La disinfestazione

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La disinfestazione

di Giovanni Falduto
Via Moscatelli, 119

00013 Mentana (Roma)

tel. 06/9091705

Atto unico

Commedia

Scena unica. Il soggiorno/cucina di una casa qualsiasi. Sul fondo un mobile a sportelli, un lavello ed una macchina del gas. Epoca attuale.

Personaggi: 4 donne

MARA

PAOLA

WILMA

KARIN.

All’apertura del sipario la scena è vuota. C’è una radio accesa da cui si ascolta una musica allegra. La musica cala di volume e si ascolta la voce di un annunciatore (che si ripeterà altre volte durante la commedia).

VOCE

Amici ascoltatori, ancora un buon giorno a tutti voi. E’ il vostro Paolo Baldini che vi parla dai microfoni di Radio Armonia. Siamo in collegamento NO STOP con l’unità di crisi della protezione civile e vi terremo costantemente informati sull’evolversi della situazione  … per diciotto ore, staremo con voi e vi racconteremo cosa succederà nella nostra città in questo giorno particolare .. nel frattempo affrettatevi a prepararvi per affrontare questa giornata, fra poco meno di quaranta minuti scatterà l’ora “X”. (la musica prosegue in sottofondo)

(Intanto sono entrate MARA e PAOLA. Hanno della buste della spesa. Indossano un cappotto, portano un cappellino ed hanno una mascherina sanitaria alla bocca).

MARA

Vieni, appoggia qui, che adesso sistemiamo .. (si capisce poco quello che dice per via della mascherina).

PAOLA

Cosa hai detto? (id)

MARA

Ho detto “appoggia qui…” (si toglie la mascherina). Ho detto appoggia qui le buste

PAOLA (che intanto ha tolto anche lei la mascherina)

Va bene. Con queste maledette mascherine non si capisce nulla.

(Durante il dialogo che segue le due donne si tolgono i cappellini, i cappotti e sistemano il contenuto delle buste nei vari mobili di scena)

MARA

Però dobbiamo portarle. Hanno detto di metterle … vuol dire che è giusto così. Hanno detto: restate chiusi in casa e mettete le mascherine…

PAOLA
Veramente hanno detto di usare le mascherine quando ci sarà il cessato allarme … perché non si sa mai … dopo una giornata di porcherie chimiche sparse per l’aria, quando usciamo di casa, per prudenza …

MARA
Per prudenza, appunto, io me la metto anche prima … perché? mi fa male essere prudente anche prima dell’attacco nucleare?

PAOLA

Attacco nucleare? Mara, ma che vai dicendo? Devono solo disinfestare … disinfestare .. lo fanno spesso ormai. Per le zanzare, gli acari, per tutti gli accidenti che li piglia, ma è solo una disinfestazione Mara, una semplice disinfestazione (ironica).. Attacco nucleare ….Hai sempre avuto la tendenza a drammatizzare, anche da piccola … mamma diceva sempre …

MARA
Lascia stare quello che diceva nostra madre. E’ morta da quindici anni, pace all’anima sua, e non ci può essere di nessun aiuto … Che diavolo dici, che è una semplice disinfestazione? Faranno passare un aereo che spargerà, a pioggia, su tutta la zona un prodotto speciale ..

PAOLA
Un disinfettante, un semplice disinfestante ..

MARA

Che ci capisci tu di queste cose? E non è un semplice disinfestante. Il fatto che ci obbligano a restare tappati in casa per almeno quindici ore, significherà qualcosa …

PAOLA

Significherà che è prudente non respirare l’aria con un po’ di veleno per qualche ora, d’accordo. Ma “attacco nucleare”. Andiamo, Mara….

MARA

C’è poco da dire, Paola, sei sempre stata una superficialona  … se non ci fossi stata io, con i miei consigli, tutte le volte che combinavi i tuoi pasticci, chissà che fine ti sarebbe toccata..

PAOLA(ironica)

Chissà, già, chissà che brutta fine … forse mi sarei trovata un marito, per esempio. Pensa che tragedia mi hai fatto evitare con i tuoi consigli …

MARA
Cosa, cosa, cosa? Ancora con questa storia? Continui a dire che non ti sei mai sposata per colpa mia? Stammi bene a sentire, Paola, è ora che mettiamo in chiaro .. (si interrompe perché si sente la voce dell’annunciatore)

VOCE

Eccomi ancora con voi, amici di radio Armonia … Sono sempre  il vostro Paolo Baldini. Ci stiamo per collegare con l’unità di crisi della Protezione civile, per avere informazioni e consigli, sulla giornata particolare che la nostra città sta per vivere … è in collegamento con noi il Colonnello Tirelli .. buongiorno Colonnello, come procede l’organizzazione di questa massiccia opera di disinfestazione?

(Voce del colonnello)

.. Buongiorno a voi… Tutto sta procedendo come previsto, gli aerei sono già decollati dal vicino aeroporto di Pisa. Tra circa 30 minuti cominceranno a spargere il prodotto sulla citta …

VOCE

Colonnello, ma era proprio necessaria questa operazione  …. Tutta la città barricata in casa per 12 ore … Non c’erano sistemi più semplici, per evitare disagi…?

Voce colonnello

Guardi, abbiamo monitorato la situazione da 22 giorni .. tutte le altre soluzioni comportavano un margine di rischio che non ci sentivamo di correre .. In questo modo, con solo 12 ore di sacrificio, il problema verrà risolto alla radice…

VOCE

Qualche consiglio per i nostri ascoltatori …

Voce colonnello

Pochi e semplici. Restare in casa, con le finestre chiuse, e, anche dopo le 12 ore, usare, per prudenza, una mascherina se si esce di casa….

VOCE

Grazie, colonnello … Torniamo in studio, intanto la città vive con tranquillo senso di responsabilità la situazione e si organizza… Naturalmente gli unici posti affollati sono i supermercati…. La gente già da due giorni ha cominciato a fare rifornimenti di cibo..

MARA(spegne la radio)

Hai sentito? La gente ha affollato i supermercati … è normalissimo in questi casi… Ed è quello che abbiamo fatto noi. Che c’entra il mio senso dell’esagerazione?

PAOLA
La gente avrà fatto la spesa per due, tre giorni… Mara, noi ci siamo riforniti per tre settimane. Questo è solo l’ultimo carico di provviste, abbiamo fatto sette volte la spesa…

MARA
Perché avevamo dimenticato delle cose importanti e, per fortuna, me ne sono ricordata.

PAOLA (va al mobile, apre e tira fuori delle cose che mette sul tavolo)

Tò, guarda, spazzolini da denti …. Due confezioni da quattro …

MARA
Quelli non vanno mai persi..

PAOLA

Cotton fioc, 16 buste..

MARA
Erano in offerta.

PAOLA

6 confezioni di Kinder cereali..

MARA

Erano le ultime….

