La Dirindina
Di Girolamo Gigli
Personaggi
DIRINDINA
LISCIONE,
castrato
DON CARISSIMO,
maestro di musica
Parte I
DON CARISSIMO
Signora Dirindina,
Così sempre infingardo
Al cembalo venite ogni mattina?
DIRINDINA
Or via, che più si tarda?
Cominciamo!
DON CARISSIMO
A voi tocca:
Aprite ben la bocca,
Ma spurgatevi prima.
DIRINDINA
Ach, sputo!
DON CARISSIMO
O buono:
Badate bene al suono!
DIRINDINA
Do, re, mi, fa, mi, do.
DON CARISSIMO
Va più basso quel do!
DIRINDINA
Do, mi, fa, re ...
DON CARISSIMO
Più basso, dico!
DIRINDINA
Do ...
DON CARISSIMO
Più basso, e tre!
DIRINDINA
Io, da due giorni in qua,
Son tutta incatarrata!
DON CARISSIMO
Il catarro è la scusa
Di chi cantar non sa!
DIRINDINA
Sentite don Carissimo
Come la gola ho chiusa!
DON CARISSIMO
IL catarro certissimo,
Forse dal troppo stare a quel balcone
Ad aspettar Liscione.
DIRINDINA
È la solita vostra gelosia
Che di Liscione avete!
DON CARISSIMO
So ben figliola mia
Quanto ben gli volete.
DIRINDINA
Quel ben ch'a ogni altro musico si vole!
DON CARISSIMO
Ma più d'ogn'altro
Amar si de' 'l Maestro:
lo son quel che v'addestro
Al canto!
DIRINDINA
Egli a l'azione
M'addestra ancor, che tanto
Ben passeggia la scena
E ad ogni gesto il mondo incanta.
DON CARISSIMO
Egli però non canta
Con molta grazia e non ha ben sicure
Le note tutte tutte,
Non va al fa, sol, re, utte...
Gli puzzan di castrato
Le mani, il viso, il fíato;
E non so come vel raggirate intorno
Sera e mattina e giorno
Con tanta confidenza
C'ancor in mia presenza,
Quand'è quel caldo grande,
Con voi tratta in mutande ed in berretto.
Ed io tanto rispetto
Mostro per voi che appena
Il ferraiol mi slaccio!
DIRINDINA
Non vo' che tanto impaccio
Del fare mio prendete
Se un castrato mi piaccia, od un vitello,
Se ad un brutto o ad un bello
Abbia donato il core.
In pochi detti,
Udite i sensi miei: io vo' da voi
Documenti di note e non d'affetti!
Vo' cantar come a voi piace
Voglio amar chi piace a me!
Inghiottite in buona parte
Questa pillola un po' amara:
Altro amor che di scolara
Nel mio cor per voi non è.
DON CARISSIMO
E questo basta a me: ma l'altre mie
Più amorose di voi,
E forse quanto voi belle scolare,
La Garbina, la Iolla e la Fringuella
Prizia dal Faballà, la Pimpinella
E la Pimpa commare,
Mi vengono a incontrar sino alla soglia.
Chi di lor mostra doglia
Se talor comparisco un po' basito
E chiede se ho dormito
La notte trapassata;
Chi a confortar lo stomaco mi porta
O zuppa o cioccolata
O caffè o pollacchina;
Chi, s'ho 'l collar pigiato,
La bocca vi avvicina,
La bocca sua verrniglia,
E me 'l bagna col fiato e me 'l distende.
Chi a spazolar mi prende
Cappello e ferraiolo e chi giunchiglia
Dal sen si cava o un limoncel gentile,
Per dare al mio Brasile
Concia più grata e chi tra guanti fini
Mi ripone il salario al fin del mese
In tanti bei grossini.
DIRINDINA
A tempo e luogo anch'io
Tutto, come vedrete, oprar mi vanto,
Don Carissimo mio.
A solfeggiar intanto,
Per un poco torniarno.
DON CARISSIMO
A solfeggiar, sì bene, e questo bramo.
DIRINDINA
Do, re, mi, fa, sol, mi.
LISCIONE
Miei signori, buon dì!
