La legge è uguale per tutti o quasi…

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LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI ( o QUASI )

LA LEGGE

E’UGUALE

PER TUTTI (o quasi)

( Mi i son  inossent)

COMMEDIA IN DUE ATTI

DI  FRANCO ROGGERO

Iscritto Siae  posizione n.  18.29.90

LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI ( o quasi…)

( Mi i son inossent )

        

          Il primo atto si svolge nell’atrio  di un tribunale,dove l’usciere accoglie

i vari personaggi  che devono partecipare al dibattito processuale,

unitamente ad altri personaggi di passaggio.

C’è poi una avvocatessa molto sbadata,che dimentica marito e suocera ecc…Nel  secondo atto si assiste al vero processo con avvocato difensore,giudice,pubblico ministero,cancelliere e testimoni vari.L’imputato ,un ricco industriale colpevole di aver avvelenato alcune centinaia di persone ,verrà assolto,mentre un barbone vittima dello stesso industriale verrà condannato. (Ott.Nov.2007)

       Commedia brillante e satirica  in due atti.

Personaggi  14  ( 9 uomini 4 donne e un ragazzino)

SCENOGRAFIA  - Atto I  - L’atrio del Tribunale

                              Atto II  - Un’aula del Tribunale

Caratteristica dei personaggi

Berto  -  protagonista del primo atto.Usciere.comico delle compagnia.

               età 40-50 anni.

Iole     -   casalinga pensionata ,età 60 anni  circa.Curiosa ed intrigante

Ragazzo del bar – giovane ,sveglio e sbrigativo.

Sergio Rossi – l’innocente. Età 40-50 anni. Tipo piagnucoloso e un po’sbadato

Sig. Trombetta – pensionato,permaloso, titubante,timido. Età 60 anni circa

Alessio – Il figlio di Berto.Ragazzino di circa 10 anni .Sveglio e dispettoso

Giudice -  Tipo autoritario e severo. Età  50 anni circa

Avvocato difensore – E’ una donna giovane e bella ,ma un po’ sbadata e svampita

Industriale -   Elegante e raffinato. Parla con l’”erre moscia”.Età 40- 50 circa.

Segretaria -    Giovane  avvenente.Veste vistosamente.Altezzosa e frivola.

Pubblico Ministero – E’ una donna energica e decisa.Età  ???

Cancelliere – Giovane praticante,miope ed imbranato

Brandolin  - Testimone veneto.Comico,molto agitato ed ossequioso.Età ???

Poveraccio – Clochard .Età indefinibile. Cerca di parlare italiano ma non ci riesce.

                     Personaggio comico.

PERSONAGGI

( IN ORDINE DI APPARIZIONE)

BERTO                                                                    Usciere del tribunale

IOLE                                                                        Una testimone

MATTEO                                                                 Ragazzo del bar

SERGIO  ROSSI                                                 L’innocente                                  

ACHILLE TROMBETTA                                     L’uomo del timbro

GIUDICE                                                                 Giudice I Sezione

ALESSIO                                                                 Figlio dell’usciere                      

AVVOCATO                                                           Avvocato difensore

SEGRETARIA                                                        Segretaria del comm.

 

COMM. FRANZETTI                                            Ricco industriale

CANCELLIERE                                                     Giovane del Tribunale

PUBBLICO MINISTERO                                     L’ accusa

SIG. BRANDOLIN                                                 Veneto de Rovigo

UN POVERACCIO                                                Un  clochard (un barbone)

ATTO  PRIMO

MUSICA ( a piacere  a sipario chiuso )

LA SCENA

L’entrata del Palazzo di Giustizia .Una porta sulla sinistra ed una sulla destra del palcoscenico. Sulla destra un tavolo con un telefono,un timbro  con tampone,carte sparse e cartelline varie.

Sulla sinistra due sedie e una panca tipo sala d’aspetto.

Sulla parete alcuni cartelli indicatori con le scritte: Sezione penale,Assise,

Cancelleria , Sezione civile ecc…

( Seduto alla scrivania Berto l’usciere  legge il giornale ad alta voce )

Berto –“ Moglie uccide il marito a cornate…si ignora il movente del delitto !.”..

          Robe da mat !...”  Lanciata una nuova lavatrice sul mercato…15 contusi !”

          Còse nèire al dì d’ancheuj …( Volta pagina) Gnanca na notissia an po’

 bela…tute disgrassie…

       “ Muore mentre aspetta che gli facciano l’autopsia”…Costa i l’hai pà

          capìla…Giroma pagina …Vedoma còsa ca dìs…Ultime notizie …Martin

         Lutero ha fondato il protestantesimo perché non digeriva le ostie…Ma che

         ròba ! Ròba da mortze ‘l gnàu con i dent ed goma !!

 Passa un magistrato con toga ( rivolto a Berto)

Magistrato – Sempre al lavoro,eh !!

( Subito Berto mette via il giornale e si mette a timbrare furiosamente alcuni fogli .Poi assicuratosi che non ci sia nessuno riprende la lettura.)

SQUILLA IL TELEFONO .

Berto solleva la cornetta e risponde.

Berto – Si,si…si. si ..no…il giudice non è ancora arrivato..no…le ho detto che non è

         c’è…Parlo arabo ??? (butta giù la cornetta) Qui non ti lasciano mai lavorare in

         pace …C’è gente che i diverte a rompere i cosiddetti…Ggnun rispèt për chi a

         travàja ! A i è pì nen religion !

         (Poi estrae da sotto il tavolo un involucro abbastanza voluminoso. Lo scarta

         con molta cura ed estrae un enorme panino.Sorride compiaciuto e quando sta

         per addentarlo ripassa il magistrato e lui si rimette  a timbrare furiosamente. Poi guardando che non ci sia nessuno fa per addentare il panino, ma

 suona il telefono )

Berto – Pronto !!!!  No…si a i è gnun pirla ..pirla it saras ti..balengo !

         (Poi cerca nuovamente di addentare il panino,ma…)

 ENTRA MATTEO,il ragazzo del bar con grembiule bianco , con un vassoio con

alcune tazzine di caffè.Entra canterellando.Berto lo ferma.)

Berto – Alt ! Controllo!

Matteo – Ah,i soma torna …(posa il vassoio sul tavolo e  Berto assaggia un po’ di

caffè ) Ma questa è una manìa,una persecuzione !

Berto – Ma mi i l’hai l’ordin ed vigilè…devo veddi se il prodotto è buono…

         E poi qui è un tribunale,a l’è pà na piòla !

Matteo- Si,ma tute le volte la stessa stòria…e peui as la pijo con mi  ..che i

         cafè a son troppo  ristretti,per forsa t’ij bèive sempre ti !

Berto – Ordine del procuratore capo: vigilare,all’erta che il nemico ci spia !

         ( si alza di scatto dalla sedia e si guarda intorno ) Sssst…(Si porta il

         dito davanti alla bocca ) Ssst ! (Guarda sotto il tavolo tra lo stupore di Matteo)

Matteo – Ma cò it fas ,it ses  fòl ???

 Berto – Il nemico…(si guarda attorno sospettoso)

Matteo – Ma che nemico…si l’unich che a frega it ses ti !

Berto –Ehi,giovanotto, parli come bada…cioè bada come …i l’hai fait an pòch ad

confusion …comunque gli ordini sono ordini e non si discutono!

         E peui adès i l’hai da travajè e i l’hai nen temp da perdi..via..via..per chi a son ?

Matteo – Per el giudice Caprioli o Leprotti…sezione penale ,secondo

         piano…Vado!

Berto – Alt ! Caprioli o Leprotti. ?

Matteo – Adès che i penso forse a son për el dotor Pecorelli…

Berto – Ti it fa san pòch tròp ël furb,né giovinòt..sërcoma ‘d nen piè ’n gir la

         gent che a travaja…

( SQUILLA IL TELEFONO Berto cerca di rispondere,ma non   c’è nessuno,poi si accorge che è il suo telefonino che tiene in tasca che suona e fa una gran confusione. Dalle tasche estrae un po’ di tutto,mentre Matteo lo guarda divertito.)

Berto – Come ha detto ?  …Ah,lei vuole un bicchiere di latte appena munto…di

capra o di mucca ?? Non fa niente ? No,perché quello di capra è più gustoso,fa

bene al fegato …Lo vuole macchiato ? Vuole anche un cornetto con

marmellata o senza…Senza…sa perché  la marmellata fa bene,fa andare

d’intestino…si al cesso..insomma fa…  Va bene glielo dico subito,c’è qui il

ragazzo…si..si..stia tranquillo…

Matteo – Allora cosa vuole ,quel rompipalle…si an fan sempre cori due vòlte,

         e peui a j’è mai gnente che a- i va bìn !

Berto- A veul …speta ..i l’hai scrivulo sì  (cerca l’appunto e fa una grande

confusione) A me smija che a veul doi cafè con …no..cioè…doi biscotti, e mes

         cafè… con biscotti..No..due brioche con …quat cafè e mesa brioche …

Matteo –  E magari già morduva !  Sa,desvìjte,che mi i l’hai pà temp da

perdi…Certo che per piantè ‘d pastìss ti  it ses unich ! 

Berto – A veul doi cafè e na brioche e na marmellata di mucca…

Matteo – Ma cosa it dise ..e peui chi a l’è ?

Berto – I sai nen…a l’ha nen dimlo

Matteo – Ma ti ciàmmije…E mi a chi i pòrto  i cafè ?

Berto – Ti porta,peui i penso mi…Porta anche an bel panino ed pan e salam,che peui

         io faccio l’assaggio !

Matteo – Si ,ma chi a paga ?

Berto – Lo Stato.Lo Stato paga sempre..magari an po’ an ritard ma a paga

Matteo – Si,ma mi a son tre meis che speto,mi se an pago nen i pòrto pì gnente !

(MATTEO  ESCE    portando via il vassoio e brontolando,mentre Berto riprende a

leggere il giornale.)

Berto – Fa come it veuli,mi la comission i l’hai fàla…As peul mai stesse ‘n pas doe

minute…Si, pì che an tribunal as smìja d’esse al mercà . Se un a veul travajè  a lo lasso nen !(riprende a leggere il giornale)

ENTRA IOLE una signora sui 60 anni, Si guarda attorno e poi si avvicina al tavolo

IOLE – A l’è permès ? (Nessuno risponde) …E’ permesso ?...Si a son tuti ciòrgn !

         Ehi monsù…ca disa an pòch…(urla)…Disturbo ???

Berto- Ca crija nen parèj ! Ma a ved nen che  i son an camìn che i travàjo !

Iole – E a lo ciàma travajè chel a lesi el giornal ? Ma a se straca nen tròp ? Che a

fasa tension che a i ven-a nen mal a la schina...!

Berto -  Pioma nen an gir la gent,né,che si i soma an tribunal,pà al mercà,né mia cara

         sgnora ! Sa ,che an disa còsa ca veul …

Iole- Ecco mi i son mnùita sì, perché i deuvo testimonié…mach i sai nen per chi …

I sai nen andova andè .Alora, andova i deuvo andé ?

Berto – Semplice,che an don-a ‘l feuil ed la convocassion,mi i lo timbro e i disso

         an dova a deuv andè…

Iole – (Cerca un po’ nella borsa .Berto sfila  il biglietto che Iole tiene in mano e

comin-cia a timbrare. Iole si mette ad urlare)- Ma còssa a fa ,an timbra el bièt

dël tram !?  E adès mi come i fasso andè a cà,am lo paga chel adès el bièt ??? Ma chel a travàja per l’ATM ?!

Berto – Ca me scusa,ma a l’è chila che a l’ha dame el biet..

Iole – Si,ma chel a l’è pà ’n tranviere…ecco ch’a timbra cossì

         (Berto timbra furiosamente,poi si ferma di colpo)

Berto – Ma coassì a l’è el bièt dla spèisa ! Ma còsa an dà ???

Iole – Ca me scusa,i son sbagliame,i l’hai nen portame j’uciàj e i sc-iaro pà pì tant..

         Sa ..a deuvo opereme d’ la cataratta… ( e rovescia un po’ di roba sul tavolo)

Berto – Ma còsa a fa ??

Iole- Che a l’abbia pasiensa …(cerca tra le carte)

Ca me scusa …Ma chel a l’han già operalo d’la cataratta ??

Berto – Ma che cataratta !!! Sa ,che an don-a ’l document giust !

 Iole–  A l’ha nen la cataratta ? Strano,al dì d’ancheuj a l’han tuti !

Berto- Mi la cataratta i l’hai nen

Iole – Alora a l’avrà la pròstata..a veul pà dime che a l’ha nen la pròstata !?

Berto- Ca me scusa ,ma a chila còsa a i na frega ! E che  as ripìja la sua mercanzia!

(Le sposta la merce )

Iole – Diao,al di d’anchuej an pòch ed pròstata a l’an tuti,chel a sarà pà divers da

         j’autri,no !?

Berto – Ca me scusa,ma a sarà bin còse mie ,no !?

Iole – A certo,ognùn a la le sue ròbe ( e vuota la borsa sul tavolo di Berto,che diventa

un bazar) …. Ma i lo treuvo nen …

Berto – Che as speta che is sposto el panìn…

ENTRA SERGIO  ROSSI  tutto agitato.

Sergio – Mi i son innocent, i lo giuro ,i l’hai nen fait gnente,son innocent !

Berto – E chel còsa che a veul ?

Sergio – Giuro che mi i l’hai nen fait gnente…Tuta colpa ed Gioanìn,col

disgrassià! Ma mi se i lo ciàpo lo màss-o, giuro che i lo màss-o !

Iole – Ca fass nen parèi,che as calma ! Chi a veul massè ?

Sergio – Gioanin Barera,a lo conòss ?

Iole – A l’è un grand, màire con i barbìs ?

Sergio- Si,si a l’è chel ..a lo conòss ?

Iole – Mai vistlo , mai conossolo !

Berto – Calma,calma…Ragioniamo..Dunque,chel chi a l’è ? Perché a criàssa parèi  

         E peui còsa ch’a veul ?

Sergio – Mi  i son innocent,lo giuro !!!

Iole – (porge una sedia) Che as sèta…(si siede anche lei vicino alla scrivania)

Berto – Dunque,cominsoma da l’inissi…

Sergio – Da andova ? Da quand ?

Iole – Da quand a l’ha massà Gioanìn Barera

Sergio- No,mi i l’hai massà gnun ,mi i son innocent ,lo giuro !

Berto -  Ma alora chi a l’ha massà ???

Iole – Che a se spiega,si as capìss gnente !

Sergio – Mi i vorìa massèlo,ma l’hai pà massàlo,perché a i era già mòrt !

Berto – Chi,Gioanìn ?

Sergio – Ma no, Guglielmo ’l sotror…

Iole  -    A l’è un cit,gras,con i barbìs ?

Sergio – Si a lo conossìa ?

Iole – Mai vistlo

Berto- Fermi tutti! I l’hai capì tut…Chel prima a l’ha massà Gioanin ,peui Guglielmo       el sotror e adès a ven si a costituisse…si me sbaglio nen chel 30 ani gnun a

         gava ! Però con l’indulto,le  attenuanti generiche e la buona condotta, dopo

         10 ani  a l’è già fòra..content ???

Sergio- No,no mi l’hai massà gnun !

Iole – Alora se  a l’è innocent con 5 ani a sla gàv a…

Sergio – 5 an-i..!??  No,pà possibil…. mi in masso,vado a campème sota an tram !

Berto – Si ed tram a i na passa gnun,mach d’autobus …ai passa el 33,el 15,21…

         a l’ha mach da serni…

Iole – Ma no,’l 21 a passa pì nen,a fa n’autra strà, a gira in via Tripoli !

Berto – Ma no…collì a l’è ’l 18…(discutono)

(ENTRA MATTEO CON VASSOIO con  alcuni cornetti, si ferma un attimo a guardar la scena,posa il  vassoio sul tavolo e poi interviene nella discussione)

Matteo -  Ma còsa it disi !!  El 21 a passa an cors Vinzaglio,peui a gira an via Cernaia

e peui…(Intanto Sergio approfittando dei tre che discutono si beve un caffè e mangia un cornetto)

 A l’è el 44 che a l’ha cambià percors..el 21  a pàssa si darera

Iole – Ma va,a l’è el 32 sbarrà !

Berto – Mi a me smia tant che a sia al 15 ..e peui se a veul massese a  l’ha pà daman-

         ca ‘d guardè ‘l numer ‘d l’autobus !

Matteo – Brau ti,se un a veul campèsse sota l’autobus a deuv sérni l’autobus pì bel,

         el pì veloce…A peul pà campèsse sota al prim che a passa…! (poi si accorge

         di Sergio che mangia e beve) Ehi monsù! Alto là ! Giù le man dal banch ! 

Cossì as frega le brioche !

Berto - Altro che massese,cossì a l’ha na sgeussia ! 

Sergio – Scuseme,ma son tròp agità,mi quandi i m’agito an ven fam e alora…

Matteo – E alora a frega la ròba a j’autri…

Berto – Furto senza scasso…doi an-i con la condissional !

Sergio – Ma a j’è nen l’indulto ?