PAOLA

Un litro di succo di limone…

MARA

Oh, senti, male che vada ci faremo il liquore… E poi l’acido citrico fa bene, è disinfettante.. Sentimi bene, Paola, se è per i soldi, vuol dire che ti renderò la tua parte e terrò per me le cose che non ti piacciono…

PAOLA
Ma che c’entrano i soldi? Siamo solo in due, due persone … Io e te …. Quello che abbiamo preso ...

MARA

Non saremo sole ..

PAOLA

…. basterà per un anno … (si ferma, cambiando tono). Cosa vuol dire, non saremo sole …

MARA

Bè, stavo per dirtelo, ma tu non mi lasci mai parlare …

PAOLA

Che stai dicendo? Che significa “non saremo sole”?

MARA (in imbarazzo)

Sai ho pensato che…. Wilma stava da sola …

PAOLA (terrorizzata)

Wilma? Hai detto a Wilma di venire qui?

MARA

Sai, non ci vediamo mai … era un’occasione … e poi è sempre nostra sorella ..

PAOLA

Oh, Gesù Benedetto … Wilma … Hai detto a Wilma … non ci posso credere…

MARA

Ma Paola, la situazione è d’emergenza. E’ in questi casi che le famiglie si ritrovano…

PAOLA

Le famiglie, giusto. Le famiglie si ritrovano. Ma Wilma non fa parte della nostra famiglia…

MARA

E’ nostra sorella ..

PAOLA

E’ nostra sorella solo perché abbiamo avuto lo stesso padre e la stessa madre .. ma è solo un caso.

MARA

Un caso?

PAOLA

Sissignore… Wilma vive a cento metri da qui e non ci vediamo, non ci parliamo da secoli … Non ha mai voluto sapere niente di noi, ha sempre fatto la sua vita ..

MARA

E’ la più piccola ..

PAOLA

Piccola un corno … E’ un demonio … ha un caratteraccio, abbiamo litigato sempre … sempre. Non abbiamo  niente in comune con quella specie di … animale …. A volte penso che non sia nostra sorella. Sul serio … forse è stata adottata…

MARA

Ma che stupidaggine… E’ vero, Wilma ha un suo carattere, ma è buona, in fondo ..

PAOLA

In fondo? In fondo all’inferno deve andare … Oh, guarda, io non ho nessuna voglia di passare una giornata con Wilma. Se lei viene qui, io mi chiudo in camera mia e mi metto a letto... Prendo un sonnifero e dormo fino a domani, così non la vedo … E, fammi capire, come hai fatto a rintracciare la piccolina di casa? Hai messo un annuncio su internet “Cercasi sorella smarrita al parco 13 anni fa, al collo ha un guinzaglio marrone … “

MARA

Spiritosa … l’ho incontrata al supermercato…

PAOLA

E quando? Se ci siamo andate sempre insieme a fare spesa?

MARA

Ieri … hai visto quando ti sei fermata all’ufficio postale? Mentre aspettavo mi sono ricordata che ci mancavano i pelati ..

PAOLA
I pomodori pelati? Ma se ne abbiamo 74 barattoli …

MARA

Volevo stare tranquilla ..

PAOLA

E sei andata al supermercato … ed hai incontrato Wilma … E, dimmi, è stata contenta dell’invito o ha emesso uno dei suoi soliti ruggiti …

MARA

Contentissima, ha detto, pensa, ha detto che aveva avuto la stessa idea …. Che avrebbe sistemato un po’ di cose …

PAOLA

Va bene, va bene. Ormai il guaio è fatto …. Ma non pensare che le cose cambieranno … Passata l’emergenza, se ne usciremo vivi …

MARA

Dalla disinfestazione?

PAOLA

Dalla conversazione con Wilma…

(Entra WILMA all’improvviso. Ha uno zaino, occhialini da sole, jeans)

WILMA

Ciao, sorellotte … Scusate, ma la porta era aperta .. e volevo farvi una sorpresa…

PAOLA

E ci sei riuscita.

(C’è un momento di silenzio imbarazzante. Poi MARA va alla radio e accende. Arriva la musica e la voce dell’annunciatore)

VOCE

.. Amici ascoltatori, siete ancora all’ascolto di Radio Armonia ….. La città si è praticamente svuotata. Per le strade non circolano auto ne mezzi di alcun genere.. Dalla protezione civile ci hanno informato che gli aerei sono nelle vicinanze dei nostri cieli e pertanto fra pochissimo scatterà l’ora ICS…. Ma niente paura, amici, noi vi terremo  compagnia per 18 ore. 18 ore NO STOP, con notizie, comunicati, musica ed informazioni …..

WILMA

Carino, qui … certo vi siete sistemate proprio alla grande …

MARA (andandole incontro)

Su, vieni .. (prendendole lo zaino) dai a me … Accidenti ma che ci hai messo dentro…

WILMA

Giusto quattro cosette, prese all’ultimo momento .. Potrebbero servire, mentre si aspetta. Allora, Paola, cosa c’è, non sei felice di vedermi?

PAOLA

Altroché, sono senza parole….

MARA (togliendo da dentro lo zaino)

Che roba è?  Latte condensato?

WILMA

Già, si usava molto dopo la guerra.

PAOLA

Eccone un’altra. La guerra! Una semplice disinfestazione, e pensa che si tratti di una guerra.

MARA

E quest’altro, cos’è. Una scatola di sigari?

WILMA

Sono cubani, roba forte.

PAOLA

Anche quelli si usavano durante la guerra, li fumava Churchill. Hai portato anche le stampelle di Roosveelt?

WILMA

Devo dire che non sei migliorata molto, Paoletta. Il tuo amore nei miei confronti trabocca.

PAOLA

E’ lo stesso sentimento che tu hai nutrito per tutti noi, sempre. Per anni .. O non te lo ricordi?

MARA

Adesso smettetela. Dobbiamo stare una giornata insieme, per bacco. Ascoltatemi bene, soprattutto tu Paola. Non ci vediamo da anni, non ci parliamo dal …. dal..

PAOLA
13 febbraio 1991…. La morte di mamma …

MARA

Forse è l’occasione buona per …

PAOLA

Per che cosa, Mara? Per rivangare tutto? O per metterci una pietra sopra.

WILMA

Per me va benissimo. Una pietra sopra e non se ne parla più.

PAOLA
E grazie tante. A te fa comodo così, vero? Hai ottenuto quello che volevi ed ora ci mettiamo una pietra sopra.

WILMA

E allora riparliamone, ma sbrighiamoci, così la facciamo finita.

PAOLA

Bè, m’è passata la voglia … vado in camera mia … magari mi rilasso un attimo (esce)

MARA (andandole dietro)

Aspetta un attimo, Paola. Aspetta … (esce).

