Premio Nazionale di Drammaturgia “Sele d’Oro” 2007
LA CLINICA DEI SOGNI
di Claudio Morici
“ce ne sono di cose che potrebbero accadere e che nessuno immagina”
Il presente testo è tutelato da diritti S.I.A.E. Per contattare l’autore: claudiomorici@yahoo.it
La clinica dei sogni
PERSONAGGI
Andrès, anziano paziente della clinica
Peter, suo compagno di stanza
Frau Nicht, infermiera della clinica
Una barbona
Dottor Murphi, medico della clinica
Marcèl, altro ospite
due infermieri
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Claudio Morici
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La clinica dei sogni Claudio Morici
“..l’unica differenza tra me ed un pazzo è che io non sono pazzo..” Salvador Dalì
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La clinica dei sogni Claudio Morici
PROLOGO
Come un quadro plastico: un uomo sul fondo della scena con un camice bianco. Ai suoi piedi, una donna anch’essa in camice bianco.
MURPHI
Si può affermare dove comincia il sogno? Conoscere il limite estremo
della veglia? Chi siamo e dove siamo, veramente, durante il sonno?
Studi effettuati dai miei illustri predecessori hanno distinto quattro
stati, caratterizzati dall’assenza di coscienza.
L’ultimo di questi, lo stato REM, costituisce una condizione fisiologica
che nel corso del sonno si amplia progressivamente per durata ed
effetti. Esso è caratterizzata in generale da un innalzamento dell’attività
cerebrale, un aumento del ritmo respiratorio e cardiaco ed un maggior
afflusso di sangue al cervello.
In definitiva la fase di maggior assenza volontaria nel sonno, quella cioè
dove prendono forma i nostri sogni, è anche la più vicina,
fisiologicamente, allo stato di veglia.
(sorride) Nessuno però aveva mai pensato a osservare il fenomeno sotto
l’ottica opposta, che avrebbe rivelato molto di più.
La maggior parte dei soggetti.. incontrati dal personale di questa clinica
durante il sonno REM, descriveva di essere.. sveglio e cosciente.
Esattamente come, una volta svegliato, dichiarava d’aver sognato o di
non ricordare nulla dell’incontro…
SCENA 1
Una stanza all’interno di una clinica. Due letti e due comodini. Su ognuno dei comodini sono poggiati un telefono ed un lumino. Una grande finestra sul fondo da verso l’esterno. L’entrata di sinistra conduce al bagno comune. Quella di destra verso l’esterno della camera, sul corridoio della clinica. Andrès siede in vestaglia sul letto poggiato alla testiera contro il cuscino e legge un giornale. Da sinistra entra Peter in pigiama e portando con se i propri oggetti personali (spazzolino, dentifricio ecc.).
PETER |
(guardandosi il pigiama) Non è grazioso? Io dico che mi dona, lei non |
|
trova? (Andrès lo guarda e subito riprende la lettura senza dire nulla) Beh, io |
||
dico che mi dona molto. Anche la camera è accogliente, accogliente e |
||
pulita lei non crede? Beh, io dico di sì; anzi dico che mi sento a |
||
completo mio agio (si siede sul letto e saltella sulle molle del materasso) il |
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letto, anzi, è migliore di quello che ho a casa, lei non crede? |
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ANDRES |
(distogliendo forzatamente lo sguardo dal giornale) Non ho la più pallida |
|
idea di quale letto lei abbia in casa (riprende la lettura) e a dirla tutta non |
||
mi interessa saperlo |
||
PETER |
E’ un peccato. Perché parlando si scoprono tante cose sa? Aiuta a |
|
sentirsi meno soli alle volte. Suvvia, da quando sono arrivato non fa che |
||
starsene lì a leggere quel giornale.. cosa le importa? Oramai quello che è |
||
scritto lì è successo.. (si alza e passeggia su e giù per la stanza) sarebbe |
||
interessante invece se ci fosse un giornale che raccontasse ciò che |
||
potrebbe accadere! Lei non crede? (Andrès sbuffa) Ce ne sono di cose che |
||
potrebbero accadere e che invece nessuno immagina! Venderebbero |
||
milioni di copie, (tra se) a dirla tutta mi chiedo perché nessuno ci abbia |
||
mai pensato… (poi forte) |
a dirla tutta mi chiedo perché nessuno ci abbia |
|
mai pensato signor.. (a Andrès) curioso, non ricordo il suo nome.. |
||
ANDRES |
(senza distogliere lo sguardo dal proprio giornale) Non è affatto curioso, non |
|
può ricordarlo perché non gliel’ho detto |
||
PETER |
(si mette nella stessa posizione di Andrès) Già, deve essere per questo.. |
|
(dopo una breve pausa) Peter! Questo è il mio! Il mio nome intendo! Ma se |
||
preferisce può chiamarmi come vuole, tanto non l’ho scelto io.. non |
||
sono neanche sicuro che mi stia bene. (Andrès continua a non rispondere. |
||
Peter lo osserva) Secondo lei mi dona? |
||
ANDRES |
Cosa? |
|
PETER |
Il nome. Mi dona? |
|
ANDRES |
Ma cosa vuole che ne sappia.. neanche la conosco! |
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PETER |
Ma non sta facendo nulla per farlo mi scusi! (Andrès, riprende stizzito la |
|
sua lettura) e… il suo? |
||
ANDRES |
(stancamente) Andrès |
|
PETER |
Andrè vuol dire, si scrive Andrès ma si pronuncia Andrè |
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ANDRES |
Ma nossignore, lo viene a dire a me? Si scrive Andrès e si pronuncia |
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Andrès |
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PETER |
E’ impossibile |
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ANDRES |
Come scusi? |
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PETER |
Mi dispiace ma è un errore scusi! |
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ANDRES |
Ma quale errore! Come si permette? E’ di origine sudamericana. |
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PETER |
Ah, ecco. Allora sì. Meravigliosa terra il sudamerica.. la Pampas, il |
|
gaucho a cavallo! Pensi che io.. |
||
ANDRES |
(interrompendolo) Senta, la mia famiglia vive qui da oltre tre generazioni! |
|
Ora se permette.. |
||
PETER |
Certo scusi. La invidio sa? Avrei voluto averlo io un nome così… |
|
spesso, non lo sappiamo, ma dal nostro nome dipendono poi tante cose |
||
della nostra vita.. eppure ci viene impresso da piccoli senza saperlo.. |
||
come un marchio.. io proporrei di poterlo decidere noi stessi appena |
||
adulti.. un nome, un destino.. tanti nomi, tanti destini.. non crede? |
||
ANDRES |
(c.s.) Già.. |
|
PETER |
Già.. già.. io invece vengo da Bath, in Inghilterra, dall’altro lato del |
|
mare. Mi piace osservare questa terra dal lato opposto, la distanza |
||
permette di apprezzarne sfumature che da qui non si colgono.. è una |
||
prospettiva interessante sa? Dovrebbe provare qualche volta ad |
||
attraversare il mare e.. |
||
ANDRES |
(sospirando) Ascolti, ho fatto quel tratto di mare decine di volte per |
|
lavoro! Ed ora se permette.. (riprende nervoso la lettura) |
||
PETER |
Oh, sì.. sì.. faccia, faccia (si alza e va alla finestra, dopo poco torna a fissarlo) |
|
Di cosa si occupa esattamente? |
||
ANDRES |
(scontroso) Manager d’azienda! Sono un manager d’azienda! Le basta? |
|
PETER |
Oh, sì, sì.. immagino le responsabilità.. informatica? (lo osserva |
|
attentamente) sì, certamente informatica. Io scrivo! Sì insomma, piccole |
||
cose: poesie, brevi racconti.. (Andrès non risponde) non comprendo |
||
proprio come lei non abbia il piacere di scambiare due chiacchiere, la |
||
parola è un dono meraviglioso non crede? |
||
ANDRES |
C’è chi ne abusa |
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PETER
Come dice? Oh, sì.. apprezzo enormemente la capacità di spirito sa? In fondo l’uomo è composto di buona parte di spirito..
ANDRES
Se fosse veramente così non esisterebbero le cliniche
PETER
Ah, ma anche quelle alle volte servono per lo spirito! Basta sentirsi a casa! (un sospiro) Io sono anni ormai che vengo qui per un piccolo disturbo, una cosa da nulla ha detto il professor Murphi, ma questi tre o quattro giorni l’anno mi mettono al riparo da spiacevoli complicazioni… anche lei accusa qualche disturbo signor Andrès?
ANDRES
Niente a fatto. Non ho alcun disturbo, sono qui soltanto per una normale visita di routine, domani stesso sarò fuori… una banale, normalissima analisi generale, tutto qui!
PETER
(osservando fuori la finestra) Certo, certo…
ANDRES
Ma cos’è? Non mi crede forse?
PETER
Oh, ma non deve risentirsi sa? Anche i migliori motori hanno bisogno di una messa a punto ogni tanto, (confidenziale) soprattutto dopo un così elevato numero di giri…
ANDRES
Le ripeto che non ho alcun motivo per stare qui!
PETER
…Però ci sta
pausa
ANDRES
(colpito) E’… è una mia scelta
PETER
Oh, certo che lo è… anche la mia lo è… o almeno questo è quello che ci fanno credere… sono bravi i dottori sa? Pensi che nel mio caso il professor Murphi…
ANDRES
(lo interrompe) Le ho spiegato che il mio non è un caso
PETER
Ecco, vede che lo riconosce?... Non è un caso! Nulla, è un caso signor Andrès..
