LA MOGLIE IN PRESTITO
dall'Anfitrione di T.M. Plauto
Commedia brillante in due tempi
Sinossi
Giove si è invaghito di Alcmena, la bella moglie del grande ed eroico Generale Anfitrione, ma Alcmena è donna onesta e fedele e allora, per poter godere liberamente delle sue grazie, si trasforma nel di lei marito. Complice dell’inganno il Dio Mercurio che prende le sembianze dello schiavo Sosia.
E’ la versione irriverente e dissacratoria della nascita di Ercole. Equivoci, scambi di persona con soluzione finale di tutti i problemi da parte del classico Deus ex machina.
Personaggi 5(U) – 2(D)
il dio Mercurio
lo schiavo Sosia
Giove
Alcmena (moglie del generale Anfitrione)
il generale Anfitrione
la serva Bromia
Naucrate
PRIMO TEMPO
(L’azione si svolge nella città di Tebe, davanti alla casa di Anfitrione – All’alzarsi del sipario la scena è quasi al buio e tutti i personaggi sono piazzati a formare quadro – Mercurio entra dalla parte del pubblico)
Mercurio
Salve gente ! Ma che bravi… Quanti siete ! Io sono Mercurio, il Dio delle comunicazioni, dei
commerci e degli imbrogli ! Sono qua per spiegarvi un poco de cosa tratta la commedia che stiamo par recitarvi… Un momento… Mi pare di vedere tra il pubblico degli spettatori poco attenti… Beh, devo avvertirvi che se qualcuno è venuto qui per fare un po’ di casino, è meglio che si alzi subito dal suo poste e che esca da teatro perché se lo becchiamo a disturbare, abbiamo l’ordine di fargli un buon trattamento a base di nocchini in testa ! Chiaro ? E adesso, per piacere, SILENZIO ! La storia che andiamo a raccontarvi si svolge in questa bellissima città : TEBE SUL BRENTA
(Mercurio batte le mani e al suo cenno parte la musica, sale sul palco e, man mano che presenta i personaggi, questi escono di scena)
Questo è Anfitrione che, preso dal latino, vorrebbe dire OSPITE. E’ il comandante delle truppe Tebane che in questo momento sono in guerra contro i Teleboi.
Questa signora un po’ incinta è la moglie di Anfitrione, Alcmena. Una donna davvero per bene ! Seria, onesta, innamorata di suo marito, si prende cura della casa… Ma ha una lingua… E un caratterino ! Vedrete, vedrete…
Ecco qua Bromia, la serva di Alcmena… Buona donna… Figlia di buona donna… Il suo debole ? Gli uomini…
Questo è Sosia, lo schiavo di Anfitrione, il suo uomo di fiducia. Anche lui in guerra con il suo padrone.
In questa commedia ci sarebbe anche il personaggio di Blefarone, ma di questo torneremo a parlare in seguito… Vedrete nella seconda parte.
E, finalmente, ecco qua GIOVE, il dio degli DEI. Voialtri sapete com’è fatto, vero ? Basta che veda una bella femmina fianchitonduta e toraciotettuta che subito prende fuoco. Così è capitato con Alcmena; ma Alcmena è femmina onesta e allora padre Giove, per potersi godere le sue grazie senza nessun rifiuto, ha pensato di trasformarsi nel di lei marito e con l’aiuto di questo piccolo trucco ha saputo approfittare così bene della situazione che adesso Alcmena è due volte incinta: di suo marito e di mio padre. Dite che non è possibile ? Invece si, perché noialtri DEI possiamo TUTTO “! Esempio: Vedete com’è buio ? Strana questa notte… Lunga… Lo sapete perché ?
Perché Giove, per potersela godere il più possibile con Alcmena, ha ordinato alla notte di fermarsi. Ecco il perché di questo effetto notturno. E’ la notte che fa da ruffiana al padre degli DEI che in questo momento è a letto con la sua bella eli… Le racconta delle sue glorie e delle sue conquiste di guerra. Un sacco di balle, insomma !
Per finire l’elenco dei personaggi ci sarei qua anch’io, Mercurio. Sono stato pregato e strapregato da Giove di trasformarmi in Sosia, lo schiavo di Anfitrione di modo che sia io che Lui si possa girare per casa senza dare sospetto. Ed ora ATTENTI ! Nella commedia, proprio per non fare troppa confusione, io e mio padre, anche se indosseremo costumi identici a quelli di Sosia e Anfitrione, conserveremo, ma solo per voi spettatori, i nostri bei musi così voialtri ci riconoscerete meglio e vi divertirete di più.
A ‘sto punto la commedia vuole che entri in scena il servo Sosia e che io faccia di tutto per tenerlo lontano dalla casa. Sarà tutto da ridere… Ma se volete che gli attori recitino al meglio, fate un applauso d’incoraggiamento (Dopo l’applauso) Grazie per il vostro gesto spontaneo.
Sosia
(Entra molto circospetto e pieno di paura. Ha in mano una lanterna, un sacco e un telo da cantastori arrotolato ad un bastone) Ehilà… Ehilà… C’è nessuno ? No ? Per la miseria ! Vorrei proprio vedere se al mondo c’è uno meglio di me. Viaggiare da solo, di notte, col pericolo che un casino di briganti mi saltino addosso solo per rubarmi il vestito ! Tutto per dare soddisfazione al mio padrone, porca boia ! Ma non poteva mandarmi di giorno dalla padrona ? No ! Nemmeno morto ‘sto cancaro ! Cosa vuoi che gliene fotta al mio padrone se vengo pestato a sangue da diecimila guardie o se casco nelle mani di una dozzina di briganti che mi rompono gli ossi ! Bella roba è quella di servire un padrone ricco ! Anche se sei sempre lì, a lavorare come una bestia, il padrone non è mai contento. Tra lavori e piaceri che ti tocca fargli, non si può mai riposare. Il padrone è padrone ! Non capisce niente LUI del lavorare. Non sa LUI cosa voglia dire la fatica… E più lavori più vorrebbe che tu lavorassi. Gli pare giusto –a LUI- che un uomo; perché anche se sono schiavo sono sempre un uomo, possa fare tutto quello che a LUI passa per la testa… Non tiene conto LUI, se sia giusto o sbagliato quello che mi ordina… E ti tocca stare ai suoi capricci e caricarti di pesi come un somaro !
Mercurio
Sentì ‘sto qua che servo c’è nato ! Che cosa dovrei dire io che sono nato Dio e per obbedienza a mio padre mi sono trasformato in schiavo ?
Sosia
A dire il vero c’è anche andata bene ! Abbiamo vinto contro tutti, abbiamo disperso i nemici, abbiamo rotto il collo degli avversari, gli abbiamo macinato le ossa…! Gli abbiamo stuprato le femmine… E tutto agli ordini di Anfitrione, il mio padrone… Oh ! Adesso Anfitrione è l’eroe, il trionfatore, l’idolo dei Tebani… Quello che ha consolidato il regno del re Creonte, quello che ha allargato i confini della patria, quello che con le sue mani ha ucciso Pterela, il re dei Teleboi… Quel gran figlio d’un cane che, a quest’ora di notte mi ha ordinato di lasciare la nave e di venire qui a raccontare alla padrona del suo eroismo e di tante altre balle ! BASTARDO ! Ma perché proprio di notte ? Rovinandomi il sonno ? E mi ha raccomandato di raccontare tutto alla padrona con le parole più belle che conosco… Allora… Vediamo… Allorché il piè mettemmo a terra… No… Allorquando giungemmo all’approdo… No… Allorquando il naviglio gettò l’ancora nelle nemiche acque…No… Non appena giugnemmo ai nemici lidi… No…
Mercurio
Ma perché non parli come mangi ?
Sosia
Ma perché non parlo come mangio ? “Appena arrivati…”
Mercurio
Ecco, bravo…
Sosia
Ecco, bravo… “Appena arrivati !” Appena arrivati Anfitrione ha scelto tra i suoi uomini più fidati quelli da mandare a parlamentare con i nemici per cercare di vincere ‘sta guerra senza star lì a fare tanta fatica a combatterla. (Mostra il primo disegno) Ecco qua, vedete ? E’ tutto fotografato nella gazzetta Tebana … Ma ‘sti cancheri di Teleboi non avevano mica intenzione di farsi sottomettere dai primi arrivati e così, muso duro e elmo sulle ventitré, si sono piazzati davanti a noi per impedirci d’avanzare… A allora… E’ successo il macello ! Gambe di qua… Braccia di là… Un gran letamaio di sangue… Come potete ben vedere da questa seconda illustrazione… (Secondo disegno) Bisogna però che vi racconti il meglio momento di tutta l’operazione e cioè quando il mio padrone, Anfitrione, proprio nel mezzo della battaglia, per insegnargli a vivere, ha ammazzato il re Pterela ! Ecco qua (Terzo disegno) Non per dire ma è stato grande ! Il giorno dopo quei poveretti di Teleboi, scoglionati e con la coda tra le gambe, sono venuti a domandare la pace. Per questa volta gliel’ abbiamo concessa perché anche se siamo i più forti, sappiamo anche stare al mondo… E loro, per mostrarci rispetto, hanno regalato a mio padrone la scodella d’oro dove beveva il re Pterela ! (Quarto disegno) Adesso quella scodella è ben custodita in questa cassetta (Indica la cassetta) … Ecco qua ! Questo è quello che è capitato… Insomma, questo è quello che racconterò alla mia padrona e speriamo che non mi faccia stare in piedi tutta la note a raccontare anche quello che non so ! (Raccoglie le sue cose)
Mercurio
(Al pubblico) Sta preparandosi ad entrare in casa. Gli andrò incontro e non lo lascerò avvicinarsi alla porta. Finché gli somiglio, sono sicuro di poterlo prendere in giro come voglio e visto che sono come lui, bisogna anche che mi comporti come lui ! Bisogna che mi mostri pieno di bugie, d’imbrogli, di furberie… (Sosia guarda il cielo) Ma cosa fa ? Guarda per ara ? Bisognerà tenerlo d’occhio.
Sosia
Se c’è una cosa che so di sicuro è che il Dio della notte si è addormentato. E si… Perché la luna non si è spostata da dove è nata… Orione non ha voglia di tramontare, la stella del tramonto non si è spostata d’un pelo… Pare proprio che la notte non abbia voglia di lasciare posto al giorno.
Mercurio
Vai avanti con il tuo lavoro, notte ruffiana ! Dagli una mano a mio padre… Stai rendendo il miglio dei servizi al migliore degli Dei !
Sosia
Io una notte così lunga non l’ho mai vista da quando son venuto al mondo ! Ho paura che il Dio del sole si sia preso una bella sbornia prima d’addormentarsi !
Mercurio
Ma guarda che cosa sta pensando di un Dio quella schiena da bastonate ! Se prova a venirmi vicino lo faccio pentire…!
Sosia
(Gridando) Ehi… Dove si sono nascosti quei puttanieri non son buoni a dormire da soli ? Questa notte così lunga è fatta apposta per sfruttare bene una puttana che è costata cara !
Mercurio
Proprio quello che Giove sta facendo con Alcmena !
Sosia
Dai… Avanti… Andiamo a raccontare alla padrona quello che mi ha comandato di dirgli il padrone. (Vede Mercurio, uguale a se, piazzato davanti alla porta di casa. Esita) Ma chi è quello davanti alla porta della casa ? Mi somiglia troppo e questo fatto non mi piace…!
Mercurio
Non ho mai visto uno più vigliacco di questo tipo. Adesso voglio divertirmi. Gli urlerò dietro e lo farò cagare sotto ! (Finge di allenarsi a dar pugni) Avanti, pugnacci… E’ un bel pezzo che non vi tengo in esercizio… Mi pare passato un secolo da quando, ieri sera, avete stirato quattro disgraziati con un colpo solo !
Sosia
Cazzo ! Ne ha stirati quattro con un colpo solo ! Deve tirare cazzotti da urlo ! Ho paura che se me ne tira uno non mi trovano più neanche all’anagrafe…
Mercurio
Avanti… Oramai ho deciso… (Si rimbocca le maniche)
Sosia
Si tira su le maniche… Ha tutta l’aria di prepararsi a menar le mani…Maglio stargli lontano almeno un paio di braccia !