(WILMA rimasta sola, gironzola per la scena. Accende la  radio)

VOCE

…. E dopo le previsioni del tempo, una notizia di cronaca. Una donna è scomparsa dall’Ospedale Generale. Era ricoverata al reparto di neuropsichiatria. Ha rubato degli indumenti dall’armadietto di una dottoressa, e, indossato un camice,  si è allontanata indisturbata dall’ingresso principale. Il fatto che la città sta vivendo momenti di allarme ha probabilmente favorito la fuga. Le sue condizioni sono serie. Non è violenta, ma ha incredibili capacità di adattamento. I sanitari sono molto preoccupati per il rischio che se rimane in giro per la città e respira l’aria di queste ore, le conseguenze per il suo equilibrio potrebbero essere gravi. Chiunque noti la donna è pregato di contattare urgentemente l’unità di crisi. Ed ora le previsioni del tempo….Wilma spegne la radio)

(entra Mara)

MARA

Problemi, problemi, sempre problemi. Non si finisce mai.

WILMA

Hai messo a letto la pupa?

MARA

Piantala, Wilma, non scherzare. Paola è molto arrabbiata con te. E sai pure il motivo.

WILMA

I soldi di mamma. E’ questo il motivo.

MARA

Non è questo. O meglio: non è solo questo. Se tu fossi rimasta, se tu non avessi preso la tua parte.

WILMA

Ecco appunto, la mia parte. Era la MIA parte. Non ho toccato niente dei vostri soldi. Ho soltanto preso quello che mi toccava e me ne sono andata. Volevo fare la mia vita, finalmente, senza la ghigliottina a portata di mano.

MARA

Di che ghigliottina stai parlando?

WILMA

Di te, Mara, e della tua mania di fare da vice mamma. E delle tue decisioni che cadevano sempre, precise come una ghigliottina, su qualsiasi cosa io pensassi di fare. Non c’era mai niente di buono e di sensato in quello che dicevo o pensavo io. E tua sorella, Paola, altra vice mamma aggiunta, ci metteva la sua parte di acidità e ci godeva pure.

MARA

Ma eri la sorella più piccola, lo facevamo per il tuo bene.

WILMA

Il mio bene…. La sorella piccola. Ma lo sai che ho pensato spesso che forse non ero vostra sorella? Magari ero solo adottata?

MARA

Anche tu?

WILMA

Perché? Chi altri era adottato?
MARA

No, niente, ho detto così per dire.

WILMA

E così non mi è sembrato vero sentire che la mamma aveva lasciato dei soldi. E per un terzo erano miei. E così…

MARA
E così li hai presi e sei scomparsa. Ma non potevi aspettare e parlarne con noi?

WILMA

No, non potevo aspettare.

MARA

Sei andata via, come una ladra. Presi i soldi e buona notte.

WILMA

Se avessi aspettato, se ne avessi parlato con voi, non avreste accettato la situazione. La vostra idea di “proteggermi” avrebbe dovuto essere condivisa. Avreste chiuso o nascosto i soldi e mi avreste costretto ad accettare le vostre condizioni…..

(Bussano alla porta. MARA e WILMA si fermano e si guardano)

WILMA (a MARA)

Chi è? Deve venire qualcuno?

MARA

No. Nessuno. Chi vuoi che va in giro a far visite oggi? (bussano ancora)

(Entra PAOLA velocemente)

PAOLA

Ma siete sordi ? Non sentite che bussano (e va alla porta. Rientra seguita da KARIN.) Prego venga, entri pure.

(KARIN è porta il camice bianco da medico e lo stetoscopio al collo. Ha una borsa da medico).

KARIN

Buon giorno, signora .. (a Wilma e a Mara) .. Buongiorno .. vi chiedo scusa, ma mi trovo in difficoltà. Se potete darmi una mano ….

MARA

Ma certo, dottoressa, dica..

KARIN

Stamattina dall’ospedale è scappata una malata, una del reparto di psichiatria e siamo usciti alla sua ricerca sperando di ritrovarla prima che cominci la disinfestazione.

MARA

Oh, mio Dio!

WILMA

Una matta?

PAOLA

Non è qui, dottoressa (e indicando con lo sguardo Wilma), quelli che vede non sono del suo reparto.

WILMA

Già, tu sei scappata 50 anni fa dal reparto necroscopico.

KARIN

No, il problema è un altro. Mentre effettuavamo le ricerche ci è arrivato, via radio, l’ordine di non rientrare e di cercare ricoveri di fortuna fino al cessato allarme della disinfestazione. Così i miei colleghi  e gli infermieri hanno chiesto ospitalità alle case qui intorno. Se non è di troppo disturbo, vi chiedo di aspettare qui, a casa vostra la fine dell’emergenza.

MARA (con fare ospitale)

Ma certo, dottoressa, ma certo. Nessun problema, venga, venga … Si tolga pure il camice ..

KARIN

Grazie .. Comunque mi chiamo Karin

MARA

Ed io Mara, piacere. E questa è mia sorella Wilma e lei mia sorella Paola.

(WILMA e Paola fanno un cenno, come per dire “piacere”)

KARIN

Ah, siete sorelle? Ma pensa! E vi siete ritrovate per passare insieme queste ore. Accidenti, è bello. E’ proprio bello che nei momenti particolari le famiglie si riuniscano.

PAOLA

La nostra è una unione occasionale.

MARA

Paola vuol dire, “per l’occasione”. Allora, visto che dobbiamo passare insieme un bel po’ di tempo, possiamo cominciare a preparare un tè, che ne dice Karin?

KARIN

Ah, grazie, molto volentieri. Ma non vorrei che si disturbasse..

WILMA

Niente disturbo, carina. La vice mamma Mara è sempre in servizio. Vado un attimo in bagno (esce).

PAOLA (uscita WILMA, guarda per assicurarsi che non ascolti e poi si avvicina a KARIN)

Ascolti Karin, lei la riconosce, se l’incontra, la donna che è scappata dall’ospedale?

KARIN

Certo, è una mia paziente. Perché mi chiede questo?

PAOLA

Non è lei, vero? (indica verso il bagno)

KARIN (sorridendo)

Ma no, ma cosa dice. Perché dovrebbe essere sua sorella?

PAOLA

Perché abbiamo rivisto Wilma oggi. Dopo 13 anni. E secondo noi in tutto questo tempo, solo al manicomio poteva stare.

MARA

Non ci faccia caso Karin, Paola ha voglia di scherzare.

KARIN

Nessun problema.

PAOLA

Già, tanta voglia di scherzare. E, visto che dobbiamo passare un po’ di tempo insieme ….. mi dica dottoressa….

KARIN

Karin, mi chiami Karin

PAOLA
Mi dica Karin, lei è una che cura i matti?

KARIN

Bè, non esattamente. Gli ammalati del nostro reparto hanno diverse patologie, ci sono i depressi …. (squilla telefonino) scusi … (risponde al tel) Sì? Pronto? Sì, dottore sono Karin, ….. stia tranquillo, sto bene, sono ospite di alcune persone …. No, di quella situazione ancora nulla …. Non serve, grazie .. Sto bene … Arrivederci, dottore … Stavamo dicendo?

