La faiglia Von Trapp

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LA FAMIGLIA VON TRAPP

di Alba Alabiso

Adattamento da “Tutti insieme appassionatamente”

SCENA I

Convento: cortile.

Suor Berenice           Reverenda madre

Madre Superiora      Suor Berenice

Suor Berenice           Io proprio non riesco a trovarla

Madre Superiora      Maria?

Suor Berenice           Sì Madre, è sparita un'altra volta!

Suor Berta                Forse dovremmo metterle una campanella al collo.

Suor Margherita       Ha guardato nella stalla? Sappiamo quanto vuol bene agli animali.

Suor Berenice           Ho guardato dappertutto, in tutti i soliti posti.

Madre Superiora      Suor Berenice, visto che si tratta di Maria, Le consiglio di cercarla in posti insoliti.

Suor Berta                Reverenda Madre, spero che quest'ultima infrazióne Le tolga qualsiasi dubbio possa ancora avere sulla vocazióne di Maria.

Madre Superiora      Io confido nel Signore anche nel dubbio Suor Berta

Suor Margherita       Dopo tutto anche la lana delle pecore nere riscalda.

Suor Berta                Non stiamo parlando di pecore bianche o nere suor Margherita. Di tutte le postulanti al noviziato io direi che Maria è la meno indicata…

Madre Superiora      Sorelle, sorelle! Stavamo discutendo in merito ai requisiti di alcune delle converse. La suora delle novizie e la suora delle converse stavano tentando di aiutarmi esprimendo opposti punti di vista. Mi dica suor Caterina che cosa pensa di Maria?

Suor Caterina           È buona e remissiva… di quando in quando.

Madre Superiora      Suor Agata?

Suor Agata               È facile comprendere Maria… a parte quando è difficile.

Madre Superiora      E lei Suor Sofia?

Suor Sofia                Oh, io le sono talmente affezionata! Ma purtroppo una ne fa e cento ne pensa.

Suor Berta                È quello che dico sempre anch'io. (Musica)

                                 Lei canta ride, corre, scherza

                                 e tante cose ancor

Suor Sofia                ancora non capisco se è una donna o che cos'è

Suor Berta                si mette i bigodini sotto il velo io lo so

Suor Caterina           e balla il valzer pure entrando in Chiesa

Suor Agata               La sgridi e fa l'offesa

Suor Sofia                ma si pente dopo un po'

Suor Agata               È sempre in ritardissimo

Suor Caterina           ma a pranzo e a cena no.

Suor Berta                È proprio un fallimento, lo sapete più di me

Tutte le suore           può stare ovunque eccetto che in convento.

Suor Margherita       Vorrei parlare anch'io ma in suo favor

Madre Superiora      (parlato) Dica pure suor Margherita

Suor Margherita       Maria, rider mi fa

Madre Superiora      Cosa potremo fare di Maria,

prendere l'acqua in mano non si può

Suor Margherita       Chi ci saprà spiegare chi è Maria

Suor Caterina/Agata   è un po' di pazzia

Suor Sofia                la pura follia

Suor Berta                (parlato) un clown

Madre Superiora      Come spiegarLe tante e tante cose

                                 tutte le grandi cose che non sa

Suor Berta                Ma come potremo far

                                 se ferma non riesce a star

Madre Superiora      L'ónda del mare viene e se ne va

Suor Margherita       Oh cosa potremo fare di Maria

Madre Superiora      Prendere un raggio al sole non si può

Suor Agata               Quando parla insieme a me

                                 sa incantarmi e dopo un po’

                                 mi confóndo non so come ne perché

Suor Sofia                È incostante come il tempo

Suor Caterina           È frizzante come il lampo

Suor Margherita       È un tesoro

Suor Berta                È un demonio

Suor Margherita       Non è ver

Suor Sofia                È una vespa che no sa dove pungere potrà

Suor Agata               Ma lo sa che prima o poi ti pungerà

Suor Margherita       È un bel fiore io lo so

Suor Caterina           È un bocciolo e fiorirà

Suor Berta                È una pazza

Suor Margherita       Oh, no madre!

Madre superiora       È una ragazza

Tutte insieme            Cosa potremo fare di Maria,

prendere l'acqua in mano non si può

Chi ci saprà spiegare chi è Maria

Suor Caterina/Agata   è un po' di pazzia

Suor Sofia                la pura follia

Suor Berta                (parlato) un clown

Tutte insieme            Come spiegarLe tante e tante cose

                                 tutte le grandi cose che non sa

Madre Superiora      Ma come potremo far

Suor Berta                se ferma non riesce a star

Suor Margherita       L'ónda del mare viene e se ne va

Tutte insieme            Oh cosa potremo fare di Maria

Maria entra di corsa, si accorge delle suore che la stanno guardando, si ferma, colta sul fatto, fa un'espressióne rassegnata ed esce di scena.

Tutte insieme            Prendere un raggio al sole non si può

Buio.


SCENA II

Convento: stanza della Madre Superiora

Suor Margherita       Ora puoi entrare Maria

Madre Superiora      Vieni qui bambina. (Maria le si inginocchia davanti baciandole la mano) Ora siediti

Maria                        Madre, sono mortificata ma è stato più forte di me. Il cancello era aperto, la montagna era là e prima che io…

Madre Superiora      Maria, non ti ho chiamata qui per giustificarti.

Maria                        La prego Madre, mi conceda il Suo perdono.

Madre Superiora      Se potrà darti sollievo

Maria                        Sì. Vede, il cielo era così azzurro oggi, era tutto così verde e profumato, che ho dovuto farne parte. La montagna mi portava in alto, più in alto, come se volesse far toccare le nubi anche a me…

Madre Superiora      Ma se ti avesse sorpresa la notte? Ti fossi smarrita?

Maria                        Oh, non potrei mai perdermi lassù. È la mia montagna. Ci sono cresciuta. Fu la montagna a condurmi qui.

Madre Superiora      A sì?

Maria                        Da piccola io scendevo da lassù, salivo su un albero a guardare nel vostro giardino. Vedevo le suore lavorare, le sentivo cantare andando al vespro… Questo mi ricorda che ho commesso un'altra mancanza: ho cantato lassù. Senza permesso.

Madre Superiora      Maria, è solo qui in convento che la regola vieta alle converse di cantare.

Maria                        Ma non posso fare a meno di cantare, dovunque io mi trovi. E quel che è peggio, io devo dire sempre quello che penso, sì qualunque cosa pensi o senta.

Madre Superiora      Questa può dirsi sincerità.

Maria                        Ma è tremendo Reverenda Madre. Sa che Suor Berta mi fa baciare in terra quando disobbedisco. Beh, ormai bacio la terra appena la vedo arrivare, per risparmiare tempo.

Madre Superiora      Maria, quando ci guardavi da quell'albero e volevi essere come noi, non significava necessariamente che fossi preparata a questo genere di vita, vero?

Maria                        Oh, Madre, ma io prego e tento di… e sto imparando, davvero!

Madre Superiora      E qual è la cosa più importante che hai imparato qui figliola?

Maria                        A capire la volontà del Signore ed a seguirla con tutta l'anima.

Madre Superiora      Maria, ora la volontà di Dio è che tu ci lasci.

Maria                        Lasciarvi?

Madre Superiora      Solo per un po' Maria.

Maria                        Oh, no Madre, la prego, no, non mi mandi via! Io sto bene qui. È la mia casa, la mia famiglia, è… la mia vita.

Madre Superiora      Ma sei matura per questa vita?

Maria                        Ma sì, certo.

Madre Superiora      Se tu andrai per qualche tempo nel mióndo sapendo ciò che da noi suore si esige, avrai modo di capire se hai la vocazióne da te stessa.

Maria                        Ma io so quel che si esige da me e posso farlo, glielo giuro Madre.

Madre Superiora      Maria!

Maria                        Sì Madre. Se lo vuole il Signore.

Madre Superiora      Una famiglia vicino a Salisburgo ha bisógno di una istitutrice fino a settembre.

Maria                        Fino a settembre?

Madre Superiora      Per affidarle sette bambini.

Maria                        Sette bambini?

Madre Superiora      Ti piacciono i bambini no?

Maria                        Sì, tanto. Ma sette!

Madre Superiora      Scriverò al comandante Von Trapp di aspettarti domani.

Maria                        Al comandante?

Madre Superiora      È un ufficiale in congedo della ex Marina Imperiale. Un gentiluomo ed un coraggioso. La moglie morì qualche anno fa, lasciandolo solo coi figli e io so che gli è molto difficile conservarsi un'istitutrice.

Maria                        Ah! Perché difficile Reverenda Madre?

Madre Superiora      Il Signore te lo rivelerà a suo tempo.

Buio


SCENA III

Dall'interno di casa Von Trapp s'ode suonare il campanello. Un maggiordomo attraversa la stanza diretto alla porta d'ingresso e scompare.

Voci fuori campo

Maria                        Salve! Eccomi qua. Vengo dal convento e sono la nuova istitutrice comandante.

Maggiordomo          E io sono il maggiordomo signorina. (Mentre entrano in scena)

Maria                        (tende la mano imbarazzata) Fortunata.

Maggiordomo          (ignora la mano tesa) Vuole attendermi qui, prego?

(Maria si guarda intorno colpita dalla ricchezza ed inizia ad entrare fra le quinte come a curiosare in altrettante stanze, poi si póne in centro palco e comincia a fare grandi inchini come ad un gran ballo. Entra il Comandante Von Trapp)

Comandante             In avvenire ricordi che ci sono alcune sale in cui non è permesso entrare.

Maria                        Sì, signor comandante.

Comandante             Perché mi fissa in quel modo?

Maria                        Bè, non sembra affatto un capitano di mare!

Comandante             Io temo che lei non sembri molto un'istitutrice. Si giri prego.

Maria                        Che?

Comandante             Si giri. Cappello: via! Il vestito lo cambierà prima che la vedano i ragazzi.

Maria                        Ma io non ne ho un altro. Quando si entra in convento diamo ai poveri gli abiti secolari.

Comandante             E allora quello?

Maria                        Questo i poveri non lo vollero.

Comandante             Ummm!

Maria                        Me ne sarei fatto un altro ma non c'era il tempo. Io me li so fare i vestiti.

Comandante             Beh, vedrò di farle avere della stoffa. Oggi, se possibile. Ora Fraulein… (schiocca le dita come a richiamare il nome dalla memoria)

Maria                        Maria.

Comandante             Fraulein Maria, non so cosa le abbia detto la Superiora...

Maria                        Non molto.

Comandante             Lei è la dodicesima di una lunga teoria di istitutrici alle quali ho affidato i miei figli dalla morte di mia moglie. Spero segni un miglioramento rispetto all'ultima. Rimase solo due ore.

Maria                        Cos'è che non va nei bambini?

Comandante             Niente, nei ragazzi niente. È nelle istitutrici.

Maria                        Oh!

Comandante             Erano incapaci di mantenere la disciplina e la disciplina è tutto. Se lo ricordi.

Maria                        Signor sì.

Comandante             Al mattino li assisterà nei compiti. Io non permetto che sperperino le vacanze in futilità. Nel pomeriggio: marcia igienica all'aria aperta. L'ora di coricarsi sarà rigorosamente rispettata.

Maria                        Mi scusi signore, quando giocano?

Comandante             È compito suo far si che si comportino in ogni istante col massimo della disciplina e del decoro. Ora le affido il comando.

Maria                        Signor sì (porta la mano alla fronte in segno di saluto ponendosi sull'attenti segue un lungo attimo di studio fra i due)

(Il comandante, facendo uso del fischietto, chiama a raccolta i ragazzi i quali irrompono rumorosamente nella sala. Al suono scandito di una marcetta si dispongono in fila, composta la quale il padre li passerà in rivista. Alla più grande, che è arrivata leggendo, il comandante, sequestrato il libro, lo utilizzerà per assestargli una simbolica sculacciata alla quale lei stessa si sarà predisposta offrendo le terga.)

Comandante             Vi presento la nuova istitutrice Fraulein Maria. Ai suoni dei vostri rispettivi segnali, passo avanti e dire il nome. Lei ascolti attentamente ed impari i segnali per poterli chiamare.

I fischio                    Liesl

II fischio                  Friedrich

III fischio                 Louisa

IV fischio                 Kurt

V fischio                  Brigitta

VI fischio                 Marta

Comandante             e Gretl. Ora: vediamo quanto ha appreso (offrendole il fischietto).

Maria                        Oh, a me non servirà il fischietto reverendo comandante… oh, voglio dire: li chiamerò per nome. Hanno nomi così belli!

