La bella addormentata

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La Bella Addormentata

La Bella Addormentata

da Walt Disney

Personaggi

Narratore                    

Aurora                        

Principe                      

Re                                

Regina                        

Fata Serena                

Fata Flora                   

Fata Fauna                           

Damigella 1               

Damigella 2               

Marchesi LinguaLunga

Conti Del Piffero

Cerimoniere               

Banditore                   

Malefica                     

Corvo                          

2 Guardie di Malefica        

Cavallo Sansone

2 Conigli

Narratore: Bambine e bambini, signore e signori sto per raccontarvi la storia più emozionante ed avvincente che abbiate mai ascoltato.

Una storia successa taaanto tempo fa in un paese lontano lontano.

Dovete sapere che in quel paese c’erano un re e una regina che desideravano tanto avere un figlio. Finalmente in un bel giorno di primavera….è nata una bambina!

La bambina illuminava la reggia come se fosse il sole che nasce al mattino ed è per questo che decisero di chiamarla Aurora.

Il re Stefano e la regina erano felicissimi, l’amore regnava nel castello.

Fa segno con il dito ed esce indietreggiando.

SSSSSSt, eccoli…

Si apre il sipario. Siamo nel castello di re Stefano

Re:                              (Guardando la culla) Bella come il sole, delicata come la luna

Regina:                      Che gioia, che gioia!

Re:                              Un evento senza pari (prendendo per mano la regina)! Mia cara, dobbiamo organizzare una grande festa in onore della nostra piccola principessa.

Entra in CERIMONIERE, che, ponendosi tra il re e la regina, annuncia di volta in volta gli

invitati battendo in terra una grande mazza decorata.

CER:                           I marchesi LinguaLunga (Entrano e fanno un inchino). I conti Del Piffero, Le damigelle  della corte!(Idem)

Re:                              Amici, si dia inizio ai festeggiamenti!

Inizia la musica e tutti i personaggi in scena danzano.

CANZONE: E’NATA UNA BAMBINA

Presto udite, su, gioite

Tutto il regno già lo sa

E’ nata una bambina

È figlia di regina

È figlia di un gran re

Alla corte festa c’è!

E’ nata stamattina

Con l’aria frizzantina

Le gioia lei sarà

Della mamma e del papà

Ha le guance rubiconde

Le braccine tonde tonde

Il nasino un po’ all’insù

E gli occhini tutti blu

Benvenuta, benvenuta,

benvenuta tra di noi.

Benvenuta, benvenuta

Benvenuta tra di noi

La musica sfuma, le damigelle corrono intorno al re .

 Damigella:               Maestà, maestà sono arrivate!

Re:                              Chi, che cosa? Non vedi che sto mangiando?

Damigella:                Maestà le avete invitate voi, personalmente!

Re:                              Ah, beh, dunque, se le ho invitate io, allora senz’altro…Lasciami finire almeno il dolce!

Damigella:                Maestà, maestà, sono arrivate le fate del regno!

Re:                              (Ricordando) Oh, Perbacco!

CE:                             Le fate Flora, Fauna e Serena!

Entrano in fila e il re va ad accoglierle. Tutti gli invitati applaudono)

Re:                              Benvenute, benvenute, vi stavamo aspettando!

Fata FAU:                  Che piacere maestà! Che momento felice!

Fata FL:                     Che benedizione! Che giorno memorabile!

Fata S:                        Che…che…(non sa che dire. Poi rivolgendosi alle altre fate) Che ne so avete detto tutto voi! (le danno una gomitata. Poi si rivolge al re) che…le faremo un regalo, vi starete chiedendo, maestà?

Re:                              Ecco, effettivamente si…

Fata FAU:                  E’ presto detto, maestà. Ognuna di noi, con il nostro potere magico, le donerà una qualità, una dote che le rimarrà per sempre.

Fata FL:                     Così, quando crescerà, diventerà davvero una principessa bella, buona e saggia.

Re:                              (battendo le mani) Approvo! Approvo!

Regina:                      (avvicinandosi) Buone fate, è il più bel regalo che potremmo mai desiderare per la nostra piccina.

Fata S:                        Bene, allora: possiamo cominciare!

Fata FL:                     Io le dono la dolcezza

                                   Che accompagni la bellezza.

                                   Io le do l’intelligenza

E una dose di pazienza.

Fata FAU:                  Io le do la fantasia

E una sporta d’allegria!