DIRINDINA
Buon dì, Signor Liscione!
DON CARISSIMO
Gl'occhi qui alla lezione!
Sol, mi, fa, re, mi, fa.
DIRINDINA
C'è qualche novità?
LISCIONE
Col corrier di Milano Un foglio è giunto a me
Che per cantar colà nel Coriolano
Vi richiede, o signora.
DON CARISSIMO
La, sol, fa, mi, fa, re
Badate qui in malora!
DIRINDINA
Quant'è il regalo?
LISCIONE
Seicento Filippi.
DON CARISSIMO
Un corno che vi strippi!
Badate a queste note!
DIRINDINA
È moneta che basta a far la dote?
LISCIONE
E poi sì generosa è quella nobiltà ...
DON CARISSIMO
Non occor altro: così presuntuosa Non è la giovinetta
Che in un palco si metta
Senza la mia presenza!
LISCIONE
Ma il Maestro di Cappella
È colà provveduto.
DON CARISSIMO
Tant'è, senza il mio aiuto
Non verrà la Zitella!
LISCIONE
Dunque ...
DON CARISSIMO
In una parola, cercate un'altra!
LISCIONE
E un'altra cercherò!
DIRINDINA
Non la cercate, no, Ch'io vo' andar a Milano,
E v'andrò sola!
DON CARISSIMO
Sola voi? Mi meraviglio!
Se vi sento
Dir mai più quella parola
D'andar sola,
E d'esporvi a un tal cimento;
Se vi sento...
Ignorantella!
Non avete la favella
Sciolta ancor, né asciutto il ciglio.
Sola voi? Mi meraviglio!
LISCIONE
Sola, signora sì, sola, benissimo!
E sa pur don Carissimo
Quant'abbia di virtute
Il vostro viso bello
Per regalar battute,
Se tante ne fa far al suo martello!
DON CARISSIMO
Oh, che gran ribaldone!
DIRINDINA
Sedete qui, Liscione.
Sentite, discorriamola.
DON CARISSIMO
Dirindina, finiamola!
DIRINDINA
La lezione appresa Replicar mi conviene e farne prova:
Badate s'io fo bene.
Caro Liscione, avete voi tabacco?
LISCIONE
Del miglior di Bologna,
Ma l'odore è un po' stracco ...
DIRINDINA
Questi di Catalogna
Freschi fiori odorosi
Che in seno mi riposi
Daranno al morto odor concia più fina.
DON CARISSIMO
Finiamola, Dirindina!
DIRINDINA
Dal pallore del volto
Mi par che poco sonno abbiate preso
Stanotte.
LISCIONE
Inver non ho dormito molto ...
DIRINDINA
Giacchè il fornello è acceso,
Volete voi qualche bevanda calda
Di rosoli condita, o pollachina?
DON CARISSIMO
Finiamola, Dirindina!
LISCIONE
Prendiam ciò che v'aggrada,
Tanto più ch'io son lasso
Per certa lunga strada
E fioco per gran polvere raccolta...
DIRINDINA
Scotiamola una volta
Dal giustacuor!
LISCIONE
Sì, cara mia, scotiamola!
DON CARISSIMO
Dirindina, finiamola,
Finiamola, in malora, o Dirindina,
Quest'è troppo trascendere
La creanza, il rispetto
Al Maestro, alla scuola, al vostro onore!
Non la volete intendere?
Chiamerò Dirindona vostra madre e al Pretore
Andrò adesso in persona
Per qualche inibitoria:
lo non ci voglio costui!
DIRINDINA
Con qual ragione?
DON CARISSIMO
Io pago la pigione,
E del mobile ancor pago l'affitto!
LISCIONE
Mostratemi lo scritto!
DON CARISSIMO
Io mando pane e vino e companatico,
Io pago i vestimenti,
Pago i medicamenti ed il baliatico.
Io pago a Dirinduccia ...
LISCIONE
Il benefizio
Voi troppo rinfacciate!
DON CARISSIMO
Oh, Dirindina: sarà il mio precipizio,
Questo baron, s'ora di qui non sfratta!
DIRINDINA
Gli vo' pria la cravatta
Per carità distendere ...
