La
lampada di Aladino
Favola in due atti
tratta da “Le mille e una notte”
Adattamento teatrale di
Turi Giordano e Sergio
Vespertino
Personaggi:
Aladino
Genio
Jasmin
Jafar
Sultano
Zago
Guardie – Mercanti – Ancelle – Popolani – etc. etc.
In un paese immaginario dell’estremo oriente…….all’epoca delle fiabe….
Atto primo
Dal sipario chiuso esce una imbonitrice con addosso tanti oggetti da
vendere
Imbonitrice: Assalam e buongiorno a voi miei degni amici, prego prego,
avvicinatevi, benvenuti ad Akraba città del mistero, città magica… Con la mia
mercanzia…guardate ch’è bella…Grande vendita oggi…su coraggio…guardate questo
piccolo capolavoro tra un narghillè e una caffettiera…visto? Fa anche le
patatine fritte…infrangibile…non si rompe…Oh..si è rotta… E questo qui, è la
prima volta che ne vedo uno intatto, parola d’onore è un famoso salva bontà del
Mar Morto…sentite…(all’aprirsi dello scatolo si sente una pernacchia) Aaaahhh,
funziona ancora… No, no, non andate via, ho capito a voi interessa soltanto la
merce eccezzionalmente rara… E allora credo proprio che troverete interessante
questo, (prende la lampada magica) non vi fate ingannare dall’aspetto comune,
come per tante cose non è quello che si vede, ma quello che c’è dentro che
conta. Non è una lampada come le altre, pensate che una volta cambiò il destino
di un giovane. Un giovane che come questa lampada valeva assai più di quanto
non apparisse: Un animo puro come un diamante allo stato grezzo. Volete che vi
racconti la sua storia? Bene…Dovete sapere che c’era una volta ad Akraba un
ragazzo di nome Aladino….
Dalla sala si sente un vocio. Alcune guardie rincorrono Aladino che tiene una
forma di pane in mano.
Guardia1: Fermati brutto ladro….
Aladino: Come dici?
Guardia2: Ti farò tagliare le mani una volta per tutte, straccione….
Aladino: Eh, quante storie per un pezzo di pane…
Guardia1: Eccolo laggiù…Non ti sarà facile sfuggirci…
Aladino: E me lo chiami facile?
Guardia2: Tu da quella parte, e io dall’altra…
Guardia1: Lo prenderemo per la barba del profeta.
Aladino: (salutando l’imbonitrice) Buongiorno signora!
Imbonitrice: Già nei guai di prima mattina oggi eh? Non è un po’ presto
Aladino?
Aladino: Nei guai? Ma chè? Uno è nei guai solo se lo prendono….
Guardia2: Preso…..
Aladino: Ecco appunto….
Guardie: E questa volta….Non ci scapperai.
Aladino: (si svincola e scappa) Ancora no….sarà per un'altra volta…..
E ora eccellenza illustrissima si mangia, tieni coraggio prendilo.(da il pezzo
di pane ad un bambino in sala)Un giorno le cose cambieranno, sarò ricco, vivrò
in un palazzo e non avrò un solo problema al mondo…..
Scappa dalla sala inseguito dalle guardie.
Nel frattempo si è aperto il sipario e ci troviamo nella casa del Sultano.
Un principe infuriatissimo esce inseguito dal Sultano.
Principe: Non sono mai stato insultato così…
Sultano: Oh! Principe, non volete andarvene così presto? E’ vero? (mangiando i
biscotti della sua bis-bisnonna)
Principe: Auguri, se sperate di trovarle marito…(via)
Sultano: Oh…Jasmin!! Jasmin per dindirindina, il principe è andato via molto
arrabbiato…cosa è successo?
Jasmin: (entrando in scena) Quel principe è un damerino sputa sentenze…
Sultano: Anima mia, tu devi smetterla di respingere ogni pretendente che arriva
a palazzo. La legge dice che devi sposare…
Jasmin: …che devo sposare…
Sultano: …un principe entro il tuo prossimo compleanno….
Jasmin: La legge ha sbagliato!
Sultano: Mancano solamente tre giorni, lo sai!
Jasmin: Padre io non sopporto di sentirmi costretta. Se mi sposerò voglio che
sia per amore.
Sultano: Jasmin, non è solo una questione di legge…ma ecco vedi cara…io non ci
sarò per sempre…beh insomma io…io voglio essere sicuro che non rsterai sola,
che avrai qualcuno accanto…
Jasmin: Ti prego, cerca di capire, non ho mai fatto niente da sola, non ho mai
avuto un vero amico, non sono mai neppure uscita dalle mura di questo palazzo….
Sultano: Ma Jasmin, tu sei un principessa….
Jasmin: Beh, allora forse non voglio più essere una principessa! (a parte,
rivolta al pubblico) Mi dispiace tanto, ma non posso restare qui e lasciare che
decidano della mia vita…uscirò di nascosto dal palazzo e andrò via…Mi mancherai
papà…Addio! (fugge via)
Sultano: (rimasto solo) Oh…io non so proprio da chi abbia preso, sua madre non
era così schizzinosa. (chiamando) Jafar, Jafar!
Jafar: (apparendo con a fianco il fido Zago) Maestà?
Sultano: Jafar, mio esperto e fidato consigliere, ho un bisogno disperato della
tua saggezza.
Jafar: Scopo della mia vita è servirvi mio Signore.
Sultano: E’ questa storia dei pretendenti…Jasmin si rifiuta di scegliere un
marito. Io sono a corto di idee…
Zago: Noi siamo qui per questo, Maestà!
Sultano: Ah, Zago, questi sono per te….biscotti fatti dalla mia bis-bisnonna
più di trecento anni fa…
Zago: Come?
Sultano: Sono stagionati! (gliene mette in bocca uno)
Zago: (sputandolo) Che schifo! Pfu!
Jafar: Dunque vediamo….forse io posso escogitare una soluzione a questo spinoso
problema…
Sultano: Se c’è qualcuno che può farlo, quello sei tu.
Jafar: Però Maestà mi è necessario il mistico diamante blu…
Sultano: Il mio anello? Ma appartiene alla mia famiglia da secoli…
Jafar: Indispensabile per trovare un marito alla principessa. Non vi
preoccupate…tutto andrà a meraviglia…(lo ipnotizza)
Sultano: (ipnotizzato) Tutto andrà a meraviglia?
Jafar: Il diamante…
Sultano: (dandogli l’anello) Tieni Jafar, prendi pure tutto quello che vuoi….
Jafar: (prendendo l’anello) Siete molto gentile mio sovrano. E ora tornate a
mangiare i biscotti della vostra bis-bisnonna!
Zago: Che fanno veramente schifo. Tieh!
Sultano: (riprendendo a mangiare i biscotti) Sì, mi sembra una buona idea…(via)
Zago: Io mi sono stufato! Se quello si azzarda ancora a rifilarmi un altro di
quei schifosi biscotti muffiti…giuro che…ppà…ppà…ppà…
Jafar- Cerca di calmarti, Zago…
Zago: Io gli rivolto la faccia con un pugno…
Jafar: Presto sarò io il Sultano e non quel vecchio rimbambito…
Zago: Allora vedrai come glieli faccio ingozzare io quei biscotti
pidocchiosi….ah…ah…
La scena si trasforma in un mercato
Voci delle venditrici: A ccu voli cacocciuli di ciurera!…… Haju cipuddi di
calabbria veri russi……..La marva, la cartedda, la cartedda tennira…..Meli su
sti favi, ca scuagghiunu ‘nta vucca…..L’haju russi e nivuri oh friitavilli sti
mulincianeddi….
A ccui s’ha fari astrattu, pummaroru veri russi…..Amarena ch’è cirasa chi
l’haju bedda niura niura….Haju li cosa duci, haju li cunfetti di l’arvulu veru,
vardati chi mustazzola…..Haju vasteddi cauri ccu la meusa, la frittula e la
ricotta caura!!!!!
1a : Non è mela non è pera / ha la forma d’una sfera
il suo succo nutriente / è una bibita eccellente
non procura mal di pancia / è tanto buona ed è…….(ai bimbi)……l’arancia.
Accattativi aranci, chi su belli, da chiana ‘i Catania….aranci….
2a : Son verdi e piccini / son fatti a pallini
stan dentro una buccia / verdina verduccia
son tutti fratelli / si chiaman………(ai bimbi)…….piselli.
A pusedda…e chi è….non si po’ livari da vucca….pusedda….
3a : E’ dura, tondetta, colore caffè / sta chiusa in un riccio
ma non per capriccio / si trova in montagna
si chiama……(ai bimbi)…….castagna.
A castagna ch’è bella….a castagna da muntagna….accattativilla….
4a : E’ a chicchi di forma bislunga / e a grappoli pieni così
la rima è difficile sì / ma puoi capirlo, su và….
È il grappolo……(ai bimbi) …..d’uva.
A racina…muscatedda, nzolia, catarattu….e chi è pasta riali…..
Mercantessa 1 : Provate queste mele e le vostre papille gustative canteranno…
Aladino: (fa per rubargli una mela)
Mercantessa 1 : Ehi, giù le zampe dalla mia merce…..ma come osi….vattene via brutto
scansafatiche…..schifoso….
Aladino: (riesce a rubargli una mela) E per oggi la colazione è servita…
Arriva, travestita, Jasmin al mercato
Mercantessa 2: Bella signora compra i miei piselli, abbiamo i più bei piselli
primavera di tutta la città….
Mercantessa 3: Castagne, datteri squisiti…datteri squisiti e castagne….datteri
squisiti e pistacchi..castagne…
Mercantessa 4: La signora vuole un bel grappolo d’uva? Dell’uva per una bella
signora…
Mercantessa 1: Mele…mele raccolte con le mie mani….compratele…
Jasmin: Oh, no grazie…..
Mercantessa 1: Allora me le tengo.
Mercantessa 2: Comprate i miei piselli….
Jasmin: (urta contro una mercantessa) Oh…scusatemi, sono desolata signora….
Aladino: (vedendo Jasmin, rimane incantato) Uauuu!!!
Jasmin: (prende una mela e la da ad un bambino in sala) Tieni prendi a te
piacerà di sicuro….
Mercantessa 1: Guarda che devi pagarmela quella mela….
Jasmin: Pagare?
Mercantessa 1: Nessuno ruba dalla mia cesta…
Jasmin: Vi chiedo scusa….io…io…non ho nemmeno un soldo…
Mercantessa 1: Ladra!
Mercantesse 2 e 3 e 4: C’è una ladra, c’è una ladra al mercato (bloccano
Jasmin)
Jasmin: Vi prego se mi lasciate andare a palazzo….li chiederò al Sultano….
