LA CRUS DAN

SCARPULIN

Tre atti in dialetto mantovano

di

Franco Zaffanella

Gabbiana - Goito - Val di Ledro

2003

PERSONAGGI:

GINO BERTANI

Calzolaio del paese,dichiarato e convinto comunista.

BETTINA PORTINI

Moglie di Gino

PIETRO BERTANI

Figlio di Gino e Bettina

ROSALIA MARIANI

Una cliente,un po sorda e con problemi di vista.

PIERINA CIVETTI

Una cliente chiacchierona

BERNARDO BONORI

Amico di Gino,persona di poche parole.

JASMIN

Prostituta

LIVIO LORA

Vecchio amico di Gino ai tempi della giovent,spavaldo,

con tendenza politica di destra.

LUIGI TOSATTI

Compagno comunista, segretario locale del partito.

* * *

La scena si svolge ai nostri giorni (2003), nella stanza lavoro del calzolaio Gino.

PRIMO ATTO

SCENA 1

Gino a seguire Bettina Bernardo e Rosalia

( Gino intento al suo lavoro quando entra Bettina dalla porta interna con

un mestolo in mano )

BETTINA Gino,varda chl ura d sena.

GINO Ades a vegni,e lasa le da dimal! Pusibul cha thal capesa mia! Varda chl ura d sena,varda chl ura d sena,te d gh sul in ment quel.

BETTINA E thontia det che a dman a vagh da m surla?

GINO Se,tha m det anca quel.

BETTINA Alura taspeti a sena n. ( E rientra nella stanza )

GINO Se,a fnesi che p vegni. Par tant cha ghal diga,le la sagueta,la sagueta e la sagueta,a su mia quanti volti lam la dis in na giurnada.

( Dalla porta interna entra Bernardo con un cuscino in una mano, mentre chiusa nellaltra mano tiene sempre un po di carta igienica )

BERNARDO Permes?

GINO Ve dentar Bernardo.

BERNARDO Ciau Gino.

GINO Ciau.

( Bernardo va verso Gino si aggiusta bene il cuscino sulla sedia che li vicino

e poi si siede )

BERNARDO Alura Gino cuma andom?

GINO Andom mia mal,e te?

BERNARDO Mahh . . . som che . . . bla giurnada inc ah Gino, bla limpida, a gh n bl ciel celest.

GINO Se.

( Breve pausa)

BERNARDO ( Guardando lorologio ) Ben ades a vaghi. ( Alzandosi ) Ciau Gino.

GINO Ciau, ciau.

( Bernardo esce,e subito dopo Gino si alza va alla finestra per vedere Bernardo che si allontana, poi ritorna sui suoi passi scuotendo la testa )

GINO Ma puvar Bernardo,l gha sempar l fgh taga l cl,l fa mia in temp a sentas o cha l bla and via. ( Si risiede ) E sempar cun li stesi paroli. ( Poco dopo si sente chiamare alla porta )

ROSALIA Signor scarpolinno!

GINO Su che avanti!

ROSALIA Signor scarpolinno!

GINO Avanti! ( Ormai Rosalia entrata,si guarda intorno rimanendo comunque sulla porta ).

ROSALIA - Signor scarpolinno!?

GINO ( Si alza avvicinandosi a Rosalia per farsi vedere ) Su che Rosalia, avanti!

ROSALIA Ah qua, non lavevo mica visto signor Scarpolinno.

GINO La vegna dentar e la sera la porta, sin a vegn dentar li moschi. (Si risiede )

ROSALIA ( Chiudendo la porta ) Ah le mosche quelle sbrodaghe, io a casa mia ci do il flit e le coppo tutte. E non parliamo delle sansale signor scarpolinno, che fino a quando c n una ci corro dietro e la ciappo v. Io ho sempre dietro la paletta signor scarpolinno. ( estraendola dalla borsa ) Visto?

GINO U vest, u vest.

ROSALIA Varda! Varda! Varda che mosca! ( Rincorrendola con la paletta dando colpi a destra e sinistra ). Ah ma la ciappo v! 1

GINO La ma sculta Rusalia prema lam vedeva mia me,e ades a la vest na mosca?

ROSALIA Ma da visinno ci vedo bene signor scarpolinno,guarda,guarda.

ROSA Se ma ades lam diga cusa la vl, cha gavres anca dand a sena,sino da che n po a salta fra me muier a dim:A vet a sena insoma!

ROSALIA Ma se vuole signor Scarpolinno vengo natra vlta. ( A questo punto esce sulla porta interna Bettina )

SCENA 2

Gino Rosalia Bettina

BETTINA A vet a sena insoma!

GINO A vegni, a vedat mia cha gh la Rosalia.

BETTINA E alura cusa vl di,va che cale da sena la than da mia.? (E detto questo rientra nellaltra stanza ).

ROSALIA Ma signor scarpolinno la Bettina si rabisce a la svelta.

GINO Dai val lam diga cusa la ghha d bisogn.

ROSALIA Allora signor scarpolinno, m successo che stavo caminando nella piasa, perch stamattina alle sette ho preso il treno e sono andata a Mantova a la Mutua a fare le analisi perch ogni tanto ci degli sbarlottoni e . . .

GINO A voi mia sav tta la storia d la giurnada siura Rusalia,lam diga cusa la vl, chl a bastansa.!

ROSALIA Va bene,volevo contargli cosera successo,comunque ( Estrae dalla borsa una scarpa) Ecco, vede signor scarpolinno, ho perso un tacco dentro un tombino della piassa Canossa.

GINO Va ben alura a ghan metom uno nv.

ROSALIA Ma che sia precis! N signor scarpolinno! ( Estraendo laltra scarpa )

GINO Ma second le, la vur mia chal faga d natra misura.

ROSALIA Ma vardi signor scarpolinno che lultima volta mi ha fatto un tacco alto e uno basso!

GINO Cusl! Ma lam faga l piaser! An tach alt e uno bas! Se casu l le chla ghha

na gamba curta e na lunga!

ROSALIA Ohhhh! Come na lunga e na curta!? Guardi signor scarpolinno sono uguali? A visto che belle gambe. ( Si alza le sottane di fronte a Gino guardandosi le gambe, e in quel mentre rientra in scena Bettina sempre con il mestolo in mano )

SCENA 3

Gino Rosalia Bettina

BETTINA Ma varda! Ades par giustagh li scarpi a ght da tgh la misura a dli gambi?

ROSALIA Ma no! ( Abbassandosi le sottane ) L che l signor scarpolinno dice che ho una gamba lunga e una corta.

BETTINA Ma la sar na scusa par vardat li gambi!

GINO Ma lasa le.

BETTINA Ve a sena val chl mei!

GINO Ma vegni, ades a fnesi cun la Rosalia.

BETTINA Ma cusa ght da fni,varda che pus che tiras s li sutani cusa pensat chla faga.

ROSALIA Ma siura Bettina, ma per chi mi ha ciapato! Io sono venuta a farmi mettere su un tacco!

BETTINA Sono venuta a farmi mettere un tacco, parch cusatar a vuresat chat metes s?

( E rientra nellaltra stanza )

ROSALIA Ma cosa dice sua moglie signor scarpolinno? Ma io sono veramente ciarita.

GINO Se le a l ciarida,me cusa duvres fa?

2

ROSALIA Ma cosa vuole che le dica,mi dica piuttosto quando posso venire a prendere le scarpe?

GINO Ma a a la volta ad giuvid li duvria esar prunti.

ROSALIA Va bene a gioved alura . . . buonasera signor scarpolinno.

GINO Buonasera, buonasera.

( Gino si alza togliendosi il grembiule da lavoro )

GINO Ohh l andada,ma va che tacadi de,cha posa finalmente and a sena.

( Sta per entrare in cucina quando dalla porta entra lamico Bernardo )

SCENA 4

Gino Bernardo a seguire Pietro

BERNARDO Permes?

GINO Avanti.

BERNARDO Ciau Gino,su m che a disturb.

GINO Ma no Bernardo thals che te a disturbi mia. ( Con la faccia che dice tutto il contrario )

( Bernardo si va come sempre a sistemare il cuscino sulla sedia e si siede )

BERNARDO Alura Gino cume andom?

GINO Andom mia mal,e te?