Mercurio
Quello che varrà vicino a ‘sta porta mangerà un bel po’ di sberle a mano chiusa !
Sosia
Grazie, ma non ho questo tipo di fame… Se hai sale in zucca le sberle a mano chiusa offrile a chi è più affamato di me !
Mercurio
Ho sentito qualcosa nelle orecchie…
Sosia
Sarà ‘na brutta malattia…
Mercurio
Eh si, perdiana… Qua sta parlando NON SO CHI…
Sosia
Son salvo ! Non mi ha riconosciuto ! Dice che ha parlato NON SO CHI, invece io mi chiamo Sosia, son sicuro…
Mercurio
Mi ha colpito una voce, veniva da destra.
Sosia
Io l’ho colpito con la voce e lui mi colpirà con i pugni ! Sarà meglio andargli incontro e parlargli; Chissà che non tenga a posto le mani…(Lo chiama facendo segnali conla lanterna) Ehi…pss…Pss…
Mercurio
Dove vai tu che porti la luce del Dio Vulcano prigioniera di quel trabiccolo ?
Sosia
Cosa interessa a te, scassauomini ?
Mercurio
Sei schiavo o libero ?
Sosia
Che ti fotte ?
Mercurio
(Minaccioso) Hai detto, scusa ?
Sosia
Niente… Dico che se fossi uno CHE TI FOTTE ti direi che sono schiavo o libero secondo la luna che mi prende..
Mercurio
Posso sapere chi sei, dove stai andando e che fai qui attorno ?
Sosia
(Indicando la porta di casa) Sono lo schiavo del mio padrone, devo entrare in casa passando per la porta e andare a parlare con la padrona. Contento adesso che t’ho informato ?
Mercurio
Guarda che te la violento quella linguaccia !
Sosia
Non è giusto !
Mercurio
Perché ?
Sosia
Perché è bene chiusa in bocca ed è vergine !
Mercurio
Non fare tanto il furbo ! Cosa vieni a fare vicino a questa porta ?
Sosia
E tu ?
Mercurio
Il re ci mette sempre una guardia, ogni notte !
Sosia
Bravo… Ma adesso puoi andare a dire al re che sono tornati quelli di casa…
Mercurio
Io non so quanto tu sia di casa, ma se non sgombri subito di qui, caro il mio uomo di casa, sarai accolto in maniera poco casalinga. (Mostra i pugni)
Sosia
Guarda che io sono schiavo in questa casa !
Mercurio
Se non giri subito i tacchi ti arriva addosso una carrettata i pugni !
Sosia
Vuoi tener fuori da casa sua uno che torna adesso dalla guerra ?
Mercurio
Sarebbe la tua casa questa qui ?
Sosia
Sicuro !
Mercurio
E chi sarebbe il tuo padrone ?
Sosia
Il capo dell’esercito tebano… Il marito di Alcmena… Anfitrione !
Mercurio
Senti, senti… E tu come ti chiami ?
Sosia
Io non mi chiamo mai… Ma i Tebani mi chiamano Sosia, figlio di davo.
Mercurio
Stanotte sei arrivato qua con una sfilza di bugie e con un vestito di trucchi !
Sosia
No, no… Son venuto qua con un vestito di stoffa, non di trucchi !
Mercurio
E sei bugiardo di nuovo !
Sosia
Perché ?
Mercurio
Perché sei venuto qua a piedi, non con il vestito !
Sosia
(Dopo un attimo di riflessione) Ma sicuro… Imbecille !
Mercurio
(Aggredendolo) “Sicuro Imbecille “ ? E allora béccati ‘sto carico da undici per la tua bugia.
Sosia
No…No… Non ne ho voglia !
Mercurio
Come “Non ne ho voglia” ? (Lo picchia) ? ‘Sto pugno è tuo senza dubbi…
Sosia
(Urlando) Aiomama ! No… No…
Mercurio
Tutto ‘sto casìno per così poco ?
Sosia
Poco ?
Mercurio
Signorsì, POCO ! E’ poco in confronto di quello che ti deve capitare ! Di chi sei ? (Lo scuote energicamente)
Sosia
Tuo, tuo, tuo… Coi tuoi pugni m’hai conquistato ! (Scappa e grida) Aiuto… Tebani…
Mercurio
(Raggiungendolo e picchiandolo ancora) Gridi ancora pezzo di disgraziato ? Dimmi, perché sei venuto davanti a ’sta casa ?
Sosia
Per cavarti il prurito di spezzare le ossa a un poveretto !
Mercurio
Allora, chi sei ?
Sosia
T’ho detto che sono Sosia, lo schiavo di Anfitrione
Mercurio
Ne prendi ancora perché dici cazzate ! Sono io Sosia di Anfitrione, non tu !
Sosia
Magari te fossi tu Sosia e fossi io a menarti !
Mercurio
Seguiti a parlare a vanvera ?
Sosia
(Vinto) Sto zitto… Sto zitto…
Mercurio
Allora… Chi è il tuo padrone ?
Sosia
Chi vuoi tu…
Mercurio
Che nome hai ?
Sosia
Quello che preferisci…
Mercurio
Però vai contando di essere Sosia di Anfitrione…
Sosia
Chi, io ?
Mercurio
Tu, tu…
Sosia
Hai troppo cerume nelle orecchie ! Ho detto SOCIO di Anfitrione, non SOSIA
Mercurio
Ah… Volevo ben dire Qua non ci sono altri Sosia dopo me. Ti è svanito il cervello ?
Sosia
Fosse capitata la stessa cosa ai tuoi pugni !
Mercurio
Sono io lo schiavo Sosia che dicevi d’essere tu !
Sosia
(Dopo un attimo di perplessità) Sta’ attento… Lascia che ti parli schietto, no picchiarmi…
Mercurio
Ti do un poco di tregua…
Sosia
No, no… Niente tregua… Parlerò solo a PACE FATTA, visto che hai i pugni meglio dei miei.
Mercurio
Va bene, va bene… Parla, parla… Non ti’ farò male…
Sosia
Mi posso fidare ?
Mercurio
Sicuro !
Sosia
E se te mi freghi ?
Mercurio
Se mi passa per la testa anche solo l’idea di fregarti, GIURO… Che la rabbia del Dio Mercurio possa ricadere sulla testa del servo Sosia !
Sosia
(Un po’ perplesso) Bene… Visto che posso parlare liberamente… Sosia… Lo schiavo di Anfitrione… Sono io…
Mercurio
(Picchiandolo nuovamente) Ancora insisti disgraziato ? (N.B. Mentre Sosia è a terra dolorante Mercurio gli frega la coppa d’oro che sta nella cassetta e la nasconde)
Sosia
Aiomama… Aiomama… Ho fato pace… Abbiamo fatto un accordo…
Mercurio
Ma quale accordo ? Mi hai preso per un suonatore ?
Sosia
Tu mi hai preso per un tamburo…
Mercurio
Fai ancora lo spiritoso ?
Sosia
(Arrendendosi) Fa’ pure quello che vuoi visto che hai pugni meglio dei miei… Ma non potrai mai impedirmi di essere quello che sono,.
Mercurio
‘Sto qua ha poche idee chiare
Sosia
E le tue sono tutte al buio…
Mercurio
(Minacciandolo) Offendi anche ?
Sosia
Aiomama ! (S’incattuccia frignando) Ma come..? Non sono io il servo di Anfitrione ?
Mercurio
No !
Sosia
Non sono io quello che stanotte è tornato dalla guerra ?
Mercurio
No !
Sosia
Quella non è la nostra casa ?
Mercurio
No !
Sosia
No sono io quello che è stato pestato a sangue da ‘sto energumeno ?
Mercurio
Siii…!
Sosia
Vacca troia se sono io ! E allora perché sto qui impalato e non entro in casa nostra ?
Mercurio
Come sarebbe a dire “Casa nostra” ?
Sosia
Sicuro…! Casa nostra !
Mercurio
Tutto quello che hai detto è un sacco di bugie perché io sono Sosia, lo schiavo di Anfitrione, stanotte NOIALTRI siamo tornati dalla guerra... NOIALTRI abbiamo conquistato la città dove regnava il re Pterela… NOIALTRI abbiamo sconfitto le truppe dei Teleboi, e Anfitrione, nel mezzo della battaglia, con le sue mani, ha fatto a pezzi il re.
Sosia
(Interdetto) Non posso credere alle mie orecchie... ! Sta raccontando LUI quello che abbiamo fatto NOIALTRI ! (Ispirato da un’idea astuta) No, no… ‘speta, ‘speta… Se sei davvero Sosia, dimmi una cosa… Cos’ hanno regalato i Teleboi ad Anfitrione ?
Mercurio
(Senza esitare) La scodella d’oro dove beveva il re Pterela !
Sosia
(Colpito) L’ha detto… E quella scodella dov’è adesso ?
Mercurio
Dentro una cassetta sigillata con il sigillo di Anfitrione
Sosia
L’ha detto… E ‘sto sigillo cosa rappresenta ?
Mercurio
Il sole che nasce…
Sosia
L’ha detto ! Ma come avrà fatto a sapere tutte ‘ste robe ? Ma adesso lo frego… Quello che ho fatto, tutto solo nella tenda dl mio padrone non potrà mai dirlo (Ridacchia) ‘Tento… Se sei Sosia davvero, rispondi… Cosa facevi nella tenda di Anfitrione mente i soldati erano impegnati a combattere ? Se lo sai m’arrendo.
Mercurio
Per la paura che avevo mi sono nascosto dietro a una botte di vino che era nella tenda…
Sosia
Lo sta dicendo…
Mercurio
Per farmi coraggio ho bevuto un boccale di vino preso da quella botte.
Sosia
Lo sta dicendo…
Mercurio
E dopo… Siccome la paura era tanta, e il vino era fresco e frizzantino, pian piano ho quasi svuotato tutta la botte…
Sosia
L’ha detto ! Ma come cacchio avrà fatto a sapere tutte ‘ste robe ? Non sarà mica stato nascosto dentro la botte…
Mercurio
Allora ? T’ho convinto che non sei Sosia ?
Sosia
Allora io non sono più io ?
Mercurio
Eh… Visto che TE sono IO…
Sosia
Per Giove… Giuro che no dico bugie !
Mercurio
E io, per Mercurio, giuro che Giove è troppo impegnato per crederti. Crede più a me senza giuramenti che a te, anche se giuri mille volte !
Sosia
(Molto confuso) ‘Scolta… Per piacere… Se io non sono Sosia… Chi sono ?
Mercurio
Quando io mi sarò stancato di essere Sosia, Sosia potrai essere tu, ma fin quando Sosia sono io, tu buschi una scarica di botte se non ti levi dai piedi… Capito, spazzatura ?
Sosia
(Perso) Cacchio… A guardarlo bene, sapendo come sono fatto, LUI mi somiglia come una goccia d’acqua. I capelli, il vestito… TUTTO ! Se ha anche gli ossi spezzati LUI è ME ! (Prendendo una decisione eroica e pericolosa) No, no… Io sono quello che son sempre stato ! Conosco la casa, conosco la padrona… Non ascolterò più quello che dice ‘sto bugiardo e vado dentro casa…
Mercurio
Dove stai andando ?
Sosia
In casa MIA !
Mercurio
Sta’ attento, CAPRONE ! Se continui su ‘sto tono ti puoi salvare dai miei pugni solo se scappi di qua come un fulmine !
Sosia
Ma no posso andare a raccontare alla padrona quello che mi ha detto di dirle il padrone ?
Mercurio
Alla TUA padrona puoi andare a raccontare tutto quello che vuoi, ma che tu vada dalla mia non te lo permetto ! Rompimi ancora le balle e ti servo uno spezzatino di ossa ! Capito, brutto somaro…!
