Farsa in un atto
da un vaudeville francese
da Libreria del Teatro - Firenze
PERSONAGGI:
Edmondo Tavernier, capitano
Irma, sua moglie
Landremol, soldato
Carlotta, cameriera
Epoca presente In inverno Tarda sera
LA CONSEGNA È DI RUSSARE
Camera; mobilia decente; letto in fondo, con cortine tutte intorno; caminetto sul davanti a sinistra; tavolino con oggetti di toelette, vasi, soprammobili, ecc. Una porta a sinistra, una a destra, con finestra al disopra; porta comune in fondo; accanto al letto, comodino con sopra una lampada; attaccapanni con qualche abito.
Tavernier (entra con circospezione, e va ad ascoltare alla porta di destra, poi toglie di tasca un biglietto e legge) « Mio caro mostro. Sono ormai dieci anni, che non ci siamo veduti... » Perbacco, è vero cara ed amabile Paolina!... Che taglio di vita!... Che demonietto!... « Sono dieci anni che non ci siamo veduti e non puoi immaginarti la voglia che ho di saltarti al collo! Questa sera, al Teatro dell'Opera, c'è ballo... ballo mascherato... Io mi troverò, all'una dopo mezzanotte, in domino, sotto l'orologio. Ti aspetto. Non mancare. La tua Paolina ». (crede di sentire un rumore) Nascondiamo questo biglietto nel solito nascondiglio... (lo getta in un vaso, sul caminetto, poi torna ad ascoltare alla porta di destra) Meno male, era un falso allarme... mia moglie, per quanto ho potuto vedere, legge ancora calma e tranquilla. Ma come faccio per andare al ballo? Non è tanto difficile, perché mia moglie ha la sua camera ed io la mia, e così sono libero di fare quello che voglio... Non tanto, però, perché qualche volta, anzi spesso, Irma viene in camera mia e mi domanda con quella sua vocina dolce: « Dormi, caro? » Allora io dormo o fingo di dormire, e lei se ne va... Quindi, è abbastanza facile, lo so, ma ingannarla così mi dispiace... Birba d'una Paolina!... ma è stata il mio primo amore!... Cerchiamo di trovare un mezzo... Oh, e se io andassi in collera con mia moglie? Proviamo un po'... (gridando e battendo sul tavolino) Corpo di mille bombe!... pare impossibile... mai una cosa fatta per bene!...
Irma (entrando, da destra) Caro! Cosa c'è da gridare così?
Tavernier C'è... c'è che il fuoco è spento... ed io son tutto gelato... niente è pronto... Non c'è casa più disordinata di questa!
Irma Non t'inquietare... Se non è che questo, è presto fatto... (chiama) Carlotta! Carlotta!
Carlotta (entra) Dica, signora.
Irma Presto, prepara il letto per il signore, accendi la lampada sul comodino. Mio marito vuol andare a riposare. (va al caminetto e ravviva il fuoco, mettendo altra legna).
Tavernier A letto?... (Ho sbagliato strada). E questo fuoco?...
Irma Vedi... è riacceso... Mio caro Edmondo, non fare il cattivo... tanto non lo sei...
Tavernier (a parte) (Mia moglie dà in tenerezze, insistiamo) Chi ha frugato nelle mie carte? Tu, forse?...
Irma No, caro.
Tavernier No è possibile essere serviti peggio di così! Tu, poi, vuoi vedermi morire di rabbia! Almeno, abbi più cura della casa! Ma già, tu non ti occupi che tuoi abiti... me ne sono accorto... lo so... (passeggia con ira).
Irma Io?
Carlotta (piano) Il termometro segna burrasca.
Tavernier Cosa brontoli, tu?
Carlotta Io?... niente, signore.
Tavernier Ma, d'altra parte, è necessario che la mia signora moglie sia ammirata, abbia un circolo di adoratori, che faccia delle conquiste... come quella del barone Bosental... il segretario d'ambasciata...