BERNARDO Mah . . . som che . . . bla giurnada inc ah Gino, bla limpida, a gh n bl ciel celest.

GINO Se. ( Breve pausa con Gino che guarda lorologio impaziente aspettando il momento che Bernardo se ne vada )

BERNARDO Ben ades a vaghi, ( alzandosi ) ciau Gino.

GINO Ciau Bernardo as vedom.

( Mentre sta per uscire si incrocia con il figlio di Gino, Pietro che entra con un libro in mano )

PIETRO Ciau Bernardo.

BERNARDO Ciau, ciau, scusa ma ghu prescia, ciau. ( Ed esce )

GINO Inc l gni su mia quanti volti.

PIETRO Puvret, cusa vt mai, lu l fa i su girin e li su giurnadi a glia pasa acse.

GINO Ve via chandoma a sena dai, che tu madar sin la da i nomar.

PIETRO Se. ( Dicendo questo apre il libro che tiene in mano per dargli uno sguardo)

GINO Sta mia dim che anca chal le l n libar in sla ciea?

PIETRO Ma no l la storia da Giovanni XXIII.

GINO Ah ma m su mia sbagli alura? Ma me su mia,ma chil cha tha mes in testa tti cli robi le?

PIETRO Ma pup, se me m pias a lear chi libar che.

GINO E tu padar!? Quel gh pensat mia? La nostra l sempar stada na famiglia da comunisti, e inveci ghu da vigh n fiol cha l sempar in ciesa e a lar di libar dal genar.Stasera chl sabat, ma va fra a divertat cun i tu amich.

PIETRO Ma me preferesi sta in ca a lar.

GINO A lar! Sempar a lar,pusibul chagh sia mia qul datar da mei da fa, e p sat gh propria da lar a ghu tta la storia dal comunismo, quela d gh da lar!

PIETRO Lu a leida pup.

GINO Se ma cua t les? Cut impar? Quel sa ghs da vegnar al mond m nonu! Quel v n na dires! Ma st cha dal vint lu e suquanti compagni na dumenica i and in ciea intant che l pret l fava la mesa, e l nonu l ghha det Ades basta! Fra dad che! Chestu da ades a dventa l granaio dal popolo!

PIETRO La cunosi bla chla storia che, e dopu cusa suces? Gnint,parch nisun a s muv e l pret la cuntinu la su mesa e tt fni le.

GINO Se per ia det che l pret l s cag ados! 3

SCENA 5

Gino Pietro Bettina a seguire Pierina

( Entra Bettina e con il mestolo batte sulla parete,sta per dire qualcosa )

GINO Ades a gnoma a sena, va ben!?

BETTINA Ades? Ma Diu! Ma sa ghu am d parci la tavula!

GINO Ma va a fat bened alura!

PIETRO Pup.

( Tutti e tre escono di scena entrando nellaltra stanza,subito dopo suonano alla porta e Gino rientra in scena per andare ad aprire )

GINO And dal scarpulin a gh mai urari, avanti.

PIERINA Compermesso, ciau Gino,li prunti li m savati?

GINO Se i prunti. ( E le va a prendere vicino al tavolino da lavoro )

PIERINA Gino ma st cha nu pena sav na ma na.

GINO Ohh cosa?

PIERINA La fila dal veterinari pare chla sia incinta.

GINO Ma val, a l tant uvna.

PIERINA Se se, e i sa mia chi l sta, le la vl mia dil, e su padar a pare chal voia dagh quel par fala and .

GINO Anca quel.

PIERINA E pu st chi dis che la Nice dal sartur la fa patini, e la va sta via sensa l su om.

GINO Questu Pierina l sevi anca me.

PIERINA Eh, te cul fat chat gh sempar gent in cha d gh sempar nutisi freschi, a ghha scumeti chat s anca cusa i dis da me.

GINO No, cusa disi da te?

PIERINA I dis cha su murua cun Giuvan Fartada!

GINO E cume mai a dii na roba acse?

PIERINA Ma parch che indre u incuntr Giuvan, a lera n ps chal vedevi mia e alura s som bras s,e t p imaginat, quei cha sa vest i mes fra tti dli ciaciari falsi.

GINO Ahh.

PIERINA Che p a ghu da dit cha sevum bras s cume du amigh,ansi ades t faghi vedar.

( E Pierina si abbraccia a Gino mostrandogli come era abbracciata con Giovanni )

GINO Ma lasa le a l listes t credi.

PIERINA No,no, meti li man le, ecu, a sevum bras s atse.

SCENA 5

Gino Pierina Bettina

( Entra in questo momento Bettina e vede i due abbracciati )

BETTINA Ohhh!! Gino!! Ma cusa ft?

PIERINA Ma sevi dre a fagh vedar . . .

BETTINA Te tasi! ( Mostrandogli il mestolo ) Al me om l gha gnint da vedar, te cun la scusa da giust li savati t ve ch a bras s l m om, brta ciciaruna!

GINO Ma noo!

BETTINA Tasi anca te!

PIERINA V, t gh mia dufendum acse! Et cap! Digal anca te Gino!

GINO Se l vera lera dre fam vedar . . .

BETTINA Se val, t gh sempar li scusi prunti,prema ta gh vard li gambi a la Rosalia,e ades that brasi s cun la Pierina. ( E se ne esce quasi piangente )

GINO Ma varda, ma te a ghevat propria da brasam s, t li tu savati, chla fom fnida.

PIERINA Ma se, scusa, pensavi mia che tu muier las rabes acse, quanti besi ei? 4

GINO Cinq euro?

PIERINA Pronti cinq euro.

GINO Grasie, ades bisogna cha ghha spiega cume mai a sevum bras s acse.

PIERINA Ohh figurat, me par na roba acse i ma mes in piasa murua cun Giuvan Fartada. Ciau.

GINO Ciau. ( Pierina esce )

GINO Ohh s speroma che la prucesiun inco la sia fnida, la gent po la ghha sempar da vegnar a lura d sena! ( Intanto sistema alcune cose sul banchetto del lavoro )

Me che a duvria sempar esar a dispusisiun da tti, ma apena a vaghi in pensiun dal scarpulin san parla po! ( Suonano alla porta )

GINO Ecu! U parl trop a la svelta.

SCENA 6

Gino Livio a seguire Bettina

GINO Ma pusibul! ( Apre la porta )

LIVIO ( Entrando ) Ciau Gino!

GINO Ciau.

LIVIO Ciau cuma stt?

GINO Ma . . .

LIVIO Am cunosat mia? A su al Livio quel che na volta a stava a li Ca veci.

GINO Ah ma se Livio Lora, andavum a scla insiem.

LIVIO Ma se, ma ciau. ( E i due si abbracciano e si baciano proprio mentre entra la moglie in scena ) Ma quant temp ch pas.

BETTINA Ma Gino! Anca cun iom ades!

GINO Ma no!

LIVIO Bettina! Ma su l Livio, m cunosat mia?

BETTINA Ma che Livio?

LIVIO Ma l Livio Lora dli Ca veci, cha su and a Milan a lavur a la televisiun.

BETTINA Ahh, pensa che me inveci tevi tolt par n culatun.

LIVIO Ma val, ve che chat daghi n basin.

BETTINA Par Diu, a ghu da parci da sena,ghu mia temp da da di basin. E te ve via!(E rientra)

LIVIO Simpatica n tu muier.

GINO Ehh.

LIVIO V i ma det chat f l scarpulin, a pudresat mia fam li soli a cli scarpi che?

( Allungandogli una borsina )

GINO Ohhh, basta chat gabia mia prescia.

LIVIO A ghla cavat a famli par sabat?

GINO Se par sabat va ben, ma te dim ptost a Milan cun la televisiun cusa t fat? Parch nu sent tanti.

LIVIO Cusa u fat ? Ma caru te, a ciapi tanti da chi bsi,e sempar in mea tanti doni.

GINO Ahhh.

LIVIO Ma st chan cambi na al mes. Quela l vita v.

GINO Atar che me sempar ser in chla camara che a giust scarpi tt al de.

LIVIO Ma ve a catam na qual volta, at vedr doni chat fagh cunosar.

GINO Me d doni,man basta na,e ghan vansa.

LIVIO Ma val! Doni uvni tha ghha slunghi quel e via.

