La barba

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Viene qui presentata eccezionalmente la traduzione italiana del testo che ha sconcertato l'America fin dal suo primo apparire

Viene qui presentata eccezionalmente la traduzione italiana del testo che ha sconcertato l'America fin dal suo primo apparire anticipando gli "scandali" suscitati dai successivi "Hair", "Oh Calcutta" e "Che".

L'oscenità e il sesso, su cui è giocato il serrato dialogo dei due personaggi (il superuomo e la superdonna delle fantasie dell'americano medio), servono all'autore per smascherare il falso perbenismo e le varie ipocrisie su cui è edificato ogni mondo mitico, e in particolare quello dell'America del nostro tempo che ha trovato la sua celebrazione più aurea e insieme più funesta nelle etichette e negli stereotipi di certa produzione artistica che ormai proverbialmente si definisce "hollywoodiana".

Michael McClure

La barba

Personaggi:

JEAN HARLOW

BILLY THE KID

(Harlow e Billy the Kid portano barbette di carta velina bianca. Harlow è pettinata nel suo stile tradizionale. Indossa un vestito celeste con maniche guarnite di piume. Billy the Kid porta un camiciotto, pantaloni aderenti e stivali. Harlow ha una borsetta. In scena due sedie e un tavolo coperto di pellicce. Splende su di esse una luce arancione)

Harlow    — Prima di potermi strappare qualche segreto, devi scoprire il mio vero io! Quale intendi cercare?

Billy        — Cosa ti fa credere che io voglia strapparti qualche segreto?

Harlow    — Il fatto che sono tanto bella.

Billy        — E allora?

Harlow    — Tu vorresti  essere bello come me.

Billy        — Figuriamoci.

Harlow    — Prima di potermi strappare qualche segreto, devi scoprire il mio vero io.  Quale intendi  cercare?

Billy        — Cosa ti fa credere che io voglia strapparti qualche segreto?

Harlow    — Il  fatto  che  sono  tanto bella.

Billy        — E allora?

Harlow    — Tu vorresti  essere bello  come me.

Billy        — Figuriamoci. (Pausa. Le afferra un braccio) TI HO PRESA!

Harlow    — È un'illusione!

Billy        (stringendole e alzandole il braccio)   —   Vuoi dire che questa carne non sei tu?

Harlow    — Tu cosa dici?

Billy        — Cosa ti fa credere di essere tanto bella?

Harlow    — Bè... le mie cosce... la mia voce...

Billy        — E i tuoi capelli?

Harlow    — Tu cosa  dici?

Billy        — Dico che vengono da un flacone.

Harlow    — Sei uno stronzo! I miei capelli sono belli e non vengono  da nessun flacone. Sono naturali.

Billy        — Mostrami le foto di quando eri bambina.

Harlow    — Sei  matto? Perché?

Billy        — Per vedere i tuoi capelli.

Harlow    — Tusei geloso.

Billy        — E tu sei stronza.

Harlow    —  Sono biondi naturali... sta' tranquillo! Ma tu hai dei denti da caprone!

Billy        — STA' ZITTA!

Harlow    — Ti piacerebbe essere bello! E forse ti piacerebbe anche essere carino. Ma vedo che porti i capelli lunghi sino alle spalle. Sta a vedere che ti piacerebbe essere una ragazza!

Billy        (le afferra un braccio e lo fa passare tra le dita) — NON È ALTRO  CHE  CARNE!   (Sogghigna)

Harlow    — Prima di potermi strappare qualche segreto, devi scoprire il mio vero io!  Quale intendi cercare?

Billy        — Cosa ti fa credere che io voglia strapparti qualche segreto?

Harlow    — Il fatto che sono tanto bella!

Billy        — E allora?

Harlow    — Tu vorresti essere bello come me.

Billy        — Figuriamoci. (Pausa) NON È ALTRO CHE CAR­NE!   (Le stringe  il  braccio  e lo  fa passare  tra  le dita)  E perché poi vorrei essere bello?

Harlow    — Bè...  sei un uomo.

Billy        — E con questo?

Harlow    — Sei un uomo.., E tutti gli uomini vorrebbero essere belli.

Billy        — Sono stufo di questa parola... Mi fa venire voglia di vomitare! (Pausa) TU SEI UN SACCO  DI CARNE!

Harlow    — Quale parola?

Billy        — Bello. Sono stufo di sentire questa parola detta da un sacco di carne.

Harlow    — Non toccarmi più il braccio!

Billy        — Se no?

Harlow    — Se no ti apro quel tuo cervello da idiota come se fosse un sacco di carne. (Pausa) Non ti sembro... carina...

Billy        — Hai un profumo di mirra. Vieni a sederti sulle mie ginocchia. (La tira per un braccio)

Harlow    — E se entrasse qualcuno?

Billy        — Nell'eternità?... Non c'e nessuno qui!

Harlow    —    Tu hai detto che sono un sacco di carne! E hai detto delle stronzate sui miei capelli!

Billy        — Forse ti amo.

Harlow    — Sei uno stronzo. CHI PUÒ AMARE NELL'ETERNITÀ?

Billy        (con sicurezza)  — Siediti sulle mie ginocchia.

Harlow    — Milioni di miglia ci dividono, cocco.

Billy        — Non nell'eternità!...  Siediti sulle mie ginocchia!

Harlow    — Vaffanculo!

Billy        — SEI UN SACCO DI CARNE! Un sacco bianco di pelle morbida e di grasso tenuto assieme da un mucchio di ossa!

Harlow    (alzandosi il vestito a mezza coscia) — E allora?

Billy        (all'improvviso) — Credo che i tuoi capelli siano biondi.

Harlow    — Biondi  naturali?

Billy        — Sì!

Harlow    — Sei un sacco  di merda!

Billy        — Siediti  sulle mie ginocchia!

Harlow    — Prima di potermi strappare qualche segreto, devi scoprire il mio vero io! Quale intendi cercare?

Billy        — Cosa ti fa credere che io voglia strapparti qualche segreto?

Harlow    — Il fatto che sono tanto bella.

Billy        — E allora?

Harlow    — Tu vorresti essere bello come me.

Billy        — Figuriamoci! Su, vieni, a sederti sulle mie ginoc­chia e leccami gli stivali!

Harlow    — Sei uno stronzo! E vorresti essere una ragazza!

Billy        — Vieni a sederti sulle mie ginocchia. Ti permetterò di leccarmi gli stivali.

Harlow    — Perché dovrei leccarti gli stivali?

Billy        — Ti  piacerebbe.

Harlow    — Prima di potermi strappare...

Billy        — STA' ZITTA!

Harlow    — Ti piacerebbe agguantare i miei capelil biondi?

Billy        — Figuriamoci!

Harlow    — Ti  piacerebbe vedermi  strisciare?   (Billy alza le spalle)  Perché dovrei leccarti gli stivali?

Billy        (alza  le spalle)  — Allora vieni a sederti sulle mie ginocchia.

Harlow    — Perché vuoi che ti lecchi gli stivali?

Billy        — Mi piacerebbe fare discorsi come grandi e spesse nubi.

Harlow    — Li farai, bimbo, li farai.

Billy        — E se parlassi così... BENE E FORTE?

Harlow    — Allora vuoi che ti lecchi gli stivali, eh? Non è così che si ruba la bellezza, ragazzo.

Billy        — Forse prenderò in mano i tuoi capelli biondi.

Harlow    — Perché non lo fai, ragazzo?

Billy         — Vieni a sederti sulle mie ginocchia e leccami le mani.

Harlow    — Perché non mi prendi per  i capelli  allora?

Billy        — Forse lo farò.   (Pausa)  Vieni a sederti sulle mie ginocchia, pupa.

Harlow    — Una ragazza sulle ginocchia di un'altra ragazza? Sei proprio stronzo.

Billy        — Prima  di potermi strappare  qualche segreto, devi scoprire il mio vero io. Quale intendi cercare?

Harlow    — Cosa ti fa credere che io voglia strapparti qual­che segreto?

Billy        — Il fatto che sono tanto bello.

Harlow    — E allora?

Billy        — Tu vorresti essere bella come me.

Harlow    — Non sei altro che carne schiacciata in un sacco di pelle con denti da caprone e capelli lunghi... E vorresti che  IO  ti baciassi gli stivali!

Billy        — Vieni a sederti sulle mie ginocchia e ti permetterò di prendere in mano il mio uccello.

Harlow    — Quello poi non mi piacerebbe proprio! Un brandello di carne che penzola da una massa di carne!

