La guerra dei Roses

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LA GUERRA DEI ROSES

Sceneggiatura di Michael Leeson

Basata sul romanzo di Warren Adler

Riduzione Teatrale di Vittorio Saccinto (128802)

01 – (STUDIO DELL’AVVOCATO GAVIN D’AMATO)

GAVIN                                  Ha qualche ragione valida per volere il divorzio? (si soffia il naso) Scusi, sa. I miei seni sono sensibili agli irritanti. Negli ultimi mesi, avrò respirato liberamente con tutti e due i buchi, una settimana in tutto. Devo proprio smettere. (si accende una sigaretta) Queste mi ammazzano. Erano 13 anni che non fumavo più. Avevo conservato l’ultima dell’ultimo pacchetto. E giurai che non avrei mai fumato quella sigaretta. Che non avrei più fumato, mai più. Per 13 anni avevo conservato quella sigaretta. Ecco. Le feci fare apposta questo cofanetto. Vede? 13 anni… e poi nel pomeriggio di un giovedì, Barbara venne a trovarmi. E quando uscì di qua…

BARBARA                             Sai dove sono, se cambiassi idea.

GAVIN                                  Barbara e Oliver Rose. Saprebbe tutto se non fossi riuscito a fare muro con la stampa. Ma deve conoscerne la storia, potrà interessarla. Non guarderò ancora l’orologio. Il mio onorario è 450 dollari l’ora. Se un uomo che guadagna 450 dollari l’ora vuole raccontarle qualcosa gratis, deve ascoltare. Un incontro fantastico, per loro ammissione. Ma per come la vedevo io per quei due poveri cristi non c’era salvezza. Era l’ultimo giorno della stagione, a Nantucket. Un ventaccio da nord-est cacciava gli ultimi turisti dall’isola…


2 – (UN’ASTA A NANTUCKET)

BANDITORE                        Il successivo oggetto in asta è una squisita statuetta giapponese… 18esimo secolo… dea scintoista di rara fattura finemente rifinita… la complessità dei tratti-

OLIVER                                10 dollari!

BANDITORE                        10 dollari dal precipitoso giovane con l’impermeabile grigio. Chi arriva a 15?

BARBARA                             11

BANDITORE                        11 dollari. Signore e signori, vi prego, chi arriva a 15?

OLIVER                                Uhm…

COMPRATORE                    20!

BANDITORE                        20 dollari…20 dollari. Chi dice 25 per questo oggetto eccezionalmente esotico?

OLIVER                                30 dollari.

BARBARA                             31.

BANDITORE                        Va bene. C’è un’offerta di 31 dollari signore e signori, nessuno offre di più? Signore e signori, 31 e uno…

OLIVER                                40 dollari.

BANDITORE                        40 dollari. Chi offre 45?

BARBARA                             50. Cinque-zero.

BANDITORE                        50 dollari. Allora 50 dollari. Chi offre 60? 50 dollari e uno, 50 dollari e due, aggiudicato alla bella signorina col pullover bianco.


3 – (ESTERNO NANTUCKET)

OLIVER                                Ma sa quanto vale?

BARBARA                             Non ha importanza, non voglio mica venderla.

OLIVER                                250 dollari.

BARBARA                             Ah, beh, ho l’occhio lungo. Scappo, perdo il traghetto.

OLIVER                                Un momento. Lasci che le porti la valigia. Ecco… lo metta.

BARBARA                             Oh… amo la pioggia!

OLIVER                                Oddio, l’amo anch’io. So cosa pensi…laureato ad Harvard…huh-hu! Ma avevo una borsa di studio. Non è che sia ricco. Brillante sì. E tu?

BARBARA                             Né ricca, né brillante.

OLIVER                                In che scuola vai?

BARBARA                             Madison.

OLIVER                                Ah.

BARBARA                             Borsa di studio anch’io, per ginnastica. Anche se con questo fisico, non so se…

OLIVER                                Bah, veramente…

BARBARA                             Perché vedi, è come il pendolo, più sei lunga e più lenta ti muovi. Nelle parallele e nel volteggio non sono più come prima, nel corpo libero mi difendo.

OLIVER                                Nel corpo libero?

BARBARA                             Sì…

OLIVER                                Adoro Nantacket!

BARBARA                             Oh, perderò il traghetto. Grazie di tutto. Addio!

OLIVER                                Oh, uhm, un momento. Come ti chiami?

BARBARA                             Barbara.

OLIVER                                Ehm, Barbara, aspetta un istante. Ho un’idea fantastica!


4 – (IN CAMERA DI OLIVER A NANTUCKET)

BARBARA                             Ahhh…aaaahhh! Scusami! …scusami-

OLIVER                                Mai…mai…chiedere scusa perché sei multi-orgasmica.

BARBARA                             Sinceramente, non credevo di esserlo.

OLIVER                                Che dio ti benedica… che dio ti benedica… che dio ti benedica.

BARBARA                             Se finiamo per stare insieme, allora questa è la più romantica notte di tutta la mia esistenza. Se così non sarà, allora sono una bella cagna in calore.

OLIVER                                Questa è una storia che racconteremo ai nostri nipotini.

BARBARA                             Oh-ho! Oh-ho! Abbiamo il ritorno del vendicatore calvo.


5 – (ANNI DOPO. A CASA ROSE)

OLIVER                                E va bene, è la sesta volta. Ora basta, spegnila, tesoro.

VOCE FC                              Buon Natale, passerotto.

CAROLYN                            (versi)

OLIVER                                Tesoro, ridammi quei fogli.

CAROLYN                            Per piacere.

OLIVER                                Per piacere.

CAROLYN                            No.

JOSH                                      Buon Natale, passerotto.

CAROLYN                            Buon Natale.

OLIVER                                Dove dono?

CAROLYN                            Io non ce li ho.

OLIVER                                Molto furba.

CAROLYN                            Grazie.

CAROLYN/JOSH                 (versi)

BARBARA                             Ciao! Mami è a casa, su, abbracci forte. Andiamo. Oplà! Andiamo, su. Ciao.

OLIVER                                Ciao, amore.

BARBARA                             Ecco, tu ti siedi qui, e tu qui, signorina. Oh… indovinate cosa c’è… verde per te… e rosso per te.

JOSH                                      Grazie.

OLIVER                                Non fa bene, dargli tanti dolci, sai?

BARBARA                             No, non è vero. Anzi io ho letto che ai bambini, se neghi sempre i dolci se ne fanno un ossessione e finiscono per diventare obesi. Ma per quelli a cui non li neghi non c’è problema, sono normali. E guarda: fare la commessa nel periodo natalizio rende.

OLIVER                                Sì.

BARBARA                             Che ne dite, ragazzi…è bella?

JOSH/CAROLYN                 Ohh/Sì/Bella.

BARBARA                             In cima all’albero ci deve essere. Che ne dici?

OLIVER                                Ahm… no, troppa stagnola.

BARBARA                             No, hai ragione, non sta bene. Imparerò. Lo faresti un giretto?

OLIVER                                Devo finire queste comparse.

BARBARA                             Oh, dai, solo una passeggiatina, andiamo.

OLIVER                                Ma si gela, tesoro. Sta nevicando.

BARBARA                             Sì…e ti chiedo lo stesso di fare un giretto…perché?


6 – (ESTERNO SOTTO LA NEVE)

OLIVER                                Ma dove andiamo?

BARBARA                             Fino all’angolo.

OLIVER                                Barbara, ho un lavoro da fare, non posso passeggiare qua intorno, con la neve. Ecco. All’angolo siamo arrivati, e adesso che facciamo, torniamo a casa?

BARBARA                             No, voglio fare un giro sulla tua macchina.

OLIVER                                Ma io non ho una macchina. Mi hai preso una Morgan?

BARBARA                             Sì.

OLIVER                                Ah, non posso crederci, una Morgan, ma è vero?

BARBARA                             Il fratello di Walt l’ha portata dall’Inghilterra…

OLIVER                                C’è un po’ di ruggine…

BARBARA                             …c’è qualcosa da farci…

OLIVER                                …no, me la restauro da solo…

BARBARA                             Scriverò al Signor Morgan

OLIVER                                Quanto l’hai pagata?

BARBARA                             Non si dice, è un regalo, l’ho pagata con i miei.

OLIVER                                Ma cosa dici, i tuoi sono i nostri, possiamo permettercela?

BARBARA                             Tu sei destinato ad un successo enorme, questa forse è l’ultima occasione per preoccuparci per sempre…ecco, tieni, la chiave, ha la guida a destra. Sei contento?

OLIVER                                Più che contento, sono ai confini dell’estasi. Sono sposato.


7 – (STUDIO DELL’AVVOCATO GAVIN D’AMATO)

GAVIN                                  Sembra un po’ una favola, non è vero? Eh, e lo era. Mio padre diceva sempre: “Quattro cose dicono alla gente com’è un uomo. La sua casa, la sua macchina, sua moglie e le sue scarpe.” Oliver non aveva ancora la casa ma era in continua ascesa. Lavorava nello studio legale da appena sei mesi, e decise d’invitare a cena i soci anziani nel suo nuovo appartamento. Stava guardando al futuro…e anch’io.


