La notte di Natale.

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La Notte di Natale

Rappresentazione Natalizia della Vigilia di Natale – Messa di Mezzanotte.

La Notte di Natale

      – prologo (Gv, 1,1-18) – rievocazione della passione

Quadri

1)– annuncio dell’angelo a Maria

2)– viaggio di Maria da Elisabetta

3)– visita dell’angelo a Giuseppe

4)– richiesta di perdono di Giuseppe a Maria

5)– proclama dell’imperatore

6)– viaggio a Betlemme

7)– locandiere

8)– nascita di Gesù

9)– visita dei pastori e degli angeli – entrata di Gesù bambino

Personaggi (in ordine di apparizione)

1.narratore                                                   

2.Maria                                                        

3.Angelo Gabriele                                                                            

4.Elisabetta                                                             

5.Giuseppe                                                              

6.Centurione                                                            

7.un soldato romano                                                 

8.un altro soldato romano                                         

9.un albergatore                                                                   

10. viandante (è Gabriele travestito da viandante

        più Angeli e Pastori alla fine

Totale:            n. 9 personaggi principali (il 10° è Gabriele travestito);

                      -      lettori

-addetto “Occhio di bue”

-addetto musiche ed effetti

-eventuali diapositive/video (quadro 1, scena 2)

-coordinatore personaggi

-attrezzisti

Scena:            n° 3 entrate/uscite

                      Chiesa: [entrata dal fondo (porta centrale), porta laterale (per albergatore), porta sacrestia].
La Notte di Natale

Prologo - (Gv, 1,1-18)

(inizio- Buio, narratore su leggio al centro della chiesa)

- musica consigliata: Hans Zimmer – “Chevaliers de Sangreal”

(Buio, parte la musica, luce su narratore)

Narratore:                       (lettura a proclama)

                                      In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.

Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.

In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta.

Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni.

Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.

Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce.

Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.

Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe.

Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto.

A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.

E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.

Giovanni gli rende testimonianza e grida: "Ecco l’uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me".

Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia.

Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.

Dio nessuno l’ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato.

(Entra Gesù adulto dal fondo e procede verso l’altare portando la croce. Arriva davanti all’altare e si gira verso il pubblico.)

Narratore:                       (sul finire della musica)

                                      In principio…un bambino.

                                     

(Fine della musica – buio – narratore e Gesù escono dalla scena)

FINE PROLOGO

Quadro 1

Annuncio dell’angelo a Maria

Scena 1

Maria, angelo Gabriele

La scena si svolge nella casa di Maria.- Luce su Maria che prega in ginocchio.

Musica consigliata: Colonna Sonora Casper “Favorite Piano Part 73”

Gabriele:                        (appare dall’altare – luce dietro l’angelo – occhio di bue sempre su Maria)

                                       Ti saluto, Maria. Il Signore è con te: Egli ti ha colmata di grazia!

Maria:                             (intimorita, si alza e si allontana da dov’è apparso l’angelo)

                                      Chi sei tu che conosci il mio nome? Io non ti ho mai visto…

Gabriele:                        Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell`Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe, e il suo regno non avrà fine.

                                      Lo Spirito Santo verrà su di te, e l’Onnipotente Dio, come una nube, ti avvolgerà. Per questo il bambino che avrai sarà Santo, sarà Figlio di Dio. Vedi, anche Elisabetta, tua parente, alla sua età aspetta un figlio. Tutti pensavano che non potesse avere figli, eppure è già al sesto mese. Nulla è impossibile a Dio! Egli compie prodigi, Egli crea e santifica, Egli trionfa in ogni luogo e in ogni tempo. Egli mi ha mandato a te per darti questo annuncio e per conoscere la tua libera risposta.

                                      (pausa)

                                     

                                      Vieni con me Maria, ti mostrerò l’importanza della tua scelta.

(Maria si addormenta – buio in scena)

Scena 2

Maria, angelo Gabriele, bambini poveri, ammalati ecc…

(l’angelo Gabriele accompagna Maria fra i bambini poveri e alcuni ammalati vestiti con abiti attuali)

Gabriele:                        Poveri, ammalati, bambini bisognosi di cure e affetto invocano il tuo nome, ti cercano perché tu sei il faro che li guida nella sofferenza. Guerre e distruzione strazieranno questo mondo e tu sarai lì, fra i più deboli, nel loro cuore a donare amore e forza.