Sosia
Capito, capito… Vado via… Vado via… (S’inginocchia invocando) Dei…! Aiutatemi ! Dov’è che sono morto ? Dov’è che mi sono perso ? Che mi sia dimenticato di me sul campo di battaglia ? Cacchio ! a vivo mi sta capitando quello che nessuno tenterà di farmi dopo morto ! Tornerò alla nave e racconterò al padrone quello che mi è capitato e speriamo che neanche lui mi riconosca così potrò diventare un uomo libero. (Osservando bene Mercurio) Cacchio ! È proprio uguale a me… Sputato ! (Esce)
Mercurio
Visto come si fa a mettere a posto un rompiballe ? Adesso Sosia andrà dal suo padrone e gli racconterà che un altro Sosia l’ha allontanato di casa… Il padrone crederà che abbia bevuto e gli darà un’altra bella scarica di botte… Me la spasserò un mucchio a mettere tutti in confusione finché mio padre si sarà stufato della sua bella… Sss… Silenzio, per piacere ! La porta di casa si sta aprendo… Giove sta uscendo con Alcmena, la moglie presa in prestito…
Giove
(Esce di casa accompagnato da Alcmena un po’ incinta – Parlando imita la voce di Anfi-trione) Stammi bene, sposa… Abbi cura della nostra roba e, per carità, abbi cura anche di te. Ormai è ora che nasca la creatura… Mi raccomando, tiralo su bene come farei io.
Alcmena
Ma cos’è che ti obbliga ad andartene così di fretta, cocchino mio ?
Giove
Di sicuro non perché sono stufo di te o della casa, per Giove ! Il fatto è che quando un duce manca dal suo esercito i soldati fanno quello che non devono fare e non fanno quel che andrebbe fatto. Perché se tutti facessero quello che deve essere fatto, tutto sarebbe ben fatto… Ma siccome quel che va fatto non viene fatto, ne segue che nulla vien fatto… Capito ? (Accarezza e coccola Alcmena)
Mercurio
Ma senti come che te ingarbuglia i discorsi… Se invece di fare il Dio facesse più politica avrebbe senz’altro più successo e più fedeli… Guarda come si coccola la sua Alcmena, quel ruffiano !
Alcmena
Tu m’accarezzi, ma intanto… Vedo quanto t’importa di me.
Giove
Ma non vedi che ti voglio un sacco di bene ?
Alcmena
Vorrei che me lo dimostrassi invece di dirmelo solo a parole. Non hai neanche fatto a tempo a scaldare il letto dove ti sei sdraiato che già mi lasci di nuovo sola…
Giove
Ascolta Alcmena… Te l’ho già detto : sei l’unica per me
Mercurio
(Piano a Giove) Se Giunone sapesse dei tuoi imbrogli preferiresti essere il povero Anfitrione invece del padre degli Dei !
Giove
(Stando al gioco) Cosa c’entri tu nei fatti miei ? Vuoi che ti scavezzi il collo, canaglia ?
Alcmena
Cocchino… Sei arrivato che mezzanotte era già passata… Il sole deve ancora spuntare e vuoi già lasciarmi… Non è bello così… (Giove resta interdetto)
Mercurio
Ecco, ecco… Il Sommo Giove è in difficoltà… Non è buono a tener testa ad una donna. Sarà meglio aiutarlo. (Ad Alcmena) Per Diana, padrona, non credo che esista al mondo un altro così attaccato a sua moglie come lui a te ! Ma non vedi che ti muore dietro ? Non vedi che quando ti è vicino si fa tutto moscio, moscio…?
Giove
(c.s.) Guai a ti se apri ancora bocca, vagabondo ! Per tornare a noialtri Alcmena, ti prego, non arrabbiarti. Sono venuto di nascosto a trovarti per poterti raccontare di persona le mie imprese. Posso volerti più bene di così ? Ma adesso però bisogna che torni alla nave prima che si accorgano che ho disertato. Non vorrei che dicessero che metto la moglie davanti al dovere.
Alcmena
(Frignando) Ecco… Torni dai tuoi soldati e mi lasci qua a piangere ! Non è bello, cocchino mio!
Giove
Buona… Buona… Buona… E buona, no ! Se seguiti a piangere mi spezzi il cuore ! Ti prometto che tornerò presto.
Alcmena
Anche l’ultima volta hai promesso di tornare presto, ma per te presto vuol dire tardi che non si sa mai quanto ! Resta ancora in poco, daiiii cocchino mio…
Giove
Ma perché cerchi di straviarmi dal dovere ? E’ ormai ora che parta ! Devo arrivare alla nave prima che sia giorno… Ma prima d’andare via, guarda che cosa ti regalo, Alcmena. (Si fa dare da Mercurio la coppa d’oro rubata a Sosia e gliela porge) ‘Sta scodella d’oro che i Teleboi mi hanno dato per i miei meriti di guerra… Co beveva dentro il re Pterela che ho ucciso con le mie stesse mani… Prendila… E’ d’oro massiccio…
Alcmena
(Prendendo la coppa) Ecco… Siamo alle solite ! Vieni qua una notte, mi porti a letto e poi, alla fine, mi regali dell’oro. Bei regali… Giusti per un puttaniere !
Mercurio
L’oro di un puttaniere è fatto per pagare le puttane !
Giove
Insomma, la finisci ? Vuoi che t’ammazzi, brutto disgraziato ? (Sta per dargli un calcio)
Alcmena
Anfitrione… Cocchino mio… Non prendertela con Sosia per colpa mia.
Mercurio
Va bene che l’amore fa ‘ndare via di testa, ma quel che è troppo è troppo !
Alcmena
(Vezzosa) Anfitrione, cocchino mio, voglio che anche se sarà lontana da te tu mi voglia sempre bene, bene, bene…
Giove
Ma sicuro !
Alcmena
(Parte e poi ritorna) Anfitrione, cocchino mio, anche se distante sarò sempre tutta tua, tua, tua…
Giove
Tutta ?
Alcmena
Tutta !… Anfitrione, cocchino mio, stanotte mi hai adoperata da Dio…
Giove
Vero eh …! (Alcmena rientra)
Mercurio
(Facendo il verso ad Alcmena) Anfitrione, cocchino mio… Bisogna che ce ne andiamo e che ordini alla notte d’andare a letto.
Giove
Giusto..! (Invocando la notte) Notte, ho fatto quello che dovevo fare… Puoi lasciare posto al giorno; e tu, giorno, visto che la notte è stata così lunga, cerca di accorciarti tanto da compensare la differenza… Buon lavoro ! (Musica dolcissima – Lentamente la notte lascia posto al giorno. Giove e Mercurio stanno ad ammirare lo spettaclo poi si scuotono)
Dai, vieni con me
Mercurio
Vengo, vengo…
Giove
Sei proprio una gran canaglia…
Mercurio
Ma perché poi ?
Giove
Perché… Perché… (escono)
(N.B. Dalla freccia all’uscita, Giove e Mercurio, reciteranno le loro battute a dissolvenza incrociata assieme a Sosia e Anfitrione che entreranno dalla parte del pubblico e, fino alla fine della sequenza, reciteranno camminando in Platea come se quello fosse il percorso dalla nave alla casa)
Anfitrione
Dai, vieni con me…
Sosia
Vengo, vengo…
Anfitrione
Sei proprio una gran canaglia !
Sosia
Ma perché poi ?
Anfitrione
Perché mi racconti quello che non è e che non potrà mai essere !
Sosia
Eco, ci risiamo… Sei il solito sospettoso…
Anfitrione
Cosa vuoi dire con questo ? Vuoi che ti strappi quella linguaccia ?
Sosia
Padrone, sono tuo, puoi fare di me quello che vuoi ma anche se mi tiri il collo non potrai mai farmi dire il contrario di quello che è !
Anfitrione
Vuoi farmi credere che in questo momento sei con me e anche dentro casa ?
Sosia
Questa è proprio la verità.
Anfitrione
Ubriacone ! Zucca per maiali ! Vuoi sfottere il tuo padrone ? Hai il coraggio di seguitare sostenere che un uomo stia nello stesso momento in due posti differenti ?
Sosia
T’ho detto la verità, e son sicuro di quello che t’ho detto “!
Anfitrione
Che Giove ti fulmini, maledetto !
Sosia
Ma perché mi maledici ? Che t’ho fatto di male ?
Anfitrione
E me lo domandi stronzaccio ? Mi sfotti !
Sosia
Ma no, non ti sfotto, lo giuro ! Davanti alla porta di casa c’era un altro Sosia… GIURO !
Anfitrione
Sei ubriaco spolpo, si ?
Sosia
Magari !
Anfitrione
Vorresti essere quello che sei !
Sosia
Chi, io ?
Anfitrione
Tu, tu… Dove sei andato a ubriacarti ?
Sosia
In nessun posto… (Categorico) Davanti a casa c’era un altro Sosia !
Anfitrione
Se seguiti così ti arriva una disgrazia sulla schiena !
Sosia
Ma perché ?
Anfitrione
Perché oltre a non aver fatto quello che ti avevo comandato, mi prendi per il culo ! A me… Il tuo padrone… Ho voglia di darti una ripassata…
Sosia
La forza bruta e la violenza non potrà mai chiudere la bocca della verità !
Anfitrione
Ma sta’ attento, pacifista dei miei coglioni… Spiegami come può essere che tu sia con me e allo stesso tempo dentro casa.
Sosia
Eppure sono qua e anche in casa e ‘sto fatto meraviglia anche me!
Anfitrione
Ma cosa dici, idiota !
Sosia
Ti dico che di ‘sta storia non capisco niente nemmeno io ! prima non potevo credere ai miei occhi ma dopo IO, quello che adesso sono in casa, mi ha convinto ! E’ uguale a me… I suoi vestiti sono come i miei… Ti ricordi quando ‘stanotte mi hai ordinato di andare a casa dalla padrona… Ti ricordi ?
Anfitrione
E allora ?
Sosia
Allora io sono stato così svelto che ancora avanti d’arrivare a casa ero già davanti alla porta che mi stavo aspettando !
Anfitrione
Ma non vedi che fai ridere tutti ? Ma che balle racconti ? o sei ubriaco o t’ha sfiorato la mani di una strega !
Sosia
Non so se fosse di una strega, ma quella mano non mi ha sfiorato… M’ha incocconato di botte !
Anfitrione
Chi ha avuto il coraggio di dare botte ad un mio servo ?
Sosia
Io…
Anfitrione
Tu ?
Sosia
Si, ma non IO che sono qua… L’IO che adesso sono in casa… L’altro Sosia.
Anfitrione
Ma di quale altro servo Sosia parli ?
Sosia
Di quell’ IO che adesso sono in casa, accidenti… L’altro Sosia !
Anfitrione
Con te di servi Sosia ne ho che basta e avanza.
Sosia
E invece io ti dico che quando entrerai in casa troverai un altro ME, figlio dello stesso padre e schiavo dello stesso padrone.
Anfitrione
Ti pigliasse il colera ! Ma cosa racconti ? Mia moglie almeno, l’hai vista ?
Sosia
Ma come potevo vederla se LUI non ha voluto !
Anfitrione
Lui chi ? ?
Sosia
IO… Quello che sono in casa !
Anfitrione
Ho capito ! Hai bevuto… Hai dormito e hai sognato tutto quanto.
Sosia
No… Non ho bevuto, non ho dormito e non ho sognato ! Ero sveglio quando ho visto l’altro ME, come sono sveglio adesso che vedo te. E quando mi ha massacrato di botte era sveglio anche LUI !
Anfitrione
(Spazientito) Lui chi ?
Sosia
(Anche lui) Quell’altro me ! Ma non capisci un cazzo, CAZZO !
Anfitrione
(Cercando di prenderlo a calci) No che non capisco, animale ! Dici cose che non si possono capire !
Sosia
Ti accorgerai come stanno le cose quando saremo a casa e vedrai l’altro Sosia !
Anfitrione
Adesso ci penso io a mettere in chiaro questa storia… Vieni con me, buono a niente
Sosia
Vengo… Vengo… (escono brontolando)
Bromia
Osa sono mai a ‘sto mondo i piaceri e le felicità quando si confrontano con i dispiaceri.
