La gatta cenerentola

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LA GATTA CENERENTOLA

Da Lo Cunto de li cunti di G.B. Basile

Rielaborazione per la scuola di Mario Brancaccio

Tutti cantano Nascette mmiezzo mare

NARRAT.

Cera una volta un principe vedovo, che aveva tanto cara la sua unica figlia Lucia. Il padre si era risposato da poco e si era preso la donna pi malvagia e indiavolata della terra. E questa cominci ad avere odio per la figliastra e in pi port in casa sei figlie sue che fino ad allora aveva tenuto nascoste

NARRAT2

E tanto fece con il marito che fece prendere a cuore pi le figliastre che la propria figlia. E manca oggi e manca domani, che la ragazza pass dalla camera con il baldacchino alla cucina e dai vestiti di seta a quelli di stracci

NARRAT3

Pure il nome cambi e da Lucia fu chiamata Gatta Cenerentola.

MATRIGNA

Ah, tu qua stai?... Non rispondi?... Hai fatto tutto?

CENERENTOLA

E datemi il tempo.

MATRIGNA

Che tempo e tempo?! Noi dobbiamo andare alla festa a palazzo reale. Il re ci ha invitato!

Muoviti, lumaca! Noi ci dobbiamo lavare, vestire, profumare, apparecchiare

CENERENTOLA

E io?

MATRIGNA

Tu? Che vuoi tu?

CENERENTOLA

E non mi devo preparare anche io per la festa?

PASCARELLA

Uh, sentitela! Vuole venire pure lei!

CALAMITA

E che ci vuoi fare sfigurare davanti al re?

PASCARELLA

Lo sai che il principe suo figlio cerca moglie?

CALAMITA

Quello, se ti vede, gli passa la voglia di sposarsi! (ridono)

MATRIGNA

Va, torna in cucina, metti la legna per il fuoco e prepara lacqua calda ch ci dobbiamo fare la manicure e la pedicure

CENERENTOLA

Va bene. Vado. (fa per uscire)

PASCARELLA

Voleva venire anche lei! (ridono e la dileggiano)

SOLDATO

(entrando da sinistra) Signore, vi annuncio che il principe ritornato dalla Sardegna.

MATRIGNA

Uh, mio marito tornato. Che seccatura.

PASCARELLA E CALAMITA

Uh, pap!

CENERENTOLA

Pap! Pap!

PRINCIPE PADRE

(rivolgendosi solo alle due) Figlie care, ecco vostro padre felice di riabbracciarvi.

PASCARELLA

Ciao, papi, mi hai portato il regalo promesso?

PRINCIPE PADRE

Certo, Pascarella (al soldato) Che si porti il regalo.

SOLDATO

(verso lesterno) Regalo!

SOLDATO2

(correndo, trafelato con grosso involto) Eccolo, sire, eccolo (inciampa e cade)

SOLDATO

(raccogliendo linvolto e porgendolo a Pascarella) Pasticcione, ti metto in prigione

SOLDATO

Scusate, scusate, la fretta

PASCARELLA

Dammi il vestito!... (apre linvolto) Oh, quant bello

PRINCIPE PADRE

(con orgoglio) Questo tutto ricamato di seta e doro

PASCARELLA

Uh, quant bello (fa per uscire)

PRINCIPE P

E non mi ringrazi neanche?

MATRIGNA

Eh, quella, adesso, non pu perdere tempo con queste smancerie

CALAMITA

Uh, presto il mio regalo? Su, papi, e muviti.

PRINCIPE P

Che si porti il secondo regalo.

SOLDATO

(ripete c.s.) Secondo regalo.

SOLDATO3

(lentamente, mangiando un panino e trascinando i lembi del vestito per terra) Eh, calma, calma, Calamita

CALAMITA

Pezzo di scemo, ma che fai, mi rovini il vestito?

PRINCIPE P

Soldato fannullone, ti metto in prigione

CALAMITA

Che prigione, papi, fallo impiccare, su.

MATRIGNA

S, cos divertente. Fallo impiccare!

PRINCIPE P

Guarda Calamita, che bel vestito ti ho portato.