Mercantesse: Ma tu lo sai qual è la punizione per chi ruba?
Jasmin: No…no…vi supplico….
Aladino: (intervenendo) Oh, grazie gentili signore….meno male che l’avete
trovata voi…(a Jasmin) Ti ho cercata dapertutto lo sai?
Jasmin: (che non capisce) Ma cosa dici?
Aladino: (piano) Tu stai al gioco…
Mercantesse: Tu….la conosci questa ragazza?
Aladino: Eh…purtroppo sì….è mia sorella…e pure è un po’ matta…
Mercantessa 1: Ha detto che conosce il Sultano…
Aladino: Lei crede che io sono il Sultano…..
Jasmin: (stando al gioco) Oh saggio Sultano in che modo posso servirti?
Aladino: (alle mercantesse) Una tragedia vero? Ma non è successo niente….Su
vieni sorellina dobbiamo andare dal dottore….
Jasmin: (rivolta ad una mercantessa) Oh salve dottore, come state?
Aladino: No…no…non è quello il dottore…..andiamo….(fanno per andare)
Mercantesse: Tornate subito qui, brutti ladruncoli…..
Aladino: Andiamo….scappiamo…..
Succede un bailamme. I due fuggono inseguiti dalle mercantesse…..
Enra in scena Jafar seguito da Zago…
Jafar: (scrutando l’anello del Sultano) Idoli della sabbia del tempo…..rivelatemi
colui che può avere accesso alla caverna dov’è custodita la lampada magica…
Voce registrata: “Colui che può accedere alla caverna è un ragazzo dall’animo
puro come un diamante grezzo.”
Jafar: …Sì, sì eccolo lì…lo vedo…lo vedo il ragazzo dall’animo puro come un
diamante allo stato grezzo…Si chiama A… A…A… Aladino!
Zago: Aladino? Il ladruncolo che si aggira al mercato?
Jafar: Proprio lui! E’ l’unico che può entrare nella caverna e prendere la
lampada magica…
Zago: Che facciamo allora?
Jafar: Mandiamogli le guardie a casa, affinchè gli consegnino un invito a
palazzo…
Zago: Un invito?….
Jafar: Un invito speciale….tu mi capisci no?
Zago: Ah certo…un invito specialissimo….come no…
Jafar: Che cosa ne dici?
Zago: Fantastico….
Jafar: Vado subito a dare l’ordine…
Zago: Hai un cervello acuto…. (escono di scena)
Aladino e Jasmin entrano in scena sicuri di non essere più inseguiti.
Aladino: Li abbiamo seminati, qui non ci troverà nessuno….
Jasmin: Voglio ringraziarti per ever fermato quelle donne…..
Aladino: Ah…figurati…..Allora è la prima volta che vieni al mercato, eh?
Jasmin: E’ così evidente…
Aladino: Beh, diciamo che sei una che si nota….Cioè…sembra che tu non sappia
quanto è pericolosa Akraba….
Jasmin: Ma imparo in fretta…
Aladino: Già….Vieni da questa parte…sta attenta….(gli fa vedere la casa) Eh,
che ne dici?
Jasmin: E’ qui che vivi?
Aladino: Indovinato! Sono solo per adesso, mia madre è andata a trovare un
parente ammalato in un’altra città, e mi godo la libertà, vado e vivo come mi
pare….
Jasmin: Beato tu!
Aladino: Beh…non è un granchè, però la vista è speciale….guarda….da qui si vede
il palazzo del Sultano….che ne dici….ti piace….
Jasmin: (delusa) Oh sì…..è bellissimo….
Aladino: Chi sa come dev’essere bello vivere lì…..e avere servitori e
camerieri….
Jasmin: Già….gente che ti dice dove devi andare….come ti devi vestire….
Aladino: Beh….sempre meglio che qui…..ad arabattarsi per un tozzo di pane con
le guardie alle calcagna….
Jasmin: (continuando il discorso di prima)…..senza mai poter fare le tue
scelte…
Aladino: …..a volte ti senti così…..
Jasmin: ……ti senti così…..
Aladino e Jasmin: …..in trappola…..
Aladino: Allora, da dove vieni?
Jasmin: Che importanza ha? Sono fuggita e non intendo tornare indietro….
Aladino: Davvero? Perché?
Jasmin: Ah…..mio padre vuole costringermi a sposarmi….
Aladino: Oh….ma……ma è terribile, non è giusto…..Vorrei fare qualcosa per
aiutarti….
Jasmin: Sei molto gentile…..(fanno per baciarsi)
Irrompono le guardie
Guardie: (ad Aladino) Ah….eccoti qui…
Aladino e Jasmin: Cercano me! (poi guardandosi) Cercano te! Cercano noi!!
Guardie: Cerchiamo e basta!!
Jasmin: Mio padre deve averli mandati per….
Aladino: Ti fidi di me?…
Jasmin: Cosa?
Aladino: Ti fidi di me?
Guardie: Fermi dove siete…..
Jasmin: Sì!
Aladino: Allora seguimi….(scappano in sala ma Aladino viene afferrato da una
guardia)
Guardia1: Ma guarda un po’ come è piccolo il mondo…..non è vero straccione?
Aladino: (svincolandosi a Jasmin) Corri…..
Jasmin: Ma cosa fai?
Aladino: Forza andiamocene da qui…(scappano)
Guardia2: Stavolta finisci dritto in prigione….(lo acchiappa)
Aladino: Lasciami stare….
Jasmin: Lascialo andare….
Guardia2: Guardate un po’ ragazzi, lo straccione ha un’amichetta…ah..ah..ah..
Jasmin: Liberatelo, è la principessa che ve lo ordina…(si toglie la veletta)
Guardie: Principessa Jasmin?……
Aladino: La principessa?
Guardia1: ……ma che cosa ci fate fuori dal palazzo e con questo straccione?
Jasmin: La cosa non vi riguarda. Fate come vi ho ordinato….liberatelo!
Guardia2: Vorrei farlo….principessa….
Guardia1: ….ma l’ordine ci è stato dato da Jafar!
Guardie: Dovreste chiederlo a lui.
Jasmin: Lo farò…..non temete!
Guardia1: (trascinando Aladino) Intanto tu vieni con me, straccione…
Guardia2: No, con me…
Guardia1: No, con me…
Guardia2: No, con me.. (ognuno lo tira dalla sua parte)
Guardie: (all’unisono) Con noi!! (portano via Aladino)
Sul palco si è formata una sala del palazzo del Sultano.
Jasmin: (salendo sul palco) Jafar!
Jafar: (entrando in scena) Principessa…..in che cosa posso servirvi…altezza?
Jasmin: Le guardie hanno appena arrestato al mercato un ragazzo per ordine tuo…
Jafar: Oh….vostro padre mi ha incaricato di mantenere la pace ad Akraba…..quel
ragazzo è un criminale….
Jasmin: Quale crimine ha commesso?
Jafar: Ha rapito la principessa…..naturalmente!
Zago: Naturalmente!
Jasmin: Non mi ha affatto rapita….sono fuggita da sola!
Jafar: Oh…altezza…..oh che equivoco…..mostruoso…..se solo avessi saputo…
Jasmin: Che cosa vuoi dire?
Jafar: Purtroppo la sentenza del ragazzo è già stata ordinata.
Jasmin: Quale sentenza?
Jafar: Di morte!
Jasmin: (addolorata) Ah!
Jafar: Per decapitazione!
Zago: Zac!
Jasmin: No!
Jafar: Sono enormemente dispiaciuto principessa!
Jasmin: (piangendo) Come hai potuto? Vattene via…non voglio più vederti….(via)
Jafar: Come comanda vostra altezza…..(fa per andare)
Zago: (andandogli incontro) Allora com’è andata?
Jafar: Direi che l’ha presa….piuttosto bene….(escono)
Il palco si trasforma in carcere. Aladino è in un angolo.
Dialogo delle guardie della prigione.
Uno: Guarda, questa è la foto dove ci sono io con Alì Babà e i 39 ladroni….
Due: Ma i ladroni non erano quaranta?
Uno: Uno scattava la foto. Ricordo che in quel periodo ci fù la più incredibile
invasione di cavallette e l’unico rimedio possibile per sterminarle sarebbe
stato quello di bruciarle.
Due: Ma col caldo che c’era, a bruciarle col fuoco, non ci sarebbe stato ancora
più caldo?
Uno: Difatti non le abbiamo bruciate.
Due: E allora cosa ne avete fatto?
Uno: Scacciate!
Due: Buone…. Con la tuma, i broccoli….dovevano essere saporiti….
Uno: Scemo! Li abbiamo sterminati scacciandoli sotto gli zoccoli dei cavalli di
Alì Babà e i suoi quaranta ladroni. Prima i cavalli non ne volevano sapere…sai
appena i cavalli hanno visto le cavallete…hanno incominciato a nitrire dalla
gioia…(nitrisce)..ma Alì Babà spiegò loro che non erano cavalle ma cavallette…e
lì successe l’ira di Allah…Da qui a là…una strage di cavallette. Non ne rimase
viva nemmeno una, tanto che Alì Babà disse: “Bene, adesso senza le cavallette
siamo a cavallo.”… S’accavallò un cavallo e cavalcò a cavallo fino a
Sferracavallo tenendo sempre al collo il suo ferro di cavallo vinto a Rapallo
in una gara di ballo….
Due: Il callo…
Uno: Di ballo…
Due: Hai il tuo piede sul mio callo.
Uno: Ah…il callo… Poi finalmente finì la siccità e incominciò a cadere per
giorni e giorni quella pioggerellina fine fine…
Due: Fine fine?
Uno: Fine ottocento, quasi liberty!
Due: E’ vero. Fu un anno strano quello lì…
Uno: Non smise mai di piovere…
Due: Se ci penso mi sento ancora l’acqua alla gola.
Uno: Andiamo a bere.
Due: Ma sì, dai!
Uno: E il pane e l’acqua per il prigioniero?
Due: Glieli porteremo dopo….
Uno: Tu come la preferisci l’acqua, naturale o minerale?
Due: Minerale!
Uno: Già, naturale…
Due: No, no,…minerale.
Uno: Naturale! Minerale.
Due: Minerale, naturale.
Uno: Minerale minerale!
Due: E’ naturale che vuoi la minerale….
Uno: E tu?
Due: Naturale.
Uno: Anche tu la minerale?
Due: Se ti dico naturale? (i due si guardano come per bisticciarsi, poi
all’unisono)
Uno e Due: Mezzu litru di vinu. (escono)
Carcere
Aladino: Era la principessa…..ancora non ci credo…..quanto devo esserle
sembrato stupido……non la rivedrò più…..io sono uno straccione è vero e la legge
parla chiaro….lei deve sposare un principe…..e lo merita un principe…..e io
sono uno stupido….uno stupido….