GINO Ahhh, tha ghha slunghi quel!

LIVIO Ma pu l tta natra vita,sempar fra a sena l ristorant, andom a teatar in discuteca, ma st quanti besi ciapi al mes? 7.000 euro!

GINO Ohhh la miseria, ma cua ft par ciap t se tant. 5

GINO Pensa cu comincia a fa luperaiu le a Canale 5 e pian pianin a su pas da gradu, ades a su direttur capu da tti i tecnich,insoma d survia d me gh sul Berlusconi.

GINO Oh sta mia parlam da Berlusconi v.

LIVIO Parch? At sar mia l solit comunista cha ghla s cun Berlusconi.

GINO Certu cha su n comunista, e ghu mia certu da vergugnam.

LIVIO Ma varda Gino che comunque me an cunosi tanti cha gh dentar in dal part, e posi asicurat chi tta brava gent,d vedr quanti mester i met a post. Va che Berlusconi l cantavi in sli navi, e par riv induva l riv n na fat a dli robi.

GINO Ohh san na fat, ecome san na fat! ( Ironicamente )

LIVIO Parch i comunisti in dal mond cusa ai fat? Sul ad dli disgrasi.

GINO Me su sul che in Italia i comunisti i anca mort par purt la demucrasia caru al m Livio, e se in dal mond suces quel che suces l anca parch certa gent cha comandava, pus che persuni iera putost a dli besti, parch bisogna esar sul acse par mas a dla gent sul parch i la pensa a natra manera, e chestu par la vrit l val sia par i ross che par i negar.

LIVIO Se, ma l mei cha lasoma le da parl ad pulitica,sin dopu sa scaldoma trop,

la pensoma in manera diversa, ma questo a vl mia di cha pudoma mia esar amich.

GINO Ma gh mancares.

LIVIO Va ben ades a vaghi,alura a vegni sabat a t li scarpi.

GINO Se se,sabat a i prunti.

LIVIO As vedova alura . . . ( sta per uscire,ma torna indietro ) ahh Gino, scusa sa tdmandi, gavres da fa benzina, t gh mia vint euro da prestam?

GINO Vint Euro?

LIVIO Se, u dismeng l purtafoi in albergu.

GINO Ma se vint euro posi prestati. ( E li prende dal portafoglio )

LIVIO Grasie Gino, sabat ti daghi indre.

GINO Va ben.

LIVIO Ciau alura.

GINO Ciau, ciau.

( Livio esce e Gino va alla finestra guardandolo mentre si allontana )

GINO Ma va chi gheva da vegnar stasera, doni dadche doni dadla,7000 euro l mes, e dopu l ma dmanda vint euro in prestit. Ma va da via al cul! Ansi cume i dis a Milan, va da via i ciap! ( Ed entra nellaltra stanza )

FINE PRIMO ATTO

* * *

SECONDO ATTO

SCENA 1

Bettina Gino a seguire Bernardo e Pietro

( Bettina e Gino sono in impaziente attesa del figlio che deve dare a loro un importante notizia)

GINO Ma cusa ghavral da dis Pietro?

BETTINA ( Sempre con il mestolo in mano ) Ma cusa vt cha sapia me, l ma det sul chag fosum tt d quant l gneva a cha chal gheva da dis quel dimportante.

GINO Mamma cara, qul dimportante,ma cusa gh sar salt in ment ades? ( Poi avendo come un intuizione ) V,st cusa pl esar, chal ghha la murusa! At vedr chal sar quel chal vl dis.

BETTINA Ma dit? Ma fsal vera. 6

GINO Ma se,a l quel,l vl dis chal ghha la murusa .

( Si apre piano piano la porta ed entra lamico Bernardo chiedendo Permesso )

BERNARDO Permes?

GINO Avanti Bernardo, avanti.

BERNARDO Ciau, ciau. ( Gino e Bettina lo salutano,mentre Bernardo compie la solita operazione con il cuscino e poi si siede )

BERNARDO Alura Gino cuma andom?

GINO An gh mal, e te?

BERNRDO Mahh . . . som che . . . bla giurnada inc ah? Bla limpida, a gh n bl ciel celest.

( Solita pausa, poi Bernardo guarda lorologio )

GINO Eh l vera.

BERNARDO A s fat tardi,bisogna cha vaga. (Alzandosi ) Ciau.

GINO Ciau as vedom.

BETTINA Ciau.

( Bernardo esce )

BETTINA Va se chal le l normale.

GINO Ma l an gran bun om, lu l vegn che s senta , l dis sempar li su soliti paroli, e p l va via.

BETTINA A l propria n po mat. Che per se Pietro l vegn mia avanti

me a vaghi a fa da sena v.

GINO Ma se val, tant u a cap cusa l ghavr da dis.

( Entra Pietro )

SCENA 3

Gino Bettina Pietro

BETTINA Ohhh at s riv.

PIETRO Ciau.

GINO Ciau. Alura cusl chat gh da dis datse importante?

BETTINA Se parch nuatar Pietro a som che in sli spini v.

PIETRO ( Posando il libro che ha in mano ) Ehhh . . . . Se m su decis da parlav,

parch in fond le na roba cha cambiar la me vita. ( Compiacimento di Gino,perch pensa che debba dirgli che ha la fidanzata ).

BETTINA Ma Diu sar mia na brta roba n?

PIETRO Ma no mama, speri ptost cha pudiga capim,parch l mia sta facil fa la scelta cu fat.

GINO Ma quela cha t scelt par nuatar la va sempar ben,basta chlat piasa a te, chla sia mora, cla sia rossa, chla sia bionda, ah Bettina?

BETTINA Ma certu.

PIETRO Varda pup che la strada chu scelt la ghha mia nisun culur.

GINO Come la strada? Ma che strada?

BETTINA Ma insoma a vt disal!

PIETRO Ma se val dighi, quel cha vi div a l chu decis . . . da studi da pret.

( I due genitori restano per un attimo sbalorditi )

GINO Cosl cha t det?

PIETRO U det che la strada chu scelt l quela da fa l pret.

BETTINA Ma che sorpresa.

PIETRO Al pret!? Ma st mia gist!? Ma that rendat cunt da quel chat v fa!?

E tha mal di acs! Cume se gninte fos!

PIETRO Immaginavi pup che par te la sares mia stada na bla nutisia.

GINO A timmaginavi! Ma te l cume sat ghesi da dam na pugnalada in dla schena!Te, me fil cha va a faal pret? Ma na roba pus brta pdeva mia capitam! 7

PIETRO Pup sta mia pens cha sia sta facil par me decidum da fa atse,ma l na roba pus forte da me,e voi scult quel che l me cr am dis.

GINO Te tasculti l tu cr, ma al miu di cr thal v fa salt.

BETTINA Ma Gino, cusa dit? Che esagerasiun.

GINO Ma val! Al pret l vl fa! Ma fam l piaser! ( Ed esce )

BETTINA Ma Gino! Induvt!?

PIETRO A sevi sicur mama che l pup l lavres mia ciapada ben, e l anca par quel cham decidevi mai da dival. Ma urmai u scelt, e vi mia turn indre.

BETTINA Ma me su contenta Pietro,anca se n po m dispias,t s lunic nostar fiol, e magari avresum prefer vedat spu,e pd godas n qual neudin.

PIETRO In fond mama d gh raun,ma quel cha senti dentar da me a l mia facil da cumand.

BETTINA Ma alura a vt in seminari?

PIETRO Se,m dispias da viv delus mama ma . . .

BETTINA Ma no,varda cha thas se mia delus, ades ve via dadla cha pareci da sena e t vedr che anca tu padar l sar cuntent.

PIETRO Ghha speraria tant. ( Entrambi entrano nellaltra stanza, la scena rimane vuota, e poco dopo si sente chiamare )

SCENA 4

Gino Rosalia

ROSALIA Signor scarpolinno?! Signor scarpolinno?! ( Affacciandosi sulla porta dingresso ) Ma indov il signor scarpolinno? Signor Scarpolinno?!

GINO ( Rientrando in scena ) Su che Rosalia,la lasa le da ciam.

ROSALIA Ahh qua signor scarpolinno. Sono venuta a vedere se mi ha messo su il tacco.

GINO ( Con fare brusco ) Se lu mes s!