PAOLA

Stavo chiedendo, lei si intende di caratteri, diciamo, un po’ strani … chissà che non possa aiutarci ..

KARIN

Se posso, con piacere …

PAOLA

Si tratta di noi tre, la nostra famigliola …

MARA

Cos’ha che non va la nostra famigliola? E poi, che ti viene in mente di disturbare la gente con le cose nostre… Avevamo detto che ne avremmo parlato fra noi …

PAOLA

Ma forse fra noi non riusciremo a capirci molto. Una persona estranea, che non ci conosce ed esperta di, come si dice?, Psicologia o psichiatria o psicoterapia, forse è più adatta a giudicare, a valutare quello che noi non sappiamo valutare…

MARA

Ma mica possiamo metterci a raccontare alla dottoressa tutte le nostre cose ..

WILMA (rientrando)

E perché no? Forse una persona estranea vede meglio di noi le cose. Noi potremmo parlare e parlare per ore .. ed avremmo ragione tutt’e tre. Non verremmo a capo di niente. Dai, sorelline, non vi sembra una buona idea?

MARA

Per me è una stupidaggine…

PAOLA

Ma sì, in fondo, se dobbiamo restare tante ore tappate in casa, di qualcosa dobbiamo parlare, tanto vale ..

WILMA

Tanto vale togliersi un po’ di sassi dalla scarpa.

MARA

Mo’ comincia il bombardamento. (a Wilma) Forza attacca ….

WILMA

Bene, comincio io. Allora Karin, vuole sapere intanto perché vogliono che cominci io?

KARIN

Sì, me lo dica. E magari diamoci anche del “tu”. In terapia è normale.

WILMA

D’accordo. Le mie sorelle mi concedono la parola per prima perché non faccio nessuna fatica a dire quello che penso, intanto.

PAOLA

Intanto è una tua teoria che dire quello che si pensa è sempre opportuno

WILMA

E perché no? Almeno la gente che mi conosce sa che, simpatica o no, non so dire il falso. E’ più forte di me..

KARIN

Bè, non mi sembra un difetto ..

PAOLA

Ah, no? E non ha mai pensato che in tutte le cose ci vuole una misura? La nostra Wilma, il senso della misura non lo conosce. Un conto è dire al sindaco “Lei sta amministrando male il nostro comune, perché le strade sono sporche” ed un altro è aggiungere “Forse è meglio che se ne resti a casa a fare compagnia a sua moglie”

KARIN

Ma .. non mi sembra eccessivo …

PAOLA

Aspetta, non è finita … e il sindaco ha risposto “Che c’entra mia moglie” … e Wilma “Se fa compagnia a sua moglie la farà sentire meno sola ed eviterà a tutti i suoi amici di farle visita quando Lei gioca a fare il sindaco … e nello stesso tempo combina  meno danni facendo il sindaco”

KARIN

Accidenti, immagino la faccia del sindaco.

MARA

Ha cominciato a urlare contro i pettegolezzi e le malelingue del paese. Si è sentito male ed è tornato a casa di corsa.

PAOLA

E arrivato a casa … insomma, ha capito che Wilma aveva ragione ..

KARIN

No!

WILMA

Sì! La first lady stava giocando all’infermiera con l’architetto Brandelli.

MARA

E’ successo il finimondo. Se stavi zitta..

WILMA

Se stavo zitta avremmo ancora un sindaco imbecille e becco. (a Karin) Vedi, Karin, è più forte si me; devo dire quello che penso sempre. Adesso, per esempio, vuoi sapere cosa sto pensando?

KARIN

Certo, dimmi, sono proprio curiosa.

WILMA

Sto pensando che tu potresti non essere una dottoressa, ma la matta scappata dall’ospedale…

PAOLA

Ma che stai dicendo, di che matta vai parlando?

MARA

Wilma, per carità, datti una calmata.

KARIN (sorridendo tranquilla)

Accidenti, ha ragione!

PAOLA

Ha ragione di che?

KARIN

Forse non avete sentito la radio … una donna, una ricoverata del mio reparto, è scappata dall’ospedale indossando il camice di un medico … e, come dice Wilma, questa donna, poteri essere io ….

MARA

Ma non lo sei, vero? Oh, madonna santissima, tu non sei una pazza, vero?

KARIN (va verso la sedia dove aveva appoggiato la borsa)

Ma certo che no, stai tranquilla. Anzi, facciamo così, nella borsa ho i documenti … prendeteli, guardateli e telefonate in ospedale per chiedere notizie (tira fuori un portafoglio, prende un documento e lo dà a Wilma. Paola intercetta il portaf. e lo rimette in mano a Karin)

PAOLA

Per piacere, rimettilo a posto. E ti chiedo scusa per Wilma.

WILMA

E ti pareva! Ancora ti senti in diritto di fare le cose al posto mio.

PAOLA

Tu non chiederesti mai scusa, non lo hai mai fatto in vita tua.

MARA

E invece una volta l’ha fatto.

KARIN (sorridendo per allentare la tensione)

Davvero? E quando ..?   Su, racconta.

MARA

Ti ricordi Paola delle scritte a scuola?

PAOLA

Mi ricordo la vergogna che la povera mamma ha dovuto subire.

MARA

Dunque era successo questo: Wilma faceva la seconda media..

WILMA

La prima..

MARA

La prima, d’accordo. Il bagno dei maschi era pieno di scritte su Wilma.

KARIN

Erano scritte sconce?

PAOLA

Macchè! Dicevano che era una spiona e che il Preside riusciva a sapere tutto quello che succedeva grazie alle soffiate di Wilma.

KARIN

E Wilma non poteva sopportare di essere considerata una spia…

WILMA

Le spie mi fanno schifo.

KARIN

E allora?

MARA

E allora si nascose nel bagno dei maschi.

KARIN

Chi?

MARA

Wilma, no? Per sorprendere qualcuno mentre scriveva quella robaccia. Solo che la porta del bagno si aprì all’improvviso ed entrò una specie di gigante. Wilma, spaventata, si trovò in mano uno scopettone delle pulizie e lo spaccò in testa al tizio.

WILMA

Era solo una reazione.

PAOLA

Chiamala reazione: 14 punti in testa.

KARIN

Immagino quando l’ha saputo il Preside.

MARA

Il Preside l’ha saputo subito: la testa spaccata era la sua.

KARIN

Oh madonna ..

PAOLA

Wilma ha avuto la sospensione per un mese, ma per evitare anche la denuncia ai carabinieri, ha dovuto chiedere scusa e fare la parte della pentita.

WILMA

E invece pentita lo ero veramente, non avevo niente contro il Preside. E’ vero, non chiedo mai scusa. Perché non ha senso: le scuse si fanno quando si pensa di aver commesso un errore nei confronti di una persona. Bene, sarò presuntuosa, ma io errori nei confronti delle persone non ne commetto mai.