Alcmena
Sono gli Dei che comandano che per ogni momento di felicità ci capiti anche un po’ di tristezza.
Bromia
Un po’ di tristezza ? Io ho avuto qualche volta la fortuna di godere un po’ di felicità, ma subito dopo mi son sempre capitate sulle spalle un sacco di rogne.
Alcmena
E a me ? Mio marito m’ha dato la soddisfazione di venire a letto con me e ancora primo che fosse chiaro ha dovuto lasciarmi…
Bromia
Poveretta ! Ti sembrerà d’essere entrata in vedovanza…
Alcmena
Beh, vedovanza proprio no, ma sono stata più male quando è partito che bene quando è arrivato.
Bromia
Però è arrivato glorioso, da vincitore…
Alcmena
Ah questo si ! E stia pure lontano finché mi porta a casa glorie e trionfi. Io sopporterò rassegnata la lontananza finché mi porta a casa scodelle d’oro.
Bromia
Con la gloria e le scodelle d’oro verrà ricompensato il dolore per la lontananza.
Alcmena
Per una donna onesta due devono essere le cose più preziose al mondo: La gloria del suo uomo e la sua virtù…
Bromia
La virtù ?
Alcmena
La virtù sopra di tutto… Patria, Dei, Libertà, Gloria… Tute belle robe, ma la virtù da sola è la più di tutto…
Bromia
(Scettica) Mah !
(Entrano Sosia e Anfitrione)
Anfitrione
Non è possibile !
Sosia
Si ti dico ! Il Me che era in casa mi ha raccontato tutte le cose che abbiamo fatto in guerra.
Anfitrione
Tu bevi troppo !
Alcmena
Mio marito è tornato… E diceva d’avere tanta fretta.
Bromia
Non si fiderà della tua virtù !
Alcmena
Sei scema ?
Bromia
Voglio dire che vorrà metterti alla prova.
Alcmena
E allora gli farò vedere quanto son contenta che è tornato.
Sosia
(Vedendo Alcmena MOLTO incinta) Padrone… Siamo arrivati tardi per mangiare ! Tua moglie deve avere svuotato la dispensa !
Anfitrione
Perché ?
Sosia
Guarda che pancia piena che ha !
Anfitrione
Scemo ! Avanti di partire per la guerra l’ho ingravidata !
Sosia
(Contando i mesi) Porca boia ! Siamo arrivati proprio per sentire frignare il fantolino !
Anfitrione
Non spaurarti ! A te il piccolo non darà nessun fastidio.
Sosia
Speriamo.
Anfitrione
(Ad Alcmena) Eccomi qua, cara sposa. Sono appena tornato dalla guerra carico di gloria (Alcmena lo guarda un poco interdetta) M’aspettavi ?
Sosia
Uno così aspettato non l’ho mai visto. Lo tratta come se fosse il cane.
Anfitrione
Son contento di vederti tonda e lustra come una luna piena !
Anfitrione
Dai… Non prendermi per il… Fondoschiena…
Anfitrione
E perché dovrei farlo ?
Alcmena
Perché mi saluti come se fosse un anno che non mi vedi, come se fosse proprio adesso che torni dalla guerra e come se stanotte non ci si fosse già incontrati.
Anfitrione
Di sicuro oggi non t’ho mai vista avanti di adesso.
Alcmena
Per cosa dici di no ?
Anfitrione
Perché fin da bambino m’hanno insegnato a dire la verità.
Alcmena
E fai male a dimenticarti quello che ti hanno insegnato da bambino.
Anfitrione
Non capisco…
Alcmena
Non capisco… Non capisco… Invece io capisco che non sei tornato dai tuoi soldati come dicevi poco fa
Anfitrione
Poco fa ? Vuoi dirmi quando sarebbe stato questo “poco fa” ?
Alcmena
Ma poco fa, no ? Prima… Quasi adesso…
Anfitrione
Poco fa… Prima…Quasi adesso… Cosa vuoi dire ?
Alcmena
(Energica) Oh ! Credi che abbia voglia di scherzare come fai tu ?
Anfitrione
Io non scherzo mai !
Alcmena
E allora perché vuoi farmi credere d’essere appena arrivato ?
Anfitrione
Perché sono appena arrivato !
Alcmena
Ma se sei partito adesso !
Anfitrione
(A Sosia) S’è sognata e sogna ancora !
Sosia
Quando uno sogna vuol dire che dorme… Padrone… Tua moglie dorme con gli occhi aperti e in piedi come i cavalli !
Alcmena
Non sogno e non dormo proprio per niente. E non mi sogno sognata nemmeno quando ho visto te e quello lì (Sosia) andare via di casa stamattina presto che non era ancora giorno.
Anfitrione
Ehi, femmina… Dov’è che mi avresti visto ?
Alcmena
Qua, in casa !
Anfitrione
Ah, no, questo no !
Sosia
Padrone… Non potrebbe essere che finché dormivamo la nave ci abbia portato fino a casa senza che ne accorgessimo ?
Anfitrione
Ti metti dalla sua parte ?
Sosia
Quale parte ? Per me è meglio darle ragione perché è matta !
Anfitrione
Macché matta ! ‘Sta femmina non si è nemmeno degnata di salutarmi quando sono arrivato e adesso mi sente
Sosia
Sta’ attento che metti le mani in un nido di vespe !
Anfitrione
Taci ! (Ad Alcmena) Senti, Alcmena, lascia che ti faccia ‘na domanda…
Alcmena
Son qua… Dimmi tutto !
Anfitrione
Sei diventata scema ?
Alcmena
Come ti permetti di offendermi davanti ai servi ?
Anfitrione
Perché una volta, quando che tornavo dalla guerra, mi correvi incontro tutta contenta, mi facevi un sacco di feste e mi dicevi delle paroline dolci… Stavolta m’hai trattato come una pezza da piedi !
Alcmena
(A Bromia) Bromia, di’ un po’… Ieri sera, quando è arrivato, non l’ho salutato ? Non gli ho buttato le braccia al collo ? Non ero contenta ? Non l’ho baciato ? (Bromia annuisce)
Sosia
Padrone, ho sempre sperato che tua moglie ti desse un figlio, ma non è d’un figlio che è piena…
Anfitrione
E di cosa ?
Sosia
Di mattita’ !
Alcmena
(Molto nervosa cercando di picchiarlo) Io non sono matta, capito ? Sto bene, e prego il cielo che mi lasci partorire tranquilla ! Anfitrione ! Lasci che un pidocchioso di servo m’offenda in questa maniera ? E tu Sosia, vergognati ! Se mio marito non sa il suo dovere spero che sia il cielo a farti arrivare sulla schiena una scarrettata di legnate.
Sosia
Ancora ?
Anfitrione
Basta ! Che la sia finita ! Insomma, Femmina… Ieri sera mi avresti visto in casa ?
Alcmena
Si, si, si… Mille volte si !
Anfitrione
In sogno ?
Alcmena
Nooo ! Ero sveglia… E anche tu eri sveglio… Eccome !
Anfitrione
Ma com’è possibile che io ieri sera sia stato qua se sono arrivato al porto stanotte, se ho dormito e cenato sulla nave !
Alcmena
No, caro… Hai cenato con me…
Anfitrione
Ti dico di no !
Alcmena
Si invece ! E hai anche dormito con me…
Anfitrione
Ma cosa dici ?
Alcmena
Dico che hai cenato e dormito con me ! E stamattina a bon’ora sei andato via di casa
Anfitrione
Io ?
Alcmena
Tu, tu… E mi hai anche raccontato che hai conquistato la città dei teleboi, che hai fatto fuori il re con le tue stesse mani…
Anfitrione
Io ti avrei raccontato queste cose ?
Alcmena
Siognorsì… E c’era anche Sosia quando me lo raccontavi.
Anfitrione
Sosia…Mi hai sentito raccontare queste cose oggi tu ?
Sosia
No, oggi NO ! Ma i gli altri giorni… due balle !
Alcmena
Anfitrione, fargli dire la verità a quel disgraziato !
Anfitrione
Avanti, Sosia, guardami in faccia. Mi hai sentito raccontare quello che dice ?
Sosia
Nooo ! Ma se da quando siamo partiti è la prima volta che la vedo !
Anfitrione
Allora, femmina… Hai sentito ?
Alcmena
Altroché… Ho sentito che vi siete appattati ! Sosia, vergognati ! Ti sapevo ubriacone, ma non bugiardo !
Anfitrione
E così non credi né a lui ne a me che son tuo marito?
Alcmena
No, caro cocchino… Credo più a quello che vedo con i miei occhi !
Anfitrione
Ma come fai a dire che sono venuto qua ieri sera?
Alcmena
Tu piuttosto… Come fai a dire di no se t’ho visto io ?
Anfitrione
No, no, no… Ti dico che sono appena arrivato’ !
Alcmena
E io ti dico che sei andato via poco fa !
Anfitrione
Nooo! Nego e stranego !
Alcmena
E perché non neghi e straneghi anche d’avermi regalato la scodella d’oro dove beveva il re
Pterela ?
Anfitrione
(Interdetto) Nego… Avevo in mente di regalartela, ma non l’ho ancora fatto !
Alcmena
Vuoi che te la mostri ?
Anfitrione
Ah si, .. Voglio proprio vederla…
Alcmena
Bromia, porta qui la scodella d’oro che mio marito m’ha regalato stamattina (Bromia esce per eseguire) Vedrai, vedrai…
Anfitrione
Sosia, se mia moglie ha davvero la scodella d’oro mi taglio…
Sosia
Nooo!
Anfitrione
La lingua…!
Sosia
Ma come può averla lei se la scodella è chiusa dentro questa cassetta e la cassetta è sigillata con il tuo sigillo ?
Anfitrione
E il sigillo è ancora buono ?
Sosia
Guarda con i tuoi occhi… (Gli mostra la cassetta)
Anfitrione
Benone ! E’ ancora come l’ho fatto io !
Sosia
Padrone, ascoltami… Tua moglie è spiritata… Bisogna che tu faccia qualcosa !
Anfitrione
Bisognerà di sicuro… Deve avere addosso qualche stregoneria !
(Bromia rientra con la coppa e la consegna ad Alcmena che la mostra al marito)
Alcmena
Toh… Guarda ! E’ questa o no la scodella d’oro che ti hanno regalato i teleboi ?
Anfitrione
Sosia… Fammi preparare il cavallo che devo andare a fare una galoppata per schiarirmi le idee.
Sosia
(Indicando la cassetta) Ma la scodella deve essere dentro a questa cassetta sigillata…
Anfitrione
Aprila, svelto… Apri quella cassetta che voglio controllare.
Sosia
Aspetta… Prima d’aprire controlla bene il sigillo. Non vorrei che dopo nascessero storie !
Anfitrione
Apri… BUROCRATE ! Apri prima che ‘sta femmina faccia diventare tutti matti.
Alcmena
Ma senti che coraggio ! Siete voi invece che mi fate diventare matta a negare la verità ! Non è questa la scodella d’oro dove beveva il re Pterela ?
Sosia
(Dopo avere aperto e controllato, grida) Nooo !
Anfitrione
Cosa c’è ?
Sosia
La scodella non c’è più…E sparita !
Anfitrione
E dov’è finita ?
Alcmena
Eccola qui ?
Anfitrione
E tu come fai ad averla ?
Alcmena
Me l’hai data tu !
Sosia
FERMI TUTI ! Un momento… Anfitrione… Mi stai prendendo per il culo ! Tu, stanotte, di nascosto, hai rotto il sigillo, ti sei fregato la scodella e poi sei venuto a casa e l’hai data a tua moglie…
Anfitrione
Ebete ! Anche tu stai andando dietro alla mattità di questa femmina ? (Ad Alcmena) Allora, femmina… Sei proprio sicuro che noialtri, ieri sera, siamo venuti qui ?
Alcmena
Si, caro Ciccino..! E appena arrivato m’hai salutata e baciata.
