La lettera

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LA LETTERA ovvero LA SALSICCIA MALL’ARMADIO

 

              la    lettera

                         ovvero

la  sarciccia  nell’armadio

                  Commedia in tre atti

               In dialetto castelgiorgese

                Di   piero  batella

                        personaggi

                                                                                                                                                                               

        giordano……Rappresentante di cosmetici

       agnese………...figlia primogenita di Giordano

       verdiana……Seconda figlia di Giordano

       laura………….Moglie di Giordano                                       

       ines………………Una vicina di casa                                                                       

       saturnino….Amico di Agnese

                     ATTO PRIMO

(GIORDANO RAPPRESENTANTE DI COSMETICI E PROFUMI,TORNA,COME OGNI SERA DOPO UNA LUNGA GIORNATA DI LAVORO,A CASA.ENTRA IN SALOTTO,POSA LE CHIAVI  DELLA MACCHINA ED IL CELLULARE SUL MOBILETTO,SI TOGLIE  LA GIACCA E CHIAMA SUA MOGLIE.)                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              

Giordano:Laura……Laura…(va verso la cucina)Laura…(va verso la camera e ,spazientito,chiama a voce alta)Laura… o La’…La’(tra se)e chissa’ d’e’ annata! Laura!...e chissa’…bho!(chiama le figlie)Agnese….Verdiana…(tra se)ma che so’ sparite tutte?(sente canticchiare in  bagno)Laura.. sée al bagno?...

Agnese:(da fuori)No so’ io ba’.

Giordano:(avvicinandosi alla porta)Ma… la mamma dov’è?

Agnese:(da fuori)M’ha detto Verdiana che la mamma e’ uscita!

Giordano:(spazientito) E d’è annata?

Agnese:(da fuori) Nu lo so’….domannolo a Verdiana.

Giordano: E Verdiana dov’è?

Agnese: E che ne so’.

Giordano:(tra se) O…ma è  possibile che sta’ fija nun sa’ mae  gnente, manco abbitasse ma’ n’antra casa!  Eppure a quest’ora ho trovato sempre apparecchiato!...Voe vedé che stasera arìsemo ‘nvitate a cena da quarche parte! Proprio stasera che c’è Inter Milan!  Ah… nun me frega gnente…..ce vanno da sole!

(DA SINISTRA ENTRA VERDIANA LA SECONDA FIGLIA DI 12 ANNI; PORTA UN WALK MAN CON CUFFIE ALL’ORECCHIE,ED ENTRA BALLANDO E CANTANDO IL BRANO CHE STA’ ASCOLTANDO)

Giordano:(si avvicina a lei mentre Verdiana continua a ballare; la chiama) Verdiana…Verdiana…(spazientito e ad alta voce) Verdia’!                                                                                                                                                                 

Verdiana:(con arroganza) O ba’…ma se po’ sape’ che urle! (si toglie le cuffie)

Giordano:(irato) Si nu la smette d’ assorditte co’ sti’trappele mall’orecchie ‘n giorno o l’altro pijo na’ mazzetta e te lo sfragno sto’còso!

Verdiana: Mmh…Pròvice!

Giordano:Ma la mamma se po’ sape’ dov’è?

Verdiana: E’ uscita.M’ha lasciato detto che stasera c’eva ‘n’antra lezione de fitness e che faceva tarde.

Giordano:Che c’eva stasera? ‘Na lezione de ché?

Verdiana: De fitness ba’!

Giordano: E che robba e’? …O sente parla italiano e’!

Verdiana: E’ quello che fanno ‘n palestra, co’ tutte quelle verse…. O ba’ ma e’ possibile che sée cosi’ addietrato!

Giordano: Ah…! Ginnastica voleste di’! E dimmolo prima no!

Verdiana: Bhe’…Mo’ hae capito d’e’ annata… Quindi pe’ stasera arràncite da solo!

Giordano: Ma…come sarebbe a di’. Nun j’abbasta più annacce du ore ‘l pomeriggio! Mo’ anche a la sera! E all’ora de cena…!

Verdiana: O ba’ cosi’ m’ha lasciato da ditte…! Io che t’ho da fa’.

Giordano: E allora stasera nun magnano! Famo ‘l Ramadan!

Verdiana: Io comunque nun c’ho fame,perche’ a merenna  ho magnato du’ pizze tonne e ‘n ciammello co’ l’anice.

Giordano: E magare hae fatto anche ‘n quartino!

Verdiana: Mmh…spiritoso…! Agnese ‘nvece va a ‘na festa de compleanno stasera; quindi, si tu voe magna’, la mamma m’ha detto che c’e’ la pasta avanzata de ogge , e’ mal frigorifero, l’hae da riscalla’ e basta.

Giordano: Ah!  M’hae detto scansite!

Verdiana: (sta per uscire ritorna indietro)Ah… me scordavo de ditte che si cerche la salciccia ….. e’…e’ dentro l’armadio.

Giordano: (la guarda attonito) Dentro l’armadio?!

Verdiana: O….cosi’ m’ha detto!

Giordano: …Ma…sente ‘n po’…la tu mamma nun e’ che prima d’anna’ via s’e’scolata ‘na buttija de grappa e’…?

Verdiana: Ma…… veramente anch’io nun ho capito che voleva di’.

Pero’ oh ….me s’e’ raccomandata piu’ de ‘na vorta, anzi m’ha detto anche che si nun te ce va’la vae a pija’ uguale!

Giordano: ….Ma….Ma me parete tutte ‘n branco de matte .

Verdiana: O ba’…ma fa’ ‘n po’ come te pare! Io quello che t’eo da di’ te l’ho detto!(rimette le cuffie ed esce ballando).

Giordano: (a voce alta) Ma…io me domanno e dico…che je dice la capoccia ma sta’ donna; se possono di’ certe sproposite ma ‘na fija!...e che po’ pensa’…la mi mamma l’avuta.  Ma pòe, se po’ mette la salciccia mall’armadio!...Manco fosse stato ‘l porco de Giorgio Armani!...Mah!..Io nun ce sto’ a capi’ piu’ gnente .(dopo qualche secondo ,incuriosito,si avvia verso la camera da letto). So’ proprio curioso de vede’ si e’ vero che ha meso sta’ sarciccia mall’armadio(esce).

(da fuori) Mira ‘n po’…Mira ‘n po’…C’e’ per davero!(pausa) E sta’ busta mo’ che e’…. per Giordano?!(rientra con,in una mano la salsiccia,e nell’altra la busta. Appoggia la salsiccia sul tavolo,toglie un foglio di carta dalla busta e inizia a leggere a voce alta).

Caro Giordano(pausa)…quando leggerai questa lettera io gia’ staro’ in viaggio con Giuliano(breve pausa)Giuliano?! E chi còrpo e’?(riprende a leggere)Sai l’istruttore di fii…fit..fit..fitness della palestra che frequento. E’ da un po’ di tempo che io e lui abbiamo progettato questa cosa(pausa)…Progettato?! Ma…ma ché?(riprende a leggere)Si’,lo so, era meglio dirtelo a voce, ma sinceramente non me la sentivo(breve pausa)No!....No! Questo no! Nun me pòe fa’ questo !(riprende a leggere)Quindi spero mi perdonerai se te l’ho soltanto scritto(pausa)Perdono!...Perdono!…Ma te lo do’ io ‘l perdono!...Ma la capoccia te lo do’!(riprende a leggere)Mi raccomando, non dire niente alle ragazze, di’ loro soltanto di guardare…(alle spalle rientra Verdiana)

Verdiana: o ba’ …Che stae a legge?

Giordano: (sobbalzando)…Gnente…

Verdiana: Che e’ quel fojo?

Giordano: (nascondendo il foglio dietro la schiena,e imbarazzato)Gnente…gnente…

Verdiana: Famme vede!

Giordano: (con gesto meccanico lo mette in bocca e inizia a masticare)…Gnam…Gnam…Gnam…

Verdiana: (incredula,allibita)…Ma…o ba’ che te sée ammattito?!...Ma che fae magne la carta?!

Giordano: (voltando le spalle a sua figlia si avvia verso la cucina e,sempre masticando esce).

Verdiana: (Lo segue)…O ba’…ma…do’vae?

Giordano: (rientrando in scena, paonazzo in volto,inghiotte il boccone.Prende di corsa una bottiglia d’acqua e la versa in un bicchiere e beve tutto d’un fiato)….Aaaaah…!

Verdiana: (visibilmente preoccupata)…O ba’ ma che hae fatto?!Te sente bene?

Giordano: (col fiatone)…Sta zitta…sta zitta…che da quante c’ho fame magnarebbe ‘n somaro co’ tutta la ferratura…!

Verdiana: (preoccupata) Va be’…mo nun esageramo…!Daje su che mo’ te la tiro fòre io la pasta dal frigorifero…Ce penso io a riscallalla.(si avvia verso la cucina)

Giordano: (la blocca) No!...Nun fa’ gnente…Lascia sta’ nun c’ho più fame!

Verdiana: (spazientita)…O ba’…sente sa’…Io nun ce raccapezzo più gnente! Prima magne la carta, poe me diche  che da quante c’hae fame magnareste un somaro sano; Poe tutt’an botto nun c’hae più fame! Ma se po’ sape’ che vòe?!

Giordano: …Gnente…nun vojo gnente…!