Belly       — E dopo potrai leccarmi gli stivali!   (Che cosa di me intendi cercare?)  Scoprirai forse che sono un puro spirito che ha preso forma di carne.

Harlow    — Cosa ti fa credere che io voglia leccarti gli stivali?

Billy        — Il fatto che ci sono arcobaleni su di loro.  Arcobaleni riflessi nel lucido nero.

Harlow    — Fammeli vedere. (Billy alza gli stivali alla luce) Non sono male.

Billy        — Vieni a sederti sulle mie ginocchia.

Harlow    — Ma va', finocchio!

Billy        — Siediti sulle mie ginocchia.

Harlow    — E tu prenderai i miei capelli biondi nelle tue luride mani! Perché poi dovrei leccarti gli stivali o seder­mi sulle tue ginocchia?

Billy        — Non c'è nessuno qui.

Harlow    — Perché dovrei leccarti gli stivali o sedermi sulle tue ginocchia?

Billy        — NON C'E NESSUNO QUI!

Harlow    — Vuoi dire nessuno che ci veda?

Billy        — Appunto. Non c'è nessuno qui. Siediti sulle mie ginocchia.

Harlow    — E se lo facessi?

Billy        — Potresti leccarmi gli stivali...  e toccarmi l'uccello!

Harlow    — Prima però devi scoprire il mio vero io! Quale intendi cercare?

Billy        — Ce n'è uno solo!

Harlow    — Sei uno stronzo! E va bene, sono stufa di queste storie. Che cosa vuoi?

Billy        — Voglio che ti sieda sulle mie ginocchia e mi tocchi l'uccello.

Harlow    — Non me ne fotte niente di dove siamo... Sono stufa di questi discorsi!

Billy        — Allora sta' zitta! Sei stata tu a cominciare!

Harlow    — Ho soltanto detto: Prima di potermi strappare qualche segreto, devi scoprire il mio vero io! Quale intendi cercare?

Billy        — Sono stufo anch'io di queste stronzate!   È un rito merdoso!  Mi fa venire in mente una di quelle vespe nero acciaio che strisciano sul velluto blu.

Harlow    — E io dovrei crederti morbido e reale!

Billy        — VAFFANCULO!

Harlow    — Io  sono  reale, ovunque io  sia.

Billy        (sogghignando) — Bè, anch'io sono reale.

Harlow    — I tuoi occhi sono spaventosamente folli.  Sono occhi che fissano! Tu sei fuori di te! Ma prima di potermi strappare qualche segreto, devi scoprire il mio vero io. Quale intendi cercare?

Billy        — Non voglio seguirti in una strada deserta.

Harlow    — Comunque sei qui!

Billy        — Anche tu sei qui! (Pausa) Tu dici di essere un'illusione... e di non essere soltanto una!  E dici anche che i miei occhi sono folli!  VA' VIA!

Harlow    (si alza, si guarda attorno) — Qui non c'è altro che del velluto azzurro.

Billy        — Già. (Sorride, accavalla le gambe. Harlow gira accarezzando il velluto. Poi si ferma. Si sistema sulla sedia i una posizione sessualmente suggestiva)  Perché dici che i miei occhi sono folli?

Harlow    — NON HO VOGLIA DI PARLARNE.   (Pausa) Perché dici che sono un'illusione?

Billy        — L'hai detto tu, non io.

Harlow    — Già.   (Riflette. Pausa)   I tuoi occhi sono folli perché tu sei uno stronzo, cocco.

Billy        — Detesto le ragazze che parlan sporco.

Harlow    — Parliamo pulito allora...

Billy        — D'accordo. (Pausa)

Harlow    (con rabbia) — VAFFANCULO!  (Pausa, Billy trae di tasca un fazzoletto e si lucida le punte degli stivali) VAF­FANCULO! VAFFANCULO!  VAFFANCULO!   (Pausa. Billy continua a lucidarsi le punte degli stivali) VAFFANCULO! VAFFANCULO! OOOOH VAFFANCULO!

Billy        — E poi dici che il pazzo sono io..

Harlow    — Sei un pazzo furioso, bastardo dagli occhi gelidi!

Billy        — Non puoi proprio parlar pulito?

Harlow    — E tu?

Billy        (si stringe nelle spalle.  Solleva  uno  stivale)  —  Che ne dici di questo?

Harlow    — Mi hai  stufata con i discorsi sui  tuoi stivali e sulle tue ginocchia.

Billy        — E sul mio uccello?

Harlow    — Anche quello! E col chiamarmi sacco di carne!

Billy        — Tu hai detto che eri un'illusione!

Harlow    — VAFFANCULO!

Billy        — Mi hai chiamato pazzo e idiota.

Harlow    — Ma questo succedeva allora, nel rito.

Billy        — Non esiste allora, è tutto ADESSO!

Harlow    — Tu sei matto!   (Si raggomitola sulla sedia)  Voglio dormire...

Billy        — Nell'eternità?

Harlow    — Fregatene!   (Si mette piu comoda. Pausa)

Billy        — Ehi!

Harlow    — Sto dormendo!

Billy        — Vieni a sederti sulle mie  ginocchia. (Non  accade niente) Ehi! (Non accade niente) Ehi!

Harlow   (balzando  in piedi) — TU SEI FUORI DI TE!

Billy        — Nell'eternità? (Sbattendo le palpebre) Come posso essere fuori di me nell'eternità?

Harlow   —   Se l'eternità è velluto blu, è un mucchio di merda. (Cammina su e giù)

Billy        — Forse non lo è.

Harlow   (camminando su  e giù) — Non è cosa?

Billy        — Velluto.  (La guarda camminare)  Siediti!

Harlow    — COSA?

Billy        — Siediti.

Harlow    (con rabbia)  — Sulle tue ginocchia?

Billy        (con un gesto calmo e deciso) — Siediti.

(Harlow torna a sedersi sulla sedia. I due si fissano)

Harlow   (con civetteria)   —   Prima di potermi strappare qualche segreto, devi scoprire il mio vero io. Quale intendi cercare?

Billy        — STA' ZITTA!

Harlow    —  Prima di  potermi strappare...

Billy         (balzando in piedi come se volesse picchiarla)   — Sta' zitta!

Harlow    — Prima di potermi  strappare...

Billy         (alzando una mano per colpirla)   —   STA' ZITTA! STA' ZITTA! CHE DIO TI MALEDICA!  STA' ZITTA!

Harlow    (portandosi una mano alla bocca) — Ooh ohm.  (Si stira)   Ooh ahm. Ooh ahm. Oh... oh... ooooh... ooh ahm. (Fissando Billy)   Siediti, coglione.  

(Billy si siede, con le mani sulle ginocchia. La guarda. Lunga pausa.)

Billy        (serio, concentrato) — Qui possiamo fare quello che vogliamo...  Non  c'è nessuno che guardi.

Harlow    (stirandosi languidamente)  —Proprio come i grandi, eh?

Billy         (chinandosi verso di lei)   —   Non c'è nessuno che guardi.

Harlow   (stirandosi ancor più languidamente)   —   Nessuno che possa vederci, eh?

Billy        — Appunto.

Harlow    — Cosa vuoi fare?

Billy        — Te l'ho già detto.

Harlow    — Ma quello vuoi che lo faccia io.

Billy        — Appunto!

Harlow    — Sedermi  a cavalcioni?

Billy        —  Lo sai benissimo che ti piacerebbe...

Harlow    — Sedermi sulle tue ginocchia e giocherellare con il tuo uccello?

Billy        — Già!

Harlow   (stirandosi) — Ooooooooh... Oh... oh... oh ahm... Sei proprio matto!

Billy        — Qui, bimba non c'è nessuno!

Harlow    — E allora? (Pausa)  Lasciami dormire.   (Si raggomitola. Pausa. Harlow finge di dormire)

Billy        —   Non voglio strapparti segreti.

Harlow    — Lo dicevo tanto per parlare... lascia perdere.

Billy        — Dico davvero.

Harlow    (assonnata) — Bene.

Billy        — Che facciamo adesso?

Harlow    — Dormiamo.

Billy        —  No! SIAMO ASSOLUTAMENTE LIBERI!

Harlow    (assonnata) — Zitto!

Billy        — È la perfetta libertà questo! (Pausa) Siamo divini!

Harlow    —  Certo... certo...

Billy        — Ascolta...

Harlow    — Sei proprio matto!

Billy        — Noi siamo DIVINI!

Harlow    — Certo... certo,.. Io l'ho sempre saputo. (Finge di dormire)

Billy        — Tu non  stai dormendo.

