi accorgo…. quando va lei nell’orto…. sembra che siano passate le cavallette………

Beatrice-   …(inveisce ma lo fa sempre scherzando)… ma sentilo!! …sei solo un maleducato e…. tanto per mettere le cose in chiaro io qui vengo solo a prendere  i gusti!!!!!

Celestino-….lei ha il cattivo gusto di prendere tutto

Beatrice-   ….per un po’ di verdura….

Celestino-   …..per un poco di verdura?!? …prima passa qui poi va al mercato….!!

Beatrice-   ….esagerato…!! Tu sei solo esagerato…..se tu fossi mio marito …….

Celestino-   ….sarei in galera..!!!

Beatrice-   ….per cosa?

Celestino-   ….per aver ucciso mia moglie.. (Rosa ed Elena hanno preso parte al battibecco divertendosi)…

Beatrice-    …(rivolgendosi a Rosa umilmente) ….volevo solo un po’ di salvia  per farmi una tisana…..ho lo stomaco disturbato…..però la colpa è anche mia …a pranzo ho bagnato  nell’olio una cipolla così… (indica la grandezza con le mani)… due pomodori, tre peperoni e un griletto di insalata con  due mazzi di rapanelli….adesso ho tutto bloccato qui!! (indica lo stomaco scrollando la testa) ….ora ci vorrebbe un dottore!!!!

Celestino-   …ci vorrebbe l’idraulico!!!!! (si toglie il grembiule, va a posarlo fuori in fondo con l’innaffiatoio ed il cappello e poi va a prendere uno straccio dalla credenza e si accinge a pulire un vassoio sedendosi ad un lato della scena, mentre Beatrice si siederà dall’altro lato con in mezzo Rosa.. al centro c’è Elena))

Beatrice-     ..(ad Elena) …oh Tota,mi scusi tanto… (indicando Celestino) ..con questo impertinente….non avevo fatto  attenzione ..(inveendo con Celestino) che pure lei era qui,  colpa di questo brutto villano!!!!!

Celestino…. già perché è bella….lei!!!!

Beatrice-   …(con intenzione e falsità rivolgendosi ad Elena) …. poi pensavo che lei fosse a passeggio con il geom.  Gaggianesi….

Elena-      …-è andato a giocare a bocce con lo zio…poi per un paio di volte che sono                     andata a passeggio con il geom. ….non vuol dire  che ci debba sempre andare!

Beatrice..( senza tatto e grossolanamente) ….un paio di volte….voleva dire undici volte…l’ho vista io!!!

Celestino-    ….la piccola vedetta lombarda!

 Beatrice-   … tu fammi il piacere di pensare solo agli affari tuoi!

Celestino-   ….perché a quelli degli altri pensa già lei!

Rosa-           …(con tono bonario ma secco) …ma Celestino….

Beatrice-     …(a Elena)…a proposito…tota, fin che mi ricordo….devo farle una commissione….ho incontrato madama Pluchera…che mi ha detto di dirle che le spiace molto ma che non può più mandare suo figlio Fedelino a lezione di piano da lei

Elena-        …(con stupore e disappunto) …ma come è possibile! Se solo giovedì mi ha detto che era tanto contenta!!!....

Beatrice-     …mah! Chi lo sa….il mondo è così “drolu”……

Celestino…(sorridendo a Beatrice, ma con intenzione) ….il mondo è una cascina dove agnelli  (si indica) …e lupi (indica Beatrice) … devono vivere insieme….

Elena-       … mi dispiace proprio tanto, non perché guadagnavo qualcosa, ma perché                    Fedelino è un bravo bimbo e gli ero affezionata

Rosa-         ….forse avranno voluto ho dovuto  risparmiare soldi  !

Elena-        …(con tristezza)…no…non è per quello…io le lezioni le darei anche gratis…anche con la tota Piercarla i suoi l’hanno lasciata venire due volte e poi…han detto basta….

Beatrice…(con intenzione) …forse ha sentito qualcosa…

Rosa-        ..(severa)  …e cosa?

Beatrice-  ….e io che ne so!....Io?!? …cosa vuole… mi sono così…. ingenua!...

Celestino-   ….ingenua lei?...!se le mettono un dito in bocca porta via il braccio!

Beatrice-   ….io non so niente…non parlo mai….. cammino sempre con gli occhi bassi!

Celestino-  …allora…io dico che sei…strabica….!!

Beatrice-  …tu…tu….sei solo un biricchino! E’ meglio che me ne vada…anche perché                   c’è il mio Giaculinot che mi aspetta….è diventato impossibile!

Rosa-        …come mai?

Beatrice-  …che ne so! So solo che bisticciamo per delle stupidaggini, e pensare che                  in 30 anni di matrimonio siamo sempre andati d’accordo , e adesso non ci capiamo più

Celestino-  ..(sempre con l’aria sorridente e scherzosa) ….son solo le bestie che più stanno insieme più si vogliono bene…

Beatrice-  …(dà uno sguardo torvo a celestino ed uno bonario a Rosa a cui si avvicina alzandosi) …insomma!...questa benedetta salvia posso prenderla, si o no?

Rosa-        …(si alza pure lei ed esce con Beatrice)… ma certo, l’accompagno..

Beatrice-  …(andandosene) …buongiorno  tota… (e passando altezzosa vicino a Celestino) ….a te proprio niente….

Rosa-         …(uscendo)Beatrice, un’altra volta vi apro una buona bottiglia di moscato!

Celestino-  ….Rosa, attenta ai peperoni!...

Elena-        ..(va a controllare alla porta che siano andate tutte e due, poi, avvicinandosi con circonspezione a Celestino che è sempre intento a lucidare il vassoio..) ..Celestin….

Celestino- …cosa c’è?

Elena-   …tu che sei bravo……mi faresti un piacere..!?!...

Celestino-   …. uno?!?...ma cosa dice mai!....per “chila”…per lei…. ne farei cento, mille…per lei andrei a buttarmi…a buttarmi…non so dove ma in qualche posto                    mi butterei!... (ride rumorosamente tappandosi la bocca )..

Elena-        ..(da un libro che era sulla credenza, estrae una lettera e la consegna a Celestino in modo molto gentile e supplichevole)….andresti a imbucarmi questo espresso alla Posta?

Celestino-  …nel buco per le lettere?

Elena-        …si…. mentre guarda se ci fossero delle lettere per me…

Celestino-   ….nel buco?

Elena-         …ma non nel buco….alla Posta…Celestino…mi raccomando…. fa attenzione                   che…. nessuno ti veda…..

Celestino-  …stia tranquilla, tanto devo andare a prendere due sigari per il curato

Elena-        …grazie…(contenta)…grazie tante!(felice dà un bacetto a Celestino sulla guancia)…

Celestino-   …(sorpreso) …nooo! (si ritrae mettendosi una mano dove ha ricevuto il bacio come per trattenerlo sempre lì) …

Elena-        …no? ..

Celestino-  ..(con prontezza) ..si!...aì…ma vede…io …io… con le altre scherzo…ma con lei…sa, con lei…é un’altra roba…!!!

Elena-        ….Celestino…è da tanto che fai il sacrestano?..

Celestino-   ..da dodici anni, prima ero a casa, una casetta sul bricco d’la Ciuà                     stavamo io e mio padre…mio padre portava sempre su un po’ di terra per seminare un po’ di grano e a forza di portarne sù….un giorno quella terra gli è crollata addosso…e allora sono venuto qui dal curato….

Elena-         …e la tua casa?

Celestino-   …é là…. da sola sul bricco!

Elena-         …in quella casetta un giorno porterai la tua sposa....

Celestino-  …difficile.. perchè  a quelle che piaccio io… non piacciono a me…  e quelle che piacciono a me …non posso piacere a loro..

Elena-  …(gli dà un altro bacio sulla guancia)…

Celestino-   ….(accarezzandosi dolcemente dove ha ricevuto il bacio e ridendo goffamente) …non mi laverò mai più la faccia!

Elena-       ….dimmi Celestino, una ragazza come me, la sposeresti?...(si sentono delle voci che si avvicinano)…su, adesso vai alla Posta, presto!... (Celestino esce da sinistra ed entrano poi don Giuseppe e Gino…sono sudati e si asciugano con il fazzoletto…Elena è seduta composta vicino al tavolo e rammenda..)

Valdana-   … ma fa il piacere, non dire eresie! Non ho mai sentito dire che                   bocciare …sia un cattivo sistema...

Gino-       …(ridendo)… a punto!....sempre a punto….basta andargli vicino!

Valdana-   ..”cuche” di mia nonna!!...non c’è miglior soddisfazione che sollevare (mima la cosa) l’abito…. tener stretta la boccia e fare un bel truc….ferm!

Elena-      ..(ridendo) ..e pensare che Rosa e la maestrina si spaventano per ogni bocciata..

Valdana-    …sono troppo “sbernuffie”..…

Gino-       ..(ad Elena)…lei, tota,…non ha mai giocato a bocce?