Jafar: (travestito da vecchio galeotto) Sì….uno stupido solo se ti arrendi
figliuolo….
Aladino: (sorpreso) E tu chi sei?
Jafar: Un povero prigioniero come te. Ma insieme forse abbiamo una
possibilità... Vuoi ascoltarmi?
Aladino: Sono tutto orecchie!
Jafar: C’è una caverna, figliuolo, la caverna delle meraviglie, piena di
tesori….al di là di qualsiasi immaginazione; scommetto che lascerebbero a bocca
aperta per fino la tua giovane principessa…..
Aladino: Ma la legge dice che solo un principe può sposare la principessa…
Jafar: Allora non conosci la legge della strega: “Colui che ha l’oro….delle
leggi se ne frega!” Ah, ah, ah, ah!!!
Aladino: E perché dovresti dividere questi meravigliosi tesori con me?
Jafar: Mi servono un paio di gambe giovani e una schiena robusta per andare a
prenderli….
Aladino: Ah……c’è un problema…..la caverna è fuori….noi siamo dentro!
Jafar: Ih,ih,ih,ih!!!!Non sempre le cose sono quello che sembrano….(apre un
passaggio segreto) Allora…..affare fatto?
Aladino: (convinto) Affare fatto! (i due si stringono la mano e scappano dal
carcere)
I due adesso sono in un angolo del palcoscenico appena appena illuminati.
Jafar: Eccoci arrivati all’ingresso della caverna magica.Bada! Appena ti sarai
calato nella caverna, vedrai davanti a te una scaletta in marmo di 724 scalini.
In fondo a quella è una porta che immette a caverne di maggior vastità.
Entrerai. Nella prima di esse scorgerai grandi vasi colmi d’oro; nella seconda
cumuli di diamanti ti illumineranno la strada; nella terza, a destra e a
sinistra, ti appariranno quattro recipienti di bronzo, pur essi colmi d’oro e
di gemme. Osserva tutto, ma non toccare. Dice il maresciallo Rocca “Si guarda
ma non si tocca!” Bada, anzi, che la tua veste non sfiori le pareti del
sotterraneo perché ne morresti. Giungerai ad un giardino piantato di bellissimi
alberi carichi di frutta, frutta particolare formata da pietre preziose. Attraversalo,
camminando dritto, fino a quando non sarai arrivato ad una scaletta di 1350
gradini che mette ad una terrazza. Salirai lassù e vedrai di fronte a te una
nicchia ov’è una lampada. Stacca la lampada, e portamela. Ricordati che non
toccherai altro che la lampada, tutto il resto puoi solo guardarlo. Portami la
lampada e poi ti darò la tua ricompensa. (trasformazione scena) Eccoci arrivati
all’ingresso della caverna magica…
Aladino: Prendo solo la lampada, te la porto e poi mi darai quello che mi spetta!
Vado!
La scena si trasforma in una caverna luccicante e piena di tesori. Delle
comparse a forma di alberi di gioielli vi si muoveranno all’interno e con far
da sirene chiameranno Aladino invogliandolo a raccogliere i propri frutti.
Aladino: (entra nella caverna) Mamma mia…guarda che roba….Una manciata di
queste pietruzze basterebbe a farmi diventare più ricco del Sultano….
Albero 1: Aladino vieni qui, raccogli questi bei frutti….
Albero 2: Prendi tutti i frutti che vuoi, sono tutti tuoi…
Albero 3: Dai, fattene una bella scorpacciata, riempiti le tasche….
Albero 4: Non sono meravigliose queste delizie? Cosa aspetti ad approfittarne?
Aladino: Non devo ascoltarli, può essere pericoloso…..mi devo concentrare a
pensare solo alla lampada…..anzi per non distogliermi dirò una canzoncina:
Un due tre, quattro cinque e sei….un saltino e sono sempre
Non posso toccare niente….ne andrebbe della mia vita….posso toccare solo la
lampada….ma dove sarà? (Canta)
Un due tre, quattro cinque e sei, io trovare quella lampada vorrei.
Un due tre, quattro cinque e sei, mi aiutate un pochettino a cercare proprio
lei.
Un due tre, quattro cinque e sei, che bellezza poi saranno i giorni miei.
Un due tre, quattro cinque e sei, sole luna mare cielo, tutto splendido sarà.
Quando mia diventerà, in un Re mi trasformerà.
Questo è il tesoro che, io non ho e che vorrei per me.
Un due tre, quattro cinque e sei, io trovare quella lampada vorrei.
Un due tre, quattro cinque e sei, sole luna mare cielo tutto splendido sarà!!
Albero1: Vieni prendine quante ne vuoi…sono tutti tuoi…
Albero2: Approfittane…diventerai ricco…
Albero3: Aladino, non farti scappare questa occasione….
Albero4: Chissà quando ritornerai più qua sotto…vieni…vieni…
Aladino: Devo cercare in ogni dove…(vede la lampada) Ah…eccola lì
finalmente…(la prende ma rimane deluso) Tutto qui? Una lampada arrugginita di
nessun valore. E’ per questa che son venuto fin qua giù? Usciamo adesso da
questa caverna…
Alberi: (ripetono le battute precedenti al passaggio di Aladino)
Aladino: Lasciatemi stare in pace. (gli alberi si bloccano) Adesso devo uscire
dalla caverna. Ehi amico dammi una mano perché possa uscire da qui. Ho preso la
lampada, su aiutami ad uscire, non ce la faccio più….
Jafar: Buttami la lampada.
Aladino: Dammi la mano…
Jafar: Prima dammi la lampada…
Aladino: Eccola….(gliela porge)
Jafar: (prendendo la lampada) Sì…finalmente mia…..ah, ah, ah, ah……
Aladino: Fammi uscire adesso.
Jafar: Afferra la mano…(cerca di spingerlo nella caverna)
Aladino: (che cerca di uscire ma non può) Ma che cosa fai?
Jafar: Ti do la tua ricompensa, la tua ricompensa eterna…..(breve colluttazione
fra i due, Jafar fa cadere nella caverna Aladino che nel frattempo all’insaputa
di Jafar gli ha preso la lampada) Ah, ah, ah, ah…..la lampada è mia…è tutta
mia. E ora…(cerca la lampada, ma non la trova) Ma dov’è?…Dov’è la lampada?
Aladino: Ce l’ho io…..te la darò solo quando mi farai uscire da qui….
Jafar: (andando via scornato) No…no…no…!!!!!
Aladino: (rimasto solo nella caverna) Ah, la mia testa…..Ma sono in
trappola…Quel traditore vigliacco, figlio di uno sciacallo voleva
fregarmi….Comunque…chiunque egli fosse ormai è sparito…..sono rimasto
solo….solo com questa lampada di nessun valore, tutta arrugginita e
impolverata….(la guarda meglio) Ehi, qui c’è scritto qualcosa….ma non….non si
legge bene….(levandogli la polvere la strofina)
Genio: (sbuca da una parte della caverna fra lampi e fumi) Era ora….dopo
diecimila anni lì dentro uno si ritrova col collo tutto incriccato….(si
aggiusta) Che favola essere di nuovo fuori….ragazzi….Eh, via via….Signore e
Signori, benvenuti al nostro show..Salve, tu da dove chiami? Come ti chiami?…..
Aladino: (meravigliato e stupito) Oh….Aladino.
Genio: Oh….Aladino….nome di battesimo o nome d’arte? Ti possiamo chiamare Al o
magari solo Dino? Che ne dici di Paladino come l’eroico guerriero dei pupi
siciliani? (mimando i pupi) Viriti quantu po’ npilu di fimmina, dù paladini ca
su dù pileri, ppi causanza di la bella Angelica, su addivintati dù nimici
feri!..Ah, ah, ah!! Io sono il Genio della lampada, ma tu mi puoi chiamare
Eugenio, ti piaccio?
Aladino: (stranito) Mamma aiutami…ho sbattuto la testa più forte di quanto
pensassi, c’è un matto davanti a me….
Genio: Ehi, tu sei molto più piccolo del mio ultimo padrone, o sono io che sono
più grosso? Guardami un po’ di profilo….mi trovi cresciuto? Sai dalle mie parti
non esistono diete capaci di farmi diventare più piccolo del mio padrone e
quindi devo accettarmi così come sono con tutti i miei pregi ma soprattutto con
tutti i miei difetti che ci vuoi fare questa è la vita e bisogna accettarla
così come viene…..
Aladino: (interrompendo questo fiume di parole) Ehi ehi ehi….fermati, aspetta
un momento. Non parlare più perché non ho capito niente….anzi ho capito solo
una parola…”.padrone “,….Io sarei il tuo padrone?
Genio: Esatto! È furbo il giovanotto. Che desideri vuoi chiedermi? Io sono il
più sterminator….più sottovuoto spinto…il peso massimo della lampada…tutto per
voi in diretta via satellite per esaudire i vostri desideri del sabato sera.
(gli alberi applaudono) Grazie…grazie…
Aladino: Come? Come? Un momento! Ma quali desideri?
Genio: Tre desideri, solo tre e basta! E se vuoi usarne uno per chiederne altri
la risposta è lì, solo tre….Solo tre, una volta usciti dal negozio la merce non
si cambia….
Aladino: Io sto proprio sognando…..
Genio: Padrone, secondo me non hai ancora realizzato di che si tratta. Perché
non provi un po’ a concentrarti mentre io passo ad illustrarti le mie
possibilità? (Canta)
Filastrocca del gne gnà (Coro Gne gnà gne gnà)
chi la lampada ce l’ha (Coro Ce l’ha ce l’ha)
Il tuo Genio esaudirà / desideri a volontà.
Puoi pensare ad un castello (Coro O voler solo un cammello)
Su di un trono come un Re (Coro O sederti su un bidè)
Mille piume di pavone (Coro Fare bella una canzone)
Proprio come questa qua.
Filastrocca del gne gnà (Coro Gne gnà gne gnà)
Chi la lampada ce l’ha (Coro Ce l’ha ce l’ha)
Il tuo Genio esaudirà / desideri a volontà.
Puoi voler cento elefanti (Coro Due fachiri coi turbanti)
(Coro Un tappeto degli arazzi) Veramente cose ‘e pazzi.
(Coro E puoi chiedermi un tesoro) O ordinare solo “broro”.
Filastrocca del gne gnà (Coro Gne gnà gne gnà)
Chi la lampada ce l’ha (Coro Ce l’ha ce l’ha)
Tutti Il tuo Genio esaudirà desideri a volontà
Genio Ma tre possibilità!! (Coro Gnà gnà gnà!)