Irma Il barone?... Forse quel signore che mi ha scritto quella ridicola dichiarazione?...
Tavernier Sì, signora... proprio quello...
Irma Ma io non lo conosco... non ho mai veduto quel giovane barone...
Tavernier Se non l'hai mai veduto, come sai che è giovane?
Irma (ridendo) Lo immagino... ma ti giuro che non lo conosco... E così, non posso impedirgli di scrivermi.
Tavernier Un uomo non manda lettera d'amore ad una donna, senza essere stato incoraggiato da uno sguardo tenero, da un sospiro... o da qualche parolina dolce...
Carlotta (dopo aver acceso la lampada sul comodino) Signore, tutto è pronto.
Tavernier Andate al diavolo!
Carlotta Vado subito! (a parte) La burrasca è vicina... Andrò a preparare il purgante che mi ha ordinato oggi, altrimenti... (via).
Irma Ascolta, Edmondo... ti ripeto...
Tavernier Non voglio sentir niente.
Irma Dunque, mi credi proprio una civetta?
Tavernier Sì.
Irma Ah questo è troppo... Non mi sarei mai aspettata una simile offesa! È un'indegnità!... Non voglio neppure discolparmi... vado nella mia camera... mi chiudo dentro... e non ti voglio più vedere... anzi, ti proibisco di avvicinarmi!...
Tavernier Anzi, perfettamente, bene, benissimo! (è emozionato).
Irma Trattarmi così... Oh, se avessi potuto immaginare che il matrimonio portasse questi bei frutti... Non avrei preso marito per tutto l'oro del mondo...
Tavernier Anch'io, se avessi saputo... ma non sapevo nulla.
Irma Bruto!
Tavernier Mi hai fatto diventare tu!
Irma Zitto!... Non voglio più ascoltarti... sei un uomo ingiusto... al quale io volevo tanto bene... Lasciami!...
Tavernier Non ti tocco!
Irma Ora non ti amo più... ti odio!... Oh!, quanto sono infelice!... (esce).
Tavernier Povera Irma! Mi dispiace veramente, ma ormai ho deciso di andare all'appuntamento e ci andrò... Domani, poi, farò la pace con mia moglie... e so ben io come fare... (toglie da un armadio un abito nero, elegante, e comincia a vestirsi) Però, quanto è graziosa, mia moglie, quando è un po' in collera! E anche quando piange!... Ora che nessuno mi ascolta, Io posso anche confessare: noi uomini siamo una gran canaglia: quando ci mettiamo in testa una cosa, nemmeno il diavolo ci distoglie dal farla! (bussano alla porta) Avanti!
Landremol (sulla porta, salutando militarmente) Capitano!
Tavernier Sei tu, Landremol? Che cosa vuoi?
Landremol Io personalmente, niente; ma susseguentemente vengo per il mio furiere!...
Tavernier Bene, aspetta che finisca di vestirmi e sono da te. (entra a sinistra con gli abiti).
Landremol Sì, mio capitano; come volete... Brrr... (soffiandosi sulle dita) Che freddo! sono due ore che corro dietro al capitano... Mi avevano detto che si trovava al caffè... Vado al caffè e non c'era... Ritorno in caserma, e mi dicono che doveva essere in piazza della Concordia, intorno all'obelisco... Ci vado, non c'era anima viva; ritorno in caserma e mi dicono che era in piazza della Bastiglia... ci vado... niente... insomma Il mio capitano era introvabile!... Allora ho creduto che i miei compagni volessero burlarsi di me... Ma sono troppo furbo io, perché essi si permettano di prendermi per il loro zimbello!... Con me non si scherza... Mi sono battuto sette volte... È vero che le ho sempre prese, ma io, mosche sul naso, non me le lascio posare...
Tavernier (rientra, vestito) Oh! Eccomi qua. Dimmi un po', tu, qual è il motivo che ti ha condotto qui?
Landremol (gli consegna una carta) Mio capitano, il furiere mi ha incaricato di consegnarvi questo foglio.