Verdiana: (spazientita) Vabbe’…Io ari’vo’ ‘n camera mia. Ma a proposito la partita nu la vede? (non ottenendo risposta esce).                        Giordano: (rimasto solo ed in preda alla disperazione) Ma che me frega de la partita…Scoppiassero tutte le pallone!(pausa)…No…! Nun e’ possibile…nun ce posso crede…!(passeggia nervosamente) Nun me po’ fa’ questo…! Anna’ via cosi’ …e co’ ‘n’antro òmo!...No! Nun ce credo! (pausa) Devo telefona’!(prende l’elenco telefonico e lo sfoglia) Dunque…Palestra…palestra…palestra…Ecco…Allora palestra della salute…palestra Titanic…no…Ah eccala Palestra del corpo sano…Te lo do’ io mo’ ‘l corpo sano…Te fo’ anna’ ‘n giro co le cròccele (alza la cornetta e compone il numero,breve pausa)…Pronto?...Buonasera…mi scusi…parlo con la palestra “del corpo sano”?... Buonasera,senta vorrei parlare,se e’ possibile con , con una signora che sta facendo lezione di fi…fi…finsec… come se dice…ecco si’ brava fitness!... E’ possibile avvisarla?...Ah …perfetto…grazie. Ah si’ e’ la signora Mariani…Laura Mariani…grazie (pausa). Come e’ uscita!?...Ah… e’…uscita con l’istruttore da più di mezz’ora…Ah…capisco…capisco. No…no niente la ringrazio…buonasera…buonasera. (in preda alla disperazione) Ma…allora e’ vero…! M’ha proprio abbandonato! (ancora incredulo della situazione che gli si sta’creando ,prende il cellulare) Ora la chiamo sul cellulare, vòjo vede’ si c’ha ‘l coraggio de parlamme! (gira per il salotto col cellulare in mano per trovare un punto buono per prendere la linea) Mannaggia a sti’ telefone  e  ma’chi’ l’ha ‘nventate! (sale su una sedia, poi sopra il tavolo). Ah…ecco qui! Guarda tu che tocca fa’ pe’ telefona’ m’an cristiano(compone il numero) Niente!...”Il cliente da lei chiamato non e’ al momento raggiungibile”…E te pareva! Che te pije ‘ n corpo!(nel frattempo rientra Verdiana)                                                                                                                                             

Verdiana: O ba’!...Ma se po’ sape’ che fae arimpillicato sul tavolino?!

Giordano: …E co’ da fa’…Sto’ a prova’ a chiama’ la tu mamma…Ma mecqui’ nun c’e’ mae la linea e m’e’ toccato Sali’ qui sopra!

Verdiana: Guarda ba’ che esiste anche ‘l telefono de casa…

Giordano: …Costa troppo!...Doppo la bolletta l’ho da paga’ io mica tu!

Verdiana: Allora? Risponde o no la mamma?

Giordano: (scendendo dal tavolino) No…c’ha ‘l telefono spento. Ma… nun fa’ gnente…Je dovevo chiede ‘na cosa, Gnente de importante…

Verdiana: Ma…Agnese anco’ nun ha fatto de truccasse al bagno?

Giordano: Ma che ne so’ …e’ ‘n’ora che e’ li’ dentro…Mamanco Gina Lollobrigida ce metteva tanto!...

Verdiana: (dirigendosi verso il bagno) Agné…E mòvite ‘n po’…sinno’ me la fo’ addosso!

Agnese: (da fuori)…E ‘n’attimo! Ho quasi fatto!

Verdiana: (irritata) Come sarebbe a di’ quasi!?... E’ più de n’ ora che sée  rinchiusa là dentro!...(rivolgendosi al padre) Vabbe’ io ari’ vo’ ‘n camera mia, quanne ha fatto famme ‘n fischio! (esce).

Giordano: (noncurante di sua figlia ed in preda ad un esaurimento)…Ma come ho fatto…Io me domanno come ho fatto ‘n tutto sto’ tempo a nun accorgemme  de gnente!?...Eppure,l’ho sempre accontentata in tutto…Anzi…(contando sulle dita di una mano)…Voleva ‘na macchina…e je l’ho comprata!...M’ha chiesto si poteva anna’ co’ le su amiche a fa’ ‘na  settimana bianca e ce l’ho mannata senza fa’ storie!...M’ha detto “Io me segno ‘n palestra perche’ sto’ a diventa’ troppo grassa” …e va’ ‘ n palestra ! …E poe queste so’ le risultate!...Me scappa co l’istruttore!!!(pausa) Se po’ sape’ dove ho sbajato!?

(nel frattempo entra Agnese , l’altra figlia, con un look decisamente stravagante; jeans stretti, scarpe a zeppa e capelli con tinta di colore azzurro.Giordano  non la riconosce)… Buonasera signorina …si cerche Agnese e’ …ancora al bagno…

Agnese: Ma… io so’ Agnese…

Giordano: Ah… Ma che coincidenza! Anche tu te chiame  come la mi fija!

Agnese: O ba’…ma che te sée rincojonito!? So io Agnese! So’ la tu fija!...Mo fae finta de nun riconoscemme?

Giordano: (allibito,rimane in silenzio per un po’, poi cade a terra come per svenire) Oh Dio mio!!!

Agnese: ( va a soccorrerlo) O ba’…o ba’… Ma che fae te sente male?! Su arzite! (lo aiuta a rialzarsi) Ecco m’hae fatto rompe anche ‘n’ugna…sée contento mo’!!!

Giordano: (incredulo) Ma…ma…ma che j’hae fatto ma sti’ capelle?

Agnese: Ho…ho d’anna’ al compleanno de la Chiara.

Giordano: Ah ! Hae d’anna’ al compleanno de la Chiara eh?! Mbe’ nun ce poe anna’.

Agnese: E perché ?

Giordano: Perché…perché…Perché al compleanno de la Chiara …ce se va’ co le capelle chiare…ecco!

Agnese: Ma…come sarebbe a di’!?

Giordano: Sarebbe a di’ quello che ho detto!Nun ce vae punto e basta!

Agnese: Ma…ma…Ah adesso che ce penso nun se chiama Chiara…se…se chiama Azzurra!...Sì ,sì…Azzurra se chiama!

Giordano: Ma che fae, me pije in giro?!Ho detto che tu conciata così nun  vae da nessuna parte!

Agnese: Ma come nun vo’ da nessuna parte?! Me stanno a aspetta’…Si nun ce vo’…fo’ anche ‘na brutta figura! Ormae j’ho detto de sì! Dai su papino… Te supplico!

Giordano: Papino…papino un corno! La brutta figura la fo’ io si te ‘ ncontrono pe strada conciata così, co sti’ capelle…Gia’ me l’immagino, domattina quanno vo’ al bar a pija’ ‘l caffè: “Arrabbiala la tu fija che capelle , ma che je l’hae consijato tu?!”

Agnese: O ba’…che pizza…Ma che me frega che dicono le gente!

Giordano: A te no…ma a me sì!...Gnente nun insiste, tu stasera nun esce!

Agnese: ( piagnucolando) Ma guarda ba’ che semo tutte conciate così,e poe lo sae che te dico?!

Giordano: Che me diche?

Agnese: La mamma m’ha detto che ce posso anna’…Tié!

Giordano: Aaaah…La mamma t’ha detto che ce poe anna’!...Hae capito…!?

Agnese : (con aria trionfante) Eh…eh…eh…Sì…sì mamy m’ha detto di sì (si avvia per uscire)

Giordano: Do vae …viene qua! Allora vorrà dì che quanno mamy rientra,ce vae! (nel frattempo rientra Verdiana)

Verdiana: (rivolta alla sorella) Ooohhh…Era ora che usciste da sto’ bagno(la guarda e scoppia a ridere,poi rivolta al padre) O ba’ ma…l’hae vista come s’e’ conciata?(mentre si avvia verso il bagno nel passarle davanti Agnese accenna a darle un calcio nel sedere)

Agnese: Tu fatte l’affaracce tue! (Verdiana via di corsa al bagno).

Giordano: Mo’ pijala co’ la tu sorella!

Agnese: (si avvicina al padre in tono supplichevole)…Daje ba’, te giuro che nun famo gnente de male!...E poe ora me vengono a pijà!...Daje ba’, nun me fa fa ‘na brutta figura!...Te supplico ,te scongiuro!

Giordano: Nòneee!...Le carzone strette le posso capì…,anche stì scarpe a zeppa…ma le capelle no!(da fuori si sente suonare un clacson,e’ Saturnino, un amico di Agnese , che e’ venuto a prenderla)

Saturnino: (da fuori) …Agnese…! Annamo sinno’ famo tarde!

Giordano: E stò saettone che chiama chi e’?

Agnese : E’ ‘n’amico mio…Daje ba’ famme uscì…Te giuro che poe fo’ quello che vòe tu…! (si sente ancora il suono del clacson)

Saturnino: Datte ‘na mossa Agne’…!

Giordano: Ma sente come sòna …stò saettone birracchio…sentolo tu!!!

Agnese : (insistendo) Daje ba’…

Giordano: Va be’ …va’ via…che nu lo vòjo sentì più stò saettone…va via …va via!!!

Agnese: (ancora insistendo) Su ba’…fa ‘ l bravo!

Giordano: Sì…sì va via…(risuona il clacson)

Agnese: Te supplico te scongiuro ba’….!

Giordano: Ma che sèe stupida?! T’ho detto va via, che almeno stò saettone la finisce de sonà!!!

Agnese: Grazie ba’…

Giordano: Che grazie ba’,grazie ba,…viene qua…

Agnese: (si avvicina) Che c’è?

Giordano:  Famo a capisse…A rientrà presto sinno’ te chiudo fòre!E dì man quel saettone che annasse piano co la macchina!A uno ha d’anna’!

Agnese: Si si, a uno…anzi a marcia indietro!(lo bacia sulla guancia) Grazie ba’ (esce)

Giordano (si affaccia fuori) …Ma sente…Sgomma pure…sto’ saettone ‘n’altra vòrta…Mmmhhh…Sarà…Speramo bene!

Verdiana: (rientra) D’e’ annata via?..ha ‘mpiastrato tutte le mattonelle del bagno con quel colore che ha messo ma la capoccia!