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ANDRES |
Il professor Murphi mi aveva addirittura sconsigliato di venire qui, ha |
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detto che probabilmente non era necessario |
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PETER |
“Probabilmente”… intanto lei ora è qui… sono bravi gliel’ho detto |
|
ANDRES |
Oh, senta! |
|
PETER |
Ma io mi rilasso qui sa? Considero questi giorni come una vacanza, |
|
lontano dai rumori, dagli impegni, (osservando fuori) in questa |
||
meravigliosa valle isolata dal mondo. La Normandia è un posto |
||
incantevole dove distendere la mente! A dire il vero è la prima volta che |
||
vengo qui, nella nuova ala; ma la trovo deliziosa, moderna: guardi! Da |
||
qui si legge anche l’insegna luminosa “La Clinica dei Sogni”, il nome |
||
ideale, mi sembra, per un luogo dove si curano i disturbi del sonno. |
||
Non le da pace? |
||
ANDRES |
No. Non mi da affatto pace sapere che siamo confinanti muro a muro |
|
con l’ala di un manicomio! |
||
PETER |
Ma non esistono più i manicomi |
|
ANDRES |
Ma esistono i pazzi! Avrebbero dovuto eliminare loro prima di |
|
eliminare i manicomi! |
||
PETER |
(ride di gusto) E chi crede che sarebbe sopravvissuto? E poi, pensi che |
|
noia! Credo che la pazzia sia come questo tratto di terra.. andrebbe |
||
osservata dall’altra costa… lei non crede? |
||
ANDRES |
(deciso) No! Io non credo! |
|
pausa |
||
PETER |
(si volta verso di lui) Questo lo avevo immaginato sa? |
|
pausa |
||
VOCE (f.c.) |
(in evidente accento tedesco) Attenzione preco, tutti i centili ospiti di |
|
clinica, tefono ora spegnere loro luce! Cvesta è ora di tormire! Ripeto.. |
||
ANDRES |
(spinge un interruttore sulla parete ed interrompe l’annuncio) Non la |
|
sopporto, ecco Peter, se dovesse descrivere un arpìa in una |
sua |
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commedia, dovrebbe descriverla così! La immagino con due fondi di |
||
bottiglia al posto degli occhiali, piccola e tozza di statura (ride) |
||
PETER |
Bene, Andrès, benissimo! Vede che sa ridere anche lei? E che ha spirito |
|
di immaginazione? Bene! |
||
ANDRES |
Immaginazione.. (sbuffa), la realtà è ben altra cosa! (spegne il lumino posto |
|
sul comodino accanto al letto) buonanotte signor Peter |
||
PETER |
Il mio vecchio maestro, da piccolo, mi insegnò com’è difficile trovare |
|
l’alba dentro l’imbrunire, capisce? (Andrès si volta e lo osserva) Anche la |
||
realtà alle volte è come noi la immaginiamo. Buonanotte amico mio e.. |
||
sogni d’oro! (spegne anche lui la luce) |
||
ANDRES |
(riaccende la luce) Ascolti, dal momento che questa è la prima notte che |
|
dovremmo trascorrere insieme, credo doveroso farle presente che.. sì, |
||
insomma.. spero di non svegliarla ecco (spegne la luce) |
||
Pausa |
||
PETER |
(accende) Lei.. russa? |
|
ANDRES |
Santo cielo, no! No che non russo, ci mancherebbe altro! |
|
PETER |
Ah beh, allora.. (spegne) |
|
Pausa |
||
ANDRES |
(accende) Ehm.. potrei.. (bofonchia qualcosa tra i denti) |
|
PETER |
Come scusi? |
|
ANDRES |
Parlare! Diamine, potrei parlare, ecco |
|
PETER |
Parlare? |
|
ANDRES |
Sì, insomma (visibilmente imbarazzato)… come le dicevo non è un |
|
disturbo vero e proprio o chissà cosa.. anzi a dir la verità poiché vivo da |
||
solo non me sono neanche mai accorto.. lo avrebbe rilevato il professore |
||
da.. da alcuni tracciati.. sì insomma sostiene che, talvolta credo, nel |
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sonno io.. parlo, ecco tutto (spegne) |
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Pausa |
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PETER |
(accende) Beh, questo spiegherebbe la sua reticenza a parlare di giorno |
|
ANDRES |
Molto spiritoso, signore, molto spiritoso. Sapevo che non avrei dovuto |
|
dirglielo, ora se vuole spegnere quella luce |
||
PETER |
Mi scusi, non intendevo offenderla (spegne), buonanotte |
|
ANDRES |
Buonanotte. (Pausa, accende) C’è dell’altro.. |
|
PETER |
Ha già cominciato? |
|
ANDRES |
A far cosa? |
|
PETER |
A parlare nel sonno. O è ancora sveglio? |
|
ANDRES |
(irritato) Intendevo solo dirle che potrei.. potrei muovermi o.. o alzarmi |
|
o cose così.. |
||
PETER |
Cose così?… E’ pericoloso? |
|
ANDRES |
(alterato) Vorrei poterle dire di sì! (spegne) |
|
Pausa |
||
PETER |
(accende) Ma non deve imbarazzarsi sa? |
|
ANDRES |
Non è imbarazzo, è cortesia! Dal momento che, volenti o non, saremo |
|
costretti a condividere le ore del sonno! |
||
PETER |
(confidenziale) E’ questo il suo disturbo allora? |
|
ANDRES |
Ma che disturbo! Non è un disturbo, è... un fastidio piuttosto per gli |
|
altri che per me. Almeno credo, visto che, come le dicevo, vivo da solo. |
||
PETER |
Ma su, su.. perché nasconderlo? Ognuno di noi è qui per una ragione... |
|
ANDRES |
Ma le ripeto che… |
|
PETER |
…Le mie, il professor Murphi, le chiama allucinazioni ipnagogiche |
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ANDRES |
Ipna.. ipnagogiche? |
|
PETER |
O apparizioni precoci del sonno, una forma molto leggera credo.. |
|
semplicemente faccio, alle volte, sogni così realistici da confondersi con |
||
la realtà. Ma è divertente sa? E’ quello che è più buffo è che non me ne |
||
accorgo! |
||
ANDRES |
(interessato) Lei confonde il sonno con la veglia? |
|
PETER |
Il sogno, non il sonno.. almeno questo sostiene il professore. Dice che la |
|
mia fase REM è… è espansa ecco! Espansa e indefinita! Così l’ha |
||
definita. Lei sogna? |
||
ANDRES |
(si volta dando le spalle a Peter) Ho solamente voglia di dormire! |
|
PETER |
(riaccende il lumino) Cosa c’entra questo? Le ho domandato se sogna. |
|
ANDRES |
L’ho sentito ed io le ripeto che voglio soltanto dormire! Ora se |
|
cortesemente vuole spegnere la luce.. |
||
PETER |
(interessatissimo) Vuol dire che lei non sogna? |
|
ANDRES |
Oh, senta ma cos’è? Un interrogatorio? Me lo rivolti contro quel lumino |
|
allora no? Sono un rispettato professionista io, un uomo adulto e |
||
razionale e non ho tempo ne voglia per queste stupidaggini. Ora se |
||
vuole cortesemente spegnere io avrei bisogno di riposare! |
||
PETER |
Come desidera. (pausa) Però è quantomeno strano.. |
|
ANDRES |
(sbuffando) Cosa? |
|
PETER |
Sostiene di non sognare.. eppure lei stesso ha detto che di notte vive |
|
una realtà.. alternativa ecco.. |
||
ANDRES |
Ma cosa dice? Mi rendo adesso conto che non avrei dovuto dirle nulla! |
|
Non esiste alcuna realtà alternativa! E’ chimica! Impulsi involontari del |
||
tono muscolare questo è tutto! |
||
PETER |
Già.. questo è tutto. Probabilmente. Buonanotte signor Andrès. |
|
Buio |
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SCENA 2
Lentamente dalla finestra di fondo si fa luce. E’ mattino. Dalla porta di destra si sente bussare in modo deciso; Peter e Andrès si svegliano di soprassalto. Entra Frau Nicht, una donna di età indefinita, aspetto austero, di piccola statura e con evidenti e pesanti occhiali. Reca con se un carrello con alcune cose da mangiare.