Harlow    — Certo che sto dormendo.  Parlo nel sonno!

Billy        — Lo so che sei una bionda naturale.

Harlow    — E io che tu sei matto e stronzo. Lasciami dor-mire!

Billy        — Tu sei grande! Ci sei tu sola.

Harlow    — Certo... Ma adesso dormo.

Billy        — Mi piaci quando dormi.

Harlow    — Zitto, che Dio ti fulmini!

Billy        — Adesso ti levo le scarpe... (Fa per inginocchiarsi)

Harlow    (rialzandosi a sedere) — Sta' lontano dai miei piedi! (Scuote il capo) Sei un viscido  bastardo, ecco cosa sei!

Billy        — Noi siamo DIVINI!

Harlow    — Oh, certo, certo..

Billy        — E TU SEI UNA BIONDA NATURALE!

Harlow    — Certo.

Billy         — Io non sto cercando di strapparti dei segreti.

Harlow    — L'ho gia letta da qualche parte.

Billy        — Cosa?

Harlow    — Quella frase.

Billy        — Dove?

Harlow    — Dove cosa?

Billy        — Dove l'hai letta?

Harlow    — In un fumetto.

Billy        (con  rabbia) — Figuriamoci!   Dove l'hai letta?

Harlow    — IN UN FUMETTO!

Billy        — FIGURIAMOCI!

Harlow    — E va bene, forse non l'ho letta in un fumetto. (Pausa)  Prima di potermi strappare qualche segreto, devi...

Billy        — Sta' zitta!

Harlow    — E va bene!

Billy        — Ascoltami! Noi siamo divini!

Harlow    — Certo! La divinità è velluto blu!

Billy        — E capelli biondi!

Harlow    — E denti da caprone!

Billy        — Dove l'hai letto?

Harlow    — L'ho inventato.

Billy        — Figuriamoci!   Dove l'hai letto?

Harlow    — L'ho inventato!

Billy         —   Certo!

Harlow   —  L'HO PENSATO!

Billy        — Figuriamoci!

Harlow    — Ci puoi scommettere il culo... O forse l'ho letto.

Billy         —   Scommetto che hai messo su ciccia a forza di star seduta a leggere fumetti.

Harlow    —  E a mangiare cioccolatini.

Billy        — Vaffanculo!

Harlow    — VAFFANCULO TU! Hai il coraggio di darmi della cicciona, stupido e viscido bastardo coi denti da ca-prone?

Billy        — Forse è questo il divino... Denti da caprone, vi­scido, stupido.

Harlow    — Forse il divino non è altro che velluto blu.

Billy        — Quale fumetto?

Harlow    — No era su una rivista! Va' al diavolo!

Billy        — Ripetilo.

Harlow    — Dio! Dio!

Billy        — RIPETILO!

Harlow    — Ohh!

Billy        — Ancora!

Harlow    — OHH!

Billy        — Ancora!

Harlow   —   Prima di potermi strappare qualche segreto...

Billy        — Tu non sei una cicciona!

Harlow    — Ma certo!

Billy        — Ascoltami. NOI SIAMO DIVINI!

Harlow    — Non ti ascolterei neanche se cacassi in un barile d'acqua piovana.

Billy        — Noi siamo divini, pupa, DIVINI! È vero! Siamo veramente qui!

Harlow    — Certo.

Billy        — Dico sul serio!

Harlow    — Certo che dici sul serio! Sei più matto che stronzo!

Billy        — Sicuro. Vieni a sederti sulle mie ginocchia e leccami  gli stivali.

Harlow    — Hai delle belle pretese!  E non sei neanche un uomo. Vorresti essere una ragazza!

Billy        — Vieni a sederti sulle mie ginocchia... E leccami gli stivali.

Harlow    — Perché dovrei leccarti gli stivali?

Billy         — Ti  piacerebbe.

Harlow   —   E a te piacerebbe agguantare i miei capelli biondi?

Billy        — Come no.

Harlow   —   Ti piacerebbe vedermi strisciare?   (Billy alza le spalle) Perché dovrei leccarti gli stivali?

Billy        — Vieni  a sederti sulle mie ginocchia.

Harlow    — Perché vuoi che ti lecchi gli stivali?

Billy        — Perché siamo divini, pupa, divini, e qui non c'è nessuno!

Harlow    — Nessuno che guardi, eh?

Billy        — Appunto.

Harlow    — E se lo facessi?

Billy        — Dopo potresti toccarmi l'uccello.

Harlow    — Proprio come i grandi, eh? Sei  uno stronzo.

Billy        —  Noi siamo divini!

Harlow    — Certo!

Billy        — Io sono divino.

Harlow    — Credi dunque che io non lo sia?

Billy        —  Gia. Vieni a sederti  sulle mie ginocchia e io ti darò un colpetto.

Harlow    — Non con il tuo pistolino. Mi  faresti ridere.

Billy        — E potrai leccarmi gli stivali.

Harlow    — Cosa  ti fa credere che io voglia sedermi sulle tue  ginocchia e leccarti gli  stivali?

Billy        — Qui non c'è nessuno!

Harlow    — Vuoi dire che vien voglia di farlo perché attorno non c'è nessuno?

Billy        — Certo!

Harlow    — Cos'hanno di speciale i tuoi stivali?

Billy        — Arcobaleni riflessi nel lucido nero.

Harlow    — E va bene. E se mi sedessi sulle tue ginocchia?

Billy        — E mi toccassi  l'uccello?

Harlow    — Dio!

Billy        —  Il mio uccello nudo con la tua mano!

Harlow    — Me ne vado a dormire!

Billy        — Accidenti a te!

Harlow   —   Che linguaggio grossolano! (Pausa)   Cosa intendevi quando hai detto che sono un'illusione?

Billy        — Non l'ho  detto io,  sei stata tu.  Io ho detto che sei un sacco di carne.

Harlow   —   E allora cos'ho di speciale? Cosa te ne fai di un sacco di carne? (Prima di potermi strappare qualche segreto, devi  scoprire il mio vero io. Quale intendi cercare?)  Cosa intendi per sacco di carne.

Billy        — Perché non te lo scopri tu il tuo vero io?

Harlow    — Va a farti fottere.

Billy        — Vieni a sederti sulle mie ginocchia.

Harlow    — E va bene, quinon c'è nessuno. E poi? (Pausa. Non accade niente. Barlow si raggomitola) Adesso dormo.

Billy        — Un sacco di carne e un sacco di carne (Harlow si rizza a sedere)  Ripieno di grasso e di ossa.

Harlow    — Sei un rompicoglioni!

Billy        — Nell'eternità?

Harlow   — Certo,  dovunque tu sia!

Billy        — Buona notte!

Harlow   —   Vaffanculo.   (Pausa)   Sei soltanto una donnicciola  smorfiosa!

Billy        — Un sacco di carne e un sacco di carne!

Harlow   (alzandosi il vestito a mezza coscia)  —   Guarda qui!

Billy        — Vieni a sederti sulle mie ginocchia!

Harlow    — Oh,  cristo!

Billy        —   Cosa ti fa credere che io voglia strapparti dei segreti?

Harlow    — Tu non mi interessi!

Billy        — Neanche nell'eternità?

Harlow    — Neanche!

Billy        — Figuriamoci!

Harlow    —  È vero!

Billy        — Stai mentendo.  (Pausa.  Harlow finge di dormire) Ehi!  Tu sei un BEL sacco di carne!

Harlow    — Oh, Cristo!

Billy        — Mi piacciono le tue gambe.

Harlow    — Sono un sacco di carne.

Billy        — Certo.

Harlow    — E allora?

Billy        — Mi piace un bel sacco di carne.

Harlow    — Sei un volgare figlio di puttana,

Billy        — Con i denti da caprone?

Harlow    — E i capelli che ti arrivano fin quasi al sedere come una squinza.

Billy        — Prima di potermi strappare qualche segreto, devi scoprire il mio vero io.  Quale intendi  cercare?

Harlow    — Merda!

Billy        — Prima di potermi strappare...

Harlow   — Merda!

Billy        — Prima di potermi strappare qualche segreto, devi scoprire il mio vero io...

Harlow    — E va bene. Chi sei?

Billy        — Velluto blu.

Harlow    — Questa è un'illusione. Mi sembri piuttosto una massa di  carne.

Billy        — Siediti  sulle mie ginocchia!

Harlow    — E io immagino che dovrei essere capelli biondi; capelli  biondi sul velluto blu, no?

Billy        — Come preferisci!

Harlow    — Allora d'accordo. Noi due siamo capelli biondi sul velluto blu.