ROSALIA Ohh ma che faccia scura che ha signor scarpolinno, sembra quasi che abbia visto il diavolo.

GINO No u mia vestal diavul, u vest lacqua santa! Chl ps am! Ecu li su scarpi!

( Porgendogli il sacchetto con dentro le scarpe )

ROSALIA ( Prendendo il sacchetto ) Ma come rabitto signor scarpolinno, provi a cantare,vedr che gli passa.

GINO Ma cusa duvres cant!?Ades a canti e m pasa! Figuromas!

ROSALIA Mamma mia, ma mi dica cos la spesa che mivio alla svelta.

GINO 5 Euro.

ROSALIA 5 Euri, penso di averli anche di moneda.

( Guarda nel borsellino e gli da i 5 euro, Gino li prende e va a sedersi al suo banco di lavoro )

ROSALIA Allora grazie e speriamo che . . . ( guardando allinterno della borsetta )

insomma,sia . . .

GINO ( Girandosi verso Rosalia ) I pari! I tach i pari Rusalia!

ROSALIA Ecco, perch non vorrei andare ancora a sgarbussare da qualche parte.

( Gino e intento al suo lavoro e non guarda pi Rosalia )

ROSALIA Allora io vado, arrivederci signor scarpolinno.

GINO Arvedas.( Rosalia esce e Gino rimane solo, e mentre lavora continua ad imprecare per la decisione presa dal figlio )

GINO Va se me a ghu da esar cuntent che m fiol l va a fa l pret.Ma propria gninte!Me che lultima volta cha su and in ciea l sta quand m su spus.

Val cham n capitada na grosa, l padar dan pret, ma chesta la mandi propria mia o.

GINO Ahh Signor cua m capit. ( Guardando in alto ) E pu cua a vagh a tir man l Signor! La Rosalia la fa: Canta che ti passa se ades a canti e m pasa,e p cua canti? 8

( Gino inizia a intonare senza cantare Bandiera Rossa, e poi si mette anche a cantare. Sulla porta senza farsi vedere escono la moglie e il figlio che lo sentono cantare )

BETTINA Et vest Pietro che tu padar l cuntent, l canta.

PIETRO Mah, speroma. ( E ritornano dentro )

SCENA 5

Gino Bernardo a seguire Livio

BERNARDO ( Entrando in scena ) E perms?

GINO Ve avanti,ve avanti Bernardo.

BERNARDO Ciau Gino ( Bernardo compie la solita operazione prima di sedersi vicino a Gino )

GINO Ciau.

BERNARDO Alura cuma andom Gino?

GINO Andom mal v! Andom propria mal!E te?

BERNARDO Mah . . . som che . . . t vest che bla giurnada inc,bla limpida, a gh n bl ciel celest.

GINO Ma se prema pioveva?

BERNARDO ( Bernardo non risponde poi guarda lorologio) Ohh sl tardi! Bisogna cha vaga.

GINO Val, val, che inc me gh nu mia voia d gnint.

BERNARDO Ciau Gino.

GINO Ciau.

LIVIO Compermesso?

( Mentre Bernardo esce, in quel momento entra Livio, che saluta Bernardo, ma questi non lo guarda nemmeno )

LIVIO Ciau Gino.

GINO Ciau,ciau.

LIVIO Oh ma che facia chat gh, cusa t suces?

GINO Ma gnint, cusa vt cham sia suces.

LIVIO Ohh gninte,s ved luntan an chilometro chat s mia certu cuntent.

GINO A vures vedar te se tu fil l ghes da dit chal vl fa l pret.

LIVIO A parte l fat che me di fioi gh nu mia, ma te chat gh sul n fiol e pu l va a fa l pret,ma ghal mia atar da fa?

GINO Apunto l quel cha ghu det anca me,ma va a capil te.

LIVIO Ad gavresi da fal vegnar cun me na qual volta, ad vedresi chagh pasa la voia da fa l pret.

GINO Eh se magari . . . ( Poi Gino ci pensa un attimo,guarda Livio e si alza smettendo di fare il suo lavoro )

GINO Mah . . . sculta Livio,a pudresat mia fam n piaer?

LIVIO Ma certu cha thal faghi n piaer,dim cua at v.

GINO Te chat frequenti certi ambienti . . . insoma vulevi dit sat pudevi purt che

sensa fas vedar da nisun, na dna da queli cha tha m cunt,par fala cunosar a m fiol.

LIVIO Na dona da queli?

GINO Se na da queli cha fa l mester.

LIVIO Ahh, u cap at vuresi cha purtes na dona da chil par fa in modo che tu fil l posa cambi idea. L mia sbagliada v.

GINO Cusa dit? As pl fal?

LIVIO Ma certu chas pl fal,ma l costa v.

GINO E cua gh da pag?

LIVIO Ehhh, parch at s namich foma 500 euro.

GINO 500 euro! Ma par la miseria im par n po tanti.

LIVIO I tanti, ma se fasendu ats tu fiol l va p a fa l pret, i sares besi spes ben.

GINO A gh da speragh, sin la sares sul na bla ciavada. 9

LIVIO Ma l funsiuna, t vedr,n porti na chagh fa gir la testa par na smana.

GINO Ma s pudres mia fa che me t paghi sul se l mester l funsiuna?

LIVIO Ehh no! Coiombrici, ma a ghan sares da quei, me cha l bisogna chla paga listes, t cap?

GINO Ma anca sa gh mia . . . la cunsumasiun?

LIVIO Ehh certu, l masim sla va mal cun tu fiol d pudresi cunsum te.

GINO Ecu sares mia na brta idea . . . ma cua dit? Cusa vta cha cunsoma!

SCENA 6

Gino Livio Bettina a seguire Pietro

BETTINA ( Entrando in scena sempre con il mestolo in mano ) Ma cua ght da cunsum? Cha gh quasi prunt d sena.

GINO Ma gnint,sevi dre parl cun l Livio, ma da atri robi.

LIVIO Buongiorno Bettina.

BETTINA Buongiorno. Livio Lora, set cha m gni in ment chi ts, m ricordi che na volta te in ciesa t favi sempar da chli faci cha su mia,e na bela festa a forsa da redar tha m fat pis ados! Mal st chevi fat na pocia ats,par fortuna chla matina le a pioveva, elura la gent cha ghera a mesa i diseva cha bisognava chagh fos na qual perdita in sal tech, e inveci la perdita levi fata me!

( Tutti ridono )

LIVIO Ma quel l gnint,e quant u fat cag ados lAndreina d Murtun. Al pret lera dre fa la predica, e che la gent la taca and fra, a ghera nudur,insoma a la fin dla predica in ciesa a ghera rest lu,l sagrestan, la suora e lAndreina.

GINO Ma pudevla mia and fra.

LIVIO Ma qual, a lera dventada tta rosa, e la seva mia cuma fa a movas, parch slas muveva la na straminava dapartot, varda n cine. ( Ridono di nuovo )

LIVIO - Ben val dam li m scarpi cha vaghi.

GINO Pronti, ( Prende il sacchetto dove ci sono le scarpe ) Vali che.

LIVIO Grasie, dim cusa at vegn.

GINO I 8 euro.

LIVIO 8 euro, pronti . . . ( Ed estrae sicuro il portafoglio dalla tasca, ma aprendolo si accorge che non ha soldi dentro ) . . . ohhh la vaca d Bigiu!

GINO Cusa gh?

LIVIO U tolt s l purtafoi ma m su smeng da metagh dentar i besi.

BETTINA Ben ma posi prestaghi me.

GINO Se, te tha ghi presti!? Tha ghi presti a lu, lu m paga me,e me dopu ti daghi a te.

BETTINA Apunto, tseta im turna indre subit.

GINO Ah t s na bla affarista, te t turna indre sbit,ma lu l tira fra gninte.

BETTINA Ma no, ma sa ghi presti me . . . dopu . . .

GINO Lasa le val Bettina;Livio nuatar s giustarom.

LIVIO Va ben,alura s salutom, arvedas.

GINO Ciau.

BETTINA Arvedas.

LIVIO ( Mentre si appresta ad uscire ) V par chal mester la t telefunar me.

GINO Va ben, dacordi. ( Livio esce )

BETTINA Che mestere l? Parch u senti quel chi det prema.

GINO T senti!?