ANDRES |
(evidentemente frastornato) Chi… chi è? |
|
NICHT |
Frau Nicht, signor Andres! (spalanca la finestra) Ahh, aria! Aria! (va al |
|
carrello) Cvesta è vostra colazione… tardissimo! Tardissimo! |
||
PETER |
Ma… (osserva la sveglia sul comodino) sono le cinque e quaranta signora.. |
|
NICHT |
Foi ora fa colazione, presto poi arrifa professori Murphi per |
|
ricognizione |
||
ANDRES |
Ma dove siamo? In una caserma? |
|
PETER |
(ride, poi a bassa voce rivolto ad Andrès) Ha visto? Che le dicevo? E’ |
|
esattamente come l’ha descritta lei… ha anche gli stessi occhiali (ride) |
||
ANDRES |
(rivolto a Peter) Qui la realtà supera l’immaginazione! (poi si alza e va |
|
incontro a Frau Nicht) Senta signora, io sono uno stimato… |
||
NICHT |
(con una mano sulla spalla lo costringe a sedersi nuovamente sul letto) Tu |
|
siede! Tu mancia! Noi sappiamo chi tu è! |
||
PETER |
(odorando il caffè) Suvvia signor Andrès, se ben ricordo qui servono un |
|
eccellente caffè! Ed una buona colazione è ciò che ci vuole per |
||
allontanare il suo malumore mattutino, lei non crede? |
||
ANDRES |
(si alza) Ma dico, le sembra una cosa possibile? Ah, ma stia ben certo che |
|
non finirà qui, il professor Murphi mi sentirà! |
||
PETER |
(seduto sul letto, come se la cosa non lo riguardasse) Mmmhh, delizioso |
|
questo croissant! Lo assaggi, lo assaggi |
||
ANDRES |
(stizzito) Lo mangerò dopo! Quando ne avrò voglia! (rivolto |
|
all’infermiera) E poi nella lettera di accoglienza ho scritto chiaramente |
||
che non amo la cioccolata e che avrei desiderato la marmellata di |
||
mirtilli! |
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SCENA 3
Da destra entra il professor Murphi, in camice bianco ed una cartella sotto il braccio
MURPHI |
Lei ha perfettamente ragione! (rivolto a Frau Nicht) Sono certo che si è |
|
trattato di un banalissimo, sebbene increscioso, errore al quale |
||
rimedieremo al più presto, vero signorina? (Frau Nicht annuisce). Miei |
||
cari ospiti, buongiorno! Spero abbiate trascorso una piacevole notte |
||
nella nostra clinica |
||
PETER |
Gradevolissima professore, grazie |
|
MURPHI |
Oh no, non professore signor Peter, dottore! Solamente dottore! |
|
ANDRES |
(grugnisce) Alzarsi alle cinque e quaranta! Che idea! |
|
MURPHI |
Ma il mattino ha l’oro in bocca, signor… (legge la cartellina) Andrès! |
|
guardi! (Mostra fuori dalla finestra) Queste nostre valli sono affascinanti |
||
all’alba ed una buona vista al mattino ritempra corpo e spirito in vista |
||
della giornata amici miei |
||
NICHT |
(affascinata) Come poetico lei Herr Murphi… |
|
PETER |
(continuando a mangiare il proprio croissant, si alza e va alla finestra, poi |
|
rivolto ad Andrès) Su questo ha ragione, venga a vedere anche lei |
||
ANDRES |
Professor Murphi, intendo protestare per i metodi coercitivi della |
|
signorina… Frau Nicht! Da che vengo in questa clinica io mai.. |
||
MURPHI |
Lo so, lo so, signor (rilegge la cartellina) Andrès, ma vede deve mettersi |
|
nei panni della nostra signorina che, per carenza di personale, è |
||
costretta a seguire tanto il reparto ordinario, quanto la nuova ala: |
||
quella, per così dire, dei clienti affetti da disturbi.. di natura psichica |
||
ecco! E le assicuro che spesso sono necessari metodi forti per farsi |
||
ascoltare.. e purtroppo non è stato sufficiente |
||
NICHT |
Ya |
|
ANDRES |
Cosa intende? Sono.. pericolosi? |
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La clinica dei sogni |
Claudio Morici |
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MURPHI |
Pericolosi? Oh, no.. finché saremo noi qui.. non correrete alcun rischio |
|
NICHT |
Ya, nezzun rischio, nezzun |
|
MURPHI |
Ha la mia garanzia di trovarsi nella clinica più sicura signor (legge) |
|
Andres e non ha nulla da temere |
||
ANDRES |
Vorrei ben vedere, con quello che pago! |
|
MURPHI |
Ora vogliate terminare la vostra colazione e tra non molto torneremo |
|
per le analisi di rito |
||
ANDRES |
Analisi di rito? |
|
MURPHI |
Non vogliamo correre rischi noi signor.. |
|
PETER |
(con il boccone in bocca) Andrès! |
|
MURPHI |
(verifica sulla cartella) Esatto. Grazie. |
|
PETER |
(c.s.) Prego.. s’immagini.. |
|
ANDRES |
Ma di quale rischio parla professore? Non credo che ne io, ne il mio |
|
compagno di camera corriamo alcun… |
||
MURPHI |
…Alcun rischio, assolutamente. Certo signore. Si tratta di semplici |
|
analisi |
||
PETER |
(indica la colazione di Andrès) Le si fredda la colazione. E’ un peccato, mi |
|
creda |
||
ANDRES |
Vuole essere così cortese da spiegarmi quali sono queste analisi |
|
professore? |
||
MURPHI |
Dottore.. solamente dottore.. |
|
NICHT |
Tu tefe fare necessari ezami prima ti interfento |
|
PETER |
(improvvisamente interessato, smette di fare colazione) Intervento? |
|
ANDRES |
Intervento? Ma noi stiamo benissimo professore, lo sostiene lei stesso |
|
no? |
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MURPHI |
(lancia un occhiataccia a Frau Nicht che abbassa lo sguardo) Ma certo, |
|
diamine! Lei sta benissimo. Ma questo non esclude che lei possa stare |
||
meglio non crede? Tuttavia il tracciato poligrafico del vostro sonno è |
||
apparso a tutti noi molto interessante. Il monitoraggio parallelo dei |
||
parametri funzionali ha messo in luce elementi nuovi da |
||
approfondire… da approfondire con opportuni ed assolutamente |
||
innocue analisi! Bisogna abbandonare i metodi tradizionali, obsoleti! |
||
Noi andiamo oltre, anche la medicina deve varcare le soglie del nuovo |
||
millennio! Perché farsi trovare impreparati? Il nostro motto è… |
||
anticipo! In buona sostanza una estensione del concetto di.. |
||
prevenzione, niente di più. |
||
ANDRES |
Ma professore ha.. |
|
MURPHI |
Dottore! Solo dottore! |
|
ANDRES |
Lei ha parlato di un intervento! E se permette è ben di più del semplice |
|
concetto di prevenzione (a Peter) e dica qualcosa anche lei diamine! Ha |
||
parlato finora che non era necessario ed ora che dovrebbe se ne sta lì a |
||
mangiare la colazione! |
||
PETER |
Ma.. si fredda! E poi lei sta andando benissimo e non c’è davvero nulla |
|
da aggiungere, mi creda! (Andrès sbuffa) |
||
MURPHI |
Dia ascolto al suo amico: termini la sua colazione e non si preoccupi |
|
d’altro! |
||
ANDRES |
Non è mio amico! E se permette io invece mi preoccupo eccome! La |
|
salute è mia! |
||
Frau Nicht ed il professor Murphi scoppiano in una fragorosa risata e con loro anche Peter |
||
ANDRES |
Ma cosa… cosa ho detto di tanto comico? (a Peter) E lei? Cosa ride lei? |
|
PETER |
Non lo so, mi scusi, ma per me le risate sono sempre state coinvolgenti! |
|
MURPHI |
Ma ha ragione il suo amico scusi! Fuori di qui la salute è sua certo… ma |
|
ora lei è qui, si è affidato a noi e qui la sua salute è nelle nostre mani. E’ |
||
il nostro compito questo. Ognuno ha il proprio. Ora lei faccia il suo e |
||
non si preoccupi. (si volta per uscire) Ah, dimenticavo! Ricordate che la |
||
Il presente testo è tutelato da diritti S.I.A.E. |
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Per contattare l’autore: claudiomorici@yahoo.it |
La clinica dei sogni Claudio Morici
struttura è nuova e… come vi dicevo non è prudente che voi usciate per i corridoi senza avvertire la signorina Frau Nicht
ANDRES I pazzi, già!
MURPHI (sorridendo) Oh, noi preferiamo chiamarli… ospiti signor… (legge dalla cartella) Andrès. Quello rosso sul comodino è il campanello: basteràpremerlo e subito qualcuno del personale autorizzato sarà a sua disposizione… ora con permesso.
Esce seguito da Frau Nicht
SCENA 4
Andrès va verso destra e segue con lo sguardo i due che si allontanano. Peter, che ha terminato la sua colazione, si alza e va verso Andrès
PETER
Se ne sono andati?
ANDRES
Ma dico… ma ha sentito? Ma le sembra una cosa normale dico io? Sono anni che vengo qui.. (si guarda intorno) cioè… non proprio qui, ma comunque in questa clinica e… non mi è mai accaduto nulla di simile
PETER
A dir la verità anche a me il professor Murphi è sembrato.. come dire.. fuori le righe
ANDRES
Fuori le righe dice? Completamente fuori di testa dico io! E con lui quella.. quella squadrista dell’infermiera! Ah, ma ora provvederò io! Non resto qui un minuto di più! (attraversa la stanza e va al proprio comodino. Solleva il ricevitore del telefono)
PETER
Aspetti, non prenda decisioni affrettate Peter!
ANDRES
Senta signore, credo che lei oggi abbia già parlato troppo e a sproposito anche! Si faccia gli affari suoi e resti lei in questa gabbia di matti se ne ha tanta voglia!
Improvvisamente da destra si spalanca la porta della stanza ed entra una donna di età indefinibile, malvestita, avvolta in un grande scialle rosso; l’andatura stanca, trascina con sé un sacco di corda pieno. Appena entrata si nasconde dietro l’appendiabiti. Andrès riaggancia immediatamente e, con Peter scatta in piedi dietro il letto.
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La clinica dei sogni
Claudio Morici
ANDRES
(forte) Lei chi è?
BARBONA
Sshhh…
PETER
(sottovoce) Scusi, lei chi è?
BARBONA
(sgarbatamente) Ahh.. non lo so, credo ci sia scritto “barbona”
ANDRES
(si guarda intorno) Oh, santo cielo! Dove?
BARBONA
(c.s.) Che domanda stupida.. nella didascalia no? Sulla colonna disinistra in genere.. (sputa in terra)
ANDRES
No, senta…
PETER
(c.s.) E cosa fa qui?
BARBONA
Ho poco tempo.. loro mi troveranno.. anche qui.. devo nascondermi
ANDRES
Guardi che non è proprio possibile signora, noi..
PETER
(avvicinandosi alla barbona) Ma da chi sta scappando signora?
BARBONA
Da chi?.. Ma da quelli! (indica la porta)
ANDRES
(sottovoce a Peter) Deve essere scappata dal manicomio!
PETER
(sottovoce ad Andrès) Ma non esistono più i manicomi!
ANDRES
(sottovoce a Peter) Ancora?! Questo l’ha già detto, ma esistono i pazzi, glipsicopatici! Questa secondo me è scappata dall’ala vicino alla nostra e il professor Murphi con quella gerarca, ora la staranno cercando!
PETER
(a Andrès) Oh, poverina. (Alla barbona) Sta forse nascondendosi dalprofessor Murphi signora? E dalla sua infermiera?