Billy        — Non basta.

Harlow    —  Cosa non basta?

Billy        — Capelli biondi sul velluto blu!

Harlow    — Allora, visto che non c'è nessuno qui attorno, dovrebbe esserci qualcosa di più?

Billy        —  Certo!

Harlow    — Per esempio?

Billy        — Per esempio...

Harlow    — Sedersi su una sella.

Billy        — Non è su una sella che ti piacerebbe sederti.

Harlow    — Figuriamoci!

Billy        — Ma su qualcos'altro.

Harlow    —  Per esempio? Sulle tue ginocchia?

Billy        — Ci sei vicina!

Harlow    — Ah! (Pausa)

Billy        — Capelli biondi sul velluto blu non basta! (Pausa) Forse ti amo.

Harlow    — Macché amore! Sei invidioso della mia bellezza!

Billy        — Non me ne fotte niente della tua bellezza! Se volessi te, vorrei TE!

Harlow    — Ah sì? Sono stufa di sentir parlare dei tuoi stivali.

Bjlly        — Quando dico stivali, non parlo di stivali.

Harlow    — Di che parli, allora?

Billy        — E quando dico capelli biondi e velluto blu, non parlo di loro.

Harlow    — Di che parli allora?

Billy        — Quando dico stivali?

Harlow    — Sì, quando dici stivali.

Billy        — Non me ne fotte niente della bellezza! Se volessi te, vorrei TE!

Harlow    — L'hai già detto! Di che cosa parli quando dici stivali?

Billy        — Del mio uccello!

Harlow    — Oh, Dio!

Billy        — DEL MIO UCCELLO!

Harlow    — Voglio dare un'occhiata alle  pareti.  (Passeggia accarezzando le pareti)   Sono carine.

Billy        — Io sono le tue pareti!

Harlow    — Merda! (Pausa) Perché dici che sono una cicciona?

Billy        — Ho detto che sei una bionda naturale!  (Pausa) Io sono le tue pareti perché  ti ci strofini contro.

Harlow    — QUI?

Billy        — Dappertutto!

Harlow    — Le pareti sono morbide.

Billy        — Anch'io sono morbido. E duro come un sasso!

Harlqw    (passeggia guardando e accarezzando le pareti. Poi fissa Billy) — Balle! Prima di potermi strappare qual­che  segreto, devi  scoprire il mio vero io!

Billy        — Certo!

Harlow    — Scoprilo!

Billy         —   Siediti sulle mie ginocchia e accarezzami l'uccello!

Harlow    — Sei un maniaco fottuto!

Billy        — E leccami gli stivali.

Harlow    — Hai detto che non parlavi dei tuoi stivali!... Ma lasciamo perdere!

Billy         —   Siediti sulle mie ginocchia...

Harlow    — E poi ti tocco l'uccello?

Billy        — Non c'è nessuno qui!

Harlow    — Proprio come i grandi, eh? Perché non bastano i capelli biondi sul velluto azzurro?

Billy        — Perché sei un sacco di carne!

Harlow   —   Io sono un'illusione. Cosa vuoi dire quando dici chevorresti ME?  Perché non bastano i capelli biondi sul velluto azzurro?

Billy        — Perché tu sei un sacco di carne!

Harlow    — Io sono una bionda naturale!

Billy        — È quello che ho detto,

Harlow    — Tu volevi vedere le foto di quando ero bambina!

Billy        — Ma poi ci ho creduto!

Harlow    — Perché vuoi proprio me?

Billy        — Perché tu sei qui!

Harlow    — Vaffanculo!

Billy        — È il prezzo che devi pagare!

Harlow    — Il prezzo di che?

Billy        — Il prezzo per essere qui.

Harlow    — Merda!

Billy        — A te merda!

Harlow    — Tu sei invidioso della mia bellezza!

Billy        — Noi siamo DIVINI, pupa, divini!

Harlow    — Bè che diavolo vuoi dire?

Billy        — Noi siamo DIVINI, pupa, divini!

Harlow    — Bè che diavolo vuoi  dire?

Billy        — Noi siamo QUI!

Harlow    — Se essere qui è divino, allora è tutto un mare di merda! Forse non mi piace neanche essere qui... a guardare i tuoi occhi folli, i tuoi denti da caprone e i tuoi capelli lunghi. E ad ascoltare tutte quelle stronzate sui capelli bion­di e il velluto blu. Senza contare che sei brutto! Non sei nemmeno il mio tipo!

Billy        — Non sapresti distinguere il divino da una man-ciata di merda. Tu sei qui per caso!

Harlow    — Se tu sei divino, è un grosso  sbaglio! Se tu sei divino, io vorrei essere altrove!

Billy        — Sdraiata a letto con una rivista?

Harlow    — Certo.

Billy        — Saresti divina anche lì.

Harlow    — Tu hai detto che non saprei distinguere il  di­vino da una manciata di merda.

Billy        — Non lo sapresti, ma ci saresti egualmente!

Harlow    — DOVE?

Billy        — Qui.

Harlow    — Qui dove?

Billy        —  Dove noi siamo divini.

Harlow    — Non vorrei essere divino con te neanche per scommessa! Tu sei uno stronzo e sei un noioso maniaco!

Billy        — E il mio uccello?

Harlow    — Oooh!

Billy        — Non posso farci niente se  sono divino. Non era nei miei progetti. Io sono QUI... L'ho deciso io.

Harlow    — Deciso cosa?

Billy        — L'ho deciso, ma non era nei miei progetti.

Harlow    — Deciso cosa?

Billy        — Di essere QUI... di essere divino!

Hahlow   — BALLE! Perché dici che io sono qui per caso? Ho studiato ogni passo per arrivarci.

Billy        — È segno che volevi essere con me!

Harlow    — Sei un gran presuntuoso...   e io sono stufa di ascoltarti. Era nei miei progetti!

Billy        — Cosa?

Harlow    — Essere qui. Essere divina. Essere dove sono con i capelli biondi!

Billy        — Segno che tu volevi essere con me! Io l'ho deciso ed è accaduto.

Harlow    — Segno che tu volevi essere con me!

Billy        — Non ti avevo neanche sentita nominare!

Harlow    — Come hai fatto perché accadesse?

Billy        — L'ho deciso... ho deciso di essere divino.

Harlow    — E adesso siamo qui insieme.

Billy        — Appunto!

Harlow   —   Prima di potermi strappare qualche segreto, devi scoprire il mio vero io. Quale cercherai?

Billy        — Sei un bel sacco di carne!

Harlow    — Oh, Cristo!

Billy        — Mi piacciono le tue gambe.

Harlow    — Sono un sacco di carne.

Billy        — Certo.

Harlow    — E allora?

Billy        — Mi piace un bel sacco di carne.

Harlow    — E noi siamo divini!

Billy        — E siamo liberi, e questa la libertà, e qui non c'è nessuno!

Harlow    — È sempre così.

Billy        — È proprio questo che dico!

Harlow    — E va bene, noi siamo liberi, è questa la libertà e qui non c'è nessuno... E allora?

Billy        — Siediti sulle mie ginocchia e toccami l'uccello.

Harlow    — E gli stivali?

Billy        — Lasciali perdere. E io m'inginocchio a baciarti i piedi.

Harlow    —  Ci hai già provato.

Billy        — Ci proverò di nuovo.  (Fa per  inginocchiarsi)

Harlow   (tirando indietro i piedi)  —   Col cacchio che ci proverai.   (Pausa)  Tu devi essere cieco. O forse pazzo, o arrabbiato. Sei fuori di te. No, non cieco... qualcosa d'altro...

Billy        — Io vedo dappertutto.

Harlow    — Ah sì?

Billy        — E anche tu.

Harlow    — Insomma, allora vediamo dappertutto in libertà?

Billy        — Certo, Adesso ti tolgo le scarpe!

Harlow    — Va’ via!  Io sono qui perché era nei miei pro-getti e faccio quello che mi piace.

Billy        — Non ti sto violentando.

Harlow    — Ah sì? (Pausa) Cosa vuol dire che sei qui perché lo hai deciso?

Billy        — Ho deciso di essere divino... e anche tu sei divina.

Harlow    — E allora? Io mica ho chiesto che ci fossi an­che tu!

Billy        — Né io ho chiesto di te... ma noi siamo capelli biondi sul velluto blu.

Harlow    — Tu hai detto che non era questo, capelli biondi sul velluto blu!

Billy        — E non lo è. È qualcosa di più.

Harlow    — Per esempio?

Billy        — Per esempio essere un sacco di carne ed essere divini in libertà.