8 – (ANNI DOPO. ESTERNO, DAVANTI A CASA ROSE)

GAVIN                                  Oh. Che serata. Helge, Helge, un momento, saremo a cena con persone anziane, chiuditi un po’.

OLIVER                                Ma che fai? Svelto!

GAVIN                                  Oliver! Oliver, questa è Helge. Helge, questo è Oliver.

HELGE                                  Ciao!

OLIVER                                Presto, presto!


9 – (INTERNO CASA ROSE)

SOCIO 1                                A Oliver e Gavin, per l’ottimo lavoro nella causa Kentucky contro la Carbo-Bronswick.

BARBARA                             Evviva.

SOCIO 2                                Un fenomeno di causa.

OLIVER                                Grazie.

GAVIN                                  Non avrei vinto senza di te, Oliver. Quest’uomo ha una faccia… Le giurie devono credergli per forza.

OLIVER                                Gavin ha detto al Procuratore Generale che se non concordava, alle elezioni poteva presentarsi come assente.

GAVIN                                  Beh… Ribrindiamo!

CAROLYN                            Buona notte!

BARBARA                             Oh, buona notte tesori.

JOSH                                      Oh, mamma?

BARBARA                             Sì?

JOSH                                      Posso portarmi un paio di fette di dolce in camera?

OLIVER                                E’ tardi. Tutti a nanna, svelti!

CAROLYN                            Ha detto no.

BARBARA                             Bacino. Bacino. Bacino a papà.

OLIVER                                Notte tesoro.

CAROLYN                            Buona notte.

OLIVER                                Buona notte.

JOSH                                      ‘Notte, papà.

OLIVER                                Dormi bene.

GAVIN                                  Anch’io da bambino ero grassoccio, sì.

BARBARA                             Ehm, mangiamo…

INVITATA                            Oddio! C’è un sapore che non riconosco. No, non dirmelo. Aspettate, dunque. Non ci sono delle mele?

SOCIO 2                                Tu fai un dolce con le mele, vero cara?

INVITATA                            No, se non intendi le mele al forno.

SOCIO 2                                Forse prugne.

INVITATA                            No, un momento. Questo è un sapore molto particolare…

SOCIO 2                                Uva passa?

INVITATA                            Non ci sono pere?

BARBARA                             Fichi freschi, con del cognac.

INVITATA                            Fichi? Ai fichi non avrei mai pensato.

SOCIO 2                                Io non avrei mai indovinato.

GAVIN                                  Uhm, è fantastico, vero Helge?

SOCIO 1                                Assolutamente strepitoso.

OLIVER                                Signora Marshall, altro vino?

INVITATA                            Grazie,sì. Che splendida cristalleria. Non è Waterford, vero?

OLIVER                                Baccarà.

SOCIO 1                                E allora, paghiamo troppo i nuovi dipendenti!

OLIVER                                Veramente li abbiamo avuti ad un prezzo molto ragionevole. E’ una storia piuttosto interessante. Raccontagliela tu, Barbara.

BARBARA                             Beh…eravamo a Parigi.

OLIVER                                Quinto anniversario di matrimonio.

BARBARA                             Avevamo mangiato in un delizioso ristorante della zona del mercato, si chiama Tirabouchon…

OLIVER                                Pied-a-bouchon.

BARBARA                             Grazie. Poi andando in giro, capitammo sulla ru-rue de Paradis, dove la Baccarà ha la fabbrica e il museo. Io non ne capivo niente prima di conoscere Oliver. Mia madre i bicchieri li comprava ai supermarket, sapete di quelli con i fiori in rilievo, che si staccavano con l’acqua calda? Ed erano sempre giallini, ricordate?

OLIVER                                (ride)

BARBARA                             Ci trovammo in una sala immensa, piena di tutte le cose che ha fatto la Baccarà da quando è nata. Una distesa di cristalli…erano così…così…belli, che io mi sentivo…non trovo più la parola. E a un tratto dalla sala accanto sentiamo un fracasso di vetri rotti… e io guardai Oliver e Oliver guardò me, e allora…no, no… sì, prima di questo, c’era un macchinone nero fuori per strada, ecco, sì, sì, questo è importante. Beh, veramente prima, quel macchinone-

OLIVER                                Per non farla tanto lunga, una coppia di ricchi francesi aveva ordinato un servizio particolare, ma al momento che era pronto, stavano divorziando e così lei mandò in briciole la sua metà e io convinsi lui a venderci il resto a metà prezzo per farci un dispetto.

INVITATI                             (ridono)

OLIVER                                Ah-ha! …E questa è la storia dei Baccarà.


10 – (CAMERA DA LETTO DI BARBARA E OLIVER)

OLIVER                                Beh, mi pare che si siano trovati bene, vero?

BARBARA                             Per non farla tanto lunga, no!

OLIVER                                Mi dispiace, ma stavi annaspando…

BARBARA                             La racconterai tu un’altra volta, se ti preoccupi così tanto del giudizio degli altri. ‘Fanculo!

OLIVER                                Ma, sono i miei capi.

BARBARA                             Sono anche i capi di Gavin, ma questo non gli ha impedito di fare il podologo.

OLIVER                                A Gavin non interessa di diventare socio perché non ha moglie e bambini. Io sì. Vuoi continuare a vivere in questa casa? Non se ne può comprare un’altra con la mia paga di dipendente. O almeno, non la casa che vogliamo noi. Okay, ci tengo al loro giudizio, ci tengo. Va bene, ci tengo. Uccidimi.

BARBARA                             E quella risata fasulla… ah-ha!

OLIVER                                Quella era una risata autentica.

BARBARA                             Ah-ha-ah…

OLIVER                                Va bene, va bene. Forse ho esagerato. Era per scaldare l’atmosfera. Spero che non abbiano capito che cretino sono.

BARBARA                             Non l’hanno dato a vedere.

OLIVER/BARBARA            (ridono)


11 – (ESTERNO, DAVANTI AD UNA GRANDE CASA)

BARBARA                             “Cara proprietaria, mi piace la sua casa!  Se pensasse di venderla, la prego, mi interpelli. Barbara Rose.”

JOSH                                      Mamma! Mi fai far tardi a ginnastica!

CAROLYN                            Le stai scrivendo da un anno e nessuno ti chiama.

BARBARA                             E’ una casa stupenda. Adoro questa casa.

CAROLYN                            Tutto tempo sprecata.

BARBARA                             Scommetto che sarà nostra. 5 dollari. 5 dollari!

                                               Buon giorno. Stavo lasciandole un biglietto.

MAUREEN                            Che gentile. Prego, non vuole entrare?

BARBARA                             Sul serio? Un minuto!

JOSH/CAROLYN                 Uffa…!


12 – (INTERNO CASA GRANDE)

MAUREEN                            Non mi pare che ci conosciamo.

BARBARA                             Barbara Rose.

MAUREEN                            Io sono Maureen. Non ricordo che mamma abbia mai parlato di lei ma… aveva tante amiche.

BARBARA                             Oh. Mi dispiace tanto.

MAUREEN                            Grazie. Se n’è andata serenamente. Che ne farò di questa vecchia casa? Non sopporto l’idea di metterla in vendita e vederla invasa da un branco di sconosciuti. Se trovassi qualcuno che l’amasse quanto l’amava mia madre, per me sarebbe più importante della cifra che potrei farne. Se sente qualcuno a cui può interessare…

JOSH                                      Possiamo scegliere le nostre camere?

OLIVER                                Possiamo fare quel che vogliamo. E’ casa nostra.

JOSH                                      Chi sceglie prima? Ah già…ma che lo chiedo a fare…

OLIVER                                No, non ti spaventare, cara, faremo tutto insieme.

BARBARA                             Io non so perché mi sento strana. Voglio dire, questa casa è talmente bella. Ma è proprio nostra?

OLIVER                                Eh sì.

BARBARA                             Non stiamo sognando? Siamo proprio noi?

OLIVER                                Torno presto, amore.

BARBARA                             Ma dove vai?

OLIVER                                Al lavoro. Ne farei tanto a meno ma qualcuno dovrà pagare questa casa, no?

BARBARA                             E’ sabato.

OLIVER                                Ma su, questa è una gran giornata. Hai la parte più divertente, tu.

BARBARA                             Uhm… Prima la cucina.


