La creazione

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LA CREAZIONE

Narratore:  All'alba di un giorno di qualche miliardo di anni fa quando ancora il tempo non scandiva con il suo battere la vita di questo pianeta….Dio, annoiato ed infastidito dal silenzio che lo circondava e colto da un irrefrenabile impulso d’amore, decise di acquistare in edicola il primo volume di una nuova ed entusiasmante collana “Creare un mondo in sette giorni”…..Corse a casa e con l’euforia di un bambino aprì davanti a se l’immenso librone…era pieno di figure a colori con i modellini in plastica e gli esempi pratici per realizzare ogni cosa…..Dio impaziente di avere il suo mondo cominciò con la terra…

Dio: Modellare il materiale fornito B15 con forma sferica…

N: Dio, sicuramente poco pratico, ottenne una strana forma a patata.

D: Infornare a circa 100° per venti minuti…Guarda quante cose posso metterci, guarda quante cose posso farci..

N: Dio non avendo ancora ovviamente inventato il tempo non si accorse che erano abbondantemente trascorsi i venti minuti….

D: No…mi si è bruciata, è secca e arida…tutte crepe.!!

N: Imbronciato per questo primo mezzo fallimento decise di andare avanti pieno di buona volontà….Realizzare il cielo dopo aver clamorosamente sbagliato la terra era sicuramente un’impresa disperata….Girava e rigirava quella strana patata cercando di capire come potesse appiccicarvi quello strano strato azzurrino, pieno di aria fresca e di minacciosi nuvoloni…….(dopo alcuni tentativi riesce finalmente ad “appiccicare” un po’ di cielo)

D: Devo metterci la luce però, ora è troppo buio, si…ci metterò 7x4+28+59…un miliardo di lampadine da 100 Watt.

N:  Ben presto capì che l’impresa era disperata e dopo essersi più volte accartocciato in un gomitolo di cavi scelse una soluzione più semplice e mise un’unica grossa luce …

D:  Mi ci prendo una bella tintarella….Fare: sera e mattina del primo giorno.

N:  Con molta pazienza fece sera e mattina del primo giorno anche se non aveva ancora capito bene cosa fossero….

D:  Se la terra risultasse troppo secca e arida inserire acqua a volontà….

N:  Ancora una volta litigò con le dosi ed allagò completamente la sua piccola creazione….

D:  Fare sera e mattina del secondo giorno.

N:  Ancora una volta esegui scrupolosamente le istruzioni del testo.

D:  Inserire le piante sulla terra non coperta dalle acque…Oh perbacco ed ora dove le metto le piante…l’ho allagata tutta…

N:  Decise di ricorrere ad un trucco per recuperare la situazione….:la cannuccia;

D:  Oh! Marrone azzurra e verde ora comincia ad essere carina…guarda già i primi fruttini…tutti con i semetti…

Fare sera e mattina del terzo giorno…un’altra volta?!

N: Giorno dopo giorno quella che inizialmente aveva l’aspetto di una buffa patata, andava trasformandosi in qualcosa di veramente grazioso…ma il lavoro era ancora lungo!

D: Se la notte dovesse risultare eccessivamente buia, inserire a piacere nel cielo delle piccole stelle, come illustrato in figura…..Oddio ….Ome oddio oh me va be insomma, questa m’è venuta troppo grossa, sembra un abatjour…va be lasciamola ormai, però facciamola a volte calante a volte crescente…tanto per dare un po’ di movimento….

Quel lucione grosso di ieri lo chiamerò Sole, questa qui che va e viene la chiamo Luna…

Fare e sera e mattina del quarto giorno….ma so fissati su sto libro con questo “fare sera e mattina”, deve essere un errore di stampa…

N: Dio si avvicinava alla parte più delicata del lavoro…non poteva più permettersi di sbagliare…era l’ora dei primi esseri viventi. Gli schemi sul libro erano veramente complicati…zampe, penne, becchi, ali…ed ancora squame, branchie, pinne, tutto colorato, molle, duro….vivo! Dio sudava, le sue mani tremavano, non si trattava solo di mettere insieme dei pezzi…c’era qualcosa di più….