BARBONA
(si accende un mozzicone di sigaretta) Mmmh… il professore eh? Così èquesta la loro parte ora.. cambiano.. cambiano sempre.. lo fanno apposta.. ma anche noi cambiamo.. e più rapidamente di loro! E’ diventato un gioco ormai.. ma noi sappiamo giocare meglio di loro
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ANDRES |
No senta signora, qui dentro non si fuma.. (si avvicina per togliere il |
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mozzicone di bocca alla donna che si volta e lo colpisce sulla mano con un |
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ventaglio chiuso) ahi! Ma è pazza? |
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BARBONA |
Anche questo gliel’hanno detto loro vero? |
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ANDRES |
(stizzito e dolorante si soffia sulla mano) Ma loro chi? |
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BARBONA |
Loro. Quelli che vogliono tenere i fili. Non dovete.. non dovete dare |
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ascolto.. sono bravi (va a sedersi sul letto di Andrès poggiando vistosamente |
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le scarpe sulle lenzuola) |
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ANDRES |
No, senta signora, la prego… un poco di.. |
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PETER |
Può spiegarsi meglio signora? |
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BARBONA |
(indica la colazione di Andrès) Posso? |
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ANDRES |
Ma no scusi, quella è la mia colazione… |
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PETER |
Ma si faccia, faccia (ad Andrès) tanto ormai è fredda e poi lo ha detto lei |
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che la cioccolata non le piace! |
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BARBONA |
Grazie (comincia a mangiare). Sono quelli dell’ala accanto, il reparto 21. |
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Lo fanno sempre con i nuovi arrivati, sono diventati bravissimi, lo sono |
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sempre stati.. |
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PETER |
Ma se nell’ala accanto… |
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ANDRES |
(spazientito) Guardi signora… come si chiama, anzitutto la prego di |
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togliere i suoi piedacci dal mio letto, poi le dico che conosco bene il |
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professore e per quanto effettivamente oggi mi abbia sorpreso con un |
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comportamento come dire… |
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PETER |
… Fuori le righe |
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ANDRES |
Ecco!.. Le posso dire che quell’uomo che ho visto era ineluttabilmente e |
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evidentemente il professor Murphi! |
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pausa |
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BARBONA |
(guarda con intenzione Andrès) Ne sei certo? |
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ANDRES |
Beh, non ho avuto mai il modo di incontrarlo prima ma… |
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BARBONA |
(continuando a mangiare) …Sono bravi te l’ho detto. Ma tutto qui è |
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esattamente così come deve sembrare.. è costruito apposta |
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ANDRES |
Cosa significa “costruito apposta”? |
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BARBONA |
Per loro.. il mondo intorno è solo nel momento in cui è.. costruito su |
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misura.. per la durata e l’uso della loro presenza.. come se poi, alla loro |
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uscita tutto venisse dismesso, arrotolato e messo via.. e tutto non è mai |
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esistito.. pronto a ricostruirsi da qualche altra parte |
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PETER |
Come in teatro! Signora, se, come lei afferma, il professore non è il |
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professore. Allora chi è? |
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ANDRES |
(a Peter) La prego non si metta ora a… |
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BARBONA |
Ma te l’ho detto, è uno di loro. |
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PETER |
Uno di loro.. |
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BARBONA |
(sale in piedi sul letto) Quelli dell’altro reparto. Hanno il controllo della |
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clinica ormai; hanno studiato per anni il comportamento di medici, |
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infermieri, pazienti.. espressioni, modi di dire, persino i loro volti! E con |
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il tempo si sono sostituiti a loro! Dapprima senza dare nell’occhio.. sono |
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molto bravi |
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ANDRES |
(a parte, a Peter) Senta io non credo che tutto ciò abbia un senso, |
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chiamiamo subito il professore e facciamo internare questa pazza |
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PETER |
Ma dice che non è pazza |
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ANDRES |
Ma cos’altro dovrebbe dire diamine? |
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BARBONA |
(ricominciando tranquillamente a mangiare) Per esempio potrei ammettere |
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di essere pazza |
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PETER |
(convinto) Ecco! |
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ANDRES |
Ma come? Cosa dice? |
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BARBONA |
Se ti dicessi che sono pazza, allora ti convinceresti che non lo sono. |
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Nessun pazzo ammetterebbe di esserlo. L’unica differenza tra noi e i |
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pazzi e che noi non siamo pazzi. |
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PETER |
(c.s.) Ah, certo (a Andres) questo è indubbiamente vero! |
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ANDRES |
L’unica.. cioè se lei.. oh, senta! L’ho ascoltata anche troppo! Ora |
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chiederò di parlare con il professore e se non avrò le necessarie |
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garanzie, farò la mia valigia e in meno di dieci minuti vedrà che sarò |
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fuori di qui! |
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BARBONA |
(ride) |
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ANDRES |
Ma cosa ride? Mi prende in giro? Le dimostrerò che non scherzo affatto |
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signora! (si avvia verso il campanello) |
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BARBONA |
(d’improvviso) Vi hanno già parlato dell’intervento? |
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Andres si blocca. Peter e Andrès si scambiano un occhiata |
||
PETER |
In effetti il professore ci ha parlato di una.. cura preventiva, ma a noi |
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sembrava, appunto, eccessiva al punto che… |
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BARBONA |
(si rannicchia sul letto) Lo faranno anche a voi, dovete impedirlo.. |
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PETER |
Ci faranno cosa? |
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ANDRES |
(a Peter) Oh, senta ma non starà mica a sentire una barbona adesso? |
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BARBONA |
L’esperimento |
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PETER |
L’esperimento? |
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BARBONA |
Cercheranno qui dentro (si indica la testa) finché non li troveranno.. poi |
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li ruberanno uno ad uno.. |
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ANDRES |
Ruberanno? Cosa, ruberanno? |
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BARBONA |
I sogni.. li rubano.. |
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ANDRES |
Oh questa poi! Signora, se lei intende prendersi gioco di me, l’avverto |
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che.. |
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BARBONA |
Hanno capito dove sono i fili (indica ancora la testa) |
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ANDRES |
I… fili? |
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BARBONA |
Lo hanno capito e sanno come muoverli.. come vogliono ci fanno |
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muovere.. ma i sogni tagliano i fili e allora ci muoviamo come |
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vogliamo.. e loro ora l’hanno capito |
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PETER |
Adesso si spiega.. |
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ANDRES |
(a Peter) Ma che dice? Cosa si spiega? Sono fantasie di una psicolabile ed |
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io non ho alcuna intenzione di.. |
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BARBONA |
(li osserva attentamente) Ma io non vi ho mai visti prima. Siete nuovi |
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vero? (Andrès e Peter si guardano ma non rispondono) non sapete come |
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stanno le cose qui.. anch’io all’inizio, poi è cominciata la cura.. |
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ANDRES |
Senta signora, io non credo assolutamente di avere nulla in comune con |
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lei, anzi se… |
||
BARBONA |
(prosegue come se non lo ascoltasse più) Cercheranno di entrare. All’inizio |
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non li vedrete. Dicono di curare il sonno.. ma con il sonno entrano qui |
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(si tocca la testa). Ma io ho capito e allora (ride)... allora io non dormo.. |
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non dormo più! Così loro non possono più entrare! |
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PETER |
Lei non dorme mai? |
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ANDRES |
(a parte a Peter) Ma non vede che è fuori di testa? Cosa vuole ragionare |
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con… |
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BARBONA |
Prima era diverso. Il sonno era la mia giornata. Il sogno era il mio |
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compagno. In ogni momento del giorno e della notte. Anche venti ore al |
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giorno dicevano… |
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PETER |
(a parte ad Andrès) Narcolessia, è comune sa? |
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BARBONA |
Dipendenza da sogno dicevano.. (accarezza il sacco, cambia tono) Cristina |
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non crescerà mai! Cristina sogna troppo! Ma Cristina è una bambina.. |
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loro non capivano vero? Allora noi ce ne stavamo lì! Costruivamo il |
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nostro posto.. che non c’è! Era molto bello sai? Era tutto è come tu lo |
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crei, come tu lo vuoi… (ad Andrès) hai mai chiesto di rivivere la stessa |
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giornata? Cambiarla? Farla come dici tu? Eh? (Andrès è imbarazzato) Io |
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potevo! Tutte le volte che volevo, aggiungevo i colori come in un |
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quadro.. il mio quadro! Il mio quadro che non c’è. Ma poi loro sono |
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entrati. |
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ANDRES |
Ma.. sono entrati.. dove? |
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BARBONA |
Li ho visti! Una volta li ho visti! |
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PETER |
Chi ha visto? |
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BARBONA |
Erano lì… nel mio sogno! Erano riusciti ad entrare capisci? Hanno |
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cercato di nascondersi ma io li ho visti e ho capito.. quello che vogliono |
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fare, io l’ho capito.. (ride) li ho fregati, li ho lasciati lì perché ora non |
||
dormo più! Mi aspettano ma io non ci torno.. e loro sono rimasti dentro! |
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ANDRES |
Entrare.. uscire.. ma da.. da dove? |
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BARBONA |
(lo osserva) Tu sogni? |
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ANDRES |
Cosa c’entra questo io.. |
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PETER |
Lui dice di no. Ma io non ci credo. |
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ANDRES |
Senta, la vuole smettere di interferire con le mie cose? Cosa fa? |
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Risponde anche per me ora? |
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d’improvviso la barbona prende il sacco di corda e lo stringe a se |
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BARBONA |
Sono tutti qui dentro ora! (ride) Sì, sono qui! |
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PETER |
Cosa? Cosa, c’è lì dentro? |
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BARBONA |
I sogni di tutti sono qui! Sono riuscita a salvarli, li custodisco io ora! |
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ANDRES |
(a Peter, sottovoce) Adesso di cosa sta parlando? |
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BARBONA |
Sono riuscita a riprenderli! Ecco perché mi cercano! |
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PETER |
Ah, certo.. certo.. |
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ANDRES |
(a Peter, sottovoce) Ancora? Ma che fa? Le da corda? |
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PETER
(ad Andrès) Ma perché? Cercavo di capire.. (Andrès sbuffa)
BARBONA
Devo restituirli hai capito?.. ad ognuno il suo e quando verranno a prenderci non troveranno altro che fili penzolanti dall’alto! Nient’altro che tanti, piccoli, inutili fili pendenti dall’alto. Dovete custodire il segreto! (improvvisamente la luce ha un abbassamento di tensione) il segnale! Sono loro! Stanno tornando! Devo andare.. altrimenti rinchiuderanno anche me.. come hanno fatto a voi
ANDRES
Si sbaglia sa? Guardi signora che noi siamo qui di nostra spontanea volontà.. e possiamo uscire quando vogliamo da questa stanza! (a Peter) Glielo dica anche lei diamine!
PETER
Beh, ma se la signora..