13 - (STUDIO DELL?AVVOCATO GAVIN D’AMATO)

GAVIN                                  Tutto andava al galoppo per i Rose. Anzi no, mi correggo. Erano i Rose che galoppavano per tutto. Nei sei anni successivi Oliver si spaccò in otto, ebbe il nome in ditta. I ragazzi smaltirono 20 o 30 chili. E Barbara lavorò otto giorni su sette, per creare quella casa perfetta che Oliver aveva sempre sognato. Mica facile per una ragazza cresciuta a bere latte nei bicchieri con i fiori che si staccavano. Aveva preso mille decisioni, e se le era sofferte tutte. Aveva rilucidato tutti i tavoli da se. Ci vollero 6 mesi per riportare i pavimenti allo stato ottimale. 700 giornate per trovare piatti e statuette di fine porcellana inglese da disseminare per la casa. Quando ti impegni così duramente in qualcosa, alla fine devi per forza affrontare lo spaventoso interrogativo: “E ora, che faccio?”


14 - (INTERNO CASA)

OLIVER                                Il deleterio…

BARBARA                             Scusami, lavori?

OLIVER                                Sì, è importante?

BARBARA                             Piuttosto. Almeno spero. Stephanie ha chiamato per ringraziarci della cena di ieri sera.

OLIVER                                Sì… e?

BARBARA                             E ha detto che il mio patè era così buono che dovrei pensare a farne un’attività. Le ho chiesto se diceva sul serio e lei ha detto di sì. Così glene ho mandato mezzo chilo e me l’ha pagato 35 dollari. M’ero quasi scordata di cosa volesse dire guadagnare.

OLIVER                                Hai venduto fegato ai nostri amici?

BARBARA                             Mi ha pagato in contanti, Oliver. Una sensazione così diversa da quando incasso un tuo assegno. Mi ha dato la voglia di cambiare la Volvo con una di quelle, sai, con 4 ruote motrici, con grosse gomme artigliate e il motore da 200 cavalli… e l’ho fatto, la ritiro domani.

OLIVER                                Grazie infinite per avermelo detto, io… ehm… sei convinta che ne avessi bisogno, insomma la olvo è una buona macchina e…

BARBARA                             La pagherò con i miei soldi.

OLIVER                                Sì, ma quanto costa?

BARBARA                             Beh… sì lo so, è alquanto folle, ma la volevo, uhm, ok? 25 mila.

OLIVER                                Hmm, beh, allora dovrai solo vendere altri 2000 kili di patè.

BARBARA                             Può darsi. Io forse inizio un commercio. Ma se tu non vuoi però…

OLIVER                                No, no, tu fallo, fallo…

BARBARA                             Lo farò.

OLIVER                                Un momento, aspetta, aspetta. Io non riesco a capire il perché di questo tuo atteggiamento.

BARBARA                             Ti avevo detto che ci pensavo io.

OLIVER                                E’ vero. Ma quando ho visto che non succedeva niente, sono andato da Ed e gli ho detto: “Mandamela”.

BARBARA                             L’avrei fatto io.

OLIVER                                Lo so, ma a volte tu hai bisogno di una spintina. Tutti abbiamo bisogno di una spintina. Eravamo d’accordo che se t’imbarcavi col patè, sarebbe servita una persona di servizio a tempo pieno, vero?

BARBARA                             Hai ragione, Oliver. Come sempre.

OLIVER                                Oh via, non facciamo discussioni, ok? RIFLETTIAMO, PER UN ATTIMO! Se tu non vuoi che parli io con la tizia, te la mando a casa, va bene? Stavo solo cercando di renderti la vita più facile. E va bene.

BARBARA                             Vede, il pensiero di un’estranea che vive in casa mia, mi sembra strano e sa…non dico solo per noi ma anche per lei…probabilmente lei ci sarà già abituata.

SUSAN                                   No, no. Io tento questo per trovare il vitto e alloggio e un poco soldi. Io anche frequento alcuni corsi di William & Mill College, ma questo non influenzerà sui miei doveri.

BARBARA                             Ah. Un’ottima scuola. Mi fa molto piacere per lei.

SUSAN                                   Allora io ho posto?

BARBARA                             Il fatto è che non mi serve una persona fissa. E’ stata un’idea di mio marito. Insomma, io ho cresciuto due bambini, tutto da sola, e ora stanno per andare al college, tutti e due ammessi ad Harvard.

SUSAN                                   Uhm, quella anche buona scuola.

BARBARA                             Grazie. Comunque, restiamo io e mio marito in casa. Sì, è vero, voglio mandare avanti la mia azienda di catering, anche se francamente bisogno di lavorare io non l’avrei. Ma questo non fa necessariamente di me una di quelle donne sposate a un uomo di successo che dopo essersi dedicate al marito e ai figli, poi si trovano alla disperata ricerca di realizzarsi come individui, perché i loro figli stanno per lasciarli. Io non devo studiare fotografia o aprire una boutique, o buttarmi all’arredamento dello studio di mio marito, no. No, io ho una magnifica casa, zeppa di bellissime cose, e l’ho fatta io questa casa. Ho fatto miracoli. Non che sia necessariamente schiava del materialismo, no, però…io sono fiera di quello che ho raggiunto, benché supponga che molta gente troverebbe la mia vita disgustosa…no, disgustosa è una parola troppo forte. E’ più giusto dire che molte persone non rispetterebbero le scelte che ho fatto io, ma le donne sì. Le donne come me. Ma poi che m’importa di quello che pensa chi non sopporto? Quello che voglio dire, Susan, è che a me non serve una persona fissa.

SUSAN                                   Beh, grazie per il colloquio e buona fortuna. Dio benedica lei.

BARBARA                             Io vorrei che lei capisse che io…che se la dovessi assumere, la mia vita probabilmente cambierebbe, sarebbe un nuovo elemento nella casa. Bene,le faccio vedere dov’è la sua camera.

                                               Hei, hei, Benny? Cane scemo? Piglia, piglia. Benny? Vediamo se ci casca un’altra volta? Benny? Hei! Eh sì, è proprio scemo!

OLIVER                                Oh, il mio Benny, bello, bello, bello. Benny, s, sì, sì, il più bello di tutti…che bello cane, sì bello e buono.

SUSAN                                   Pronto, casa Rose.

OLIVER                                E’ per me, Susan?

SUSAN                                   E’ per Josh.

BARBARA                             Aspetti una telefonata?

OLIVER                                Sì, Jason Larabee deve darmi conferma per il pranzo di domani. Sto cercando di agganciarlo. In città corre voce che gli daranno un dicastero, spero che chiami.

BARBARA                             Chiamerà. Senti, sei riuscito a dare un’occhiata a quel mio contratto?

OLIVER                                Quale contratto?

BARBARA                             Per quel banchetto al consolato.

OLIVER                                Ah, già. No, lo leggerò nel weekend.

BARBARA                             Ok. No, no, no ok. Devo firmarlo domani, per questo te l’ho dato la settimana scorsa. Ma forse è ben fatto.

OLIVER                                Lo leggo adesso.

BARBARA                             Non ti disturbare.

OLIVER                                No, prendilo.

BARBARA                             Certo.

                                               Cosa c’è?

OLIVER                                Una mosca. Dove è andata?

BARBARA                             E’ sul frigo. Stalle controvento.

OLIVER                                Ah ah! Hai visto che bravo? Non male, eh?

BARBARA                             Ammiro la tua tecnica.

OLIVER                                Pronto? Oh, signor Lerrebee, salve, come sta? No, no, non è tardi affatto, ah, scusi, attenda un istante, che io passa all’altro apparecchio, grazie.

                                               (Sì, certo signore, anch’io non vedo l’ora. No, no, no, lei non disturba mai. Gli avvocati non dormono. Eh, eh, eh, eh. Sa che per lei sono a disposizione ventiquattro ore su ventiquattro.

                                               Ma chi ha lasciato tutti gli elettrodomestici accesi in cucina? Sembrava la fine del mondo.

BARBARA                             Avrò urtato qualche pulsante mentre pulivo, può anche capitare.

OLIVER                                Ci sono grandi notizie. Domani sono a pranzo con Larrebee. M’ha invitato al suo club a Philadelphia. Ah.ha. E’ mio.

BARBARA                             Pensa quanto bene ti vuoi in questo momento.

OLIVER                                Scusami.

BARBARA                             Non ti scusare.

OLIVER                                Sto maturando la convinzione che ogni uomo debba delle scuse alla donna con cui vive.

BARBARA                             Ah! Ipocrita di merda.

OLIVER                                Allora, dov’è quel tuo contrattino? Forse posso aumentare le tue tariffe. Dov’è?

BARBARA                             Vuoi proprio vederlo?

OLIVER                                Il mio onorario sta salendo. Beccami ora che sono ancora accessibile.

BARBARA                             Non lo leggi più.

OLIVER                                Ah, ora t’ho preso, non ti lascio più scappare. Ahhh! Lasciami…lasciami…lascia…lascia! Oh gesù. Uh, uh, uh, credi di essere molto forte. Insomma che accidenti ti è preso?


15 – (STUDIO DELL’AVVOCATO GAVIN D’AMATO)

GAVIN                                  Quando sei con una donna da qualche tempo, finisci per farle quella domanda. E se lei non risponde sono guai. E il guaio dei guai è che ti arrivano da direzioni che mai hai previsto. Oliver era un bersaglio fisso.


