LA BELLA LUCERITO
Una scena
di S.I. ALVAREZ QUINTERO
PERSONAGGI
GLORIA
DONNA FELICITA
IL SIGNOR BAENA
IL MAESTRO DI BALLO
IL PIANISTA
Commedia formattata da
Un salotto in casa di Gloria. Un balcone a destra, porte al fondo e a sinistra. Mobili a piacere. In un angolo un pianoforte, coperto da uno scialle di Manilla. Sopra a tutte le poltrone e le sedie c'è qualcosa che impedisce di sedersi: una scatola da cappelli, abiti, scarpine, un cappello a larga tesa, un busto, ecc. Si vede che nella casa regna l'ordine più completo... E' giorno.
Sono in scena Donna Felicita, madre di Gloria, una signora che veste, però da popolana e che ha la voce maschia; il maestro di ballo, già di età avanzata, ma agile, che adotta sempre atteggiamenti cinematografici; e il Pianista, il quale non è altro che un'appendice dello sgabello del pianoforte; quando lo si chiama sporge la testa dietro di questo e allora si vede. Dentro si ode abbaiare un cane.
Donna Felicita - Ha sentito, maestro, come abbaia Fido? Si dice il fiuto di quest'animale! Bussa alla porta una donna, sta zitto come un pesce; bussa un uomo, abbaia che pare il finimondo!
Il maestro - Non mancherà lavoro a questa povera bestia!
Donna Felicità - Davvero! Specialmente da che mia figlia si tira su per « stella »... (Affacciandosi alla porta di fondo) Ma sta' un po' zitto! Maria, apri il portone e porta via il cane. (Affacciandosi alla porta di sinistra) Gloria! Fa' presto, piccina mia, che c'è quel signore. (Il cane non abbaia più. il signor Baena, uomo di mezza età, « ritoccato », e non malvestito, sì presenta sulla porta di fondo).
Baena - E' permesso?
Donna Felicita - Passi, signore.
Baena - Grazie. Hanno ricevuto la mia lettera?
Donna Felicita - L'abbiamo ricevuta e aspettavamo lei con ansia... Questo è il Maestro di ballo.
Il maestro - Per servirla. Francesco Maciuca.
Baena - Baena. Molto piacere.
Il maestro - La mia Scuola è in via San Marco, 26. Dò lezione a domicilio e a prezzi modici; accademia in casa tutti i giorni, meno le domeniche.
Baena - Grazie. Ma non ho alcuna intenzione d'imparare a ballare! Vengo qui da loro per compiacere ad un amico, a cui non potevo dir di no. Certo egli faceva molto meglio a rivolgersi ad un altro, perché io, francamente, non m'intendo di certe cose. Né so che cosa sia contrattare un'artista di arte varia, ne distinguo un fox-trott da un tango; ma un dovere d'amicizia m'impone...
Donna Felicita - S'accomodi.
Baena - (cercando Una sedia vuota) Dove?
Donna Felicita - E' vero;; è tutto occupato. Siccome stiamo facendo i preparativi. (Toglie da una sedia un paio di scarpine di raso e le mette sul piano).
Baena - Grazie. C'è la « Bella Lucerito »?
Donna Felicita - Per servirla.
Baena - (alzandosi dallo spavento) E' lei?
Donna Felicita - Che cosa dice! Io sono la madre.
Baena - (Alla voce sembrerebbe il padre!).
Donna Felicita - Eccola! (Infatti da sinistra entra Gloria. Sembra incredibile che sia la figlia di sua madre... Indossa un abito capriccioso; basta guardarla per comprendere che sarà una stella del suo genere. Ad onor del vero, il signor Baena rimane senza fiato nel vederla).
Gloria - Buon giorno, signore.
Baena - Sono felicissimo, signorina.
Gloria - Mi stavo provando questo vestito, e per non farla aspettare, me lo sono lasciato.
Baena - Ha fatto benissimo. Che bella teletta!
Gloria - Le piace? E mancano ancora un nastrino qui ed un altro qua... che faranno mozzare il fiato.
Baena - (senza fiato) A guardarla!... Me lo immagino...
Donna Felicita - Fa' vedere le tue cartoline al signore.
Gloria - Chissà quante ne avrà viste! Non si vede altro a Madrid!
Baena - Verissimo! Ce n'è una di gitana che mi deve fare il piacere di firmare.
