LA CASA CON LE CORNA
di Corrado Agoralli Biglia
commedia in tre atti e due quadri
num. reg. S I A E 2009012496 contatti: corrado.agoralli.big@alice.it cell.3391518846
PERSONAGGI
GUGLIELMO Comm. Boggioni….…….. Padrone di casa – marito di Gemma
GEMMA Menassi in Boggioni……..…… Moglie di Guglielmo
SERENA Boggioni……………………….. Figlia di Guglielmo e Gemma
AMELIA Azzari (alias Alisia Azzari)………. Amante di Guglielmo
LUCILLA Azzari…………..…………… Figlia di Amelia
RUGGERO Boggioni…………….……… Fratello di Guglielmo
REBECCA Realini……………………… Seconda moglie separata di Ruggero
GISELLA Cantarino………………..…… Nuova compagna di Ruggero
ISIDORA Dalpennello………………….. Amica di famiglia, gallerista.
SPERANZA Pensabene……….………… Avvocato, consulente e amica di famiglia
GAETANO Facchino(alias Gerolamo Facino) Amico di Amelia
Fattorino………………………………….. Commesso di negozio
Monsignor Grillo………………………… Arciprete
**************
L’azione si svolge tutta in casa di Guglielmo ed Emma. L’ubicazione temporale è negli anni 70 del ventesimo secolo.
La scena rappresenta il soggiorno della casa.
Sul fondo una porta o apertura ad arco che porta altrove nell’appartamento.
A sinistra (destra per gli attori) (passaggio in quinta) comunicazione con altre stanze della casa; a destra (sinistra per gli attori) (passaggio in quinta) uscita dall’appartamento.
A sinistra della scena un tavolo o scrittoio con un telefono dell’epoca, una macchina da scrivere, cartelle varie, libri alla rinfusa, fogli ed una cornice importante con foto, una lampada da tavolo.
A destra poltrone, sedie, tavolino, porta riviste, una lampada.
Sul fondo mobili da salotto normalmente arredati con oggetti vari, quadri.
Il centro scena è lasciato piuttosto sgombro da mobili.
Spicca un’altra cornice con foto, su un mobile.
(L’illuminazione è normalmente in piena luce ma deve poter essere variata utilizzando le lampade presenti in scena.)
QUADRO PRIMO
SIPARIO CHIUSO
LUCI SALA SPENTE
SPOT BIANCO ACCESO A CENTRO SIPARIO
AL CENTRO SI TROVA UNA PICCOLA PEDANA NERA ILLUMINATA DALLO SPOT
Si deve avere l’idea che sia un luogo dove sono in corso dei provini di canto.
ENTRA CAUTAMENTE ED UN PO’ IMPACCIATA GISELLA CANTARINO DA UN LATO
(È vestita in modo semplice)
GISELLA Buona sera.
VOCE Buona sera signorina. Benvenuta. Il suo nome ?
GISELLA Gisella Cantarino.
VOCE Anni ?
GISELLA Trentanove…compiuti a maggio.
VOCE Soprano ?
GISELLA Sì, soprano.
VOCE Stia tranquilla….ora proviamo: cosa vuole presentarci ?
GISELLA Pensavo a……………………………??…………………………………………..
VOCE Benissimo. Ha una base ?
GISELLA Sì, l’ho consegnata.
VOCE Ok…cominciamo……..pronti…andiamo.
(parte la musica e Gisella canta a piena voce il suo brano)
(al termine)
VOCE Molto bene Signorina. Grazie.
Abbiamo finito……La contatteremo noi. Può andare. Arrivederci.
GISELLA Grazie a voi……..buona sera.
GISELLA ESCE DA DOVE E’ ENTRATA
SI SPEGNE LO SPOT
VIENE RITIRATA LA PEDANA
SIPARIO CHIUSO
Pausa
SIPARIO APERTO……inizia……. Il PRIMO ATTO
A T T O P R I M O
All’apertura del sipario la scena è vuota. Luce soffusa, lampada da tavolo accesa sullo scrittoio.
Si sentono le voci provenire dal fondo della scena, in altra parte della casa.
Il tono è quello di una accesa discussione tra Guglielmo e la moglie.
GEMMA Sono ore che te lo dico, te lo ripeto, te lo canto ….non ci vengo,
non - ci –ven-goo-ooo.
GUGLIELMO Non essere testarda. Non vi è motivo per assumere questa posizione.
GEMMA Sì, assumere, assumere……io assumo ciò che voglio e tu non …….
(Il telefono che si trova sullo scrittoio in salotto inizia a squillare)
…..e tu non puoi continuare ad insistere…..…basta!
Eri informato da tempo su come mi sarei comportata.
GUGLIELMO (entrando in scena dalla porta sul fondo per rispondere al telefono e voltato verso
la stanza che sta lasciando) (molto calmo)….va bene ,va bene….fammi rispondere ora, per favore.
(Intanto il telefono continua a suonare.)
GUGLIELMO (alza il ricevitore con fare deciso e sicuro ma cambia tono ed espressione quando capisce chi c’èall’altro capo del telefono) Pronto…. chi parla (ascolta) … ma sei matta….cosa ti viene in mente di telefonarmi qui. (ascolta)….sta calma…certo che ci vengo
…..no, non posso prima , come faccio a liberarmi?...(ascolta)…non gridare , non sono solo…… ..ma sì…sì…..Giovedì prossimo alle 16…come al solito…….
(guarda con apprensione la porta da cui è entrato)…..
va bene….certo…..ciao…sì..,sì…ciao. (riaggancia).
(dal fondo entra Emma che intende continuare la discussione interrotta)
GEMMA ….e poi ricordati che non puoi sempre impormi di fare ciò che vuoi tu……
….che ci fai qui al buio ? (accende la luce piena) ……...chi era?
GUGLIELMO (pronto,mentendo)…..oh, …la segretaria del Dott.. Grassi per la riunione di Giovedì….che seccatura …un’ora impossibile, le 16 , come se non avessi niente da fare. Ma lui chiede o meglio comanda e noi….pronti…. ubbidiamo…
Vieni anche tu no ? (subdolo)………così dici anche la tua.
GEMMA Fossi matta , neanche per idea. Sembra tu non sappia che quell’associazione non la posso sopportare. Non sopporto il Dott. Grassi e la sua” bella” segretaria che ti fa gli occhi dolci. Poi a cosa serve ? Lo studio dei costumi della valle nei secoli !!… Ma per piacere…e poi ci mettiamo tutti in maschera,
come a carnevale…..ma va là…vedi di occuparti di faccende più serie.
GUGLIELMO Già, perché io di cose serie non me ne occupo mai, vero?.... Che ti piaccia o no. Giovedì ci vado ed intanto che sono in zona faccio anche una doverosa visita all’ingenier Filippi per quel benedetto appalto che non si decidono a commettermi……. Torno Venerdì sera.
GEMMA Commettermi…..che linguaggio da commendatore !
GUGLIELMO (tronfio)……Io ”sono” commendatore .
GEMMA (con sufficienza)….lo sappiamo ……lo sappiamo….commendatore !!
Comunque non cambiamo discorso, stavamo parlando di tuo fratello, te lo ricordi o per te l’argomento è già chiuso ?
GUGLIELMO Come faccio a scordarlo; me ne parli tutti i giorni, per tutto il giorno, da giorni e giorni e sarà certo il tuo argomento preferito per tutto il giorno nei prossimi giorni !
GEMMA Hai scoperto l’esistenza della parola ”giorno” e ti eserciti ad usarla ?
GUGLIELMO (con un gesto della mano,fingendosi stizzito)…… ma va la…..
GEMMA Non mi pare di esagerare nel parlarne spesso visto la situazione in cui ci troviamo per colpa sua.
GUGLIELMO Ci troviamo ?.......Tu ti trovi in una situazione, come dire, sbagliata ?
GEMMA Sbagliata !.... sbagliata !....dì pure vergognosa, inaccettabile. Io non so più come presentarmi alle riunioni parrocchiali; vedo dita accusatrici ovunque, anche qui nel palazzo…. Ieri mentre rientravo, sulle scale, il signor Angelo
tutto serio mi dice ” allora fra poco abbiamo un altro matrimonio in famiglia !” “Quale matrimonio ? Dico io”…. ..”ma di suo cognato… noo…..e fanno tre ….chissà se si ferma !”…………. (alzando il tono)….
chissà se si ferma!....Intendi…..chissà se si ferma….. così mi ha detto.
GUGLIELMO L’Angelo è un bigotto pedante e tedioso e farebbe meglio a guardare nel suo piatto invece di occhieggiare cosa mangiano gli altri.
GEMMA Cosa stai blaterando ? Chi sta parlando di cibo ?
GUGLIELMO …ma è solo un modo di dire !
GEMMA ..…e allora fatti capire ! Ad ogni modo torniamo a bomba….tuo fratello è un…. un….(cerca un termine non troppo offensivo)…un incorreggibile irresponsabile.
Non gli bastava divorziare dalla prima moglie, quella santa donna della Maddalena, buona come il pane, devota, pia, caritatevole…..
GUGLIELMO …..(interrompendo)…..coi soldi degli altri…….noiosa, petulante….
GEMMA ….taci tu…già….non l’hai mai potuta soffrire……..stavo dicendo….ha piantato quell’anima buona della Maddalena per quella …quella.. snob della Rebecca, tutta vestiti e trucco. Innamorato perso lui…..Rebecca qui, Rebecca là ……la donna nata per lui !.... .e adesso ..? L’ha lasciata, così da un giorno all’altro…… il motivo ? Bohhh!! Noia ? Esercizio di imbecillità…..sì esercizio
d’im-be-cil-li-tà.....l’ho detto, è un irresponsabile… E due. Hanno appena istituito il divorzio e lui lo sta sperimentando alla grande…cosa vuole fare? Sposare tutte le donne che incontra? Ed ora ecco che arriva fresca fresca questa nuova fiamma, come si chiama……?
GUGLIELMO ( trova un varco nel fiume di parole)….Gisella, Gisella Cantarino, la figlia del Notaio Cantarino……..(non può continuare)
GEMMA Come si chiama si chiama;……. e fanno tre. Cosa fa ? Sposa anche questa ?
GUGLIELMO Saranno pure fatti suoi, noi non possiamo…..
GEMMA ….noi possiamo e dobbiamo porre termine a questo scandalo.
La gente ci guarda ed io non voglio essere giudicata male per colpa tua.
GUGLIELMO Miiiaaa ?????.........guarda un po’! Adesso è colpa mia, questa è nuova.
Perché di grazia sarei responsabile, io, degli amori di mio fratello ?
GEMMA Tu sei il maggiore e dovresti importi e condurlo sulla retta via.
GUGLIELMO (sghignazzando) ..Sembra d’ascoltare Monsignor Grillo durante l’omelia domenicale.
GEMMA Sì..sì… ridi tu. Intanto siamo segnati a dito da tutti.
GUGLIELMO Ma tutti chi ? Chi ? ….Nessuno mi ha segnato a dito.
GEMMA Già….perchè tu non pratichi gli ambienti che frequento io; la gente per bene che questi comportamenti li vede e li giudica……tu sei sempre in giro con i tuoi bagni e le tue tazze.
GUGLIELMO (stizzito) Con i miei bagni e le mie tazze, a quanto mi risulta, ci vivi anche tu.
GEMMA Certo... certo…….(imbarazzata)...non era questo che intendevo, solo che tu non percepisci questa situazione come me. Li vedo io i risolini delle donne e le allusioni degli uomini………(pausa)……….…..
(si ricarica)……… Ed ora ecco il colpo di scena…..una bella festa per il fidanzamento con la nuova ”amica”…e vai…. invitiamo tutti i famigliari
per la presentazione ufficiale……… Io non ci vengo….non ci vengoooooo
….. neanche morta…… e non ci sarà nemmeno Serena.
GUGLIELMO Lascia stare nostra figlia; a trentuno anni suonati penso possa decidere da sola se è necessario ”crocefiggere” suo zio. Mi stupirebbe lo facesse …...
(ironico) Monsignor Grillo non ha molta influenza su di lei……..
In quanto a non percepire, come dici tu, io percepisco benissimo che tu non puoi soffrire Ruggero da sempre…neanche fosse Landrou….
GEMMA Landrou no, ma un libertino scatenato sì….lo dicono tutti.
GUGLIELMO No, non tutti, ma ..tutte….tutte le vecchie bigotte insoddisfatte che frequenti tu.
…E poi tre mogli che sarà mai oggigiorno….guarda un po’ certe dive famose cosa fanno…..ma li leggi i giornali….?
GEMMA No, ( con rabbia)….. no, quelli no.
GUGLIELMO …(lungo silenzio)…(lei lo guarda dubbiosa ed interrogativa)….(poi sospirando)…
Undici.
GEMMA Cosa dici? Undici cosa ? Di che parli o straparli ?
GUGLIELMO I Comandamenti…(pausa)..i Comandamenti dovrebbero essere undici…ne manca uno…dopo non desiderare la roba d’altri pensa che bello…. Undicesimo ”Non seccare il proprio marito ne oggi ne mai” o qualcosa del genere!
GEMMA (strillando) …l’ho detto che straparli, comunque io non cambio idea. Punto….
GUGLIELMO ….e virgola, (calmo)…meglio punto e virgola.
GEMMA (non parla ma compie un significativo gesto con il braccio come a dire..”ma va la”)
(entra da destra la figlia Serena con fare allegro)
SERENA Sempre a discutere voi due , vero? Qual è il motivo del contendere odierno ?
Se rape per pranzo o la marca della pappa da dare al gatto oppure l’importante decisione sul colore delle tende della casa in campagna?.....Io sarei per il lilla chiaro con fiori rosa e giallo zafferano… (sempre scherzando)…...quelle attuali verdine sono per lo meno, diciamo,….ributtanti ?
GEMMA Scherza tu! Dovresti invece preoccuparti della dignità e del decoro sociale della tua famiglia che è messo in ridicolo………..
GUGLIELMO (interrompe)….e no…non iniziare a condizionare Serena; le opinioni sono tue,
e tue devono restare.
SERENA (ridendo) Ah ma allora la faccenda è seria, forse !….. Mi spiegate ?
GEMMA Tuo zio è un irresponsabile…..
SERENA …….un donnaiolo, un maniaco, un depravato, …..un diavolo !!...Ancora….
ogni giorno la stessa storia….Ruggero di qua…. di là,……. ha fatto questo…quest’altro … Qual’ è la tristissima novità di oggi ?
GUGLIELMO Un invito.
SERENA Un invito ?
GEMMA Un invito a cena o meglio ad una festa a casa sua …sabato! Io non ci vado,
non ci voglio andare…e nemmeno lui (indicando)….e nemmeno tu.
SERENA Ehi, ehi…calma …. (seria)…. state decidendo per me ?
GUGLIELMO Mai.(sarcastico) …Lei decide per te…..io osservo !
GRMMA Continua pure ad osservare e vedrai presto dove sarà il tuo prestigio al quale tieni tanto…...nella pattumiera, giù, nel cortile.
…..Tu osserva ma intanto farai ciò che dico io…non ci si va, punto.
GUGLIELMO ….e virgola.
(Gemma lo guarda in tralice ed esce a destra impettita)
SERENA (sempre ridendo) Stavolta l’hai proprio fatta arrabbiare. Lo sai che non sopporta di essere presa in giro…e poi, detto tra noi, non ha tutti i torti: lo zio sta un po’ esagerando ora. Che sia additato da molti è vero; la gente è bigotta, mormora,
gli amori fuori casa non sono graditi, almeno quelli degli altri, poi in casa propria succede di tutto.
GUGLIELMO (preoccupato) Cosa vuoi dire ?
SERENA Dai che hai capito ! Davanti, tutti lindi e probi ….ma dietro…..uhmmm
Hai saputo del Dottor Ravasi? L’ha scoperto la moglie giorni fa, in un bar, con una piuttosto giovane; lui doveva essere in ospedale invece era in giro con quella. Beh, si è poi saputo che sono anni che hanno una tresca..….
ed ora separazione, ipso facto. ..…quel sant’uomo del dottor Ravasi !!!
Chi se l’aspettava ?
GUGLIELMO (a disagio)..Brutta storia, ma non siamo tutti così….(cerca la parola)…. falsi.
SERENA Certo che se tu facessi una cosa simile alla mamma lei ti scaraventerebbe fuori di casa sui due piedi se non giù dalle scale….e qui di gradini ce ne sono tanti. (mima i ruzzoloni per le scale). …….(si appresta ad uscire a sinistra) ….ora vado che ho lezione fra poco e quei diavoli se non arrivo in orario sfasciano la classe.
(poi con fare complice)…...comunque io dallo zio ci vado ma, per ora,
non dirlo alla mamma………ciao. (esce a sinistra).
GUGLIELMO (si nota che il discorso lo ha agitato- gira a disagio per la stanza-poi all’improvviso alzail telefono, compone un numero)(sottovoce e guardingo)…Sono io……senti…..non sono sicuro di poter venire Giovedì……,no, ascolta……eh sì, ha fatto le solite storie, è gelosa della segretaria del dott.Grassi….. teme che venga al paese per lei, ……….non dire stupidaggini…..non fare la gelosa anche tu…. ……..
sì, sì sono un gallo…..va bene …….ma non telefonarmi mai più qui,
hai capito?…………. Che sorpresa?........Come vedrò ! …Presto ?..….
Ora non è il momento……sì, ti faccio sapere.
(riaggancia-si siede alla scrivania-brontola) Sempre la solita….non c’è mai pace.
CAMPANELLO (Guglielmo si avvia a sinistra per aprire)
GUGLIELMO (dall’esterno) ah! Sei tu….vieni, entra
(Da sinistra rientra Guglielmo seguito dal fratello Ruggero)
GUGLIELMO (velocemente) Come mai qui a quest’ora? Non lavori oggi? Sei solo?
RUGGERO Accidenti che interrogatorio! Sei mio fratello o il commissario Maigret ?
(poi conla stessa velocità) Perché più tardi devo andare fuori città, oggi sono in ferie e come vedi sono solo ..…per ora.
GUGLIELMO Ruggero, cosa vuol dire ..per ora?
RUGGERO Ma vuoi smetterla di farmi il terzo grado! Vuol dire che Gisella si è fermata un attimo in farmacia e tra qualche minuto mi raggiunge.
GUGLIELMO (sbigottito, quasi balbettando) …….Gisella !!…ti raggiunge …..qui ????
RUGGERO Certo, e dove se no…….. in Cina ?
GUGLIELMO (col tono di prima) …Gisella !!…..quella Gisella? …….qui?....adesso?
RUGGERO Ma sicuro. Siamo in giro a fare acquisti e ho pensato di fare un salto da te e presentartela. Ti farà lei direttamente l’invito per la nostra festa di sabato.
GUGLIELMO (sempre agitato e sbirciando verso destra; con fare cospiratorio) Senti..non credo sia opportuno che lei venga qui ….Gemma, vedi, non è contenta di questa tua nuova fiamma…..situazione, insomma….non approva…
RUGGERO ….ah, ho capito. Il ”Grillo parlante” ha colpito ancora. Se credi che me ne importi qualcosa ti sbagli, e di grosso.
Io faccio ciò che mi pare in barba e alla faccia dei benpensanti. Mi sposo, mi separo, divorzio, mi risposo, mi riseparo…tutto alla luce del sole…..niente sotterfugi, niente amori segreti…nessuna amante nascosta da qualche parte,
da mantenere………come tanti.
GUGLIELMO (in evidente disagio) Io non sono dello stesso parere di Gemma, ma sai com’è lei; discutiamo tutti i giorni …..ora è decisa a non venire alla festa e non lasciar venire neanche me …né Serena….puoi immaginare che lotta !
RUGGERO Lo credo……..la convincerò io.
GUGLIELMO Per carità, non pensarci nemmeno. Tu ora te ne vai e lasci che me la lavori io.
(si sente cantare all’esterno)
RUGGERO Eccola, questa è Gisella che arriva.
GUGLIELMO … e canta !!
RUGGERO Sì, lei canta, canta sempre. Adora la lirica.
GUGLIELMO E’ una melomane convinta.
RUGGERO Non so cosa centrano i meloni,… lei vorrebbe fare la cantante lirica.
GUGLIELMO I meloni non centrano….ma centra una guerra se Gemma la vede qui, ora. Fermala e falla smettere di cantare.
(lo trascina verso l’uscita) (guarda inquieto verso destra)
RUGGERO Va bene , ma te la presento. (esce a sinistra)
(Guglielmo passeggia nervoso per la stanza, il canto si interrompe e subito entrano dasinistra Ruggero e Gisella)
GISELLA Buon giorno Commendatore, piacere di conoscerla, finalmente.
GUGLIELMO (baciandole la mano) Il piacere è mio signorina Cantarino.
GISELLA Guarda che galanteria, lui sa come si tratta una donna…(rivolta a Ruggero)
..non come te, buzzurro, che non mi fai mai una carezza.
(ma il suo atteggiamento e tono dimostrano il contrario)
RUGGERO Visto che caratterino ! Io lo trovo adorabile.
GUGLIELMO (al pubblico)..Per adesso (a Ruggero) Proprio perfetto per te.
GISELLA E’ tanto caro, mi segue ovunque come un cagnolino e poi ha promesso di aiutarmi nella mia futura carriera di cantante.
(accenna ad iniziare acantare ma Ruggero è pronto a tapparle la bocca con la mano)
RUGGERO Tesoro non ora,.. conserva la tua meravigliosa voce solo per me…. più tardi!
GUGLIELMO (sarcastico) E bravo il cagnolino Ruggero !! Mi spiace ma ora devo proprio salutarvi ; ho del lavoro urgente da fare. Vi lascio ai vostri acquisti ..e al suo canto (li sospinge gentilmente verso l’uscita)…ci vediamo molto presto signorina.
RUGGERO (canzonatorio) Visto che ci cacci lasciamo lavorare la premiata ditta Commendator Boggioni ”bagni, tazze, lavandini e sciacquoni”. …
A presto fratellone.
GISELLA L’aspetto sabato,Commendatore. Guardi che ci conto.
(esce con Ruggero a sinistra)
GUGLIELMO (parlando da solo ad alta voce) Sì, sì, sfotti pure, se non ci fossi io a tirare la carretta vorrei vedere come te la caveresti con quella specie di mestiere che fai..”consulente artistitico” …di che arte lo sa poi solo Iddio !!