DON CARISSIMO
Non la volete intendere!
DIRINDINA
... Come fa la Fringuella e la Sabina!
DON CARISSIMO
Finiamola, Dirindina!
DON CARISSIMO
Commar Dirindona,
La vostra figliola
Non vuoi obbedire
E lascia la scuola
Per fare il bordello.
LISCIONE e DIRINDINA
Lasciatemi dire, è savia ed è buona
son savia e son buona
È tutto martello.
DON CARISSIMO
La vostra figliola
Di me si trastulla
E va con l'amico.
LISCIONE e DIRINDINA
L'amor è pudico, gl' insegno l'azione.
m'insegna
DON CARISSIMO
L'amor di Briccone
Insegna il malanno!
M'en vo' e più non torno.
LISCIONE e DIRINDINA
Andate, buon giomo,
Andate, buon anno!
DON CARISSIMO
Or ora in persona
Vo' andar dal Pretore.
LISCIONE e DIRINDINA
È putta d'onore.
Son
DON CARISSIMO
Comar Dirindona,
Venite a spartire
Con qualche randello!
LISCIONE e DIRINDINA
Lasciatemi dire ch' savia, ch' buona
son
son
Lasciatemi dire
Ch'è tutto martello!
Parte II
DIRINDINA
Ma il vostro sentimento
È ch'io vada a Milan.
LISCIONE
Sì che v'andiate.
DIRINDINA
Senz'aver fondamento di musica
Neppur quanto conviene
Salirò sulle scene?
LISCIONE
Il capitale
Avete voi di grazia e di sembiante
Siete bella ed accorta e tanto vale.
Quelle vostre pupillette,
Tanto vive e tanto nere,
Son due note armoniose
Fatte al metro d'ogni cor.
Son due nuove minuette
Della danza delle stelle
Son due chiavi luminose
Per concerto d'ogni Amor.
DIRINDINA
Di voi mi fido.
LISCIONE
Io vi starò da lato
A suggerir la parte; e il cembalaro
Terrò ben regolato,
Ch'accordi gl'istrumenti al vostro tuon.
DIRINDINA
Ma sto provvista poco
Di gioie e vestimenti ...
LISCIONE
Terremo in casa il giuoco
Quando sarem colà;
Farem far delle riffe
A quella nobiltà
D'orioli, d'anella e di merletti,
Di vezzi, di scarlatti e polacchini
A que' bei marchesini
A que' conti cadetti,
Che verran tra le scene a darvi il braccio,
E che d'amor al laccio
Voi farete cascar quali merlotti,
Adocchiando dal palco or questo, or quello,
Ora il ricco, ora il bravo ed ora il bello,
Drizzando verso lor sguardi e sospiri,
Benché dica la parte che 'l musico si miri.
DIRINDINA
Tutto farò! Talor cascare ad arte
Farò qualche lucerna dalla scena
Sopra 'l guarnello, e 'l mostrerò macchiato,
Perch'un nuovo broccato
Mi porti 'l giorno poi qualcun de' miei
Più fidi cicisbei.
LISCIONE
Voi siete lesta
Quanto bisogna, e fina
Da imparar anche questa
Che a Pavia seppe far la Calandrina...
DIRINDINA
Dìte.
LISCIONE
Venne la sedia
Per condurla una sera
Vestita alla commedia,
Dove raccolta s'era
Gran paesana e forastiera gente,
Quand'ella fece dire
Che per un funestissimo accidente
Non potea comparire
All'opera quel giorno
E poi che furie intorno
L'impresario confuso e cento amanti,
Ella disse piangendo
Che nel cavarsi i guanti
Erale il dì cascata una maniglia;
E la madre di lei, non meno astuta,
D'esser fingea svenuta
Al caso della figlia.
DIRINDINA
Oh, che gran furberia! Già intendo il resto!
LISCIONE
Gli amanti presto presto,
E l'impresario ancora,
Perch'andasse alla scena, a lei portaro
Cento fili di perle in men d'un'ora.
DIRINDINA
Questa sì che l'imparo!
A un amante,
Quand'è cotto,
Il pillotto
Anch'io darò.