Elena-     … io no… ma adesso zio vuole insegnarmi

Valdana-   …ah si….un’ora di bocce è tanta salute….stai troppo ferma… troppo chiusa                in casa…a proposito….il geometra Gaggianesi… mi ha detto di salutarti…

Elena-      ..(interessata) …e come mai non è venuto su anche lui?

Valdana-  …è andato a casa a cambiarsi perché era tutto sudato….poi passerà da Gino e mi ha chiesto di dirti se vuoi venire pure tu…

Gino-       …chi perde paga, e io pago con una buona bottiglia di dolcetto….

Valdana-  …chissà…dov’è la mia “calota”?

Elena-      …è in sacrestia…vado subito a prenderla… (esce velocemente)..

Valdana-  ..(fermandola)…lascia stare….c’è Rosa per questo…

Elena-      …(fermandosi sulla porta) …ma no, Rosa è dietro alle sue conserve…(esce)

Gino-       ..(dopo che Elena è uscita)….come dev’essere brava!

Valdana-   …una più brava di così bisognerebbe cercarla con il lanternino!...

Gino-        …e dimmi un po’…sembra che il geometra Gaggianesi…

Valdana-  …mah!...Dio volesse!...ma non credo che i suoi sarebbero contenti che                  sposasse la nipote di un povero parroco…

Elena-      ..(rientra con il tricorno e lo dà a don Giuseppe..in parte aveva sentito il discorso tra i due..) …ecco…si zio…scommetto che mi hai letto la vita !!!

Valdana-   …già!...come ce l’avessi scritta…

Gino-        ..(ad Elena)…allora, tota, si ricordi di venirmi a trovare, c’è mia moglie che l’aspetta

Celestino-   ..(entrando) ..signor curattolo…. ci sono due nella sacrestia che “ciamano” di ella…

Valdana-   … e chi sono?

Celestino-   …mah!?!...sono forestieri  perché… “parliscono” in  italiano

Valdana-     …e tu parli turco!

Celestino-   …mi hanno “ciammato”….ca c’è il signor curattolo?...si ci ho detto… è                   in cammino che si dimora con il gioco delle boccie!...tu chi sei? Mi hanno chiesto…sono il sacrestano campanaro ci ho risposto… Andate a ciammarlo!...e mi..son venuto su… adesso…. sù si “desgagi”!!! (esce)

Gino-        ….(riferendosi a Celestino)…ma come parla?

Valdana-  …parla romano..

Gino-      …romano?

Valdana-   …qui in campagna c’è un tipo che chiamano il generale…. Celestino va ogni tanto a tirare qualche secchio d’acqua dal pozzo e a raccogliere la frutta….la serva parla romano e lui crede di parlare romano come lei

Celestino-   …(apparendo sulla porta di sinistra)…ma signor “Previ”….quei signori diventano stufati…

Valdana-  …(bonariamente rincorre Celestino ed escono..)

Gino-   ….(vedendo Elena che aveva preso un libro accingendosi a leggerlo)..cosa legge di bello?

Elena-         …è solo per passare il tempo…

Gino-           …..un romanzo d’amore?

Elena-         ….ma no…guardi… (e fa vedere la copertina)

Gino-           ….Pinocchio!?!...e la diverte?

Elena-     …mi ricorda la mia infanzia in questa parrocchia…quando c’era ancora la                     mia povera mamma…

Gino-          …un’infanzia tranquilla, dolce,…

Elena-        …fatta di ombra e di sole…

Rosa-         …(entra dal fondo seguita da don Luigi Giacchetti)….venga pure avanti

Mons Luigi-   …( è l’opposto di don Giuseppe; elegante, con falsa bontà e mellifluo) …grazie

Rosa-        …(con premura ed impaccio)..  sono sicura che il signor curato sarà ben felice quando la vedrà….mi scusi se la lascio solo con la nipote del signor curato…..e il signor Gino…vado subito a chiamarlo…di là ho le mieconserve che bollono…ed il signor curà è un brontolone… (esce…Elena e Gino fanno un cenno di saluto)

Elena-        …ma prego…si accomodi!

Mons Luigi-     …eravamo compagni di scuola….con don Giuseppe..

Elena-       …ah si?

Mons Luigi-    ..siamo andati in seminario insieme…poi abbiamo preso strade diverse,                  io quella della città e lui quella di paese.

Elena-      …le circostanze…del resto, lo zio non era tagliato  per la città….abituato com’è a camminare….a girare all’aria aperta. ...sarebbe morto dopo 15 giorni…!!!!

Mons Luigi-    …certo…certo…ma vede…ognuno ha il suo naturale modo di essere(con falso misticismo)…ma Ii buon Dio, che conosce le sue pecore, dà a ognuna il posto che loro spetta.

Valdana-   ..(da fuori) …hai capito né Celestino? ..mentre vai non dimenticare i sigari… (entrando vede mons Luigi) …oh cribiuleta!...ma guarda chi c’è…..Luiset?...ma potevi anche scrivere che arrivavi…. sarei venuto a prenderti alla corriera e avrei fatto preparare qualcosa per cena…

Mons Luigi-   …dato che dovevo passare all’asilo di Pertusata ho pensato  di fare una tappa…

Valdana-    …ma bravo! Che piacere mi hai fatto!... (ad Elena e Gino indicando mons Luigi) …questo qui sì che era uno in  gamba….sembrava una gatta morta …ma sempre con gli occhi aperti…

Mons Luigi-    …cose passate…

Valdana-    …..in seminario assieme abbiamo fatto delle cose che i nostri superiori                      l’avessero saputo….ci licenziavano…

Elena-        ….lo zio scopre gli altarini!

Valdana-    …però niente di male…cose che si possono fare a 15-16 anni…oh Dio!                     fumare qualche sigaretta….giocare qualche partita a carte…e leggere certi libri che non si dovevano leggere…

Celestino- …(entrando con il turibolo)..signor curato, guardi che non c’è più del vincenzo per…(vede mons Luigi e gli va incontro tutto contento) ….ma chi si vede!(stringrndogli la mano con forza)…ma che te possino..…(gesto sorpreso e stizzito di don Giuseppe)…ma sa che ha fatto bene a venirci a trovare! ….. qui non si vede mai un cane…stavolta è arrivato lei…( nuovo gesto  stizzito di don Giuseppe e Celestino scappa)..)

Valdana…(a mons  Luigi)…. abbi pazienza…

Gino-        …(porgendo la mano a don Giuseppe) ….allora ti saluto e vado…

Valdana-   …chiedi scusa al geometra Gaggianesi e digli che è arrivato un                    amico… (ad Elena) ….fallo passare dalla portina così sarà subito sulla strada principale

Gino-       ….grazie( e poi facendo cenno di saluto con la testa  a mons Luigi)…Monsignore…(esce dalla sinistra preceduto da Elena. Don Luigi, che già li aveva seguiti con lo sguardo, va a vedere da dove sono usciti i due) …

Mons Luigi-   (indicando Gino che è appena uscito) …quello è il geometra Gaggianesi?....

Valdana-    ….no…no…. quello lì è il mio amico Gino …

Mons Luigi-   …già, tuo amico…però  a sentire…  non è un santo…

Valdana-       ….(che rimane perplesso)…come tanti canonici sulla terra che non saranno mai santi in Paradiso!(cambiando discorso con fare allegro)….ma tu avrai fame! Dico subito a Rosa che ti prepari qualcosa…

Mons  Luigi-   ….(che è sempre rimasto sulla porta da dove sono usciti Elena e Gino, lo ferma con la mano) …..no, grazie, ho già fatto colazione all’asilo di Brunengo…si dice però che è molto lontano dalla Chiesa….

Valdana-    …(un poco ironico)…c’è anche chi è vicino alla Chiesa e …..lontano dal Signore…

Mons Luigi-    …..può essere!....ma…(indicando con il dito) ….se non sbaglio, quella è tua nipote…quella che….cantava?

Valdana-    ….si…tempo fa…

Mons Luigi-   …(con una smorfia)… già!....pare che cantasse in giro……non solo nei teatri, ma anche in…certi luoghi….. di…. CORRUZIONE E VIZIO…

Valdana-    …(diventando serio)….a quanto pare sei più informato di me!....…..insomma, poche storie!....é l’amicizia o l’inquisizione che ti porta qui?  (fa sedere mosn Luigi e si siede pure lui)…

Mons Luigi-   (con tutta tranquillità si aggiusta la sciarpa ed il cappellino da monsignore ed inizia con meticolosità) …va bene! Parlerò! Ma ti prego di non salire subito sul cavallo matto! …purtroppo, te lo devo dire,….. i tuoi superiori sono un po’ contrariati con te…. io ho  fatto di tutto per difenderti….ma….caro….il tuo fare….le tue imprudenze….le tue prediche….. ti sei creato un sacco di nemici……. fai certe prediche troppo violente…persino contro la  Chiesa…

Valdana-    …(fermandolo)….contro la Chiesa mai!...contro qualcuno che crede di rappresentarla..