Giordano : Embe’?! Che vòe da me!...Valle a pulì…?!

Verdiana : Oòòòhhh ! Ha sporcato lée e pulisce lée…!

Giordano : Mha…! Speramo che quel colore je sparisce …Sinno’ io la scostolo éh!

Verdiana : Ah…! Si nu lo sae tu, che  la venne stà robba!

Giordano : (stanco e confuso per quello che gli stà accadendo) Vabbe’via…A pulì ce penserà la mamma…(si mette le mani nei capelli

e si siede) C’ho un mal de capoccia che me se spacca…! Io mesa’ che a lavora’ domane nun ce vo’…

Verdiana: Sì ba’, c’hae ragione…Te vedo proprio male. E pòe…pé nun vedé manco la partita, avreste da stà male parecchio!

Giordano: (pausa) Adesso lo sae che fò?...Telefono ma’ Sauro e je dico che…che…che je posso dì…?

Verdiana: E che j’hae da dì!?...Dije che stae male…!

Giordano: Eh già…stò male. Je dico che c’ho l’influenza…Eh ?...Tu che diche Verdià?

Verdiana: E certo…! Che j’hae da dì!?...Mica je pòe dì che hae rotto ‘n piede!

Giordano: Eh certo…Anche tu c’hae raggione.(alza la cornetta,compone il numero;breve pausa) Pronto? Chi e’ Sauro? Oh ciao Sa’… so Giordano…Come chi Giordano?!...Sò Giordano Bruno, quello che j’hanno dato fòco…No a parte le scherze…So Bruno Giordano quello che giocava a pallone…Ma…come dica…Ma che te sée rincojonito?  O Sa’ so Giordano quello che lavora tutte le giorne con te…Ce l’hae presente?...Oooohh!...Stamme a sentì, domattina nun m’aspettà…eh perché…perché me sento poco bene…Sì mesà che m’ha beccato l’influenza…Sì ,sì vabbé starò riguardato…Sente me dovreste fa un piacere,…me dovreste passà da Marzia la parrucchiera…(pausa) come do stà…Marzia ,quella che stà lì a la piazzetta,da parte al porchettaio…quella…quella; ecco…je lasce quello scatolone che ho messo su una sieda appena entre dentro al magazzino…Sì…sì,tanto lée già sa tutto…Vabbé te ringrazio, sì…sì te la saluto Laura…ciao…ciao…Come se vedemo domane…O Sa’ ma che hae svinato?! Ciao…ciao.(riattacca e sbuffa) Mamma mia che fatica!

Verdiana: O…sto Sauro è proprio de còccio!

Giordano: Nooo…è che da quanne l’ha lasciato la regazza nun ragiona più (dicendo questa frase ricade nella disperazione e piange) Pòro fregno!

Verdiana: O bà…ma perché te la pije così, manco fosse la mamma che ha lasciato a te!

Giordano: (guardandola sconsolato)…Oddio mio…Dio mio…che mar de capoccia…! Adesso pijo ‘n’aspirina e pòe vò a letto.

Verdiana: (sbadiglia) AAAhhhhhh…Sì sì, m’e’ preso sonno anche a me…Mesà che vò a letto anch’io…

Giordano: Sì…sì  va a letto…La mamma e l’Agnese l’ aspetto io…Bònanotte.

Verdiana: Bònanotte ba’.(le dà un bacetto e via di scena)

Giordano: (rimasto solo e sconsolato, parla a voce alta)No!... Nun è possibile…nun ce posso crede…E’ stata sempre precisa e premurosa con me…cò le fije. ‘Na donna che me ‘nvidiavono tutte…! Ma come je po’ ésse passato ma la capoccia ‘na cosa del genere…D’abbandonà ‘na famija…,senza pòe pensà a le conseguenze!...E mò che je racconto ma stì fije…mica c’hanno più du anne!...Che je racconto ‘na favola?! (si alza dal divano,prende un bicchiere e una bottiglia di grappa dal mobiletto, riempie il bicchiere , si avvia verso il giradischi , lo guarda…pensa) Questa e’ la canzone de quanno se semo conosciute…(pausa) Era a la sagra del melone

a Pescia Romana…! Che tempe!...Che giornata! Nu la scorderò mae!...Mesero stà canzone…me s’avvicinò e me disse: Ma lo sae che anch’io me chiamo Laura?! E tu come te chiame? Nun c’ho capito più gnente da quante ero emozionato…E da quel momento nun me so staccato più dal sù sguardo…e da la su vita…(mette il disco e passeggia per il salotto ) …e ‘nvece adesso me crolla ‘l monno addosso…(inizia la canzone mentre lui passeggia assorto nei pensieri)

Vecchioni: Ridi Laura per i giorni

                    Ridi Laura per i giorni che ho vissuto e che hai giocato.

                    Ridi Laura per le notti

                    Ridi Laura per le notti che ho bevuto e che hai parlato.

                    Ridi Laura per l’amico che sta fermo e non ti aspetta più.

                    Ridi Laura per le cose che io dico.

                    Ridi solo tu.     (intona il ritornello anche Giordano)

                    Ancora

                    Per un minuto ancora, per i tuoi occhi ancora.                        Ancora , in qualche stanza ancora. Finché sorridi ancora.                                                                                    

Musica:  (mentre c’è il pezzo musicale Giordano passeggia e sorseggia la grappa , poi si siede affranto e continua a canticchiare il brano)

                      Ancora.

                      Per un minuto ancora,

                      per i tuoi occhi ancora.

                      Ancora.

                      In qualche stanza ancora,

                      finché sorridi ancora…

(mentre la canzone va sfumando, si addormenta sul divano. Si spengono le luci per circa dieci secondi poi si riaccendono)

Giordano: (addormentato sul divano russa profondamente) Ronf…Ronf…Ronf…

Agnese: (entra in scena accompagnata da Saturnino) …No…Nun pòe entrà…

Saturnino: (insistendo)…Daje Agné…Damme ‘n’altro bacetto…Te supplico!

Agnese: E fa piano che sveje le mie!

Saturnino: Daje su…Emo fatto ‘l contratto pe’ cinque bace e tu me l’hae date solo quattro!

Agnese: (lo bacia) Thò…Mo sée contento?! Semo pare, ciao!

Saturnino( in tono sdolcinato) Agnese, i tuoi capelli azzurri risplendono con il chiarore della luna e rimbalzano come le onde del mare…..

Agnese: Ma stasera quanto hae bevuto?! Se po’ sapé che diche!,,,E’ l’una e tre quarti va via,,,famme’l piacere…

Saturnino: …I tuoi occhi sono sfere di cristallo che vagano da stella a stella, e rendono tutto più splendente…(si ferma nel sentire russare)……Ma… che c’hae ‘ l pòrco ‘n casa?!

Agnese: Ma che stae a dì?

Saturnino: Aaaahhh…Nun e’ ‘l pòrco, e’ ‘l tù babbo!

Agnese:(si volta, lo vede) E che stà a fa mecquì!...Nun c’è ito a letto?!...Su su va via, che si qué se sveja tonfa mà tutt’a due!

Saturnino:…E le tue labbra, dolci conchiglie di un mare corallino dove…

Agnese: T’ho detto che hae d’annà via!  Lo vòe capì o no! Via…Via.

Saturnino: Dimmi almeno che mi ami…che mi ami…che mi ami…

Agnese: (gli dà uno schiaffo in testa) Sì, ti amo! Ora razza!

Saturnino: Sì, ma quanto…quanto?

Agnese: Dieci sacchi!

Saturnino: So pochi.

Agnese: Aaaahhhh…Va via!...Aria! La prossima vòrta ésce co la mì sorella(esce Saturnino. Si avvicina al padre che russa e parla nel sonno) E chissà perché s’è aìddormito qui?!

Giordano: (parla nel sonno) …E passatime sto pallone che ora segno! Ho preso ‘l palo!...Arbitro…palo!!!

Agnese :(lo scuote due volte) O ba’…svejete!

Giordano: (fa un sobbalzo come per riprendersi da un incubo) Oddio mio! Chi è! Giuro nun so stato io! Pussa via ! Ma chi sée ‘n’extraterrestre?!

Agnese: Ma…o ba’…so io…Agnese!

Giordano: Ah sée tu?!...Anche tu cò stì capelle,…m’hae fatto pijà ‘n corpo!

Agnese: (parlando velocemente) O ba’, ma com’è che te sée addormito sul divano? E la mamma dov’è? E stà sarciccia che ce stà fa su sto tavolino,e…

Giordano: (interrompendola) Ooooohhh…eeeeehhhh! Ma che so tutte stì domande…!? Mo mettime ‘na lampada davante! A proposito, è durata poco stà festa!?...Com’è che già sée venuta?

Agnese: Eeemmmhh…Hae visto quanto so stata brava! (nel frattempo si sente il canto del gallo)

Gallo: Chicchirichì…Chicchirichì…

Giordano: Chicchirichì!?...Ma…c’ore so? (la figlia tenta di distrarlo) Eeeehhh!...Le quattro meno un quarto?!

Agnese: No…! Nun barà! Sò le tre e trequarti.

Giordano: (la guarda dubbioso) Ma… ma che fae, me vòe fa passà da cojone?! Ma te pare questa l’ora de rientrà?

Agnese: E tu c’hae detto che dovevamo annà piano co la macchina e…quindi..c’emo messo tanto a venì a casa, semo venute a marcia indietro.

Giordano: Vabbé…Adesso nun c’ho voja de discute, passa a letto pòe domane famo le conte!

Agnese: ‘Nsomma,me lo vòe dì perché te sée addormito sul divano? E la mamma?

Giordano: (impacciato) Eeeehh… la mamma…la mamma…Nu lo so. Po’ ésse che e’ rientrata e io nun me so accorto, o nun me voleva svejà…(tra se) Però ce credo poco (scoppia a piangere) Oddio mio…Dio mio…!