D:  Sudo, mi tremano le mani, non si tratta solo di mettere insieme dei pezzi…

N:  Si era quasi fatto sera, quando Dio gridò, gonfio di gioia. Attorno al suo nuovo mondo volava il primo cuculo della storia… Non che fosse così grazioso nell’aspetto e nei movimenti ma la vita era nata e per nulla al  “mondo” Dio si sarebbe fermato….Anzi seguirono gabbiani, pellicani, fenicotteri, tortore, passerotti, pettirossi, rondinelle, falconi pellegrini, Piero Angela, Dio era instancabile, l’alcione arboreo testa grigia, il barbagianni, il ciuffolotto, il caluro splendente, la sterpazzola, il verdone, il caprimurgo gufo, il passero solitario, il colibrì dalla gola gigante, il fanello, la cinciabigia, la carbula verde, il moschettone e per finire ma non meno importante: la quaglia.

Dio era fuori di se dalla gioia, il suo mondo si arricchiva di nuove voci….Sempre meno seguiva le istruzioni del libro sembrava che gia sapesse in anticipo quello che doveva fare e come farlo…semplicemente perfetto.

D:  Per animare un po’ le acque inserire pesci, molluschi, telline e insalata di mare…..

N:  Non seppe controllarsi, ed a briglie sciolte creò sardine, tonni, capodogli, trote e cozze,il luccio, il pesce prete, l’orata , il dentice ed la “gengivace”, la balena per Geppetto e Giona….

D: fare sera e matt…Eh va beh ma allora ditelo….

N: Si accorse di essere rimasto indietro con il programma, era rimasto solo il sesto giorno, e mancavano rettili, bestie selvatiche, animali domestici e l’uomo!!….Le istruzioni del testo erano quasi indecifrabili, catena alimentare, equilibri biologici, succhi gastrici, zampe, zanne, corna, zigomi, musi, code, peli, zoccoli, creste e narici, ed ancora letargo, accoppiamento, parto, e congiuntiviti….Passò dal bue muschiato all’allocco, dal tapiro al canguro, dalla zebra alla biscia, dalla mucca all’iguana, dal toro al calabrone dall’aspide al vespone, dallo scarabeo all’agnello dalla mantide al vitello e per finire ma non meno importante l’acaro della polvere….

D:  Nel II volume della nostra collana avrete tutte le istruzioni necessarie per creare l’uomo….acquistatelo fra un mese in edicola….No!

N:  Dio  pianse ma per evitare un prematuro diluvio universale decise di andare avanti da solo….si sentiva pronto alla grande impresa….il suo cuore batteva forte…

Ma da dove incominciare?  Non c’erano foto, schemi, modellini, passarono alcuni attimi intensi di silenzio poi Dio decise: dai piedi…L’idea era semplice l’uomo sarebbe stato fatto a sua immagine e somiglianza…braccia, costole, pancia, ciglia, sopracciglia, alveoli polmonari occhi, ombelico, fegato e cuore….funzionava bene, camminava, ma sembrava un piccolo Big Jim, Dio non era soddisfatto, la potenza non era nulla senza il controllo, decise allora di compiere un ultimo sublime sforzo, di donare alla persona parte della sua natura, ed ecco che l’uomo si animò di intelligenza, volontà, capacità di amare….

A: Oh Dio…

D: Oh Adamo

A: Oh Dio…

D: Oh Adamo

A: Oh Dio…

D: Oh Adamo

N: Il giovane Adamo si trovava bene con gli animali, ma sentiva di non riuscire ad esprimere pienamente il suo amore….

D:  Adamo che c’hai dillo…

A: Si mi trovo bene con gli animali, ma sento che non riesco ad esprimere pienamente il mio amore….

D: Questo l’ha gia  detto lui spiegati meglio Adamo..

A: E’ come se mi mancasse qualche cosa…Ma che m’hai rubato il portafoglio Dio?

C’Ho una fitta a un fianco…

D:  Sarà un dolore intercostale…

A:  Diooooo!

D:  E va bene Adamo, ho dovuto toglierti una costola per affiancarti una donna..

