La buriana

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LA BURIANA

LA BURIANA

di

Dario Venturi

PERSONAGGI

FABIO PORRINE Il sindaco. Tracotante, impetuoso, bel ami sciantoso.

Geom Marcacci. Tarchiato e tonto.

Affarista Lenzi. – Milanese, biondiccio, di mezz’età, col sigaro perennemente in bocca e la pelle rossa.

Costruttore Malta – alto e robusto, grasso, grifagno.. .

Architetto Scialò. – magro, brillante, raffinato.

Carletto Cefalo- ragioniere sproporzionato, faccia da pesce lesso.

Segr. Cervelletti. – Gay, allampanato, pelato.

Mofo . Sovversivo a cottimo.

Prospero. Misteriosa figura giunta dal mare .

Assassini. Corteo di uomini in nero che segue prospero.

Baci. macchietta brontolona e polemica.

Spatoli . grezzo, brutale, minaccioso..

Isabella. Segretaria civettuola, giovane e superficiale.

Floriana Vacchina , donnone quarant’enne, ben tenuta, stagionata,’ lampadata’, fatua.

Avv Pezzenti; l’avvocato del comune.

Signora Santeria; la voce della folla.

I° ATTO

La scena presenta lo spaccato interno d’un comune. Dietro il mare. Dal mare giunge una barca. Prospero, il capocomico, s’intravede. Giunge sulla spiaggia. Il tutto sullo sfondo. L’uomo scarica un forziere che si materializza sulla scena, precisamente sul proscenio. Luce diffusa, a giorno. Sono presenti diversi impiegati, al centro con le spalle al mare in posizione piramidale la cattedra del sindaco, davanti le scrivanie dei ‘mandarini’. Sono presenti, di seguito indicati dai riflettori, Porrine, Lenzi e Malta. Malta srotola una mappa catastale, indica agli altri le planimetrie, si riuniscono in piedi intorno al tavolo, discutono, mentre Porrine da seduto li osserva attento.

MALTA ...quindi abbiamo gettato le fondamenta, anche se come dicevo è un po’ franoso, ma la delibera penso sia chiara. Qui rimanevamo coi giardini, poi lì andiamo più in là, così da ricavare i garage. Ci penso io. Macché tar o altro, lo facciamo eccome! uno che conosco io.

LENZI Ottimo! Però che sia ben chiaro, deve arrivare il nulla osta. Non iniziate niente, se poi ci bloccano…

MALTA No! Escluso. Ho un asso di quelli tosti. Verrà approvata nel giro di due giorni. Sai com’è con i cavilli, non è vero sindaco?

POR Si…

MAL Bene. Dunque. I materiali ci sono. Il preventivo è a posto. L’ hai letto sul giornale, che le voci di dissenso solite dei nostri rompi balle non si sono levate. Sarà depositato in giornata. Sai quanti soldi si sono spesi, abbiamo preso il meglio del meglio; non s’è badato certo al risparmio. I nostri amici vorrebbero la biada. Ci aizzano contro la gente perché l’affare faceva gola a "quell’altro". Altrimenti non si sarebbero lamentati.

POR So come va . Esperienza di anni; fanno tanto baccano, ma non esistono anime candide. Lo vedo coi miei dipendenti; un giorno c’è quel casino, un altro uno nuovo, ne hanno sempre una. Pensate!Quelli del comitato cittadino d’igiene pubblica adesso raccolgono firme... non ricordo nemmeno perché. Sapete...gli alberi millenari...

LENZI Sono manovrati, nessun dubbio.

POR Appunto! Poi, vedono che c’è da pappare e diventano agnelli.

Entra trafelato Marcacci.

MARC (posando delle scartoffie) Su all’ufficio è tutto pronto. Come al solito debbo litigare con Cervelletti.

POR Ma cosa vuole?

MARC Lo sai Fabio che rompe le balle perché c’ha i cazzi girati. Adesso è lì con la sua gara di cervelloni.

POR Oddio!

LENZI e Malta ammiccano e sorridono.

MAR Rompe la palle a tutti, con le competenze… che deve firmare lui…

LEN E’ matto! Lo sapete che gira per il palazzo con gli occhi bassi incazzato e grugnisce, non risponde ai saluti, litiga per ogni fesseria coi vicini. Ho parlato con la sua dirimpettaia, che lo ha definito un isterico paranoico. Già!…e poi strepita qualsiasi cosa gli si dica, dovresti vederlo. Le investe, le tratta male, e queste povere vecchine scappano, si chiudono la porta dietro per non sentirlo.

MAL Andato.

POR Vabbé, per oggi può bastare! Ne ho sentite tante, smettiamola e giungiamo al nostro lavoro. Stringiamo, come si dice. Dunque, domani, dopodomani, hai detto, iniziate i lavori.

MAL Si!

POR L’architetto Scialò è gia venuto. Posso stare tranquillo?

LEN Puoi dormire tranquillo. Certo, certo. Domani…A parte che c’è tutto: la struttura, le assi, le fondamenta le abbiamo già gettate; se aspettavamo Lorsignori…! Burocrati!

MARC Sono gli ambientalisti che rompono le balle, sempre loro.

POR Zitto un po’. Ecco! Dimenticavo. Voglio qua le carte della perizia idrogeologica che la spedisco ad un mio amico giornalista. Così diamo un colpo ai deficienti.

LEN Bene! Chiamo Scialò.

SCIA Sono qui! (entra) Chi mi desidera? Sono come figaro, tutti mi vogliono.

POR Mi rubi le battute?!

Ridono.

POR Su, andate adesso. Levatevi dalle palle! Coraggio...e tornate vincitori…come si dice in questi casi.

Il codazzo esce.Rimane solo l’architetto che appoggia le carte e si siede.

SCI Mi siedo!

POR Prendi la cadrega. Allora, queste sono le autorizzazioni. Non ci sono problemi!

SCI Veramente ci sarebbe il comitato d’igiene pubblica guidato da quella pazza guaritrice e che conta tra i ranghi anche Mofo.

POR Ancora! Lui, sempre lui, il più furbo. Belinone, tuttu u giurnu che nun fa ren a fa l’imbecille! Che vuole?! Non è cresciuto. Nesciu era e nesciu è rimasto. Lo prendiamo a pedate. Ha già fatto casini per il progetto "Eldorado", la storia vecchia della natura maltrattata, si sono incatenati perfino.

SCI Comunque è idiota quanto inoffensivo. Ogni tanto graffita i muri. Piuttosto occorrerà fare una seduta pubblica coi commercianti.

POR Sempre che si riesca! Se pongono vincoli, l’impresa rimane ferma e son soldi. Ora questi finanziamenti li abbiamo avuti, però - sai com’è - Lenzi ha investito quasi un miliardo sulle case e tirato fuori degli spiccioli, a malincuore, per questa cosa. Si, non è chiaro quando si realizzerà, ma così li teniamo impegnati. Con gli altri si è parlato del porticciolo, sono già belli che contenti, bisogna pure dare loro qualche garanzia. La storia del villaggio turistico funziona.

SCI Certo che c’è da fare un lavoraccio dopo l’ultima mareggiata. Occorre andare sotto il livello del mare, ed i tempi… di conseguenza i costi lievitano (alza la mano).

POR lo so! Tu stai calmo che tanto il più s’è fatto. Poi i parchi-divertimento vengono. Prima gli affari. Siete riuscite a venderle?

SCI Le ville? Insomma! Un decimo.

POR Cavolo! Che aspettate?

SCI Non è facile, anche il turismo è calato.

POR Che ce ne frega del turismo! Ti sto dicendo cose precise. Se quei lamentosi s’arrabbiano a me non interessa. Tra qualche hanno io non ci sono più, finisce il film. Quindi tutto come prima. Adesso bisogna tenere buoni i casinisti e poi ci godiamo la pensione! Chiaro? Quelle case dovevano essere occupate da amici in ritiro, c’era quell’industriale, i due operatori finanziari; sono anche belle, non sono casermoni. D’improvviso sembrano spariti. Come si spiega?

SCI Lo chiedi a me!? Ti dico che viene sempre meno gente, detto fatto quelli che rimangono spendono meno o muoiono; gente che non ama fare girare la lira.

POR (adirato) Che risposte dai? Queste cose le dici ad un altro. Tu adesso telefoni e ti metti in contatto con i compratori e li raggiungi… te lo sei accattato sto cellulare.. e mi fai sapere. Ci siamo? A razzo!

SCI Vado!

POR Devo sempre ripetere le stesse cose. I soldi li avete avuti, penso che non vi possiate lamentare. In quanto all’Eldorado è una cosa bella ma più difficile. Se viene, bene, se non viene amen.

SCI Ma…ed i cittadini.

POR Vivono lo stesso. Lamentarsi è un’abitudine qui, lo fanno in molti e da te mi aspetterei un po’ di scaltrezza. SCIALO’ esce.

POR Mannaggia! Queste case...solo un decimo. Telefono, devo telefonare al mio amico della banca, così controllo. Solo un decimo?! Bah!

Pronto. Si! Allora, come andiamo!? Ah, l’ hai comprata la fuoriserie (ironico)...la barca intendevo…si tutto ok, il porticciolo…ma poi cosa fai, lasci tua moglie… vai a pescare e non è gelosa? No! Ah, una donna non gelosa. Senti! Solo un decimo m’ ha detto Scialò, ma batte i coperchi…

Controlla,va, fammi questo piacere! …Ah!(turbato) Ci risentiamo. Ciao.

Solo un decimo! Cazzo! (assorto).

Porrine posa la cornetta, prende la giacca ed esce.

SECONDA SCENA

Arrivano da sinistra e da destra Cervelletti e Cefalo. Sono arrabbiati. Discutono a centro scena. Si fermano.

CERV Spero per Porrine che ci dia l’aumento, visto che qua le mansioni indispensabili le svolgo io e mi devo sentire le rampogne delle galline, che invece di laccarsi le unghie e vedersi allo specchio, stanno a mettere zizzania ed a combinare casini… come se non bastasse quell’idiota di Marcacci, con le sue arie da super uomo. Un pasticcione, ti dico io. Tra un mese mi scatta la contingenza. Eh!EH!

Accidenti. Tutti che vengono a chiedere in comune, non rispettano l’ordine, arrivano negli uffici, ma io il posto me lo sono guadagnato..

CEF (bisbiglia) Tuo fratello!

CERV Che dici? C’è poi chi sparge illazioni sui miei meriti, quelle cagne di sopra per intenderci. Chi se non loro!

VOCI Va a cagare!

CERV Sentile, ora lo riferisco al sindaco. Oggi dovrebbe esserci se non è a giro. Io mi carico il comune sulle spalle e lo porto, mentre le furbe utilizzano il telefono per le loro faccende private.

VOCI Fottiti!

CERV Le senti, sgualdrine raccomandate da chi so io, chiamo il sindaco e vi faccio buttare fuori.

CEF Non arrabbiarti! Lasciale perdere…piuttosto sai qualcosa delle ville, a che punto sono?

CERV Ville? Tutto normale.

CEF Ho capito.

CERV Mentre per L’Eldorado, domani sera ci sarà l’assemblea pubblica. Voglio proprio esserci.

CEF Per quello che mi interessa, mancano due giorni allo stipendio più gli straordinari.

CERV Tanti è?

CEF Si.

CERV Ci credo e poi quelli che ti fai segnare dal tuo amico!(tra se)

CEF(facendo finta di non aver capito) Scusa…?

CERV No, è che …ti andrebbe un caffè?

CEF A patto che non lo faccia tu!

CERV Hai paura di essere avvelenato!? Andiamo qui sotto.

CEF Volevo ben dire!

CERV Non ti preoccupare che non t’avveleno. Con gli anticorpi che ti ritrovi …!

CEF Linguaccia!