PAOLA

Ma se sbraiti sempre contro tutti.

WILMA

Dico quello che penso, è diverso. La gente, invece, spesso chiede scusa per ipocrisia. Guardate bene in faccia le persone che si scusano con qualcuno. Non parlo delle piccole cose: una gomitata data per errore, un numero di telefono sbagliato o stupidaggini del genere. Un camionista, l’altra settimana, si è addormentato sulla tangenziale mentre camminava a 80 all’ora: ha schiacciato una Multipla con tre persone. Un ragazzo è morto. Il camionista ha chiesto scusa alla famiglia del ragazzo. Allora chi ha più faccia tosta tra me e lui?

MARA

Va bene, ma al mondo tutti possono sbagliare. Ed il perdono è un sentimento sacro, anche il Vangelo…

WILMA

Alt. Ferma. Non mi ci mettere di mezzo i preti. O mi arrendo subito.

PAOLA

Eh già, fai la spiritosa pure con la religione. Ma se non fai altro che dire che la gente deve comportarsi come vuole, che non deve essere ipocrita …. Perché devi criticare sempre, tanto per dirne una, chi è credente e prova piacere a sentir messa o a pregare ….

WILMA

Come voi due, vorresti dire? Come te e Mara, intendi?

PAOLA

Esattamente. Se tu provi piacere a fare la rivoluzionaria che vuole spaccare il mondo, noi troviamo piacere in qualcosa di più spirituale..Saremo libere di farlo, o no?

WILMA

Ma non è un problema di libertà: certo che siete libere di pregare, di sentir messa e di comunicarvi tutti i giorni…. Ma tutto questo ha un senso se chi predica bene, deve anche razzolare bene…

MARA

Perché? Noi come razzoliamo?

WILMA

Voi fate esattamente come l’esercito di pie donne che popolano la messa della domenica: pregate, e provate profonda pietà per chi sta male, per i disagiati, per i poveri …. Ma restano solo parole: dobbiamo volerci bene, tuona don Giulio dall’altare, dobbiamo aiutare il prossimo …. Ma quante di voi, finita la messa chiedono a don Giulio l’indirizzo di qualche famiglia disagiata a cui portare aiuto … o di qualche anziano che vive solo, magari abbandonato dai figli, a cui basterebbe anche una visita per farlo felice..

MARA

Io domenica sono andata a trovare la Luisa, se proprio lo vuoi sapere, e le ho fatto compagnia per un bel po’ .. E’ sempre sola quella poveretta … e dopo mi sono sentita meglio…

WILMA

Ti credo, Mara … chissà quanti pettegolezzi avete fatto con la Luisa.

PAOLA

Eh, già… adesso la professoressa Wilma ci da anche lezione di solidarietà .. perché non ci dici come hai razzolato tu, maestrina bella … cosa hai fatto di utile per la società in questi 13 anni, oltre a spendere i soldi di mamma?

WILMA

Vuoi proprio saperlo? Signora gufessa? Ed io te lo dico. Che dici, Karin, ti sta divertendo al nostro cinema Paradiso?

KARIN

Veramente sto ascoltando con molta attenzione .. su, dicci, di che cosa si è occupata in questi anni.

WILMA

State vicino alle sedie, sorelline, o potreste svenire.

PAOLA

Hai combinato tanti di quei guai nelle tua vita, che qualsiasi rivelazione ci farebbe, sì e no, il solletico.

WILMA

In questi tredici anni, ho avuto poco tempo da dedicare alle visite di famiglia … soprattutto perché avevo un figlio da crescere.

(Gelo di Mara e Paola, attimi di silenzio)

KARIN (si scuote dal tiepido interesse che aveva dimostrato fino a questo momento e guarda Wilma con un leggero sorriso) Paola e Mara sono crollate sulla sedia. Hanno gli occhi sbarrati

Veramente?

WILMA

Già ..

KARIN

Veramente tu hai un figlio?

WILMA

Perchè la cosa ti sorprende tanto?

KARIN (a Mara e Paola)

E voi non lo sapevate?

PAOLA

No, cara, non lo sapevamo … ma sono molte le cose che non sappiamo di Wilma, come ha capito … ma questa del figlio, devo dire, non me l’aspettavo proprio.

MARA

Neanch’io, neanch’io. Madre santissima …. E non si è saputo neanche in giro, anche la Luisa non ne sa nulla … Oh, madre santissima, ma una cosa del genere avresti potuto dircela .. avrai avuto bisogno di aiuto .. di qualcuno e …. Anche quando ti sei sposata (si ferma a riflettere) … perché tu sei sposata, vero Wilma?

WILMA

No, Mara, non mi sono sposata …..

PAOLA

Peccato, avrei proprio voluto conoscere l’eroe del marito..

MARA

E allora ci convivi, va bene, pazienza … oggi si usa così … basta volersi bene … eh … (esita) è una persona che conosciamo?

WILMA

Chi?

MARA

Il tuo .. come si dice adesso ?… il tuo compagno ..

WILMA

No, Mara …. Io vivo sola, non ho nessun compagno …

MARA (fa il segno della croce)

Oh Benedetta la Vergine Maria, allora ti ha abbandonato quando ha saputo che tu .. che vigliacco, che infame, ma come ha potuto? .. Ah vorrei proprio sapere chi è questo figlio ..

PAOLA (guardandola male)

Mara!!!!

MARA

Scusa … questo signore …..

PAOLA

E possiamo sapere qualcosa di questo figlio? Come si chiama, quanti anni ha…..

WILMA

Ha otto anni .. si chiama Fawzin …

PAOLA

Fawzin?

MARA

E che nome è?

WILMA

E’ un nome libico .. il padre era libico …

PAOLA (a Karin)

Come vede la normalità, per mia sorella, è solo occasionale…

MARA

Ma allora il padre era musulmano? Povera creatura, ma tu l’hai battezzato, Wilma? L’hai fatto diventare cristiano?

WILMA

E perché avrei dovuto farlo? Non vi sembra che uno può deciderlo da solo se vuol essere cristiano o buddista o quello che diavolo gli pare?

PAOLA

Non sei cambiata affatto, Wilma … bastian contrario per tutta la vita…

MARA

Ma se vuoi parlo io con don Giulio, siamo ancora in tempo…

WILMA

Ma in tempo per fare cosa? Ma la vuoi smettere di dire stupidaggini? Fawzin deciderà quando ne avrà voglia su queste cose … ma credo che deciderà di essere come i suoi genitori … musulmano.

PAOLA

Perché? Tu sei musulmana?

WILMA

Io no…. Ma la madre sì.

(Mara va a prendere qualcosa da bere in un armadietto, mentre)

PAOLA

Si può sapere che stai dicendo? La madre? Non sei tu la madre?

WILMA

No, non sono la madre.

(Mara beve di nuovo)

KARIN

Cos’è? Un’adozione?