A:  Che hai detto una donnola? Gia ce l’abbiamo…

D:  No Adamo un essere simile a te…

A:  Mannaggia Eva me lo potevi dire subito!

(schiaffo di Eva)

N: Dopo aver creato l’uomo e la donna Dio era cambiato, il mondo che aveva creato cominciava a far parte di lui, il dialogo con l’uomo diventava sempre più intenso, e tanta era la fiducia in loro che decise di fargli un dono prezioso…

D:  Adamo, Eva, venite voglio farvi un dono prezioso…potrete vivere nel giardino dell’Eden, mangiare i frutti di tutti gli alberi pere, banane, cachi, kiwi, nespole, mapo, fragole, mirtilli, uva spina, pesche sciroppate, anche tutto in macedonia, va bene lo stesso, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non mangiatene mai i frutti….altrimenti morirete…

E: Va bene Dio non ti preoccupare, anzi grazie…

N:  ma questo stato di cose non era destinato a durare. Una tiepida mattina di primavera Eva si alzò di buon ora con un certo Languorino…Camminava per il giardino cercando qualcosa di sfizioso…

Incontrò ad un certo punto Ambrogio il serpente.

S: Eva come va? Tutto bene? Che c’è ti vedo strana …

E:  Eh si ho un certo languorino…

S:  E’ vero che non puoi mangiare i frutti del giardino?

E:  No, posso mangiarli tutti tranne quelli dell’albero che sta al centro, quello della conoscenza del bene e del male.

S:  Certo che Dio ti ha detto così, perché sa che se mangi quei frutti diventi come lui….è furbo Dio…

E:  Ma non lo so, fino ad ora mi è sembrato buono….

S:  Eva, non essere ingenua, provare non costa nulla…è un’esperienza unica….

N:  Intanto stava arrivando Adamo….preoccupato di non veder tornare la moglie. Eva era pensierosa, l’idea di acquistare la saggezza e la grandezza di Dio la tentava…

S:  Tieni Eva, non esitare…

N:  Eva prese il frutto e lo mangiò.

A:  Eva, sei matta non dovevamo mangiare di quell’albero!

E:  Ma dai Adamo non essere sciocco, non ti piacerebbe diventare come Dio, avere la conoscenza del bene e del male, tieni mangia anche tu…

N:  Adamo esitò per un attimo, poi pensò, Dio non se ne accorgerà mai…per un frutto…e lo mangiò anche lui. Da quel momento in poi fu un vero caos, si accorsero di essere nudi, provarono a coprirsi con delle foglie di cactus, ma decisamente non facevano al caso loro…optarono per delle foglie di fico….sentivano un grande senso di tristezza.

D:  Adamo ! Eva !  Che avete combinato disgraziati, perché vi siete vestiti così? Avete mangiato i frutti proibiti, scellerati, figli ingrati, sconsiderati….

A:  E’ stata lei…mi ha costretto…io non volevo

E:  No, anche io non volevo è stato il serpente, quel viscidone…

D:  Silenzio, serpente tu mangerai la polvere per tutta la vita, e tutti ti schiacceranno la testa…e tu Adamo sarai costretto a lavorare, ti caccerò dal paradiso terrestre insieme ad Eva e poi e poi.

Gesù:  Papà calmo stai buono, ogni volta così, già ti sei arrabbiato qualche milione di anni fa quando li hai cacciati sul serio…ti fa male al fegato, e poi basta con questi libri che li scrivi da solo, fai finta di andare in edicola, fai l’edicolante, salve cosa desidera, non ho il resto, non fa niente grazie. Poi torni a casa  li leggi, come se non sapessi che l’hai scritti tu, fai finta che non è ancora uscito il secondo volume, poi fai finta di creare il mondo un’altra volta, gli animali, l’uomo, finchè ti diverti va bene ma ormai è andata così, non ti arrabbiare ogni volta, io lo so che significa ma, ora li abbiamo salvati , stanno provando a diventare più buoni

D: (guarda Gesù ) Che?

G:  Qualcuno almeno….Andiamo a farci una passeggiata sulla via Lattea per rilassarci…

D:  Hai ragione scusa ma se ripenso a quanto sono stati polli mi riprende la gastrite….