(mentre dice questo si ode di nuovo Gisella cantare prima sottovoce poi più forte)
Santo cielo, ha ricominciato !.....Ma non smette mai ??
GEMMA (entra da destra) Chissà chi canta per le scale? ….(ascolta) Però non è male, sembra una cantante d’opera…….…non male (ascolta)……non male davvero.
GUGLIELMO (che non sa che pesci prendere) Direi bene, molto bene…molto . (lunga pausa)
Senti..bisogna che te lo dica…..è stato qui poco fa Ruggero con ….
…con..la sua amica…
GEMMA …con chi ? Quella nuova ?
GUGLIELMO Sì, Gisella…me l’ha presentata ed è scappato via subito…... aveva fretta.
GEMMA (comincia a capire) Non sarà lei che canta ? …..in questo modo… sbraita !
GUGLIELMO Hai indovinato, è lei. Vuole fare la cantante lirica…..e non sbraita.
Un attimo fa cantava bene, ora che sai chi è …..….male, sbraita.
Che giudizio ponderato e sincero, complimenti.
GEMMA Cosa volevano?
GUGLIELMO Ovvio, invitarci alla loro festa……..(ci pensa, poi di colpo)…..ho detto che ci saremo….tutti.
GEMMA (sorpresa, trasale, urla) Coooosa !!! No..…noooo… Ti ho detto che noi
non ci andiamo perché……….. (è interrotta dal suono del campanello)
se sono ancora loro mi sentono……. (esce a sinistra)
(rientra subito accompagnata da Rebecca)
GUGLIELMO (gioviale) …oh ciao Rebecca, che sorpresa.
REBECCA (gelida) Credo che una sorpresa te l’abbia fatta anche qualcun altro, vero?
(poi con tono veemente ed in crescendo)
Li ho visti uscire da qui poco fa, li ho visti…… mano nella mano. .…bacetti…....
patetici….e quella li chi è…cosa vuole….ragazza di buona famiglia…pss…
schifosa…….accidenti a lei….a lui..…ma me la paga….sul lastrico lo voglio……sul lastrico….. deve chiedere l’elemosina per campare…. in tribunale finisce……non gli lascio un soldo……sulla bocca di tutti….. dovrà aver vergogna ad uscire di casa…..alla gogna lo mettoo…….(s’arresta senza fiato)
GEMMA Rebecca non ti far venire un infarto, per quello non ne vale la pena…
Così, all’improvviso, se ne è andato? Ma perché ?... Cosa è successo ?
REBECCA (ancora stravolta si accascia su una sedia) Dopo il suo divorzio con la Maddalena sembrava cambiato, niente più avventure, fedele, fedelissimo. L’avete visto tutti, casa e lavoro, soldi suoi pochi, ha sempre speso i miei
(nota la smorfia di Guglielmo)……ed i vostri.
Ultimamente sempre più affettuoso mi diceva che il lavoro era aumentato ”Reby……Reby mi chiamava adesso.…pahh…..sembra un formaggio…
torno tardi stasera….”ho un colloquio alle otto” (urla)
Balle, se la faceva con quella da mesi.…in albergo….a spese mie.
GUGLIELMO E mie. Accidenti.
REBECCA Me ne sono andata io, sui due piedi. Non era in casa nemmeno quella sera
…gli ho lasciato un torsolo di mela sul tavolo, come cena, e un biglietto…. ”crepa….da questo momento arrangiati” e sono uscita.
Non ne potevo più; beati voi che andate d’amore e d’accordo
(Gemma eGuglielmo fanno entrambi gesti d’insofferenza)
Non avete scheletri nell’armadio.
GEMMA Oh Rebecca, mi dispiace. Certo che te l’ha fatta grossa. Capitasse a me…..
quello li, ruzzolerebbe dalle scale senza nemmeno la mela; io sarei feroce.
Rebecca e ora tu cosa farai ?
REBECCA La separazione è ufficiale….ma se spera nel divorzio……. lo vorrò vedere strisciare……….. La signorina ”Cantante”…….
GUGLIELMO ……..Cantarini.
REBECCA ….il matrimonio se lo può scordare. Continui pure a cantare ”illusione”….
CAMPANELLO (Gemma si avvia a sinistra ed esce)
GUGLIELMO Cos’è questa casa oggi, una sala d’aspetto ?(a Rebecca) …….Sei esagerata pure tu…..…lascialo campare ..no !
REBECCA Campare sì……....male!
(rientra da sinistra Gemma con Isidora e Speranza)
GEMMA Avanti, venite, che piacere vedervi oggi. C’è qui anche la povera Rebecca.
GUGLIELMO Povera poi ! L’amore non va bene………… ma il danaro non manca.
REBECCA Spiritoso……Buongiorno signora Isidora, buongiorno Speranza.
GEMMA Come mai questa improvvisata ?
ISIDORA Niente di particolare: volevamo farci un po’ ”i fatti ….vostri” !
SPERANZA Non essere così brutale, Isidora, diciamo che desideriamo sviscerare assieme a voi i problemi e giungere nel caso ad una soluzione ragionata e condivisibile.
GUGLIELMO Avvocato, credi di essere in tribunale? Qui non abbiamo problemi, va tutto bene e camperemo felici sino a cent’anni. Comunque siccome sono certo che tra poco voi quattro vi farete davvero i fatti miei, io tolgo il disturbo e vado a procurare di che campare sino a cent’anni. Buon pettegolezzo. (esce da destra)
SPERANZA Allora Gemma, ci andate al paese per il fine settimana ?
ISIDORA Se ci andate vorrei mi invitaste …inizia la mostra di pittura…..magari trovo qualcosa di interessante per la mia galleria.
GEMMA Non so ancora …per me è deciso, ma il ”capo di casa” insiste per andare alla festa di suo fratello.
ISIDORA Che festa ?…….Dimmi…...racconta..
GEMMA Non sai niente ? Il dongiovanni della stirpe Boggioni vuole fare la presentazione ufficiale della sua nuova fiamma.
REBECCA ( sbotta) Concubina, chiamala col suo nome…concubina….e vacca.
SPERANZA L’avvocato ti consiglia di scegliere bene le parole…..sai chi è suo padre !
Non vorrei doverti difendere in una causa per diffamazione.
REBECCA Va bene, ma detto qui tra noi ……...per me, resta vacca.
ISIDORA (a Gemma) E tu cosa hai detto ? Ci vai ?
GEMMA Nemmeno trainata ! No, no e no ho detto al ”capo” e nemmeno Serena ci
deve andare. Discutiamo da ore ma lui non vuole intendere ragione
e ha detto di sì. Vediamo chi la vince….se ci va …divorzio anch’io.
SPERANZA No, non tu…(ridendo) i tuoi principi te lo impediscono e poi Monsignor Grillo
e la confraternita non te lo permetterebbero.
ISIDORA Tu Rebecca cosa farai con Ruggero ?
REBECCA Per ora siamo separati….lui libero …ed io furiosa…….se incrocio quella pseudo cantante le strappo le corde vocali….
SPERANZA (interrompendo) ….attenta…....è aggressione più lesioni personali aggravate…. …..…… dieci anni.
ISIDORA Vorrei proprio vederla la Rebecca con le corde vocali della Cantarini in mano.
La immortalerei in un quadro….arte noir….. Dai Rebecca provaci !!
REBECCA Sì, sì, scherzate voi, intanto io sono a pezzi, distrutta, infelice….e sola !
GEMMA Sentite, ho un’idea. Lascio andare il (ironica) ”Commendatore” dal fredigrafo….
REBECCA ….e dalla ganza..
GEMMA ….e noi quattro ce ne andiamo in ”villa” da sole Sabato mattina; che ne dite ?
ISIDORA Bellissima idea, per me è perfetto. Mi porto anche il cavalletto e dipingo un po’.
REBECCA Per me va benissimo…..così almeno sto lontano da quel serpente.
SPERANZA Se riesco a liberarmi da un cliente ci sono anch’io……..e senza codici stavolta.
ISIDORA Salendo ho notato che c’è un trasloco in corso qui nel palazzo. Chi va via ?
GEMMA No, al contrario. Arriva gente nuova proprio in questo piano. L’amministratore dice che è una signora che viene da fuori, forse sola, ma non ne sa di più.
ISIDORA Indagheremo….ecco il compito per la prossima settimana…..nulla ci sfuggirà.
SPERANZA Poveretta, neanche arrivata ed è già sulla graticola….Non si sfugge alle indagini di Isidora.
Se lasci la tua galleria d’arte ti assumo come detective…avvenire assicurato.
ISIDORA Non mi tentare, guadagnerei di più…. Da un po’ di tempo non si riesce più a trovare un pittore valido. Sembrano tutti imbianchini….a meno che non decida di dipingere, io, Rebecca con le corde vocali in mano…..!!! (tutte ridono).
( si sente bussare con insistenza e violenza alla porta d’ingresso)
GEMMA Ma che diavolo…..chi è ….(si avvia a sinistra ed esce)
ISIDORA Sarà la polizia che viene ad arrestare la Rebecca per ”pensieri” omicidi !
SPERANZA Purtroppo questo non è ”reato” …se lo fosse diventerei ricchissima a
difendere tutti gli assassini ”in pectore” !!
GEMMA (fuori scena) Buongiorno, chi cerca ?.. Non l’ha visto il campanello ?
GAETANO (fuori scena) Non c’è il campanello !!
GEMMA E questo cos’è ?? (suono di campanello)…venga….cosa desidera ?
(entra dasinistra seguita da Gaetano vestito con abiti da lavoro stazzonati)
GAETANO (rimane a lato) Ah quello ! Pensavo al fus un quadar; mi sono proprio detto ”cosa ci fa un quadro appeso lì ?” Toh!! Invece l’è un campanel ! Bella roba !
GEMMA E’ una creazione artistica della qui presente signora. (indica Isidora).
GAETANO Mai vist un rob insci….Buongiorno a tutte eh……mi chiamo Gaetano, …Gaetano Facchino.
ISIDORA (interessata)…Lei fa il facchino ? Ne ho giusto bisogno in galleria ! Di dov’è ?
…e poi guardi che quella è una creazione d’arte d’avanguardia non un quadro.
GAETANO Sarà sciura, ma un campanel l’è un campanel e mi sun mia un fachin da meste , al me cugnom l’è Facchino….anche se al momento sto per l’appunto facendo il facchino.
SPERANZA Capito tutto….è un facchino che non ”è” un facchino.
GAETANO (che non segue il ragionamento) Va beh, come la dis le. Comunque scusate ma è che sto aiutando la signora Alisia a fare il trasloco,…non è che ci avete una scala da prestarmi che la mea l’ho propri dismentiga’ ? No, per la verità, non è che me la sum dismentiga’…iersera l’ho misa sul tecc dl’a machina e l’ho anca legà ben ma stamatina sun ariva’ sin chi in bicicletta perchè ci devo mettere su i quadri alla signora che viene ad abitare qui…e ce ne ha tanti dei suoi.
ISIDORA (attenta) Come dei suoi ?
GAETANO E sì la diping le, quadar su quadar, la finis mai.
ISIDORA Allora lei è un facchino che non è un facchino che mette la scala in macchina e viene in bicicletta a mettere su i quadri di una che si chiama Alisia ?
GAETANO Brava !! Ma lo sa che lei è brava…l’ha capì tutt al prim culp.
GEMMA Che nome buffo ”Alisia” . Da dove arriva questa signora ? E’ sola ?
GAETANO Da un paese che sa ciama….go…go…fo….fo..(farfuglia qualche cosa)….ma ricordi pu. Ma non è sola, cià una figlia già grande.
SPERANZA Lei la conosce da tanto tempo ?
GAETANO No, l’è la me dona che la cugnus fin dal temp dl’a guera quand l’era scapada in quel paes li per via di bumb che piuvevan chi .
ISIDORA Me la farà conoscere, spero, caro facchino che non è un facchino…mi interessano nuovi talenti.
GEMMA Le prendo la scala. (esce a destra)
SPERANZA E’ brava a dipingere ? Le piacciono i suoi quadri ?
GAETANO A mi no.... manca par gnent.
ISIDORA Cosa dipinge ?
GAETANO Quadrati, rettangoli e righe per terra come al diseva il ”Carosello” na volta….tucc culurà e pien da robe strane come….di corni, crape di mort
e robe insci.
ISIDORA Arte futurista allora. Bene….molto bene.
(rientra da destra Gemma seguita da Guglielmo che porta una scala)
GEMMA (a Gaetano) Ecco qua, la porta mio marito la scala così magari l’aiuta anche nel lavoro.
GUGLIELMO No, gli porto la scala e torno al ”mio” lavoro, ….io.(indicando le due donneintruse)
GAETANO Bene, grazie sciure, ci vediamo dopo (esce a sinistra con Guglielmo che porta lascala) (pausa)
SPERANZA E’ proprio nervoso oggi Guglielmo……
ISIDORA …….e irritante. ….cos’ha ?
GEMMA Niente più del solito; è che abbiamo discusso per la storia della festa da Ruggero.
REBECCA (che per tutto il tempo è rimasta in disparte ed in silenzio scatta in piedi e strilla)
Non mi nominare quel coso che mi sale il sangue alla testa…….
(poi come coltada un’idea)…...che ne direste se mi presentassi anch’io, Sabato, all’improvviso e facessi una plateale scenata spaccando un bel po’ di roba
tanto per togliermi una soddisfazione ??
SPERANZA Violazione di domicilio, danneggiamento, minacce………dieci mesi
REBECCA (desolata) Non si dovrebbero mai conoscere avvocati……..ti smontano.
(da sinistra rientra Guglielmo con espressione allibita e agitatissimo)
GEMMA Fatto ?
GUGLIELMO (senza fiato) Fatto…..fatto.
GEMMA Cos’hai ??
GUGLIELMO Niente…..sono stanco….vado di là.
ISIDORA Guarda che uomo ! Stanco per portare una scala ! Pappamolle.
GUGLIELMO Isidora non mi seccare che non è giornata…..se non la pianti te ne dico quattro, …vi saluto tutte ed a non rivedervi più tardi. (esce a destra sbattendo)
SPERANZA Minacce e offese…………tre mesi….. Però un po’ ha ragione,
è meglio se ce ne andiamo tutte ….ciao Gemma ..…tolgo il disturbo.
ISIDORA Ma sì, vado anch’io….. Gemma fammi sapere per il fine settimana….ciao Rebecca. (esce con Speranza a sinistra)
REBECCA Mi dispiace di tutto questo….questa situazione proprio non riesco a digerirla.
GEMMA Mi immagino come ti senta, io non riuscirei a limitarmi alle minacce.
REBECCA Non mi stuzzicare, se mi carico…faccio un macello. Ora ti lascio anch’io….vado a meditare la vendetta !! Ci vediamo per la gita al paese, ciao. (esce a sinistra)
GEMMA (parlando verso l’esterno a destra) Guglielmo, ma si può sapere cosa ti ha preso oggi? Hai trattato quelle donne in un modo indegno; sono anche amiche tue, cosa ti hanno fatto ? E con Rebecca poi ! Sembra sia colpa sua se il matrimonio
con tuo fratello si è sfasciato……. (entra da destra Guglielmo)
è ”lui” l’uomo dal ripudio facile….o no ?
GUGLIELMO Ruggero non ha ripudiato nessuna; si è unicamente separato ed ha trovato un’altra anima gemella un po’ meno astiosa della tua, ora, amatissima Rebecca.
GEMMA Ho cambiato idea nei suoi riguardi, non è poi così snob come mi sembrava.
GUGLIELMO Saranno affari di Ruggero, lei avrà pure qualche difetto…prova a trovarlo.
GEMMA No…Di una cosa sono certa: (scandendo le parole) tuo fratello è un fabbricante
di cognate…….Piuttosto tu cosa avevi prima? Quando sei tornato dall’appartamento a fianco sembrava avessi visto uno spettro ?
GUGLIELMO (preso alla sprovvista) ….ehh….ee..(inventa)……. ho visto una persona sulle scale che non mi aspettavo d’incontrare qui.
GEMMA Chi ?
GUGLIELMO Non la conosci…….è una giovane che abita fuori città……..
GEMMA ….e ti ha turbato in tal modo ?
GUGLIELMO (mente) Non ero turbato, solo sorpreso.
GEMMA Non mi è parso, eri turbato. Comunque affari tuoi…Io esco per qualche ora, vado da Monsignore per il triduo, poi riparliamo di questa maledetta festa. (esce a sinistra).
GUGLIELMO (rimasto solo parla tra sé ad alta voce) Cosa ci farà Lucilla in quell’appartamento?
I quadri di Amelia ? Li ha venduti ? Chi è il matto che se li compra ?
Avrei potuto chiederlo, ma quel facchino mi è sembrato un impiccione.
Dato che conosce Amelia non voglio la associ a me in qualche modo…….
..attenzione Guglielmo…attenzione !!
(prende il telefono)…03-- -68—93…… (aspetta la risposta che non viene)
…..dove sarà ora ? Cosa sta facendo ? (riaggancia).
Torniamo al lavoro….oggi non si riesce a combinare nulla. (esce a destra).
(dopo qualche istante entra da sinistra Serena seguita da Lucilla)
SERENA Entra, accomodati……..A quanto pare siamo sole, i miei genitori devono aver terminate le discussioni…..ma non per molto temo. Oggi è di turno mio zio che si vuole fidanzare con una nuova….…apriti cielo; mia madre lo vorrebbe scomunicato…….Accomodati, sarai stanca con tutto questo su e giù….
i traslochi sono un incubo, vero ?? Allora mi dicevi…. ti chiami Lucilla ?
LUCILLA Lucilla…. Lucilla Azzari….anni ventisette….maestra elementare..disoccupata.
SERENA Io sono Serena e pensa la combinazione, sono insegnante anch’io, di latino. Dovrei essere a scuola, ora, ma arrivata là vi ho trovata una bella occupazione d’istituto con tanto di striscioni di protesta e cordone di polizia.
Beata te che non hai ancora a che fare con quei demoni……..
LUCILLA Ma stare a casa senza far nulla, sempre con mamma, è difficile.
SERENA Vivi con tua madre ? E tuo padre ?
LUCILLA Tasto delicato….mio papà non vive con noi…..lo vedo solo ogni tanto quando trova il tempo e la voglia di lasciare l’altra famiglia in cui vive.
SERENA Scusami, non volevo essere ficcanaso…….Come mai vi trasferite qui ?
LUCILLA Bisogna campare…la mamma ha trovato un lavoro in città e così lasciamo il paese, almeno per ora.
SERENA Ti vado a prendere una tazza di the, aspettami un attimo. (esce a destra)
LUCILLA (gironzola per la stanza e prende in mano il portaritratti in cui vi è la fotografiadiGuglielmo e Gemma)….Oh mio Dio !!!! (lo guarda sbigottita) oh Dio… papà !!
(gli sfugge di mano e cade a terra)…(terribilmente agitata) come potevo immaginare….… mamma cosa hai fatto ???? ….venire qui…… in questa città, in questo medesimo palazzo….come hai potuto ?.. non mi hai detto nulla….....mio Dio !! ….Dimmi che non è vero !!.........e lei…è….è…mia sorella !!!
SERENA (rientra da destra con un vassoio con il the e nota il panico di Lucilla ) Lucilla, cos’hai ? Cosa ti succede ? (vede il portaritratti rotto a terra)……è per quello ??
LUCILLA (imbarazzata, balbetta)….sì, scusami….lo stavo…guardando…è…è…ca...caduto..
SERENA (allegra) E te la prendi così per così poco ? E’ solo una cornice e per di più brutta, vinta ad una pesca di beneficenza di paese; meglio, almeno ce ne liberiamo. (prende la fotografia) Papà a mamma non si separeranno per questo……al massimo lui dirà ” L’avevo detto che quel posto era inadatto,
avevo ragione ”…..come sempre.
LUCILLA (sembra stia per svenire) Perdonami …….e scusami anche …..con….con… i tuoi.
Devo andare ora….. scusami ancora. (fugge di corsa da sinistra)
SERENA (resta impietrita con la tazza in mano)…ma…ma…per una cornice?..Da non credere !
(posa il the ed inizia a raccogliere i pezzi – entra Guglielmo da destra)
GUGLIELMO Hai rotto la cornice tanto cara a tua madre ?... L’avevo detto che quel posto era inadatto, avevo ragione.
SERENA Ecco là, indovinato !…….No, non sono stata io. C’era qui una ragazza che la stava guardando e l’ha fatta cadere……..finalmente !
GUGLIELMO Chi era ?
SERENA Non la conosci, viene ad abitare qui, nell’appartamento a fianco.
GUGLIELMO Comincia bene……la prossima volta cosa romperà ?
SERENA Dai, era tanto brutta ! E’ rimasta così male che è scappata di corsa…. Strano !
GUGLIELMO (dimostra stupore) Per questa inezia ! L’ha fatta cadere ed è scappata ?
SERENA Sono rientrata, mi ha balbettato delle scuse e se n’è andata di corsa.
GUGLIELMO Perché era tanto interessata a quella nostra fotografia ??
SERENA (in tono scherzoso) Perché era un capolavoro da premio Pulizer !! …Proh pudor…... “o vergogna” …Non lo so. Salivo le scale e ho incrociato questa ragazza stracarica di quadri…ciao …ciao… due parole…vuoi un the ?….
ha rotto la cornice ed è scappata….tutto qui …….. altre informazioni
signor Commissario ??
GUGLIELMO Primo…Lascia stare il tuo latino…Secondo…non sono commissario….Terzo …sto notando che oggi accadono strani ed improbabili avvenimenti…tutti assieme.
SERENA Sarebbero ?
GUGLIELMO Tua madre nevrastenica, e questo non è improbabile…..la visita di tuo zio con .con la sua……(cerca la parola)
SERENA …….amante ?
GUGLIELMO Amica, meglio amica……poi Rebecca in compagnia di quelle due petulanti fabbriche di maldicenze che sono Isidora e Speranza, quindi il facchino che voleva che gli attaccassi i quadri e finiamo con questa sconosciuta che mi
disfa la casa.
SERENA Catastrofe…..terremoto…..papà….. ha involontariamente rotto una cornice, solo una piccola cornice………una cornicetta…….. brutta.