WILMA

No, non ho famiglia, non sono sposata e quindi non posso avere bambini in adozione. Fawzin è figlio di una coppia di libici che tentava di entrare clandestinamente in Italia su una di quelle carrette del mare che quasi mai arrivano a destinazione. A poche miglia dalla costa la barca si è rovesciata e una ventina di persone non ce l’hanno fatta. Fra questi i genitori di Fawzin … gli altri sono stati salvati dalla Guardia di Finanza e portati in un centro di accoglienza in Sicilia …

KARIN

E poi rimpatriati, credo.

WILMA

Esatto. Fawzin era rimasto orfano, senza nessuno  .. non sapevano che fare .. il giudice tutelare lo ha fatto trasferire nella comunità di San Giovanni  e lì l’ho conosciuto ….

KARIN

Il bambino le si è affezionato, immagino …

WILMA

Infatti. Io davo una mano per le pulizie insieme ad un ragazzo che stava cercando di uscire dalla droga … stavo molto vicino a questo ragazzo, la mia vicinanza lo aiutava molto .. ed infatti dopo solo pochi mesi il suo stato di salute era molto migliorato … ci volevamo anche sposare …

(Mara si attacca alla bottiglia)

KARIN

E Fawzin?

WILMA

Mi stava sempre appresso … gli mancava tanto la madre e sorrideva solo quando stava con me … Andai dal giudice e gli chiesi il permesso di tenerlo a casa…. Mi disse che non era possibile darmelo in affidamento, ma se qualche volta  lo volevo portare a casa mia a dormire potevo farlo. E così passiamo le giornate un po’ a casa mia e per il resto in comunità.

PAOLA

E perché ci hai fatto credere di avere un figlio?

WILMA

Io ho solo detto che avevo un bambino a cui badare, non ho detto che era mio figlio .. anche se credo di amarlo come un figlio mio … e poi mi dava gusto stuzzicarvi e vedere le vostre facce cambiare colore ogni due secondi … (Si gira di spalle e va ad accendere la radio)

MARA

Grazie del pensiero …. Io mi sento ubriaca ….

(Musica dalla radio. Voce f.s.)

Annunciatore

Come ci diceva il Colonnello Tirelli la situazione in città e perfettamente sotto controllo, tutto procede come previsto… certo le strade hanno un aspetto insolito .. deserte e senza vita, hanno qualcosa di spettrale …. Ma una buona notizia ci viene dall’ospedale: la donna malata di mente che era scappata dal reparto psichiatrico è rientrata in reparto. Probabilmente spaventata da quello che stava succedendo in città, ha preferito tornare in un posto famigliare

(A SOGGETTO TUTTE TIRANO UN SOSPIRO DI SOLLIEVO)

Ed ora l’oroscopo del nostro esperto ….

PAOLA

Spegni, dai, che di sentire l’oroscopo non è proprio il caso.

MARA

Ma perché? A me piace sentirlo, a voi no?

(Paola si gira di spalle e si dà da fare sul fondo scena)

KARIN

Certo, non c’è nulla di male ,,, dai sentiamo, io sono Gemelli.

WILMA (sorridente)

Cancro..

PAOLA

Sì, buonanotte .

MARA

Vergine.

WILMA

E martire …. (ridacchia con Karin)

MARA

Su zitti, sentiamo .. (ed alza il volume della radio)

Annunciatore

…. Quindi attenti amici del Toro, la luna è contraria… per i Gemelli (Karin alza appena la mano) giornata buona (K. alza il pollice), incontrerete nuovi amici, ma prudenza nelle spese … I nati sotto il segno del Cancro (W. fa un leggero inchino con la testa) godranno di buona salute, ma attenzione ai cibi piccanti .. luna a favore …. Per quelli del Leone viaggio in vista e vincite al gioco … per i nati sotto il segno della Vergine (Mara piega la testa come per ascoltare meglio, mentre Karin le fa cenni di simpatia) ci sono segnali di grandi eventi … amici della Vergine questo è il vostro giorno fortunato: ritroverete amici che non vedete da tempo (Mara annuisce) ed incontrerete l’amore della vostra vita …(W. E K. applaudono)  Bilancia, giornata positiva …….

MARA (andando a spegnere la radio)

Ma va all’inferno imbecille, come faccio a incontrare qualcuno nell’unico giorno che devo stare tappata in casa….

KARIN

Non si sa mai, Mara, non si sa mai…  Vuoi vedere che ti faccio conoscere il dottor Felli, il mio collega, e …. Chissa? … Gli chiedo di venirmi a prendere, a fine giornata, e te lo presento…

MARA

Ma va là, adesso mi prendi pure in giro (e fa per andare verso Paola, ma Wilma la trattiene)

WILMA

Aspetta, dove vai? Scusa, ma che ci sarebbe di strano? (a Karin) Allora, dottoressa, quanti anni ha l’amico dottore?

KARIN

Sessantuno.

WILMA

E com’è? Voglio dire … è vedovo, separato, single ..

KARIN

Vedovo, da sette anni e senza figli ..

WILMA

Ohi, ohi, ohi … praticamente perfetto …

PAOLA

Sentite voi, agenzia “Cuori solitari”, io comincio a preparare da mangiare e se qualcuno mi da una mano, nessuna obiezione.

KARIN

Veramente mi farebbe piacere, ma … non so … voi non mi aspettavate …. E magari pensavate ad essere solo in tre …

PAOLA

Vuol dire che ha paura che non basti il cibo?

KARIN

Bè, sì, forse ..

PAOLA

Dottoressa bella, siamo attrezzati per un’emergenza di undici mesi, quindi se ha appetito .. nessun problema.

KARIN

Bene, diamoci da fare allora, ditemi cosa posso fare ..

PAOLA

Taglia l’insalata e condiscila, apri il frigo  e c’è una busta con la verdura. L’olio e giù in basso. Wilma, tu pensa ad apparecchiare, c’è tutto di là nei cassetti.

WILMA (avviandosi)

I cassetti soliti?

PAOLA

Certo. Abbiamo lasciato le cose tutte al loro posto. Aspetta, vengo con te, ti faccio vedere. (escono)

MARA (rimasta sola con Karin)

Senti dottoressa, volevo dire … non è che devi sentirti obbligata, per il dottore, il tuo collega … Anzi forse è meglio non fare niente ..

KARIN

Ma perché? Scusa! Conoscere una persona non vuol dire niente, e non c’è niente di male …

MARA

No, vedi …. È chè non sono preparata  .. così all’improvviso …. Già, si vede?, sono tutta rossa .. insomma … Io … insomma … non ho  mai avuto un vero fidanzato …

KARIN

Lo so, Mara, sei single.

MARA

Sono single, dici? Io credevo di essere zitella.

KARIN

Ma no, Mara. Vedi .. single o zitella, cosa cambia? Ognuno di noi fa la vita che crede, e non c’è niente di strano a decidere di stare da soli se non c’è nessun uomo che ti piace. Tu sei single perché non hai trovato nessun uomo che ti è piaciuto ..