Mons Luigi-    ….pare anche che tu faccia certe prediche troppo violente e NON CONFORMI AI PRECETTI DEL SIGNORE….. (ha marchiato fortemente la voce)….con certe critiche….con certe intenzioni e larghezze di vedute..

Valdana-     ….verità!... nient’altro che verità!...

Mons Luigi-   ….e metti il caso che tua nipote fosse una PECCATRICE…

Valdana-    …farei soltanto come ha fatto il Signore con la Maddalena….e se domani                      la Curia mi ordinasse di mandarla via…. prendo i miei stracci e me ne vado con lei!

Mons Luigi-   ….e non sarebbero andati a cercare tante cose se…qualcuno…

Valdana-    …io so chi è quel qualcuno!....Cantarsino…un’asina carica di soldi che si                      é messa a fare bella la chiesa….credendo in questo modo di salvare l’anima e rendere più puliti quei soldi che gli scottano tra le mani…può solo ingannare gli uomini, ma Quello lassù mai!....

Mons Luigi-    ….tu parli troppo, e fai male! Devi pensare che la baronessa Cantarsino ha fatto molto per la chiesa e merita un certo riguardo…. che tu non hai..

Valdana-     …riguardo…fin che si tratta di farla sedere alla mia tavola…stringergli                        la mano…vada!.....ma aiutarla a diventare sindaco….tenuto conto che…..per le cose che riguardano il comune ha un cervello da….GALLINA…proprio no!...l’ambizione …é’ “la drugia” della gloria!... creperà come tutti gli altri…con tutti i suoi soldi….ma non serviranno a comprare me!....

Mons Luigi-  ….se è così sappiti regolare….a che ora passa la corriera?

Valdana-    ….alle sei e mezza…

Mons Luigi-   …(si alza) …vedrò…ora mi avvicino alla corriera… (esce con don Giuseppe)..

Rosa-          …(entrando con Beatrice dal fondo)…e quanti se ne mettono?(parlando con Beatrice)   

Beatrice-   ….tre cucchiai e mezzo…

Rosa-         …ma le more sono molto mature!..

Beatrice-  ….ma è lo zucchero che fa lo sciroppo…dimmi Rosa…e con la canterina come va?

Rosa-         …a me non da problemi e non è cattiva…

Beatrice- ….mi han detto che padre e madre del geom Gaggianesi non sono molto contenti che il loro figlio faccia la corte alla ragazza…

Rosa-         ….ma il geom fa la corte un po’ a tutte…

Beatrice-  …non indovina mai più chi abbiamo sentito cantare giovedì sera!

Rosa-        … il figlio del panettiere?

Beatrice-  …ma no! Lei!..l’abbiamo sentita nel fonografo a casa dell’esattore!

Rosa-         …e canta bene?

Beatrice-  …una voce magnifica!...in paese nessuno sapeva…ma qualcuno ha spifferato!!!

Celestino…(entrando dal fondo)…su pettegole! È l’ora della benedizione

Beatrice…(mettendosi il velo in testa) …su presto, andiamo! (lei e Rosa via di corsa da sinistra)

Elena-       …(entra da destra e ferma Celestino che si stava avviando…ansiosa chiede)…Celestino, sei andato?

Celestino- …sono andato….l’ho spedito….ho chiesto…non c’era niente per lei…

Elena-         …(triste)….ma proprio niente?...

Celestino-  ….mi dispiace…su, tota…..andiamo a farci benedire… (stanno per andare a sinistra ma Rosa esce da destra..)

Rosa-       (che è rientrata) ...vado solo a ritirare la roba stesa…. perché ho paura che faccia temporale(Celestino ed Elena escono e subito dopo entra Violetta..)

Violetta-    ……( molto elegante, vistosa donna di teatro, truccatissima, scollata, gonna corta, decisa…) ….è qui che abita don Valdana?

Rosa-          …(squadrando Violetta)…si, ma adesso è alla benedizione…

Violetta-    ….va bene, l’aspetterò… (viene avanti e fa per sedersi sulla poltrona vicino al tavolo..)

Rosa-          ..(pronta ed un poco rude..)….non lì….. è quella del curato!..

Violetta-    (ridendo) ….come…come….non  la mangio mica…e poi questo seggiolone non si sarebbe mai sognato poter sentire il dolce peso di questo fiore di Violetta di Castiglia… (si siede sull’altra di fronte, appoggia la borsetta sul tavolo, estrae una sigaretta e la mette in bocca con un bocchine ma senza accenderla) …..il signor curato é qui solo?...

Rosa-          …e con chi vuole che sia?

Violetta-    ….volevo solo sapere se qui con lui ha…qualche parente…non so…una nipote…per esempio…

Rosa-          …si…si…sua nipote…

Violetta-    …per caso….non si chiama Elena?

Rosa-          …per caso….si…

Violetta-    ..(autoritaria) …me la chiami…

Rosa-          …è alla…. benedizione

Violetta-    …(estraendo dalla borsetta una lettera) ….vorrei salutarla…e lei, quando è sola, le dia poi questo biglietto…

Rosa-          …(interviene rudamente)….glielo dia lei!

Violetta-    …beh!...veramente Elena mi aveva proibito categoricamente di venirla a trovare……

Rosa-         … e allora aveva solo da non venire!

Violetta-    …è vero!...ma sono venuta per…. (cerca una scusa) ….dirle….nò….volevo solo parlare con il curato…..

Mons Luigi-   …(entrando da sinistra)…..dove avrò messo questa benedetta sciarpa?... (guarda in giro sulle sedie, la sciarpa è sulla spalliera della sedia ove è seduta Violetta, si alza e la prende facendola vedere a mons Luigi)…

Violetta-    …è questa?

Mons Luigi-     …( si avvicina per prenderla con la mano)… proprio questa!

Violetta-    …(facendogliela passare due o tre volte davanti, canzonandolo e ridend mettendo in mostra le sue gambe) ….bella…fine…anche di seta!....                     lasci…che…l’aiuti…a metterla….

Mons Luigi-     ..(seccato, strappa la sciarpa, osserva Violetta severo ed andondosene da sinistra)…addio!...

Valdana…(entra subito dopo con Celestino da sinistra) …allora, hai capito….lo porti ad aggiustare...

Celestino-   …prendo l’ombrello e lo porto …dal “fré”…

Valdana-    …dal parapiuve’!!!!!  

Celestino-   …che fa anche il fabbro…(tocca don Giuseppe e con fare scherzoso come per prendere in giro don Giuseppe ed indicando Violetta con un piccolo fischio)guardi che ….bela madamin…(si è corretto in tempo in quanto voleva dire altro) …

Valdana-   …(a Celestino) …su…su…và…su, va, va!...  (Celestino va verso il fondo sempre guardando e sorridendo a Violetta ed a seguito nuovo brusco cenno di don Giuseppe scompare…don Giuseppe a Violetta) ….desidera?

Violetta-   …volevo parlare con lei…

Valdana-   …(scrutandola) …con me…o con mia nipote?

Violetta-   …(incerta)…con lei….con lei…conoscendo la sua bontà…

Valdana-  …non capisco…come può conoscermi dal momento che l’ho mai…mai…vista…

Violetta-   …(evasiva)…ma sa…la voce corre…

Valdana-  ….sia più sincera…lei è un’altra persona che cerca……

Violetta…(interrompendolo)…non nego di aver conosciuto sua nipote in teatro…

Valdana-  …sappia che mia nipote non ha più niente a che fare con il teatro e quindi è                  inutile che cerchi di parlarle…

Violetta-  ….ma no….io volevo parlare proprio con lei…che mi deve ascoltare…

Valdana-   …sentiamo…

Violetta-    …(falsamente)…avevo pensato di fare… una serata di beneficienza… per la parrocchia…e….

Elena-     …(entra e vedendo Violetta si stupisce) …tu qui??...come mai??...

Violetta…(sfrontatamente)….ero venuta… a… fare una proposta a tuo zio…

Valdana-  …dato però che non voglio che ci siano più rapporti tra mia nipote ed il teatro,di conseguenza… qui… lei non ha più niente da fare!

Violetta-   …(con disprezzo)…bene, poco gentile…se ricevete tutte le peccatrici, come ha ricevuto me….non ne convertite nessuna!

Valdana-  …se vuole convertirsi venga in chiesa…e con altre intenzioni…

Violetta…se è così me ne vado….(con sdegno)…permetterà che almeno saluti una mia vecchia amica..   (lentamente va verso Elena e mentre le stringe la mano le consegna la lettera, che si vede, dicendole piano piano ma in modo che don Giuseppe senta) ….va subito, è all’albergo da Cerina, lui è lì…(forte)…e allora io ti saluto….cerca di stare bene(uscendo passa vicino a don Giuseppe) ..a lei…niente…rusticone!(esce)

Valdana…(ad Elena che è rimasta ferma con il capo chino) …adesso mi dirai cosa è venuta a fare qui!