CERV Ora il sindaco da la sala a chiunque, mentre sa bene che devo fare il congresso dei geni, che voglio libero il salone per domenica. Certo, dirai, anche se è lunedì non vuol dire. Dobbiamo pulire, mettere a posto. Poi c’è troppa gente che scrocca fotocopie.

CEF (tra sé) Tu, lo stipendio! (A cerv) Già, ma bisogna farci rispettare. Ho un diploma io!

CERV(bisbigliando) Ed io una laurea, boccalone.

CEF Oggi sono sordo, non sento niente. (beffardo)

CERV Meno male! Comunque mi deve l’aumento altrimenti so come ricattarlo.

CEF Sei acido!

CER Il mondo va così. L’ hai fatti quei due conti che poi devo firmarli io. Non sono mica come Marcacci che firma qualunque cosa gli capiti, tanto è scemo. Beh, io esco, ci vediamo giù. (esce)

CEF Vai idiota, che ti sistemo io. Brutta checca, prima di passare da te il sindaco deve rendere grazia al sottoscritto, checca isterica. Cervelletto senza pensieri! (al pubblico) Ora stanno preparando lo specchietto per le allodole, ma io so dei conti che non farebbero piacere a nessuno e da dove escono certi denari… Li ho in pugno! (esce)

Terza scena.

Entra da destra. Prospero accompagnato da alcune figure in nero - dei Kiogen, che trasportano un baule dorato - fa la sua prima apparizione.

Si ferma sull’avanscena.

PROSPERO Bene! Dopo un anno qui a restituire la pariglia ad un branco di mascalzoni senza vergogna… Non aspettavo l’ora! Forza amici, aprite il baule. Prevedo grandi guai per i nostri furbacchioni. E’arrivata la buriana, però dopo non ci sarà la quiete, verrà il deserto. Mortaretti è sepolta per sempre, credano pure di scamparsela, sarà dura parecchio, per tutti. Il politico è un verme che marcisce i frutti, ma non si può dire che non ne trovi mai altri da contaminare. Forse il serpente nell’eden era il simbolo della loro arte. C’è molta polpa e bisogna spartirla, ma questa volta riempiranno i sacchi di tempesta e sciagura. Quando promettono puoi sentirti, crederti definitivamente morto, e siccome la loro arte non discendendo da diritto divino, si sa bene da dove arriva, si sa anche come finisce. Tutti più poveri ed i furbi pieni di monete. La mela marcisce, ma loro non si disperano, cercano un altro albero e ricominciano. Il loro continuo promettere a cani e porci fa si che ai maiali, ai quali non spetterebbe nulla, sia dato; ed ai cristiani, bastonate sulla gobba, ammesso di conservarci la pelle. Se qualcosa non va bene, si procede a ricattare quelli che sanno, o quelli che hanno avuto ingiustamente, od a costringere la gente alle clientele per necessità, senza che se ne accorga, per ricattarla in seguito, con più facilità, con cattiveria e meditato sadismo. Questo sui poveracci e su quelli più deboli che cedono maggiormente alle lusinghe e si prestano perciò ai più viscidi ricatti. Anche per tappare la bocca fa al caso, e se qualcuno parla troppo, come si usa nelle mafie evolute del nord, per fortuna, nessun colpo di lupara, ma un chiarimento, a voce o tramite i propri crudeli ed infingardi sottoposti, portaborse e sottobosco pubblico che dir si voglia, che con zelante ed interessata stupidità daranno il meglio di loro stessi nell’infierire sulla povera vittima, dall’alto dei loro scranni di burro, a latrare peggio dei cani idrofobi, a sbavare sulla pagnotta. Sono dolori poi se il pane finisce. Si azzannano tra sé e contro il proprio padrone, ne causano la rovina; troveranno da mordere qualunque cosa egli faccia o sbrighi,calpestando fin anco i benefici per la cittadinanza, disprezzando le migliorie, facendo lebbroso anche il più santo tra quella specie…la specie dei politici, della quale tutto è stato detto e molto si potrebbe aggiungere, ma che per noi avvezzi alla vita, rimane uno spettacolo noioso, ripetitivo, neanche si presenziasse ad una messa in scena contemporanea di qualche regista sterminatore di copioni col suo coro di baldracche e cafoni pieni d’arie. L’ho detta!(prende fiato)

Il comune è il luogo di cotesta marmaglia e fino la radice del nome mette in evidenza in cotale bordello ci si trovi. La stirpe dell’impiegato pubblico e de i funzionari è il retrovirus, poiché accompagna la prima razza, dei politici, ne amplifica gli effetti disastrosi. In quanto a coloro che si trovino nelle faccende private e commerciali, poco interessa; ma adesso che incasseranno meno, costretti a chiudere i loro negozi, sbaveranno e da gatti pazienti diverranno segugi molesti ed implacabili. Verranno tutti assieme come le sciagure a bussare alla porta. Me li figuro! Ingiusti anche talora rivendicassero i propri diritti, che ogni cosa ai loro occhi fatta da altri diverrebbe oggetto di scherno. Imputerebbero le proprie rovine impropriamente, in modo da riaversi oltre modo sui ladri, ad attribuire loro più del dovuto, a porci a fraternizzare col demonio, a difenderlo dai loro assalti. Busseranno, busseranno! Ci sono alcune avvisaglie che per Domenica avremo una mareggiata; superfluo intuirne la portata. Sarà così enorme da sommergerli, cosicché colpe e meriti verranno ridotti a carcasse galleggianti nel mare e l’imprevisto coglierà i marinai più esperti. E’arrivata la Buriana, non c’è scampo brava gente!! (sipario)

II ATTO

La scena è rappresentata da un fondale col mare e la costa, l’ufficio. Tutto come nel primo eccetto un abbozzo di piazza con fontana e un pezzo di via, presente una chiesa. Un esterno interno che non costringe, uno spazio aperto.

BACI’ (Entra da sinistra col giornale in mano) Guarda le notizie che si sentono…ma - dico io - non siamo cittadini, non contiamo niente?! L’Europa, quale Europa, dico io, siamo dei servi. Da una parte c’è l’America e fa quello che vuole, mentre mangiano le nostre tasse, ci danno servizi scadenti… i politici, tutti, quelli a Roma che stanno lì grazie ai nostri voti a fare la bella vita. Una porcheria! Anche sto paese, va a remengo, non ci sono più liguri, non fanno figli, pensano alla carriera ed intanto arrivano gli zingari ed i marocchini. Siamo destinati a sparire, c’è poco da fare. Cristo! Siamo come gli schiavi. Decidono i ricconi da tutte le parti del mondo e contiamo, sai cosa contiamo: niente! Italia! Quale Italia? Se non parli inglese sei finito. I servi! Ho una carogna…!

SPATOLI E non t’arrabbiare Bacì, che è pieno di comunisti. Hai visto questi delinquenti? Arrivano al potere e si comportano come gli altri. Ci vorrebbe il duce!

BACI’ Si stava meglio quando avevamo le pezze al culo . Eravamo più liberi.

SPATOLI Vedi, come accade in natura, ci vogliono delle èlite che comandino per gli altri. Hai visto i risultati della democrazia. Troppi a fare casino!

BACI’ Secondo te cosa bisognerebbe fare?!

SPATOLI Il potere va concentrato nelle mani di pochi ma buoni, delle guide. C’è poco da fare! Chi è nato per dominare deve guidare il branco, ma il branco non può decidere da solo. Del resto la Democrazia…

BACI Si, può essere; però come lo spieghi che le tue famose èlite, i tuoi capo branco rubavano più degli altri!?

SPATOLI (alterato) Perché sono quei vigliacchi imboscati che hanno cambiato bandiera dopo la guerra, un manipolo di traditori che ha negato di essere stato ciò che era per pararsi il culo. Conigli! Da piazza Venezia a piazzale Loreto. Questi sono gli italiani! Popolo di ciuchi, bisognerebbe tenerli al morso.

BACI’ A me le dittature non piacciono!

SPATOLI Gli italiani sono dei vigliacchi. Verrà il giorno che li impiccheremo tutti…quei trasformisti che ci hanno fatto perdere la guerra.

BACI’ Eh! Tutta una vigliaccata questa vita! ma cosa ci stiamo a fare!? A spezzarci la schiena, a farci il sangue marcio…e per cosa?

SPATOLI Hanno superato ogni limite. La democrazia di chi s’intasca le mazzette.

BACI’ Quel ladro di Craxi!

SPATOLI Rubava come gli altri. C’erano individui peggiori, lascialo stare che l’ hanno proprio fregato. Ha pagato per tutti. Perché, gli altri non hanno rubato ed ora sono al governo?! Comunisti!

BACI’ Che c’hai contro i comunisti? Preferivi quel maiale che s’è mangiato i nostri soldi, che li portava in Svizzera ed intanto l’altro a Malindi se li fumava? Delinquenti!

Arriva Mofo.

MOFO Voi siete qui a dire castronerie! Quale duce? La verità è che vi fate manovrare. L’uomo deve avere l’intelligenza di gestirsi da solo, non ha bisogno d’oppressori ed è facile lamentarsi su tutto. Invece bisogna porsi domande. L’alta velocità ed i fatti di Biella non vi dicono qualcosa? Lo stato che tramite i servizi segreti ha messo a tacere i fatti di Ustica e tutte le porcate del nostro paese, i celerini che hanno aggredito immeritatamente i giovani del centro Leoncavallo due anni fa…

SPATOLI Meriterebbero una medaglia! Disinfestare quel ritrovo di ubriachi e Punkabbestia. I giovani devono comportarsi bene. Noi di quella gente lì qui non ne vogliamo!

MOFO Bravo! Complimenti! Le prime belinate le dici!

SPATOLI Calma ragazzo, mi devi rispetto! Le stupidaggini le dicono gli anarchici come te,

sempre a cercare grane, a trovare chissà quali dietrologie dietro ogni cosa. Pensa a cosa hanno fatto al governo i tuoi amici della falce e martello, o gli ambientalisti che rompono il cazzo, che impediscono di pulire i letti dei fiumi…

BACI Qui si mette brutta!

MOFO Non sono amici miei e sono orgoglioso di essere ambientalista. Poi quella dei fiumi è una diceria. Allora il tuo amico palazzinaro, il cemento che ha deturpato il paesaggio? Spiegami come mai franano le colline? Te lo dico io. Continuano a costruire ed a deviare i cosi…i corsi d’acqua. Pensa allo scandalo dell’alta velocità. Quelli sono i tuoi amici!

SPATOLI Mi verrebbe la voglia di darti una lezione!

BACI’ Calma! Ragionate, cercate d’essere civili. Eh!

MOFO Zitto ubriacone! (lo spintona)

BACI’ (intimorito) Me ne vado! Addio! - esce a destra -

Intanto i due si portano viso a viso, si guardano in cagnesco, si sfidano. Allentandosi.

SPATOLI Lascio perdere per questa volta le stupidaggini che hai detto.

MOFO Dillo al tuo duce! Il clientelismo è nato lì, altro che onestà fascista.

SPATOLI Storielle comuniste!

MOFO Io sono anarchico, non comunista. Comunque la discussione continuerà…

SPATOLI Si, non preoccuparti, che prima o poi t’aggiusto il cervello!

Escono entrambi dalle direzioni opposte voltandosi ogni tanto per minacciarsi prima di sparire dietro le quinte.

Seconda scena.

Assemblea progetto Eldorado. Viene posizionata una lavagna e un proiettore ciclostilo, il relativo schermo. La luce è soffusa, naturalistica. Fuori il mare notturno, la luna e le stelle; le luci dei pescatori e delle navi. Presenti in scena Lenzi, Porrine, Marcacci, Malta. Ai loro estremi i dipendenti Cefalo e Cervelletti. In più, l’oca giuliva Isabella. Il dialogo si svolge verso il pubblico, che in questo caso rappresenta sia l’auditorio reale che quello drammaturgico degli esercenti. Tra il pubblico, gli assassini con funzione di esercitare influenza sulla platea.