MARA

Veramente non ho trovato nessun uomo. E basta.

KARIN

Ma non posso crederci! Sei ancora una bella donna, possibile che nessun uomo …

MARA

Altro che possibile! E poi io ho sempre avuto paura di affrontare le cose da sola .. Ho sempre pensato che la mia vita era legata a quella delle mie sorelle. Per questo quando Wilma ha preso la sua strada, io e Paola ci siamo legate ancora di più. Non mi sono sposata io e ho costretto Paola a fare altrettanto …..

KARIN

Ma ormai è acqua passata …. Facciamo così, quando Felli mi viene a prendere, io mi limito a farlo entrare per un breve saluto .. se ti va, se ti fa piacere, dirai: “prego, accomodatevi un momento, c’è il caffè pronto”, altrimenti non dirai niente e noi ce ne andremo. Semplice, no?

MARA

Semplice .. la fai semplice .. a me già le gambe fanno “Giacomo Giacomo “… senti, sai che faccio? Il caffè lo faccio adesso, caso mai lo riscaldiamo …

(entrano Paola e Wilma con l’occorrente per apparecchiare la tavola)

PAOLA (a Mara)

Togli le cose dal tavolo ed aiuta Wilma, io giro il pomodoro.

(Mara esegue)

KARIN

Che ne dite se sentiamo la radio, magari la musica ci fa un po’ di compagnia.

(Battute a soggetto di Paola e Wilma, d’accordo con Karin che va ad accendere la radio. Arriva la musica – solo orchestrale e le donne si muovono per la scena – per pochi secondi – come se seguissero la musica. Poi Wilma si blocca e si rivolge alle sorelle)

WILMA

Paola, Mara, sentite?

PAOLA

Cosa?

MARA

Cosa?

WILMA

Questa musica … è la canzone di mamma, ricordate?

PAOLA

E’ vero …

MARA

Ma tu guarda … sono anni che non la sento …..

WILMA (va ad alzare il volume)

La …la ..la  (canticchia dietro alla musica e si muove come se danzasse)

PAOLA

A mamma  piaceva tanto questa canzone.

MARA

La cantava sempre e quando eravamo piccole ci faceva fare un girotondo con lei e Wilma piccolina in mezzo …

(Intanto Wilma si è avvicinata a Mara e la prende per mano)
WILMA

Dai, vieni

MARA

Ma che fai? Cosa ti salta in testa?

WILMA

(fa mettere Mara al suo fianco e, rivolte al pubblico, cerca di farle ricordare i passi della danza)

Ti ricordi? Dai, proviamo.

MARA

Ma è passato tanto tempo (in realtà ha piacere del ricordo e le va di danzare, quindi accenna anche lei ai passi di Wilma)

WILMA

La ..la. la..

(Wilma si stacca da Mara e va a prendere Paola che stava osservando, divertita anche lei, le sorelle che danzavano)

WILMA (mentre trascina Paola verso Mara)
Dai vieni anche tu, forza

PAOLA

Ma non mi ricordo più niente… (ma si lascia trascinare)

(A questo punto le tre sorelle improvvisano una semplice danza, con battute a soggetto. Sono tutt’e tre sorridenti ed allegre per quello che stanno facendo. Karin segue il tutto battendo le mani a tempo di musica. Il balletto finisce con le tre sorelle che si inchinano ad  pubblico immaginario, mentre Karin applaude)

KARIN

Brave, brave …

(Le tre sorelle, felici, si guardano e senza parlare si abbracciano. Poi si staccano, Mara si asciuga le lacrime, Paola va verso il fondo e prende uno straccio, come se ne avesse bisogno per continuare a cucinare, Wilma si avvicina a Karin che le mette la mano sulla spalla)

(Durante il dialogo che segue, le donne si muovono per preparare la tavola su cui dovranno mangiare)

KARIN

Accidenti, ragazze, siete state fortissime, che brave …

WILMA

E’ sembrato come tornare bambine .. eravamo molto felici, con la mamma e ci volevamo bene.

MARA

Guarda che ci vogliamo bene anche adesso. E’ solo che abbiamo dei caratteri un po’ diversi….

PAOLA

(che è di spalle e si gira appena)

E siamo cresciute un bel po’.

MARA (a Karin)

Il fatto è che nostra madre ci teneva sempre  insieme e noi avevamo l’impressione di non poter fare a meno l’una dell’altra. Poi quando è morta…

PAOLA

Poi quando è morta ha lasciato dei soldi, non tantissimi, ma abbastanza da consentirci di vivere bene e a lungo …

MARA

Mamma era rimasta vedova giovane e papà veniva da una famiglia benestante del Piemonte. Aveva lasciato molte proprietà e denaro contante…

KARIN

Com’è morto vostro padre.

MARA

E’ una brutta storia … anche lui era giovane ..

KARIN

Scusate, non dovevo chiedere, sono cose vostre …

PAOLA

Sì. Ma è passato tanto tempo .. e poi stiamo parlando ad un medico… (lieve sorriso)

MARA

E poi in verità noi sappiamo abbastanza poco … mamma non ne parlava mai … qualcosa, quando eravamo un po’ più grandi, ce la raccontavano in segreto le cugine … Insomma, per farla breve era successo questo: nostro padre era sempre in giro per i suoi affari, terreni ed immobili in tutto il nord Italia che anche lui aveva ereditato e doveva controllare … stava spesso fuori casa … ad un certo momento, noi eravamo piccole, qualcuno disse a mamma che c’era una donna della provincia di Asti che tormentava papà, sostenendo che aveva avuto una figlia da lui…

KARIN

Una figlia? Ed era vero?

PAOLA

E chi lo sa? Noi non sapevamo di questa storia o, almeno, non sapevamo “Tutta” la storia. Mamma non ce parlava ….

KARIN

E allora?

MARA

E allora la donna voleva il riconoscimento di questa figlia … probabilmente era anche in difficoltà economiche ed aveva bisogno di aiuto. Sembra che papà le desse spesso dei soldi, soprattutto per tenerla buona …

PAOLA

Ma quella non si accontentava degli spiccioli .. voleva legittimare la posizione della figlia, conoscendo la disponibilità economica di nostro padre. Probabilmente sapeva della nostra esistenza ed immaginava che in caso di morte di papà avremmo ereditato tutto noi tre ….

WILMA

E se era tutto vero, tanti torti non ce li aveva la tizia …..

MARA

Fatto stà, che un giorno papà è partito e non è più tornato. Dopo qualche giorno della sua scomparsa hanno trovato il suo corpo in un bosco nelle vicinanze della casa di quella persona …

KARIN

E ci sono state delle indagini, immagino …. Cos’è venuto fuori?

PAOLA

Niente. Nulla. Nessuno ha accusato la donna, soprattutto la nostra famiglia che non voleva pubblicità di alcun tipo.

KARIN

E la donna? Che fine ha fatto?