                                      Il Mondo, il Cielo, l’Eterno ora attendono la Tua parola.

(Buio)

(Luce – siamo di nuovo nella casa di Maria, si risveglia e trova l’angelo li al suo fianco)

Maria:                             Eccomi. Sono la serva del Signore. Avvenga di me quello che hai detto.

(L’angelo si dilegua. Maria rimane sola nella sua stanza.)

(Buio)


Quadro 2

Viaggio di Maria da Elisabetta

Scena 3

Maria, Zaccaria, Elisabetta.

Elisabetta:                      Maria! Che sorpresa!

Maria:                             Elisabetta! Come sono felice di vederti! E che pancione!

                                      (posa la mano sulla pancia di Elisabetta)

Elisabetta:                      (porta la mano alla pancia)

                                      Oh! Ma anche tu aspetti un bambino… non lo sapevo… oh, Maria…

Tu sei benedetta fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo!

A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?

Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo.

È beata colei che ha creduto nell`adempimento delle parole del Signore.

Maria:                             L`anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l`umiltà della sua serva.

D`ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l`Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza,per sempre.

(tutti rimangono in silenzio per qualche secondo)

Elisabetta:                      Vieni, Maria. Abbiamo tante cose da dirci!

                                      (escono di scena - buio)


Quadro 3

Propositi di Giuseppe di ripudiare Maria in segreto

Scena 4

Giuseppe

Il monologo di Giuseppe

Musica consigliata: Colonna sonora “Il Signore degli Anelli – Requiem Overture”

(Giuseppe entra dalla sagrestia – luce – camminando avanti e indietro scuotendo la testa mima il pensiero)

Giuseppe:                      Dunque è successo veramente, Maria aspetta un figlio! La mia sposa, la fanciulla alla quale ho promesso amore e fedeltà sta per dare alla luce un bambino.

Eppure io non sono felice, il mio cuore è a pezzi perché il figlio che attende la mia sposa non è mio figlio, non sarò io suo padre ma sarà figlio di un altro uomo.

Che farò, dunque?

Ripudiarla? Significa quasi certamente condannarla, e io non sarò l’uomo che si macchierà di un simile delitto per vendicarsi della propria debolezza… Abbandonarla? No, non è così che ho imparato a vivere e non è scegliendo la strada più facile da percorrere che ci si avvicina alla verità.

Umiliarla? Provo vergogna io stesso al solo pensiero.

Non resta che una cosa, da fare: la ripudierò in segreto ma non sarà più mia moglie, e il bambino non sarà trattato come mio figlio.

Che la vergogna e il disonore ricadano su colei che li ha originati e sulla sua famiglia.

(si sdraia a terra e si addormenta)

- musica consigliata: Colonna sonora Chocolat – 15 “Mayan Bowl Break”

Scena 5

Giuseppe, angelo Gabriele

Mentre Giuseppe dorme appare l’angelo Gabriele

(luce bassa – Giuseppe dorme sdraiato a terra)

Gabriele:                        (appare dall’altare con una grande luce)

                                      Giuseppe.

Giuseppe:                      (si sveglia e vedendo l’angelo si spaventa)

Gabriele:                        Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati.

                                     

 (Gabriele sparisce immediatamente. Giuseppe resta solo  ed in silenzio, con la testa china.)

Giuseppe:                      (dopo qualche secondo - pensando)

                                      Ho visto e sentito veramente quello che mi è sembrato? Pareva un angelo, un angelo del Signore… il profeta dice: “Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi”…

                                      (si incammina)


Quadro 4

Richiesta di perdono di Giuseppe a Maria

Scena 6

Giuseppe, Maria

Giuseppe incontra lungo la strada Maria che veniva a spiegarsi

(Giuseppe entra da sacrestia – Maria entra dal fondo)

Giuseppe:                      (camminando verso il fondo)

                                      Ma se è vero quel che mi è sembrato di sentire, allora Maria è innocente, ella è pura come un fiore, e io, misero, duro, insensibile uomo geloso che volevo abbandonarla e riservarle il più triste dei destini…

                                      (alza gli occhi e vede Maria che gli va incontro)

                                      Maria!