BARBONA
E allora perché non provi ad uscire?
ANDRES
E dica qualcosa Peter!
BARBONA
(si avvicina a Peter indicandolo) Sei tu.. Sei Peter.. devi custodire quelsacco.. sennò sarà stato tutto inutile
ANDRES
Oh questa poi! Non avrei mai immaginato che..
BARBONA
Ma questo noi lo sappiamo Andrès, per questo sei qui. Ce ne sono di cose che potrebbero accadere e che invece nessuno immagina (Guarda Peter, si avvia verso destra, si ferma. Da destra entrano due infermieri. La donna si ferma e si volta verso Peter e Andrès incrociando le braccia sul petto, sorride. Gli infermieri, incuranti dei due, accarezzano il volto della donna, poi la prendono sotto le braccia e la accompagnano verso l’uscita. Prima di uscire si voltano e salutano con il capo Peter ed Andrès. Escono.)
SCENA 5
ANDRES
(incredulo, a Peter) Dico ma ha visto? Di tutte le cose più incredibiliquesta è senz’altro la più folle! Si era addirittura convinta di conoscerla! Cosa le dicevo? Ecco dove si arriva con il troppo permissivismo! All’anarchia mentale! Ma si, togliamoli i manicomi! Lasciamo girare i dementi liberamente!
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PETER
Tutto sommato però
mi
sembra
che
la
signora
seguisse
un
suo
ragionamento logico..
ANDRES
E’ la logica dei pazzi! Sono uno stimato manager d’azienda ed ho costruito la mia carriera sulla logica, quella vera! Ma non si rende conto che quella donna (e chissà quanti altri che forse girano liberi per i corridoi di questa clinica), può essere un pericolo per noi?
PETER
(osservando verso destra) A me non è sembrata una donna pericolosa
ANDRES
Ma lei si accorge che nulla di ciò che è accaduto ha un senso logico, compiuto? Prima quella.. quella specie di donna là che afferma di non dormire, poi quei due lì.. e lei che fa? Le da corda?
PETER
Cercavo solo di capire
ANDRES
Ancora? Non c’è nulla da capire
PETER
Io credo invece che ci sia sempre qualcosa da capire
bussano alla porta
ANDRES
Ora chi è?
PETER
Direi qualcuno che bussa
ANDRES
Intendevo.. ooh è inutile, (forte) chi è?
La porta di destra si apre lentamente ed entra un uomo di mezza età, in pigiama, trascinando con se il trespolo della flebo. Un infinità di tubi e tubicini gli spariscono in ogni punto del corpo. Il suo passo è trascinato.
MARCEL |
E’ permesso? |
|
ANDRES |
Lei chi è? |
|
MARCEL |
Mi chiamo Marcèl signor Andrès |
|
ANDRES |
E lei come fa a conoscere il mio nome? |
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MARCEL |
Oh, ma è naturale! Abbiamo letto il suo nome e quello del signor Peter |
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sulle vostre cartelle cliniche |
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PETER |
Ah, ecco.. |
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ANDRES |
Ma come sarebbe “ah, ecco”! (a Marcel) Scusi ma lei è medico? |
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MARCEL |
(indica la flebo) Le sembro un medico? |
|
PETER |
(ridendo) Direi proprio di no |
|
MARCEL |
Infatti non lo sono. Sono un ospite come voi. Per l’esattezza appartengo |
|
al reparto vicino al vostro.. il 21 |
||
PETER |
(ad Andrès) Finalmente un paziente come noi |
|
ANDRES |
(non soddisfatto della risposta) No, scusi.. ma da quando in qua i semplici |
|
pazienti hanno accesso alle cartelle cliniche degli altri ricoverati mi |
||
scusi? |
||
MARCEL |
Beh, i semplici pazienti, per usare un’espressione sua, no ma... noi |
|
siamo i più anziani qui, siamo nella clinica da tanto tempo e abbiamo |
||
per così dire.. il dovere di tutelare gli altri ospiti della clinica |
||
PETER |
Tutelare? |
|
MARCEL |
Avrà saputo immagino che questo reparto è confinante con l’ala |
|
psichiatrica |
||
ANDRES |
(scambia uno sguardo d’intesa con Peter) Abbiamo saputo sì, anzi a questo |
|
proposito io ed il mio compagno di stanza.. |
||
MARCEL |
(interrompendolo) E’ molto tempo che siamo qui e… diciamo che |
|
attraverso il controllo delle cartelle dei pazienti evitiamo spiacevoli |
||
intrusioni ha capito? |
||
PETER |
Sottraete le cartelle ai dottori? |
|
MARCEL |
Oh no, no. Le scriviamo noi. |
|
ANDRES |
(allibito) Voi? |
|
MARCEL |
Le ho detto che è molto tempo che siamo qui.. e conosciamo molte cose |
|
ormai |
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ANDRES
Ma addirittura falsificare le cartelle cliniche questo è troppo mi perdoni!
MARCEL
Ma io non ho detto che siano false, i nostri sono documenti veri signor Andrès.. è un piccolo aiuto che diamo al personale medico (indica il letto) posso?
ANDRES
Ci rinuncio (si allontana verso la finestra di fondo)
PETER
Prego si accomodi
MARCEL
(va faticosamente a sedersi sul letto di Andrès) Sono qui perché intendevodarvi il benvenuto a nome del reparto vicino
PETER
Oh grazie, molto gentile da parte sua. (indica l’armamentario di Marcel) Cos’ha esattamente?
MARCEL
Chi scusi?
PETER
(imbarazzato) Intendo il coso.. lì.. voglio dire.. i suoi non sono semplicicontrolli immagino..
MARCEL
(sorride) Ah, intende per questi? No, no.. ormai non ci faccio più caso
PETER
Di quale malattia soffre?
MARCEL
Malattia? Ma nessuna Santo Cielo!
sbuffare)
(Andrès, alla finestra, continua a
PETER
Ma allora perché è ricoverato qui con tutti quei.. cosi lì..?
MARCEL
I fili dice? Se devo essere sincero.. non lo ricordo più. Ma ormai senza di questi non saprei come muovermi; pensi che non li stacco neanche quando dormo!
ANDRES
(ironico, ad alta voce) Una gran bella comodità!
MARCEL
(si volta verso Andrès) Ci si abitua ai propri fili Andrès.. e poi non ci si fapiù caso..
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PETER |
Lei ha detto, poco fa, che è qui per evitare spiacevoli intrusioni.. sicché, |
|
signor Marcel, lei crede che ci sia il rischio di.. infiltrazioni tra il |
||
personale della clinica? |
||
MARCEL |
Ma è già accaduto: è per questo che siamo qui. Ma non correrete alcun |
|
rischio finché seguirete le regole |
||
ANDRES |
(improvvisamente interessato) Ma cosa dice? Intende dire che dei pazzi |
|
sono a piede libero per la clinica? |
||
MARCEL |
Intrusioni, signore. Hanno trovato il modo di entrare. |
|
ANDRES |
Senta, lei stesso ha affermato che esiste il rischio concreto che qualcuno |
|
del.. reparto psichiatrico possa rendersi pericoloso! |
||
MARCEL |
Oh no signor Andrès, no. Intendevo dire esattamente il contrario. |
|
ANDRES |
Cosa significa “il contrario”? |
|
MARCEL |
Esistono sempre prospettive opposte. Ed è affascinante sa? Ha mai |
|
provato? Un tempo lo facevamo anche noi.. prima che avvenissero le |
||
intrusioni (osserva il sacco di corda abbandonato dalla barbona ai piedi del |
||
letto di Peter. Si alza lentamente) Ma voi tutto questo già lo sapete vero? |
||
Peter e Andrès si scambiano un occhiata |
||
PETER |
Cosa intende? |
|
ANDRES |
(spaventato, a Peter) Prema il pulsante rosso! |
|
MARCEL |
E loro? Sono già venuti loro? |
|
PETER |
(guardando Andrès) Senta signor Marcel, a dir la verità ne è arrivata di |
|
gente da stamani.. e non sappiamo esattamente a chi lei si riferisca.. |
||
MARCEL |
Di preciso nessuno li conosce.. fa parte del gioco qui dentro.. ognuno |
|
deve avere il proprio ruolo finché non viene deciso di cambiare |
||
ANDRES |
Cambiare? |
|
MARCEL |
Fa parte dell’esperimento |
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ANDRES
Ma è un idea fissa qui dentro!
PETER
Un esperimento? Interessante! Interessantissimo! (prende un foglio ed una matita dal comodino) racconti, racconti
ANDRES
Ma cosa dice? Ma.. da dove siete usciti tutti quanti? Ma cos’è? (si guarda intorno) Uno scherzo? Dove sono le telecamere? Cos’è? Un altro di queireality show demenziali?
PETER
(a parte ad Andrès) Aspetti signor Andrès, sono le stesse cose e personedi cui ci ha parlato la.. signora, potrebbe essere l’occasione per capirne qualcosa di più..
ANDRES
Ma cosa vuole capire? (a parte) Ma non comprende che costui è uno squilibrato? Cosa vuol mettersi a ragionare?
PETER
(a parte) A me non sembra affatto squilibrato
ANDRES
Lo credo bene, non si offenda ma comincio a pensare che il suo sia un metro di valutazione un po’.. alterato ecco!
PETER
Lasci fare a me, (a Marcel) signor Marcel, per caso del suo reparto fa parte anche una signora come dire.. una mendicante ecco
ANDRES
Dica pure una pazza signor Peter! Usiamo i giusti termini diamine! E’ una barbona fuggita da non so quale…
MARCEL
(interrompendolo, agitatissimo) Sshh! Non dovete parlarne con nessuno!
Capito? Con nessuno! Loro non lo sanno!