Una voce per cantare,

gambe svelte per danzare.

Uno sguardo incantatore

Fatto apposta per l’amore.

Una pelle come la luna…

MALEFICA:             Ma da me…avrà sfortuna! (il corvo annuisce e ripete)

Attimo di silenzio, gli attori in scena fingono paura, sgomento

MALEFICA:             Non mi avete voluta invitare, eh?

Regina:                      Ma no! E’ che ….è stata una svista. Ci siamo dimenticati, credici!

MALEFICA:              Allora sono sicura che ricorderete della mia profezia. (Alza le braccia in modo minaccioso). Quando la principessa compirà sedici anni, si pungerà con un fuso e morirà! (Corvo: Sii, morirà, morirà…ah, ha, ha)

TUTTI:                       (portandosi le mani al viso) NOOOO!! (il corvo: si, si, si morirà CRA CRA CRA)

Fata FL:                     Sei cattiva, perfida!

MALEFICA:              (compiaciuta) SI! (il corvo ripete SI)

Fata FAU:                  Diabolica!

MALEFICA:              SI!

Fata S:                        Brutta!

MALEFICA:              UHM! (Fa per uscire indignata mentre il corvo: SIII!!! Lei lo guarda minacciosa e lui si zittisce. Dimesso la segue.)

Fata S:                        (si rivolge alle altre, a parte) Brutta proprio non lo manda giù

Re:                              Oh,  triste destino!

Regina:                      Infausta profezia!

Gli invitati piangono e si disperano, andando da una parte e dall’altra per consolare

rispettivamente il re e la regina.

Damigella:                Ma, ma che cos’è un fuso???....

In questo momento tutti gli attori in scena si bloccano, le luci si abbassano e il faro viene puntato

sul narratore che è in scena.

Narratore:                 Che cos’è un fuso? Lo sapete bambini? Ebbene, il fuso e un affare fatto così, così (gesticola la forma del fuso) che serve per filare la lana in questo modo qua (gesticola). La cosa più importante, però è sapere che è appuntito e che quindi ci si può pungere…

La scena  riprende.

Fata S:                        Un momento, un momento! (tutti smettono di piangere) Non tutto è perduto: io devo ancora concedere il mio dono

Fata FL:                     Tu sai che non puoi annullare l’incantesimo di Malefica, la nostra sorella cattiva.

Fata S:                        Non lo posso annullare…ma lo posso modificare (Si avvicina alla culla)

                                    La giovane principessa punta da fuso non morirà, ma cadrà in un sonno lungo e profondissimo. Solo un principe forte e valoroso sfiderà ogni avversità pur di trovarla, la bacerà ed ella si risveglierà e ritornerà a vivere!

Le altre fate:              (trovando l’idea geniale) SIII!!

Fata FAU:                  E’ l’unica cosa che possiamo fare per contrastare l’incantesimo di quella scellerata

Regina:                      Ma quanto dovremo aspettare prima che si risvegli? Anni? Quanti anni? Magari quando lei si risveglierà noi non ci saremo più…

Il re e la regina cominciano a piangere e così gli altri invitati

Fata FL:                     Ma no, non disperatevi! C’è una soluzione anche a questo. Se vorrete, potrete addormentarvi insieme alla bella principessa.

Re e regina:               Oh, si, per favore!

Tutti gli altri:            Anche noi, anche noi!

Fata FAU:                  Sarà fatto, secondo il vostro volere.

Le fate di spalle rispetto al pubblico, si inchinano ai personaggi della corte che, a loro

volta, chinano il capo e indietreggiano fino ad uscire dalla scena. Le luci si abbassano, mentre le fate

sono ancora in scena, entra il banditore (faro puntato su di lui).

Banditore:                 (Battendo il tamburo) Udite Udite: Sua maestà il re ordina che tutti i fusi del regno vengano distrutti. Chi non obbedirà verrà punito severamente (Battendo il tamburo esce di scena)

Fata S:                        Ma deve esserci un modo per salvare la principessina?

Fata FAU:                  Si, hai ragione (in tono dimesso) dovrà pur esserci un modo…

Fata FL:                     Io un’idea ce l’avrei!

Fata S:                        (rivolgendosi a Fata FAU) e allora diccela, cosa aspetti?

Fata FL:                     Potremmo portare Aurora lontano dal castello, tenerla con noi fino al suo sedicesimo compleanno…

Fata FAU:                  Portarla via? si, ma dove? E poi è ancora così piccola... Chi si prenderà cura di lei?

