LA FATTORIA DEGLI ANIMALI
da
GEORGE ORWELL
Di
SALVATORE MINCIONE GUARINO
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salvatoremincioneguarino@inwind.it
depositato in data 22 Novembre 2002 presso il notaio
Gamberale di Isernia
PERSONAGGI
MAGGIORE
PALLA DI NEVE
NAPOLEONE
CLARINETTO
ERNESTO
PINCKILTON
WHIMPER
COLOMBO
COLOMBA
GALLINA
MOLLIE
GONDRANO
BENJAMIN
CAPRA
CORVO
MERLO
BERTA
Jones, padrone della fattoria
Ogni giorno si ubriaca in un osteria.
Gli animali lo sanno che non è un buon padrone
Ma ora son stufi di questa questione.
Il vecchio maggiore, maiale imponente
Riunisce ben presto tutta la gente.
MAGGIORE: Compagni! Questa notte ho fatto un sogno tanto reale
E mi ha dato modo di pensare
La nostra vita è misera e breve
Ed il padrone col viso greve
Con poco cibo ci lascia campare
Ed anche il cavallo si lascia domare
Se siam felici ce lo ha chiesto nessuno?
Oppure il riposo si nega a qualcuno?
Non vi è animale in tutto il mondo
Che nasca libero e muoia giocondo.
Noi animali siamo utili all’uomo
E seppure uno di noi non sarà domo
Lo prende, lo taglia, come dire? Lo affetta.
Portando in tavola una sua cotoletta.
Eppure è il più debole degli animali
Soltanto in un’arte non teme rivali
Guardatelo in volto, ma che faccia seria!
Si legge dagli occhi la sua cattiveria
Per questo compagni passiamo all’azione
Facciamo al più presto la rivoluzione.
Il solo nemico degli animali
È l’uomo, e purtroppo non teme rivali
Che sia color bianco, indiano o moro
Dobbiamo unirci e cantare in coro:
Animali d’Inghilterra
d’ogni clima e d’ogni terra
ascoltate il lieto coro:
tornerà l’età dell’oro.
Tosto o tardi tornerà:
l’uom tiranno a terra andrà;
per le bestie sol cortese
sarà l’alma terra inglese.
Non più anelli alle narici,
non più gioghi alle cervici,
e per sempre in perdizione
andran frusta, morso e sprone.
Sarem ricchi sazi appieno:
orzo, grano, avena, fieno,
barbabietole e foraggio
saran sol nostro retaggio.
Più splendenti i campi e i clivi,
e più puri i fonti e i rivi
e più dolce l’aer sarà
quando avrem la libertà.
Per quel dì noi lotteremo,
per quel dì lieti morremo,
vacche, paperi e galline,
mille bestie, un solo fine.
MAGGIORE: Ed anche quando lo avremo sconfitto
Metteremo i suoi vizi su nel soffitto
Abitare in casa o dormire in un letto
Questo mai!
Non sia mai detto!
Oppure bere, o anche fumare
Queste son cose che non s’han da fare.
“Ma il vecchio maggiore, dagli anni consunto
Va in cielo vestito di tutto punto.
Nella sommossa nessuno ci crede,
se non si trova il suo fido erede!
Così spodestato in tempo assai breve
Prende il suo posto Palla di neve.”
PALLA DI NEVE: Il nostro maggiore grugnendo giocondo
Se n’è partito per l’altro mondo
La propaganda che lui ha iniziato
Farà sì che Jones venga cacciato
MOLLIE: Ma il signor Jones ci dà da mangiare
Sé se ne andasse non saprei cosa fare!
GALLINA: Se deve venire la rivoluzione
Ho paura soltanto di andare in prigione!
PALLA DI NEVE: Ma quale prigione, amici miei cari!
La forza e il coraggio in voi sono rari?
MOLLIE: Ci sarà zucchero dopo la guerra?
PALLA DI NEVE: Per niente! Che credi che nasca per terra?
MOLLIE: Allora dei nastri nella criniera!
PALLA DI NEVE: Vuoi fare da schiava e da giardiniera?
GONDRANO: Jones è stato un duro padrone.
Per questo è importante la rivoluzione!
E adesso basta di fare teoria.
Cacciamo quell’uomo dalla fattoria!
“Il signor Jones ritorna arrabbiato
Ma non riconquista il suo ricco casato.
Ritorna sconfitto ed anche acciaccato
Poiché gli animali lo han malmenato.”
PALLA DI NEVE: Ed ora bruciamo nastrini e cappelli
E saremo liberi come gli uccelli.
Cancelliamo la scritta da questi portali,
la fattoria è degli animali!
GONDRANO: Ed ora che siamo senza indumenti,
dobbiamo ripassare i comandamenti.