GUGLIELMO Sentirai tua madre….che incolperà me , naturalmente. (pausa)…..non ci
proverà nemmeno per un attimo a credere che un’estranea entra in casa ,
curiosa in giro e rompe proprio quel portaritratti.
SERENA Le spiegherò io……anzi mi sembra stia arrivando, sento la sua voce .
GUGLIELMO Altro avvenimento strano; la regola sarebbe un randez vous con
Monsignore per almeno tre ore.
SERENA (ridendo) Ora et labora….come San Francesco.
(da sinistra entra Gemma seguita da Gaetano con la scala)
GEMMA (a Gaetano) Allora ha già finito ? Tutti quei quadri in così breve tempo! Bravo !
GAETANO (incespica con la scala che sbatte ovunque) Gnanca cumincià, ho lasà a cà i ferr, in su la machina. In dua la meti sta scala ? (l’appoggia malamente contro un mobile)
GUGLIELMO Ma che operaio perfetto. Carica tutto in auto….… poi viene in bicicletta !
Vuole un martello e dei chiodi ? …e levi la scala di lì prima che rompiamo
qualcos’ altro.
GEMMA (severa) Guglielmo, cosa hai rotto ? Imbranato !
SERENA Papà è innocente, è stata una ragazza a rompere il tuo portaritratti .
GEMMA Il mio cosa??? (vede i cocci a terra)…. Ohh.. la mia cornice….così bella !
Chi è stato ? ohh che dispiacere ! Chi è il colpevole ?
SERENA La colpevole, te l’ho detto, una ragazza. E’ della famiglia che sta traslocando.
Le è spiaciuto tanto, ha chiesto scusa ed è scappata di corsa, si vergognava,… credo.
GAETANO L’è par quest che l’era tuta agitaa. Sembrava volesse piangere….”cusa ghè”
a go dumandà. ”Niente…niente” ma l’era ciar cal duveva es sucedu un quai cos. L’era bianca come un strasc….poverina…”vado a casa,vado a casa, i quadri li mettiamo domani” e l’è scapà via. Fa gnient tanto ho dismentigà anche il martel ….Comunque grazie per la scala…..mo vo via e vegni un altar di, in macchina.
GUGLIELMO Sarà meglio se vuole riuscire nell’impresa d’appendere i quadri.
Arrivederci signor……???
GEATANO Facchino. (esce a sinistra)
GEMMA Visto che è un facchino ! Che disastro d’uomo !
SERENA (a Gemma) Come mai già a casa ?
GUGLIELMO (ironico) Quale cognata di un ”depravato” ti hanno espulso dalla confraternita !
GEMMA No, per ora no, ma stai sicuro che se il ”dongiovanni” continua così succederà presto. Monsignore non c’era, pare sia andato a vedere cosa succede in una
scuola (si rende conto che Serena è a casa) ..e tu che ci fai qui ?
Non dovevi tenere lezione ?
SERENA A scuola è successo quello che Monsignore vuole verificare…occupazione
…ad oltranza….Benissimo e visto che sono in vacanza sai cosa facciamo, usciamo tu ed io così la smettete di bisticciare.
GUGLIELMO Io non bisticcio….subisco.
GEMMA Buona idea, Serena, usciamo. (si avvia, poi di colpo si blocca e sentenzia) Sappi, ho deciso: da Ruggero ovviamente sabato non ci vengo; vai tu visto che è al centro dei tuoi desideri…io andrò al paese, venerdì sera, con Isidora e Rebecca.
(esce asinistra con Serena).
GUGLIELMO (non riesce ad aprire bocca che Gemma è già uscita)…(ad alta voce)…Perfetto…..
(rimasto solo, ad alta voce fra se)….Giornata infernale……Chi verrà mai ad abitare
qui ? ….e i quadri…. i quadri di Amelia….non capisco …..e quel facchino ? Che tipo ! (si avvicina al telefono)… Amelia mi deve proprio spiegare…..
(compone un numero)…..0- -6 68 - -93…………..…(aspetta a lungo)
…niente, non c’è ancora nessuno.
CAMPANELLO
Non è una sala d’aspetto questa casa oggi, è un manicomio .(esce a sinistra erientra subito dopo con Ruggero) Sei di nuovo tu? Cosa vuoi ancora?
RUGGERO Non mi cacciare un’altra volta, fratello mio preferito.
GUGLIELMO Preferito per forza se sono l’unico che hai !
RUGGERO Le ho viste uscire e allora mi sono detto ”via libera, salgo ”
GUGLIRLMO Pensiero profondo !! Che vuoi ?
RUGGERO Invitarti alla cena di sabato….ah , quello l’ho già fatto. (prendendola alla larga)
….Hai visto che personcina ? Che caratterino ? Sentito che voce ? Una dea !
Sì, ho incontrato la donna della mia vita, colei che illuminerà i miei passi…
GUGLIELMO (interrompendo) ….finisci di dire castronerie e vieni al punto.
RUGGERO Vorrei…vorrei….essere all’altezza di quello che si merita….offrirle una vita signorile come quella a cui è abituata….degna della sua posizione attuale e futura…
GUGLIELMO ……sei venuto a batter cassa !!
RUGGERO Non essere così brutale, chiederei solo un aiutino.
GUGLIELMO Non ci sono più i soldi di Rebecca vero ? Ora bussi alla mia di cassa.
”Bagni, tazze, lavandini e sciacquoni” ti fanno comodo gli utili, però !
La tua parte, piccola, te la prenderai come al solito a fine anno anche se non
te la sei minimamente meritata. Ringrazia il nostro povero padre per questo, Una mano non me la dai mai; non un giorno di lavoro hai fatto per me…….
RUGGERO ……sì, uno sì……………..sono andato al ricevimento annuale in vece tua.
GUGLIELMO Già….ma lavoro, niente di niente…….sei occupato a sposare tutte le donne
che vai conoscendo…… faremo i conti a fine anno.
RUGGERO (piagnucoloso) Mancano ancora tre mesi, come faccio ?
GUGLIELMO Gisella….(cambia idea) Gisella rimane Cantarino ancora per un po’. ….
ad essere in Boggioni può aspettare……...intanto che canti.
RUGGERO Sii generoso: un piccolo anticipo ed io ti riservo il posto d’onore a tavola …
ci venite vero ?
GUGLIELMO Verrò solo io e forse Serena se sua madre non la trascinerà legata in campagna assieme alla tua ex ed a quel gazzettino dell’Isidora.
Con l’avvocato studieranno a fondo il modo di punirti…ci puoi contare…..Rebecca non perdona.
RUGGERO Che errore essere onesto ! Avrei potuto tenermi Gisella come amante, nascosta, tutto sarebbe stato normale. Invece io mostro a tutti ciò che faccio. Onestà !
GUGLIELMO Sulla tua onestà troppi ormai ne dubitano; in quanto alla normalità in te di normale c’è solo la cronica mancanza di danaro. Prova a guadagnartelo, ogni tanto, perché la voce corre e presto di donne ricche da sposare non ne trovi più.
RUGGERO Mai porre un limite al destino !!.....Ma poi che mi fai dire…Gisella è il ”mio destino” ! Allora, facciamo così: tu vieni Sabato a casa mia e come regalo
di fidanzamento mi porti un assegnino…diciamo di ..tre..(si interrompe)
..no, mi rimetto alla tua generosità.
(si risente cantare Gisella fuori scena)
GUGLIELMO Va bene (sospirando) come vuoi, però tu vedi di farla stare zitta altrimenti avremo la rivoluzione nel palazzo.
RUGGERO E’ un peccato ma obbedisco……come Garibaldi (esce a sinistra)
GUGLIELMO Sarà un piacere ascoltarla, in teatro, non qui.
Il ”consulente artistico la sistema in fretta ”…forse.
RUGGERO (a Gisella entrando da sinistra) Ha promesso di venire, Sabato.
GISELLA Ne sarò lieta, Commendatore. Sarà una serata fantastica, sto preparando
un repertorio che vi stupirà; penso di far venire anche un quartetto
sinfonico per accompagnarmi.
GUGLIELMO (a parte) Tanto paga Pantalone ! Benissimo, sarà magnifico.
Verrà anche suo padre, l’illustrissimo notaio Cantarino ?
GISELLA Non credo….…ha qualche perplessità, così le chiama lui, sul fatto
che io mi sia legata ad un uomo già sposato…….
GUGLIELMO ……..Due volte .
GISELLA Già, due volte…. Papà è un uomo tutto d’un pezzo, all’antica. Non vuole sentire parlare di separazione ed i divorziati sono tutti da spedire all’inferno.
GUGLIELMO ……….(interrompe)……frequenta Monsignor Grillo ?
GISELLA Certamente, è un membro del Consiglio….si immagini Commendatore cosa sta succedendo in casa mia. Ma je m’en fu, alla francese,….. me ne frego.
Farò di testa mia, il mio Ruggerino, qui, me lo sposo…
GUGLIELMO ….…quando potrà.
GISELLA (con rassegnazione) Quando potrò . Sono finiti i tempi retrivi e clericali…..
viva la libertà.
GUGLIELMO (ironico) E’ scoppiata la seconda Rivoluzione Francese…in Italia.
(pontifica) La rispettabilità, carissima signorina, non è un’invenzione ma un’esigenza, si deve sempre essere sinceri, limpidi ed onesti.
…..Fine della predica…non togliamo il lavoro a Monsignore !
Ci vediamo Sabato ed ossequi a papà.
GISELLA Ha ragione Commendatore, ma come si dice , l’amour c’èst l’amour.
Arrivederci. (si avvia)
RUGGERO (scherzoso)) Lasciandola ai suoi impegni , sinceramente la ossequio……..
(mentre escono a sinistra)…….…ricordi……l’assegnino. (pausa)
LUCILLA (da fuori scena) La porta è aperta…vieni.
(Lucilla entra rapidissima da sinistra seguita dopo poco da Amelia)
LUCILLA Ciao papà……..mamma vedi, abita qui.
GUGLIELMO (cade letteralmente su un a sedia) Voi…voi…. ?? Cosa (balbetta) cosa fate qui?
AMELIA (distaccata) Buon giorno, non desidera salutare la sua nuova vicina di casa ?
GUGLIELMO Buon Dio, Amelia, cosa vai dicendo…che vicina….perché sei qui ?...
……Amelia spiegati…
AMELIA Alisia….non Amelia….il mio nome , lo sai bene è Alisia.(acida) Per te Amelia, per gli altri Alisia Azzari con sua figlia Lucilla Azzari, nuove condomine.
GUGLIELMO Nuove cosaaaaa?
AMELIA Condomine, Guglielmo, …abitanti di questo palazzo…inquiline dell’appartamento C al quarto piano, scala B . (si avvia rapidamente all’uscita eda fuori scena) Venga, Gaetano, venga. (rientra con Gaetano)
Lo dica lei perché sono qui.
GUGLIELMO Il facchino !!!!!! Quello che dimentica gli attrezzi !!!!
GAETANO Mi presento: Gaetano Facchino per tutti: ma all’anagrafe Gerolamo Facino ….investigatore privato…..per servirla.
GUGLIELMO (sempre più terrorizzato) Investigatore !!!! ?????
GAETANO Sì, dell’agenzia investigativa G.F come a dire ” guarda e fotografa ” e di fotografie al ”Commendator Boggioni” ne ho fatte tante ! Su commissione.
GUGLIELMO (urla) Di chi ?
GAETANO Della signora Alisia, naturalmente.
GUGLIELMO Amelia….Alisia, ma è vero?….. Hai fatto questo ? Non ci credo……
Perché ? Perchèee ???
(colto da improvviso pensiero) Potrebbero tornare mia moglie e Serena.
GAETANO Non per ora. Le ho viste lasciare la città in macchina, destinazione sconosciuta.
GUGLIELMO Non si fa mai i fatti suoi, lei ?
GAETANO Mai quando sono pagato per farmi i fatti ”suoi” caro emerito e stimato Commendatore.
LUCILLA Ascolta ”papà”, vedrai che ti si illuminerà la mente.
AMELIA (da questo momento sarà un fiume di parole con tono crescente)
Tu credevi davvero di poter continuare in questo modo, menzogne su menzogne, tutta la vita. Sono vent’otto anni che menti: a tua moglie prima di tutto, a tua figlia Serena e…e questo si può capire. Se si vuole avere un’altra donna e farci anche una figlia si mente, si mente spudoratamente, a tutti.
Il commendatore rispettabile, presidente di qui, presidente di la….a capo dell’associazione recupero abiti medioevali o che caspita sono…membro emerito dell’accademia letteraria…stimatissimo, cos’è…dimmi…cos’è?
Un bigamo, ecco cos’è , un doppiogiochista con due famiglie. Ma questo lo sapevo, l’ho accettato per vent’otto anni…ma mentire a me, a tua figlia……a Milano abitava, a Milano in Via Molinetto. ”ma non cercarmi lì, per carità” dicevi …e noi sceme ci credevamo…ti abbiamo ubbidito…..Sai cosa c’è in Via Molinetto al 47 . Niente. La casa e crollata anni fa. Lo sapevi o non sai nemmeno dove si trova la via Molinetto ? . ... Ed invece lui vive tranquillo
in provincia !…Ma ho aperto gli occhi, abbiamo aperto gli occhi. ..Ed eccoci qua, nuove inquiline al numero 90 di Corso Garibaldi….
quarto piano…scala B.. interno C.
GUGLIELMO (annichilito) Amelia, ascolta, non credere che io………
AMELIA (interrompe)…..No, non oggi, niente scuse, niente menzogne…poi ci sono testimoni. (indica Gaetano)….Saremo vicini di casa d’ora in poi, in ottimi
rapporti con la ”tua” famiglia, amici….ci vedremo spesso.. molto spesso !!
Ahh, ti chiedi perché un’ora fa ho insistito per giovedì ? Sìii ??
Depistaggio, mio caro, semplice ed efficace depistaggio consigliato
dal qui presente ‘’Sherlok Holmes’’ che ti ha smascherato….. finalmente.
Ora vado ad installarmi nel mio nuovo nido; vieni Lucilla.
(esce impettita asinistra)
LUCILLA Bel colpo ,vero, ”papà”, saluta Serena da parte mia.. prima o poi saprà che siamo sorelle, glie lo dici tu o ci penso io? Buona giornata, se ci riesci.
(esce asinistra velocemente)
GUGLIELMO (mentre lei esce)….no, no… per carità…..no……
(a Gaetano) Lei è ancora qui, impiccione malefico, se ne vada,….via..via
GAETANO Impicciarmi è il mio mestiere;……. mentire a quanto pare è il suo…vado
….vado(sull’uscita si volta) Per tutti gli altri e per sua convenienza…..
mi resti al sciur Gaetano ..al fachin… l’è ciar vera ??? ( esce a sinistra)
GUGLIELMO (resta immobile ed annichilito in mezzo alla stanza)
S I P A R I O
A T T O S E C O N D O
Sono passati otto giorni. Scena come al primo atto .E’ stata sostituita la cornice rotta.
Tre donne sono nell’angolo salotto e stanno prendendo il the….sono Gemma, Isidora e Rebecca.
All’apertura il discorso riparte.
ISIDORA Così alla fine lui ci è andato. Vittoria sua e di tuo cognato.
GEMMA Purtroppo è così, ma il peggio è che ci è andata anche Serena, quella irresponsabile traditrice !
ISIDORA Gemma, io ti do quasi sempre ragione, ma questa volta ti contraddico anch’io: tua figlia ha trentun’anni anni, non puoi comandarla come ne avesse tredici.
GEMMA E’ mia figlia e fa quello che dico io….
ISIDORA Questo solitamente lo dicono quei maschilisti dei padri !
Abbozza, fai finta di niente….vedrai che a suo tempo ti darà ragione.
Ma dimmi…dimmi come è andata ? Sono curiosa.
REBECCA Lo voglio sapere anch’io.
GEMMA Lui, muto, nemmeno una parola. A domanda, solitamente, si risponde; lui, niente. Gli ho chiesto..”c’era tanta gente?”.. lui ”Sì, un po’ ’’ ”Chi c’era”…
lui ”non li conosci” e via con questo tono……ho rinunciato.
Ho ripiegato su mia figlia…..
REBECCA …e lei ??
GEMMA Meraviglie…Ruggero di qua, di là….amici allegri…balli, canti….ahh…
un tenore del coro della Scala…
REBECCA …amico di quella …
GEMMA …probabile ! Hanno fatto le ore piccole…”gozzovigliando”.
ISIDORA (invidiosa) E noi, in paese, prima a vespro, poi a nanna.
GEMMA Abbiamo giocato a tombola …..….ed io ho vinto !
REBECCA Tu vinci quasi sempre,…. a tombola…..….e perdi con tua figlia.
GEMMA Comunque non finisce così! Da qualche giorno non ci parliamo….
ma la castigo, la castigo….
REBECCA ……..e cosa fai… le togli le caramelle ?
ISIDORA Gemma , abbozza, te l’ho appena detto, abbozza.
Verrà il momento della rivincita…e ”saremo” tremende.
Se il padre la spalleggia non puoi farci niente….ma coglieremo in fallo
anche lui, te lo prometto ……me ne occupo io.
REBECCA Ed anch’io. Ho un conticino in sospeso con i fratelli Boggioni.
Se ci lasci fare, lo stendiamo.
GEMMA Non strafare, Rebecca, alla fine è solo di parere diverso dal mio.
REBECCA Se scopro che Guglielmo aiuta quel traditore del mio ”ex amato sposo”
ti rendo vedova.
ISIDORA L’avvocata ora direbbe ….”omicidio premeditato…..ergastolo”….ma non c’è….
(ridendo) Sei libera di farlo !!
GEMMA Non c’è motivo per dubitare di Guglielmo, in trentaquattro anni di matrimonio non ho mai avuto nulla da ridire né di che preoccuparmi; casa, lavoro..
REBECCA …tazze…lavabo e sciacquoni….
GEMMA (smorfia)….già, quello è il suo lavoro! …Associazioni, presidenze, comitati…..(pensosa) già comitati come l’ultima trovata ” ricordiamo le nostre origini ” !
Siamo nel 1975 e loro pensano ai costumi che indossavano le trisavole o prima ancora per pascolare le capre! Tutte le settimane, al giovedì, ”riunione”
per…per …non so………decidere qualcosa….. da quell’impiccione del Dottor Grassi con la sua bellissima segretaria….
ISIDORA (interrompe)……sei gelosa…che meraviglia…sei gelosa !! Ecco trovato.. indaghiamo. Se ” lui …’si riunisce’…..per vedere la segretaria ” è spacciato !!
Parola di Isidora.
REBECCA Propongo l’assunzione immediata di un investigatore.
ISIDORA Basto io, sono un segugio. Fiuto, annuso…e azzanno. Non c’è scampo.
GEMMA Calma ragazze, non corriamo troppo. Non ho detto che si vede con la segretaria. Se scopro che è così qui succede un cataclisma. Io vigilo.
ISIDORA Ed io indago !
REBECCA ‘’Noi” indaghiamo e se viene fuori qualcosa Speranza lo farà nero.
GEMMA Cosa avete oggi? Perché volete distruggere Guglielmo ?
ISIDORA Ti vogliamo bene.
REBECCA Abbasso i Boggioni !
CAMPANELLO
GEMMA Aspettavo anche Speranza. Farete il processo in contumacia a Guglielmo, lo so, siate clementi. (esce a sinistra) (rientra subito con Speranza)
SPERANZA Ciao a tutte. Mi dispiace tanto per sabato scorso ma non v’è stato modo di liberarmi. Come è andata? Eravate voi tre?
ISIDORA Sì, noi tre. Serena ha preferito andare alla festa nonostante l’aut aut di Gemma….ne sta per pagare le conseguenze.
SPERANZA Sarebbe ??
REBECCA (ridendo)………..le verranno tolte le caramelle!!
SPERANZA Cosa dici ? Non ha senso !
REBECCA Si stava studiando la punizione da infliggerle ed il massimo del risultato è questo ….toglierle…….
SPERANZA …le caramelle. Ma smettetela.
Seriamente ….avete notizie sulla festa ? Raccontate.
GEMMA Ho gia detto di saperne poco: si saranno divertiti ed abbuffati.
REBECCA Spero gli sia andato tutto di traverso a quella …..quella……
SPERANZA …...Attenta !
REBECCA …quella (sarcastica)… diva da quattro lire.
GEMMA Prendi un po’ di the, Speranza ?
SPERANZA Volentieri; quindi ci sono andati sia Guglielmo che Serena, che dicono ?
GEMMA Non lo so e non lo voglio sapere (serve il the)
ISIDORA Ormai questa storia è passata, concentriamoci ora sulle indagini.
SPERANZA Indagini…….quali indagini ?
REBECCA Isidora si trasforma in detective e vuole controllare i movimenti di Guglielmo.
SPERANZA Ma è illegale…..perchè mai ?
ISIDORA E se avesse un’amante ?
SPERANZA Chi ? Guglielmo !! Non dire scempiaggini; quello un’altra donna ! Non lo crederei nemmeno lo vedessi abbarbicato ad una bionda ventenne! Dov’è ora ?
REBECCA E’ giovedì.
SPERANZA Lo so che è oggi è giovedì, e allora ? Che c’entra ?
ISIDORA Oh avvocato, avvocato ! Vedi che devo proprio lavorare per te come segugio!!........ Oggi è giovedì ed il nostro amico è al paese del Dottor Grassi..
REBECCA ..…e dalla sua segretaria….bionda, non ventenne, ma bionda.
SPERANZA Voi pensate che quel brav’uomo se l’intenda con la segretaria ?…..
Il Commendator Boggioni ? Cosa vi prende oggi, siete ammattite ?
ISIDORA Lo pensa Gemma.
GEMMA Io !!! Hai fatto tutto tu. Io ho solo detto che le sue riunioni lo portano
spesso fuori casa.
REBECCA Soprattutto il giovedì !
(si sente un rumore d’apertura di una porta)
GEMMA Questa è Serena; per carità non una parola su questo. Mute !
ISIDORA Come tombe (entra Serena da sinistra).
Oh ciao Serena, terminato il supplizio a scuola?
SERENA Terminato…. sapete,…oggi c’era in programma il corteo pro Fidel con successiva assemblea plenaria.
REBECCA Così vacanza anche oggi !