Matteo – Si,però chel prima a paga  l’on che a l’ha mangià e peui che a vada pura an

galera !

Iole – Ma che galera! An galera a i van mach  i disgrassià…chel as vèd che a l’è na

person-a istruija…a l’è geometra ?

Sergio – Mi travajavo për ‘l municipio…

Matteo – Sòn i lo soma già ..ca vada avanti…

Sergio – I fasì-a ‘l sotror…

Berto – A l’è ‘n bel travaij…i client as lamento mai ..A son tranquij…nen come sì

che a l’han tuti pressa !

Iole – E alora ???

Sergio – Alora …’n dì a l ‘ han mandan-e mi e Gioanìn Barera a portè na càssia da

         mort  al n.13 ‘d via Caraglio,quart pian,scale strèite…na fatica ! Rivoma s’el

         pianerottol ..vedoma la pòrta duverta..introma…Che disgrassia ,che disgrassia !

Matteo   – Per forsa  a i era ’n funeral a pudija pà ess-e ’n matrimoni !

Iole – Stà ciuto e lassa che a conta

Sergio- Introma …mi e Gioanìn con la cassia… a i ero tuti a tàula ca mangiavo

Berto – Eh si,quand a meuir la suocera as fa  festa !

Sergio – No,no..introma e le fommne as fico a crijè come d’aquile ..e peui a s’aussa

         da tàula ‘l nono ed 97 an-i e as fica a crijè .”Son venuti a prendermi,son venuti

a prendermi e… ZAC !  a l’è mort ! Secco stecchito…A l’è cascà come ’n babiàss

Iole – Ma còsa a j’era capitaje ??

Sergio – Gnente,l’è mach che i l’avìjo sbaglià porta..el mòrt a l’era ‘n t’l’autr apparta-         ment…A vorìjo fen-e causa ma peui  i l’oma rangiàla

Matteo – Ma per tut lòn chel a veul masesse ??

Berto – A val pà la pen-a

Sergio  - No a l’è la vòlta dopo…che Gioanìn a l’ha fame licensié

Iole – Ca conta,che an fasa nen sté an pen-a

Sergio – A l’è cola vòlta che soma andàit a Bologna a portè ‘n mòrt

Matteo – Trasporti internazionali…A se scambio i mòrt da ’n camposanto a l’autr !

            Che organisassion !

Sergio – No,dovijo portè ‘n mòrt da na sità a l’autra…e alora soma partì mi e

Giaoanìn con el carro funebre..L’oma carijà la bara…Tut a pòst…Partoma,

rivoma a Bologna ’l mòrt a j’ era pì nen…mach pì la càssia !

Iole –  Che disgrassia !

Matteo – Ma che digrassa !…As ved che el mòrt a l’era resuscità !

Sergio – No, a l’è che Gioanin a l’avija sbaglià càssia…Tornoma andarera ,’l dì dòp

carioma cola giusta…Ripartoma per Bologna …A guidava Gioanìn e a fasìa

caud..is fermoma a fè colassion,poi disnè,peui ’n litròt ,peui doi…e Gioanin a cominssa a sbandè…E mi ij disja ..va pian Gioanin che i l’oma an mòrt da darera..Chel gnente,a vorrija imitè Schumaker…finchè,rivà a na curva chel a l’ha piàla drita  e bum ! I soma andasse a  ‘mplachè  contra n’autr carro funebre  A l’ha piantà na beda !!! Un colp ! Tut an aria !!’n casìn !E ‘l mòrt a j’era pi nen

Matteo – Ah,i l’hai sentù ’l giornale radio…a disìa…”Scontro frontale tra due carri

         funebri…BUM…un resuscitato !”

Iole – O basta  là…a l’è resuscità !?

Berto – Ma che resuscità !  E chiel che a vada avanti…

Sergio - A i riva la polissia ,a i fan la preuva dël palloncino a Gioanìn …A sciòpa tuti  

          i palloncini …Alora mi i diso ..pietà..pietà !!!  La polissia  an dis:

E’ sparito il morto,adesso dobbiamo ritrovare il morto.Che pastìss !

Per farla breve a l’han denuncian-e e a l’han licensian-e . Fine della storia

Iole – A l’ha pròpe comovume…(piange)

Matteo – Pròpe na bela  stòria,as smija ‘n reality !

         (SQUILLA IL TELEFONO )

Berto – Pronto … non posso sto lavorando..Dica ..dica .. si …si ..si …si..si

(Posa il telefono)

Matteo – Cosa a l’ha dit ?

Berto – A l’ha dit no !

Sergio –Ma alora andova deuvo andè ? Mi l’hai massà gnun !

Berto – Oh già se ‘l mòrt a- i era  nen mòrt …

Matteo – Ma quandi a l’ha massàlo a j’ era già mòrt ?

Iole -  Mi l’hai capì gnente.

(ENTRA IL GIUDICE tutto incavolato )

Giudice – Cos’è questa confusione..via..via…

Berto – (riprende furiosamente a bollare)- Io glielo avevo detto…ma loro..

Giudice – (rivolto a Matteo) – Son due ore che ho ordinato un caffè …quando

arriva ?

Matteo – Ecco vede…io li avevo portati,ma…

Giudice – Basta così, vado fuori a prendermelo io il caffè e (rivolto a Berto) Lei mi

segua  che ho bisogno di parlarle !

Sergio –Io sono innocente!

Giudice – Dicon tutti così…via..via…

(ESCONO TUTTI, anche Matteo e Sergio)

(Iole rimane sola ,si guarda attorno,poi squillla il telefono e lei non sa se rispondere,

esita un po’ ,poi alza la cornetta )

Iole  - Pronto ...Chi a l’è che a parla ? Chi ?? l’avvocato Benelli  ?...Lo conòsso pà .

         Come a dìs ? A l ‘è biond…a l’ha el parrucchino ? Come ? …Maleducà !

         (Butta giù la cornetta) Ah,che gent che a i è al dì d’anch’euj…(suona nuova-

mente il telefono) Pronto…chi ? Pronto! ...Chi...sono io?... Cò a j’interessa si…Iole di Giaveno…an conòss nen ? Ma se an conòsso tuti…chi ? … Ah,el giudice …lo conòsso pà ! …No, ca fasa nen tant ‘l galùcio,che con mi a taca nen…Balengo ! (mette giù la cornetta.Poi osservando il tavolo)  Si a i è an po’ ‘d disordin, a sarà mei butè an pòch a pòst…( Sposta alcune carte,poi comincia a timbrare sedendosi alla scrivania)

ENTRA ACHILLE – ( Pensionato sui 60 anni anche lui. Si avvicina con una certa

esitazione a Iole,la guarda poi timidamente chiede) - Ca me scusa,mi i l’avrija damanca d’un pièsi…

Iole – Ca disa …

Achille – A savrì-a  dime an dova che a l’è la cancelleria …perché mi i l’avrija

damànca d’un timber  

Iole – Se a l’è mach per l’òn  i lo fasso mi ..che an don-a sì…(Prende il foglio di

Achille e lo timbra diverse vòlte)

Achille – Grassie,grassie,chila a l’è tròp gentila..am na bastava un..ma 5 a son nen

tròpi ??

Iole – No,no…per l’òn che a costo…

Achille –E adès sto dòcument an dova deuvo portelo ?

Iole – Ca lo pòrta an dova che a veul,mi còsa a m’nterèssa !

Achille – Ma chila,ca  me scusa,a l’è un magistrato,un giudice,n’avocat..sa perché

         a l’ha tant an bel deuit a timbrè che as ved che a l’ha studià !

Iole – Che a disa nen parèi,che an confond

Achille – No,no,as ved che chila a l’è na persona tant fin-a. Ma chila a l’è

ed famiglia nobile …?

Iole – (evidentemente convinta) ..Bè a dì la verità …son mes e mes..

Achille – Coma a sarìja a dì !?

Iole – Bè..che da parte di madre j’ero amparentà con i Montezemolo…si,

a fasìa la governante…

Achille – Capisso..e da parte del padre…se non sono indiscreto..

Iole – Tuta n’autra stòria…Li an po’ meno nobili…Lì i parent a j’ ero…Cecu

         Grata e Trumlìn mano lesta !

Achille – Ca me scusa…ma a me smijo nen pròpe titoli nobiliari…E pensè che chila

         a l’è tanto  fin-a …na reusa …

Iole – (allontanandolo) – Che a fasa tensiùn a le spine..nè..che mi i foro…

(SQUILLA TELEFONO )

Ca me scusa … pronto ..cosa ?....Gasèpio ! (butta giù il la cornetta) Ah,che temp ! Non c’è più rispetto per le signore… (poi ravviandosi i capelli)  Dunque diceva…

Achille – Mi i l’hai pà parlà…e peui im n’ancalo nen…

Iole – Osi..osi..sa io sono vedova…

Achille – E mi mal marià !

ENTRA MATTEO – (sempre con il vassoio con paste e caffè) - Eh, i feve pròpe na

bela cobia !...Ma chila còsa a fa li setà al post ed Berto ? E Berto an dova che a l’è ??? A l’ha ordiname tuta sta ròba e a l’ha nen dime a chi deuvo portela …Buongiorno avvocato …(Iole si alza dalla sedia)

ENTRA L’AVVOCATO –( Una bella signora elegantemente vestita )

Buongiorno miei cari…(rivolto a Matteo) Oh,che caro ragazzo,è per me ?

         Grazie,grazie…porti pure tutto nella mio ufficio…stanza 18 secondo piano..

         Ho veramente bisogno di rifocillarmi perché oggi ho una causa veramente

         importante,che mi impegnerà molto…Vada..vada..io arriverò subito..allora ?

         Perché non va…?

Matteo – A farìa..cioè farebbero 8 euri e 50 centesimi

Avvocato- (Cerca nella borsa) -  Oh,che sbadata ! Non ho preso il portafoglio …

 Poco male,anticipi lei  la prego…

Matteo – Ma veramente è un po’ di tempo che anticipo…

Avv – Ah,si,che sbadata…ma non si preoccupi…sa …sono innamorata…

ah..ah..dimentico le cose…dimentico tutto …Ah,l’amore…E’ vero signora…dica a questo giovincello cos’è l’amore…

Iole –A l’è na gran fregatura . Ròba da gasèpio …

Achille –Che romantica… Scusi ,ma lei è avvocato?

Avv   – Si,perché,le serve qualcosa ?

Achille – Ecco ..io avrei bisogno …

Avv  – Dica ,dica,dica…Allora ?

Achille – Cosa diso se an lassa nen parlè…

Avv  – Non abbia paura…dica ..dica..

Achille – Ecco …io…

Avv  – Dica ..dica…Alt ! Non dica più niente..ho capito tutto…Lei è lo stupratore..

Si,insomma l’assassino..si si vede che ha proprio la faccia dell’assassino…

Ah,ma non si preoccupi…signor come ha detto che si chiama ?…

Achille – Signor  Achille  Trombetta

Avv  – Va bene,signor Trombone …No,no,no,no….non dica nulla,

ma non si preoccupi lei è in buone mani..Pensi che  una settimana fa ..il Pubblico Ministero aveva chiesto 20 anni per il mio assistito ! Ebbene io sono riuscita a fargliene dare solo 30…niente ergastolo,però !

 Matteo – Come Taormina !

Avv  – Si,è lui il mio maestro…

Achille – Ah,i soma a pòst !

Avv   – Come ha detto?…Scusi…Si ..si ..si..non dica niente..io gli assassini

li riconosco subito…ma lei prima ha violentato la sua vittima,sa un avvocato è come un confessore..Si confessi,signor Clarinetti…Come ha detto che si chiama …sig…Ottavino…Grancassa…

Achille – Trombetta ...ma ca senta ne…io son venuto qui solo per ….

Avv  – Dica..dica..dica…

Achille – Ma còsa i diso se an lassa nen parlè..Dunque ..

Avv  – Dica..dica… Non dica niente …per carità…davanti al giudice parlerò io

per lei...si fidi di me!

Matteo – Ah  si, 30 an-i a  i è gnun che a t’ij gàva !!!

Iole  – Ma che trant’anni…Ci vuole l’ergastolo per certa gente !

Achille – Oh..oh…Calma,nè ! Ma che assassino…io son venuto qui perché avevo

bisogno di un timbro !

Avv  – Dicon tutti così …Ma non si preoccupi…

Iole – (ripete le parole dell’avv.)- Dicon tutti così!

Achille – Ma mi vorìa mach ‘n timber sul passaporto…

Avv  – No,non fugga all’estero..per carità ! Espii qui la sua colpa !Espiii…

Iole – Espii la sua colpa !

Achille – Ma che colpa…  Io son venuto qui….

Avv  -  E non tema la condanna..in fondo lei è ancora giovane..cosa sono trent’anni

di galera

Iole – Cosa sono trent’anni di galera !

Achille –(Rivolto a Jole) - Chila che a sto-na ciùto ! Che per chila 30 an-i a son

gnente…ma per mi…mi vorija mach ‘n timber  !

Avv  – Il timbro..ecco l’arma del  delitto…

Matteo – A l’ha timbralo an testa…Mort,l’è staita lì come an babiàs !!!

Iole - Si,si…’n babiàs !

Achille – Oh..oh..oh  !!! (urla) Calma e sangue freddo ! Mi l’hai massà gnun  !

Avv  – Il sangue,ecco il sangue sgorgava da tutte le parti  e lei per fermarlo inav-

         vertitamente ha cercato di tamponare la ferita con il timbro ed il tampone.

         Delitto perfetto

Matteo – 30 an-i a  i è gnun che a j’i gava !

Iole   – Si,si  30 an-i per mi a va bin ..

Achille – Si,ma a va nen bin per mi !!!

Avv  – Lei contesta dunque la Corte ?

Achille – No,no.mi contesto gnente,ma…

Avv  – Ma di che si preoccupa allora signor Fisarmonica

Achille – Trombetta,prego !

Avv -    Non si preoccupi sig.Clarinetti…cosa sono oggi 30 anni di galera…Una

         miseria ..ridicolo…lei ne sconterà al massimo 7 o 8 e se siamo fortunati non

         più di  5…cosa saranno mai 5 anni di galera !?

Iole – Gnente..na miseria

Matteo – Gnaca temp a intrè che a l’è già sortì !E peui con’avocat parei chel

         signor Violoncello  va a nozze !

Achille – Ma che nozze e nozze ! Mi con n’avocat parei in pijo l’ergastolo!

Avv   – Su,su non perdiamo tempo…fissiamo subito un appuntamento nel mio

studio per domattina..anzi se potesse darmi un anticipo…2 o 3 mila euro tanto per cominciare ..la causa si presenta difficile ..sa c’è un morto…

Matteo – Che non parla

Iole   – Mafia …

Achille – Ma che morto, ma che mafia…Io son venuto qui perché …

Avv   – Ma certo lei era presente nel momento del delitto?…Certo...si …ora tutto

combacia… aspetti che prenda la mia agenda…Oh mio Dio,di che mi avvedo ?        La borsa,la mia borsa !!!E’ sparita la mia borsa !!!( URLA)

Matteo – Al ladro..al ladro !!(tutti sono agitati e corrono gridando al ladro)

Avv   – Ma no,cosa avete capito…Fermi ! Ho semplicemente sbagliato borsa,ho

preso quella della spesa invece della borsa con i documenti …ah,ah  che ridere

Matteo – Ah,ah che ridere ! ( tutti ridono )

Avv   –(urla ) Oh ,Dio !!!

Iole  – Còsa a i è torna ?!

Avv   –Mio marito ! !( Urla )...Ho dimenticato mio marito!  Si ,l’ho chiuso in

macchina perché dormiva,io ero di corsa…giovanotto corra corra,presto presto …vada in via Roma anzi,in via Manzoni,no deve essere via Dante…O forse via Leopardi…Però che casino con questi nomi di letterati e poeti…Oh povera me (si siede)

Achille  – Non sta bene ?

Matteo –  Ma quando l’ha dimenticato ?

Avv  – Ieri mattina  sotto il sole…Ecco perché stanotte non è tornato a

casa…Povera me…Ho talmente tante cose per la testa che a volte

dimentico…Corra,corra a salvarlo..ecco le chiavi…(porge le chiavi a Matteo)

Matteo – (esce di corsa col vassoio in mano,poi si ferma) Ma che macchina è ?

Avv   – Ma che importanza ha ? Pensi a mio marito,a quest’ora sarà cotto..sotto

quel sole…

 Matteo – Eh,avrà preso la tintarella…(fa per uscire  con il vassoio)

Avv  – Fermo ! Lasci qui la merce,gliela guardiamo noi…

(MATTEO ESCE posando il vassoio sul tavolo)

Iole – Ven-o cò mì !  Tant si a i è da spetè !     ( IOLE  ESCE)

Avv   – Bene ,ci vediamo più tardi (Rivolta ad Achille) E si ricordi:  mai disperare !