Comandante             Fraulein, la casa è molto grande, il parco è vastissimo e non voglio sentire gente che grida. Lo prenda ed impari ad usarlo. L'aiuteranno i ragazzi. Ora, se vorrò chiamare Lei sentirà questo fischio.

Maria                        No signore. Mi scusi signore. Non risponderò mai ad un fischio. Si fischia ai cani, ai gatti, ma non ai ragazzi e certo non a me. Sarebbe troppo…. Umiliante.

Comandante             Fraulein aveva tendenze così sovversive anche al convento?

Maria                        Oh, molto di più signore.

Comandante             Ummm?!

Maria                        (il comandante sta per uscire di scena ma inaspettatamente Maria fischia. Il comandante si ferma e si gira a guardarla) Scusi ma non conosco il segnale per lei.

Comandante             Potrà chiamarmi comandante.

(Si scambiano un lungo sguardo. Lei ne è evidentemente attratta e lui appare piacevolmente colpito dal comportamento impudente della ragazza nonostante tenti ancora di nasconderlo.

All'uscita di scena del comandante i ragazzi commentano con una risata l'accaduto, mentre Maria guarda dolcemente il fischietto che ha in mano.)

Maria                        (ai ragazzi) Riposo. Ora che siamo noi soli volete dirmi ancora i vostri nomi e… quanti anni avete?

I ragazzi avanzano di un passo ed arretrano tornando in riga dopo aver parlato.

Liesl                         Sono Liesl, ho quasi 16 anni e non ho bisógno di balie asciutte.

Maria                        Bè, hai fatto bene a dirmelo, saremo soltanto amiche.

Friedrich                   Sono Friedrich, 14 anni e sono impossibile.

Maria                        Davvero? Chi te l'ha detto Friedrich.

Friedrich                   Frau Giuseppina. Sette istitutrici fa.

Louisa                      Sono Brigitta.

Maria                        Non mi hai detto quanti anni hai Louisa.

Brigitta                     Io sono Brigitta e lei è Louisa. Ha 13 anni. E lei è simpatica. Ho 10 anni. Il suo vestito è il più brutto che abbia mai visto in vita mia.

Kurt                          Ma non si dicono queste cose!

Brigitte                     Perché? Secóndo te non è brutto?

Kurt                          Sicuro che lo è, ma lo aveva più brutto Frau Elide. Sono Kurt ho 11 anni e sono inemendabile.

Maria                        Congratulazioni!

Kurt                          Che significa inemendabile?

Maria                        Io credo che significhi che vuoi essere trattato come un ragazzo.

Kurt                          (annuisce)

Marta                        (tirando la gonna di Maria) Io sono Marta e compio 7 anni lunedì e vorrei un ombrellino rosa.

Maria                        Bene, il rosa piace tanto anche a me.

Gretl                         (fa un passo avanti senza parlare)

Maria                        Sì, tu sei Gretl ed hai?

Gretl                         (alza la manina aperta)

Maria                        Ed hai cinque anni? Ormai sei una signorina!

Gretl                         (Ride divertita e lusingata per il commento)

Maria                        Ora devo svelarvi un segreto: non ho mai fatto l'istitutrice.

Louisa                      Vuol dire che non sa niente di che cosa fa una istitutrice?

Maria                        No, avrò bisógno dei vostri consigli.

Louisa                      (tutti le vanno in cerchio attorno, un cerchio che si fa sempre più stretto fino a chiuderla minacciosamente) Allora per ben cominciare dica subito a papà di impicciarsi dei fatti suoi.

Friedrich                   Non deve mai venire puntuale a tavola.

Brigitta                     Far rumore quando mangia la minestra. (imita il rumore del risucchio di liquidi)

Kurt                          E dopo il dolce leccarsi bene le dita.

Gretl                         Non creda ad una sola parola di quello che dicono Fraulein Maria!

Maria                        Perché?

Gretl                         Perché voglio che resti.

Governante              Avanti ragazzi, tutti fuori, alla passeggiata. Ordine paterno. Su sbrigatevi, sbrigatevi via, via, via, via! Oh, Lei è Fraulein Maria. Sono Frau Schmidt la governante.

Maria                        Molto lieta.

Governante              Venga le mostro la sua stanza

Maria                       (Maria raccatta borsa da viaggio e chitarra, poi guarda i bambini che indugiano come non volessero andarsene) Come sono belli! (Lo dice mentre infila una mano in tasca e sentendo qualcosa di vivo la ritrae urlando e facendone balzare fuori una rana, I ragazzi ridono. Visto il risultato dello scherzo possono scappare via)

Governante              Lei è fortunata. A Frau Elga misero una serpe. Venga, andiamo.

Buio


SCENA IV

La famiglia von Trapp è a cena. Entra Maria di corsa.

Maria                        Buona sera. Buona sera ragazzi (siede e si rialza emettendo un gridolino subito trattenuto e trasformato prontamente in una risatina. Si è seduta su una pigna messa dai ragazzi a bella posta per spaventarla ma lei non vuole denunciare lo scherzo al padre)

Comandante             (prendendo il tovagliolo e portandoselo alle labbra) Se al primo fa così c'è da chiedersi cosa farà al dolce!

Maria                        No, scusi è… è un reuma! (i ragazzi provano prima sollievo e poi commozióne per l'atteggiamento di Maria) Scusi, non abbiamo dimenticato la preghiera? Per il cibo che mi concedi Signore Ti ringrazio.

Tutti                         Amen.

Maria                        Ragazzi vi ringrazio tutti di cuore per il grazioso dono che mi avete fatto trovare in tasca oggi.

Comandante             Quale, dono.

Maria                        Deve restare un segreto fra i ragazzi e me Signore.

Comandante             Beh, allora si tenga i segreti e ci lasci mangiare.

Maria                        Sapendo quanto dovevo sentirmi nervosa, estranea, in una casa nuova e quanto fosse importante per me essere bene accetta, siete stati premurosi e gentili a rendere i miei primi momenti qui così dolci e lieti e piacevoli.

Marta                        (comincia a piangere)

Comandante             Cosa ti è successo Marta?

Marta                        Niente (Marta continua a piangere e ad uno ad uno la imitano tutti gli altri ragazzi)

Commendatore        Fraulein, sarà così per tutti i pasti o è soltanto per cena che Lei ha intenzióne di trasformare questo desco in una valle di lacrime?

Maria                        Oh, ma non è niente, piangono di gioia!

(I ragazzi piangono più forte)

Maggiordomo          Un telegramma Signore.

Liesl                         Franz, chi l'ha portato?

Maggiordomo          Il solito ragazzo: Rolf.

Liesl                         Papà, con il tuo permesso…

Comandante             Ragazzi, domattina è necessario che io vada a Vienna.

Tutti i bambini          Oh, no. Di nuovo papà?

Gretl                         Quanto tempo starai via questa volta papà?

Comandante             Non lo so Gretl, non lo so!

Louisa                      Torni a trovare la Baronessa Schraeder?

Friedrich                   Pensa agli affari tuoi.

Comandante             Effettivamente sì Louisa.

Marta                        Perché non ci porti a conoscere la baronessa.

Kurt                          E chi ti dice che voglia conoscerti?

Comandante             Si dà il caso Marta che presto vedrete la baronessa. La condurrò con me e sarà nostra ospite.

Ragazzi                    Bene.

                                 (Liesl esce alla chetichella)

Comandante             E anche lo zio Max.

Ragazzi                    Lo zio Max? Evviva!

BUIO


SCENA V

Giardino. Rolf è seduto su una panca in giardino. Vede arrivare Liesl di corsa, si alza e le va incontro.

Liesl                         Rolf! Oh Rolf!

Rolf                          (sta per abbracciarla ma si trattiene) No Liesl, non dobbiamo.

Liesl                         Perché no, sciocco!

Rolf                          Non lo so, è solo che io…

Liesl                         Non è per questo che mi stavi aspettando?

Rolf                          Sì, certamente. Mi sei mancata.

Liesl                         Davvero? Quanto?

Rolf                          Tanto che ho persino pensato di scriverti un telegramma pur di avere una scusa per vederti.

Liesl                         Oh, che splendida idea! Perché non lo fai subito?

Rolf                          Ma sono qui!

Liesl                         Oh, mandami un telegramma! Te lo comincio io: cara Liesl.

Rolf                          Cara Liesl. Vorrei essere capace di dirti quel che sento per te. Stop. Sfortunatamente questo telegramma sta già costando un po’ troppo. Rispettosamente.

Liesl                         Rispettosamente?

Rolf                          Cordialmente.

Liesl                         Cordialmente?

Rolf                          Teneramente.

Liesl                         (lo abbraccia)

Rolf                          Quale sarà la risposta?

Liesl                         Caro Rolf. Stop. Oh, mai dire stop al nostro amore. Se non dovessimo aspettare sempre che qualcuno mandi a papà un telegramma! Ora chissà quando ti rivedrò!

Rolf                          Aspetta... Potrei venire per sbaglio. Un telegramma per Schreiber. È venuto da Berlino e stava con... Oh, non si deve sapere che è qui. Non lo dire a tuo padre sai.

Liesl                         Perché no?

Rolf                          Tuo padre è così... austriaco!

Liesl                         (ridendo) Siamo tutti austriaci!

Rolf                          C’è chi pensa che dovremmo essere tedeschi e odia chi è di parere diverso e si prepara a... beh, speriamo che tuo padre non passi dei guai.

Liesl                         Non preoccuparti per papà, è stato un eroe della nostra Marina e fu anche decorato dall’Imperatore.

Rolf                          Lo so. Non mi preoccupo per lui ma per sua figlia.

Liesl                         Per me? Perché?

Rolf                          Beh, sei così... infantile!

Liesl                         Ho quasi 16 anni. Cosa ci trovi di tanto infantile?

Rolf (cantato)           Tu aspetti lo so

un amico perché

hai il cuore da affittare

e aspetti lo so

che lui spieghi a te

che cosa è mai l'amore

Liesl                         L'amore!

Rolf                          15 anni, quasi 16

è una stupenda età

per te l'amore

è quasi un dovere

non lo dimenticar

15 anni quasi 16

è la più bella età

per imparare come baciare

quando dovrai baciar.

E se tra poco ti accadrà

non devi dir di no

è un'occasióne splendida

per imparare un po'.

Ci vorrebbe un vero amico

che provvedesse a te

se desideri sono pronto

ad aver cura di te.

Liesl                         15 anni quasi 16

è una stupenda età

per me l'amore

è quasi un dovere

quindi lo compirò.

15 anni quasi 16

è la più bella età

per imparare come baciare

quando dovrò baciar.

E se fra poco mi accadrà

non devo dir di no

è un'occasióne splendida

per imparare un po’.

Ci vorrebbe un vero amico

che provvedesse a me

se desideri sono pronta

ad affidarmi a te.

(Si baciano poi Rolf scappa via e lei rimasta sola emette un urlo di gioia a braccia aperte.)


SCENA VI

Camera da letto di Maria. Si ode il temporale. Bussano alla porta.

Maria                        Avanti. Oh Frau Schmidt

Governante              (Porgendo dei tagli di stoffa) Per farsi i vestiti Fraulein Maria, li ha ordinati il comandante in città.

Maria                        Oh, meraviglioso. Saranno certamente gli abiti più belli che abbia mai avuto. Mi dica, il comandante ordinerebbe altre stoffe se gliele chiedessi?

Governante              Di quanti vestiti ha bisógno un'istitutrice?

Maria                        No, no, non per me, per i ragazzi! Voglio che abbiano dei vestiti per giocare.

Governante              I ragazzi Von Trapp non giocano. Marciano.

Maria                        E sono certa che Lei non approva.

Governante              Da quando ha perduto la moglie il comandante manda avanti la casa come se fosse ancora sulla sua nave. Fischi, ordini. Non più musica, non più allegria. Niente che possa destare ricordi. Compresi i ragazzi.

Maria                        Ma questo è un errore!

Governante              (alzando le spalle) E beh… Le piace la sua camera? Metteranno le tende nuove alle finestre.

Maria                        Ma perché? Sono belle queste.

Governante              Comunque le metteranno nuove.

Maria                        Non c'è nessun bisógno

Governante              Buona notte. (sta per uscire)

Maria                        Frau Schmidt! Se chiedessi domani al comandante per la stoffa?

Governante              Ma ha sentito, parte per Vienna domattina!

Maria                        Ah, già, certo. Ma quanto starà via?

Governante              Ma, sa, dipende. L'ultima volta che andò dalla baronessa ci restò un mese.

Maria                        Oh!

Governante              Forse questo non dovrei dirlo, e poi a Lei che ancora non conosco bene, ma secóndo me il comandante pensa molto seriamente di sposare quella donna prima della fine dell'estate.

Maria                        Oh, sarebbe magnifico! I ragazzi avrebbero un'altra mamma!