Sosia
‘Sta storia del bacio puzza di corni..! (Sosia e Bromia ridacchiano)
Anfitrione
(A Sosia) FINISCILA ! E tu, Bromia, va’ dentro casa… Subito ! (Ad Alcmena con sufficienza) E
dimmi, cara dopo che t’ho salutata e baciata, cos’ho fatto ?
Alcmena
Ti sei lavato…
Anfitrione
E dopo...?
Alcmena
Hai cenato e poi ti sei buttato con me sul letto…
Sosia
Padrone, smettila di fare domande perché ho paura che ti trovi in fronte un paio di fruncoli fastidiosi…
Alcmena
Taci, servo della malora ! Va’ avanti femmina… Dicevi ?
Alcmena
Dicevo che ti sei buttato sul letto e io con te…
Anfitrione
Nello stesso letto ?
Alcmena
Nello stesso letto !
Anfitrione
E… Ho fatto ?
Alcmena
(Con un gesto eloquente) Uhhhh ! Nemmeno ti riconoscevo !
Anfitrione
(Urlando) Ahhh..!
Sosia
Padrone, cos’hai ?
Anfitrione
I corni !
Sosia
Te lo dicevo che ti sarebbero spuntati !
Anfitrione
Mi ha messo i corni… Mi ha disonorato !
Alcmena
Ohhh , Ciccino deficiente… ! Cosa ti viene in testa ?
Anfitrione
Dopo quello che hai detto mi sfotti anche ? Non ti vergogni ?
Alcmena
Ma quale vergogna ? Se sono stata con te ?
Anfitrione
Con me sei stata ?
Alcmena
Si, con te, con te, con te…
Anfitrione
Non ho mai visto una faccia tosta come la tua ! Brutta bugiarda disonesta ! Vatti a nascondere e tieni la bocca chiusa…
Alcmena
Ti giuro su Giove e su Giunone che non sono mai stata con nessuno se non con te !
Anfitrione
Fosse vero !
Almena
È vero… È vero… È VERO ! (Piange arrabbiata)
Sosia
Padrone… M’è venuta in mente una cosa che spiegherebbe tutto… Non potrebbe essere che, come c’è un altro Sosia, ci sia anche un altro Anfitrione che, quando non ci sei, fa le tue funzioni ?
Anfitrione
Nemmeno per sogno ! Io invece penso che qualcuno abbia buttato il malocchio su ‘sta femmina che ha cominciato a raccontare balle !
Alcmena
Ho detto la verità… Giuro !
Anfitrione
Hai anche il coraggio di giurare ?
Alcmena
Ho il coraggio che deve avere una femmina onesta !
Anfitrione
Basta ! Basta… Son fuori di me !
Sosia
E’ fuori di lui…
Alcmena
Anch’io son fuori di me !
Sosia
Anche lei è fuori di lei ?
Anfitrione-Alcmena
No… Io son fuori di me… IO !
Sosia
Sono tutti e due fuori di loro !
Anfitrione
Sosia…
Sosia
Cosa c’è ancora ?
Anfitrione
Tu almeno mi conosci ?
Sosia
Un poco !
Anfitrione
E chi sono ?
Sosia
Il mio padrone…
Alcmena
Quello che è venuto a letto con me !
Anfitrione
No… Per Giove !
Alcmena
Si… Per Diana !
Sosia
Fate meno casino… Per Bacco !
Anfitrione
No, no, farò di tutto… Ma proprio di tutto per mettere in chiaro questa storia !
Alcmena
Mi farai un gran piacere !
Alcmena
Ti porterò qui Naucrate, tuo cugino… Ha viaggiato con me sulla stessa nave. Se anche lui mi da ragione, va bene se divorziamo ?
Alcmena
Se mi troverai in colpa non avrò niente da dire !
Anfitrione
Bene… Sosia, tienila d’occhio. Vado al porto e torno qui subito con Naucrate.
(Anfitrione se ne va – Alcmena rientra in casa sbattendo la porta – Si sentono grida… Rumore di piatti rotti…)
Sosia
(Al pubblico) Si mette male… Si mette male… Se volete vedere come va a finire ‘sto casino, dateci dieci minuti di pausa…
FINE PRIMO TEMPO
SECONDO TEMPO
(Pantomima a soggetto : Alcmena ‘ decisa a lasciare la “commedia” tenta di andarsene di casa con il suo fagotto. A turno alcuni personaggi cercano di convincerla a restare ma lei è irremovibile – Si sentono grida dall’interno della casa.)
Sosia
Si mette male, si mette male…! Non so se finiremo ‘sta commedia
Alcmena
(Uscendo nuovamente di casa) Basta, basta ! Non ne posso più ! Io dentro a ‘sta commedia non ho più voglia di starci !
Mercurio
Taci… Vieni dentro, fammi ‘sta carità ! Non vedi che c’è tutta la gente che ci guarda ?
Alcmena
Non m’interessa niente della gente !
Mercurio
Dai, dai, vieni dentro… (la riporta in casa a soggetto)
Sosia
Si mette male, si mette male…! Non so se finiremo ‘sta commedia
Alcmena
(Uscendo nuovamente di casa) Basta, basta ! Non ne posso più ! Io dentro a ‘sta commedia non ho più voglia di starci !
Bromia
Taci… Vieni dentro, fammi ‘sta carità ! Non vedi che c’è tutta la gente che ci guarda ?
Alcmena
Non m’interessa niente della gente !
Bromia
Dai, dai, vieni dentro… (la riporta in casa a soggetto)
Sosia
Si mette male, si mette male…! Non so se finiremo ‘sta commedia
Alcmena
(Uscendo nuovamente di casa) Basta, basta ! Non ne posso più ! Io dentro a ‘sta commedia non ho più voglia di starci !
Mercurio
Taci… Vieni dentro, fammi ‘sta carità ! Non vedi che c’è tutta la gente che ci guarda ?
Alcmena
Non m’interessa niente della gente !
Mercurio
Dai, dai, vieni dentro… (la riporta in casa a soggetto)
Sosia
Si mette male, si mette male…! Non so se finiremo ‘sta commedia
Giove
Si mette male ! Non so se finiremo la commedia !
Alcmena
(Uscendo nuovamente di casa) Basta, basta ! Non ne posso più ! Io dentro a ‘sta commedia non ho più voglia di starci !
Giove
Taci… Vieni dentro, fammi ‘sta carità ! Non vedi che c’è tutta la gente che ci guarda ?
Alcmena
Non m’interessa niente della gente !
Mercurio
Dai, dai, vieni dentro… (Cerca di riportarla in casa)
Alcmena
Ho detto di no !
Giove
Dai, vieni dentro che ne parliamo…
Alcmena
Cosa vuoi parlare… Cosa vuoi parlare ? Non c’è più da parlare ormai…
(Alcmena rientra con Giove – Lungo silenzio – Sosia, dall’esterno, bussa alla porta e grida)
Sosia
Allora ? La finiamo ‘sta commedia si o no ?
(Esce Mercurio e allontana Sosia con pessime maniere… Dopo di che entra Giove e si rivolge al pubblico)
Giove
Sono qui per darvi una buona notizia ! Abbiamo fatto una riunione e ho deciso che finiremo la commedia che abbiamo cominciato. A dire il vero sarei anche qua per dare una mano a quella povera Alcmena perché ormai tutti credono che abbia cornificato il marito. Dopo tutto il casino che ho organizzato sarei davvero un disgraziato se non cercassi di sbrogliare la matassa che ho annodato. Cercherò anche di fare in modo che Alcmena partorisca tranquilla e senza dolori e che tutta la faccenda venga messa in chiaro.
Alcmena
(Esce di casa MOLTO nervosa) Io dentro a ‘sta casa di matti non ci sto più ! Mi mancano di rispetto, m’insultano e per giunta dicono che ho messo i corni a mio marito… Torno da mia madre !
Giove
Bisogna proprio che la fermi.
Alcmena
Così non si può vivere ! O mi domanda scusa IN GINOCCHIO o lo pianto su due piedi !
Giove
Senti, Alcmena, vorrei parlare un poco con te !…
Alcmena
Guardatelo lì il disgraziato che mi tratta come una poco di buono ! (Gli gira le spalle)
Giove
Ma perché mi giri le spalle..?
Alcmena
Non parlo coi nemici !
Giove
Nemici ?
Alcmena
Nemici, nemici… Vuoi dirmi che anche adesso dico bugie ?
Giove
Te la prendi troppo… (Fa per accarezzarla ma Alcmena reagisce con un ceffone)
Alcmena
Tieni a posto quelle manacce ! E così me la piglierei troppo ?
Giove
Direi…
Alcmena
Sei proprio scemo del tutto !
Giove
Perché ?
Alcmena
Perché se avessi il cervello a posto non ti saresti mai sognato di offendermi; ma siccome l’hai fatto, di sicuro devi essere il più scemo degli scemi…
Giove
Dai… Andiamo Alcmena ! Può darsi che mi sia sbagliato… Di sicuro sono stato tanto male quando t’ho vista così arrabbiata che sono tornato per scusarmi con te. Mi dispiace di quello che t’ho detto !
Alcmena
E perché l’hai detto allora ?
Giove
Per metterti alla prova ! Volevo vedere come avresti preso le mie parole… Credimi, ho fatto per scherzare…
Alcmena
Non ti credo…
Giove
Se non ti fidi di me domanda a Sosia…
Alcmena
Par carità… Non parlarmi di Sosia che se lo vedo gli cavo gli occhi ! Perché mio cugino Naurate non è con te ? Non sei andato a cercarlo ?
Giove
Te l’ho detto : ho scherzato …
Alcmena
Scherzato ? Io ho ancora il magone per le tue offese !
Giove
Dai, Alcmena… Te prego… IN GINOCCHIO… E smollati un poco !
Alcmena
La mia virtù t’ha chiuso la bocca, vero ? Mi sono sempre tenuta lontana da imbrogli e porcherie e voglio farlo anche adesso. Vado via… Torno da mia madre…Ti saluto, COCCHINO ! Tienti la tua roba che io mi tengo la mia… Vuoi chiamare qualcuno che m’accompagni ?
Giove
Parliamone un poco !
Alcmena
Se nessuno m’accompagna mi farò accompagnare dalla mia virtù !
Giove
Fermati, per piacere ! Guarda… Giuro su chi vuoi che per me sei la più onesta della donne e se digo una bugia che un fulmine di Giove colpisca Anfitrione…
Alcmena
No… Dire così… Speriamo invece che Giove ti dia sempre la sua protezione.
Giove
Credo bene che lo farà… Sei ancora arrabbiata con me ?
Alcmena
Beh… Insomma ! Adesso un poco meno.
Giove
Fai bene… Vedi sposa… Nella vita degli uomini capita un poco di tutto. Si hanno piaceri e dispiaceri, si baruffa e si fa pace… Ma poi quando si trova l’accordo ci si vuole più bene di prima.
Alcmena
Si, si… Però tutte quelle brutte parole potevi fare a meno di dirle… (Giove le fa cenno di tacere) Va bene, va bene… Sto zitta.
Giove
Devo fare un sacrificio a Giove per il trionfo che mi ha regalato in guerra…
Alcmena
E io lo ringrazierò con te, cocchino mio.
Giove
Per piacere, fammi preparare tutto quello che occorre. Di a Sosia di venire qua che devo mandarlo alla nave per dire a Blefarone che venga a pranzo da noi. Glielo avevo promesso… Per piacere, Alcmena, fai preparare tuto per bene.
Alcmena
Ci penso io, cocchino mio.
(Si fanno carezze e smancerie- Sosia entra circospetto… Li vede… Si avvicina)
Sosia
Ah… Avete già fatto pace ?
Giove
Beh ? Cosa c’è di strano ? Lo sai che abbiamo fatto per scherzo…
Sosia
Per scherzo ?
Giove
Abbiamo messo tutto in chiaro e fatto la pace.
Sosia
Benone…
Giove
Adesso io vado con la padrona a preparare un sacrificio a Giove come ho promesso. Tu fai alla nave e di’ a Blefarone di venire da noi a desinare.
Sosia
E io ?
Giove
Ci sarà da mangiare e da bere per tutti… Servi e padroni…
Sosia
Bon… Vado a la nave e torno in un lampo…
Giove
Fa’ presto !