Giuseppe:                      (l’abbraccia)

Giuseppe:                      Maria… un angelo mi ha parlato. Sposa mia, io avevo già giudicato e il mio giudizio era severo oltre ogni limite…

Ma ora la sofferenza è cessata, il Signore mi ha rivelato le sue intenzioni… sarò il suo servo fedele, metterò la sua volontà davanti alla mia, davanti a qualsiasi cosa. Perché è così che ho imparato a vivere, è questa la strada giusta, quella che mi viene chiesto di percorrere. Io percorrerò in silenzio questa strada, perché ho già parlato troppo. Andiamo a casa, ora. Perché, ecco, l`inverno è passato, è cessata la pioggia, se n’è andata.

(Giuseppe e Maria si abbracciano e si incamminano insieme verso sacrestia – il faro non li segue – buio)

Quadro 5

Proclama dell’imperatore

Scena 7

Centurione, 2 guardie romane

- Musica consigliata: Colonna sonora “Il Gladiatore – 03 The Battle”

Il Centurione e le due guardie arrivano dal fondo. Sale sull’altare, srotola la pergamena e proclama a gran voce l’ordine di Augusto.

Centurione:                    Udite, popolo della Galilea, popolo di Nazareth, cittadini di Roma. Prestate orecchio alla voce che vi parla. Udite la parola e la legge di Roma imperiale. Per ordine di Cesare Augusto, imperatore di Roma e di tutta la terra, Quirinio, governatore della Siria, proclama il censimento di tutti gli uomini e delle loro famiglie in tutto il territorio dell’impero.

                                      Ogni uomo libero, a partire da domani e fino al prossimo solstizio d’inverno, ogni capofamiglia, ogni lavoratore o bracciante, ogni responsabile, ogni artigiano, fabbro e contadino avrà l’obbligo ed il tempo necessario per radunare la propria famiglia, le sue donne e i servi e gli schiavi e le suppellettili necessarie e si recherà nella sua città di origine, per registrare il suo nome e la sua casa.

                                      L’ordine, valido da oggi, è perentorio e irrevocabile. È la parola di Cesare Augusto, re ed imperatore di Roma e di tutta la terra conosciuta.

(Escono di scena- musica sfumata - buio)


Quadro 6

Viaggio a Betlemme

Scena 8

Giuseppe, Maria

Si incamminano dal fondo.

-Musica consigliata: Colonna sonora “Il Signore degli Anelli – Hope and Memory”

Giuseppe e Maria si incamminano dal fondo, arrivano poco prima della metà della chiesa. Maria ha il pancione in quanto aspetta da circa nove mesi. Giuseppe si volta indietro verso Maria che lo segue)

Giuseppe:                      (fermandosi)

                                      Siamo finalmente arrivati in Giudea, Maria. In questa terra troveremo la città di Davide, Betlemme Efrata. È solo una cittadina, ma vedrai, non è il più piccolo capoluogo di Giuda. Il profeta dice che da Betlemme uscirà un capo che guiderà il popolo di Israele.

Maria:                             (fermandosi)

                                      Giuseppe.

Giuseppe:                      Che succede? È il momento?

Maria:                             No, non ancora, ma non manca molto, ormai… sento come un coro d’angeli che canta e che mi dice: “Egli nasce!”

Giuseppe:                      Si fa tardi, Maria: è necessario che troviamo un riparo per stanotte.

Maria:                             Vedo una locanda. Forse troveremo posto.

                                      (Si incamminano verso la locanda – porta laterale destra)


Quadro 7

Il Locandiere.

Scena 9

Giuseppe, Maria, locandiere

- Musica consigliata: Chocolat “Viene Gazes at the River”

Giuseppe e Maria camminano e arrivano davanti alla locanda, si avvicina alla porta laterale desta e bussa alla porta)- (Effetto sonoro “Bussare”)

(piccola attesa)

 Locandiere:                   (apre dall’esterno della chiesa)

                                      Che c’è? Volete una stanza?