Gloria - Ben volentieri: ora quando viene il mio fratellino.
Baena - Le ha lui?
Gloria - No; ma è l'unico che sappia firmare.
Baena - Ah capisco! Benissimo, dunque... come le scrivevo, il mio amico Martorel di Barcellona ha costruito un cinema-teatro per lo sfruttamento del genere che lei coltiva.
Gloria - Che ho intenzione di coltivare, perché non ho ancora calpestato le tavole del palcoscenico...
Baena - E' proprio quello che vuole il mio amico: che lei debutti lì. Ha visto le sue cartoline, che sono stupende, ne è andato pazzo... ed ha incaricato me di venire a stringere il contratto, senza perder tempo.
Gloria - Com'è il suo nome?
Baena - Ezechiele Baena.
Gloria - Senta, signor Baena... bisogna però parlarsi chiari. Io sono all'inizio, è vero, ma ho messo tanto campo a rumore prima di debuttare, che se vengo alla ribalta bisogna che mi faccia onore per forza. Io ho intenzione - che lei sappia - di darmi tutta all'arte. Ora il pubblico di Barcellona, dicono che è molto canzonatore e se la prende con gli artisti che vengono da Madrid. Questo non deve essere: che il pubblico mi dia pure il suo giudizio, ma sinceramente, perché io ci metto tutta me stessa, tutto il mio... Capisce? Ballo una danza moresca, un bolero e un tango; se vedesse! Perché ai balli - qui e' è il maestro presente - bisogna dare tutti noi stessi, tutto il nostro, e la questione è avere o no il dono di piacere.
Baena - Ma lei ce l'ha di sicuro! Perché ci ha « del suo »... come lei ben dice... ha le grazie che le ha elargito la natura!
Donna Felicita - Figlia mia, senti?
Il maestro - La signorina si è spiegata perfettamente. Nei balli se un artista non ha « del suo »...
Baena - Bisogna avere del suo, del proprio! Ha detto bene. Doti naturali!
Gloria - (alzandosi) Le voglio far vedere. Rosita la Clavellina, mi pare che abbia un nome! e comincia così il tango. (La imita) Per me è un'entrata goffa.
Baena - Veramente.
Gloria - Elisa Campos entra così... (La imita).
Baena - « E' goffa anche quanta!
Gloria - E' vero? Vuol vedere come entro io? « Tacatac, tacatac, tacatac ».
Il maestro - No, no! (Battendo lui i tacchi) « Tacatac tac, tac, tacatac tac, tac... ».
Gloria - Mi ero confusa. Ci ho tanti passi nella testa! Vede? « Tacatac, tac, tac, tacatac, tac, tac...
Baena - Questo è un tango! Io non me ne intendo, ma deve esser così. «Tacatac!».
Donna Felicita - Lascia che ti dia un bacio, figlia mia. Come sarebbe contento il tuo primo padre, se fosse ancora in vita!
Baena - Come, il suo primo padre! Ne ha due?
Donna Felicita - Il mio primo marito volevo dire!
Baena - Ah è figlia del primo marito?
Donna Felicita - Nossignore, del secondo; ma al primo piaceva molto il ballo.
Baena - Ecco, ecco.
Donna Felicita - (a Gloria) Ora bisognerebbe che questo signore si facesse un'idea del tuo lavoro... Gli dovresti cantare e ballare qualche cosina.
Gloria - Subito. Ha fretta il signore?
Baena - Affatto.
Gloria - Le canterò due strofette che mi hanno dedicato, e le danzerò una delle mie danze, così sentirà e vedrà qualcosa di mio...
Baena - Con piacere!
Gloria - Le farò l'entrata, perché l'illusione sia completa. (Si mette lo scialle di Manilla ed un ampio cappello) Beppe!
Il pianista - (sporge la testa al di sopra del piano) Eh?
Baena - (Caspita! C'era un uomo lì dietro! Per fortuna che non ho detto male dei pianisti!).
Gloria - Suona prima il « paso doble » e poi i miei « couplet» ». (Musica. La Bella Lucerito al suono del pianoforte, fa vari giri per la scena, imponente e graziosa, con gran delizia del signor Baena).
Il maestro - Eh? Che disinvoltura! C'è la stoffa? E' di «classe»?
Donna Felicita - Figlia mia adorata!
Baena - (Vado a Barcellona al debutto!).