SERENA (con foga) Forzata…ed il mio programma di latino và alle ortiche…..ma a fine anno li boccio, tutti li boccio ! (calmandosi)
Cosa c’è oggi, assemblea generale anche qui?
ISIDORA Volevamo sapere se ti sei divertita, Sabato.
SERENA (pronta) Volevate sapere ! (indica Rebecca) Tu volevi sapere come si comporta lo zio con Gisella… Ma non ve lo dico… Soffrite pure ma io non apro bocca..
Io mi sono divertita, c’era gente simpatica.. Per saperne di più, Isidora, investiga , è la tua passione, no ?
GEMMA Non te la prendere in questo modo, era una domanda innocente.
SERENA Innocente un corno !! Per favore Rebecca, mi dispiace di quanto ti è successo, ma non coinvolgermi nelle tue ire.
REBECCA Vorrei vedere se fosse capitato a te.
SERENA A me non capita…io sono ” zitella”.
SPERANZA Siamo in due….ma le vie del Signore sono…..
SERENA ….infinite, certo; ma intanto siamo zitelle.
(bussano ripetutamente alla porta d’ingresso)
GEMMA Un’altra volta ! Vuoi vedere che è quel matto del facchino !
(va a sinistra ad aprire) (da fuori scena) Ci avrei giurato che era lei.
(entra con Gaetano) Il campanello, le ho detto l’altra volta che c’è il campanello.
GAETANO Al funziona mia. Ho ben pruvà….. Buon giorno a tutte.
Quanti don, cusa ghè suces?
GEMMA Come non funziona ? ( esce e suona..rientra) Visto che funziona.
GAETANO Pusè che vist ho sentì… boh! Avrò sbaglià dit! Ho dumandà cosa ghè suces….sii dre a dì al rusari ? Perché se l’è insci vo via subit, ghe gia
la me dona che da rusari a me ne dis a sé.
SERENA No, tranquillo, non stiamo recitando il rosario.
REBECCA Io sto dicendo ”un rosario di improperi” contro chi so io !
GAETANO Cuntra a chi ? Al so marì? …al so marì da prima ?
REBECCA E’ ben informato, vedo, sig……?
ISIDORA …Facchino….è un facchino !
GAETANO Ma l’è dura da testa le? Mi sun fachin da nom , no da mestè !
GEMMA Scusi tanto,…..cosa desidera oggi ? La scala ?... Gli attrezzi ? ……Mio marito ?
GAETANO No, ho purtà tuch, ma sum mia dismentegà. (cambia improvvisamente tono elinguaggio) Il fatto è che sono qui per via della signora Alisia…….
SERENA (interrompe) Chi è la signora Alisia ?
GEMMA La nuova inquilina dell’interno tre, qui a fianco.
SERENA Deve essere la mamma di quella che ha rotto la tua cornice, allora.
GEMMA Già, proprio lei…..Diceva signor….??? (cerca il nome)
GAETANO Facchino….sempre Facchino….cercavo di dirci che la signora Alisia, che abita qui da ieri ci’avrebbe desiderio di presentarsi, ma cià paura di disturbare e allora ha mandato me a vedere se può. Ecco qua.
GEMMA Non disturba affatto….vero ragazze……siamo qui a fare delle chiacchere.
REBECCA (a parte) Ed a mangiarci il fegato.
SERENA Le dica di venire…anzi no, vado io a parlarle. (si avvia a sinistra)
ISIDORA Molto bene così facciamo (conta le donne presenti) ……..un sestetto.
GAETANO Allora vado a dircelo così lei può essere che viene. Mi intant tachi su i quadar.
(esce con Serena a sinistra)
SPERANZA Che linguaggio terribile…..povera la nostra lingua italiana.
ISIDORA L’oratoria della qui presente avvocata Speranza Pensabene è ben nota,…. e ti servirà Rebecca,……noi siamo popolane ignoranti.
SPERANZA Come sei permalosa……volevo solo dire che mi fa un po’ ridere il modo d’esprimersi di quel…
ISIDORA ….facchino…..sono sicura…facchino.
GEMMA Se viene, voi due (indica Speranza e Isidora) cercate di non farle il terzo grado come al solito. Non è colpevole di nulla. D’accordo Sherlok Holmes ?
(rientra Serena seguita da Amelia (Alisia) )
SERENA Venga, si accomodi…ecco qui tutta la compagnia…….(presentandole una ad una)
mia madre, l’avvocato Pensabene, la signora Dalpennello, gallerista, mia zia..no….la mia ”ex” zia Rebecca ………..
AMELIA (interrompe)….come la sua ”ex” zia ?? L’ha ripudiata ?
SERENA (ridendo) Quale ”ex moglie” di mio zio ora è divenuta la mia ”ex zia”
AMELIA (verso il pubblico) Almeno uno in famiglia si è deciso.
SERENA (che non capisce) Come dice ?
AMELIA Nulla…nulla, pensavo a qualcun altro.
SERENA (a tutte)…La signora Alisia Azzari…nuova inquilina dell’interno tre;
vive con sua figlia Lucilla. Lei verrà tra poco.
ISIDORA Niente uomini ? Marito….genero……amanti ???
GEMMA (pronta e severa la richiama) Isidora !!!! Taci.
SPERANZA Isidora prima o poi qualcuno ti querelerà ed io dovrò difenderti…. Gratis.
ISIDORA Hurrà !! Allora signora, un maritino in giro ? ….Niente !!.....Peccato….
non potrò pescare nel torbido della vostra vita.
GEMMA Se non taci ti metto alla porta, pettegola !
AMELIA Non importa. No, niente marito sono ” libera con una figlia ”. Scandalo ?
SPERANZA Certamente no, chi ci guarda più al giorno d’oggi ?
AMELIA Ci guardano…certo che ci guardano, i benpensanti, me lo lasci dire.
ISIDORA Noi no, mai. Siamo moderne, ci facciamo i fatti nostri e quelli degli altri li ignoriamo, non ci toccano proprio.
REBECCA Almeno lei non è stata buttata nella pattumiera da nessuno !
AMELIA Non mi ha neppure presa…se non in ”quell’altro senso! ”
Vivo sola con mia figlia e sono serena.
SERENA Come me !!
AMELIA Alla sua età non può che essere serena.
SERENA Io sono Serena………Serena di nome.
ISIDORA Per fortuna, Gemma, che non l’avete chiamata Afflitta o Desolata.
Ora dovrebbe piangere tutto il giorno !
REBECCA Anche il suo nome, Alisia, è un po’ particolare.
AMELIA E’ un’abbreviazione di Fiordalisa ” fleur de lis…fiore di Giglio ”…..
candida e pura;…. ma c’è chi preferisce chiamarmi Amelia….gli amici.
SPERANZA Noi come dobbiamo chiamarla ?
AMELIA Sarete amiche !….Va benissimo Amelia.
Qui non conosciamo nessuno, ci vedremo spesso.
GEMMA Da dove viene ?
AMELIA Il paese natio è desolatamente sperso tra la campagna ed i monti, non lo voglio neanche nominare. Qui ora ho trovato un lavoro che mi piace e mia figlia potrà finalmente insegnare…là di bambini non se ne fanno più..scappano tutti.
SERENA E’ maestra elementare…vero ?
AMELIA Pare sia una caratteristica di famiglia , insegnare.
ISIDORA Maestri, professori..…docenti ?
AMELIA Un’altra parente quasi della medesima età che insegna pure lei.
ISIDORA Cosi lei si occupa di……????
AMELIA Arte……..sono critica d’arte, temporaneamente disoccupata e
pittrice a tempo perso.
GEMMA L’imperscrutabile disegno di Dio! Lo poteva mai immaginare che la qui presente signora Isidora Dalpennello è proprietaria di una rinomata
galleria d’arte e pittrice? Dilettante ma pittrice.
ISIDORA Dilettante non troppo, ho già ceduto ben tre delle mie opere !
SPERANZA Due alla pesca di beneficenza e l’altro…………….
ISIDORA (interrompe ma ridendo)…….vipera maligna. Che razza di amiche mi dovevo trovare ! Decisione irrevocabile: mi trasferisco presto, magari in Perù.
REBECCA Non prima però d’aver risolto il mistero del giovedì di mio cognato, o devo dire ”ex cognato” ?
AMELIA (ha un sussulto) Casa di misteri allora ! (si affretta a cambiare discorso)
Quindi lei ha una galleria d’arte ! Benissimo, saremo molto, molto intime.
ISIDORA Il facchino dice che lei dipinge in stile ” noir ”: immagini astratte e dettagli macabri.
AMELIA Quello ogni tanto dà fuori di testa. Ho fatto sì una volta un quadro così su richiesta di un chiromante che poi è scappato e non mi ha neppure pagata.
No, io dipingo solo la realtà, quella vera, quella che fa male.
GEMMA Com’è funerea…..sempre così ?
AMELIA Non sempre, solo quando serve a mettere le cose a posto……
ma via i pensieri lugubri, oggi è un giornata felice: nuova casa,
nuovo lavoro, nuove conoscenze …….nuove prospettive.
Ma Lucilla dove sarà finita? Torno di là, ci vediamo dopo. (esce a sinistra)
GEMMA Rebecca, cosa ti passa per la mente di parlare delle faccende private di Guglielmo con un’estranea ? Dovevi proprio accennare a quella stupidaggine del giovedì ? (si accorge tardi d’aver parlato troppo - cenno di disappunto)
SERENA Appunto, di che diavolo parlate ? Cos’è questa storia del giovedì ?
SPERANZA Una stupidaggine, una vera fesseria, un’ esercitazione della nostra investigatrice – pittrice – gallerista Isidora…….
SERENA …………che non avendo nulla di meglio da fare si allena a gettare ombre su mio padre ? Oh quanta species….cerebrum non habet , quante persone non hanno cervello !
Non ti credevo così maligna Isidora. Buon giorno. (esce infuriata dal centro)
SPERANZA Sarà opportuno che ce ne andiamo tutte prima che ci faccia causa, non posso difendermi da sola e non vorrei arricchire i miei colleghi.
ISIDORA Torno in galleria; ma indago, scavo, frugo…..
REBECCA ….e azzanni. Ha ragione Speranza, è meglio che ce ne andiamo. Ciao Gemma , fammi sapere gli sviluppi delle indagini.
(Isidora, Speranza e Rebecca escono velocemente da sinistra)
GEMMA Serena, (rivolta al centro)….Serena fammi il piacere di venire qui.(chiama) Serena. (lunga pausa) (poi compare Serena)
(vedendola – irritata) Cosa ti ha preso, trattare così Isidora ?
Non ti è passato per la mente che fosse quasi un gioco ?
SERENA Appunto , quasi. Non voglio che si offenda l’onorabilità di papà per far divertire le tue amiche. Isidora è paranoica e Rebecca furiosa.
(entrano lentamente da sinistra Amelia e Lucilla)
(Amelia trascina un quadro con una mano e nell’altra ha un barattolo)
AMELIA Scusate ma la porta era aperta……non c’è più nessuno ?
SERENA Ciao Lucilla. Se ne sono andate, avevano esaurite le parole…..e le idee.
AMELIA Peccato, volevo far vedere un quadro alla gallerista.
SERENA Oh ne avrà occasione molto presto; Isidora pare che ci viva, qui.
LUCILLA Buongiorno, non vorrei disturbare, mamma ha insistito perché venissi a conoscere delle persone..(guardandosi attorno) allora torno alla mia torta.
AMELIA Sarà difficile senza zucchero! (a Gemma) Per favore me ne può prestare
un poco ?
GEMMA Certamente….venga con me in cucina (Amelia posa il quadro e segue a destra Gemma, con il barattolo)
LUCILLA Non ho più avuto occasione di scusarmi per il disastro dell’altro giorno, non so capacitarmi d’aver lasciato cadere il portaritratti.
SERENA Non ci pensare più. Era un orrore; guarda è già stato sostituito…in meglio.
LUCILLA (allegra) Effettivamente era orrendo….(ridendo) mi sono spaventata e l’ho gettato a terra !!!
SERENA Era un terzo premio, riciclato, alla lotteria del paese ove abbiamo una casetta ereditata dai nonni.
(entra da sinistra Guglielmo con una valigetta che gli scivola di mano quando vede le dueassieme)
SERENA Ciao papà, già di ritorno oggi? Ti presento la nostra nuova vicina, Lucilla…. (cerca il cognome)
LUCILLA ….Azzari. Piacere commendatore. (serissima indicando la borsa) Le è scivolata? Capita!
GUGLIELMO (imbarazzato non sa che fare) Buon….Piacere signo….rina….sì…ho le mani sudate.
SERENA Già, con questo caldo ! Ci saranno si e no dieci gradi fuori e tu sudi !
O è l’emozione dell’incontro con Lucilla ?
GUGLIELMO Cosa vai dicendo Serena?...La scusi….. signorina.
LUCILLA Ma certo, ”queste cose ’’ si possono perdonare !
(entrano da destra Gemma e Amelia)
(Guglielmo si accascia su una sedia)
GEMMA Guarda, guarda eccoti già di ritorno ! Riunione breve oggi !...Tu non conosci ancora la nostra nuova vicina…….(presenta) … la signora Alisia Azzari.
AMELIA (si avvicina e gli stringe la mano sino a fargli male) Piacere…tanto piacere …Commendatore…vero ?
GUGLIELMO (stringe i denti per il dolore e si alza) Buon…buon giorno….p..iac…ere.
GEMMA Balbetti ora ?
GUGLIELMO Mi… sono… mors..icato la… lingua sal…endo.
AMELIA (sarcastica) Succede tutti i giorni ! Forse la stanchezza ?
GUGLIELMO (ha trovato la scappatoia) Proprio la stan..che..zza, ho dovuto la…sciare l’auto molto lon..tano.
AMELIA (ironica) Già l’auto ! Bene grazie per lo zucchero. A presto. (esce a sinistra)
LUCILLA La torta mi attende, grazie. Stia attento a non mordersi ancora ”Commendatore”!!
(esce anche lei a sinistra) (il quadro rimane in scena) (Serena esce al centro senza parlare)
GUGLIELMO (non sa che fare; decide per l’attacco) Cosa ci fanno già qui quelle due ? Non bastava il danno che ha procurato l’altro giorno quella pasticciona !
GEMMA Eccolo il selvatico che a casa non vuole mai nessuno. Sono venute solo a presentarsi, non hanno chiesto asilo politico.
GUGLIELMO Aggiunte alle tue amiche ed alla ”Rebecca furiosa” saranno una folla.
Si dovranno aggiungere posti a sedere e programmare i turni, come a teatro.
GEMMA Va bene, procura sedie nuove ! Invece di fare lo spiritoso mi dici come mai sei tornato così presto, oggi ? Non c’era nessuno ?
GUGLIELMO Il Dott. Grassi si è dovuto assentare urgentemente.
GEMMA C’era solo la segretaria ?
GUGLIELMO Sì, ”lei” c’era…perché???? Finiscila di fare la gelosa e, per cortesia, mi prepareresti un caffè. Sono gelato.
GEMMA Se poco fa eri sudato ?
GUGLIELMO ..e ora sono gelato !... Un caffè, un solo.. piccolo caffè ….possibilmente dolce…grazie.
(Gemma esce a destra sbuffando)
GUGLIELMO (Raccoglie la valigetta caduta e si siede allo scrittoioparlando da solo)
Giornata buttata ! non c’era Grassi…solo quella insulsa segretaria. (pausa)…
Chissà se Amelia ha già il telefono ? Come faccio a parlarle ? Come faccio a vivere con lei qui a fianco ? (a voce più alta) Mio Dio cosa mi sta capitando ??
GEMMA (rientra da destra con il caffè) Cos’altro accade ora, perché nomini Iddio ?
GUGLIELMO …ho freddo..
GEMMA …..e per questo preghi ! Bevi il caffè e falla finita.
GUGLIELMO (beve e sputacchia) Ma è salato !
GEMMA Non dire scempiaggini……salato ! (assaggia e sputacchia ) E’ salato.
GUGLIELMO Io cosa ho detto, è salato…….Cos’hai pasticciato ?
GEMMA Non so…(corre a destra e ritorna con il barattolo dello zucchero…. assaggia)
..ma è sale….(guarda il barattolo) ..nella scatola dello zucchero c’è il sale ! Si sarà sbagliata Serena…..Oh mio Dio…ho dato alla vicina dello zucchero….no, sale !!
(corre fuori a sinistra) (Guglielmo rimane allo scrittoio e lavora) (pausa)(rientra Gemma)
GEMMA (meditabonda) Eppure di là hanno lo zucchero ! Com’è possibile ? Ora non ho tempo di controllare, esco. Monsignore mi ha fatto dire d’andare subito da lui. (esce al centro) (qualche momento di silenzio poi )
CAMPANELLO
GUGLIELMO (va a sinistra per aprire) Ecco si ricomincia con le visite ! (rientra con Amelia)
(durissimo) Cosa vuoi ?
AMELIA Assicurare ”tua” moglie che la torta non si è rovinata, come la mia vita…
ed a riprendermi il quadro.
GUGLIELMO Non c’è, è uscita…..Quale quadro….ah quello…una delle tue croste. (pausa)
Mi vuoi spiegare, benedetta donna, cosa ti è passato per la mente di venire
ad abitare qui, nel mio stesso palazzo? A fianco di casa mia ? Sei impazzita
per caso ? Mettermi contro Lucilla ? Usare un investigatore…….Amelia,
dopo tanti anni di affetto, di amore , arrivi a questo ?
AMELIA (serafica) Vuoi spiegazioni ?.... e io te le do: primo, devo lavorare, con quanto
ci passi tu possiamo morire di fame. Secondo, qui, Lucilla, che ti ricordo è
tua figlia, ha più possibilità d’insegnare. Terzo, questa zona mi piace,
mi piace questo palazzo e mi piacciono i vicini, tanto tanto carini….
GUGLIELMO …ma è la mia….( vorrebbe dire famiglia )
AMELIA ….zitto…stai zitto. L’investigatore è stato necessario per tutte le menzogne
che ci hai raccontato per anni…ah tra l’altro guarda che lo paghi tu, soldi alla mano, altrimenti ti manda la fattura a casa. (vede la tazzina del caffè)
..Offrimi un caffè…amaro.
GUGLIELMO Tu sei matta…(esce a destra)
AMELIA (rapidamente estrae da una rivista che ha tenuto sin’ora in mano una foto e la sostituisce aquella della cornice che è sullo scrittoio)
Ecco fatto. Ventotto anni di bugie…ora la paghi.
GUGLIELMO Eccoti il caffè, amaro…..(con calma) Senti, dopo tanti anni assieme, sembra
che tu ora sia in guerra, perché ?
AMELIA Potrei raccontarti molte bugie, come le tue. Ti dirò una cosa sola : a tutti
gli effetti pratici sono tua moglie, la tua seconda moglie ! Hai voluto due famiglie…quella legale…. bella… alla luce del sole…. e l’altra, nascosta,
al buio , segreta.. della quale vergognarsi….bene ora è finita.
Lucilla ha quattro anni meno di Serena, sua sorella, ed ha diritto d’avere
lo stesso futuro.
Per prima cosa datti da fare, conosci mezzo mondo qui, trovale una cattedra…… (Guglielmo cerca di parlare)
…..ti ho detto di stare zitto. Trovale un posto dove possa insegnare,
come ”l’altra”. Io sono qui, noi siamo qui.. ed aspettiamo…... abbiamo
ancora un po’ di pazienza…….ma non molta….. Pensaci.
GUGLIELMO (è annichilito) Non posso credere tu voglia fare sul serio….non posso cambiare
la mia vita.
AMELIA (serafica, avviandosi all’uscita) Io credo invece che ci riuscirai, sei un maestro nell’arte della menzogna. ..Inventa………..(sta uscendo, si rivolta)…ah, un’altra cosa: …il prossimo Natale lo vogliamo passare con te….
GUGLIELMO ……Magari anche Pasqua e ferragosto !
AMELIA (canzonatoria) No, a Pasqua sarò altrove …..mi basta il Natale….tutto il giorno.
GUGLIELMO Sai perfettamente che questo non è……….(si interrompe perché Amelia sta uscendo a sinistra con il quadro e non lo sente più) (lunga pausa)
(spegne la luce centrale e si accascia su una poltrona alla sola luce della lampada)
E’ ammattita, non c’è scampo, è ammattita ! Cosa pensa ? Io non divorzio come Ruggero….. Ecco il risultato dei cattivi esempi in famiglia.
GEMMA (entra da sinistra con Isidora) (vede buio ed accende la luce) Ti dico che è stato
uno scherzo, sono sicura d’aver capito bene; una voce femminile mi ha detto al telefono che Monsignore voleva vedermi con urgenza.
Arrivata là mi dicono che è assente per tutto il giorno.
ISIDORA Hanno anticipato di sei mesi il pesce d’aprile !.....
…o te l’hanno fatto con sei mesi di ritardo !
GEMMA Non dirmi che sei stata tu, guai a te. (vede Guglielmo)…ah sei qui tu !
Un’altra volta al buio ?
GUGLIELMO Pensavo…….
ISIDORA (lo prende in giro)….A me !....grazie !…..Gemma, tranquilla,
un marito mi basta. Comunque lo scherzo non te l’ho fatto io, lo giuro.
GUGLIELMO Potresti essere spergiura come quando sostieni d’essere pittrice……
Menti..spudoratamente.
ISIDORA Simpatico tuo marito ! Per tua norma e conoscenza ..sappi.. che i miei
quadri sono molto apprezzati e ricercati..
GUGLIELMO …..dalla questura , per truffa. I tuoi non sono dipinti, solo infantili disegni
di case con ochette e fiorellini.
GEMMA Non essere sgarbato, per favore. Cos’è questo atteggiamento ?
Se hai le paturnie per i tuoi affari vai a sbollirle di là.
GUGLIELMO Volevo solo sfotterla un po’, una piccola vendetta, null’altro.
Il fatto è che oggi mi sono capitati alcuni antipatici contrattempi.
Scusami, Isidora. Vado a preparami un the. (esce a destra)
GEMMA Attento al sale.
ISIDORA Che significa ”attento al sale” ?
GEMMA Già, non te l’ho detto…qualcuno ha riempito la zuccheriera con il sale.
ISIDORA Chi ?