POR Bene! prendo la parola per dire - e veramente peste mi colga se v’inganno - che se ci lasciamo scappare un’occasione simile siamo dei fessi; ma proprio quelle cose da evitare!Abbiamo il nostro amico Lenzi che mette la grana e sono soldi. Parliamo del Recantu, no? Lo spazio verde che si trova dove tutti sapete. Sarò breve! Quando tra qualche anno toglieranno le rotaie, cambieranno alcune cose riguardo l’assetto commerciale; ovvero, ci sarà il porticciolo, più grande dell’attracco là. Ci saranno delle strutture in muratura come potete vedere se andate a San…? Bravi! Da questo spazio ricaveranno settantadue negozi, vuoi pizzerie, bar, stabilimenti, esercizi…vendita di souvenir, etc etc… Poi arriviamo al villaggio turistico, al culmine del progetto. Non sentite le voci solite: ‘Ah, staremo a vedere! Fregatevene!’ Vedrete tra qualche anno s’è vero quello che dico! ‘ Mi raccomando: cercate di non fare fesserie! un’occasione simile non si ripresenta tanto facilmente.

LENZI Penso che l’abbiano capito da soli.

MAR Sicuro! Del resto tolta la ferrovia il centro degli affari si sposterà a mare e Via 8 Settembre sarà più affollata di via Roma.

POR Ben detto!

LENZI Comunque i lavori incominceranno a breve. Ed ora arriviamo al punto. Qui resta da vedere se voi commercianti siete interessati ad investire qualche milione in questo che è più di un sogno, che come abbiamo visto è già realtà. E’ stato approvato proprio oggi, stamattina, in provincia; poi come sapete ha subito un’ ulteriore integrazione in merito al piano per l’aiuto all’imprenditoria, e quindi…insomma, vi dico e lo ripeto: non c’è più tempo! Pensateci, pensateci. Però …

MALTA Però fatelo in fretta.

POR Mi hai rubato le parole di bocca! Si tratta d’investire, di spendere dei soldi…ah! E qui casca l’asino…si trovano le resistenze…

ISA Che bello! Dei negozi dove fare shopping!

MOFO (dal pubblico) Quando realizzerete questa meraviglia?

POR Vedo una punta d’ironia, ma da chi di soldi non se ne occupa mai; non dei propri, perlomeno. Non è vero Mofo? Se sei venuto a provocare hai sbagliato giorno, poiché qui ci sono i progetti di cosa faremo e ci sarà molta gente che si morderà le mani per essersi dimostrata suscettibile, poco positiva e - se mi si passa - propositiva.

MOFO Sono tutti bei discorsi, ma so già come finirà...

POR Ecco la risposta stupida che m’aspettavo! Telefonata! (gli altri squadrano Mofo con pena) Visto che sai già come finisce fammi il piacere d’andartene e di andare a fare l’idiota da qualche altra parte, a imbrattare i muri, dato che ti riesce bene...come mercoledì scorso…ci siamo capiti noi due?!

MOFO (adirato) Io sto dove voglio. E’ un’assemblea pubblica, ho il diritto d’esprimere le mie opinioni come e quando mi aggrada. Fascisti!

MAL Per favore, se continua siamo costretti a cacciarla in malo modo. Si moderi!

ISA E’ un cafone, non capisce…

MOFO Io dico quello che penso e mi fate pena voi che credete a queste stronzate! Altro che guadagno! Mettete pure i vostri soldi in questa castroneria, nei negozi che dovrebbero sorgere - settantadue come nelle fiabe - e se li mangeranno.

MARC Smettila! Finiscila, stronzo! …possibile che debba sempre dar luogo a casini!? …è un’idiota.

ISA Ma è pure aggressivo.(fingendo spudoratamente) Cosa vuoi farmi?(A Mofo) Fermatelo, cerca di mettermi le mani addosso!

MOFO (avvicinandosi al palco li indica) Il porto, gli yacht miliardari, il villaggio con servizi… Un altro residence, non è così?!

Bravi, un bel modo per riciclare i soldi, vero? Chi credete di pigliare per fesso!? Il progetto Eldorado è una menzogna! (si avvicina minaccioso)

CERV Adesso hai passato il limite!Vattene!

MOFO (urta involontariamente Isabella) Io sono un non violento, non ho messo le mani addosso a nessuno.

ISA(Mofo vi si appoggia per non cadere) Mi stai strappando la camicia… mi strozza!

In coro: Fuori!!

Cefalo e altri prendono Mofo e lo trascinano via. Musica. Intanto, passato qualche secondo la discussione riprende."Lasciatemi, sono un non violento; siete voi a mettere le mani sulla mia persona, a commettere un’infrazione sul mio corpo, a violarne la dignità segnica. IN CORO"Che stai a dire? Quale inviolabilità?! ti stiamo mettendo le mani addosso! Quello che viola sei tu, lesto a piantare grane e fare l’agitatore in una pubblica assemblea!

CEF Vieni via! (rivolto a Mofo); e qui qualcuno chiami i carabinieri per arrestare questo pazzo.

CER E’ un bruto!

POR Visto il fuori programma dello scemo di paese che nessuno voleva si rivelasse ai nostri occhi, penso sia bene concludere. Allora…

MALTA Eravamo rimasti all’investimento. (sorride)

POR (si schiarisce la voce) Scusate…Dicevamo. Ah! Riprendo il filo: Ci sono negozi, garage e esercizi collegati al villaggio. L’offerta sarebbe per i garage di 100ml, per i negozi una gestione controllata, quindi una concessione d’affitto in cooperativa, così da non avere problemi con la proprietà e balle varie che il commerciante ha solitamente. Detto in parole povere: come avviene il contratto, quali sono gli oneri ed i guadagni? Al gestore, colui che riceve dalla cooperativa in gestione il bazar o qualsivoglia locale ed esercizio pubblico, vengono dati i mezzi, lui li adopera, versa un interesse alla società che dirige e coordina l’attività, rispettando uno statuto d’intesa che ne condiziona l’uso… se è un bar rimane un bar salvo modifiche concordate in assemblea… e in particolare, continuo, lo statuto dirige il modo di gestire che verte su alcune importanti regole di buona economia, diciamo. Poi l’esercente per ogni azione che intraprende è libero nei limiti delle regole statutarie. Insomma, una sorta di cooperativa, dove però allo stesso modo dei consorzi emiliani o di quelli trentini si seguono regole precise, uguali per ogni contraente, per ogni gestore. E’ chiaro!? Ditemi!

MALTA Aggiungo che per ogni cosa fa fede lo statuto e i contenziosi sono risolti dal foro di Saint Omer, senza nessun inghippo, nella più completa trasparenza.

MARC Una bella idea per rilanciare il paese…

LENZI …Contro i gufi come quello di prima che sanno solo essere negativi! Risate ed applauso. I dipendenti presenti applaudono con esito grottesco. Isabella sbaglia il tempo. La guardano storto.

POR Quindi: tra un mese ci ritroviamo e mi dite tutto. Presentate i vostri progetti in comune e vedremo il da farsi. Tutto qui. Contenti !? Lo credo bene! Arrivederci …e riflettete attentamente, è un’occasione da non lasciarsi scappare! (guarda con ironia i compari)

POR e gli altri escono. Rimangono i dipendenti ed Isabella.

Terza Scena.

I detti.

ISA Beh! Adesso che facciamo?

CER Ce ne andiamo, semplice! Possiedi un po’ di logica?

ISA Antipatico! Invece di fare la merda potresti essere un attimo gentile! Avevo l’idea di fiondarmi in un bar e prendermi un ‘avana e coca ’. Che sete! Voi non l’avete? Perché mi guardate a quel modo?!

CEF Perché è un maleducato! (a Cervelletti) Non ti tratta con la cura che dovrebbe essere riservata alle donne affascinati come te, cara.

CER (sibilando)Uh! Inizia a fare il patetico, il cascamorto, a che livelli…

ISA Che ha!… acido! ...sembra una suocera!

CEF Niente, è il suo solito. Non riesce a stare con una donna senza litigarci; tuttavia frequenta locali particolari, a suo modo un originale.

CER Parla chiaro! a cosa alludi? Io vado dove voglio; piuttosto, dì alla tua cretina che certe figure come stamattina non le fa fare all’amministrazione...sempre con quel chewingum in bocca. Mastica! Cosa mastica lei!?

ISA Cosa...come...

CER Coo-sa?!coo-me?! (scimmiottandola) Cosa fa, gallineggia?!

ISA Tu! difendimi… (A Cefalo)

CEF Sei indifendibile. Ridacchia.

ISA(piange) Andate a fanculo!

Isabella esce in lacrime mentre i due si fronteggiano. Pausa lunga.

CER Senti! Noi due dobbiamo chiarire qualcosa. (lo strattona)

CEF Lasciami… suscettibile...

CER Facciamo un discorso a quattr’occhi, da uomini.

CEF Tu?

CER Io, si! Io! I miei gusti sessuali sono ‘miei’ e tu ti fai gli affaracci tuoi.

CEF Stai buono, si scherza. Scusa, ma guarda come l’hai trattata! era in lacrime. Perché ti comporti così?

CER Cosa? Tu le hai riso in faccia, cosa prendi per il culo le persone?

CEF (tra se) Ti piacerebbe! Se continui a offenderla, la fai star male. Non riesci a guardare anche gli altri? Le donne meritano di essere prese alla stregua di fiori.

CER Piantala! Cerchi di farmi sentire in colpa, ma non vi riesci. Fiori…fiori...Isabella è scema e come tale va trattata. Smettila di crederti un poeta! Guarda le gambette che ti ritrovi e quella testa enorme! …Caro, con quelle ci vuole ben altro.

CEF Quello che hai tu, finocchio!?

Si attaccano goffamente, azzuffandosi. Chiusura lenta e ironica del sipario e sua riapertura nella scena seguente. I due sono spariti.

Quarta Scena.

Prospero in comune. Scena nuda. Luce solo sul piano di calpestio. Il resto della scena in ombra. In scena Porrine, che cammina nervosamente per la stanza e Scialò, fermo, appoggiato alla scrivania del sindaco, tranquillo, che per tutta la durata rimarrà composto; scandirà lentamente le parole, in contrappunto all’ansia crescente, motoria del sindaco.

POR Merda! Ci voleva pure quell’idiota a d animare l’assemblea! Un sabato tragico…poi le previsioni… pare un’altra giornata uggiosa, pioggia a volontà.

SCI Così chiederemo altri danni. Scusa, l’altra mareggiata ha eroso la costa ed abbiamo richiesto più di un miliardo, con quelli degli stabilimenti incazzati ed i rigagnoli là, che non rammento manco i nomi, intasati. Cosa vuoi! Paghiamo l’eredità di anni di amministrazioni che non ripulivano i fiumi, tant’è che il dissesto idrogeologico sul quale farnetica Mofo non è un cosa nuova, anzi, c’era ai tempi del Ghiro, che ricordo; coi floricoltori che scaricavano veleni dovunque, beccati sul fatto e multati, che c’era su tutti i giornali… Anche in tempi recenti…

POR So bene!

SCI Ecco, non ti voglio ricordare…

POR Ecco, non farlo! (piccato)

SCI (tra se) Ops! Ehm..Ehm..

POR Lascia perdere gli ehm! La situazione la sappiamo; comunque riguardo l’assemblea ho visto visi soddisfatti, quasi convinti (rivolto al pubblico). M’è capitato raramente…la cosa fa gola a molti. C’è un certo interesse, e la considero piuttosto praticabile, per il momento. Scialò nega eloquentemente agitando le braccia.

Come?

SCI Non ci sono i soldi sufficienti.

POR Cosa dici?