( L’AVVOCATO ESCE )

 In scena rimane solo Achille che parla ad alta voce

 Achille – Ma si a son tuti mat …assassino…stupratore…mi vorìa mach an timber     (poi  comincia a girare attorno al vassoio,poi guardandosi attorno e non vedendo nessuno afferra un panino di Berto e lo morde,masticando velocissimamente..così per un paio di volte.Poi fischiettando volta le spalle  e fa finta di niente)

BERTO – (ENTRANDO ) Fermo lì…ti ho visto ! Tu stavi mangiando,it l’has

         fregame el panino ! ( Achille  fa strane smorfie con la bocca piena )

Achille – Chi ? mi ?...mi no…mi…

ENTRA LA GIOVANE  SEGRETARIA DEL COMMENDATORE.

Segretaria – (entra elegantemente vestita con una vistosa stola di VISONE )

Ma che succede qui ??? Oh,mio Dio dove sono capitata …Ma che maniere,trattare così un pover’uomo…( E intanto sbatte la stola in faccia ad Achille)

Berto – Eh..ha la fregame colassion ,mezzo panino con acciughe …

Segretaria – Ah,la mia passione,il mangiar sano…genuino..rustico…quasi quasi…

Berto – Oh..oh.oh..si ha l’han tuti na sguesia ! Piano che il panino è il mio,mi

         deuvo ancora fè colassion…

Segretaria- Com’è materiale lei,direi quasi animalesco…Lascia prevalere gli

         istinti più bestiali…i sensi …la pancia…invece del cuore…Sia uomo!

         ( sbatte la stola sulla faccia del povero Berto ) Oh,scusi,le ho fatto male ?

Berto –  Pian con sto cunij….oh…

Segretaria – Coniglio ha detto ? Lei mi offende…questo è visone puro ed è costato

         un occhio della testa al mio principale…

Berto – Se a continua parèi an costa cò n’eui a mi !(si frega l’occhio) 

Achille – Ah,a l’ha regalàijlo sò principal ?

Segretaria -  Si per le mie ottime prestazioni !

Achille – Ah,per le prestazioni …  come la capisso !!

Segretaria – Prestazioni professionali…badi come parla…lei vorrebbe forse insinuare

che io con il mio principale …l’esimio commendator Casimiro Franzetti…

Achille – No,no ..io non insinuo …io…

Segretaria – No,lei insinua…ma lo sa che io la potrei denunciare per calunnia

         di fronte ad un pubblico ufficiale !?

Achille – E dov’è il pubblico ufficiale ?

Segretaria – (Indicando Berto) Eccolo,è lui !!!

Achille – Lui ????

Berto – Certo,mi ! Quando ho fatto il militare ero caporale di giornata !

Segretaria – Tralasciamo…ecco io son venuta qui per annunciarvi l’arrivo del

         comm. Franzetti,della ditta Franzetti e C. che produce carne in scatola e fagioli

         in scatola da ben 10 anni. Ditta più volte premiata e con numerose sedi in

Cina ,tutta roba di prima scelta…Ecco il comm: Franzetti non per

         colpa sua,ma per colpa altrui è incappato in una piccolo   incidente di percorso.

Ecco oggi il comm. sarà qui per difendersi dalla vile accusa di avere avvelenato con le sue scatolette qualche decina,diciamo…centinaio di persone

con fagioli e carne avariata .Assurdo !!! Noi ci appelleremo alla corte di

Strasburgo ! Tutte calunnie !

Berto – Adesso che ci penso  anche mi l’hai avù qualche problema mangiando

         una scatoletta della ditta..l’hai corù tuta la neuit !

Segretaria – Calunnie…vergognose calunnie !!!

Berto – Saranno calunnie,ma mi cola neuit facevo i 100 metri in tre secondi,

         corija come ‘n slùid !

Segretaria – Questo è ancora da vedere !

Berto – No,no già vist tut ! Basta parèi !

Segretaria – Bene…soprassediamo…tra poco arriverà il commendatore ed io devo

parlare immediatamente con l’avvocato difensore…la dottoressa  Matilde

Belgioioso

Berto –E’ uscita da poco –ma arriva subito…ah..dev’essere sopra nel suo ufficio ..

         Secondo piano…stanza 18.

Segretaria – Bene ..secondo piano ?   Vado (esce sbattendo la stola sulla faccia

         del povero Achille ) Adios ! 

Achille –Ahi ! Ma costa si a l’è un pericolo pubblico !

Segretaria  - A presto !

LA SEGRETARIA ESCE

Achille – No,no…gnun-e  présse (si frega l’occhio)

Berto – Chi dice donna,dice danno !

Achille – Altroché danno,costa sì a l’è un tornado ! (Poi avvicinandosi a

Berto) Ecco ,adés che ‘l  ciclone a l’è passà …a podrija feme ‘n timber ?

Berto – Pronti,i timber son la mia passione! (e si mette a timbrare…poi si ferma)  

Che ora che a l’è ?

Achille- A l’è undes ore e due minute !

Berto –Alt ! Fermi tutti ! Tempo scaduto , peus pi nen timbrè !

Achille - Coma a sarìja dì ?

Berto – A saria dì,me car monsù,che soma fòra orari ! Si an tribunal i timber as fan

         mach da dès a ondes ore ,peui stop ! Ca torna doman .Cerea…

Achille – Ma për doe minute,as podrija nen…mi ven-o da distant..

Berto – ( Si gratta un po’la testa )- As peul nen…peui si a i va ‘n timber  del

prefét,peui na marca da bol da 50,peui la convalida del giudice…

Achille – Basta parei…i l’hai capì…Ma chel a podrija deme na man…?

Berto – As podrìja …ma as podrija nen..peui a i son le mance al

segretari,al’impiegato …L’è pà na còsa facil … a l’è n’afè longh…a sarìa ..si ansoma. …per feje an piesì,che mi i guadagno gnente,né..dunque sarebbino…a fè bin i cont…sarebbimo…4 per 6  pì 20,pì 50.. Oh,sia chiaro che mi veuj

gnente ! Ansi, mi  i giunto…dunque  a sarìo… ( Si mette a contare premendo

l’indice sulla punta del naso , voltandosi per non farsi vedere da Achille)…

Achille – Allora vaire che a farìja ? (Berto sussurra all’orecchio di Achille con fare

sospettoso)– L’hai nen capì da bìn l’ultima cifra…

Berto – Sssssst….Silenzio…chi a l’ha parlà ed cifre ?

Achille – Mi l’hai pà parlà

Berto – Mi gnanca ..(si alza di scatto ) Ssssst…( Si guarda intorno) A i son i

microfoni stërmà …

Achille – Ah,perchè chel a canta ?

Berto- No,mi no..ma a i è ed gent che a scota…Il nemico ci ascolta !(fa tre passi

indietro di scatto)(Anche Achille fa alcuni passi indietro,poi i due si incrociano

fanno alcuni passi di danza insieme.)   MUSICA VALZER

ENTRA IL GIUDICE  

Giudice-(sempre arrabbiato)- Bene…bene..complimenti..signor Berto !..Non sapevo

         Che avesse tendenze particolari…

Berto – No..no…a l’è chel …

Achille – Come a sarija a di !? Chel  ? Mi l’avìa mach ciamaje ‘n timber..e chel l’è

         ficàsse a crijè..il nemico ci ascolta…E a l’è ficasse a balè..

Giudice – Comunque sia non voglio assistere a certi spettacoli ignominiosi ,proprio

         qui nel tempio della giustizia…(Rivolto ad Achille ) Ma lo sa che lei per l’art.

         705 codicillo 4 paragrafo 6 del codice penale potrebbe essere accusato di atti

osceni in luogo pubblico e quindi essere condannato per direttissima a mesi 8 di reclusione ???

Berto – Solo 8 mesi ? Mi i na darija ‘d pì con cola facia !

Achille – Ti pensie per ti,ne Berto….

Giudice – Visto la flagranza…si potrebbe arrivare a 11 mesi…ma io voglio essere

magnanimo e comprensivo perciò ne proporrò…24 ! Perché questi scandali devono finire !!!! Dobbiamo ripulire il paese da simili individui !

Achille – Ma mi,vorerija mach ‘n timber..

Giudice – Dicon tutti così…tutti innocenti …Tutti approfittatori,ladri,spacciatori!

Berto –Si, spacciatori di viagra !

Achille – Ma che viagra…mi vorija mach ‘n timber…

Giudice – Si comincia sempre così…e poi …si passa …a proposito signor Berto ..

suo fratello le ha portato quel piccolo omaggio per me,sa per quella sentenza…

Berto – Si,si ha giusto massato il crìn,il porco due giorni fa,tra poco dovrebbe

arrivare mio figlio con il pacco!

Giudice – Ah,meno male…non che io ci tenga ,sa ..però mi piacciono le cose genuine

ENTRA DI CORSA ALESSIO (il figlio paffuttello  di Berto di circa 11anni)  con un piccolo pacchetto in mano.

Alessio – Papà,papà..ti ho portato il pacco per il giudice !(glielo consegna)

Berto-   Vediamo…ah sono salami speciali …(scarta) Ma come? Na brioche …?

Giudice – Una brioche ? E il salame ?

Alessio –  Avevo fame  mi son fatto un panino,poi mi son fermato a giocare a

pallone,poi avevo di nuovo fame e anche gli altri avevano fame e così il salame 

l’abbiamo  mangiato tutto ,era buono! Poi son passato al bar  e ho  comprato una brioche,  non avevo altri soldi !

Giudice –Ah,questi giovani,tutti uguali !Cominciano con i salami e poi rubano i Tir !

Faccia attenzione lei e cerchi di educare meglio suo figlio !Una brioche..ma non cè più religione !

IL GIUDICE ESCE  mentre Alessio gli fa le boccacce .

Berto –Bela figura it l’as fame fè..E el pinton ed barbera ?

Alessio – L’hai vendulo per compreme le figurin-ne…L’hai trovà Del Piero,evviva !

Berto – (rincorre Alessio cercando di dargli un calcio nel sedere,ma non riesce a

         prenderlo)

ENTRA  L’AVVOCATO

Avvocato Ma che fa ! Non si trattano così i bambini…Lei è un bruto !

Berto – Ma che bruto,cossì an mangia fin-a le gambe d’la taula !

Avv  – Per forza,guardi come è magro,scommetto che non gli dà mai da

mangiare ! Guardi come è pallido ….

Achille – Si,effettivamente è un po’ anoressico !

Berto – ( Scarta la brioche,poi guarda il foglio e dice) Ma questo a l’è il compito di

         Matematica che dovevi fare per casa ..Quattro più !!   …bravo..bel voto !

         ( Gli corre dietro per picchiarlo)

Avv   – Fermo…non si picchiano i bambini malati e denutriti..

Berto – Che malati e denutriti…e poi ieri ha preso 3 ,oggi 4 …

Avv   – Bè mi pare che a  faccia progressi il suo bimbo…e poi anche

Einstein prendeva 4 in matematica !

Berto- Si ma cossì a l’è nen Einstein, e pensare che io quando andavo a scuola al mio

paese ero il primo della classe !

Avv  – Quanti eravate in classe ?

Berto – In due…io e la maestra…

Achille – A l’ha parlà Guglielmo Marconi !

Berto – (Guardando il compito) Certo che si …a son tute cross !A smija an

         camposanto (cerca di dare una sberla al ragazzo) …(il bambino corre tra le

braccia  dell’avvocatessa)

Avv   – Non faccia il bruto ! E poi piuttosto,perché non l’aiuta a fare i compiti ?

Alessio – No,no…mi aiuta..me li fa sempre lui i compiti a casa ,ma prende sempre

         quattro …

Avv  - Su,su.non piangere piccolo …

Alessio- Ma io non piango mica !

Avv   – Certo che non dovevi fare tutti questi errori! Devi fare più attenzione !

Alessio – Ma me  l’ha fatto lui ! Ma più di quattro non prende mai !

Berto – Busiard ! Un mese fa ho preso cinque !!!

Avv   – Adesso basta ,io devo andare e mi raccomando non picchi più questo

angioletto,così pallido… e gli dia un po’ di pane e Nutella..

Alessio – No,no,meglio solo Nutella…Ho visto che vendono dei bei vasetti da un

chilo !

Achille –  Contro l’anemia …

Avv   – Bene,io vado …oh,mi raccomando appena arriva  l’imputato

eccellente…il comm. Franzetti… mi chiami ! E voi date una mano a

fare i compiti a questo fanciullo così indifeso …Arrivederci…vado a preparare l’arringa della difesa…( STA PER USCIRE)

ARRIVA  MATTEO con la borsa dell’avvocatessa.

Matteo – Avvocatessa la borsa !

Avv  – E mio marito ? L’avete trovato ? Come sta ?

Matteo – E’ salvo,era un po’ paonazzo,sembrava un po’ ancutì,ma stava bene,solo un

po’ disidratato…Quando è sceso dalla macchina  sbandava e chiamava“mama”

(Poi rivolto ad Alessio che prende qualcosa dal vassoio)  Ti ten giù le man da lì!

Avv   – Oh,cielo,povero Gustavo…

Matteo – Si quando è entrato sul taxi che lo portava a casa era ancora un po’ stordito

         Ha battuto una craniata contro la portiera che ha girato per 10 minuti e poi è

crollato a terra!.... Come an prùss cheuit …L’ha pì nen bogià !!!

Avv  - Oh cielo,Oh Dio! Il mio Gustavo…Ma adesso dov’è ?

Matteo – Adesso sta bene… è all’ospedale…gli hanno già fatto 4 flebo e due

trasfusioni,e gli han fatto bere 10 litri d’acqua perché era un po’ disidratato..Ha una pancia così…(Rivolto ad Alessio) Giù le man dal banch !

Avv   – Grazie di tutto..la ricompenserò..anzi voglio farlo subito…Qualcuno

         Ha 10 euro da scambiarmi ?

Berto – Io ne ho 5…

Avv  – ( glieli strappa dalle mani e li dà a Matteo) Non mi dica grazie,la mia

         mano sinistra non vuol sapere quello che fa la mia mano destra…Bay,bay…

Berto – Ma a son i mèi !!(Grattandosi la testa) Ma si a i è quaicòsa che a quadra nen!

Alessio- Papà,guarda che ti fregano!

Matteo – ( Rincorrendo l’avvocatessa) Senta,sua eccellenza…fuori c’è il taxista

         Che aspetta di essere pagato…

Avv   – E lei paghi…paghi…

Matteo – Ma perché dovrei pagare io ?

Avv  – O bella…Quant’è la tariffa del taxista ?

Matteo – 20 euro

Avv   – Benissimo,lei quanto ha in tasca ?

Matteo – 50 euro

Avv   – Benissimo,allora paghi e così si prende il resto e se lo tiene…perchè,sa cosa

le dico ? …Che io il resto  non lo voglio,lo tenga pure lei !Addio !( ESCE )

 Matteo – Buona idea !

( ESCE A PAGARE IL TAXI)

Berto – (rivolto al figlio) Ecco it vëddi come as fan i sòld,collì a l’ha guadagnà

         30 euro ‘n due minute !

Alessio – A l’ha perdù 20 euro !

Berto– Come a sarìa a dì…se el barista a l’ha daje 50 euro e ‘l taxista a i dà

         la resta ed 30 euro,’l barista a l’ha guadagnà 30 euro..It veuli mosteme a mi

         a fe i cont ?

Achille – Adès capisso perché a pija sempre 4 in matematica !

Berto – Perché…se a i dà la resta ed 30 euro …

Achille –Brao merlo ! A na guadagna 50…20  prima e 30 dopo,no ??? A l’è tanto

semplice !

Berto – E parei Matteo el barista en t’en colp sol a l’ha guadagnà 50 euro.A l’è fasse

la giornà !

Achille – Certo  me car monsù…I cont a venta saveije fè. Pa per gnente che mi i

l’hai fait el contabil a la Magneti Marelli per 40 ani!

Berto – Ma la Magneti Marelli a l’ha nen fait faliment ?

Alessio – Per fòrsa con un contabile come lui !

Berto – Ti rispeta i pi vei,coj che a na san pi che ti…alora el barista vaire che a

l’auvria guadagnà ….? (si gratta un po’ la testa)

ENTRA MATTEO  ( Con alcune banconote in mano )

Matteo – 32 euro …a l’ha lassame anche 2 euro ed mancia ! Mai guadagnà tant ! (ESCE  portandosi via il vassoio)

Berto – Ma che 32 euro, it l’as guadagnan-e 58 !

Achille – No,a sarìjo 68 …

Alessio – Per me ha perso 20 euro !

SQUILLA  IL TELEFONO

Berto – Pronto ! Pronto…Chi parla…as sent gnente …(urla) Chi parla!!!

ENTRA SERGIO

Sergio –(avvicinandosi a Berto) – I son mi…

Berto – Mi,chi ?

Sergio – I son mi …

Berto – La lei chi è …non sento bene…Pronto !!!

Sergio – Pronto ! I son mi ..Ma mi i son innocent,lo giuro,mi l’hai massà gnun !

Berto – Ma chi a l’ha massà…I sento na spùssa d’aj…

Alessio- Ma papà a l’è si…

Berto – Sta ciùto id vedde nen che sto telefonando ….Ma che spussa d’aj…

         Pronto ! (batte la cornetta sul tavolo)

Sergio –(Urla) – Pronto !!

