La casa con le corna

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                               LA  CASA  CON  LE  CORNA     

                                di  Corrado Agoralli Biglia

               commedia in tre atti e due quadri

  num. reg. S I A E  2009012496     contatti: corrado.agoralli.big@alice.it   cell.3391518846

             

PERSONAGGI

GUGLIELMO  Comm. Boggioni….……..          Padrone di casa – marito di Gemma

GEMMA  Menassi in Boggioni……..……          Moglie di Guglielmo

SERENA  Boggioni………………………..          Figlia di Guglielmo e Gemma

AMELIA  Azzari (alias Alisia Azzari)……….            Amante di Guglielmo

LUCILLA  Azzari…………..……………             Figlia di Amelia

RUGGERO Boggioni…………….………            Fratello di Guglielmo

REBECCA  Realini………………………             Seconda moglie separata di Ruggero

GISELLA  Cantarino………………..……            Nuova compagna di Ruggero

ISIDORA  Dalpennello…………………..            Amica di famiglia, gallerista.

SPERANZA  Pensabene……….…………                      Avvocato, consulente e amica di famiglia

GAETANO  Facchino(alias Gerolamo Facino)            Amico di Amelia

Fattorino…………………………………..            Commesso di negozio

Monsignor Grillo…………………………            Arciprete

                                                                     **************

L’azione si svolge tutta in casa di Guglielmo ed Emma. L’ubicazione temporale è negli anni 70 del ventesimo secolo.

La scena rappresenta il soggiorno della casa.

Sul fondo una porta o apertura ad arco che porta altrove nell’appartamento.

A sinistra (destra per gli attori) (passaggio in quinta) comunicazione con altre stanze della casa; a destra (sinistra per gli attori) (passaggio in quinta) uscita dall’appartamento.

A sinistra della scena un tavolo o scrittoio con un telefono dell’epoca, una macchina da scrivere, cartelle varie, libri alla rinfusa, fogli ed una cornice importante con foto, una lampada da tavolo.

A destra poltrone, sedie, tavolino, porta riviste, una lampada.

Sul fondo mobili da salotto normalmente arredati con oggetti vari, quadri.

Il centro scena è lasciato piuttosto sgombro da mobili.

Spicca un’altra cornice con foto, su un mobile.

(L’illuminazione è normalmente in piena luce ma deve poter essere variata utilizzando le lampade presenti in scena.)                                

                                                  QUADRO  PRIMO

SIPARIO CHIUSO

LUCI SALA SPENTE

SPOT BIANCO ACCESO A CENTRO SIPARIO

AL CENTRO SI TROVA UNA PICCOLA PEDANA NERA ILLUMINATA DALLO SPOT

Si deve avere l’idea che sia un luogo dove sono in corso dei provini di canto.

ENTRA CAUTAMENTE ED UN PO’ IMPACCIATA GISELLA CANTARINO DA UN LATO

(È vestita in modo semplice)

GISELLA             Buona sera.

VOCE                   Buona sera signorina. Benvenuta. Il suo nome ?

GISELLA             Gisella Cantarino.

VOCE                   Anni ?

GISELLA             Trentanove…compiuti a maggio.

VOCE                   Soprano ?

GISELLA             Sì, soprano.

VOCE                   Stia tranquilla….ora proviamo: cosa vuole presentarci ?

GISELLA             Pensavo a……………………………??…………………………………………..

VOCE                   Benissimo. Ha una base ?

GISELLA             Sì, l’ho consegnata.

VOCE                   Ok…cominciamo……..pronti…andiamo.

(parte la musica e Gisella canta a piena voce il suo brano)

(al termine)

VOCE                   Molto bene Signorina. Grazie.

                              Abbiamo finito……La contatteremo noi. Può andare. Arrivederci.

GISELLA             Grazie a voi……..buona sera.

GISELLA ESCE DA DOVE E’ ENTRATA

SI SPEGNE LO SPOT

VIENE RITIRATA LA PEDANA

SIPARIO CHIUSO

                                                            Pausa

            

SIPARIO APERTO……inizia……. Il     PRIMO ATTO

                                      A T T O     P R I M O

All’apertura del sipario la scena è vuota.  Luce soffusa, lampada da tavolo accesa sullo scrittoio.

Si sentono le voci provenire dal fondo della scena, in altra parte della casa.

Il tono è quello di una accesa discussione tra Guglielmo e la moglie.

GEMMA              Sono ore che te lo dico, te lo ripeto, te lo canto ….non ci vengo,

                              non - ci –ven-goo-ooo.

GUGLIELMO     Non essere testarda. Non vi è motivo per assumere questa posizione.

GEMMA              Sì, assumere, assumere……io assumo ciò che voglio e tu non …….

                              (Il telefono che si trova sullo scrittoio in salotto inizia a squillare)

                              …..e tu non puoi continuare ad insistere…..…basta!

                              Eri informato da tempo su come mi sarei comportata.

GUGLIELMO     (entrando in scena dalla porta sul fondo per rispondere al telefono e voltato verso 

la stanza che sta lasciando) (molto calmo)….va bene ,va bene….fammi rispondere ora, per favore.

                              (Intanto il telefono  continua  a suonare.)

GUGLIELMO     (alza il ricevitore con fare deciso e sicuro ma cambia tono ed espressione quando capisce chi c’èall’altro capo del telefono)  Pronto…. chi parla (ascolta) … ma sei matta….cosa ti viene in mente di telefonarmi qui. (ascolta)….sta calma…certo che ci vengo

…..no, non posso prima , come faccio a liberarmi?...(ascolta)…non gridare , non sono solo…… ..ma sì…sì…..Giovedì prossimo alle 16…come al solito…….

(guarda con apprensione la porta da cui è entrato)…..  

        va bene….certo…..ciao…sì..,sì…ciao.   (riaggancia).

                              (dal fondo entra Emma che intende continuare la discussione interrotta)

GEMMA             ….e poi ricordati che non puoi sempre impormi di fare ciò che vuoi tu……

                              ….che ci fai qui al buio ?      (accende la luce piena) ……...chi era?

GUGLIELMO     (pronto,mentendo)…..oh, …la segretaria del Dott.. Grassi per la riunione di Giovedì….che seccatura …un’ora impossibile, le 16 , come se non avessi niente da fare. Ma lui chiede o meglio comanda e noi….pronti…. ubbidiamo…

                              Vieni anche tu no ?      (subdolo)………così dici anche la tua.

GEMMA              Fossi matta , neanche per idea. Sembra tu non sappia che quell’associazione non la posso sopportare. Non sopporto il Dott. Grassi e la sua” bella” segretaria che ti fa gli occhi dolci. Poi a cosa serve ? Lo studio dei costumi della valle nei secoli !!… Ma per piacere…e poi ci mettiamo tutti in maschera,

                              come a carnevale…..ma va là…vedi di occuparti di faccende più serie.

GUGLIELMO     Già, perché io di cose serie non me ne occupo mai, vero?....  Che ti piaccia o no. Giovedì ci vado ed intanto che sono in zona faccio anche una doverosa visita all’ingenier Filippi per quel benedetto appalto che non si decidono a commettermi……. Torno Venerdì sera.

GEMMA              Commettermi…..che linguaggio da commendatore !

GUGLIELMO     (tronfio)……Io ”sono” commendatore .

GEMMA              (con sufficienza)….lo sappiamo ……lo sappiamo….commendatore !!

Comunque non cambiamo discorso, stavamo parlando di tuo fratello, te lo ricordi o per te l’argomento è già chiuso ?

GUGLIELMO     Come faccio a scordarlo; me ne parli tutti i giorni, per tutto il giorno, da giorni e giorni e sarà certo il tuo argomento preferito per tutto il giorno nei prossimi giorni !

GEMMA              Hai scoperto l’esistenza della parola ”giorno” e ti eserciti ad usarla ?

GUGLIELMO     (con un gesto della mano,fingendosi stizzito)…… ma va la…..

GEMMA              Non mi pare di esagerare nel parlarne spesso visto la situazione in cui ci troviamo per colpa sua.

GUGLIELMO     Ci troviamo ?.......Tu ti trovi in una situazione, come dire, sbagliata ?

GEMMA              Sbagliata !.... sbagliata !....dì pure vergognosa, inaccettabile. Io non so più come presentarmi alle riunioni parrocchiali; vedo dita accusatrici ovunque, anche qui nel palazzo…. Ieri mentre rientravo, sulle scale, il signor Angelo

                              tutto serio mi dice ” allora fra poco abbiamo un altro matrimonio in famiglia !” “Quale matrimonio ? Dico io”…. ..”ma di suo cognato… noo…..e fanno tre ….chissà se si ferma !”…………. (alzando il tono)….

                              chissà se si ferma!....Intendi…..chissà se si ferma….. così mi ha detto.

GUGLIELMO     L’Angelo è un bigotto pedante e tedioso e farebbe  meglio a guardare nel suo piatto invece di occhieggiare cosa mangiano gli altri.

GEMMA              Cosa stai blaterando ? Chi sta parlando di cibo ?

GUGLIELMO     …ma è solo un modo di dire !

GEMMA              ..…e allora fatti capire ! Ad ogni modo torniamo a bomba….tuo fratello è un…. un….(cerca un termine non troppo offensivo)…un incorreggibile irresponsabile.

                              Non gli bastava divorziare dalla prima moglie, quella santa donna della Maddalena, buona come il pane, devota, pia, caritatevole…..

GUGLIELMO     …..(interrompendo)…..coi soldi degli altri…….noiosa, petulante….

GEMMA              ….taci tu…già….non l’hai mai potuta soffrire……..stavo dicendo….ha piantato quell’anima buona della Maddalena per quella …quella.. snob della Rebecca, tutta vestiti e trucco. Innamorato perso lui…..Rebecca qui, Rebecca là ……la donna nata per lui !.... .e adesso ..? L’ha lasciata, così da un giorno all’altro…… il motivo ? Bohhh!! Noia ? Esercizio di imbecillità…..sì esercizio

                              d’im-be-cil-li-tà.....l’ho detto, è un irresponsabile… E due.  Hanno appena istituito il divorzio e lui lo sta sperimentando alla grande…cosa vuole fare?  Sposare tutte le donne che incontra? Ed ora ecco che arriva fresca fresca questa nuova fiamma, come si chiama……?

GUGLIELMO     ( trova un varco nel fiume di parole)….Gisella, Gisella Cantarino, la figlia del Notaio Cantarino……..(non può continuare)

GEMMA              Come si chiama si chiama;……. e fanno tre.  Cosa fa ?  Sposa anche questa ?

GUGLIELMO     Saranno pure fatti suoi, noi non possiamo…..

GEMMA              ….noi possiamo e dobbiamo porre termine a questo scandalo.

                              La gente ci guarda ed io non voglio essere giudicata male per colpa tua.

GUGLIELMO     Miiiaaa ?????.........guarda un po’! Adesso è colpa mia, questa è nuova.

                              Perché di grazia sarei responsabile, io, degli amori di mio fratello ?

GEMMA              Tu sei il maggiore e dovresti importi e condurlo sulla retta via.

GUGLIELMO     (sghignazzando) ..Sembra d’ascoltare Monsignor Grillo durante l’omelia domenicale.

GEMMA              Sì..sì… ridi tu. Intanto siamo segnati a dito da tutti.

GUGLIELMO     Ma tutti chi ?  Chi ? ….Nessuno  mi ha segnato a dito.

GEMMA              Già….perchè tu non pratichi gli ambienti che frequento io; la gente per bene che questi comportamenti  li vede e li giudica……tu sei sempre in giro con i tuoi bagni e le tue tazze.

GUGLIELMO     (stizzito) Con i miei bagni e le mie tazze, a quanto mi risulta, ci vivi anche tu.

GEMMA              Certo... certo…….(imbarazzata)...non era questo che intendevo, solo che tu non percepisci questa situazione come  me. Li vedo io i risolini delle donne e le allusioni degli uomini………(pausa)……….…..

                              (si ricarica)……… Ed ora ecco il colpo di scena…..una bella festa per il fidanzamento con la nuova ”amica”…e vai…. invitiamo tutti i famigliari

                              per la presentazione ufficiale……… Io non ci vengo….non ci vengoooooo

                              ….. neanche morta…… e non ci sarà nemmeno Serena.

GUGLIELMO     Lascia stare nostra figlia; a trentuno anni suonati penso possa decidere da sola se è necessario ”crocefiggere” suo zio. Mi stupirebbe lo facesse …... 

                              (ironico)  Monsignor Grillo non ha molta influenza su di lei……..

                              In quanto a non percepire, come dici tu, io percepisco benissimo che tu non puoi soffrire Ruggero da sempre…neanche fosse Landrou….

GEMMA              Landrou no,  ma un libertino scatenato sì….lo dicono tutti.

GUGLIELMO     No, non tutti, ma ..tutte….tutte le vecchie bigotte insoddisfatte che frequenti tu.

                              …E poi tre  mogli che sarà mai oggigiorno….guarda un po’ certe dive famose cosa fanno…..ma li leggi i giornali….?

GEMMA              No, ( con rabbia)….. no, quelli no.

GUGLIELMO     …(lungo silenzio)…(lei lo guarda dubbiosa ed interrogativa)….(poi sospirando)…

                              Undici.

GEMMA              Cosa dici?  Undici cosa ? Di che parli o straparli ?

GUGLIELMO     I Comandamenti…(pausa)..i Comandamenti dovrebbero essere undici…ne manca uno…dopo non desiderare la roba d’altri pensa che bello…. Undicesimo ”Non seccare il proprio marito ne oggi ne mai” o qualcosa del genere!

GEMMA              (strillando) …l’ho detto che straparli, comunque io non cambio idea. Punto….

GUGLIELMO     ….e virgola, (calmo)…meglio punto e virgola.

GEMMA              (non parla ma compie un significativo gesto con il braccio come a dire..”ma va la”)

                              (entra da destra la figlia Serena con fare allegro)

SERENA              Sempre a discutere voi due , vero? Qual è il motivo del contendere odierno ?

                              Se rape per pranzo o la marca della pappa da dare al gatto oppure l’importante decisione sul colore delle tende della casa in campagna?.....Io sarei per il lilla chiaro con fiori rosa e giallo zafferano… (sempre scherzando)…...quelle attuali verdine sono per lo meno, diciamo,….ributtanti ?

GEMMA              Scherza tu! Dovresti invece preoccuparti della dignità e del decoro sociale della tua famiglia che è messo in ridicolo………..

GUGLIELMO     (interrompe)….e no…non iniziare a condizionare Serena; le opinioni sono tue,

                              e tue devono restare.

SERENA              (ridendo) Ah ma allora la faccenda è seria, forse !….. Mi spiegate ?

GEMMA              Tuo zio è un irresponsabile…..

SERENA                     …….un donnaiolo, un maniaco, un depravato, …..un diavolo !!...Ancora….

                        ogni giorno la stessa storia….Ruggero di qua…. di là,……. ha fatto questo…quest’altro …                                          Qual’ è la tristissima novità di oggi ?

GUGLIELMO     Un invito.

SERENA              Un invito ?

GEMMA               Un invito a cena o meglio ad una festa a casa sua …sabato!  Io non ci vado,

                              non ci voglio andare…e nemmeno lui (indicando)….e  nemmeno tu. 

SERENA              Ehi, ehi…calma …. (seria)….  state decidendo per me ?

GUGLIELMO     Mai.(sarcastico) …Lei decide per te…..io osservo !

GRMMA              Continua pure ad osservare e vedrai presto dove sarà il tuo prestigio al quale tieni tanto…...nella pattumiera, giù, nel cortile.

                              …..Tu osserva ma intanto farai ciò che dico io…non ci si va, punto.

GUGLIELMO     ….e virgola.

                              (Gemma lo guarda in tralice ed esce a destra impettita)

SERENA              (sempre ridendo)   Stavolta l’hai proprio fatta arrabbiare. Lo sai che non sopporta di essere presa in giro…e poi,  detto tra noi, non ha tutti i torti: lo zio sta un po’ esagerando ora. Che sia additato da molti è vero; la gente è bigotta, mormora,

                              gli amori fuori casa non sono graditi, almeno quelli degli altri, poi in casa propria succede di tutto.

GUGLIELMO     (preoccupato)   Cosa vuoi dire ?

SERENA              Dai che hai capito ! Davanti, tutti lindi e probi ….ma dietro…..uhmmm

                              Hai saputo del Dottor Ravasi? L’ha scoperto la moglie giorni fa, in un bar, con una piuttosto giovane; lui doveva essere in ospedale invece era in giro con quella. Beh, si è poi saputo che sono anni che hanno una tresca..….

                              ed ora separazione, ipso facto. ..…quel sant’uomo del dottor Ravasi !!! 

                              Chi se l’aspettava ?

GUGLIELMO     (a disagio)..Brutta storia, ma non siamo tutti così….(cerca la parola)…. falsi.

SERENA              Certo che se tu facessi una cosa simile alla mamma lei ti scaraventerebbe fuori di casa sui due piedi se non giù dalle scale….e qui di gradini ce ne sono tanti. (mima i ruzzoloni per le scale). …….(si appresta ad uscire a sinistra)  ….ora vado che ho lezione fra poco e quei diavoli se non arrivo in orario sfasciano la classe.

                              (poi con fare complice)…...comunque io dallo zio ci vado ma, per ora,

                              non dirlo alla mamma………ciao.  (esce a sinistra).

GUGLIELMO     (si nota che il discorso lo ha agitato- gira a disagio per la stanza-poi all’improvviso alzail telefono, compone un numero)(sottovoce e guardingo)…Sono io……senti…..non sono sicuro di poter venire Giovedì……,no, ascolta……eh sì, ha fatto le solite storie, è gelosa della segretaria del dott.Grassi….. teme che venga al paese per lei,   ……….non dire stupidaggini…..non fare la gelosa anche tu…. ……..

                              sì, sì sono un gallo…..va bene …….ma non telefonarmi mai più qui,

                              hai capito?…………. Che sorpresa?........Come vedrò ! …Presto ?..….

                              Ora non è il momento……sì, ti faccio sapere.

                              (riaggancia-si siede alla scrivania-brontola)   Sempre la solita….non c’è mai pace.

                              CAMPANELLO       (Guglielmo si avvia a sinistra per aprire)

GUGLIELMO     (dall’esterno)    ah! Sei tu….vieni, entra

                              (Da sinistra rientra Guglielmo seguito dal fratello Ruggero)

GUGLIELMO     (velocemente)  Come  mai qui a quest’ora? Non lavori oggi? Sei solo?

RUGGERO          Accidenti che interrogatorio! Sei mio fratello o il commissario Maigret ?

                              (poi conla stessa velocità) Perché più tardi devo andare fuori città, oggi sono in ferie e come vedi sono solo ..…per ora.

GUGLIELMO     Ruggero, cosa vuol dire ..per ora?

RUGGERO          Ma vuoi smetterla di farmi il terzo grado! Vuol dire che Gisella si è fermata un attimo in farmacia e tra qualche  minuto mi raggiunge.

GUGLIELMO     (sbigottito, quasi balbettando) …….Gisella !!…ti raggiunge …..qui ????

RUGGERO          Certo, e dove se no…….. in Cina ?

GUGLIELMO     (col tono di prima) …Gisella !!…..quella Gisella? …….qui?....adesso?

RUGGERO          Ma sicuro. Siamo in giro a fare acquisti e ho pensato di fare un salto da te e presentartela. Ti farà lei direttamente l’invito per la nostra festa di sabato.

GUGLIELMO     (sempre agitato e sbirciando verso destra; con fare cospiratorio)  Senti..non credo sia opportuno che lei venga qui ….Gemma, vedi, non è contenta di questa tua nuova fiamma…..situazione, insomma….non approva…

RUGGERO          ….ah, ho capito. Il ”Grillo parlante” ha colpito ancora. Se credi che me ne importi qualcosa ti sbagli, e di grosso.

                              Io faccio ciò che mi pare in barba e alla faccia dei benpensanti. Mi sposo, mi separo, divorzio, mi risposo, mi riseparo…tutto alla luce del sole…..niente sotterfugi, niente amori segreti…nessuna amante nascosta da qualche parte,

                               da mantenere………come tanti.

GUGLIELMO     (in evidente disagio)  Io non sono dello stesso parere di Gemma, ma sai com’è lei; discutiamo tutti i giorni …..ora è decisa a non venire alla festa e non lasciar venire neanche  me …né Serena….puoi immaginare che lotta !

RUGGERO          Lo credo……..la convincerò io.

GUGLIELMO     Per carità, non pensarci nemmeno. Tu ora te ne vai e lasci che me la lavori io.

                              (si sente cantare all’esterno)

RUGGERO          Eccola, questa è Gisella che arriva.

GUGLIELMO     … e canta !!

RUGGERO          Sì, lei canta, canta sempre. Adora la lirica.

GUGLIELMO     E’ una melomane convinta.

RUGGERO          Non so cosa centrano i meloni,… lei vorrebbe fare la cantante lirica.

GUGLIELMO     I meloni non centrano….ma centra una guerra se Gemma la vede qui, ora. Fermala e falla smettere di cantare.

                              (lo trascina verso l’uscita)     (guarda inquieto verso destra)

RUGGERO          Va bene , ma te la presento. (esce a sinistra)

                              (Guglielmo passeggia nervoso per la stanza, il canto si interrompe e subito entrano dasinistra Ruggero e Gisella)

GISELLA             Buon giorno Commendatore, piacere di conoscerla, finalmente.

GUGLIELMO     (baciandole la mano) Il piacere è mio signorina Cantarino.

GISELLA             Guarda che galanteria, lui sa come si tratta una donna…(rivolta a Ruggero)

                              ..non come te, buzzurro, che non mi fai mai una carezza.

                              (ma il suo atteggiamento e tono dimostrano il contrario)

RUGGERO          Visto che caratterino !  Io lo trovo adorabile.

GUGLIELMO     (al pubblico)..Per adesso       (a Ruggero)   Proprio perfetto per te.

GISELLA             E’ tanto caro, mi segue ovunque come un cagnolino e poi ha promesso di aiutarmi nella mia futura carriera di cantante.

                              (accenna ad iniziare acantare ma Ruggero è pronto a tapparle la bocca con la mano)

RUGGERO          Tesoro non ora,.. conserva la tua meravigliosa voce solo per me…. più tardi!

GUGLIELMO     (sarcastico)  E  bravo il cagnolino Ruggero !! Mi spiace  ma ora devo proprio salutarvi ; ho del lavoro urgente da fare. Vi lascio ai vostri acquisti ..e al suo canto (li sospinge gentilmente verso l’uscita)…ci vediamo molto presto signorina.

RUGGERO          (canzonatorio)  Visto che ci cacci lasciamo lavorare la premiata ditta Commendator Boggioni ”bagni, tazze, lavandini e sciacquoni”. …

                              A presto fratellone.

GISELLA             L’aspetto sabato,Commendatore. Guardi che ci conto.

                              (esce con Ruggero a sinistra)

GUGLIELMO     (parlando da solo ad alta voce) Sì, sì, sfotti pure, se non ci fossi io a tirare la carretta vorrei vedere come te la caveresti con quella specie di mestiere che fai..”consulente artistitico” …di che arte lo sa poi solo Iddio  !!