SCI Non ci sono i soldi sufficienti.

POR La metti così, dici questo!?

SCI Non ci sono le palanche! Va meglio?

POR (brusco) Cosa ironizzi?! Siamo nelle canne! Non riusciamo a vendere le ville, illudiamo questi babbei con progetti faraonici che sembrano favole e poi, vendendo la pelle dell’orso prima di averlo ucciso, ci lasciamo prendere a pesciate in faccia? Perché è questo che faranno, non lo capisci? Te ne stai calmo, dì almeno qualcosa.

SCI Qualcosa!

POR Sei spiritoso. Forse non intuisci la gravità della situazione: Il piatto piange!

SCI No! Solo che cerco di riflettere, di ponderare la situazione, alla ricerca delle possibili vie d’uscita, ad una soluzione plausibile al problema…

POR Già, perché te te ne lavi le mani, fai Ponzio Pilato! …ma non è così, poiché se io scendo nel fango ci vieni anche tu, e a razzo! Chi doveva vendere le ville!? incapace che non sei altro! Ora ricordi bene. Ricorda, ricorda, invece di fare le pulci agli altri. Capito!?

SCI Lo sai bene che non è colpa mia.

POR Dillo a loro! (indica il pubblico)Ai cittadini.

SCI Calma! Piano, piano! Se vuoi me ne vado. Se sono un incapace fatti aiutare dai tuoi dipendenti, non te lo negheranno un aiuto adesso che li hai ripagati profumatamente.

POR (arrendevole) Ragioniamo. Gli si avvicina. Forse, che ben ricordo, abbiamo ancora un appiglio…

SCI Ah, ecco!

"Permesso! Permesso! C’ è qualcuno. Ho un regalo."Entra trascinando un baule il misterioso Prospero, vestito bizzarramente. Ha con se alcuni aiutanti in nero, taciturni e circospetti.

POR Chi siete? Che ci fate qui?

PRO Sono Prospero. Ero venuto coi miei attori a chiederle una sede per organizzare gli spettacoli, in modo da fare le prove e… si ricorda…avevamo parlato del rilancio culturale di Mortaretti, di quello che bisognava fare…della cultura…cose così…

POR Ora ricordo. Certo! (ammicca a Scialò che se ne sta in disparte indifferente. Subito si riavvicina.)

SCI Sarebbero degli attori.

POR(indicando Prospero) Si! Lui è un filantropo che vorrebbe fare un sacco di cose... per noi…un bravo ragazzo…volenteroso…

PRO Proprio così, e si ricorda pure che avevamo discusso circa una sede che ci spettava di diritto, per legge?!

SCI Casca male giovanotto. Non ci sono soldi.

PRO guarda il sindaco.

POR Davvero! La passata amministrazione ci ha lasciato a bagno.

PRO (fingendo) Poveretti! Immagino; anche dopo l’alluvione.

POR Non me lo dire, non si contano i danni.

PRO Però ho visto costruire delle splendide ville, qualcuno i soldi deve averceli messi. Mi hanno detto che l’architetto…

SCI Scialò.

PRO(sardonico) …Scialò cura le vendite. Sia mai…le casse vuote…

POR Vuote! (sfidandolo)

PRO Beh, ecco qui!

I servitori - trasportato in scena il forziere - lo aprono. Il baule emana un forte scintillio. E’ colmo di soldi, oggetti preziosi e quant’altro. "Bastano?" Scialo e Porrine rimangono basiti, mentre l’avidità si dipinge sui loro volti. Gli uomini in nero si dileguano eccetto due che si posizionano agli estremi del forziere. Girano il forziere in modo che il contenuto sia visto dalla platea. Silenzio.

PRO Questa è piena.

POR (Parlando con difficoltà) Da dove vengono…cioè…quindi…Per chi sarebbero, se è lecito chiedere? Saranno...

PRO Tra gioielli, banconote e tutto fanno quindici miliardi. In euro la metà, per essere precisi.

SCI Cribbio!

PRO Sono per voi! Ma… la promessa fatta prima…

POR Quale, quale? Sputa…

PRO Il teatro che state costruendo dovrà essere a nostro uso e vorremmo pure la sede, una sorta di casa dove stare, nonché un contributo, che so ci darete di buon grado…Una sorta d’interesse. La casa della cultura, vi rammentate?

POR Ah, ricordo, come no!? Vero, Scialò? (gli da una botta notato da Prospero)

SCI Quelli! Si, ricordo. (tra sé) Fessi!

Por si getta sul forziere bloccato da Prospero.

PRO Datemi una garanzia però!

POR Sicuro.

PRO Allora?

POR Per la sede, ne avrete una allorché costruiremo sulla baia il mega-complesso del divertimento, il famoso ed osteggiato progetto Eldorado.

PRO Bel nome!

Sul proscenio Prospero al pubblico.

PRO -Nei denti che lo costruiranno! - Ah, capperi!

POR …In un tempo non molto lontano, caro, ehm, Prospero.

SCI (piano a Porrine, canzonandolo) Chi fa gli ‘ehm! Ehm! Ehm, Ehm!’?

POR Per il pensionato, posso darvi le sale del Carrubo.

SCI (sottovoce) Ci sono già altre associazioni, sono voti! (POR: Si,lo so!) Poi ci fa ostruzione Cervelletti.

POR (stizzito)Che si fotta cervelletti!

PRO Problemi?

SCI No! Pensavamo.

PRO Fate, fate!

Confabulando tra loro in disparte: POR Allora, hai visto cosa c’è là dentro; li avrà presi in qualche villa vecchia disabitata, magari rubandoli a qualcuno. SCI Un denaro che deve scottare, volendo magari liberarsene non ha trovato di meglio che permutarlo con noi in cambio di una villa per lui e quei misteriosi, poco di buono che si porta appresso. A proposito! Dice di essere venuto già qui a parlare con te anni addietro. E’ vero? POR Cosa? Ma, figuriamoci, mai visto prima d’ora! SCI Ci sta guardando, fai piano o ci sente. Sorridi. Sorridi! POR BeH? SCI Digli che avrà ciò che vuole.Non c’è niente di scritto, perciò anche se volesse… POR. ..Il denaro rimane nostro(complici). Arriviamo!(A Pro)

POR (a Prospero) A posto! Avrete la chiave lunedì stesso.

Pro Bene!

POR Adesso dateci il forziere!

PRO E’ vostro. (con disinteresse) Visto che siamo d’accordo stringiamoci la mano. Basterà questo a suggellare il patto; ripasserò lunedì, ci conto!

Gli danno distrattamente la mano irretiti dal contenuto. Poi si curano del prezioso, lo toccano, saggiandolo.

PRO Fate, fate!(ride)

Prospero esce seguito dai suoi.

PRO Ipocriti! Li sistemerò a dovere. Avranno una bella sorpresa, so già che non ci penseranno né una né due a fregarmi.

Pausa.

SCI Che tonto! Crede forse che possiamo dargli il promesso?! davvero un principiante! …lasciarci questo ben di Dio!

POR Vuoi dire che…

SCI Pensi di dargli davvero ciò che si è promesso?

POR Col cavolo!

SCI Oltretutto, pensa a Cervelletti.

POR Già. Come fare?

SCI (ammiccante) Niente. Non c’è nulla di scritto ed i soldi noi non li abbiamo visti.

POR Attori, tze!

SCI Gli intellettuali, sono la rovina dell’Italia!

POR Te allora le vuoi bene…all’Italia.

Scoppiano a ridere. Entrano di sorpresa i dipendenti.

POR (cercando istintivamente di nascondere il forziere con il corpo, rivolto a Sci.) Non avranno mica sentito?

CEF Ed invece abbiamo sentito tutto. Un filantropo sciocco lo potete far fesso, un impiegato di settimo livello no!

ISA Già, vogliamo anche noi una parte. Mi piacerebbe tanto farmi la piscina col solarium!

CER Oca! Sempre a pensare a cose stupide. Caro sindaco, si sa com’è in questi casi: si divide equamente e nessuno in questo luogo sa niente di questi famigerati denari. Altrimenti…

SCI Siete bravi a ricattare, non vi basta mai.

CER Io sono un ottavo…livello, non per niente…

POR(sconsolato) Va bene, avrete il vostro.

ISA Questo è parlare.

Si guardano tutti in cagnesco. Silenzio prolungato. Si odono i loro pensieri mentre restano fermi illuminati alternamente dai fari. Sipario chiuso poi aperto nella stessa condizione. Cefalo canticchia mentalmente una canzone mentre gli altri parlano. Le mimiche facciali e i movimenti minimi delle mani danno il climax di ciò che manifestano i personaggi.

POR Guarda te se a questi vigliacchi devo dare qualcosa! Non gli basta ciò che hanno! Ma si, tanto promettere non mi costa niente.

SCI Ci scommetto un testicolo che Fabio turlupinerà anche loro. Irriconoscenti e famelici come piranha! Poi quella checca insopportabile…! Quand’è che si annega? Ma si, ci finirà annegato… lo prometto all’umanità.

CEF Bravi tonni. Scoperti col miele nelle mani un’altra volta. Vi sistemo; Una sera di queste verrò alla cassaforte comunale, a ripulirla bene; d’altronde è così segreta che ne conosco la combinazione, l’ho pure venduta a...Cazzo!

CER Tremi, eh, cefalo che non sei altro! L’hai venduta a me, disonesto, ottuso che non sei altro. Chissà a cosa starà pensando la bertuccia bionda?

ISA Certo non a te, pederasta! Con quel gruzzolo potrò fare la bella vita, pagare finalmente il conto dall’estetista e comperarmi il materasso ad acqua, proprio quello che ho visto in un lussuoso negozio di via venti settembre a Genova (sospira) Se potessi farmi quel viaggio nel Mar Rosso, nell’isola di Naomi, prendere il sole gomito a gomito con le top, non con questi impiegatucci calvi e scoloriti! Desiderata come una vamp, facendo colazione con aragoste e champagne e poi correre, volare nel cielo, e sorridere alla vita, sentendomi come un batuffolo di cotone sospinto dal vento. (riso ebete sul volto)

POR (gongolando) Ha ragione il cervelletto, è proprio cretina. D’altronde a letto questo particolare non glielo ho notato. Forse perché le uniche parole che riusciva a dire sembravano gemiti d’approvazione…Ah, qualcosa diceva…’ancora! Si!’ …Poche parole per comprendere quanto fosse realmente ebete. Poverina! Però non è cattiva; a lei qualcosa lo lascio, qualcosa le do…dicevo per dire (guardando il pubblico) …non fraintendete!

SCI Bravo Porrine, te la sei fatta la segretaria tutta pepe, la figlia degli anni ottanta, intelligente come le battute di Ezio greggio al drive in, preoccupata per le sorti mondiali dei suoi capelli, affascinata dalle palline colorate, la bambina.

POR Parli così perché a te non te l ’ha data. Fascino, personalità: doti, caro mio, nel quale sei davvero messo male. Oh, già sei pieno di buon senso…da non riuscire a vendere due mattoni...immagino come farai a costruirle, le case...

SCI Fattele da solo e fatti aiutare dal quella cagna; basta osservare le sue mani per capire che il lavoro a quelle come lei ha sempre fatto schifo, a parte gli straordinari con i bamboccioni affamati di potere e soggiogati dalla bellezza di una qualsiasi gallinaccia.

CEF Oh! Finiamola di stare così a insultarci col pensiero, sarà da mezz’ora che siamo qui a rimuginare. Dovremo pure passare la notte a casa nostra, o ci tocca di stare a sorvegliare il malloppo, invece di riposare sui nostri letti. Non saremo mica alla stregua dei cavalli che dormono in piedi con un occhio solo? Schiodatevi!