Harlow    (rabbiosa) — Con quei capelli che t'arrivano fino al culo!

Billy        — Certo. Siediti sulle mie ginocchia e ti faccio vedere come.

Harlow    — Come cosa?

Billy        — Come essere divina!

Harlow    — Io sono talmente divina che sono libera da te e da tutte le tue stronzate!

Billy        — Nessuno è libero  dall'essere divino.

Harlow    — E VA BENE. SONO STUFA DI TUTTE QUESTE STRONZATE E SONO STANCA DI SENTIRTI FARNETICARE SUL DIVINO E SULLA libertà! È solo con l'inganno che mi hai indotta a rivolgerti la parola.

Billy        — TU NON HAI SCELTA. Tu sei qui e sei divina e sei libera, e finirai per sederti sulle mie ginocchia e per toccarmi l'uccello. E mi ascolterai perché sei libera, e farai quello che io ti dico! E faremo anche tante altre cose. E se tu non le farai, farò tutto io. E TU DOVRAI RIMANGIARTI TUTTA QUELLA MERDA CHE HAI CACATO SUL MIO ESSERE FINOCCHIO E RIASSORBIRLA NEL TUO SPORCO CULO!

Harlow   —   SENTI MENARELLO, TU PUOI ANCHE VIOLENTARMI MA...

Billy        — NON TI TOCCHERÒ NEANCHE!

Harlow    —  Ah no?

Billy        — Finché tu non me lo chiederai.

Harlow    — Io non te lo chiederò mai!

Billy        — Finché non sarai tu a volerlo!

Harlow    — Ma se hai appena minacciato di violentarmi!

Billy        — Certo. Ma non ti toccherei neanche con un bastone!

Harlow   (con un respiro profondo)   —   E va bene. Che cosa è divino?

Billy         —  Divino è libero!

Harlow    — E qui non c'è nessuno. E noi SIAMO SACCHI DI CARNE?

Billy        — Tu sei un sacco di carne!

Harlow    — E tu?

Billy        — Anch'io, ma sono anche qualcos'altro.

Harlow   —   Per esempio?   (Pausa)   Non oseresti mai mai toccarmi!

Billy        — Oserei, ma  non lo  faccio!

Harlow    — TU HAI PAURA!

Billy        — Hmm!   (L'afferra e lotta con lei)

Harlow   —  MALEDETTO! LASCIAMI ANDARE, LURIDO MENARELLO! MALEDETTO! OH! OH! MALEDET­TO! 

(Billy le toglie le scarpe e le morde un piede, Harlow urla e digrigna i denti)   

Oh, carogna! Oh sporco figlio di puttana!... Credo che stia sanguinando. (Alza il piede e lo esamina con attenzione. Billy le volta le spalle e va a guardare le pareti di velluto)  

MI HAI STRAPPATO LA CALZA! MI HAI STRAPPATO LA CALZA CON I DENTI! MI HAI STRAPPATO LA CALZA CON I TUOI DENTI MARCI!

Billy        (sghignazzando) — Sì, questo è divino!

Harlow    (curandosi il piede) — Adesso sì che sei proprio un finocchio, con quello stupido risolino. Oh, il mio povero piede! Sei un pazzo e un bastardo! Mordere un piede a una donna! Guarda come mi hai conciato la calza! Scommetto che c'è anche del sangue! Oh, Dio, ci sarà del sangue!

Billy         — Smettila di schiacciarlo!

Harlow    — Mi verrà la nausea.

Billy        — Ma va là!

Harlow    — Il sangue mi fa venir la nausea.

Billy        — Balle!  Smettila di schiacciarlo.

Harlow    — Guarda la calza! Guarda questo strappo!

Billy        — Levati la calza!

Harlow    (guardandolo di traverso) — Chissà allora cosa mi morderai.

Billy        — Vieni a sederti sulle mie ginocchia.

Harlow   —   Matto, matto bastardo...   Non capisco perché dovrei starmene qui!   (Schiacciando)  Oh Dio, sanguina!

Billy        — Fammi vedere!

Harlow    — Ma che cosa sei, un vampiro? Stammi lontano! Stammi lontano, figlio di puttana! Stammi lontano se no...

Billy        — Gridi?

Harlow    — Non ho bisogno di gridare. Da te mi so difen-dere.

Billy        — Perché non vuoi gridare? Forse perché vuoi restare qui?

Harlow    (schiacciando) — Vaffanculo! Guarda, c'è sangue!

Billy        — Dove?

Harlow    — Qui, vicino  all'alluce.   (Indicandolo)

Billy         —  Ti piace?

Harlow    — Scherzi?

Billy        — Però te lo sei schiacciato.

Harlow    — Dio, non sopporto il sangue!

Billy        — Ti  senti svenire?

Harlow    — Sei un sadico!

Billy        — Siediti sulle mie ginocchia!

Harlow    — Sei più matto di una civetta! Mi butti per terra e ti metti a mordermi il piede neanche fossi Jack lo squartatore!

Billy        — Però ti piaceva.

Harlow    — Sei uno stronzo! (Si studia l'alluce) Guarda qui! A te piace il sangue. Su dacci un'occhiata! (Allunga lo strappo con un dito) Guarda qui... Dov'è il mio pettine? (Si pettina)

Billy        — Mi piacciono anche i tuoi seni.

Harlow    (sogghignando) — Era  quasi ora che li notassi. E non sai che piacere mi faccia! Scommetto che ti piacerebbe far sanguinare anche loro! O magari portarmi via i capezzoli con un morso,  sadico, pervertito!

Billy        — Sei stata tu a chiedermelo.

Harlow    — Cosa? Di mordermi le tette?

Billy        — Di metterti al tuo posto.

Harlow    — E per mettere a posto una donna, bisogna morderle un piede? Non farmi ridere!  Guarda la calza che mi hai rovinato, verme fottuto!

Billy        — È bella da vedere!  Lo sai che comincio a desiderarti?

Harlow    —   Dio com'è   romantico!   (Prende uno specchio) Togliti dalla luce!

Billy        — Che cosa vedi?

Harlow    — Se ti togli dalla luce, vedrò qualcosa che non sia la tua ombra fottuta.

Billy        — Mi piacciono i tuoi seni.

Harlow    — Piacciono a tutti.   (Pausa) Sono tutti divini?

Billy        — Prima di potermi  strappare qualche segreto, devi scoprire il mio vero io!

Harlow    — Vaffanculo! (Riprende a pettinarsi, poi con rabbia)   Guarda questa calza!    (Pausa. Pensosamente) Credi che tutti siano divini?

Billy        — Come faccio a saperlo?

Harlow    — Ma tu lo credi?

Billy        — Certo!

Harlow    — Io no!

Billy        — No cosa?

Harlow    — Non credo che siano divini!

Billy        — Ah sì?

Harlow    — STATTENE LONTANO DA ME!

Billy        — Perché non lo credi?

Harlow    — Ma forse lo sono...

Billy        — Cosa?

Harlow    — Divini. Forse sono divini e non lo sanno!

Billy        — È quello che sto cercando di dirti.

Harlow    — Già, mordendomi quel povero piede fino a farlo sanguinare...

Billy        — Sei stata tu a schiacciarlo fino a farlo sanguinare.

Harlow    — E rovinandomi la calza!

Billy        — Tu mi hai dato del finocchio!

Harlow    — Ah sì? Bè forse mi dispiace. (Pausa) E forse no.

BfLLY      — Togliti le calze!

Harlow   —   E magari ti piacerebbe vedere anche le mie tette?

Billy        — Certo.

Harlow    — Non farmi ridere!

Billy        — Togliti le calze.

Harlow    — Finiresti forse per leccarmi il sangue dal piede.

Billy        — Forse, se riesco a trovarlo.

Harlow   —   Come se riesci a trovarlo? È lì Proprio lì. Guarda!   (Alza la gamba e la posa sulla  sedia)  Lì, vicino all'alluce. Proprio su quella fottuta calza che mi hai rovinato.

(Billy le posa una mano sulla coscia)  GIÙ LE MANI, VISCIDO BASTARDO! Se mi tocchi ti ammazzo, brutto... brutto...

Billy        — Finocchio?

Harlow   —  Sadico schifoso...   (Cerca  le  parole)

Harlow    — Piacciono  a tutti. (Pausa) Sono tutti divini?

Harlow    — OH  CRISTO! Guarda questa calza, è fottuta!

Billy        — E allora toglitela. Sii divina!

Harlow    — Chi ha paura di essere divina? Ma se il fatto che io mi tolga una calza  è divino, tu sei un vizioso!