(Gloria posa lo scialle e il cappello).
Gloria - Stia a sentire, signor Balena!
Baena - Baena. Sento, sento, Lucerito!
Gloria - (cantando)
Y le dije yo,
al paesano cantada de oirlo-.
« » No le ense o la fresa yo',...
Porque no... porque no... porque no...
Lo demàs puedo decirlo
Que me multa el gobemador!
Donna Felicita - Che cosa ne dice, signor Balena, di mia figlia?
Baena - Io la scritturerò con un contratto in bianco, signora!
Gloria - (canta di nuovo. Poi cessa la musica).
Baena - Brava! brava! Lei porterà la rivoluzione sui palcoscenici! Stringo il contratto fin d'ora!
Gloria - Ma ancora non mi ha visto ballare!
Baena - Non importa! Fuori le condizioni! Fuori!
Gloria - Contratto per un mese: duemila «reales» di anticipo;; viaggio di andata e ritorno in prima classe con ce sleeping » per mia madre e per me; biglietto per il cane e cinquanta « duros » al giorno.
Baena - Cinquanta scudi?
Gloria - La « Bella Lucerito » non fa un passo per un « duro » di meno.
Baena - Ed è nel suo diritto!
Donna Felicita - Che ti veda ballare, che ti veda ballare!
Baena - Sì, sì, balli pure! Fin d'ora è scritturata, ma balli! (Ci rimetterò un occhio con questa ragazza!) (Prende entusiasmato il busto che c'è sopra una sedia e se lo stringe al petto) Ah ce Bella Lucerito »!
Gloria - Ma che cosa fa?
Baena - E' l'entusiasmo. (Risa).
Gloria - Mammà, porta via il tuo busto; lo lasci sempre dappertutto!
Baena - (perplesso) Ah, il busto è suo, signora?
Donna Felicita - (gentile) Ed anche suo, signor Balena!
Baena - Non so che cosa farmene! Vediamo questo ballo!
Gloria - Subito. Beppe!
Il pianista - Eh?
Gloria - Suona il « bolero ». Tutti da una parte, perché io abbia spazio. (Danza al suono del piano, tra i commenti del signor Baena e della madre e le indicazioni del Maestro di ballo).
Il maestro - Entrata! Grazia! Sorriso!
Baena - Bene!
Il, maestro - Fianchi! Più fianchi...
Baena - Più fianchi!...
Donna Felicita - Ah, che angelo!
Baena - Ha veramente « del suo »! « Ole »!
Il maestro - Allegria. Un colpetto di « gu-rugù ».
Baena - Non rispondo delle poltrone di prima fila!...
Donna Felicita - (abbracciando Gloria) Figlia idolatrata!
Baena - (applaudendo freneticamente) Brava! Bravissima! Permetta che l'abbracci anch'io! Lei è una stella! Cinquanta « duros » son pochi!
Il maestro - Ha visto? Ha visto il movimento delle braccia?
Baena - Veramente le ho guardato più le gambe, come ballerina. Ma ho visto anche le braccia... Ed ho intravisto per lei un avvenire luminoso... (Canta «Lo demàs no puedo decirlo - que me multa el gobemador! »).
Gloria - (ride) . Come è simpatico questo signore!
Baena - Congratulazioni, signora, per questo boccio di rosa!
Donna Felicita - Grazie.
Baena - Congratulazioni anche a lei, maestro.
Il maestro - Tutto il merito è della discepola.
Baena - Accompagnerò anch'io la signorina!
Il maestro - Al pianoforte?
Baena - A Barcellona! Sarà un gran debutto! Mi salutino il pianista.
Gloria - Se ne va di già?
Baena - Corro subito al telegrafo. Telegraferò all'impresario in questi termini «Vista « Lucerito » - donna di classe - doti naturali -contratto firmato - cinquanta duros ». Buon giorno. (Esce dal fondo salutato da tutti con entusiasmo).
+Gloria - (appena uscito Baena, assalita dal dubbio) Ma piacerò? piacerò?
Donna Felicita - Non hai visto quel signore che sembrava pazzo!
Gloria - Mi comprenderanno i catalani?...
Il maestro - Perché non dovrebbero comprenderti, bambina? Ti comprenderà tutto il mondo perché con le tue gambe parli una lingua universale! Te lo dice un maestro di ballo!
FINE