POR Inizia tu! Io ti stimo e mi fido, ma non sia mai detto che proprio tu…mi sei sempre piaciuto perché sei ottuso ed affidabile, soprattutto quando maltratti i cittadini e li guardi dall’alto in basso e fai il prepotente e poi tocca a me cavare le castagne dal fuoco. Così bravo da commettere cazzate a ripetizione! Dai l’esempio, levati dalle palle, asino!

ISA Vabbé, me ne vado io. Mi scappa, ho la vescica piena. Debbo andare in bagno o muoio. Pazienza!(sofferente)

SCI Donne! Se non ci fossero loro nel bene e nel male a cavarci d’impiccio…! Pure stupide, meglio così.

CERV (sbotta e grida) E va bene cazzo! Che facciamo così? Andiamocene!

Tutti fanno ‘ooooh!’ sollevati, rilassati, tranne Scialò che commenta con cattiveria "Anche i gay. Si! Più stupidi delle donne."

CERV Credono di essere molto furbi. Corromperò Prospero, m’aiuterà lui stanotte a sottrarre il bottino. (rimuginando tra sé)

SCI (a bassa voce) T’ho udito. Mi dispiace, ma il tuo piano non funzionerà, sei troppo stupido. Cervelletti scuro in volto.

POR Basta!

Escono, prima Cervelletti, poi in successione gli altri.

III ATTO

La scena suggerisce un esterno. Sullo sfondo il mare, in primo piano Malta e Scialò. Ai lati bracci di ruspe, escavatori, betoniere, oggetti che indicano la presenza di un’impresa di costruzioni. Il mare è calmo. Dal fondo proviene una luce chiara e diffusa.

MAL Bene! Il tempo questo lunedì s’è messo di buon auspicio, il cantiere procede, i mattoni arriveranno fra poco, tutto mi dice che finalmente daremo una botta a questa faccenda. Quel Mofo ci ha asfissiato con i suoi proclami iettatori, a metterci i bastoni tra le ruote, a schiamazzare sull’irregolarità dell’acquisizione di questo terreno. Sarà deluso, poggia su basi ben solide, il complesso edilizio; le fondamenta le ho controllate di persona masso dopo masso: (sognante) le gettate, il lavoro di spatole, l’eleganza dei frontalini, il pregio delle mattonelle. Se questa non è poesia… Poi il lavoro di questi bravi ragazzi, che con armonia spalano la calce, issano i nostri sogni, li colorano, dandoli il corpo dei ferri di sostegno. Non è così, fieri e poetici carpentieri?! Squadre, bolle, rilievi, triangolazioni, mire a scopo mobile. Ogni tanto bestemmiano, ma è un vezzo secolare. Come si può ostacolare un settore che da lavoro alla gente!? …Convinto, Scialò?

SCI Altroché!

MAL Mi fa nostalgia, se penso alla prima ruspa che ho avuto in regalo da mio padre, l’eccitazione quando quattordicenne azionai le marce. Ne misi di tempo per accorgermi che non erano quattro. Le ridotte, le ridotte: mi segui architetto?

SCI Come no?

MAL (come si destasse) Ah, lo sai che stamane ho visto quel Prospero? Quello che ha richiesto la sede e pare aver dato un intero forziere al sindaco…

SCI (turbato ed incredulo) Quale forziere? Come lo sai…?

MAL Doveva restare segreto ma quel dipendente buffo - sai, quello dalle gambe corte, gli occhi a pesce e il capo grande…beh, come si dice: pare aver vuotato il sacco…O il forziere! Scusa, questa è una mia facezia, manco per l’anticamera m’è passata! accidenti!

…Come si chiama?

SCI Cefalo!(inorridito)

MAL Lui!

SCI (sospira) D’altronde…

MAL(faceto) Ti vedo turbato. Stai male, hai l’asma, ti è entrata un po’ di calcina negli occhi o che so, ho detto qualcosa di sbagliato?

SCI No! Niente. (tra sé) Tutto a posto, da essere con la merda nei calzoni.

MAL Vabbé, io seguo i miei ragazzi. Ci vediamo dopo. (esce)

SCI Maledizione! Giuro che se li ha presi lui…! No, certo, altrimenti non avrebbe sparso la voce in giro. L’ha fatto per cautelarsi,in modo da scongiurare il furto; Cervelletti infatti avrà sicuramente le chiavi della cassaforte e se li hanno depositati in banca, anche lì lui possiede conoscenze amiche. Certo che vado pensare a delle cose…! tutti sospettano di tutti, nessuno avrà il coraggio di muovere quel denaro. No! Non sono così idioti; almeno che non ci spazzi via il mare; mai stato minaccioso come oggi. Che pensieri faccio, assomiglio a quell’uccellaccio di Mofo! Il mare se ne starà tranquillo come sempre, d’altra parte quieto come ogni cosa sotto questo sole accecante, in questo paese sempre più vuoto: un dormitorio. Facile arguire che se questo è il progetto di Lenzi e del finanziatore occulto, c’è poco da stare allegri. Se tutto va storto ci ammazzano. Altro che pensione, Porrine ! La vita a Mortaretti continua, se si può dire vita il cigolare di ossa dei morti ed il turismo in perenne crisi; il paese diventa un dormitorio per gente di malaffare e ricconi avidi e prepotenti. I politici locali amministrano le ruberie e le speculazioni edilizie. Il mattone va, i negozi chiudono. E’ inutile negarlo e rabbrividisco a pensare che in tutto questo c’è anche la mia parte. I politici ed i loro vassalli comunali assommano tare ed ignoranze: Promettono mentre nessuno viene più in questo falansterio per anziani ed imboscati. Eppure dovrei essere il primo a bandire le coltri e mostrarmi entusiasta. Io ci guadagno, però… A che serve?

SECONDA SCENA

Giungono Porrine e Marcacci.

POR Scialo, Scialò! belin, che ti g’hai, sei triste? Il tempo è migliorato, non mi cadere in depressione.

MARC Sono le donne che lo consumano.

SCI Stavo solo pensando.

POR Allora senti; quel prospero lo devo vedere tra qualche minuto. Mi sono accordato con Cefalo e la checca. Lo maltratteranno, lo piglieranno per pazzo; in qualche modo ce la siamo cavata.

SCI Non temete ritorsioni?

MARC (agitato) Quali? Quali? Lo facciamo arrestare: tentativo di corruzione, l’accusa è presto fatta.

POR Ed i lavori, dì, vanno avanti? Dov’è Malta?

SCI Coi suoi.

POR Benissimo. Preparate lo spumante che si festeggia. Su, allegri, guardate che sole c’è oggi in cielo.

SCI Eppure, non per sbagliarmi, ma c’è una pessima perturbazione che sta arrivando dalla Francia.

MAR Si, ma secondo le previsioni devierà verso ovest. Prende le alpi.

SCI Dici?

MAR Dai su, abbiamo controllato ogni meteo possibile.

POR Eh! Prima che arrivi un’altra Buriana…!

SCI Mi avete convinto. Andiamo!

POR (indica Malta) Saluta là, c’è Malta. Salutalo! Guarda com’è bello, roseo e tondo come un maialino; mangia tanta di quella carne! Lo salutano.

SCI Con i tempi che corrono.

POR AH! Ma lui è resistente. (escono)

Terza scena.

In comune. Porrine seduto visiona e scartabella dei fascicoli.Irrompe a grandi passi l’Avvocato Pezzenti, rumoroso e opportunista pasdaran del comune.Ha con se un borsello.

POR Tu?

AVV Non dovevamo vederci più. Allora Sindaco?!( gli da le pacche sulle spalle, poi la mano) Come andiamo sciur sindaco, va tutto bene?

POR Male vuoi dire. Ce n’è sempre una; tutti che cercano qualcosa; sono così stanco, che..non c’è davvero una pausa per i sindaci..poveri noi.

AVV La bicicletta, dove sta? Io sai, invece sono raggiante. Non vedo l’ora che mi presenti la tua bionda.

POR Chi?

AVV Isabella! Non avrai pensato che alludessi a quella gallinaccia vecchia di Floriana, che è tutta rimaneggiata. Non sono gerontofilo.(l’altro lo guarda male) Ehi! Scherzavo, non prendertela. Esci ancora con quella di Nizza; aveva due tettone che sembravano gli airbag di una Mercedes .(l’altro abbozza un sorriso) Sei felice! I progetti vanno a gonfie vele. Ho sentito Malta:è lì che sbriga, che parla con gli operai e c’è pure il geometra..

POR Non me lo dire!

AVV E’ proprio un idiota. Ma ci fa o ci è?

POR Non lo so.(seccato)

AVV Ai posteri l’ardua sentenza. Domani non ci sono, andrò a degli incontri sul vate, come tu ben sai. Vado a Garda. Certe cose sono impedibili. Fatti vedere! Un po’ gli somigli?

POR A chi?

AVV Al vate, a D’annunzio.

POR(lo squadra ironico) Te lo dico a che somiglio.Al Vattelapesca!

Da una borsa l’avvocato tira fuori delle carte.

AVV Ecco qui! Hai un altro avviso, ma non dartene pensiero; si attaccano peggio delle zecche, però lasceranno la presa. Ho studiato una linea difensiva che neanche te la immagini. Di certo, ci vorrà del tempo. Gli avvisi sono già…un attimo che controllo.

POR Cinque.

AVV Indovinato! Complimenti signor Sindaco.

POR Sei sempre di buon umore tu?!

AVV Aiuta! Ieri mi sono fatto una mangiata:rostelle, vino, piatti di pesce.

POR Taglia corto. Devo firmare qualcosa?

AVV(avvilito) Si! Sei di cattivo umore?

POR Sono solo preoccupato. Va tutto troppo bene per essere vero…

AVV Guarda fuori! C’è un sole…

POR Appunto!Non mi fido. Vabbé ..tu vedi di cercare documenti e ogni cosa che possa servirmi..nono vorrei vedermi il tuo ‘sole’ dietro le sbarre.

AVV Esagerato!

Ok ! Farò il possibile; raccolgo il materiale e te lo invio e- mail, poi ci risentiamo.Ora scappo! Devo andare da dei miei clienti.

POR Ciao. AVV Ciao!(Pezzenti raccoglie le sue carte e se ne va)

POR Ciao. Opportunista. Anche lui la fa facile. Ma sì, non pensiamoci. Vado qua sotto e mi faccio un caffè. Anche un big ha diritto ad una pausa.

Quarta scena

Sull’uscio del comune. Viene infatti aggiunta un’entrata sul palco, ed un porticato.

PRO Sindaco!

POR AH, eccoti! Come va?

PRO Eccellente! Bella giornata.

Sono venuto a prendere le chiavi.

POR Chiavi? Se hai perso delle chiavi, vai dai vigili..

PRO (Scuro in volto) Non ricorda!?

POR Di quali chiavi parli? Cosa vuoi, vattene, non m’importunare! Credi forse di essere l’unico a chiedere? Tutti vogliono qualcosa.

PRO Ma voi...lei e il suo amico avete promesso! Ci sono dei testimoni…gli impiegati...

POR Ne sei sicuro? Io penso che loro non hanno visto niente.

PRO Ma hanno udito!

POR Scorri, su. Amico filantropo, sei rimasto fregato! Accetta la sconfitta e vattene.

PRO E sia! Però una cosa non potete negarmela. Si favoleggia che custodite da qualche parte un’anfora che la leggenda vuole essere stata rubata dai saraceni ed una volta imbarcata, invece di dare olio, il suo contenuto misteriosamente trasformatosi fosse mutato in acqua, facendo affondare la nave con l’intera flotta piratesca. Bene, desidero averla. Inoltre voglio una rosa dei venti che tenete da qualche parte. Cercatela! Allora mi riterrò soddisfatto.

POR Amico, se era per quel ferraccio e l’anfora, potevi dirlo prima. Prenditeli! Voglio essere generoso; te li farò portare subito dal geometra. (entra, poi esce assieme a Marcacci con gli oggetti richiesti da Prospero). Arrivano le preziose ed arrugginite reliquie dei cavalieri di Malta.