                              (mentre dice questo si ode di nuovo Gisella cantare prima sottovoce poi più forte)

                              Santo cielo, ha ricominciato !.....Ma non smette  mai ??

GEMMA              (entra da destra) Chissà chi canta per le scale? ….(ascolta)  Però non è male, sembra una cantante d’opera…….…non male  (ascolta)……non male davvero.

GUGLIELMO     (che non sa che pesci prendere)  Direi bene,  molto bene…molto .   (lunga pausa)  

                              Senti..bisogna che te lo dica…..è stato qui poco fa Ruggero con ….

                              …con..la sua amica…

GEMMA              …con chi ? Quella nuova ?

GUGLIELMO     Sì, Gisella…me l’ha presentata ed è scappato via subito…... aveva fretta.

GEMMA              (comincia a capire)  Non sarà lei che canta ? …..in questo modo… sbraita !

GUGLIELMO     Hai indovinato, è lei. Vuole fare la cantante lirica…..e non sbraita.

                              Un attimo fa cantava bene, ora che sai chi è …..….male, sbraita.

                              Che giudizio ponderato e sincero, complimenti.

GEMMA              Cosa volevano?

GUGLIELMO     Ovvio, invitarci alla loro festa……..(ci pensa, poi di colpo)…..ho detto che ci saremo….tutti.

GEMMA              (sorpresa, trasale, urla)  Coooosa !!! No..…noooo… Ti ho detto che noi

                              non ci andiamo perché………..   (è interrotta dal suono del campanello)

                              se sono ancora loro mi sentono…….    (esce a sinistra)

                              (rientra subito accompagnata da Rebecca)

GUGLIELMO     (gioviale) …oh ciao Rebecca, che sorpresa.

REBECCA           (gelida) Credo che una sorpresa te l’abbia fatta anche qualcun altro, vero?

                              (poi con tono veemente ed in crescendo)

                              Li ho visti uscire da qui poco fa, li ho visti…… mano nella mano. .…bacetti…....

                              patetici….e quella li chi è…cosa vuole….ragazza di buona famiglia…pss…

                              schifosa…….accidenti a lei….a lui..…ma me la paga….sul lastrico lo voglio……sul lastrico….. deve chiedere l’elemosina per campare…. in tribunale finisce……non gli lascio un soldo……sulla bocca di tutti….. dovrà aver vergogna ad uscire di casa…..alla gogna lo mettoo…….(s’arresta senza fiato)

GEMMA              Rebecca non ti far venire un infarto, per quello non ne vale la pena…

                              Così, all’improvviso, se ne è andato?  Ma perché ?... Cosa è successo ?

REBECCA           (ancora stravolta si accascia su una sedia) Dopo il suo divorzio con la Maddalena sembrava cambiato, niente più avventure, fedele, fedelissimo. L’avete visto tutti, casa e lavoro, soldi suoi pochi, ha sempre speso i miei  

                               (nota la smorfia di Guglielmo)……ed i vostri.

                              Ultimamente sempre più affettuoso mi diceva che il lavoro era aumentato ”Reby……Reby mi chiamava adesso.…pahh…..sembra un formaggio…

                              torno tardi stasera….”ho un colloquio alle otto”       (urla)  

                              Balle, se la faceva con quella da mesi.…in albergo….a spese  mie.

GUGLIELMO     E mie. Accidenti.

REBECCA           Me ne sono andata io, sui due piedi. Non era in casa nemmeno quella sera

                              …gli ho lasciato un torsolo di mela sul tavolo, come cena,  e un biglietto…. ”crepa….da questo momento arrangiati” e sono uscita.

                              Non ne potevo più; beati voi che andate d’amore e d’accordo

                              (Gemma eGuglielmo fanno entrambi gesti d’insofferenza) 

                              Non avete scheletri nell’armadio.

GEMMA              Oh Rebecca, mi dispiace. Certo che te l’ha fatta grossa. Capitasse a me…..

                              quello li, ruzzolerebbe dalle scale senza nemmeno la mela; io sarei feroce.

                              Rebecca e ora tu cosa farai ?

REBECCA           La separazione è ufficiale….ma se spera nel divorzio……. lo vorrò vedere strisciare……….. La signorina ”Cantante”…….

GUGLIELMO     ……..Cantarini.

REBECCA           ….il matrimonio se lo può scordare. Continui pure a cantare  ”illusione”….

                                                        CAMPANELLO        (Gemma si avvia a sinistra  ed esce)

GUGLIELMO     Cos’è questa casa oggi, una sala d’aspetto ?(a Rebecca) …….Sei esagerata pure tu…..…lascialo campare ..no !

REBECCA           Campare sì……....male!

                              (rientra da sinistra Gemma con Isidora e Speranza)

GEMMA              Avanti, venite, che piacere vedervi oggi. C’è qui anche la povera Rebecca.

GUGLIELMO     Povera poi ! L’amore non va bene………… ma il danaro non manca.

REBECCA           Spiritoso……Buongiorno signora Isidora, buongiorno Speranza.

GEMMA              Come mai questa improvvisata ?

ISIDORA              Niente di particolare: volevamo farci un po’ ”i fatti ….vostri” !

SPERANZA        Non essere così brutale, Isidora, diciamo che desideriamo sviscerare assieme a voi i problemi e giungere nel caso ad una soluzione ragionata e condivisibile.

GUGLIELMO     Avvocato, credi di essere in tribunale? Qui non abbiamo problemi, va tutto bene e camperemo felici sino a cent’anni. Comunque  siccome sono certo che tra poco voi quattro vi farete davvero i fatti miei, io tolgo il disturbo e vado a procurare di che campare sino a cent’anni. Buon pettegolezzo. (esce da destra)

SPERANZA        Allora Gemma, ci andate al paese per il fine settimana ?

ISIDORA              Se ci andate vorrei mi invitaste …inizia la mostra di pittura…..magari trovo qualcosa di interessante per la mia galleria.

GEMMA              Non so ancora …per me è deciso, ma il ”capo di casa” insiste per andare alla festa di suo fratello.

ISIDORA              Che festa ?…….Dimmi…...racconta..

GEMMA              Non sai niente ? Il dongiovanni della stirpe Boggioni vuole fare la presentazione ufficiale della sua nuova fiamma.

REBECCA           ( sbotta) Concubina, chiamala col suo nome…concubina….e vacca.

SPERANZA        L’avvocato ti consiglia di scegliere bene le parole…..sai chi è suo padre !

                              Non vorrei doverti difendere in una causa per diffamazione.

REBECCA           Va bene, ma detto qui tra noi ……...per me, resta vacca.

ISIDORA              (a Gemma)  E tu cosa hai detto ?  Ci vai ?

GEMMA              Nemmeno trainata ! No, no e no  ho detto al ”capo” e nemmeno  Serena ci

                              deve andare. Discutiamo da ore ma lui non vuole intendere ragione

                              e ha detto di sì. Vediamo chi la vince….se ci va …divorzio anch’io.

SPERANZA        No, non tu…(ridendo) i tuoi principi te lo impediscono e poi Monsignor Grillo

                              e la confraternita non te lo permetterebbero.

ISIDORA              Tu Rebecca cosa farai con Ruggero ?

REBECCA           Per ora siamo separati….lui libero …ed io furiosa…….se incrocio quella pseudo cantante le strappo le corde vocali….

SPERANZA        (interrompendo)   ….attenta…....è aggressione più lesioni personali aggravate…. …..…… dieci anni.

ISIDORA              Vorrei proprio vederla la Rebecca con le corde vocali della Cantarini in mano.

                              La immortalerei in un quadro….arte noir….. Dai Rebecca provaci !!

REBECCA           Sì, sì, scherzate voi, intanto io sono a pezzi, distrutta, infelice….e sola !

GEMMA              Sentite, ho un’idea. Lascio andare il (ironica) ”Commendatore” dal fredigrafo….

REBECCA           ….e dalla ganza..

GEMMA              ….e noi quattro ce ne andiamo in ”villa” da sole Sabato mattina; che ne dite ?

ISIDORA              Bellissima idea, per me è perfetto. Mi porto anche il cavalletto e dipingo un po’.

REBECCA           Per me va benissimo…..così almeno sto lontano da quel serpente.

SPERANZA        Se riesco a liberarmi da un cliente ci sono anch’io……..e senza codici stavolta.

ISIDORA              Salendo ho notato che c’è un trasloco in corso qui nel palazzo. Chi va via ?

GEMMA              No, al contrario. Arriva gente nuova proprio in questo piano. L’amministratore dice che è una signora che viene da fuori, forse sola, ma non ne sa di più.

ISIDORA              Indagheremo….ecco il compito per la prossima settimana…..nulla ci sfuggirà.

SPERANZA        Poveretta, neanche arrivata ed è già sulla graticola….Non si sfugge alle indagini di Isidora.

                              Se lasci la tua galleria d’arte ti assumo come detective…avvenire assicurato.

ISIDORA              Non mi tentare, guadagnerei di più…. Da un po’ di tempo non si riesce più a trovare un pittore valido. Sembrano tutti imbianchini….a meno che non decida di dipingere, io, Rebecca con le corde vocali in mano…..!!! (tutte ridono).

                              ( si sente bussare con insistenza e violenza alla porta d’ingresso)

GEMMA              Ma che diavolo…..chi è ….(si avvia a sinistra ed esce)

ISIDORA              Sarà la polizia che viene ad arrestare la Rebecca per ”pensieri” omicidi !

SPERANZA        Purtroppo questo non è ”reato” …se lo fosse diventerei ricchissima a

                              difendere tutti gli assassini ”in pectore” !!

GEMMA              (fuori scena)  Buongiorno, chi cerca ?.. Non l’ha visto il campanello ?

GAETANO          (fuori scena) Non c’è il campanello !!

GEMMA              E questo cos’è ?? (suono di campanello)…venga….cosa desidera ?

                              (entra dasinistra seguita da Gaetano vestito con abiti da lavoro stazzonati)

GAETANO          (rimane a lato) Ah quello ! Pensavo al fus un quadar; mi sono proprio detto ”cosa ci fa un quadro appeso lì ?”  Toh!! Invece l’è un campanel ! Bella roba !

GEMMA              E’ una creazione artistica della qui presente signora.      (indica Isidora).

GAETANO          Mai vist un rob insci….Buongiorno a tutte eh……mi chiamo Gaetano,     …Gaetano Facchino.

ISIDORA              (interessata)…Lei fa il facchino ? Ne ho giusto bisogno in galleria ! Di dov’è ?

                              …e poi guardi che quella è una creazione d’arte d’avanguardia non un quadro.

GAETANO          Sarà sciura, ma un campanel l’è un campanel e mi sun mia un fachin da meste , al me cugnom l’è Facchino….anche se al momento sto per l’appunto facendo il facchino.

SPERANZA        Capito tutto….è un facchino che non ”è” un facchino.

GAETANO          (che non segue il ragionamento)   Va beh, come la dis le. Comunque scusate ma è che sto aiutando la signora Alisia a fare il trasloco,…non è che ci avete una scala da prestarmi che la mea l’ho propri dismentiga’ ? No, per la verità, non è  che me la sum dismentiga’…iersera l’ho misa sul tecc dl’a machina e l’ho anca legà ben ma stamatina sun  ariva’ sin chi in bicicletta perchè ci devo mettere su i quadri alla signora che viene ad abitare qui…e ce ne ha tanti dei suoi.

ISIDORA              (attenta)  Come dei suoi ?

GAETANO          E sì la diping  le, quadar su quadar, la finis mai.

ISIDORA              Allora lei è un facchino che non è un facchino che mette la scala in macchina e viene in bicicletta a mettere su i quadri di una che si chiama Alisia ?

GAETANO          Brava !! Ma lo sa che lei è brava…l’ha capì tutt al prim culp.

GEMMA              Che nome buffo ”Alisia” . Da dove arriva questa signora ? E’ sola ?

GAETANO          Da un paese che sa ciama….go…go…fo….fo..(farfuglia qualche cosa)….ma ricordi pu. Ma non è sola, cià una figlia già grande.

SPERANZA        Lei la conosce da tanto tempo ?

GAETANO          No, l’è la me dona che la cugnus fin dal temp dl’a guera quand l’era scapada in quel paes li per via di bumb  che piuvevan chi .

ISIDORA              Me la farà conoscere, spero, caro facchino che non è un facchino…mi interessano nuovi talenti.

GEMMA              Le prendo la scala.        (esce a destra)

SPERANZA        E’ brava a dipingere ? Le piacciono i suoi quadri ?

GAETANO          A mi no.... manca par gnent.

ISIDORA              Cosa dipinge ?

GAETANO          Quadrati, rettangoli e righe per terra come al diseva il ”Carosello” na volta….tucc culurà e pien da robe strane come….di corni, crape di mort

                              e robe insci.

ISIDORA              Arte futurista allora. Bene….molto bene.

                              (rientra da destra Gemma seguita da Guglielmo che porta una scala)       

GEMMA              (a Gaetano) Ecco qua, la porta mio marito la scala così magari l’aiuta anche nel lavoro.

GUGLIELMO     No, gli porto la scala e torno al ”mio” lavoro, ….io.(indicando le due donneintruse)

GAETANO          Bene, grazie sciure, ci vediamo dopo (esce a sinistra con Guglielmo che porta lascala)                                                          (pausa)

SPERANZA        E’ proprio nervoso oggi Guglielmo……

ISIDORA              …….e irritante. ….cos’ha ?

GEMMA              Niente più del solito; è che abbiamo discusso per la storia della festa da Ruggero.

REBECCA           (che per tutto il tempo è rimasta in disparte ed in silenzio scatta in piedi e strilla)

                              Non mi nominare quel coso che  mi sale il sangue alla testa…….

                              (poi come coltada un’idea)…...che ne direste se mi presentassi anch’io, Sabato, all’improvviso e facessi una plateale scenata spaccando un bel po’ di roba

                              tanto per togliermi una soddisfazione ??

SPERANZA        Violazione di domicilio, danneggiamento, minacce………dieci mesi

REBECCA           (desolata)  Non si dovrebbero mai conoscere avvocati……..ti smontano.

                              (da sinistra rientra Guglielmo con espressione allibita e agitatissimo)

GEMMA              Fatto ?

GUGLIELMO     (senza fiato)  Fatto…..fatto.

GEMMA              Cos’hai ??

GUGLIELMO     Niente…..sono stanco….vado di là.

ISIDORA              Guarda che uomo ! Stanco per portare una scala ! Pappamolle.

GUGLIELMO     Isidora non mi seccare che non è giornata…..se non la pianti te ne dico quattro, …vi saluto tutte ed a non rivedervi più tardi. (esce a destra sbattendo)

SPERANZA        Minacce e offese…………tre mesi….. Però un po’ ha ragione,

                              è meglio se ce ne andiamo tutte ….ciao Gemma ..…tolgo il disturbo.

ISIDORA              Ma sì, vado anch’io….. Gemma fammi sapere per il fine settimana….ciao Rebecca.              (esce con Speranza a sinistra)

REBECCA           Mi dispiace di tutto questo….questa situazione proprio non riesco a digerirla.

GEMMA              Mi immagino come ti senta, io non riuscirei a limitarmi alle minacce.

REBECCA           Non mi stuzzicare, se mi carico…faccio un macello. Ora ti lascio anch’io….vado a meditare la vendetta !! Ci vediamo per la gita al paese, ciao.  (esce a sinistra)

GEMMA              (parlando verso l’esterno a destra) Guglielmo, ma si può sapere cosa ti ha preso oggi? Hai trattato quelle donne in un modo indegno; sono anche amiche tue, cosa ti hanno fatto ? E con Rebecca poi ! Sembra sia colpa sua se il matrimonio

                              con tuo fratello si è sfasciato…….        (entra da destra Guglielmo)

                              è ”lui” l’uomo dal ripudio facile….o no ?

GUGLIELMO     Ruggero non ha ripudiato nessuna; si è unicamente separato ed ha trovato un’altra anima gemella un po’ meno astiosa della tua, ora, amatissima Rebecca.

GEMMA              Ho cambiato idea nei suoi riguardi, non è poi così snob come mi sembrava.

GUGLIELMO     Saranno affari di Ruggero, lei avrà pure qualche difetto…prova a trovarlo.

GEMMA              No…Di una cosa sono certa: (scandendo le parole)  tuo fratello è un fabbricante

                              di cognate…….Piuttosto tu cosa avevi prima? Quando sei tornato dall’appartamento a fianco sembrava avessi visto uno spettro  ?

GUGLIELMO     (preso alla sprovvista) ….ehh….ee..(inventa)……. ho visto una persona sulle scale che non mi aspettavo d’incontrare qui.

GEMMA              Chi ?

GUGLIELMO     Non la conosci…….è una giovane che abita fuori città……..

GEMMA              ….e ti ha turbato in tal modo ?

GUGLIELMO     (mente)  Non ero turbato, solo sorpreso. 

GEMMA              Non mi è parso, eri turbato. Comunque affari tuoi…Io esco per qualche ora, vado da Monsignore per il triduo, poi riparliamo di questa maledetta festa.  (esce a sinistra).

GUGLIELMO     (rimasto solo parla tra sé ad alta voce) Cosa ci farà Lucilla in quell’appartamento?

                              I quadri di Amelia ? Li ha venduti ? Chi è il matto che se li compra ?

                              Avrei potuto chiederlo, ma quel facchino mi è sembrato un impiccione.

                              Dato che conosce Amelia non voglio la associ a me in qualche modo…….

                              ..attenzione Guglielmo…attenzione !!

                              (prende il telefono)…03-- -68—93…… (aspetta la risposta che non viene)

                              …..dove sarà ora ? Cosa sta facendo ? (riaggancia).

                              Torniamo al lavoro….oggi non si riesce a  combinare  nulla. (esce a destra).

                              (dopo qualche istante entra da sinistra Serena seguita da Lucilla)

SERENA              Entra, accomodati……..A quanto pare siamo sole, i miei genitori devono aver terminate le discussioni…..ma non per molto temo. Oggi è di turno mio zio che si vuole fidanzare con una nuova….…apriti cielo; mia madre lo vorrebbe scomunicato…….Accomodati, sarai stanca con tutto questo su e giù….

                              i traslochi sono un incubo, vero ?? Allora mi dicevi…. ti chiami Lucilla ?

LUCILLA             Lucilla…. Lucilla Azzari….anni ventisette….maestra elementare..disoccupata.

SERENA              Io sono Serena e pensa la combinazione, sono insegnante anch’io, di latino. Dovrei essere a scuola, ora, ma arrivata là vi ho trovata una bella occupazione d’istituto con tanto di striscioni di protesta e cordone di polizia.

                              Beata te che non hai ancora a che fare con quei demoni……..

LUCILLA             Ma stare a casa senza far nulla, sempre con mamma, è difficile.

SERENA              Vivi con tua madre ? E tuo padre ?

LUCILLA             Tasto delicato….mio papà non vive con noi…..lo vedo solo ogni tanto quando trova il tempo e la voglia di lasciare l’altra famiglia in cui vive.

SERENA              Scusami, non volevo essere ficcanaso…….Come mai vi trasferite qui ?

LUCILLA             Bisogna campare…la mamma ha trovato un lavoro in città e così lasciamo il paese, almeno per ora.

SERENA              Ti vado a prendere una tazza di the, aspettami un attimo. (esce a destra)

LUCILLA             (gironzola per la stanza e prende in mano il portaritratti in cui vi è la fotografiadiGuglielmo e Gemma)….Oh mio Dio !!!! (lo guarda sbigottita) oh Dio… papà !!

                              (gli sfugge di mano e cade a terra)…(terribilmente agitata)  come potevo immaginare….… mamma cosa hai fatto ????  ….venire qui…… in questa città, in questo medesimo palazzo….come hai potuto ?..  non mi hai detto nulla….....mio Dio !! ….Dimmi che non è vero !!.........e lei…è….è…mia sorella !!!

SERENA              (rientra da destra con un vassoio con il the e nota il panico di Lucilla ) Lucilla, cos’hai ? Cosa ti succede ? (vede il portaritratti rotto a terra)……è per quello ??

LUCILLA             (imbarazzata, balbetta)….sì, scusami….lo stavo…guardando…è…è…ca...caduto..

SERENA              (allegra) E te la prendi così per così poco ? E’ solo una cornice e per di più brutta, vinta ad una pesca di beneficenza di paese; meglio, almeno ce ne liberiamo. (prende la fotografia)  Papà a mamma non si separeranno per questo……al massimo lui dirà ” L’avevo detto che quel posto era inadatto,

                              avevo ragione ”…..come sempre.

LUCILLA             (sembra stia per svenire)  Perdonami …….e scusami anche …..con….con… i tuoi.

                              Devo andare ora….. scusami ancora. (fugge di corsa da sinistra)

SERENA              (resta impietrita con la tazza in mano)…ma…ma…per una cornice?..Da non credere !

                              (posa il the ed inizia a raccogliere i pezzi – entra Guglielmo da destra)

GUGLIELMO     Hai rotto la cornice tanto cara a tua madre ?... L’avevo detto che quel posto era inadatto, avevo ragione.

SERENA              Ecco là,  indovinato !…….No, non sono stata io. C’era qui una ragazza che la stava guardando e l’ha fatta cadere……..finalmente !

GUGLIELMO     Chi era ?

SERENA              Non la conosci, viene ad abitare qui, nell’appartamento a fianco.

GUGLIELMO     Comincia bene……la prossima volta cosa romperà ?

SERENA              Dai, era tanto brutta ! E’ rimasta così male che è scappata di corsa…. Strano !

GUGLIELMO     (dimostra stupore) Per questa inezia ! L’ha fatta cadere ed è scappata ?

SERENA              Sono rientrata,  mi ha balbettato delle scuse e se n’è andata di corsa.

GUGLIELMO     Perché era tanto interessata a quella nostra fotografia ??

SERENA              (in tono scherzoso)  Perché era un capolavoro da premio Pulizer !! …Proh  pudor…... “o vergogna” …Non lo so. Salivo le scale e ho incrociato questa ragazza stracarica di quadri…ciao …ciao… due parole…vuoi un the ?….

                              ha rotto la cornice ed è scappata….tutto qui ……..  altre informazioni

                              signor Commissario ??

GUGLIELMO     Primo…Lascia stare il tuo latino…Secondo…non sono commissario….Terzo …sto notando che oggi accadono strani ed improbabili avvenimenti…tutti assieme.

SERENA              Sarebbero ?

GUGLIELMO     Tua madre nevrastenica, e questo non è improbabile…..la visita di tuo zio con .con la sua……(cerca la parola)

SERENA              …….amante ?

GUGLIELMO     Amica, meglio amica……poi Rebecca in compagnia di quelle due petulanti fabbriche di maldicenze che sono Isidora e Speranza, quindi il facchino che voleva che gli attaccassi i quadri e finiamo con questa sconosciuta che mi

                              disfa la casa.

SERENA              Catastrofe…..terremoto…..papà….. ha involontariamente rotto una cornice, solo una piccola cornice………una cornicetta…….. brutta.

GUGLIELMO     Sentirai tua madre….che incolperà me , naturalmente. (pausa)…..non ci

                              proverà nemmeno per un attimo a credere che un’estranea entra in casa ,

                              curiosa in giro e rompe proprio quel portaritratti.