Fata S:                        Noi! Lo possono fare gli umani…figuriamoci noi che siamo delle fate…

Fata FL:                     E qui ti sbagli! Si è vero noi siamo delle fate, ma per i prossimi sedici anni dovremo fare a meno della magia, non vorrete mica che Malefica ci trovi?  (le altre la guardano sbalordite, fanno cenno di “no” con la testa) se il re e la regina saranno d’accordo,partiremo subito, abbandoneremo il castello e andremo a vivere nella foresta,  così Malefica non riuscirà a trovare la principessa!...e la chiameremo Rosaspina

Fata S:                        Ma, ma senza magia? Per sedici anni? E come faremo? Noi non sappiamo fare nulla senza la magia!

Fata FAU:                  Impareremo, impareremo (rassegnata)

Si chiude il sipario.    

Il narratore  su sottofondo musicale (musica medioevale) entra e racconta

Narratore: Passarono molti anni tristi e solitari per il re e la regina. Malefica, intanto, non ha dimenticato la sua terribile promessa! Le guardie della strega hanno cercato Aurora dappertutto, ma non sono riuscite a trovarla. Malefica è furibonda, il giorno del sedicesimo compleanno  si sta avvicinando e così decide di servirsi del corvo preferito, un uccello furbo e dalla vista acuta e gli ordina di cercare Aurora che ormai è una splendida fanciulla di sedici anni con i capelli color dell’oro e le labbra rosse come una rosa…

Intanto in una casetta in mezzo al bosco…

Il narratore  esce e si apre il sipario.

Siamo nella casetta, bosco.

Le fate stanno sfogliando un librone per scegliere il vestito da regalare a Rosaspina

Fata S:                        Le facciamo questo?

Fata FL:                     No, questo è quello che ho scelto

Fata FAU:                  Si, bello mi piace molto. Sarà davvero magnifico (con aria sognante)

Fata FL:                     Pensavo però di fare qualche modifica. Qui metteremo un fiocco, qui allungheremo la manica, qui..

Fata S:                        (interrompendo) e lo faremo blu!

Fata FL:                     No! Rosa!

Fata S fa il broncio ed è un po’ seccata.

Fata FL:                     Ma come faremo? Dovremo chiedere ad Aurora di allontanarsi

Fata FAU:                  Troveremo una scusa

Intanto entra Rosaspina

A:                                Beh, cosa state tramando voi tre?

Le fate:                       Noi? Niente! (imbarazzate, cercando di nascondere il librone)

Fata FL:                     Beh, veramente, veramente noi..

Fata S:                        vorremmo che tu andassi a raccogliere delle bacche

A:                                Ancora? ma sono andata ieri…e ne ho anche raccolte tante

Fata FAU:                  Ma ce ne servono ancora, tante…

Fata S:                        Tante, tante ma proprio tante…(intanto la spingono verso la porta)

Fata FL:                     Vai cara, vai e raccogline tante tante…Ti raccomando, però stai attenta

Fata FAU:                  Non allontanarti troppo

Fata S:                        ..e non parlare con nessuno, mi raccomando!

A:                                Allora arrivederci, a più tardi!

Insieme:                     Arrivederci (salutandola insieme con la mano)

Aurora esce di scena.

Fata FAU:                  Chissà se sospetta qualcosa…

Fata FL:                     Ma no, figurati. Dai venite, mettiamoci al lavoro. (aprono il librone)

Fata FAU:                  Che meraviglia, che magnifico vestito e la torta, poi? Sarà buonissima! (con aria sognante)

Fata S:                        (interviene baldanzosa) Io vado subito a prendere le bacchette!

Le altre due guardandosi.

Fata FAU:                  Cosa ha detto?

Fata FL:                     Stop! (Fata S si blocca all’istante e le guarda sbigottita)

Fata S:                        Ma i sedici anni sono quasi passati,dai (implorante)…è un’occasione speciale

Fata FL:                     Non se ne parla proprio! Abbiamo fatto senza per ben sedici anni e continueremo a fare senza!

Fata FAU:                  Esatto!

Fata S:                        Ma noi non sappiamo fare nulla senza la magia. Io non ho mai fatto una torta…

 Fata FL:                    oooh! Non devi mica farla tu! (intanto le altre due fate sono indaffaratissime a tirare fuori stoffe, pentole, mestoli. Fata FL porta in centro alla stanza uno sgabello)

Fata S:                        …ma non so nemmeno cucire

Fata FL:                     e neanche cucire…

Fata S:                        e chi allora?