Sosia
(Uscendo) Sto già tornando…
Alcmena
E io vado a preparare quello che occorre...
Giove
Brava… E guarda che tutto sia in ordine…
Alcmena
Fidati di me… Tu arriva quando vuoi… Io farò prestissimo ! (Entra in casa)
Giove
(Al pubblico) ‘Sti poveri uomini e ‘ste povere donne. Li ho creati proprio per farsi sfottere..! (Chiama Mercurio) Sosia… DIVINO Sosia… Mercurio…
Mercurio
(Dal fondo della sala) Mi hai chiamato ?
Giove
Tre volte ho chiamato Sosia
Mercurio
Pensavo che chiamassi quello vero…
Giove
E lo avrei chiamato DIVINO ?
Mercurio
Si… Perché beve tanto !
Giove
No sta’ a fare il cretino… Ascoltami…
Mercurio
Sono tutto orecchi.
Giove
Anfitrione è andato al porto a cercare Naucrate ma io ho fatto in modo che non lo trovasse. Adesso sta tornando a casa… Tienilo lontano di qua il più possibile !
Mercurio
Si, si… Ci penso io…
Giove
Oh, Mercurio… Guarda che io son dentro a fare dei sacrifici a me stesso… Dammi una mano…
Mercurio
Tranquillo..!
Giove
Mercurio… Non fare scherzi perché se no ti chiudo dentro i termometri… (Giove entra in casa)
Mercurio
(Sale in palcoscenico e parla col pubblico) Largo gente, largo… Fatemi posto ! Quando mio padre mi chiama io corro, quando mi comanda io obbedisco come deve fare un figliolo per bene ! Faccio di tutto per accontentarlo; gli sto vicino, gli do consigli, lo tengo fuori dai pericoli, gli faccio da ruffiano quando è innamorato ; questo capita un giorno si e l’altro anche. Ma è giusto, E’ giusto ! Facessero tutti come lui che è sempre impegnato “a fare” ! Adesso Giove ha deciso di prendere ben bene in giro Anfitrione e io mi metterò d’impegno per aiutarlo. Farò finta di essere ubriaco e monterò sul tetto della casa; da lì lo terrò d’occhio e quando torna m’ingegnerò d’inventare qualche trucco per tenerlo lontano dalla porta di casa. Lo farà diventare scemo ! Ci sarà da divertirsi perché dopo tutta la colpa sarà del vero servo Sosia che si penderà un’altra bella scarica di botte ! Si, lo so, lo so… Non è bello approfittarsi di un pover’uomo ma, PRIMO, qua si fa tutto per divertirsi e divertire, SECONDO lo si fa per far piacere a Giove… Lo sapete come dice il proverbio: “Non lo fo’ per piacer mio, ma per far piacere a Dio !” (Si sentono i lamenti di Anfitrione) Fermi tutti...! Ecco Anfitrione che sta tornando a casa. Adesso monto sul tetto e lo tengo lontano… Non perdetevi la scena ! (Esce)
Anfitrione
(Entra dolorante) Ohi… Ohi… Sono stufo orbo… Ho i piedi che mi fa male camminare ! Dovevo trovare Naucrate ma chissà dove si sarà cacciato quel disgraziato ! L’ho cercato dappertutto ! Ho girato piazze, mercati, templi, osterie, casini… NIENTE ! Ohi, Ohi… I miei poveri piedi ! (Preso da un sussulto d’orgoglio) Ma adesso vado a fare i conti con mia moglie. Voglio sapere chi sia quel delinquente che è andato in letto con lei (Cerca di entrare in casa) La porta la è chiusa… (Bussa)
Ehi… Aprite… Chi c’è dentro ? Che qualcuno mi apra questa porta PORCO GIOVE !
Mercurio
(Appare sul tetto e si finge ubriaco) Chi è che bussa, grida e bestemmia ?
Anfitrione
Io sono !
Mercurio
IO, chi ?
Anfitrione
IO ti dico…
Mercurio
Ehi… TU… Sei scemo ? Vuoi buttare giù la porta, deficiente ?
Anfitrione
(Rabbioso – Tra i denti) Sosia !
Mercurio
‘Azzo vuoi ?
Anfitrione
Butto delinquente ubriacone..! Hai anche il coraggio di domandarmi che cosa voglio ?
Mercurio
Sicuro che te lo domando ! Per poco non butti giù la porta di casa… Cosa credi che le porte dei generali le paghi il governo, COGLIONE ?
Anfitrione
COGLIONE a me ?
Mercurio
A te, a te, sicuro !
Anfitrione
Pezzo di delinquente, bestione, cranio d’asino..! Se ti prendo ti do una ripassata…
Mercurio
Va là, va là… COCCHINO… Se non ti levi dalle balle te la do io una ripassata…
Anfitrione
Maledetto di un servo ! Se Giove non ti fulmina ci penserò io a darti quello che ti meriti! Ti seppellisco vivo coi calcagni sul culo, DELINQUENTE ! Ti metto u braccio in bocca e ti rivolte come si fa coi guanti !
Mercurio
Credi di farmi paura, Imbecille ? Se non sparisci subito di qua ti spacco la testa, ti faccio sputare la lingua insieme ai denti !
Anfitrione
Adesso butto giù la porta e vengo a spezzarti la schiena(Cerca di abbattere la porta)
Mercurio
Va’ via di qui..!
Anfitrione
Carogna ! Vuoi tenermi lontano dalla porta di casa mia ? (Scuote la porta)
Mercurio
Smettila che è meglio…!
Anfitrione
Figurarsi ! Dovrei anche smetterla ! Aprimi che ti sdereno..!
Mercurio
Smettila t’ho detto…
Anfitrione
(Scuotendo la porta) Ma nemmeno per sogno !
Mercurio
SMET-TI-LA …!
Anfitrione
Nemmeno se mi baci il culo !
Mercurio
SMET-TI-LA ‘ho detto !
Anfitrione
Nemmeno se mi baci le balle !
Mercurio
E allora béccati ‘sto catarrino… (Gli sputa in testa)
Anfitrione
(Toccandosi in testa) Saliva ?
Mercurio
No… Scendeva !
Anfitrione
Figlio d’una disonesta e di un farabutto ! Bastardo ! Sporco, lurido ubriacone… Se arrivo a prenderti ti lascio il segno per tutta la vita !
Mercurio
Sciò, sciò, amico ! Sparisci… Cammina… Ambula… Non disturbare Anfitrione che è appena ritornato dalla guerra e adesso è a letto con sua moglie…
Anfitrione
Quale moglie ?
Mercurio
La sua, Alcmena .
Anfitrione
Nello stesso letto ?
Mercurio
Sicuro ! In ‘sto momento sono attaccati, attaccati e ci danno, ci danno, ci danno…
Anfitrione
Oh povero me ! Mia moglie con un altro ? Che disgrazia !
Mercurio
Quale disgrazia ? Dare la moglie in prestito è come raccogliere i frutti in un campo seminato da un altro…
Anfitrione
(Tra i denti) SOSIA !
Mercurio
Sosia un piffero !
Anfitrione
Ma non mi riconosci più ?
Mercurio
Sicuro che ti conosco !
Anfitrione
E chi sono ?
Mercurio
Un rompiballe !
Anfitrione
Bruto figlio di… Sono il generale ANFITRIONE, il tuo padrone…
Mercurio
Ma quale generale Anfitrione… Dei, dei… Cammina… Tu sei Bacco, il generale degli ubriaconi ! Ti ho riconosciuto anche se ti sei travestito da Anfitrione… Anfitrione, quello vero, è in letto con sua moglie… Se seguiti lo chiamo e se viene fuori ti scassa il culo a pedate !
Anfitrione
Credito che abbia paura ? Chiamalo !
Mercurio
Ma sicuro che te lo chiamo ! Te lo chiamo, signorsì (Scendendo dal tetto) Tu intanto cerca di stare lontano da ‘sta porta, capito ? Adesso lo chiamo e vedrai che sganassoni che ti prendi… (Esce)
Anfitrione
(Solo) Cancaro ! Non so più cosa pensare… Oggi me ne capitano di tutti i colori ! In casa mia sono tutti andati fuori di testa ! Ma cosa mai sarà che ha stravolto il cervello a tutti quanti ? Mia moglie che mi fa cornuto… La scodella d’oro che sparisce dalla cassetta sigillata, quel figlio d’un cane di un bastardo di servo, che non fa quello chi ordino, che s’ubriaca e per giunta mi sputa in testa i suoi catarri ! Maledetto… Se mi capita tra le mani lo riduco a spezzatino !
N.B.
Tutta la prossima sequenza, dai tempi di Plauto, è arrivata a noi priva di un notevole numero di versi. Qui si tenta molto liberamente di ricostruirla tenendo presente che il personaggio diBlefarone viene chiamato ad essere giudice dell’identità dei DUE Anfitrioni. Pertanto, secondo l’idea di ricostruzione e l’adattamento, le battute che nell’originale plautino sono di Blefarone qui, proponendo un nuovo inganno degli Dei a danno dei mortali, divengono appannaggio di Mercurio e così vengono segnate
(Entrano in scena Sosia e Mercurio travestito da Blefarone)
Sosia
Vieni avanti, Blefarone, vieni avanti…
Mercurio
(Fa come un cenno magico con le dita e il quadro si blocca. Anfitrione e Sosia rimangono immobili. Mercurio si avvicina al proscenio, si fa riconoscere e parla con gli spettatori) Son sempre io, Mercurio ! Vi dicevo al primo atto che per il personaggio di Blefarone ci sarebbe stata una sorpresa… Ecco… Siccome è una piccola parte non abbiamo trovato nessuno che volesse rcitarla. ‘Sti attori…! Più sono cani più pretendono la parte del protagonista ! Allora io vi dimostrerò con la mia arte che non ci sono piccole parti, ma piccoli attori. (Torna al suo posto, fa nuovmente il cenno magico e la scena riprende)
Sosia
Vieni avanti, Blefarone, vieni avanti…
Mercurio
Ma sei proprio sicuro di quello che m’hai raccontato ?
Sosia
Altro che !
Mercurio
E così avresti trovato davanti casa un altro Sosia uguale a te ?
Sosia
Proprio così !
Mercurio
Neanche da credere !
Sosia
Te lo giuro !
Mercurio
Cosa vuoi… Non ho mai sentito una storia così strampalata che faccio fatica a crederti.
Sosia
Ma è tutto vero…
Mercurio
Tutto vero ?
Sosia
Anche troppo ! E sai che cosa ti dico ?
Mercurio
Cosa ?
Sosia
Ti dico che se io ho trovato un altro Sosia e Anfitrione un altro Anfitrione che fa le sue funzioni, ho paura che troveremo anche un altro Blefarone uguale a te !
Mercurio
Dici davvero ? ?
Sosia
Altro che…
Anfitrione
(Avvilito, seduto da vanti alla porta di casa) Quel delinquente d’un Sosia… Se lo prendo gli tolgo la pelle a forza di frustate !
Sosia
Blefarone… Il padrone ha parlato in un modo che non mi piace
Anfitrione
Quel delinquente… Se lo prendo gli levo i denti con la zappa !
Mercurio
(A Sosia) Ma cosa gli hai fatto ?
Sosia
(Frignante) Non lo so !
Mercurio
Domandiamoglielo…
Sosia
No, no… Meglio che aspettiamo… Voglio capire meglio.
Anfitrione
Eterni Dei tenetemi le mani quando trovo quel delinquente d’un servo che se no lo macino !
Sosia
(A Mercurio) Lo senti ?
Mercurio
Altro che ! Ma cosa gli hai fatto ?
Sosia
Cosa vuoi che gli abbia fatto… Si sarà stancato di aspettarmi.
Mercurio
Ti ‘stai qua nascosto. Gli vado io vicino. (Sosia si nasconde- Mercurio avvicina ad Anfitrione e lo chiama) Ti saluto, Anfitrione.
Anfitrione
(Arrabbiato) Blefarone, cosa fai qua. Perché hai lasciato la nave ?