16 – (CIRCOLO PRIVATO A PHILADELPHIA)

OLIVER                                Mi creda, lei sarà ottimamente assistito dal nostro studio. Specie se le voci che corrono sono vere.

LARRABEE                           Beh, potrà esserci una seduta del senato che confermerà quelle voci.

ASSISTENTE                        Per quella, noi potremmo essere d’aiuto.

OLIVER                                Senta-ohw…

LARRABEE                           Cosa c’è?

OLIVER                                Niente…sto bene…mi da un altro po’ di caffè, per favore?

CAMERIERE (FC)                Certo, signore.

OLIVER                                Oh…riguardo all’approvazione del senato… non sarebbe una brutta idea se noi avessimo il quadro della sua situazione – oh, uhw-…

ASSISTENTE                        Oliver…

LARRABEE                           Pensa di avere un attacco di cuore?

OLIVER                                Ohw…no…Ah!

LARRABEE                           Un’ambulanza! Tu asciugagli quella roba dal mento.

ASSISTENTE                        Tieni duro Oliver!

OLIVER                                Chiama mia moglie!


17 – (OSPEDALE)

INFERMIERA                       Stia tranquillo.

INFERMIERE                       Qualcuno ha chiesto il defibrillatore?

INFERMIERA                       E’ giù.

INFERMIERE                       Jones, lo prendi tu?

JONES                                   Sì, vado io,

FERITO                                 Come andiamo?

OLIVER                                Forse qui lei è l’unico a stare peggio di me.

FERITO                                 Mia moglie mi ha accoltellato. Con la lima da unghie stavolta. Sta sudiando da manicure.

OLIVER                                Ah.

FERITO                                 E guadagnano bene.

MOGLIE FERITO                Sto cercando un dottore per te, amore.

FERITO                                 Si pentono sempre dopo.

DOTT GORDON                 Signor Rose, sono il dottor Gordon, questo è il mio assistente.

DOTT HILLERMAN            Dottor Hillerman. Ci ha telefonato Jason Larrabee.

DOTT GORDON                 Come stiamo a funzioni vitali?

MOGLIE FERITO                Tocca prima a noi!

INFERMIERA                       Saranno da voi tra un momento.

FERITO                                 Amore, abbi pazienza. Non vedi che quello sta per morire?

OLIVER                                Avete avvertito mia moglie?

DOTT GORDON                 Sì.

OLIVER                                Io devo scriverle qualcosa nel caso io non…

DOTT GORDON                 Terapia intensiva.

INFERMIERA                       Jeff!

JEFF                                       Sì.

OLIVER                                …ce la facessi, per favore.

INFERMIERA                       Andiamo.

DOTT GORDON                 La penna, me la dà poi di sopra.

OLIVER                                Mia moglie c’è?

INFERMIERA                       No, non credo.

DOTTORE                            Lastre al digerente superiore.

DOTT GORDON                 Dovrà mandar giù un po’ di bario. Le piacerà, è al gusto di menta.


18 – (ESTERNO VILLA)

BARBARA                             Per me non c’è niente di più importante degli antipasti. Perché è da quelli che la gente si fa il primo giudizio su tutto il resto.

CAMERIERA VILLA            Perdona signora! La segnora Rose ha recebito una chiamata urjente…

CLIENTE VILLA                  C’è una chiamata urgente per lei.

BARBARA                             Oh. Pronto? Mio dio! Oh, mio dio! Immediatamente, corro! Mio marito ha avuto un infarto.

CLIENTE VILLA                  Anch’io ho perduto mia madre così.

BARBARA                             Oh, no, no, stia tranquilla, il suo pranzo sarà fantastico. Giuro, tutto di qualità eccezionale.


19 – (OSPEDALE)

DOTT GORDON                 Dalle lastre risulta una lacerazione esofagea, comunemente nota come ernia iatale. Ecco. I sintomi dolorosi sono come quelli dell’infarto, e anche le cause. Stress, caffè, cibi piccanti, smog. Le terminazioni nervose si irritano e lei ne ha sentito gli effetti. Non piacevoli, ma non fatali.

OLIVER                                Può venire questa ernia iatale, mettiamo, per essere strizzato tra le gambe di qualcuno?

DOTT GORDON                 Ehm…no.

OLIVER                                Allora non muoio, dottore?

DOTT GORDON                 Come chiunque… però non oggi.

OLIVER                                Grazie.

INFERMIERA 2                    Grazie, se vuole può aspettare qui.

OLIVER                                Grazie.

GAVIN                                  Oliver! Sei vivo!

OLIVER                                Sì, era qualcos’altro, non era il cuore. Uno strappo, uno sbrego.

GAVIN                                  Sei vivo!

OLIVER                                Sì, sì.

GAVIN                                  Allora che fai?

OLIVER                                Aspetto che arrivi Barbara.

GAVIN                                  Oh, l’aspetto con te.

OLIVER                                Bene.

GAVIN                                  Ok. La faresti un indagine esplorativa con quell’infermiera? Eh?

OLIVER                                Eh-he! Barbara sarà qui a momenti.

GAVIN                                  Sì. Si soffoca in questi posti.


20 – (SUL TRENO)

GAVIN                                  Ho preso la bumba per tutto il viaggio. Non ricordavo se ci volevi la scorzetta o no, perciò le ho portate nel caso…

OLIVER                                Grazie, Gavin.

GAVIN                                  Salute.

OLIVER                                Salute. Tutte le vite vissute là fuori, gente che mai conosceremo, né loro, né le esperienze che fanno.

GAVIN                                  Non conosci te. Della tua vita, ti illudi di sapere quello che avverrà, però…

OLIVER                                Però non lo sai.

GAVIN                                  Non lo sai. E proprio quando credi d’avere previsto tutto, bingo, ti arriva un calcione nel culo a tradimento.

OLIVER                                Secondo te, perché Barbara non è venuta all’ospedale?

GAVIN                                  Non lo so. Forse aveva un buon motivo.


21 – (INTERNO CASA)

OLIVER                                Ciao, Benny. Vieni qui, tesoro. Ma dove sono tutti, eh? Mi sa che tu sei l’unico a cui frega qualcosa di me.

BARBARA                             Oliver! Tu non sai quanto sono felice di vederti. Oh.

OLIVER                                Non sei venuta all’ospedale.

BARBARA                             No. No, no, ho chiamato. Sembrava che tutto fosse sotto controllo, cioè io non ho voluto disturbarti.

OLIVER                                Disturbarmi? Ma figurati, ero semplicemente occupato a morire…

BARBARA                             Oliver, non morivi.

OLIVER                                Non hai neanche chiamato.

BARBARA                             Come no, ho chiamato. Ho parlato con qualcuno.

OLIVER                                Non con me.

BARBARA                             Ho parlato con un infermiera. E ha detto che tu non stavi morendo.

OLIVER                                Sì, però io ero convinto di morire. Ti avevo scritto. Se tu non fossi arrivata in tempo.

BARBARA                             Non leggo la tua scrittura.

OLIVER                                Ehm…ehm, ero su una barella, mi portavano in terapia intensiva con dolori atroci. C’è scritto: “ Amor mio, al momento che leggi questo, io me ne sarò andato. La mia vita è stata pena-…piena, più di quanto sognassi. Tutto quello che ho, e quello che sono, io lo devo a te. Tu mi hai dato il coraggio di superare me stesso , la forza di…di”- ah, qui è dove ho avuto uno spasmo, non ci leggo, ma subito dopo dice, “io giaccio qui, sentendo che la mia vita mi sta abbandonando. Mi aggrappo alla tua immagine, che porterò con me per l’eternità. Io ti idolatro, ringrazio Iddio di avermiti data.” Non ho avuto la forza per firmarla.

BARBARA                             Mah, sono sicura che mi avrebbero detto chi me l’aveva scritta.

CAROLYN                            Ma come, non ci hai neanche chiamato a scuola, mamma?

BARBARA                             Non ho visto lo scopo di allarmarvi visto che non c’era niente di che allarmarsi.

OLIVER                                La mamma non voleva disturbare nessuno, oggi.

JOSH                                      Dovevi telefonare lo stesso.

CAROLYN                            Sì, dovevi.

SUSAN                                   Mama non voleva preoccuparvi senza necessità. Cosa importante è che padre è vivo.

OLIVER                                Siamo sempre stati una famiglia che ha comunicato. E se succede qualcosa d’importante, tutti dovrebbero saperlo. E’ la regola.

BARBARA                             Sì.


22 – (IN CAMERA DA LETTO)

OLIVER                                Ohwk! Che succede? Che c’è?

BARBARA                             Sono sottosopra.

OLIVER                                Sono le 3 del mattino, spegni il televisore.

BARBARA                             Non ero certa del perché non ero venuta all’ospedale, ma ora forse lo so.

OLIVER                                Io oggi vorrei buttarmelo dietro le spalle, ok?