MARC Tieni! E ringraziaci.

PRO(Arrabbiato) Grazie!

POR Bene, e ora sciò…!

PRO (ad alta voce) Pagherete la burla che avete perpetrato ai miei danni, anche i vecchi conti che abbiamo in sospeso. Arriverà la buriana, verrete cancellati. Vi sommergerà, brava gente!

IL sindaco si ferma e si gira, cercando di capire il contenuto delle parole di Prospero, chi sia Prospero. Prospero mostra un mini registratore, lo ostende alla platea e sorride. Sipario.

Quarta scena.

Apertura sipario. Sul proscenio. Stanno Porrine e Marcacci.

POR Cosa se ne farà di quel ferraccio? E dell’anfora poi...

MARC Matto, ancora più di quel Mofo. Poi quelle parole: "Arriva la buriana. Vi sommergerà, verrete cancellati." Chi vuole spaventare? Non accetta il fatto di essere stato fottuto.

POR Proprio così.

SCIA (arrivando) Ho visto che parlavate con quel individuo bizzarro.

POR Si, gli abbiamo dato il suo.

SCI Ho un brutto presentimento.

POR E’ una mania che hai. Che ti succede!? (lo prende in disparte.) Che ti succede roccia?

Stasera sei invitato a casa mia, davanti ad un buon piatto...anzi no…andiamo al ristorante. Pesce!

SCI Pesce…

POR Va bene: pesce no, non è il caso…La carne, manco parlarne. Due rostelle!

SCI D’accordo!

MAR Bene!

Escono.

QUINTA SCENA.

Al centro il forziere. E’ vuoto. ArrivanoLenzi, Porrine ,Marcacci ed i dipendenti con Scialò, lo circondano e si fermano ad osservarlo sbalorditi e sconvolti. Un grido soffocato all’unisono: NO! Il rumore del mare.

ISA E’ vuoto!!(piagnucola)

IV ATTO

Interno del comune.Come nel primo atto. Lo spazio è però molto vuoto, sgombro. Sul fondale il mare suggerito da quinte dipinte, con la costa. Il mare è impetuoso, in tempesta. Si odono rumori minacciosi, il vento, gli strepiti dei volatili marini. Ogni tanto degli spruzzi giungono sul palco e in platea, schizzando gli attori. Spruzzi che diverranno in seguito marroni. Sullo sfondo, un grande finestrone. Si vede il mare. E’agitato. Lampi ovunque.

In scena Porrine, Scialò,Lenzi; i dipendenti Isabella, Cefalo, Cervelletti. Arriva trafelato Marcacci. Siamo di pomeriggio, ma le nubi aumentano e la luce è viziata, tenebrosa.

MARC (ansimando)Un casino! Il mare si è ingrossato, vedeste che onde e si sono portate via il buon Malta. Morto. E’ un macello; l’acqua in paese scorre ed allaga ovunque. Un corteo di arrabbiati guidato da Bacì ed altri sta venendo qui. E’ una sciagura: sanno dei soldi, sanno tutto; ci vogliono levare la pelle di dosso. Quel prospero deve aver scatenato l’inferno, non sia mai che le leggende risultino veraci.

POR Non dire cazzate! Quali leggende? (lo aggredisce, poi si trattiene e lo lascia)

La protezione civile, l’avete allertata? i carabinieri… ?

MARC Fatto! Anche se è tardi, non potranno fare molto.

…Tracciava dei misteriosi gesti con quella rosa dei venti, scandendo una strana litania, poi recitando una formula ha preso l’anfora, l’ha bagnata, riempiendola e poi rovesciandola più volte, in continuazione…sono arrivate nuvole enormi, fragori, tuoni, un fulmine… È stato lui…!(esagitato)

SCI Finiscila! (lo schiaffeggia) Di pazzi esagitati ne abbiamo tanti, ci manchi solo tu.

Porrine si lascia andare su una sedia distrutto.

POR doveva succedere!

Seconda scena

Litigi.Al centro il sindaco sconsolato.

Arriva Lenzi. I dipendenti litigano tra loro.

LEN Cosa succede? Cosa sono quei musi lunghi? Meglio di così non ci poteva andare; i lavori sono al massimo, fra sei mesi è finito tutto, un anno col nuovo lotto e in questo comune ridente ed arriso dalla fortuna permangono le solite facce tirate. Abbiamo avuto da quel matto un bel regalo e ciò che gli promettiamo neanche lo vede; sono bastati, sono bastati, dico, sette miliardi…

POR Zitto!

LEN (allegro) In questo momento?! Non ti sei accordato coi tuoi insaziabili dipendenti? Beh, c’è da spartire per tutti loro. Ah, ragazzi! (li vede.Sono Cervelletti, Cefalo e Isabella.)

POR Sei ubriaco, hai bevuto?

LEN Perché?

POR Sono spariti i soldi.

LEN Cosa?

POR Rubati, dissolti, fottuti! Come cazzo te lo devo dire? Li hai tu? perché se li hai tu non è divertente.

LEN Io? Scherzi? No. (si guardano studiandosi)

CEF Mi sa che Cervelletti è arrivato prima. Manco il tempo di metterli in cassaforte.

CER Sei sordo tu. Porrine ha detto che li avrebbe messi al sicuro, nella certa cassaforte della quale tu conosci a memoria la combinazione quanto me, non avendo esitato a vendermela; la cassaforte del comune in mano a noi. Dillo!

CEF A te come a me. Anche tu ti sei sputtanato.

POR Balle! Tranquillizzatevi, non sono così sciocco – Pausa - (intendendosi con Scialò) Io e Scialò li abbiamo dati da custodire alla signora Vacchina dell’agenzia Casa Felice, ce li avrà sicuramente lei.

ISA (isterica)Visto che vengo sempre trattata come una cretina... mi pare un insulto dare in custodia dei soldi a quella baldracca. Ora sarà in qualche isola lontana e sperduta a salutarci, magari in uno yacht, adagiata comodamente su una jacuzzi; mentre noi siamo qui a sgomitarci per i viaggi organizzati e le offerte last minute, lei se la spassa con qualche bel maschione, e non con un pesce lesso e un gay stizzito, alla faccia nostra, pasteggiando ad ostriche e champagne…

LEN Ancora! Fate tacere quella demente!

ISA Io invece parlo! I soldi li ha fatti sparire il signor sindaco con quel pappa del signor Lenzi assieme a quella vacca. Sono loro, si sono intascati i nostri soldi.

POR(greve) Puttanella! E’ grazie a me se sei lì. Incapace! Ignorante! Non ti ricordi quando ti ho passato le domande del concorso, che sapevi già lo svolgimento del tema e sei passata davanti ad un super raccomandato dalla curia? Ho fatto in modo che t’assumessero e così mi ringrazi? Auguri, mezza troia, non avevi manco i vestiti per presentarti ai miei amici… a quella festa… Facevi pena! Avevi l’eleganza e lo charme dei gadget dei giornali femminili, gli abiti spiegazzati da discount. Non sapevi nemmeno truccarti, è dovuta venire quella che spregi tanto ad evitare l’apparire di un pagliaccio in mezzo a quelle persone importanti. Quel pagliaccio eri tu! Giusto che tu ritorni tra le donnette della tua risma, poiché sei licenziata e… riguardo alle tue prestazioni…non sei nemmeno degna d’una gatta morta…Floriana invece… sarà rimaneggiata e piena di lifting ma ti da dei punti.

LEN Queste troie ! Le aiuti e ti mordono. Bella roba!

Entra Floriana.

FLO Che cazzo dici dei miei lifting e poi come permetti che questa puttanella mi umilii davanti ai tuoi dipendenti?!

CER Mamma mia! La signora davanti ai suoi valletti viene svergognata! Non si adiri, madame!

POR Non fare ironia, Cervelletti. Qualcuno di voi s’è preso i soldi, ecco la verità.

(seducente) In quanto a te cara Floriana, non ho mai pensato riguardo un tuo tradimento.

Lenzi sta chiamando col cellulare. Fa diversi numeri.Sconsolato riattacca e riprova, poi demorde.

LENZI Scialò e Marcacci sono irreperibili.

In coro. Sono fuggiti col denaro!!

CEF Vi fate fregare dall’abile bugiardo, dall’affarista che ha rovinato per le sue manie la nostra cittadina, il volgare, crasso e avido Lenzi. Avanti, branco d’idioti, bisogna insorgere, impedire che questi abili pescecani divorino il bottino. (A Lenzi e Porrine) Vogliamo i nostri soldi, gli aumenti che ci sono stati promessi!

I dipendenti si scagliano su Lenzi e Porrine. Porrine corre dietro Cervelletti, Isabella si azzuffa con Floriana e Cefalo a sua volta con la stessa e Cervelletti. Schiamazzi, grida, lamenti, contornano la rissa. Nel frattempo arrivano Marcacci e Scialò, di corsa, richiudendosi la porta alle spalle.

MARC Sindaco! La cittadinanza guidata da Bacì l’ubriacone ce l’ha con noi. Le voci messe in giro da quel Prospero…ce li ha messi contro. Maledetto!

SCI Stanno venendo, vogliono bruciare il comune; hanno con sé di tutto: molotov, fiaccole, bastoni. Prospero ha registrato i nostri discorsi, tutti. Sanno del nostro raggiro. Altro che villaggio! Ci levano la pelle di dosso.

POR (gli altri che stavano litigando si fermano) Fermi o Siamo perduti! Non litighiamo tra di noi. Rafforziamo le porte, non facciamoli entrare. Ho paura che dovremo sostenere un assedio.

Fuori scena. Voci.

SPATOLI Uscite, vigliacchi! Esci Porrine! Avete finito di rubare, ringraziate che siamo in democrazia, sennò vi metterei al muro, conigli!

BACI’ Ladri! Banditi! Hanno rovinato il paese. Uccidiamoli!

POR Li senti?(A Lenzi) Ingrati!

LEN Ma cosa vogliono quei disgraziati, lo dicano chiaro così glielo possiamo dare alle prossime elezioni. Esci sindaco, fatti vedere, promettili qualcosa.

POR Fossi matto. Esci tu!

SCI E’(tra sé) arrivata la Buriana! Non c’è scampo.

Gli altri lo guardano e lo mandano a quel paese.

Squilla il telefono. Scialò alza la cornetta.

SCI E’ la protezione civile! (agli altri) – silenzio - Dicono che..

All’unisono, tutti fermi ed attenti "Che?".

SCI Un maremoto! Sta venendo qui, sulla costa. Spazzerà via questo paese. E tutti noi. …Ce lo siamo meritati! (delirando) Guardatevi!(li indica) Delle Bestie egoiste solo buone a fregare il prossimo! Non abbiamo scampo!

POR (esasperato) Cazzo! Fai il filosofo, non sai dire di meglio!?

LEN Siamo perduti. In ogni modo o ci massacra la folla o ci annega il mare. Bella scelta abbiamo. Cosa preferisci Fabio? (sarcastico)

Floriana e Isabella si stanno picchiando tirandosi addosso di tutto; unghiate, calci, spintoni,oggetti contundenti. A forza di spingersi e darsele cadono dal finestrone e si sfracellano al suolo. Porrine e Lenzi accorrono.Le donne gridano. Di sotto Bacì commenta.

BACI’ Son sempre i migliori ad andarsene. Queste erano almeno delle gran gnocche.

SPA Se credete che basti sacrificare due donne dissolute vi sbagliate. Voi vogliamo! Vi ricordate le vostre promesse? Siamo venuti a riscuotere.

POR Non c’è più niente. I soldi se li è presi quel Prospero; ci ha giocato. Noi non abbiamo nessuna colpa.