Mercurio
Hai mandato tu Sosia a chiamarmi per venire a desinare da te…
Anfitrione
Non mi sono mai sognato di ordinare una cosa del genere… Dov’è quel disgraziato ?
Mercurio
Chi ?
Anfitrione
Sosia…
Mercurio
No so io… (Finge e nel frattempo segnala a gesti dove Sosia s’è nascosto)
Anfitrione
(Tirando fuori Sosia dal nascondiglio) Sosia, caro… Chiama un dottore… Ma in fretta…
Sosia
Chi è che sta male ?
Anfitrione
(Caricandolo di botte) TU…! Brutta carogna… Disgraziato ! Bestione ! Asino !
Sosia
Aiuto… Tebani… Aiuto…
Anfitrione
Ti aiuto io ti aiuto ! Ti faccio andare gli occhi fuori della testa a forza di cazzotti… Vitello !
Sosia
Perché mi chiami vitello ?
Anfitrione
Perché il figlio di una vacca, brutto bovino de merda !
Sosia
Aiomama ! Nooo !
Mercurio
Dai, Anfitrione… lascialo !
Anfitrione
Blefarone ! Non metterti in mezzo se non vuoi buscarle anche tu !
Mercurio
Ma non abbiamo potuto arrivare più in fretta !
Anfitrione
Ma che cosa vuoi che m’importi di quando siete arrivati ! Io voglio solo disfare a pugni ‘sto vagabondo… Voglio strozzarlo (Urla di Sosia) Toh ! ‘Sto pugno è per quando eri sul tetto… Questo è perché mi hai sputato in testa… Questo perché hai fatto lo spiritoso: SALIVA, SCENDEVA…
E questo per tutto quello che mi hai detto ! E questo perché impari a stare al mondo..
(Colpo di teatro ! Dalla porta di casa esce GIOVE , voce tonante, che lascia tutti di sasso)
Giove
Chi è che si permette di fare tutto ‘sto casino davanti alla porta di casa mia ?
Anfitrione
Per Diana !
Mercurio
Per Giove !
Sosia
(Saltando ) Lo dicevo io che ce ne doveva essere un altro… Lo dicevo io…
Giove
Chi è che viene qua a disturbare il riposo del duce dei duci ?
Sosia
(A Mercurio) Blefarone, ho capito tutto ! Quello che è venuto fuori di casa è il padrone mentre quello che mi ha preso a botte è uno stregone !
Anfitrione
Seguiti, brutta carogna (Gli molla un calcio nel sedere)
Sosia
(Facendosi proteggere da Giove) Aiomama !!! Padrone aiutami… ‘Sto stregone imbroglione m’ha riempito di bòtte !
Giove
Chi è ‘sto qua che si permette de dare bòtte a un servo mio ?
Anfitrione
TUO ?
Giove
MIO !
Anfitrione
Ma guarda che bugiardo !
Giove
Bugiardo a me ? Sosia, mettiti in salvo che tra poco qui non ci sarà più stampo di niente… Quest’imbroglione vuole che lo disfi !
Anfitrione
Chi vuoi disfare ? Brutto slandrone ladro delle mogli degli altri !
Giove
Per queste parole che ti sei fatto scappare di bocca, non mi resta che farti a pezzi !
Anfitrione
Sei impastato d’imbrogli e di bugie e Giove ti punirà !
Giove
No credo proprio…! Tu piuttosto… ‘Sta attento che ti capita un incidente…
Anfitrione
Adesso ti strozzo con le mie mani, figura porca !
Giove
Figura porca a me ? A ‘sto punto Giove vuole che difenda il mio onore…
(Prende per il collo Anfitrione con sole due dita ma, essendo Giove, riduce a mal partito, e con il minimo sforzo, il povero Anfitrione che stramazza a terra)
Anfitrione
(Voce soffocata) Aiuto… Mi strozza !
Mercurio
(A Sosia) Sono così uguali che non so da che parte mettermi ! Non vorrei aiutare quello sbagliato… (Sgridando i contendenti, rivolgendosi ora all’uno, ora all’altro)Anfitrione… Lascia il collo di Anfitrione, non strozzarla… E tu Anfitrione, smettila di offendere Anfitrione
Giove
Blefarone, perché seguiti a chiamare questo qui Anfitrione ?
Mercurio
Perché prima ce n’era uno e adesso siete due ! E se tu sei Anfitrione è Anfitrione anche lui ! Ma adesso non strozzarlo… Facciamo un bel processo e si giudicherà secondo giustizia chi sia il vero Anfitrione…
(Ferma con un gesto l’azione poi Soggetto con il pubblico)
Siccome in ‘sto teatro sono un po’ tirati con la borsa, per avere meno spese non ci hanno permesso di portarci le comparse che devono rappresentare il popolo Tebano… E allora, volere o volare, il popolo dovete farlo voialtri. Quelli da questa parte saranno i sostenitori di Anfitrione e quelli da quest’altra parte sosterranno l’Anfitrione interpretato così bene da mio padre mio padre… Voi seguite me e quando ve lo dirò io farete casino come quando andate allo stadio.
(Per tutto il processo Mercurio/Blefarone gestirà a soggetto il pubblico – Sosia si metterà da parte come un semplice spettatore e seguirà meravigliato la scena)
Bene… Adesso andiamo avanti e cominciamo il processo ! (Indicando Anfitrione) Anfitrione, a te la parola !
Anfitrione
Tebani ! Adesso metto tutto in chiaro e voialtri dovete essermi testimoni… (Indicando Giove) Questo qui, di nascosto, si è intrufolato in casa mia, mi ha “adoperato” la moglie, mi ha disonorato e m’ha riempito la testa di corni.
Giove
Niente vero ! Mi oppongo ! Qui si sta cercando si condizionare il popolo contro di me…!
Mercurio
Opposizione accolta ! (Ad Anfitrione) Anfitrione… Non cercare di condizionare i giudici contro Anfitrione… Capito ?
Giove
Ma perché continui a chiamare Anfitrione questo stregone ?
Mercurio
Giusto… Ma se non lo chiamo Anfitrione come devo chiamarlo ?
Anfitrione
PER GIOVE !
Giove
Che vuoi ?
Anfitrione
Cosa vuoi tu ! Io ho solo detto: PER GIOVE !
Giove
Fate tacere quello stregone !
Mercurio
Appunto…
Anfitrione
Appunto cosa ?
Mercurio
Devi tacere. capito ?
Anfitrione
Chi l’ha comandato ?
Mercurio
L’ha comandato Giove !
Anfitrione
Cosa vuoi che gliene freghi a Giove di questa storia ?
Giove
Non preoccuparti che a Giove frega di tutto ! (Rumore del pubblico)
Mercurio
SILENZIO !
Sosia
SILENZIO !
Giove
SILENZIO…!
Anfitrione
SILENSIO che mi fate andare fuori di testa… PORCO GIOVE !!! (Giove da’ una divina sberla ad Anfitrione per la bestemmia e lo stende a terra)
Giove
Avete sentito Tebani ? Non ascoltate quest’uomo che bestemmia ! Voialtri che avete fama di essere onesti, forti, coraggiosi, voialtri dovete giudicare SECONDO GIUSTIZIA questa storia dei due Anfitrioni e dovete dire qual è quello vero ! IO …! (Grida dei suoi sostenitori)
Anfitrione
E io vi dico che in questa città non c’è altro Anfitrione fuori di me… (Grida dei suoi)
Giove
E no caro…! Fuori di me non ci sono altri Anfitrioni… Mercu… Blefarone, fa’ tu giustizia !
Mercurio
Subito ! Bisogna ben valutare prove e indizi ! Non vorrei che si pensasse che sono di parte (Ad Anfitrione) Avanti, rispondi tu per primo !
Anfitrione
Volentieri !
Mercurio
Avanti che cominciasse la battaglia, cosa m’hai ordinato di fare ?
Anfitrione
De mettere a posto la nave e di stare fermo al timone…
Giove
…In modo che si potesse scappare se i nostri avessero avuto la peggio !
Anfitrione
Sicuro ! Per metterci al riparo senza rischiare la pelle !
Giove
(A Mercurio) Io però t’ho comandato anche un’altra cosa.
Mercurio
Di custodire ben bene una cassetta piena di soldi…
Giove
E quanti soldi c’erano dentro ?
Anfitrione
Quattromila !
Giove
E duemila petacchini grandi !
Mercurio
E quante svanziche d’oro ?
Giove-Anfitrione
(Insieme) Cinquemila…! Prima io, prima io…
Mercurio
(Al pubblico) Gente ! Sanno tutto tutti e due per filo e per segno !
Giove
Aspetta… Aspetta… Tu sai che con le mie mani ho ammazzato il re Pterela e mi sono portato via la scodella dove beveva… Quella scodella, adesso, l’ho regalata a mia moglie…
Anfitrione
Non è vero ! Non gliel’ho regalata !
Giove
Si invece ! Le ho regalato la scodella e con lei ho sciolto il voto che ho fatto a Giove prima di partire per la guerra e dopo sono andato a letto con lei…
Anfitrione
Cosa mi tocca di sentire ! Ma sto sognando con gli occhi aperti ? Io sono il vero Anfitrione, il vero, l’unico, il rande comandante delle truppe Tebane… Quello che ha combattuto i Teleboi…
(Le prossime battute verranno sottolineate dalle grida dei sostenitori)
Giove
Io sono quello che con il suo valore ha distrutto i nemici della nostra città… Io sono Anfitrione !
Anfitrione
No ! Io sono Anfitrione ! Io ho vinto i barbari e un casino di altra gente !
Giove
Io son quello che ha fatto scorrerie per tutti i mari……
Anfitrione
Io son quello che ha messo sottosopra il mondo !
Giove
Io son quello che è stato di qua, di là, di sotto e di sopra… (Il popolo si placa)
Anfitrione
Eterni Dei ! No posso crederlo ! Racconta proprio tutto quello che è capitato a me ! (A Mercurio) Sta’ attento Blefarone, qui c’è sotto qualcosa…!
Mercurio
Momento…! C’è ancora una sola cosa da controllare !
Giove
Ho capito. La cicatrice che mi è rimasta sul braccio destro per la ferita che mia fatto il re Pterela…
Mercurio
Bravo ! Proprio quel segno lì ! Fate vedere (I due contendenti mostrano a Mercurio il bracco destro e… OH…! MERAVIGLIA...!) Ce l’anno tutti e due, nello stesso braccio e nello stesso punto ! Io non ho mai visto una cosa simile ! Sono Anfitrione tutti e due… Il processo è finito… Vado via !
Anfitrione
No… Blefarone, aspetta… Dagli una mano al tuo amico Anfitrione…
Mercurio
Ma cosa vuoi che dia una mano al mio amico Anfitrione se non so quale sia veramente sia il mio amico Anfitrione ? Io me ne lavo le mani… Andiamo via, Sosia (Mercurio esce seguito da Sosia – Il popolo si placa – Restano solo Giove e Anfitrione)
(Qui termina la scena REINVENTATA che parte da pagina 29 – il testo riprende ora QUASI regolarmente)
Giove
(Sornione) Io vado dentro casa ! Alcmena mi aspetta… Credo che stia per partorire… E’ meglio che mi muova…! (Entra in casa)
Anftrione
(Solo e desolato) Povero me ! Cosa faccio adesso che amici e avvocati mi hanno abbandonato ? Tutti quanti rideranno di me… Guardatelo, gente, guardatelo qui il grande Anfitrione… C’è qualcuno più disgraziato di me ? Ma cosa mi sta capitando ? Di tutti quelli che conosco non ce n’è uno che m’abbia dato una mano ! EGOISTI ! Invidiosi della mia bravura e della mia fortuna… PIDOCCHIOSI di merda ! Buoni solo a domandare aiuto quando hanno bisogno e dopo… Gente bastarda che non sa cosa voglia dire essere sinceri ! Ma adesso voglio vendicarmi di quello stregone che ha insceminito tutta la mia famiglia… Adesso vado dentro casa e se qualcuno cercherà di fermarmi, lo strozzo con le mie mani… Solo Giove potrà impedirmi di ammazzare qualcuno… !