Tavernier (leggendo) Ho capito: è il resoconto del trimestre. Perché non è venuto lui stesso?
Landremol Non ha potuto, perché si è fatto rispettosamente male a un piede.
Tavernier Davvero?
Landremol Davvero... è così gonfio che sembra un melone... è grosso come la mia testa.
Tavernier E non si cura?
Landremol Sì, capitano. Mi ha detto che fa la cura del rum.
Tavernier Cosa? All'esterno?
Landremol E anche all'interno... per bocca!
Tavernier Imbecille!
Landremol Il furiere non è imbecille... sarebbe già capitano, se non fosse stato degradato due volte!
Tavernier Basta così! Nulla di nuovo al quartiere? È mancato nessuno all'appello?
Landremol Nessuno! Ah, sì, Berluron.
Tavernier Berluron? Che ha fatto?
Landremol Si è ubriacato, con tutto il rispetto... stava appena in piedi! E così ha avuto otto giorni di prigione! Eh, io non mi ubriaco... non posso bere... mi farebbe male...
Tavernier Testa quadra!... va'.
Landremol Subito, mio capitano! Se vi occorresse qualche cosa dal mio paese... ho il congedo illimitato...
Tavernier Sei contento? Avrai qualche amoretto...
Landremol Non ne ho, mio capitano!
Tavernier Non hai una ragazza?
Landremol Una volta ne avevo una, ma mi accadde una cosa per cui giurai di non fare più all'amore... finché sarò soldato.
Tavernier E che ti accadde?
Landremol Saprete, mio superiore, come qualmente le donne abbiano un non so che... una specie di pania, alla quale noi si rimane attaccati, e per la quale un uomo può fare varie stupidaggini... compresa quella di prender moglie...
Tavernier Birbante!
Landremol Con rispetto parlando!... Susseguentemente a quanto dicevo, amo le donne, in generale e in particolare le serve... specialmente quelle tarchiate e rotonde in tutta la loro corporazione. Ne trovai una di mio genio, ed era tanto rotonda che con le mie due braccia non le abbracciavo la vita... Che bel pezzo di servone! Eravamo in giardino, aveva un bambino in collo, e l'altro, un poco più grande, era vicino a noi. Io le parlavo d'amore e le davo dei pizzicotti, ed ella mi rispondeva teneramente e mi dava dei pugni che mi producevano un'emozione nervosa e dei lividi piuttosto grandi in grandi e varie parti del mio individuo. Tutto ad un tratto vide il bambino più grande presso la vasca, mi consegnò quello che aveva in collo e corse dietro all'altro... Quel piccino, non abbastanza educato, si abbandonò a delle incongruenze sui miei calzoni. Il giorno dopo il colore era sparito, surrogato da una tinta gialliccia... non bastò il sapone a purgare il peccato del piccino ed io ebbi otto giorni di prigione!... Allora giurai sui miei calzoni, là dove era il corpo del delitto, che non avrei più fatto all'amore... Mantenni il giuramento, per cui mi son meritato il titolo di Giuseppe Ebreo... Non so che cosa voglia dire... ma se fu un uomo che ebbe paura di macchiare i suoi calzoni... l'approvo.
Tavernier Zitto, (va ad ascoltare alla porta di destra, quasi fra sé) Mi pare che pianga!... E se per caso venisse qua e vedesse il letto deserto?
Landremol Avete niente da comandarmi?
Tavernier No!
Landremol Posso andare in caserma?
Tavernier Sì.
Landremol Me ne vado... (per uscire).
Tavernier Che idea!... E perché no?... (chiamando) Landremol!
Landremol Presente! (torna e saluta alla militare).
Tavernier Dimmi, sai russare?
Landremol Non lo so, perché quando dormo non ci sento.
Tavernier Provati.
Landremol Oh! vi pare, mio capitano, davanti a voi... fare il... Oh! no...
Tavernier Obbedisci...