Elena-       ….(addolorata) …ma niente…

Valdana-  …eppure ti ha detto qualcosa!....

Elena-       …no..  no..

Valdana-  e se non sbaglio ti ha detto che lui è all’albergo qui in paese…dunque, chi c’è all’albergo ….forse un uomo?...

Elena-       …no zio…. ti sbagli…

Valdana-  …forse un tuo amante?... (scena in crescendo)

Elena-       …(implorante)…no…lascia che ci pensi io…

Valdana-  …ah no!.. adesso ci vado io….e ti garantisco che con me non si scherza!... (fa per andare, Elema cerca di trattenerlo. Lui la spinge da un lato ed esce velocemente, furente. Elena, piangendo se ne va in camera sua da destra)… 

Rosa-        …(entrando da sinistra con Celestino ed aggiustandosi lo scialle)…mi ha dato uno spintone che a momenti finivo a gambe all’aria!...chissà dove andava?...sembrava una furia!....

Celestino- ……ha solo detto…non aspettatemi a mangiare… si vede che ci sarà qualcuno da qualche parte che ha bisogno di lui..

Rosa-   …(sedendosi e mettendo le braccia sui fianchi)…allora farà tarsi, come al solito!.. sono proprio stanca…

Celestino- …e io vado a legare i pomodori…veramente c’era il generale che mi aspettava per lucidare le medaglie…

(Pipeta e Caterina appaiono sul fondo da sinistra sorridenti, mano nella mano, Pipeta si è messo una giacca nera, cravatta chiassosa e cappello nero. Caterina ha un vestito chiaro a fiori, maniche corte, guanti bianchi traforati ed una specie di velo a colori in testa che le arriva sulle spalle)..

Pipeta-       …c’è il signor curato?

Rosa-        …no…non c’è…

Pipeta-       …(senza guardare e con il capo chino come se si vergognasse) …oh accidenti!

Caterina…(che dopo che sono entrati l’ha preso sottobraccio, gli dà uno strattone..)………

Celestino-  …( senza guardare i due ) …..é uscito…

Pipeta-      …boia faus…e quando tornerà?..

Celestino…l’avvenire è in grembo a…. Giove…

Pipeta-       ….non torna…fino a giovedì?...

Celestino-   ….ma no!...Giove… era uno che ficcava il naso dappertutto….me lo ha detto                    Il curato…ma tu non l’hai “conasciouto”….

Pipeta-       …oh accidenti!...

Rosa-          …ma cosa volete dal curato?...

Pipeta-       …(con voce forte ma titubante) …veramente volevamo farci scrivere…vero Catlinota?... (Caterina fa cenno di no con il capo)..

Celestino- …(che si accorge solo ora di Caterina e festoso le va incontro)..ma guarda chi c’è qui!...Catlinota! Vieni…vieni avanti..(ed osservandola fissa) …ma come sei bella…sembri pitturata…

Pipeta-       …(cercando di andarsene) …allora…se non c’è il curato…ci faremo scrivere un’altra volta…

Caterina-   …(imbronciata fa cenno di no e lo trattiene con evidenza)…

Pipeta-       …( cercando di tranquillizarla) …ma se il curato non c’è!....boia faus …boia faus …di un prete…

Celestino-  …niente paura!...non c’è il curattolo….vi scrivo io!...ma mi raccomando…                    acqua in bocca!....

Pipeta-      …piuttosto che acqua… in bocca… preferirei del vino!

Rosa-       ….(a Celestino)…ma cosa dici?.. vuoi scriverli tu?.. 

Celestino-  …proprio me! ..(si avvicina a Caterina con fare cerimonioso, la prende per un braccio e la porta in avanti, pulisce la sedia a sinistra del tavolo e la fa sedere. Pipeta rimane in piedi dietro la sedia, Rosa si siede a destra del tavolo sempre sferruzzando, Celestino è al centro e va a prendere il libro maestro, calamaio e penna dalla credenza si aggiusta bene la sedia sempre osservando Caterina che gli sorride; la accarezza senza quasi toccarla e poi allegramente)…oh Catlinota…ma come va la mia Catlinota...(guarda Pipeta che non dice niente, prende una mano  di Caterina e prosegue) ….ma lo sai che oggi mi sembri nuova!...

Pipeta-       …si capisce…..è mica “frusta”!...

Celestino-   …volevo dire…che è proprio bella! (ride e prende la mano di Caterina fra le sue e la stringe forte da far male)..

Caterina-   …ahi!

Celestino-   …cosa ti è capitato?

Pipeta-      …soffre di reumatismi…

Celestino-  …oh povera Catlinota!... (indicando la mano) …ti fa male? (Caterina fa cenno di sì con il capo) …povera Catlinota!... ti fa bubù?.... (altro cenno di sì da parte di Caterina) ..                    …facciamolo passare. .il bubù … (le bacia la mano 2/3 volte) …ti fa male anche da qualche altra parte? (Caterina fa cenno di sì,,) …e dove? (Caterina indica il braccio) …oh povero braccino di Catlinota… (glielo bacia) …mio povero braccino… (bacia sempre più in alto raggiungendo la spallaed indicando il collo) …qui ti fa male?.. (Caterina tra il timido ed il malizioso fa cenno di sì. Celestino continua a baciare e poi indica la guancia e cerca di baciarla)..

Pipeta-      …(interviene bruscamente staccandoli)…ma sei matto?

Celestino-   …la compativo….

Pipeta-       …(sempre arrabbiato ma comicamente)…la compatisco io! E non succeda più una cosa così in faccia a me…

Celestino-   …non ti arrabbiare!...e poi Catlinota è anche mia cugina!

Pipeta-        …tua cugina??

Celestino-   …alla lontana….

Pipeta-        …ma da che parte?

Celestino-  …non mi ricordo più…ma alla lontana…

Pipeta-        …che non si vede  neanche con il cannocchiale!

Celestino-  …lo facevo per il suo bene…per risvegliare in lei le “bramosi glie” di                     desiderio…l’ho letto su un giornaletto…. (consumerà le battute andando alla vredenza o altrove a prtendere qualcosa) …adesso io non sono più Celestino….ma un pubblico funzionario e vi scriverò nel grande libro dei disperati… (nel frattempo si sarà seduto ed aperto il grande libro leggendo) …annunci matrimoniali… (uno sguardo a caterina che si fa più vicina)…

Rosa-         ..(rudamente) …  ma su, va avanti!

Celestino-  …(trovandosi in enorme difficoltà e cercando la posizione più adatta per scrivere assume un atteggiamento comicamente autoritario) …procediamo…prima di tutto….perché vuoi sposarla?...

Pipeta-        …perché….perché… sono curioso…

Celestino-  …ma tu dovrai starle insieme tutta la vita…

Pipeta-        ….ci farò l’abitudine….

Celestino-  ….adesso dimmi come ti chiami

Pipeta-       …ma non mi conosci più?

Celestino- …certo! È anche troppo che ti conosco!...é meglio perderti che trovarti!                      però, adesso…come funzionario….sei tu che mi devi dire “nomo e cognomo”…

Pipeta-       …(impacciato)…Giuseppe Spaventa

Celestino- …Spaventa?!!?

Pipeta-       …mi chiamo così….Spaventa.

Celestino- …tu, con quella faccia lì…. non spaventi nessuno… (si accinge a scrivere) ..gius…(si accorge che sul pennino c’è qualcosa e sbatacchia la penna, Caterina si ritrae prontamente per paura di prendersela in faccia) …ti ho sporcata? (con malizia, fingendo di pulire, passa la mano sulla spalla, braccio e gamba di Caterina)..

Pipeta-       …(arrabbiatissimo)…adesso basta…me la “strucioni” tutta!

Celestino-  …ma và!...la pulivo solo.. tu pensi subito al male…su, andiamo avanti… (e scrive) ..Giu…sep…pe…Spa…ven…ta   … detto Pipeta …. 

Pipeta-       ..ma no!...Pipeta è un nomignolo!...il mio secondo nome….dopo Giuseppe                    è….. Decimo, perché ero l’ultimo dei gemelli…in cinque anni  mio padre ha                     avuto…. cinque coppie di gemelli

Celestino- …si vede che tuo padre sparava…. con la doppietta…             

Pipeta-       …in tutto, mia madre, ha dato alla luce 14 figli…

Celestino-  ….ha dato alla LUCE…14…figli?... (Pipeta fa cenno di sì) ….chissà la “buleta dla luce” !!!!!!...

Rosa-          …va avanti…

Celestino…(a Pipeta)…allora, tu…Giuseppe Spaventa… vuoi sposare la qui presente?

Pipeta-       …diavolo!...

Celestino- …e sua madre….l’hai guardata bene?

Pipeta-       …ma certo!

Celestino….e il gozzo…l’hai visto?

Pipeta-       …ma mi sposo mica sua madre!

Celestino…(rivolgendosi a Caterina)….allora…vuoi sposare…(indicando con disprezzo Pipeta) …questo qui?