Billy        — È divino per  te...   non per me!

Harlow    — Però sei tu che ti ecciti!

Billy        — Sarà il tuo atto!

Harlow    — Come il mio atto?

Billy        — LA TUA AZIONE!

Harlow    — Il togliermi la calza sarà la mia azione divina?

Billy        — Certo.

Harlow    — E va bene. (Si toglie la calza. La alza) GUARDALA!

Billy        — Sto guardando te che sei divina.

Harlow    — MERDA! Potrei infilarci un braccio in questo strappo!

Billy        — Sei stata tu a allargarlo. A forza di tirare e strappare perché venisse fuori il sangue!

Harlow    — Mi hai rovinato la calza!

Billy        — È vero. E allora?

Harlow    — Brutta carogna!

Billy         (indifferente)  —  Euhh!

Harlow    — Ma forse non ha importanza perché noi siamo divini!

Billy        — Esatto!

Harlow    — Che cos'è una calza nell'eternità;  eh?

Billy        (parodiandola) — Gia, che cos'è una calza nell'eternità,  eh?

Harlow    (accarezzandosi il piede) — E che cos'è un alluce?

Billy        — Appunto.

Harlow    — Ma è il mio alluce! E se io mordessi il tuo?

Billy        — Accomodati!   (Sorride)

Harlow    — Stupido stronzo!

Billy        — Posso essere matto e divino, o stupido e divino, o anche violento e divino!

Harlow    — ANCH'IO!

Billy        — E allora perché non lo sei?

Harlow   —   Guarda questo alluce.   La calza è completamente rovinata... In che modo?

Billy        — Siediti sulle mie ginocchia e...

Harlow    — Zitto!

Billy        — Tu sei divina!

Harlow    — Zitto!

Billy        — Basta!

Harlow    —   (cinica)  —  E  va bene.   (Monta sulla sedia su un piede solo tenendo sollevata la calza)

Billy        — Una gamba nuda — in un vestito chiaro — tieni sollevata una calza vuota — i tuoi capelli biondi sono una corona, un simbolo di eternità — c'è sangue sul tuo piede nudo  —  i tuoi capelli sono arruffati, c'è rabbia nei tuoi occhi, e tu sei eccitata!

Harlow    — Puoi star certo che lo sono!

Billy        — ZITTA! Una gamba nuda — in un vestito chiaro — tieni sollevata una calza vuota — penzola nella luce...

Harlow    — Ma com'è poetico!

Billy        — Sono umide le tue cosce...

Harlow    —  Perché ho lottato con te, coglione!

Billy        — SEI REALE ADESSO!

Harlow    — SICURO CHE LO SONO! E NON SON CER­TO LE TUE CIANCE A RENDERMI PIÙ REALE!

Billy        — MA I MORSI SÌ!

Harlow    — VAFFANCULO!

Billy        — Togliti anche l'altra!

Harlow    — Merda!

Billy        — Toglitela!

Harlow    —  Forse lo farò. Sembrerei una  cretina con una calza addosso  e una no.  (Comincia a togliersela)

Billy        — Qui non c'è nessuno che guardi.

Harlow    — Nessuno che mi veda fare una figura da cretina? (Smette   di  togliersi  la  calza)   Credevo che tu volessi farmela togliere. (Pausa) Perché dici che mordendomi il piede mi hai resa reale?

Billy        — Ho reso me reale, non te.

Harlow    — Siamo reali tutti e due.  (Finisce di togliersi la calza)

Billy        — Che cosa intendo cercare di te?

Harlow    — Vaffanculo!

Billy        — Che cosa?

Harlow    — Io sono solo una!

Billy        — Eh?

Harlow    — Una! Io sono solo una!

Billy        — Balle!

Harlow    — Che cosa vuoi dire?

Billy        — Che mi hai convinto del contrario.

Harlow    — Quale contrario?

Billy        — Che tu sei più di una.

Harlow    — Gesù, che male mi fa quell'alluce!

Billy        — E quale è divina?

Harlow    — Guarda il segno del tuo morso!

Billy        — Già. Quale è divina?

Harlow    — IO SONO DIVINA!

Billy        — Sì, l’hai gia detto.

Harlow    — Io sono divina, figlio di puttana...  e  anche tu sei divino!

Billy        — Certo!

Harlow    — E tu  corri dietro alla mia bellezza!

Billy        — Quale bellezza?

Harlow    — La mia bellezza bionda!

Billy        — Io corro dietro solo alla mia bellezza!

Harlow    — Sei uno strano coglione!

Billy        — Noi siamo in paradiso!

Harlow    — E allora è un paradiso pieno di morsi!

Billy        — È questo il PARADISO!

Harlow    — Tu corri dietro soltanto alla mia bellezza!

Billy        — Togliti le mutandine!

Harlow    — COSA!?

Billy        — Togliti le mutandine!

Harlow    — Forse lo farò. Forse lo farò tanto per vedere come reagirai. (Si toglie le mutandine)

Billy        — Dammele.

Harlow    — Sei matto?

Billy        — Dammele.

Harlow    — Sei proprio ammattito! (Billy le strappa di mano le mutandine. Lei, in piedi, lo guarda) Rendimele, porco!

Billy        —  Sono calde.

Harlow    — Cosa ti aspettavi? Del ghiaccio?

Billy        —  Sono anche umide!

Harlow    — Ti aspettavi della sabbia? E adesso rendimele. (Billy le strappa a metà. Harlow annaspa sbalordita) TU SEI PAZZO! (Raccogliendo i pezzi) Le mie povere mu­tandine. Dio, Dio!

Billy        — Siediti sulle mie ginocchia!

Harlow    — SEI UN MANIACO FOTTUTO! Sei uno sbavante delirante ASSASSINO!

Billy        — Noi siamo divini, e siamo carne e sangue e tutto il resto è merda! SE NON FACCIAMO QUEL CHE VOGLIAMO NON SIAMO PIÙ DIVINI! TU CHE COSA VUOI?

Harlow    — Non lo so!

Billy        — Che cosa vuoi?

Harlow    — Dio, i miei indumenti: i miei poveri indumenti!

Billy        — Che cosa vuoi?

Harlow    — ZITTO! STA' ZITTO! GUARDA QUESTI STRACCI FOTTUTI! TU MI HAI MORSICATA E MI HAI STRAPPATO GLI INDUMENTI! CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO? Dove siamo? E tu chi diavolo sei? E io chi sono? Guarda i miei poveri indumenti... i miei indumenti... e i miei maledetti capelli! Dov'e il mio pettine? (Pausa) Perché lo hai fatto?

Billy        — Avevo voglia di farlo.

Harlow    (scuotendo il capo e indietreggiando) — Tu sei un violento... e un pazzo!

Billy        — Nell'eternità gli indumenti non ti servono, se non come decorazione... Il segno di un morso sparisce subito, in paradiso come all'inferno. Non hai bisogno di niente per perpetuare l'illusione. E io non voglio la tua bellezza, né quella di nessun altro... Voglio soltanto attuare la mia.

Harlow    — TU SEI QUASI BELLO!

Billy        — CERTO.

Harlow    — Sei troppo coglione per parlare, ma sei quasi bello.

Billy        — È come una visione...

Harlow    — Che parola idiota.

Billy        — Quale?

Harlow    — Visione... visione  è una parola idiota.

Billy        — E se dicessi che sei bella come una visione?

Harlow    — Sarebbe già meglio.

Billy        — Siediti  sulle mie ginocchia.

Harlow    —   DEVI ESSERE AMMATTITO!   Prima di potermi strappare qualche segreto, devi scoprire il mio vero io!

Billy        — L'ho già scoperto!

Harlow    — Dove?

Billy        — Lì!   (Indica le mutandine sul pavimento)

 Harlow   — Sei proprio stronzo! QUELLA NON SONO IO! È solo un paio di mutandine strappate!

Billy        — E tu cosa sei allora?

Harlow    — IO... QUI... IO...

Billy        — UN SACCO DI CARNE!

Harlow    — GIÀ! UN SACCO DI CARNE!

Billy        — Che turbina nell'eternità?

Harlow    — Già, che turbina nell'eternità!  O che sta solido QUI...   c'è qualche differenza?

Billy        — È questo che vuoi?

Harlow    — Già!

Billy        — Sei sicura?

Harlow    — Era nei miei progetti!

Billy        — Cosa?

Harlow    — E come hai fatto ad attuare i tuoi progetti?

Harlow    — Facendo quel che volevo!

Bill          — Questo si chiama destino!