BETTINA Se, a parlavu da cunsumasiun,ma sta mia insugnat da ciamal a sena che n, che me gh nu a abastansa cun te e tu fil.

PIETRO ( Entrando in scena ) Mama se ades a vaghi in Seminari, dopu par me t gh p da parcian. 10

GINO Ecu brau, ricordumal chat v fa chla stupidata le.

PIETRO Pup su benissim che te chla scelta che lat vaga mia , ma almen serca da rispetala.

BETTINA Al ghha raun Gino,a l mia n ptin,l savr quel chal vl fa.

GINO Se brava metat anca te a dagh raun.

BETTINA Ma la sar mia na tragedia ades!

GINO Ma ps! A l l tort pus gros che me fil l pudeva fam, par me l cume perdal par sempar.

PIETRO Grasie pup dlincuragiament,se inc a tham perdi,speri che n de inveci tham cata, e mia cume n fil che te d vulevi,ma cume an fil chla fat la su scelta.

GINO Ehh se.

SCENA 7

Gino Bettina Pietro Pierina

PIERINA ( Entra piano piano Pierina ) Permesso, ma ciau,ma cua u sent!

BETTINA Cusel cha t sent?

PIERINA Che vostar fiol, al Pietro ( indicandolo ) l vl fa l Pret.

BETTINA Se l vera.

PIERINA Ma lura l vera quel cha dis la gent.

GINO Che gent?

PIERINA Ma la gent dal paes, urmai i la sa tti.

GINO I la sa tti? Ma che vargogna! Ecu cume perdar tta la m reputasiun,n comunista cume me cun n fiol cha faal pret.

PIERINA Ben ma l mia bel?Pens al diventar Don Pietro.

GINO Ma sta gnanca dil par schers!

PIETRO Me padar cara Pierina l ghha mia n gran entusiasmo.

PIERINA Ma dai, ma parch?Ah Bettina pensa, tu fiol chadventa pret, lavresat mai pens?

BETTINA Eh no, anca parch sal fs sta par su padar l doveva dvent segretari dal part comunista dal paes.

GINO Certu! Quel l gheva da fa!Atar ch pret!

PIERINA Ma val chl mei tse, ah Don Pietro?

PIETRO A su gnam pret Pierina.

PIERINA St cha l n ps chan cunfesi mia, a pudresat mia cunfesam?

GINO Se dagh anca loiu Sant acseta la fm finida!

PIETRO Ma Pierina ghu a det cha su mia pret,a ghu m dand dentar in Seminari. E ades scusem ma ghu dand in biblioteca.

BETTINA Ma ades chl quasi ura da sn?

PIETRO A ghu apuntamento ades par di libar mama. Ciau. ( ed esce )

PIERINA Ma che brau l va in biblioteca.

BETTINA Ah lu guai par i libar, l le tant.

PIETRO ( Ritornando a sedersi ) A fsal serv a quel.

BETTINA Ma basta Gino! Ades a ghavr mia sempar da sentat a critic e fa uservasiun. Vaghi dad la val., ciau Pierina. ( Rientra )

PIERINA Ciau, ades andr anca me, a meno che Gino d gabia quel datar da cuntam.

GINO Ma cua vt chat cunta,pus grosa da quela d m fil gh n mia!

PIERINA Ma dai sta mia ciapatla ats,pensa che bl a vigh n pret in ca.

GINO Ohh, ah l bl,talmente bl che me m metar a fa l sagrestan.

PIERINA Ma brau, ma st chla sares mia na brta idea,tu fiol l dis mesa,e te ad v a tir s i bsi.

GINO At s sicura che me a vagha in ciea, gnanca mort!

PIERINA Ohh, l sevi chat sevi n comunista da quei a lantica,ma chat fsi cuntra la ciea

tse, propria pensavi mia.

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GINO E te prova a pensa che inveci m cati n pret in ca, cun tt quel cha ghu insegn,lu l ma ripag tseta.

SCENA 8

Gino Pierina Bettina a seguire Rosalia

BETTINA ( Entrando ) Ades Gino l propria ura d sena.

GINO Ahh,che turment, anca te Bettina cun sta sena.

BETTINA Ma insoma sle ura l ura, e te Pierina sat s am che, chat pensa mia chat doma da magn anca a te.

PIERINA Ma cua pensat v! Va se me stagh che par sna a ca tua, ohhhh . . .

BETTINA Ben alura, l mia ura chat vaga anca a casa tua,u a vt bras s ancor l m om?

PIERINA Ma no cara brasal s te l tu om,ma par chi mt tolt? Pu varda gista par quel a vagh via subit.

ROSALIA ( Affacciandosi piano piano dalla porta ) Signor scarpolinno!?

BETTINA Ecu natra da queli fini.

GINO Pusibul cli capita sul a ca mia.

ROSALIA Signor scarpolinno!? ( E si avvicina a Pierina che si appresta ad uscire camminando un po zoppicante )

Ahh qua signor scarpolinno.

PIERINA Va che l scarpulin l chal le, Me a vaghi ( Ed esce )

ROSALIA Ahhh li signor scarpolinno.

GINO Su che induva vlla cha sia and, a Honolulu.

BETTINA Me a vaghi, varda Gino da mia tirala lunga che urmai l ura d sena.

( Ed esce)

GINO V! Stasera a seni mia!

BETTINA Cosa!!?? At seni mia?? Ma m chu parci na sena cha su mia! A gh tt prunt! At seni mia!? Ma noo!!! Bisogna chat magna Gino, a gh prunt!!

GINO Cun la nutisia da tu fil, a m and via la fam.

BETTINA Ma noo!!!A thu fat al mnestrun cun i fasi, chit pias tant, e pu gh la fartada cun i sigult.

GINO Thu det che stasera a seni mia.

BETTINA Alura va a cag in sli schi! Me cha lavuri cha su mia par fa da sena . . . ( ed esce continuando brontolando )

ROSALIA Signor scarpolinno.

GINO Cusa ghala le? Va chl mia giurnada inc v!

ROSALIA Ma signor scarpolinno il tacco non lo ha mica tacato giusto.

GINO Ma par piaer Rosalia la vegna mia anca le cun d li stupidadi!

ROSALIA Ma non sono stupidate signor scarpolinno! Io con questi tacchi vado via tutta svergola! Una volta andavo via bella diritta,che parevo una indossatrice!

GINO Ma che scoperti,la ghha mia p vint an,anca me na volta andavi via dret, e ades su tt stort.

ROSALIA Allora non mi crede signor scarpolinno, ( togliendosi le scarpe ) guardi, guardi se i tacchi sono uguali. ( Gli allunga le scarpe )

GINO A vardoma pri, ma varda che, l su anca me che chi tach che i mia precis,chesti i do scarpi diversi!

ROSALIA Ma come? Diverse? Ma che sbadata cha su, ecco perch andavo via storta,ma mi scusi signor scarpolinno. ( Dicendo questo ha gi preso le scarpe e si siede per rimettersele. In questo momento entra Bernardo )

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SCENA 9

Gino Rosalia Bernardo a seguire Pietro

BERNARDO ( Entrando ) Permes? Ciau Gino.

GINO Ciau, ve dentar.

( Bernardo si avvicina alla sedia dove seduta Rosalia intenta a rimettersi le scarpe. Sedia sulla quale solito sedersi;vedendola occupata prende per un braccio Rosalia e la fa alzare, dopo di ch si sistema il cuscino e si siede,con Rosalia che non capisce il perch di questo comportamento.

ROSALIA Ben ma?

BERNARDO Alura Gino cuma andoma.

GINO ( Sempre intento al suo lavoro ) Sempar cume prema,ciu mal.E te?

BERNARDO Mah . . . som che . . . t vest che bla giurnada inc, bla limpida, a gh an bl ciel celest.

ROSALIA ( Intervenendo piuttosto arrabbiata verso Bernardo ) Ma mi scolti lei, ma che modi sono questi, farmi alzare cos dalla scragna per poi sentarsi lei!

BERNARDO Mahh . . . ( non rispondendo a Rosalia )

ROSALIA Ma varda che sfaciato che non mi risponde gnanca! Ha visto signor scarpolinno!?

GINO Ho visto, ho visto.

BERNARDO Ades a st fat tardi Gino bisogna cha vaga. Ciau Gino ( E si alza per andarsene )

GINO Ciau.