Governante              Sì. (con poca convinzióne) Beh, buona notte.

Maria                        Buona notte.

Maria                        (toglie la vestaglia e si inginocchia davanti al suo letto. Fa il segno della croce ed inizia a recitare le preghiere) Signore, ora so perché mi hai mandata qui: per preparare i bambini ad avere un'altra mamma. Ed io ti prego che questa nuova famiglia sia felice. Benedici il comandante, benedici Liesl e Friedrich, Benedici Louisa, Brigitta, Marta e la piccola Gretl e… l'altro, aspetta, come si chiama , benedici come si chiama. Benedici la Reverenda Madre e Suor Margherita e tutte le Suore del mio convento. (entra Liesl che cerca di attraversare la stanza ed uscirne non vista) E ora Signore riguardo ad Liesl falle capire che io le sono amica ed aiutala a dirmi cosa ha combinato.

Liesl                         Non lo dirà a mio padre?

Maria                        Aiutala ad essere ragionevole in modo che io possa guidarla. In nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo Amen.

Liesl                         Ero fuori a passeggio e qualcuno ha sprangato le porte prima del solito ed io non ho voluto svegliare nessuno e quando ho visto la sua finestra aperta… Non glielo dirà a mio padre vero?

Maria                        (è andata a chiudere la finestra) Ma come hai fatto a salire fin qui?

Liesl                         Come facciamo sempre per giocare qualche tiro alle istitutrici. Louisa c'è riuscita con in mano un secchio pieno di ragni!

Maria                        Di ragni? Liesl, eri sola fuori a passeggiare?

Liesl                         (Annuisce e poi nega col capo)

Maria                        Beh, se lo laviamo ora domattina nessuno vedrà niente. Potresti mettere questo. Togliti il vestito e mettilo a bagno nella vasca, poi torna qui, siediti sul letto e parliamo un po' eh…

Liesl                         Oggi ho detto che non avevo bisógno di istitutrici, ma forse ne ho bisógno. (esce)

                                 (I tuoni si fanno più forti, Maria controlla sotto le coperte che i ragazzi non le abbiano giocato qualche nuovo tiro. Ad un nuovo tuono la porta si apre ed appare Gretl terrorizzata.

Maria                        Gretl! Non avrai paura del temporale? (Gretl fa cenno di no con il capo ma al tuono successivo si precipita nelle braccia di Maria) Beh, comunque rimani qui con me. (Maria pronuncia queste parole prendendo in braccio la piccola) Dove sono gli altri?

Gretl                         Loro non hanno paura

                                 (altro tuono e arrivano tutte le bambine)

Maria                        Noo? Guarda! Avanti bambine, tutte nel mio letto!

Brigitte                     Davvero?

Maria                        Per questa volta. Ora non c'è che da aspettare i ragazzi.

Louisa                      Non verranno, i maschi sono coraggiosi.

                                 (tuono ed entrano i ragazzi)

Maria                        Ehi, non avrete paura anche voi?

Friedrich                   Oh, no, volevamo assicurarci che non ne avesse Lei!

Maria                        Ti ringrazio per la tua premura Friedrich.

Friedrich                   Non sono stato io a pensarci, è stato Kurt.

Maria                        Kurt! Ecco come si chiama! Benedici Kurt.

                                 (Altro tuono, i bambini si coprono le orecchie)

Marta                        Ma perché fa così?

Maria                        Bè, il fulmine dice qualcosa al tuono ed il tuono gli risponde.

Brigitte                     Il fulmine dev'essere cattivo.

Maria                        Non è vero!

Brigitte                     E allora perché il tuono si arrabbia tanto?

Marta                        Fa venir voglia di piangere.

Maria                        Io quando qualcosa mi spaventa o mi rattrista cerco di pensare alle cose belle.

Tutti                         A quali cose?

Maria                        A… beh vediamo…cose belle… narcisi, prati verdi, cieli pieni di stelle, gocce di pioggia sul verde dei prati

                                 Sciarpe di lana

guantoni felpati

più che il sapore

il colore del tea

ecco le cose che piacciono a me.

Torte di mele, biscotti croccanti

bianchi vapori dai treni sbuffanti

quando mi portano a letto il caffè

ecco le cose che piacciono a me.

Tanti vestiti a vivaci colori,

quando ricevi in regalo dei fiori

le camicette di bianco piquet

ecco le cose che piacciono a me.

Se sei triste, infelice e non sai perché

io penso alle cose che amo di più

e torna il seren per me.

Marta                        E funziona davvero?

Maria                        Ma certamente! Prova. Quali cose ti piacciono?

Marta                        I fichi secchi.

Louisa                      Il Natale.

Gretl                         Gli anatroccoli.

Kurt                          Le serpi.

Brigitte                     Il gelato al limoni.

Friedrich                   Niente scuola.

                                 (entra Elisa).

Louisa                      Le cuscinate.

Liesl                         I telegrammi.

Louisa                      I regali per la mia festa.

Brigitte                     E tutti i regali.

Maria                        Il miagolare che fanno i gattini

ed il sorriso di tutti i bambini

la cioccolata che è dentro i bignè

ecco le cose che piacciono a me.

Un cappellino appena comprato

un fazzoletto che sa di bucato

una gallina che fa coccodè

ecco le cose che piacciono a me.

Biondi capelli sul viso abbronzato

pane arrostito con burro spalmato

quando si ride ma senza un perché

ecco le cose che piacciono a me.

Se sei triste

(entra il comandante, Maria emette un urletto) triste.

(i ragazzi si mettono in riga, Maria è imbarazzata) Salve.

Comandante             Fraulein, non le avevo detto che l'ora di coricarsi deve essere rigorosamente rispettata?

Maria                        Ma avevano paura dei tuoni ed ho pensato che … l'aveva detto, sì.

Comandante             E lei è capace di ricordare poche e semplici direttive?

Maria                        Durante i temporali pare di no.

Kurt                          (ridacchia)

Comandante             Liesl.

Liesl                         Sì papà.

Comandante             Non sono riuscita a trovarti dopo cena.

Liesl                         Oh, davvero? A dir la verità…

Comandante             Sì?

Liesl                         Beh, io ero, io ero..

Maria                        Quel che vuol dire Liesl e che… abbiamo chiacchierato un po' per conoscerci meglio! Ma ora è molto tardi. Su ragazzi, avete sentito? Tornate a letto, subito!

Comandante             Fraulein, ha fatto in modo di ricordare che domattina io parto?

Maria                        (annuisce)

Comandante             Le sarà possibile ricordare anche che la prima regola qui è la disciplina?

Maria                        (annuisce)

Comandante             Allora fido che prima del mio ritorno ne abbia ottenuta un po'. (Sta per uscire)

Maria                        Comandante, senta, prima che Lei parta io vorrei parlarLe dei vestiti dei ragazzi, per giocare, se potessi avere un po' di stoffa io…

Comandante             Frau Maria, se c'è una cosa che io non amo fare è ripetermi.

Maria                        Ma sono ragazzi!

Comandante             Sì, ed io un padre. Buona notte.

Maria                        (rimasta sola lancia la vestaglia contrariata, poi, guardando le tende la coglie una evidente ispirazióne e carezzando il tessuto riprende lentamente a cantare)

Tanti vestiti a vivaci colori…

Se son triste, infelice

e non so il perché

io penso alle cose che amo di più

e torna il seren per me.


SCENA VII

(Scena all’aperto i bambini giocano a palla, Maria siede su un plaid con Liesl e Gretl le quali giocano a carte.)

Liesl                         Froilein Maria, potremo fare così ogni giorno?

Maria                        Non pensi che presto ti verrebbe a noia?

Liesl                         E forse sì. Un giorno sì e un giorno no.

Friedrich                   Non mi ero più divertito tanto da quando mettemmo la colla nel dentifricio di Froilain Elga.

Gretl                         Hai un 4?

Maria                        Non riesco a capire come ragazzi così simpatici possano fare degli scherzi così orribili.

Brigitte                     Oh, è facile…

Maria                        Perché lo fate?

Liesl                         Perché se no papà quando si accorgerebbe di noi!

Brigitte                     E già!

Maria                        Ah, capisco. Dovremo trovare altri sistemi. Va bene ragazzi, tutti qui.

Louisa                      Cosa facciamo?

Maria                        Proviamo quello che canteremo per la baronessa.

Brigitte                     A papà non piace che cantiamo.

Maria                        Forse gli faremo cambiare idea. Ora, che canzoni sapete.

Friedrich                   Canzoni non ne sappiamo.

Maria                        Ma, neanche una?

Kurt                          Non sappiamo nemmeno cantare.

Maria                        Beh, allora al lavoro. Dovete imparare.

Marta                        Ma come?

Maria                        (accompagnandosi alla chitarra)

                                 Se nel primo giorno di scuola

                                 a leggere vuoi provar

tu dovrai cominciar con

Louisa                      A B C

Maria                        per cantar le note Do Re Mi

Tutti                         Do Re Mi

Maria                        Do Re Mi

                                 le prime tre son sempre così

                                 Do Re Mi

Ragazzi                    Do Re Mi

Maria                        Do Re Mi Fa Sol La Si

                                 (parlato) Ah, vediamo di renderlo più facile!

                                 Do se do qualcosa a te

                                 Re il re che c'era un dì

                                 Mi è il mi per dire a me

                                 Fa la nota dopo il Mi

                                 Sol il sole in fronte a me

                                 La se proprio non è qua

                                 Si se non ti dico no

                                 e così ritorno al do

                                 Do se do qualcosa a te

                                 Re il re che c'era un dì

                                 Mi è il mi per dire a me

                                 Fa la nota dopo il Mi

                                 Sol il sole in fronte a me

                                 La se proprio non è qua

                                 Si se non ti dico no

                                 e così ritorno al do

Maria                        (parlato) Ora ragazzi Do Re mi FA eccetera sono solo i mattoni per costruire una canzóne, quando avete in testa le sette note potete cantare un milióne di motivi diversi mescolandole così:

                                 Sol Do La Fa Mi Do Re

Ragazzi                    Sol Do La Fa Mi Do Re

Maria                        So Do La Si Do Re Do

Maria                        (parlato) Ora mettiamole tutte insieme

                                 Sol Do la Fa Mi Do Re

                                 Sol Do La Si Do Re Do

Maria                        (Parlato) Bravi!

Marta                        Ma è una canzóne che non ha senso!

Maria                        E noi ci mettiamo le parole, una sillaba per ogni nota così:

                                 Se tu vuoi danzar così

                                 usa queste note qui

                                 (parlato) In coro!

Tutti                         Se tu vuoi danzar così

                                 usa queste note qui


SCENA VIII

All’aperto nel giardino della villa.

Baronessa                 Le montagne sono magnifiche Georg, veramente stupende.

Comandante             Le ho fatte mettere lì apposta per te!

Baronessa                 Oh!

Max                          Anche se l’altezza è di 3000 metri, Georg vuole sempre essere all’altezza della situazióne.

Baronessa                 (risatina divertita)

Comandante             Mmmm, se le tue battute non migliorano ritirerò l’invito.

Max                          Oh, non mi hai invitato tu alla tua villa, sono stato io ad invitarmi.

Baronessa                 Naturalmente!

Max                          A te serviva una compagnia e a me un soggiorno in un luogo ove la cucina è superba, il vino d’annata insuperabile ed il tutto a prezzi amichevoli.

Baronessa                 (Ridacchiando) Max sei una cosa tremenda!

Max                          Niente affatto, sono solo un simpatico scroccóne.

Comandante             Mmmm.

Si sente un Alleluia in lontananza.

Max                          Sentite?

Comandante             È il coro del monastero di Clolman

Max                          Beh, sono bravi. Molto bravi. Dovrò esplorare i paraggi nei prossimi giorni. In qualche posto un gruppo di coristi denutriti attende che Max Detweiler li tragga dall’oscurità per irradiarli di fama al festival di Salisburgo.

Comandante             A loro la fama a te il denaro!

Max                          Eh, sì, è ingiusto, lo ammetto. Ma un giorno questo cambierà: io avrò anche la fama. (Una cameriera entrando gli porta su un vassoio un biglietto, letto il quale Max esce di scena sull’ultima battuta)

Baronessa                 Ah, è davvero un’emozióne Georg essere qua con te.

Comandante             Oh, oh, oh, laghi, monti, alberi… ne hai visto uno e li hai visti tutti.

Baronessa                 Non è questo che intendo, tu lo sai.

Comandante             Ah, parlavi di me! Io ti emoziono?

Baronessa                 Lo ritieni impossibile?

Comandante             No, solo fortemente improbabile.

Baronessa                 Ecco che ricominci a buttarti giù.