SPA Dite tutti così, pancia-fichisti nemici della patria! Preparatevi a passare una brutta sera, dissalatori delle pubbliche finanze, branco di scialacquatori pervertiti.

POR (mesto) Idiote! Si sono sfracellate al suolo.

CER Erano solo due puttane.

CEF La vera puttana sei tu. Come fai ad essere così merda?

CER (isterico) Smettila di farmi sentire in colpa, Bastardo.

( si accapigliano, tentano di separarli)

Musica. Sipario.

V ATTO

Interno comune. Dalla platea arriva la folla nel buio totale agitando le fiaccole. Intanto gli assediati non si accorgono della presenza alle loro spalle dei cittadini. Si preparano a passare la notte in comune.

POR (a parte) Sotto assedio, come dei criminali. Non doveva neanche incominciare ed è già finita. I soldi, il guadagno…! Eravamo in dirittura d’arrivo, e poi ci saremmo intascati dei bei quattrini; però il destino ha voluto che ci andasse tutto storto. Lo dovevo capire da solo, il segno che questa dannata settimana presagisse il peggio bastava leggerlo nel cielo; ed ora la quiete illusoria, ciò che ci ha beffardo, ingannato, crudelmente viene a galla, legno al quale non ci si può più aggrappare, occasione perduta, dispersa; galleggiano i misfatti, l’acqua mesce i fondali e si sporca, in modo che ogni malefatta trova il tocco della luce e non può ritornare in basso, nelle profondità degli abissi, neanche lo volessimo assieme. Poi ci sono gli odi, quelli tra di noi, le naturali inclinazioni dei pesci che si sbranano l’uno con l’altro, e gli odi di chi non ha mangiato, ed ha deciso che il suo cibo siamo noialtri: quella folla là di sotto, per intendersi, guidata da Spatoli e Bacì. Eppure al primo un favore glielo accordai, mi ricordo un certo assessore che mi venne caldeggiato con insistenza da quel tanghero di sotto. Fui generoso. Ed ecco la ricompensa !

SCI Ti lamenti. Il mestiere del coccodrillo impietosisce solo gli sciocchi. Guarda i tuoi dipendenti, aspettano il responso. Se quelli forzeranno le porte ed entreranno qui, ci sarà molta gente pronta a venderti, perfino i tuoi più intimi amici e quelle baldracche che sollazzavano la tua boria. Sindaco, come ci si sente ad affogare nella merda?

POR (fuori di sé) Piantala! Ti caghi sotto, questo è il fatto; ed ovviamente trovi modo di scaricare la tua angoscia su di me. Ma se credi che ti farò da parafulmine ti sbagli di grosso. Che racconteremo ai nostri finanziatori, a loro che nell’ombra detengono il vero potere? Che le ville sono rimaste vuote a farsi corrodere dalla salsedine, che devono darci ancora mazzi di soldi poiché sono finiti?… ed i lavori…glielo spiegherai tu… la gestione dei fondi, la storia di Prospero? Pensi la berranno?

CER Caro Sindaco, lei affoga in un bicchier d’acqua!

POR Evita per favore certi riferimenti.

CEF Bisogna uscire di qui; io me ne vado sui tetti, me la batto. Restate voi, a farvi impallinare da quei pazzi criminali.

MAR Ti credi il più furbo, Cervelletti? Trovala tu una soluzione, finocchio.

BACI’ (a Spatoli in platea) Lo senti, litigano!

SPA Codardi. Lasciali sfogare, il popolo deve sentire ogni cosa delle loro malefatte.

Interverremo al momento propizio, non vedo l’ora di averli fra le mani.

CER Finocchio a chi? Frankestein, stupido tonto tracagnotto, te lo faccio vedere io chi è la mammoletta. Grassone con la testa quadra, mi piacerebbe assistere alla tue spassose partite di tennis, anche se dubito tu faccia la racchetta. …Strano che non si sia visto Mofo, il rivoluzionario da operetta, avrei avuto qualcosa da dargli in testa.

CEF Quel rivoluzionario a cottimo!

CER Hai detto bene Cefalo, una t’è venuta giusta. A cottimo!

MARC Eh?

CER A cottimo! Un rivoluzionario a cottimo.

MAR A cotto?

CER A cottimo!

MAR Cosa ha detto? (bisbigliando)

Ah si! (tra se) Questo mi vuole prendere in giro! (smorfia )

CEF Ignorante.

MAR T’ho sentito. Come ti permetti? Sindaco, mi ha dato dell’asino. (a Cefalo) T’uccido pesce lesso, maledetto cretino, mongoloide.

CEF Calmati mulo.

MAR Cosa dice? (riferendosi a Cefalo) Mulo?! non capisco. Mi prendi in giro?

CER Ignorante: vedi che ti si addice!? …Povero Marcacci.

Marcacci s’avventa su Cefalo, che lo respinge, quindi come un orso infuriato tenta di attaccare Cervelletti, ma goffamente cade a terra, facendosi male alla schiena, lamentandosi buffamente. Gli altri con indifferenza manco lo guardano, eccetto il sindaco che ride sotto i baffi:" Cretino!"

SPA Attacchiamoli ora; c’è troppo silenzio, meditano qualche diavoleria.

BACI’ Possiamo aspettare domani, c’è un cielo tremendo. Hai sentito la televisione? Si prepara una burrasca. Poi i meteorologi su rai tre hanno detto che la situazione era in bilico, meglio andarci cauti; le previsioni informavano di una forte instabilità con repentini mutamenti climatici..raccomandando inoltre di non farsi ingannare da qualche ora di sole. Insomma! Rimandiamo a domani!

SPA Negativo! Domani è troppo tardi e poi non mi fido delle previsioni dei comunisti…

BACI’ Rai tre regione.

SPA …e dei menagrami. Rai regione! vuoi dire ‘rai Genova!’(beffardo)

BACI’ Sono proprio curioso di sapere cosa succede in Valfontanabuona! Come mi guardi? era una battuta!

SPA Non si scherza, vigliacco; ho notato come ti defilavi con Mofo invece d’aiutarmi l’altro giorno. Si comincia sempre dalle piccole cose e poi si diventa loro complici. Complici di quei banditi.

BACI’ Se la pensi così vatti a far benedire.

SPA (alterato) Ti riempio di botte, cretino.

SANTERIA Calmatevi! Dovete guidarci e non litigare fra voi.

SPA Scusami.

BACI’ Niente. Allora entra prima te che ti copro le spalle.

Spatoli entra in scena, sul palco. Bacì fugge a gambe levate.

POR Sono arrivate le disgrazie.

SANT Sindaco;è la resa dei conti. Mi volevi far uccidere, ma io sono un osso duro; difficile liberarsi di quelle come me. Non mi compri!

SPA Voi dovete spiegare molte cose. Ladri!

POR Ricordati che questi ladri t’hanno aiutato; siamo tutti nella stessa barca.

FOLLA Bravo! Ha ragione.

SANT Lo sapevo che eravate un branco di pecore; vi ha promesso di fuggire assieme il distruttore della natura? Siete dei vergugnusi. Ah! Ah! Ma con me ha poco a che fare. (Il Sindaco la squadra schifato). Ce ne vuole per comprarmi…

POR Bastano questi?(getta sul tavolo biglietti da cento)

SAN No!

POR Così?!(ne getta altre)

SAN No!

POR Adesso?

SAN Beh!? Lo sai che sono indecisa…

SPA Cosa fate, mi tradite?

SCI Lo fanno. Quindi stattene buono o alcune tue macchie potrebbero galleggiare come l’olio. Meno dici più ti pari il culo. Hai avuto un assessore e come se non bastasse abbiamo finanziato la tua cricca.

Santeria rimane perplessa, con gli occhi bassi e sfuggenti, poi come destatasi dal letargo grida: No!

SAN Devi andartene e restituire i soldi della collettività. Accetto!(piano) Ora però non posso prenderli, sennò che figura ci faccio davanti alla popolazione.Ride nervosamente. Beh! Ci rivedremo, non è finita qui caro sindaco!(gridando per essere udita)Non la passerai liscia e tu Spatoli, non preoccuparti:ritornerò! ESCE

SPA Ma dove vai?Ma…

SCI Siamo tutti sulla stessa barca, non è così?(guardando tutti)

POR(alla folla) E non solo. IL calcio, il gruppo sciistico, i marinai etc etc. Devo rammentare tutto ciò che vi lega a me comprese le irregolarità che so di voi e certi abusi che ho fatto per agevolarvi!? Vi sentite diversi da me? (la folla bisbiglia e parlotta)

FOLLA Siamo sulla stessa barca.

Prendono Spatoli e a braccia lo gettano dal finestrone tra le imprecazioni dello sventurato.

SPA Fermi. Mi stanno defenestrando. Non potete, non potete.

POR Possono! Possono!

SCI Soddisfatti!? Adesso dovete dirmi cosa faremo contro l’ondata che ci verrà addosso; anche se si é trovato un accordo tra di noi, chi tratterà con l’acqua?

POR (arrabbiato) Devi darci un taglio Scialò. Grazie alla tua avidità mi sono imbarcato in questo casino e non ne hai abbastanza?

SCI Sia bene! Poveri illusi.

POR(riferito a Scialò) E’ andato anche lui. Comunque. pace fatta!

CER pace.

CEF Pace.

SPA (ritornando visibilmente acciaccato in scena) Pace un corno. (lo guardano) Va bene! (da la mano schifato) Che tempi(!) La democrazia…

SECONDA SCENA

Dal graticcio compare Mofo su un praticabile con funzione di scoglio.

MOFO(pomposo) Bravi! Prima si combinano i casini e poi si seppellisce tutto nel mare; ma la vostra nave cola a picco, malfattori. Ve ne lavate le mani, fate pace, ed intanto il paese sprofonda per i vostri crimini, anzi viene cancellato dal mare; standovene tranquilli e gai. Invece no! La natura si ribella, chiama vendetta e nessuno potrà fuggire, nemmeno quel balordo di Bacì. Ah, beccato! Affacciatevi alla finestra!

Guardano. Bacì grida disperato aiuto mentre il mare se lo prende con se.Passano alcuni momenti, sparisce nei flutti. "Aiuto!"Salvatemi. Sto annegando, governo ladro...Cristo, ma dico io...siamo i servi dei servi… anche il mare è odioso, inquinato…

MOFO (eccitato) Allora?! Avete paura, tremate, ma potete fare ben poco oramai. Dovete espiare, come quel povero avvinazzato schiavo dei vizi e mangiatore di carne. La mucca pazza, era ovvio: cibarsi di carne è disgustoso. Figurati se vi dessero in pasto i vostri simili. Ah, ma voi lo fate, vi sbranate a vicenda come cannibali.

La gente deve sapere i vostri traffici, i vostri attentati alla democrazia, quello che si è tramato ai danni di noi ignari cittadini e non è giusto che equipariate i torti ai meriti che non avete, che vi arroghiate il diritto di non pagare dazio. Perirete! La natura presenta il conto alle vostre malefatte. Battete i denti, batterete le ossa! Non potete cancellare ciò che è accaduto. Resterà nella memoria. Il vostro tentativo di drogare le coscienze è stato sventato. Il mare infuriato m’è testimone. Ce l’ ha con voi, verrà a prendervi, mentre io verrò risparmiato. Certe cose si sentono, la natura non sbaglia mai: sceglie le sue vittime.

POR Povero illuso! La natura punisce a caso. Tu credi di salvarti e questo ti condanna.

MOFO ( a Por.) Sentite, genti, il maestro di morale! Bravo, faccio la riverenza. (alla folla) Guardate quel maiale di Spatoli, fascista, liberticida, grasso e carnivoro come tutti gli uomini poco evoluti. A me invece mancano i canini, d’altronde è lecito che rimanga io; voi siete uomini vecchi. La terra ha bisogno di una nuova genia. Perciò ringhiate meno e preparatevi a morire. Il primo che si caga addosso a sentire sul fiato la morte è proprio il buon Spatoli, la grande forchetta del nostro paese, l’intrepido fascista servo del sistema.