ROSALIA Senta lei dove crede di andare? Ma sordo? Mi scolti! Mi scolti.

(Bernardo esce con Rosalia dietro ad inveire contro di lui, mentre entra in casa Pietro)

PIETRO Ohh cua ghala la Rosalia cun Bernardo?

GINO Lal cunos mia,sin la sa scaldares mia acse.

PIETRO Sperom chlas calma,lam pareva tant agitada . . . ah pup a vulevi dmandat na roba.

GINO Mamma cara, m vegn fin fred quand d parli at se.

PIETRO No a l che . . . insoma in ca nostra a ghom gnanca an crucifis, e alura u pens da metagal. ( E lo estrae dalla tasca )

GINO ( Alzandosi con uno sguardo verso Pietro che non lascai adito ad alcun dubbio in merito a quanto detto da Pietro ) Na crus? At s a te la m crus! Ades a vt anca tacamla via che in ca?! Ma tha dat da vlta al srvl?

PIETRO Ma pup me lam par na bla roba,ma sentat mia chagh manca quel in sa chal mur che.

GINO Par me gh manca sul na man ad culur, parch sar de n cha puturoma mia. Ma m a capesi mia cusa a th suces, n basta mia chat vaga a fa l pret anca an crucefis d v tacam via, a vedat cua gh tac le in sal mur? ( indicando il quadro di Lenin ) Quel a gh e quel a ghha da restagh!! ( Detto questo Gino entra nellaltra stanza,mentre Pietro rimane solo con in mano il crocefisso.Rammaricato e confuso prende la decisione di togliere il quadro di Lenin ed appendere al suo posto il crocefisso,ponendo il quadro in un cassetto.Fatto questo anche lui ritorna nellaltra stanza uscendo di scena.

FINE SECONDO ATTO

* * *

13

TERZO ATTO

SCENA 1

Gino a seguire Livio e Jasmine

( Gino cammina avanti indietro nervosamente in attesa di Livio che deve arrivare con la prostituta Jasmine )

GINO A sperom che chla fla che la fnesa a la svelta, e che la fnesa cuma dighi me.

Che Pietro l posa cambi idea e s faga and via d la testa da vul fa l pret.

Al meva det chal gneva a li quatar, ( guardando lorologio ) certu che chal mester che m vegn a cust parech. ( Suonano alla porta, e Gino va ad aprire )

GINO Avanti!

LIVIO Ecu cha soma riv,chesta l Jasmin.

GINO Ciau,piacere Gino.

JASMINE Piacere mio.

LIVIO Alura Gino cuma sevum dacordi Jamine la lasoma che,quand dopu riv a ca tu fil lagh pensa le.

GINO Va ben, me muier lu mandada cun na scusa da su surela,tseta a ghom la casa libera.

LIVIO Brau,e t vedr che tu fil s cava la tonaca prema ancora da metasla.

GINO Alura nuatar l mei che ades andoma dadla parch Pietro l duvria esar che a mument, e le signurina m racumandi . . .

LIVIO Ma sta mia preocupat,che le la sa quel chla ghha da fa.

GINO Va ben alura andom.

JASMINE Andate pure,adesso la situazione la prendo in mano io. ( Gino e Livio entrano nellaltra stanza. Jasmine rimane sola,si guarda un po in giro e poi va a sedersi dove Gino lavora e guarda le cose che ci sono li )

SCENA 2

Jasmine Bernardo

BERNARDO ( Entrando piano piano ) Permes? Ciau Gino.

JASMINE Ohhh ciao. ( Bernardo fa la solita operazione di sistemazione del cuscino,e poi si siede, mentre Jamine si alza )

BERNARDO Elura cuma andom?

JASMINE Bene e presto andr bene anche per t.

BERNARDO Mahh . . . soma che . . . t vest che bla giurnada inc? Cun n ciel celest, a gh n panurama.

JASMINE ( Sedendosi sulle ginocchia di Bernardo ) Perch tu non hai ancora visto il mio di panorama. ( Attimo di silenzio con Jasmine sempre seduta sulle ginocchia di Bernardo,il quale subito dopo guarda lorologio )

BERNARDO - Ehh per a s bla fat tardi bisogna cha vaga.(Detto questo sposta Jasmine e si alza)

JAMINE - Ma dove vuoi andare che adesso viene il bello.

(Bernardo raccoglie il cuscino e si appresta ad uscire,quando viene preso da un braccio da Jasmine)

JASMINE Ma allora non hai capito che io sono qua apposta per te, ( ammiccando )

Guardami ti sembro da buttare via?Come ti chiami?

BERNARDO Bernardo.

JASMINE Allora,ciao Bernardo.

BERNARDO ( Attimo di esitazione poi ritorna sui sui passi ) Ohh ma ciau Gino.

JASMINE Ma cosa dici insomma? ( Bernardo sistema il cuscino e si risiede )

BERNARDO Alura Cuma andom?

JASMINE Ma non hai capito quello che ti ho detto? 14

BERNARDO Mah . . . diom che . . .

JASMINE E adesso rimani qui!( Jasmine si toglie sensualmente davanti a Bernardo la giacca.Nel frattempo Livio e Gino spiano dalla porta e scoperto il malinteso intervengono,mentre Jasmine si appresta a lavorarsi Bernardo.

SCENA 3

Bernardo Jasmine Livio Gino

GINO Ma no pian a l mia chestu!

LIVIO E suces nimprevest Jasmine,parch l mia cun questu chat gh da fa l mester.

JASMINE E come facevo a saperlo.( Raccogliendo la giacca che era finita in terra)

GINO Propria Bernardo capit, e me sincerament a ghu gnanca pens.

LIVIO E ades?

GINO Ades at vedr chal va via, l va via. ( Quindi rimangono in attesa che Bernardo compia la solita operazione ed esca di casa )

LIVIO Certu che bisogna chas mesia, che sa riva tu fiol.

GINO Eh l vera. Ma t vedr che ades l va.

LIVIO ( Impaziente ) Ma insoma val via u no?

BERNARDO ( Guardando lorologio ) Ohhh varda l gnanca tardi, a pos rest am che.

GINO Cosa?Sculta Bernardo va chat gavresi dand via parch . . .

LIVIO Parch ghom da fa nesperiment.

GINO Se, pu varda fra che bla giurnada cha gh,bla limpida, a ghe n bl panorama.

BERNARDO Ma anca che prema u vest n bl panorama, e u cap cha pdevi vedal mei.

LIVIO E la cap mal, parch chal panuramale l mia par lu.

GINO Propria.

BERNARDO ( Alzandosi ) Ma varda che me m sares pias cambia na volta tant l panorama.

Ma alura a gontia dand via? ( Guarda lorologio ) Ma l mia tardi.

GINO Ehh Bernardo sar par natra volta.

BERNARDO ( Mentre esce malinconamente ) Eh se natra vlta, chesti i robi cha capita sul na volta in dla vita. ( Ed esce )

GINO Ahh Gino thom na curiosit parch a ght sempar d la carta igienica in man?

BERNARDO Ma parch cun l m disturb sam vegn voia gh lu subit prunta.

GINO Ben ma pdat mia tengla in bisaca?

BERNARDO ( Guardandosi le tasche ) In bisaca? ( Mettendosi una mano sulla bocca ) Ma l vera,ma st chat gh raun. ( Si mette in tasca la carta igienica ed esce) Ma che bl! Ades a ghu anca la man libera.

GINO Ma che fat,ben ades l and.

LIVIO Jasmine a l su fiol, e a l tant pus uvan.

JASMINE Potevate dirmelo anche prima no.

GINO ( Guardando lorologio ) Al duvria esar a riv, me a su mia propria stasera l in ritard.

( Squilla il telefono, Gino va a rispondere )

GINO Pronto? . . . Ohh . . . cosa? Inc? Ma parch? . . Ahh va ben u cap . . . ciau.

( Chiude la telefonata )

GINO Ma varda, quand li robi li vl and mal, li va mal, propria inc al vegn mia a ca.

LIVIO Ma come?Ma alura?

JASMINE Allora sono venita qua per niente?

LIVIO No,al limite a gh al Gino, ah Gino?

GINO Cosa?