MARA

Deve essere morta o, comunque, molto anziana. Non ne sappiamo nulla.

KARIN

E la figlia, anche la figlia è scomparsa?

MARA

Zero totale. Mai sentita più nominare.

KARIN

E quanti anni avrebbe, adesso?

PAOLA

Un po’ più grande di Wilma, forse trentacinque.

KARIN

Ed non avete mai cercato questa persona, anche per curiosità?

PAOLA

No, è scomparsa dalla nostra testa. Poi mamma è morta, Wilma se ne è andata di casa, chi ha più pensato a questo problema?

WILMA

Però, chissà che fine ha fatto quella ragazza. Ma ormai … …. Povera mamma. Quante ne ha passate. Per fortuna la disponibilità economica ci ha consentito di vivere senza problemi

Insomma avevamo di che vivere bene ..

MARA

E, rimaste sole, pensavamo, abituate a stare tutt’e tre, che …

WILMA

Che avremmo vissuto sempre insieme, invece la testa guasta della famiglia (indica se stessa con le mani), di notte e senza dire niente a nessuno, prende i soldi contanti che ci sono in casa  e via … se ne va, insalutata ospite, ad affrontare da sola il brutto mondo…

KARIN (a Mara)

Certo ci sarete rimaste male ..

MARA

Un dolore, mia cara, un dolore .. piangevo sempre .. anche Paola .. fingeva, fingeva di essere contenta di essersi liberata di Wilma, ma poi la sentivo, di notte ..

WILMA

Di notte, cosa?

MARA

Niente, niente, tanto è passato tanto tempo ..

WILMA (avvicinandosi a Paola)

Non mi dirai che anche tu hai pianto, quando …

PAOLA (leggermente stizzita)

E anche se fosse? Sono una donna normale, sai? Una donna che quando una sorella che ha visto crescere decide di abbandonare la famiglia, può anche dispiacersi e piangere, sissignora … piangere. Guarda che siamo normali, se piangiamo …. Magari tu hai avuto altro da fare che pensare a noi … tredici anni, senza una telefonata o un qualsiasi segnale di vita .. (si rigira di spalle).

WILMA

Hai ragione Paola .. ero una ragazzina … sentivo l’affetto di mamma come qualcosa di soffocante .. volevo la mia vita da sola, senza mamme e controllori di alcun genere. In realtà ho avuto una vita dura anch’io e mi siete mancate molto..

MARA

Però il telefono lo avevano già inventato da un pezzo …

KARIN

Sentite, forse la mia presenza, in questo momento è inopportuna   . Forse è meglio che vi lasci sole…

PAOLA

Ma dove vai? Non puoi uscire .. non è consentito a nessuno ..

KARIN

Ci sono le unità di emergenza, chiamo il collega e gli chiedo di mandarmi un’ambulanza ..

PAOLA

Ma no, che stai dicendo?, adesso è quasi pronto in tavola .. su, su finiamola di piangerci addosso .. andate a lavarvi le mani .. fra cinque minuti si mangia …

(nel frattempo Wilma si è avvicinata a Paola e, senza parlare, la abbraccia. Paola, per un momento è sorpresa, poi si unisce all’abbraccio. Mara e Karin osservano silenziose)

MARA (prendendo Wilma sottobraccio)

Perché non vai a vedere la tua camera? Non abbiamo toccato niente   . . l’abbiamo tenuta in ordine come il resto della casa, sperando che un giorno o l’altro … e poi, ci sono sempre due lettini, ricordi? (a Karin). La casa è molto grande per due sole persone, molte camere sono vuote e non sono mai state usate ..

KARIN

Ma davvero? Ma questa è una combinazione …

MARA

Perché?

KARIN

Niente di speciale… sto cambiando casa e cercavo per pochi giorni … una stanza per me … mentre aspettavo che facessero dei lavori nella nuova casa .. naturalmente pagherei

PAOLA

Ma che “pagherei, e pagherei” … se è solo per pochi giorni, sarai nostra ospite .. Mara, vai, falle vedere dove può sistemarsi ..

KARIN

Oh grazie, davvero non so come ringraziarvi  …..

MARA (prende per mano Karin)

Vieni andiamo (escono di scena)

PAOLA (a Wilma)

Vai anche tu .. vedi se la tua stanza va bene …

WILMA

Certo che va bene … ma , scusa, per fare cosa dovrebbe andar bene ..

PAOLA

Ma no, così, … se qualche volta vuoi fermarti da noi … e poi c’è anche il bambino, come si chiama?

WILMA

Fawzin.

PAOLA

Ecco, appunto, Fawzin. Mica gli farà male scoprire di avere due zie …

WILMA (abbracciando ancora Paola)

Ma ne sarà felicissimo! Oh, mio Dio, non vedo l’ora che l’emergenza finisca per farvelo conoscere.

PAOLA

Allora, intanto andiamo a lavarci le mani, dai vieni … (escono di scena)

La scena rimane vuota per un attimo e poi si sente la voce dell’annunciatore:

Annunciatore:

Amici ascoltatori, dobbiamo interrompere per un attimo la nostra musica per dare un importante comunicato .. in effetti dobbiamo fare una rettifica .. pochi minuti fa avevamo dato la notizia del cessato allarme riguardo la donna malata di mente fuggita dal reparto di neuropsichiatria dell’ospedale .. ci avevano segnalato il suo rientro in reparto, in realtà è stato un equivoco .. la donna è ancora in circolazione e, visto che la città è praticamente deserta, si suppone che in questo momento sia ospite di qualche famiglia. Il professore che l’ha in cura ci ha chiesto di comunicare agli ascoltatori che chi casualmente ha ospitato la ragazza, non corre pericoli particolari .. la ragazza è affetta da una sola fissazione: quella di ritrovare la sua fantomatica famiglia che non ha mai conosciuto e che vivrebbe nella nostra città .. secondo la ragazza in città vivono tre sue sorellastre che non sanno della sua esistenza .. in generale non è pericolosa, ripetiamo, ma non si sa cosa potrebbe accadere se si convincesse di aver trovato le persone che sta cercando. Per contatti ed emergenze su questo caso contattare il 112 dei carabinieri che sono informati e allertati…. Continuiamo ora con il la nostra musica, con una serie di registrazioni dal vivo del 1948.. E’ l’orchestra di Glenn Miller ….

(Entrano tutte le donne, di buon umore … Paola va a prendere una pentola e le altre si siedono al tavolo…. Mara si alza)

MARA

Oh, basta con questa lagna. (spegne la radio e si risiede). E’ un secolo che non ci mettiamo a tavola di buonumore e tutte e tre insieme.

PAOLA

Veramente siamo quattro, con Karin.

WILMA

Eh già .. se dovrà stare con noi qualche giorno, faremo finta che sia la nostra quarta sorella.

(risposte a soggetto, allegre.. qualcuna alza una bottiglia di vino e versa da bere)

SIPARIO