ANDRES
(a Peter, sottovoce) Davvero una bella idea! Complimenti! Ma lo sa chenon bisogna mai farli agitare?
nuovamente, come nella scena precedente, la luce ha un abbassamento di tensione
MARCEL |
Il segnale! Devo andare! Io non sono mai stato qui.. mai. Si avvia verso |
|
destra e si ferma. Come nella scena precedente entrano i due infermieri. Marcel |
||
incrocia le braccia e sorride. Uno dei due infermieri lo accarezza sul viso poi, |
||
dopo aver accennato ad un saluto con il capo verso Peter ed Andrès, escono |
||
lentamente con Marcel. |
||
Peter ed Andrès restano immobili a fissare verso l’uscita. |
||
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SCENA 6 |
||
ANDRES |
E’… è… incredibile.. (va verso la finestra di fondo) |
|
PETER |
(rimane a guardare verso destra) Che strano tipo, non crede? |
|
ANDRES |
Sa Peter? Lei ha uno bizzarro concetto di stranezza.. dico ma ha visto? |
|
Prima la.. la barbona lì.. poi quest’altro squilibrato che ci racconta storie |
||
senza testa ne coda.. e poi quei due infermieri che.. dico, una parola |
||
santiddio! Costava tanto? Una spiegazione! |
||
PETER |
Vede che ora riconosce che è importante parlare, comunicare? |
|
Stamattina quando io le chiedevo.. |
||
ANDRES |
Senta signore! Da questa mattina ne sono avvenute di cose! Ed ognuna |
|
pare faccia a gara con l’altra per apparire meno logica! Vestire un |
||
azione con la sua spiegazione la renderebbe senza meno più |
||
comprensibile non crede? |
||
PETER |
Ma.. a dirla tutta quei due delle spiegazione le hanno date.. |
|
ANDRES |
Ah bene! Certo! Allora sì che è tutto chiaro! Io sono un uomo di logica |
|
signor Peter! Ed esigerò immediatamente delle risposte! Che siano |
||
chiare! |
||
PETER |
Lei crede che ci sia qualche rischio reale per noi? |
|
ANDRES |
Ma come posso dirglielo mi scusi? Se ci fosse una sola cosa in questo |
|
posto che seguisse una suo arco consequenziale! Una! |
||
PETER |
(si accende improvvisamente come fosse colpito da un idea improvvisa) |
|
L’esperimento di Lione! |
||
ANDRES |
Cosa dice? Che c’entra ora Lione? |
|
PETER |
Forse nulla ma.. le parole di quelle due persone mi hanno fatto venire in |
|
mente un fatto accaduto a Lione sul finire degli anni settanta! Potrebbe |
||
avere delle analogie con quanto successo qui |
||
ANDRES |
(ormai rassegnato) Cosa è avvenuto a Lione? |
|
Il presente testo è tutelato da diritti S.I.A.E. |
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La clinica dei sogni Claudio Morici
PETER
Ricordo che ne rimasi colpito allora.. si trattava di una compagnia di teatro da strada, roba sperimentale a metà tra circo e teatro di ricerca, compagnia Marionette sans fils mi sembra si chiamasse! Si racconta che siano rimasti vittime di.. di un esperimento appunto
ANDRES
Un esperimento?
PETER
Cercavano nuove forme di sperimentazione, di espressione recitativa. Così hanno provato ad adottare uno di quei metodi russi o polacchi mi sembra.. anzi ne hanno creato uno loro che era una sintesi di ognuno.. e lo hanno sperimentato su loro stessi per un lungo periodo.. ma qualcosa sembra non fosse andata per il verso giusto così, si racconta, che caddero in una sorta di trance recitativa, un isolamento, un alienazione dalla realtà ecco
ANDRES
Dissociazione.. e che fine fecero questi.. attori?
PETER
Le cronache di quegli anni seguirono per un po’ la vicenda: sembra che furono protagonisti di spettacoli strabilianti, spesso al limite della legalità, in luoghi e circostanze spesso impensabili.. e così come comparivano allo stesso modo sparivano nel nulla senza lasciare tracce.. poi alcuni di loro furono internati altri sparirono dalla circolazione e, come spesso accade, tutto passò nel dimenticatoio.. la notizia si spense così come era nata..
ANDRES
(indossa frettolosamente la giacca da camera) Senta, credo che per oggi neho sentite abbastanza di astruserie! Ora basta! Il professore mi sentirà! (cerca il pulsante rosso) Come si fa per chiamarlo?
dalla destra entra il professor Murphi seguito dalla signorina Frau Nicht
MURPHI |
Lo ha appena fatto mio caro ospite! (Andrès osserva incuriosito il pulsante) |
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NICHT |
Puongiorno! |
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PETER |
Buongiorno professor Murphi, giusto di lei stavamo parlando sa? |
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MURPHI |
(sorridente) Dottore, non professore, soltanto dottore. E’ il primo dovere |
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di un bravo medico quello di farsi trovare al posto giusto nel momento |
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giusto! Secondo le necessità dei propri pazienti! |
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La clinica dei sogni
Claudio Morici
NICHT
Come è fero!
ANDRES
(ironico) Sì, davvero molto tempestivo dottor Murphi!
MURPHI
Possiamo esserle di aiuto in qualcosa signor.. (prende la cartellina)
ANDRES
Andrès! Mi chiamo Andrès dottore! Sono anni che vengo nella sua clinica sborsando fior fior di denaro! Potrebbe anche ricordarlo il mio nome Santo Cielo!
MURPHI
(ride) Ha ragione, ma qui dentro sembrate tutti uguali con quei buffipigiami!
NICHT
Ya, tafero puffi si… puffissimi
PETER
(si guarda il pigiama) A me piace molto, anzi ho trovato mi donasse, (al dottore) lei non crede?
ANDRES
Questa poi!
MURPHI
Non si agiti signor.. (è tentato di guardare la cartella ma non lo fa) signore!
ANDRES
Ma come faccio ad essere tranquillo? Ma lei lo sa che da questa mattina non facciamo altro che ricevere visite di personale non autorizzato nella nostra camera?
MURPHI
Ma questo è impossibile signore! Come abbiamo già avuto modo di dirle, tutto ciò che accade in questa clinica è sotto il nostro controllo
ANDRES
Ah sì? Ebbene la invito a rivedere i suoi metodi di controllo professor Murphi perché poco fa nella nostra stanz..
Si blocca perché da destra entra Marcel recando in mano una cartella clinica che consegna all’infermiera. L’uomo, ora, non ha più gli orpelli visti nella scena precedente.
NICHT |
Crazie caro, crazie (accarezza dolcemente il volto di Marcel) |
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ANDRES |
(ad Peter) Ma.. guardi Peter è… |
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PETER |
A dirla tutta pare anche a me.. |
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ANDRES |
(al dottore) Ecco! Lo chieda a lui! Chieda a lui se non è vero! |
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MURPHI |
Cosa mi scusi? |
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ANDRES |
Questo individuo è uscito poco fa da questa stanza! (a Marcel |
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avvicinandosi) Glielo dica su! Dica anche a loro quello che a detto a noi |
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poco fa! (Marcel sorride e allarga le braccia, il dottor Murphi e Frau Nicht |
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scoppiano a ridere). Cosa diamine ridete? Cosa ho detto di tanto comico? |
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(ride anche Peter) Ma che fa? Ride anche lei? Mi prende in giro? |
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PETER |
Oh, no.. no.. gliel’ho detto per me il riso è contagioso, è più forte di me.. |
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mi scusi.. |
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MURPHI |
Vorremmo tanto signore ma ecco.. come dire.. quello che lei richiede è.. |
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impossibile! Marcèl, questo il suo nome, non può averle detto nulla |
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glielo assicuro! |
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ANDRES |
Sicché io ed il mio compagno di stanza saremmo dei visionari? (a Peter) |
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dica qualcosa anche lei diamine! |
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PETER |
Ma va benissimo così.. non c’è nulla da aggiungere, davvero! |
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ANDRES |
Secondo lei io sarei un visionario? Crede che abbia sognato tutto? |
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MURPHI |
No signore, lo avremo saputo.. |
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ANDRES |
Che significa? Che sta dicendo? |
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MURPHI |
Intendo dire che i suoi sogni sono affare nostro ora |
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ANDRES |
Mi sta prendendo in giro? Io dicevo sogno per intendere fantasia, |
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immaginazione! |
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MURPHI |
(scambiandosi uno sguardo d’intesa con Frau Nicht) Certo.. certo.. |
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ANDRES |
(indica Marcel) Perché non lo chiede a lui se ho sognato? |
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MURPHI |
Ma perché Marcèl, povero ragazzo, non può parlare.. |
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ANDRES |
Fa parte anche questo dei suoi metodi? |
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MURPHI |
Scherza? La nostra è una famiglia! Marcèl non può parlare perché è |
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muto |
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NICHT
Ya, poverino (accarezza nuovamente la guancia di Marcel)
PETER
Oh poverino, dalla nascita?
ANDRES
Ma che dice? Ma lo ha sentito anche lei poco fa no?
PETER
Certo. Ma se ora dice che..
MURPHI
Dia retta, signor An.. drès, vi assomigliate tutti qui dentro. E’ facile scambiare un paziente con un altro in posti come questi
ANDRES
Ha detto di venire dal reparto 21 quello dopo il nostro!
PETER
Ah sì, questo lo ricordo anch’io
ANDRES
Benvenuto nel mondo del buonsenso amico!
PETER
(ad Andrès) Grazie (Andrès sbuffa)
MURPHI
Ecco vede? Questa è la prova di quanto le dicevo: il vostro è l’ultimo reparto della clinica, il 20. Non esiste nessun reparto 21. O meglio esisteva, nella vecchia struttura. Ma poi con i nuovi lavori l’ala 21 è stata eliminata. Quindi non può esistere nessuno che sia uscito da un luogo che non c’è.. non crede?
PETER
(divertito) Un luogo che non c’è! Affascinante! Verissimo.. (piano ad Andrès) questa è logica non lo neghi!
Andrès, crolla sul letto incredulo
MURPHI
Marcèl ha subito un importante intervento tanti anni fa ed ha perduto l’uso delle corde vocali.. (a Marcèl) vero tesoro? Pensi che trauma e che sofferenza per un attore di teatro.. non si è più ripreso.. ed ora il suo mondo è qui.. ha imparato tante cose e ci aiuta nelle operazioni ordinarie.. sostituzioni delle flebo.. fasciature..