Comandante             Rischioso vicino ad un lago.

Baronessa                 (Ride della battuta) Sai che sei molto meno enigmatico ora che ti vedo qui Georg?

Comandante             Nel mio ambiente naturale?

Baronessa                 Precisamente.

Comandante             Stai cercando di dire che sono più in tono qui, fra gli uccelli, i fiori ed il vento che fa ondeggiare le fronde come un mare irrequieto?

Baronessa                 Molto poetico!

Comandante             Forse un po’ retorico. Più in tono qui che a Vienna, nei tuoi scintillanti saloni, eh…. a ciarlare fatuamente con seccatori che detesto ed a saturarmi di champagne incespicando in valzer di Strass che neanche ricordo? È questo che vuoi dire?

Baronessa                 Più o meno sì.

Comandante             E cosa te l’ha fatto pensare?

Baronessa                 (Risatina di compiacimento della donna innamorata) Mi piace tanto qui Georg, è così bello, c’è una quiete! Come fai ad allontanartene così spesso?

Comandante             Forse per convincermi di essere molto attivo. L’attività presuppóne una vita densa di scopi.

Baronessa                 Non sarà invece una fuga dai ricordi?

Comandante             (risatina amara) O forse soltanto la ricerca di un motivo per restare.

Baronessa                 Oh, spero che sia per questo che capiti a Vienna così spesso. O c’è qualche altra distrazióne là.

Comandante             Mi sarebbe difficile definirti una distrazióne.

Baronessa                 Beh, allora come mi definiresti?

Comandante             (Sospiro, sorriso) Bella, intelligente, simpatica, brillante, ospite perfetta e… mi odierai ma lo dico, in un certo senso, mia salvatrice.

Baronessa                 Oh, molto poco romantico!

Comandante             Ma sarei il peggiore degli ingrati se non ti dicessi che sei stata tu a ridare un significato alla mia vita.

Baronessa                 Oh, io, forse è vero, non sono antipatica, e mi vesto nelle migliori sartorie di Vienna, ho una brillantissima cerchia di amici e do qualche festa divertente…

Comandante             Oh, sì.

Baronessa                 Ma togli tutto questo e rimane solo una povera donna ricca senza affetti, in vana ricerca come te.

Max                          (Rientra con in mano un libro)

Cameriera                 (Entra dopo di lui) Un’altra fetta di strudel signore?

Max                          Quante ne ho avute?

Cameriera                 Due.

Max                          E allora facciamo cifra dispari.

Cameriera                 (ride e offre la torta anche al comandante ed alla baronessa)

Comandante             Mangi ancora? Devi essere infelice!

Max                          È per quel quartetto misto. Da mesi cercavo di rubarlo a Soinrop.

Baronessa                 Che è successo caro? Sergiapietri è arrivato prima lui. Se aborro qualcuno sono i ladri.

Comandante             Max bisognerà che tu impari ad amare te stesso!

Max                          Ora dovrò chiamare, Parigi, Roma e Stoccolma…

Baronessa                 Col telefono di Georg, vero?

Max                          Se no come potrei permettermelo. ah, Dio quanto mi piacciono i ricchi! Mi piace come vivono e come vivo io in casa loro!

Comandante             Chissà dove sono i ragazzi?

Baronessa                 Mi avranno sentita arrivare e saranno corsi a nascondersi!

Comandante             Io speravo di trovarli qui ad accoglierti. Eh, Max cambia registro per un momento, sii più gradevole! (esce)

Max                          Ebbene?

Baronessa                 Ebbene cosa?

Max                          Sei riuscita a farlo decidere? Suonano queste campane?

Baronessa                 Suonano a distesa.

Max                          Magnifico!

Baronessa                 Ma non è detto che suonino per me.

Max                          Ma che discorso è questo?

Baronessa                 È un discorso che non ti riguarda Max. Mi preme troppo Georg. Non ti permetto di giocare con noi.

Max                          Io sono un bambino. Mi piace giocare. Perciò dimmi tutto. Oh, su andiamo, raccontami ogni sdolcinato, romantico, lacrimevole particolare.

Baronessa                 Beh, diciamo così che ho l’impressióne di essere qui per sostenere un esame.

Max                          Oh, te lo assicuro, sei già promossa.

Baronessa                 Tutt’altro che facile.

Max                          Ti conosco troppo bene cara e so che, troverai il sistema.

Baronessa                 Oh, non è un uomo qualsiasi.

Max                          Eh no, è ricco!

Baronessa                 Sua moglie morendo lo lasciò col cuore in pezzi!

Max                          E tuo marito morendo ti lasciò con un mucchio di quattrini.

Baronessa                 Oh Max, come sei volgare!

Max                          Tu e Georg siete un po’ la mia famiglia perciò mi preme tanto di vedervi sposati. Bisógna che tutti quei bei soldini restino in famiglia.

(Mentre i due stanno ancora parlando arriva Rolf, il postino, che mostra di cercare qualcuno cercando di non essere scorto, il comandante rientrando lo sorprende)

Comandante             Che cosa fai lì?

Rolf                          (impacciatissimo) Signor Comandante io…. io stavo cercando… mmm… non vedevo… voglio dire, non sapevo… (battendo i tacchi) Heil Hitler!

Comandante             (molto irritato) Ma chi sei?

Rolf                          Un telegramma per Herr Detweiler.

Max                          Sono io giovanotto.

Rolf                          (sporgendo il telegramma verso Max) Telegramma.

Comandante             (strappando il telegramma di mano a Rolf e porgendolo a Max) Hai consegnato il telegramma, ora via!

Baronessa                 Oh, Georg! È soltanto un ragazzo!

Comandante             Ed io sono un austriaco!

Max                          Quello che deve accadere accadrà, procura che non accada a te.

Comandante             (furioso) Max non dire mai più una cosa simile!

Max                          (vistosamente a disagio) Lo sai che io non ho convinzioni politiche, se ne hanno gli altri che posso farci?

Comandante             Qualcosa puoi fare. Hai il dovere di farlo.

(Max si allontana con il suo telegramma, la coppia rimane da sola, il silenzio si fa pesante)

Baronessa                 Ciaooo… Sei lontanissimo. Dove sei Georg.

Comandante             In un móndo che temo stia scomparendo.

Baronessa                 Come posso ricondurti in un móndo in cui sono io?

(si ode avvicinarsi un chiassare di bimbi, entrando salutano festosi, appaiono discinti, e si avvicinano disordinatamente salutando, ridendo, correndo)

Maria                        Lei dev’essere la baronessa!

Baronessa                 (non osa manifestare apertamente il proprio divertimento per non disgustare il comandante e quindi trattiene a stento un risolino)

Elisa                         Oh, cielo come mi sono ridotta!

Kurt                          Oh, ci siamo divertiti papà!

Comandante             (inforca il fischietto, i ragazzi all’antico richiamo si dispongono in riga) Attenti! (al solito li passa in rivista, pausa) Questa è la baronessa Schraeder e… (compiacimento paterno) questi sono i miei figli.

Baronessa                 Molto lieta.

Comandante             (riassumendo i suoi modi autoritari) Ed ora in casa, lavarsi, asciugarsi, cambiarsi e tornare qui. Scattare. (a Maria che stava per allontanarsi) Fraulein. Un momento prego.

Baronessa                 Io sarà meglio che vada a vedere che cosa combina Max.

Comandante             Fraulein Maria, ora esigo che mi dica la verità.

Maria                        Sì comandante.

Comandante             È possibile, o è stata solo una mia impressióne? Può darsi che i miei ragazzi fossero saliti sugli alberi oggi?

Maria                        Sì comandante.

Comandante             Bene! E… dove, se è lecito, hanno avuto questi gremb… questi…

Maria                        Abiti da gioco.

Comandante             Ah, li chiama così?

Maria                        Li ho fatti io con le vecchie tende della mia stanza.

Comandante             Con le tend…

Maria                        Sì, è una stoffa molto resistente, ci sono stati dappertutto.

Comandante             Con questo non vorrà dirmi che i miei ragazzi sono andati in giro per le strade di Salisburgo abbigliati con drappo da tendaggi, voglio sperare?!

Maria                        Mm, mm! E sono stati meravigliosamente!

Comandante             Hanno le loro uniformi.

Maria                        Camicie di forza, mi perdoni!

Comandante             questa non gliela perdonerò!

Maria                        I ragazzi non possono giocare con piena soddisfazióne, se sono preoccupati di sciupare i loro bei vestiti.

Comandante             Non se ne sono mai lagnati.

Maria                        Non oserebbero perché la amano troppo e la temono anche.

Comandante             Non voglio sentire queste cose dei miei figli.

Maria                        Beh, qualcuno deve dirgliele. Sono figli suoi e non li conosce.

Comandante             Ho detto che non voglio discutere con lei in merito ai miei figli.

Maria                        Lo so che non vuole ma deve sapere. Mettiamo Liesl...

Comandante             Non dica una parola su Elisa

Maria                        ...non è più una ragazzina, un giorno lei si accorgerà che è diventata donna e non la comprenderà.

Comandante             Fraulein…

Maria                        ...e Friedrich: è un ragazzo ma vorrebbe essere un uomo come lei e nessuno gli insegna come deve fare.

Comandante             Non osi parlare ancora di mio figlio…

Maria                        Brigitte potrebbe parlarle di lui se la tenesse meno distante, nota tutto.

Comandante             Fraulain!

Maria                        E Kurt si finge ribelle per non mostrare quanto lo ferisca la sua indifferenza...

Comandante:            Basta!

Maria                        ...che li ferisce tutti. Louisa ancora non la capisco...

Comandante             Ho detto basta!

Maria                        ...ma qualcuno dovrà tentare di capirla. I piccoli vogliono solo tenerezza, la prego gliene dia. Ne dia a tutti.

Comandante             Ultimo avvertimento, non dica altro dei miei figli.

Maria                        Ancora non ho finito Comandante.

Comandante             Ma certo che ha finito comandante (esita un attimo stupito della propria espressióne). Fraulein, ora, farà immediatamente la sua valigia e tornerà in Convento.(Si sente un coro “La musica va”)

Comandante             Cos’è?

Maria                        Cantano.

Comandante             Sì, lo sento che cantano, ma chi, sta cantando?

Maria                        I ragazzi.

Comandante             I ragazzi?

Maria                        Gliel’ho insegnata per cantarla alla Baronessa.

(Il comandante si affaccia al salóne, inizia a cantare prima a fior di labbra e poi pienamente convinto. I ragazzi corrono incontro al padre e nell’abbracciarlo lo respingono verso il giardino. Maria è rimasta a guardare in disparte. Anche la baronessa e Max escono all’aperto a seguire la scena e la piccola Marta porge un mazzolino di fiori alla baronessa)

Baronessa                 Edelwais. Non mi avevi detto di avere dei figli eccezionali.

Comandante             Fraulein, mi sono comportato male, le chiedo scusa.

Maria                        No, sono io che parlo troppo, è il mio peggior difetto.

Comandante             Ha ragióne. Non conosco i miei figli.

Maria                        Ma è sempre in tempo. Non chiedono altro che esserle vicini.

Comandante             Ha riportato la musica in questa casa. La ringrazio. Fraulein: voglio che rimanga. Io... le chiedo di restare.

Maria                        Se posso essere utile.

Comandante             Lo è già stata, più di quanto creda.

(il comandante gira le spalle ed esce e Maria rimasta sola esplode in un gesto ed un urlo di entusiasmo sottolineato dalla musica di Queste le cose che piacciono a me) Buio


SCENA IX

Salotto: i ragazzi si apprestano a rappresentare uno spettacolo davanti al Comandante, la Baronessa e lo zio Max.

C’era un pastore che pascolava                                   (seduto sulle scale Martin, appoggiato ad un bastone,

lei, olelei, olelei, io,                                                 triste)

era un po’ triste e perciò cantava

lei, olilei, olelò                                                        (canta Martin)

ed ogni capra che lo sentiva                                       (entrano ginocchioni le pecorelle, si incrociano e vanno )

lei, olelei, olelei, io,                                                 via a tempo di musica)

con un sorriso lo ringaziava

lei olilei oillò

Oh, oh, lei oleleio

Oh, oh, lei olelei

oh, oh lei oleleio

lei olelei ollei.

Perfino un principe lo ascoltava                                 (entra il principe che attraversa la scena a passo saltellato)

Lei olelei olelei io

come la gente che passeggiava                                   (entrano sottobraccio Kurt e Brigitte e vanno a sedersi al

lei, olelei, olelò                                                        tavolo)

Seduta al tavolo lo sentiva                                        

lei olelei olelei io

chi la sua birra centellinava                                       (entra Luise con la birra vestita da cameriera con la birra)

Lei olelei olelò

Oh, oh, lei olileio                                                     (bicchieri a tempo di musica)

Oh, oh, lei olelei

oh, oh lei oleleio

lei oleilei ollei.