Avanza un vecchio e onorato caprone
Ha in una zampa un vecchio bastone
Era il gran capo del suo amato gregge
E or con gli occhiali pian piano legge:
I SETTE COMANDAMENTI
1)Tutto ciò che cammina su due gambe è nemico.
2)Tutto ciò che va su quattro gambe o ha ali è amico.
3)Nessun animale vestirà abiti.
4)Nessun animale dormirà in un letto.
5)Nessun animale berrà alcoolici.
6)Nessun animale ucciderà un altro animale.
7)Tutti gli animali sono uguali.
“Ma come al solito chi diventa potente
Col tempo si scopre un bel prepotente.
Così succede che ad eroiche gesta
Arriva soltanto il potere alla testa.”
GALLINA: Però gli animali hanno fame, mi pare!
MAIALI: Volete star buoni? Abbiamo da fare!
Avanti compagni il fieno vi attende
Chi poco lavora nulla pretende.
“Con prepotenza e mancanza di tatto
Rubano il cibo, mancando a quel patto.
Così i maiali, nuovi padroni
S’ingozzano a sbafo a spese dei buoni.”
BERTA: Ma il nostro latte, mette le ali?
CAPRA: Diventa cibo per i maiali.
GALLINA: E tutte le mele che abbiamo raccolto?
MERLO: Il frutto dai porci ci è stato tolto.
All’improvviso al loro cospetto
Si para il perfido Clarinetto
E senza garbo, come un vero soldato
Si fa sentire per tutto il casato
CLARINETTO: Compagni! Non sarete davvero convinti
Che l’egoismo ci avesse spinti
A rubare il mangime da bocca a taluni
Facendo restar tutti quanti digiuni?
Il fatto, dovete tenere presente,
che il latte fa bene al corpo e alla mente.
Le mele fan certo un po’ più di quello,
son medicina per il cervello.
GONDRANO: Allora prendete le mele cadute
E non parlateci con parole argute.
MERLO: Adesso basta con questa contesa.
Arriva il padrone. Restiamo in difesa!
GONDRANO: Ecco! È venuto il momento temuto.
Vinciamola infine questa partita
Dobbiam preparare una sortita!
“Il signor Jones rifà una sortita
La guerra vuol vincere, non la partita!
Ma gli animali ancora una volta
Sedano subito la tentata rivolta.
Ma un malcontento nell’aria si sente
C’è mormorio tra tutta la gente”
MOLLIE: Io vado via in questo momento
Mi manca il nastrino dorato e d’argento.
CLARINETTO: Lo zucchero no, non ti manca nemmeno.
L’aveva nascosto sotto il suo fieno.
PALLA DI NEVE: Allora vai via! Non è che per caso
Ha accarezzato qualcuno il tuo naso?
“Con un po’ di vergogna, passando tra i polli
Viene cacciata la debole Mollie.
Ma per risolver la fiera tenzone
Si passa al più presto alla votazione
Tra due maiali, tra l’altro i più scaltri
Per governare su tutti gli altri!”
PALLA DI NEVE: Compagni, votate per me domattina
E faremo un mulino sulla collina.
Con macchine elettriche che dovrete comprare
Noi non dovremo mai più lavorare.
NAPOLEONE: Domattina dovrete votarmi
E se volete, vi darò le armi
Dobbiamo essere pronti ed anche convinti,
se non vogliamo essere vinti.
E se qualcosa avete da oppormi
Vi sbraneranno i miei cani enormi.
CAPRE: Napoleone non ci annoia
È per noi fonte di gioia
È il signore illuminato
Lui ci vizia col palato
Prova l’alma mia sì grata
Quando trepidando guata.
L’occhio tuo calmo e fiero
Come il sole su nel cielo
Seda ogni confusione
Il comandante Napoleone!
Tu sei prodigo e simpatico
Ci dai anche il companatico
Ogni bestia ben creata
Mangia e dorme spensierata
Perché tutto tu concedi
E per noi sempre provvedi
Non c’è più nessun brigante
Grazie al nostro comandante.
Anche i cuccioli degli animali
Avranno grandi e seri ideali
Servendo il capo Napoleone
Gli siam fedeli senza ragione!
“Ma i cani ad un cenno del capo sì breve
mettono in fuga Palla di neve”
Or si ubbidisce ad
un nuovo padrone
Il più forte e cattivo è Napoleone!”
GONDRANO: Passa il tempo, cambia stagione
Siamo passati ad un altro padrone!
CAPRE: Cosa volevi, cosa speravi?
Noi lavoriamo sempre da schiavi.