Alessio – ( Tirandolo per un gomito men) - Ma papà, a l’è sto monsù che a

spussa..cioè che a parla …

Berto- Ma a pudija nen dimlo subit che a j’era chel invece d’ telefoneme …

Sergio – A veul an pòch d’aj,l’aj a fa bìn…L’hai comprane doe teste .. a na veul

         una ? Na testa al dì ,bel a fa mnì …A na veul na fisca ???

Berto – No grazie

Sergio – (Rivolto ad Achille che è seduto sulla panca) – A na veul chiel ???

Achille –( facendosi aria) No,non,mi an basta già la spussa….(si allontana)

Sergio – A l’è che mi i m’agito e  alora an va su la pression e alora i deuvo mangè

subit na fisca d’aj…

Berto – Adès chel che a vada a setèsse,peui quandi  ‘l giudice a lo ciama

ij lo diso…Ecco che as sèta an pòch pi an là…e che ston-a

tranquil.

Achille- (che era seduto ,si sposta) – Pròpe si a deuv setèsse !?…

Sergio- Mi i son fait parèij ,mi i m’ agito subit e l’aj an calma e an fa bassè la

pression,Ma mi i son innocent !

Alessio –Papà ..il compito …(Gli porge il quaderno)

Berto – N’autr problema  ?

Alessio – Ma a l’è facil …

Berto – E alora perché it lo fasi nen ti ?

Alessio – Ma io devo andare a giocare al pallone  e peui la professoressa mi

         ha detto che stai migliorando…

Berto – Sa ,allora leggi…ma fa an pressa…

Alessio- Nel suo orto un contadino semina 10 patate a dieci centimetri l’una dall’altra

         e poi 15 cipolle a 18 cm di distanza e poi sparge 20 semi di insalata riccia

         e 4 porri ad una distanza media di 22,5 centimetri. Domanda : quanti peperoni

ha comprato al mercato la signora Brambilla ?

Berto- Si,a l’è difficil …dunque…10 per 5,meno 15 a sarijo due chilo ‘d patate..

Achille . Ca me scusa se mi intrometto..ma ’l ragionament a l’è sbaglià.

         Se chel a pianta le siole davzìn a le patate a va nen bin !

Sergio –(alzandosi) Ma no,scuseme …20 più 5 a fa 35 meno 4 porri a son

         tre carote,butomie anche na testa d’aj….

Berto – Eh a fa la mnestra ’d vërdura..Ma no perché 10 patate più 4 porri meno

         10 siole a fan 24,na gavo 7 a fa 14 pìju el 18 che an porta a Porta Pila,

         calo giù pijo el 9 e vado a la Barriera ed Milàn,peui…in confondo..a l’è

         difficil !!!

Achille – Ma no…scusème…Si a ciama quanti povron  a l’ha comprà  madama

Brambilla…

Berto – Perché ,chiel a la conòs ?

Achille – Chi ?

Berto – La signora Brambilla,perché se a la conòss a basta ciameje a chila …

            e i l’oma risolvu ’l problema !

ENTRA LA SEGRETARIA.

Segretaria – Largo,signori,largo che sta per arrivare il comm. Franzetti …prego..

         fate spazio…( si porta al centro della scena . Poi annusa un po’ l’aria )

Scusate…cos’è questo profumo così forte ma al tempo stesso così rustico…oserei dire vagamente campagnolo?

         (Sbatte la stola in faccia ad Achille )

Achille – Ma chila al  l ’ha con mi ? Prima a la stupàme l’occhio sinistro ed adès

l’occhio destro con sto cunij !!

Segretaria – Visone,prego

Achille  - Certo che se continua così… il visone lo fa a me !

Segretaria – Sento comunque un profumo penetrante…( Estrae dalla borsetta

         un boccetta e la spruzza…addosso ad Alessio che si mette a tossire)

Alessio- Ma non sono io che mangio l’aglio ,è lui !!!

Segretaria – Ah,è lei che ha questo profumo rurale campagnolo vagamente

         montanaro…Cos’è ? Garlène…Notte di passione…Chanel n. 5…???

Alessio – E’ puzza d’aglio ! Aiuto,io asfissio…aiuto !! (ESCE CORRENDO)

ENTRA  L’ AVVOCATO

Avv  – Cos’ è successo a quel povero figliolo ? L’ho visto spaventato…

Segretaria – Oh,l’avvocato Matilde Belgioioso ?

Avv   – Si,sono io …e lei chi è ?

Segretaria – Sono la segretaria del comm.Franzetti,l’imputato che lei avrà l’onere e

l’onore di difendere tra poco dall’infamante accusa di aver avvelenato

con le sue scatolette di pregiata carne e fagioli in scatola un centinaio di sbadati

ed immeritevoli commensali….

Avv   – Ah,si certo …sono io…ma quand’è la causa ?

Berto – Tra mezz’ora…il giudice è già arrivato …Vado a vedere se è  arrivato il

pubblico ministero ! ( BERTO ESCE)

Avv   – Ah,già,che sbadata…Pensavo fosse domani ..Ma non importa ..io sono qui

Segretaria – Ma i testimoni li ha portati ?

Avv   – Oh cielo  ! I testimoni…veramente mi sono leggermente dimenticata,

         ma provvederò subito…( si guarda intorno ed indicando Achille e Sergio)

         Ecco quei due andranno benissimo…

Sergio – No,no,io sono innocente, mi i l’hai massà gnun…

Avv   – Ma no  si tratterà solo si fare una testimonianza spontanea..ecco

Achille -  No,no ,mi veui gnune grane..e peui che testimonianza ...?

Avv   – Lei dovrà semplicemente dire ciò che io  le dirò di dire quando dirà ciò che

deve dire…Chiaro no !?

Achille – I l’hai nen capì bin l’ultima parola …

Segretaria – L’avvocatessa ha semplicemente detto che voi dovete dire ciò che lei vi

dirà di dire ciò che lei  dice… Chiaro ,no ?!

Sergio – Oh ..i l’oma capì tut …Pì ciàir che parèi!

Achille – Ma …io…ero venuto qui per un timbro…

Avv   – Non si preoccupi che il suo timbro l’avrà !

Segretaria – Certo ,il commendatore è così generoso che gliene comprerà uno nuovo !

         Oh,ecco il commendatore…

ENTRA IL COMMENDATORE – (Elegantemente vestito in abito da sera o frac)

Commendatore – Buongiorno figlioli..Pace e bene …C’è qualcosa che non va ?

Segretaria –Buongiorno commendatore… No,no,va  tutto a meraviglia..

         Le presento il suo avvocato difensore la signora o signorina…

Avv   – Signora, prego…

Comm-  Enchenté..Incantado…Affascinato da tanta bellezza …(le fa il baciamano)

Avv   – Troppo gentile …

Comm- De nada …di niente ..si figuri e poi questo profumo…Cos’è Garlène ?

Achille  – No,no,è puzza d’aglio... A l’è chel che a spussa..

Comm – Ma chi questo bifolco che spezza la mia poesia ?

Avv   – Oh, non badi a questo villico…

Sergio – Mi i son innocent…a na veul na fisca ?   A fa bin per la pression…

Segretaria – Lasci perdere..Commendatore..questi signori sono restii !!

Comm  -   Sono restii ????

Achille – No ,io non sono restìo,sono Ermenegildo  Trombetta detto Achille !

Sergio – E mi Sergio Rossi detto Amilcare...piesì…(tende la mano)

Avv   – Fermi ! Come osate sfiorar la mano di un simile uomo !  E poi

potreste  lasciare impronte digitali…Allontanatevi…(i due si guardano le mani allontanandosi) Meglio esser prudenti … (Fa alcuni passi indietro di scatto

guardandosi sospettosamente intorno) Non si sa mai ..

(Anche Achille e Sergio indietreggiano di scatto urtandosi e spaventandosi a vicenda,mentre il comendatore osserva la scena divertito)

Achille – Ciùto,che il nemico ci guarda! Sssst…

Comm – Simpatici questi ragazzi….Ma perché sono qui ??

Segretaria – Ecco ,l’avvocatessa ..si è dimenticata di avvisare i testimoni,quindi

         abbiamo pensato bene di prendere questi due come testimoni (Sbatte la stola

sulla faccia di Achille  che si scansa)

Comm- Ottimo,grande idea, ricompenserò lautamente .

Achille – Non guardi che qui ci dev’essere uno sbaglio…Io non testimonio

         un bel niente…io…

Sergio . - Anch’io …io sono innocente  !

Segretaria – Ma il commendatore ha detto che vi  ricompenserà lautamente,non avete

         sentito ?

Achille – Ma che lautamente,io sono una persona onesta e non vado a testimoniare

         il falso !

Comm. – Facciamo 500…

Achille – No,no…

Sergio – 500 cosa ?

Comm-   Euro… facciamo mille  ?

Achille – No…ecco…se uno è onesto è onesto,non c’è denaro che tenga !

Comm – Allora 2 mila ?

Achille – No

Comm- E lei ?

Sergio – Mi son onest ..ma …

Avv   – Ma non esageri commendatore..ne possiamo trovare a meno…

Sergio – No,no …esageri..esageri !!

Comm- Allora facciamo tremila ?...Quattro..Cinquemila ?

Achille – Affare fatto !

Sergio – Anch’io…

Segretaria – Certo che ci costa cara la vostra onestà !

Achille – Sa,noi siamo degli onesti molto onesti …

Comm –  Si, è vero.. gli affari sono affari …Qua la mano

Avv   – Alt !!! Niente impronte..Voi venite con me che sta per avere inizio

         l’udienza …E mi raccomando voi direte solo ciò che vi dirò di  dire

quando vi sarà chiesto di dire quello che avrete da dire,chiaro ???

Achille – Si noi diciamo solo quello che c’è  da dire se lei dice….

Sergio- Quello che noi diciamo se lei non dice ciò …

Achille – Che noi diremo…òmmi,che pastìss !

Avv  – Bravi,e adesso venite con me .

Segretaria- Su,su andate …sarà lei a dirvi ciò che direte …(sbatte la stola in faccia

         ai due )

Achille – Mi sto cunij  a me sta già sle…

(ESCONO CON L’AVVOCATO)

SQUILLA IL TELEFONO  sul tavolo dell’usciere.Risponde la segretaria.

Segretaria – Hallo..oh yes..yes… E’ per te Casimiro (  porge la cornetta al commendatore)

ENTRANO IOLE E BERTO –(discutendo)

Berto -  I l’hai già dijlo che a venta spetè…

Segretaria . Ssssst…Il comm. telefona …

Berto – Come telefona,qui è mica un posto pubblico,ohi !

Segretaria – Sssst…è in comunicazione con la Borsa di New York …

Iole – E chi se ne frega ! Mi a l’è da n’ora che i speto !

Comm.- Hallo,si sei tu George?  Si,si,compra…per tre miliardi che qui lo

rivenderemo a 20….si caro..compra ..no..no..le azioni della Ford vendile..quanto sono?.. Solo 3 miliardi….va bene…grazie..thank you…Ciao caro ..ti aspetto stasera a Londra…no,sono  a cena con il principe Carlo…si…si Dovrei comprare un castello…si,si..sono appena 4 miliardi, una sciocchezza...bay ..bay…(Posa la cornetta)

Iole –  Parla pà,ma chel a l’ha tuti sti miliard ?

Comm- Non me ne parli,signora…

Iole –Signorina,prego…

Comm –( le fa il baciamano) – Sapesse quanti fastidi,quante noie,quanti dispiaceri

         Con tutti questi miliardi,lei non ne ha idea  ! E che sofferenza !

Iole – Si lo so che anche i ricchi piangono…

Berto – Figuronse i pòver !

Segretaria – Si,a volte il comm. vorrebbe disfarsene ,ma a chi li dà ?? A chi ?

Berto – Ah,per quello ci sono qua io..io saprei…

 Comm. – Lei gioca in borsa a Wall Street ?

Berto – No,no,io gioco a la bocciofila  con me amis Gusto,a volte

         giochiamo a pinacola ai Rami Secchi…

Comm- Non ho il piacere di conoscere…E puntate forte ?

Berto – A volte fin-a due o tre …

Comm- Milioni ?

Berto – No, mes stop !…

Comm- Simpatico il giovanotto…Lei si che è felice che non ha una lira !

         Ma io con tutto questo denaro…cosa sono ????

Berto – Se a veul i dago na man  a spendije…

Segretaria – Non fare così Casimiro che poi ti viene il mal di stomaco e ti prende la

         gotta  (Sbatte la stola sulla faccia di Berto che si scansa)

Iole – Che pen-a …

ENTRA IL GIUDICE DI CORSA

Giudice – E’ già cominciata l’udienza ??

Berto – Ma se a i è nen chel coma a fan  a cominsè !?

Segretaria – Le presento il commm:Casimiro Franzetti della premiata ditta

         Franzetti e &….eccellenza…

Comm- Quale onore…Ah,sarà lei a giudicarmi ??? Che piacere ! Sono veramente

onorato !(Lo prende sottobraccio ed esce col giudice) Ma noi non ci conosciamo ??

Giudice – (si ferma osservando bene il comm.) Non mi pare (toglie il braccio)

Com - Ma come ,no…quella volta a Milano…

Giudice – Ah,si le affibbiai tre anni di carcere !

Comm- Ma,no si sbaglia…

Giudice – Allora erano sette anni !

Segretaria – Ma no,vostra eccellenza…Il comm. non è mai stato in carcere,

                   ha avuto nel passato qualche noia con la giustizia…ma …

Giudice – Eppure il suo viso non mi è nuovo…

Segretaria – E’ un galantuomo, un vero signore….

Comm- (si presenta)-Permette… Commendator Casimiro Franzetti !!!(Alza la

gambetta ogni volta che si presenta)

Giudice – Bene,bene..andiamo…come ha detto che si chiama ?

Comm – Franzetti  (alza la gamba)…comm.Franzetti ,della premiata ditta

         Franzetti e Company …ditta quotata in borsa…20 miliardi di fatturato annuo..

Giudice – Ah,ma è lei!! Ma certo ..venga..venga …(lo prende sottobraccio) faremo

         in un minuto…una causa di poco conto…non si preoccupi ..E mi dica…

(ESCONO TUTTI- Rimangono solo Jole e Berto)

Jole – Ma j’era prima mi !!!

Berto – Calma…prima ‘l commendator…peui tocherà a chila…perché la legge  è

         uguale per tutti…

Jole – Si  ma  mi deuvo testimoniè !

Berto – Ma non in questa causa ,nella prossima !

Jole -   A i sarà  tant da spetè ???

Berto – Dipend ..a volte  n’ora a volte due…dipend

Jole – Ma mi i deuvo ancora andè a comprè !

Berto – Bin,ca vada che mi i travajo (Apre il giornale e addenta il  panino)

Jole – Bin,mi vado né…

Berto – Ca vada.. ca vada…

Jole – E chel che a  se stràca nen tròp a travajè…nè,,cerea….

Berto – Chila che as preoccupa nen..ca vada ( prende il panino e fa per addentarlo)

Jole – (Si allontana e poi ritorna) - Ma chel a lo sa che el salam a fa nen bìn al

fidich ???

Berto –  (Per l’ennesima volta non riesce ad addentare il panino) Ca senta né…

Jole – E ca fasa i bocon cit,se no a digeriss nen….(ESCE)

Berto – Oh ,finalment …un po’ di pace…(Fa per addentare il panino,ma rientra Iole)

Jole – Sa l’on ca dis na mia amisa ? Che a venta mastiè 24 volte prima ‘d traundi,

se no a j’i stà ant’ël còl ! Ceréa né….(   IOLE ESCE )

Berto – Oh,finament ! (fa per addentare il panino  ma  Squilla il telefono)

Oh,no…Ma perché !...Rispondo nen ! (fa per addentare  il panino)

ARRIVA ALESSIO DI CORSA-

Alessio -  Papà,papà ..il giudice !!!  (Berto spaventato mette via il panino  si rimette a

timbrare furiosamente)  - Ma no,era solo uno scherzo !

( Berto rincorre Alessio per tutta la scena )

Berto – Ven si che it don !

Alessio –(Scappando) – Marameo ! I son pà fòl …( I DUE ESCONO CORRENDO).

CALA LENTAMENTE LA TELA  

MUSICA

FINE PRIMO ATTO

ATTO  SECONDO

MUSICA A SIPARIO CHIUSO

Scena

                   L’aula del tribunale.Un tavolo al centro per il giudice ed un tavolino

a fianco per il cancelliere.Ai lati alcune sedie per gli avvocati,il P.M. e gli imputati.

Sul lato destro del giudice ,una sedia per i testimoni.

Sulla parete dietro il giudice campeggia una grande scritta :

” LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI.”

 

ENTRA BERTO seguito dall’avv. Difensore e dalla segretaria e testimoni.

Berto – Aula 13…porta fortuna…venite…

Segretaria – Si,non è male…spero che piaccia al commendatore. Senta non si potrebbero mettere un po’ di fiori qua e là…sa al commendatore piacciono tanto

(Attraversa nervosamente la scena) E magari spostare un po’ il tavoli,perché lui non ama essere ripreso dalle telecamere di fronte…meglio di profilo,riesce meglio…Perché ci saranno giornalisti e fotografi…immagino !( Getta indietro

         la stola,i due testimoni schivano il colpo,che centra in pieno Berto)

Berto – Ahi !!! Ma chila a l’è pròpe fissà con sto cunij…né !