Allora padrone, vuoi?
Aladino: Ah, ah! Dici che posso chiederti tutto quello che voglio, è così?
Genio: Ah….ah…beh…ecco….ci sarebbe qualche piccola clausola….come dire un paio
di postille….
Aladino: E cioè?
Genio: Regola numero uno……io non ammazzo, quindi non chiederlo. Regola numero
due….non possso fare innamorare qualcuno di qualc’un altro…(lo bacia) Mmuah!
Bello il mio romanticone…..Regola numero tre…..non posso assolutamente far
risuscitere i morti…..intanto non sono un bello spettacolo e mi fanno anche un
po’ schifo……A parte questo….chiedi pure….
Aladino: Hai detto clausole….vuoi dire limitazioni ai desideri? Ah…bel Genio
che mi sono trovato….non sei nemmeno capace di far risuscitare i morti. Sai che
ti dico? Secondo me non sei capace neanche di farmi uscire di qui……Sarà meglio
che mi darò da fare da solo…..
Genio: Ehi scusa un momento, no dico, ce l’avessi con me? Mi hai strofinato la
lampada? Mi sei venuto a svegliare? Mi hai portato qui? E adesso mi vorresti piantare
in asso? Ma io non credo proprio….te lo puoi scordare. Io esaudisco i tuoi
desideri…
In caso d’emergemza le uscite sono, qui, qui, qui, qui e qui….dovunque. Salimi
in groppa ragazzo…(Aladino sale sulle spalle del Genio) I signori passeggeri
sono pregati di allacciarsi le cinture di sicurezza e tenersi stretti…..Si
parte…..
(il Genio, con in groppa Aladino, a mò di aereo esce dalla caverna)
Palazzo del Sultano
Jasmin piange mentre il Sultano la consola
Sultano: Jasmin, anima mia…..che cosa è successo?
Jasmin: Jafar….ha fatto….una cosa….orribile….
Sultano: Su, su, non fare così mia cara….Da brava, troveremo una soluzione..
Coraggio……..raccontami tutti
Jasmin: Il tuo fido Jafar ha fatto condannare a morte un povero ragazzo
innocente.
Sultano: Un innocente a morte? Questo non è mai successo nel mio reame, e mai
dovrà succedere! (chiamando) Jafar…Jafar….
Jafar: (comparendo sinistramente) Maestà?
Sultano: Jafar questo è un oltraggio…. …..D’ora in avanti esigo che tu discuta
le condanne dei prigionieri con me….prima…di farli decapitare.
Jafar: Le assicuro Maestà che non succederà più.
Sultano: Jasmin….Jafar….su su miei diletti…dimentichiamo tutta questa
sciagurata vicenda…per favore…. fate pace!
Jafar: Le mie più servili e umili scuse anche a voi oh mia principessa.
Jasmin: Se non altro queste nozze forzate porteranno qualcosa di buono. Quando
sarò regina avrò finalmente il potere di sbarazzarmi di te.
Jafar: (ride) Ah, ah, ah, ah!!!!
Sultano: Ora siamo daccordo. Bravi, è tutto sistemato. Jasmin tornando alla
questione dei pretendenti……..Jasmin?
Jasmin: (va via di corsa senza dargli retta)
Sultano: Jasmin…..(la rincorre ed esce di scena)
Jafar: Ah! Se fossi riuscito a prendere la lampada…..
Zago: (facendo il verso alla principessa) “Avrò finalmente il potere di
sbarazzarmi di te!..” Guarda se penso che dovremo leccare i piedi a quel
rimbambito e a quella smorfiosa della figlia per il resto della nostra vita…ti
giuro che..che..
Jafar: No, Zago…solo finchè non troverà un…rimbambito di marito. Dopo di chè ci
farà bandire…decapitare…
Zago: Frena…aspetta Jafar… E se fossi tu quel rimbambito di marito?
Jafar: Cosa?
Zago: Sì, certo. Tu sposi la principessa, e di conseguenza diventi Sultano….
Jafar: Oh! Sposo la principessa, divento Sultano… L’idea ha un certo fascino…
Zago: Un grande fascino….grandissimo. E poi noi due buttiamo l’amato suocerino
e l’adorata mogliettina giù da una rupe…Un bello Splash!!! (ride)
Jafar: (ridendo) Mi piace come ragiona quella tua testolina malvagia. (vanno
via ridendo e saltellando di gioia)
Da una parte della scena trasformata in oasi arriva il Genio con addosso
Aladino
Genio: Grazie per aver scelto il Genio per i vostri spostamenti….siete pregati
di scendere lentamente e appressarvi verso il deposito bagagli!
Aladino: Grazie Eugenio, sei veramente un Genio!
Genio: Bene, sentiamo che cosa ha da dire ora il nostro scettico padrone!?
Aladino: Oh, beh….mi hai convinto! Ed ora tornando ai miei tre desideri….
Genio: Che cosa odono le mie orecchie? Tre! Tu avere già consumato uno! Javul?
Aladino: Eh no! Io non ho espresso il desiderio di uscire dalla caverna,
eh….hai fatto tutto da solo….
Genio: Ah! E così mi hai fregato….E va bene, che bestia che sono stato. Però
niente più extra, né?
Aladino: Ok, ci sto. Allora…tre desideri….(pensa quale chiedere) ….voglio
azzeccare quelli giusti……Tu che cosa chiederesti?
Genio: (preso in contropiede) Io?….Nessuno me l’aveva mai chiesto prima….Beh
nel mio caso…..Oh, lascia perdere….
Aladino: Forza…
Genio: No…..non te lo posso dire….
Aladino: Avanti dimmelo….
Genio: (dopo una piroetta e un volo d’uccello) La libertà!
Aladino: Sei prigioniero?
Genio: E’ un mestieraccio sai quello del Genio! “Fenomenali poteri cosmici….nel
minimo spazio vitale”. Cioè dentro la lampada. Sono lampada dipendente.
Aladino: Oh, Genio, ma è terribile.
Genio: Ma oh….essere libero…..non dovere più “comanda padrone – comanda padrone
– comanda padrone” Essere padrone di me stesso! Oooohhhh, questa sarebbe una
cosa più preziosa di tutte le magie di tutti i tesori di tutto il mondo….Ma che
cosa sto sognando……Torniamo alla realtà…..Non potrà succedere mai…..Sveglia
Eugenio, la sveglia è suonata….è già mezzogiorno.
Aladino: Ma perché? Scusa?
Genio: L’unico che potrebbe liberarmi sarebbe il mio padrone usando uno dei
suoi tre desideri! Eh, ma te lo immagini quante volte è successo?
Aladino: Lo faccio io. Ti darò la libertà!
Genio: Eh eh….come no….!!!
Aladino: No, davvero, te lo prometto! Quando avrai esaudito i miei primi due
desideri, userò il terzo per liberarti. (gli tende la mano)
Genio: (non convinto) Beh….hai visto mai….(gli stringe la mano) D’accordo! E
adesso sotto con la magia giovanotto. Dai spara….qual è la cosa che desideri di
più?
Aladino: Beh…ci sarebbe una ragazza…..
Genio: Errore!!! Non posso fare innamorare nessuno! Te ne sei dimenticato?
Aladino: No….ma Eugenio….lei è intelligente, è spiritosa, è…..
Genio: ….carina?
Aladino: …..strupenda! Ha due occhi che sembrano…..e i capelli…..Uauh! E il
sorriso….Oohhhhh!!!!
Genio: Amico…questo si chiama AMORE!
Aladino: Ma è una principessa. Per avere una possibilità dovrei essere….(avendo
una idea) Ehi…puoi farmi diventare un principe?
Genio: Ho tutte le ricette in questo libro…(prende un libro e lo sfoglia cerca
tante parole che iniziano con la P) No….Ah ecco qua: Principe. Per fare un
principe…. c’è tutta la ricetta….Ma se è un desiderio serio, dimmi le parole
magiche….
Aladino: Genio, voglio che tu mi faccia diventare un principe!
Genio: (contento più che mai) Agli ordini padrone…..adesso ci penso io…(chiama
le ragazze da dietro le quinte) Ragazze da questa parte…il soggetto sta davanti
a voi e dovete farlo diventare in men che non si dica un PRINCIPE! Il più
meraviglioso ed elegante principe della terra… A voi…
Ragazze: (entrando cantando e ballando vestono Aladino da principe)
Su vestiamo Aladino / l’azzizziamo ben benino
Deve essere carino / proprio un figlio di mammà
Gli mettiamo un vestitino / per sembrare un principino
Che a comprarlo in magazzino / ci vuol soldi in quantità
Il tessuto è quello fino / seta pura di Pechino
Ora è principe Aladino / e a guardarlo un momentino
Batte forte il cuoricino / che ci fa innamorar!
Che ci fa innamorar!!
Genio: (guardando l’opera finita) Oh…ma è un sogno, muy macho…Però manca ancora
qualcosa…Vediamo un po’…ma certo…il mezzo di trasporto. Qual è il modo migliore
per fare un ingresso trionfale ad Akraba? In groppa ad un cammello nuovo di
zecca… No no…il cammello ha la gobba e sulla gobba non si viaggia bene…Ci
sono…in groppa ad un elefente Jumbo biturbo metallizzato a trazione anterioire,
schiavi in mano…No no…l’elefante ha la proboscide e con quella cosa lì davanti
è pericoloso incamminarsi…Ma certo, che stupido…Dimmi stupido…dimmi stupido…
Aladino: Stupido, stupido,stupido….
Genio: Basta, basta così se no lo divento davvero. In groppa ad un bel
cavallo... Ti procurerò pure un cavallo…con una vistosa criniera e un bel
pennacchio in testa……Che si avanzi il cavallo per il nostro principe….(viene
portato in scena una testa di cavallo che a mò di casco viene indossato dal
Genio, dietro su un manto legato alla testa da cavallo un tecnico fa il resto
del cavallo finto) Beh…..si può sempre migliorare…..col tempo chi lo sa?!
Aladino: (vedendo il cavallo) Bellissimo…..(sale sul cavallo)
Genio: Bene, reggiti forte ragazzino…stai per diventare una STAR!!!! (via)
Le ragazze si trasformano in ragazze pon pon e a suon di marcia accompagnano
fino all’uscita il principe Aladino mentre il Genio lo porta diciamo sulla sua
groppa.
Evviva Aladino / che principe carino
Ha un chè di biricchino / ma sembra un Cherubino
Evviva Aladino / più bello d’un rubino
E’ uno zucherino / più dolce d’un budin.