Fata FAU:                  Io!

Fata FL:                     Io!

Fata S:                        Ma voi non sapete fare proprio nulla. Tu, per esempio, non sai cucinare

Fata FAU:                  Macchè! Ho qui un bellissimo ricettario, la farò di 15 strati piena di panna e bignè (intanto apre il libro, tira fuori un po’ di ingredienti)

Fata S è sbigottita, le segue con lo sguardo mentre loro sono indaffaratissime. E’ anche travolta dai

loro spostamenti.

Fata FL:                     Dai, vieni qui (la trascina e la fa salire sullo sgabello)

Fata S:                        Ma dai, ricorriamo alla magia. Tu non hai mai cucinato e tu non hai mai cucito…

Fata FL:                     Zitta e ferma!

Viene sommersa dalle stoffe e inizia a dimenarsi

Fata FAU:                  Allora (guardando il ricettario) 3 tazze di farina, due tazze di zucchero…

Fata S.                        E’ questo cos’è?

Fata FL:                     (dopo aver tagliato un buco sulla parte alta) Beh, dovrà pure avere un buco per far passare la testa, no?

Fata S:                        Uffa! …(dopo un po’) ma io lo volevo blu…

Fata FL:                     E io rosa, quindi lo farò rosa!

Fata FAU:                  …2 uova, avvolgere adagio…

Fata S:                        Aiuto! (come presa dentro un sacco) non poso respirare!...bleah! E’ orribile questo vestito!

Fata FL:                     (sempre indaffarata) solo perché lo indossi tu!

Fata FAU:                  allora, farina uova…un cucc…un cucc? (con aria interrogativa)

Fata S:                        Un cucchiaio, no? Sveglia!

Fata FAU:                  Un cucchiaio, brava!

Fata S:                        (piagnucolando mentre le altre continuano a lavorare) E’ incredibile, com’è cresciuta la nostra splendida bambina.

Fata FL:                     E’ vero…

Fata FAU:                  Mi sembra ieri che la coccolavamo, piccina piccina (cullando una ciotola, mentre mescola)

Fata S:                        E domani dovremo separarci, lei diventerà una principessa

Fata FL:                     Beh, (triste) lo sapevamo che prima o poi sarebbe arrivato questo momento

Fata FAU:                  Si, ma è comunque molto triste

Fata FL:                     ooooh! Basta piagnucolare, dobbiamo sbrigarci, altrimenti tornerà e ci troverà ancora qui…

Fata Fl:                       Ecco fatto! (tutta contenta, guardando il vestito)

Fata FAU:                  Anche la torta è pronta (tutta contenta guardando la torta, bruttina e molliccia)…(Guarda il vestito) beh, è un po’ diverso da quello del libro

Fata FL:                     Si, in effetti…l’ho un po’ migliorato

Fata S da sopra lo sgabello è seria e infastidita

Fata FL:                     Anche la tua torta non sembra un granchè!

Fata FAU:                  Si…forse dovrei cuocerla e…tu Serenella, cosa ne pensi?

Fata S si muove scrollandosi di dosso tutte le stoffe e strilla

Fata S:                        oooooooh! Cosa ne penso? Penso a cosa dirà Rosaspina quando ritornerà è troverà tutta questa confusione, penso che….penso…penso quello che pensavo prima (corre fuori dalla scena), penso che dovremo usare le nostre bacchette magiche! (arriva con le bacchette)

Le altre si guardano

Fata FAU:                  penso proprio che abbia ragione (un po’ affranta)

Fata S:                        (tutta contenta) Eccole qua! (le distribuisce)

Fata FAU:                  (con aria sognante) Più belle che mai!

Fata FL:                     Dai allora, chiudiamo tutto! Tu Serena chiudi le finestre, tu Fauna chiudi le porte…non dobbiamo farci scoprire…Bene! Allora…Tu Serenella pulirai la stanza

Fata S:                        Ma uffa! Sempre le cose più antipatiche!

Fata FL:                     Zitta! Sbrigati, abbiamo poco tempo! Tu invece ti occuperai della torta e io…del vestito, naturalmente!

Fata S:                        (agitando la bacchetta verso un secchio e due scope) Un secchio e tutto il resto per pulire bene  e presto

Fata FL:                     (agitando la bacchetta) …il vestito che sia degno di una principessa..