NAPOLEONE: Cari compagni, ho una nuova teoria
Per far arricchire la fattoria
Con il fattore, nostro vicino
Costruiremo un nuovo mulino.
GONDRANO: Ma non si era detto proprio quest’anno
Gli affari con l’uomo fan solo danno?
NAPOLEONE: Con la tua idea non sono contrario
Faremo parlare un intermediario.
BERTA: Ma non si era detto, maiale mio caro
Non facciamo uso del vile denaro?
CLARINETTO: Sono calunnie che con fare lieve
Ha messo in giro Palla di neve.
NAPOLEONE: Ogni contratto non disonesto
Sarà sottoscritto dal signor Ernesto.
ERNESTO: Sono il garante di questo capanno
Vi farò arricchire senza più affanno
Nella contea non avete rivali
La fattoria è degli animali!
Or tutti quanti, umani compresi
Con i maiali a patti son scesi
alcuni fattori loro vicini
cercano un dialogo con i suini
PINCKERTON: Mi dici che è successo, per Diana?
WHIMPER: E’ successa una cosa assai ben strana.
Gli animali non hanno più un padrone!
PINCKERTON: Quelli della fattoria con il torrione?
Questa cosa mi convince molto poco.
WHIMPER: Dovremmo allora domarli col fuoco!
PICKERTON: O giocarli d’astuzia e fare buon viso
Pensando a domarli con un sorriso.
WHIMPER: Ci odia il cavallo e anche il caprone!
PINCKERTON: Sono istigati da Napoleone!
WHIMPER: Ma or che facciamo per vincer la lotta?
PINCKERTON: Dobbiamo virare e cambiare la rotta.
WHIMPER: Non ti capisco, che cosa vuoi dire?
PINCKERTON: Quando ho parlato non sei stato a sentire?
Questi maiali vorranno il comando
Per questo, un giorno, non so però quando
Andremo a cena dai nuovi padroni
Considerandoli grandi amiconi!
WHIMPER: Ma loro però, non hanno le mani!
PINCKERTON: Ma per il resto son uguali agli umani!
WHIMPER: Prendendo i pregi o solo i difetti?
PINCKERTON: Or che ci penso non sono perfetti!
WHIMPER: Solo i difetti hanno preso? Peccato!
PINCKERTON: Ricorda: il padrone si sazia il palato!
Ormai coi maiali dobbiamo trattare
Comandano, e gli altri senza fiatare
Abbassan la testa e sempre più chini
Stan sotto il giogo questi meschini!
E adesso seguimi senza fiatare
I miei animali voglion mangiare!
“ A questo punto i nostri animali
capiscono che i capi sono i maiali.
E senza essere visti, con passo felpato
Seguono i capi nel loro casato.
Agli occhi vispi di qualche astante
Giunge improvvisa una delusione pesante.”
CORVO: Guardate! I maiali animali perfetti
Dormono adesso in comodi letti.
GONDRANO: Non dice il quarto comandamento:
“ Il nostro letto è il pavimento?
“ Ormai delusi e forse un po’ affranti
i nostri amici si sfogano in pianti.
Ma un altro problema si affaccia alla porta
Distrutto è il mulino con tutta la scorta!
CAPRA: Ragazzi! Il vento nel nostro giardino
Ha fatto crollare il grande mulino!
NAPOLEONE: Cari compagni! Senza esitare
Cominceremo a riedificare.
CLARINETTO: E le galline dovranno per prova
Deporre al giorno duecento uova.
GALLINE: Ci ribelliamo a questa sentenza!
D’ora in avanti farete senza.
CLARINETTO: Se non volete una punizione
Sedate subito la ribellione.
NAPOLEONE: Palla di neve è stato corrotto,
con tutti gli uomini aveva un complotto.
GONDRANO: Per essere libero si è sempre battuto
Che sia stato onesto ho sempre creduto.
In quella battaglia fu anch’egli colpito,
già quel ricordo in voi si è sbiadito?
NAPOLEONE: Io sono convinto, per sorte ria
Che Palla di neve è stato una spia.
Ed ora guardiani, mi date una mano?
Fate zittire il cavallo Gondrano!
“Ma il cavallo Gondrano con un calcio assestato
manda i due cani in un altro Stato”.
GONDRANO: Cosa succede, che è capitato?
Io per un anno ho sempre sgobbato.
BERTA: Non si era liberi e quindi più fieri?
Ed ora sopprimiamo i nostri pensieri!
Neppure più l’inno possiamo intonare
Ché il nuovo padrone non vuole sentire!
“ Ma la sommossa viene scoperta
perché i maiali stanno in allerta”.
CLARINETTO: Alcuni di voi con fare compito
Sembra che ci hanno ancora tradito.
A questo voglio che siate informati
Quei traditori saran giustiziati.