Colerò dalle pupille
Quattro stille
Tutte fuoco
E nel cuore a poco a poco
Le vesciche io gli farò.
LISCIONE
Ma quel che più pillotta e che più cuoce
I cuori innamorati
È una donnesca voce
A grazioso gesto unita.
Ditemi: in vostra vita
Rappresentaste mai?
DIRINDINA
Sì! Il personaggio
Di Didone Reina,
Quando fuggì da lei 'l Troiano ingrato,
Che dolente e tapina
Col ferro sfoderato ...
LISCIONE
O bene, o bene!
Dite se vi sovviene
Di qualche forte scena alcuna cosa.
DIRINDINA
Aspettate... ma in prosa
Era quell'operetta...
Aspettate ch'io vada
Pel pugnal che bisogna a far l'azione...
LISCIONE
Prendete la mia spada e dite.
DIRINDINA
Sì aspettate diceva
Ah, memoriaccia maledetta!
Diceva lo dirò se al cielo piace:
«Enea, crudo e mendace...»
LISCIONE
Mettetevi in più fiera positura!
DON CARISSIMO
Il congresso ancor dura!
DIRINDINA
«Vattene, infido, va!»
DON CARISSIMO
Che diavolo sarà?
Vuole ammazzarlo? Via, tiragli lì!
Mi nascondo un po' qui.
DIRINDINA
«Va, che 'l cielo, se è giusto,
Ti fulmini, fellone!»
DON CARISSIMO
Sta ancor fermo il barone.
DIRINDINA
«E vendichi gli oltraggi che facesti,
Spergiuro, alla mia fede...»
DON CARISSIMO
Il baron ride e siede!
DIRINDINA
«Al mio zelo, al mio onore,
Perfido traditore,
Al mio letto macchiato...»
DON CARISSIMO
... Ah, tristo disgraziato!
LISCIONE
Quelle parole del macchiato letto
Voi non avete detto
Così forte che il popolo le intenda.
DON CARISSIMO
Sfacciataggine orrenda!
Voler ch'anche si pubblichi tal fatto!
Gran furfante e gran matto!
DIRINDINA
«Così le sante leggi
Del ciel calpesti e così me dileggi
E rompi i sacri nodi maritali?»
DON CARISSIMO
Con Liscione sponsali?
DIRINDINA
«Così da questo seno,
Empio, disciorti puoi,
Mentre fecondo
Di te lo lasci e pieno?
Ah, spietato destino!»
DON CARISSIMO
O sbagliò la natura,
O il suo norcino.
DIRINDINA
«Ma paghi or or
La pena di troppo amor
L'infausta madre e 'l figlio
Che concepito appena...»
LISCIONE
Su, via, coraggio, via!
DIRINDINA
«... Abbia per questa piaga il suo natale!»
DON CARISSIMO
Sta ferma, anima mia!
Lo manderem piuttosto all'ospedale...
LISCIONE
O quest'è bella assai!
DON CARISSIMO
Dirindina, che fai?
E che dirà la gente?
DIRINDINA
Ridicolo accidente!
DON CARISSIMO
Perdono all'amor tuo
E alla tua vita
Ed abbi compassione
Del povero muletto
Che nel sen hai concetto,
Perché, esser figlio di Liscione,
Ragliar saprà di maggio,
Con trillo e con passaggio!
LISCIONE
Semplice di tal guisa
Non vidi mai, io crepo dalle risa!
DIRINDINA
Anch'io ne crepo, ohimé,
Ah, poveretta me, mi duol la panza!
DON CARISSIMO
Cattiva gravidanza!
Il peccato!
Il caso è scandaloso,
Figlioli miei,
Ma quel ch'è stato è stato,
Purché resti nascosto
Al popolo il negozio ...
LISCIONE e DIRINDINA
Non ne faremo niente.
DON CARISSIMO
Dammi la man, Liscione,
Dammela, Dirindina,
Che la creaturina
Legittima sarà.
LISCIONE e DIRINDINA
Ferma, ch'io son cappone,
son pollastrina,
Ma tal coppia non combina,
E l'uovo mai non fa.
FINE