Una ragazza che lo ascoltava                                      (entra Gretl e si siede vicino a Martin che le passa un

lei olelei olelei io                                                     braccio intorno alle spalle e si guardano sorridenti)

il suo richiamo contraccambiava

lei olelei olelò

Mentre la mamma le sorrideva                                   (Luise vestita da mamma)

lei olelei olelei uu

e al matrimonio di già pensava

lei olelei olelò

Oh, oh, lei oleleio                                                    (gioco delle mani a tempo di musica)

Oh, oh, lei olilei

oh, oh lei oleleio

lei olelei ollei.

Tutta la gente oramai cantava                                     (entrano il principe e Luise e tutti ballano)

Lei olelei olelei io                                                   

quella canzone ormai rieccheggiava

Lei oleilei olelò

Olelei (olelei) olelei (olelei) oleleii (oleleii) olelei        (tutti disposti a coro)

Oh, oh, lei oleleio

Oh, oh, lei oleilei

oh, oh lei oleleio

lei olelei ollei.

Ed il pastore oramai esultava

lei, olelei, olelei io

e la tristezza lo abbandonava

lei, olelei olelò

Con la sua bella oramai cantava

lei, olelei, olelei io

tutta la gente lo ringraziava

lei, olelei olelò

lei, olei, olelò

(applausi, abbracci e baci fra padre e ragazzi)

Comandante      Congratulazioni, sono davvero molto compiaciuto

Maria                 Sono figli suoi comandante.

Comandante      Ma cara, c’è qualcosa che lei non riesca a fare?

Maria                 Forse a diventare una buona suora.

Comandante      Oh, oh, oh.

Baronessa          Oh, se ha qualche problema sarei felice di aiutarla.

Max                   Attenzióne, tutti attenzióne! Ho un annuncio da darvi. Sorpresa, sorpresa! Oggi, dopo lunga e disperata ricerca ho finalmente trovato chi mi farà vincere il festival folcloristico di Salisburgo.

Comandante      Congratulazioni Max, con chi parteciperai questa volta?

Max                   (risatina)

Baronessa          Con la corale di S. Ignazio.

Max                   Acqua.

Comandante      Mmmm, vediamo un poco: col coro Clopman?

Max                   No, no, no.

Comandante      No?

Max                   No.

Comandante      Ah.

Liesl                  Diccelo!

Max                   Con un complesso composto da una sola famiglia. Non lo indovineresti mai.

Comandante      Ma che simpatica idea. Emmm.... quale famiglia?

Max                   (ridacchiando) La tua!

Comandante      Mmmm.

Ragazzi             Ohhhhh!!!!

Max                   Sarà l’avvenimento del festival!

Comandante      (Risatina)

Max                   Beh, che c’è di buffo?

Comandante      Tu sei buffo mio caro, costoso, ma molto buffo!

Max                   Ma li hai sentiti, faranno furore Georg.

Ragazzi             (Commentano chiassosi)

Comandante      No, no.

Max                   È un’idea magnifica, fresca, originale!

Comandante      Max, i miei ragazzi non canteranno in pubblico.

Max                   Beh, io ci ho provato.

Maria                 Ragazzi a chi tocca ora?

(i ragazzi fanno capannello intorno a Maria che si mostra sorpresa per quanto le stanno suggerendo, prende la chitarra e chiede ancora con lo sguardo conferma ai ragazzi che annuiscono)

Maria                 Votazióne unanime. A Lei comandante. (gli porge la chitarra)

Comandante      Ma, ma io non capisco.

Maria                 La prego!

Comandante      (canticchiando) Ah, ah, ah, ah, no, no, no, no, no, no…

Maria                 Mi hanno detto che tanto tempo fa era bravo.

Comandante      Sì, ma proprio tanto tempo fa.

Liesl                  Me lo ricordo io papa!

Ragazzi             Su papà. Dai papà. Non farti pregare.

Comandante      Va bene.

(I ragazzi si accovacciano per terra, la baronessa e Max sul divano, Maria fronte pubblico osserva dolcemente rapita il comandante cantare)

Baronessa          Perché non me l’hai detto?

Max                   Che cosa?

Baronessa          Di portare un’armonica a bocca!

Max                   (risatina)

Comandante      Edelweiss, edelweiss

                          una stella di neve

                          edelweiss, edelweiss

                          non c’è fiore più lieve.

                          La nostra patria ha un emblema in te

                          tu sei il nostro fiore

                          e tu sai, Edelwais,

cos’abbiamo nel cuore.

(il comandante fa un cenno ad Liesl che gli si accosta)

Comandante      edelweiss

Liesl                  edelweiss

Comandante      edelweiss

Liesl                  edelweiss

insieme              non c’è fiore più lieve

Comandante      basta il tuo nome per suscitare

                          un profóndo amore

                          e tu sai edelvais

                          cos’abbiamo nel cuore.

(scambio di sguardi fra Maria che mostra la sua ammirazióne ed il comandante che quasi si schernisce sottolineato dalle ultime note di Edelwais. La baronessa assiste sempre più inquieta.)

Max                   Non hai che da dire una parola e vi scritturo tutti a vita: i cantori della famiglia Trapp!

Ragazzi             (ridono)

Baronessa          Senti, ho un’idea stupenda Georg. Riempiamo davvero questa casa di musica, dovresti dare una grande festa ora che sono qui io.

Comandante      Una festa.

Ragazzi             Sì. Una festa papà.

Baronessa          Sì

Comandante      (rivolto ai bambini) Sssssst!

Baronessa          Sarebbe ora che io conoscessi tutti i tuoi amici qui di Salisburgo. Ne convieni?

Comandante      Sì, questo è giusto. ma…

Ragazzi             Oh, sì, ti prego papà.

Maria                 Ragazzi, a letto, è ora. Date la buona notte.

Bambini             (a turno) Buona notte.

Gretl                  (uscendo di scena) Sarà il mio primo ballo papà!


SCENA X

Solito giardino, balconata, ecc...: dietro la vetrata un controluce mette in risalto lo scintillare del salóne da ballo a cui si accede da un grande arco . I ragazzi sono in giardino, nella sala si intravedono gli invitati, gli uomini in smoking, le donne in lunghi abiti chiari e scintillanti, danzano a suon di “queste le cose che piacciono a me” trasformato in valzer.

Herr Zeller         (passando vicino all’arco, rivolto ad un altro ospite e subito scomparendo) Suppongo avrà notato anche Lei, l’ostentata esibizióne della bandiera austriaca!

Marta                 Specialmente le donne sono così belle!

Kurt                   A me non piacciono affatto.

Louisa               Dici così perché hai paura delle donne.

Kurt                   Sciocca, delle donne hanno paura gli uomini grandi.

Gretl                  Io trovo che gli uomini siano bellissimi!

Louisa               Sentila lei!

Liesl                  (finge di essere stata invitata alle danze da un invisibile cavaliere e comincia a volteggiare nel valzer)

Brigitte              Liesl! Ma con chi stai ballando?

Liesl                  Con nessuno.

Marta                 Oh, io so con chi!

Friedrich            (battendo sulla spalla di Liesl) Mi concede questo ballo?

Liesl                  Con gran piacere giovanotto.

Maria                 (che arriva proprio in quel momento) Perché non mi avete detto che sapete ballare?

Kurt                   Per paura che ci facesse ballare in coro: (facendo una piroetta) i ballerini della famiglia von Trapp!

Gretl                  Cosa stanno suonando?

Maria                 È il Lendler. Un ballo tradizionale austriaco.

Kurt                   Mi insegna?

Maria                 Non lo ballo più da quando ero piccola.

Kurt                   Ma lo ricorderà, la prego!

Maria                 Beh…

Kurt                   La prego!

Maria                 E va bene. Vieni qui allora. Ora, tu l’inchino ed io la riverenza.

Kurt                   Così?

Maria                 Ora una passeggiatina. Pronti: un due tre, un due tre, un due tre, qua le mani (entra il comandante che si ferma ad osservare) voilà, saltello, sal…tello, ora gira leggermente, saltello, sal…tello, di qua saltello, saltello, gira, siamo un po’ fuori misura…

Comandante      Kurt, tu permetti vero?

(ballano, il comandante e Maria. Entra la baronessa che rimane a guardare i due che incuranti del mondo proseguono a ballare. Ma quando si trovano viso a viso si fermano guardandosi lungamente negli occhi, immobili; poi Maria sorpresa e spaventata dalle proprie emozioni si stacca.)

Maria                 Poi… non mi ricordo più…

Brigitte              Hai il viso tutto rosso.

Maria                 (portando le mani alle guance) A sì? È perché sono fuori esercizio.

Baronessa          Siete stati bravissimi, formate davvero una bella coppia.

Comandante      Sì. Sarà meglio che i ragazzi vadano a letto.

Maria                 (riavendosi improvvisamente) Sì. Subito. Ma prima abbiamo preparato una cosa speciale, vero?

Bambini             Sì.

(si appartano un attimo come per prendere accordi i ragazzi e Maria)

Baronessa          Ti preoccupi inutilmente Georg. Pensavi che venisse poca gente alla festa.

Comandante      (appare assente, ancora assorto nel ricordo del suo ballo con Maria) Freschetto qui fuori.

Baronessa          Trovi? Strano. Mi eri sembrato piuttosto accaldato.

Maria                 Signore e signori i figli del comandante von Trapp desiderano darvi la buona notte.

Ragazzi             Com’è triste la sera

                          quand’è l’ora di andar

                          e gli amici dobbiam lasciar

                          ma c’è un orologio

                          che ogni sera lassù

                          ci chiama con il suo cucù.

                          Cucù, cucù.

                          È questo ormai il segnale                   cucù

                          purtroppo abituale                              cucù

                          per dire ciao a voi!                             cucù

                          Addio, ciao, ciao, auf wiedersen, goodbye

Liesl                  vorrei poter brindare insieme a voi (parlato, rivolta al comandante) Sììì?

Comandante      No.

Ragazzi             Addio, ciao, ciao, auf wiedersen, goodbye

Kurt                   non so che dir, ripeterò goodbye, byebye

Brigitte              se non ti va bisógna farlo sai

Louisa               da qui perciò volando te ne vai

Gretl                  da sola, qui, che cosa faccio ormai

Ragazzi             Addio, ciao, ciao, auf wiedersen, goodbye

                          goodbye, goodbye

Ospiti                goodbye.

Max                   (rivolgendosi al comandante) Straordinari, cosa non farebbero al festival. (a Maria) Signorina, io devo parlare con Lei.

Maria                 Non posso mi scusi.

Max                   Georg, Georg, non farai andar via questa signorina, proprio adesso sul più bello!

Comandante      (parla con le persóne che ha attorno) Le sono piaciuti?

Signora              Straordinari!

Max                   Georg!

Comandante      Se vuole può trattenersi.

Max                   Io insisto e sarà mia vicina di tavola. (rivolto alla baronessa) Affari! (rivolto al maggiordomo) Franz, un altro coperto vicino a me per la Fraulein.

Comandante      Allora è tutto sistemato.

Baronessa          Certamente.

Maria                 Non ho l’abito adatto.

Comandante      Beh, allora vada a cambiarsi.

Il resto della scena rimane sullo sfóndo, la festa continua nelle chiacchiere e nei brindisi.

Baronessa          Vengo con Lei, se posso esserLe d’aiuto.

Maria                 È molto gentile ad offrirmi il Suo aiuto.

Baronessa          È un piacere Maria.

Maria                 Ma, ma io credo di non avere niente che sia all’altezza.

Baronessa          Ma via, e quel grazioso abitino che indossava l’altra sera, quando il comandante non le toglieva gli occhi di dosso.

Maria                 Cosa faceva il comandante?

Baronessa          Andiamo cara, siamo donne, non facciamo finta di non accorgerci quando un uomo ci ammira.

Maria                 Ma il comandante nota sempre tutto e tutti.

Baronessa          Non è necessario che si metta sulla difensiva. Lei è molto attraente sa. E il comandante non sarebbe un uomo se non l’avesse ammirata.

Maria                 Baronessa, spero che scherzi.

Baronessa          Niente affatto.

Maria                 Ma non ho mai fatto niente per...

Baronessa          Ma non occorre mia cara, non c’è niente di più irresistibile per un uomo di una donna innamorata di lui.

Maria                 Innamorata?

Baronessa          Sicuro. E il più bello è che... anche lui si crede innamorato di lei.

Maria                 Ma non è vero.

Baronessa          Certamente avrà notato in che modo la guarda, e certamente si sarà accorta d’essere arrossita mentre ballava con lui. No, non si disperi, credo che a lui passerà presto. Succede agli uomini.