Fata FAU:                  (agitando la bacchetta sopra il ricettario)…forza bacchetta, questa è la torta…io penserò alle candeline!

Fata S:                        (guardando il vestito) no rosa,….blu!

Fata FL:                     Serenella…(sempre con la bacchetta) Rosa!

Inizia un gioco di rosa, blu sul vestito. Scintille, giochi di luce, confusione di colori  e si

chiude il sipario.

Il narratore  su sottofondo musicale (musica medioevale) entra e racconta::

Intanto Rosaspina è nella foresta per raccogliere le bacche. La foresta è piena di animali e

lei canta per una splendida canzone. Un giovane cavaliere, che sta attraversando il bosco,

ascolta ammirato quel canto, gli si avvicina in silenzio fino ad unirsi al so canto…il

giovane la prende tra le braccia e insieme iniziano a danzare. I due giovani sono già

perdutamente innamorati uno dell’altra! Ma Rosaspina si ricorda delle raccomandazioni

delle fate e scappa, promettendogli però di rivederlo quella sera stessa alla casetta…

Si apre il sipario e siamo nel bosco. Aurora sta canticchiando (musica di sottofondo). Cammina ed esce di scena ed entra il principe con il suo cavallo

P:                    Senti Sansone. Un canto magnifico…che voce splendida. Andiamo a vedere! (Il cavallo si ferma) Doppia razione di avena e carote! (il cavallo riprende a camminare ed esce di scena)

Dall’altra parte della scena entra di nuovo Aurora. Parlando con gli animaletti del bosco.

A:                               Ma perché mi trattano ancora come una bambina? Ormai ho sedici anni. Zia Flora, Fauna e Serenella non vogliono che io conosca nessuno. Ma volete sapere una cosa? Le ho ingannate! Io ho già conosciuto qualcuno…Un principe (sospirando)… il principe dei miei sogni…alto, bello, gentile, romantico. Ma, chissà dicono che a volte i sogni si avverano…

Esce di scena contando e  danzando tutta allegra. Entra il principe parlando al suo cavallo.

P:                                Hai sentito Sansone? Una voce meravigliosa. Troppo bella…chissà forse appartiene ad una creatura misteriosa…

Continua a camminare ed esce di scena.

Rientra Aurora dall’altra parte danzando e cantando con aria sognante

A:                    Il principe dei miei sogni…

Mentre balla, il principe entra e si unisce al ballo…la prende tra le braccia e iniziano a ballare insieme

A:                    OH! (un po’ spaventata e fa per scappare)

Lui la trattiene.

P:                    Mi dispiace, non volevo spaventarti

A:                    E’ solo che voi…che voi siete…

P:                    Uno sconosciuto!

Aurora annuisce.

P:                                Ma come, non ti ricordi? Eppure ci siamo già conosciuti. Lo hai detto tu stessa…nei tuoi sogni…

Ed iniziano a ballare.

P:                    Chi sei ? Come ti chiami?

A:                    Chi sono? Come mi chiamo?....No, non posso! (fa per scappare)

Lui cerca di fermarla.

P:                    Non scappare, quando posso rivederti?

A:                    Mai!

P:                    Quando? Domani?

Intanto Aurora esce di scena. La voce si sente da fuori campo.

A:                    Domani?...stasera

P:                    Dove?

A:                    Alla casetta…nel bosco

Si chiude il sipario.

Entra il narratore:

Alla fine le fate Flora, Fauna e Serena non hanno resistito alla tentazione di utilizzare la

magia. L’abito, la torta dovevano essere splendidi… anche se hanno chiuso porte e

finestre, i lampi colorati sono usciti dal camino ed erano così intensi da attirare

 l’attenzione del corvo di Malefica che le scopre!

Prima di riaprire il sipario Malefica e il corvo entrano in scena. Alla fine del dialogo si riaprirà il sipario.

A sipario chiuso entra il corvo chiamando Malefica:

Corvo:            Mia regina, mia regina l’ho trovata!

Malefica, che entra guardandosi e sistemandosi le unghie.

Malefica:       L’hai trovata? Ma sei veramente sicuro che sia lei?

Corvo:            Cerrrrrrrrrrto che sono sicuro, sicurissimo! Sono state le fate ad aiutarla a nascondersi

Malefica:       Ah, Ha, Ha! Credevano di farla franca quelle tre lì! E invece no!! Andiamo

                        Mio fedele amico!!