SERENA              Le spiegherò io……anzi mi sembra stia arrivando, sento la sua voce .

GUGLIELMO     Altro avvenimento strano; la regola sarebbe un randez vous con

                              Monsignore per almeno tre ore.

SERENA              (ridendo) Ora et labora….come San Francesco.

                              (da sinistra entra Gemma seguita da Gaetano con la scala)

GEMMA              (a Gaetano)  Allora ha già finito ? Tutti quei quadri in così breve tempo! Bravo !

GAETANO          (incespica con la scala che sbatte ovunque)  Gnanca cumincià, ho lasà a cà i ferr, in su la machina. In dua la meti sta scala ? (l’appoggia malamente contro un mobile)

GUGLIELMO     Ma che operaio perfetto. Carica tutto in auto….… poi viene in bicicletta !

                              Vuole un martello e dei chiodi ? …e levi la scala di lì prima che rompiamo

                              qualcos’ altro.

GEMMA              (severa) Guglielmo, cosa hai rotto ? Imbranato !

SERENA              Papà è innocente, è stata una ragazza a rompere il tuo portaritratti .

GEMMA              Il mio cosa???  (vede i cocci a terra)…. Ohh.. la mia cornice….così bella !

                              Chi è stato ? ohh che dispiacere ! Chi è il colpevole ?

SERENA              La colpevole, te l’ho detto, una ragazza. E’ della famiglia che sta traslocando.

                              Le è spiaciuto tanto, ha chiesto scusa ed è scappata di corsa, si vergognava,… credo.

GAETANO          L’è par quest che l’era tuta agitaa. Sembrava volesse piangere….”cusa ghè” 

                              a go dumandà. ”Niente…niente”  ma l’era ciar cal duveva es sucedu un quai cos.  L’era bianca come un strasc….poverina…”vado a casa,vado a casa, i quadri li mettiamo domani” e l’è scapà via.  Fa gnient tanto ho dismentigà anche il martel ….Comunque grazie per la scala…..mo vo via e vegni un altar di, in macchina.

GUGLIELMO     Sarà meglio se vuole riuscire nell’impresa d’appendere i quadri.

                              Arrivederci signor……???

GEATANO          Facchino. (esce a sinistra)

GEMMA              Visto che è un facchino ! Che disastro d’uomo !

SERENA              (a Gemma)  Come mai già a casa ?

GUGLIELMO     (ironico)  Quale cognata di un ”depravato” ti hanno espulso dalla confraternita !

GEMMA              No, per ora no, ma stai sicuro che se il ”dongiovanni” continua così succederà presto. Monsignore non c’era, pare sia andato a vedere cosa succede in una

                              scuola (si rende conto che Serena è a casa) ..e tu che ci fai qui ?

                              Non dovevi tenere lezione ?

SERENA              A scuola è successo quello che Monsignore vuole verificare…occupazione

                              …ad oltranza….Benissimo e visto che sono in vacanza sai cosa facciamo, usciamo tu ed io così la smettete di bisticciare.

GUGLIELMO     Io non bisticcio….subisco.

GEMMA              Buona idea, Serena, usciamo. (si avvia, poi di colpo si blocca e sentenzia)  Sappi, ho deciso: da Ruggero ovviamente sabato non ci vengo; vai tu visto che è al centro dei tuoi desideri…io andrò al paese, venerdì sera, con Isidora e Rebecca.

                              (esce asinistra con Serena).

GUGLIELMO     (non riesce ad aprire bocca che Gemma è già uscita)…(ad alta voce)…Perfetto…..

                              (rimasto solo, ad alta voce fra se)….Giornata infernale……Chi verrà mai ad abitare

                              qui ? ….e i  quadri…. i quadri di Amelia….non capisco …..e quel facchino ? Che tipo ! (si avvicina al telefono)… Amelia mi deve proprio spiegare…..

                              (compone un numero)…..0- -6  68 - -93…………..…(aspetta a lungo)

                              …niente, non c’è ancora nessuno.

                                                                                             CAMPANELLO

                              Non è una sala d’aspetto questa casa oggi, è un manicomio .(esce a sinistra erientra subito dopo con Ruggero)    Sei di nuovo tu? Cosa vuoi ancora?

RUGGERO          Non mi cacciare un’altra volta, fratello mio preferito.

GUGLIELMO     Preferito per forza se sono l’unico che hai !

RUGGERO          Le ho viste uscire e allora mi sono detto ”via libera, salgo ”

GUGLIRLMO     Pensiero profondo !! Che vuoi ?

RUGGERO          Invitarti alla cena di sabato….ah , quello l’ho già fatto. (prendendola alla larga)

                              ….Hai visto che personcina ? Che caratterino ? Sentito che voce ? Una dea !

                              Sì, ho incontrato la donna della mia vita, colei che illuminerà i miei passi…

GUGLIELMO     (interrompendo)  ….finisci di dire castronerie e vieni al punto.

RUGGERO          Vorrei…vorrei….essere all’altezza di quello che si merita….offrirle una vita signorile come quella a cui è abituata….degna della sua posizione attuale e futura…

GUGLIELMO     ……sei venuto a batter cassa !!

RUGGERO          Non essere così brutale, chiederei solo un aiutino.

GUGLIELMO     Non ci sono più i soldi di Rebecca vero ? Ora bussi alla mia di cassa.

                              ”Bagni, tazze, lavandini e sciacquoni” ti fanno comodo gli utili, però !

                              La tua parte, piccola, te la prenderai  come al solito a fine anno anche se non

                              te la sei minimamente meritata. Ringrazia il nostro povero padre per questo, Una mano non me la dai mai; non un giorno di lavoro hai fatto per me…….

RUGGERO          ……sì, uno sì……………..sono andato al ricevimento annuale in vece tua.

GUGLIELMO     Già….ma lavoro, niente di niente…….sei occupato a sposare tutte le donne

                              che vai conoscendo…… faremo i conti a fine anno.

RUGGERO          (piagnucoloso)  Mancano ancora tre mesi, come faccio ?

GUGLIELMO     Gisella….(cambia idea)  Gisella rimane Cantarino ancora per un po’. ….

                              ad essere in Boggioni può aspettare……...intanto che canti.

RUGGERO          Sii generoso: un piccolo anticipo ed io ti riservo il posto d’onore a tavola …

                              ci venite vero  ?

GUGLIELMO     Verrò solo io e forse Serena se sua madre non la trascinerà legata in campagna assieme alla tua ex ed a quel gazzettino dell’Isidora.

                              Con l’avvocato studieranno a fondo il modo di punirti…ci puoi contare…..Rebecca non perdona.

RUGGERO          Che errore essere onesto ! Avrei potuto tenermi Gisella come amante, nascosta, tutto sarebbe stato normale.  Invece io mostro a tutti ciò che faccio.  Onestà !

GUGLIELMO     Sulla tua onestà troppi ormai ne dubitano; in quanto alla normalità in te di normale c’è solo la cronica mancanza di danaro. Prova a guadagnartelo, ogni tanto, perché la voce corre e presto di donne ricche da sposare non ne trovi più.

RUGGERO          Mai porre un limite al destino !!.....Ma poi che mi fai dire…Gisella è il ”mio destino” ! Allora, facciamo così: tu vieni Sabato a casa mia e come regalo

                              di fidanzamento mi porti un assegnino…diciamo di ..tre..(si interrompe)

                              ..no, mi rimetto alla tua generosità.

                              (si risente cantare Gisella fuori scena)

GUGLIELMO     Va bene (sospirando) come vuoi, però tu vedi di farla stare zitta altrimenti avremo la rivoluzione nel palazzo.

RUGGERO          E’ un peccato ma obbedisco……come Garibaldi  (esce a sinistra)

GUGLIELMO     Sarà un piacere ascoltarla, in teatro, non qui.

                              Il ”consulente artistico la sistema in fretta ”…forse.

RUGGERO          (a Gisella entrando da sinistra) Ha promesso di venire, Sabato.

GISELLA             Ne sarò lieta, Commendatore. Sarà una serata fantastica, sto preparando

                              un repertorio che vi stupirà; penso di far venire anche un quartetto

                              sinfonico per accompagnarmi.

GUGLIELMO     (a parte)  Tanto paga Pantalone !       Benissimo, sarà magnifico.

                              Verrà anche suo padre, l’illustrissimo notaio Cantarino ?

GISELLA             Non credo….…ha qualche perplessità, così le chiama lui, sul fatto

                              che io mi sia legata ad un uomo già sposato…….

GUGLIELMO     ……..Due volte .

GISELLA             Già, due volte…. Papà è un uomo tutto d’un pezzo, all’antica. Non vuole sentire parlare di separazione ed i divorziati sono tutti da spedire all’inferno.

GUGLIELMO     ……….(interrompe)……frequenta Monsignor Grillo ?

GISELLA             Certamente, è un membro del Consiglio….si immagini Commendatore cosa sta succedendo in casa mia. Ma je m’en fu,  alla francese,….. me ne frego.

                              Farò di testa mia, il mio Ruggerino, qui,  me lo sposo…

GUGLIELMO     ….…quando potrà.

GISELLA             (con rassegnazione)  Quando potrò .  Sono finiti i tempi retrivi e clericali…..

                              viva la libertà.

GUGLIELMO     (ironico)   E’ scoppiata la seconda Rivoluzione Francese…in Italia.  

                              (pontifica)  La rispettabilità, carissima signorina, non è un’invenzione ma un’esigenza, si deve sempre essere sinceri, limpidi ed onesti.

                              …..Fine della predica…non togliamo il lavoro a Monsignore !

                              Ci vediamo Sabato ed ossequi a papà.

GISELLA             Ha ragione Commendatore, ma come si dice , l’amour c’èst l’amour.

                              Arrivederci.                         (si avvia)

RUGGERO          (scherzoso)) Lasciandola ai suoi impegni , sinceramente la ossequio……..

                              (mentre escono a sinistra)…….…ricordi……l’assegnino.        (pausa)

LUCILLA             (da fuori scena)   La porta è aperta…vieni.

                              (Lucilla entra rapidissima da sinistra seguita dopo poco da Amelia)

LUCILLA             Ciao papà……..mamma vedi, abita qui.

GUGLIELMO     (cade letteralmente su un a sedia)  Voi…voi…. ??  Cosa (balbetta) cosa fate qui?

AMELIA              (distaccata)  Buon giorno, non desidera salutare la sua nuova vicina di casa ?

GUGLIELMO     Buon Dio, Amelia, cosa vai dicendo…che vicina….perché sei qui ?...

                              ……Amelia spiegati…

AMELIA              Alisia….non Amelia….il mio nome , lo sai bene è Alisia.(acida) Per te Amelia, per gli altri Alisia Azzari  con sua figlia Lucilla Azzari, nuove condomine.

GUGLIELMO     Nuove cosaaaaa?

AMELIA              Condomine, Guglielmo, …abitanti di questo palazzo…inquiline dell’appartamento C al quarto piano, scala B . (si avvia rapidamente all’uscita eda fuori scena) Venga, Gaetano, venga.       (rientra con Gaetano)

                              Lo dica lei perché sono  qui.

GUGLIELMO     Il facchino !!!!!! Quello che dimentica gli attrezzi !!!!

GAETANO          Mi presento: Gaetano Facchino per tutti:  ma all’anagrafe Gerolamo Facino ….investigatore privato…..per servirla.

GUGLIELMO     (sempre più terrorizzato) Investigatore  !!!! ?????

GAETANO          Sì, dell’agenzia investigativa G.F  come a dire ” guarda e fotografa ” e di fotografie al ”Commendator Boggioni” ne ho fatte tante ! Su commissione.

GUGLIELMO     (urla)  Di chi ?

GAETANO          Della signora Alisia, naturalmente.

GUGLIELMO     Amelia….Alisia, ma è vero?….. Hai fatto questo ? Non ci credo……

                               Perché ? Perchèee ???

                              (colto da improvviso pensiero) Potrebbero tornare mia moglie e Serena.

GAETANO          Non per ora. Le ho viste lasciare la città in macchina, destinazione sconosciuta.

GUGLIELMO     Non si fa mai i fatti suoi, lei ?

GAETANO          Mai quando sono pagato per farmi i fatti ”suoi” caro emerito e stimato  Commendatore.

LUCILLA             Ascolta ”papà”, vedrai che ti si illuminerà la mente.

AMELIA              (da questo momento sarà un fiume di parole con tono crescente)

                              Tu credevi davvero di poter continuare in questo modo, menzogne su menzogne, tutta la vita. Sono vent’otto anni che  menti: a tua moglie prima di tutto, a tua figlia Serena e…e questo si può capire. Se si vuole avere un’altra donna e farci anche una figlia si mente, si mente spudoratamente, a tutti.

                              Il commendatore rispettabile, presidente di qui, presidente di la….a capo dell’associazione recupero abiti medioevali o che caspita sono…membro emerito dell’accademia letteraria…stimatissimo, cos’è…dimmi…cos’è?

                              Un bigamo, ecco cos’è , un doppiogiochista con due famiglie. Ma questo lo sapevo, l’ho accettato per vent’otto anni…ma mentire a me, a tua figlia……a Milano abitava, a Milano in Via Molinetto.  ”ma non cercarmi lì, per carità” dicevi …e  noi sceme ci credevamo…ti abbiamo ubbidito…..Sai cosa c’è in Via Molinetto al 47 . Niente. La casa e crollata anni fa. Lo sapevi o non sai nemmeno dove si trova la via Molinetto ? . ... Ed invece lui vive tranquillo

                              in provincia !…Ma ho aperto gli occhi, abbiamo aperto gli occhi. ..Ed eccoci qua, nuove inquiline al numero 90 di Corso Garibaldi….

                              quarto piano…scala B.. interno C.

GUGLIELMO     (annichilito) Amelia, ascolta, non credere che io………

AMELIA              (interrompe)…..No, non oggi, niente scuse, niente menzogne…poi ci sono testimoni. (indica Gaetano)….Saremo vicini di casa d’ora in poi, in ottimi

                              rapporti con la ”tua” famiglia, amici….ci vedremo spesso.. molto spesso !!

                              Ahh, ti chiedi perché un’ora fa ho insistito per giovedì ? Sìii ??

                              Depistaggio, mio caro, semplice ed efficace depistaggio consigliato

                              dal qui presente ‘’Sherlok Holmes’’ che ti ha smascherato….. finalmente.

                               Ora vado ad installarmi nel mio nuovo nido; vieni Lucilla.

                               (esce impettita asinistra)

LUCILLA             Bel colpo ,vero, ”papà”,  saluta Serena da parte mia.. prima o poi saprà che siamo sorelle, glie lo dici tu o ci penso io?  Buona giornata, se ci riesci. 

                              (esce asinistra velocemente)

GUGLIELMO     (mentre lei esce)….no, no… per carità…..no……

                              (a Gaetano) Lei è ancora qui, impiccione malefico,  se ne vada,….via..via

GAETANO          Impicciarmi è il mio mestiere;……. mentire a quanto pare è il suo…vado

                              ….vado(sull’uscita si volta)  Per tutti gli altri e per sua convenienza…..

                              mi resti al sciur Gaetano ..al fachin… l’è ciar vera ??? ( esce a sinistra)

GUGLIELMO     (resta immobile ed annichilito in mezzo alla stanza)

                                                      S I P A R I O

 

                           A T T O    S E C O N D O

Sono passati otto giorni. Scena come al primo atto .E’ stata sostituita la cornice rotta.

Tre donne sono nell’angolo salotto e stanno prendendo il the….sono Gemma, Isidora e Rebecca.

All’apertura il discorso riparte.

ISIDORA              Così alla fine lui ci è andato. Vittoria sua e di tuo cognato.

GEMMA              Purtroppo è così, ma il peggio è che ci è andata anche Serena, quella irresponsabile  traditrice !

ISIDORA              Gemma, io ti do quasi sempre ragione, ma questa volta ti contraddico anch’io: tua figlia ha trentun’anni anni, non puoi comandarla come ne avesse tredici.

GEMMA              E’ mia figlia e fa quello che dico io….

ISIDORA              Questo solitamente lo dicono quei maschilisti dei padri ! 

                              Abbozza, fai finta di niente….vedrai che a suo tempo ti darà ragione.

                              Ma dimmi…dimmi come è andata ? Sono curiosa.

REBECCA           Lo voglio sapere anch’io.

GEMMA              Lui, muto, nemmeno una parola. A domanda, solitamente, si risponde; lui, niente. Gli ho chiesto..”c’era tanta gente?”.. lui  ”Sì, un po’ ’’  ”Chi c’era”…

                               lui  ”non li  conosci” e via con questo tono……ho rinunciato.

                              Ho ripiegato su mia figlia…..

REBECCA           …e lei ??

GEMMA              Meraviglie…Ruggero di qua, di là….amici allegri…balli, canti….ahh…

                              un tenore del coro della Scala…

REBECCA           …amico di quella …

GEMMA              …probabile ! Hanno fatto le ore piccole…”gozzovigliando”.

ISIDORA              (invidiosa)  E noi, in paese, prima a vespro, poi a nanna.

GEMMA              Abbiamo giocato a tombola …..….ed io ho vinto !

REBECCA           Tu vinci quasi sempre,…. a tombola…..….e perdi con tua figlia.

GEMMA              Comunque non finisce così! Da qualche giorno non ci parliamo….

                              ma la castigo, la castigo….

REBECCA           ……..e cosa fai… le togli le caramelle ?

ISIDORA              Gemma , abbozza, te l’ho appena detto, abbozza.

                              Verrà il momento della rivincita…e  ”saremo” tremende.

                              Se il padre la spalleggia non puoi farci niente….ma coglieremo in fallo

                              anche lui, te lo prometto ……me ne occupo io.

REBECCA           Ed anch’io. Ho un conticino in sospeso con i fratelli Boggioni.

                              Se ci lasci fare, lo stendiamo.

GEMMA              Non strafare, Rebecca, alla fine è solo di parere diverso dal mio.

REBECCA           Se scopro che Guglielmo aiuta quel traditore del mio ”ex amato sposo”

                              ti rendo vedova.

ISIDORA              L’avvocata ora direbbe ….”omicidio premeditato…..ergastolo”….ma non c’è….

                              (ridendo)  Sei libera di farlo !!

GEMMA              Non c’è motivo per dubitare di Guglielmo, in trentaquattro anni di matrimonio non ho mai avuto nulla da ridire né di che preoccuparmi; casa, lavoro..

REBECCA           …tazze…lavabo e sciacquoni….

GEMMA              (smorfia)….già, quello è il suo lavoro! …Associazioni, presidenze, comitati…..(pensosa)  già comitati come l’ultima trovata ” ricordiamo le nostre origini ” !

                              Siamo nel 1975 e loro pensano ai costumi che indossavano le trisavole o prima ancora per pascolare le capre! Tutte le settimane, al giovedì, ”riunione”

per…per …non so………decidere qualcosa….. da quell’impiccione del Dottor Grassi con la sua bellissima segretaria….

ISIDORA             (interrompe)……sei gelosa…che meraviglia…sei gelosa !! Ecco trovato.. indaghiamo.  Se  ” lui …’si riunisce’…..per vedere la segretaria ” è spacciato !!

                              Parola di Isidora.

REBECCA           Propongo l’assunzione immediata di un investigatore.

ISIDORA              Basto io, sono un segugio. Fiuto, annuso…e azzanno. Non c’è scampo.

GEMMA              Calma ragazze, non corriamo troppo. Non ho detto che si vede con la segretaria. Se scopro che è così qui succede  un cataclisma. Io vigilo.

ISIDORA              Ed io indago !

REBECCA           ‘’Noi” indaghiamo e se viene fuori qualcosa Speranza lo farà nero.

GEMMA              Cosa avete oggi? Perché volete distruggere Guglielmo ?

ISIDORA              Ti vogliamo bene.

REBECCA           Abbasso i Boggioni !

                                                                                           CAMPANELLO

GEMMA              Aspettavo anche Speranza. Farete il processo in contumacia a Guglielmo, lo so, siate clementi. (esce a sinistra) (rientra subito con Speranza)

SPERANZA        Ciao a tutte. Mi dispiace tanto per sabato scorso ma non v’è stato modo di liberarmi. Come è andata? Eravate voi tre?

ISIDORA              Sì, noi tre. Serena ha preferito andare alla festa nonostante l’aut aut di Gemma….ne sta per pagare le conseguenze.

SPERANZA        Sarebbe ??

REBECCA           (ridendo)………..le verranno tolte le caramelle!!

SPERANZA        Cosa dici ?  Non ha senso !

REBECCA           Si stava studiando la punizione da infliggerle ed il massimo del risultato è questo ….toglierle…….

SPERANZA        …le caramelle. Ma smettetela.

                              Seriamente ….avete notizie sulla festa ? Raccontate.

GEMMA              Ho gia detto di saperne poco: si saranno divertiti ed abbuffati.

REBECCA           Spero gli sia andato tutto di traverso a quella …..quella……

SPERANZA        …...Attenta !

REBECCA           …quella (sarcastica)… diva da quattro lire.

GEMMA              Prendi un po’ di the, Speranza ?      

SPERANZA        Volentieri; quindi ci sono andati sia Guglielmo che  Serena, che dicono ?

GEMMA              Non lo so e non lo voglio sapere            (serve il the)

ISIDORA              Ormai questa storia è passata, concentriamoci ora sulle indagini.

SPERANZA        Indagini…….quali indagini ?

REBECCA           Isidora si trasforma in detective e vuole controllare i movimenti di Guglielmo.

SPERANZA        Ma è illegale…..perchè mai ?

ISIDORA              E se avesse un’amante ?

SPERANZA        Chi ? Guglielmo !! Non dire scempiaggini; quello un’altra donna ! Non lo crederei nemmeno lo vedessi abbarbicato ad una bionda ventenne! Dov’è ora ?

REBECCA           E’ giovedì.

SPERANZA        Lo so che è oggi è giovedì, e allora ? Che c’entra ?

ISIDORA              Oh avvocato, avvocato ! Vedi che devo proprio lavorare per te come segugio!!........ Oggi è giovedì ed il nostro amico è al paese del Dottor  Grassi..

REBECCA           ..…e dalla sua segretaria….bionda,  non ventenne,  ma bionda.

SPERANZA        Voi pensate che quel brav’uomo se l’intenda con la segretaria ?…..

                              Il Commendator Boggioni ? Cosa vi prende oggi, siete ammattite ?

ISIDORA              Lo pensa Gemma.

GEMMA              Io !!! Hai fatto tutto tu. Io ho solo detto che le sue riunioni lo portano

                              spesso fuori casa.

REBECCA           Soprattutto il giovedì !

                              (si sente un rumore d’apertura di una porta)

GEMMA              Questa è Serena; per carità non una parola su questo. Mute !

ISIDORA              Come tombe           (entra Serena da sinistra).

                              Oh ciao Serena, terminato il supplizio a scuola?

SERENA              Terminato…. sapete,…oggi c’era in programma il corteo pro Fidel con successiva assemblea plenaria.

REBECCA           Così vacanza anche oggi !

SERENA              (con foga) Forzata…ed il mio programma di latino và alle ortiche…..ma a fine anno li boccio, tutti li boccio !         (calmandosi)

                              Cosa c’è oggi, assemblea generale anche qui?