Evviva Aladino / un macho molto fino
E’ quasi un pasticcino / è proprio un bel tipino.
Evviva Aladino / di tutti il beniamino
Sei figo e damerino / un vero bocconcin!!
Palazzo del Sultano
Jafar: Sire, ho trovato la soluzione al problema di vostra figlia….
Zago: Al problema di vostra figlia!
Sultano: Oh oh, dici davvero?
Jafar: E’ scritto qui….(prende il libro dei regolamenti e legge) “Se la
principessa non avrà scelto un marito entro il termine stabilito, allora dovrà
essere il Sultano a scegliere per lei.”
Sultano: Ma….Jasmin odiava tutti quei pretendenti. Come potrei scegliere
qualcuno che lei odia?
Jafar: Non vi preoccupate mio sovrano c’è dell’altro…..(legge) “Nel caso in cui
non fosse possibile trovare un principe adatto, la principessa dovrà andare in
sposa a…”
Eh…eh….interessante…..
Sultano: Continua, a chi?…..
Jafar: (leggendo) “Al Gran Visir.” Ma allora si tratta…..di me!?
Zago: Di lui!
Sultano: Ma io credevo che la legge dicesse che solo un principe può sposare la
principessa. Sono sicurissimo che è stato…..
Jafar: (ipnotizzando il Sultano) A mali estremi, estremi rimedi, oh mio
Signore…..
Sultano: (ipnotizzato) Certo, estremi rimedi…..
Jafar: Voi ordinerete alla principessa di sposare me….
Sultano: Io ordinerò….alla principessa…..di…..(distogliendosi dall’ipnosi)…..Ma
che dici! Tu sei vecchio!
Jafar: (ipnotizzandolo) La principessa deve sposare me….
Sultano: (ipnotizzato) La principessa…. .deve sposare me. Ma anch’io sono
vecchio. …..(un suono di trombe e di festa lo sveglia dall’ipnosi) Ma, che
cos’è?…..(va a vedere) Ah, ah, ah….Jafar corri, vieni a vedere….
Entra Aladino seguito dal coro
Coro
Grande Alì, principe Alì, Alì Ababua
Faccia in giù, sempre più in giù, con umiltà
Se il posto non perderai, in prima fila sarai
È uno spettacolo che mai più tornerà
Grande Alì, principe Alì, Alì Ababua
Gustoso, vermiglioso, vale per tre!
Genio
Ci piace a sua signoria? È più di quella follia
Coro
È un’altra categoria. Il grande Alì!
Alì…Alì….Alì….Alì…..
Sultano: (applaudendo) Splendido, assolutamente meraviglioso….
Aladino: (scende da cavallo mentre le ancelle escono assieme al Genio) Maestà,
sono il Principe Alì …
Genio: (rientrando) Havi tri uri ca ‘u dicu!
Aladino: ….e vengo da molto lontano e chiedo la mano di vostra figlia!
Sultano: Principe Alì benvenuto……E’ un vero piacere conoscervi,eh! Questo è il
mio Gran Visir Jafar. Felice anche lui di conoscervi!
Jafar: Estasiato!
Zago: Estatè…
Jafar: Temo però mio caro principe Abubù…..
Aladino: Ababua!
Jafar: Quello che sia…..Non ci si può presentare a palazzo senza invito e
aspettarsi di essere…..
Sultano: Jafar non sottilizziamo….
Jafar: Scusate……da dove avete detto che venite, di grazia?
Aladino: Oh….beh….da un paese troppo lontano perché voi possiate conoscerlo….
Jafar: Non è detto!
Sultano: Ecco qui un giovane veramente straordinario, ed è anche un principe,
pensa. (sottovoce a Jafar) Se siamo fortunati forse non sarai costretto a
sposare Jasmin.
Jafar: Non mi fido di lui, Sire!
Sultano: Oh…sciocchezze. Una cosa di cui vado fiero Jafar è che mi basta
un’occhiata per giudicare una persona…..
Zago: Oh sì, a lui basta un’occhiata, come no, è certo…..
Sultano: Ah, ah….Jasmin sarà entusiasta di voi.
Aladino: Credo che anch’io sarò entusiasta della principessa.
Jafar: No, Sire, no! Devo intromettermi per il bene di Jasmin. Questo
giovanotto non è diverso dagli altri. Che cosa gli fa credere di essere degno
della principessa?
Aladino: Maestà, io sono il principe Alì Ababua, lasciate che la
incontri….vedrete che saprò conquistarla.
Jasmin: (entrando) Come vi permettete tutti voi?
Sultano: Oh!
Jasmin: Ve ne state lì a decidere del mio futuro.
Sultano: Ma io……
Jasmin: Io non sono un trofeo da vincere. (se ne va su tutte le furie)
Sultano: Oh cielo. Non vi preoccupate principe Alì, datele soltanto il tempo di
calmarsi e vedrete che……(si avvia parlottando con Aladino)
Jafar: (rimasto solo con Zago) Credo sia il momento di dire addio al principe
Abubù! (via)
Zago: Sì mio signore, hai ragione. Addio Abubù…by by….
Jafar: Andiamo… (escono di scena)
Camera della principessa
Aladino: (chiamando, facendo capolino) Principessa Jasmin?
Jasmin: (apparendo da una quinta) Chi è?
Aladino: Sono io, Alì….ehm…ehm…Principe Alì Ababua!
Jasmin: Andatevene, non voglio vedervi.
Aladino: No, no….vi prego…vi prego principessa. Datemi una possibilità….
Jasmin: Lasciatemi in pace….
Aladino: Principessa….
Jasmin: Ma un momento, noi due non ci conosciamo?
Aladino: Ehm….no,no!
Jasmin: Voi mi ricordate qualcuno che ho incontrato al mercato.
Aladino: Al mercato, principessa? Ah….io ci mando i miei servitori al mercato.
Amzi ho perfino dei servitori che vanno al mercato per i miei servitori, quindi
non potete avermi incontrato lì…..
Jasmin: No!….Evidentemente no.
Genio: (parlando piano ad Aladino) Ora basta parlare di te ….parla di lei.
Aladino: E cosa le dico?
Genio: Che è intelligente, spiritosa……i capelli…..gli occhi….quello che
vuoi….ma datti da fare.
Aladino: Uhm….Principessa Jasmin….voi siete….
Genio: (suggerendo) Meravigliosa, spiritosa, affascinante, coscienziosa,
puntuale….
Aladino: ….Puntuale!
Jasmin: Puntuale?
Genio: Oh, pardon!
Aladino: Cioè….bellissima.
Genio: Questa è meglio….
Jasmin: Sono anche ricca, lo sapete?
Aladino: Sì!
Jasmin: Sono la figlia del Sultano.
Aladino: Lo so!
Jasmin: E sono un ottimo partito per qualsiasi principe….Mi spiego?
Aladino: Ah, certo, naturale….Un principe come me! (fanno per baciarsi)
Genio: Allarme rosso!!!!
Jasmin: Certo, un principe come te. E come tutti gli altri presuntuosi palloni
gonfiati che ho conosciuto. (si allontana)
Genio: My day, my day…..La stiamo perdendo…
Aladino: Aspetta….
Jasmin: Vattene….sparisci dalla mia vista…..(fa per andare)
Genio: Fermala, fermala! Vuoi che la chiami?
Aladino: (al Genio) Smamma!
Genio: OK, agli ordini, ma ricordati….sii te stesso.
Aladino: (al Genio) Via! (il Genio esce)
Jasmin: (credendo che parlasse con lei) Che cosa?
Aladino: Ehm….ehm…..è giusto…..Via…ehm…E’ vero tu non sei soltanto un premio da
vincere. Dovresti essere libera di scegliere da sola. Hai ragione….vado..(fa
per andare)
Jasmin: No!
Aladino: Cosa….come hai detto?
Jasmin: Non andare!
Aladino: (rivolto al Genio che sta dietro le quinte)…Che cosa devo fare adesso?
Genio: (apparendo) Falle fare un giro, portala a cavallo…no no a cavallo
no…potrei rompermi la schiena… Falle visitare il mondo
Aladino: E come faccio?
Genio: Tu non ti preoccupare, a questo ci penso io…
Aladino: (si avvicina a Jasmin come un playboy) Non…non ti andrebbe di fare un
giro per il mondo con me? Potremmo uscire dal palazzo…vedere il mondo…
Jasmin: Vedere il mondo?
Aladino: Certo. Ti fidi di me?
Jasmin: (che ha già sentito questa frase) Come?
Aladino: Ti fidi di me?
Jasmin: (adesso è certa che il principe è lo straccione del mercato) Sì!
I due viaggiano in giro nella sala accompagnati dal Genio che gli illustra i
vari paesi del mondo che vanno girando, alla fine salgono sul palco
Canzone del viaggio
Aladino: Ora vieni con me / verso un mondo d’incanto
Principessa è tanto che il tuo cuore aspetta un sì
Quello che scoprirai / è davvero importante
Ed il Genio volante ci accompagna proprio lì
Il mondo è tuo, con quelle stelle puoi giocar
Nessuno ti dirà, che non si fa, è un mondo tuo per sempre.
Il mondo è tuo, è sorprendente accanto a te
Se sali fin lassù, poi guardi in giù
Jasmin: Che dolce sensazione nasce in me.
D’ogni cosa che ho, anche quella più bella
No, non vale la stella che fra poco toccherò
Il mondo è mio….
Aladino: Apri gli occhi e vedrai…
Jasmin: Fra mille diamanti correrò
Aladino: La tua notte più bella
Jasmin e Aladino: Con un pò di follia, e di magia…….
Aladino: Tra stelle cadenti volerai…..
Jasmin: Il mondo è mio…
Aladino: Un corpo celeste sarò……
Jasmin: La nostra favola sarà
Aladino: Ma se questo bel sogno
Assieme: Non tornerò mai più, mai più laggiù
Jasmin: È un mondo che appartiene a noi……..
Soltanto a noi….
Aladino: Soltanto a noi….
Jasmin: Non svanirà…
Aldino: Ci aiuterà…..
Jasmin: Solo per noi
Aladino: Solo per noi
Assieme: Per te, per me.
Jasmin: Tu sei il ragazzo del mercato…..lo sapevo. Perché mi hai mentito?
Aladino: Jasmin, mi dispiace.
Jasmin: Mi hai preso per una stupida?
Aladino: No!
Jasmin: Credevi che non l’avrei capito?
Aladino: No…cioè….ecco…..Speravo di no! ….Non volevo dire questo….
Jasmin: Insomma….chi sei? Dimmi la verità.