Maria                 Allora devo andarmene, non devo restare qui.

Baronessa          Posso fare qualcosa per aiutarla?

Maria                 No, niente. Sì. Non dica una parola di tutto questo al comandante.

Baronessa          No. No. Su questo può contarci. Addio Maria. Sono convinta che sarà una brava suora.

(Maria esce di scena e la baronessa si mischia alla folla, mentre in proscenio appaiono una coppia ed il comandante presto raggiunti da Herr Zeller)

Ospite                Comandante, può essere molto fiero dei suoi ragazzi.

Comandante      Lo sono baronessa.

Signore              Non c’è niente che possa esprimere quanto c’è di buono nel nostro paese meglio delle limpide voci dei suoi ragazzi.

Herr Zeller         Andiamo baróne! Vuole forse farci credere che solo l’Austria abbia il monopolio delle virtù?

Comandante      Herr Zeller c’è fra noi chi preferisce voci austriache che cantano a voci tedesche che minacciano.

Herr Zeller         Gli struzzi a volte nascondono la testa nella sabbia ed altre nelle bandiere. Forse quelli che l’avvertono che l’Anschluss è imminente, ed è imminente comandante, sarebbero meglio ascoltati da Lei se mettessero le loro parole in musica.

Comandante      Se i nazisti invaderanno l’Austria sono sicuro Herr Zeller che Lei li scorterà a suon di gran cassa.

Herr Zeller         Mi lusinga comandante.

Comandante      Oh, ma che sbadato. Volevo denigrarla.

(il gruppo si scioglie mentre un cameriere porge da bere a Max a cui si accosta la baronessa)

Baronessa          Champagne! Ho qualcosa da festeggiare: cincin.

Max                   Tu che sei intelligente.

Baronessa          Bontà tua.

Max                   Dimmi, come posso convincere la Fraulein ad esercitare la sua influenza su Georg. Voglio i suoi ragazzi per il festival. Pensa, nell’interesse del festival.

Baronessa          E anche un po’ nel tuo...

Max                   Beh, ora che ci penso...

Baronessa          Beh, se si tratta di influire, forse quella a cui devi rivolgerti sono io.

(l’orchestra intona Edelweiss e la Baronessa porge a Max la sua coppa per andare a ballare con il comandante. In proscenio passa Maria con cappello, valigia e chitarra.)

Buio


SCENA XI

Convento: stanza della madre superiora.

Superiora           Avanti. Non ha ancora parlato?

Margherita         Non una parola. Prega. Non fa che pregare.

Superiora           La faccia entrare, forse con me si aprirà.

Margherita         Sì madre.

Maria                 (entra e si inginocchia davanti alla superiora baciandone la mano)

Superiora           So che sei depressa. Mi dispiace.

Maria                 Reverenda madre.

Superiora           Perché ti hanno rimandata qui?

Maria                 Sono tornata io, di mia volontà.

Superiora           Siedi Maria. Dimmi: che è successo?

Maria                 Beh, io ho avuto paura.

Superiora           Paura? Erano cattivi con te?

Maria                 Oh, no, no! No, io, ero confusa, mi sentivo... non mi ero mai sentita così, non potevo restare ed ero sicura che qui sarei stata in salvo.

Superiora           Maria, un convento non può essere usato come scappatoia. Chi hai paura di affrontare.

Maria                 Non posso affrontare lui.

Superiora           Lui? Grazie suor Margherita. Il comandante Von Trapp?

Maria                 (annuisce)

Superiora           (scrutandone il volto per comprendere i segreti del cuore) Ne sei innamorata?

Maria                 Non so, non lo so. Certe volte quando lui mi guardava io, oh madre, mi mancava il respiro!

Superiora           E tu glielo hai fatto capire?

Maria                 Se l’ho fatto non me ne sono accorta. È stata una tortura, io ero là per conto del Signore, quello che mi accadeva era male. Non potevo restare. Non potevo. Sono pronta fin da ora a prendere i voti. Ah, la prego, mi aiuti.

Superiora           Maria, anche l’amore fra due persóne può essere sacro. Tu hai una grande capacità di amare. Solo devi chiederti su chi Dio vuole che riversi il tuo amore.

Maria                 Ma io ho promesso a Dio il mio amore. Voglio dedicare la mia vita a servirlo.

Superiora           Figlia mia, che tu ami quell’uomo non significa che ami meno Dio. No. tu devi capire. Devi tornare.

Maria                 Madre la prego, non me lo chieda, la scongiuro, mi faccia restare qui.

Superiora           Maria, nasconderti nel convento non può risolvere i tuoi problemi, li devi affrontare. Tu devi vivere la vita per la quale sei nata.


SCENA XII

Giardino. La baronessa tenta goffamente di far giocare i ragazzi alla palla. Ognuno di loro ha sostituito il proprio nome con un numero e prima di tirare la palla occorre chiamare il numero a cui si intende lanciare. La baronessa si confonde. Anche i ragazzi sono poco entusiasti.

Kurt                   Baronessa le spiace se smettiamo? Siamo stanchi.

Baronessa          Oh, come volete cari. Giocheremo ancora domani.

(La baronessa torna a sedersi zoppicante ed incerta sui tacchetti, al tavolo dove siede Max. I ragazzi restano in disparte parlottando fra loro.)

Max                   La campagna è spossante, non è vero? (la baronessa lo fulmina con uno sguardo) Un po’ di limonata?

Baronessa          Ci sarà un sistema più facile.

Max                   (risatina) Io provo un piacere perverso a pensarti madre di sette figli!

Baronessa          Mmmmm.

Max                   Come pensi di riuscirci?

Baronessa          Caro! Hai mai sentito parlare di quelle magnifiche istituzioni che si chiamano collegi?

Max                   Baronessa Macchiavelli!

Brigitte              Zio Max, dov’è papà?

Max                   Credo che sia in casa. Beh, ma cosa avete tutti quanti da essere così imbronciati.

Marta                 Niente.

Max                   Sapete a che giochiamo? Alla prova generale.

Luise                 Come?

Max                   Facciamo finta di essere sul palcoscenico del festival.

Brigitte              Io non mi sento di cantare.

Gretl                  No, senza fraulein Maria no.

Max                   Elisa, prendi la chitarra. Vieni Marta. E ora tutti in gruppo. Forza, ognuno al proprio posto (i ragazzi protestano). Su, su con allegria. Aventi. Dacci il LA Liesl. Ed ora stupitemi.

(i ragazzi emettono qualche svogliato vocalizzo corale)

Max                   Friedrich, Gretl, perché non cantate.

Gretl                  Non posso, mi fa male questo ditino.

Max                   Ma se hai cantato così bene la sera della festa. (dà un bacino al ditino di Gretl) Provate qualcosa che sapete. su, su con la vita. Avanti Liesl.

(Intonano, accompagnati alla chitarra “La musica va” ma con la stessa lentezza di prima, mentre fa il suo ingresso il comandante).

Max                   I ragazzi hanno voluto cantare per me.

Comandante      Bravissimi. Su, non smettete.

Baronessa          Qualcosa di gelato anche tu?

Comandante      No, grazie cara.

Brigitte              Papà.

Comandante      Sì, Brigitte.

Brigitte              È vero che fraulein Maria non ritorna più?

Comandante      Fraulein Maria? No, penso di no. Ma che diavolo è.

Baronessa          Limonata rosa.

Max                   Con uno schizzo di acqua fresca.

Brigitte              Non posso crederci papà.

Comandante      Non puoi credere cosa?

Brigitte              Che Maria non torni.

Comandante      Oh, Fraulein Maria. Non vi lessi il suo biglietto? Ah, è vero, no. Diceva che aveva nostalgia della vita in convento e che doveva proprio andarsene. E questo è quanto. Sì credo che avrò il coraggio di assaggiarla.

Luise                 Non ci ha nemmeno detto addio.

Comandante      L’ha scritto nel biglietto.

Luise                 Non è mica la stessa cosa.

Baronessa          (porgendo la limonata al comandante) Non troppo dolce ne’ troppo amara.

Max                   Solo troppo insipida.

Gretl                  Papà, chi sarà la nostra nuova istitutrice?

Comandante      Beh. (silenzio e ricerca di complicità con la baronessa) Voi non avrete più un’istitutrice. Mai più.

Ragazzi             No?

Comandante      No.

Comandante      (portando le mani alle spalle della baronessa) Avrete una nuova mamma.

Liesl                  Una nuova mamma?

Comandante      Ne abbiamo parlato ieri sera ed è deciso. E saremo tutti molto felici.

(Dopo un lungo attimo di imbarazzante silenzio, ad uno ad uno i ragazzi sfilano per andare a baciare la baronessa, lenti e silenziosi come si va a prender l’Ostia. Fra gli ultimi Kurt sta per dire qualcosa all’orecchio della baronessa ma il padre se ne avvede e li rimanda lesti a giocare).

Comandante      Ora via, via, su correte a giocare.

(Gli adulti rientrano in casa chiacchierando ed i bambini vanno a sedersi alla panchina.)

Gretl                  Io mi sento a terra.

Brigitte              Quando fraulein Maria si sentiva giù cantava quella canzóne ricordate?

Kurt                   Sì.

Brigitte              Proviamo!

(intonano lentamente)

Torte di mele, biscotti croccanti

tante patate con Wurstel bollenti

la cioccolata che è dentro i bignè

ecco le cose che piacciono a me

Gretl                  Perché ancora non mi sento meglio?

Liesl                  un bel quaderno appena comprato

Maria                 un fazzoletto che sa di bucato

(i ragazzi si girano sentendone la voce e le corrono incontro festanti)

                          quando ti portano a letto il caffè

                          queste le cose che piacciono a me

Tutti                  Se sei triste, infelice e non sai perché

                          tu pensa alle cose che ami di più

e torna il seren per te...

Maria                 Oh cari, che gioia rivedervi!

Brigitte              Ci mancava!

Maria                 Tanto, anche voi! Kurt, come stai?

Kurt                   Ho fame!

Tutti                  (risata)

Maria                 (A Gretl che le mostra il ditino fasciato) Gretl, che cosa hai fatto a quel dito?

Gretl                  Mi si è incastrato.

Maria                 Come? Dove?

Gretl                  Fra i denti di Friedrich.

Maria                 Oh!

Tutti                  (ridono)

Maria                 Liesl, tu stai bene?

Liesl                  Così.

Maria                 Sono arrivati molti telegrammi?

Liesl                  Neanche uno ma attendo fiduciosa.

Maria                 Ho tante di quelle cose da dirvi!

Louisa               Anche noi, moltissime.

Maria                 Ne sono certa.

Brigitte              La cosa più importante è che papà riprende moglie.

Maria                 Davvero? (molto triste)

Louisa               Sì, sposa la baronessa. (allo sguardo interrogativo di Maria, Louisa conferma annuendo)

Maria                 Oh, bene.

(entra il comandante)

Ragazzi             Oh, papà guarda Fraulein Maria è tornata dal convento!

Maria                 Buona sera.

Comandante      Buona sera. Svelti, tutti in casa, a cena! (I ragazzi rientrano correndo chiassosi). Ci lasciò senza un saluto. Neanche ai ragazzi.

Maria                 Sì. Ho fatto male, mi perdoni.

Comandante      Perché?

Maria                 Non me lo chieda. Ormai il motivo non esiste più.

Baronessa          (Entrando) Fraulein Maria! È tornata! Non è magnifico Georg?

Maria                 Le auguro ogni felicità baronessa. E anche a Lei. Ho saputo dai ragazzi la notizia.

Baronessa          Grazie Maria.

Comandante      È tornata per restare?

Maria                 Soltanto fino a quando non avrà trovato un’altra istitutrice.

Buio


SCENA XIII

Giardino: entra per prima Maria che lentamente passeggia per il giardino. Entra il comandante che si ferma a guardarla appoggiato alla balaustra. Per ultima entra la baronessa che subito coglie la situazióne.

Baronessa          Ah sei qui Georg (lungo silenzio, il comandante continua a guardare Maria, la baronessa in doloroso disagio) Devi dire alla cuoca di non farmi più lo strudel, è squisito ma è rovinoso per la mia linea e rende te troppo taciturno a tavola.

Comandante      Mmmmm.

Baronessa          O è stato il vino?

Comandante      Certamente, il vino.

Baronessa          Tu non immagini quanto mi preoccupi decidere quale regalo dovrò farti per le nostre nozze. Oh, lo so ti basto io, ma desidero che tu abbia un bel regalino per l’occasióne. Prima avevo pensato ad una stilografica, ma quella ce l’hai già. Avevo anche pensato ad un villino al sud della Francia, ma è così difficile metterlo in un pacchetto. Oh, Georg che ne diresti di uno yacht? Uno lungo, slanciato per il mediterraneo od uno piccolo per la vasca da bagno.