GEMMA Che ne so…io non l’ho toccata. O quell’imbranato che è di là o Serena.
Certo che da qualche giorno succedono parecchie cose strane.
ISIDORA Dimmi..racconta che investighiamo.
GEMMA Ieri l’altro sono improvvisamente sparite le chiavi della macchina……..
ovviamente doveva per forza essere colpa mia:
discussione…… io no……si tu…ecc.
ISIDORA Quindi tutti a piedi ??
GEMMA (umile)………...sono poi saltate fuori in una mia borsetta.
(irata) Tuttavia io non ce le ho messe !
ISIDORA Doppia personalità ! L’avrà fatto l’altra Gemma !
GEMMA Più bella ancora la faccenda della posta: il portiere è sicuro d’averla messa nella nostra cassetta: bene, sai dove sono finite le lettere indirizzate a Guglielmo ? Non ci crederai mai ! Al numero 90 di non so quale via presso il centro ”Tutela della Giovane”.
ISIDORA Ovviamente ha incolpato te !
GEMMA Poteva essere diversamente ? ………….Sarà stato il postino.
ISIDORA No, non può essere: perché solo la posta a nome di Guglielmo ?
Sento odore di bruciato.
GEMMA Per finire con oggi: prima lo scambio dello zucchero poi l’invito da parte di monsignore che non c’era. Tu che ne pensi ?
ISIDORA (professionale) Occorre un esame diligente ed accurato degli eventi.
(subitanea)….. Ruggero, è Ruggero…per vendicarsi.
GEMMA No….lui si vendicherebbe solo su di me .
ISIDORA Allora la nuova….Sì, insomma, la cantante.
GEMMA Non è mai stata qui in questi giorni.
ISIDORA Ahh !! Rebecca non era in città ! Se oso nominare Speranza mi trovo una citazione…. Quindi….non so.
GEMMA Bell’aiuto mi dai. Fino a lì ci sono arrivata da sola.
GEMMA (è arrivata sino allo scrittoio, vede la fotografia cambiata, lancia un urlo)
Oooohhhhh !... e questa cos’è ??? (brandisce la cornice con rabbia, urla)
Guglielmo,…..Guglielmo…vieni subito qui….subito….
(Guglielmo entra da sinistra con una tazza di the)
GUGLIELMO Mi hai chiamato ?
GEMMA Noooo, è che ogni tanto mi va di gridare Guglielmo, Guglielmo…..
Come ti sei permesso ???
GUGLIELMO Dovevo chiederti il permesso per fare un the ? Non c’è zucchero…..
GEMMA …..Che mi importa del tuo the. (gli sventola la cornice sotto al naso) Questo,…questo oltraggio è quello che m’interessa.
Per trentaquattro anni, qui, c’è stata la fotografia del nostro matrimonio
ed ora…..guarda Isidora, guarda cosa ci ha messo questo mammalucco.
ISIDORA (prende la foto e la guarda) Beh ! Non ha scelto male ! Brigitte Bardot in bikini ……se fossi un uomo lo farei anch’io.
GUGLIELMO Taci tu…..fammi vedere… (prende la cornice,guarda con espressione compiaciuta) ………mai vista questa foto in vita mia…io non l’ho messa.
ISIDORA (ridendo) Allora è stato lo spirito santo ! Gemma vai a chiedere lumi a Monsignore se mai dal cielo scendono immagini di attrici nude.
GEMMA (alterata) Non dire scempiaggini, per favore: questo debosciato riempie
casa di immagini osè …….e tu ridi.
(entrano da sinistra Serena e Lucilla)
SERENA Vieni…….Cosa ti dicevo ? Questa è la pace domestica ! Che c’è oggi ?
GEMMA Guarda……(strappa di mano a Ruggero la cornice e la mostra a Serena )
…osserva che campione di stupidità è tuo padre !
Ha gettato la nostra foto per mettere questa…. questa.. oscenità.
GUGLIELMO Ribadisco che io non ho gettato proprio niente e ti comunico che mi hai
proprio stufato…. quindi me ne esco, al fresco. (esce dal centro)
GEMMA (colta da crisi isterica) Esce lui, se ne va , come sempre… Dove l’ha messa…… dove l’ha messa….la mia foto !!! (la cerca sullo scrittoio,nel cestino, per terra)
Non c’è….ma glie la faccio sputare.
SERENA Mamma calmati, ora. La troveremo.
Esci anche tu un poco, ti accompagna Isidora.
ISIDORA Se Guglielmo dice di non essere stato.. e vogliamo credergli…
qui ci sono gli spiriti.
SERENA Non ti ci mettere anche tu; mi sembrate due folli. Fuori e ragionate.
(le sospinge con decisione a sinistra - Gemma e Isidora escono)
LUCILLA (seduta in poltrona) Sempre così qui da te ??
SERENA Assolutamente no. Sono andati perfettamente d’accordo per tanti anni.
Da qualche giorno sta succedendo qualcosa di incomprensibile. Mio padre, sempre tranquillo, è divenuto irritabile e sfuggente; la mamma sembra isterica, vede male ovunque….mio zio un libertino….papà un dongiovanni..
LUCILLA Sospetta qualcosa?
SERENA Cosa mai dovrebbe temere ? Mio padre fa il galante con tutte le donne , ma è innocuo. Casa e lavoro, riunioni e comitati.
…..quando ha tempo per avere un’amica ?..... Mai !
LUCILLA (non vista,sogghigna) Se ne sentono tante, persone stimatissime che poi sotto hanno una vita dubbia…..tuo zio, mi pare.
SERENA (un po’ risentita) No Lucilla, mio zio è genuino, tutto alla luce del sole. Lui si sposa, si separa ed ora può anche divorziare, così come cambia le scarpe. Pubblicamente ….e (ironica)… ”pubblicamente” additato al ludibrio.
Sono quelli falsi che sono da condannare.
Latet anguis in herba……il serpe sta nascosto nell’erba.
LUCILLA Ti piace il latino, vero ?
SERENA E’ il mio lavoro…. e sì, anche la mia passione. Vi è molto da imparare.
LUCILLA Potessi lavorare anch’io ! Spero che qui, in città, qualcuno mi possa aiutare.
Hai qualche informazione tu ?
SERENA Ora no. Conosco, però, qualcuno che forse può aiutarti, un amico.
LUCILLA (subdola) Amico ??
SERENA Amico...amico…solo amico. Legami ora non ne voglio. Libera, come l’aria.
LUCILLA Attenta ! L’aria talvolta diventa bufera.
SERENA Eilà, filosofa, andiamo in camera mia e vediamo cosa si può fare.
(si avvia alcentro)
LUCILLA Grazie, sei veramente un’amica, quasi come una sorella ! (escono al centro)
Scena vuota per qualche istante poi all’ingresso di sinistra voci
GUGLIELMO Ora basta, lasciami in pace. Esco e mi corri dietro, (entra da sinistra) rientro in casa per non discutere, ed eccoti qui. (entra Gemma da sinistra)
Gemma…. .non ho cambiato io quella fotografia….che tu mi creda o no, resta questa la verità.
GEMMA Allora prova a spiegarmi chi è stato. Un fantasma ? La buon’anima di qualche vicino oppure il Padre Eterno….no, lui no, non metterebbe fotografie sconce.
GUGLIELMO No, indubbiamente non credo sia un estimatore della Bardot !!.....Non lo so, non mi riesce di pensare a nessuno….(dubbioso) …tranne forse........
GEMMA …….forse ?????
GUGLIELMO Isidora……..!
GEMMA ..e lo sapevo !! Oggi è la giornata della solidarietà mondiale ”antiIsidora” ! Perché mai secondo il tuo cervello bacato Isidora avrebbe inscenato un
simile diabolico piano ?
GUGLIELMO Pubblicità per la nuova futura agenzia ”Isidora investigation”.
Vuole dimostrare la sua abilità sulla nostra pelle.
GEMMA Non dire castronerie.
GUGLIELMO Eppure è logico, pensa: lei prepara tutta questa messa in scena, poi scopre
il colpevole, naturalmente il sottoscritto, e tutti a batterle le mani…
brava qui…brava là . Il gioco è fatto. ……….Ed io ne pago le spese.
GEMMA Fesserie ! Piuttosto, chi è stato in casa nostra oggi ?
GUGLIELMO Oltre all’esercito invasore delle tue amiche, solo le due nuove vicine. La giovane e la signora Amelia…..
GEMMA (immediata)…..come l’hai chiamata ? Amelia ? …..
GUGLIELMO (si accorge dell’errore; attacca) Come dovevo chiamarla se questo è il suo nome ? Federico?
GEMMA Amelia non è il suo nome….Alisia si chiama…Alisia.
Solo alcuni amici la chiamano Amelia…..tu sei già così tanto amico suo ?
Hai fatto presto….. il solito pappagallo…playboy da strapazzo !
Tutti tal quali in famiglia ! Vergogna !
GUGLIELMO (cerca di rimediare all’errore) Mi avrà detto lei di chiamarsi Amelia, non le ho chiesto un documento d’identità….avrei dovuto ?
Provvedo subito…vado e la obbligo a mostrarmelo.
GEMMA Finisci di fare lo stupido; oggi non lo sopporto dopo tutto quello che è successo.
CAMPANELLO (si avvia a sinistra per aprire)
GUGLIELMO Ricomincia la processione . Meglio andarsene. (cerca di uscire dal centro ma èbloccato da Gemma che entra con un fattorino)
GEMMA Senti un po’ tu, questo dice che deve consegnare della roba a te.
GUGLIELMO A me !! Di che di tratta ?
FATTORINO Premiata salumeria Strozzagalli, ..questa è la merce che avete ordinato per telefono.. c’è tutto tranne il ” porco affumicato ”, pare non serva, l’avete già……
sono in tutto ottantasettemila lire.
GUGLIELMO Sono cooosa !!! Io…noi non abbiamo ordinato proprio niente !
FATTORINO Loggioni ?? Via Garibaldi 90 …quarto piano.. interno A ??
GEMMA Boggioni…non Loggioni…Boggioni con la B…vede ha sbagliato !
FATTORINO (controlla) Giusto Boggioni …con la B……Fanno ottantasettemila lire ..
……più la mancia.
GUGLIELMO La mancia glie la do a legnate se non se ne va subito. Non abbiamo ordinato niente. Se lo vuole mettere nella testa ? Si porti via questa roba.
(lo spinge malamente fuori a sinistra)
FATTORINO (uscendo) Se la vedrà col capo. Io l’ho consegnata. (molla la cesta a terra ed esce)
GEMMA Cos’è questa roba ? Che hai combinato ancora ?
GUGLIELMO Nulla. Non conosco nemmeno l’esistenza di questa ”improponibile”
salumeria Strozzagalli…..che nome !!!!
GEMMA Si saranno telefonati da soli , allora, dicendosi di portare tutto questo ai Boggioni, che non conoscono affatto !! O sono pazzi loro o sei malato tu.
GUGLIELMO Ti ripeto che non ne so nulla. (si sente un tramestio a sinistra)
Cosa succede ancora !
(entra da sinistra Ruggero con una rivista in mano seguito da Gisella)
GUGLIELMO Entri sempre così tu ? Non si suona?
RUGGERO Se lasciate la porta aperta perché dovrei suonare ? Salve a tutti.
Notizie strepitose: guardate (cerca nella rivista)… sono sul giornale.
GISELLA (educata) Buon giorno signora, ciao Guglielmo.
GEMMA (sibilando a Guglielmo) Siamo già al tu a quanto sento
(gelida a Gisella) Piacere. “signorina” Cantarini, qual buon vento ?
GISELLA Desideravo conoscerla dato che sabato non era presente alla nostra cena.
GEMMA (stesso tono acido) Avevo un altro impegno.
RUGGERO (entusiasta) A proposito di festa…guardate qua…siamo sul giornale: (legge).. ”Festa di fidanzamento tra la figlia del Notaio Cantarini, ottima cantante
lirica ed il noto consulente artistico Dottor Ruggero Boggioni”…..Io !!
GEMMA Tombola……adesso sì che lo sanno tutti !.... Da quando in qua sei dottore ?
RUGGERO Ho millantato un po’…serve sempre.
GUGLIELMO (stupito) L’hai fatto scrivere tu ?
RUGGERO Certo….pubblicità ! Tu, dici, che tuo fratello non ha idee ! Visto?
A proposito di pubblicità, mi serve un piacere…. dato che tu…..
GEMMA (interrompe)…. Scusate ma ho da fare in cucina….Arrivederci signorina.
(esce a destra)
RUGGERO (come niente fosse continua) ..dato che tu conosci moltissima gente importante dovresti ottenere un’audizione a Gisella presso il direttore del coro
al teatro Verdi.
GUGLIELMO Il Maestro Mutino ??
RUGGERO Vedi che lo conosci !!
GUGLIELMO Certo che lo conosco , ma è impossibile.
RUGGERO Non per te ! Il ”Commendatore” gli parla di Gisella, gli racconta meraviglie sulla voce che conosce bene (Gisella inizia a cantare) ecc. ecc…….
ed il gioco è fatto.
GUGLIELMO Non posso. Il maestro è molto legato a monsignor Grillo per via della corale della Collegiata. Parlare con Mutino vuol dire trattare con Monsignore che è come chiederlo a Gemma….Hai capito ?
GISELLA (smette di cantare) Allora tua moglie ce l’ha con me ??
GUGLIELMO Bella intuizione ! Non è contro di te, è contro le cognate……niente più cognate !
Ha coniato o pescato chissà dove, un proverbio: ” La prima è moglie,
la seconda compagna e la terza eresia ”.
RUGGERO (ironico) Deduco che non siamo graditi…. In casa di persone senza macchia,
noi peccatori, siamo banditi.
GUGLIELMO Io non ”bandisco” nessuno……..io soggiaccio ai voleri altrui.
RUGGERO Gran carattere Guglielmo…davvero…gran carattere !
Andiamocene Gisella da questo covo di serpenti…..saluti a Gemma (stanno uscendo) Ah…e a Monsignore.! (Ruggero e Gisella che canta escono a sinistra)
(Guglielmo rimasto solo si siede allo scrittoio)…………....(pausa)
GEMMA (entra da destra) Hanno avuto almeno il buon gusto d’andarsene subito.
Ho sentito tutto, anche la tua malignità verso monsignore…però è vero,
lui non si presterà mai ad aiutare quella là .
GUGLIELMO Origliavi ?
GEMMA Origliavo ! Fammi la cortesia di evitarmi la presenza in questa casa della
non gradita futura cognata.
GUGLIELMO Non posso imped…….(è interrotto dal forte bussare alla porta a sinistra)
GEMMA Riconosco il tocco leggero…..questo è l’amico della tua nuova amica .
Accidenti a lui …e a lei…(va ad aprire a sinistra)(rientra subito con Gaetano)
GEMMA Il campanello è sempre lì….cosa vuole ancora ?
GAETANO La sciura Alisia la dumanda se la gà un pò d’oli, par piasè, perchè è cascà in tera la butiglia bela che piena.
GEMMA A lei o alla figlia ?
GAETANO Alla tusa, l’è scivulada in tera.
GEMMA Rompe proprio tutto quella figliola a quanto pare !
Vado a prenderne un poco. (esce a destra)
GAETANO Ha capito che questo è un trucco ? La signora vuole che lei ”Commendatore”
la incontri subito, fuori, ai giardini.
GUGLIELMO Non ci penso proprio. Le dica che se vuole parlarmi mi telefoni…
anzi mi scriva…fermo posta… a Catania!
GAETANO Le ricordo, per convincerla un poco,…la via Molinetto …..(subdolo)
……a Milano.
GUGLIELMO Mi ricatta? Non esiste rapporto tra me e via Molinetto………
GEMMA (rientra da destra con l’olio…ha sentito solo le ultime parole) Via Molinetto ?
Dov’è ? Mai sentita nominare. (sospettosa) Chi ci abita ? Che c’entri tu ???
GAETANO (pronto) Disevi al Cumenda quel che l’è sucedu un Via Molinetto a Milan:
l’è crulada n’a cà… Bruta storia….propri bruta…vera sciur Cumenda?
(prendel’olio) Grazie tante. (esce a sinistra)
GUGLIELMO Diventerà uno della famiglia... questo fastidioso d’un facchino!
GEMMA Non solo lui, mi sembra……quelle là abitano qui da una settimana ed è
gia un incubo; è un’invasione: ci ossessiona con i suoi quadri…..
li hai mai visti tu questi famosi quadri ? Credo proprio di sì visto che ora la chiami con il suo nome per gli amici….Amelia !!!.
Sembra un personaggio di Feydeau!
GUGLIELMO (calmo) I quadri li ho visti il giorno che sono andato di la con la scala… e l’ho chiamata Amelia perché ho sentito questo nome... Ti basta la spiegazione ?
GEMMA Mi basterebbe se non sapessi come alzi la cresta appena vedi una donna.
GUGLIELMO Io quella non la vedo nemmeno. Se ti dà noia cacciala via.
GEMMA Fosse semplice. Me la trovo fra i piedi tutti i momenti….persino in chiesa !
Ha attaccato una discussione con Monsignore difendendo il divorzio..…
”i mariti infelici è giusto si facciano un’altra famiglia” ha sostenuto.
Immagina cosa è successo !
GUGLIELMO L’ha espulsa ?
GEMMA Temevo gli venisse un infarto……. Senti…qui occorre fare qualcosa….…
non la voglio più attorno….Provvedi.
GUGLIELMO Iooo ????
GEMMA Sì, tu. ..Inventati uno dei tuoi discorsetti letterari e lavamela dalla vista o io……. (viene interrotta dallo squillo del telefono) (Gemma risponde)
Bene è tornato!........Sì vengo….no, non ho da fare….vengo subito.
GUGLIELMO Era Monsignor Grillo !!!
GEMMA (mentre esce dal centro) Certo. Ha bisogno di me, subito!
GUGLIELMO (desolato) Anch’io avrei bisogno di te ”subito”…..ma non sono Monsignore !!
(pausa) (dal centro entra Serena)
GUGLIELMO (vedendola) Sei in casa ! Niente scuola ?
SERENA Mi hai gia vista prima !... Cos’hai ?...mi sembri strano oggi !
GUGLIELMO Sono stanco.. ho freddo e anche caldo.
SERENA Caldo e freddo contemporaneamente !! Sei un fenomeno ! Piuttosto
cercavo la mia borsa, l’hai vista?…C’è Lucilla in camera mia che ha
bisogno di un piccolo prestito.
GUGLIELMO (agitato) Quella ragazza è qui !!! Perché ??
SERENA Te lo sto dicendo…ha bisogno di qualche soldo subito.
GUGLIELMO Questo è il colmo: appena arrivate e già bussano a quattrini !
Non darle nulla, non siamo una banca.
SERENA Papà! Per favore! Solo cinquemila lire…non un mutuo. Spilorcio!
GUGLIELMO Accorto.
SERENA Taccagno…..comunque sono soldi miei !...... Cos’è quel cesto ?
GUGLIELMO L’hanno consegnato ma deve essere un errore.
SERENA (guarda il contenuto) Che meraviglia ! Quanta buona roba !!..La mangiamo a cena !
GUGLIELMO La vado a riportare,… non è nostra…. non la voglio… . Sai dov’è una certa salumeria Strozzagalli ?
SERENA Mai sentita. Non c’è in città un negozio con questo nome.
GUGLIELMO Sarà in un altro paese.
SERENA Allora tu farai il giro della provincia per cercare una strana salumeria Strozzagalli ? Avrai capito male …..quindi non puoi restituirlo
e poi l’avrai pur pagato ?
GUGLIELMO Voleva ottantasettemila lire…… più la mancia: l’ho minacciato.
Ha lasciato il cesto a terra e se n’è andato.
SERENA Chi ?
GUGLIELMO Il fattorino della famosa salumeria……
SERENA ….Strozzagalli ! Ricapitoliamo: un fattorino di una inesistente salumeria consegna tutto questo ben di Dio, non si fa pagare, molla tutto a terra e scappa….Cosa vai dicendo papà…..
Tu hai la febbre visto che hai caldo e freddo !
GUGLIELMO C’era anche tua madre. Chiedilo a lei !
SERENA Certo, così mi sento dare della pazza anch’io !
GUGLIELMO Senti, non sono pazzo e questo cesto lo vado a restituire.
SERENA Fai come ti pare…(uscendo scherza e saluta il cesto)…ciao splendido succulento cesto delle mie brame…addio! (al padre) Lo ripeto, spilorcio…
(esce alcentro)
GUGLIELMO Da quando è arrivata quella scalmanata , qui non si vive più: il facchino, no, l’investigatore manda a minacciarmi ! Adesso la deve smettere. Le telefono……
(si guarda attorno furtivo e compone il numero…aspetta …nessuna risposta…riaggancia) Niente ……Non sarà al parco ad aspettarmi ?
Se non vado è capace di venire qui, in casa, e sarà un’altra scenata……..
CAMPANELLO
(Guglielmo va a sinistra ed esce) (rientra subito con Amelia)
GUGLIELMO Ti stavo telefonando….non c’eri.
AMELIA Bella scoperta se sto qui.
GUGLIELMO (estremamente agitato) Cosa vuoi ancora ? Perché mi hai fatto chiamare da quel maledetto facchino ? Cosa dovevo venire a far………
AMELIA (calma, interrompe) Calmati ”amor mio”, calmati. (dolce) Avevo voglia di una passeggiata romantica al parco: cosa c’è di strano ?
(Irata) Per trent’ anni ci sei andato con ”lei”….ora ci vieni con me.
GUGLIELMO Io ti faccio rinchiudere….sei pazza !
AMELIA Non puoi…..non sono tua moglie…non hai voluto lasciarla….
quindi niente interdizione. (vede il cesto) Ah ecco la mia spesa !
GUGLIELMO E’ tua !!!!!.....Perchè l’hanno consegnata a noi ?
AMELIA Certo, d’ora in avanti ci mantieni tu….Noi siamo disoccupate !
Visto che la paghi tu dove dovevano portarla…a me ???
GUGLIELMO Come la pago io ? Come posso giustificarmi ? ….(molto spaventato) …Sei…sei…andata in quella salumeria …Ammazzagalline……
e fatto la spesa a nome mio !!!
AMELIA (serafica) Vedi che non capisci mai niente: primo non esiste una salumeria Strozzagalli, secondo non ci sono andata io ma Gaetano..