Harlow    — Fare quel che si vuole?

 Billy       — Già!

Harlow    —  M'aspettavo che lo dicessi. Che cos'è...   il de­stino?   (Pausa)   MA NON VOGLIO PARLARE CON TE! TU MI HAI STRAPPATO LE MUTANDINE!

Billy        — Nell'eternità?

Harlow    — Sì, mi hai strappato le mutandine nell'eternità! O in qualsiasi altro luogo. Mi hai strappato le mutandine!

Billy        — E tu mi hai chiamato finocchio!

Harlow    — Certo che ti ho chiamato finocchio!

Billy        — Nell'eternità!

Harlow    — Ma sì, ti ho chiamato finocchio nell'eternità!

Billy        — Vieni a sederti sulle  mie ginocchia!

Harlow    — Sei  impazzito?

Billy        — Che cosa vuoi?

Harlow    — Voglio star qui a pettinarmi...  e intanto deci-dere come comportarmi con te.

Billy        — Che cosa vuoi fare?

Harlow   — Vuoi star zitto? Mi sto pettinando!

Billy        — Stai pettinando la tua chioma bionda nell'eternità e non sai che cosa farci!

Harlow    — Già!

Billy        — Ed era nei tuoi progetti esserci?

Harlow    — Dove?

Billy        — Qui.

Harlow    — Certo! E tu hai deciso di essere qui?

Billy        — Certo.

Harlow    — E come lo hai deciso?

Billy        — Facendo quello che volevo.

Harlow    —Ed è questo che si chiama destino?

Billy        —  Sì, è soltanto una parola. La gente chiama destino il fare quel che si vuole.

Harlow    — Quello che il sacco di carne ti dice di fare?

Billy        — Certo.

Harlow    — E cosa ti dice il sacco di carne?

Billy        — Di  farti sedere sulle mie ginocchia.

Harlow    — È per questo che mi hai strappato le mutandine e morsicato l'alluce?

Billy        — Ho fatto quel che io volevo fare!

Harlow    — E se fosse quel che io voglio che tu faccia?

Billy        — Sarebbe lo stesso... non ha importanza.

Harlow    — PERCHÉ NON HA  IMPORTANZA?

Billy        — Noi vogliamo la stessa cosa e la facciamo insieme.

Harlow    — BALLE!

Billy        — Come?

Harlow    —  Balle... Che significa "insieme"?

Billy        — QUI!

Harlow   —   Che stronzo! Togliti dalla luce... devo petti­narmi. (Pausa) E allora, cos'è il destino? (Si pettina)

Billy        — È fare quel che si vuole. Destino è soltanto una parola, ma è diventato una religione. E tutti se ne ridono.

Harlow    — Perché no?

Billy        — Dovrebbe  essere così.

Harlow    — CHE COSA IMPORTA?

Billy        — Noi siamo qui!

Harlow    — Sta lontano da me, Cristo!

Billy        — Non mi sono neanche avvicinato.

Harlow    — Prima di potermi strappare qualche segreto, devi scoprire il  mio vero io. Quale intendi  cercare?

Billy        — Tu sei qui. Siediti sulle mie ginocchia...

Harlow    — E tocco il tuo coso?

Billy        — Qui non c'è nessuno!

Harlow    — Proprio come i grandi, eh? Perché non bastano i capelli biondi sul velluto blu?

Billy        — Perché tu  sei un sacco di carne!

Harlow    — Perché dici che vuoi ME? Perché non bastano i capelli biondi sul velluto blu? Io sono una bionda naturale.

Billy        — È quello che ho detto io!

Harlow    (pettinandosi) — Tu mi hai strappato le mutandine!

Billy        — Era quello che volevo.

Harlow    — Sei uno stronzo!  Se destino è strappare le mu­tandine di una ragazza, tu sei uno stronzo! Guarda questi poveri stracci.

Billy        — Sì.

Harlow    — Guardali!

Billy        — Certo.

Harlow    — Tu mi hai strappato le mutandine!

Billy        — Già!

Haklow    — Le hai strappate in due... e mi hai morsicato 1'alluce... e mi hai gettata sul pavimento... e mi hai rovinato una calza!

Billy        — Te la sei rovinata tu la calza!

Harlow    — Tu mi hai morsicato l'alluce! E MI HAI STRAP­PATO LE MUTANDINE!

Billy        — Era quello che tu volevi!

Harlow    — BALLE!

Billy        — È quello che tu hai detto! Prima di potermi strap-pare qualche segreto, devi scoprire il mio vero io! Quale intendi  cercare?

Harlow    — Vaffanculo! (Si pettina con energia) Che de­stino merdoso!

Billy        — È solo una tappa.

Harlow    — Come può essere una tappa se non è il destino?

Billy        —  Chi lo sa?

Harlow    — Ah sì?

Billy        — Certo.

Harlow    — Carogna schifosa... sono tutta scarmigliata.

Billy        — BENE.

Harlow    — Sono scarmigliata!

Billy        — Nell' eternità. (Pausa) Hai un bell'aspetto!

Hah low   —  Già, sono scarmigliata nell'eternità... è questo il destino...

Billy        — Non ha importanza! Tu sei qui e hai un bell'aspetto!

Harlow    — Dove?

Billy        — QUI... e hai un bell'aspetto!

Harlow    — Lo hai già detto e sono stanca di sentirtelo dire!

Billy        — HAI UN BELL'ASPETTO!

Harlow    — Nell'eternità?

Harlow    — Nell'eternità?

Billy        — Certo!

Harlow    — Bè, a me non piace!... Tu sei CRETINO!

Billy        — Non  ha importanza!

Harlow    — Sono stufa di sentirti dire che non ha impor­tanza!

Billy        — E con questo? Noi siamo qui? Non ha importanza che abbia importanza... qui attorno non c'è nessuno che guardi!

Harlow    — Tu sei quasi bello... ma sei così coglione!

Billy        — Non ha  importanza!

Harlow    — Oh merda! Qui non c'è altro che capelli biondi sul velluto blu.

Billy        — E tante altre cose.

Harlow    — QUALI COSE?

Billy        — Non sono ancora accadute... Siediti sulle mie gi-nocchia!

Harlow    — E ti lecco gli stivali?

Billy        — No, facciamone a meno.

Harlow    — Ah ne facciamo a meno?

Billy        — Sì, ne facciamo a meno. Siediti sulle mie ginocchia.

Harlow    — Ma sei un maniaca! E se non mi siedo? Cosa fai... mi strappi il vestito? O mi prendi a calci in testa?

Billy        — Forse.

Harlow    — Ah, forse? NON OSERESTI!

Billy        — È quello che dicevi prima.

Harlow    — E va bene, l'ho detto anche prima.

Billy        — Cosa?

Harlow    — Quello che ho detto... quello che ho detto l'ho detto anche  prima.

Billy        — È vero.

Harlow — Sei un maniaco! E sei talmente coglione che mi vien voglia di vomitare! Sei così stronzo che potresti fare qualsiasi cosa.

Billy        — È vero.

Harlow    — Sei un cretino!

Billy        — Sei bella!

Harlow    — SEI UN CRETINO! CRETINO! CRETINO!

Billy        — Che importanza ha?

Harlow    (pausa) — NON LO SO.

Billy        — Cosa non sai?

Harlow    — Ha importanza?

Billy        — Certo.

Harlow    — Ma se dici che niente ha importanza!

Billy        — Ha importanza per ME.  (Pausa)

Harlow    — Perché non vuoi che ti lecchi gli stivali?

Billy        — Ho cambiato idea!

Harlow    — Nell'eternità?

Billy        — Siediti sulle mie ginocchia.

Harlow    — E ti lecco gli stivali?

Billy        — Noi siamo divini e siamo carne e sangue e tutto il resto è merda! SE NON FACCIAMO QUEL CHE VOGLIAMO NON SIAMO DIVINI! Tu che cosa vuoi?

Harlow    — Non lo so... Stupido finocchio! (Si guarda attorno) Dove sono le mie scarpe?

Billy        — Adesso te le metto.

Harlow    — Col cazzo!  Levati di mezzo!

Billy        — Dove vuoi andare?

Harlow    — Voglio restare qui.

Billy        — Nell'eternità?

Harlow    — CERTO.  (Trova le scarpe)

Billy        — È questo che vuoi?

Harlow    — Sì, restare qui.

Billy         — Qui non c'è nessuno che guardi!   (Harlow incomincia a infilarsi una scarpa) Non te le mettere!

Harlow    — Perché?

Billy        — Noi siamo divini, pupa, divini!