Comandante      (risatina di cortesia) Elsa.

Baronessa          E dove andare in luna di miele, credi è un vero problema. Io pensavo un giro intorno al móndo sarebbe stupendo, poi ho detto, ci sarà qualche altro posto dove andare. Non che io...

Comandante      Elsa...

Baronessa          (ormai il pianto è trattenuto a stento dalla dignità) Sì, Georg?

Comandante      È inutile. Senti Elsa. Non sono stato sincero con me stesso e veramente ingiusto con te. Quando si parlava di matrimonio io...

Baronessa          No, no, non dire una parola di più, ti prego. Vedi, ho fatto anch’io qualche considerazióne e benché tu mi piaccia tanto io proprio non credo che tu sia l’uomo per me. Tu sei un uomo troppo indipendente ed io ho bisógno di qualcuno che abbia un bisógno disperato di me o che perlomeno ne abbia del mio denaro. Sono stata felice in ogni istante vicino a te e di questo ti ringrazio. Ora se vuoi scusarmi, salgo in camera, faccio le valigie e torno a Vienna, quello è il mio posto.

E guarda che là c’è una signorina che credo che non sarà mai una suora. (si scambiano un bacio sulla guancia) Auf wiedersen caro.

(uscita di scena la baronessa il comandante raggiunge Maria che nel frattempo si è seduta su di una panchina. Sottofondo musicale: “La musica va”.)

Comandante      Salve! Ho pensato che l’avrei trovata proprio qui.

Maria                 (alzandosi) Perché, voleva qualcosa.

Comandante      Mmm? No, no. Si sieda prego. Prego. (Mentre siede anche lui) Permette? Sa io ci pensavo e mi chiedevo due cose: cos’è che l’aveva fatta scappare al convento e cos’è che poi l’aveva fatta tornare.

Maria                 Beh, io avevo un impegno e sono qui per mantenerlo.

Comandante      Ah! Questo solo?

Maria                 Mi mancavano i ragazzi.

Comandante      Sì. Solo i ragazzi?

Maria                 No... Sì, perché, non avrebbero dovuto mancarmi?

Comandante      Sì, sì, sicuro. solo speravo che forse Lei... Lei avesse...

Maria                 Sì?

Comandante      Beh, era cambiato tutto quando non c’era e cambierebbe di nuovo se tornasse via e io pensavo che se potesse.... cambiare idea.

Maria                 (alzandosi) Sono sicura che la baronessa sarà una madre esemplare per i suoi figli.

Comandante      Maria, non ci sarà nessuna baronessa.

Maria                 (di spalle) Non ci sarà?

Comandante      (alzandosi) No.

Maria                 Ma, non capisco...

Comandante      Beh, abbiamo rotto il fidanzamento.

Maria                 Oh, mi dispiace...

Comandante      Sì. Le dispiace?

Maria                 E a Lei?

Comandante      Ma non si può sposare una donna quando... si è innamorati di un’altra. Le pare?

Maria                 (fa segno di no lentamente con la testa in attesa dell’ormai immancabile bacio - Musica: ti prego non baciarmi ancora) Oh, la reverenda madre dice sempre che quando Dio chiude una porta è per aprirne un’altra.

Comandante      E che altro dice la Reverenda Madre.

Maria                 Dice di scoprire per quale vita si è nati.

Comandante      Ed è per questo che sei tornata?

Maria                 Sì.

Comandante      E l’hai scoperto?

Maria                 Credo di sì. Sono certa di sì.

Comandante      Ti amo. Sai quando è stato che cominciai ad amarti? Quella sera a cena, quando i ragazzi ti fecero quello scherzo...

Maria                 Cosa? Invece io fin da quando ti vidi adoperare il fischietto.

Comandante      Non c’è qualcuno a cui dovrò chiedere il consenso per sposarti?

Maria                 Il consenso? Perché non lo chiedi ai...

Insieme              Ai ragazzi? (ridono)

Comandante      Amore mio!

Maria                 Ma questo accade proprio a me?!

                          Ti prego non baciarmi ancora

                          ti prego non mi stringere a te

                          è un magico momento questo per me

                          è voglio sospirarlo di più.

                          Sognando che, proprio me bacerai

                          e sempre mio sarai

                          mi batte forte, forte il cuore

                          volevo te e sei tu.

                          Questo è quel momento

                          che non torna più

                          ho tanto, tanto amor nel cuore

                          volevo te e sei tu.

Comandante      Sognando che, proprio me bacerai

                          e sempre mia sarai

Maria                 Mi batte forte, forte il cuore

                          volevo te e sei tu.

Insieme              Questo è quel momento

                          che non torna più

Maria                 ho tanto, tanto amor

Comandante      nel cuore

Maria                 volevo te solo

Insieme              e sei tu.


SCENA XIV

Musica del Lendel di sottofondo per la durata dell’intera scena. I bambini insieme allo zio Max, sono davanti al sipario chiuso. Herr Zeller arriva dal corridoio del teatro.

Herr Zeller         Heil Hitler!

Zio Max            Ah, buona sera Herr Zeller.

Herr Zeller         Forse non ha saputo. Ora sono                    . Heil Hitler!

Zio Max            Ah, Heil Hitler. (con evidente imbarazzo)

Herr Zeller         Vengo ora dalla Villa del Comandante Von Trapp, che è tra l’altro, l’unico del circondario a non esporre la bandiera del Terzo Reich dall’Anglelus. Ma abbiamo già preso provvedimenti.

Zio Max           

Herr Zeller         La governane mi ha detto che vi  avrei trovati qui. Ma è stata la sola informazione che mi ha dato.

Zio Max            Eh, che tipo di informazione sta cercando?

Herr Zeller         Vogliamo sapere quando tornerà il comandante.

Zio Max            Ah, lui è in viaggio di nozze e non ci ha fatto sapere niente.

Herr Zeller         Vuol farci credere che il Comandante non da notizie di se ai figli da più di un mese?

Zio Max            Herr Zeller quanti uomini conosce che comunichino con i figli durante il viaggio di nozze?

Herr Zeller         Quando tornerà dovrà ben chiarire la sua posizione rispetto al nuovo ordine.

Zio Max            Ah, naturale, naturale e mi congratulo con Lei, anzi, con i suoi capi per aver permesso che il festival avesse luogo ugualmente.

Herr Zeller         E perché no? Non è cambiato nulla in Austria. Canti e musica lo dimostreranno al mondo. L’Austria è la stessa. Heil Hitler! (Gira le spalle e se ne va)

Zio Max            (Con tono dimesso) Heil… (lo lascia allontanare) Svelti ragazzi, a casa!

Gretl                  Perché era così nero?

Zio Max            Sono tutti neri in questi giorni.

Brigitte              Sarà la bandiera con la croce nera in mezzo che innervosisce la gente.

Kurt                   Avrà qualche fastidio papà?

Zio Max            Non necessariamente. Il segreto in questi giorni è nell’andare d’accordo con tutti. Voglio che lo ricordiate questa sera al concerto.

Luise                 Ma davvero canteremo davanti a tutta quella gente stasera?

Zio Max            Certamente! Guardate qua. I cantori della famiglia Von Trapp, e i vostri nomi: Frederic, Liesl, Kurt, Luise, Brigitte, Martin e Gretl.

Gretl                  Perché io sempre per ultima?

Zio Max            Oh, perché tu sei la più importante!

Gretl                  (lusingata) Ohhhhhhhhh!

Zio Max            Via a casa! (si avviano verso il corridoio ma si soffermano ancora a parlare sulla scaletta)

Brigitte              Zio Max, sei sicuro che papà approverà che cantiamo in pubblico?

Zio Max            Oh, ne sarà orgogliosissimo.

Brigitte              Liesel, tu ci credi?

Zio Max            Non ti fidi di me?

Brigitte              No.

Zio Max            Sei un’intelligenza superiore.

(Sono tutti usciti di scena, ultima, ormai di spalle, Liesl, Rolf si affaccia uscendo dalle quinte e la chiama)

Rolf                   Liesl.

Liesl                  Rolf! (gli va incontro) Rolf, che gioia rivederti! E passato tanto…

Rolf                   (interrompendola bruscamente) Buonasera. Per favore prendi questo e consegnalo a tuo padre appena torna.

Liesl                  E’ ancora in viaggio di nozze…

Rolf                   Sì, lo so.

Liesl                  Lo sapevi?

Rolf                   Ci facciamo un dovere di sapere tutto di tutti, noi.

Liesl                  (ridacchiando) Voi chi?

Rolf                   Vedi di consegnarglielo.

Liesl                  Che cos’è?

Rolf                   È un telegramma da Berlino.

Liesl                  Non vorresti venire tu a consegnarglielo questa sera?

Rolf                   Ora mi dedico a cose molto più importanti e sarà meglio che lo faccia anche tuo padre, per il suo bene. (gira le spalle e si allontana)

Liesl                  Ma, Rolf… (guarda tristemente il telegramma che ha in mano ed esce di scena).


SCENA XV

 (Si apre il sipario sul giardino di casa Von Trapp ed il comandante sta levando e facendo a pezzi la bandiera. Improvvisamente irrompono festosi e chiassanti i bimbi da una quinta. Maria a quel chiassate entra dalla quinta opposta. Abbracci e carezze)

Kurt                   Ci hai portato qualche souvenir da Parigi papà?

Maria                 Evviva!

Frederich           Perché non ci avete telefonato?

Maria                 Ci abbiamo provato ma non ci siamo riusciti.

Comandante      (mostra allo zio Max, con aria interrogativa, la bandiera che ha stracciato e tiene ancora in mano).

Zio Max            Non guardarmi, io non c’entro.

Comandante      Siamo tornati prima possibile. (poi, prendendo in braccio Gretl) Bene, bene, bene, fatevi vedere!

Brigitte              Vi siamo mancati?

Maria                 Ci mancava il vostro baccano.

Comandante      Specie quello che fate la mattina quando dite di far piano.

(Tutti ridono)

Maria                 E soprattutto ci mancava il vostro canto.

Brigitte              Oh, siete tornati giusto in tempo.

Luise                 (mostrandole il pieghevole strappato dalle mani dello zio Max) Guarda Froilain Maria. Cioè… mamma. (tutti ridono) Sai che canteremo al festival questa sera?

(I ragazzi si lasciano andare ad esclamazioni gioiose, il comandante prende il pieghevole dalle mani di Luise. Tutti tacciono improvvisamente cercando di comprenderne le reazioni. Il Comandante fissa lo zio Max)

Zio Max            Sorpresa, sorpesa.

Comandante      In casa ci sono i regali per voi.

Tutti i ragazzi    Evviva, evviva! (i ragazzi rientrano tutti meno Liesl)

Comandante      (Sventolando il pieghevole del festival) Di questo parleremo più tardi.

Zio Max            Georg, te l’avrei detto, ma eri via. Ho dovuto decidere su due piedi. Pensa che fortuna, li hanno ammessi tutti. L’avvenimento del Festival. Ci pensi? Sette ragazzi e tutti di una famiglia.

Comandante      Max, mi pareva di essermi espresso abbastanza chiaramente in merito al far cantare i miei ragazzi in pubblico.

Zio Max            Ah, ma caro, la giuria è rimasta incantata!

Maria                 Max, che cosa hanno detto?

Zio Max            Non ho mai visto tanto entusiasmo.

Maria                 Oh caro, non pensi che almeno per questa volta…

Comandante      È assolutamente fuori discussione.

Zio Max            Georg, fallo per l’Austria.

Comandante      Per l’Austria? Non c’è più l’Austria.

Zio Max            Ma l’Anglelus è avvenuto pacificamente, siamo grati almeno per questo.

Comandante      Grati. Sai Max, qualche volta mi sembra di non conoscerti affatto.

Liesl                  Papà, dimenticavo, questo è per te.

(Il comandante prende il telegramma ed esce di scena)

Zio Max            Maria, Georg deve almeno fingere di collaborare con questa gente. Devi convincerlo.

Maria                 Non gli chiederò di rinnegare le sue idee.

Zio Max            Allora glielo dirò io. Se i ragazzi non cantassero al Festival… sarebbe un’astensione pericolosa… e sono certo, si rifletterebbe anche sulle mie tasche.

(Lo zio Max esce di scena, Maria pone un braccio sulle spalle di Liesl)

Liesl                  Mamma! È talmente bello, mi piace chiamarti mamma.

Maria                 Ed a me piace sentirlo.

Liesl                  Tu sei molto innamorata di papà vero? È evidentissimo.