SOLDATO

Tutto seta dOriente e argento.

CALAMITA

Carino. Vado subito a misurarlo. (a Cenerentola, a dispetto) Noi ci andiamo a preparare!

CALAMITA

Noi dobbiamo andare al ballo, noi.

MATRIGNA

Noi andiamo (allude a Cenerentola) E le altre

CALAMITA E LA MATRIGNA

(allunisono) schiattano dinvidia! (fanno per uscire a destra)

PRINCIPE P

E neanche tu mi ringrazi, Calamita?

MATRIGNA

Uffa, e finiscila con queste smancerie inutili! (escono a destra)

PRINCIPE P

Eh, i figli sono tutti uguali pi fai per loro e meno ti apprezzano

SOLDATO

Veramente ci sarebbe anche

PRINCIPE P

Anche?

SOLDATO2

Cene Cenerentola.

PRINCIPE P

Chi?

SOLDATO3

(quasi urlando, poi riprendendo a mangiare) Cenerentola!

SOLDATO

Ehi tu, rispetto per il principe padre.

SOLDATO3

(masticando) E quello non capisce!

SOLDATO2

Principe, vostra figlia Lucia, detta la gatta Cenerentola.

PRINCIPE P

Ah, s, scusa figlia mia. Ma vedi sei sempre cos in disparte, piena di cenere, sembri proprio la gatta del focolare.

SOLDATO3

E il regalo a lei non glielo date?

PRINCIPE P

Che regalo?

SOLDATO

Il regalo che vi ha chiesto.

PRINCIPE P

Ah, s, ma quello non un regalo Una cosa strana mi ha chiesto? Cosa era?

SOLDATO3

Una pianta di datteri.

SOLDATO

Che si porti la pianta.

SOLDATO4

(portando una piccola piantina di datteri) Eccola, signore.

CENERENTOLA

Oh, che bello, che bello (bacia il padre sulla guancia) Grazie, grazie, pap.

SOLDATO3

Vi faccio notare che Cenerentola vi ha ringraziato.

SOLDATO

E stata lunica.

PRINCIPE P

Che strano non me ne ero accorto (esce a destra)

SOLDATO4

(alla ragazza) Eh, i padri sono sempre un poco distratti

SOLDATO

Andiamo soldati, altre imprese ci aspettano. (fanno per uscire a sinistra)

SOLDATO4

Ma i datteri sulla pianta non erano 7?

SOLDATO3

Ehm, quattro li ho dovuti mangiare io perch erano troppo maturi.

SOLDATO4

Il solito golosone (salutano militarmente Cenerentola ed escono a sinis.)

Le donne cantano: Chi nasce annuda e chi

Chi nasce annuda e chi nasce ncammisa

Io ca nascette annuda e senza niente

Aspetto ca pe mme cagna lo viento

Chi nasce cane e chi nascette gatta

Io ca nascette gatta e no canillo

Aspetto e mo ncappa nu suricillo

Chi nasce ncunia e chi nasce martiello

Si stu martiello ncasa e nun mapprezza

Pure vene lu iuorno ca se spezza

Chi nasce ianco e chi niro gravone

Io mo gravone so ma te ne adduone

Lu iuorno ca mappicciarraggio buono.

CENERENTOLA

(porta la piantina al centro della scena e siede a terra accanto a lei) Oh, dattero, dattero mio fatato, fai che anche io vada a Corte dal principe innamorato Oh, dattero, dattero fatato, fai che diventi la pi bella del creato (compaiono sul fondo tre fraticelli)

MONACO

Forbice, ago, cuttne e telaro, comme putimme te contentare

MONACO2

Trne, merlette, canncche e ziarelle, jesce vestito pe farla cchi bella!

MONACO3

Mngole e trngole, ago e ditale, jesce carrozza pe farla viaggiare!

CENERENTOLA

Uh, e voi chi siete?

MONACO

Noi siamo i tre datteri di questa pianta.

MONACO2

Uno, doje e tre!

MONACO

Questa una pianta fatata. Una fata ce lha data a tuo padre e tuo padre a te.