PETER
… cartelle cliniche
ANDRES
(si alza di scatto) Bravo !
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PETER
Grazie (prende a leggere una delle cartelle che Frau Nicht ha poggiato da una parte)
MURPHI
Come dice scusi?
ANDRES
Da quando in qua i vostri pazienti hanno accesso alle cartelle cliniche degli altri ospiti? (a Marcel) O vuole negare anche questo eh? (indicando Marcel) Lui è stato qui poco fa! Con tutti fili addosso.. che non sapevaneanche più perché.. insomma.. e.. ha detto di venire da lì dove lei dice che ora non c’è più nulla.. e.. ci ha raccontato storie di.. insomma non ho capito bene.. e prima di lui quell’altra.. la.. la barbona!.. che non dormiva.. anzi prima dormiva sempre.. poi ha deciso.. insomma, con un sacco pieno di.. credo intendesse di.. sogni da restituire.. parlava di.. fili che penzolano dal soffitto e… e si è mangiata tutta la mia colazione mettendo i suoi piedacci sulle mie lenzuola.. e fumando! Che qui non si può!.. Finché poi sono venuti due infermieri, che sono gli stessi che poi sono venuti dopo.. a prendere lui.. e l’hanno portata via e…
la luce ha un abbassamento di tensione
MURPHI
Senta signore, è evidente che lei è molto confuso e stanco. Io credo che un poco di riposo le sarà molto salutare.. torneremo appena riterremo essere il momento giusto. Ora se permettete.. andiamo Marcèl su.. (gli da una caramellina ed esce seguito da Frau Nicht)
SCENA 7
Andrès resta impietrito a guardare i tre uscire mentre Peter lo osserva.
ANDRES |
Cosa? Cos’ha da guardarmi? |
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PETER |
Beh, è strano no? Osservavo come tentava di vestire di una spiegazione |
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logica tutto quanto accaduto.. ma come questo tentativo abbia reso |
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ancora più illogico il tutto.. |
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ANDRES |
Oh senta! Ma dico.. li ha sentiti? |
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PETER |
Distintamente credo |
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ANDRES |
E rimane lì così? Senza far nulla? |
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PETER |
Devo ammettere che non saprei esattamente cosa fare.. |
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ANDRES |
Lo ha visto anche lei no? Quell’uomo era lo stesso che era entrato poco |
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prima parlandoci di.. intrusioni e roba simile! |
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PETER |
Direi che la somiglianza era quantomeno evidente |
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ANDRES |
Sono certo poi che lui ci abbia riconosciuto! Anche il dottore e la sua |
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amichetta nascondono qualcosa |
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Peter, nel frattempo, osserva la pianta della clinica appesa alla porta della stanza |
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PETER |
Il dottor Murphi, però, ha detto una cosa esatta |
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ANDRES |
Sarebbe? |
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PETER |
Venga a vedere! (Andrès si avvicina) Osservi, questa è la pianta della |
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clinica, questo è il nostro reparto, il numero 20, poi non sono segnate |
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altre ali o stanze.. la nostra è l’ultima, guardi, non c’è nulla oltre.. |
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ANDRES |
Mmh.. è strano che non venga rilevata neanche l’ala.. quella del reparto |
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psichiatrico intendo.. |
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PETER |
Non sarà riportata.. forse non è aggiornata |
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ANDRES |
Forse è così.. se è vero che hanno fatto dei lavori di ristrutturazione |
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dell’edificio.. certamente è così |
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PETER |
Già, certamente è così… scusi la mia domanda ma.. cosa dovrebbero |
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contenere delle cartelle cliniche? |
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ANDRES |
Cosa dovreb.. ma non so.. anzitutto, credo, i dati anagrafici di ogni |
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paziente, poi in caso la patologia e l’iter di un eventuale cura.. |
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PETER |
Ah ecco.. immaginavo qualcosa del genere.. |
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ANDRES |
Ma cosa c’entra adesso questa domanda? Le sembra rilevante? |
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PETER |
Forse no. O forse si. |
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ANDRES |
L’avverto che sono al limite… |
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PETER |
Intendo dire che era quello che mi aspettavo di trovare scritto in una |
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cartella.. una di quelle che, ad esempio, aveva in mano l’infermiera.. |
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ANDRES |
(impaziente) Ebbene? |
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PETER |
Ebbene mi è parso strano che non ci fosse scritto nulla. |
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ANDRES |
Come nulla? |
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PETER |
Intendo bianchi.. solo fogli bianchi.. insomma non c’era scritto nulla |
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ANDRES |
(comincia a camminare agitatamente su e giù per la stanza) Può darsi che.. |
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che lei abbia visto l’unica pagina che, per errore, non è stata |
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compilata… |
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PETER |
Oh no, le ho scorte tutte.. c’era soltanto una sigla in fondo alla pagina |
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ANDRES |
Che sigla? |
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PETER |
Reparto 21 |
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Andrès e Peter si guardano. Musica. |
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SCENA 8 |
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ANDRES |
(porge il braccio a Peter) Mi dia un pizzico |
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PETER |
Ma cosa.. |
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ANDRES |
Mi dia un pizzico le dico! Voglio sapere se sono sveglio. Mi sembra |
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tutto improvvisamente assurdo! Sono troppe le cose che non tornano, a |
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cominciare da tutte quelle strane persone lì fuori! |
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PETER |
(illuminato) Come ha detto? |
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ANDRES |
Che ci sono troppe cose che non tornano e.. |
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PETER |
Ma no, no.. prima! Cosa ha detto prima? |
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ANDRES |
Senta io alle volte fatico a seguirla… |
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PETER |
Vuol sapere se è sveglio… |
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ANDRES
Sì, così per dire.. sembra tutto così assurdo che…
PETER
…E se lo fosse?
ANDRES
Cosa?
PETER
Un sogno! Spiegherebbe tutto… ascolti: entrambi i nostri disturbi potrebbero generare un illusione di questi tipo. Ricorda ieri sera? Ci siamo addormentati no? Ecco, questo potrebbe essere il nostro sogno! E domani, appena svegli, non ricorderemmo più niente! (sconsolato) Oh no, ma allora devo appuntarmi da qualche parte tutto questo (cerca il proprio blocco appunti)
ANDRES
(lo osserva, poi con calma) Mi accorgo che devo stare molto attento a ciòche le dico Peter, lei non perde occasione per i suoi voli pindarici…
PETER
(mentre scrive) E.. come pensa che dovremmo comportarci?
ANDRES
Occorre mantenere la calma.. con la calma e la logica ne verremo a capo
PETER
(c.s.) Giusto!
ANDRES
Grazie.. dunque, io credo che dobbiamo anzitutto opporci al loro gioco ed agire in modo uguale e contrario..
PETER
…Uguale e contrario… giusto!
ANDRES
Bene.. la prima cosa da fare è.. stabilire un rapporto con l’esterno! Basterà usare quel banale apparecchio (indica il telefono sul proprio comodino) e chiamare fuori di qui.. che so.. casa.. un amico.. servirà parriportarci nella giusta dimensione spazio-temporale..
PETER
… Spazio temporale.. giusto!
ANDRES
Ecco.. allora lo faremo contemporaneamente, lei dal suo.. io dal mio! Ha qualcuno da chiamare?
PETER
Beh, vivo solo ma.. chiamerò il mio dentista.. sarà contento di sentirmi!
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ANDRES
Il suo.. faccia come crede.. venga qui (si siedono ognuno sul proprio letto e prendono il ricevitore). Lo zero.. componga lo zero.. ha fatto? (Peterannuisce) ora componga il numero.. lentamente..
PETER
Un momento!
ANDRES
Cosa?
PETER
Il numero del mio dentista.. non lo ricordo a memoria..
ANDRES
Oh Santo Cielo! Avrà pure qualcun altro di, di cui ricorda il numero, da chiamare no?
PETER
A.. a dirla tutta.. no.. non credo.. ho tutto sulla mia agendina..
ANDRES
(pazientemente si allunga verso il compagno di stanza) L’ha con se?
PETER
N.. no
ANDRES
Bene, fa nulla..
PETER
Sono mortificato, io..
ANDRES
(ostentando una calma non sua) Davvero, fa nulla.. davvero.. vorrà direche sarò soltanto io a telefonare, intesi?
PETER
Sì, meglio, molto meglio.. sì.. d’altronde nel momento in cui lei avrà raggiunto la giusta dimensione spazio-temporale.. allora l’avrò raggiunta anche io che sono qui con lei, giusto?
ANDRES
Giustissimo! Acuta osservazione Peter.. procediamo.. zero (sottovoce a Peter) il segnale! (poi ad alta voce come volesse farsi ascoltare da qualcuno) edora compongo il numero (sorride).. ecco..
Andrès, seduto sul proprio letto, compone lentamente il numero di telefono con un attenzione certosina. Peter, seduto sul proprio e proteso in avanti, osserva con la bocca aperta, quasi trattenendo il fiato, l’operazione del compagno.
Andrès termina di comporre il numero; Peter lo guarda. Silenzio. Poi, improvvisamente, il telefono sul comodino di Peter squilla, facendo sobbalzare i due.
PETER |
Che faccio? |
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ANDRES
(coprendo il ricevitore con la mano) Risponda diamine!
PETER
Rispondo, sì.. (alza il ricevitore) .. pronto?
Andrès salta in piedi e riaggancia immediatamente l’apparecchio
PETER
Ma che fa scusi? Mi aggancia?
ANDRES
Oh, Santo Cielo, non è possibile! Ho composto io stesso il numero!
Prenda il telefono.. lo prenda! E componga un numero qualunque!
PETER
Ma..
ANDRES
Faccia come le dico diamine! Componga un numero a caso!
PETER
Se insiste.. certo che mettersi a fare scherzi telefonici all’età sua.. (compone il numero) Ecco, adesso?
Il telefono sul comodino di Andrès, squilla
ANDRES Attacchi!
Peter esegue, ma ora entrambi i telefoni squillano simultaneamente con toni diversi, finché Andrès non stacca entrambe le prese dal muro. Silenzio. I due, seduti sui rispettivi letti, si osservano in silenzio.