SPA Vieni giù che ti spacco, invertito.

POR Lascialo perdere, è un balordo.

Appare sulla scena Prospero.

PRO Mi ha tolto le parole di bocca quell’idiota. Gente…

TUTTI Prospero!

PRO Si! Io. Ha ragione quel balordo: non potrete passarla liscia, rassegnatevi. Ve l’avevo detto che ve l’avrei fatta pagare, ed eccovi serviti. Non dovevate prendermi per il naso, ve l’avevo detto. Però è un vizio che avete sempre avuto. D’avvero nessuno di voi si ricorda di me? Me l’avevate già fatta, anni molto addietro, riempiendo me e i miei compari di promesse; ma anche allora la vostra avidità … così mi sono presentato a voi per vedere se era cambiato qualcosa. Stesso copione, stessa recita, anche se gli attori in parte sono mutati. Ricordi, Porrine? Il sindaco Ghiro… Si, te lo leggo in faccia, ricordi. Dillo agli altri chi sono!

POR (turbato, sentendosi al centro degli sguardi) Cosa sparli? Non ti ho visto prima di quest’anno!

PRO Che faccia di tolla. Comunque non vi resta molto (guarda il mare e poi Porrine che gli si nega)) Addio!

Scompare

TUTTI Fermati sciacallo. Fermati! (a Prospero)

POR E’ scomparso?

Marcacci accorso a cercare Prospero, riferisce al sindaco che Prospero non si trova.

MAR E’ scomparso!

POR E Ben? Imbecille! Sei un completo coglione. Che cazzo fai? Non sei in grado nemmeno di chiappare una farfalla! Chi ti ha mandato a te, cosa gli girava a quell’idiota che ti ha assunto!?

MAR Era un suo amico. Non parli così, è irrispettoso farlo.

POR Zitto! Taci, caprone, ignorante, fesso di prima classe, anzi di ottavo livello. Io ti mando a …ti licenzio, stupido scimmione, abile a farsi ingannare da chiunque. Ma cosa avrai in quella testa? (gli tamburella il capo, rumore legnoso))

MAR Ma io…

POR Ora te le prendi.

MAR Calmati, che ne posso io?

Porrine lo colpisce al volto. Marcacci sviene. L’altro si ferma a guardarlo catatonico.

SCI E’ svenuto!

POR Questo lo so. Col comune ha chiuso!

CEF(sarcastico) Senza ombra di dubbio.

POR Tu non fare ironia che c’è n’è anche per te. Adesso! Presto!Usciamo! Siamo anche stati troppo qua dentro e i poliziotti non sono venuti nemmeno a vedere se tutto era a posto. A dormire stanno… Perciò, visto che tocca a me pensare per tutti, andiamocene fuori di qui. Le onde sono sempre più grosse, il comune verrà spazzato via. Soldi o non soldi ci tengo alla mia pellaccia. Siete d’accordo? (sfidandoli)

CER Forza, sciamate.

POR Beh, tu che fai?

SCI Io resto, voi andate pure.

POR Non ti riconosco più, sei diventato patetico. Vuoi morire? Abbiamo qui l’Amleto coi problemi esistenziali. Non ti interessa, Scialò, la vita? – Pausa - Crepa!

MOFO (mentre se ne stanno andando) Poverino, lascia che muoia, lui almeno ha il coraggio di affrontare la realtà. Addio mandarini, grandi visir, con la vostra corte di nani e ballerine. Addio cene e festini, caro Sindaco; preparatevi al peggio. Il bello è che assisterò in diretta alla vostra morte, nudi di fronte al trapasso, senza più il potere a vestire le vostre vergogne. Come nati, così morti! A largo vedo proprio una bella onda, sembra un muro d’acqua, diverso da quelli che costruivano Malta e Scialò, molto più solido. Sarà la vostra casa, la vostra bara. (scoppia in una risata isterica)

Un’onda s’alza e lo sommerge.

TUTTI (applauso) Li mortacci tua!

POR Avete visto! Voleva presenziare alla nostra morte, invece, come al suo solito è lui ad aver dato uno spettacolo indecoroso.

MAR (si desta) Che succede? Cos’è stato?

CERV Mofo, il prescelto dalla natura, l’evoluto. Doveva sostituirci, ed è già in fondo al mediterraneo.

CEF Era proprio un inetto. Facile vivere come lui senza fare una sega dalla mattina alla sera mantenuto dagli altri, con molto tempo da dedicare alle battaglie ed agli ideali; difficile quando si deve portare il pane a casa.

CERV Non essere retorico.

CEF Non ti ho chiesto niente. So bene che tu una famiglia non potrai mai averla, sempre che si permetta a due froci di sposarsi in chiesa.

SPA Bravo cefalo!

CER Rimangiati ciò che hai detto! Scusati.

POR Siete di nuovo a fare sciarato !? Cefalo, Cervelletti: licenziati!

I due rimangono allibiti, mentre la folla rumoreggia affermativa.

POR Se non c’è altro, battiamocela!

Facendosi largo tra la folla arriva Pezzenti esagitato.

AVV Sindaco!

POR Mancavi solo tu! Come stanno le cause.

AVV(occhi a terra) Ecco! Ci sono dei problemi, insomma, non ha funzionato la strategia. Però ho sentito quell’onorevole, dice che si può fare slittare i termini, riesaminare..embeh che fai? Non te la prendi?

POR Adesso! Non ti sei reso conto della situazione. (Pezzenti si gira da ogni parte)

AVV Che succede? Ho visto il tempo.Un po’ brutto, pensa che volevamo andare domenica a fare una grigliata nell’entroterra.

Tutti gli altri scoppiano a ridere.

POR Una grigliata! Sei una sagoma. Semmai fuggiremo nell’entroterra, visto che sta arrivando un maremoto. Non ridi più?

AVV Un maremoto! (paonazzo fissa il vuoto)

A largo, a Scialò sembra di scorgere una barca a remi con sopra Prospero.

SCI (indicando il mare) E’ lui, sta ridendo di noi.

POR povero architetto, aver perso quei soldi lo ha fatto ammattire. Lasciamolo solo, non possiamo fare più niente per lui.

Escono tutti dal palco lasciando in scena solo l’architetto.Si sentono le loro voci.

POR Mano male che siamo usciti altrimenti finivamo come Scialò. Prendiamo le macchine e filiamocela verso le colline. Là l’acqua non arriverà di certo!

LEN Oddio! Guardate! Quell’onda. E’ enorme! Viene dritta verso di noi.

CERV(saccente) Tranquillo.Il paese è già stato allagato dalla pioggia, impossibile che la mareggiata arrivi oltre la ferrovia. Basta usare il cervello!

CEF Meglio usare le gambe.

CERV Cosa per te improbabile.

POR( a Cerv e a Cef.) Tacete! C’è troppo silenzio, non mi fido.

MAR Non preoccuparti Sindaco. Quell’onda non ci farà niente, l’abbatto a testate.(ridacchia)

Suona il telefono. Nessuno risponde. Silenzio. Arriva l’onda. Sommerge tutto. L’acqua entra nel palco che viene completamente allagato. All’esterno le loro grida: TUTTI Aiuto! E’ arrivata la Buriana! Si salvi chi può!

SCI Le ultime parole famose!(canzonatorio)

Sipario.

TERZA SCENA

Sono annegati. Si apre il sipario su Prospero. I corpi dei dipendenti, di Lenzi, Porrine e compagnia cantante sono tutti sulla scena. Ci sono i postumi dell’allagamento, i segni visibili di ciò che è accaduto: pezzi di legno, un palma sradicata, delle reti, un galleggiante ed altro. Luce sulla scena. Buio. Occhio di bue scorre sui cadaveri di Lenzi, Scialò, Porrine,Pezzenti e sui dipendenti. Musica di sottofondo. Pausa. Luce su Prospero.

PRO(sbucando da dietro la scena; al pubblico) Morti! Tutti morti! Eh, già, quando arriva arriva. C’è poco da fare? Ognuno si aggrappa a ciò che ha, s’illude, ed invece magari è proprio il primo a finirci sotto. D’altra parte niente di più reale. Le colpe sono gocce, cadono, come le lacrime degli innocenti, e sembra che queste gocce non facciano salire il mare della vita. Tutti si dicono: ‘non è questa la goccia che farà traboccare il vaso’; ed invece dalla goccia si arriva al mare e si affoga, si muore. In questo mondo non si è sicuri, nemmeno chi con prepotenza guadagna cariche, onori, circondandosi di servi può sperare di scamparsela. Le colpe si lavano col sangue e queste, cari spettatori, sono state lavate da acqua e sale, disinfettate senza pietà dalle onde. Che importanza ha se il denaro me lo sono ripreso io o l’ hanno nascosto loro?! Lo ammetto! Me lo sono ripreso; ma forse non è mai esistito, se non come pretesto, come origine di ogni zizzania, di ogni lutto umano? Il denaro fa sempre vittime, illustri, meno illustri, è il veleno del bisogno e quando è troppo non basta mai. (gli assassini portano il forziere e lo aprono.)

Quando sparisce ognuno si dispera e sbava; come il drogato in astinenza deve farsi, così il consumista deve procacciarsi denaro, e anche se non sa che farsene, se quello precedentemente preso o guadagnato basterebbe, il suo illimitato desiderare lo porta all’indigestione, a scoppiare. Così loro. Pensateci! Siate moderati; procacciatevi il giusto, quello che vi serve veramente, che vi fa star bene, ma non esagerate. Altrimenti, se arriverà qualche tempesta, non avrete il fiato manco per correre, e farete come loro, preoccupati più di ciò che avevano della stessa vita, che il rischio d’aver perso la pecunia li ha spinti a sfidare qualsiasi cosa, il mare, per non perdere il denaro. Siete davvero sicuri che si possa seriamente comprare una vita umana? Loro lo erano. Guardateli, ora! (Luce sui cadaveri). E le vostre vite?

Forse non valgono più di questa carta straccia, le perdereste davvero per questo?

Pesca nel baule, prendendo banconote e gemme preziose Le lancia sull’acqua, spargendole a spaglio sui cadaveri e sul palco, alcune carta monete tra il pubblico.

PRO E’ arrivata la buriana, brava gente! Si salvi chi può! ESCE

ESODO

Si alza il sipario. Appare un esterno pulito. Il palco è un prato verdeggiante. Sul lato destro una cancellata e uno scorcio di costruzione. Arrivano due uomini. Suonano il campanello. Alla porta compare Prospero.

UOMINI Salve, siamo dell’istituto nazionale di cartografia. Volevamo rilevare cosa è rimasto di Mortaretti, sappiamo del maremoto di dieci anni fa. Lei può dirci qualcosa, se è rimasto in piedi un edificio, una chiesa, qualche masso.

Primo Per le carte!

PRO. Qui c’è rimasto ben poco. La villa, il giardino, la gente che dai dintorni viene a vedere con successo i nostri spettacoli e noi. Siamo teatranti:mi spiace deludervi.(ironico)

Primo Ah?

Secondo Bene.Scrivi collega! Mortaretti cancellata da un maremoto. Rimasta una villa occupata da teatranti ed un giardino. Prospero scompare.

Primo Ho già corretto la carta collega. M’è venuta fame! Ma dov’è finito quell’uomo?"

Secondo Non lo so. Qui non c’è nessuno. (si guardano)

-Pausa-

Secondo(stranito) Abbiamo parlato coi fantasmi?!

Primo (interdetto)Beh, il nostro lavoro l’abbiamo fatto. L ’hai cancellata?"

Secondo"Cosa? Ah, si , si, cancellata."

ESCONO. Si chiude il sipario. Musica.

fine