BARBARA                             Ok. Stavo correndo verso l’ospedale…ma sapevo che stavi bene, perché non ho mai pensato che qualcosa di davvero potesse accadere a me, ai ragazzi, o a te. Io stavo facendo l’autostrada, e a un tratto ho avuto, fortissima, la sensazione che tu fossi morto.ho capito cosa avrebbe significato restare sola in questa casa e la mia vita senza di te. Ero così spaventata che ho dovuto accostare.

OLIVER                                Oh. Beh adesso non devi più aver paura.

BARBARA                             Ho avuto paura perché mi sentivo felice.

OLIVER                                Felice perché io ero morto?

BARBARA                             Ero felice d’esser libera. Come se mi fossi tolta un peso.

OLIVER                                Come se ti fossi tolta un peso?

BARBARA                             Sì.

OLIVER                                E io come dovrei reagire se dici che speravi che fossi morto?

BARBARA                             Ho pensato che dovevo dirtelo.

OLIVER                                Io credo che tu mi debba delle scuse, Barbara. Se hai qualcosa da dirmi, io sono qua.

BARBARA                             Io voglio il divorzio.

OLIVER                                No, ma che divorzio! Ma cosa dici, neanche per sogno.

BARBARA                             Non sai quanto ci ho riflettuto.  Io proprio non voglio più essere sposata con te.

OLIVER                                Ma, ma, ma… ma perché mai vuoi divorziare? Ti ho fatto qualcosa? O non ti ho fatto qualcosa?

BARBARA                             Non riesco a specificare i motivi, Oliver.

OLIVER                                Beh, provaci!

BARBARA                             Non ci voglio provare!

OLIVER                                C’è qualcun altro? Un altro uomo?

BARBARA                             No.

OLIVER                                Una donna?

BARBARA                             Ti piacerebbe.

OLIVER                                Insomma, io dovrei in caso chiedere il divorzio. Voglio dire, quello portato in ospedale in preda ad una grave-

BARBARA                             Indigestione.

OLIVER                                Sì, sì, sì, sei una grande esperta nell’arte di farmi passare da cretino.

BARBARA                             Ok, ok, ok mi dispiace. Sono io la cattiva. Diamo a me tutte le croci addosso.

OLIVER                                No, no, no. A me forse occorre…io credo che sia opportuno dopo un po’ di bellissimi anni passati insieme, che tu mi dia una fondata ragione , io mi sono fatto un culo così, per guadagnare abbastanza per farti vivere da nababba, e ora me la devi, una ragione, che abbia un senso. E sentiamola. Fuori. Sentiamola. Sentiamola!

BARBARA                             Perché, quando ti guardo mentre mangi, quando ti guardo addormentato, anche solo a guardarti ultimamente, mi viene una gran voglia di spaccarti la faccia.

OLIVER                                Spaccamela, spaccami la faccia, ah-ha, vuoi spaccarmi la faccia? Un’altra volta, bada, io la spacco a te. E sarà meglio che ti trovi un avvocato con le palle.

BARBARA                             Il meglio che puoi pagarmi.


23 - (NELLO STUDIO DELL’AVVOCATO TURNHOLT)

OLIVER                                Che cosa vuole?

TURNHOLT                          Il mantenimento dei figli.

OLIVER                                Mai fatto mancare niente ai miei figli.

TURNHOLT                          Compiranno i 18 anni fra un anno. E’ un bel vantaggio per lei.

OLIVER                                Quanto chiede di alimenti?

TURNHOLT                          Barbara, contro il mio consiglio, rinuncia agli alimenti.

BARBARA                             Guadagno abbastanza con la mia azienda. Con la clientela in aumento, posso bastare a me stessa.

OLIVER                                Sono un uomo fortunato.

TURNHOLT                          La mia cliente è stata più che onesta, signor Rose. Rinuncia agli alimenti e ad ogni diritto sui suoi proventi professionali di avvocato, in cambio della casa e di tutto ciò che contiene, a parte il suo rasoio elettrico e… i suoi abiti.

OLIVER                                Tutto quello che ho guadagnato, io l’ho messo in quella casa e-

BARBARA                             L’ho trovata io. Ogni mobile si trova dov’è, perché io lì ho deciso di metterlo, quella è la mia casa.

OLIVER                                Se la sua cliente ha finito di blaterare, lei le dovrebbe spiegare che una moglie non è che automaticamente si prende la casa.

TURNHOLT                          Ah, io pensavo che lei le avesse detto che aveva diritto a tutto fino all’ultimo bene…

OLIVER                                Detto cosa?

TURNHOLT                          Sì…ecco qua: “Amor mio, al momento che…” santo Iddio che calligrafia… “al momento che leggi questo, me ne sarò andato”, bla bla bla, “tutto quello che ho e quello che sono, io lo devo a te”. Lo ha scritto lei, signor Rose?

OLIVER                                Mi scusi, avvocato Turnholt. Bieco, lercio, schifoso, pezzetto di merda. Adesso io vorrei dire due parole alla mia signora.

TURNHOLT                          Certamente.

OLIVER                                Se questa è una gara di caduta rapida verso il basso, hai vinto. Mostrandogli la mia lettera, sei piombata di botto nel più profondo strato di merda fossile uscita dal buco del culo del più stronzo degli ominidi. Io potevo anche darti la casa, ma ora, non l’avrai mai. Mai e poi mai avrai quella casa, hai capito? Tu non avrai mai quella casa.

BARBARA                             Si vedrà.

OLIVER                                Sì. Si vedrà.

BARBARA                             Forse non dovevo usare quella lettera.

TURNHOLT                          Oh, mia cara, al momento che saremo in fondo, ricorderà oggi come il suo giorno più luminoso.


24 – (STUDIO DELL’AVVOCATO GAVIN D’AMATO)

GAVIN                                  Come definite 500 avvocati in pasto agli squali? Un ottimo inizio. Prima mi offendevo a queste battute. Ora le considero semplici verità. Gli avvoca-

                                               Pronto? Oh, non posso parlare ora tesoro. Ho un cliente. T’amo, mi manchi, ti voglio. Ciao. Sono sposato di fresco. E’ l’ultima cosa che mi sognavo di fare dopo la vicenda dei Rose. In materia di donne, io spero di essere un uomo migliore di prima. Ma sono certo un migliore avvocato in materia di divorzio. Non commetterò mai più l’errore che commisi con Oliver.


25 – (BIBLIOTECA)          

GAVIN                                  Ora concentriamoci sul caso specifico. Lei vuole la casa, e tu vuoi la casa.

OLIVER                                Non è lei che ne soffre i disagi. Sono io che vivo in camera d’albergo.

GAVIN                                  Non per molto.

OLIVER                                Rivendicadi aver trovato la casa.

GAVIN                                  Fu lei a trovarla, vero?

OLIVER                                Sì, ma non è questo il punto. Dice che è tutta opera sua. Non è vero, non è vero. Non ho mai segnato i punti, ma se li avessi segnati, vincerei 40 a 3. Dico per la roba. Ah, bella davvero. Quei stupendi cani in porcellana, quasi tutte le porcellane le ho trovate io. Quel tappeto decò e quell’enorme cucina elettrica non l’avrebbe mai presa senza il mio incoraggiamento.

GAVIN                                  Ah-ha…

OLIVER                                Le scarpe, quelle sì che è brava a comprarle. Le scarpiere che ho comprato io, in quella casa camminavi sulle scarpe.

GAVIN                                  Ecco qua. Ti piacerà questa. 16-9-0-4 del codice civile, paragrafo C. Questa una volta la usai per un divorzio che mi scroccò un mio cugino. Un fallito integrale. Leggi.

OLIVER                                Agli effetti dei capoversi 1 e 2 dei paragrafi A e B…

GAVIN                                  Qui, qui, salta, salta, da qui: le parti che stanno conducendo vite separate…

OLIVER                                “Le parti che stanno conducendo vite separate non dividendo né letto né vitto saranno considerate legalmente separate anche quando esse abitino sotto lo stesso…anche quando abitino sotto lo stesso tetto”?

GAVIN                                  Eh sì, la norma fu codificata per la gente povera e che non poteva permettersi domicili separati durante il divorzio, ma ce ne possiamo avvaere.

OLIVER                                Cioè posso tornare a casa?

GAVIN                                  Se col divorzio finiamo in tribunale, sostieni che hai protetto le tue proprietà, che eri lì per vigilare che i tuoi beni non fossero esitati.

OLIVER                                E inoltre potrei convincerla a rinunciare alla casa.

GAVIN                                  No! No, Oliver. Non verrai a patti con lei. La eviterai. Le donne possono essere molto più cattive di quanto t’immagini. Non sottovalutarle come avversarie. Non provarci.

OLIVER                                No, no, no, no, io…non ti preoccupareGavin, grazie

GAVIN                                  Va bene. Avanti, vai a casa.


26 – (CASA ROSE)

BARBARA                             E’ la cosa più idiota che tu abbia mai fatto.

OLIVER                                Diciamo pure la seconda.

BARBARA                             Non puoi stare qui.