ISIDORA              Volevamo sapere se ti sei divertita, Sabato.

SERENA              (pronta) Volevate sapere ! (indica Rebecca) Tu volevi sapere come si comporta lo zio con Gisella… Ma non ve lo dico… Soffrite pure ma io non apro bocca..

                              Io mi sono divertita, c’era gente simpatica..  Per saperne di più, Isidora, investiga , è la tua passione, no ?

GEMMA              Non te la prendere in questo modo, era una domanda innocente.

SERENA              Innocente un corno !! Per favore Rebecca, mi dispiace di quanto ti è successo, ma non coinvolgermi nelle tue ire.

REBECCA           Vorrei vedere se fosse capitato a te.

SERENA              A me non capita…io sono ” zitella”.

SPERANZA        Siamo in due….ma le vie del Signore sono…..

SERENA              ….infinite, certo; ma intanto siamo zitelle.

                              (bussano ripetutamente alla porta d’ingresso)

GEMMA              Un’altra volta ! Vuoi vedere che è quel matto del facchino !

                              (va a sinistra ad aprire) (da fuori scena)  Ci avrei giurato che era lei.

                              (entra con Gaetano) Il campanello, le ho detto l’altra volta che c’è il campanello.

GAETANO          Al  funziona mia. Ho ben pruvà….. Buon giorno a tutte.

                              Quanti don, cusa ghè suces?

GEMMA              Come non funziona ? ( esce e suona..rientra)  Visto che funziona.

GAETANO          Pusè che vist ho sentì… boh!  Avrò sbaglià dit!  Ho dumandà cosa ghè suces….sii dre a dì al rusari ? Perché se l’è insci vo via subit, ghe gia

                              la me dona che da rusari a me ne dis a sé.

SERENA              No, tranquillo, non stiamo recitando il rosario.

REBECCA           Io sto dicendo ”un rosario di improperi” contro chi so io !

GAETANO          Cuntra a chi ? Al so marì? …al so marì  da prima ?

REBECCA           E’ ben informato, vedo, sig……?

ISIDORA              …Facchino….è un facchino !

GAETANO          Ma l’è dura da testa le?  Mi sun fachin da nom , no da mestè !

GEMMA              Scusi tanto,…..cosa desidera oggi ? La scala ?... Gli attrezzi ? ……Mio marito ?

GAETANO          No, ho purtà tuch, ma sum mia dismentegà. (cambia improvvisamente tono elinguaggio)   Il fatto è che sono qui per via della signora Alisia…….

SERENA              (interrompe)  Chi è la signora Alisia ?

GEMMA              La nuova inquilina dell’interno tre, qui a fianco.

SERENA              Deve essere la mamma di quella che ha rotto la tua cornice,  allora.

GEMMA              Già, proprio lei…..Diceva signor….???   (cerca il nome)

GAETANO          Facchino….sempre Facchino….cercavo di dirci che la signora Alisia, che abita qui da ieri ci’avrebbe desiderio di presentarsi, ma cià paura di disturbare e allora ha mandato me a vedere se può. Ecco qua.

GEMMA              Non disturba affatto….vero ragazze……siamo qui a fare delle chiacchere.

REBECCA           (a parte)   Ed a mangiarci il fegato.

SERENA              Le dica di venire…anzi no, vado io a parlarle.  (si avvia a sinistra)

ISIDORA              Molto bene così facciamo (conta le donne presenti) ……..un sestetto.

GAETANO          Allora vado a dircelo così lei può essere che viene. Mi intant tachi su i quadar.

                              (esce con Serena a sinistra)

SPERANZA        Che linguaggio terribile…..povera la nostra lingua italiana.

ISIDORA              L’oratoria della qui presente avvocata Speranza Pensabene è ben nota,…. e ti servirà Rebecca,……noi siamo popolane ignoranti.

SPERANZA        Come sei permalosa……volevo solo dire che mi fa un po’ ridere il modo d’esprimersi di quel…

ISIDORA              ….facchino…..sono sicura…facchino.

GEMMA              Se viene, voi due (indica Speranza e Isidora) cercate di non farle il terzo grado come al solito. Non è colpevole di nulla. D’accordo Sherlok Holmes ?

                              (rientra Serena seguita da Amelia (Alisia) )

SERENA              Venga, si accomodi…ecco qui tutta la compagnia…….(presentandole una ad una)

                              mia madre, l’avvocato Pensabene, la signora Dalpennello, gallerista, mia zia..no….la mia ”ex” zia Rebecca ………..

AMELIA              (interrompe)….come la sua ”ex” zia ??  L’ha ripudiata ?

SERENA              (ridendo)  Quale ”ex moglie” di mio zio ora è divenuta la mia ”ex zia”

AMELIA              (verso il pubblico) Almeno uno in famiglia si è deciso.

SERENA              (che non capisce) Come dice ? 

AMELIA              Nulla…nulla, pensavo a qualcun altro.

SERENA              (a tutte)…La signora Alisia Azzari…nuova inquilina dell’interno tre;

                              vive con sua figlia Lucilla. Lei verrà tra poco.

ISIDORA              Niente uomini ?  Marito….genero……amanti ???

GEMMA              (pronta e severa la richiama)  Isidora !!!! Taci.

SPERANZA        Isidora prima o poi qualcuno ti querelerà ed io dovrò difenderti…. Gratis.

ISIDORA              Hurrà !! Allora signora, un maritino in giro ? ….Niente !!.....Peccato….

                              non potrò pescare nel torbido della vostra vita.

GEMMA              Se non taci ti metto alla porta, pettegola !

AMELIA              Non importa. No, niente marito sono ” libera con una figlia ”. Scandalo ?

SPERANZA        Certamente no,  chi ci guarda più al giorno d’oggi ?

AMELIA              Ci guardano…certo che ci guardano, i benpensanti, me lo lasci dire.

ISIDORA              Noi no, mai. Siamo moderne, ci facciamo i fatti nostri e quelli degli altri li ignoriamo, non ci toccano proprio.

REBECCA           Almeno lei non è stata buttata nella pattumiera da nessuno !   

AMELIA              Non mi ha neppure presa…se non in ”quell’altro senso! ”

                              Vivo sola con mia figlia e sono serena.

SERENA              Come me !!

AMELIA              Alla sua età non può che essere serena.

SERENA              Io sono Serena………Serena di nome.

ISIDORA              Per fortuna, Gemma, che non l’avete chiamata Afflitta o Desolata.

                              Ora dovrebbe piangere tutto il giorno !

REBECCA           Anche il suo nome, Alisia, è un po’ particolare.

AMELIA              E’ un’abbreviazione di Fiordalisa ” fleur de lis…fiore di Giglio ”…..

                              candida e pura;…. ma c’è chi preferisce chiamarmi Amelia….gli amici.

SPERANZA        Noi come dobbiamo chiamarla ?

AMELIA              Sarete amiche !….Va benissimo Amelia.

                              Qui non conosciamo nessuno, ci vedremo spesso.

GEMMA              Da dove viene ?

AMELIA              Il paese natio è desolatamente  sperso tra la campagna ed i monti, non lo voglio neanche nominare. Qui ora ho trovato un lavoro che  mi piace e mia figlia potrà finalmente insegnare…là di bambini non se ne fanno più..scappano tutti.

SERENA              E’ maestra elementare…vero ?

AMELIA              Pare sia una caratteristica di famiglia , insegnare.

ISIDORA              Maestri, professori..…docenti ?

AMELIA              Un’altra parente  quasi della medesima età che insegna pure lei.

ISIDORA              Cosi lei si occupa di……????

AMELIA              Arte……..sono critica d’arte,  temporaneamente disoccupata e

                              pittrice a tempo perso.

GEMMA              L’imperscrutabile disegno di Dio!  Lo poteva mai immaginare che la qui presente signora Isidora Dalpennello è proprietaria di una rinomata

                              galleria d’arte e pittrice?  Dilettante ma pittrice.

ISIDORA              Dilettante non troppo, ho già ceduto ben tre delle mie opere !

SPERANZA        Due alla pesca di beneficenza e l’altro…………….

ISIDORA              (interrompe ma ridendo)…….vipera  maligna. Che razza di amiche mi dovevo trovare ! Decisione irrevocabile: mi trasferisco presto, magari in Perù.

REBECCA           Non prima però d’aver risolto il mistero del giovedì di mio cognato, o devo dire ”ex cognato” ?

AMELIA              (ha un sussulto)   Casa di misteri allora !        (si affretta a cambiare discorso) 

                              Quindi lei ha una galleria d’arte ! Benissimo, saremo molto, molto intime.

ISIDORA              Il facchino dice che lei dipinge in stile ” noir ”: immagini astratte e dettagli macabri.

AMELIA              Quello ogni tanto dà fuori di testa. Ho fatto sì una volta un quadro così su richiesta di un chiromante che poi è scappato e non mi ha neppure pagata.

                              No, io dipingo solo la realtà, quella vera, quella che fa male.

GEMMA              Com’è funerea…..sempre così ?

AMELIA              Non sempre, solo quando serve a mettere le cose a posto……

                              ma via i pensieri lugubri, oggi è un giornata felice: nuova casa,

                              nuovo lavoro, nuove conoscenze …….nuove prospettive. 

                              Ma Lucilla dove sarà finita? Torno di là, ci vediamo dopo. (esce a sinistra)

GEMMA              Rebecca, cosa ti passa per la mente di parlare delle faccende private di Guglielmo con un’estranea ? Dovevi proprio accennare a quella stupidaggine del giovedì ?    (si accorge tardi d’aver parlato troppo - cenno di disappunto)

SERENA              Appunto, di che diavolo parlate ? Cos’è questa storia del giovedì ?

SPERANZA        Una stupidaggine, una vera fesseria, un’ esercitazione della nostra investigatrice – pittrice – gallerista Isidora…….

SERENA              …………che non avendo nulla di meglio da fare si allena a gettare ombre su mio padre ? Oh quanta species….cerebrum non habet , quante persone non hanno cervello !

                              Non ti credevo così maligna Isidora. Buon giorno.    (esce infuriata dal centro)

SPERANZA        Sarà opportuno che ce ne andiamo tutte prima che ci faccia causa, non posso difendermi da sola e non vorrei arricchire i miei colleghi.

ISIDORA              Torno in galleria;  ma indago, scavo, frugo…..

REBECCA           ….e azzanni. Ha ragione Speranza, è meglio che ce ne andiamo. Ciao Gemma , fammi sapere gli sviluppi delle indagini.

                              (Isidora, Speranza e Rebecca escono velocemente da sinistra)

GEMMA              Serena, (rivolta al centro)….Serena fammi il piacere di venire qui.(chiama) Serena. (lunga pausa)    (poi compare Serena)       

(vedendola – irritata) Cosa ti ha preso, trattare così Isidora ?

Non ti è passato per la mente che fosse quasi un gioco ?

SERENA              Appunto , quasi. Non voglio che si offenda l’onorabilità di papà per far divertire le tue amiche. Isidora è paranoica e Rebecca furiosa.

                              (entrano lentamente da sinistra Amelia e Lucilla)

                              (Amelia trascina un quadro con una mano e nell’altra ha un barattolo)

AMELIA              Scusate ma la porta era aperta……non c’è più nessuno ?

SERENA              Ciao Lucilla. Se ne sono andate, avevano esaurite le parole…..e le idee.

AMELIA              Peccato, volevo far vedere un quadro alla  gallerista.

SERENA              Oh ne avrà occasione molto presto; Isidora pare che ci viva, qui.

LUCILLA             Buongiorno, non vorrei disturbare, mamma ha insistito perché venissi a conoscere delle persone..(guardandosi attorno)  allora torno alla mia torta.

AMELIA              Sarà difficile senza zucchero!  (a Gemma) Per favore me ne può prestare

                              un poco ?

GEMMA              Certamente….venga con  me in cucina (Amelia posa il quadro e segue a destra  Gemma, con il barattolo)

LUCILLA             Non ho più avuto occasione di scusarmi per il disastro dell’altro giorno, non so capacitarmi d’aver lasciato cadere il portaritratti.

SERENA              Non ci pensare più.  Era un orrore; guarda è già stato sostituito…in meglio.

LUCILLA             (allegra) Effettivamente era orrendo….(ridendo) mi sono spaventata e l’ho gettato a terra !!!

SERENA              Era un terzo premio, riciclato, alla lotteria del paese ove abbiamo una casetta ereditata dai nonni.

                              (entra da sinistra Guglielmo con una valigetta che gli scivola di mano quando vede le dueassieme)

SERENA              Ciao papà, già di ritorno oggi? Ti presento la nostra nuova vicina, Lucilla…. (cerca il cognome)

LUCILLA             ….Azzari. Piacere commendatore. (serissima indicando la borsa) Le è scivolata? Capita!

GUGLIELMO     (imbarazzato non sa che fare) Buon….Piacere  signo….rina….sì…ho le mani sudate.

SERENA              Già, con questo caldo ! Ci saranno si e no dieci gradi fuori e tu sudi !

                              O  è l’emozione dell’incontro con Lucilla ?

GUGLIELMO     Cosa vai dicendo Serena?...La scusi….. signorina.

LUCILLA             Ma certo, ”queste cose ’’ si possono perdonare !

                              (entrano da destra Gemma e Amelia)

                              (Guglielmo si accascia su una sedia)

GEMMA              Guarda, guarda eccoti già di ritorno ! Riunione breve oggi !...Tu non conosci ancora la nostra nuova vicina…….(presenta) … la signora Alisia Azzari.

AMELIA              (si avvicina e gli stringe la mano sino a fargli male)    Piacere…tanto piacere …Commendatore…vero ?

GUGLIELMO     (stringe i denti per il dolore e si alza) Buon…buon giorno….p..iac…ere.

GEMMA              Balbetti ora ?

GUGLIELMO     Mi… sono… mors..icato la… lingua sal…endo.

AMELIA              (sarcastica)   Succede tutti i giorni ! Forse la stanchezza ?

GUGLIELMO     (ha trovato la scappatoia) Proprio la stan..che..zza, ho dovuto la…sciare l’auto molto lon..tano.

AMELIA              (ironica) Già l’auto ! Bene grazie per lo zucchero. A presto. (esce a sinistra)

LUCILLA             La torta mi attende, grazie. Stia attento a non mordersi ancora ”Commendatore”!!

                              (esce anche lei a sinistra) (il quadro rimane in scena) (Serena esce al centro senza parlare)

GUGLIELMO     (non sa che fare; decide per l’attacco) Cosa ci fanno già qui quelle due ? Non bastava il danno che ha procurato l’altro giorno quella pasticciona !

GEMMA              Eccolo il selvatico che a casa non vuole mai nessuno. Sono venute solo a presentarsi, non hanno chiesto asilo politico.

GUGLIELMO     Aggiunte alle tue amiche ed alla ”Rebecca furiosa” saranno una folla. 

                              Si dovranno  aggiungere posti a sedere e programmare i turni, come a teatro.

GEMMA              Va bene, procura sedie nuove ! Invece di fare lo spiritoso mi dici come mai sei tornato così presto, oggi ? Non c’era nessuno ?

GUGLIELMO     Il Dott. Grassi si è dovuto assentare urgentemente.

GEMMA              C’era solo la segretaria ?

GUGLIELMO     Sì, ”lei” c’era…perché???? Finiscila di fare la gelosa e, per cortesia, mi prepareresti un caffè. Sono gelato.

GEMMA              Se poco fa eri sudato ?

GUGLIELMO     ..e ora sono gelato !... Un caffè, un solo.. piccolo caffè ….possibilmente  dolce…grazie.

                              (Gemma esce a destra sbuffando)

GUGLIELMO     (Raccoglie la valigetta caduta e si siede allo scrittoioparlando da solo)

                              Giornata buttata ! non c’era Grassi…solo quella insulsa segretaria.         (pausa)…

                              Chissà se Amelia ha già il telefono ? Come faccio a parlarle ? Come faccio a vivere con lei qui a fianco ? (a voce più alta) Mio Dio cosa mi sta capitando ??

GEMMA              (rientra da destra con il caffè) Cos’altro accade ora, perché nomini Iddio ?

GUGLIELMO     …ho freddo..

GEMMA              …..e per questo preghi ! Bevi il caffè e falla finita.

GUGLIELMO     (beve e sputacchia)   Ma è salato ! 

GEMMA              Non dire scempiaggini……salato !   (assaggia e sputacchia )    E’ salato.         

GUGLIELMO     Io cosa ho detto, è salato…….Cos’hai pasticciato ?

GEMMA              Non so…(corre a destra e ritorna con il barattolo dello zucchero…. assaggia)

                              ..ma è sale….(guarda il barattolo) ..nella scatola dello zucchero c’è il sale ! Si sarà sbagliata Serena…..Oh mio Dio…ho dato alla vicina dello zucchero….no, sale !!

                              (corre fuori a sinistra) (Guglielmo rimane allo scrittoio e lavora) (pausa)(rientra Gemma)

GEMMA              (meditabonda) Eppure  di là hanno lo zucchero ! Com’è possibile ?  Ora non ho tempo di controllare, esco. Monsignore mi ha fatto dire d’andare subito da lui. (esce al centro) (qualche momento di silenzio poi )    

                                                                                                       CAMPANELLO   

GUGLIELMO     (va a sinistra per aprire) Ecco si ricomincia con le visite ! (rientra con Amelia)

                              (durissimo)  Cosa vuoi ?

AMELIA              Assicurare ”tua” moglie che la torta non si è rovinata, come la mia vita…

                              ed a riprendermi il quadro.

GUGLIELMO     Non c’è, è uscita…..Quale quadro….ah quello…una delle tue croste. (pausa)

                              Mi vuoi spiegare, benedetta donna,  cosa ti è passato per la mente di venire

                              ad abitare qui, nel mio stesso palazzo? A fianco di casa mia ? Sei impazzita

                              per caso ? Mettermi contro Lucilla ? Usare un investigatore…….Amelia,

                              dopo tanti anni di affetto, di amore ,  arrivi a questo ?

AMELIA              (serafica) Vuoi spiegazioni ?.... e io te le do: primo, devo lavorare, con quanto

                              ci passi tu possiamo morire di fame. Secondo, qui, Lucilla, che ti ricordo è

                              tua figlia, ha più possibilità d’insegnare. Terzo, questa zona mi piace, 

                              mi piace questo palazzo e mi piacciono i vicini, tanto tanto carini….

GUGLIELMO     …ma è la mia….( vorrebbe dire famiglia )

AMELIA              ….zitto…stai zitto. L’investigatore è stato necessario per tutte le menzogne

                              che ci hai raccontato per anni…ah tra l’altro guarda che lo paghi tu, soldi alla mano, altrimenti ti manda la fattura a casa. (vede la tazzina del caffè)

                              ..Offrimi un caffè…amaro.

GUGLIELMO     Tu sei matta…(esce a destra)

AMELIA              (rapidamente estrae da una rivista che ha tenuto sin’ora in mano una foto e la sostituisce aquella della cornice che è sullo scrittoio)

                              Ecco fatto. Ventotto  anni di bugie…ora la paghi.

GUGLIELMO     Eccoti il caffè, amaro…..(con calma) Senti, dopo tanti anni assieme, sembra

                              che tu ora sia in guerra,  perché ?

AMELIA              Potrei raccontarti molte bugie, come le tue. Ti dirò una cosa sola : a tutti

                              gli effetti pratici sono tua moglie, la tua seconda moglie ! Hai voluto due famiglie…quella legale…. bella… alla luce del sole…. e l’altra, nascosta,

                              al buio , segreta.. della quale vergognarsi….bene ora è finita.

                              Lucilla ha quattro anni meno di Serena, sua sorella, ed ha diritto d’avere

                              lo stesso futuro.

                              Per prima cosa datti da fare, conosci mezzo mondo qui, trovale una cattedra……           (Guglielmo cerca di parlare)

                              …..ti ho detto di stare zitto. Trovale un posto dove possa  insegnare,

                              come  ”l’altra”. Io sono qui, noi siamo qui.. ed aspettiamo…... abbiamo

                              ancora un po’ di pazienza…….ma non molta….. Pensaci.  

GUGLIELMO     (è annichilito) Non posso credere tu voglia fare sul serio….non posso cambiare

                              la mia vita.

AMELIA              (serafica, avviandosi all’uscita) Io credo invece che ci riuscirai, sei un maestro nell’arte della menzogna. ..Inventa………..(sta uscendo, si rivolta)…ah, un’altra cosa: …il prossimo Natale lo vogliamo passare con te….

GUGLIELMO     ……Magari anche Pasqua e ferragosto !

AMELIA              (canzonatoria) No, a Pasqua sarò altrove …..mi basta il Natale….tutto il giorno.

GUGLIELMO     Sai perfettamente che questo non è……….(si interrompe perché Amelia sta uscendo a sinistra con il quadro e non lo sente più)        (lunga pausa)

                              (spegne la luce centrale e si accascia su una poltrona alla sola luce della lampada)

                              E’ ammattita, non c’è scampo, è ammattita ! Cosa pensa ? Io non divorzio come Ruggero….. Ecco il risultato dei cattivi esempi in famiglia.

GEMMA              (entra da sinistra con Isidora) (vede buio ed accende la luce) Ti dico che è stato

                              uno scherzo, sono sicura d’aver capito bene; una voce femminile mi ha detto al telefono che Monsignore voleva vedermi con urgenza.

                              Arrivata là mi dicono che è assente per tutto il giorno.

ISIDORA              Hanno anticipato di sei mesi il pesce d’aprile !.....

                              …o te l’hanno fatto con sei mesi di ritardo !

GEMMA              Non dirmi che sei stata tu, guai a te. (vede Guglielmo)…ah sei qui tu !

                              Un’altra volta al buio ?

GUGLIELMO     Pensavo…….

ISIDORA              (lo prende in giro)….A me !....grazie !…..Gemma, tranquilla,

                              un marito mi basta.  Comunque lo scherzo non te l’ho fatto io, lo giuro.

GUGLIELMO     Potresti essere spergiura come quando sostieni d’essere pittrice……

                              Menti..spudoratamente.

ISIDORA              Simpatico tuo marito ! Per tua norma e conoscenza ..sappi.. che i miei

                              quadri sono molto apprezzati e ricercati..

GUGLIELMO     …..dalla questura , per truffa. I tuoi non sono dipinti, solo infantili disegni

                              di case con ochette e fiorellini.

GEMMA              Non essere sgarbato, per favore. Cos’è questo atteggiamento ?

                              Se hai le paturnie per i tuoi affari vai a sbollirle di là.

GUGLIELMO     Volevo solo sfotterla un po’, una piccola vendetta, null’altro.

                              Il fatto è che oggi mi sono capitati alcuni antipatici contrattempi.

                              Scusami, Isidora. Vado a preparami un the.         (esce a destra)

GEMMA              Attento al sale.

ISIDORA              Che significa ”attento al sale” ?

GEMMA              Già, non te l’ho detto…qualcuno ha riempito la zuccheriera con il sale.

ISIDORA              Chi ?

GEMMA              Che ne so…io non l’ho toccata. O quell’imbranato che è di là o Serena.

                              Certo che da qualche giorno succedono parecchie cose strane.

ISIDORA              Dimmi..racconta che investighiamo.

GEMMA              Ieri l’altro sono improvvisamente sparite le chiavi della macchina……..