Agnese: Ma se po’ sapé che e’ successo? (si avvia verso la camera e chiama) O ma’…mamma…o ma’!

Giordano: E che urle! Che vòe svejà tutto ‘l vicinato!...Tanto…tanto nun risponde…E’ inutile che chiame…

Agnese: O ba’,ma se po’ sapé o no che e’ successo!Perché nun me risponne! E’ successo quarcosa de grave?

Giordano: No…no…Gnente de grave…Ossia sì…’nsomma…e’…e’ annata a trovà la sòra Ines qui da parte…

Agnese: Bhé…a quest’ora ce và!?

Giordano: …E’ che…sì ‘nsomma…e’ che s’e’ travajata,ecco…S’e’ sentita poco bene…Però mo s’e’ ripresa…e la mamma quindi ha deciso che stanotte stà lì co lée…

Agnese: (va per uscire) Vò ‘ n’attimo a vedé si c’ha bisogno de quarcosa .

Giordano: (la blocca) No! …Ma do vae… che si te vedono conciata così co stì capelle, pija ‘ n corpo ma tutt’a due!

Agnese: O ba’, che palle co stì capelle,vedrae che domane co ‘na lavata arì sò come prima.

Giordano: Me l’auguro per te, perché sinnò te pelo come ‘na boccia!

Agnese: Vabbé, allora io vò a letto,se vedemo domane.

Giordano: Do’ vae,viene qua!...Agné e’ inutile che giro ‘ntorno al problema…(piagnucolando) Agné… La realtà e’ che la tu mamma…Oddio nun ce posso crede…!  No,nun ce la fò…nun ce la fò…nun ce la fò a dittolo…Agné, t’ho raccontato ‘na fregnaccia…

Agnese: (preoccupata) O ba’ nun me fa sta in ansia…Che e’ successo se po’ sapé…? Ma che e’ morta?

Giordano: (in tono deciso)Peggio! Agné tenghite forte perché quello che te sto pe dì pò lascià un segno forte!...Parecchio forte…! Quindi sta su…sta preparata,perché queste sò cose che guastono le famije intere…quindi…

Agnese: (interrompendolo) O ba’ me lo voe dì o no che e’ successo! So le quattro de notte, ho ballato du ore sul cubo,nun stò più dritta dal sonno che c’ho, e tu me la pije lunga ‘na quaresima! Se po’ sapé la mamma dov’e’?!

Giordano: (deciso) Agné, la tu mamma…la mamma e’ scappata co ‘n’antro òmo!... Ecco mo te l’ho detto,fatte forte , restamo unite…e…(pausa)

Agnese: Ah , vabbé , io vò a letto.

Giordano: (sbalordito) Ma…ma come! La tu mamma e’ scappata co ‘n’antro òmo e tu…e tu…l’unica cosa che sae dì, vò a letto!

Ma Agné lo vòe capì o no che la tu mamma e’ scappata co ‘n’antro òmo!

Agnese: (ironica) Correva forte?!

Giordano: (allibito) Và via…! Va a letto, nun te vojo più vede…và via!

Agnese: O ba’ , io a quello che diche nun ce credo, manco si la vedo co le mì occhie!

Giordano: Ah nun ce crede?! E allora dov’è ? Cercala , chiamala!

Agnese: No , nun ce credo! Damme le prove.

Giordano: Le prove…! E lée vòle le prove! Ma do sée annata a ballà a Sckotland Yard? Le prove! Me l’ha scritto, te va bene?!

Agnese: No…no…no! Nun ce la vedo proprio la mamma che scappa co ‘n’antro …così su du piede! No…no…

Giordano: Du piede o tre Agné la realtà e’ questa , me l’ha scritto!

M’ha lasciato ‘na lettera.

Agnese: Fammala ‘n po’ vede sta lettera! Io finche nu la leggo nun ce credo! Dov’e’ sta lettera?

Giordano: (impacciato) Eehmmm…La lettera…la lettera…nun c’e’ più!

Agnese: Come sarebbe adì nun c’e’ più!

Giordano: Sarebbe a dì che nun c’e’ più!...E’ che…all’improvviso…e’ …e’…e’ svanita ecco…nun c’e’ più!

Agnese: Ma che te stae a ‘nventà! Mo dimme che l’hae magnata!

Giordano: Sì l’ho magnata! Te va bene?! E’ proprio così; mentre la leggevo e? arrivata Verdiana…e io…io pe nun faje sapé gnente l’ho magnata…ecco…

Agnese: Ma…o ba’? Te sente bene?

Giordano: Hae capito mo!? Questa e’ la realtà (piange)…tu adesso me deve dì come fò…come famo a annà avante!?

Agnese: (con un gesto affettuoso) Daje ba’, nun te preoccupà, ce semo qui noe…Vedrae che piano piano ce adattamo.

Giordano: (fissandola)…Certo si me lo diche così, nun e’ che se prevede un futuro roseo!

Agnese: Ma se po’ sapé con chi e’ scappata?

Giordano: C’era scritto co l’istruttore de…finsec…finset…come corpo se chiama…

Agnese: Vòe dì fitness per caso?

Giordano: Sì…sì!

Agnese: Ma chi Giuliano?!

Giordano: Sì me pare che se chiamasse così.

Agnese: Nooo!...Nun ce posso crede che e’ scappata co quello!

Agnese: O, ce crede o nun ce crede, così c’era scritto!(sconsolato) E chissà da quante va avante sta storia?!

Agnese: (con decisione) Damme  ‘l cellulare che ce vojo parlà…Mo je le dico io quattro! Damme sto cellulare!

Giordano: No, e’ inutile, già c’ho provato prima io, ce l’ha spento.

Agnese: Bhé ce vojo riprovà…damme qua!

Giordano: (con tono afflitto) Telefona con quello de casa, perché con que pe pijà la linea hae da salì sopra al mettitutto!

Agnese: (alza la cornetta) Com’e’ ‘ numero che nun me l’aricordo?

Giordano: Aspetta che ce guardo, che da quanto so nervoso me lo so scordato anch’io…(legge sopra il suo cellulare) Eccolo…allora…333 4008…..                                                                                                                                                         Agnese: (in attesa)…Gnente…e’ spento.                                                                                              

Giordano: Te l’eo detto io!

Agnese: Ma io me domanno e dico, come ha fatto a ‘nnamorasse de quello?!

Giordano: Ah nu lo so!

Agnese: Ma tu ce l’hae presente? L’hae visto mae?...E’ più largo che lungo!

Giordano: (afflitto) E che t’ho da dì Agné; se vede che e’ meno largo e più lungo de me…( pausa) Ma…famme ‘n po’ capì…Ma nun e’ per caso quello che allena pure la squadra de carcio de le fije?

Agnese: Sì,sì…proprio lue!

Giordano: Ehmbé, quello sarebbe anche istruttore de…de finsect…fntss…? Come diavolo se chiama! Ma…ma quello potrebbe fa ….l’istruttore de sumo! E’ largo quante ‘na botte!

Agnese: O ba’, te l’ho detto, allora nun vòe capì!

Giordano: Ma dimme ‘n po’ tu! E’ proprio vero quanno se dice che l’amore e’ cieco!

Agnese: Mah…valle ‘n po’ a capì certe cose! Eppure tu nun j’hae fatto mae mancà gnente…! E’ vero, sarae un po’ erto, nun sée de sicuro Richard Gere, però c’è da dì che co lée sée stato sempre preciso!

Giordano: (afflitto) Sì e’ vero so un po’ grezzotto l’ammetto…ma lée era contenta…ce se divertiva pure! ( pensa e sorride) T’aricorde quella vòrta che semo annate a magnà man quel ristorante pel compleanno suo…

Agnese: Eh…m’aricordo sì!...E chi se lo scorda più…! Che figura ba’!...Faceste un ròtto che lo ‘ntesero anche da fòre!

Giordano: Eh no?!...E te ricorde che disse la mamma pe sdrammatizzà?”Fortuna che fae ‘l rappresentante de profume, e si venneve ‘l mangime che faceve!” E noe giù a ride…

Agnese: Eh m’aricordo sì…Vabbé ora ba’ annamo a letto.

Giordano: Sì , sì…Ma chi dorme stanotte! Io a lavorà nun ce vò, già l’ho avvisato Sauro.

Agnese: Manco io domattina a scòla ce vò. Ce penso io ba’ a fa le faccenne de casa.

Giordano: Sì, va be’…mo questa però mica deve esse ‘na scusa pe nun annà più a scòla!?

Agnese: No no, solo pe domane. Nun te vojo lascià solo, dovesse combinà quarche scemenza!

Giordano: Comunque a Verdiana nun je dimo gnente pel momento. Domattina pensice tu a svejalla.

Agnese: Sì sì ce penso io.(prende sottobraccio suo padre e si avviano verso le rispettive stanze) Mo annamo a dormì, si ce riesce.

Giordano: (mentre stanno per uscire di scena) C’ho un’acidità de stomaco! E chissà com’è?! Sarà ‘l nervoso, tu che diche?

Agnese: No ba’, e’ colpa de quella lettera che te sée magnato!

                                       FINE  PRIMO ATTO

                 ATTO   SECONDO

(LA VICENDA SI SVOLGE SEMPRE NEL SALOTTO. E’ IL GIORNO DOPO ED E’ ORA DI PRANZO.GIORDANO,AGNESE E VERDIANA STANNO CONSUMANDO IL PASTO.)

Giordano: (rivolto a Verdiana) Bhé, allora com’e’ annata a scòla?

Verdiana: Bene! Ho preso anche ottimo!

Giordano: Brava!

Agnese: (rivolta al padre) O ba’, ma le spaghette nun te piacciono? L’hae lasciate tutte!