Landremol Se proprio volete, russerò rispettosamente... (russa).
Tavernier Bravo!... benone!... Vai subito a letto.
Landremol Con tutto il piacere! (per uscire dalla porta in fondo).
Tavernier Dove vai?...
Landremol Vado a letto!... me l'avete ordinato!...
Tavernier A letto... ma là, nel mio letto.
Landremol Eh! nel letto del mio capitano?... Io, un semplice soldato?
Tavernier Obbedisci...
Landremol Ma il codice militare mi proibisce di dormire col mio capitano.
Tavernier Ma no, bestia cornuta!...
Landremol Ancora no... sono scapolo!
Tavernier Tu non do dormi con me! Io vado al Consiglio di guerra.
Landremol Al Consiglio di guerra a mezzanotte...
Tavernier Ma no... all'una del mattino, sotto l'orologio... in domino...
Landremol Sotto l'orologio in domino?...
Tavernier (Che diavolo ho detto?!) Tieni, metti questa sciarpa in testa... e va a coricarti, svelto.
Landremol Ma, rispettosamente, non posso spogliarmi in presenza del mio capitano...
Tavernier Vai dietro al letto.
Landremol Così la disciplina e il pudore son rispettati. (va dietro al letto, si spoglia ed entra nel letto, non veduto).
Tavernier (Prendiamo i guanti e il cappello). Ebbene, Landremol, ti sei coricato?
Landremol Sì, mio capitano. (di dentro).
Tavernier (apre le cortine e si vede Landremol colla sciarpa in testa) Ah! ah! ah! Che bella figura! Ascolta bene: se senti aprire quella porta là... (indica a destra) russa. Se la cameriera viene a mettere la legna sul fuoco o a portare qualche cosa... russa... Non una parola... non un gesto!... Hai capito?
Landremol Sì, capitano!... russare!
Tavernier Nascondiamo il vestiario di quest'imbecille. Se mia moglie lo vedesse, tutto sarebbe rovinato. (prende il vestito dì Landremol e lo mette nella stanza a sinistra).
Landremol (Il mio capitano, mi sequestra il vestito).
Tavernier (Ora sono più tranquillo). Io sarò di ritorno alle cinque del mattino. Hai dunque capito bene la consegna? Non muoverti e russa, altrimenti quindici giorni a pane e acqua... Bada bene, non dimenticare! Russa sempre!
Landremol Russerò finché potrò.
Tavernier Addio! (esce dalla porta in fondo, spegnendo la luce e chiudendo a chiave. La scena non è rischiarata che dalla luce sul tavolino da notte).
Landremol Ha chiuso la porta... È lo stesso; la consegna la so a memoria, dunque non ho bisogno di nulla!... Che buon letto, ha il mio capitano!... è elastico... Quelli di caserma... e poi non siamo mai soli... sono sempre inquilini, che non sono obbligati ad alzarsi quando suona la tromba. Eppure quello che non capisco è, che il Consiglio di guerra si riunisca sotto l'orologio per giuocare al domino... poi la consegna di russare!... Ah! l'arte militare si fa ogni giorno più difficile... (sento rumore). Presto: (si volta e si copre) fronte a sinistra!
Carlotta (entra con vassoio e sopra un bicchiere e una bottiglia) Signore, ecco la vostra limonata magnesiaca. (la depone sul tavolino) Il signore ha nulla da comandarmi?
Landremol (russa forte).
Carlotta Come russa! Sembra un contrabbasso.
Landremol (russa forte).
Carlotta Dorma bene, signor padrone... (esce).