Caterina-   …(fa un cenno si sì con il capo)…

Celestino-   ….sei poi sicura di volerlo sposare?

Caterina-   …(nuovo cenno di sì)…

Celestino-   ..brutto così!...

Pipeta-      …per tua conoscenza….io sono bello! …me lo diceva sempre mia mamma                    quand’ero piccolo!...

Celestino-   …ma fa il piacere!...tua madre, da piccolo…..per dirti bello spegneva la luce!

Rosa-          …avanti!...

Celestino…(a Caterina)…allora vuoi proprio sposarlo?..

Caterina-   ……(nuovo cenno di sì)…

Celestino-   … (avvicinandosi il più possibile a Caterina)…ma sei senza lingua?..

Caterina-   ……(nuovo cenno di sì)…

Celestino-   …ma allora falla vedere!

Caterina…(fa la timida)…

Celestino-   …falla vedere… (Caterina esegue)…che lingua bella…e con una lingua così perché non parli?

Pipeta-       …non parla perché ha le labbra screpolate

Celestino-   …(ripetendo la manfrina di prima)…mia povera linguina….(Caterina mette fuori la lingua)..anche bella lunga…adesso ritirala..(Caterina esegue)…e queste                     povere labbra..tutte screpolate….(le dà un bacetto sulla guancia)bisogna curarle….metti fuori le labbra…fai così…(Caterina porge le labbra e fa per baciarla)…

 Pipeta-      …(intervenendo a tempo) ….ma sei matto?

Celestino-   …ma io la compatisco

Pipeta-    …..la comapatisco io…e ricordati che la mia Catlinota la voglio…intera..                   hai capito?...la voglio tutta intera!....dalla “mare”… al consumatore…

Celestino-   …( a Caterina)…su Catlinota…..fa un bel sospiro e dimmi come ti chiami…su…forza..daie.. “fate curaggio”…

Caterina-    …(tira un sospiro e…) …Caterina Spaventa

Celestino-   ..(contento)…vedi che se vuoi parli…ma brava!...ma …anche tu… Spaventa?

Pipeta-       ….Spaventa tutti e due…noi si… che siamo cugini primi…

Celestino-   …allora…(scrive)…Caterina Spaventa…

Rosa-          .. (che si è avvicinata sempre sferruzzando) …ma non vedi che hai scritto Caterina con la… Q…

Celestino….e allora?

Rosa-          …Caterina si scrive con la… C

Celestino…ma no…con la C sarebbe Ciatterina…del resto facciamo presto a saperlo                    ..(rivolgendosi a Caterina)…tu come lo scrivi?...

 Caterina-   …(si dimena sulla sedia con fare timido) …

Pipeta-       ..(scusandola)…non sa scrivere….

Celestino-   …anallfabeta pure lei?..  (a  Pipeta) …e tu, quando lo scrivi…lo fai con la C… o con la Q?....

Pipeta-       …ma io non le scrivo mai…la vedo tutti i giorni…facciamo una cosa…                    guardiamo il calendario….deve essere il 25 dicembre…

Celestino-   ….ma va! Il 25 dicembre è ….Natale!...

Rosa-         …(che nel frattempo è andata a prendere il calendario attaccato al muro)…. ecco, si, Caterina è il 25 novembre…lo so perché in quel giorno ho seminato l’aglio e adesso…. come fai che hai scritto Caterina con la Q?...pensa solo a quando il curà lo vedrà!....

Celestino-   …(rimane un attimo perplesso e poi con decisione) …nessuna paura…faccio come fa il curato…ci metto la “pistilla” sotto denunciando lo sbaglio dell’errore….qui ci andrebbe una gomma…

Pipeta-        …da bicicletta?...

Celestino-   …ma fatti furbo…qualcosa per cancellare…..ci andrebbe un temperino…

Pipeta-       …(in fretta prende un coltello serramanico che ha in tasca e lo consegna a Celestino)…”ciapa”!

Celestino-   …ma lascia perdere!...ma vai in giro con questa… sciabola?

Pipeta-       …si capisce! …sono o non sono anche la guardia campestre….

Celestino-   … (cancella la Q con la punta del coltello e ci soffia sopra) ...e adesso si mette in calcio la motivazione… (scrive sempre con difficoltà e la lingua fuori per lo sforzo) …io sottoscritto Celestino Tarocchi….sacrestano di Roccabrusattata…. accerto e certifico di aver  grattato il Q alla Caterina con il coltello della guardia campestre e                       adesso si deve sottostare alla firma delle parti in causa(porgendo la penna a Pipeta) …su, “vergnoc” …firma…

Pipeta-        …(prendendo la penna)…dove devo firmare?

Celestino-  …in calce

Pipeta-      …un calcio a chi?..

Celestino-   …(cantandoglielo) .…asu… in calce… (indicando) ..qui!

Pipeta-       ..(si accinge a firmare con molta difficoltà)..giù…giù…giù…

Celestino-  …su…su…su…

Pipeta-     …(continuando a scrivere)…. Giusep…pi…pi…pi…pi..

Celestino…(fermandolo) …ma cosa vuoi fare?

Pipeta-       …la pi…pi…

Celestino-  …ma valla a far fuori….contro la siepe….   

Pipeta-       ….ma no!(continuando a scrivere) …la pi…Giuseppe…. Spaven…ta…

Celestino…(osservando dove Pipeta ha firmato) …sembra una carta geografica!...  (rivolgendosi tutto dolce a Caterina che è un poco distante) …adesso tocca a te, su vieni avanti… (Caterina è riluttante e si fa spingere) … ma su..vieni avanti… (la spinge fino al tavolo e poi la ferma) …alt!... (sempre spingendola indietro) …ancora un po’ indietro…firma qui…(indica il punto sul libro e simette alle spalle di Caterina, abbracciandola da dietro) … adesso, ti aiuto … (le prende la mano che impugna la penna ed appoggiando viso contro viso)…

Pipeta-        …(intervenendo energicamente ed arrabbiatissimo)…tu piantala lì!!.... lei non è capace a scrivere…

Caterina-    …(avrà firmato con una X…si ritrae e Pipeta la prende subito per mano in segno di protezione contro Celestino)…

Celestino-   …(rivolgendosi a Pipeta)…adesso dai il regalo a Catlinota…

Pipeta-        …che regalo??

Celestino-   …tutti quelli che vengono a farsi scrivere fanno un regalo….

Pipeta-       …(con difficoltà) …veramente volevo regalarle un anello… poi ho pensato che poteva ingrassare e….

Celestino-   …perché tu sei solo un rancino….

Pipeta-      ….io rancino?

Celestino-   …tu…tu… ruberesti il fumo alle candele!(cambiando tono)…e adesso…due paroline di circostanza…(sontuosamente come per iniziare un discorso)…oggi vi siete promessi…ma mi raccomando…state bravi…non dovete fare…niente…

Pipeta-      …cosa potrei  fare?

Celestino-   …ci sarebbe tanto da fare…(osservando malizioso Caterina)…ma devi aspettare l’autorizzazione del parroco e del sindaco!

Pipeta-       … ma aspettare cosa?...

Celestino-   …aspettare…a rompere la… pignatta…

Rosa-         …ma Celestino…

Pipeta-      …che pignatta?

Celestino-    …(scoraggiato) …questo qui è più scemo di me!...

Pipeta-         …(avviandosi con Caterina verso il fondo)….beh, noi andiamo..

Celestino-    ..va pure e che il signore ti benedica….te e la tua Catlinota…

Pipeta-      …(verso Rosa)…arrivederci…

Caterina-   …buongiorno… (esce con Pipeta) …

Valdana-    …(dalla porta di sinistra entra don Giuseppe con un bimbo in braccio avvolto in un plaid…si siede vicino al tavolo mantre Rosa e Celestino premurosamente si avvicinano)…presto Rosa….fa scaldare un po’ di latte!

Rosa-          ….che bel bambino!...

Valdana-   …appena l’ho portato via da quella svitata…. ha smesso di piangere e                      mi ha buttato le braccia al collo….e poi si è subito addormentato!

Celestino-     (si era avvicinato ed osserva il bambino da vicino…pausa di ammirazione e poi…guardando seriamente don Giuseppe) …..è suo?..

FINE SECONDO ATTO              

  

             

                                              

                 

                                                       

                             

                                                                                                                                             

                     

 ATTO      TERZO

Medesima scena del 1° e 2° atto.

In più una grande cesta vicino al tavolo con sopra moltissimi libri, indumenti di don Giuseppe, quadri e ricordi tolti dalle pareti e pronti per essere messi nella cesta.

Appeso alla parete, il calendario segna il 24 settembre.

All’apertura del sipario sono in scena Elena, Celestino e Rosa

Elena-    …(stà rammendando una maglia scura di don Giuseppe ed è molto triste) ..anche questo è fatto!

Celestino–  …(che sta sistemando i libri nella cesta)…speriamo ci stiano tutti !.il curato lassù dove va avrà molto tempo per leggerli tutti…

Rosa-    …(anche lei con tristezza) ….non mi sarei mai aspettata che dopo tanti anni lo avrebbero mandato via da Rocabrusà…..