Giordano: (alza con la forchetta gli spaghetti che sono tutti incollati),,,No e’ che…nun c’ho tanta fame...

Verdiana: (ride) Ah ce credo! Più che ‘na carbonara me pare ‘na frittata

co la ventresca!                                            

Agnese: (offesa) Oh…! E mica pòe pretenne che de primo acchitto le cose vengono bene! Vedo che ma te so piaciute, l’hae magnate tutte!

Verdiana: E’ che, come dice ‘l babbo, da quante c’eo fame avrebbe magnato anche ‘n somaro co tutta la ferratura!

Agnese: Allora falla finita e nun ciacchiarà più!

Verdiana: Io ‘nvece chiacchiero quanto me pare e piace!

Giordano: Vabbé…mo nun litigate su! ( rivolto a Verdiana) Vedrai che piano piano migliorerà.

Verdiana: Come sarebbe a dì!? E la mamma? Che fa, stà a guardà ma lée che cucina? A proposito, ma se po’ sapé che fine ha fatto, e’ da iere che nu la vedo!

Giordano: E’ annata a trovà la zia.

Agnese: ( all’unisono insieme al padre) E’ annata a trovà la nonna.

Verdiana: Oh, metteteve d’accordo! E’ annata da la zia o e’ annata da la nonna?!

Giordano: Da la nonna.

Agnese: ( all’unisono insieme al padre) Da la zia.

Verdiana: (spazientita) Ma che state a dì?! Voe mesà che me nascondete quarcosa!

Giordano: Ma no…! Ma che stae a dì…! O da la nonna, o da la zia…sempre de parente se tratta!

Verdiana: Sì, peccato però che una abbita a Roma e quell’altra a Borsena!

Agnese: Mamma mia Verdià…! Quante domanne fae! E falla ‘n po’ finita!

Verdiana: Tu stà zitta che iere con quelle capelle me pareve uscita da ‘n cartone animato dei “Simpson”!

Giordano: Ah aaahhh, annamo bene! Su forza famala un po’ finita! (pausa) A proposito,(rivolto ad Agnese) chi era quello che iersera t’e’ venuto a pijà?

Agnese: Era Nino, ?n’amico mio che fa ‘l primo geometri. Nun te preoccupà e’ un bravo fijo.

Giordano: Aaaahhh… fa ‘l primo geometri! E, scusa e’,la patente do l’ha presa all’asilo?

Agnese: No…e’ che…l’hanno bocciato quattro vòrte…

Giordano: Hae capito!? (rivolto a Verdiana) Qui cara Verdiana ci troviamo di fronte a un luminare!

Agnese: Guarda che nun sée per gnente spiritoso! Comunque oltre a ésse un bravo fijo, e’ anche ‘l fijo del sindaco.

Giordano: Ah, e’…’l fijo del sindaco?!(pausa) Vabbé , sarà anche ‘l fijo del sindaco, ma rimane sempre un saettone. Iersera quanne e’ partito co la macchina ha fatto ‘na sgommata che ha mannato ‘l breccino arto dieci metre! Ha spiccato pure du piccione! Pe fortuna t’evo detto che annasse a uno!

Agnese: Ma no, nun te preoccupà,Nino e’ un tipo tranquillo, e’ che…annassimo ‘n po’ de préscia.

Verdiana: Comunque ba’ si la volemo dì tutta, nun se chiama manco Nino.

Giordano: Ah no?! E come se chiama?

Agnese: Vabbé Nino e’ l diminutivo, lue se chiama Saturnino.

Giordano: (ride) Aaahh  Saturnino…! Bhé dal nome e’ già tutto un programma. E dimme ‘ n po’ che viene da Saturno?

Agnese: (indispettita) Ah, e chiacchiere tu che man que j’hae meso nome Verdiana!

Verdiana: (si alza indispettita) Bhé…,che c’hae da dì del mi nome?!

Giordano: (rivolto ad Agnese) A parte che questo e’ un bel nome, comunque si la volemo dì tutta e’ la tu mamma che l’ha scerto!

Agnese: Certo che s’e’ ‘mpegnata forte ! Secondo me j’ha dato ‘l primo nome che ha letto sul calendario (ride)

Verdiana: Oh,embé nun te va bene?! Pensa piuttosto al tuo Saturnino!

Agnese: Tu chiamolo così pòe vedrae che te succede! ‘Na vòrta ma uno j’ha dato un carcio che l’ha arzato un metro da terra!

Giordano: Vabbé, mo basta regà, m’ete proprio stufato! Su verdià falla finita! Ma che c’hae ogge, pare che t’ha morzicato ‘na tarantola! Te vedo ‘n po’ troppo nervosa.

Verdiana: Eh, so nervosa sì! La mamma nun se sà dov’è, Pòe ogge mentre venivo da scòla la sòra Ines m’ ha detto: “La tu mamma nun e’ rientrata e’!? Eh…ma io lo so dov’è.” E pòe s’e’ messa a ride.

Giordano: E tu che hae fatto?

Verdiana: Gnente…E che dovevo fa?! Nun ho capito che voleva dì e so venuta a casa!

Giordano: (infuriato) Male…! Molto male! Quanno stà budellona s’e’ messa a ride tu j’eve da dà un carcio ma le stinche! Vedrai che nun rideva più…stà budellona che n’e’ altro!

Verdiana: Ma…come sarebbe a dì?!

Giordano: Sarebbe a dì che ognuno che parla de la mamma e pòe se mette a ride, l’hae da chiappà a carce ! Comprì?!

Agnese: Daje ba’ mo nun esaggerà!

Verdiana: Comunque secondo me voe me state a nasconne quarcosa…nun me la raccontate giusta! O ba’, guardime ma le palle dell’occhie…la mamma dov’e’!

Giordano: (impacciato) Eh…dov’e’…dov’e’…dov’e’?(si rivolge ad Agnese) E’ Agné dov’e’?

Agnese: Eh…o ba’, dijolo tu!

Verdiana: (incalzando) Daje ba’, sputa ‘l rospo! Dov’e’ la mamma!

Giordano: (titubante) La mamma…la mamma…e’…e’…e’ annata via!

Verdiana: Sì,que l’ho capito. Ma dov’è annata?!

Giordano: E’ annata…e’ ita…a…a…a fa ‘na gita!

Verdiana: (spazientita) Ma che gita e gita! Me lo diche o no d’e’ ita, o devo ‘ngaggia Sherlock Holmes pe scoprillo!

Giordano:( deciso) Lo vòe sapé d’e’ annata? Bhé e’ annata via co ‘n’antro òmo! Sée contenta mo?

Verdiana: E’ annata a fa ‘na gita co ‘n’antro òmo?!

Giordano: Ma che gita e gita! Verdià la tu mamma e’ scappata co ‘n’antro , c’ha lasciato sole! Lo vòe capì o no!

Verdiana: Ooooohhhh! E ce voleva tanto a dimmolo!

Giordano: (guardando Agnese sorpreso) Ma…ma come, noe semo qui disperate…e tu…tu fae come si gnente fosse!                                   Verdiana: Ma sì…era ‘na cosa che da ‘n momento all’altro m’ aspettavo.                                                  

Giordano: Come,tu lo sapeve e nun c’hae detto gnente?!

Verdiana: No nu lo sapevo ma me l’aspettavo. L’altra sera a la televisione hanno fatto ‘n sondaggio che diceva che le coppie tra le 35 e le 45 anne d’età ‘l settanta per cento se separono tutte.

Giordano: E tu…e tu guarde stì programme?!

Verdiana: O ba’ guarda che lo diceva Bruno Vespa!

Giordano: Mbé, tu manco lue hae da guardà! (breve pausa) Vabbé, avrà anche detto che pòe na bòna percentuale ce ripensa e se rimettono ‘nsieme.

Verdiana: Praticamente ,l zero per cento.

Giordano: (infuriato rivolto verso la televisione) O, ma sto Bruno Vespa le cazze sue nun se le fa mae?! Un giorno o l’altro je do ‘n’accettata ma stà televisione!

Agnese: Vabbé ba’…via nun t’arrabbià che pòe arì stae male. Io esco un attimo, che fae sparecchie tu?

Verdiana: Anch’io devo uscì!

Giordano: Già v’ho bello che capito…Vabbé, pe ogge ce penso io, però famise a capì nun ce pipate troppo l’ abitudine!

Agnese: Sì…sì stasera famo gnicosa noe ( esce insieme a Verdiana)