Landremol Ho eseguito la consegna da vecchio soldato, ma non ho potuto vedere in faccia quella servotta!... Oh, le serve sono la California del soldato! Esse gli son larghe d'affetto, di soccorsa, di premure... insomma, gli son larghe di tutto. Che sete!... (si avvolge nella coperta ed esce dal letto, va al tavolino, prende la bottiglia e legge il cartellino) Li-mo-na-ta ma-gne-si-a-ca. Che vorrà dire?... Basta... è una limonata, dunque è roba che si beve... Come è goloso il capitano!... Ne berrei tanto volentieri un bicchiere!... E perché no? In questo momento non funziono da capitano?... dunque ho il diritto di berla. (beve) Oh, come è rinfrescante!... Un altro bicchiere... (beve) è meglio finirla! (beve) Oh! così starò meglio!... Sento venir gente... Sarà la cameriera!... Ma questa volta per vederla mi volterò da questa parte. (entra in letto) Non dimentichiamo la consegna!...
Irma (entrando, in elegante vestaglia) Dormi, caro? (con voce insinuante).
Landremol (russa).
Irma Dorme. (accende la luce: la scena si rischiara) Povero Edmondo, è geloso di me, per quello sciocco barone! Edmondo, mi vuoi bene?
Landremol (russa forte)
Irma Non fingere di dormire, e rispondi a tua moglie, che viene qui per fare la pace.
Landremol (russa come sopra).
Irma Caro Edmondo, questo è troppo!
Landremol (russa come sopra).
Irma Sì: perché tu non dormi!... Rispondimi... o dò fuoco al letto!...
Landremol Non lo fate, per carità! (si alza sul letto).
Irma (spaventata) Aiuto! Aiuto! Chi siete voi?
Landremol (russa).
Irma Un sonnambulo?...
Landremol No. (senza muoversi).
Irma Un ladro?
Landremol Nemmeno.
Irma Ma chi siete voi?... Su, ditemelo!
Landremol Non lo posso dire!... Non lo posso dire!
Irma Alzatevi e subito.
Landremol Sono in mutande!...
Irma A voi, tenete... e fate presto! (gli dà un soprabito che è sulla sedia).
Landremol Io ho russato!... dunque ho eseguito la consegna! (tira le tendine).
Irma Ma chi sarà mai quest'uomo nel letto di mio marito?!
Carlotta (entrando) Signora... signora padrona!... Ah! siete qui?
Irma Cosa vuoi?
Carlotta Andando nella mia camera ho trovato in terra questa lettera attaccata ad un sasso. Fu certo gettata dalla strada, ma non saprei dir quando. È diretta a voi.
Irma A me? (la prende e legge) Del barone? (legge) « La vostra crudeltà m'induce a commettere un'imprudenza di cui non posso prevedere la fine. Vostro marito non è in casa, troverò il mezzo di penetrare fino a voi ». (guarda il letto) Non c'è dubbio! Questo è il barone. Carlotta, vai nella mia camera, e se senti suonare il campanello, corri subito: hai capito?
Carlotta Sì, signora! (Che sarà mai?) (esce).
Irma Osar di venir qui!... Oh! la vedremo!...
Landremol (con soprabito abbottonato, scarpe e sciarpa in testa) (Il capitano mi aveva ordinato di non muovermi...).
Irma (con dignità, e con voce soffocata) Barone... voi siete un vile!
Landremol (non vedendo altri, sorpreso) Barone! Vile!
Irma Comprendo il vostro progetto!
Landremol (Ma parla proprio con me?).
Irma Vorreste farmi cadere nell'infamia?...
Landremol Se cadeste, vi rialzerei...
Irma Per far poi di me una vittima, come faceste della duchessa Affsciuski!
Landremol (Che razza di nome! Per pronunziarlo bisogna fare uno starnuto).
Irma La vostra condotta è indegna d'uomo che vuol farsi credere il fiore della cavalleria!
Landremol Sbagliate... perché sono di fanteria!
Irma Oh! non scherzate!... La vostra condotta, lo ripeto, è veramente indegna di un gentiluomo!
Landremol Belle parole!... ma senza senso per me!
Irma Riparate i vostri torti con la bella e infelice Chateaurogron, io dimenticherò quanto avvenne, e voi imparate che vi sono ancora delle donne oneste.