MONACO3

E mo ripeti appresso a noi: Pianticella mia fatata, col secchiello ti ho innaffiata, con la tovaglia ti ho asciugata e con la zappa ti ho zappata

MONACI123

Spogliati a te e vestimi a me!

CENERENTOLA

Come?

MONACI123

Spogliati a te e vestimi a me. Ripeti!

CENERENTOLA

Spogliati a te e vestimi a me.

TUTTI

Spogliati a te e vestimi a me.

CENERENTOLA

Spogliati a te e vestimi a me.

TUTTI

Spogliati a te e vestimi a me.

MONACI123

Spogliati a te e vestimi a me

Cantano Oj mamma ca mo vene.

SOLDATI

Piglia o cane, acchiappa o cane

A capa do cane o cane o ca

Piglia o cane acchiappa o cane

a capa do cane o cane o ca

DONNE

Oj mamma ca mo vene

SOLDATI

Bim bom b. Apri la porta e fallo trasi

Co mbamberamb e o mbamberambi

DONNE

Oj mamma ca trasuto

SOLDATI

Bim bom b. Piglia na seggia e fallo assetta

Co mbamberamb e o mbamberamb.

DONNE

Oj mamma s assettato.

SOLDATI

Bim bom b. Pripara la tavula e fallo magn

Co mbamberamb e o mbamberamb.

TUTTI

Piglia o cane acchiappa o cane

a capa do cane o cane o ca

Piglia o cane acchiappa o cane

a capa do cane o cane o ca

Piglia o cane acchiappa o cane

a capa do cane o cane o ca

PALAZZO DEL PRINCIPE

(si sentono suonare campanelli di richiamo)

CAMERIERE

(correndo da una parte allaltra) Vengo, vengo, eccellenza (esce)

CAMERIERE2

(c.s.) Sto venendo! Mamma mia. E che fretta questa sera (esce)

CAMERIERE3

(C.S.) Un momento. Un momento. (esce)

CAMERIERE4

(c.s.) Eccomi signora contessa signora contessa (i campanelli smettono di suonare; il cameriere si ferma, prende dal vassoio un dolce) Ma, s (fa per mangiarlo)

CAMERIERE2

(alle sue spalle) Gu ma che stai facendo?

CAMERIERE4

(spaventato) Mado, mi stavi facendo venire un infarto!...

CAMERIERE2

Questi dolci sono delle signore!

CAMERIERE4

E che fa!?... Quelle gi si sono abboffate di dolci!

CAMERIERE2

Hai ragione. Fammi assaggiare un dolce che io ti do un poco di rosolio.

CAMERIERE

(con vassoio vuoto) Gu, che state facendo?... Fatemi assaggiare pure a me!

CAMERIERE2

E tu che tieni?

CAMERIERE

Io, niente. Veramente questo vassoio era pieno di bab, ma appena sono uscito, una ventina di signore mi sono saltate addosso e si sono strafocate tutto!

CAMERIERE4

Eh, questi signori!... Pare che schifino il mondo, ma quando si tratta di mangiare non ci stanno, pizze, pastiere n dolci che tengano. Tengono una fame blu, come il loro sangue.

CAMERIERE3

(entrando trafelato) Aiuto!

TUTTI

Ch stato?

CAMERIERE3

Sono uscito con una guantiera di sfogliatelle e se non me ne scappavo si mangiavano pure a me! Una mi ha dato pure un morso su una mano.

CAMERIERE

Questi non sono nobili, so cannibali!

CAMERIERE2

Accorti, stanno entrando gli invitati. (si mettono tutti in fila)

CAPO CAMERIERE

(annuncia) Il marchese Scapece e donna Lucrezia (entra la matrigna sottobraccio al marchese)

CAMERIERE2

Oh, oh, guarda, come sono curiosi.

SCAPECE

Voglio un bab! Datemi un bab!...

CAMERIERE

Mi dispiace marchese, ma sono terminati.

MATRIGNA

Gi sono finiti? E chi se li mangiati i bab?

CAMERIERE

Vostra figlia Calamita se ne mangiati 10.

MATRIGNA

Uh, che bugia!