Giordano: Mmmmhhh…sara’, speramo bene! (prende in mano il piatto ancora pieno di spaghetti) Mesà che pe ‘n po’ de tempo tocca annà avante a scatolette. Vabbé, famme lavà stì piatte. (sparecchia ed esce con i piatti in mano. Dopo una breve pausa squilla il telefono) E mo chi e’?! ( entra in salotto con indosso la parannanza ,ed alza la cornetta) Pronto? Oh ciao Martì…e’…no…no nun ce so annato a lavorà perché stavo poco bene…Come sarebbe a dì!?  Che c’è da ride…! Mica c’è tanto da ride quanno uno e’ mal letto coll’influenza!...Come? Dov’è Laura?!...Emmmhhh…Laura…Laura e’ uscita un attimo…Come sarebbe a dì lo so io dov’è !...Perché tu già sae…sì ma che c’è da ride,n’ho capito!?...Te diverte tanto sto fatto? Ma che amici e amici!...Sente Martì,nun sée per gnente divertente.(riattacca la cornetta con rabbia)…Ma dimme tu…già s’e’ spasa la voce’n giro! Que te lo dico io chi e’ stato che ha messo ‘n giro stì chiacchiere!...E’ stà budellona qui da parte! (alza la voce) Nun se le famo per carità l’affaracce nostre e’!?...Sì ma mo je la levo io la sete col prosciutto…vedrai tu…vedrai si je la cavo!(esce, squilla di nuovo il telefono) Aaaahhh aaaahhh…ma che e’ ogge ‘n centralino?!(rientra) Giuro che si arì e’ Martino stà vòrta l’offenno de brutto! (alza la cornetta) Pronto?...Pronto! O Pa’…sèe tu? Allora come va?No…no…come va tu!...Io…io…bene…Oddio bene…Ogge a dì’l vero a lavorà nun ce so ito ,sì…e’ che c’ho ‘n po’ de mar de gola e allora…Come sarebbe a dì nun ce credo! Aaahhh aaahh…Sente ‘ n po’ vòe che te ce manno anche a te  a quel paese !? Ma che hanno attaccato le carte!?Eh ride , ride…ride che la mamma ha fatto le gnocche! Paolo…Paolo…sente, tu lo sae quanto te vojo bene,…nun me fa ésse maleducato, che pòe lo sae che nun me regolo! Quindi falla finita per piacere…e finimo qui la conversazione!(riattacca la cornetta) Ma guarda tu che robba! E con quale coraggio chiacchiera,che c’ha più corne lue che ‘n autotreno de forcone!...Che figura che me tocca fa!...E tutto questo pe corpa sua e de quel bigonzo dell’istruttore!(squilla di nupvo il telefono)Pronto!?...Pronto…(irato) Aaahhh…aaahhh! Arì sée tu! Sente Pa’ mo m’hae rotto! E allora lo sae che te dico?!...Eh?...Come sarebbe a dì…?.E perché dovrée guarda la televisione?..Che fae mo me pije anche per culo! Bhé lo sae che te dico Pa’!?...Pensa alle cornacce tue!:::Ecco mo sée contento?!(riattacca) Oh me l’ha voluto levà proprio da la bocca…Mo stacco anche’l telefono almeno nun me rompe più le palle nessuno! Ma guarda un po’ che robba!...E c’ha pure ‘l coraggio de pijamme ‘n giro! “Guarda che mo lo dicono anche ‘ n televisione de la tu moje” Che amico!...”Guarda l’TG dell’umbria” Sto ‘mbecille! Pensasse per se piuttosto!...Mha…e chissà che voleva intenne co sto fatto del telegiornale?!...Je fosse successo quarcosa!(prende il telecomando) Famme ‘n po’ accenne.(Giordano accende la televisione e appaiono delle immagini varie che, grazie all’apporto di un videoregistratore,vengono riprodotte situazioni di vario genere facendo zapping col telecomando. Ad un certo punto le immagini riproducono il TG regionale e, dopo alcune notizie di cronaca, si arriva alle notizie di costume).

Conduttore TG:…Ed ora parliamo di costume. Si e’ svolta,ieri a Todi, la manifestazione”Miss Casalinga Umbria”, giunta quest’anno alla sua 23^ edizione. Per tutti i particolari colleghiamoci con il nostro inviato Antonello De Paonazzis. Allora Antonello raccontaci come si e’ conclusa questa edizione di “Miss Casalinga Umbria”.

De Paonazzis: Sì, buon giorno a tutti…

Giordano: (tra se) Eh…da mo che e’ giorno!

De Paonazzis: Come hai detto tu Paolo, si e’ conclusa ieri in tarda serata la rassegna di Miss Casalinga Umbria 2002. Vincitrice della manifestazione e’ una signora di Castelgiorgio, un paesino vicino Orvieto; una signora molto simpatica e bella, ma soprattutto, come si definisce  lei stessa, molto moglie e mamma. Ma sentiamo cosa ha detto questa mattina ai nostri microfoni…vediamo il servizio.(breve pausa,poi appare Laura con l’intervistatore) Allora signora Laura, come ci si sente dopo una vittoria simile,direi quasi all’unanimità?

Giordano: (incredulo) …Ma…ma e’ lée…e’ Laura!!!

Laura: (con il trofeo in mano,e la striscia di Miss Casalinga Umbria 2002) Bhé…direi che e’ una grossa soddisfazione, anche perché tutte noi concorrenti eravamo sullo stesso piano, e visto che da sei mesi oltre a fare la casalinga, ho lavorato duro anche in palestra,anzi a questo proposito voglio ringraziare il mio istruttore Giuliano Montini che mi ha convinto ad accettare questa avventura; ma soprattutto vorrei ringraziare mio marito Giordano ,che sicuramente mi perdonerà,se fino all’ultimo momento gli ho tenuto nascosta questa cosa. Dedico questo mio successo anche alle mie stupende figliole Agnese e Verdiana.

De Paonazzis: Vuole dire che a suo marito di questa sua iniziativa glie ne ha parlato proprio all’ultimo istante,prima di venire qui?

Laura; Bhé…detto…detto proprio no…diciamo che glie l’ho lasciato scritto. Speriamo che abbia trovato la lettera!

Giordano: (con le mani nei capelli)…Ma…allora…

De Paonazzis: Quindi se suo marito per ipotesi non abbia trovato e quindi letto la lettera,anche per lui,se ci sta seguendo, e’ una bella sorpresa.

Giordano: (rivolto alla televisione) Sorpresa…! Sorpresa!? Ma altro che sorpresa! Questa e’ la più bella notizia che ho ricevuto in vita mia! Madonna!!! E io che credevo che me tradive con quel pucciotto!

Laura: Ma no, sicuramente l’ha letta. Ho dato precise disposizioni a mia figlia per fargliela trovare. Invece la sorpresa sarà proprio per le mie figlie, se mio marito ha mantenuto la promessa di non dirle niente. Comunque se adesso mi stanno guardando voglio dire a tutti e tre che non vedo l’ora di riabbracciarli…Ciao! Un saluto anche a tutti i miei parenti e alla vicina di casa, la signora Ines…Ciao, un bacione a tutti!

De Paonazzis: Grazie signora Laura, e complimenti per la sua vittoria. Un saluto da Antonello De Paonazzis,linea al TG e a risentirci presto.

Giordano: (mentre e’ ancora inquadrata la moglie si avvicina alla televisione lo abbraccia e bacia lo schermo) …Ma come ho potuto mae pensà che m’avreste abbandonato!...Scusa…scusa…(bacia lo schermo) So proprio’n cojone! Quanto te vòjo bene! (finisce il servizio e sullo schermo riappare lo speaker, mentre lui continua a baciare)

Conduttore TG: Grazie ad Antonello De Paonazzis per il servizio. Questa era l’ultima notizia, a risentirci questa sera alle ore 19,30 circa.

Giordano: (accorgendosi che sullo schermo non c’è più l’immagine di sua moglie,bensì quella dello speacker) Ah…! Che schifo!...Pussa via! (spegne la Tv)  Ah che gioia! Che gaudio!  Si nun fosse arrivata Verdiana all’improvviso, e avesse letto tutto quel papiè sicuramente tutto sto spasimo nun ce sarebbe stato! Ah,famme telefonà a Martino e Paolo pe scusammo.(alza la cornetta e compone il numero) Pronto…che c’è Martino? Ah sée tu…So Giordano ; o sente mica te la sarae presa prima?!

Io stavo a scherzà… Ahmbé, hae visto…che trionfo e’…Si si ora lo chiamo. E’…?! Che t’ha detto? …Noooo…ma chi l’ha offeso! Ma n’e’ vero gnente. Vabbé…vabbé ora lo chiamo, ciao…ciao…ciao.( tra se) E uno…Mo provamo con quell’altro…Mmmhhh…speramo bene!? (compone il numero) Pronto?...Che c’è Paolo?...Si…si so Giordano…Grazie…grazie . Me lo passe per favore.(breve pausa) O Pa’ sò Giordano. No…no… nun riattaccà…aspetta per favore . Guarda che io prima scherzavo…Ma mica c’ avrae creduto? Vabbé, daje conoscemo da ‘na vita, e t’offenne pe così poco!?Ooohhh, ora sì che t’arì conoscio! Hae visto,che successone e’…Vabbé ora te saluto,se vedemo domane. Eeehhh ce sée cascato prima e’…Vabbé ciao…ciao.(riattacca, tra se)Eh, cascato, simmae n’e’ vero quello che ho detto!

Verdiana:( entra di corsa, inseguita dalla sora Ines che zoppica vistosamente,e si nasconde dietro il padre) O ba’…o ba’,parìme che la sora Ines me vòle corcà!

Ines: Viene qua! Nun te ‘nguattà…si te chiappo t’annodo!(si siede toccandosi la gamba dolorante) Oddio mio…! Che dolore…che dolore! Ohi…ohi…ohi…!

Giordano: Ma che e’ successo?!

Ines: Che e’ successo!?...La tu brava fija m’ha dato ‘n carcio ma’ ‘no stinco che paro paro nun me lo spezza! Hae capito che ha fatto!Oddio mio che dolore…che dolore!

Giordano:(con tono di rimprovero)Ma…Verdiana, queste cose non si fanno!

Verdiana: O ba’, ma che stae a dì! Si sée stato proprio tu a dimme che si qualcuno parla de la mamma e poe se mette a ride…

Giordano:( chiudendole la bocca con la mano, e visibilmente impacciato)Ma…ma dai Verdiana ,cosa stai dicendo…! Su fai la brava, ora vai a giocare che e’ meglio.     

Verdiana: Ma…o ba’…(Giordano le rimette la mano sulla bocca)

Giordano: (rivolto ad Ines) Scusatime tanto sora I’ ma la mi’ fija ultimamente e’ un  po’ nervosa, sarà forse perché studia troppo…che ve dico!

Ines: Sarà quello che te pare, però staje ‘n po’ dietro ma sta fija…legala man zampo de tavolino,sinno’ quarche giorno te la manno a casa co l’occhie muffe!

Giordano: Vabbé mo nun esageramo! Su Verdià chiede scusa a la sora Ines,su cocca!