PETER |
Deve esserci un falso contatto.. appena arriva il professor Murphi |
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dovremmo farlo presente credo.. |
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ANDRES |
Ma lei fa finta di non capire?.. Questo è il loro gioco non lo comprende? |
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L’esperimento, il reparto vicino, il manicomio! Vogliono tirarci nella |
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loro rete! Solo la logica potrà tenerci a galla, consentendoci di respirare |
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a pieni polmoni l’aria salubre della ragione!.. Dunque, loro hanno una |
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totale assenza di logica. Questo li rende imprevedibili e per questo |
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pericolosi |
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PETER |
Sicché lei, Andrès, ritiene che sia la logica l’unica discriminante tra loro |
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e noi? |
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ANDRES |
Non l’unica forse, ma senza dubbio la più evidente diamine! |
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PETER |
Ah, ecco.. |
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ANDRES
Vorrebbe confutare anche questo ora?
PETER
Oh no.. o meglio.. in parte forse.. credo, Andrès, che la distinzione non sia nel possederla o meno, la logica, quanto nel diverso utilizzo che ne viene fatto..
ANDRES
(prendendo atto di una situazione palese) La colpa è mia che le do corda..
PETER
Intendo soltanto dire che lei ora, per esempio, per quanto si definisca, a ragione suppongo, razionale e pragmatico, non agisce secondo logica.. ecco tutto!
ANDRES
Ah no? E.. cosa intende lei, signore, per “agire secondo logica”?
PETER
In alcuni casi, si intende, è.. fare la scelta più semplice in presenza di altre più complesse.. quella alla quale spesso non si pensa! Ecco, in questo senso i bambini, o i dementi, spesso lo fanno..
ANDRES
Oh, sicché, secondo lei, io avrei meno logica di.. di quei mentecatti lì fuori!
PETER
(alzando le spalle) No, ma.. se lei fosse uomo di logica avrebbe fatto lascelta più semplice in questo momento..
ANDRES
(attento) E.. sarebbe?
PETER
(si avvicina alla porta) Avrebbe provato ad uscire da questa porta..
basterebbe uscire per verificare dov’è la verità..
Andrès rimane fisso ad osservare la porta di ingresso alla stanza
PETER |
Lo vede? Non ci ha pensato.. certo questa potrebbe essere una |
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spiegazione.. oppure, ci ha pensato ma il suo subconscio ha scartato |
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l’ipotesi prima ancora che divenisse una soluzione possibile nella sua |
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mente |
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ANDRES |
(resta colpito dall’osservazione del compagno) Scartato?.. e perché l’avrei |
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scartata se effettivamente, lo riconosco, sembra essere l’unica… |
||
PETER |
Paura Andrès!.. Perché lei ha paura di ciò che potrebbe trovare lì fuori.. |
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ANDRES
(scoppia a ridere) Ma è assurdo! Cosa dice? Io non..
PETER
Allora esca.. su.. apra quella porta ed esca..
Pausa. Buio
SCENA 9
Mattina presto. Andrès riposa sul proprio letto. Il letto accanto è in perfetto ordine. Peter non c’è. A destra, un tavolino attrezzato con strumenti medici di vario tipo, da fiale a siringhe a boccette di farmaci. Da destra entra un infermiera. E’ la stessa donna che si è vista come Frau Nicht. Porta un vassoio con la colazione.
INFERMIERA (in tono estremamente gentile) Buongiorno signor Andrès, come andiamoquesta mattina? (Poggia il vassoio sul comodino e va ad aprire la finestra di fondo) E’ una splendida giornata oggi! Si vedono i raggi del sole cheilluminano la brina nella nostra bella valle, l’aria è così fresca il mattino! (Torna verso il vassoio) a quest’ora si possono ascoltare suoni che poi siperdono nel corso della giornata! (Andrès solleva il busto e si siede sul letto poggiando le spalle contro la spalliera del letto, senza parlare. L’infermiera gli poggia il vassoio sulle gambe) Caffèlatte, quattro fette biscottate, burro emarmellata di mirtilli, la sua preferita, come sempre signor Andrès! Sa quanto teniamo noi ai nostri ospiti affezionati!
Andrès, sempre in silenzio, non accenna alcun movimento ed osserva il letto, ordinato e vuoto, accanto al suo. L’infermiera, nel frattempo, di spalle, arma alcuni strumenti posti sul tavolino dei medicinali.
INFERMIERA
E’ davvero motivo di grande soddisfazione, per tutti noi, quando i nostri amici possono sentirsi come a casa nella nostra famiglia!
Da destra entrano un uomo con la mascherina sul viso ed una infermiera, con il volto scoperto.
L’infermiera è la stessa donna vista come la barbona.
INFERMIERA 2 Verissimo signor Andrès! Verissimo! (Andrès l’osserva, in silenzio sporgendosi in avanti, accenna un gesto con la mano quasi intendesse indicarla) Ma andiamo benissimo! (Si fa incontro ad Andrès), ha una cerameravigliosa questa mattina! Faccia vedere.. (gli spalanca la bocca e, con una lampadina estratta dalla tasca del grembiule, osserva la gola di Andrès poi gli occhi) sì.. sì.. sì.. bene.. molto bene.. ah che bella pupilla! Lo vede che
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La clinica dei sogni
Claudio Morici
la cura comincia a fare il suo effetto? E lei è stato bravissimo, davvero!
Vero dottore?
DOTTORE
(togliendosi la mascherina si rivela essere lo stesso visto come Marcèl) Professore, signorina, professore.. ma per il resto ha perfettamente ragione! Il nostro caro amico è in forma smagliante!
INFERMIERA
Guardi professor Murphi.. (Andrès, come in precedenza, accenna un gesto della mano verso il dottore) questa è la cartella clinica del pazienteaggiornata a questa notte.. sembrano significativi i valori REM.. osservi anche lei
DOTTORE
(legge in controluce un foglio che si rivela essere bianco) Interessante..interessantissimo.. così andiamo molto, molto meglio caro amico! Il valore REM, riferito alla sua attività onirica di questa notte, è a dir poco sorprendente! Complimenti sa? La cura sta funzionando!
INFERMIERA
Sapevamo di poter contare sulla sua collaborazione..
INFERMIERA 2
Sapevamo di aver scelto nel modo migliore..
INFERMIERA
Come sempre..
DOTTORE
Allora direi che ora tutto è pronto, (ad Andrès) vero il mio caro ospite? (in altro tono, verso destra) Thomàs!
Entra il portantino da destra, è lo stesso visto come dottor Murphi in precedenza.
PORTANTINO
Eccomi professore! La sala è pronta! Il personale del reparto 21 è stato avvisato.. attendono il paziente professore
DOTTORE
Benissimo allora. Si prepari amico mio, si prepari.. (alle due infermiere) prego su..
Entrambe le infermiere si avvicinano al letto di Andrès e lo invitano ad alzarsi. Andrès non oppone resistenza e, osservando attentamente le due donne, si lascia infilare la giacca da camera. Si alza in piedi e si lascia allacciare la cinta della giacca. Poi avvicinano un trespolo di quelli visti addosso a Marcèl e cominciano a collegare a vari punti del corpo i fili e le flebo.
DOTTORE |
(sistemando i fili) Non si preoccupi, presto non le daranno più fastidio, ci |
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si abitua a propri fili sa? Ma alle volte sono veramente necessari. Ecco, |
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adesso è davvero pronto! Sarà come andare a fare due passi.. chessò.. |
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La clinica dei sogni
Claudio Morici
giù nella vallata.. non crede? Thomas! Avverti che stiamo arrivando.. fai preparare tutto.
PORTANTINO
Certo professore! L’aspettiamo al reparto allora (esce)
DOTTORE
Allora su.. (prende Andrès sotto braccio) la vogliamo fare questa bella passeggiata (si volta, assieme alle infermiere, verso la grande finestra di fondo aperta) in questa nostra, splendida vallata?
Il dottore e le due infermiere accompagnano Andrès, in silenzio e con il proprio trespolo, fuori dalla stanza. Buio.
SCENA 10
Da sinistra entra Peter in pigiama e portando con se i propri oggetti personali (spazzolino, dentifricio ecc..)
PETER
(guardandosi il pigiama) Non è grazioso? Io dico che mi dona, lei nontrova? Beh, io dico che mi dona molto. Anche la camera è accogliente, accogliente e pulita lei non crede? Beh, io dico di sì; anzi dico che mi sento a completo mio agio (si siede sul letto e saltella sulle molle del materasso) il letto, anzi, è migliore di quello che ho a casa, lei non crede? (Pausa, come se ascoltasse una risposta proveniente dal letto accanto al suo) E’un peccato. Perché parlando si scoprono tante cose sa? Aiuta a sentirsi meno soli alle volte. Suvvia, da quando sono arrivato non fa che starsene lì a leggere quel giornale.. cosa le importa? Oramai quello che è scritto lì è successo.. sarebbe interessante invece se ci fosse un giornale che raccontasse ciò che potrebbe accadere! Lei non crede? Ce ne sono di cose che potrebbero accadere e che invece nessuno immagina!
Chinandosi, prende da sotto il letto accanto al suo il sacco di corda lasciato dalla barbona e ne osserva il contenuto. Sorride.
PETER |
Io mi rilasso qui sa? Considero questi giorni come una vacanza, lontano |
|
dai rumori, dagli impegni, in questa meravigliosa valle isolata dal |
||
mondo. A dire il vero è la prima volta che vengo qui, nella nuova ala; |
||
ma la trovo deliziosa, moderna: guardi! Da qui si legge anche l’insegna |
||
luminosa “La Clinica dei Sogni”, non le da pace? A me da molta pace. |
||
(si volta verso il letto al suo fianco) Lei non crede? Beh…buonanotte amico |
||
mio (spegne il lumino) |
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Il presente testo è tutelato da diritti S.I.A.E. |
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La clinica dei sogni Claudio Morici
Nel buio, dopo una piccola pausa, si ascolta la voce di Andrès:
ANDRES Buonanotte, amico mio… buonanotte
FINE
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