Landremol (Non è possibile che io raccapezzi una sillaba! Che confusione! E il mio superiore mi ha proibito di parlare!).
Irma Signore!... uscite di qui!
Landremol Ma...
Irma Uscite, io ve l'ordino...
Landremol (E la consegna?!) (va alla porta di mezzo la trova chiusa).
Irma Ebbene?
Landremol È chiusa!... ed io non so uscire né entrare che con le porte aperte.
Irma Allora non vi rimane che quella finestra.
Landremol Bubbole!... Mi è proibito di rompermi l'osso del collo.
Irma Un primo piano solamente... Che cos'è per voi? per un seduttore?
Landremol Seduttore?... Non ho mai sedotto nessuno...
Irma Oh! insomma, uscite... o chiamo gente...
Landremol Non chiamate nessuno... vado a rompermi il collo...
Irma Sollecitate!
Landremol (Vestito così!... Mi vedo già in prigione). (esce dalla finestra).
Irma Ah! se n'è andato; respiro.
(Si sentono i cani abbaiare e Landremol che grida: « Rispettate le mutande! ». Landremol rientra per la finestra con le mutande lacere, i capelli irti).
Irma Ancora qui?
Landremol Lo credo! e non vado più via! Cani senza creanza! Avevo un bel gridare: « Rispettate le mutande, è roba del governo!... » Eh! sì! Parevano due esattori delle tasse; facevano a chi più acchiappava!... Iddio mi salvò le polpe, altrimenti...
Voce di dentro Al ladro!... Al ladro!...
Irma La voce del portinaio... Ah! barone, voi mi avete perduta!
Landremol (E dàlli col barone!) Che cosa vi ho fatto perdere?
Irma Signore... voi non potete rimanere qui... andatevene...
Landremol A farmi divorare dai cani?... Preferisco rompere la consegna. Sarà la prima rottura che avrò fatta e mi costerà la prigione; ma nessuna parte del mio individuo deve servir di pasto ai cani.
Irma Barone!
Landremol Ma che barone, che barone!... Sono un galantuomo.
Irma Come?
Landremol Sono Landremol, soldato della terza compagnia, secondo battaglione, ventitreesimo reggimento.
Irma Un soldato?
Landremol Semplice soldato, e anche meno, se è possibile, mia capitana. Ascoltate come sta la cosa. Venni dal capitano che mi pose di fazione in quel letto, dandomi questa consegna: « Se qualcuno viene, non muoverti, non parlare, e russa sempre! ».
Irma E mio marito?
Landremol È andato al Consiglio di guerra, che l'attendeva sotto l'orologio per giuocare al domino... almeno così mi ha detto.
Irma Sotto l'orologio? Ho un sospetto! Vediamo nel solito nascondiglio. (cerca nel vaso e trova una lettera; legge) « Sono dieci anni, che non ci siamo veduti... Ti attendo, non mancare... Paolina ». Chi è Paolina?
Landremol Sarà il comandante del Consiglio di guerra.
Irma È una donna, imbecille!
Landremol Una donna imbecille?... Non è possibile!
Irma (agitata) Un appuntamento al ballo mascherato! Ora comprendo tutto. Quel litigio era un motivo per allontanarmi... per poter andare liberamente in braccio alla sua bella... alla sua Paolina... che sarà quella civetta, non è vero?
Landremol È possibile... anzi sicuro...
Irma Oh, Dio! (cade sulla sedia).
Landremol Corpo di una marmitta! Ora sviene... Ah! la limonata! (ne versa un bicchiere) Bevete, mia capitana... bevete. No?... non ne volete?... Bevo io! (beve) Capitana, vi sentite male, volete che ritorni a letto?
Irma Non è nulla!... è un capogiro! Ditemi qualche cosa... per distrarmi!...
Landremol Che vi devo dire? (Ohi, che mal di pancia!).
Irma Quello che volete... Che novità ci sono alla caserma?
Landremol Otto uomini andati all'ospedale, quattro in prigione e Berluron ubriaco.