Verdiana: (in tono arrabbiato) O ba’ mo me fae passà pure pe…(il padre le richiude la bocca)

Giordano: (facendo la voce della figlia) Scusatime tanto sora Ines, prometto che nu’ lo farò più! (con la sua voce) Ecco sète contenta mo! La fija s’e’ scusata…me pare che e’ tutto a posto,no?

Ines:Tutto a posto ‘n par de ciufoli!Oddio…che dolore che dolore!

Verdiana:(facendosi coraggio )Scusate sora Ines. Ve giuro che nu’ lo farò più.(poi rivolta al padre) Dopo io e te emo da fa’ ‘n discorsetto a quattr’occhie!(nel frattempo entra Agnese accompagnata da Saturnino vestito in maniera punk)

Agnese: O ba’…o ba’, ma l’hae visto ‘l telegiornale…l’hae vista la mamma?! (poi rivolta ad Ines) Sora Ines, ma che v’e’ successo?

Ines: Domannolo man quella moccolosa de la tu sorella!

Agnese: (rivolta a Verdiana e al padre)Ma che ha fatto?

Giordano: Ma gnente…gnente de grave.

Ines: Ah, que lo chiame gnente! Guarda, m’ha fatto uscì pure ‘l sangue…sta mostra!

Agnese: (rivolta al padre) Nun me dì che j’ha dato ‘n carcio ma lo stinco!

Ines: Proprio così…Ohi che dolore…che dolore…

Verdiana: Agné, spieghijolo ‘n po’ tu perche’ que nun me fa’ parla’!

Agnese: E che ne so’…Io nun so’ gnente.

Verdiana: ( tra se) Trent’anne! Mo tu sta’ a vede che passo pure da matta! (poi rivolta ad Agnese) Poe dopo anche io e te famo le conte!

Agnese: (rivolta a Verdiana) Ma tu nun hae saputo gnente allora de la mamma!

Verdiana:No…perche’ che e’ successo?

Giordano: Che e’ successo!? Ma che n’e’ successo me dirae!(rivolto a Verdiana) La tu mamma ha vinto ‘l primo premio de…de… de che’ Agné?

Agnese: Ma si, e’ arrivata prima a Miss Casalinga Umbria!

Giordano: …E’…e’…Umbria…Umbria…hae capito!?

Verdiana: Ma davero! Allora nun e’ scapp…(Giordano le mette la mano davanti alla bocca) mmmmhhhh…

Giordano: (impacciato) Eeehhh…Nun ce  fate caso…(rivlto a Verdiana ) Hae visto che sorpresa!?

Verdiana: Eh,ho visto si…!

Agnese: Io…quanno l’ho vista nun c’ho capito più gnente…nun me pareva vero! E’ bà, tu che diche?

Giordano: Eeehh, si…si.

Ines: Io da mo che lo sapevo! M’ha detto anche “ m’ariccomanno nun dì gnente ma le mi fije…” (rivolta a Giordano) Però me dà l’impressione che anche per te Giordà e’ stata ‘na sorpresa!Ma pereche’ nun lo sapeve manco tu?

Giordano: Si…si me l’ha detto me l’ha detto…

Agnese: Veramente , pe dilla tutta ba’ ,te l’ha lasciato scritto.

Verdiana: Aaaahhh, ecco perche’ pe nun fammolo sape’ hae magn…(Giordano le mette per l’ennesima volta la mano davanti alla bocca)

Ines: Giordà, ma a stà fija faje finì ‘l discorso ‘na vòrta tanto! Su Verdià, che stave a dì?

Verdiana: No…gnente…gnente. Volevo solo dì che je’ riuscito bene a tenecce nascosta sta cosa…(rivolta in tono ironico verso il padre)…E’ stata proprio ‘na bella sorpresa!

Agnese: Quanto so contenta! So veramente fiera d’ avecce ‘na mamma così…!

Giordano: Beh mo nun esaggeramo, mica ha vinto ‘l premio Nobel!Comunque si , anch’io so contento. Ma piuttosto sto giovanotto sarebbe ‘l famoso Saturnino?

Saturnino: (nell’udire questo nome fa per avventarglisi addosso) Che hae detto? Aripetolo ‘n po’ si c’hae coraggio! Io, me chiamo Nino…hae capito?! Nino!

Giordano: Eh vabbe’, che sarà mae! Scusa tanto, t’ho chiamato pe nome mica t’ho dato ‘n carcio ma ‘no stinco!

Ines: (nell’udire questa parola ricomincia a piagnucolare) Oddio mio…’l mi piede…quanto me dole! Che dolore…che dolore…

Giordano: Oh…scusate sora Ines… nun volevo…m’e’ scappato detto. Comunque…vabbe’ via…la sorpresa c’e’ stata, noe semo tutte contente…nun vedemo l’ora che la mamma arriva…e…gnente…nun c’e’ da dì più gnente…no Agné?

Ines: Vabbe’,ho capito…ce stae a caccià via…

Giordano: Ma no…che state a dì! State state, nun ve scomodate…

Ines: No no…annamo…Giovanò damme ‘na mano a arzamme, lasciamo da sole stì cristiane,famije gode ‘ n santa pace sto momento.(Saturnino aiuta Ines ad alzarsi e si avviano verso l’ uscita; Ines rivolta a Verdiana) Comunque io e te faremo le conte…! Annamo va…oddio che dolore…che dolore…Buonasera!

Saturnino: Ciao Agné…(poi rivolto a Giordano)…Ciao ba’! (esce)

Giordano: Ciao ba’?! Ma…come sarebbe a dì? (rivolto ad Agnese)

Agnese: Ma gnente ba’…E’ che Nino e’ ‘n po’ all’antica, basta daje ‘n po’ de confidenza che se monta subito la capoccia!

Giordano: Mmmmhhh,sarà…Da come e’ vestito tanto all’antica nun me pare! Comunque lo vojo conosce mejo…nun e’ che me sconfinfara tanto. Vabbé mo pensamo piuttosto a fa ‘n’accojenza come se deve ma la vostra mamma…Forza su, damise da fa!

Verdiana: O ba’, spieghime ‘n po’ ‘na cosa…ma allora scherzave quanno m’hae detto che la mamma era scappata co ‘n altro? Oppure ce sée cascato pure tu?

Giordano: Ma che cascato e cascato! Eh…hae visto che attore che so…ce sete date tutt’e due…

Agnese: Eeeehhh…!Famme sta zitta che e’ mejo.

Verdiana: Però ba’ te poteve ‘nventà ‘ na storia più leggera! Questa sinceramente era’ n po’ pesante, tant’e’ vero che chi c’ha rimesso de più e’ stata la sora Ines…Con quel carcio che j’ho affibbiato!? (ridono tutti e tre)

Giordano: Vabbe’ su regà…Forza che tra poco arriva la mamma…preparamise.

               fine secondo atto

                    atto terzo

(SI APRE IL SIPARIO , ILSALOTTO E’ BUIO. DA DESTRA ENTRA LAURA CON IN MANO IL PREMIO, GIORDANO,VERDIANA ED AGNESE ACCeNDONO OGNUNO L’ACCENDINO ED INTONANO LE NOTE DELLA CANZONE DEI QUEEN)

Giordano-Agnese-Verdiana:We are the champions-my friends…ndada…ndada...And we’il keep on fighting…till the end.We are the champions…We are the champions…No time for losers...Cause we are the champions of the World!(i tre applaudono)

Agnese: (insieme a Verdiana va ad abbracciare Laura) O ma’, sée stata fantastica!

Verdiana: Sée la più bella mamma…ma che dico dell’Umbria, del monno! (tutt’e due baciano Laura che mette il premio sul tavolo)

Laura: (emozionata)Grazie…grazie ragà…Ma che bella accoglienza!

Giordano: (avvicinandosi a Laura) Levative…fatime abbraccicà sta donna! (la bacia)…O La’ sée stata fenomenale…sée…veramente..

nun ce so parole…Tu nun pòe capì quanto so contento!

Verdiana: Daje ma’…racconta…racconta. Quanta gente c’era, era pieno? E chi c’era de famoso?

Agnese: Verdià, era Miss casalinga Umbria, mica Miss Italia!Chi c’eva da ésse…

Laura: No , ti dirò che invece  qualcuno c’era.

Agnese: E chi?

Laura: Dunque…famme pensà. C’era…Salvo quello del Grande Fratello,poe c’era la Turina, e poe c’era anche la Mazzamauro.

Giordano: Ah , che schiccara de fotomodelle…ce credo che hae vinto!

Agnese: O ba’, erono ospiti no concorrenti…lo voe capì o no!

Verdiana: Vabbe’ mejo de gnente…!

Laura: (rivolta alle figlie)Comunque dite la verità , per voi e’ stata una bella sorpresa?

Verdiana: Eeeehhh…hae voja…altro che sorpresa…vero ba’?

Giordano: Eh no…!Tu nun poe capì quanto ho sofferto pe mantené sto segreto!

Agnese: Eh sì, infatti quanno domandavamo de te, a ‘ n certo punto nun sapeva più che ‘nventasse!

Verdiana: ( ironica ) Ce mancava solo che ce diceva che ere scappata co ,n altro òmo!

Laura: Nooo…a sto punto nun ce sarebbe mai arrivato!

Verdiana: Si…si mmmhhh…( tra se) Si tu sapesse!

Laura: Su raccontatemi, che s’e’ inventato? Dai dite..dite,so curiosa.

Verdiana: Aaahhh…ha detto che…che…Agné dijolo tu!

Agnese: Nooo…dijolo tu!

Giordano: ( notando l’imbarazzo delle figlie) Ma che ce frega…ésso pensamo a festeggià sto momento, ma regà ve rendete conto o no la vostra mamma ha vinto ‘l torneo de…ma che torneo…dico ‘l premio de…ma che dico ‘l premio…la rassegna de…

Agnese: O ba’ ,ma che stae a dì!?