OLIVER                                La legge dice di sì. Legge 16-9-0-4 paragrafo C. Leggitela, passerotta.

CAROLYN                            Questo è carino. Attaccalo.

BARBARA                             Che cosa c’è in quel pacco?

OLIVER                                Quella roba lì, metti in cima?

BARBARA                             Sì, questo.

OLIVER                                Oh. Che bello. Attacca la spina, Josh.

JOSH                                      Va bene.

BARBARA                             E’ in corto.

OLIVER                                Non è in corto. Uno dei fili d’argento tocca la spina.

BARBARA                             Bravo. Sistemala tu allora.

OLIVER                                Evvia, siamo a Natale. Siamo festosi.

CAROLYN                            Io devo uscire.

JOSH                                      E io ho da fare in camera mia.


27 – (IN MACCHINA)

CAROLYN                            Oddio! La Mia casa va a fuoco!

BOYFRIEND                        Anch’io amore.

CAROLYN                            Ma no idiota! Sul serio!

BOYFRIEND                        Aspetta!


28 – (CASA ROSE)

CAROLYN                            Oh, mio dio. Ma fa qualcosa! Mamma!

BOYFRIEND                        Al fuoco! Al fuoco!

CAROLYN                            Mamma!

OLIVER                                Chiamate la polizia! Io prendo l’estintore!

SUSAN                                   9-1…no, no, no 9-1-1

CAROLYN                            Toglietevi di mezzo.

OLIVER                                1: Conservare in ambiente fresco! 2: Tenere verticale e girare l’anello! 3: Tenere a distanza di 90 centimetri. Non dirigerlo in faccia. 90 centimetri, via. Dietro!

JOSH                                      Papà…la tenda, la tenda!

OLIVER                                E’ finito. Meno male che c’ero io. Qua bruciava tutta la casa.

SUSAN                                   Ora ok. Io prendo straccio e comincio a pulire... ma forse è meglio rastrello, o bulldozer…

JOSH                                      Ci mancava il fuoco.

OLIVER                                Forse non sono state le luci.

BARBARA                             Se lo dici tu.

OLIVER                                Ecco, piuttosto che discutere sulle presunzioni di ogni colpa, io preferirei raggiungere un accordo, il tempo sta passando.

BARBARA                             Vorrei tanto farla finita anch’io, Oliver.

OLIVER                                Brava! Se andiamo a finire in tribunale gli avvocati ci mangeranno tutto. Io avrei un equa soluzione. Vuoi sentirla?

BARBARA                             Sì.

OLIVER                                Ehm, ehm…io capisco il tuo punto di vista. Hai investito 18 anni della tua vita in questo matrimonio, valgono un sacco, una cifra enorme, 163 mila, 100 dollari.

BARBARA                             Come ci arrivi a quella cifra?

OLIVER                                Ehm, equamente. Tu fai più o meno le stesse cose di Susan.

BARBARA                             No, lei va anche al college. Dovrebbe prendere più di me.

OLIVER                                Barbara, lasciami finire, non si può fare il minimo paragone tra ciò che fa lei e … la sua paga è solo la base, tanto che l’ho raddoppiata…e…era ancora poco, allora l’ho triplicata ed ecco come sono arrivato alla cifra: 490 mila, 633 dollari, più o meno. E bada, te li darò in contanti, non sarà facile, saranno acidissimi cavoli ma te li darò, e tu dovrai solo soprassedere per la casa. Me lo devi, Barbara. Hai guadagnato più tu a conoscere me, che io a conoscere te!

BARBARA                             Guarda, non ti chiederò neanche di tradurre, io , sono io che ho trovato questa casa, io che ho comprato tutto!

OLIVER                                Sì, con i miei soldi! E’ molto più facile spenderli che farli (xufk$)!

BARBARA                             Li avrai pur fatti, ma non per me! Tutta merda!

OLIVER                                Non eri neanche multi orgasmica prima di conoscere me!

BARBARA                             Tu davvero ti aspetti che io continui a rassicurarti sessualmente anche adesso che ci facciamo schifo?!

OLIVER                                Non preoccupatevi, tutto sarà risolto. Ciao cara.


29 – (STUDIO DELL’AVVOCATO GAVIN D’AMATO)

OLIVER                                Ecco qua, le zone rosse sono sue, le zone gialle sono mie. Il verde, terra di nessuno. Per la cucina era difficile ma Barbara ha avuto l’idea dell’alternanza per le ore d’uso.

GAVIN                                  Questo sembra razionale a tutti e due?

OLIVER                                Sì.

GAVIN                                  Oliver, mio padre diceva sempre che l’uomo non può mai battere la donna quando si tratta d’amore o di vendetta. Perché non lasci che si pigli la casa? Ci sono altre case, ci sono altre donne.

OLIVER                                Ma no, Gavin, io vincerò, perché io l’ho portata ad accettare le regole base .

GAVIN                                  Oliver, non ci sono vittorie in queste cose, soltanto gradazioni di sconfitta.

OLIVER                                Eh, ma io ho più metri quadrati!


30 – (CAMERA DA LETTO DI BARBARA)

SUSAN                                   Scusi di disturbarla, ma lei può prestarmi pillola per dormire?

BARBARA                             E’ mio marito che ti ha mandato?

SUSAN                                   Oh, no, difatti, no… che mi ha indovinata. Questo è buono perché io sono in imbarazzo quando fingo.

BARBARA                             E’ carino vedere qualcuno adoperarsi per gli altri in questa casa. Buona notte, Susan.

SUSAN                                   Così, niente pillole?

BARBARA                             Oh, micia, micia, vieni, micia.


31 – (ESTERNO CASA ROSE)

SUSAN                                   Vuole che faccio telefonata per sentire di farmacia aperta?

OLIVER                                No, la troverò.

SUSAN                                   Dovrei venire?

OLIVER                                Oh, come vuoi.

SUSAN                                   Oh, questa è mia marca preferita di auto.

OLIVER                                E’ una Morgan.

SUSAN                                   Ya! Oh! E’ intima.

OLIVER                                Cosa è stato?

SUSAN                                   Una buca o qualcosa… Oh! Gattina! Oh mein Got!

OLIVER                                Senti, perché non vai subito in casa e prendi un bel sacchetto di plastica?

SUSAN                                   Plastica?

OLIVER                                Sì.

SUSAN                                   Oh! Povera micina, povera micina.

OLIVER                                Poi dicono che hanno nove vite!

BARBARA                             Qua micia, micia, micia micia! Micina? Micia, vieni fuori. Micia micia. Dove sei, micia, c’è la pappa. Hai visto la gatta?

OLIVER                                Stai parlando con me? No.

BARBARA                             Micia, micia, micia? Vieni micia? Micina? Ma dove sei? Dove sei finita? Micina? Dove sei, micina? Micina?


32 – (CANTINA CASA ROSE)

BARBARA                             Che ne hai fatto della mia gatta?

OLIVER                                Chiudi la porta che fai uscire il caldo.

BARBARA                             Io so che è successo qualcosa. Ora smettila di fare il tonto. Che è successo?

OLIVER                                Tu hai ucciso la tua gatta, Barbara.

BARBARA                             Cosa?

OLIVER                                Sì, sì. Una dannata pillola e la tua gattina sarebbe viva: ho dovuto alzartmi in piena notte per andare in farmacia e facendo marcia indietro-

BARBARA                             Ah!

OLIVER                                Dovrebbe spaventarmi? Se stai cercando rogne, Barbara… te le sei trovate.

BARBARA                             Cosa ti aspettavi? Mi hai ucciso la gatta. Tu mi fai mpazzire, Oliver. Per favore, ti chiedo di andartene via.

OLIVER                                No, questa è la mia casa e qui voglio restare.  


33 – (UFFICIO DI OLIVER)

SOCIO 2                                Francamente, sono preoccupato per te, Oliver. Hai un’aria disfatta.

OLIVER                                Sto benone! Andrò in vacanza dopo la ratifica del senato per il dicastero ad Harry.

SOCIO 2                                Perché non ti prendi prima qualche giorno? E’ vitale per lo studio che ci si arrivi senza intoppi, e ti voglio in piena forma.

OLIVER                                Sono in piena forma. Io non vi deluderò. Sono in una forma fantastica. Ti ringrazio molto per la premura.


34 – (STUDIO DELL’AVVOCATO GAVIN D’AMATO)

SEGRETARIA                      Signor D’Amato?

GAVIN                                  Sì?

SEGRETARIA                      C’è una persona nel suo studio.

GAVIN                                  Chi? Dica, parli pure!

SEGRETARIA                      La Signora Rose. Ho pensato di non lasciarla in sala d’aspetto, insomma, se s’incontra col marito, capisce, no?

GAVIN                                  Capisco.

SEGRETARIA                      Lei capisce?

GAVIN                                  Sì, capisco.

GAVIN                                  Barbara? Beh, sai, non dovresti essere qui. A qualcuno potrebbe sembrare poco ortodosso.

BARBARA                             Beh, sono qui. Ortodosso o no.