Giuseppe:                      Per me e per mia moglie… vi supplico.

Locandiere:                    Siete arrivato tardi, straniero: ho già dato tutte le mie stanze, perfino la mia camera da letto a degli stranieri venuti per il censimento… io stesso questa notte dormirò nella mia stalla, con le mie figlie e mia moglie…

Giuseppe:                      Dio di misericordia, non vi è dunque posto in questa città per me e la mia sposa?

Locandiere:                    Mi piange il cuore, credetemi… ma purtroppo sono tempi duri per tutti…

Giuseppe:                      Ma avrete pure un pertugio, un magazzino, una cantina…

Locandiere:                    Ho tutto pieno. Forse, domani…

Giuseppe:                      Forse domani sarà già troppo tardi, mia moglie sta per avere un bambino, non capite?

Locandiere:                    (chiudendo) Mi dispiace, ma non posso fare nulla per voi.

(si allontanano dalla locanda e tornano verso il centro della chiesa)

Scena 10

Giuseppe, Maria, viandante (il viandante è l’angelo Gabriele travestito)

Per la strada, poco lontano dalla locanda (centro della chiesa)

Viandante:                      (sopraggiungendo tutto coperto con cappuccio e abito scuro)

                                      Ho sentito che cercavi una stanza per la notte, galileo.

Giuseppe:                      Hai sentito bene, buon uomo. Conosci qualcuno che abbia una stanza da affittarci?

Viandante:                      Purtroppo no, sono solo un servo e non dispongo della casa del mio padrone… però là, dietro quella curva, troverai una grotta che un tempo era utilizzata come stalla. Non è molto, ma vi è della paglia e una mangiatoia… potrai accendere un fuoco per tenere il caldo… è tutto quello che posso dirti.

Viandante:                      Addio, galileo. Addio, mia Signora.

                                      (si inchina davanti a Maria ,- quindi se ne va verso il fondo della chiesa)

Giuseppe:                      Andiamo, Maria. Prima che qualcuno occupi la grotta di cui ha parlato il viandante.


Quadro 8

Nascita di Gesù.

Scena 11

Giuseppe, Maria

Giungono davanti all’altare, con una mangiatoia e della paglia. Un focolare da accendere davanti all’entrata.

Scena in sequenza:

(Maria va dietro l’altare. Giuseppe accende un piccolo falò. Poi raggiunge Maria dietro l’altare

– Buio.

(Giuseppe e Maria escono dalla porta della sacrestia sull’altare al buio)

- Tutto tace, intorno. Tutto si ferma per alcuni istanti

- Dall’altare giunge una luce fortissima e si sente il pianto di un bambino

Musica consigliata: Effetto sonoro Pianto di Bambino + “ Celine Dion “So This Is Christmas”

 

Angeli:                           (sull’inizio di “So This Is Christmas” entrano danzando dal fondo della chiesa fino all’altare seguiti dall’occhio di bue oppure in penombra con candele in mano).

Quadro 9

Visita dei pastori e degli angeli – Entrata di Gesù Bambino

Scena 12

Angeli, Pastori, Bambini, Tutti i Figuranti, Giuseppe, Maria, Narratore.

Musica: continua da scena 11.

Scena in sequenza:        I pastori entrano esultanti dal fondo e vanno verso l’altare.

                                      L’Angelo Gabriele col piccolo in braccio e subito dietro Maria e Giuseppe partono dal fondo della chiesa e vanno verso l’altare mentre le luci della chiesa si accendono una ad una al loro passaggio. Quando giungono sull’altare si accende tutto.

                                      Giuseppe e Maria col piccolo si siedono davanti all’altare circondati dai pastori e dagli angeli.)

Narratore:                       (dall’ambone)

                                      Glorificate e lodate Dio, ed annunciate a tutti il lieto evento: annunciate che oggi, nella città di Davide, è nato il Cristo, il Salvatore. Riferite tutto quello che avete visto, affinché ogni uomo possa venire ad adorare il nato Messia. E sia pace a tutti gli uomini.

(dal fondo della chiesa entrano anche il parroco e i chierichetti – inizio della messa.)

FINE