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SCENA 4

Gino Jasmine Livio Bettina

( Bettina in questo momento entra in casa senza che i tre se ne accorgano )

LIVIO Vulevi di che sa gh da cunsum te Gino t s dispost no?

GINO Mahh . . . a cunsum?

LIVIO Insoma Gino visto cha l che n qualdun bisogna chal cunsoma no.

Cua aspetat, l nucasiun.

BETTINA ( Intervenendo ) Ma quala cunsumasiun? ( Tutti si girano sorpresi )

GINO Ma Bettina cusa ft che?

BETTINA M surela la ghera mia,e alura su turnada indre,ptost varda che che gh mia nisna ucasiun da festegi, n seni, ne disn, quindi che li cunsumasiun ognuno l ia fa a ca sua.

GINO Ma sevum dre a schers.

LIVIO Se a schersavum.

BETTINA No parch t pensa mia che me a gabia da fa da magn anca a questi,si vl cunsum i va l ristorante. ( Ed esce )

GINO Ma no i sta mia che a magn.

LIVIO Alura nuatar Livio andoma.

GINO Eh cusa vt cha faga.

LIVIO Per bisogna cha giustma la facenda. ( Con un gesto eloquente )

GINO Ma anca s mia sta fat gninte?

LIVIO Eh Gino am dispias.

JASMINE Ma . . .

LIVIO V te tasi,che nuatar a sevum a dacordi.

GINO Va ben.Ecu i besi. ( Prende il portafoglio e allunga i soldi a Livio,questi appena li riceve se li mette in tasca e si avvia velocemente verso la porta di uscita seguito dalla prostituta )

LIVIO Grasie Gino, alura as vedom, andom Jasmine.

JASMINE Andom, ciao.

LIVIO Ciau.

GINO Ciau. ( Escono e Gino rimane solo piuttosto sconcertato ) Che gh quel cha quadra mia. Ghu idea da vi ciap na ciavada da queli cha fa l fm! U risolt gnint,e par unta ghu rimes 500 euro! Ma bisogna cha sia propria n cretino! E me cha ghi dat anca. ( Gino molto avvilito e in quel mentre suonano alla porta, malinconicamente va ad aprirla )

SCENA 5

Gino Mario

GINO Ohhh ciau Luigi ve dentar.

LUIGI Ciau Gino. ( Luigi vestito di camicia rossa il segretario dei comunisti locali )

GINO Ma Luigi cume mai che a ca mia?

LUIGI Ghu da parlat.

GINO Ma sentat .

LUIGI No grasie, a staghi in pe. Su gni Gepe par via dli vus chas sent in paes.

GINO Ma che vus?

LUIGI Insoma in paes i dis tti che tu fil l va a fa l pret.

GINO Eh . . . l vera.

LUIGI E me su gni a dit che . . . insoma, l fat chat gabia n fil cha fa l pret . . .

ecu l chat p mia p rest dentar in dal parti.

GINO Ma come? Ma cua centra me fil? Ma vuatar a ghi da vard me.

LUIGI Se ma vedat Gino che quant an fil dan comunista l va a fa l pret,ma insoma cua ght insegn? 16

GINO Ma st quanti paroli cha ghu det,e p al vuleva tac via in sal mur l crucifes,figurat, le gh resta l quadar da . . . ( E guardando solo adesso si rende conto con grande sorpresa che stato sostituito con il crocefisso ) Mah?? Sal gh mia p!?

LUIGI Infatti le a ghera mia l quadar da Lenin?

GINO Ma se! Ma a man su mia acort! Ansi ades l tiri via subit.(Lo toglie e se lo mette in tasca)

LUIGI Comunque nuatar s som cat, e om decis chat gabia da das indre la tesera.

GINO La tesera!? Ciu m but fra dal part!?

LUIGI Am dispias Gino,ma chestu l stada la decisiun. Daltronde tu fil par and a fa l pret bisogna chal sia propria n cretino.

GINO Pian,pian,ades m par cha tesagera! Parch me su mai gni a a ca tua a ufendar ne te e ne nisun d la tu famiglia! A vt la tesera? (Estraendola dal portafoglio ) t la tesera,acseta sar cuntent! Par esar n comunista a ghu mia bisogn d na tesera!

LUIGI Va ben ma sta mia rabit.

GINO Certu chan rabesi! Parch me fil l pudr vigh tti i difet chat v,ma l mia an cretino! E nisun l pl permetas da ufendal! Tantu meno te cha t fat la tersa elementare.

LUIGI - Ahhh ma alura om fat ben a tirat via la tesera, a par fin chat gabia piaser che tu fil l faga l pret. At salt. ( Ed esce arrabbiato )

GINO Se val va via chl mei . . . va se chal le l an comunista, chal le l n fascista atar ch! Cun tt quel chu fat me in trentan dentar in dal part, l lavur cu fat a li festi a dlunit,bla riconuscensa.Al gheva pran raun me padar ch a la fin i sempar li persuni cha fa la diferensa,da qualsiasi banda li sia.

Al vl da dal cretino a m fil, ignurant d nignurant ( mentre dice questo si mette le mani in tasca e si accorge di avere il crocefisso. Lo prende in mano e lo guarda con una certa curiosit )

GINO Insoma,se na crus l mia as, cha ghan sia d! ( E rimette il crocefisso al suo posto, quindi si rimette il grembiule e ritorna a sedersi a lavorare )

SCENA 6

Gino Bernardo

BERNARDO ( Entrando come suo solito ) Permes?

GINO Avanti Gino, ciau.

BERNARDO Ciau. ( Ripete la solita operazione per sistemarsi ) Alura cuma ndom Gino?

GINO Mah . . . a gavres da cuntat tanti rbi caru Bernardo . . .

BERNARDO Ma a gh mia bisogn cha tham i cunta.

GINO Ahh? ( Sorpreso dalle parole di Gino ) Ma cua vresat di?

BERNARDO U vest and via Luigi Tuat dad che,e sl cuma pensi me,te Gino a th dimostra da esar na persona cha ghha quel da bl dentar,e che la tu famiglia l d survia d tt al rst. Centra mia esar da destra u da sinistra,lunest e la sincerit la ghha mia nisun culur,propria cume diseva sempar tu padar.

GINO Ma st Bernardo cha tham sorprendi,e cuma t ghe raun.

BERNARDO E se tu fil l vl and a fa l pret lasal and. Ansi te d duvresi esar cuntent,parch par me l prem comunista dla storia a l sta propria al Signor.

GINO Come l sta al Signor!?

BERNARDO Certu.Chi predicava da iut i puvret? Chi predicava luguagliansa? Che tti i fs precis,sensa diferensa? Chi sta? Se mia Ges Cristo.

GINO Ma,ma st chl vera,ma me ghu mai pens.

BERNARDO E inveci l propria tse, e ades a vaghi,d salt Gino. ( Alzandosi)

GINO ( Si alza anche lui ) Va ben,e grasie n Bernardo.

BERNARDO Ma gnint e fagh iauguri a t fil.

GINO Certu,certu,ma sculta dim na roba,ma inc cumla la giurnada? 17

BERNARDO Inc? L na bela giurnada, a gh n panurama chas ved luntan cha su mia,specialment sat vardi dret in ciel. Ciau.

GINO Ciau Gino,e vem a cat am.

BERNARDO A vegni a vegni,sta mia sta mal. ( Ed esce,mentre Gino piano piano ritorna a sedersi,molto compiaciuto e illuminato dalle cose dette da Bernardo )

GINO Atar che lucot,varda Bernardu cusa l ma tir fra.E cuma al ghha raun v.

Al Signor l sta l prem comunista!

SCENA 7

Gina Bettina a seguire Jasmine

BETTINA ( Entrando in scena sempre con il mestolo in mano ) Gino.

GINO Cusa gh? Al sar mia ura d sena l gnam li cinch.

BETTINA Da ch tre uri l ura ad sena. U a bt .

GINO Vacca miseria cust but ? Di giarun?

BETTINA No vulevi di chu mes s lacqua.

GINO Ma me sa fs in te adritura lasares s quela dal mesd

BETTINA Ma set cha tha m dat na bla idea.