Maria                 Sì, molto.

Liesl                  Mamma, che si fa quando si pensa di amare qualcuno, anzi quando si smette di amare qualcuno… o lui smette di amarci.

Maria                 Oh, si piange un po’, e poi si aspetta che torni il sole. E torna sempre.

Liesl                  Ci sono tante cose che vorrei sapere e non so. A volte mi sembra che mi crolli tutto addosso…

Maria                 E poi torna tutto rosa.

Liel                    Siii.!!!!

Maria                 Vedrai che un giorno sarai felice come me. Te lo assicuro.

Liesl                  Davvero?

Maria                 Quindici anni, quasi sedici

                          è la più bella età

                          per aspettar qualcuno da amar

                          che molto non può tardar

Liesl                  Quando arriva forse mi trova

                          innamorata già

                          Tutto l’amor che ho dentro il mio cuor

                          a lui lo regalerò

Maria                 Io so che tu conquisterai

                          la tua felicità

                          ed ogni sogno che farai

                          diventerà realtà

                          Un bel giorno all’altare

                          ci salirai anche tu

                          quando sarai abbastanza grande

                          e innamorata

Insieme              sarò (sarai) innamorata

                          così innamorata

                          e ancor più

(entra il comandante, con il telegramma in mano)

Comandante      Liesl (le fa segno di avvicinarsi e poi di lasciarlo solo con Maria, ne trattiene un attimo la mano e le accarezza una guancia prima che esca)

Maria                 Che succede?

Comandante      (mostrando il telegramma) Berlino. Mi danno un incarico importante nella loro marina. Mi ingiungono di accettarlo immediatamente e di presentarmi al comando del porto di Brema, domani.

Maria                 Mi aspettavo che sarebbe successo, ma non così presto.

Comandante      Rifiutare sarebbe fatale per tutti noi. E accettare per me è impossibile. (si abbracciano) Raduna i ragazzi. Tienili pronti. Dobbiamo andarcene dall’Austria e da questa casa. Questa sera stessa.


SCENA XVI

 (Scena in penombra, a sipario chiuso. Si sentono i grilli, i ragazzi e Maria hanno mantelline scure col cappuccio, il comandante ha un cappello in testa. Percorrono interamente il proscenio partendo dalla parte opposta al corridoio. Camminano guardandosi intorno con aria circospetta. Quando arriveranno ai primi gradini della scaletta, entrerà dal corridoio Herr Zeller con due militari puntandogli una pila addosso.)

Martin               Perché non abbiamo preso la nostra macchina papà?

Kurt                   Perché nessuno ci senta andar via.

Gretel                Dobbiamo andarci a piedi fino in Svizzera papà.

Frederich           Ssssssssssssssss!

Herr Zeller         Possiamo fare qualcosa per voi Comandante?

Comandante      No, grazie Herr Zeller. È tutto perfettamente a posto.

Herr Zeller         Mmmmmmmmmm.(li esamina con attenzione) Non mi domanda cosa faccio da queste parti Capitano?

Comandante      No.

Herr Zeller         Avrà notato che non Le ho chiesto dove stia andando con la Sua famiglia.

Comandante      Evidentemente nessuno dei due pecca di curiosità.

Herr Zeller         Ha avuto un telegramma al quale non ha ancora risposto. Un telegramma della Marina del terzo Reich.

Comandante      E dire che ero convinto, Herr Zeller che in Austria venisse rispettato il segreto epistolare. Almeno nell’Austria che conoscevo.

Herr Zeller         Io ho degli ordini, e sono di condurla personalmente al porto di Brema dove assumerà il suo incarico.

Comandante      Eh, ho paura che questo… sia veramente… impossibile. Vede noi, tutti noi, la famiglia al completo, cantiamo al Festival questa sera. Anzi, stiamo andando proprio là. E non possiamo ritirarci ora.

Maria                 E forse siamo già in ritardo.

Comandante      Sì.

Herr Zeller         E vuol farmi credere che Lei, il Comandante Von Trapp, salirà a cantare su un palcoscenico?

Comandante      Come vede Herr Zeller, sono anch’io un uomo dalle virtù nascoste.

Liesl                  Sì, ecco guardi. (mostra il pieghevole).

Herr Zeller         Ma qua ci sono soltanto i nomi dei ragazzi.

Comandante      C’è scritto i cantori della famiglia Von Trapp. Ed io sono il capo della famiglia Von Trapp.

Herr Zeller         E quei… vestiti da viaggio che avete addosso?

Maria                 Sono i nostri costumi. Saprà che l’aria della notte nuoce alle corde vocali.

Herr Zeller         (pausa meditativa, per decidere la strategia da adottare) Beh, tarderò solo un po’ l’esecuzione degli ordini. Per tanto Lei canterà. Canterete tutti. Ma solo perché io voglio che sia così. Sarà un’altra dimostrazione che in Austria niente è cambiato. E quando avrete finito di cantare, Lei Comandante sarà condotto a Brema. Venite, scorteremo questa bella famiglia canterina fino al Festiva, non vorremmo che Vi perdeste nella folla…

SCENA XVII

 (Tutti escono dal corridoio del teatro, appena fuori dallo sguardo del pubblico si apre il sipario e lo Zio Max annuncia l’esibizione della famiglia Von Trapp Contemporaneamente rientrano in sala Herr Zeller ed i 2 militari e si seggono in prima fila.)

Zio Max             Ed ora, cari amici, è con immensa gioia che vi presento un gruppo di cantori formati da una sola famiglia: i Cantori della famiglia Von Trapp. È un onore questo, che potrei non avere più per molto tempo, funzionari di polizia, infatti, sono qui in attesa di scortare il capitano Von Trapp al suo nuovo servizio nelle forze navali del terzo Reich  Ed ecco signori e signori la famiglia Von Trapp a darvi il suo saluto.

(Cantano una versione elaborata di Do Re Mi, o Addio, Ciao, Ciao…)

Dopo l’esibizione prende la parola il Comandante, portandosi dietro l’occhio di bue e lasciando così la famiglia in ombra.)

Comandante      Amici, austriaci, starò senza vedervi probabilmente per lunghissimo tempo e vorrei dedicare a tutti voi un canto d’amore. Noi siamo uniti in questo amore, per la nostra musica, le nostre montagne, le nostre tradizioni. Dio voglia che questo amore ci ispiri solo sentimenti di pace e di fratellanza, (iniziando ad inquietarsi) a dispetto di quanti vorrebbero strumentalizzarlo, generando odio e sopraffazione fra i popoli. (sopraggiunge Max ad interromperlo provvidenzialmente, porgendo la chitarra ed il comandante intona Edelweeis Quando deve riprendere la strofa viene soprafatto dalla commozione, la voce si rompe in gola e Maria esce dall’ombra e prendendolo sottobraccio lo sostiene con la propria voce. Il comandante si riprende ed invita il pubblico ad unirsi al canto.

Alla fine del brano tutti applaudono meno Herr Zeller che irritato si guarda intorno, la famiglia Von Trapp esce di scena)

Zio Max            Grazie, signore e signori. Anche quest’anno il Festival è così giunto alla sua conclusione. Ho qui il risultato della votazione della gentile giuria. È un momento di grande commozione per tutti noi, ma soprattutto lo è per gli artisti, che da dietro le quinte, col cuore in gola, sperano e temono, in attesa di sapere a chi di loro la nostra giuria ha attribuito l’ambito premio. Bene, signore e signori cominceremo con il terzo classificato. Ebbene il riconoscimento va dunque a… (legge) alla prima solista del coro della Chiesa di Santagata di Murbuy: FroileinSchreiber.

(entra, annunciata da uno squillo di trombe, la cantante con le trecce raccolte sulla nuca. Contemporaneamente una hostess sopraggiunge con dei fiori che porge a Max perché glieli offra, ma la premiata che continua ad inchinarsi una volta al pubblico ed una verso il premiante creando un effetto comico. Lo zio Max, che non sa più come liberarsene, fa un cenno alla hostess, che è tornata in quinta, perché se la porti via. Anche mentre esce sospinta dalla hostess la cantante continua ad inchinarsi).

Zio Max            Secondo classificato il quintetto di Saengerbund of Hervegan. (Entrano tre donne vestite da contadine e due uomini con pantaloni al ginocchio. Vengono offerti i fiori alle donne, inchini e strette di mano).

Zio Max            Ed ora il primo premio, il più ambito dei premi austriaci… alla famiglia dei Cantori Von Trapp! (l’occhio di bue punta verso la quinta dalla quale dovrebbero uscire, ma ai ripetuti squilli non entra la famiglia, entra invece di corsa da quella quinta un militare agitatissimo)

Militare              Fuggiti!

Herr Zeller richiamando col fischietto i suoi compari corre con loro verso l’uscita. Buio.


SCENA XVIII

Convento, nessuno in scena. Si sente suonare ed una suora attraversa la scena e ne torna accompagnata dalla famiglia Von Trapp. Fa cenno di attendere, poco dopo entra la Madre Superiora. Maria le si fa incontro.

Maria                 Madre, non avremmo voluto darvi tanto disturbo.

Madre Sup.       No Maria, avete fatto bene a venire qua.

Comandante      Pensavamo di chiedervi l’auto del Convento.

Madre Sup.       Ho paura che ormai vi servirebbe a poco. Avranno già dato l’allarme, avranno già sbarrato il confine.

Comandante      Se il confine è sbarrato, raggiungeremo i monti in macchina e poi li attraverseremo a piedi.

Maria                 Ma i ragazzi?

Comandante      Lì aiuteremo noi.

Friederich          Ce la facciamo anche senza il vostro aiuto.

Madre Sup.       (Commossa) Maria, non sarete soli lassù, ricordi? Rivolgerò il mio sguardo ai monti dai quali mi giungerà il tuo aiuto.

Maria                 Sì Madre!

Si abbracciano commosse. Si sente scampanellare ripetutamente e prepotentemente alla porta. Si guardano l’un l’altro spaventati. Irrompono in scena le altre suore. Hanno l’aria di essere terrorizzate, si stringono una all’altra rimanendo in un angolo della scena.

Madre Sup.       Per di qua, presto.

(li fa nascondere sotto il palco, dove si rannicchiano)

Maria                 Reverenda Madre, non pensavamo di esporvi a tanto pericolo.

Madre Sup.       Non pensarci Maria.Che Dio sia con voi. (Li benedice ed esce di scena)

Fuori campo

Herr Zeller         Aprite il cancello

Madre Sup.       Buona sera.

Herr Zeller         Presto donna! (calcando volutamente su donna)

Gretl                  Mamma, non ci farebbe bene adesso cantare la nostra canzoncina?

Maria                 No piccola, adesso no! Devi stare zitta, zitta!

Brigitte              Ho paura

Luise                 Anch’io.

Irrompono in scena di corsa Herr Zeller con tutti gli uomini disponibili vestiti da militari, con le pile accese.

Herr Zeller         (Concitato) Tu di qua, tu mettiti di guardia là, voi andate a vedere da quella parte. Presto.

I militari si dividono seguendo gli ordini. Suor Berta dice qualcosa nell’orecchio a Suo Margherita che si illumina. Richiamano le  altre ed escono di scena. Herr Zeller, rimasto solo in scena si guarda nervosamente in giro in attesa del ritorno dei suoi. Sta venendo in proscenio, sembra stia per illuminare con la pila la zona in cui la famiglia si nasconde quando iniziano a rientrare i militari dopo la sterile ricerca e lo distolgono dal suo intento.

Herr Zeller fa un cenno interrogativo. A turno fanno un cenno di diniego. Lasciano tutti la scena, ma Rolf all’ultimo momento torna sui suoi passi pensando di fare ancora un tentativo. Illumina con la pila appena sopra la loro testa. Poi scende la scaletta. Liesl lo riconosce, si lascia sfuggire un gridolino. Rolf si ferma per cercare di capire da dove sia venuto. Piano rimanendo bassi si avviano verso il corridoio del teatro. Herr Zeller rientra in scena.

Herr Zeller         Niente?

Rolf                   Mi era sembrato... (scuote la testa e poi risale) Ma, forse un gatto.

(Si sente l’avvio di un’auto, Herr Zeller e Rolf capiscono, si guardano. Fischia Herr Zeller correndo con Rolf fuori scena. Poco dopo si sente il tipico rumore dell’auto ingolfata che non si mette in moto mentre rientrano in scena tutte le suore.

S. Margherita    Reverenda Madre, io ho peccato.

S. Berta             Anche io Madre.

Madre Sup.       Quale peccato avete commesso?

(Le suore estraggono da dentro la manica due spinterogeni. Irrompe festosa e alta la musica di “Queste le cose che piacciono a me, mentre si chiude il sipario.)

SIPARIO