Segretaria – Mi scusi…Ma  lei si mette sempre dietro,faccia attenzione !

Berto – Ah,mi i deuvo fè tension !? A l’è chila che a guarda nen anduva  a sbat le

pùles !!

Segretaria – Pulci??? Ha detto pulci ???? (rivolta ai due testimoni ed all’ avvo-

         cato ) Avete sentito tutti,vero ? Questa è un’offesa,io la denuncio  e voi siete

miei testimoni !

Achille  – Mi verament j’era mach mnùita si per un timber…

Avvocato – Ancora con questo timbro …eh basta,ora,ricordatevi  quello che dovete

         dire al giudice …

Sergio – Si,ma i soldi….?

Avvocato – Ssssttt…Silenzio,possono sentirci ( Parla a voce bassa) e se vi scoprono

finite in galera per falsa testimonianza….

Sergio – Ma mi i son innocent !

Berto – ( Mette a posto il tavolo del giudice)- Si a diso tuti parèi..peui…

Achille -Peui …cosa ?

Berto – Peui a finisso ‘n bojosa..si, an galera…ansi a më smija che stamatìn el

         Giudice a sia pròpe anrabià…A l’ha rusà con el sò capo…

Avvocato- Con chi ? Con il procuratore generale  ?

Berto – No,con sua moglie…e quandi a rùsa con la moglie…sono dolori !!!

(Achille e Sergio cercano di allontanarsi alla chetichella)

Segretaria – Fermi ! Dove andate ? I patti sono patti e vanno rispettati !!!

Achille – Andasìo a piè na bocà d’aria…sì a fa caud !

Segretaria- Silenzio! E ripassate la lezione,mentre io vado a portar conforto al povero

         Commendatore…(Fa per uscire poi si ferma e rivolta a Berto) In quanto a lei

         Ci rivedremo..ah…se ci rivedremo !!! (sbatte la stola e Berto la schiva)

Berto – Scampato pericolo !

Avvocato- Si,è uscita..e adesso a noi…su ripassiamo la lezione…Dunque quando il

         Giudice vi chiamerà a testimoniare voi cosa dovete dire ?

Berto – La verità

Avvocato – No,cioè si..cioè no..insomma lei non si intrometta …

Berto – Mi cercava mach ad deje na man…(Fa finta di mettere ordine sul tavolo)

Avvocato – Lei non si preoccupi..Dunque …Lei cosa dovrà dire ??

Sergio – Sono innocente !

Avvocato – No…

Sergio – Come? Non sono innocente ???

Avvocato. No,cioè…si…oh ,insomma lei è un testimone e non l’imputato!

Berto – Doi an-i con la  condissionàl…(Sergio fa per allontanarsi)

Avvocato – Fermo ! Non dia retta,non si faccia condizionare …E poi anche fosse

         cosa sono due anni con la condizionale di fronte all’eternità e poi

         con la buona condotta tra un anno è fuori…

Sergio- No,no,ci ho ripensato…(fa per uscire)

Achille – Cò mi,si …si …a l’è mei…torno domani…

Avvocato – Fermi ! Avete firmato un documento …quindi se non rispettate

         l’impegno preso …

Berto – (mentre sta spolverando il tavolo) A son dui an-i sensa condissional…

Achille – I l’hai capì…si i finioma tutti ’n bojosa .

Avvocato – Senta lei non faccia l’uccello del malaugurio….Dunque…

        

(BERTO ESCE facendo il gesto con una mano…  i due fanno le corna)-Allora

…vediamo se vi ricordate…Il giudice vi chiederà…lei (rivolto ad Achille)

è parente con l’imputato ?

Achille – No,sono un dipendente del commendatore ..

Avvocato – Bene..bravo.il giudice le dirà – E dove lavora ? A Gall…Gall..

Achille – Gallo d’Alba..

Avvocato – No, a Gal…

Achille – A Gallipoli

Avvocato – No,a Gallarate…e lei cosa ci fa a Gallarate ? il ca…ca…

Achille – Cameriere !

Avvocato – No,il ca…ca..

Achille – Cantiniere,spostavo i botaj d’an cròta li portavo su….

Avvocato- No ,faceva il cassiere ! Oh,Dio,andiamo bene,tra un po’ entra la corte…

         Il giudice le chiederà …Lei ha mai rilevato un giro di fatture false,ammanchi,

         partite Iva non denunciate ? Lei dirà …

Achille – Sai nen…io son venuto qua per un timbro

Avvocato – No,lei dirà no !

Achille – Si…si …(si asciuga i sudori)

Avvocato – No,lei dirà no ! Perché il commendatore era inte….inte…

Achille – Era dell’Inter !

Avvocato – Si della Juve….era inte…integerrimo…comunque lei non parli che

parlo io e poi  guardi sempre  me… Bè,passiamo a lei…(rivolto a Sergio)…

Sergio- Peuss  mangè  un po’ d’aj , i son nervoss !!!

Avvocato – No,l’aglio no,la prego ! Dunque il giudice le chiederà…Lei conosce

         l’imputato ? Lei risponderà…

Sergio – No,no,mi conòsso gnun

Avvocato – No.si..no…si lei lo conosce…E’ un suo cli…cli…

Sergio – Clistere ! A l’han faje an clistere !

Avvocato – No,un cliente ! E parli italiano !

Sergio – I son nen bon….

Avvocato- Dunque ,lei è un suo cliente…e come sono i fagioli prodotti dall’azienda

del Commendatore ? Sono…fre…fre..

Sergio – Fregature !

Avvocato – No,sono freschi…lei dica buoni,ottimi,poi taccia al resto ci penserò io..

         E adesso andate …che …tra poco...Mi raccomando…Calma e sangue freddo!

Sergio – Ma i  l’hai caud ! (Anche Achille si asciuga i sudori.

I DUE ESCONO)

ENTRANO LA SEGRETARIA(con un mazzo di fiori)  ED IL COMMENDATORE

Segretaria – Venga ,commendatore…ecco ho portato un po’ di fiori,spero che

         l’ambiente sia di suo gusto… ( Posa un po’ di fiori sul tavolo del giudice ed

un fiore  su quello del cancelliere) .Ecco…così dovrebbe andare…

(La segretaria aiutata dall’avvocato  li sistemano)

Commendatore- Troppo gentili…comodi..comodi…(Rivolto all’avvocato)

         Spero che la seduta sia breve,sa ho molto da fare…( Squilla il telefonino.

         Il comm. risponde) Pronto..Hallo…Ah sei tu Silvio..no,non disturbi,sto

         sbrigando una pratica..hai bisogno di quanto,Silviuccio ? 5 miliardi subito? Li

vuoi sul conto svizzero o su quello sudamericano ? Certo…Ma si ..provvederò

subito .Bay …bay..(riattacca) Era Silvio…

Segretaria –Non si agiti comm.Casimiro…i soldi non fanno la felicità…

IOLE ENTRANDO – Si,però fanno tanta allegria!   

Avvocato – E lei che ci fa qui ?

Iole – A tuca nen a mi ?

Avvocato- Ma no..faccia vedere la convocazione…

Iole – (le porge un  biglietto) Ma mi sai pà..capisso nen…un an dis d’andè da sì,

         l’autr da là..

Avvocato – Ma no,lei sarà chiamata come teste alla prossima causa ,vada..

Vada…intanto io faccio un salto in cancelleria a prendere gli atti del processo.

(ESCE)

Iole – Andova i vado..a l’è tre ore che giro,peui an pija l’afàn a venta che pija un po’       ed micorèn…

Comm- Anche lei prende le gocce di micorèn…le prendo anch’io….Siamo sulla

         stessa barca…

Iole – No,mi ‘d barche ij n’ai pà gnun-e!

Commendatore- Lei è fortunata a non avere un panfilo…Sapesse le spese !E poi

         l’equipaggio..quanto mi costa...pensi che 15 giorni alle Seychelles con la mia

barchetta di 60 metri mi sono costati 180 mila euro  !

Iole – No,mi i l’hai spendù  meno …

Commendatore- Dov’è andata ? Alle Barbados,Agapulco,Maldive ???

Iole – A Coazze e peui na sman-a aValgioie da na mia amisa…

Commendatore- Valgioie  ?…Ne ho sentito parlare …la Valle delle Gioie …dove

si trova ?? Aspetti ..non dica nulla ..dev’esser una splendida località di mare 

Segretaria – Si trova in Messico…o forse in California…si Valgioie Beach

         …spiagge bellissime…e poi gli abitanti tutti in pareo che ballano sulla

         spiaggia il tuca tuca…stupendo… una spiaggia  meravigliosa…

Iole – Si, a   Valgioie a balo tuti ’l tuca tuca …Tuca ti che tuco mi !

Segretaria - Adesso ricordo..lì fanno tutti il bagno nudi…

Comm –Anche lei si immergeva nell’acqua tutta nuda ?

Iole – No,no…mi butava mach i pè an t’ël bassìn  o ant’la sëbrëtta

Comm- Si…si…adesso ricordo…Valgioie Beach.ci siamo stati…ma quale volo

prende lei per raggiungere la meta ???

Iole – Lassoma perdi che mi ’d vòli l’hai già pian-e basta !

Segretaria – Fa il volo 107 Milano –Città del Messico –Caracas o passa per

         New York ?

Iole – No,mi ’l vòli i l’hai fàlo da la stansia da neuit a la  cusin-a…son fin-a

rompùme ‘n brass  l’autr ani!

AVVOCATO - ( RIENTRANDO)- Presto,uscite che sta arrivando la CORTE !

(TUTTI ESCONO) Ma lei che fa commendatore!? Lei deve restare…è lei

l’imputato…

Commendatore – Ah,già..che sbadato…

ENTRA LA CORTE ( Il giudice,il cancelliere ed il pubblico ministero che si

vanno sedere ai loro posti)

GIUDICE – (battendo con il martelletto sul tavolo) L’udienza è aperta .Si faccia

         entrare l’imputato !

Avvocato – Vostro onore,l’imputato, ligio ai suoi doveri di reo confesso è già qui,

         pronto a chiarire la sua posizione ed a dimostrare la sua innocenza !

Giudice – D’accordo .Vedremo di procedere con la massima solerzia e rigorosità,ben

conoscendo la rettitudine morale dell’imputato! D’altronde siamo veramente

lusingati ,caro commendator…

Comm- ( Avvicinandosi al banco del giudice facendo un inchino e tendendogli la

mano e alzando la gambetta)-Franzetti…la prego vostro onore…proceda,sa per me il tempo è denaro . Sono atteso tra poche ore a Washington per un affare molto importante e non vorrei perdere l’aereo…Sa,George mi aspetta.. 

Giudice – Capisco.Io sono veramente spiacente di doverla infastidire con queste

banali formalità,ma è la legge che lo impone e noi non siamo che gli umili esecutori.Ma la prego…si accomodi !

Comm- Capisco..capisco…ah,la legge ..una vera piaga nella società moderna !

Giudice - Come ha detto ?

Comm- Ecco..volevo dire che le leggi vanno rispettate sempre !Viva l’Italia,viva i

giudici,viva la democrazia !

PUBBLICO MINISTERO – Mi oppongo,vostro onore,l’imputato tenta di procurarsi

la benevolenza della corte !

Avvocato –Procurarsi ?! L’accusa è tendenziosa,tenta di screditare l’onestà dell’

         imputato !

Giudice – Obiezione accolta ! L’accusa si astenga dall’intervenire in merito …

         E lei commendatore ci perdoni….io avrei voluto evitare tutto ciò,ma alcuni

         giornali scandalistici e sovversivi hanno plagiato a tal misura l’opinione

pubblica che a questo punto si è resa necessaria una chiarificazione dinnanzi

         a questa umile ed onoratissima corte…

Comm – Certo….certo..io non intendo affatto sottrarmi ai miei doveri di cittadino

         onesto e rispettoso delle leggi,perciò pur avendo la possibilità si portare qui

decine di avvocati,ho portato qui   un solo avvocato,il principe anzi la principessa del foro (Indica l’avvocato)

Avvocato- Troppo gentile,commendatore…

Giudice – Non era il caso,mi creda commendatore…La sua presenza è la garanzia

         più genuina e più lampante della sua innocenza e della sua rettitudine,

malgrado ciò le formalità mi impongono di farla giurare di dire la verità .

Comm -   Come sarebbe a dire ? Lei non si fida di me ?

Giudice – Formalità…semplice formalità…Cancelliere faccia giurare l’imputato

CANCELLIERE (Molto miope ,parla con voce strascicata e  piagnucolosa )-  Giuri di

dire la verità,tutta la verità, tutt’altro che la verità…

Giudice – (spazientito) – Nient’altro che la verità,cancelliere,mi perdoni…

Cancelliere – Nient’altro che la verità . Alzi la mano destra e dica lo giuro

Comm  - Lo giuro

Giudice – Grazie ,si accomodi…Cancelliere , legga l’atto d’accusa .

Cancelliere – (Miope e con voce petulante e un po’ stentata)

         Il commendator Casimiro Antonio Maria Franzetti fu Giovanni Pietro Maria

         Teobaldo è accusato di concussione indebita,evasione fiscale,truffa,falso in

bilancio,contraffazione , sofisticazione di prodotti alimentari ed avvelenamenti vari. In particolare ha usato glicerina e soda caustica nella produzione di conserve alimentari e di carne e fagioli in scatola, il che ha fatto strage di oltre due mila  poveri cittadini il cui organismo è stato costretto ad un super lavoro forzato e deleterio.

Comm- Fandonie,fandonie,menzogne….io non ho ucciso nessuno !

Pubblico Ministero – Vostro onore,mi oppongo .L’atteggiamento dell’imputato è

inopportuno e non adeguato  all’ etica di questa corte.

Giudice  - L’imputato faccia silenzio,parlerà quando sarà interrogato…

Pubblico Ministero-E’pur  vero che l’imputato non ha ucciso nessuno,ma ha

paralizzato il pronto soccorso di oltre 200 ospedali in tutta la penisola!

Avvocato – Mi oppongo vostro onore ! La sua dichiarazione non ha rilevanza

         giuridica e precede il contesto del dibattito !

Giudice – D’accordo ,.La parola alPubblicoMinistero e la prego,si attenga agli atti.

Pubblico Ministero – (Ha in mano alcuni fogli,avanza e si pone al centro della scena)

Caro Commendatore…mi dica…il termine “truffa…“sofisticazione” le ricorda qualcosa ?

Avvocato – Mi oppongo vostro onore ! La domanda è tendenziosa !Tende infatti a

screditare la personalità dell’accusato !

Giudice – D’accordo,avvocato.L’obiezione è accolta E lei si attenga agli fatti!

         L’imputato non è un cittadino qualunque !

Pubblico Ministero- Vostro onore,mi pare che la personalità dell’imputato sia ormai

strettamente legata all’atto d’accusa che lo vede quale unico e solo responsabile di ben 560 improvvisi mal di fegato e ben 2500 mal di stomaco ed oltre 1700 mal di pancia e  dolori viscerali,sparsi in ogni città d’Italia. Perciò la personalità dell’imputato  non ne soffre minimamente ! Coloro che soffrono sono invece i poveri consumatori dei suoi prodotti  ipersofisticati  !!!  

Avvocato – Vostro onore,mi oppongo ! L’accusa deve fornire prove e non

insinuazioni !

Giudice – Obiezione accolta

Comm  -  Lasciatelo parlare….mi diverte.

Pub.Min- Ho qui un solo  teste.Si signori.Uno solo .Ma la sua presenza e la sua

         testimonianza saranno sufficienti a provare esaurientemente la fondatezza

         dell’accusa !

Giudice – Venga introdotto il teste.

ENTRA IL TESTE ( Dimessamente vestito,con buffo cappello, parla solo veneto))

Cancelliere – Nome e cognome,professione  e nazionalità…

BRANDOLIN -  Evelino Brandolìn ,professione …veneto…mi son de Rovigo

Cancelliere – Allora nazionalità italiana…

Brando – No,mi son veneto…de Rovigo

Giudice – Ma Rovigo è in Italia

Brando – Xera,sior geometra,xera…ora xe Repubblica de Venessia…semo na

         grande famillia..a Rovigo tolto qualche straniero xemo tuti de noialtri…

Giudice – Proceda cancelliere…( Brandolìn si siede)

Cancelliere – Professione?

Brandolìn- Comandi ! (scatta in piedi)

Cancelliere – Che lavoro fa  o faceva ?

Brandolin –Mai lavorà…sa mi son allergico al lavoro,me fa mal ,sa per certe cose el         venta esser portà de natura e mi de natura non son portà per il lavoro…perciò

 mi… lascio lavorar  j’ artri che  han tanto de bisogno de lavorar… e poi la

mi scusi …poveri fiòj…poareti, che non tròvan lavoro…posso mina portar via il lavoro ai giovani,ah !

Giudice – Abbiamo capito…scriva disoccupato..cancelliere …proceda…

Cancelliere – Alzi la mano destra e dica giuro di dire la verità ed tutt’altro che la

         verità..