Corvo:            Si, andiamo mia regina.

Partono con fare sicuro: il corvo si ferma e dice:

Corvo:            Ma, ma dove?

Malefica:       Zitto e cammina! La bella signorina e le tre fatine carine (in modo sprezzante) dovranno vedersela con la sottoscritta…l’avevano pur detto che ero Cattiva, ah ah ah siiii (“da stadio” anche il corvo), crudele, ah, ah, ah siii! (“da stadio” anche il corvo)

E si incamminano fuori dalla scena.

Corvo:            Brutta! SIIII!!!! (ridacchiando esce)

Da dentro si sente Malefica.

Malefica:       Muoviti o ti  spenno!

Si apre  il sipario. Siamo nella casetta. Le fate hanno finito l’abito e la torta.

A ( da fuori scena):                 Zia Flora, Fauna, Serenella…

Entra in scena con il cestino delle bacche e trova tutto a posto, il vestito e la torta

A:                                OH! Che meraviglia!

Fate (entrano):           Buon compleanno!! Auguri! (saltano e ballano gioiose)

A:                                Grazie! Grazie ziette! Oggi è proprio il giorno più bello della mia vita!

Le fate si fermano un attimo e si guardano un po’ stupite la dalla reazione un po’ esagerata

 della ragazza.

A:                                Ho conosciuto il mio principe azzurro. Il principe dei miei sogni, vedrete piacerà anche a voi quando lo conoscerete

Fate:                           Come? Dove? Un principe?

Fata FL:                     Hai conosciuto un estraneo?

A:                                No…

Fata FAU:                  E’ chi è questo sconosciuto?

A:                                No, non è proprio uno sconosciuto…è il principe dei miei sogni (continua a danzare gioiosa e felice)

Fata FL:                     Ma è terribile! (guardando le altre fate)

A:                               Perché terribile?

Fata FAU:                  Tu sei già fidanzata!

Fata S:                        …fin dal giorno in cui tu nascessi…

A:                               Ma è impossibile!

Intanto sulla finestra si vede in corvo di Malefica.

Fata FL:                     E’ invece è possibile! Tu sei una principessa e noi stasera ti riporteremo al castello dove la tua mamma e il tuo papà ti stanno aspettando da ben sedici anni…

A:                                Ma io gli ho detto di venire qui stasera…

Fata FL:                     Mi dispiace, ma stasera noi ce ne andremo…

A: (inizia a piangere) NOOO! Non è possibile! (e scappa fuori)

Le fate sono molto tristi

Fata S:                        e noi pensavamo di farla felice…

Si chiude il sipario.

Il narratore  su sottofondo musicale (musica medioevale) entra e racconta::

Le fate hanno cercato di spiegare alla ragazza che lei era già stata promessa sposa ad

un principe, il principe Filippo e quindi non avrebbe più dovuto vedere lo sconosciuto

incontrato nel bosco…Naturalmente loro non sapevano che quel bellissimo principe era

proprio il principe Filippo, il suo promesso sposo!

Ma c’è di più…le fate e anche la bella Aurora, scusate, Rosaspina, non sapevano di essere spiate…il corvo di Malefica  aveva sentito tutto!

Ignare di quanto sarebbe potuto succedere, si incamminarono per rientrare al castello, dopo sedici lunghi anni…

Si apre il sipario. Siamo al castello nella camera di Aurora. Nella camera c’è un letto e il caminetto.

Aurora è molto triste, le fate la accompagnano e l’aiutano a togliersi la mantella azzurra  con cappuccio.

FL:                              Eccoci, ci siamo quasi, cara. Chiudi la porta Serenella, e tu Fauna, tira la tenda. Ecco, cara. Ora un ultimo dono, simbolo della regalità. (muovono le bacchette e le fanno indossare una corona. Lei si guarda e scoppia a piangere.)

FAU:              Povera cara

FL:                  Venite ora…lasciamola un po’ da sola

Si spostano mentre Aurora rimane a piangere seduta.

S:                     E’ triste per il giovane che ha incontrato…

FAU:              Ma cosa si può fare?

Escono di scena.

Nella stanza si intravede una luce che gira per la stanza. Aurora, come ipnotizzata la segue. La stanza diventa scura, si vede solo la lucina. Entra il fuso e Malefica.

M:                   Tocca il fuso, toccalo….