Laura: Verdiana, raccontime ‘n po’ che faccia ha fatto ‘l babbo quanno j’ hae detto che la salciccia era nell’armadio?

Verdiana: Ah, e che te lo dico a fa M’ha detto :”ma la tu mamma che s’e’ scolata ‘na buttija de grappa!” ( ridono tutti)

Agnese: (fingendo di non sapere nulla)O ma’,e perche’ j’avreste detto che la sarciccia era mall’armadio?

Laura: Perche’ avevo incartato la salciccia con un foglio dove c’era scritto che andavo a partecipare a questa manifestazione,raccomandandogli di non dire gnente a voi due.

Agnese: Aaaahhh,ecco perche’ c’ha raccontato tutte quelle fregnacce!

Laura : (rimproverandola) Oh, ma che so stì parole! Basta che manco du giorne da casa…(rivolta a Giordano) E anche tu je permette de dì stì parole?!   Suvvia ,so curiosa , fatime sape’, che s’e’ inventato ‘l babbo?

Verdiana: Eeehhmmm…che s’e’ ‘nventato…c’ha raccontato che…

Giordano: ( interrompendola)J’ho detto che…che ere annata  a Roma pe ‘na settimana da la tu mamma…perche’ c’eva le muratore ‘n casa e…

Laura: E io che avrei dovuto fa’, dovevo aiuta’ i muratori a stucca’?

Giordano: Ma no…che c’entra mo lo stucco! Doveve aiutalla a pulì…ecco tutto.

Verdiana: Si…si c’ha detto proprio questo!

Laura: (rivolta a Giordano)…Ma scusa e’, perche’ una settimana!? Nella lettera t’avevo spiegato che sarei rientrata stasera!

Giordano(visibilmente impacciato) Come no…l’ho letto sì…però oh , m’e’ scappato detto ‘na settimana mo che j’ho da fa!

Agnese: Vabbe’ ma’ ora raccontice com’e’ annata…Ma che hanno premiato anche Giuliano?

Laura: No…no, lui m’ha solo accompagnato…

Giordano: A proposito, ma quel pucciotto ce l’hae sempre ‘ntorno?

Verdiana: O ba’, ma mica sarae geloso?!

Laura:Vabbe’ ora perche’ lo vedete in quel modo,però v’assicuro che come istruttore e’ veramente in gamba.

Agnese: Più che in gamba in trippa!

Giordano:Ah…ah…ah bòna questa! In trippa…in trippa.

Laura: Comunque te ce l’avevo scritto che m’accompagnava Giuliano…l’hae letto sì?

Giordano: (guardando Verdiana) Come no…ma che stae a dì La’…

Verdiana: (gesticolando con la mano, a parte) Eeeehhh,anzi sì…!

Laura (rivolta a Giordano) Me pare tanto che tu stà lettera nun l’hae letta…!

Giordano: Ma come no…e’…e’ che hae scritto ‘ n poema…pe ricordasse gnicosa ce vòle ‘n giorno ! Comunque mo finimola co sta benedetta lettera e festeggiamo sto momento. (cambiando discorso) Ma lo sae che quanno t’hanno visto in televisione so arrivate ‘n sacco de telefonate…Martino, Paolo…poe e’ venuta anche la sòra Ines!

Laura: Eh già, a Martino e Paolo je l’avevo detto l’altra sera in palestra…Ah, a proposito de la sòra Ines, ma che j’e’ successo? Poca fa’ l’ho vista che zoppicava , c’aveva un piede tutto fasciato!

Agnese: E’…e’… e’ cascata da le scale!

Laura : Ma quale scale si lée abita a pianterreno!

Giordano: (impacciato) Eh già…abita al pianterreno…e allora…

Verdiana: E’ cascata da le scale del comune!

Giordano : Sì, brava…e’ cascata da le scale del comune…

Laura: Poretta!

Giordano: Eh sì,ha fatto ‘n volo…hanno ‘nteso  ‘l busso anche a Castello!

Laura Ma come e’ potuto succede?

Giordano: Eh…e’ successo che era annata su dal sindaco pe reclama’ de ‘na bolletta dell’acqua troppo arta . Ha detto ,ma sepo’ pagà ‘na bolletta 900 euro! E lo sae ‘l sindaco che j’ha risposto?

Laura: No.

Giordano: J’ha risposto: “Beve, ‘l vino”! Così lée da la rabbia nun c’ha visto più, e e’ ‘nciampicata giuppe le scale. Che tonfo!

Laura: Poretta me dispiace, vabbé vorrà dì che dopo la vò a trovà. Ma sente ‘n po’ ‘na cosa Giordà da come ho capito oggi al la voro non ci sei andato, e com’e’? Ma che te l’aspettave che vincevo io?

Giordano: Eh sì…c’evo ‘no strano presentimento  che ogge succedeva quarcosa de bòno.

Agnese: Tu pensa ma’,a noe c’aveva detto che je faceva male la testa, poe che je facevano male l’osse e che je stava a venì l’influenza…o se l’e’ ‘nventate proprio tutte!

Laura: (baciando Giordano sulla guancia)Che marito premuroso che c’ho…! (facendogli un buffetto sulle guance) Bello lue…! Ah , de quell’altra cosa non le hai detto niente?

Giordano: (visibilmente impacciato)…Eeehhmmm…quale cosa?

Laura: Di quella cosa…(mima il volo di un aereo)

Giordano: Ah…si…si…te riferisce all’uccelle…

Laura Ma che uccelli e uccelli! Ma te l’ho scritto chiaro e tondo sulla lettera…nun me dì che te sée scordato!

Giordano: Beh…veramente io…

Laura: Ma come…! Me so tanto raccomandata!

Giordano: Eh…scusa me so’ scordato! Mo che me voe fa’, me voe  frustà?!

Laura : Te sée scordato?!

Giordano: Sì, me so’ scordato!...Ma…ma che c’era scritto, che nun m’aricordo manco adesso?

Laura: Se prendi la lettera vedrai che t’aricorde. Dov’e’…dove l’hai messa?

Giordano: (impacciato) L’ho messa…l’ho messa…(rivolto ad Agnese in disparte) E damme ‘na mano! Inventite quarcosa!

Agnese: (sempre in disparte) Si me compre lo scooter!?

Giordano: Che fae ricatte?! (pausa) Vabbe’ te lo compro usato!

Agnese: Nòvo!

Giordano: Ma sarà uguale…

Agnese: O nòvo o gnente!

Giordano: Vabbe’ affare fatto!

Agnese: (fingendo spudoratamente) Ma…ma che era per caso quel pezzo de carta bianco appoggiato sopra al lavandino?

Giordano: Sì, proprio quello, perche’? Nun me dì che l’hae buttato!(facendo cenno col capo per intendere sì)

Agnese: O ba’ ma io che ne sapevo, era da parte alle piatte sporche…pensavo che era ‘n tovajolo eio l’ho buttato!

Giordano: Brava! E si c’era ‘n assegno de 5000 euro che faceve lo buttave? Pe’ punizione nun esce per una settimana!

Agnese: Ah si’…e allora losae che te dico ma’…

Giordano :(interrompendola)…Nun esce più da la finestra, da la porta quanno te pare…!

Agnese: Ambe’!

Laura: Vabbe’ via lasciamo perde, ora si nun se trova più nun fa niente.Era solo pe fatte ricordà che ti ci avevo scritto alla fine!

Verdiana: O ma’ dicciolo tu, perche’ tanto ‘l babbo nun s’aricorda!

Laura: Niente…c’era scritto che chi vinceva la gara oltre che a questo trofeo vinceva anche un viaggio per tutta la famiglia a…a…( rivolta a Giordano ) Vediamo se ora t’aricorde…a…a…Ri…Ri…

Giordano: Ah si…a Ripesena, si…ora me ricordo ,a Rocca Ripesena…!

Agnese: Sì, a Canale!

Laura: Ma no, a Rio…Rio De Janeiro!

Giordano:Ah si,e’ vero Rio…Rio…ora me ricordo!

Agnese: A Rio De Janeiro?!

Laura: Eh sì, proprio così, una bella vacanza di dieci giorni!

Verdiana: E vai! Annamise a abbronzà…Vòjo diventà nera come ‘n tizzo de carbone!

Agnese:( ironica) Pero’ anche tu ba’ te poteve scordà de sta cosa!

Giordano: Daje sa…! Comunque io dirée de festeggià tutte ‘nsieme  sto trionfo!

Verdiana: Si…si, bella idea!

Giordano:(tira fuori dal frigorifero una piccola bottiglia di spuman

te) Et voilà…champagne!

Agnese: Arrabbìte ba’, te sée sciupato!

Giordano: Stà zitta tu! Questo e’ pe noe due, voe brindate co’ l’aranciata! (prende quattro calici, stappa la piccola bottiglia di spumante, riempie i due calici, negli altri due versa l’aranciata per le figlie,alza il calice) Ed ora brindiamo alla donna, alla mamma, alla moglie più bella del mondo! ( brindano tutti assieme) Cin cin.

Laura: ( alzando il calice) Alla nostra favolosa famiglia!(bevono)

Giordano: (dopo aver bevuto si porta la mano sullo stomaco)Comunque ragà, sta lettera nun l’ho proprio digerita!(le figlie ridono) E ora, visto che dovemo annà ‘n Brasile, cominciamo a allenasse co’ la samba! Su attacca banda! Verdià metti a samba!(Verdiana inserisce un cd , inizia la musica e si mettono in fila indiana ballando a ritmo di samba) Verdià tu fa ‘l capotreno…e vai…Brigitte Bardot Bardot…(fanno due giri del tavolo ed escono di scena in fila indiana sempre ballando)

                                     

                                          FINE