SCAPECE

Stai al posto tuo. Che fai, conti i bab che mangiamo noi nobili?

CAPO CAMERIERE

(annuncia) Il conte di Arzano e la damigella Calamita.

CAMERIERE3

Uh, vedi. Lei sembra una cipolla.

CALAMITA

I bab, dove sono i bab?

CONTE

Cacciate i bab! I bab.

CAMERIERE4

(alla matrigna) Avete visto che cerca ancora i bab?

CAMERIERE3

Mi dispiace, c rimasta solo qualche sfogliatella.

CALAMITA

Ma a me le sfogliatelle non piacciono.

CONTE

A Calamita le sfogliatelle non piacciono.

CAMERIERE4

Ma a noi queste sono rimaste.

CALAMITA

E io non le voglio!

MATRIGNA

E mia figlia non le vuole!

CONTE

E lei non le vuole!

CAMERIERE3

E non se le mangia.

CALAMITA

E non me le mangio.

MATRIGNA

E quando mia figlia diventa regina a tutti e quattro vi faccio licenziare.

CONTE

Licenziare.

CAPO CAMERIERE

(annuncia) Il principe di Pollenatrocchia e la damigella Pascarella.

POLLENATROCCHIA

Presto, presto un poco di bicarbonato! Ho unacidit pazzesca.

PASCARELLA

E muovetevi che questo muore.

POLLENATROCCHIA

(facendo le corna) Ehhh, addirittura. Quella semplice acidit di stomaco.

CAMERIERE

Soffrite con lo stomaco?

POLLENATROCCHIA

No.

PASCARELLA

E che pu essere questo malessere?

CAMERIERE4

Che pu essere?! Quello si mangiato 10 cannoli con la crema.

PASCARELLA

Uh, chi sente! Dieci cannoli! Ne avr assaggiati uno o due.

CAMERIERE3

No, quelli erano dieci o dodici.

MATRIGNA

Gu, ma che ci fate i conti addosso?!

POLLENATROCCHIA

Fatevi i fatti vostri.

CAPO CAMERIERE

Signori, sta per cominciare il ballo. Maestro, accordate gli strumenti. Signori, tutti in posizione.

MUSICA

(gli invitati eseguono in coppia dei movimenti di danza; i camerieri sono sul fondo in fila)

RE

(entra, seguito dal figlio) Allora, perch sei cos agitato, che ti successo?

PRINCIPE

Ho visto la ragazza pi bella della terra.

RE

E dove?

PRINCIPE

Equi. E appena entrata a palazzo.

RE

Ma chi ? A chi appartiene?

PRINCIPE

Non lo so. E un mistero.

RE

Cercala e portala qui, cos le parlo e scopriamo chi .

PRINCIPE

Subito. Corro. (esce)

CAPO CAMERIERE

(annuncia) Signori, il nostro re. (la musica si interrompe)

TUTTI

Dio salvi il re.

RE

Grazie fedeli sudditi.

POLLENATROCCHIA

Volevamo ringraziarvi per la bella cena che ci avete offerto.

RE

Ah, e dovete ringraziare il mio nuovo cuoco, allora. (al soldato) Si chiami il cuoco francese.

CAPO CAMERIERE

(annuncia) Signori, il cuoco francese: Semuln Cucchiarn!

CUOCO

(entra) Bon giur a tu le mond. Je mappenn Semuln Cucchiarn, figlio de madam Call e Trip e messie Cient PellOggi ho per voi preparato una mia riscetta: Semuln de Munnezzn con patn o furn; pan cuott, pan viecchij e pan carr; omelette, rra e cutalett; baccal, mussill e cureniell; frattaglie de crestian, viscere de puork e ntestn danimal. E pe ferni nu Fernett, po rimettett e po murett!

NOBILI

(in coro) Viva Semuln Cucchiarn! (applaudono)

CAMERIERI

(in coro) Che schifo!

CAMERIERE3

Uh, venite a vedere.

CAMERIERE2

Earrivata una principessa che il ritratto delle Sette Bellezze!