Giudice – Nient’altro che la verità,cancelliere la prego!

Brando – (alzando la mano destra)- Giuro ,mi giuro tuto mi, giuro!

Giudice – Bene,si accomodi…

Brando – (sedendosi) – Tropo gentil,mi no vorìja disturbar,che se disturbo tolgo el

disturbo…

Pub. Min.- Signor Brandolin…

Brando – (Alzandosi si scatto e urlando) –Comandi !

Pub. Min  - Comodo..comodo...Signor Brandolin…

Brando (Alzandosi ancora una volta di scatto) –Comandi siòra!

Giudice – Senta,non si agiti,stia seduto,la prego…

Brando – Grassie,grassie,tròpo gentil, si vede che lei xe na brava persona…

Pub.Min- Signor..(poi si ferma di colpo prima di pronunciare il nome vedendo che

         l’altro sta per scattare in piedi) Signor Brandolìn,vuol dire a questi signori

quante volte al giorno lei era uso regolare le funzioni del suo organismo ?

Brando – Prima de aver magnà i fasòi in scatola ????

Pub.Min- Esatto

Brando – Bè..vede tre o quattro fià la settimana !

PubMin- Tre o quattro volte alla settimana .E dopo aver consumato i fagioli in scatola 

della ditta Franzetti e & ?

Brando – M’è passà la stitichessa! Ca me venisse un cancaro se no xen vero e xera 20

ani che soffrivo ah…,poi de colpo ….zac!... M’è passà la stitichessa !

Pub.Min.- Cioè vuol dire che …

Brando – Cioè vuol dire che me son messo a correre,ah !

Pub.Min- Scusi vuol esser più preciso? Ci vuol dire all’incirca quante volte …

Brando – A si…diese e anca quinze fià al giorno..mi poareto,che x’ero sempre de

corsa ah…anca perché vede…la tualette del mio palasso xe al terso pian e alora su de corsa e su e giù che xera anca mia moglie che el gavea magnà i fasòj…anca ela benedetta…e anca i miei tre putìn…i miei fiòj…e alora dovevo

sbrigarme o ela arivava prima o arivavan prima i putèj e alora mi poareto

me dovevo fermar per le scale…che disastro ! Che tristessa !E uno entrava

e l’altro sortiva e mi la fasea per le scale …che disastro…tuta la notte…ah !

Pub.Min- Grazie,grazie….può bastare !

Brando – Posso andar che el go ancora un po’ de mal e pansa e dovrija liberarme..

Giudice – Un momento signor Brandolin …

Brandolìn – Comandi geometra ! (si alza di scatto)

Giudice – Io non sono geometra !

Brandolìn – Nissiun xe perfèto ! Non se preoccupi,anca mi non son geometra …

Giudice – Silenzio e si segga !...La difesa vuole interrogare il teste ?

Avvocato – Nessuna domanda vostro onore,solo una  piccola fotografia da mostrare

         al teste…(consegna una foto al teste)…Signor Brandolin…

Brando – Comandi,siòra ! (Scatta in piedi)

Avvocato – Comodo,comodo..non c’è bisogno che lei i alzi ogni volta che in que-

         st’aula viene pronunciato il suo nome…

Brando - Sa …mi da militare xero attendente del capitàn che al ga passà sopra na          mina,poareto…

Avvocato – Senta non ci interessa…andiamo avanti 

Brando – Non interessa a ela, ma al capitan si,perché el ga sc-iopà ! Bum ,tanti

pessetini ,poareto ..mi…poareto lu…Che disgrassia....

Avvocato – Senta non divaghiamo e veniamo al dunque.(Porgendo la foto)

Riconosce quest’uomo ?

Brando – Cancaro ! Xe un mio lontano parente,poareto,xe morto

ammassato…qualcuno el ga tirà il collo come fosse na galina,ah ! Xera tanto bravo poareto ..xera el fratèo de la sorella del cognato del nonno ..No,xera la sorela del cognato del fratèo de lo zio…no……

Avvocato- Esatto,vostro onore.La testimonianza di quest’uomo non ha alcun valore

         giuridico,perché egli ha riconosciuto in questa fotografia il fratello del padre

del nonno della sorella del cognato di suo zio,che dieci anni fa e dico dieci anni fa…fu condannato per furto aggravato con scasso e resistenza

         alla forza publica  e trovato poi morto in circostanze misteriose. L’albero

         genealogico del teste qui presente ne rimane evidentemente bollato ed insudi-

         ciato,per cui la sua testimonianza  non ha alcun valore giuridico !

Pub.Min  -  Mi oppongo,vostro onore !

Giudice – (battendo col martello) Silenzio ! Continui avvocato…

Brandolin – (Alzando la mano) – Posso andare a far na corsèta sior ragioniere?

Giudice-  Non sono ragioniere …

Brandolìn – Poareto,non xe m’anca ragioniere?

Giudice – Senta…vada..vada…e lei concluda avvocato.

Brandolìn – Grassie,grassie..arverderse…saluto tuti mi…arvederse…

BRANDOLIN ESCE DI CORSA SALUTANDO TUTTI

Avvocato – Permettetemi signori della Corte di illustrare brevemente la figura dell’

         imputato.

Giudice – Non si perda in chiacchiere.proceda ,proceda avvocato….la figura del

         commendatore è a noi tutti ben nota,perciò concluda!

Avvocato – D’accordo .Voglio ricordare però che egli…questo esimio,questo illustre          questo …eroe della patria …e dell’industria italiana,con i suoi  25 stabilimenti,

         34 piccole aziende e 44 grandi magazzini procura lavoro a ben 12 mila operai e

3 mila impiegati. Ora, la sua rettitudine e la sua generosità son note a tutti ,

         basterebbe ch’io convocassi qui uno solo dei suoi operai per testimoniare  le

         mie parole .

Pub Min – Temo che lei non possa portare qui uno solo dei suoi operai,perché metà

         sono in sciopero,mentre l’altra metà è in cassa integrazione da 6 mesi !

Giudice – Silenzio! L’avvocato non ha ancora finito

Avvocato – Sciopero? Cassa integrazione ? Vorrà dire vacanza …Il commendatore

         nella sua immensa magnanimità e nella sua profonda umanità è solito conce-

         dere dei turni di riposo ai suoi operai.Anzi,per non stancarli troppo  non li lega

 neppure con un contratto,ma li assume di volta in volta ogni tre mesi

         per cui hanno tutto il tempo per riposarsi…

Pub.Min- Si,ma è un riposo che a volte si prolunga per dei mesi interi !

Giudice – Silenzio ! La prego o sarò costretto a sospendere l’udienza !

Comm – Lasciatelo parlare,mi diverte..e poi (rivolto al P.M.) lei non ha un fratello,

         un parente ..che lavora presso i miei grandi magazzini di Milano ??

Pub.Min- Si,certo…perchè?

Comm- Va bene,continui pure….provvederò,provvederò…

Pub.Min- Vostro onore,questo è un ricatto !

Avvocato – Ricatto ? Ma quale ricatto ! Il commendatore ha detto soltanto che

         provvederà,si…provvederà a cercarle un’altra occupazione ,una sistema-

         zione migliore.

Pub.Min- Vostro onore,l’avvocato della difesa sottintende,allude alla privacy di un

mio famigliare che nulla ha a che vedere  con  il dibattimento in corso.

         Chiedo pertanto che la frase allusiva dell’avvocato difensore sia  stralciata

         dal verbale.

Giudice – Obiezione accolta !Cancelliere provveda: stralci !.

Cancelliere – (Cancelliere strappa una pagina)

Giudice – Cancelliere…cosa fa ?

Cancelliere – Straccio una pagina,come ha detto lei.

Giudice –Ma io non ho detto di stracciare la pagina ma di “stralciare”!

Cancelliere –( raccatta i pezzi di carta per terra,finendo sotto il tavolo)

Giudice – Cancelliere ! Si componga ! Siamo in tribunale….

( Il cancelliere si rialza  guardandosi attorno un po’ stupito,poi riprende il suo posto

         stirando il foglio stropicciato)   E lei avvocato si attenga ai fatti e non insinui !

Avvocato – Bene ,a questo punto chiedo alla corte di poter ascoltare un prezioso

testimone: il signor Ermenegildo Trombetta detto Achille

Giudice – Si faccia entrare il teste !

Achille – ( Si affaccia timidamente) E’ permesso ? A l’è permès?

Giudice – Prego,si accomodi,non perdiamo tempo !

Achille – No,perché se disturbo io m ne vado..l’avrija da fè…

Avvocato – Prego,venga avanti…

Cancelliere –Giuri di dire la verità,tutta la verità e….

Giudice – Tutt’altro che la verità !No,cioè nient’altro che ..si,insomma dica lo giuro

Cancelliere -Lo giuro !

Giudice – Ma non lei,l’altro !

Achille – Felo nen anrabiè,che peui as la pija com mi…

Avvocato – Signor Trombettiere …

Achille – Trombetta ,prego… 

Avvocato – Signor Trombetta…vuol dire a questa corte cosa faceva lei a Gallarate ?

Achille – Ma mi sai gnanca andava che a l’è…

Avvocato – Lei lavorava come cass…come cass…

Achille – Come cassintegrato !

Avvocato – No !

Achille   – Come Cassius Clay

Avvocato – Come cassiere  nella ban…nella ban…

Achille – Nella Banda Bassotti…adesso ricordo .( si asciuga i sudori,palesemente

in difficoltà e preoccupato).

Avvocato – No,nella banca del comm.Franzetti !

Comm  - Simpatico il giovincello…

Pub.Min- Vostro onore,mi oppongo…la difesa tenta di suggerire le risposte al

         teste e quindi di sviare questa corte dal perseguire la verità

Giudice – Obiezione accolta…

Avvocato – D’accordo vostro onore…il signor Ermenegildo Tromboni…

Achille  – Tombetta,per favore,Trombetta ..

Avvocato – Il sig. Ermenegildo Trombetta ,onesto e pervicace,nonché capace

         lavoratore è oggi venuto qui di sua spontanea volontà ..perchè?…perché?

Giudice – Su,signor Violoncello..lo dica..perchè è venuto qui  ?

Achille – Ecco,mi l’avija damanca d’un timber..

Giudice – Di un timbro ?

Avvocato – Si ,lui è venuto qui…” sua sponte”…come dicevano i latini,grandi esperti

nella ius iuris romanorum …dicevo… è venuto qui per timbrare con la sua

testimonianza l’onestà,la rettitudine morale,la generosità del Commendatore qui ingiustamente accusato di truffa,sofisticazioni,avvelenamenti e quant’altro.Ma questo esimio signor Cornetta ,che oggi è  qui tra noi per …

Achille - Per un timber !Ecco…mi l’avrija mach damanca d’un timber…

Avvocato – Si per un timbro ! Il timbro dell’onestà dell’imputato !

Comm. -  (Applaude) Brava! Bis !

Avvocato – Grazie…e lei signor Trombone può andare..

( Achille fa per alzarsi,quando il Pub.Min lo ferma)

Pub.Min – Un momento ,vostro onore.L’accusa intende rivolgere alcune domande

         al teste…

Avvocato – Mi oppongo ! Mi pare che la testimonianza del Trombettiere qui presente

         sia stata più che soddisfacente per cui chiedo di congedare il teste.

Giudice – D’accordo.Il teste è stato esauriente e convincente,ma l’accusa ha diritto di

replica ed io questo non lo posso impedire.Vorrei solo consigliare l’accusa di

         tenere ben presente l’onore ,la personalità, la casata,nonché l’albero

genealogico dell’imputato…

Pub. Min- Signor Trombetta ,lei lavorava nella banca di Gall…?

Achille  – Gallo di’Alba,no Gallina a rate no,..Gallarate ..(l’avv. gli suggerisce)
Pub Min- Benissimo e mi sa dire Gallarate in quale provincia si trova?

Achille – ( asciugandosi i sudori e guardando con occhi imploranti l’avvocato)

Provincia,è in provincia di …Trento…no…Genova ..sa i comuni si spostano…coi tempi che corrono..al dì d’ancheui  non si è più sicuri

                   di niente….in ricordo pì nen…(Rivolgendosi al pubblico quasi piangen-

                   do)- Ma Gallarate andova a l’è…???

Pub Min – Allora ? Lei ha lavorato tanti anni in quella città..dunque dove si trova ?

         Mi dica,lei abita a  Torino?

Achille –Lo sai pì nen…

Pub Min – Mi dica almeno che strada faceva per arrivare a Gallarate

Achille – Dunque…mi i piava al treno per Savona...(l’avv.gli fa cenno di no)

         peui tornava andarera …(E’ visibilmente a disagio)

Pub Min – Come sarebbe a dire tornava indietro ?

Achille – L’avija desmentjà el bièt.. e alora andasìa a Porta Neuva e li guardava

j’orari…peui montava s’el treno che andasija a….(l’avvocato cerca di

suggerire) a Trana…peui calava giù a Sangàn e piava ‘l diretto per Cuneo…peui da lì la corriera per Asti…li im fermava a mangè un bocon…peui…indasìo in Liguria..a veddi el mar e peui da lì piava el taxi che an portava a Gallarate…

Pub Min – Certo faceva un bel giro ..E le sarà costato molto un viaggio simile tutti 

giorni

Achille– Si,mi an piàss tant girè ..sono un nomade..me pare a j’era un gitano…

         E poi spendevo poco…

Pub-Min –Quanto ?

Achille – ( L’avv.cerca invano di suggerire) Venti …cinquanta …cento…

          poi c’era lo sconto Enal per comitive ..ecco..

Avvocato – Mi oppongo,vostro onore.L’accusa tende volutamente a confondere il

teste!

Giudice – D’accordo avvocato,l’accusa si attenga ai fatti e concluda

Pub Min – Bene,concludo..ultima domanda ..Ma lei  perché andava a tutti i giorni

         a Gallarate ? Cosa ci andava a fare ???

Achille – Cercavo un timbro….mi i son amnùita sì perché l’avja damànca d’n

timber…( Poi con voce piagnucolosa) Ma mi còsa andasìa fè a  Gallarate !?

Pub Min – Chiaro,palese…il teste mente sapendo di mentire ! Perciò chiedo alla

         Corte che venga incriminato per falsa testimonianza !

Avvocato – Mi oppongo,vostro onore! L’accusa è tendenziosa! Il teste

         è stato manifestamente plagiato dall’accusa.Chiedo perciò che la testi-

         nianza venga stralciata !

Giudice – D’accordo …Cancelliere stralci la richiesta di imputazione…( Il

         cancelliere strappa un altro foglio) Ma cosa fa ..stralciare e non stracciare….

         Ma cossì chi a l’ha mandàmlo ! (Rivolto al Trombetta ) E lei vada ..

Achille – (asciugandosi i sudori) Peuss andè ,che a l’è da stamatìn che giro…

Grassie….grassie ..( ESCE salutando ) Bay…bay…

Giudice – Vada..vada…Voglia scusarci commendatore per questo piccolo incidente.

         Sappiamo che lei è innocente,ma la legge ci impone il dibattito processuale..

Commendatore – Capisco..ma io non ho tempo da perdere ..ogni minuto  perso per

         me sono milioni di dollari,anzi di euri…lei capisce…

Giudice – Capisco e mi scuso …Avvocato concluda…

Avvocato – Avrei ancora molti testimoni,ma… ormai l’innocenza dell’imputato è a

tutti palese e manifesta..non ci sarebbe bisogno di altro…però..però..vorrei chiamare come teste la signora Brigitta Morbelli, che vi illustrerà

la personalità e l’immensa generosità dell’imputato !

Giudice – Venga introdotto il teste !

Cancelliere – Signora o signorina ?

SEGRETARIA– ( entrando con camminata sexy si pone davanti al cancelliere,

         voltandosi improvvisamente sbatacchia sulla faccia del cancelliere la sua

         famosa stola,che coglie in pieno il povero cancelliere,che crolla a terra)

         Signorina…prego ! (poi si avvede del povero cancelliere) Oh,mi scusi…non

         volevo …( Tutti prestano soccorso al cancelliere che si riprende)

         Le ho fatto male ? Mi scusi…

Cancelliere – Niente..niente..stavo meglio prima ,ma non è niente…

Giudice – Allora faccia giurare il teste

(Tutti riprendono il proprio posto)

Cancelliere – La signorina Brigitta Morbelli dica lo giuro …

Segretaria – Lo giuro

Giudice – Bene,si accomodi…A lei la parola avvocato !

Avvocato –(avvicinandosi alla segretaria seduta al tavolo dei testimoni)

         Signorina Morbelli…da quanto tempo lei lavora negli uffici del comm.

         Franzetti in qualità di segretaria ?

Segretaria – Due mesi.Prima ero una semplice commessa nei grandi magazzini

         del caro..caro…comm.Casimiro Franzetti (Gli lancia alcuni baci)

Avvocato –(Leggero colpo di tosse,perché la segretaria rimane a fissare estasiata

         il comm,che la ricambia inviandole un bacio) E vuol raccontare a questi

         signori La sua rapida e brillante carriera ??