Irma Chi è questo Berluron?...
Landremol Un soldato graduato come me.
Irma Il vitto è buono?
Landremol No! (Ohi!).
Irma Fate i vostri reclami.
Landremol Allora ci mettono in prigione. (Il dolore cresce... Ohi! Ohi!).
Irma Ma quando uno ha ragione...
Landremol Il soldato non ha mai ragione...
Irma Ma gli ufficiali?
Landremol Gli ufficiali hanno troppe cose da pensare per occuparsi del soldato.
Irma Ah! sì, hanno molte cose da pensare?... Quali cose?
Landremol Se l'uniforme fa le pieghe, se i calzoni tornano bene, se lo squadrone ha un bel suono battendo in terra, e qualche altra cosa della medesima importanza.
Irma (Quest'uomo!... E mio marito! Ah! se potessi!...).
Landremol Cosa dite?
Irma Niente; continuate...
Landremol Non ho altro da dire... (Che rivoluzione in corpo!).
Irma Allora cantate...
Landremol Cantare?... Se fosse di maggio, forse... ma d'inverno l'ugola mi si ritira e faccio cattiva figura! (Ohi!).
Irma (Al ballo con Paolina... Ingannarmi così! Ma mi vendicherò). (si sente rumore alla porta di mezzo).
Landremol (Mi sento male).
Irma È lui certamente... Io vado nella mia camera, voi, entrate là. (accenna a sinistra ed esce spegnendo la luce).
Landremol Ho piacere di ritirarmi... perché mi sento un non so che in corpo, che mi fa sudar freddo!... Ohi! presto, presto!
(esce risolutamente correndo).
Tavernier (entra dal mezzo, richiude con precauzione, accende la luce, si spoglia, e si mette la veste da camera, mentre dice): Non si sente nessuno... Tutto mi è riuscito felicemente... ma sono poco soddisfatto. Se avessi saputo che Paolina smascherata non era più la stessa di dieci anni fa, non mi sarei fatto premura... Disillusione completa! Era tutta segnata in viso!... Povera Paolina, in quale stato! Ho preso un pretesto, e sono venuto via quasi subito... Oh! mia moglie è molto più bella, e poi è mia moglie!... Fortunatamente non si è accorta di questa mia scappata... Adesso... svegliamo quell'imbecille... rendiamogli i suoi abiti e allontaniamolo. (entra nel gabinetto, prende i vestiti e mentre sta per gettarli sul letto sente aprire la porta a destra). Accidenti! ecco mia moglie! (si mette al tavolino, sfogliando delle carte e gettando i vestiti sul letto senza guardare).
Irma Già in piedi, caro? (Voglio tormentarlo).
Tavernier (con imbarazzo) Sì... sì... Non ho potuto chiudere occhio, ero agitato.
Irma Sì?!... (con ironia).
Tavernier Per il litigio che ho avuto con te.
Irma Ci pensi ancora?...
Tavernier Senza dubbio...
Irma Ma adesso, che è finita... che ci siamo riconciliati...
Tavernier Eh?...
Irma Dovrei essere ancora in collera? Sei stato così buono, così gentile, così amoroso!
Tavernier Io?
Irma Io mi aspettavo dei rimproveri... perché alla fine anche io ho qualche torto... Ebbene, ho trovato l'accoglienza più tenera... Il perdono più affettuoso...
Tavernier Vedo che vuoi burlati di me.
Irma Burlarmi di te!... Ti pare?...
Tavernier Ma di quale accoglienza parli?
Irma Ma... della tua!
Tavernier Della mia!... Ed io ti ho perdonato?
Irma E come!... Te ne dispiace forse, cattivone?
Tavernier Ma quando ti ho perdonato?...
Irma Poco fa, quando sono venuta a trovarti.
Tavernier (Io sudo) Ma dove?
Irma Oh! adesso vuoi sapere dove, e come?
Tavernier (La cosa è chiara).