Aladino: La verità? La verità….ehm….La verità è che….che….A volte mi mescolo
alla gente comune….per sfuggire alle pressioni della vita di palazzo….Ma in
realtà sono un principe…..
Jasmin: Perché non me l’hai detto subito?
Aladino: Beh…sai com’è?….ehm…ehm, un principe che si traveste da straccione per
andarsene in giro per la città….può sembrare un po’ strano…Non trovi?
Jasmin: Uhm…..Non così tanto…..(si abbracciano) Buona notte, mio bel principe.
Aladino: Sogni d’oro principessa. (si baciano)
Jasmin: (va via, salutandolo)
Aladino: (con un salto di gioia) Sì!!!!! Per la prima volta in vita mia le cose
vanno per il verso giusto…Sono felice, felice felice……
Genio: Sono felice anch’io. (Cantano)
Genio
Corro striscio sibilando / sulla strada sfavillando
Sfreccio come una motocicletta / vado avanti vado in fretta.
Quando arretro poi molleggio / s’una gamba pure ondeggio
E zig-zag sono arrivato qua.
Zig-zag non mi posso più fermare
Zig-zag posso pure pattinare
Sono un treno una saetta / sembro una motocicletta
Aladino
E’ un razzo un reattore, fate pista per favore.
Genio
Zig-zag quanti giri posso fare
Zig-zag voglio ancora scorazzare
Zig-zag dal mio padrone vado senza esitazione
Quella lampada è casa mia!
(Ritornello)
Guardie: (entrano in scena e arrestano Aladino) Preso. Teniamolo, teniamolo
fermo.
Jafar: (entrando subdolamente) Temo che il vostro soggiorno tra noi sia
terminato….principe Abubù!
Aladino: Maledetto!
Jafar: (alle guardie) Fate in modo che non sia mai più ritrovato. Fate in modo
che non sia mai ritrovato.
Zago: Buttatelo in fondo alla prigione sotterranea di palazzo: principe
Abubù…lì ti faranno la bubù…..Ah…ah…ah….ah…
Jafar: (ride anche lui)
Guardie: (trascinando Aladino) Ah…ah…ah…ah…
FINE ATTO PRIMO
ATTO SECONDO
Scena carcere.
Aladino è in un angolo della scena, legato e imbavagliato.
Due guardie discutono mentre lo sorvegliano.
Guardia2: Ascolta, Jafar ha detto che lo dobbiamo ammazzare, giusto? Ma io non
me la sento proprio di ammazzarlo.
Guardia1: Ah, io lo farei, ma Jafar quando lo ha detto non è stato molto
preciso.
Guardia2: Che vuoi dire?
Guardia1: Che non ha specificato bene… Ad esempio non ha detto se lo dobbiamo
ammazzare a legnate, a bastonate, oppure che so, se o dobbiamo ammazzare dalle
risate…
Guardia2: Ah…ah…l’ultima che hai detto mi piace….
Guardia1: Beh! Allora, dato che Jafar non ha precisato come ammazzarlo….
scegliamo noi…. Lo ammazziamo dalle risate.
Guardia2: Sì, sì, sì…ma come?
Guardia1: Lo dobbiamo fare ridere a crepapelle.
Guardia2: Crepa-pelle? Ma Jafar vuole che muoia tutto, non solo la pelle…
Guardia1: Stupido. Voglio dire che deve ridere tantissimo, ma così tanto da
fargli mancare il respiro, e quindi farlo morire.
Guardia2: Ih!…Ma così è una tortura bella e buona.
Guardia1: Bravo! Lo tortureremo dalle risate. Uhm….e come lo torturiamo?
Guardia2: Boh? Io direi di fargli il solletico sotto le ascelle….
Guardia1: Prova un po’….
Guardia2: (solletica Aladino sotto le ascelle tanto da farlo ridacchiare)
Guardia1: Che dici, sta soffrendo?
Guardia2: Non saprei. E’ la prima volta che ammazzo un detenuto dalle risate.
Io proverei anche sui fianchi….
Guardia1: (solletica Aladino sui fianchi facendolo ridere più forte) Siamo
sulla strada giusta. Che ne dici se lo solletichiamo anche ai piedi?
Guardia2: Più che d’accordo! Solletichiamogli un piede ciascuno. Dobbiamo farlo
soffrire tantissimo!
Guardia1: Sì, sì…deve soffocare dalle risate!! (I due solleticano i piedi di
Aladino facendolo ridere a perdifiato)
Aladino: (ridendo) Basta, basta, vi scongiuro non fatemi ridere più… Ah… ah…
ah.. Muoio…muoio… sto morendo.. (ride e poco dopo smette per la stanchezza)
Guardia2: Poveretto. E’ una pena vederlo così, chissà che sofferenza…
Guardia1: Eppure a me, chissà perché, mi viene da ridere a vederlo ridere.
(ride)
Guardia2: Cerca di resistere o soffrirai anche tu. E poi, non ridere, dai,
altrimenti farai ridere anche me… (ride) Ah… ah… ah…
Guardia1: Ti prego non ridere…ah.. ah…, non ridere perché… sbuff… ah… sbuffo
anch’io, mi fai ridere a sentirti ridere… ah… ah… ah…
Guardia2: E’ proprio vero che la risata è contagiosa… ah… ah… Ma poi… perché ti
faccio ridere…. Come rido?
Guardia1: Aaaahhhhh….. aaaaahhhhh…. Sembri un cretino!!! Ridi come un cretino!
Guardia2: Uuuuhhhh…. Uuuuhhhh… E tu sembri un deficiente. Sì, sì, ridi ancora
uh…uh…uhh….
Guardia1: Ah, aspetta, aspetta…questa tortura che stiamo facendo…mi ha
stancato.
Guardia2: Eh sì, è pesante. Mi fanno male i fianchi…
Guardia1: Caspita!… a me invece fanno male le mascelle….
Guardia2: Chi sa come si sentirà lui….
Guardia1: Sono tutto sudato…
Guardia2: Accipicchia! Ammazzarlo dalle risate è più dura di quanto
pensassi.
Guardia1: Ehi, dì un po’… io ho sete. Perché non facciamo una pausa-tortura e
andiamo a bere qualcosa?
Guardia2: Sì, hai ragione. Un bicchiere d’acqua è proprio quello che ci vuole.
Guardia1: Naturale.
Guardia2: Minerale!
Guardia1: Minerale. Naturale!
Guardia2: Minerale minerale.
Guardia1: Ho capito. Minerale!
Guardia2: Minerale! Naturale.
Guardia1: Naturale. Minerale! (i due si guardano e poi all’unisono dicono)
Guardie: ‘Nlitru di vinu! (escono)
Genio: (entra in scena, cerca Aladino, poi lo vede e lo soccorre) Ehi, mi
senti? Dai svegliati… il regolamento, parla chiaro…..io non posso aiutarti se
non esprimi un desiderio…..Devi dire….”Genio voglio che mi salvi la vita.” Hai
capito? Va bene? Aladino forza……
Aladino: (non può parlare, muove appena la testa)
Genio: Lo prenderò per un sì…..(lo slega e lo rimette in sesto) Ah….m’hai fatto
quasi prendere un colpo….
Aladino: Genio….io…io….Grazie Genio…..(lo abbraccia)
Genio: (commosso) Ah Aladino, mi sto affezzionando lo sai? Basta che non ti
metti in testa strane idee, eh?
Aladino: Ti voglio bene come un fratellone…. Genione!
Genio: Ed io come un fratellino, Aladino, anche se non è consentito ai Geni
essere troppo in confidenza coi propri padroni…..
Aladino: Tu non sei il mio schiavo, sei il mio migliore amico… (Canta)
Avere un amico vuol dir / capire le cose più belle
Avere un amico vuol dir / trovare negli occhi del mondo, tanto amore.
Avere un amico vuol dir / sentirsi ogni giorno felici
Avere un amico vuol dir / dividere quello che hai
Perché se un amico è sincero e vero non ti farà male.
Avere un amico / vuol dire cantare
Sentire il profumo del mare, se ci credi volare con il cuore
Avere un amico / vuol dire sapere
Che puoi stare male
Se accanto a te c’è un posto per un vero amico!!
Genio: Non me l’aveva detto mai nessuno….guarda sto diventando rosso….
Aladino: Ed ora che si fa?
Genio: Questo lo devi sapere tu!
Aladino: Giusto….allora….allora…Andiamo via da qui….m’è venuta un’idea…
Genio: Speriamo che non ti metta nei guai….
Aladino: In ogni caso ci sarai tu a salvarmi…..
Genio: Lo sapevo, lui si mette nei pasticci ed io lo devo tirare fuori…….Ma che
vita è questa del Genio che devo aiutare sempre gli altri e mai me stesso? Non
si può cambiare questa legge? Vorrei conoscere chi l’ha fatta, vorrei proprio
vederlo in faccia, così gli potrò dire quello che penso di questa regola
assurda……
Aladino: (interrompendolo) La vuioi smettere di lamentarti? Seguimi piuttosto….
Genio: Hai ragione padrone…..Non mi lamenterò mai più…..(mentre va via con
Aladino continua a lamentarsi) Però volendoci pensare bene, non è giusto che un
tipo grande e grosso come me, deve prendere ordini da……Non parlo più, non parlo
più, non parlo p………(Aladino da dietro le quinte lo avrà zittito con una mano in
bocca)
Camera della principessa
Jasmin: (canticchia)
Canzone di Jasmin
Il cuore batte di più
E vola in mezzo al blu
Vorrei fermarlo però
Che cosa fare non so
Se adesso fosse qui
Potrei di gioia impazzir
Drin drin lo amo da morir….
Toc toc vederlo è uno shoch…..
Bum bum il mio cuore è un tambur…..
Che batte dentro di me
Che batte dentro di me!!!
Sultano: (chiamandola) Jasmin…..
Jasmin: Oh padre…padre, se sapessi quanto mi sono divertita….Sono così felice….
Sultano: E fai bene ad esserlo Jasmin…..Tuo padre ha appena scelto un marito
per te
Jasmin: Che cosa?
Sultano: Tu sposerai Jafar….
Jasmin: Ah!
Jafar: (comparendo all’improvviso) Siete senza parole vedo. Qualità
apprezzabile in una moglie.
Jasmin: Non acconsentirò mai a sposarti. Padre io ho scelto il principe Alì….
Jafar: Il principe Alì se n’è andato……
Aladino: (comparendo come per incanto) Comprati un’altra palla di cristallo,
Jafar.
Jasmin: (contenta) Principe Alì?!
Zago: (incredulo)Ma…ma…ma come cavolo ha fatto?
Aladino: Perché non racconti la verità, Jafar? Tu hai cercato di farmi
uccidere….