                              ovviamente doveva per forza essere colpa mia:

                              discussione…… io no……si tu…ecc.

ISIDORA              Quindi tutti a piedi ??

GEMMA              (umile)………...sono poi saltate fuori in una mia borsetta.

                              (irata)  Tuttavia io non ce le ho messe !

ISIDORA              Doppia personalità ! L’avrà fatto l’altra Gemma !

GEMMA              Più bella ancora la faccenda della posta: il portiere è sicuro d’averla messa nella nostra cassetta: bene, sai dove sono finite le lettere indirizzate a Guglielmo ? Non ci crederai mai ! Al numero 90 di non so quale via presso il centro ”Tutela della Giovane”.  

ISIDORA              Ovviamente ha incolpato te !

GEMMA              Poteva essere diversamente ? ………….Sarà stato il postino.

ISIDORA              No, non può essere: perché solo la posta a nome di Guglielmo ?

                              Sento odore di bruciato.

GEMMA              Per finire con oggi: prima lo scambio dello zucchero poi l’invito da parte di monsignore che non c’era. Tu che ne pensi ?

ISIDORA              (professionale)  Occorre un esame diligente ed accurato degli eventi.

                              (subitanea)….. Ruggero, è Ruggero…per vendicarsi.

GEMMA              No….lui si vendicherebbe solo su di me .

ISIDORA              Allora la nuova….Sì, insomma, la cantante.

GEMMA              Non è mai stata qui in questi giorni.

ISIDORA              Ahh !! Rebecca non era in città ! Se oso nominare Speranza mi trovo una citazione…. Quindi….non so.

GEMMA              Bell’aiuto mi dai. Fino a lì ci sono arrivata da sola.

GEMMA              (è arrivata sino allo scrittoio, vede la fotografia cambiata, lancia un urlo)

                              Oooohhhhh !...  e questa cos’è ???         (brandisce la cornice con rabbia, urla)

                              Guglielmo,…..Guglielmo…vieni subito  qui….subito….

                              (Guglielmo entra da sinistra con una tazza di the)

GUGLIELMO     Mi hai chiamato ?

GEMMA              Noooo, è che ogni tanto mi va di gridare Guglielmo, Guglielmo…..

                              Come ti sei permesso ???

GUGLIELMO     Dovevo chiederti il permesso per fare un the ?  Non c’è zucchero…..

GEMMA              …..Che mi importa del tuo the. (gli sventola la cornice sotto al naso) Questo,…questo oltraggio è quello che  m’interessa.

                              Per trentaquattro anni, qui, c’è stata la fotografia del nostro matrimonio

                              ed ora…..guarda Isidora, guarda cosa ci ha messo questo mammalucco.

ISIDORA              (prende la foto e la guarda) Beh ! Non ha scelto male ! Brigitte Bardot in bikini ……se fossi un uomo lo farei anch’io.

GUGLIELMO     Taci tu…..fammi vedere… (prende la cornice,guarda  con espressione compiaciuta) ………mai vista questa foto in vita mia…io non l’ho messa.

ISIDORA              (ridendo) Allora è stato lo spirito santo ! Gemma vai a chiedere lumi a Monsignore se mai dal cielo scendono immagini di attrici nude.

GEMMA              (alterata)  Non dire scempiaggini, per favore: questo debosciato riempie

                              casa di immagini osè …….e tu ridi.

                              (entrano da sinistra Serena e Lucilla)

SERENA              Vieni…….Cosa ti dicevo ?  Questa è la pace domestica ! Che c’è oggi ?

GEMMA              Guarda……(strappa di mano a Ruggero  la cornice e la mostra a Serena )

                              …osserva che campione di stupidità è tuo padre !

                              Ha gettato la nostra foto per mettere questa…. questa.. oscenità.

GUGLIELMO     Ribadisco che io non ho gettato proprio niente e ti comunico che mi hai

                              proprio stufato…. quindi me ne esco, al fresco.       (esce dal centro)

GEMMA              (colta da crisi isterica) Esce lui, se ne va , come sempre… Dove l’ha messa…… dove l’ha messa….la mia foto !!!  (la cerca sullo scrittoio,nel cestino, per terra)

                              Non c’è….ma glie la faccio sputare.

SERENA              Mamma calmati, ora. La troveremo.

                              Esci anche tu un poco, ti accompagna Isidora.

ISIDORA              Se Guglielmo dice di non essere stato.. e vogliamo credergli…

                              qui ci sono gli spiriti.

SERENA              Non ti ci mettere anche tu;  mi sembrate due folli.  Fuori e ragionate.

                              (le sospinge con decisione a sinistra    -    Gemma e Isidora escono)

LUCILLA             (seduta in poltrona)  Sempre così qui da te ??

SERENA              Assolutamente no. Sono andati perfettamente d’accordo per tanti anni.

                              Da qualche giorno sta succedendo qualcosa di incomprensibile. Mio padre, sempre tranquillo, è divenuto irritabile e sfuggente; la mamma sembra isterica, vede male ovunque….mio zio un libertino….papà un dongiovanni..

LUCILLA             Sospetta qualcosa?

SERENA              Cosa mai dovrebbe temere ? Mio padre fa il galante con tutte le donne , ma è innocuo. Casa e lavoro, riunioni e comitati.

                              …..quando ha tempo per avere un’amica ?..... Mai !

LUCILLA             (non vista,sogghigna)  Se ne sentono tante, persone stimatissime che poi sotto hanno una vita dubbia…..tuo zio, mi pare.

SERENA              (un po’ risentita) No Lucilla, mio zio è genuino, tutto alla luce del sole. Lui si sposa, si separa ed ora può anche divorziare, così  come cambia le scarpe. Pubblicamente ….e (ironica)… ”pubblicamente”  additato al ludibrio.

                              Sono quelli falsi che sono da condannare.

                              Latet anguis in herba……il serpe sta nascosto nell’erba.

LUCILLA             Ti piace il latino, vero ?

SERENA              E’ il mio lavoro…. e sì, anche la mia passione.  Vi è molto da imparare.

LUCILLA             Potessi lavorare anch’io ! Spero che qui, in città, qualcuno mi possa aiutare.

                              Hai qualche informazione tu ?

SERENA              Ora no. Conosco, però,  qualcuno che forse può aiutarti, un amico.

LUCILLA             (subdola) Amico ??

SERENA              Amico...amico…solo amico. Legami ora non ne voglio. Libera, come l’aria.

LUCILLA             Attenta ! L’aria talvolta diventa bufera.

SERENA              Eilà, filosofa, andiamo in camera mia e vediamo cosa si può fare.

                              (si avvia alcentro)

LUCILLA             Grazie, sei veramente un’amica,  quasi come una sorella ! (escono al centro)

                              Scena vuota per qualche istante poi all’ingresso di sinistra voci

GUGLIELMO     Ora basta, lasciami in pace. Esco e mi corri dietro, (entra da sinistra)  rientro in casa per non discutere, ed eccoti qui. (entra Gemma da sinistra)

                              Gemma…. .non ho cambiato io quella fotografia….che tu mi creda o no, resta questa la verità.

GEMMA              Allora prova a spiegarmi chi è stato. Un fantasma ? La buon’anima di qualche vicino oppure il Padre Eterno….no, lui no, non metterebbe fotografie sconce.

GUGLIELMO     No, indubbiamente non credo sia un estimatore della Bardot !!.....Non lo so, non mi riesce di pensare a nessuno….(dubbioso) …tranne forse........

GEMMA              …….forse  ?????

GUGLIELMO     Isidora……..!

GEMMA              ..e lo sapevo !!  Oggi è la giornata della solidarietà mondiale ”antiIsidora” ! Perché mai secondo il tuo cervello bacato Isidora avrebbe inscenato un

                              simile diabolico piano ?

GUGLIELMO     Pubblicità per la nuova futura agenzia ”Isidora investigation”.

                              Vuole dimostrare la sua abilità sulla nostra pelle.

GEMMA              Non dire castronerie.

GUGLIELMO     Eppure è logico, pensa: lei prepara tutta questa messa in scena, poi scopre

                              il colpevole, naturalmente il sottoscritto, e tutti a batterle le mani…

                              brava qui…brava là . Il gioco è fatto. ……….Ed io ne pago le spese.

GEMMA              Fesserie ! Piuttosto, chi è stato in casa nostra oggi ?

GUGLIELMO     Oltre all’esercito invasore delle tue amiche, solo le due nuove vicine. La giovane  e la signora Amelia…..

GEMMA              (immediata)…..come l’hai chiamata ? Amelia ? …..

GUGLIELMO     (si accorge dell’errore; attacca) Come dovevo chiamarla se questo è il suo nome ? Federico?

GEMMA              Amelia non è il suo nome….Alisia si chiama…Alisia.

                              Solo alcuni amici la chiamano Amelia…..tu sei già così tanto  amico suo ?

                              Hai fatto presto….. il solito pappagallo…playboy da strapazzo !

                              Tutti tal quali in famiglia ! Vergogna !

GUGLIELMO     (cerca di rimediare all’errore) Mi avrà detto lei di chiamarsi Amelia, non le ho chiesto un documento d’identità….avrei dovuto ?

                              Provvedo subito…vado e la obbligo a mostrarmelo.

GEMMA              Finisci di fare lo stupido; oggi non lo sopporto dopo tutto quello che è successo.

                                                                     CAMPANELLO            (si avvia a sinistra per aprire)

GUGLIELMO     Ricomincia la processione . Meglio andarsene. (cerca di uscire dal centro ma èbloccato da Gemma che entra con un fattorino)

GEMMA              Senti un po’ tu, questo dice che deve consegnare della roba a te.

GUGLIELMO     A me !!   Di che di tratta ?

FATTORINO      Premiata salumeria Strozzagalli, ..questa è la merce che avete ordinato per telefono.. c’è tutto tranne il ” porco affumicato ”, pare non serva, l’avete già……

                              sono in tutto ottantasettemila lire.

GUGLIELMO     Sono cooosa !!! Io…noi non abbiamo ordinato proprio niente !

FATTORINO      Loggioni ??  Via Garibaldi 90 …quarto piano.. interno A  ??

GEMMA              Boggioni…non Loggioni…Boggioni con la B…vede ha sbagliato !

FATTORINO      (controlla)   Giusto Boggioni …con la B……Fanno ottantasettemila lire ..

                              ……più la mancia.

GUGLIELMO     La mancia glie la do a legnate se non se ne va subito. Non abbiamo ordinato niente. Se lo vuole mettere nella testa ? Si porti via questa roba.

                              (lo spinge malamente fuori a sinistra)

FATTORINO      (uscendo) Se la vedrà col capo. Io l’ho consegnata. (molla la cesta a terra ed esce)

GEMMA              Cos’è questa roba ? Che hai combinato ancora ?

GUGLIELMO     Nulla. Non conosco nemmeno l’esistenza di questa ”improponibile”

                              salumeria Strozzagalli…..che nome !!!!

GEMMA              Si saranno telefonati da soli , allora, dicendosi di portare tutto questo ai Boggioni, che non conoscono affatto !! O sono pazzi loro o sei malato tu.

GUGLIELMO     Ti ripeto che non ne so nulla. (si sente un tramestio a sinistra)

                              Cosa succede ancora !

                              (entra da sinistra Ruggero con una rivista in mano seguito da Gisella)

GUGLIELMO     Entri sempre così tu ?  Non si suona?

RUGGERO          Se lasciate la porta aperta perché dovrei suonare ? Salve a tutti. 

                              Notizie strepitose: guardate (cerca nella rivista)… sono sul giornale.

GISELLA             (educata) Buon giorno signora, ciao Guglielmo.

GEMMA              (sibilando a Guglielmo) Siamo già al tu a quanto sento   

                              (gelida a Gisella)    Piacere. “signorina” Cantarini, qual buon vento ?

GISELLA             Desideravo conoscerla dato che sabato non era presente alla nostra cena.

GEMMA              (stesso tono acido)  Avevo un altro impegno.

RUGGERO          (entusiasta) A proposito di festa…guardate qua…siamo sul giornale:   (legge).. ”Festa di fidanzamento tra la figlia del Notaio Cantarini, ottima cantante

                              lirica ed il noto  consulente artistico Dottor Ruggero Boggioni”…..Io !!

GEMMA              Tombola……adesso sì che lo sanno tutti !.... Da quando in qua sei dottore ?

RUGGERO          Ho millantato un po’…serve sempre.

GUGLIELMO     (stupito)  L’hai fatto scrivere tu ?

RUGGERO          Certo….pubblicità !  Tu, dici,  che tuo fratello non ha idee !  Visto? 

                              A proposito di pubblicità, mi serve un piacere…. dato che tu…..

GEMMA              (interrompe)….  Scusate ma ho da fare in cucina….Arrivederci signorina.

                              (esce a destra)

RUGGERO          (come niente fosse continua) ..dato che tu conosci moltissima gente importante dovresti ottenere un’audizione a Gisella presso il direttore del coro

                              al teatro Verdi.

GUGLIELMO     Il Maestro Mutino  ??

RUGGERO          Vedi che lo conosci !!

GUGLIELMO     Certo che lo conosco ,  ma è impossibile.

RUGGERO          Non per te ! Il ”Commendatore” gli parla di Gisella, gli racconta meraviglie sulla voce che conosce bene     (Gisella inizia a cantare)   ecc. ecc…….

                              ed  il gioco è fatto.

GUGLIELMO     Non posso. Il maestro è molto legato a monsignor Grillo per via della corale della Collegiata. Parlare con Mutino vuol dire trattare con Monsignore che è come  chiederlo a Gemma….Hai capito ?

GISELLA             (smette di cantare) Allora tua moglie ce l’ha con me ??

GUGLIELMO     Bella intuizione ! Non è contro di te, è contro le cognate……niente più cognate !

                              Ha coniato o pescato chissà dove, un proverbio:  ” La prima è moglie,

                              la seconda compagna e la terza eresia ”.

RUGGERO          (ironico) Deduco che non siamo graditi…. In casa di persone senza macchia,

                              noi peccatori, siamo banditi.

GUGLIELMO     Io non ”bandisco” nessuno……..io soggiaccio ai voleri altrui.

RUGGERO          Gran carattere Guglielmo…davvero…gran carattere !

                              Andiamocene Gisella da questo covo di serpenti…..saluti a Gemma  (stanno uscendo) Ah…e a Monsignore.!  (Ruggero e Gisella che canta  escono a sinistra)

                              (Guglielmo rimasto solo si siede allo scrittoio)…………....(pausa)

GEMMA              (entra da destra) Hanno avuto almeno il buon gusto d’andarsene subito.

                              Ho sentito tutto, anche la tua malignità verso monsignore…però è vero,

                              lui non si presterà mai ad aiutare quella là .

GUGLIELMO     Origliavi ?

GEMMA              Origliavo ! Fammi la cortesia di evitarmi la presenza in questa casa della

                              non gradita futura cognata.

GUGLIELMO     Non posso imped…….(è interrotto dal forte bussare alla porta a sinistra)

GEMMA              Riconosco il tocco leggero…..questo è  l’amico della tua nuova amica .

                              Accidenti a lui …e a lei…(va ad aprire a sinistra)(rientra subito con Gaetano)

GEMMA              Il campanello è sempre lì….cosa vuole ancora ?

GAETANO          La sciura Alisia la dumanda se la gà un pò d’oli, par piasè, perchè è cascà in tera la butiglia bela che piena.

GEMMA              A lei o alla figlia ?

GAETANO          Alla tusa, l’è scivulada in tera.

GEMMA              Rompe proprio tutto quella figliola a quanto pare !

                              Vado a prenderne un poco.              (esce a destra)

GAETANO          Ha capito che questo è un trucco ? La signora vuole che lei ”Commendatore”

                              la incontri subito, fuori, ai giardini.

GUGLIELMO     Non ci penso proprio. Le dica che se vuole parlarmi mi telefoni…

                              anzi mi scriva…fermo posta… a Catania!

GAETANO          Le ricordo, per convincerla un poco,…la via Molinetto …..(subdolo)

                              ……a Milano.

GUGLIELMO     Mi ricatta? Non esiste rapporto tra me e via Molinetto………

GEMMA              (rientra da destra con l’olio…ha sentito solo le ultime parole)   Via Molinetto ?

                              Dov’è ? Mai sentita nominare. (sospettosa)  Chi ci abita ? Che c’entri tu ???

GAETANO          (pronto)  Disevi al Cumenda quel che l’è sucedu un Via Molinetto a Milan:

                              l’è crulada n’a cà… Bruta storia….propri bruta…vera sciur Cumenda?

                              (prendel’olio)  Grazie tante.    (esce a sinistra)

GUGLIELMO     Diventerà uno della famiglia... questo fastidioso d’un facchino!

GEMMA              Non solo lui, mi sembra……quelle là abitano qui da una settimana ed è

                              gia un incubo; è un’invasione: ci ossessiona  con i suoi quadri…..

                              li hai mai visti tu questi famosi quadri ? Credo proprio di sì visto che ora la chiami con il suo nome per gli amici….Amelia !!!.

                              Sembra un personaggio di Feydeau!

GUGLIELMO     (calmo) I quadri li ho visti il giorno che sono andato di la con la scala… e l’ho chiamata Amelia perché ho sentito questo nome... Ti basta la spiegazione ?

GEMMA              Mi basterebbe se non sapessi come alzi la cresta appena vedi una donna.

GUGLIELMO     Io quella non la vedo nemmeno. Se ti dà noia cacciala via.

GEMMA              Fosse semplice. Me la trovo fra i piedi tutti i momenti….persino in chiesa !

                              Ha attaccato una discussione con Monsignore difendendo il divorzio..…

                              ”i mariti infelici è giusto si facciano un’altra famiglia” ha sostenuto.

                              Immagina cosa è successo !

GUGLIELMO     L’ha espulsa ?

GEMMA              Temevo gli venisse un infarto……. Senti…qui occorre fare qualcosa….…

                              non la voglio più attorno….Provvedi.

GUGLIELMO     Iooo ????

GEMMA              Sì, tu. ..Inventati uno dei tuoi discorsetti letterari e lavamela dalla vista o io…….      (viene interrotta dallo squillo del telefono)  (Gemma risponde)

                              Bene è tornato!........Sì vengo….no, non ho da fare….vengo subito.

GUGLIELMO     Era Monsignor Grillo !!!

GEMMA              (mentre esce dal centro) Certo. Ha bisogno di me, subito!

GUGLIELMO     (desolato) Anch’io avrei bisogno di te ”subito”…..ma non sono Monsignore !!

                              (pausa)                 (dal centro entra Serena)

GUGLIELMO     (vedendola)  Sei in casa ! Niente scuola ?

SERENA              Mi hai gia vista prima !... Cos’hai ?...mi sembri strano oggi !

GUGLIELMO     Sono stanco.. ho freddo e anche caldo.

SERENA              Caldo e freddo contemporaneamente !! Sei un fenomeno !  Piuttosto

                              cercavo la mia borsa, l’hai vista?…C’è Lucilla in camera mia che ha

                              bisogno di un piccolo prestito.

GUGLIELMO     (agitato)  Quella ragazza è qui !!!  Perché ??

SERENA              Te lo sto dicendo…ha bisogno di qualche soldo subito.

GUGLIELMO     Questo è il colmo: appena arrivate e già bussano a quattrini !

                              Non darle nulla, non siamo una banca.

SERENA              Papà! Per favore! Solo cinquemila lire…non un mutuo. Spilorcio!

GUGLIELMO     Accorto.

SERENA              Taccagno…..comunque sono soldi miei !...... Cos’è quel cesto ?

GUGLIELMO     L’hanno consegnato ma deve essere un errore.

SERENA              (guarda il contenuto) Che meraviglia ! Quanta buona roba !!..La mangiamo a cena !

GUGLIELMO     La vado a riportare,… non è nostra…. non la voglio… . Sai dov’è una certa salumeria Strozzagalli ?

SERENA              Mai sentita. Non c’è in città un negozio con questo nome.

GUGLIELMO     Sarà in un altro paese.

SERENA              Allora tu farai il giro della provincia per cercare una strana salumeria Strozzagalli ? Avrai capito male …..quindi non puoi restituirlo

                              e poi l’avrai pur pagato ?

GUGLIELMO     Voleva ottantasettemila lire…… più la mancia: l’ho minacciato.

                              Ha lasciato il cesto a terra e se n’è andato.

SERENA              Chi ?

GUGLIELMO     Il fattorino della famosa salumeria……

SERENA              ….Strozzagalli !  Ricapitoliamo: un fattorino di una inesistente salumeria consegna tutto questo ben di Dio, non si fa pagare, molla tutto a terra e scappa….Cosa vai dicendo papà…..

                              Tu hai la febbre visto che hai caldo e freddo !

GUGLIELMO     C’era anche tua madre. Chiedilo a lei !

SERENA              Certo, così mi sento dare della pazza anch’io !

GUGLIELMO     Senti, non sono pazzo e questo cesto lo vado a restituire.

SERENA              Fai come ti pare…(uscendo scherza e saluta il cesto)…ciao splendido succulento cesto delle mie brame…addio!     (al padre)   Lo ripeto,    spilorcio…

                              (esce alcentro)

GUGLIELMO     Da quando è arrivata quella scalmanata , qui non si vive più: il facchino, no, l’investigatore manda a minacciarmi ! Adesso la deve smettere. Le telefono……

                              (si guarda attorno furtivo e compone il numero…aspetta …nessuna risposta…riaggancia)   Niente ……Non sarà al parco ad aspettarmi ?

                              Se non  vado è capace di venire qui, in casa, e sarà un’altra scenata……..

                                                                                                        CAMPANELLO        

                              (Guglielmo va a sinistra ed esce) (rientra subito con Amelia)

GUGLIELMO     Ti stavo telefonando….non c’eri.

AMELIA              Bella scoperta se sto qui.

GUGLIELMO     (estremamente agitato) Cosa vuoi ancora ? Perché mi hai fatto chiamare da quel maledetto facchino ? Cosa dovevo venire a far………

AMELIA              (calma, interrompe)  Calmati ”amor  mio”, calmati.   (dolce) Avevo voglia di una passeggiata romantica al parco: cosa c’è di strano ?

                              (Irata) Per trent’ anni ci sei andato con ”lei”….ora ci vieni con me.

GUGLIELMO     Io ti faccio rinchiudere….sei pazza !

AMELIA              Non puoi…..non sono tua moglie…non hai voluto lasciarla….

                              quindi niente interdizione.  (vede il cesto)   Ah ecco la mia spesa !

GUGLIELMO     E’ tua !!!!!.....Perchè l’hanno consegnata a noi ?

AMELIA              Certo, d’ora in avanti ci mantieni tu….Noi siamo disoccupate !

                              Visto che la paghi tu dove dovevano portarla…a me ???

GUGLIELMO     Come la pago io ? Come posso giustificarmi ? ….(molto spaventato) …Sei…sei…andata in quella salumeria …Ammazzagalline……

                              e fatto la spesa a nome mio !!!

AMELIA              (serafica) Vedi che non capisci mai niente: primo non esiste una salumeria Strozzagalli,  secondo non ci sono andata io ma Gaetano..

GUGLIELMO     …sempre lui…!

AMELIA              …….terzo il fattorino non è un fattorino.