(Anfitrione si scaglia contro la porta casa, tenta di abbatterla ma viene fermato da tuoni, lampi, fulmini e grida di gente…)
(Anfitrione è a terra colpito da un fulmine – Bromia esce TERRORIZZATA dalla casa)
Bromia
Aiuto…! Dei del cielo aiutatemi ! Povera me… Sto male… Mi fa male la testa… Non ci vedo più, non ci sento più… Per forza ! Con quello che è capitato oggi alla mia padrona ! (Vede Anfitrione a terra) Ma chi c’è là ? Un uomo ? Un uomo steso proprio davanti a casa ? Cancaro ! Deve essere moro perché non si muove d’un pelo ! Chissà chi è ? (Gli si avvicina e lo riconosce) Ma è Anfitrione, il mio padrone… (Lo chiama lo scuote) Anfitrione… Anfitrione…
Anfitrione
(Più di là che di qua) Oi, oi… Son morto…
Bromia
(Disperandosi) E’ morto… Poveretto il mio padrone… Morto ! Proprio oggi, nel giorno della sua gloria... Dei, quanto mi dispiace che ci abbia lasciati... Chissà come si dispererà adesso sua moglie...
(Anfitrione si alza e segue allibito il pianto funebre di Bromia e cerca ogni tanto di fermarla) Povera Alcmena offesa, umiliata, e adesso anche vedova… E chi avrà il coraggio di andare a dirglielo che il suo Anfitrione, il suo cocchino, è morto davanti alla porta… Ma che grande disgrazia è caduta su ‘sta casa… Dei misericordiosi, perché ? (Piange e si dispera)
Anfitrione
(Al pubblico) Ma io devo avere solo servi deficienti ? Bromia, sei scema o la fai ?
Bromia
Anche questa adesso… Un morto che parla ? Ma quante robe strane che capitano oggi !
Anfitrione
Bromia… Falla finita !
Bromia
Ecco… Ecco… ! Ha parlato ancora…
Anfitrione
(Spazientito) Bromia…
Bromia
E mi chiama… Mi chiama dall’aldilà !
Anfitrione
Deficiente ! Guarda che son vivo !
Bromia
Io non capisco come ti venga voglia di scherzare quando abbiamo un morto fresco, fresco in casa !
Anfitrione
NO SONO MORTO !
Bromia
E allora cosa facevi per terra ?
Anfitrione
Giove mi ha stirato con uno dei suoi fulmini.
Bromia
(Facendo accenno al bere) O sarà stato Bacco a a stirarti con uno dei suoi ?
Anfitrione
No… E’ stato Giove… SOLO GIOVE ! Bacco non c’entra… E tu che fai fuori di casa ?
Bromia
Sono scappata perché ho preso un grande spaurazzo! (Frignando) Sapessi…
Anfitrione
Cosa ?
Bromia
Come cosa ? Come cosa ?
Anfitrione
Dimmi…
Bromia
Sapessi che robe…
Anfitrione
Che robe ?
Bromia
Se te le racconto nemmeno mi credi, Anfitrione…
Anfitrione
FERMA ! M’hai chiamato Anfitrione !
Bromia
Va bene che Giove t’ha tirato un fulmine, ma come dovevo chiamarti ?
Anfitrione
Allora tu sai che io sono Anfitrione, il tuo padrone ?
Bromia
Accidenti !
Anfitrione
Ma proprio sicura ?
Bromia
Sicurissima !
Anfitrione
‘Sta qua è l’unica della famiglia che bbia ancora la testa a posto.
Bromia
Sarà lo spavento che ci avrà fatto svampire il cervello a tutti…
Anfitrione
Cosa è capitato ?
Bromia
Anfitrione… Sapessi…
Anfitrione
Cosa ?
Bromia
Come cosa ? Come cosa ?
Anfitrione
Dimmi…
Bromia
Sapessi che robe…
Anfitrione
Che robe ?
Bromia
Se te le racconti neanche mi credi
Anfitrione
Se non me le racconti ti do’ una saracca sul muso…
Bromia
Tua moglie…
Anfitrione
Questo lo so ! Mi ha messo i corni !
Bromia
Io so delle robe che ti faranno cambiare idea su tua moglie…
Anfitrione
Son qua che aspetto che me le racconti !
Bromia
Anfitrione… Sapessi…
Anfitrione
Cosa ?
Bromia
Come cosa ? Come cosa ?
Anfitrione
Dimmi…
Bromia
Se sapessi che robe…
Anfitrione
Che robe ?
Bromia
Se te le racconto neanche mi credi.
Anfitrione
(Prendedola per il collo) Vuoi che stringa ?
Bromia
(Divincolandosi) Tua moglie è sempre stata onesta…
Anfitrione
Le prove… Voglio le prove…
Bromia
Prima di tutto ti devo dire che tua moglie ha avuto due gemelli.
Anfitrione
Son contento per lei se tutto è andato bene…
Bromia
Aspetta che ti dica tutto…
Anfitrione
Ti ascolto !
Bromia
Oggi, quando tua moglie ha sentito i primi dolori e ha capito che stava per partorire, si è raccomandata agli Dei come fanno tutte le spose oneste…
Anfitrione
E allora ?
Bromia
Aspetta che prenda fiato ! Mentre Alcmena pregava gli Dei abbiamo sentito un temporale con dei tuoni… Ma con dei tuoni… Pareva che la casa venisse giù… Invece si è messa a luccicare in un modo che pareva fosse tutta d’oro !
Anfitrione
Dai… Smettila… Cosa stai raccontando ?
Bromia
La verità… Te lo giuro !
Anfitrione
Va bene, va bene… E dopo cos’è capitato ?
Bromia
E’ capitato che con tutti quei tuoni tua moglie, invece di agitarsi, se ne stava tutta calma, tranquilla, senza dolori ! E non ha sentito dolore nemmeno quando ha partorito i gemelli.
Anfitrione
Sono contento… Anche se si è comportata male con me.
Bromia
‘Spetta… Lascia che ti racconti…
Anfitrione
Va’ avanti allora… Per cosa mi tieni sugli spini ?
Bromia
Dei due bambini uno era normale, ma l’altro era così grande, ma così grande…
Anfitrione
Va’ avanti !
Bromia
Dopo che abbiamo messo nella culla il gemello più grosso, in cortile sono saltati fuori due serpenti… Brutti… Dritti… E con una gran cresta ! I due serpenti ci hanno oddocchiati tutti quanti
e poi, quando si sono accorti dei gemelli si sono buttati di corsa verso le culle… E io a tirami le culle da una parte; e i serpenti a corrermi dietro… E io a scappare da un’altra parte… E i serpenti a corrermi dietro… E io a scappare… E loro a soffiare…
Anfitrione
(Scettico) Si… E dopo ?
Bromia
Dopo i serpenti mettono gli occhi sul gemello più grosso, gli va vicino e quello ca fa ?
Anfitrione
Chi, il serpente ?
Bromia
No… Il gemello grosso… Dimmi “COSSA FA” ?
Anfitrione
Cosa fa ?
Bromia
Anfitrione… Sapessi…
Anfitrione
Cosa ?
Bromia
Come cosa ? Come cosa ?
Anfitrione
Dimmi…
Bromia
Sapessi che robe…
Anfitrione
Che robe ?
Bromia
Se te le racconto neanche mi credi… (Anfitrione grida e piange spazientito) Cosa stavo dicendo?
Anfitrione
Stavi raccontando cosa ha fatto il gemello più grosso
Bromia
Ah, si ! Ecco… Quando il gemello più grosso si è accorto dei serpenti salta fuori dalla culla e, uno in una mano, l’altro nell’altra, piglia i serpenti e li strozza tutti e due !
Anfitrione
(Guardandola sfinito) Ma perché seguitate a prendermi per il culo, oggi ?
Bromia
Ti giuro ! Il grosso ha strozzato i serpenti…
Anfitrione
Si… E dopo ?
Bromia
E dopo si è sentita ‘na gran voce…
Anfitrione
Si… E chi parlava ?
Bromia
Il più grande, il più potente, il meglio degli Dei.
Anfitrione
Per GIOVE ! Ma chi parlava ?
Bromia
Giove, no !
Anfitrione
Giove ? E cosa voleva ?
Bromia
(Un po’ timorosa a rivelare il segreto) Mi pare d’aver capito che dicesse che Alcmena gli piaceva troppo e per potere andare in letto con lei si è trasformato in Anfitrione…
Anfitrione
Ah… Cancaro !
Bromia
Aspetta… Diceva che il gemello piccolo era tuo, quello grande suo…
Anfitrione
E ti pareva ! Attenta, Bromia… Qua ci sono troppi casini… Troppe cose da non credere…
Bromia
Te lo dicevo, no !
Anfitrione
Taci e ascoltami ! Va’ in casa, svelta, e mandami Sosia… (Chiama) Sosia…
Bromia
(Chiamando) Sosia… Sosia…
Sosia
(Uscendo) Chi è che mi chiama ?
Bromia
Il padrone…
Anfitrione
Va’ in casa, Bromia e tu, Sosia, vieni qua… Corri subito da Tiresia, l’indovino di famiglia, e digli che venga qui subito di corsa perché voglio che mi spieghi tutti ‘sti casini e tutti ‘sti imbrogli..! Va’, Corri !
Sosia
Vado… Corro…!
(TUONI – FULMINI – TUONI E LAMPI
Anfitrione e Sosia restano a terra colpiti – Sul tetto della casa appare Giove nella sua grandezza OLIMPICA)
Giove
‘Sta calmo Anfitrione…. Non ti agitare. Sono qua per dare protezione a te e a tutta la tua famiglia.
E lascia perdere gli indovini, specie il povero Tiresia che che ormai è vecchio, sordo, e ci vede come una talpa ! Nessuno meglio di me può dirti quello che è capitato, quello che è e quello che sarà. Per cominciare ti dirò che tua moglie mi piaceva troppo, ma siccome è una donna come si deve per poterla adoperare ho dovuto prendere il tuo aspetto altrimenti, NISBA !
Anfitrione
Ma bravo… E i due gemelli che son nati..?
Giove
Il più piccolo è figlio tuo. Lo chiamerai IFICLE…
Anfitrione
Ificle…?
Giove
Ificle, si… L’altro gemello, quello più grande, è figlio mio. Lo chiamerai ERCOLE ! Mi raccomando, allevalo bene perché, da grande, quel pargoletto, farà parlare molto di se.
Anfitrione
Ma com’è possibile che una donna possa rimanere incinta di due uomini diversi ?
Giove
(Resta un poco confuso e poi…) Questo è un DOGMA… O ci credi, o ciao !
Anfitrione
Anche la storia dei serpenti è un dogma ?
Giove
No ! Quello voleva essere un regalino di Giunone… Mia moglie… Brava Dea, ma tanto gelosa..!
Pensava che i due serpenti facessero fuori il gemello grande, frutto della mia distrazione di coniuge.
Gli è andata male perché Ercole sa già come difendersi. Adesso va’ dentro da Alcmena e torna in pace con quella poveretta… Non si meritava le brutte parole che le hai detto perché lei non sapeva che l’avevo presa in prestito…
Anfitrione
E no ! Anche se sei un Dio non avevi questo diritto !
Giove
Io sono un potente, e i diritti me li faccio da solo !
Anfitrione
Eh no ! Brutto imbroglione… Figlio d’un cane… Ti sei preso mia moglie, hai dato un nome di merda a mio figlio e adesso vuoi anche che ti mantenga il tuo ?
Sosia
Padrone… E’ meglio che tu faccia quello che vuole Giove ! Quello è una potenza… Tientelo buono… Chissà che andando avanti…
Anfitrione
Dici ?
Sosia
Eh si ! Dare la moglie in prestito ti darà un po’ di prurito per i corni, ma se lo fai con quelli giusti ti garantisci amici potenti… Potentissimi !
FINE
(Finito di scrivere da Renato Stanisci il 19 Giugno 1990 – Revisione terminata il 19 Maggio 2000)