Celestino-   …c’è tutto il paese in…. rivoluzione….

Rosa-     …e chi se la prende meno di tutti è proprio lui….pensavo di vedere almeno una lacrima                  invece niente…..

Celestino-   ….ci sono delle lacrime che scendono da dentro….

Elena-   …(alzandosi di scatto) …vado solo a vedere  se il bambino si è svegliato…..

Rosa-     …. verrà ancora il dottore? 

Elena-   …. no ha detto che è solo un po’ raffreddato, di tenerlo a letto ancora un giorno..(esce)

Celestino-   …allora Rosa ti sposi proprio con Giacomo di Arazza?

Rosa-    ….se fosse rimasto il curato….non so… ma questo mi ha fatto decidere…Giacomo                   mette su un negozio da barbiere!!

Celestino- ….è fortunato vostro marito!!!

Rosa-   ….e perche?

Celestino-   ….cosi vi taglia lui barba e baffi!!!...e gratis…!!!

Rosa-   ..ma non dire “gavade”!!

Celestino-   …e non avrete più bisogno di prendere il rasoio al curà!!

Beatrice…(bussa alla porta di fondo) ….è permesso??

Rosa-   ….su venga avanti Beatrice…..

Celestino-    …(in direzione di Beatrice) …è arrivata la cornacchia!!

Beatrice-    ….come sarebbe a dire?

Rosa-         …non stia a sentirlo….su  sedetevi….. come mai non ci siamo più viste?

Beatrice-   …cosa vuole ..ho sempre tante cose da fare…poi da quando il Municipio ha messo una panchina sulla piazza…..dopo pranzo ci troviamo sempre li!....e da quando ho saputo che hanno mandato via il curà…

Rosa-        ….ma cosa dite…. é stato trasferito….

Beatrice-   ….si  alla cappella del Truch.!! ….dove una volta si diceva messa solo la domenica!...ma ora basta….sono venuta a vedere….visto che tra poco andrete via tutti….se fosse possibile prendere i bulbi di giacinti…tanto….penso che il nuovo curato non li coltiverà  più….

Rosa-    …ma si… (cambiando tono) …dica….Beatrice non c’è niente di nuovo nel paese?

Beatrice-   ….macchè tutto vecchio!

Celestino–   …(a Beatrice) …..basta guardare “chila”!!!

Beatrice-   …(rimbeccando Celestino)…per tanto cha tu lo sappia….io so mai niente…. vedo niente  e…. sento niente!!!

Celestino–  …come le tre scimmie di legno che ci sono dal tabacchino!! …(trascina la cesta da una parte e finisce di metterla in ordine)

Beatrice-    …(per ripicca)…..e invece qualche cosa so…!!!

Rosa-    …..e allora su…. raccontate…

Celestino-    ….su sentiamo le ultime notizie…

Beatrice-   ….no…perché  poi si dice in giro che sono….una chiacchierona… (pausa, però vedendo che nessuno parla) …però ho voglia di raccontarvela e anche se non volete ve la racconto ugualmente…la conoscete sicuramente Orsolina?

Rosa-    ….. quale Orsolina?

Beatrice-    ….nel paese di Orsolina c’è solo quella che due anni fa ha sposato Barbisin il macellaio che c’è in fondo al paese!!

Rosa-     ….la figlia di Secondina …

Beatrice-   ….proprio lei!!...ebbene una settimana fa è scappata!!

Rosa-      …..scappata dove?

Beatrice-    ….ma….suo marito Barbisin dice che è andata a trovare sua nonna….ma a questa non ci crede proprio nessuno!!!!

Rosa-      ….come sarebbe a dire?

Beatrice-   ….racconterei ma….. (guardando Celestino ed indicandolo) ..con questa linguaccia….

Celestino–   ….ma senti chi parla….. e allora voi che vi chiamano l’uccellino della radio!!

Rosa-   …su.. raccontate di Orsolina…. su…..

Beatrice-   …proprio domenica due giorni prima che scappasse di casa…,  dopo cena ho accompagnato il mio Giaculetu a fare la solita partita a tresette al bar della società…nell’attesa ho fatto quattro passi…. piano…. piano… con le mani dietro la schiena….quando sono arrivata vicino al muro del borgo…sapete bene dove c’è quella nicchia….

Celestino-     …(che segue divertito il racconto) …dove dovevano mettere Santa Genoveffa…

Beatrice-    ….proprio quella... è una nicchia in cui ci stanno comodi…comodi in due (racconta con mistero)…ebbene …ero a pochi passi dalla cappella….quando ho sentito dei rumori…dei lamenti…dei sospiri…ho proseguito piano….piano….per non farmi sentire…volevo vedere chi c’era… non per curiosità…

Celestino-   …noooo….!!! (occhiqataccia di Beatrice ed allora dice) …avevo solo il naso che mi prudeva…

Beatrice-     ….ebbene…. indovinate chi c’era?...

Celestino-   ….chi?... chi?... chi?...

Rosa-           …. chi?... chi?... chi?...

Beatrice-     ….Orsolina…con Cichin il rosso..(il racconto, che in precedenza era sottolineato solo da qualche risatina, provoca uno scoppio di risa generale alla battuta di Beatrice…Celestino ride molto rumorosamente, concludendo)…

Celestino-   …(fra sé)….se arrivava mezz’ora prima con Orsolina trovava me…

Beatrice-     …l’aveste vista!...tutta spettinata… è scappata di corsa…mezza svestita ….con le scarpe in mano….

Rosa-            …e suo marito?

Beatrice-     ….Barbisin? L’hanno visto ieri sera all’osteria….con due litri davanti e doveva già essere… ciuch…ciuch…io…per fargli coraggio…mi sono avvicinata e gli ho detto “Barbisin…è vero che vostra moglie é scappata con il rosso?”……

Celestino-    ….l’ha presa proprio…. alla larga!

Rosa-            ….e lui?

Beatrice-     ….si è messo a piangere come un bambino…

Rosa-       …..e non gli avete detto niente?.. potevate dirgli qualcosa……

Beatrice-     …certo….gli ho detto….su Barbisin….non fate così…vi è scappata la moglie… ma non arrabbiatevi… andate in chiesa…lì il Signore c’è sempre!”

Celestino-   …(allargando le braccia) …per forza, è inchiodato alla croce!

Beatrice-     ….il torto però pare che sia…. di Barbisin

Rosa-           …..e perché?

Beatrice-   ….Orsolina diceva in giro….che suo marito non la guardava mai…tutto il giorno in negozio….e la notte…nel retro macellare…quelle donne lì vanno “ciadellate”….accudite…(come in confidenza)….quando io e il mio Giaculetu eravamo giovani, bastava che sbattessi due volte le palpebre…. che volavano le coperte!....bei tempi quelli là….

Rosa-           …(divertita) ….e adesso?... e adesso?...

Celestino-   …va a “gatagnau”!...

Beatrice-     ….va là “fabiocco”!...per tua conoscenza io mi sento ancora giovane!

Celestino-     …quando si dice che ci si sente ancora giovani è perché si è già vecchi!

Beatrice-     ….ah… “fabiocco” …quando mi sono sposata…mio marito mi diceva che ero bella come… una rosa!

Celestino-      ….ma tutte le rose diventano…”gratacù”!

Beatrice-     …”fulaton” (a Rosa) …sapete che questa sera vado a miglior vita?

Celestino-      …oh basta…a morire?

Beatrice-    …ma sei matto?...mi ha invitata il segretario comunale…ha preso una lepre…

Celestino….il segretario comunale ha preso una lepre?...

Beatrice-     …proprio così…un leprone!...

Celestino-   …(incredulo)…ma và là!...

Beatrice-    … certo!...con due orecchie così…e alta così… (simula con le mani) …

Celestino-   …cala…cala…adesso capisco perché da due giorni all’albergo dei Tre Re manca il gatto…

Beatrice-     …per me!... (a Rosa) …ha invitato me e mio marito a mangiarla…noi non andiamo a mani vuote…portiamo….

Celestino-   ….vostro cugino Giacu!....

Beatrice-     …ma piantala lì… ficcanaso!.. porto un pintone di vino alto così!  (con le mani indica un’altezza di circa un metro..)

Celestino-   ….cala, cala!... un quartino!

Beatrice-     …ma che quartino!...un pintone abbondante!...basta…qui è meglio che me ne vada …(si alza ed a Rosa) …allora Rosa…lei si ferma ancora qui?

Rosa-           ….parto questa sera…cosa volete farci…torno a casa mia …

Celestino-   ….viene a prenderla Pinuciu….il suo sposo… fa il sarto e il parrucchiere

Beatrice-     ….allora… viva gli sposi!

Rosa-           …begli sposi… (ridendo) …sono anni che la trascino e non mi sarei ancora decisa se il curato…cosa volete…lui è vedovo…solo…io sono sola…

Celestino-   ….sarà sarto…ma parrucchiere!!!… a suo modo… taglia sempre qualcosa….