GAVIN                                  Non ti dispiace se io…registro tutto? Solo, per evitare equivoci su quanto è stato detto. Cos’hai in mente?

BARBARA                             Beh, dato che sei stato tu a consigliare ad Oliver a tornare in casa, adesso gli potresti consigliare di uscirne.

GAVIN                                  Perché? Sembra che abbiate già risolto tutto, con le zone rosse e le zone verdi.

BARBARA                             Gavin, da quando è cominciata questa cosa, io dormo poco e male.  Il più delle volte mi sveglio singhiozzando.

GAVIN                                  Mi dispiace. E’ uno schifo.

BARBARA                             Ma questa mattina, mi sono svegliata gridando. E non riuscivo a smettere. Questa cosa deve finire, proprio deve finire.

GAVIN                                  Consigliavo di vendere la cas-…

BARBARA                             No!

GAVIN                                  Ok. Almeno su questo concordate.

BARBARA                             Gavin, io non ho molto denaro. Ma potrei pagarti.

GAVIN                                  Sarebbe illegale.

BARBARA                             A parte il denaro. Che ci vorrebbe , per convincerti ad aiutarmi, Gavin?

GAVIN                                  Ahw! Rimettiti le scarpe, Barbara. Non faccio sesso di piede dall’82.

BARBARA                             Hai mai fatto l’amore con rabbia?

GAVIN                                  C’è altro modo? Ehi, ehi… smettila. Ma via, è ridicolo, abbottonati. Vuoi appianare la cosa? Mettiamoci tutti intorno a un tavolo, troviamo qualche compromesso.

BARBARA                             Non esistono compromessi.

GAVIN                                  E allora, mi dispiace.

BARBARA                             Ci ho provato. Tu sai dove sono se cambiassi idea.

GAVIN                                  A volte mi chiedo cosa poteva accadere, se accettavo l’offerta. Ma non l’ho fatto. Avrei voluto vederli i suoi alluci, come un grido d’aiuto, fra le mie gambe.


35 – (CASA ROSE)

OLIVER                                Troia fetente!

BARBARA                             Stronzo bastardo!

OLIVER                                Nausea!

BARBARA                             Ribrezzo!

OLIVER                                Schifo!

BARBARA                             Frocio! Buon giorno, Susan.

SUSAN                                   ‘Giorno…

OLIVER                                Ti ho fatto qualche sandwich per il viaggio.

JOSH                                      Grazie, ma non ho tanta fame.

OLIVER                                Beh, potrà venirti più tardi. Perché non te l’incarti? Sento che dovrei dirti qualcosa…insomma, vai fuori al college…

JOSH                                      Mi hai già detto tutto.

OLIVER                                Sì, quasi tutto.

JOSH                                      Riguardo la droga, non farti, al sesso, non farti impestare… che altro c’è?

OLIVER                                Solo in campo donne: non farti fregare dai sentimenti.

JOSH                                      Senti, se è andata male a te, non significa che debba succedere anche a me, ok?

OLIVER                                Josh… non andartene così.

JOSH                                      Io ce l’ho con te!

OLIVER                                Allora cosa vuoi fare? Darmi un cazzotto sul muso? Ti farebbe star meglio? Allora avanti.

CAROLYN                            Tu e papà, cosa vi farete quando non ci saremo noi?

BARBARA                             Non dire sciocchezze. Ci farà bene stare un po’ da soli per sistemare le cose. Vedrai che entro l’estate andrà tutto a posto. E allora preparerò una bella cena e ve la porto su, o venite qua voi. Andrà tutto a posto.

CAROLYN                            Lo prometti?

BARBARA                             Certo. Sapete che vi adoro.

CAROLYN                            lo so.

BARBARA                             Il mio tesoro…

SUSAN                                   Allora tornerò a prendere le mie cose. Io spero tutto il meglio per voi. Arrivederci.

BARBARA                             Auguri, Susan.

CAROLYN                            Ciao.


36 – (ESTERNO CASA ROSE)

OLIVER                                Mi raccomando, eh? E divertitevi.

BARBARA                             State tranquilli per noi.

OLIVER                                Ciao. Benny! Vieni, su bello cane…


37 – (STUDIO DELL’AVVOCATO GAVIN D’AMATO)

GAVIN                                  A 15 anni, diventai un evoluzionista e mi fu tutto chiaro. Veniamo dal fango, dopo 3 miliardi di anni virgola 8 di evoluzione, il nostro nocciolo è ancora il fango. Nessun avvocato divorzista può dubitarne.

OLIVER                                La possiamo inchiodare! Dà una cena importante in casa stasera alle otto. Il critico culinario del Post ha telefonato per confermare l’ora e…a me ha mandato questo falso avviso di disinfestazione, dice che la casa sarà gasata per le termiti, perché ne stia lontano.

GAVIN                                  Ma può dare delle cene.

OLIVER                                Sì, ma ha mentito per la disinfestazione.

GAVIN                                  Può mentire.

OLIVER                                Ha preso due mie statuette di porcellana. Qualsiasi mercante le darà almeno mille dollari per quelle. Lei sta finanziando la sua cena con la mia roba, io voglio che sia incriminata per furto e farla sbattere in galera!

GAVIN                                  Senza prove, non ci sono gli estremi.

OLIVER                                Un momento…ma dico…cosa…da che parte stai tu? Ti ha lavorato, eh? L’hai scopata?

GAVIN                                  Neanche un po’.

OLIVER                                Era fantastica… è stata una ginnasta…

GAVIN                                  Davvero?

OLIVER                                Eh, sì.

GAVIN                                  Senti, Oliver…scusa, ma ho perso il filo.

OLIVER                                Andiamo, Gavin, facciamola arrestare!

GAVIN                                  Nn credo che dovresti restare in casa. Io spingerò perché la vendiate e dividiate il ricavato.

OLIVER                                No. Sarebbe tradirmi. Credi che non sappia soffrire per vincere il match?

GAVIN                                  Tu non vincerai questo match, Oliver. Senti, io ti rispetto, Oliver, sei un professionista, io sono un professionista, e da professionista e da amico, ti dico che in un modo o nell’altro, andrai al tappeto. Dai forfait.

OLIVER                                Capisco quello che dici. Ti esonero.


38 – (CASA ROSE)

BARBARA                      Ecco, alcuni dei piatti di stasera sono nuovi. Alcuni certamente ve li avevo già fatti, però sono tutti i miei piatti preferiti, perché tutti voi siete i miei clienti preferiti.

OLIVER                         Ciao, tesoro, perdona il ritardo. Beh, forse è meglio che io non mi sieda vicino a nessuno perché ho un tantino di raffreddore. (starnutisce)

INVITATI                      Salute.

OLIVER                         Ora sarà meglio che vada a pisciare sul pesce.

INVITATI                      Ma è inaudito/Oh!/Ma è ubriaco!

BARBARA                      Oliver, quelle persone sono clienti. Stai compromettendo i miei affari, ho il redattore culinario del Post di là.

REDATTORE POST     Va tutto bene? Oh.

BARBARA                      Io non ti umilierei mai così.

OLIVER                         Ti manca lo strumento. Oh! Te ne vai così presto, bambolina?

REDATTORE POST     Sembra sia in corso una baruffa in famiglia. Non so se è meglio andarsene ma però decisamente consiglio di saltare la portata del pesce.

INVITATA                     Oh, ma allora…?

OLIVER                         No!


39 – (ESTERNO CASA ROSE)

OLIVER                         Ma…? Cosa stai facendo? Cosa stai facendo? Vedete cosa fa? Vedete? No!!!

BARBARA                      Scendi, cocchino!

OLIVER                         Prima mi dovrai uccidere!

BARBARA                      Io non scherzo, Oliver.

OLIVER                         Non ne hai il fegato. Avanti! Coraggio!

INVITATA                     E’ assurdo, spaventoso!

OLIVER                         Ok, da ora senza guantoni. Ascolta, io non voglio dare spettacolo. Insomma, io abito anch’io in questo quartiere…ma da ora senza guantoni! Cacasotto!


40 – (CUCINA DI CASA ROSE)

OLIVER                         Agli invitati sarebbe piaciuto.

BARBARA                      Da te mi sarei aspettata un po’ più di fantasia, Ollie. Farò un po’ di pulizie.

OLIVER                         No, le porcellane no! Ci tieni quanto ci tengo io.

BARBARA                      Di più.

OLIVER                         Quella non toccarla! No! Dammela! Dammela! Dammela!

BARBARA                      No!

OLIVER                         Dammela! Buonanotte.

OLIVER                         Benny? Benny?


41 – (STUDIO DELL’AVVOCATO GAVIN D’AMATO)

GAVIN                           Fino ad ora era una normale situazione da divorzio, ammaccature, qualche piatto rotto, un pesce al piscio, però le consiglio un cordiale per la prossima puntata. Ci sono due dilemmi che scombussolano le meningi umane: come fare a trattenere qualcuno che non vuole restare, e come fare a sbarazzarsi di qualcuno, che non se ne vuole andare.