Jafar: Oh, ma che ridicole sciocchezze mio sovrano……Ah, ah, ah….(ipnotizza il
Sultano) E’ ovvio che mente…..
Sultano: (ipnotizzato) E’ ovvio che…..mente….
Jasmin: Padre ma che cosa ti succede?
Aladino: Lo so io cosa gli succede…..(Toglie dalle mani di Jafar il bastone
ipnotico e lo spezza)
Jafar: (sorpreso) Oh!
Sultano: (ritornando in se) Oh, oh cielo….
Aladino: Maestà…..Jafar vi teneva sotto controllo con questo…(mostra il bastone)
Sultano: Che…che…cosa? Jafar sei un….vile traditore.
Jafar: Calmatevi Maestà, posso spiegarvi tutto….sapete…..
Sultano: (chiamando) Guardie…..
Jafar: Sapete che….
Zago: Oramai non serve spiegare…siamo fritti…arrostiti...
Sultano: (alle guardie appena arrivate) Guardie, arrostite….arrestate questo
impostore…..
Guardie: (vanno verso Jafar)
Jafar: Non hai ancora vinto ragazzino…. (con un sortilegio svanisce nel nulla)
Guardie: Dov’è andato? E’ sparito….Ma non lo stavi tenendo tu? Veramente io credevo
che lo tenessi tu….In effetti l’avevo fra le mani, ma pensavo che lo tenessi
tu….E’ tutta colpa tua…..La colpa è tua perché sei un mio superiore…..Tu sei
inferiore! Inferiore anche di cervello….Non insultarmi……Io non insulto dico la
verità….La verità è che non sai fare il tuo dovere…..Io so quello che
faccio….Tu non sai proprio niente….Incapace…..Buono a
nulla…..Scemo…..Imbecille….Scansa fatiche……(le guardie litigano e si
bisticciano)
Sultano: Ma finitela….Così mettete ordine nel mio regno? Trovate Jafar
piuttosto, e cercatelo dappertutto…..se nò vi faccio tagliare la
testa….Stupidi!!!!
Guardie: Sì sì, andiamo a cercarlo……..Ma dove?….
Sultano: Di qua, di la, ovunque….asini!
Guardie: Di qua, di la, ovunque…..asini! (vanno via da diverse parti)
Aladino: Jasmin stai bene?
Jasmin: Sì!
Sultano: Jafar, il mio più fidato consigliere che tramava nell’ombra contro di
me…. ….Che cosa orribile….come potrò mai…….
Aladino e Jasmin si baciano
Sultano: Eh? Cosa?….Non credo ai miei occhi, mia figlia ha finalmente scelto un
pretendente…..
Sultano: Ah, ah, sia lode ad Allah! Oh, sei proprio un ragazzo in gamba! Ti
darei un bacio, ma no, sarà meglio che te lo dia mia figlia………Ma voi due dovete
sposarvi immediatamente, sì sì…….e vivrete felici e contenti. E poi tu ragazzo
mio diventerai sultano!
Aladino: Sultano?
Sultano: Certo. Un giovane retto e coraggioso come te, una persona della tua
dirittura morale è proprio quello di cui ha bisogno questo regno….Vieni Jasmin,
pensiamo ai preparativi…..
Jasmin: Sì padre….(vanno via)
Aladino: (rimasto solo salta di gioia) Iauh! Sultano!!!Vogliono che diventi
Sultano.
Genio: (comparendo) Urrà!!! Sia lode all’eroe trionfatore……(canta e balla in
maniera spropositata ma divertente)
Aladino: Smettila…..
Genio: Aladino hai conquistato il cuore della principessa…..Parlaci dei tuoi
futuri progetti….
Aladino: Non so che dire…..
Genio: Pss….La tua battuta è: “Per prima cosa farò questo, libererò il Genio.”
Quando vuoi…
Aladino: Eugenio……Non posso….
Genio: Ma certo che puoi…..basta che tu dica: “Genio voglio che tu sia un uomo
libero.” Dai……E’ una frase molto semplice…..
Aladino: Dico sul serio…..Non posso. Senti mi dispiace, ti giuro che mi
dispiace. Ma voglione che diventi Sultano, cioè vogliono - che il principe Alì
– diventi Sultano…
E senza di te, io sono solo il povero Aladino….
Genio: Aladino, ma tu hai vinto…..
Aladino: Ho vinto grazie a te. Che succede se scoprono che non sono un
principe? E se lo scoprisse Jasmin? La perderei. Genio, non posso reggere la
situazione da solo….io non ti posso liberare….
Genio: (deluso) Certo…..capisco…dopo tutto hai mentito a tutti gli altri,
perché a me no?…..Cominciavo a sentirmi escluso. E adesso se vuoi scusarm
padrone…(va via)
Aladino: Genio mi dispiace tanto….
Genio: (gli fa una pernacchia da fuori)
Aladino: (chiamandolo) Eugenio!
Genio: (Va verso Aladino) Mi rinchiudo nelle mie stanze….
Aladini: Dove?
Genio: Ora mi fazzu nicu nicu, e mi ‘nficcu nella mia lampada monolocale.
Aladino: Ah sì, va bene! Allora resta lì dentro. (Mette la lampada sotto un
cuscino, poi al pubblico) Che avete da guardare voi? A me dispiace…non
volevo…Ma cosa sto facendo…Il Genio ha ragione…io…io, io devo riuscire a dire a
Jasmin tutta la verità…Gliela vado a dire, sì sì…Jasmin Jasmin…..(va via)
Entra Zago seguito da Jafar
Zago: Bisogna sbrigarsi! Squagliarsi, filare…io faccio le valigie, OK? Solo lo
stretto indispensabile, così viaggiamo leggeri…
Jafar: (ride)
Zago: Oh Dio…lo sapevo…è partito di cervello. Ormai dà i numeri…(scuotendolo)
Jafar, Jafar, oh ti riprendi? Ti riprendi?
Jafar: (lo blocca con violenza)
Zago: (quasi tramortito con un fil di voce) S’è ripreso!
Jafar: Il principe Alì non è che quel piccolo straccione di Aladino. Ha lui la
lampada magico… E tu saprai trovarla.
Zago: Io?
Jafar: Sì tu. Trovala. Io ho altro da fare. Jafar ha altro da far! (via)
Zago: E io c’haggia far? (rimasto solo) Devo trovare la lampada…una parola…dove
la trovo? Chi può darmi una mano? Ma certo voi, voi che state in sala
sicuramente avete visto dove Aladino ha nascosto la lampada…..Me lo dite per
favore….su da bravi ditemelo….se non la trovo, Jafar mi farà decapitare…ed io
rimarrò senza testa.. Tu mi sai dire dov’è la lampada? Se me lo dici ti regalo
i biscotti ammuffiti del Sultano..No eh? E va bene….mi affiderò al mio
fiuto….(cerca fiutando come un cane) Qui non c’è….qui nemmeno….qua neppure…..Un
momento….la sento….deve essere da queste parti….sì sono sicuro…deve essere
qua….(la scopre) Eccola…. Evviva….lo sapervo che il mio fiuto non mi avrebbe tradito.
(al pubblico) Comunque grazie lo stesso….siete stati di grande
aiuto….(chiamando) Jafar, Jafar, l’ho trovata...
Jafar: (rientrando) Ottimo lavoro, Zago…
Zago: Oh, ma figurati…
Jafar: No, davvero. In una scala da uno a dieci…ti meriti…undici…
Zago: Nooooo, dai capo, sei troppo buono…rischi di farmi arrossire…
Jafar: E invece devi essere contento come me..(fa un ballo sfrenato tipo tecno,
poi esce)
Zago: E’ impazzito…Jafar è impazzito..(esce, inciampa, e impreca)
SCENA POPOLANE
Prima- Oh ch’è bello. Fra poco il Sultano farà conoscere a tutti il Principe
che sposerà Jasmin.
Seconda- Io mi sento tutta un’emozione addosso… (si gratta in tutto il corpo)
come se mi dovessi maritare io…mamma mia, non riesco a stare ferma…sono tutta
un formicolio…mi sento un’emozione…come se mi camminassero sulla pelle mille
formichine…è l’emozione che cammina…sono felice per Jasmin…
Terza- Io voglio fare la damigella. Voglio tenere il velo della sposa. Da
piccolina ho sempre fatto la damigella, ed ho sempre tenuto il velo…sono una
velista…guardate…(mima come se prendesse il velo tenendolo con la punta delle
dita e ad ogni passo fa un inchino canticchiando un motivo come da minuetto)
Prima- (Ridendo) E’ vero! Ci sai fare con il velo. Ma più che una damigella mi
sembri invece una barca a vela! Ah! Ah! Ah!!
Seconda- Ah ah…anzi, tieni quelle braccia più alte, così sembri un veliero.
Ah..ah..!!
Terza- Stupide!! E’ tutta invidia la vostra!
Quarta- Accipicchia! Dovrò andare subito dal parrucchiere e parlare con lui per
trovarmi un’acconciatura particolare ai capelli per il matrimonio della nostra
Principessina Jasmin.
Prima- Già…lo dovremo fare tutte ad andare dal parrucchiere….
Seconda- Sì, anch’io….
Terza- No, tu devi andare dal restauratore…con la faccia che ti ritrovi…
Quarta- Ehi, che ne dite se in onore della nostra Principessa Jasmin ci
mettessimo in testa tanti bei piccoli fiori di gelsomino come il suo nome? Che
ne dite, non è una bella idea?
Seconda- Ohhh…che emozione…(torna a grattarsi) non vado dal parrucchiere da più
di un anno…sono felice…Ho come un formicolio in tutto il corpo…è l’emozione… mi
sento sulla pelle come tante piccole formichine che mi camminano.. Sono felice!
Terza- E’ una bella idea quella dei fiorellini in testa. Ma io, come prima
damigella velata, ho bisogno di mettere in testa dei fiori più grandi, più
appariscenti… che so.. fiori d’arancio.. o magari delle margherite o delle
rose…
Prima- Mettiti direttamenti i STIDDI DI NATALI ca su belli tanti (facendo il
gesto) e te le lasci fino a dicembre, così ti ritrovi bella addobbata ppi
l’arbulu di Natali!
Seconda- (grattandosi ancora) Che emozione… vi prego… non parlate più… mi sento
troppo felice… e quando sono felice… mi sento come mille formichine sulla
pelle…
Le altre- (facendole il verso) ….che mi camminano addosso….
Quarta- Senti, ci stai facendo grattare a tutte quante. Vuoi smetterla di
emozionarti, altrimenti ti spruzzo un insetticida e vediamo se ti senti ancora
quelle maledette formichine….