GUGLIELMO …sempre lui…!
AMELIA …….terzo il fattorino non è un fattorino.
GUGLIELMO E chi diavolo è allora ?
AMELIA Indovina……..non ci arrivi….un suo cugino.
GUGLIELMO Io quello lo ammazzo…
AMELIA ……Tu non ammazzi proprio nessuno perché non ho ancora finito di fare acquisti ! Ti unirai alle patrie galere più avanti….. a spese terminate !
Ora puoi andare a pagare questo alla salumeria Fanelli, che esiste,
e ritirarmi la verdura nel negozio all’angolo…..ahhh ……..da pagare.
GUGLIELMO (supplichevole) Amelia, come puoi pensare sia possibile sostenere una
situazione simile ?
AMELIA (stesso tono) Guglielmo, come puoi pensare sia possibile continuare una simile doppia vita ? (prende il cesto e se ne esce a sinistra)
GUGLIELMO (rimasto a bocca aperta)… (balbetta)….La rovina…….la rovina. (lunga pausa)…….. …provvedere….occorre provvedere…..subito….
(quindi deciso corre al telefono e compone un numero)
GUGLIELMO Vorrei l’avvocato, per favore…(ascolta)…. Commendator Boggioni……
non è in ufficio ? La rintracci per cortesia e le dica di venire da me…immediatamente……….va bene….appena possibile……mi raccomando, signorina……..Come ..cercherò di ricordarmene ?…E’ importante. (riaggancia)
(parlando da solo) Molto importante…qui siamo alla catastrofe. (esce da destra)
(entrano dal centro Serena e Lucilla)
SERENA Vieni che ti faccio constatare: un ben di Dio lasciato lì chissà perché.
Altra stranezza del periodo…guarda……..toh, non c’è più.
LUCILLA L’avrà riportato.
SERENA No, papà è in casa, lo sento muovere di là (indica a destra)
Allora lo ha tenuto! ….ti invito a cena.
LUCILLA Grazie, sei davvero carina….sembri una sorella !
GUGLIELMO (entrando da destra alla parola sorella trasale e lascia cadere carte che ha in mano)
….Siete qui !
SERENA Siamo qui, ovviamente…che hai oggi ?
LUCILLA Ancora le mani sudate, Commendatore ?
GUGLIELMO Sono incespicato.
SERENA Oggi incespichi…….dove sono tutte quelle leccornìe ?
GUGLIELMO Sono venuti a prendere il cesto…(poco convincente) …… non era per noi.
SERENA Peccato.. sarà per un’altra volta Lucilla;.. a cena vieni comunque così stiamo
un poco assieme…….due sorelle, come dici tu.
GUGLIELMO (sembra stia per svenire) Hai sentito tua madre ?
SERENA Dovrei sentire la mamma per invitare un’amica a cena ? Da quando ?
LUCILLA Se disturbo, Commendatore, mi farò piccola piccola in un angolo, come sempre.
GUGLIELMO Disturbare.. ma no signorina….lei non disturba certo….ha frainteso.
SERENA Come sai essere sgradevole papà, quando vuoi ! Rebus sic stantibus…così stando le cose, vieni Lucilla, andiamo a spendere un po’ di soldi di papà.
LUCILLA A più tardi allora, Commendatore. (Serena e Lucilla escono a sinistra)
SERENA (da fuori scena) Sì, sì avvocato c’è papà.. entri pure.
SPERANZA (entra da sinistra) Guglielmo, eccomi. Cosa c’è di così urgente ? (scherzosa) La mia segretaria mi ha quasi imposto di venire qui immediatamente… Dimmi.
GUGLIELMO Accomodati, è una cosa lunga….molto lunga.
SPERANZA Ti do cinque minuti.
GUGLIELMO Bene…ti parlo da cliente ad avvocato. ….Segreto professionale.
SPERANZA (professionale) Allora la cosa si fa seria !
GUGLIELMO (sembra cercare le parole a disagio)…..Da ventotto anni ho anche un’altra donna….
SPERANZA (balza in piedi) Coosa ???
GUGLIELMO …..un’altra donna e….e….un’altra figlia.
SPERANZA (sprofonda nella poltrona –incredula) ..un’altra donna…un’altra figlia !!!
Guglielmo, sto sognando ?
GUGLIELMO Tutto vero.
SPERANZA Dove…..come….chi ??? Oddio, non so più che dico. Proprio a me vieni a rivelare questa verità ? All’amica di tua moglie !
GUGLIELMO Parlo all’avvocato non all’amica di casa. Aiutami, ti prego.
SPERANZA Non so, non so se posso……….chi è ?
GUGLIELMO (decisamente in difficoltà)……Amelia….Alisia Azzari.
SPERANZA (balza di nuovo in piedi)..La nuova vicina !!!!!!!! Quella dei quadri !!!!
L’hai fatta venire qui !!!... Sei impazzito ????...e..e…la ragazza...Lucilla…
GUGLIELMO ……...è mia figlia.
SPERANZA (risprofonda nella poltrona) Mio Dio…che notizia ! Cosa vuoi da me ?
GUGLIELMO Uscire da questa situazione. Non sono stato io a farla trasferire qui.
Amelia, ha fatto tutto da sola con l’aiuto di quel Gaetano…
SPERANZA Il facchino ?
GUGLIELMO Non è un facchino, è un investigatore privato.
SPERANZA Ci mancava anche questa !
GUGLIELMO …..e ora mi ricatta. Vuole che la mantenga e che trovi un posto a Lucilla la quale, per buona misura, minaccia di dire tutto alla sorella.
SPERANZA A Serena ???? Ma se sono uscite assieme adesso !
GUGLIELMO Appunto.. la sta frequentando come una.. sorella.
Che si fa?….Speranza che si fa?…..Dimmi che mi togli questo incubo.
SPERANZA (quasi fra se) Da ventotto anni un’altra famiglia….una figlia…
ma ti rendi conto di cosa hai fatto ?
Come lo diciamo a Gemma?............. ”senti Gemma tuo marito ha come
amante la signora Alisia…...Amelia ….accidenti a come si chiama….
e Lucilla è la loro figlia. …..Fattene una ragione e siate amiche” ??
GUGLIELMO Nessuno deve sapere niente….le convincerai ad andarsene…a tornare al loro paese…… Nasconderemo tutto, faremo in modo che tutto torni come prima.
SPERANZA (serissima) Come prima !! Come prima con una moglie e un’amante !
Ed io dovrei prestarmi ad un simile gioco ? Scordatelo Guglielmo.
Non contare su di me… non tradirò anch’io tua moglie.
GUGLIELMO Puoi almeno promettermi che non dirai nulla?
SPERANZA (professionale) Mi hai interpellata quale avvocato e come tale mi comporterò.
Ora me ne vado, la prossima volta che vuoi parlarmi, vieni nel mio studio.
(si appresta ad uscire a sinistra) ………...previo appuntamento.
(entra Gemma da sinistra) (Guglielmo si siede alla scrivania)
GEMMA Ciao Speranza, come mai qui ?
SPERANZA Stavo andandomene………ero venuta a salutarti…ho trovato solo lui…abbiamo parlato un po’ …e anche discusso.
GEMMA Adesso sta per discutere anche con me. Non te ne andare, siediti,
ne sentirai delle belle. Ti nomino mio avvocato da questo momento.
SPERANZA (che fraintende) Sta calma, non fare pazzie, metteremo tutto a posto.
GEMMA Ma se non sai ancora di che si tratta ! No, pazzie non ne faccio ma questo qui me la paga, stavolta me la paga. Tutti lo sanno, solo io sono cieca.
Ora ti racconto: vado da Monsignore e lo trovo con il volto scuro. ”ti devo parlare” e… bla..bla…blablalba…. in breve lui ha saputo che il signore qui presente al paese se la spassa con una donna….
SPERANZA (spaventata) Lo sai già allora !!
GEMMA Certo che lo so ,ora, e sai chi è ?.......
SPERANZA ….la signora….
GEMMA ….no, signorina, signorina Federica Caprotti, segretaria del Dottor Grassi, venticinquenne e bionda.
SPERANZA Un’altra !!!!!!!
GEMMA Cosa vuol dire, un’altra ?
SPERANZA (sollevata cerca una scappatoia) Vuol dire un’altra volta, …..il nostro seduttore ha fatto lo scemo un’altra volta….(sarcastica)… E’ almeno bella, Guglielmo ??
GUGLIELMO (come se si svegliasse da un incubo)……Carina…..
GEMMA (furiosa) Allora ce l’hai la voce, comunque sta zitto.
Quando vado al paese a quella strappo gli occhi…e tu scordati le riunioni settimanali tanto per iniziare.
SPERANZA Non strapperai gli occhi a nessuno, Gemma.
Da ora sei sotto il mio patrocinio legale: lo stendiamo, il libertino.
GUGLIELMO Quante storie per un innocente the preso al bar davanti a tutti…….
GEMMA Zitto tu !
SPERANZA Zitto tu !
GUGLIELMO Vorrei spiegare…..
SPERANZA Taci !
GEMMA Taci e siedi !
GUGLIELMO Sono seduto.
SPERANZA Allora alzati e ascolta la sentenza !
Primo: non frequenterai più nessun ” comitato “ in valle…..
(poi con tono durissimo alludendo ad Amelia) Secondo: la lasci immediatamente…
non importa quello che c’è fra voi…nemmeno se la frequenti da trent’anni …..….la molli.
GEMMA (frastornata non capisce) Come può conoscerla da trent’anni se ne ha appena compiuti venticinque !
SPERANZA E’ solo un’esercitazione d’arte oratoria, preparo l’arringa per quando lo porteremo alla sbarra.
GEMMA Brava avvocata, alla sbarra….mi piace.
GUGLIELMO Si, esageriamo, istruiranno un processo per un po’ di galanteria alla segretaria!
SPERANZA Per galanteria no ma per bigamia, sì.
GUGLIELMO Non sono bigamo.
GEMMA Sei solo un porco !!!
SPERANZA Aveva ragione Isidora, indagare ed ancora indagare. Gli uomini sono dei fetenti. Te la fanno sotto al naso, mentono e spudoratamente
tradiscono noi povere mogli.
GUGLIELMO Tu non hai marito!
SPERANZA Appunto…così non mi mette le corna.
GEMMA A proposito di Isidora, stava salendo anche lei…. Si è persa per le scale ?
(si avvicina all’uscita di sinistra) ah no……eccola.
(entra Isidora seguita da Amelia)
ISIDORA Ho incontrato la signora Amelia sulle scale. Ha voluto farmi vedere i suoi quadri.
AMELIA Buongiorno avvocato, non la vedo da qualche giorno. Tutto bene ?
SPERANZA (astiosa) Buongiorno…. Ho avuto da fare.
(tutti si accorgono del tono di voce e la guardano perplessi)
ISIDORA Speranza sei nervosa ?... Dicevo, ho visti i quadri della nostra Amelia ed ho pensato di allestire una mostra…..quelli grandi nella prima sala, gli altri in quella piccola con una bella luce soffusa e della musica di fondo. Bello vero?
GEMMA Brava, ottima idea.
ISIDORA Sarà necessario stilare un contrattino. Ci penserà la cara Speranza.
SPERANZA (sempre durissima) Non ci contare….non ho proprio tempo.
ISIDORA Che avete tutti oggi….questa che risponde come se mordesse e quell’altro là..
(indica Guglielmo)..che resta muto….allora ??
SPERANZA Allora…c’è che Gemma ha scoperto qualcosa.
ISIDORA A proposito di……..??
GEMMA Avevi ragione tu…. mio marito ha una relazione.
(Amelia che ancora vicina all’entrata sobbalza indietro)
ISIDORA Davvero, non posso crederlo. Dove? Con chi?
GEMMA Al paese, con una giovane bionda.
ISIDORA (si mette a ridere) Non penserai per caso alla segretaria del Dottor Grassi? Ma neanche per idea. Ho investigato: quella svampita della Federica se l’intende con un certo Commendatore Bo….Bo…Bonfanti….Guglielmo è innocente.
GUGLIELMO Io cosa ho sostenuto sino ad ora ?
ISIDORA Ho dato io la notizia a Monsignore: gli ho detto…. .se l’intende col Commendator Bo..Bo.. non mi ricordavo il nome ed il ”brav’uomo” avrà pensato ..Boggioni !
Ecco fatto e questo poveretto è già sulla gogna.
GEMMA (si avvicina a Guglielmo contrita) Guglielmo perdonami, non avrei dovuto sospettare in tal modo. Lo dico davanti a tutte, mi dispiace veramente tanto.
SPERANZA Io aspetterei ad essere così contrita.
ISIDORA Perché ? Ora tutto è chiaro.
SPERANZA Potrebbe avere qualcos’altro da nascondere.
GUGLIELMO (irato) Non ho nulla da nascondere. Quello che dovevo dire l’ho detto.
AMELIA Scusate, forse non dovrei intromettermi ma il poveruomo sembra accusato ingiustamente.
SPERANZA Dipende da che punto di vista si guarda.
Monsignore ha riferito un fatto, il fatto sussiste.
Isidora si sbaglia. Guglielmo ha una donna al paese e si chiama Federica.
AMELIA (con un tono di minaccia) Certo Commendatore che se questo è vero le conseguenze per lei potrebbero essere ”molto” pesanti !
GUGLIELMO Di che si impiccia lei, se ne torni da dove è venuta.
GEMMA Maleducato, non è da te parlare in tal modo….
SPERANZA …….ad una donna, che ”quasi” non conosce!
GUGLIELMO (intuisce la manovra d’avvocato) Sono bersagliato da ogni parte, scusi signora,
non volevo essere scortese.
ISIDORA Si, scortese.. cafone vorrai dire.
GUGLIELMO Richiedo scusa e mi ritiro in buon ordine…… Processatemi in contumacia.
GEMMA Scappa tu, scappa come al solito. Faremo i conti dopo, a quattrocchi,….
vedrai che te la faccio scordare io la bionda.
GUGLIELMO (sulla porta centrale si volta) La conosco, le ho offerto un the, le parlo ma non è ………(cambia idea)…..e poi pensatela come volete ! (esce dal centro)
ISIDORA (scherzosa) Bene, anche in assenza dell’imputato, le signore qui presenti aprono la sessione di giudizio contro il nostro dongiovanni.
(si dispongono a semicerchio conSperanza in centro)
Presiede l’onorevole avvocato Pensabene;….. a lei signora presidente.
SPERANZA (anche lei scherzosa) Constata la colpevolezza dell’imputato propongo l’immediata espulsione del reo da questa casa onorata.
ISIDORA Bene…brava….approvato !
AMELIA Chiedo un supplemento di indagini.
Se è recidivo la pena dovrà essere maggiore.
ISIDORA Il mantenimento a vita di tutte le concupite.
GEMMA Calma Isidora, così mi riduci sul lastrico !
SPERANZA (al pubblico) Non sai quanto è vero !
GEMMA Che dici ?
SPERANZA Che potrebbe essere oneroso !
(entrano da sinistra Serena con alcuni pacchetti,Lucilla e Rebecca)
SERENA (alle altre due) Entrate ed accomodatevi, poso questi……oh quanta gente !
Cos’è una convention ? Perchè siete disposte in questo modo ?
ISIDORA (allegra) Sessione straordinaria del tribunale special:
imputato Commendatore Guglielmo Boggioni.
SERENA Sempre voglia di scherzare, lei !! Mamma, cosa state facendo.
GEMMA Processiamo tuo padre ! In contumacia:….E’ scappato il pusillanime.
REBECCA Processate Guglielmo ???...Che ha fatto ??
AMELIA E’ un vigliacco……un imbroglione senza ritegno.
GEMMA Non esageri, vigliacco mi sembra troppo, per un the.
SERENA E’ colpevole d’aver preso un the !!!
ISIDORA Con una giovanissima bionda.
AMELIA Già….un the ! Se ha preso solo il the ? Dovreste conoscerlo.
SERENA (innervosita) Ma lei non lo conosce ! Come può fare insinuazioni.
AMELIA Suppongo !
SERENA Non supponga allora. Chi sarebbe questa seduttrice ?
SPERANZA La correa è una giovane impiegata nello studio di tale Dottor…..(non sa il nome)
GEMMA ….Grassi.
SERENA (sollevata) Federica !!! Federica Caprotti !!! (allegra) …… voi siete tutte matte !!
Sono tutte sciocchezze che andate dicendo. La Federica è innamorata……
AMELIA (interrompe)…..visto…
SERENA (con un gesto la zittisce) ……..innamorata persa del suo Guido.
“Circuisce” papà perché spera le trovi un posto;
a maggio si sposa e viene a vivere qui.
SPERANZA Anche lei !!!
AMELIA (attenta) Come ?
SPERANZA (al pubblico) Vengono tutte in città….per essere ”aiutate” più da vicino.
LUCILLA Lui aiuta tutti…..” a parole” !!
GUGLIELMO (canzonatorio) Allora è terminato il processo ? E’ stato emesso il verdetto ?
TUTTI (urlano) Col-pe-vo-le !!!!!!!!!!
SIPARIO
A T T O T E R Z O
(all’apertura sono in scena Guglielmo ed Amelia; discutono)
AMELIA ……..inutile trovare delle scuse. Cerco di parlarti da giorni, ti fai negare o sei fuori casa, disgraziato impostore. Dove vai continuamente? Da quella la ?
Dalla tua nuova fiamma? La conosco quella bionda! Una poco di buono….
altro che posto di lavoro!…Vuole qualcos’altro da te.
GUGLIELMO Ho detto e ripetuto…
AMELIA ………un sacco di menzogne, impostore
GUGLIELMO L’hai già detto.
AMELIA Lo ripeto impostore, farabutto ! Non ne bastavano due;… tre famiglie
mette in piedi questo beduino…..e l’ultima conquista ha venticinque anni,
meno di sua figlia. Porco !
GUGLIELMO Lasciami spiegare una buona volta.
AMELIA (sempre più inviperita) Cosa vuoi spiegare tu ? Sei sulla bocca di tutti.
GUGLIELMO Tutti sono quelle tre petulanti ficcanaso che frequentano questa casa.
AMELIA Sono già una folla per te, rispettabile, integerrimo e stimato cittadino.
Per tua moglie sembra essere una scappatella e per Serena che non vede ad un palmo sei una vittima. Povera illusa.
Ci penseremo noi a svegliarla, se serve anche in latino !
Tutto deve sapere….capirà chi è suo padre !
GUGLIELMO Amelia, non ho un’altra donna…quella la conosco perché è la segretaria……
AMELIA ……del dottor vattelapesca…Questo lo dici tu, io non ti credo….. nessuno
beve più le tue frottole!
La conosci appena, davvero ? ….e la vuoi sistemare qui ?
GUGLIELMO (irritato) Io non la voglio sistemare qui.
Chiede solo un aiutino per trovare lavoro.
AMELIA Allora tu mandrillo da strapazzo hai colto la palla ala balzo e ti se buttato a …
GUGLIELMO ….io butto te dalle scale se non la smetti di dire cretinate.
AMELIA Bene…molto bene…la metti su questo piano….aspetta un momento…
(si precipita a sinistra e urla) Lucilla….Lucilla……(pausa poi da più lontano) Lucilla….vieni di qua …subito….(rientra da sinistra)
Spiega, se riesci, a tua figlia perchè vuoi renderla orfana.
GUGLIELMO Sarebbe davvero una soluzione !
LUCILLA (entra di corsa da sinistra) Che succede ? Corre già il sangue ? Chiamo i soccorsi?
AMELIA Fai la spiritosa tu; c’è poco da ridere. Questo irresponsabile seduttore di ragazzine vuole eliminarmi.
GUGLIELMO (urla) Basta, finiscila di dire idiozie: non eliminerò nessuno né seduco ragazzine.
AMELIA Me sì. Avevo diciott’anni quando ho avuto la funesta idea d’innamorarmi di te.
A diciannove c’era già lei. Come la chiami tu ? Io seduzione di minorenne.
Questa ne ha venticinque….Come sei scaduto….metterti con una così vecchia !
LUCILLA Quando la incontrerò come dovrò chiamarla ? Zia Federica !
Devo aspettarmi un’altra sorella a breve o preferisci un fratello per perpetuare la libertina stirpe dei Boggioni ?
GUGLIELMO In quanto a scempiaggini riesci persino a battere tua madre.
Per l’ultima volta….non ho una relazione con questa Francesca.
LUCILLA Federica !........... Indagheremo….ciao. (esce spedita a sinistra)
GUGLIELMO Altro lavoro per il facchino…questa volta tempo perso e (ironico)
non mi far pagare la parcella.
AMELIA Mettila pure sullo scherzo ma io so che menti. Me ne vado.
(sta uscendo a sinistra quando entrano Gemma e Isidora)
ISIDORA Qual fortuna, proprio lei desideravo incontrare.
AMELIA Me ne stavo andando.
GEMMA Come mai qui ?
AMELIA Speravo di trovarla, Isidora.
ISIDORA E voila, je suis ici !…ecco la sua mentore…farò di lei una star della pittura.
GEMMA Le farai ridipingere le pareti dello studio ?
ISIDORA Sciocca. Tutti coloro che hanno esposto da me sono diventati famosi.
GEMMA Per essere gli unici a non aver mai venduto un quadro.
AMELIA Non mi deprima, Gemma, ho bisogno di questa mostra.
Sto gia lavorando ad un nuovo quadro: un interessante scorcio del paese.
C’è una casetta particolarmente stimolante !
ISIDORA L’avrà, cara. Ho qui pronto il contrattino. Andiamo da lei a dargli un’occhiata ? Lasciamo i nostri sposini alla lite quotidiana !
(Amelia e Isidora escono a sinistra)
GUGLIELMO (mentre escono) Lei litiga…….io ascolto.
GEMMA Allora ascoltami con la massima attenzione: oggi è giovedì, dovresti andare
alla tua stupida riunione, ma ho deciso…non – ci – vai !
Condurrai Serena e me al concerto polifonico in cattedrale.
Farà bene alla tua cultura e male alla svampita, sai di chi parlo!
GUGLIELMO (imperativo) In cattedrale ci andrete con l’autobus perché io,… in macchina…., parto tra un’ora e me ne vado,… solo…, a presiedere il.. ”mio”…. comitato.