Aurora lo tocca e cade a terra.

Da fuori si sentono le fate che parlano per poi arrivare di corsa in scena.

FL:                  Sentite! C’è qualcosa di strano…Oh, no! Malefica, corriamo!

FAU:              Non avremmo dovuto lasciarla sola…

S:                     Non toccare niente, ti prego

FL:                  Non toccare!...

Quando le fate entrano trovano Malefica ed Aurora addormentata.

M:                               Povere sciocche semplicione! Pensavate di sconfiggere me  con la vostra magia…Ma non sapete chi sono io? La regina del male! (ridendo esce di scena.  Il corvo la segue  e ridacchiando  esce di scena)  

                       

Malefica esce di scena e le fate si chinano sulla ragazza.

Fate:               Maestà, maestà! (come per chiamare soccorso)

                        Dormi fanciulla, dormi (chinandosi sulla ragazza, l’accarezzano)

Arrivano tutti gli altri personaggi della corte, avanzando lentamente dalle quinte, aiutano le fate a mettere Aurora sul letto e rimangono in scena. Solo il re e la regina si avvicinano al giaciglio).

Regina:          Bambina mia!

Re:                  Mio unico bene!

Regina:          Buone fate, siamo pronti per accompagnare la nostra amata principessa…

Iniziano le note della canzone. Tutti i personaggi, tranne, le fate, si addormentano lentamente e coreograficamente, accasciandosi poi ai margini del palcoscenico.          

CANZONE: BUONANOTTE SUONATORI

Buonanotte ai suonatori

Ai sovrani, ai servitori

A chi è ricco, a chi non ha niente,

buonanotte a questa gente.

Buonanotte ai barbagianni

Per un sogno di cent’anni

Tutto il regno dormirà…

E qualcuno sognerà…

Si addormenta la regina

Ed il cuoco giù in cucina

Dorme pure il panettiere

Con in mano il suo paniere

Buonanotte, buonanotte

Buonanotte anche a te.

Buonanotte, buonanotte,

buonanotte anche a te

La musica sfuma e le fate, portandosi il dito sulle labbra,  fanno segno al pubblico di fare silenzio.

Si chiude il sipario.                

Il narratore  su sottofondo musicale (musica medioevale) entra e racconta::

E così la perfida Malefica aveva avuto la sua vendetta, ma Filippo? Il principe che Aurora aveva incontrato nel bosco? Lui era convinto che la sera avrebbe rivisto la bella contadina di cui si era innamorato…e invece no!

Si apre il sipario siamo nella casetta del bosco.

La casa è vuota, da fuori si sente bussare. Da fuori campo si sente la voce di Malefica

M:                               Avanti! (con voce dolce, “accogliente”)

Il principe entra ed escono anche le guardie di Malefica che lo imbavagliano e lo legano.

M:                               Bene, bene, guarda un po’ che bella sorpresa. Avevo messo una trappola per un bel contadino, ed invece prendo un principe…Ah, ah, ah, ah!

                                    (il corvo ridacchia con malefica)

                                    Perché sei così triste?

Corvo:                        Eh, perché sei così triste? Rispondi dai, bel principe…(ridacchia)

M:                               Zitto che parlo Io!

Corvo:                        (tutto dimesso) SignorSSi, Mia regina (guarda il pubblico un po’ sbuffando)

           

M:                                Ora ti racconterò cosa sarà di te...il tuo reale destino… Guarda. (le       mostra il suo bastone). Al castello di re Stefano, su su sulla torre più alta, a sognare il suo vero amore, giace una principessa, una splendida principessa, che guarda un po’ non è altro che la bella contadinella che, non più tardi di ieri, ha conquistato il cuore del nostro nobile principe…

Corvo:                        Ah, Ah, Ah!...altro che contadinella…cra cra cra e io l’ho trovata, cra cra cra…

M:                               …e riposa in un sonno eterno…un sonno che durerà cento lunghi anni…cento lunghi anni dovranno passare prima che il nostro principe possa andare a risvegliarla con un bacio d’amore…cento lunghi anni…

Corvo:                       Cra, cra…cento lunghi anni. Pensa che bello che sarà il nostro principe tra cento anni…cra cra cra (cammina imitando una camminata zoppicante)

M:                               (a denti stretti) Zitto o ti spenno!