Terza- Ma lasciatela fare… lo fa perché è felice. E anch’io sono tanto felice
che mi vien voglia di ballare… (mima la scena del velo con ripeturi inchini)
Prima- A guardarvi, tra te e lei, mi vien da ballare a questo modo.. (ridendo
improvvisa un ballo imitando ora un inchino ora una grattata) Ah..ah..ah!
Quarta- (si mette anch’essa a ballare comicamente) E’ vero, ah..ah…divertente
però!
(si mettono tutte a ballare comicamente)
Piazza di Akraba
Sultano: (parlando al popolo) Popolo di Akraba, mia figlia ha finalmente scelto
il suo sposo…..E’ un giovane di grande integrità….un giovane che è esattamente
quello che appare. Quindi mie cari sudditi, permettetemi di presentarvi a tutti
voi il principe Alì Ababua…..
Aladino: (presentandosi) Eccomi…..
Popolo: (inneggia con frasi di esultanza) Che beddu….Evviva….Viva u
principi…Bravu Alì….Sì ‘na meravigghia….E brava a Jasmin….Tu sapisti scegghiri
veramenti beddu….Evviva gli sposi…..Auguri e figghi masculi…..etc. etc…..
Zago: (assieme a Jafar, in un angolo della scena) Ma tu guarda che scemi, tutti
lì ad acclamare quella mezza cartuccia di Aladino.
Jafar: E tu lasciali acclamare…Adesso la lampada magica è in mio possesso e il
Genio farà tutto quello che gli chiederò… (sfrega la lampada, esce il Genio)
Genio: (non si è accorto del suo nuovo padrone, convinto di parlare ad Aladino)
Senti Aladino io adesso comincio proprio a…..(vedendo Jafar) Ih….come sei
cambiato….sembri un altro….cos’è abbiamo cambiato favola? Aladino è impersonato
da Jafar?….
Jafar: Taglia corto, Genio….Adesso sono io il tuo padrone…..
Genio: Era quello che temevo…..
Jafar: Genio, esaudisci il mio primo desiderio…..Voglio essere trasformato in
un Sultano……
Genio: (a malincuore) Come comanda padrone…..
Due servitori spogliano il Sultano dai propri vestiti, lasciandolo in mutande,
e vestono, da Sultano, Jafar…..(nel frattempo il popolo ha portato via con
gioia Aladino e Jasmin)
Sultano: (vedendosi spogliare) Ma…ma che cos’è? Che cosa succede si può sapere?
Ma cosa sta succedendo?….Ma…ma….
Jafar: (ride)
Sultano: (dinanzi a Jafar vestito da Sultano) Jafar, tu, vile traditore….
Zago: Da oggi questo vile traditore sarà Sultano e tu solamente un uomo in
mutande. Ih…ih…ih.....
Aladino: (rientrando) Ah sì, questo è tutto da vedere…..(cerca la lampada, ma
non la trova) La lampada….non ce l’ho più….
Jafar: (ridendo) Chi va a Roma perde la poltrona…Abubù….
Aladino: Genio fai qualcosa….
Genio: Mi dispiace ragazzo, ho un nuovo padrone adesso….
Sultano: (comicamente) Jafar ti ordino di smetterla….
Jafar: C’è un nuovo ordine adesso….Il mio di Re….Finalmente sarete voi che vi
inchinerete a me…..
Jasmin: Noi non ci inchineremo mai a te, Jafar…..
Zago: E figurati…ci avrei messo la mano sul fuoco…
Jafar: Se non vi volete inginocchiare di fronte al nuovo Sultano, allora vi
dovrete inginocchiare di fronte allo stregone. Genio, il secondo
desiderio……Voglio diventare lo stregone più potente di tutto il mondo……Ah, ah,
ah…..
Aladino: Genio…..fermati….
Genio: Gentili Signore e Signori…la città di Akraba dà il più caloroso
benvenuto allo stregone Jafar……(spruzzi di fumo avvolgono Jafar che si
trasforma in stregone)
Jafar: (strasformato in stregone) Allora dove eravamo rimasti? Ah
sì….ricambiare le umiliazioni…..(con la sua forza magnetica fa inginocchiare
Jasmin e il Sultano)
Zago: In ginocchio…in ginocchio…
Jasmin: Ah!
Zago: In ginocchio…in ginocchio…
Sultano: Oh!
Jafar: Principessa sto morendo dalla voglia di presentarvi qualcuno…..(canta)
E così principe Alì ormai è finita
La realtà è questa qua, dà retta a me
Le tue menzogne oramai
Ti han cacciato nei guai
Dite addio al principe Alì……(crea una magia)
Entrano in scena due servitori che svestono Aladino da principe e lo vestono da
straccione
Zago: Principe Alì? Oppure dovremmo dire Aladino?!
Jasmin: (preoccupata) Alì?!
Jafar: Senza il Genio, mio caro, non sei più niente….
Aladino: (gli viene una idea) Il Genio….il Genio!!! Il Genio sarà sempre più
potente di te, Jafar!
Jafar: Che cosa?
Aladino: Lui ti ha dato i poteri che hai, e lui può riprenderseli…
Genio: Al che mi combini? Perché mi tiri in ballo adesso?
Aladino: Rassegnati Jafar, tu sei e sarai sempre il numero due.
Jafar: Hai ragione, i suoi poteri sono superiori ai miei. Ma non per molto.
(minaccia il Genio)
Genio: Ah, ah…il ragazzo scherza…non gli funziona il cervello….ha preso troppe
botte in testa….
Jafar: Genio…esaudisci il mio terzo ed ultimo desiderio….voglio essere
trasformato in un Genio Onnipotente….
Genio: E va bene, ogni tuo desiderio è un ordine….(ad Aladino) Complimenti
ragazzo! (trasformazione di Jafar)
Jafar: (contento) Sì, sì…ora ho il potere…ho il potere asoluto….l’Universo è
nelle mie mani, ormai ce l’ho in pugno…..
Aladino: Io dico che corri troppo, Jafar, non ti stai dimenticando qualcosa?
Jafar: Che cosa?
Aladino: Non volevi essere un Genio? Bene ora lo sei, con tutti i pro e i
contro…Quindi come Genio sarai costretto a vivere per l’eternità all’interno di
questa lampada……Ti saluto…..
Jafar: No…no….no….(del fumo avvolge Jafar, che si suppone si sia trasferito
dentro la lampada, e scompare)
Zago: Io taglio la corda, ti saluto Jafar… Addio a tutti… (scappa via)
Aladino: Jafar, come ti è finita….I tuoi grandi poteri cosmici, in un minuscolo
spazio vitale….(prende la lampada)
Genio: Al…sei un vero genietto, lo sai? (prendendo la lampada) E questa lampada,
buttiamola via…(la butta)
Jasmin: Grazie Aladino…
Aladino: Jasmin, mi dispiace di averti fatto credere che ero un principe…
Jasmin: Io lo so perché lo hai fatto….
Aladino: Beh…allora…dobbiamo dirci addio….
Jasmin: Oh…quella stupida legge…non è giusto però….io ti amo….
Genio: Al…non c’è il problema….ti resta ancora un desiderio…..devi solo
chiedere e sarai di nuovo principe.
Aladino: Ma Genio, e allora la tua libertà?
Genio: Eh….in fondo è solo una schiavitù eterna. Ma questo è amore Al….Non
troverai un’altra ragazza come lei, campassi un milione di anni. Dà retta,
parlo per esperienza personale….
Aladino: Jasmin, anch’io ti amo…..ma….non posso più fingere di essere qualcosa
che non sono…..
Jasmin: Sì…..lo capisco….
Aladino: Genio voglio che tu sia libero….
Genio: (che ancora non ha capito) Eh? come?
Aladino: Genio, sei libero!
Genio: (al massimo della contentezza) Eh..eh…sono libero….sono libero….Presto
dai, chiedi una cosa assurda…..dai, dai, dai….Chiedi un aereoplano
supersonico…. Dimmi che vuoi un aereoplano supersonico….prova….
Aladino: Ehm….voglio un aereoplano supersonico….
Genio: Col cavolo…..Ah…ah…ah….Che sensazione stupenda….sono
libero….sono finalmente libero….Io alzo i tacchi ragazzi e vado in
vacanza…..vado alle Maldive…anzi ad Ognina…Sono un libero turista del
mondo….(poi guarda Aladino)
Aladino: Genio….io credo….credo che mi mancherai….
Genio: (commosso) Anche tu Al…..E qualunque cosa possano dire gli altri….tu…tu
per me sarai sempre un principe…(si abbracciano)
Sultano: (intervenendo dalla sua posizione di catalessi) Sì, giusto, il tuo
valore ce lo hai dimostrato, questo è più che certo….E’ quella legge il vero
problema….
Jasmin: Padre…
Sultano: Beh….ma insomma, sono o non sono il Sultano? Da questo momento in poi
la principessa potrà sposare chiunque ella riterrà degno della sua mano….
Jasmin: Lui…..(va da Aladino) Io scelgo….io scelgo te Aladino.
Aladino: Eh…eh…chiamami Al….(si baciano)
Genio: Oh oh….venite,venite qui tutti quanti, qui ci vuole un abbraccio
collettivo….
(tutti si abbracciano, compresi gli altri della compagnia) Beh…che dire…io non
so più che fare da queste parti, perciò io taglio la corda….Vi saluto ehi
diletti…ciao…
Fine della favola….ehi ragazzi fate un po’ voi….io me ne vado…..sono libero….
Tutto è bene ciò che finisce bene, basta aiutrsi, una mano lava l’altra, tutte
e due si lavano il viso…insomma l’importante nella vita è darsi una mano l’un
con l’altro.
Canzone finale
Tutti- Finisce qua, finisce qua - la fiaba di Aladino
Aladino- Che tutti voi saluta - Jasmin- Col caro suo amorino
Genio- E il Genio liberato - che tutto ha sistemato
Sultano- Assieme col Sultano - Tutti- Vi stringono la mano
Jafar e Zago- Jafar col fido Zago - pentiti son di già
E chiedono perdono - Tutti- Per le malvagità
Guardie- Le guardie ed i mercanti - Donne- E il popolo di qua
Tutti- Un ciao a tutti dicono - con gran felicità.
Uè, uè, uè, uè!!!
Tutti- La favola è finita - com’è che giusto sia
Abbracci e pace fatta - con vivid’allegria
In fondo è molto semplice - è questa la morale
Nel mondo è sempre giusto - che il Bene vinca al Male!!
Fine della favola
Turi Giordano e Sergio Vespertino
Per la rappresentazione rivolgersi alla SIAE, poiché il testo è tutelato.