42 – ( CASA ROSE)

(Biglietto: “Dobbiamo parlare. Ore 21. Sala da pranzo.”)

(Risposta: “Il Signor Oliver Rose ci sarà.”)

OLIVER                         Ho stappato questo grande vecchio, per farlo respirare. Sei molto bella.

BARBARA                      Mi sento bene.

OLIVER                         Sì, anch’io. La seduta per il dicastero a Larrebee è andata molto bene, oggi. Sai, sono rimasto sorpreso , lietamente sorpreso, del tuo invito.

BARBARA                      Grazie per il vino. Spero che non sia avvelenato.

OLIVER                         Idem per questo.

BARBARA                      Abbiamo incasinato tutto, Oliver.

OLIVER                         Sì, questa è l’impressione.

BARBARA                      Io voglio ricominciare ad avere una vita normale.

OLIVER                         Io lo stesso, Barbara. A vederci così è difficile credere che noi non possiamo essere felici.

BARBARA                      Sì che possiamo. Ma non insieme. Voglio chiederti per l’ultima volta di andartene.

OLIVER                         Eh no, non posso. Non voglio.

BARBARA                      Fai tanti di quei soldi, Oliver. Puoi comprare un’altra casa, puoi ricomprare tutto.

OLIVER                         Tranne te. Ti sarà forse difficile crederlo, ma io ti amo ancora. Io ancora ti voglio. Stento a crederci anch’io.

BARBARA                      Quello che stenti a credere è che io non voglio te.

OLIVER                         Beh, sì. Quello è un problema che ho ma non credo di essere peggiore di molti altri. Come si ricomincia daccapo?

BARBARA                      Non lo so.

OLIVER                         Dimmelo.

BARBARA                      Non ci riesco.

OLIVER                         Oh, ti prego.

BARBARA                      Non lo so.

OLIVER                         Ti prego, dimmelo. Dai, Barbara, dimmelo.

BARBARA                      Basta!

OLIVER                         Credo che tu non voglia parlarne.

BARBARA                      No, che non voglio parlarne. Oliver, se non esci di qui adesso, tu non hai idea di dove potrò arrivare.

OLIVER                         Dove arriverai? Dimmelo.

                                        Siamo stati tremendi, ma c’era qualcosa tra noi, che ancora c’è. Non abbiamo ancora superato il livello di guardia.

BARBARA                      Io sì.

OLIVER                         Non ne sono convinto. Nessuna che fa un paté così buono può essere tanto cattiva.

BARBARA                      Dipende da con che cosa è fatto quel paté. Uh…bwau!

OLIVER                         Benny?

BARBARA                      Un cane buono fino all’ultimo morso.

OLIVER                         Nooooooooooooooo! Cristo!

BARBARA                      Il lampadario te lo darò!

OLIVER                         Barbara?

BARBARA                      Stronzo!

OLIVER                         Non puoi uscire. Ti troverò, dolcezza. Conosco troppo bene questa casa. Ma dove diavolo è? Ah…

                                        Ahw-oh!

                                        Ti ho messo sotto, adesso, eh? E ora che fai? Ora faccio tutto quello che voglio!

BARBARA                      Smettila…ti prego, smettila!

OLIVER                         Ah, che buon profumo di sporco…ah…ah…Barbara…ci vuole questo…ci vuole questo…per noi…

BARBARA                      Non… parlare… Oliver…voglio solo te… il vendicatore calvo…ti prego…

OLIVER                         Non l’avevi più chiamato così da anni… ah, sì…Barbara…sì…aaaaah, sì…ah, Barbara, aah… AAAAAAHHH! Cristo! Oddio! Ah! Ah!

BARBARA                      E’ stato bello per te come per me?

OLIVER                         Ahhhhh, ohhhhh…


43 – (BAGNO)

OLIVER                         Ahh…ohw…

                                        Aaaaaaaaaaaaaaaaaah!


44 – (FUORI CASA ROSE)

SUSAN                            Ma che succede dentro?


45 – (CASA ROSE)

OLIVER                         Oh, scusami. Credevo fossi Barbara.

SUSAN                            Signor Rose, che succede qui? Lei sta ok?

OLIVER                         Oh, sto bene. Sì, bene. Senti Susan, io ora sono preso da una cosa importante, non posso parlare, vieni che ti apro la porta.

SUSAN                            Ma la signora sta bene?

OLIVER                         Sì, lei sta bene, sì.

SUSAN                            Dov’è signora? Lei è sicuro che sta bene?

OLIVER                         Barbara! C’è Susan qui. Vuol sapere se stai bene.

BARBARA                      Mai stata meglio.

OLIVER                         Grazie per essere passata, Susan.

SUSAN                            Viene fuori con me, signor Rose?

OLIVER                         Sì andiamo. Oh, un momento, ho dimenticato una cosa…

SUSAN                            Cosa?

OLIVER                         Barbara.

SUSAN                            No! Signor Rose, signor Rose. No. Oh, mein Got…signora Rose.

OLIVER                                Oooon…ly…you…can…

BARBARA                             Che diavolo sta architettando?

OLIVER                                Ooonly…you…can…

                                               Ciao. T’ho portato una sorpresina. Gne gne gne gne gne gne.

BARBARA                             Sei uno stronzo.

OLIVER                                Facciamo un patto. Tu dì che è mia, e puoi prenderti tutto in questa casa.

BARBARA                             Ok… è mia.

OLIVER                                Barbara! Barbara, mi dispiace. Ti ho fatto male? Eh? Stai bene? Ah!

                                               Bene, bene, bene. Ti aiuterei volentieri, in cambio della casa.

BARBARA                             No.

OLIVER                                Ti prego, non rovinare il pavimento palladiano, quando atterri.

BARBARA                             Ora va meglio.

OLIVER                                Io ti salverò, che ti piaccia o no.

BARBARA                             Non ci riuscirai. E’ troppo pesante. Ti strapperà fuori.

OLIVER                                Funzionerà. Oh…

BARBARA                             Oli…

OLIVER                                Quasi…e va bene…va bene. Altalenando forse arriviamo alla balaustra.

BARBARA                             Fermo! Fermo! Non muoverti. Ho allentato il fermo perché ti cadesse addosso.

OLIVER                                Oh. Che bella notizia.


46 – (FUORI CASA ROSE)

SUSAN                                   Ah! Gavin! Gavin! Gavin!

GAVIN                                  Susan, aspetta almeno che mi fermi.

SUSAN                                   Grazie a dio è qui. Penso che non arriva mai. Sono dentro, e sono come pazzi.


47 – (CASA ROSE)

OLIVER                                Beh, a questo punto non c’è nessun motivo per non essere assolutamente sinceri. Nonostante tutto, io ti ho sempre amato.

BARBARA                             Lo so.

OLIVER                                Eh? E nonostante tutto, mi ami anche tu, vero?

BARBARA                             Rispondi tu, Oliver.


48 – (FUORI CASA ROSE)

SUSAN                                   Niente?

GAVIN                                  Macché, niente. Ok, entriamo.

SUSAN                                   Oh, mein Got!

GAVIN                                  Oliver! Barbara!


49 – (INTERNO CASA ROSE)

OLIVER                                Gavin!

BARBARA                             Gavin!

OLIVER                                Gavin, prendi la scala!

GAVIN (FC)                          Ok.

OLIVER                                Beh, lo sapevo che finiva tutto bene.

BARBARA                             Gaaaavin!

OLIVER                                Gavin!

BARBARA                             Gavin!

OLIVER                                Gavin! Eh…ehm…ce la caveremo, cara. V-vedi quei due cavi?

BARBARA                             Sì?

OLIVER                                Ognuno di loro può reggere almeno 100 chili…sì.

BARBARA                             Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhh!

GAVIN                                  Arriviamo!

SUSAN                                   Mein got…sono morti…oh!


50 – (STUDIO DELL’AVVOCATO GAVIN D’AMATO)

GAVIN                                  Che storia, eh? Qual è la morale? Chi ama i cani sposi chi ama i cani, e chi ama i gatti sposi chi ama i gatti? Non lo so. Potrebbe essere questa. Un civile divorzio è una contraddizione in termini. Forse dopo l’accaduto sono diventato tradizionalista. Forse non è naturale restare sposato Per tutta la vita ad una persona sola. Anche se i miei ce l’hanno fatta. 63 anni. E qualcuno buono.

                                               Bene, adesso parliamo di questo divorzio. In merito a sua moglie, io non posso che sollecitarla ad essere generoso, anche a costo di lacrime e strazio. Perché la cosa che più conta qui, è di venirne a capo al più presto, e più pulitamente possibile, perché lei possa cominciare a ricostruirsi la vita con un’altra. Sennò… può alzarsi di qui e tornare a casa, e cercare di trovare qualche briciola di quello che lei un tempo amava, nella ragazza degli anni verdi. La vita è sua. Ci rifletta.

                                               Ciao, aspettami. Ti amo.

THE END