GINO Ma dai Bettina lasa le insoma cun sta magn,mla chal mescul le. E pensa ptst che inc l na bla giurnada.Ma st che prema gni che Luigi Tusat cun d li tacadi cha m mia pias,parch tu fil al va a fa l pret,parch bisogna cha thas daga indr la tesera,parch che parch le,e me alura lu mand a chal paes. E ades m senti mi, an comunista libar e viin al Signor.

BETTINA Come viin al Signor?

GINO Ma certu, ma st chi sta l prem comunista d la storia?

BETTINA Ma l mia sta MAO?

GINO Ma qual MAO, a l sta al Signor! A l sta l l prem!

BETTINA Ma cusa dit Gino? Me u mai sent in ciea cant bandiera rossa.

GINO E i rivar a cantala,d vedr si la cantar mia.

BETTINA Alura d dispias p che Pietro l vaga a fa l pret?

GINO No no,ansi a ghu piaser.

BETTINA Ahh ma chesta l na bela nutisia,me a l chestu cham prem, ats Pietro l pl and in Seminari cun serenit. Ades comunque a vagh a vedar se lacqua la boi.

GINO Ma smrsa l gas chal gas le val,ura chat gabia da but .

( Mentre Bettina si appresta ad entrare in cucina, suonano alla porta )

BETTINA A vaghi me. ( Sulla porta si presenta Jasmine )

JASMINE Buonasera.

BETTINA Ma la varda che se le la pensa da vegnar che a sena me a ghan faghi mia v.

GINO ( Alzandosi ) Ma Bettina cua vt chla sia gnida che a sena.

JASMINE - No sono venuta per dare una cosa a suo marito.

BETTINA Ahh, meno male, alura pos and. ( Ed esce )

JASMINE Sono venuta . . . ( sincerandosi che Bettina se ne sia veramente andata ) a portargli indietro i soldi. ( Prendendoli dalla borsa )

GINO I me besi?

JASMINE Si quelli che ha dato a Livio,per niente poi. ( E li da a Gino )

GINO Grasie,ma cume mai lam ia da indr?

JASMINE Perch anche se la vita mi ha portato a fare quello che faccio,non vuol dire che sia una persona disonesta,portargli via questi soldi non mi sembrava giusto.

GINO Ma grasie,da le sincerament a mal sares mai aspet. Ma l Liviu cua l det?

JASMINE A Livio ho dato tante di quelle borsettate fino a quando me li ha dati.Perch lui voleva assolutamente tenerseli.

GINO Ma varda al Liviu, lu cha l n gran siur da Milan. 18

JASMINE Ma quale signore,anche se io dovrei essere lultima a parlare,da quando lo conosco non lo ho mai visto fare qualcosa,ma solo vivere di espedienti sulle spalle degli altri.

GINO Ma come? Ma sal ma det chal cunus Berlusconi,chal ciap na mcia ad bsi,chal fa na gran bla vita.

JASMINE Ma chi? Livio? E proprio uno specialista nel cercare di fregare la gente.

GINO Ma pensa,cuma pl esar li persuni, le cha gavres dat gnanca sinch franch,inveci la dimustr da esar na persona unesta e responsabile. Alura bisogna di che cun i nostar pregiudesi chis quanta gent a metom d na banda, e magari pian pianin i fma mrar dentar.

JASMINE Caro il mio signore la gente fa alla svelta a puntarti il dito contro,e le conseguenze poi non si sa dove possono portare. Arrivederci.

GINO Arvedas,e la ringrasi tant, sa pudes fa quel par le . . .

JASMINE No grasie, sono solo io che posso aiutarmi,ed quello che sto cercando di fare.

GINO Me a speri chla posa riesar,e m par che inc la fat anca n bl pas avanti.

JASMINE Evero,di nuovo,arrivederci.

GINO Arvedas,ciau. (Gino rimane solo )

GINO Ma varda, u mia recuper anca i m besi,gh da di grasie a lunest da chla putela le.Atar che na ptana,la ptana l chlatar,l cuntabali.

SCENA 8

Gino Bettina a seguire Livio

BETTINA ( Entrando in scena ) Gino.

GINO Ahh.

BETTINA Ma chal che pena and via,ma let vesta ben?

GINO Se,parch?

BETTINA Ma t vest cuma lera trucida e vestida? Ma dat cume limpresiun chla fs na da queli.

GINO L mia na da queli,l na brava putla,e unesta.

BETTINA Mah sar cuma ad di ma me ghu vi chlimpresiun le.

LIVIO ( Entra Livio chiedendo il permesso di entrare ) Permes.

GINO Avanti Ciau Gino,ciau Bettina. ( Lo salutano )

BETTINA V chat pensa mia da esar gni che a sena?

LIVIO No stasera a parti, a turni a Milan.

BETTINA Alura ciau, parch me a ghu da fa. ( E rientra )

LIVIO Ciau,ciau. V Gino thala purt indre i bsi chla la?

GINO Se v tti

LIVIO Ah meno male,no parch u duv insistar me,che le la vuleva mia savigan.

GINO Ma cua t fat chat gh tti i cerot in testa?

LIVIO I cerot? A l cha su blisg lunga la scala le da m sia e m su insuc.

GINO Ahh u cap.

LIVIO Alura Gino, me su gni anca par salutat, m dispias choma mia risolt l

problema cun tu fiol.

GINO No sta mia preucupat,chlu risolt a natra manera.

LIVIO A ma alura,me t faghi tanti auguri, e in gamba n.

GINO Ciau Livio. ( Livio sta per uscire quando si gira e torna indietro )

LIVIO Ahh Gino sculta, d gavresi mia . . . cinquanta euro da prestam?

GINO Cusl?

LIVIO U pers la carta da credit,e su rest sensa bsi.

GINO Ma Livio tu a prest vint euro,tu giust li scarpi e t gh am da pagamli,e ades tha ma dmandi atar cinquanta euro.

GINO Ehhh . . . t gh raun, ma varda cha ti dar indr apena . . . 19

GINO L listes Livio, ecu cinquanta euro, ( prendendo i soldi dal portafoglio )

LIVIO Grasie Gino.

GINO - Fin cha pos iutat d iti.

LIVIO - Grasie,m ricordar dal tu prestit, e apena a sar a Milan ti far av.

GINO Ciau,ciau. ( Livio esce mentre Gino si appresta a sedersi per ritornare a lavorare )

Gino Apena sar a Milan ti far av,figuromas! Chal le sal cambia mia, l va a fa na brta fin.

( Ritorna a lavorare )

SCENA 9

Gino Pietro a seguire Bettina

PIETRO ( Rientrando in casa ) Ciau pup.

GINO Ciau Pietro,st inc cua suces?

PIETRO Cosa pup? Sl par al fat chu tir via l quadar da Lenin e ghu mes l crucefis pup scusam ma . . .

GINO Ma u vest, e t dir chat gh raun che la crus le la ghha sta pran ben.

PIETRO . Cosa pup? Cust det? Al crucefes le l va ben?! Ma ontia sent ben?

GINO Ma certu,th sent ben,la crus l l segn che che gh gent cha ghha fede,cha cred in dal Signor.

PIETRO Ma pup te cha thl sempar pensada a natra manera,ades cusa dit? Ma tham sorprendi.

GINO ( Alzandosi ) Caru l m Pietro,ma te l st chi sta l prem comunista?

PIETRO Chi sta l prem comunista? Ma cua centra?

GINO Al prem comunista l sta l Signor!

PIETRO Come?Al Signor?

GINO Se al Signor. Se t a thagh pensi natim,t chat cunosi mei da me la su storia,t vedr chl atse.

PIETRO Ma . . . per in an certu sensu al pudria anca esar cuma at di te pup.

GINO Ma se Pietro, a l cuma dighi me,e sat v in seminari me a pl sul fam piaer,e chat pensa mia cha sia dvent mat,tt atar .

PIETRO M pup su mia parch t s cambi atse,ma comunque t ringrasi tant,chestu l l pus bl regal chat pudevi fam.

( A questo punto Pietro si abbraccia con il padre,in quel momento entra Bettina )

BETTINA Ma Diu l m om bras s cun Pietro! Che bli robi! Anca me,anca me.

( E corre ad abbracciare anche lei figlio e marito )

BETTINA Ma cari, st mia fam sig. Gino,Pietro, l ura d sena,l ura d sena, ma cari,l ura d sena . . .

FINE

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