GUGLIELMO     E chi diavolo è allora ?

AMELIA              Indovina……..non ci arrivi….un suo cugino.

GUGLIELMO     Io quello lo ammazzo…

AMELIA              ……Tu non ammazzi proprio nessuno perché non ho ancora finito di fare acquisti ! Ti unirai alle patrie galere più avanti….. a spese terminate !

                              Ora puoi andare a pagare questo alla salumeria Fanelli, che esiste,

                              e ritirarmi la verdura nel negozio all’angolo…..ahhh ……..da pagare.

GUGLIELMO     (supplichevole)   Amelia, come puoi pensare sia possibile sostenere una

                              situazione simile ?

AMELIA              (stesso tono) Guglielmo, come puoi pensare sia possibile continuare una simile doppia vita ?  (prende il cesto e se ne esce a sinistra)

GUGLIELMO     (rimasto a bocca aperta)… (balbetta)….La rovina…….la rovina.   (lunga pausa)…….. …provvedere….occorre provvedere…..subito….

                              (quindi deciso corre al telefono e compone un numero)

GUGLIELMO     Vorrei l’avvocato, per favore…(ascolta)…. Commendator Boggioni……

                              non è in ufficio ?  La rintracci per cortesia e le dica di venire da me…immediatamente……….va bene….appena possibile……mi raccomando, signorina……..Come ..cercherò di ricordarmene ?…E’ importante. (riaggancia)

                              (parlando da solo)   Molto importante…qui siamo alla catastrofe. (esce da destra)

                                              (entrano dal centro Serena e Lucilla)

SERENA              Vieni che ti faccio constatare: un ben di Dio lasciato lì chissà perché.

                              Altra stranezza del periodo…guarda……..toh, non c’è più.

LUCILLA             L’avrà riportato.

SERENA              No, papà è in casa, lo sento muovere di là (indica a destra)

                              Allora lo ha tenuto! ….ti invito a cena.

LUCILLA             Grazie, sei davvero carina….sembri una sorella !

GUGLIELMO     (entrando da destra alla parola sorella trasale e lascia cadere carte che ha in mano)

                              ….Siete qui !

SERENA              Siamo qui, ovviamente…che hai oggi ?

LUCILLA             Ancora le mani sudate, Commendatore ?

GUGLIELMO     Sono incespicato.

SERENA              Oggi incespichi…….dove sono tutte quelle leccornìe ?

GUGLIELMO     Sono venuti a prendere il cesto…(poco convincente) …… non era per noi.

SERENA              Peccato.. sarà per un’altra volta Lucilla;.. a cena vieni comunque così stiamo

                              un poco assieme…….due sorelle, come dici tu.

GUGLIELMO     (sembra stia per svenire)  Hai sentito tua madre ?

SERENA              Dovrei sentire la mamma per invitare un’amica a cena ? Da quando ?

LUCILLA             Se disturbo, Commendatore, mi farò piccola piccola in un angolo, come sempre.

GUGLIELMO     Disturbare.. ma no signorina….lei non disturba certo….ha frainteso.

SERENA              Come sai essere sgradevole papà, quando vuoi ! Rebus sic stantibus…così stando le cose, vieni Lucilla, andiamo a spendere un po’ di soldi di papà.

LUCILLA             A più tardi allora, Commendatore.  (Serena e Lucilla escono a sinistra)

SERENA              (da fuori scena)    Sì, sì avvocato c’è papà.. entri pure.

SPERANZA        (entra da sinistra) Guglielmo, eccomi. Cosa c’è di così urgente ? (scherzosa)  La mia segretaria mi ha quasi imposto di venire qui immediatamente… Dimmi.

GUGLIELMO     Accomodati, è una cosa lunga….molto lunga.

SPERANZA        Ti do cinque minuti.

GUGLIELMO     Bene…ti parlo da cliente ad avvocato. ….Segreto professionale.

SPERANZA        (professionale)  Allora la cosa si fa seria !

GUGLIELMO     (sembra cercare le parole a disagio)…..Da ventotto anni ho anche un’altra donna….

SPERANZA        (balza in piedi)   Coosa ???

GUGLIELMO     …..un’altra donna e….e….un’altra figlia.

SPERANZA        (sprofonda nella poltrona –incredula) ..un’altra donna…un’altra figlia !!!

                              Guglielmo, sto sognando ?

GUGLIELMO     Tutto vero.

SPERANZA        Dove…..come….chi ??? Oddio, non so più che dico. Proprio a me vieni a rivelare questa verità ? All’amica di tua moglie !

GUGLIELMO     Parlo all’avvocato non all’amica di casa. Aiutami, ti prego.

SPERANZA        Non so, non so se posso……….chi è ?

GUGLIELMO     (decisamente in difficoltà)……Amelia….Alisia Azzari.

SPERANZA        (balza di nuovo in piedi)..La nuova vicina !!!!!!!! Quella dei quadri !!!!

                              L’hai fatta venire qui !!!... Sei impazzito ????...e..e…la ragazza...Lucilla…

GUGLIELMO     ……...è mia figlia.

SPERANZA        (risprofonda nella poltrona) Mio Dio…che notizia !   Cosa vuoi da me ?

GUGLIELMO     Uscire da questa situazione. Non sono stato io a farla trasferire qui.

                              Amelia, ha fatto tutto da sola con l’aiuto di quel Gaetano…

SPERANZA        Il facchino ?

GUGLIELMO     Non è un facchino, è un investigatore privato.

SPERANZA        Ci mancava anche questa !

GUGLIELMO     …..e ora mi ricatta. Vuole che la mantenga e che trovi un posto a Lucilla la quale, per buona misura, minaccia di dire tutto alla sorella.

SPERANZA        A Serena ????  Ma se sono uscite assieme adesso !

GUGLIELMO     Appunto.. la sta frequentando come una.. sorella.

                              Che si fa?….Speranza che si fa?…..Dimmi che mi togli questo incubo.

SPERANZA        (quasi fra se) Da ventotto anni un’altra famiglia….una figlia…   

                              ma ti rendi conto di cosa hai fatto ?

                              Come lo diciamo a Gemma?............. ”senti Gemma tuo marito ha come

                              amante la signora Alisia…...Amelia ….accidenti a come si chiama….

                              e Lucilla è la loro figlia. …..Fattene una ragione e siate amiche” ??

GUGLIELMO     Nessuno deve sapere niente….le convincerai ad andarsene…a tornare al loro paese…… Nasconderemo tutto, faremo in modo che tutto torni come prima.

SPERANZA        (serissima) Come prima !! Come prima con una moglie e un’amante !

                              Ed io dovrei prestarmi ad un simile gioco ? Scordatelo Guglielmo.

                              Non contare su di me… non tradirò anch’io tua moglie.

GUGLIELMO     Puoi almeno promettermi che non dirai nulla?

SPERANZA        (professionale) Mi hai interpellata quale avvocato e come tale mi comporterò.

                              Ora me ne vado, la prossima volta che vuoi parlarmi, vieni nel mio studio.

                              (si appresta ad uscire a sinistra) ………...previo appuntamento.

                              (entra Gemma da sinistra)   (Guglielmo si siede alla scrivania)

GEMMA              Ciao Speranza, come mai qui ?

SPERANZA        Stavo andandomene………ero venuta a salutarti…ho trovato solo lui…abbiamo parlato un po’ …e anche discusso.

GEMMA              Adesso sta per discutere anche con me. Non te ne andare, siediti,

                              ne sentirai delle belle. Ti nomino mio avvocato da questo momento.

SPERANZA        (che fraintende)  Sta calma, non fare pazzie, metteremo tutto a posto.

GEMMA              Ma se non sai ancora di che si tratta ! No, pazzie non ne faccio ma questo qui me la paga, stavolta me la paga. Tutti lo sanno, solo io sono cieca.

                              Ora ti racconto: vado da Monsignore e lo trovo con il volto scuro. ”ti devo parlare” e… bla..bla…blablalba…. in breve lui ha saputo che il signore qui presente al paese se la spassa con una donna….

SPERANZA        (spaventata)  Lo sai già allora !!

GEMMA              Certo che lo so ,ora, e sai chi è ?.......

SPERANZA        ….la signora….

GEMMA              ….no, signorina, signorina Federica Caprotti, segretaria del Dottor Grassi, venticinquenne  e  bionda.

SPERANZA        Un’altra !!!!!!!

GEMMA              Cosa vuol dire, un’altra ?

SPERANZA        (sollevata cerca una scappatoia) Vuol dire un’altra volta, …..il nostro seduttore ha fatto lo scemo un’altra volta….(sarcastica)… E’ almeno bella, Guglielmo ??

GUGLIELMO     (come se si svegliasse da un incubo)……Carina…..

GEMMA              (furiosa)  Allora ce l’hai la voce, comunque sta zitto.

                              Quando vado al paese a quella strappo gli occhi…e tu scordati le riunioni settimanali tanto per iniziare.

SPERANZA        Non strapperai gli occhi a nessuno, Gemma.

                              Da ora sei sotto il mio patrocinio legale: lo stendiamo, il libertino.

GUGLIELMO     Quante storie per un innocente the preso al bar davanti a tutti…….

GEMMA              Zitto tu !

SPERANZA        Zitto tu !

GUGLIELMO     Vorrei spiegare…..

SPERANZA        Taci !

GEMMA              Taci e siedi !

GUGLIELMO     Sono seduto.

SPERANZA        Allora alzati e ascolta la sentenza !

                              Primo: non frequenterai più nessun ” comitato “ in valle…..

                              (poi con tono durissimo alludendo ad Amelia)  Secondo: la lasci immediatamente…

                              non importa quello che c’è fra voi…nemmeno se la frequenti da trent’anni …..….la molli.

GEMMA              (frastornata non capisce)  Come può conoscerla da trent’anni se ne ha appena compiuti venticinque !

SPERANZA        E’ solo un’esercitazione d’arte oratoria, preparo l’arringa per quando lo porteremo alla sbarra.

GEMMA              Brava avvocata, alla sbarra….mi piace.

GUGLIELMO     Si, esageriamo, istruiranno un processo per un po’ di galanteria alla segretaria!

SPERANZA        Per galanteria no ma per bigamia, sì.

GUGLIELMO     Non sono bigamo.

GEMMA              Sei solo un porco !!!

SPERANZA        Aveva ragione Isidora, indagare ed ancora indagare. Gli uomini sono dei fetenti. Te la fanno sotto al naso, mentono e spudoratamente 

                              tradiscono noi povere mogli.

GUGLIELMO     Tu non hai marito!

SPERANZA        Appunto…così non mi mette le corna.

GEMMA              A proposito di Isidora, stava salendo anche lei…. Si è persa per le scale ?

                              (si avvicina all’uscita di sinistra)    ah no……eccola.

                              (entra Isidora seguita da Amelia)

ISIDORA              Ho incontrato la signora Amelia sulle scale. Ha voluto farmi vedere i suoi quadri.

AMELIA              Buongiorno avvocato, non la vedo da qualche giorno. Tutto bene ?

SPERANZA        (astiosa)   Buongiorno…. Ho avuto da fare.

                              (tutti si accorgono del tono di voce e la guardano perplessi)

ISIDORA              Speranza sei nervosa ?... Dicevo, ho visti i quadri della nostra Amelia ed ho pensato di allestire una mostra…..quelli grandi nella prima sala, gli altri in quella piccola con una bella luce soffusa e della musica di fondo. Bello vero?

GEMMA              Brava, ottima idea.

ISIDORA              Sarà necessario stilare un contrattino. Ci penserà la cara Speranza.

SPERANZA        (sempre durissima) Non ci contare….non ho proprio tempo.

ISIDORA              Che avete tutti oggi….questa che risponde come se mordesse e quell’altro là..

                              (indica Guglielmo)..che resta muto….allora ??

SPERANZA        Allora…c’è che Gemma ha scoperto qualcosa.

ISIDORA              A proposito di……..??

GEMMA              Avevi ragione tu…. mio marito ha una relazione.

                              (Amelia che ancora vicina all’entrata sobbalza indietro)

ISIDORA              Davvero, non posso crederlo. Dove? Con chi?

GEMMA              Al paese, con una giovane bionda.

ISIDORA              (si mette a ridere) Non penserai per caso alla segretaria del Dottor Grassi? Ma neanche per idea. Ho investigato: quella svampita della Federica se l’intende con un certo Commendatore  Bo….Bo…Bonfanti….Guglielmo è innocente.

GUGLIELMO     Io cosa ho sostenuto sino ad ora ?

ISIDORA              Ho dato io la notizia a Monsignore: gli ho detto…. .se l’intende col Commendator Bo..Bo.. non mi ricordavo il nome ed il ”brav’uomo” avrà pensato ..Boggioni !

                              Ecco fatto e questo poveretto è già sulla gogna.

GEMMA              (si avvicina a Guglielmo  contrita)  Guglielmo perdonami, non avrei dovuto sospettare in tal modo. Lo dico davanti a tutte, mi dispiace veramente tanto.

SPERANZA        Io aspetterei ad essere così contrita.

ISIDORA              Perché ? Ora tutto è chiaro.

SPERANZA        Potrebbe avere qualcos’altro da nascondere.

GUGLIELMO     (irato) Non ho nulla da nascondere. Quello che dovevo dire l’ho detto.

AMELIA              Scusate, forse non dovrei intromettermi ma il poveruomo sembra accusato ingiustamente.

SPERANZA        Dipende da che punto di vista si guarda.

                              Monsignore ha riferito un fatto, il fatto sussiste.

                              Isidora si sbaglia. Guglielmo ha una donna al paese e si chiama Federica.

AMELIA              (con un tono di minaccia) Certo Commendatore che se questo è vero le conseguenze per lei potrebbero essere ”molto” pesanti !

GUGLIELMO     Di che si impiccia lei, se ne torni da dove è venuta.

GEMMA              Maleducato, non è da te parlare in tal modo….

SPERANZA        …….ad una donna, che ”quasi” non conosce!

GUGLIELMO     (intuisce la manovra d’avvocato)  Sono bersagliato da ogni parte, scusi signora,

                              non volevo essere scortese.

ISIDORA              Si, scortese.. cafone vorrai dire.

GUGLIELMO     Richiedo scusa e mi ritiro in buon ordine…… Processatemi in contumacia.

GEMMA              Scappa tu, scappa come al solito. Faremo i conti dopo, a quattrocchi,….

                              vedrai che te la faccio scordare io la bionda.

GUGLIELMO     (sulla porta centrale si volta) La conosco, le ho offerto un the, le parlo ma non è ………(cambia idea)…..e poi pensatela come volete !     (esce dal centro)

ISIDORA              (scherzosa) Bene, anche in assenza dell’imputato, le signore qui presenti aprono la sessione di giudizio contro il nostro dongiovanni.

                              (si dispongono a semicerchio conSperanza in centro)

                              Presiede  l’onorevole avvocato Pensabene;….. a lei signora presidente.

SPERANZA        (anche lei scherzosa) Constata la colpevolezza dell’imputato propongo l’immediata espulsione del reo da questa casa onorata.

ISIDORA              Bene…brava….approvato !

AMELIA              Chiedo un supplemento di indagini.

                              Se è recidivo la pena dovrà essere maggiore.

ISIDORA              Il mantenimento a vita di tutte le concupite.

GEMMA              Calma Isidora, così mi riduci sul lastrico !

SPERANZA        (al pubblico)  Non sai quanto è vero !

GEMMA              Che dici ?

SPERANZA        Che potrebbe essere oneroso !

                              (entrano da sinistra Serena con alcuni pacchetti,Lucilla e Rebecca)

SERENA              (alle altre due)  Entrate ed accomodatevi, poso questi……oh quanta gente !

                              Cos’è una convention ?  Perchè siete disposte in questo modo ?

ISIDORA              (allegra) Sessione straordinaria del tribunale special:

                              imputato Commendatore Guglielmo Boggioni.

SERENA              Sempre voglia di scherzare, lei !! Mamma, cosa state facendo.

GEMMA              Processiamo tuo padre !  In contumacia:….E’ scappato il pusillanime.

REBECCA           Processate Guglielmo ???...Che ha fatto ??

AMELIA              E’ un vigliacco……un imbroglione senza ritegno.

GEMMA              Non esageri, vigliacco mi sembra troppo, per un the.

SERENA              E’ colpevole d’aver preso un the !!!

ISIDORA              Con una giovanissima bionda.

AMELIA              Già….un the !   Se ha preso solo il the ?   Dovreste conoscerlo.

SERENA              (innervosita)  Ma lei non lo conosce ! Come può fare insinuazioni.

AMELIA              Suppongo !

SERENA              Non supponga allora. Chi sarebbe questa seduttrice ?

SPERANZA        La correa è una giovane impiegata nello studio di tale Dottor…..(non sa il nome)

GEMMA              ….Grassi.

SERENA              (sollevata)   Federica !!!  Federica Caprotti !!! (allegra)  …… voi siete tutte matte !!

                              Sono tutte sciocchezze che andate dicendo. La Federica è innamorata……

AMELIA              (interrompe)…..visto…

SERENA              (con un gesto la zittisce) ……..innamorata persa del suo Guido.

                              “Circuisce” papà perché spera le trovi un posto;

                              a maggio si sposa e viene a vivere qui.

SPERANZA        Anche lei !!!

AMELIA              (attenta)  Come ?

SPERANZA        (al pubblico)  Vengono tutte in città….per essere ”aiutate” più da vicino.

LUCILLA             Lui aiuta tutti…..” a parole” !!

GUGLIELMO     (canzonatorio) Allora è terminato il processo ? E’ stato emesso il verdetto ?

TUTTI                  (urlano)   Col-pe-vo-le !!!!!!!!!!  

                                                                        SIPARIO

                                                                        

                                                 A T T O   T E R Z O

(all’apertura sono in scena Guglielmo ed Amelia; discutono)

AMELIA              ……..inutile trovare delle scuse. Cerco di parlarti da giorni, ti fai negare o sei fuori casa, disgraziato impostore. Dove vai continuamente? Da quella la ?

                              Dalla tua nuova fiamma? La conosco quella bionda! Una poco di buono….

                              altro che posto di lavoro!…Vuole qualcos’altro da te.

GUGLIELMO     Ho detto e ripetuto…

AMELIA              ………un sacco di menzogne, impostore

GUGLIELMO     L’hai già detto.

AMELIA              Lo ripeto impostore, farabutto !  Non ne bastavano due;… tre famiglie 

                              mette in piedi questo beduino…..e l’ultima conquista ha venticinque anni,

                               meno di sua figlia.  Porco !

GUGLIELMO     Lasciami spiegare una buona volta.

AMELIA              (sempre più inviperita) Cosa vuoi spiegare tu ? Sei sulla bocca di tutti.

GUGLIELMO     Tutti sono quelle tre petulanti ficcanaso che frequentano questa casa.

AMELIA              Sono già una folla per te, rispettabile, integerrimo e stimato cittadino.

                              Per tua moglie sembra essere una scappatella e per Serena che non vede ad un palmo sei una vittima. Povera illusa.

                              Ci penseremo noi a svegliarla, se serve anche in latino !

                              Tutto deve sapere….capirà chi è suo padre !

GUGLIELMO     Amelia, non ho un’altra donna…quella la conosco perché è la segretaria……

AMELIA              ……del dottor  vattelapesca…Questo lo dici tu, io non ti credo….. nessuno

                              beve più le tue frottole!

                              La conosci appena, davvero ? ….e la vuoi sistemare qui ?

GUGLIELMO     (irritato) Io non la voglio sistemare qui.

                              Chiede solo un aiutino per trovare lavoro.

AMELIA              Allora tu mandrillo da strapazzo hai colto la palla ala balzo e ti se buttato a …

GUGLIELMO     ….io butto te dalle scale se non la smetti di dire cretinate.

AMELIA              Bene…molto bene…la metti su questo piano….aspetta un momento…

                              (si precipita a sinistra e urla)  Lucilla….Lucilla……(pausa poi da più lontano) Lucilla….vieni di qua …subito….(rientra da sinistra)

                              Spiega, se riesci, a tua figlia perchè vuoi renderla orfana.

GUGLIELMO     Sarebbe davvero una soluzione !

LUCILLA             (entra di corsa da sinistra) Che succede ? Corre già il sangue ? Chiamo i soccorsi?

AMELIA              Fai la spiritosa tu; c’è poco da ridere. Questo irresponsabile seduttore di ragazzine vuole eliminarmi.

GUGLIELMO     (urla) Basta, finiscila di dire idiozie: non eliminerò nessuno né seduco ragazzine.

AMELIA              Me sì. Avevo diciott’anni quando ho avuto la funesta idea d’innamorarmi di te.

                              A diciannove c’era già lei. Come la chiami tu ? Io seduzione di minorenne.

                              Questa ne ha venticinque….Come sei scaduto….metterti con una così vecchia !

LUCILLA             Quando la incontrerò come dovrò chiamarla ?  Zia Federica !

                              Devo aspettarmi un’altra sorella a breve o preferisci un fratello per perpetuare la  libertina stirpe dei Boggioni ?

GUGLIELMO     In quanto a scempiaggini riesci persino a battere tua madre.

                              Per l’ultima volta….non ho una relazione con questa Francesca.

LUCILLA             Federica !........... Indagheremo….ciao.   (esce spedita a sinistra)

GUGLIELMO     Altro lavoro per il facchino…questa volta tempo perso e (ironico)

                              non mi far pagare la parcella.

AMELIA              Mettila pure sullo scherzo ma io so che menti. Me ne vado.

                              (sta uscendo a sinistra quando entrano Gemma e Isidora)

ISIDORA              Qual fortuna, proprio lei desideravo incontrare.

AMELIA              Me ne stavo andando.

GEMMA              Come mai qui ?

AMELIA              Speravo di trovarla, Isidora.

ISIDORA              E voila, je suis ici !…ecco la sua mentore…farò di lei una star della pittura.

GEMMA              Le farai ridipingere le pareti dello studio ?

ISIDORA              Sciocca. Tutti coloro che hanno esposto da me sono diventati famosi.

GEMMA              Per essere gli unici a non aver mai venduto un quadro.

AMELIA              Non mi deprima, Gemma, ho bisogno di questa mostra.

                              Sto gia lavorando ad un nuovo quadro: un interessante scorcio del paese.

                              C’è una casetta particolarmente stimolante !

ISIDORA              L’avrà, cara. Ho qui pronto il contrattino. Andiamo da lei a dargli un’occhiata ? Lasciamo i nostri sposini alla lite quotidiana !

                              (Amelia e Isidora escono a sinistra)

GUGLIELMO     (mentre escono)  Lei litiga…….io ascolto.

GEMMA              Allora ascoltami con la massima attenzione: oggi è giovedì, dovresti andare

                              alla tua stupida riunione, ma ho deciso…non – ci – vai !

                              Condurrai Serena e me al concerto polifonico in cattedrale.

                              Farà bene alla tua cultura e male alla svampita, sai di chi parlo!

GUGLIELMO     (imperativo) In cattedrale ci andrete con l’autobus perché io,… in macchina…., parto tra un’ora e me ne vado,… solo…, a presiedere il.. ”mio”…. comitato.

GEMMA              A costo di legarti a quella sedia, tu resti qui. Punto….(immediata)

                              e non provare ad aggiungere virgola.