“A queste parole il maiale va via
Lasciando nel panico la fattoria”
.
BENJAMIN: Come è possibile? In questo momento
Si è sovvertito al comandamento!
COLOMBA: Tutte le lettere devo portare
Mi sono stancata anch’io di volare.
Sia con la pioggia, col sole o col vento
Napoleone mi comanda godendo!
COLOMBO: Anch’io con lettere per dare risposta
Devo volare senza mai sosta.
COLOMBA: Vorrei una volta volare e andar via
COLOMBO: E i nostri amici della fattoria?
COLOMBA: Per questo non posso, e con queste mie ali
Lavoro per questi grassi maiali!
“ A queste parole il signor Clarinetto
si volta, veloce e si gira di scatto”.
CLARINETTO: Grazie però al nostro sudore
Il vostro cibo ha un altro sapore.
E le galline con voglia nuova
Fanno in un giorno circa sei uova.
“Napoleone, sconfitto e deluso
svela agli astanti il subìto sopruso”.
NAPOLEONE: Miei cari amici, siamo stati gabbati
Con soldi falsi ci hanno pagati.
CLARINETTO: Ed io ho visto che forse tutto
Dal nostro nemico è andato distrutto.
NAPOLEONE: Nascondiamoci presto! Non osiamo guardare.
Sento fucili lontano sparare!
GONDRANO: Adesso basta con questa paura
Buttiamoci avanti nell’avventura
Non riposiamo più sui guanciali
Forza e coraggio, miei fidi animali!
“ Senza più forze e alquanto stremati
alla battaglia sono arrivati.
Questa improvvisa e incisiva sortita
A qualcuno è costata la vita”.
CLARINETTO: Ecco un nuovo momento di gloria
Or festeggiamo per questa vittoria!
GONDRANO: Ma quale vittoria? Non vedi nell’orto
C’è quello che zoppica e l’altro che è morto?
CORVO: Ascoltate! Oltre la nuvola nera
E questa qui non è una chimera
Ci sono campi senza le ortiche
E gli animali non fanno fatiche.
GALLINE: Qui lavoriamo in abbondanza.
Ma per il capo non è abbastanza!
BERTA: Il nostro Gondrano è stato ferito.
Con la medicina sarebbe guarito!
BENJAMIN: Lo portano fuori dalla fattoria
Finirà certo in macelleria.
“Con aria mesta e battendosi il petto
entra il subdolo Clarinetto”.
CLARINETTO: Fino alla fine ho assistito Gondrano
Sembrava che lui guardasse lontano.
Ha chiuso gli occhi e per non soffrire
Ha detto: “ io preferisco morire”.
GALLINA: Ma sul furgone che ha preso Gondrano
Che lo guidava certo un umano
C’era una scritta poco carina
Diceva: “mangiate la carne equina”.
CLARINETTO: Cari compagni! Invece al contrario!
Il camion l’ha preso un veterinario.
Cosa volete? Lui in tutta fretta
Non ha potuto toglier la scritta.
“ Un’altra sorpresa li attende, meschini!
Come gli umani, stanno in piedi i suini”.
BERTA: Guarda anche tu. E dimmi che vedi?
BENJAMIN: Vedo maiali camminar su due piedi!
BERTA: Ma son sempre quelli i comandamenti
O hanno subìto dei mutamenti?
BENJAMIN: I mutamenti ci sono stati
I comandamenti son cancellati.
Soltanto uno è rimasto che vale,
dice che il capo è soltanto il maiale.
“ Simili agli uomini ed anche vestiti
tutti i maiali si son riuniti”.
NAPOLEONE: Vedervi al lavoro mi gusta!
BERTA: Ora i maiali reggon la frusta.
CLARINETTO: Forza compagni, non c’è da aspettare
Andate subito a lavorare.
“ Stanchi di questo comportamento
posano zappe ed ogni armento
circondano i capi e in questa tenzone
cantano in coro una nuova canzone”.
TUTTI: Guardiamoli in faccia questi padroni
Son diventati grandi beoni
Guardateli in viso questi maiali
A tutti gli uomini lor sono uguali.
Tutti i padroni, ne siamo convinti
Solo da un sogno sono sospinti
Quel di arricchirsi non tenendo presente
Che calpestando la povera gente
Questa si stanca e passa all’azione
Facendo un’altra rivoluzione!
La storia non cambia purtroppo con gli anni
Chi nella vita avrà solo affanni,
un altro un lavoro per campare si inventa
un altro subisce e chi capo diventa
ma non dobbiamo mai disperare
se noi vogliamo possiamo cambiare
un mondo nuovo possiam costruire
ma la speranza non deve morire
FINE