Rosa-            …(rimbeccandolo) ….ma va… sei sempre una linguaccia!...

Celestino-   …proprio così!...alla fiera…quando sono andato a trovarlo…per farmi la barba…. mi ha fatto coricare sul letto….lungo e disteso!

Beatrice-     ….lungo e disteso?...e perché?

Celestino….perché mi ha detto…che lui la barba la fa bene solo a chi è coricato… perché la fa sempre…ai morti…

Rosa-          ….ma fammi il piacere!

Beatrice-    …(le stringe la mano in quando vuole andarsene)…allora Rosa…stia bene…e mi faccia sapere il giorno delle nozze…perché voglio esserci anch’io…

Celestino-     …così scrocca il pranzo di nozze!...

Beatrice-    …(scherzando ma un poco offesa) …si capisce!...ma per tanto che tu sappia…porterei qualcosa…

Celestino-     …porta suo marito…

Beatrice-    …ma va sulla forca! (esce)

Valdana-    …(entrando) …Rosa, dirai al conducente che domani mattina venga presto e…mi raccomando…fai caricare tutto….quello  che c’è nella mia stanza lo porterà poi Celestino….

Celestino-    …ma per lei non vuole tenersi niente?

Valdana-    …tanto là a Pratolungo non mi servirà…là c’è solo una stanza…e più piccola di questa…cosa vuoi…qui ero curato e qualcosa la parrocchia rendeva…avevo degli amici…là sarò solo…e non sarò neanche più parroco… solo vice curato  

Rosa-             …ha visto?...e tutto questo per non avermi ascoltata…tutto a causa delle sue prediche!

Valdana-       …eh no…mi pentirò solo il giorno in cui la mia coscienza abbia qualcosa da rimproverarsi…..(a Celestino)…vai a vedere se è arrivato il conducente…(Celestino esce) 

Rosa-          …(umilmente…buona…confidenziale…) …don Giuseppe…se a volte…non per offenderla…per carità…avesse bisogno di qualcosa…

Valdana-       ….ci mancherebbe solo più questo, sarebbero ancora capaci di dire che mi faccio mantenere dalla mia perpetua!...allora farebbero presto a togliermi la veste!...

Rosa-           …anche se gliela togliessero non sarebbe una grossa disgrazia…per quello che guadagna!...

Valdana-    …ah no!...vada tutto il resto…ma questo abito mi ricorda il più bel giorno della mia vita…e Infatti il primo giorno che l’ho messa ci siamo abbracciati con mio padre e mia madre e…piangevamo tutti e tre di commozione…questo abito, al fronte, l’hanno toccato i soldati…l’hanno benedetto i moribondi…perché, tanto in guerra che in pace, è stato l’emblema della speranza…della fede…la mia divisa di soldato del Signore…piuttosto di perderla preferirei mille volte morire!

Rosa-        …(si inginocchia davanti a don Giuseppe come per baciargli la mano..) …  il mio curato…mi scusi signor curato… (si alza commossa ed esce senza nulla dire)..

Elena-         …( che prima, quando Rosa era inginocchiata, aveva fatto per entrare e poi si era subito ritirata senza essere vista dai due….rientrando…) …é’ già arrivato l’autista?

Valdana-       …(riavendosi dalla commozione e cercando di nascondere le lacrime della sua pena) …non credo, aveva diverse commissioni da fare,…

Elena-            …zio… tu soffri… più di quanto tu voglia dar a vedere..

Valdana-       …nemmeno per sogno…sono tranquillo…anche perché me lo aspettavo….

Elena-            ….e tutto per colpa mia!...…(con un fazzoletto si asciuga le lacrime) …ogni giorno volevo dirtelo …ma mi mancava sempre il coraggio… mai più mi sarei aspettata che quel disgraziato…dopo avermi giurato e spergiurato di sposarmi e di tenere il bambino                      appena che suo padre gli desse il consenso…sarebbe scappato con un’altra!

Valdana-    …se l’avessi incontrato all’albergo…anche con questo abito…una bella lezione gliel’avrei data!...

Celestino-     …(entra con Pipeta e Caterina che sono vestiti da sposi in modo pacchiano e contadino…salutano i presenti)…signor curato…guardi chi è arrivato!

Valdana-       …(riprendendosi) …ma guardali qui…i due sposini freschi… freschi!

Celestino-     …per freschi…erano freschi anche prima

Pipeta-       …(sorridente e con il cappello in mano) …signor curato…sono venuto a salutarla…appena siamo arrivati dal viaggio di nozze…

Caterina-      …e a ringraziarlo…

Valdana-    …ma su, venite avanti… (i due vengono avanti mentre Celestino si mette dietro a don Giuseppe) …questo viaggio di nozze dove l’avete fatto?

Pipeta-          …siamo andati a Napoli…

Valdana-       …e come è andata?

Celestino-     …e come vuole che sia andata!...va sempre allo stesso modo!

Valdana-       …(sguardo severo a Celestino) …e cosa avete visto di bello?

Pipeta-          …(ingenuamente)…veramente di Napoli abbiamo visto ben poco perché…siamo stati quasi sempre in camera…

Celestino-     …avevano da lavorare… in bottega!

Valdana-       ….(a Celestino)…ma stai zitto!

Pipeta-          …però abbiamo visto il Vesuvio…sbuffava…

Valdana-       …(sorridendo)….forse sarà stufo anche lui di stare a Napoli…

Pipeta-           …solo il primo giorno l’abbiamo girato tutto ed eravamo così stanchi che appena arrivati in camera ci siamo buttati sul letto e…indovini un po’ cosa è capitato?...

Celestino-     ….che Catlinota è diventata madama!

Valdana-       …(con rimprovero) …ma sei matto?... dire queste cose davanti a me?

Celestino-     …ma anche lei è un uomo…e…no.no…mi sono sbagliato…è solo il nostro curato…

Pipeta-      …(continuando il discorso) …mi ero appena coricato che Catlina mi dice “Pipeta, mi prude dappertutto…”

Celestino-     …e tu potevi grattarla!  (sguardo severo di don Giuseppe)…

Pipeta-         …e grattami qui e grattami là…

Celestino-    …ma…là…dove?...

Pipeta-         …dappertutto…così ci siamo alzati e siamo andati dal farmacista che le ha diagnosticato Il fuoco di Sant’Antonio e ci ha dato il depurativo San Simone…

Celestino-    …tra santi vanno d’accordo..

Valdana-      …(a Caterina) …e adesso ti è passato?

Caterina-     …(fa il gesto con la mano)

Celestino-    …ma parla Catlinota… sei sempre senza lingua?

Caterina-      …così, così…

Celestino-    …e il Colosseo l’avete visto?

Valdana-      …ma và…il colosseo è a Roma…non a Napoli!

Celestino-    …(sorpreso) … ma l’hanno spostato?

Valdana-      …è sempre stato lì!

Celestino-    …è proprio vero che questi romani…. vogliono avere tutto!

Elena-            ….(rienra e si mette a cucire vicino al tavolo)….

Valdana-      …(congedando Pipeta e Caterina) …allora grazie tante…..e speriamo che abbiate presto un bel bambino….

Pipeta-         …adesso andiamo perché…(con rammarico)….ho saputo che tra un’ora ci lascia…

Valdana-       …(commosso) …si…

Pipeta-         …e noi andiamo con tutti gli altri in piazza a salutarla…

Valdana-      ...(stringe la mano a Pipeta e Caterina che si avviano per uscire e quando sono sul fondo si voltano e…)

Pipeta-           ….arrivederci signor curato!

Caterina-      …addio signor curato! (esce con Pipeta)

Celestino-    …finalmente…. Catlinota…. ha parlato!

Valdana-    …allora Elena….siamo d’accordo…domani mattina Celestino ti aiuterà…e per ora andrai ad abitare con la sorella di Gino…ogni tanto verrai a trovarmi…spero…e mi porterai il bambino…anzi…è ora che vada a salutarlo… (si avvicina alla porta di destra e si volge verso i due…accorato e con il pianto in gola) ….come mi rincresce lasciarlo(esce)

Celestino-     ...(con il solito fazzoletto vivace nasconde lqa commozzione soffiandosi il naso e poi asciugandosi gli occhi)…

Elena-          ….ma…Celestino…piangi?

Celestino-    …(dandosi un contegno di falsa allegria) …io!?!...macchè…sono raffreddato!...( e come prendendo una grande decisione)…senta signorina, perché non viene ad abitare nella mia “ciabota”?...sono quattro stanze dove il sole e il verde sono di casa…ho ancora un prato ed un bosco…li vendo e la faccio aggiustare tutta… il suo Mariolino lì scoppierebbe di salute…io verrei ogni tanto a farlo giocare…a pulire…a seminare un po’ di insalata…due rapanelli…(sempre ridendo ed assumendo un tono goffo)…se lei accetta…le regalo tutto!      