CAMERIERI

(tutti, guardando in quinta a sinistra) Eccola! Eccola! (camerieri e nobili si dispongono sul fondo e cantano la Moresca)

O Lucia miau miau

CENERENTOLA2

(a fine canzone entra seguita dal principe) La verit, signore principe, spesso madre dellinvidia e della gelosia Non vorrei, con la mia presenza, offendere qualcuno di questa casa

PRINCIPE

(mostrando le persone sul fondo) Li vedete?... Stanno pensando: Ma chi questa ragazza? Da dove viene?

RE

Allora, non mi presenti questa bella fanciulla?

PRINCIPE

Certo. Lei ? Io non lo so.

RE

Ce lo dir lei, allora.

CENERENTOLA2

La verit, maest, madre della paura e della bugia Io sono come quella principessa che di giorno era gallina e di notte lasciava le penne per andare a ballare con un principe

PRINCIPE

Oh, allora, mi vuole dire almeno il suo nome?

CENERENTOLA2

Il mio nome Rospacnere.

RE

Rospacnere? (sorride) Come la gatta del focolare che soffia sulla cenere?

CENERENTOLA2

S, proprio cos. Sono una gatta Cenerentola.

RE

Che nome strano.

PRINCIPE

Potrebbe chiamarsi con il nome pi stravagante, ma io non posso staccarmi da lei.

RE

Bene, che riprenda la festa.

Uomini e donne si dividono su lati opposti con il principe e Cenerentola2 in risalto e cantano il duetto dei gatti di Rossini. Riprende il tema del duetto e tutti danzano; si sentono forti dodici rintocchi.

CENERENTOLA

(staccandosi dal principe) Oh, Dio, mezzanotte! Devo rientrare ch lincantesimo sta per finire! (fugge via a sinistra)

PRINCIPE

Dove va? Venga qui (linsegue)

PASCARELLA

Ma dove andata?

CALAMITA

E scappata. Quella pazza!

MATRIGNA

Meglio cos! Pazza o non pazza, una di meno!

POLLENATROCCHIA

Mi tornata la fame con questa danza. (ai camerieri) A me un cannolo!

CAMERIERE4

E so trdici! (alzando il tono) I cannoli sono finiti!

CAMERIERE3

Ci stanno solo le sfogliatelle.

CONTE

E a Calamita le sfogliatelle non piacciono.

CAMERIERE2

Mo accumminciammo nata vota?!

CUOCO

(entrando) Signori, sono pronte le pizze! Chi le vuole?

(Tutti si lanciano verso il cuoco al grido): A me, a me una pizza!- Che bello, la voglio!- Una pizza a me!- La pizza, la pizza! (inseguono il cuoco che costretto a scappare; in scena ora c solo il re ed il capo cameriere)

RE

(al capo cameriere) Si sono fiondati tutti sulle pizze e nessuno rimasto qui con il re. Bel rispetto!... Eh, non ci sono pi i nobili di una volta!

PRINCIPE

(rientrando di corsa con una scarpa di Cenerentola tra le mani) Dov il re? Dove?

CAPO CAMERIERE

E qui, principe.

PRINCIPE

(vedendolo) Ah, Ecco. La ragazza sparita, come nel nulla. Dileguata.

RE

Molto strano.

PRINCIPE

Ho solo trovato questa scarpa che ha perduto nella corsa.

RE

Una scarpa? Interessante.

PRINCIPE

Interessante! Che me ne faccio di una scarpa?

RE

Beh, effettivamente

CAPO CAMERIERE

Fatemi vedere (prende la scarpa) E di una misura particolare, molto stretta di pianta, punta affusolata (al re) Signore, io credo che poche ragazze possano calzare questa scarpa.

PRINCIPE

Ha ragione. Potremmo fare un bando e dire: La fanciulla che calzer questa scarpa sar la mia sposa!

CAPO CAMERIERE

Buona idea.

RE

E non rischioso? Se per sfortuna la scarpa entra nel piede di una racchia o di una vecchia?

PRINCIPE

E un rischio che per amore devo correre.

CAPO CAMERIERE

Io sono daccordo con il principe.

RE

E fammi il piacere, se gli capita la racchia mica te la sposi tu!?

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