Segretaria –Semplicissimo:il fato…il destino! Un giorno il commendatore entrand

a far visita ai suoi grandi magazzini mi ha vista e mi ha promossa subito a segretaria privata,perché,sa,ha capito  subito che io ho molte doti nascoste….Oh,è stato d’una gentilezza squisita e di una generosità impagabile !

Avvocato – Vuol forse dire che oltre allo stipendio il commendatore nel suo irre-

         fernabile senso di umanità,di generosità e di altruismo  le ha fatto qualche

         regalo per la sua operosità ed il suo senso di attaccamento al lavoro ?

Segretaria – Certamente ..in due mesi ho ricevuto tre pellicce  due visoni ,una

di volpe bianca…se ben ricordo…e poi un collier di diamanti,una collana      di perle ,una crociera alle Seychelles…

 Commendatore – Cosette…quisquilie…robetta…

Avvocato – E ha mai avuto modo di dubitare dell’onestà dell’imputato ?

Segretaria –Mai !

Avvocato – Ha mai sentito parlare di truffa,contraffazioni o quant’altro ?

Segretaria – Mai !

Avvocato – Non ho altre domande ,vostro onore

Pub.Min- Signorina,io avrei qualche domanda da rivolgerle

Segretaria – Dica, dica pure…lavora anche lei dal  commendatore ??

Pub.Min – No,io proprio no !

Avvocato – No,lei no…ma suo cognato si e se non sbaglio..anche un cugino …

Commendatore – Davvero ? Non me lo aveva detto…Provvederò…provvederò…

Giudice – Allora proceda …prego…

Pub Min – Nessuna domanda ,vostro onore …

Giudice – Bene,bene…Mi pare che la causa sia stata sufficientemente dibattuta

Avvocato – Un momento,vostro onore,avrei ancora un testimone…

Giudice – Mi pare non sia il caso,la causa è stata ampiamente dibattuta

Avvocato – Chiamo a testimoniare il signor  Sergio Amilcare Rossi….

Sergio – (ENTRANDO) – Mi i son innocent…mi i l’hai fai gnente ..lo giuro signor

         sindaco…sono innocente !!!

Giudice – Bene,vada..vada…

Sergio – Grasssie..grassie..(fa per baciargli le mani)

Giudice – Ma cosa fa …vada via…( SERGIO ESCE )  Prima di emettere la sentenza

 vorrei chiedere se l’imputato ha qualcosa da dire.

Comm – Mi pare che si già tutto fin troppo chiaro,vostro onore.D’altronde la mia

         presenza è la garanzia più lampante della mia innocenza!

Giudice – Giusto,giustissimo.La corte si ritira

(ESCONO IL GIUDICE ED IL CANCELLIERE)

( Il comm. abbraccia la segretaria e stringe la mano all’avvocato compiacendosi,

mentre il Pub Min se ne sta sdegnosamente in disparte)

Comm – Ci sarà molto da aspettare ? Sa ,l’emiro del Dubai mi sta aspettando…

Avvocato – Non si preoccupi..una mezz’ora al massimo

Comm – Non posso,gli affari sono affari …Dica al giudice che si sbrighi !!

Segretaria – Provvedo subito ! (ESCE E RIENTRA SUBITO)

(RIENTRA LA CORTE DOPO APPENA UN MINUTO)

Cancelliere – Rientra la corte ! In piedi !

(TUTTI  RIPRENDONO il proprio posto)

GIUDICE  – In nome del popolo italiano la corte ,dopo un lungo e attento esame

delle carte processuali,sentiti i testimoni, preso atto della buona fede

dell’imputato, visti gli articoli 741, 1268 e 1521  del codice di procedura penale e l’articolo 423 del codice civile ,comma 4 asterisco 6 , ha così deciso :

ASSOLUZIONE CON FORMULA PIENA

per il comm.Casimiro Franzetti,perché il fatto non costituisce reato.Condanna a mesi  diciotto il signor Brandolìn per testimonianza falsa e tendenziosa.

Ai sensi dell’articolo 345 e 831 condanna  i duemila quattrocento querelanti per il mal di pancia a pagare le spese processuali e ai sensi dell’articolo 734 condanna altresì i querelanti ad un ‘ammenda di euro cinquantamila da elargire in beneficenza al comm. Franzetti,per i gravi danni morali  da lui subiti.   Così è deciso.L’udienza è sospesa !

(Batte un colpo sul tavolo e se ne va seguito dal cancelliere e dal Pub.Min)

Comm –Bene,possiamo andare,cara…(esce prendendo sottobraccio la segretaria)

         E grazie a lei avvocato,passi nel mio studio per la parcella .(tende la mano)

Avvocato – Non dubiti, ma non c’è fretta..passerò domani..anzi..meglio stasera…

Segretaria – Quando vuole ….bye…bye

( Mentre saluta la segretaria si getta dietro le spalle la stola che va a sbattere contro

la faccia del poveraccio che sta entrando)

ENTRA IL POVERACCIO CON SCATOLA DI LATTA SOTTOBRACCIO

POVERACCIO – Tè, mensin-a camole fa tension con sto cunijj…(poi rivolto

         al comm.) E ti sposta ste fangose,che t’en fase ombra..

Comm- Chi è questo miserello ?

Poveraccio – Tò,guarda..t’en conòssi pi nen ? It l’as sfratàme da la mia baraca perché

         i dovije costru-i ‘n palass

Comm- Or non rimembro..ah ..la plebe…

Segretaria – Non rimembri Casimiro? Quel piccolo appezzamento di terreno che hai

         comprato per farti una dependance…

Comm- Quei 20 mila metri di terreno ?  Ora rimembro Brigitta… 

Poveraccio- Rimembra…rimembra ,Casimiro …che mi a son doi mèis che i deurmo

         sota i pont o sle banchin-e dël Valentìn !

Segretaria – Un caso pietoso…Casimiro …Tò,guarda ..argent bouclé !

         (Indica la latta che il poveraccio tiene sotto il braccio)

Poveraccio –Che argent bouclé…si a l’è alluminio sbatù sle père !

Segretaria - Mi fa pena, Casimiro…non potresti aiutarlo? Egli chiede aita,aita !

Comm- Cara,lo sai che io sono d’una generosità senza fine…Ebbene gli posso

         lasciare il mio avvocato Adieu mon ami ..

E lei avvocato sia gentile,dia una mano a questo poverello..a me la povertà intenerisce,mi commuove…(Piange,estraendo un fazzoletto)

Segretaria – Tu sei troppo sensibile.Casimiro…andiamo !

(COMMENDATORE E SEGRETARIA ESCONO)

Poveraccio – Si,si,adieu ,va mach !

Avvocato – Bene,dunque ..perchè lei è qui ??

Poveraccio – Passavo da qui…i son dime ..andoma a trovè ‘l giudice…chissà che a

         l’abbia nen quaicòs për  mi… i caramba a l’ha portame si..e a l’han dame sòn

         da lessi….ma mi na ricordo pi nen come as fa a lesi..(estrae un foglio)

Avvocato – Dia a me…(Legge poi urla ) Oh,Dio,ma lei è un maniaco ! Lei ha dato

         scandalo !( si allontana di scatto scandalizzata)

Poveraccio- Ma che scandalo…a i era neuit… al Valentìn ..l’hai vist una che a l’ha

cominsà a crijè  come na mata,peui a son rivàje i caramba e mi i son si..

Avvocato   - Lei ha dei testimoni ?

Poveraccio – Mi no…

Avvocato – Allora la cosa è grave..lei rischia la prigione.E’ mai stato in prigione ?

Poveraccio – La mia seconda casa,anzi la prima,perché mi la cà ij l’hai nen…

Avvocato – Ah,andiamo bene ! Non ha neanche una casa ! Ma questo complica le co-

         se,perché oltre che per oltraggio al pudore,lei sarà condannato anche per

         vagabondaggio!

Poveraccio – Io una baracca ce l’avevo, ma a l’ha campàmla giù el commendator..

Avvocato – Non parli male del commendatore ! Una persona squisita !

Poveraccio – Si,ma a l’ha anvelenà mes Piemont con le sue scatole ed faseuj !

Avvocato – Non dica così….avvelenato…ha regolato l’intestino a un pò di gente,

         ecco tutto ! Bè,adesso urge trovare una soluzione …Mi lasci pensare( Fa alcuni

passi pensierosa,seguita dal poveraccio,poi vedendolo si volta di scatto)

         Ma lei che fa ??

Poveraccio – Penso

Avvocato – Ma lei non deve pensare ! Penso già io,uno alla volta per carità…Ecco

         ci sono ….(Lancia un urlo) AH !!!!!

Poveraccio – Ca fasa nen parèi,che i l’hai già la pression àuta !

Avvocato – La suocera !  

Poveraccio – No la suocera no,pietà !!

Avvocato – No, la mia suocera ..Ah,me  misera !!! Dov’è ??

ENTRANO SPAVENTATISSIMI  SERGIO E BERTO

Berto – Cosa che a i j’è ? Non si sente bene ?

Poveraccio – Ha l’ha perdu la suocera  !

Sergio – Come a sarija a dì che a l’ha perdù la suocera …

Berto – Andoma a sërchèla …  chel che a passa da si..mi da li..chel che a ciàpa da là..

         (Si mettono a correre tutti agitati,entrando ed uscendo dall’aula,mentre

         l’avvocato continua ad urlare )

Avvocato – La suocera ,la suocera !La mia povera suocera !

Poveraccio  - (Urla anche lui ) - La suocera ,la suocera !!!

ARRIVA ANCHE MATTEO con un vassoio

Matteo – Cosa a l’è capitaje ?

Poveraccio – A l’ha perdù la suocera…Chel a l’ha pà vist na suocera ?(chiede a tutti

         se hanno visto una suocera)

Sergio – No,mi i son innocent,giuro che i l’hai nen vistla  !

Avvocato – Ma mia suocera non è qui….

Berto  – A no ? E andova che a l’è???

Avvocato – A casa sua !

Poveraccio – Ah,meno male…j’era già preoccupà …

Avvocato – AH !!!

Berto  – Ch’a crija nen parei…an fa ven-i le bòje panatere !

Avvocato – L’ho dimenticato sul suo lettino…si, del solarium..ed era acceso  al

         massimo !

Poveraccio – Pòvra suocera..st’ora a sarà bele ramìja …

Avvocato – Non dica così …Qualcuno  corra a salvarla ,presto !

Matteo – Ma da quando è li ?

Avvocato – Da stamattina,saranno 6-7 ore…uscendo mi son dimenticata di

         farla scendere …E lei da sola non ce la fa !

Berto – Ommi pòvr’òm…la suocera arrosto !

Avvocato – Qualcuno corra a casa mia ! Ecco le chiavi…(Porge le chiavi)

Sergio- Io no,mi i son innocent !

Berto – Peuss nen,tra un po’ entra la corte

Poveraccio –Io sono l’imputato …

Matteo – Già capì…i vado mi   …Ma l’indirizzo ?? ( prende le chiavi)

Avvocato – Lungo Po Antonelli 142 ,terzo piano…

Poveraccio – Oh,stago cò mi lì  dausìn…

Avvocato – Davvero ?Allora siamo vicini di casa .Si al 142 ,presso il ponte Isabella

Poveraccio – Ecco…proprio lì…io però abito sotto al ponte…

Avvocato – Ma che fate,non perdetevi in chiacchiere ..correte !

TUTTI CORRONO entrando ed uscendo dall’aula,anche il Poveraccio corre)

Avvocato – (Afferrandolo per un braccio)-No,lei no,lei resti qui…si ricordi che è

         l’imputato !

Berto – La corte….ehm…entra la corte !!!

 ( ESCE CON MATTEO E SERGIO)

Avvocato – Presto…venga….si dia un contegno…(il poveraccio gonfia il petto e

         si rassetta )

ENTRA LA CORTE  ( Giudice,cancelliere e Pubblico Ministero)

GIUDICE – (Batte sul tavolo) – Causa 144. Si faccia entrare l’imputato !

Avvocato – L’imputato è qui presente vostro onore!

Giudice – Bene,l’imputato si qualifichi:nome,cognome,residenza e professione.

Poveraccio – Calma,na còsa a la vòlta…Nome Procopio Aristarco detto” Sgùma” .

Cancelliere – Come si scrive Sgùma ?

Giudice – Sguma !

Cancelliere – Ah,bene,grazie…Cognome e professione e indirizzo

Poveraccio – Cognome De Cristoforis…i mei a j’ero nòbij ….

Cancelliere – Un nobile un po’ decaduto…

Poveraccio- Più che decaduto sono sghigliato …ho preso un plònsi che ho sbattuto la

“cràpa”, in italiano  “testassà”,che mi fa male ancora adesso !

Giudice – Procediamo ..Professione ?

Poveraccio –Gratacamole…

Giudice – Ma che professione è ?

Poveraccio – Ecco io vado in giro e guardo .osservo…sbircio e peui (fa cenno

         ruotando la mano)

Cancelliere – Come si scrive gratacamole ?

Poveraccio – Gratacamole ! Cossì a venta mandalo a scòla,a sa gnente !

Giudice – Tralasciamo…l’indirizzo,prego   …

Poveraccio –  Lungo Po Antonelli, numero …(farfuglia qualcosa)

Cancelliere -  Numero ?

Poveraccio – Ca buta sotto i ponti del Po,attualmente sotto il ponte Isabella. 

Giudice – Cancelliere,legga l’atto d’accusa .

Cancelliere – Il signor  Procopio Aristarco De Cristoforis detto Sguma …è accusato

di offesa alla pubblica morale e resistenza alla forza pubblica.Sorpreso alle due

         di notte  mentre gironzolava in mutande nel Parco del Valentino …

Poveraccio – Si ma ce le avevo indosso e  peui a j’ero neuve,a l’avijo anche el pissèt !

Giudice – Silenzio ! Lei parli quando sarà interrogato !Cancelliere,proceda.

Cancelliere – Sorpreso in tale stato,dava scandalo ad una signorina di passaggio…

Poveraccio – Guarda che al Valentìn le signorine bene a giro nen a doi bòt ‘d neuit e

         j’autre a se scandaliso nen a veddi un ‘n mudande !

Cancelliere – Sorpreso dalle forze dell’ordine ,opponeva resistenza.

Poveraccio – Per fòrsa,a vorijo porteme ‘n bojosa !

Giudice – Silenzio ! La parola all’accusa .

Pub. Min – Questo fatto indecoroso,incivile,obbrobrioso,indecente,volgare,sadico

         ed anticonformista,che oserei definire….

Poveraccio – No,ti definiss gnente…it parli già tròp dificil per mi .

Pub.Min – Non offende soltanto la pubblica morale,ma la dignità di ogni essere

         umano .Lo scandalo che questo relitto della società,questo rifiuto,questo        

         essere amorale e volgare,oserei dire abbietto ! 

Poveraccio – Ti ofènd nen la gent,che mi …

Avvocato – Mi oppongo,vostro onore .L’accusa non rispetta  la dignità

         dell’imputato.

Giudice – Obiezione accolta..e lei si attenga ai fatti !

Pub.Min- Questi scandali,dicevo,devono essere soffocati,perché l’opinione pubblica         ne è profondamente turbata.Basta coi fatti di malcostume,basta con i reati

contro il degrado sociale,basta con l’aberrazione aberrante dell’essere!!!

Qui  bisogna punire severamente i colpevoli,qualunque sia la loro posizione sociale,perché la giustizia ,signori,deve trionfare !

Poveraccio – (applaude) Bravo,bene ! Ma mi  sto discors l’hai già sentulo...

Pub.Min – La legge parla chiaro .L’imputato deve esser punito senza esitazione

alcuna ! Ragion per cui ,come dicevano un tempo i massimi prìncipi del

foro romano “ Imputatum  damnandum est “ io propongo  per questo grave

ignominioso nonché inconfessabile reato… il massimo della pena prevista dal codice penale e direi pure civile : 8  anni di reclusione e chiamo come teste la signora Amalia Cesirotti !!!

Poveraccio – Mi oppongo ! (Scatta in piedi)

Giudice  - Per quale motivo si oppone ?

Poveraccio – Perché  a l’è mia suocera !

Giudice  - Obiezione accolta ! Il grado di parentela che lega l’imputato al teste

annulla  il valore giuridico  della deposizione

Avvocato – Ah,la suocera !! La  suocera !!! (urla)

Giudice – Mi pare di aver detto che l’obiezione è accolta !

Avvocato – Ma non la sua,la mia,sta bruciando !!! Mi sento male (si siede)

Poveraccio – Ciamè i pompista,fè quaicòsa !! A i è la suocera che a brusa ,a pija feu !

Giudice – Non capisco …

Poveraccio –Chel a l’ha mai capì gnente,mi scusi…

Giudice – Ma come si permette !?

Poveraccio – (si avvicina al tavolo del giudice mentre il pub.min. fa aria all’avvocato)

         Mi scusi eccellenza ma si a i è na suocera ca brusa !

Giudice – Questo è troppo e metta giù questo pentolame ! ( Il poveraccio infatti

gli aveva posto sul tavolo la sua latta Cirio)Basta ,sospendo la seduta !

(si alza ed  ESCE seguito dal cancelliere)

Pub Min – Presto,portatele un bicchiere d’acqua !