                                    Torniamo a noi! E’ davvero bella con i capelli color dell’oro, le labbra rosse come le rose…

Corvo:                        (sognante) ebbene si, è proprio bella

Malefica lo “fulmina” con lo sguardo. Lui fa finta di niente, guarda in giro…

Rivolgendosi al suo corvo

M:                               Andiamo, mio fedele compagno, per la prima volta dopo sedici anni dormirò bene…

Corvo:                        (la segue e si rivolge al pubblico) Anch’io!

Esce di scena. Arrivano le fate. Si avvicinano al principe e lo liberano.

FL:                              Non abbiamo tempo per piegare cosa sta succedendo, ora andiamo, vieni con noi ma prima armati con questo scudo di Virtù e questa spada di Verità. Queste armi trionferanno sul male!

Stanno per scappare, ma si sente il corvo di Malefica che “urla”. Arrivano le guardie, combattono e

il principe vince su di loro. Intanto si sente sempre il corvo…Da fuori si sente la voce di Malefica

che grida.

M:                               Non riuscirai a scappare! Prima dovrai vedertela con me!

Malefica entra trasformata in drago. Inizia a spintonarsi con il principe. Il corvo “svolazza”

Gracchiando e facendo confusione. Il principe si rivolge al  pubblico ridendo. Combattono. Arrivano

le fate. Flora tocca la spada.

Fata FL:                     Spada vola diritta e del male provoca la sconfitta!

Lampi, tuoni, gioco di luci. Il principe tocca il drago all’altezza del cuore e il drago cade a

terra sconfitto.

Si chiude il sipario.

Entra il narratore:

E così grazie alle buone fate Flora, Fauna e Serena, Filippo riesce a sconfiggere la perfida Malefica.  “Queste armi di giustizia trionferanno sul male!”, gli aveva assicurato Flora.

E così sconfitta Malefica, Filippo si lancia al galoppo verso il castello…là c’è una splendida principessa addormentata ad aspettarlo…

Si apre il sipario. Siamo sempre nella stanza di Aurora.

Filippo entra nella stanza e trova tutti addormentati, vede la bella Aurora e si avvicina al letto. Dietro di lui entrano anche le fate.

Principe:                   Che splendore, quanta bellezza! Dolce fanciulla, perché non ti svegli?

Fata S:                        (sottovoce, ma ben percepibile al pubblico) Un bacio, Devi darle un bacio!

Principe:                    Devo forse girare il mondo per in cerca di una pozione magica che possa farti riaprire gli occhi?

Fata FL:                     (sempre sottovoce, ma percepibile) NOOO, basta solo un semplice bacio!

Principe:                    Che sfortuna, trovare l’amore che ho tanto cercato e non poter far nulla per lei!

Fata FAU:                  (sempre sottovoce) Baciala!

Principe:                    (guardando Aurora) Sei troppo bella, quasi quasi ti do un bacio.

Tutte le fate:             OOOH! (nel senso di “finalmente”)

Il principe bacia la principessa e la principessa si sveglia. Dopo il bacio verrà accompagnato lo

Sfondo della scena,  in modo che dalla stanza buia ci si ritrovi nel salone del castello.

Principessa:              Oh mio principe! Ti stavo aspettando!

Principe:                    Dolce principessa, ora sono l’uomo più felice del mondo!

Fata S:                        Che romantico!

Tutte le fate piangono di commozione. Inizia la canzone finale e piano piano tutti i personaggi in

Scena si risvegliano e iniziano a cantare e danzare.

CANZONE – UN BACIO D’AMORE

Un bacio d’amore

Un bacio d’amore che cosa può fare!

La bella si sveglia,

la notte finirà

Un raggio di sole

Appare di già,

si sveglia il castello,

la notte finirà.

Si sveglia il buon sovrano,

evviva, evviva!

Con la corona in mano,

evviva, evviva!

Si svegli la regina,

evviva, evviva!

Si sveglia il dignitario,

si sveglia il segretario,

il cuoco giù in cucina,

la notte finirà!

Si sveglia il ciabattino,

si sveglia il contadino,

si svegliano i cavalli,

si svegliano anche i galli,

si sveglia il cavaliere,

si sveglia lo stalliere

il gatto che dormiva,

la notte finirà!

Evviva, evviva

Gran festa ci sarà!

Evviva, evviva

Gran festa ci sarà!

Evviva, evviva

Gran festa ci sarà!

Evviva, evviva

La vita tornerà!

Si abbassa la musica e si iniziano le presentazioni e i ringraziamenti.