GUGLIELMO     (con sfida) Virgola…punto e virgola ! ….Ora che fai ?  Divorzi ?

GEMMA              (urla)  Ti piacerebbe. No, la bionda resta là e aspetta, ….per l’eternità.

GUGLIELMO     (sarcastico) Considerata la tua estrema disponibilità al dialogo non partirò

                              tra un’ora…(urla)…...partirò ora, immediatamente.

GEMMA              (urla più forte)  Tu provaci e questa è l’ultima volta che valichi quella porta !

                              Non scherzo.

                              (dal centro entra  rapidamente Serena, è in vestaglia da camera)

SERENA              Ora basta, state zitti tutti e due ed ascoltatemi: mamma dubita, papà sbandiera la sua innocenza….

                              Soluzione: mamma accompagna papà a questa maledetta riunione ed io vado sola al concerto. Semplice.

GEMMA              Semplice un corno. Se ci sono anch’io la fraschetta cosa fà ?

                              La santarellina, è ovvio.

SERENA              E tu resta con lui tutte le settimane! Darai un aiuto e  smetterai di lagnarti.

GEMMA              Nemmeno se mi ci portate con la carrozza reale ! Io resto a casa e pure lui….anzi no…tutti al concerto!

GUGLIELMO     (si siede allo scrittoio)  Mi siedo qui e non mi muovo  (mostra un mazzo di chiaviche infila in tasca) e queste sono le chiavi della macchina.

                              Se non vi fidate restate a casa a montare la guardia.

GEMMA              Serena, ma lo senti? (furiosa a Guglielmo).. Ora, prima che decida di prenderti

                              a sberle dammi quelle chiavi, alza il deretano e dopo aver infilato il cappotto accompagnaci a quel concerto !

SERENA              Mammaaaaa ! Anche volgare adesso !

GEMMA              Trentaquattro anni di vita con un depravato libertino farebbero diventare volgare anche una santa.

GUGLIELMO     Tu non lo sei, una santa, e nemmeno obiettiva. Un the, una semplice, zuccherata liquida tazza di the ! Questa è la mia colpa.

GEMMA              Se vuoi fare l’oratore impara ad esprimerti: io di tazze di the solido non ne conosco.

SERENA              Se non la smettete subito vi imbavaglio! Una tazza di the, mamma, solo di the !

GUGLIELMO     Liquido!.........e pure bevuto in piedi…….e nemmeno tanto buono.

SERENA              Lo farò presente alla signora Rosetta …. imponendole di cambiare marca.

                              A papà non piace !

GEMMA              (sarcastica)   Alla signorina è piaciuto ?

GUGLIELMO     Non lo so, non l’ho domandato, non mi interessa,non l’inviterò mai più per evitare una guerra mondiale anzi non entrerò in eterno in un bar, li odio…

                              ..i bar ….ma ora lasciatemi in pace…. Addio.

                              (appoggia con rabbia la chiave dell’auto sul tavolo e si mette a scrivere)

GEMMA              Per te l’argomento è chiuso, vero ?

SERENA              Per favore, mamma ! Lo dico ai miei ragazzi a scuola e lo ripeto a te:

                              chiudi la bocca. Ora vado a cambiarmi.         (esce al centro)        (non si cambierà)

                              (Gemma, che sta per replicare , rimane a bocca aperta)

                              (da sinistra entrano Isidora,Amelia e Lucilla)

ISIDORA              (tronfia) Fatto. La signora Alisa Azzari è ufficialmente la prossima espositrice della celebre galleria Dalpennello. Tre settimane, ventiquattro opere più quella in lavorazione….non ha voluto la vedessi.

AMELIA              Una sorpresa…. Vedrete che sorpresa !

GEMMA              (acida)  Però è prolifica a dipingere….

                              (sottovoce al pubblico)…… come a far figlie senza un marito.

LUCILLA             (che ha sentito, cattiva)  Cosa ha detto, signora ?

GEMMA              (cerca di medicare ma pasticcia)  Che sua madre…è….prolifica a dipingere quadri….quasi fossero figli….

LUCILLA             Mi faccia il piacere, ho capito benissimo…alludeva al fatto che la mamma non ha marito.

GUGLIELMO     Signorina, non è possibile, avrà frainteso.

ISIDORA              Ma certo, Gemma non direbbe mai………

AMELIA              (interrompe)….non lo direbbe mai ? Vediamo: mi evita da giorni e quando mi incontra fugge per timore di contagio. Ho la lebbra io ? Non sarà il giudizio sulla mia condotta, la malattia contagiosa ?

GEMMA              Non ho detto nulla d’offensivo.

LUCILLA             Eviti d’esprimere pareri dall’alto del suo pulpito, allora.

AMELIA              Lucilla falla finita. Noi siamo scandalose agli occhi di questa signora;

                              fattene una ragione.

GEMMA              Non sono io delegata a giudicare. 

                              (indicando il cielo)   C’è lassù qualcuno che condanna o perdona.

LUCILLA             (perde il controllo) La smetta una buona volta… non si diviene santi solo bazzicando chiese.

GEMMA              Lei è una gran maleducata.

AMELIA              Lucilla, basta, taci.

GUGLIELMO     Signorina non le pare d’eccedere un poco. Mia moglie…………

LUCILLA             (fuori di sé)…… Appunto ”tua” moglie…non ”mia” madre….

                              ………e basta con questa ”signorina”…..papà !!!

                              Guglielmo cade di schianto sulla sedia dello scrittoio.

                              Amelia si accascia su una poltrona.

                              Isidora spalanca la bocca e le braccia e resta immobile

                              Gemma cerca disperatamente qualcosa a cui appoggiarsi.

GEMMA              Papààà !!!!!!

ISIDORA              Papà!  Lo ha chiamato papà ?

LUCILLA             (realizza ciò che ha combinato)  Esattamente. Papà. Il commendatore Guglielmo Boggioni, (indica il padre) quel bel tomo là, è mio padre e questa,

                              (indica Amelia) come ben sapete, è mia madre.

ISIDORA              Dai Lucilla, stai scherzando, vero ?

AMELIA              (si alza,  poi con calma)   Ormai è fatta..!!!.....Nessuno scherzo….

                              questa è mia figlia e lui……..(indica)…è suo padre.        (si risiede)

GEMMA              (si avventa su Guglielmo)  Tu….tu…hai fatto questo…..per tanti anni …a me…

                              .a nostra figlia …..mio Dio, dimmi che è una burla per vendicarti della mia gelosia, fammelo credere, per favore, per favore…….Non è vero, non può essere vero !   (lo scuote violentemente)  Guglielmo parla, ….  Parla dunque!

                              (lo schiaffeggia)  Maledizione, dimmi qualcosa…..Menti, ma parla.

                              (getta a terra ciò che trova sul tavolo)

ISIDORA              (si è avvicinata ai due e strappa via Gemma)  Per carità fermati, non serve a nulla.

GEMMA              (si avventa anche su di lei)  Tu, tu lo sapevi…lo hai coperto….mi hai fatto credere di quell’altra….tutto un trucco….combinato assieme….contro di me……

                              (con voce ormai rotta dal pianto)….contro di me…..mio Dio….mio Dio..

                              (si accascia a terra e scoppia a piangere)

GUGLIELMO     (con voce stentata a Lucilla e Amelia) Fuori, andatevene fuori……via…via….

                              per amor di Dio.

                              (Lucilla e Amelia escono a testa bassa, in silenzio)

                              (lunga pausa, Gemma piange a terra, Isidora non sa che fare, Guglielmo si

                               alza  lentamente e cerca di sollevare Gemma)

GEMMA              (urla)  Non ti avvicinare, non mi toccare….non mi toccare mai più….mai,

                              mai più. (con gesti scomposti lo scaccia)  Vattene fuori da questa stanza….

                              via dai miei occhi…….su-bi-to…... Esci.      ( gli tira un libro che è a terra)

                              (Guglielmo fugge a destra)

ISIDORA              Gemma, alzati….. per favore, calmati.

GEMMA              (sempre fuori di se) Lasciami stare…come vuoi che mi calmi…

                              vattene  anche tu…..lasciami in pace…..

ISIDORA              Non lo sapevo, credimi….non ho mai saputo nulla…..

GEMMA              Non ti credo…non posso più credere a nessuno….

                              (entra Serena dal centro)

SERENA              Di nuovo guerra ??  (vede Gemma a terra)  Mamma che c’è?…. Piangi ?

ISIDORA              (la spinge a parte)  Serena, è successo qualcosa di grave,…..molto grave !

                              (titubante) …..sconvolgente….vedi…….Lucilla ha detto…….

GEMMA              (si alza) Taci tu…lo voglio fare io….tocca a me informare mia figlia.

                              ….(indica a destra)…..Tuo.. padre…...(decisa)  Non sei l’unica figlia di Guglielmo Boggioni  ……… anche Lucilla è sua figlia.

SERENA              (si aggrappa a Isidora)  Sorella !!!!!!  Lucilla è mia sorella ??  Scherzate vero ?

ISIDORA              Vorrei ma è la verità; l’hanno confessato sia Lucilla che sua madre.

SERENA              (con ira) …..Ma io le faccio fuori tutte e due !!  (afferra un bastone da passeggio ecorre verso sinistra , esce ma sulla porta è bloccata da Gaetano)

GAETANO          (sospinge Serena all’interno)  Sono informato di tutto e sospettando la sua reazione ho ritenuto opportuno essere nei paraggi.

ISIDORA              Il facchino e senti come parla bene !

SERENA              (furiosa)  Che vuole ancora, veda d’andarsene….fuori.

GAETANO          Mi ascolti per favore, signorina….ascoltatemi tutti: come può capire, non sono un ”facchino”…..mi chiamo Gerolamo Facino…investigatore privato,

                              ora al servizio della signora Azzari.

GEMMA              Torni da lei allora! Che vuole da noi ?

GAETANO          Da voi ?.. Io nulla !!  Forse la signora e la figlia vorranno qualcosa !

                              Ora occorre evitare atti inconsulti…..vero signorina ??

SERENA              Se apre ancora quella bocca prendo a legnate anche lei !

ISIDORA              Serena, basta.  Ragiona.

GAETANO          Brave…ragionate, ma con calma. Io torno fuori. Vigilo !

                              Si evitino tragedie…. indietro non si torna.   (esce a sinistra)

GEMMA              Non riesco a crederci….non è possibile ! Una vita assieme…tutta una menzogna! Un tradimento!............ Serena come ti senti ?

SERENA              (serissima)  Mamma voglio rimanere sola e vedere mio padre quindi voi due ve ne uscite subito, per favore.

GEMMA              Vorrei poter…….

SERENA              Pretendo che ve ne andiate, ora.

ISIDORA              Facciamo come dice…vieni Gemma.    (escono al centro)

                              (lunga pausa- Serena  sola passeggia nervosamente poi con rabbia parte decisaverso destra  e )

SERENA              (ad alta voce)  Papà……..Papà…credo che abbiamo qualcosa da dirci…….…... vieni qui….   Vieni qui ed affrontami….ora.

                              (appare Guglielmo sulla soglia a destra)

GUGLIELMO     Nella vita accadono avvenim……..

SERENA              (lo zittisce)….silenzio. … Ora parlo io. (lo sospinge indietro a destra ed esce)

La scena rimane vuota e si attenuano tutte le luci (nella penombra vengono risistemati tutti gli oggetti a terra e tolte le due cornici ) 

Si riaccendono le luci- sono passati giorni entrano da sinistra Gemma e Speranza (Gemma si è cambiata d’abito)  

GEMMA              Vieni Speranza,accomodati. Sai tutto vero?

SPERANZA        Immagina: Isidora si è catapultata nel mio studio, travolgendo tutto e tutti, 

                              per riferirmi la notizia.

                              Ma io lo sapevo già, da alcuni giorni solamente, ma lo sapevo.

GEMMA              (incredula) Lo sapevi !…..(si altera)  Lo spalleggiavi anche tu allora ?

SPERANZA        Non essere irrazionale. Me lo ha confessato lui: da cliente ad avvocato.

                              Dovevo tacere, lo sai. Mi ha chiesto aiuto: le due donne lo stanno ricattando.

                              Amelia….

GEMMA              …….non la chiamare con quel nome, ”la maledetta”. Alisia è ed Alisia rimane anche se se ne vergogna, la schifosa.

SPERANZA        Primo consiglio da avvocato: modera i termini altrimenti ci troviamo una bella querela.

GEMMA              Sono io che la mando in galera…per il resto della sua vita.

SPERANZA        Sarà, temo, impossibile.

                              E’ lui il farabutto, ma non è bigamo.. non l’ha sposata.

GEMMA              Già, ci ha fatto ”solo” una figlia, il maiale.

                              CAMPANELLO   (Gemma va a sinistra esce e rientra con Ruggero)

RUGGERO          Dov’è il sant’uomo ?.....ah! Buon giorno avvocato….gia all’opera per la condanna del traditore?

SPERANZA        Calma, calma……prima del processo c’è l’istruttoria.

RUGGERO          Io mi candido a pubblico ministero, lo voglio sul patibolo.  (si siede in poltrona)

SPERANZA        Si difenderà: sosterrà che non sei stata una buona moglie.

GEMMA              In che senso ? Io non l’ho mai tradito, nemmeno col pensiero.

SPERANZA        Hai capito…. nel senso di rapporti coniugali.

RUGGERO          Insomma hai fatto o no ………

GEMMA              (interrompe) Non osare proferire certe parole in casa mia! Tu, libertino scatenato !

RUGGERO          Non investire me per le colpe di tuo marito.

GEMMA              Tuo fratello !  Dissoluto come te !

SPERANZA        Perché Guglielmo poco dopo il matrimonio si trova un’altra donna

                              e ne nasce una figlia ?

RUGGERO          E’ un irresoluto…….o di qua o di là, questo è il mio motto.

GEMMA              Pertanto cambi moglie come le cravatte.

RUGGERO          (svolazzando la cravatta)  Sempre nuove, moderne, eccitanti.

SPERANZA        Ora si scopre che le cravatte sono eccitanti !

RUGGERO          (scherzoso) Le cravatte no…ma le mogli, senza dubbio, sì.

GEMMA              Taci creatura del demonio; ti bandirò assieme al tuo congiunto.

SPERANZA        Ogni cosa a suo tempo; ora il quesito è …come la mettiamo con le ”due dell’appartamento  a fianco” ?

RUGGERO          Sembra il titolo di un film di Hitchcock !

GEMMA              L’avvocata se tu…..trova il modo per cacciarle da questo palazzo…

                              ...e dalla mia vita.

SPERANZA        Arriveremo ad una soluzione. Guglielmo che dice ?

GEMMA              Nulla: con la scusa del lavoro si è installato nella casa di campagna. Torna oggi.

SPERANZA        E Serena ?

GEMMA              Anche peggio: lei è qui ma non proferisce parola da quel giorno…muta.

RUGGERO          Bella famigliola allegra !

                                         CAMPANELLO            (esce Gemma a sinistra) (rientra con Rebecca)  

GEMMA              (a Rebecca)  Per carità comportati bene.

REBECCA           (entrando non può vedere Ruggero sulla poltrona) Perché solitamente mi comporto male?....Ciao Speranza……..al lavoro per trafiggere il colpevole ?

SPERANZA        Anche tu !!!!  Allora hai saputo ?

REBECCA           Ero fuori città ma Isidora è riuscita a scovarmi ed al telefono mi ha messa al corrente, con tutti i particolari…..Quindi gli sciagurati in famiglia sono due !

RUGGERO          (segnala la propria presenza con un colpetto di tosse)

REBECCA           (si gira e lo vede)  Tuuu !!!!  Ecco il perché della raccomandazione !

                              State tranquille, per il momento non lo strozzo. Attendo d’avere fra le mani entrambi i fratelli, farò un falò unico per risparmiare.

SPERANZA        Gemma, devo mostarti alcuni documenti, andiamo un attimo nel mio studio

                              e lasciamo liberi i due litiganti di scannarsi senza testimoni.

                              Difenderò il superstite !

GEMMA              Tra poco sarà a casa Serena, aspettatela per favore.

RUGGERO          Se sopravviverò !

                              (Gemma e Speranza escono a sinistra)   

                              (lungo silenzio imbarazzato)

REBECCA           (rompe gli indugi) (aggressiva) Tu me lo devi proprio spiegare che cos’ha più di me ”quella” ?   Non è più giovane, non è più bella, non è più ricca….. !

RUGGERO          (serafico)……. Reby…….è più dolce.

REBECCA           Non usare quel ridicolo nomignolo…lo odio….almeno quanto ormai detesto te.

RUGGERO          Eppure mi amavi !

REBECCA           E tu amavi i miei soldi…….come te la cavi ora ?

                              Hai già iniziato a presentare i conti ”all’artista” ?

RUGGERO          Non essere meschina Reby…(nota l’occhiataccia e si corregge)…Rebecca.

                              Non lo faccio per danaro. Sono innamorato, veramente.

REBECCA           Tu ami solo la possibilità di non lavorare.

RUGGERO          Terminata la grande passione, era fatale finisse così.

REBECCA           (urla) Fatale un corno ! Te la facevi con quella da mesi, farabutto.

                              Se non me ne fossi andata sarebbe ancora tutto nascosto.

                              Sei uguale a tuo fratello.

                              Chissà se avete antenati arabi perché la vocazione alla poligamia è congenita.

RUGGERO          (sempre scherzoso) Dovrò fare una ricerca araldica….. magari ho qualche sceicco come parente ?……

REBECCA           …..Spiritoso !! Ma non la spunti con me. Se speri nel divorzio, rassegnati.

                              Non te lo concederò mai.. mai.

RUGGERO          Mai è soltanto iam letto al contrario.

REBECCA           E moglie è sinonimo di ”per sempre”!

                              (entra da sinistra Serena)

SERENA              (è molto seria e depressa) Come mai qui ? Siete soli ?

RUGGERO          Saluta il tuo zietto..

REBECCA           …e la tua ”ex zia”……..Tua madre ci ha pregato d’aspettarti.

SERENA              Dov’è ?

RUGGERO          A spennare vivo tuo padre…da Speranza… ”l’avvocato Pensabene”

SERENA              Al momento lo spennato mi sembri tu ! Stavate litigando o sbaglio ?

REBECCA           No, lo stavo semplicemente insultando e, se permetti, continuo..

SERENA              Tempo e fiato sprecato….hanno la corazza inglobata nella pelle i due cari fratelli Boggioni.

                              Tu almeno hai la fortuna di non essere tradita per trent’anni.

RUGGERO          Non ci riuscirei mai, onestà innanzi tutto.

REBECCA           La chiami onestà avere una garconniere pagata con i soldi di tua moglie ?…Io !

RUGGERO          ….Ma solo per poco…..ora la paga Gisella !

REBECCA           Canaglia……burlati pure di me !….Ti farò piangere lacrime amare.

RUGGERO          (taglia corto) Piangerò. Piuttosto tu, Serena, come ti comporterai con papà ?

SERENA              Ora non lo considero più mio padre. Penso d’andarmene da qui.

REBECCA           Non puoi lasciare tua madre sola in questa situazione.

SERENA              La mamma se la sbriga da sola…e poi, temo,….finirà per sopportare,

                              non ha altra via… Io no, ora non lo perdono e me ne vado.

RUGGERO          Fai bene; chiarezza e decisione.

REBECCA           Già tu sei un esperto in fatto di fughe !.....E con quelle due di là come la metti ?

SERENA              La madre non è un problema mio. In quanto a quella decerebrata ochetta della figlia fra poco la sistemo io….. Come due sorelle diceva…..e sapeva tutto !!

RUGGERO          Per essere sorelle, siete sorelle……..(occhiataccia di Serena)….. astre !

SERENA              Non mi provocare, zio. Non su questo argomento !

REBECCA           Scriteriato irresponsabile, taci.

SERENA              Non fa nulla Rebecca, in fondo è la verità, ma non l’ho ancora digerita…….. Bene ora vi lascio.

REBECCA           Vengo con te Serena. Ho finito, per il momento, con costui.

                              (Serena e Rebecca escono a sinistra)

                              Ruggero rimasto solo gironzola per la stanza, curiosa sullo scrittoio poi alza il telefono, compone il numero e ..

RUGGERO          Pronto……la signorina Gisella per favore…..(pausa)…si sono io…

                              a casa di Guglielmo….no non c’è…… (dal centro entra Guglielmo)……C’è…

GUGLIELMO     (nervoso) …A chi telefoni da casa mia ?        (posa la cartella sul tavolo)

RUGGERO          C’è ed è pure nervoso….sì,…sì…… Insisto con molta diplomazia….….a dopo.

GUGLIELMO     Allora? Che ci fai qui? Da solo!

RUGGERO          Sono venuto a vedere come stai…galantuomo !!!

GUGLIELMO     Nessun commento.. grazie.

                              La situazione è questa ed è privata tra me e la mia famiglia.

RUGGERO          Perché, io sono un indiano Sioux ? Guarda che forse sarò l’unico a stare dalla tua parte, senza di me sei spacciato. Hai già contro tua moglie, tua figlia, la tua ex cognata con l’aggiunta dell’avvocata e della gallerista detective….

                              Ahh dimenticavo, tra i piedi ti ritrovi anche l’amico facchino investigatore.

                              Ti conviene essere accondiscendente con me.

GUGLIELMO     Lo sapevo: tu per niente non fai mai nulla. Che vuoi ?

RUGGERO          Ohh..qualche piccola  cosa: diciamo, primo,  uno stipendio fisso;

                              consideralo un fondo pensione.

GUGLIELMO     Cosa ci guadagno io ?

RUGGERO          Sai le voci corrono, la gente mormora e il commendatore ”bigamo” è rovinato.

GUGLIELMO     Non sono bigamo !! Ho solo…..(cerca le parole)…..una……

RUGGERO          (interrompe)….un’amante e una figlia illegittima…..una minuzia !!

                              Io posso bloccare le calunnie……sono un genio in questo.

GUGLIELMO     Come ?

RUGGERO          E’ affar mio….segreto professionale.

GUGLIELMO     Pensi di essere così autorevole ? Io sono conosciuto, non tu.

RUGGERO          Se c’è una cosa che non sopporto e la presunzione di chi si crede di essere migliore di me.

GUGLIELMO     (ironico) Modesto come sempre ! Comunque va bene …stabiliremo la cifra…

RUGGERO          ….poi una vacanza, per due, a Capri…Gisella adora Capri……. e…….

GUGLIELMO     ……..non basta ancora ?

RUGGERO          ……una immediata audizione per Gisella con il maestro Mutino…e non parlarmi di Gemma….tanto con lei ormai sei in rotta; peccato più peccato meno, ormai sei ko.

GUGLIELMO     Va bene, ci proverò: non ti assicuro il risultato.

RUGGERO          Ci riuscirai, lo so che ci riuscirai. Ora ti dò il primo consiglio, gratis:

                              Non dire mai la verità tanto nessuno la crede !.......... e attento a Serena !

GUGLIELMO     Che vuoi dire ?

RUGGERO          Ora me ne vado: non voglio essere qui quando Serena incontrerà Lucilla;

                              così si chiama, vero, la mia nuova nipotina ?

GUGLIELMO     (preoccupato) La incontrerà ora ? Quì ?