Elena-              …ma Celestino….cosa dici ?

Celestino-     ….si…perché intanto la  non porterei mai nessun’altra…e quella casetta con lei diventerebbe più bella...

Elena-             …Celest……

Celestino-      …(interrompendola e facendo le moine… sorridendo) …non parli… mi dica solo di si…su …mi dica di si…mi dica di si.. io per lei farei tutto ciò che vuole                       (seriamente) ….e se volesse darei anche il mio nome al suo bambino,.. anche se il mio nome vale ben poco!!

Elena-            …(triste) …c’è dell’altro……

Celestino-     ….certo…. che non ci sono io nel suo cuore…..

Elena-              …e tu Celestino….sposeresti una donna come me?

Celestino-    …(con entusiasmo)…no!.....cioè ,si!...ma solo per il bambino…per lei…no …. non si fanno i …mazzi di rose con le ortiche..

Elena-           …(si avvicina a Celestino e lo accarezza) ….ma perché non era come te!!

Valdana-        …..(rientrando da destra) …Mariolino dorme.

Celestino-   …(a don Giuseppe) ….c’era un nuovo curato che chiamava…l’inventore….

Valdana-        ….cosa chiamava?

Celestino-      …..l’inventore….il libro….

Valdana-        ….l’inventarario….glielo porto io…. (prende il libro dell’inventario sopra la creden<za ed esce da sinistra)…

Celestino-      …(fermandolo) ….poi…dimenticavo di dirvi che è arrivato…. il signor  Gino !!

Valdana-        ….e aspetti ora a dirmelo?....gli fai fare anticamera?

Celestino-   …..ma che anticamera….è nell’orto…..nellìorto…

Valdana-     …( a Gino che è entrato, avendo sentito i discorsi e corre ad abbracciare don Giuseppe affettuosamente…si riprendono) ….scusami Gino…dimmi tuo figlio?..

Gino-          …se tu lo vedessi, è una bellezza ,si fa tutti i giorni più bello .poi è in gamba svelto sempre di buon umore mangia di tutto…avevi proprio ragione…l’aria della marina…. lo ha proprio cambiato!!...ma tu quando parti…?

Valdana-        …tra poco!

Celestino-     ….signor Curato… a Pratolungo ce l’hanno già….il sacrestano?

Valdana-       …credo che non ce ne sia nemmeno bisogno!

Celestino-   ….eh…già…vogliono che i preti si accendano le candele da soli….che suonino le campane…che strofinino i banchi  !?!....

Valdana-       ….credo ci sia il becchino… per tutto questo…

Celestino-     ….e io faccio anche il becchino….lavoro tutto il giorno…ciò voglia di lavorare…io…!!!...manderei anche le galline a “giuch”….

Valdana-       …credo non ci siano neanche le galline….

Celestino-     ….neanche le galline???..ma che razza di paese è quello?...ma lo tolgano dalle cartine “tipografiche”...

Valdana-       ….vedi Celestino….Pratolungo è un paesino con una chiesetta e poche case attorno…farà si e no trenta anime….

Celestino-     ….e allora per quei quattro gatti bisogna che ci sia qualcuno che li serva….io mi accontento di poco…..basta solo non restare qui a “magugné”solo come un cane….

Valdana-        …(molto umano per cercare di convincerlo) …tu invece starai qui con il nuovo curato…e terrai la chiesa bene come quando c’ero io !!

Celestino-      …no ,se non c’,è più lei  ,più la tota e il piccoletto…no ….lo sapevo che andava a finire così…poco tempo fa mia zia mi ha regalato dei fazzoletti ed io l’ho subito pensato…fazzoletti  portano disgrazia….il mio Curato… (appoggia la testa sulla spalla di don Giuseppe che lo tratterrà con la mano) … non lo vedrò mai più!!!!

Valdana-       ….sono solo le montagne che non si incontrano mai…guarda…un giorno che non avrai niente da fare ..mi vieni a trovare….

Celestino-      …(illuminandosi) …con il crucciolo….

Valdana-        ….e cosa è?....

Celestino-      ….è una bicicletta…non è mica un cagnolino…è una bicicletta con il motorino… (imitando lo scoppiettio della marmitta) … brun…bru…brun…

Valdana-       ….sarà mica di nuovo un… regalo di Carmela Tutarionda?

Celestino-    …. ma no…me lo impresta il figlio del panettiere!

Valdana-   …ora Celestino fammi un favore…va’ in sacrestia prendere la mia borsa     …perché tra poco devo partire….

Celestino-     …(andandosene borbottando) ….non sono fortunato…in quel paese c’,è il becchino e…nessuna gallina…è inutile i fazzoletti portano disgrazia…. (esce)

Gino-           …povero celestino è tanto bravo….e umile….

Elena-            …regala chiedendo scusa….

Valdana-     …(a Gino) ….e tua sorella lo sa già che Elena ed il bambino arrivano domani mattina?

Gino-           …certo!! ed è molto contenta…lei è sola e quando avrà la compagnia di tua nipote sarà felice…tanto più che viene matta per i bambini….

Valdana-   …allora Elena facciamo così?

Elena-          ….zio..scusami ma questa volta non ti ascolto…ho deciso di accettare le proposte di Celestino…resto con lui e lo sposerò…

Valdana-     …( ad Elenaabbracciandola… che poi esce) …mah…comunque è un bravo ragazzo …sono contento anche così…adesso va da tuo figlio…

Gino-         ….mia moglie mi ha dato la notizia che parti questa sera per Pratolungo …quel Cantarsino…perché è quell’accidente la che ha montato tutta la storia…è lui che ha fatto la spia esagerando le cose e tutto per vendicarsi del tuo rifiuto…ed ora che Rolino è stato nominato Sindaco al suo posto è furibondo… se mi capita a tiro gli…mollo un paio di lasagne che se ne ricorda per un po’…..

Valdana-      …ecco ci manca solo questo ,che tu per causa mia gli dessi una lezione così farebbero che togliermila tonaca così sono a posto…..

Gino-            … ma tu dovevi andare in Curia…raccontare tutto…difenderti, e se non ci vai tu ci vado io e…mi faccio sentire…”giuramentu”!!!

Valdana-      …ma lasciamo perdere….ho torto…un torto grande così….eh si perché se non avessi preso mia nipote in casa…se quelle civette fossero state zitte non sarebbe successo lo scandalo all’albergo…se io avessi ascoltato chi mi consigliava di aiutare Cantarsino….invece…. come vedi….

Gino-           ….mi hanno detto che è solo una chiesetta… piccola…piccola…

Valdana-      ….se la chiesa è piccola sarà grande la fede….

Gino-            ….a proposito… e di Elena  e Alberto?

Valdana-     ….è a  Torino….viene qualche volta a portare qualche cosa al bimbo… ma si capisce che viene per lei…ma Elena…ormai ha scelto Celestino…

Gino-            …( cercando di cambiare discorso) …allora da casa mia non passi più?

Valdana-      ….no!  ( lo dice tristemente)

Gino-       ….allora ti aspetto con tutto il paese sulla piazza alla fermata della corriera……

Valdana-      ….ma io in piazza non ci vengo...vedere tutta quella gente…ho pregato il segretario comunale che mi accompagnasse fuori del paese ad aspettare la corriera…..sono troppi anni…troppi ricordi ( si commuove e…come per troncare guardando Gino) …….ciao!!  (deciso…saluta ed abbraccia Gino che mestamente va via…sulla porta si mette il cappello ed esce velocemente….si sentono in lontananza dei suoni di armonica….don Giuseppe si avvicina alla porta di destra da dove entra Rosa con una valigia)

Rosa-          ….c’è tutta la piazza piena!!!

Valdana-     …ti auguro di essere felice con il tuo sposo!! (la saluta e Rosa esce da sinistra mentre da destra entra Elena che va incontro a don Giuseppe abbracciandolo)…

Elena-       ….perdonami zio….!!!

Valdana-   …ti ha già perdonato tua mamma da lassù…su non piangere e scrivimi presto…dammi notizie del bimbo…e di Celestino…su adesso  va…. (la spinge verso la porta di destra ma non riesce a farla uscire…) …

Pipeta-     …(dal fondo…restando sulla porta e con tono abbastanza vivace che nasconde lo sconforto) …signor Curato…il Segretario Comunale l’aspetta con il biroccio….. (via)…

Valdana-     …(va verso il tavolo e prende la borsa…entra Celestino con in mano un mazzo di margherite…si avvicina a don Giuseppe e gliele offre…si abbracciano…don Giuseppe va verso la porta di sinistra e girandosi si inginocchia guardando tutta la camera…si alza commosso…dà un ultimo accorato sguardo…si appoggia a Celestino ed a Elena e vanno verso il fondo…lentamente…Elena e Celestino si guardano con sguardo felice e melanconico nello stesso tempo…si sente l’armonica che alza il volume ed il sipario si chiude lentamente…)          

FINE  DELLA  COMMEDIA