Irma Ah! ah! ah! E dicevi di non aver dormito? Vedo, al contrario, che il sonno ti ha tolto la memoria!
Tavernier La memoria! Non capisco... (cioè ho paura di capire!).
Irma Che hai, caro?
Tavernier Niente! niente! (rimane pensoso).
Irma (con compiacenza, fra sé) Soffri come ho sofferto io!
Landremol (rientra, molto pallido) Sta un po' meglio! (Il capitano! Ora sono accomodato per le feste!) (piano piano va dietro il letto).
Tavernier Ma... Spiegami meglio...
Irma No, signore, nessuna spiegazione... Tanto peggio per te se hai dimenticato tutto.
Tavernier Ma almeno che io sappia...
Irma Niente.
Tavernier Corpo d'un...
Irma Ti lascio, perché non sei ancora bene sveglio... Ritorna a dormire, e forse... buona notte.
Tavernier Buona notte?... No, io voglio...
Irma Dormi bene...
Tavernier Ma infine...
Irma Buona notte. (Crepa, schiatta!...) Buona notte. (esce).
Tavernier Irma!... Sarebbe vero che... Oh! non è possibile! (apre le tendine e si vede Landremol rivestito dei suoi panni) Landremol!...
Landremol (russa forte).
Tavernier (con collera) Alzati animale!
Landremol (si alza d'un colpo) Presente.
Tavernier (come sopra) Nella mia assenza, chi è venuto in camera?
Landremol (con paura) La cameriera a portare la limonata. (Limonata assassina mi ha disfatto mezzo!).
Tavernier (con collera) E dopo son venute altre persone?
Landremol (con paura) Capitano...
Tavernier Mia moglie?
Landremol Sì, capitano.
Tavernier (furioso) Sì?
Landremol Ma ho russato, mio superiore, vi giuro che ho russato.
Tavernier Tutto il tempo?
Landremol No, a sbalzi.
Tavernier E poi?
Landremol Fui preso per un barone.
Tavernier Un barone?... E dopo?
Landremol Mi cacciò via. Ma io le dissi: « Son Landremol » e allora si calmò, poi svenne; poi mi fece parlare... e allora...
Tavernier Ah, canaglia!
Landremol Perdono, mio capitano, se ho rotto la consegna, è perché proprio non potei far a meno di romperla.
Tavernier Disgraziato! (con ira per colpirlo).
Irma (entrando con una lettera) Fermati: il solo colpevole sei tu!
Tavernier Io?...
Irma Sì!
Landremol Sì!... (Tavernier si volge con ira a Landremol) Lo ha detto lei.
Irma Tieni! (gli dà la lettera).
Tavernier La lettera di Paolina!
Irma Un antico amoretto...
Tavernier Posto alla riforma.
Irma Non ti credo.
Tavernier Perdonami!
Irma Mai!
Tavernier (a Landremol) Ah! furfante, sei tu la causa di tutto! io ti farò fucilare!
Landremol Mi volete far morire, e invece dovreste ringraziarmi, che vi ho salvata la vita!
Tavernier Come?
Landremol Una donna portò qui una bottiglia dicendo che era limonata, io ne bevvi... ed ho sofferto dolori di corpo atroci...
Irma Ah! ah! era la tua limonata magnesiaca.
Tavernier Era un purgante, imbecille!
Landremol Un purgante!... Lo credo, perché ne ebbi le prove. E allora, uno degli effetti di questo purgante sia un perdono generale. Capitana, perdonate al capitano, e il capitano perdonerà a me.
Irma Ha...
Landremol Io fui l'anima purgante e purgata per tutti.
Irma Ebbene, per il suo... (accenna a Landremol).
Landremol Purgatorio...
Irma Ti perdono... ma guai se ricominci!...
Tavernier Ti sarò fedele, te lo giuro.
Landremol E farai bene, perché non sempre avrai un soldato che sappia russare a tempo e... bere la limonata per purgare i tuoi peccati!
FINE