Poveraccio – Presto,acqua,acqua,si a venta ciamè i pompista !!

                  

ENTRANO VALENTINO,ALESSIO E SERGIO CON DEI SECCHI D’ACQUA E DEGLI INNAFFIATOI vestiti da AIB urlando: “ Al fuoco ,al fuoco!!! “

Pub. Min – Ma cosa fate ?!

Sergio – Dov’è ? (corre con una catinella in mano)

Berto – Dov’è il fuoco ?

Poveraccio – La suocera,la suocera  ,al fuoco ,al fuoco !A venta dëstissè la suocera! 

FANNO UNA GRAN CONFUSIONE.Si scontrano tra di loro,entrano ed escono

gridando “al fuoco !”

Poveraccio – Dëstissè la suocera !Dëstissè la suocera !!A l’ha pià feu la suocera !

I TRE GETTANO SECCHIATE D’ACQUA UN PO’ DI QUA E UN PO’ DI LA’

ENTRA  ACHILLE   TUTTO BAGNATO

Achille – Ma mi i son pà la suocera!

Pub. Min – ( mentre fa aria all’avvocato) – Ma che fate ? E’ la suocera che sta male,

         la suocera dell’avvocato !

Avvocato – (rinvenendo) La suocera,la mia povera suocera … 

Berto – Ah,è la suocera dell’avvocato ???Allora è tutto a posto ,l’ha salvata Matteo…

         (rivolto verso l’esterno) Matteo !!! Matteo !!!

Pub.Min – (rivolto ad Achille) – Ma lei che ci fa qui ? Cosa vuole ?

Achille – Ma mi vorìja mach an timber …

MATTEO ENTRA con un vassoio- Signora avvocato,signora avvocato! 

         La suocera è salva !!!

Poveraccio – A l’è andaje mal !

Matteo – Sono arrivato appena in tempo!Era  un po’ bruciacchiata…a crijava come

         ‘n aquila,ma era ancora sana ! L’hai campala ant’la vasca ,poi ho aperto i

         rubinetti e per poco non annegava …

Avvocato – Ma dov’è adesso ?

Matteo – Tutto a posto è in ospedale  con suo marito,lei in un letto e chel an n’autr !

Avvocto – Ma come sta ?

Poveraccio – Sta bene…sta bene…le suocere a meuiro mai !

Avvocato – Ma lei cosa ne sa,stia zitto e lei mi dica …

Matteo – No,no a l’è bin arbicioluva…a l’ha mach mal a na gamba..

Avvocato – Male a una gamba ?

Matteo – Si anche un braccio…rotti…sa cosa vuole quando l’ho buttata nella vasca

per salvarla non ho visto che la vasca era vuota e ha battuto la testa ! Ha un bernoccolo così,ma è salva !

Poveraccio – Ma di che si preoccupa se a l’è rompusse na gamba,tant a n’ha due !

Avvocato – Grazie ,grazie ….ora sono più tranquilla …

Matteo – Ah,le chiavi di casa (le porge un mazzo) Ma tanto non servono più

Avvocato – Perché ?

Matteo – E perchè per entrare abbiamo dovuto sfondare la porta…ma nessun danno

Poveraccio –Basta buteje n’autra pòrta !

Matteo – Ma non è tanto la porta…è la cucina e il soggiorno ….sono allagati...

sa…per salvare  la suocera !Ah e poi l’entrata ….e le tende,l’abbiamo strappate..per avvolgere la signora,ma è tutto a posto !

Avvocato – Grazie ,ora sono molto più tranquilla !

Poveraccio – A l’han mach brusaije la suocera e devastaje mès l’apartament …

Matteo –  Ah,dimenticavo …faccia attenzione quando entra in casa…perché è

crollato il soffitto  !

Avvocato – (Sviene di nuovo,poi si riprende) Grazie…grazie …ora andate..sto

                   meglio…

Pub Min – Bene,adesso andate,che tra un po’ riprenderà l’udienza !

ESCONO MATTEO,BERTO SERGIO E ACHILLE

Berto – Ritorna la corte !

ENTRANO IL GIUDICE ED IL CANCELLIERE

Giudice – (Batte sul tavolo)- L’udienza è ripresa…( Tutti si mettono a posto)

         La parola al Pubblico Ministero !

Pub.Min- Chiedo che venga introdotto il teste numero due: la signorina Carmela

         Bianchetti detta Jole.

ENTRA LA SIGNORINA BIANCHETTI  una zitella vestita all’antica.

Cancelliere – Signora Carmela Bianchetti…detta Jole…

Jole  – Signorina,prego!

Cancelliere – Alzi la mano destra e giuri di dire la verità,tutta la verità e …

Giudice – Tutt’altro che …nient’altro che la verità !

Cancelliere – Dica lo giuro !

Jole   – Lo giuro ! (Poi rivolto al cancelliere) Che bel fiolìn…ma lei è sposato ?

Pub- Min – Signorina Carmela Bianchetti si segga prego …Si guardi attorno …

riconosce in quest’aula l’uomo che cercò di aggredirla quella terribile  

 notte del 4 giugno scorso  ???

Jole  – (Si guarda intorno ,poi punta l’indice  verso il poveraccio) Si,è lui!! Il

         mostro,il bruto ! (E si butta a sedere sulla sedie,facendosi aria)

Poveraccio – Ti,Carmela,daje nen del tò a j’autri ! Bruto ..mostro…ma  it ses

         speciate ?!

Giudice – Silenzio ! Lei parli quando sarà interrogato !

Poveraccio – Si,ma costa si an dà del bruto ! A l’ha parlà miss Italia !

Pub.Min – Ci vuol dire com’era vestito ?

Jole – Vestito ???  Era nudo ! Tutto patàu,parland con pòch pardon!

         Ho ancora i brividi alla schiena….che spettacolo …An manca l’aria…

Pub Min – Bè,tralasciamo.Ci vuole raccontare il fatto ?

Jole – Si,si,certo.Io stavo tornando a casa da un  convegno di patronesse ,sa io sono

una damina della carità…i son dla San Vincens ..e cola seira l’avja tenù na conferenza su come aiutare i poveri e come sollevarli dalla sofferenza e dalla fame…quando ..o mio Dio..an ven mal ..in sento manchè…an pija ‘l baticheur

Pub.Min – Si calmi,signorina ci vuol dire con precisione cosa le disse il bruto ?

Jole   – ( si fa aria col fazzoletto) Mi gridò…” Tè ..lucciola vagabonda,mi vuoi dare

         il tuo impermeabile ? Peui …(si alza) me lo sono visto davanti…in mutande !!

         (Si getta affranta sulla sedia,facendosi aria)

Poveraccio – Ma si as sven-o tuti..portèje i sali ! ( Si alza per aiutarla)

Giudice – Fermo ! Rimanga al suo posto ! E lei continui..

Pub.Min- (Estrae dalla borsa un paio di mutandoni enormi , colorati e un po’

         sbrindellati) – Signorina Carmela,riconosce in questo paio di mutande  la

         libidine…cioè,volevo dire,il corpo del reato ???

Jole  - ( le osserva un po’) Si,erano proprio quelle,si,si me sbaglio nen,oh Dio,an

ciàpa mal…( Si lascia cadere sulla sedia)

Pub. Min – Vostro onore ho finito.Cedo la parola alla difesa !

Avvocato – Nessuna domanda vostro onore...solo un consiglio. Signorina Carmela

Bianchetti,la prossima conferenza la intitoli “ come mandare in galera un

poveraccio “e non come aiutare i poveri ! “

Jole   - Questo è un insulto ! Mi protesto !

Pub Min – Vostro onore mi oppongo! La frase è  tendenziosa ! Tendenziosa e

sottilmente ironica .

Giudice – Obiezione accolta .(Poi rivolto a Jole) Lei può andare signorina!

( JOLE  ESCE guardando con terrore il bruto e fermandosi davanti al cancel-

         liere gli fa una carezza  e lo saluta con la mano  bay..bay …)

Avvocato – (Tenendo in mano le mutande) –Si,signori ..guardate questo indumento

         intimo: liso,vecchio,sbrindellato. Esso appartiene ad un uomo costretto alla

         miseria da una società crudele e cinica.Ma guardatelo signori,in quali pietose

         condizioni egli è ridotto . Solo,senza casa,senza famiglia,senza lavoro…si…

         solo al mondo !Immerso nella misera più nera ! Osservate il suo sguardo..è

         assente. La sua bocca è affamata,il suo volto è scavato da crepe troppo profon-

         de per essere rughe! …Sono rughe,signori,della miseria,della fame,della soffe-

         renza..Come può non destare compassione un simile essere…solo al mondo!

Poveraccio – Fa nen parej …t’en commuovi,t’en fas piorè !

Avvocato – Ma diamo uno sguardo al suo albero genealogico .Chi era suo nonno ?

Poveraccio – El re d ‘le cioche !

Avvocato – E suo padre ? Chi era suo padre e dov’è finito ?

Poveraccio – Carcere delle Vallette. a l’è 20 an-i  che a lè an bojosa !

Avvocato -E la madre,signori,dov’è finita la madre ?

Poveraccio – A l’ha stendùla me pari vint’an-i fa

Avvocato – Vedete signori,è orfano !Cosa può mai fare un povero orfanello solo ed

         indifeso gettato sul lastrico,nei meandri di un mondo corrotto ,

         dove pullulano gli arrivisti senza scrupoli…Solo…senza la mamma!

(IL POVERACCIO PIANGE) …Perché di mamma,signori, ce n’é una sola !

(I DUE SI ABBRACCANO E PIANGONO INSIEME)

Pub. Min – Vostro onore mi oppongo ! La difesa tenta di commuovere la corte !

GIUDICE – Obiezione accolta.Avvocato proceda con meno sdolcinature !

Avvocato – Come può non commuovere la storia di quest’uomo?!Guardiamo il suo

         passato : rimasto orfano all’età di 34 anni,fu costretto a cercarsi un lavoro

         onesto e decoroso

Poveraccio – El garga !

Avvocato – Egli ha sempre lavorato

Poveraccio – Ehi là,ofendoma nen…i son anche anciocàme.Certe piombe…

Avvocato – Si,ma perché? Qual’è la causa ??

Poveraccio –La barbera e anche l’L S D

Avvocato – Ecco ,la droga !

Poveraccio – Ma che droga ! LSD…Lambrusco,Soave e Dolcetto !

Avvocato – Si,ma perché l’imputato giunse a tanto ? Perchè condannato dalla

         società,costretto dal fato ad abbandonare il tetto natìo ..Addio monti sorgenti

         dall’acque,cime ineguali elevate al cielo..Manzoni,signori,questo è Alessandro

         Manzoni…

Poveraccio – Ma che società,ma che Manzoni ! E’ il commendatore che a l’ha

         sfratàme  e a l’ha campame an mes a na strà !

Avvocato  - Si,ma il commendatore non è che la causa indiretta,in verità in verità vi

         dico…è la società che l’ha sfrattato !Quella è la vera causa della sua miseria

Poveraccio –T’en convinci nen !

Avvocato – Signori della corte,perché credete che questo poveraccio sia stato trovato

         in mutande alle due di notte? Perché ???

Poveraccio – Perché a l’han fregame le braje !

Avvocato – Si,ma chi,chi ??!!

Poveraccio – Già,se i lo saveisa i  mnirija pà a contéilo a sti quat fafiochè! A st’ora

         i l’auvrìja già stendulo!

Pub Min – Vostro onore,l’imputato ci offende !

Poveraccio – Ciùto,ti,che it l’as na facia che am piàs gnente !

Giudice – Silenzio! (batte sul tavolo)

Poveraccio - I ti piantla lì ed bati con sto martèl !It batèisse na vòlta andova i diso mi!

Avvocato – La prego,si calmi,non faccia così,compromette tutto !

Poveraccio – Ti va a piantè ed ravanìn an Patagònia !Basta (si fa avanti) i l’eve sto-

         fiàme tuti con le vostre ciancie.Si veuli saveij la verità ,i  v’la diso mi,che j’era

         l’unich present cola neuit  

Pub.Min -  Vostro onore …

Poveraccio – Ti vostro onore fa silenzio,i l’hai già ditlo che t’em piasi gnente !

Giudice – Parli italiano,la prego …

Poveraccio – Scusi se la mia ignoransa non è pari alla sua..sire..ma mi l’italian i lo

mascjio pòch! Parlo come i son bon …ma se vuole traduco !Dunque le còse  a

stan parèj…in italiano..pareglio…I j’era an compagnia con Pero el sòp,Giaco la fògna,Majo el pirata e Tòjo el drito,tuta brava gent…. Basta che ..adesso ci parlo italiano…ci pioveva e c’era una pàuta e dei baciassi di eva ..alora Giaco ci ha detto –Bòia fauss,fusse che ci andassimo a spicassare qualcosa da mettere sotto la dentiera …alora andassimo…andasserebbimo..si,i soma andàit da Giaco la fògna,detto così perchè ci spussava …Prima abbiamo dovertato le gelosie per l’igiene Poi alora Giaco duverta due sca-tole di faseuj della ditta Franzetti e C. e ci mettiamo spicassare …Ne avrebbimo mangiato un miria bòndòso !Non l’avrebbimo mai fatto! …Dopo un po’ Pero era un po’ genato e dice :”Non mi incallo tanto  di dircelo, ma  mi sento la pancia friciolare,la pancia che fa dun dun,le budella tutte torsute…

Vado un attimo al gabicesso..in italiano il cesso e parte.Poi Pero,poi Maio el

pirata parte come una lòsna..correva..,poi toccava a me ma c’era un gabicesso solo…così sono coruto in mezzo alla  corte e parlando con pòch pardon mi sono liberato e poi ci abbiamo detto…fusse che andassimo a pigliare una boccata d’aria pura!Cosi siamo finiti al Valentino e li un mal di pancia che non ci dico ed allora giù le braje,su le braje .Alla ventesima vòlta non le ho più

argauciàte e poi non le ho più messe perché il tempo era prezioso..ohi !! A son pà storie ..Basta che li lascio dietro una  cioenda …in  italiano ..cioenda…poi vado per ciaparle non c’erano più ,me l’avevan fregate! Sto disgrassià,si lo ciàpo !Ed è lì che ho trovato la signorina Carmela,e ci ho detto :” Prestami i tuoi stracci che sono  tutto patanuto,bòja fauss ! Quella ha tacato a brajare come n’aquila,che mi smigliava una matta! Aiuto,mi vuole violentare!Proprio in quel momento arrivano i caramba.che mi impacchettano e mi portano in bojosa .E adesso lesti,la sentenza  che io ci ho la coscienza a posto,a non ci ho fatto del male a nessuno ! E i son già pròpe rompùme i cosiddetti !

Giudice – Bene,la corte si ritira   

 ( Escono il giudice ed il cancelliere)

Avvocato – Ma lei ha rovinato tutta la mia tesi difensiva,la mia arringa sublime…

Poveraccio – Ma che aringhe e anciuve al verd…Io ci ho detto solo quello che ho

         beicato ,che c’era anche la lòsna e il tròno e ci pioveva …

VOCE – ENTRA LA CORTE !!! (Rientrano il giudice ed il cancelliere)

Cancelliere – L’imputato si alzi !

Giudice – In nome del popolo italiano la corte visti gli articoli 74 e 187 del codice  

penale e gli articoli 1261 e 2345 del codice civile, ha così deciso: Condanna l’imputatoAristarco, Procopio De Cristoforis detto “Sguma”, ad anni tre di reclusione,ma udita la difesa gli vengono concesse le attenuanti generiche e gli viene condonato  un anno.Altri due anni vengono condonati per la nuova legge sull’indulto…

Poveraccio – Bene,alora i peuss andemne ,i gavo el disturbi …

Giudice – Un  momento ! Vengono altresì inflitti all’imputato altri tre anni per

insulti e comportamento scorretto verso il giudice ed altri due per offesa alla corte ed in ultimo 8 mesi perchè recidivo.L’imputato pertanto è condannato ad anni 5 ed 8 mesi  di reclusione,perché signori

LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI !

ALESSIO ARRIVA DI CORSA CON IL CARTELLO CON LA SCRITTA

                        “ O QUASI “

Entra Iole – Aiuto,il bruto !! (Si va a mettere vicino ad Alessio.Così faranno gli altri)

Entra Sergio – Io sono innocente !

Entra Achille – Mi vorìja mach ‘n timber …

Entra la segretaria sottobraccio al commendatore – Vieni caro ..(e sbatte la stola in

faccia a Berto che stava entrando in quel momento col panino)

Berto – Basta con sto cunij !

(Poi tutti attorno ad Alessio come dovessero fare una foto di gruppo.)

Matteo – Un momento! I son cò mi ! (entra con vassoio)

Alessio – Ci siamo tutti ?

Matteo – Manca Brandolìn

Brandolìn – (entra tendendosi su i pantaloni ) Che disgrassia ! Tropa grasia San

Antonio!

Poveraccio – ( Si guarda attorno) - Adès i soma pròpe  tuti

Alessio  si inginocchia e gira il cartello dove c’è scritto :

FINE  

SIPARIO

                                      Scritta  tra Ottobre  e Novembre del  2007