Harlow    — Forse non me le metto... mi piace la tua faccia. Mi piace vedere che sei un finocchio! (Allarga le gambe arcuando i piedi)

Billy        — Che cosa vuoi?

Harlow   (prendendolo in giro) — Che cosa vuoi? Ma forse non dovrei chiederlo... Lo sai già!

Billy        — Come fai a saperlo?

Harlow   —   Te l'ho sentito dire. Hai continuato a dirlo sino a farmi venir voglia di vomitare... Dov'è il mio pettine?

Billy        — Senti chi parla! È sul tavolo, sotto le tue scarpe.

Harlow    — Lo sapevo... solo che volevo sentirti parlare!

Billy        — Gia! Che cosa vuoi?

Harlow    — E se dicessi quello che vuoi tu?

Billy        — Sei una stronza!

Harlow    — Che DIO TI FULMINI, SONO  STUFA!

Billy        — Sta' zitta e siediti sulle mie ginocchia!

Harlow    — Che importanza ha se mi siedo o non mi siedo?

Billy        — Ha   importanza  nell'eternità!

Harlow    — Come essere un sacco di carne?

Billy        — Certo.

Harlow    — E quello che stiamo facendo qui?

Billy        — Ha importanza, ma non me ne fotte niente!

Harlow    — Vuoi dire che siamo QUI?

Billy        — Già.

Harlow    — E che facciamo?

Billy        — QUELLO CHE VOGLIO IO!

Harlow    — E IO?

Billy        — Quello che vuoi tu!

Harlow    — Già. Tu sei un coglione!

Billy        — E tu sei un sacco di carne!

Harlow    — E nient'altro?

Billy        — Dove siamo noi, soltanto i sacchi di carne hanno importanza.

Harlow    — Perché? non c'è nessuno che guardi?

Billy        — Già.

Harlow    — E tu mi hai strappato le mutandine.

Billy        — Sì.

Harlow    — E mi hai morsicato 1'alluce.

Billy        — Già.

Harlow    — E mi hai buttata per terra!

Billy        — Già.

Harlow    — E  puoi   fare  quello che  vuoi!                                 

Billy        — Certo.

Harlow    — E io?

Billy        — Tocca a te decidere.

Harlow    — E se mi sedessi sulle tue ginocchia?

Billy        — Mi hai chiamato finocchio!

Harlow    — CERTO, CON QUEI CAPELLI LUNGHI FINO AL CULO E QUEI DENTI DA CAPRONE!

Billy        — Che importanza ha?

Harlow    — HA IMPORTANZA E COME, STRONZO FOTTUTO! (Furibonda) E SE MI SEDESSI SULLE TUE GINOCCHIA?

Billy        — Provaci e vedrai!

Harlow    — Non ti toccherei neanche con un bastone sporco! (Pausa)  E se mi sedessi sulle tue ginocchia?

Billy        — Provaci e vedrai.

Harlow    — NON TI AVVICINARE!

Billy        — Non mi sono neanche mosso.

Harlow    — Sei proprio uno stronzo, amico!   Guarda le mie mutandine!   (Le solleva)

Billy        — E allora?

Harlow    — Resta dove sei!

Billy        (senza muoversi) — Sta' zitta!

Harlow    — Che cosa vuoi?

Billy        — Quello che ho detto!

Harlow    — Hai detto che dovevo leccarti gli stivali!

Billy        — Va bene, fa' come vuoi.

Harlow    — E  adesso non vuoi più.

Billy        — Siediti sulle mie ginocchia!

Harlow    — E SE VENISSI A SEDERMI SULLE TUE GINOCCHIA?

Billy        — Bene.

Harlow    — Se lo facessi?

Billy        — Provaci e vedrai.

Harlow    — Cosa faresti?

Billy        — Come posso saperlo?... Non riesci a indovinare?

Harlow    — Cosa vuoi che faccia?

Billy        —    Te l'ho già detto.

Harlow    — Ti massaggio le giunture?

Billy        — Sì. È gia un inizio.

Harlow    (buttandogli contro le mutandine) — QUESTO ÈUN INIZIO!

Billy        — Visto che siamo già QUI, non abbiamo bisogno di un inizio.

Harlow    — Lo dici tu!

Billy        — Abbiamo già iniziato.

Harlow    — Ah sì? Vaffanculo!

Billy        — Che cosa vuoi?

Harlow    — Guardare le pareti. (Passeggia guardando le pareti. Billy trae di tasca un fazzoletto e si lucida le punte degli stivali) E SE DICESSI CHE NON SEI UN FINOC­CHIO?

Billy        — E allora?   (Continua a lucidare)

Harlow    — E SE DICESSI NON SEI UN FINOCCHIO?

Billy        — E allora?

Harlow    — Devo pur parlare!

Billy        — Ma certo!

Harlow    — COSA VUOI? Che cosa diavolo vuoi, Cristo?

Billy        — Voglio quello che voglio!

Harlow    — Devo pur parlare!

Billy        — Ma certo!

Harlow    — Mi piaci. Sei un pazzo e un violento, ma mi piaci!

Billy        — E allora?

Harlow    — Devo pur parlare!

Billy        — Ma certo!

Harlow    — Che cosa vuoi?

Billy        — Voglio quello che voglio!

Harlow    — E cioè?

Billy        — Quello che voglio!

Harlow    — Ma CHE COSA vuoi?

Billy        — Forse voglio essere bello.

Harlow    — Oh! CHE COSA VUOI?

Billy        — Prima di potermi strappare qualche segreto, devi scoprire il mio vero io! Quale intendi cercare?

Harlow    — Cosa ti fa credere che io voglia strapparti qual­che segreto?

Billy        — Il  fatto che sono tanto bello.

Harlow    — E allora?

Billy        — Tu vorresti essere bella come me.

Harlow    — Figuriamoci!   (S'inginocchia  improvvisamente   e gli afferra gli stivali) TI HO PRESO! SEI BELLO!

Billy        — È un'illusione!  

(Harlow abbraccia e accarezza gli stivali)

Harlow    — Ci sono arcobaleni su di loro... arcobaleni riflessi nel lucido nero. 

(Billy s'abbassa e le prende la testa)

Billy        — Adesso ho i tuoi capelli biondi nelle mie mani.

Harlow    — Ci sono arcobaleni su di loro... arcobaleni riflessi nel lucido nero!

Billy        — Adesso ho i tuoi capelli biondi nelle mie mani!

Harlow    (alzando gli occhi verso di lui) — Tu hai i miei capelli biondi nelle tue mani. Attorno non c'è nessuno che guardi. Tu mi hai strappato le mutandine e morsicato l'alluce.

Billy        — Già.

Harlow    — Attorno non c'è nessuno che guardi.

Billy        — No, non c'è nessuno.

Harlow    — Che cosa facciamo?

(Billy la prende sulle ginocchia)

Billy        (guardandola negli occhi) — Adesso ho i tuoi capelli biondi nelle mie mani.

Harlow    — E siamo completamente soli.   (Siede sulle gi­nocchia di Billy tenendogli un braccio intorno al collo, lui le bacia la spalla e il collo, lei gli accarezza l'uccello...) Dio, siamo davvero qui!  

(Cominciano a contorcersi sulla sedia. A poco a poco Billy scivola a terra ai suoi piedi)  E  siamo completamente soli!  

(In ginocchio, Billy prende un piede di Harlow e lo bacia. Bacia Valtro piede. Preme la testa contro le sue cosce e la lascia lì. Le sue mani agguantano dietro la schiena i piedi nudi di lei. Le lascia andare i piedi premendo ancor più forte la testa contro le sue cosce. Lei arcua la  schiena. Lui di nuovo le afferra i piedi seppellendo la testa nelle sue cosce. Poi alza il capo come se volesse parlare, e ancora l'abbassa sulle sue cosce. Le lascia andare i piedi e li afferra di nuovo. Poi li lascia andare e alza una mano per tirare su l'abito sulle cosce. Di nuovo le agguanta i piedi dietro la schiena. Poi le afferra le cosce premendo la testa tra loro e baciandola. Harlow si irrigidisce e arcua il corpo. Estatica)

STELLE! STELLE! STELLE! OH DIO! STELLE! STELLE! STELLE! STELLE! STELLE! OH DIO! STELLE! STELLE! A TE ADESSO!  OH DIO! STELLE!STELLE! STELLE! STELLE!STELLE!STELLE!STELLE!STELLE! STELLE!STELLE!STELLE!STELLE!STELLE!STELLE!STELLE!STELLE! STELLE! STELLE! STELLE!