GEMMA A costo di legarti a quella sedia, tu resti qui. Punto….(immediata)
e non provare ad aggiungere virgola.
GUGLIELMO (con sfida) Virgola…punto e virgola ! ….Ora che fai ? Divorzi ?
GEMMA (urla) Ti piacerebbe. No, la bionda resta là e aspetta, ….per l’eternità.
GUGLIELMO (sarcastico) Considerata la tua estrema disponibilità al dialogo non partirò
tra un’ora…(urla)…...partirò ora, immediatamente.
GEMMA (urla più forte) Tu provaci e questa è l’ultima volta che valichi quella porta !
Non scherzo.
(dal centro entra rapidamente Serena, è in vestaglia da camera)
SERENA Ora basta, state zitti tutti e due ed ascoltatemi: mamma dubita, papà sbandiera la sua innocenza….
Soluzione: mamma accompagna papà a questa maledetta riunione ed io vado sola al concerto. Semplice.
GEMMA Semplice un corno. Se ci sono anch’io la fraschetta cosa fà ?
La santarellina, è ovvio.
SERENA E tu resta con lui tutte le settimane! Darai un aiuto e smetterai di lagnarti.
GEMMA Nemmeno se mi ci portate con la carrozza reale ! Io resto a casa e pure lui….anzi no…tutti al concerto!
GUGLIELMO (si siede allo scrittoio) Mi siedo qui e non mi muovo (mostra un mazzo di chiaviche infila in tasca) e queste sono le chiavi della macchina.
Se non vi fidate restate a casa a montare la guardia.
GEMMA Serena, ma lo senti? (furiosa a Guglielmo).. Ora, prima che decida di prenderti
a sberle dammi quelle chiavi, alza il deretano e dopo aver infilato il cappotto accompagnaci a quel concerto !
SERENA Mammaaaaa ! Anche volgare adesso !
GEMMA Trentaquattro anni di vita con un depravato libertino farebbero diventare volgare anche una santa.
GUGLIELMO Tu non lo sei, una santa, e nemmeno obiettiva. Un the, una semplice, zuccherata liquida tazza di the ! Questa è la mia colpa.
GEMMA Se vuoi fare l’oratore impara ad esprimerti: io di tazze di the solido non ne conosco.
SERENA Se non la smettete subito vi imbavaglio! Una tazza di the, mamma, solo di the !
GUGLIELMO Liquido!.........e pure bevuto in piedi…….e nemmeno tanto buono.
SERENA Lo farò presente alla signora Rosetta …. imponendole di cambiare marca.
A papà non piace !
GEMMA (sarcastica) Alla signorina è piaciuto ?
GUGLIELMO Non lo so, non l’ho domandato, non mi interessa,non l’inviterò mai più per evitare una guerra mondiale anzi non entrerò in eterno in un bar, li odio…
..i bar ….ma ora lasciatemi in pace…. Addio.
(appoggia con rabbia la chiave dell’auto sul tavolo e si mette a scrivere)
GEMMA Per te l’argomento è chiuso, vero ?
SERENA Per favore, mamma ! Lo dico ai miei ragazzi a scuola e lo ripeto a te:
chiudi la bocca. Ora vado a cambiarmi. (esce al centro) (non si cambierà)
(Gemma, che sta per replicare , rimane a bocca aperta)
(da sinistra entrano Isidora,Amelia e Lucilla)
ISIDORA (tronfia) Fatto. La signora Alisa Azzari è ufficialmente la prossima espositrice della celebre galleria Dalpennello. Tre settimane, ventiquattro opere più quella in lavorazione….non ha voluto la vedessi.
AMELIA Una sorpresa…. Vedrete che sorpresa !
GEMMA (acida) Però è prolifica a dipingere….
(sottovoce al pubblico)…… come a far figlie senza un marito.
LUCILLA (che ha sentito, cattiva) Cosa ha detto, signora ?
GEMMA (cerca di medicare ma pasticcia) Che sua madre…è….prolifica a dipingere quadri….quasi fossero figli….
LUCILLA Mi faccia il piacere, ho capito benissimo…alludeva al fatto che la mamma non ha marito.
GUGLIELMO Signorina, non è possibile, avrà frainteso.
ISIDORA Ma certo, Gemma non direbbe mai………
AMELIA (interrompe)….non lo direbbe mai ? Vediamo: mi evita da giorni e quando mi incontra fugge per timore di contagio. Ho la lebbra io ? Non sarà il giudizio sulla mia condotta, la malattia contagiosa ?
GEMMA Non ho detto nulla d’offensivo.
LUCILLA Eviti d’esprimere pareri dall’alto del suo pulpito, allora.
AMELIA Lucilla falla finita. Noi siamo scandalose agli occhi di questa signora;
fattene una ragione.
GEMMA Non sono io delegata a giudicare.
(indicando il cielo) C’è lassù qualcuno che condanna o perdona.
LUCILLA (perde il controllo) La smetta una buona volta… non si diviene santi solo bazzicando chiese.
GEMMA Lei è una gran maleducata.
AMELIA Lucilla, basta, taci.
GUGLIELMO Signorina non le pare d’eccedere un poco. Mia moglie…………
LUCILLA (fuori di sé)…… Appunto ”tua” moglie…non ”mia” madre….
………e basta con questa ”signorina”…..papà !!!
Guglielmo cade di schianto sulla sedia dello scrittoio.
Amelia si accascia su una poltrona.
Isidora spalanca la bocca e le braccia e resta immobile
Gemma cerca disperatamente qualcosa a cui appoggiarsi.
GEMMA Papààà !!!!!!
ISIDORA Papà! Lo ha chiamato papà ?
LUCILLA (realizza ciò che ha combinato) Esattamente. Papà. Il commendatore Guglielmo Boggioni, (indica il padre) quel bel tomo là, è mio padre e questa,
(indica Amelia) come ben sapete, è mia madre.
ISIDORA Dai Lucilla, stai scherzando, vero ?
AMELIA (si alza, poi con calma) Ormai è fatta..!!!.....Nessuno scherzo….
questa è mia figlia e lui……..(indica)…è suo padre. (si risiede)
GEMMA (si avventa su Guglielmo) Tu….tu…hai fatto questo…..per tanti anni …a me…
.a nostra figlia …..mio Dio, dimmi che è una burla per vendicarti della mia gelosia, fammelo credere, per favore, per favore…….Non è vero, non può essere vero ! (lo scuote violentemente) Guglielmo parla, …. Parla dunque!
(lo schiaffeggia) Maledizione, dimmi qualcosa…..Menti, ma parla.
(getta a terra ciò che trova sul tavolo)
ISIDORA (si è avvicinata ai due e strappa via Gemma) Per carità fermati, non serve a nulla.
GEMMA (si avventa anche su di lei) Tu, tu lo sapevi…lo hai coperto….mi hai fatto credere di quell’altra….tutto un trucco….combinato assieme….contro di me……
(con voce ormai rotta dal pianto)….contro di me…..mio Dio….mio Dio..
(si accascia a terra e scoppia a piangere)
GUGLIELMO (con voce stentata a Lucilla e Amelia) Fuori, andatevene fuori……via…via….
per amor di Dio.
(Lucilla e Amelia escono a testa bassa, in silenzio)
(lunga pausa, Gemma piange a terra, Isidora non sa che fare, Guglielmo si
alza lentamente e cerca di sollevare Gemma)
GEMMA (urla) Non ti avvicinare, non mi toccare….non mi toccare mai più….mai,
mai più. (con gesti scomposti lo scaccia) Vattene fuori da questa stanza….
via dai miei occhi…….su-bi-to…... Esci. ( gli tira un libro che è a terra)
(Guglielmo fugge a destra)
ISIDORA Gemma, alzati….. per favore, calmati.
GEMMA (sempre fuori di se) Lasciami stare…come vuoi che mi calmi…
vattene anche tu…..lasciami in pace…..
ISIDORA Non lo sapevo, credimi….non ho mai saputo nulla…..
GEMMA Non ti credo…non posso più credere a nessuno….
(entra Serena dal centro)
SERENA Di nuovo guerra ?? (vede Gemma a terra) Mamma che c’è?…. Piangi ?
ISIDORA (la spinge a parte) Serena, è successo qualcosa di grave,…..molto grave !
(titubante) …..sconvolgente….vedi…….Lucilla ha detto…….
GEMMA (si alza) Taci tu…lo voglio fare io….tocca a me informare mia figlia.
….(indica a destra)…..Tuo.. padre…...(decisa) Non sei l’unica figlia di Guglielmo Boggioni ……… anche Lucilla è sua figlia.
SERENA (si aggrappa a Isidora) Sorella !!!!!! Lucilla è mia sorella ?? Scherzate vero ?
ISIDORA Vorrei ma è la verità; l’hanno confessato sia Lucilla che sua madre.
SERENA (con ira) …..Ma io le faccio fuori tutte e due !! (afferra un bastone da passeggio ecorre verso sinistra , esce ma sulla porta è bloccata da Gaetano)
GAETANO (sospinge Serena all’interno) Sono informato di tutto e sospettando la sua reazione ho ritenuto opportuno essere nei paraggi.
ISIDORA Il facchino e senti come parla bene !
SERENA (furiosa) Che vuole ancora, veda d’andarsene….fuori.
GAETANO Mi ascolti per favore, signorina….ascoltatemi tutti: come può capire, non sono un ”facchino”…..mi chiamo Gerolamo Facino…investigatore privato,
ora al servizio della signora Azzari.
GEMMA Torni da lei allora! Che vuole da noi ?
GAETANO Da voi ?.. Io nulla !! Forse la signora e la figlia vorranno qualcosa !
Ora occorre evitare atti inconsulti…..vero signorina ??
SERENA Se apre ancora quella bocca prendo a legnate anche lei !
ISIDORA Serena, basta. Ragiona.
GAETANO Brave…ragionate, ma con calma. Io torno fuori. Vigilo !
Si evitino tragedie…. indietro non si torna. (esce a sinistra)
GEMMA Non riesco a crederci….non è possibile ! Una vita assieme…tutta una menzogna! Un tradimento!............ Serena come ti senti ?
SERENA (serissima) Mamma voglio rimanere sola e vedere mio padre quindi voi due ve ne uscite subito, per favore.
GEMMA Vorrei poter…….
SERENA Pretendo che ve ne andiate, ora.
ISIDORA Facciamo come dice…vieni Gemma. (escono al centro)
(lunga pausa- Serena sola passeggia nervosamente poi con rabbia parte decisaverso destra e )
SERENA (ad alta voce) Papà……..Papà…credo che abbiamo qualcosa da dirci…….…... vieni qui…. Vieni qui ed affrontami….ora.
(appare Guglielmo sulla soglia a destra)
GUGLIELMO Nella vita accadono avvenim……..
SERENA (lo zittisce)….silenzio. … Ora parlo io. (lo sospinge indietro a destra ed esce)
La scena rimane vuota e si attenuano tutte le luci (nella penombra vengono risistemati tutti gli oggetti a terra e tolte le due cornici )
Si riaccendono le luci- sono passati giorni entrano da sinistra Gemma e Speranza (Gemma si è cambiata d’abito)
GEMMA Vieni Speranza,accomodati. Sai tutto vero?
SPERANZA Immagina: Isidora si è catapultata nel mio studio, travolgendo tutto e tutti,
per riferirmi la notizia.
Ma io lo sapevo già, da alcuni giorni solamente, ma lo sapevo.
GEMMA (incredula) Lo sapevi !…..(si altera) Lo spalleggiavi anche tu allora ?
SPERANZA Non essere irrazionale. Me lo ha confessato lui: da cliente ad avvocato.
Dovevo tacere, lo sai. Mi ha chiesto aiuto: le due donne lo stanno ricattando.
Amelia….
GEMMA …….non la chiamare con quel nome, ”la maledetta”. Alisia è ed Alisia rimane anche se se ne vergogna, la schifosa.
SPERANZA Primo consiglio da avvocato: modera i termini altrimenti ci troviamo una bella querela.
GEMMA Sono io che la mando in galera…per il resto della sua vita.
SPERANZA Sarà, temo, impossibile.
E’ lui il farabutto, ma non è bigamo.. non l’ha sposata.
GEMMA Già, ci ha fatto ”solo” una figlia, il maiale.
CAMPANELLO (Gemma va a sinistra esce e rientra con Ruggero)
RUGGERO Dov’è il sant’uomo ?.....ah! Buon giorno avvocato….gia all’opera per la condanna del traditore?
SPERANZA Calma, calma……prima del processo c’è l’istruttoria.
RUGGERO Io mi candido a pubblico ministero, lo voglio sul patibolo. (si siede in poltrona)
SPERANZA Si difenderà: sosterrà che non sei stata una buona moglie.
GEMMA In che senso ? Io non l’ho mai tradito, nemmeno col pensiero.
SPERANZA Hai capito…. nel senso di rapporti coniugali.
RUGGERO Insomma hai fatto o no ………
GEMMA (interrompe) Non osare proferire certe parole in casa mia! Tu, libertino scatenato !
RUGGERO Non investire me per le colpe di tuo marito.
GEMMA Tuo fratello ! Dissoluto come te !
SPERANZA Perché Guglielmo poco dopo il matrimonio si trova un’altra donna
e ne nasce una figlia ?
RUGGERO E’ un irresoluto…….o di qua o di là, questo è il mio motto.
GEMMA Pertanto cambi moglie come le cravatte.
RUGGERO (svolazzando la cravatta) Sempre nuove, moderne, eccitanti.
SPERANZA Ora si scopre che le cravatte sono eccitanti !
RUGGERO (scherzoso) Le cravatte no…ma le mogli, senza dubbio, sì.
GEMMA Taci creatura del demonio; ti bandirò assieme al tuo congiunto.
SPERANZA Ogni cosa a suo tempo; ora il quesito è …come la mettiamo con le ”due dell’appartamento a fianco” ?
RUGGERO Sembra il titolo di un film di Hitchcock !
GEMMA L’avvocata se tu…..trova il modo per cacciarle da questo palazzo…
...e dalla mia vita.
SPERANZA Arriveremo ad una soluzione. Guglielmo che dice ?
GEMMA Nulla: con la scusa del lavoro si è installato nella casa di campagna. Torna oggi.
SPERANZA E Serena ?
GEMMA Anche peggio: lei è qui ma non proferisce parola da quel giorno…muta.
RUGGERO Bella famigliola allegra !
CAMPANELLO (esce Gemma a sinistra) (rientra con Rebecca)
GEMMA (a Rebecca) Per carità comportati bene.
REBECCA (entrando non può vedere Ruggero sulla poltrona) Perché solitamente mi comporto male?....Ciao Speranza……..al lavoro per trafiggere il colpevole ?
SPERANZA Anche tu !!!! Allora hai saputo ?
REBECCA Ero fuori città ma Isidora è riuscita a scovarmi ed al telefono mi ha messa al corrente, con tutti i particolari…..Quindi gli sciagurati in famiglia sono due !
RUGGERO (segnala la propria presenza con un colpetto di tosse)
REBECCA (si gira e lo vede) Tuuu !!!! Ecco il perché della raccomandazione !
State tranquille, per il momento non lo strozzo. Attendo d’avere fra le mani entrambi i fratelli, farò un falò unico per risparmiare.
SPERANZA Gemma, devo mostarti alcuni documenti, andiamo un attimo nel mio studio
e lasciamo liberi i due litiganti di scannarsi senza testimoni.
Difenderò il superstite !
GEMMA Tra poco sarà a casa Serena, aspettatela per favore.
RUGGERO Se sopravviverò !
(Gemma e Speranza escono a sinistra)
(lungo silenzio imbarazzato)
REBECCA (rompe gli indugi) (aggressiva) Tu me lo devi proprio spiegare che cos’ha più di me ”quella” ? Non è più giovane, non è più bella, non è più ricca….. !
RUGGERO (serafico)……. Reby…….è più dolce.
REBECCA Non usare quel ridicolo nomignolo…lo odio….almeno quanto ormai detesto te.
RUGGERO Eppure mi amavi !
REBECCA E tu amavi i miei soldi…….come te la cavi ora ?
Hai già iniziato a presentare i conti ”all’artista” ?
RUGGERO Non essere meschina Reby…(nota l’occhiataccia e si corregge)…Rebecca.
Non lo faccio per danaro. Sono innamorato, veramente.
REBECCA Tu ami solo la possibilità di non lavorare.
RUGGERO Terminata la grande passione, era fatale finisse così.
REBECCA (urla) Fatale un corno ! Te la facevi con quella da mesi, farabutto.
Se non me ne fossi andata sarebbe ancora tutto nascosto.
Sei uguale a tuo fratello.
Chissà se avete antenati arabi perché la vocazione alla poligamia è congenita.
RUGGERO (sempre scherzoso) Dovrò fare una ricerca araldica….. magari ho qualche sceicco come parente ?……
REBECCA …..Spiritoso !! Ma non la spunti con me. Se speri nel divorzio, rassegnati.
Non te lo concederò mai.. mai.
RUGGERO Mai è soltanto iam letto al contrario.
REBECCA E moglie è sinonimo di ”per sempre”!
(entra da sinistra Serena)
SERENA (è molto seria e depressa) Come mai qui ? Siete soli ?
RUGGERO Saluta il tuo zietto..
REBECCA …e la tua ”ex zia”……..Tua madre ci ha pregato d’aspettarti.
SERENA Dov’è ?
RUGGERO A spennare vivo tuo padre…da Speranza… ”l’avvocato Pensabene”
SERENA Al momento lo spennato mi sembri tu ! Stavate litigando o sbaglio ?
REBECCA No, lo stavo semplicemente insultando e, se permetti, continuo..
SERENA Tempo e fiato sprecato….hanno la corazza inglobata nella pelle i due cari fratelli Boggioni.
Tu almeno hai la fortuna di non essere tradita per trent’anni.
RUGGERO Non ci riuscirei mai, onestà innanzi tutto.
REBECCA La chiami onestà avere una garconniere pagata con i soldi di tua moglie ?…Io !
RUGGERO ….Ma solo per poco…..ora la paga Gisella !
REBECCA Canaglia……burlati pure di me !….Ti farò piangere lacrime amare.
RUGGERO (taglia corto) Piangerò. Piuttosto tu, Serena, come ti comporterai con papà ?
SERENA Ora non lo considero più mio padre. Penso d’andarmene da qui.
REBECCA Non puoi lasciare tua madre sola in questa situazione.
SERENA La mamma se la sbriga da sola…e poi, temo,….finirà per sopportare,
non ha altra via… Io no, ora non lo perdono e me ne vado.
RUGGERO Fai bene; chiarezza e decisione.
REBECCA Già tu sei un esperto in fatto di fughe !.....E con quelle due di là come la metti ?
SERENA La madre non è un problema mio. In quanto a quella decerebrata ochetta della figlia fra poco la sistemo io….. Come due sorelle diceva…..e sapeva tutto !!
RUGGERO Per essere sorelle, siete sorelle……..(occhiataccia di Serena)….. astre !
SERENA Non mi provocare, zio. Non su questo argomento !
REBECCA Scriteriato irresponsabile, taci.
SERENA Non fa nulla Rebecca, in fondo è la verità, ma non l’ho ancora digerita…….. Bene ora vi lascio.
REBECCA Vengo con te Serena. Ho finito, per il momento, con costui.
(Serena e Rebecca escono a sinistra)
Ruggero rimasto solo gironzola per la stanza, curiosa sullo scrittoio poi alza il telefono, compone il numero e ..
RUGGERO Pronto……la signorina Gisella per favore…..(pausa)…si sono io…
a casa di Guglielmo….no non c’è…… (dal centro entra Guglielmo)……C’è…
GUGLIELMO (nervoso) …A chi telefoni da casa mia ? (posa la cartella sul tavolo)
RUGGERO C’è ed è pure nervoso….sì,…sì…… Insisto con molta diplomazia….….a dopo.
GUGLIELMO Allora? Che ci fai qui? Da solo!
RUGGERO Sono venuto a vedere come stai…galantuomo !!!
GUGLIELMO Nessun commento.. grazie.
La situazione è questa ed è privata tra me e la mia famiglia.
RUGGERO Perché, io sono un indiano Sioux ? Guarda che forse sarò l’unico a stare dalla tua parte, senza di me sei spacciato. Hai già contro tua moglie, tua figlia, la tua ex cognata con l’aggiunta dell’avvocata e della gallerista detective….
Ahh dimenticavo, tra i piedi ti ritrovi anche l’amico facchino investigatore.
Ti conviene essere accondiscendente con me.
GUGLIELMO Lo sapevo: tu per niente non fai mai nulla. Che vuoi ?
RUGGERO Ohh..qualche piccola cosa: diciamo, primo, uno stipendio fisso;
consideralo un fondo pensione.
GUGLIELMO Cosa ci guadagno io ?
RUGGERO Sai le voci corrono, la gente mormora e il commendatore ”bigamo” è rovinato.
GUGLIELMO Non sono bigamo !! Ho solo…..(cerca le parole)…..una……
RUGGERO (interrompe)….un’amante e una figlia illegittima…..una minuzia !!
Io posso bloccare le calunnie……sono un genio in questo.
GUGLIELMO Come ?
RUGGERO E’ affar mio….segreto professionale.
GUGLIELMO Pensi di essere così autorevole ? Io sono conosciuto, non tu.
RUGGERO Se c’è una cosa che non sopporto e la presunzione di chi si crede di essere migliore di me.
GUGLIELMO (ironico) Modesto come sempre ! Comunque va bene …stabiliremo la cifra…
RUGGERO ….poi una vacanza, per due, a Capri…Gisella adora Capri……. e…….
GUGLIELMO ……..non basta ancora ?
RUGGERO ……una immediata audizione per Gisella con il maestro Mutino…e non parlarmi di Gemma….tanto con lei ormai sei in rotta; peccato più peccato meno, ormai sei ko.
GUGLIELMO Va bene, ci proverò: non ti assicuro il risultato.
RUGGERO Ci riuscirai, lo so che ci riuscirai. Ora ti dò il primo consiglio, gratis:
Non dire mai la verità tanto nessuno la crede !.......... e attento a Serena !
GUGLIELMO Che vuoi dire ?
RUGGERO Ora me ne vado: non voglio essere qui quando Serena incontrerà Lucilla;
così si chiama, vero, la mia nuova nipotina ?