RUGGERO          Mettiti in poltrona e goditi il match. Ti saluto, commenda.  (esce a sinistra)

GUGLIELMO     Via , meglio andarsene…oggi niente scenate ……(esce velocemente al centro)

                              Scena vuota per qualche istante poi entrano Serena e Lucilla da sinistra   

LUCILLA             (alterata)  Non mi aggredire in questo modo, non ho chiesto io di venire al mondo !

SERENA              (a voce molto alta) Nemmeno io ho sperato nella tua esistenza.

                              Ora so che sei una realtà e non mi piaci.   

                              (si guarda attorno per rendersi conto che vi sia qualcunoin casa)

                              (vede la cartella)    Non ti vogliamo qui attorno.

LUCILLA             (sull’orlo del pianto)  Non dipende da me….io…ioo….

SERENA              (sempre urlando) Non mi interessano le tue inutili scuse, mi stai rovinando la vita! Cosa credi di fare intrufolandoti così nell’esistenza altrui ??

                              (poi di colpo mette un dito sulla bocca di Lucilla come a dire taci esorridendo..  )

                              (sottovoce e gentilmente) Zitta e dammi corda….io sono con te.

LUCILLA             (sbalordita)  Non capisco.

SERENA              Che colpa ne hai tu ! Sei sua figlia, sei mia sorella e questo mi basta.

                              Certo però che venire ad abitare qui è stata una bella carognata.

LUCILLA             Non ne sapevo nulla; l’ho scoperto il giorno in cui ho lasciato cadere

                              la cornice, ricordi ?

SERENA              Eri terrorizzata, bianca come un cencio.

LUCILLA             Ho saputo allora che questa è l’abitazione di papà; a noi, per anni, ha detto

                              che viveva a Milano in una certa via dove, a quel numero, non c’è neppure

                              una casa.

                              L’ha scoperto Gaetano e la mamma ha fatto tutto il resto, per fargliela pagare.

SERENA              (con fare complice)  Senti Lucilla…..ma sai che mi piace questo nome…..

                              ho fatto in modo che mi credano tua nemica ma non è così…Ho deciso d’andare a vivere altrove: lascio i genitori……Che ne pensi di venire con me ?

LUCILLA             Dici davvero ????  Di corsa…sembra un sogno…..ma mia madre ?

SERENA              Se ne farà una ragione e.. (dura).. spero vorrà tornare da dove è venuta…

                              per la pace di tutti.

LUCILLA             La casa al paese c’è ancora, vuota.

SERENA              Però per ora dobbiamo nascondere questo nostro progetto e mostrarci rivali.

                              Assieme ci aiuteremo….lasciamo i nostri genitori ai loro errori.

LUCILLA             Mi spiace tanto per tua madre…. non se lo meritava.

SERENA              Stai tranquilla, dovrà farsi l’esame di coscienza.  

                              Sta arrivando qualcuno: è meglio non ci vedano assieme, usciamo di là…

                              (Serena e Lucilla escono dal centro)          (fuori scena e ad alta voce)

                              ….e non farti più trovare tra i miei piedi…ti prendo a calci altrimenti !!!

                              (entrano da sinistra Gemma, Speranza ed Isidora)

SPERANZA        E’ tutto chiaro, vero, Gemma ? Niente più alterchi con la signora Azzari.

                              Tanto meno in pubblico.

                              Discrezione è la parola d’ordine…..e questo vale anche per te Isidora.

ISIDORA              Tranquilla avvocato, dalla mia bocca non uscirà una parola.

SPERANZA        Una sola no ! Come al solito un intero poema.

ISODORA            (imitando Speranza)  Diffamazione………..otto mesi senza condizionale !!!

SPERANZA        Sistemeremo le cose seguendo la legge. C’è il modo……..

GEMMA              ..(interrompe vedendo la cartella di Guglielmo) ……..attenzione…..guardate là…

                              è tornato il viaggiatore ! Si ricomincia a discutere. Non m’importa se lui

                              non vuole. Ha inventato l’undicesimo comandamento ”non mi seccare”.

ISIDORA              Mio marito è a dodici.. per il tredicesimo dice che ci sta lavorando !

SPERANZA        Ragazze, vedete, ho ragione io….niente mariti….libere.

ISIDORA              Però te ne vai in vacanza con quel bell’uomo del giudice, come si chiama…????

SPERANZA        Ficcanaso. Anche di questo sei informata !!!  Il nome non ti deve interessare.

ISIDORA              Infatti non mi interessa,    (faceta).. però dimmelo ugualmente !

SPERANZA        Nemmeno sotto tortura…..resta ignorante.

GEMMA              Smettetela voi due. Piuttosto Isidora spero proprio che non organizzerai più

                              la mostra per quella là, non voglio.

SPERANZA        Ahi ! Tasto delicato.

GEMMA              Che c’è di delicato, non si fa più e basta.

ISIDORA              (riluttante) Vedi Gemma….è…è…che il contratto è stato firmato

                              e se non è lei a rinunciare io non posso……..e poi è già pronta.

GEMMA              (irata)………Tu puoi e devi. Vero Speranza ?

SPERANZA        Temo abbia ragione Isidora. Non può.

GEMMA              Tutti contro di me…tutti.

                              (entra Guglielmo dal centro)

GUGLIELMO     Vedo riunito il famigerato comitato GE.SP.IS !

GEMMA              Eccolo qui, (acida)  finalmente !..... Cos’è questo sproloquio ora ?

GUGLIELMO     Ge.sp.is…Gemma/Speranza/Isidora…..commissione anti Guglielmo !

ISIDORA              Anche se fosse !! Forse non ve n’è motivo ?

GEMMA              Trova un’altra sigla, genio, perché devi aggiungere Rebecca, Serena, Ruggero……..

GUGLIELMO     (al pubblico)  Almeno questo è neutralizzato !

GEMMA              …….e quella poverina dell’altra tua figlia, Lucilla.

GUGLIELMO     Ne hai dimenticato uno: Monsignor Grillo…non credo mi perdonerà !

GEMMA              Non l’ho ancora informato, per vergogna. Quando lo farò, e lo farò se non seguirai le nostre direttive, ti additerà al pubblico disprezzo, dal pulpito.

GUGLIELMO     Allora siamo già ai dictat !

SPERANZA        Vi parlo da legale, non da amica. Prima l’uno poi l’altra mi avete chiesto

                              aiuto per liberarvi di quella donna…(a Isidora)…..Non hai nulla da fare tu ?

ISIDORA              Mi scacci !...La tua investigatrice personale !

GEMMA              Lascia che resti, Speranza.

GUGLIELMO     Se và altrove è meglio.

SPERANZA        Bella questa coincidenza di vedute ! Come volete ma non lamentatevi poi

                              se tutta la regione sarà a conoscenza dell’accaduto.

ISIDORA              Malignità allo stato puro !    (sempre faceta)  ..Una discreta come me!

SPERANZA        La situazione è complicata….Lucilla è tua figlia a tutti gli effetti. Cosa chiede ?

GUGLIELMO     E’ solo arrabbiata. Vuole che le trovi un posto di lavoro.

                              Cosa c’entro io con il Ministero dell’Istruzione ? Non posso.

GEMMA              Già tu ti occupi di cose più importanti, come gli abiti medioevali in valle !!

GUGLIELMO     La difendi ora ?

GEMMA              Certo che no….comunque accuso te.

SPERANZA        Aspettiamo che ci chieda qualcosa di più: soldi, eredità, nome……..

GEMMA              (interrompe ed irata) …..nome ?????  Mai !

GUGLIELMO     Amelia mi fa paura, quella è matta.

GEMMA              Te ne accorgi adesso, dopo una tresca durata ventotto anni….vi rendete

                              Conto, ventotto ! E  io cieca ! Dovrebbero condannare me, per dabbenaggine.

                              Cosa vuole la concubina ?

GUGLIELMO     Non l’ho più vista.

GEMMA              Ma prima…….quando…quando….. non riesco nemmeno a pensarci…

                              quando stavate….. assieme ? 

GUGLIELMO     Nulla, non ha chiesto mai nulla. Solo che ultimamente ha perso il posto di lavoro: la filatura ha chiuso.

ISIDORA              Ci ha detto d’essere critica d’arte !

GEMMA              Ha mentito …dovevamo crederla importante. L’hai imbeccata tu, nevvero ?

GUGLIELMO     No….. non sapevo neppure che venisse ad abitare qui.

                              E’ stato un colpo anche per me.

GEMMA              Almeno ci fossi restato secco…..forse non avrei mai saputo e ti avrei

                              pianto come marito devoto. Che sbaglio !

ISIDORA              (enfatica) Ci sarebbe stata una bella lapide ” la moglie e la figlia piangono l’integerrimo  e fedele marito e padre”.

GUGLIELMO     Taci….te ne vuoi andare a dire cretinate altrove.

                              Hanno combinato tutto lei e quel maledetto investigatore privato.

ISIDORA              Il facchino ! Sapete proprio lui mi ha portato i quadri in galleria.

GEMMA              Quali quadri ?

ISIDORA              Quelli della ”concubina”, per la mostra ma ne manca ancora uno.

GEMMA              Allora la fai davvero l’esposizione, traditrice.

SPERANZA        L’importante ora è stare calmi e comportarsi in modo irreprensibile.

GUGLIELMO     Solo dopo che avrò preso a pedate quello stramaledetto investigatore…

                              ….se mi denuncia mi difendi tu.

                                                                                                  CAMPANELLO

ISIDORA              Voi litigate…vado io ad aprire.      (esce a sinistra)

SPERANZA        Non ti mettere in altri guai altrimenti devo assumere altro personale in studio.

GUGLIELMO     Niente, di pesante, solo qualche calcetto !

GEMMA              Dove è finita Isidora per aprire la porta ?  In Mongolia ?

SPERANZA        Dice sempre che vuole andare in Perù, sarà partita.

                              (entra da sinistra Isidora seguita da Gaetano)

GAETANO          Buon giorno signore…Commendatore…!

GUGLIELMO     E’ anche veggente ? Come faceva a sapere che desidero prenderla a calci ?

GAETANO          (sarcastico) Esperienza e intuizione. Coloro che spio vogliono sempre picchiarmi….non ci riescono mai.

SPERANZA        Cosa desidera ?

GAETANO          Avvocato, è bene ci sia anche lei: Sono qui come ”Mercurio”

GEMMA              Come cheee ???

GAETANO          Messaggero.

GUGLIELMO     Non dica sciocchezze…Da parte di chi…di quella là.. naturalmente!

GAETANO          (scherza) Lo Scià di Persia non mi ha ancora assunto !!! ..Certo che vengo da parte di Amelia: vuole parlarvi.

GEMMA              Vuole !!!  Lei vuole ??

SPERANZA        Forse non è male che vi spieghiate. Vieni Isidora ”noi” ce ne andiamo.

ISIDORA              Peccato, avrei assistito volentieri allo scontro. Poi mi raccontate, vero ??

                              ( Isidora  segue Speranza ed escono a sinistra)

GEMMA              Non crediate di farmi incontrare quella….

GAETANO          ….Attenta agli insulti…

GEMMA              ….quella ”donna”…. Me ne vado immediatamente. (esce al centro)

GAETANO          Vado a chiamare la signora.

GUGLIELMO     No. Voglio che resti pure lei, come testimone, anche se la detesto.

                              Le telefono. (al telefono compone un numero, attende, poi...imperativo)..Vieni qui.

GAETANO          Certo che se vuole sà comandare !

GUGLIELMO     Ora le comando di tacere e d’andare ad aprire la porta.

GAETANO          Al cred da met paura, puaret !! Ma vò istees.

                              (va a sinistra e lascia entrareAmelia)

AMELIA              (aggressiva) Finalmente! Dove ti sei cacciato per quasi una settimana ?

GUGLIELMO     Saranno pure affari miei…..Allora ??

AMELIA              Cosa hai combinato ancora ?

GUGLIELMO     Io ? Se  sono arrivato da poco !

AMELIA              (irata) Tu, hai convinto Lucilla ad andarsene da casa.

GUGLIELMO     Io avrei convinto chi…. ?? Non la vedo da quel giorno infausto.

GAETANO          Verità, commendatore, solo verità.

GUGLIELMO     Ha ragione, ma stia zitto ugualmente.

AMELIA              Vuole lasciarmi per andare a vivere con un’amica, in un’altra città.

GUGLIELMO     Nientemeno, e chi la coinquilina ?

AMELIA              Non l’ha detto, mi ha risposto ”vedrai”. Vaga e ambigua, come il padre.

GUGLIELMO     E’ in casa ?....

AMELIA              Sta studiando.

GUGLIELMO     Chiamala…. Anzi no….vada lei signor…..

GAETANO          ……Facino….…Gerolamo Facino…….investigatore. (esce a sinistra)

GUGLIELMO     In definitiva, cosa vuoi ?

                              (punta minacciosa un dito sul petto di Guglielmo)

AMELIA              Voglio più attenzione, non un giorno alla settimana, sempre il giovedì.

                              Voglio Natale e feste comandate assieme, almeno ogni tanto.

                              Voglio che mi trovi un lavoro migliore.

                              Voglio una sistemazione per tua figlia, a scuola, come l’altra.

                              ….e…..voglio che Lucilla si chiami Boggioni.

GUGLIELMO     Lo sapevo !!!!!!!!

                              Richieste inaccettabili…. scordatele !  Mai !

                              Adesso ascolta me:…..voglio che lasci questo palazzo.

AMELIA              Illuso. Tutta la vita mi hai rubato…ora io rubo la tua.

                              Non capisco perché ti lamenti…Sei libero di fare…quello che dico io !

                              (entrano da sinistra Lucilla e Gaetano)

LUCILLA             Ciao papà, ben tornato !

GUGLIELMO     Ciao.   (a Gaetano)  Lei se ne vada. A non arrivederci !    (Gaetano esce)

                              (severo)  Cos’è questa novità ? Te ne vuoi andare.  Perché? Dove? Con chi?

LUCILLA             Non serve usare questo tono con me…… Farò ciò che mi pare.

                              Perché ?....semplice…sono stanca d’ambiguità.

                              Dove ?…se lo sapessi !....non ve lo direi.

                              Con chi ?... aprite le orecchie, è una sorpresa …………Serena.

GUGLIELMO     Serena !!!

AMELIA              Serena !!!!

LUCILLA             (beffarda) Sì, Serena, che come certo sapete ”è” mia sorella !!

                              (sia Amelia che Guglielmo si sono accasciati)

GUGLIELMO     (scatta al centro ed esce gridando)    Gemma, Gemma….vieni qui,

                              subito, per favore

AMELIA              (a Lucilla) Lo farai davvero ??

LUCILLA             Sì mamma. Non c’è altro da dire.

                              (rientra dal centro Guglielmo con Gemma)

GEMMA              Io con quelle non parlo.

GUGLIELMO     Parlo io. Siediti……ti prego, siediti.            C’è una novità……(prende fiato)…..

                              ….Serena e Lucilla andranno a vivere assieme……..non si sa dove.

GEMMA              (sobbalza sulla sedia, si alza, poi si risiede)   Non ci credo !

LUCILLA             Ci creda. Le due sorelle hanno deciso di essere indipendenti.

AMELIA              (a Guglielmo)  E tu non ti opponi ?

GUGLIELMO     No…..…. approvo.

GEMMA              Lo so….hai organizzato tutto tu !

LUCILLA             Serena l’ha proposto ed io ho accettato, con gioia.

                              Basta menzogne vero Serena?

                              (Serena nel frattempo è comparsa sull’entrata al centro in silenzio)

GEMMA              (a Serena)  Non te lo permetterò.

SERENA              Sarà una bella lotta.

                              (si sente un tramestio all’esterno e una voce)

RUGGERO          (all’esterno) Mi lasci passare ! Ho detto mi lasci passare.

                              (Ruggero entra con foga da sinistra)

                              Chi è quell’energumeno ? Guglielmo hai messo i vigilantes all’azienda di famiglia ? …..oh..oh..ooh..quanta gente…..bene sono venuto a ringraziarti

                              per quel..”piacerino”.

GEMMA              Di che parla ?

GUGLIELMO     (pronto)  Un invito a teatro……Otello !

                              (altro tramestio all’esterno poi schiaffo)

REBECCA           (all’esterno)  Mi lasci passare ! Cafone. (schiaffo) La prendo anche a calci.

                              (Rebecca entra da sinistra sgomitando con in mano un pacchetto)  

                              Chi è quell’energumeno, Gemma hai la guardia del corpo ora ?... oh…oh…quanta gente…. Sfortunatamente   (indica Ruggero)…

                              ..ce n’è uno di troppo !!! 

                              Pensavo di trovarti sola e di straviziare un poco, tanto per dimenticare,

                              con una bella torta alla panna.             (nel tempo che segue la torta verrà aperta)

RUGGERO          (a mezza voce, sarcastico)  C’è a chi piace ingrassare !

REBECCA           Preoccupati del cu…..del sedere di quella specie di cantante che ti spupazzi

                              e che paga i tuoi conti. Buffone !

SERENA              Sentite voi due, una cortesia……piantatela !

LUCILLA             Io mi dileguo, torno di là. Vieni Serena ? Facciamo le prove di convivenza.

                              (Lucilla esce a sinistra  seguita da Serena)

REBECCA           Che vuol dire ?

GEMMA              (piagnucolosa)   Serena vuole andare via da casa…da questa casa, con Lucilla… figlia di quella là !

AMELIA              Figlie….. di quello lì… Le due sorelle Boggioni !

GEMMA              (feroce) La ”tua” insignificante donnetta non avrà mai il nostro cognome. Contaci.

AMELIA              (irridente)  Siamo passati al tu per gli insulti ! Benissimo…

                              Allora sappi frigida beghina avvizzita che avrò tutto, tutto ciò che voglio.

GUGLIELMO     Zitte, state zitte…….non vi sopporto più.

REBECCA           Ha parlato il pascià,.. all’harem !

                              (altro tramestio all’ingresso poi voci)

ISIDORA              (all’esterno) Facchino della malora mi lasci passare o le rompo questo sulla testa.

SPERANZA        (all’esterno) Sia gentile, avremmo fretta….grazie.

ISIDORA              (Isidora entra da sinistra con furia trascinando un quadro imballato)

                              Quell’energumeno di un facchino non voleva farmi entrare…(vede Amelia)….

                              Ah.. sta facendo la guardia alla sua amica….. che servizio !

SPERANZA        All’energumeno bastava chiedere per favore,… et voilà !

                              Devo parlarvi. Forse ho trovato una via di uscita…sentite…….

ISIDORA              (interrompe)…..i cavilli legali possono aspettare…ora abbiamo un altro bel pasticcio in mano: (prende Gemma a parte)  alla galleria e ho trovato come sorpresa il nuovo quadro della (indica Amelia) ”signora” !

GEMMA              L’hai voluta la mostra ?  Che c’è di sorprendente ?

ISIDORA              (molto agitata) Vedete…. il quadro……il quadro….ha un soggetto un po’ particolare….. la vostra casa in paese.

RUGGERO          Ovviamente le piaceva lo scorcio.

REBECCA           E’ una costruzione caratteristica.

ISIDORA              (al pubblico)  Anche il particolare che ha aggiunto !!!!!

GUGLIELMO     Particolare ?

GEMMA              E’ casa mia, non ne aveva diritto. Com’è ?

ISIDORA              Ora vedrete…oh se lo vedrete !

                              (Isidora posiziona una sedia al centro della scena vicina al proscenio, strappa la carta avvolgente il quadro, lo mette sulla sedia poi lo volta rimanendo davanti allo stesso. Poi si sposta di colpo. Il quadro rappresenta una casa con un’enorme paio di corna)

                              C’e anche il titolo…” Una nobile dimora”

GUGLIELMO     Mio Dio !!

RUGGERO          Bell’angolino ! Realistico!

REBECCA           Questa è pazza, da internare !

SPERANZA        Diffamazione….l’abbiamo in pugno !

GEMMA              (si avvicina per ultima, è sbalordita, indica il quadro, trema, poi  furibonda)

                              (ad Amelia) Tu, tu maledetta !!  Non avrò pace sinchè non ti avrò distrutta.

                              In galera….. no, all’inferno, dovrai bruciare. Ti odio !

AMELIA              Non ti agitare, ottenebrata cornuta, vincerò io.

                              Il quadro te lo regalo. In questa sala spoglia ci sta bene un capolavoro !

                              (Amelia prende il quadro, si dirige alla parete di fondo, stacca un quadro appeso  e lo sostituisce con il suo)

                              (mentre Amelia compie questa azione tutti restano stupefatti e fermi)

GEMMA              Togli quel quadro, disgraziata.

AMELIA              (serafica)  Sta meglio qui che in galleria…aggiudicato.

GAETANO          (dall’esterno voce di Gaetano)  Entri pure Monsignore.

GEMMA              Leva quel quadro, subito !

MONSIGNORE  (entra da sinistra)  Buongiorno figlioli. Che bella riunione di famiglia, sono contento. Bravi, così,… in pace.

                              (mentre parla si sposta sotto il quadro dietro ad Amelia)

                              Cosa stavate facendo ?

AMELIA              Si ammirava il nuovo quadro della signora….

GEMMA              (sembra non aver nemmeno visto monsignore)  Leva quel quadro avanzo di galera ! (mentre dice questo prende la torta e con un balzo si avvicina ad Amelia)

MONSIGNORE  Bravi…bravi, l’arte è un grande dono di Dio.

                              (mentre monsignore pronuncia queste parole Gemma lancia la torta in faccia ad Amelia la quale si scansa. Monsignore viene colpito in piena faccia )

TUTTI                  Gemmaaaaaaaaa !!!!!!!!!!

                                                       S I P A R I O

Segue……… QUADRO  SECONDO

                                            QUADRO    SECONDO

Al termine del terzo atto

SIPARIO CHIUSO

LUCI SALA SPENTE

ESCE LA PEDANA AL CENTRO PROSCENIO

SPOT BIANCO ACCESO

ENTRA SICURA DI SE’ GISELLA CANTARINO DA UN LATO

(è vestita in modo elegante)

GISELLA             Buona sera signori.

VOCE                   Buona sera signorina Cantarino. Ci rivediamo.

GISELLA             Grazie per avermi richiamata.

VOCE                   Il maestro ha espresso il desiderio d’ ascoltarla personalmente.

                              Cosa ci presenta signorina ?

GISELLA             Vorrei cambiare il brano.

                              Questa volta presento……………………??………………………………

VOCE                   Benissimo….ora parte la base……..

                              Pronta signorina….vada…….il maestro Mutino l’ascolta.

(parte la musica e Gisella canta a piena voce il suo brano)

(al termine)

VOCE                   Brava. Molto brava….. Il maestro vuole parlarle subito, l’aspetta in camerino.

GISELLA             (emozionata)   Davvero !... Grazie infinite….ora vado.. buona sera.

GISELLA ESCE ARRETRANDO DAL CENTRO SIPARIO  e si posiziona assieme agli altri attori già schierati ai lati della scena e che si chiuderanno a semicerchio.

SI SPEGNE LO SPOT

                                            FINE  DELLA  COMMEDIA

                              SI APRE IL SIPARIO PER IL SALUTO FINALE .

(tutti a semicerchio con al centro una sedia con appoggiato il quadro con le corna)