GUGLIELMO (preoccupato) La incontrerà ora ? Quì ?
RUGGERO Mettiti in poltrona e goditi il match. Ti saluto, commenda. (esce a sinistra)
GUGLIELMO Via , meglio andarsene…oggi niente scenate ……(esce velocemente al centro)
Scena vuota per qualche istante poi entrano Serena e Lucilla da sinistra
LUCILLA (alterata) Non mi aggredire in questo modo, non ho chiesto io di venire al mondo !
SERENA (a voce molto alta) Nemmeno io ho sperato nella tua esistenza.
Ora so che sei una realtà e non mi piaci.
(si guarda attorno per rendersi conto che vi sia qualcunoin casa)
(vede la cartella) Non ti vogliamo qui attorno.
LUCILLA (sull’orlo del pianto) Non dipende da me….io…ioo….
SERENA (sempre urlando) Non mi interessano le tue inutili scuse, mi stai rovinando la vita! Cosa credi di fare intrufolandoti così nell’esistenza altrui ??
(poi di colpo mette un dito sulla bocca di Lucilla come a dire taci esorridendo.. )
(sottovoce e gentilmente) Zitta e dammi corda….io sono con te.
LUCILLA (sbalordita) Non capisco.
SERENA Che colpa ne hai tu ! Sei sua figlia, sei mia sorella e questo mi basta.
Certo però che venire ad abitare qui è stata una bella carognata.
LUCILLA Non ne sapevo nulla; l’ho scoperto il giorno in cui ho lasciato cadere
la cornice, ricordi ?
SERENA Eri terrorizzata, bianca come un cencio.
LUCILLA Ho saputo allora che questa è l’abitazione di papà; a noi, per anni, ha detto
che viveva a Milano in una certa via dove, a quel numero, non c’è neppure
una casa.
L’ha scoperto Gaetano e la mamma ha fatto tutto il resto, per fargliela pagare.
SERENA (con fare complice) Senti Lucilla…..ma sai che mi piace questo nome…..
ho fatto in modo che mi credano tua nemica ma non è così…Ho deciso d’andare a vivere altrove: lascio i genitori……Che ne pensi di venire con me ?
LUCILLA Dici davvero ???? Di corsa…sembra un sogno…..ma mia madre ?
SERENA Se ne farà una ragione e.. (dura).. spero vorrà tornare da dove è venuta…
per la pace di tutti.
LUCILLA La casa al paese c’è ancora, vuota.
SERENA Però per ora dobbiamo nascondere questo nostro progetto e mostrarci rivali.
Assieme ci aiuteremo….lasciamo i nostri genitori ai loro errori.
LUCILLA Mi spiace tanto per tua madre…. non se lo meritava.
SERENA Stai tranquilla, dovrà farsi l’esame di coscienza.
Sta arrivando qualcuno: è meglio non ci vedano assieme, usciamo di là…
(Serena e Lucilla escono dal centro) (fuori scena e ad alta voce)
….e non farti più trovare tra i miei piedi…ti prendo a calci altrimenti !!!
(entrano da sinistra Gemma, Speranza ed Isidora)
SPERANZA E’ tutto chiaro, vero, Gemma ? Niente più alterchi con la signora Azzari.
Tanto meno in pubblico.
Discrezione è la parola d’ordine…..e questo vale anche per te Isidora.
ISIDORA Tranquilla avvocato, dalla mia bocca non uscirà una parola.
SPERANZA Una sola no ! Come al solito un intero poema.
ISODORA (imitando Speranza) Diffamazione………..otto mesi senza condizionale !!!
SPERANZA Sistemeremo le cose seguendo la legge. C’è il modo……..
GEMMA ..(interrompe vedendo la cartella di Guglielmo) ……..attenzione…..guardate là…
è tornato il viaggiatore ! Si ricomincia a discutere. Non m’importa se lui
non vuole. Ha inventato l’undicesimo comandamento ”non mi seccare”.
ISIDORA Mio marito è a dodici.. per il tredicesimo dice che ci sta lavorando !
SPERANZA Ragazze, vedete, ho ragione io….niente mariti….libere.
ISIDORA Però te ne vai in vacanza con quel bell’uomo del giudice, come si chiama…????
SPERANZA Ficcanaso. Anche di questo sei informata !!! Il nome non ti deve interessare.
ISIDORA Infatti non mi interessa, (faceta).. però dimmelo ugualmente !
SPERANZA Nemmeno sotto tortura…..resta ignorante.
GEMMA Smettetela voi due. Piuttosto Isidora spero proprio che non organizzerai più
la mostra per quella là, non voglio.
SPERANZA Ahi ! Tasto delicato.
GEMMA Che c’è di delicato, non si fa più e basta.
ISIDORA (riluttante) Vedi Gemma….è…è…che il contratto è stato firmato
e se non è lei a rinunciare io non posso……..e poi è già pronta.
GEMMA (irata)………Tu puoi e devi. Vero Speranza ?
SPERANZA Temo abbia ragione Isidora. Non può.
GEMMA Tutti contro di me…tutti.
(entra Guglielmo dal centro)
GUGLIELMO Vedo riunito il famigerato comitato GE.SP.IS !
GEMMA Eccolo qui, (acida) finalmente !..... Cos’è questo sproloquio ora ?
GUGLIELMO Ge.sp.is…Gemma/Speranza/Isidora…..commissione anti Guglielmo !
ISIDORA Anche se fosse !! Forse non ve n’è motivo ?
GEMMA Trova un’altra sigla, genio, perché devi aggiungere Rebecca, Serena, Ruggero……..
GUGLIELMO (al pubblico) Almeno questo è neutralizzato !
GEMMA …….e quella poverina dell’altra tua figlia, Lucilla.
GUGLIELMO Ne hai dimenticato uno: Monsignor Grillo…non credo mi perdonerà !
GEMMA Non l’ho ancora informato, per vergogna. Quando lo farò, e lo farò se non seguirai le nostre direttive, ti additerà al pubblico disprezzo, dal pulpito.
GUGLIELMO Allora siamo già ai dictat !
SPERANZA Vi parlo da legale, non da amica. Prima l’uno poi l’altra mi avete chiesto
aiuto per liberarvi di quella donna…(a Isidora)…..Non hai nulla da fare tu ?
ISIDORA Mi scacci !...La tua investigatrice personale !
GEMMA Lascia che resti, Speranza.
GUGLIELMO Se và altrove è meglio.
SPERANZA Bella questa coincidenza di vedute ! Come volete ma non lamentatevi poi
se tutta la regione sarà a conoscenza dell’accaduto.
ISIDORA Malignità allo stato puro ! (sempre faceta) ..Una discreta come me!
SPERANZA La situazione è complicata….Lucilla è tua figlia a tutti gli effetti. Cosa chiede ?
GUGLIELMO E’ solo arrabbiata. Vuole che le trovi un posto di lavoro.
Cosa c’entro io con il Ministero dell’Istruzione ? Non posso.
GEMMA Già tu ti occupi di cose più importanti, come gli abiti medioevali in valle !!
GUGLIELMO La difendi ora ?
GEMMA Certo che no….comunque accuso te.
SPERANZA Aspettiamo che ci chieda qualcosa di più: soldi, eredità, nome……..
GEMMA (interrompe ed irata) …..nome ????? Mai !
GUGLIELMO Amelia mi fa paura, quella è matta.
GEMMA Te ne accorgi adesso, dopo una tresca durata ventotto anni….vi rendete
Conto, ventotto ! E io cieca ! Dovrebbero condannare me, per dabbenaggine.
Cosa vuole la concubina ?
GUGLIELMO Non l’ho più vista.
GEMMA Ma prima…….quando…quando….. non riesco nemmeno a pensarci…
quando stavate….. assieme ?
GUGLIELMO Nulla, non ha chiesto mai nulla. Solo che ultimamente ha perso il posto di lavoro: la filatura ha chiuso.
ISIDORA Ci ha detto d’essere critica d’arte !
GEMMA Ha mentito …dovevamo crederla importante. L’hai imbeccata tu, nevvero ?
GUGLIELMO No….. non sapevo neppure che venisse ad abitare qui.
E’ stato un colpo anche per me.
GEMMA Almeno ci fossi restato secco…..forse non avrei mai saputo e ti avrei
pianto come marito devoto. Che sbaglio !
ISIDORA (enfatica) Ci sarebbe stata una bella lapide ” la moglie e la figlia piangono l’integerrimo e fedele marito e padre”.
GUGLIELMO Taci….te ne vuoi andare a dire cretinate altrove.
Hanno combinato tutto lei e quel maledetto investigatore privato.
ISIDORA Il facchino ! Sapete proprio lui mi ha portato i quadri in galleria.
GEMMA Quali quadri ?
ISIDORA Quelli della ”concubina”, per la mostra ma ne manca ancora uno.
GEMMA Allora la fai davvero l’esposizione, traditrice.
SPERANZA L’importante ora è stare calmi e comportarsi in modo irreprensibile.
GUGLIELMO Solo dopo che avrò preso a pedate quello stramaledetto investigatore…
….se mi denuncia mi difendi tu.
CAMPANELLO
ISIDORA Voi litigate…vado io ad aprire. (esce a sinistra)
SPERANZA Non ti mettere in altri guai altrimenti devo assumere altro personale in studio.
GUGLIELMO Niente, di pesante, solo qualche calcetto !
GEMMA Dove è finita Isidora per aprire la porta ? In Mongolia ?
SPERANZA Dice sempre che vuole andare in Perù, sarà partita.
(entra da sinistra Isidora seguita da Gaetano)
GAETANO Buon giorno signore…Commendatore…!
GUGLIELMO E’ anche veggente ? Come faceva a sapere che desidero prenderla a calci ?
GAETANO (sarcastico) Esperienza e intuizione. Coloro che spio vogliono sempre picchiarmi….non ci riescono mai.
SPERANZA Cosa desidera ?
GAETANO Avvocato, è bene ci sia anche lei: Sono qui come ”Mercurio”
GEMMA Come cheee ???
GAETANO Messaggero.
GUGLIELMO Non dica sciocchezze…Da parte di chi…di quella là.. naturalmente!
GAETANO (scherza) Lo Scià di Persia non mi ha ancora assunto !!! ..Certo che vengo da parte di Amelia: vuole parlarvi.
GEMMA Vuole !!! Lei vuole ??
SPERANZA Forse non è male che vi spieghiate. Vieni Isidora ”noi” ce ne andiamo.
ISIDORA Peccato, avrei assistito volentieri allo scontro. Poi mi raccontate, vero ??
( Isidora segue Speranza ed escono a sinistra)
GEMMA Non crediate di farmi incontrare quella….
GAETANO ….Attenta agli insulti…
GEMMA ….quella ”donna”…. Me ne vado immediatamente. (esce al centro)
GAETANO Vado a chiamare la signora.
GUGLIELMO No. Voglio che resti pure lei, come testimone, anche se la detesto.
Le telefono. (al telefono compone un numero, attende, poi...imperativo)..Vieni qui.
GAETANO Certo che se vuole sà comandare !
GUGLIELMO Ora le comando di tacere e d’andare ad aprire la porta.
GAETANO Al cred da met paura, puaret !! Ma vò istees.
(va a sinistra e lascia entrareAmelia)
AMELIA (aggressiva) Finalmente! Dove ti sei cacciato per quasi una settimana ?
GUGLIELMO Saranno pure affari miei…..Allora ??
AMELIA Cosa hai combinato ancora ?
GUGLIELMO Io ? Se sono arrivato da poco !
AMELIA (irata) Tu, hai convinto Lucilla ad andarsene da casa.
GUGLIELMO Io avrei convinto chi…. ?? Non la vedo da quel giorno infausto.
GAETANO Verità, commendatore, solo verità.
GUGLIELMO Ha ragione, ma stia zitto ugualmente.
AMELIA Vuole lasciarmi per andare a vivere con un’amica, in un’altra città.
GUGLIELMO Nientemeno, e chi la coinquilina ?
AMELIA Non l’ha detto, mi ha risposto ”vedrai”. Vaga e ambigua, come il padre.
GUGLIELMO E’ in casa ?....
AMELIA Sta studiando.
GUGLIELMO Chiamala…. Anzi no….vada lei signor…..
GAETANO ……Facino….…Gerolamo Facino…….investigatore. (esce a sinistra)
GUGLIELMO In definitiva, cosa vuoi ?
(punta minacciosa un dito sul petto di Guglielmo)
AMELIA Voglio più attenzione, non un giorno alla settimana, sempre il giovedì.
Voglio Natale e feste comandate assieme, almeno ogni tanto.
Voglio che mi trovi un lavoro migliore.
Voglio una sistemazione per tua figlia, a scuola, come l’altra.
….e…..voglio che Lucilla si chiami Boggioni.
GUGLIELMO Lo sapevo !!!!!!!!
Richieste inaccettabili…. scordatele ! Mai !
Adesso ascolta me:…..voglio che lasci questo palazzo.
AMELIA Illuso. Tutta la vita mi hai rubato…ora io rubo la tua.
Non capisco perché ti lamenti…Sei libero di fare…quello che dico io !
(entrano da sinistra Lucilla e Gaetano)
LUCILLA Ciao papà, ben tornato !
GUGLIELMO Ciao. (a Gaetano) Lei se ne vada. A non arrivederci ! (Gaetano esce)
(severo) Cos’è questa novità ? Te ne vuoi andare. Perché? Dove? Con chi?
LUCILLA Non serve usare questo tono con me…… Farò ciò che mi pare.
Perché ?....semplice…sono stanca d’ambiguità.
Dove ?…se lo sapessi !....non ve lo direi.
Con chi ?... aprite le orecchie, è una sorpresa …………Serena.
GUGLIELMO Serena !!!
AMELIA Serena !!!!
LUCILLA (beffarda) Sì, Serena, che come certo sapete ”è” mia sorella !!
(sia Amelia che Guglielmo si sono accasciati)
GUGLIELMO (scatta al centro ed esce gridando) Gemma, Gemma….vieni qui,
subito, per favore
AMELIA (a Lucilla) Lo farai davvero ??
LUCILLA Sì mamma. Non c’è altro da dire.
(rientra dal centro Guglielmo con Gemma)
GEMMA Io con quelle non parlo.
GUGLIELMO Parlo io. Siediti……ti prego, siediti. C’è una novità……(prende fiato)…..
….Serena e Lucilla andranno a vivere assieme……..non si sa dove.
GEMMA (sobbalza sulla sedia, si alza, poi si risiede) Non ci credo !
LUCILLA Ci creda. Le due sorelle hanno deciso di essere indipendenti.
AMELIA (a Guglielmo) E tu non ti opponi ?
GUGLIELMO No…..…. approvo.
GEMMA Lo so….hai organizzato tutto tu !
LUCILLA Serena l’ha proposto ed io ho accettato, con gioia.
Basta menzogne vero Serena?
(Serena nel frattempo è comparsa sull’entrata al centro in silenzio)
GEMMA (a Serena) Non te lo permetterò.
SERENA Sarà una bella lotta.
(si sente un tramestio all’esterno e una voce)
RUGGERO (all’esterno) Mi lasci passare ! Ho detto mi lasci passare.
(Ruggero entra con foga da sinistra)
Chi è quell’energumeno ? Guglielmo hai messo i vigilantes all’azienda di famiglia ? …..oh..oh..ooh..quanta gente…..bene sono venuto a ringraziarti
per quel..”piacerino”.
GEMMA Di che parla ?
GUGLIELMO (pronto) Un invito a teatro……Otello !
(altro tramestio all’esterno poi schiaffo)
REBECCA (all’esterno) Mi lasci passare ! Cafone. (schiaffo) La prendo anche a calci.
(Rebecca entra da sinistra sgomitando con in mano un pacchetto)
Chi è quell’energumeno, Gemma hai la guardia del corpo ora ?... oh…oh…quanta gente…. Sfortunatamente (indica Ruggero)…
..ce n’è uno di troppo !!!
Pensavo di trovarti sola e di straviziare un poco, tanto per dimenticare,
con una bella torta alla panna. (nel tempo che segue la torta verrà aperta)
RUGGERO (a mezza voce, sarcastico) C’è a chi piace ingrassare !
REBECCA Preoccupati del cu…..del sedere di quella specie di cantante che ti spupazzi
e che paga i tuoi conti. Buffone !
SERENA Sentite voi due, una cortesia……piantatela !
LUCILLA Io mi dileguo, torno di là. Vieni Serena ? Facciamo le prove di convivenza.
(Lucilla esce a sinistra seguita da Serena)
REBECCA Che vuol dire ?
GEMMA (piagnucolosa) Serena vuole andare via da casa…da questa casa, con Lucilla… figlia di quella là !
AMELIA Figlie….. di quello lì… Le due sorelle Boggioni !
GEMMA (feroce) La ”tua” insignificante donnetta non avrà mai il nostro cognome. Contaci.
AMELIA (irridente) Siamo passati al tu per gli insulti ! Benissimo…
Allora sappi frigida beghina avvizzita che avrò tutto, tutto ciò che voglio.
GUGLIELMO Zitte, state zitte…….non vi sopporto più.
REBECCA Ha parlato il pascià,.. all’harem !
(altro tramestio all’ingresso poi voci)
ISIDORA (all’esterno) Facchino della malora mi lasci passare o le rompo questo sulla testa.
SPERANZA (all’esterno) Sia gentile, avremmo fretta….grazie.
ISIDORA (Isidora entra da sinistra con furia trascinando un quadro imballato)
Quell’energumeno di un facchino non voleva farmi entrare…(vede Amelia)….
Ah.. sta facendo la guardia alla sua amica….. che servizio !
SPERANZA All’energumeno bastava chiedere per favore,… et voilà !
Devo parlarvi. Forse ho trovato una via di uscita…sentite…….
ISIDORA (interrompe)…..i cavilli legali possono aspettare…ora abbiamo un altro bel pasticcio in mano: (prende Gemma a parte) alla galleria e ho trovato come sorpresa il nuovo quadro della (indica Amelia) ”signora” !
GEMMA L’hai voluta la mostra ? Che c’è di sorprendente ?
ISIDORA (molto agitata) Vedete…. il quadro……il quadro….ha un soggetto un po’ particolare….. la vostra casa in paese.
RUGGERO Ovviamente le piaceva lo scorcio.
REBECCA E’ una costruzione caratteristica.
ISIDORA (al pubblico) Anche il particolare che ha aggiunto !!!!!
GUGLIELMO Particolare ?
GEMMA E’ casa mia, non ne aveva diritto. Com’è ?
ISIDORA Ora vedrete…oh se lo vedrete !
(Isidora posiziona una sedia al centro della scena vicina al proscenio, strappa la carta avvolgente il quadro, lo mette sulla sedia poi lo volta rimanendo davanti allo stesso. Poi si sposta di colpo. Il quadro rappresenta una casa con un’enorme paio di corna)
C’e anche il titolo…” Una nobile dimora”
GUGLIELMO Mio Dio !!
RUGGERO Bell’angolino ! Realistico!
REBECCA Questa è pazza, da internare !
SPERANZA Diffamazione….l’abbiamo in pugno !
GEMMA (si avvicina per ultima, è sbalordita, indica il quadro, trema, poi furibonda)
(ad Amelia) Tu, tu maledetta !! Non avrò pace sinchè non ti avrò distrutta.
In galera….. no, all’inferno, dovrai bruciare. Ti odio !
AMELIA Non ti agitare, ottenebrata cornuta, vincerò io.
Il quadro te lo regalo. In questa sala spoglia ci sta bene un capolavoro !
(Amelia prende il quadro, si dirige alla parete di fondo, stacca un quadro appeso e lo sostituisce con il suo)
(mentre Amelia compie questa azione tutti restano stupefatti e fermi)
GEMMA Togli quel quadro, disgraziata.
AMELIA (serafica) Sta meglio qui che in galleria…aggiudicato.
GAETANO (dall’esterno voce di Gaetano) Entri pure Monsignore.
GEMMA Leva quel quadro, subito !
MONSIGNORE (entra da sinistra) Buongiorno figlioli. Che bella riunione di famiglia, sono contento. Bravi, così,… in pace.
(mentre parla si sposta sotto il quadro dietro ad Amelia)
Cosa stavate facendo ?
AMELIA Si ammirava il nuovo quadro della signora….
GEMMA (sembra non aver nemmeno visto monsignore) Leva quel quadro avanzo di galera ! (mentre dice questo prende la torta e con un balzo si avvicina ad Amelia)
MONSIGNORE Bravi…bravi, l’arte è un grande dono di Dio.
(mentre monsignore pronuncia queste parole Gemma lancia la torta in faccia ad Amelia la quale si scansa. Monsignore viene colpito in piena faccia )
TUTTI Gemmaaaaaaaaa !!!!!!!!!!
S I P A R I O
Segue……… QUADRO SECONDO
QUADRO SECONDO
Al termine del terzo atto
SIPARIO CHIUSO
LUCI SALA SPENTE
ESCE LA PEDANA AL CENTRO PROSCENIO
SPOT BIANCO ACCESO
ENTRA SICURA DI SE’ GISELLA CANTARINO DA UN LATO
(è vestita in modo elegante)
GISELLA Buona sera signori.
VOCE Buona sera signorina Cantarino. Ci rivediamo.
GISELLA Grazie per avermi richiamata.
VOCE Il maestro ha espresso il desiderio d’ ascoltarla personalmente.
Cosa ci presenta signorina ?
GISELLA Vorrei cambiare il brano.
Questa volta presento……………………??………………………………
VOCE Benissimo….ora parte la base……..
Pronta signorina….vada…….il maestro Mutino l’ascolta.
(parte la musica e Gisella canta a piena voce il suo brano)
(al termine)
VOCE Brava. Molto brava….. Il maestro vuole parlarle subito, l’aspetta in camerino.
GISELLA (emozionata) Davvero !... Grazie infinite….ora vado.. buona sera.
GISELLA ESCE ARRETRANDO DAL CENTRO SIPARIO e si posiziona assieme agli altri attori già schierati ai lati della scena e che si chiuderanno a semicerchio.
SI SPEGNE LO SPOT
FINE DELLA COMMEDIA
SI APRE IL SIPARIO PER IL SALUTO FINALE .
(tutti a semicerchio con al centro una sedia con appoggiato il quadro con le corna)