Farsa
di Lucio De Felici
da COSA DITE?
Editrice Tusculum Frascati
PERSONAGGI:
Pretore
Pubblico ministero
Camillo
Gelsomina
Avvocato difensore
Usciere
Cancelliere
LA PAROLA ALLA DIFESA
Scena: Una modesta pretura di provincia.
Al centro della scena si siedono il Pretore, il Pubblico Ministero a destra, il cancelliere a sinistra. Vicino alla comune un altro tavolino dov'è l'avvocato difensore, dal lato opposto la panca degli imputati. L'usciere è sulla porta.
Pretore Chi difende i coniugi Pelletti?
Avvocato Io, signor Pretore. A meno che non ci sia qualcuno tra il pubblico.
Pretore Mi raccomando, allora. Sia breve. Così in cinque minuti ci sbrighiamo. (All'usciere) Fate entrare soltanto Camillo Peletti.
Usciere Subito. (Esce e introduce dopo poco Cantillo) Avanti!
Camillo (tremando va verso il centro) Sono innocente!
Pretore Fate silenzio! Venite qui davanti e rispondete.
Avvocato Vada, vada... Non abbia timore!
Camillo (al pretore) Commendatore, mi creda: sono innocente!
Pretore Io sono il pretore, non un commendatore! Si tolga il cappello!
Camillo (toglie il cappello e se lo mette in tasca) Mi scusi, non sapevo. Sa, da tempo in qua sono diventati tutti commendatori... Ci siamo rimasti solo noi contadini; gli altri, chi più chi meno, sono tutti commendatori. Eh, si deve guadagnare parecchio a fare il commendatore!
Pretore Fate silenzio e rispondete.
Camillo (all'avvocato) Che debbo dire?
Avvocato Non abbia timore. Risponda alle sue domande.
Pretore Come vi chiamate?
Camillo Mollicone.
Pretore Questo sarà il soprannome. Voglio il nome.
Camillo Camillo Peletti.
Pretore Quante elle e quante ti?
Camillo Faccia un po' lei!
Pretore Facciamo una elle e due ti, cancelliere.
Cancelliere Già fatto!
Pretore Qual è la vostra professione? Siete iscritto in qualche albo?
Camillo Per l'amor del cielo, non sono segnato in nessun partito!
Avvocato (sottovoce) Il pretore vuol sapere il mestiere.
Camillo Lattaio. Insomma ci ho le vacche, ecco!
Pretore (leggendo forte) Voi siete stato denunciato perché nella qualità di lattaio avete posto in vendita latte annacquato nell'esercizio sito in via Turaccioli n° 23. Dall'analisi che è stata eseguita infatti è risultato che la percentuale era del 93%. Cosa avete da replicare?
Camillo Non è vero! Sono innocente! Eppoi la percentuale era appena del 91%, commendatore.
Pretore (urlando) Come ve lo debbo dire?! Io sono soltanto il pretore e basta.
Avvocato Lo scusi, signor pretore. È un po' imbecille.
Pretore Voi dunque sostenete di non aver messo affatto l'acqua dentro il latte?
Camillo È la verità! Infatti ho messo il latte dentro l'acqua.
Avvocato È un'osservazione da tener presente.
Pubblico Ministero Il fatto costituisce ugualmente infrazione alla legge, in quanto il latte fu posto in vendita come genuino.
Camillo E come avrei potuto farlo. Se la gente lo voleva per forza?
Avvocato L'imputato infatti non poteva sottrarsi alle irose richieste della popolazione.
Pretore Tralasci ogni apprezzamento e ritiri ogni aggettivazione.
Avvocato Ritiro tutto, ma la gente è un fatto che non si può ritirare tutto in una volta e ha il sua peso.
Camillo (toccandosi la testa e altre parti del corpo) E che peso!
Pubblico Ministero Qui si cavilla, signor pretore!
Camillo (con un grido) Sono innocente, lo giuro! La colpa non è mia, è della vacca.
Pretore Silenzio!
Avvocato È la pura verità!
Camillo Sicuro, della vacca.
Pretore (alzando anche lui la voce) Che c'entra la vacca, adesso?! Fate silenzio e basta. (All'usciere) Introducete la vacca.
Usciere (svegliandosi) Come?! La moglie del Pelletti?
Pretore Che mi fate dire? Sì, la moglie del Pelletti.
Usciere Subito.
(Esce e introduce poco dopo Gelsomina.) Si accomodi, signora.
Pretore Ripetete con me la formula del giuramento. Vi ricordo di dire la verità sotto pena di essere punita dalla legge per falsa testimonianza.
Gelsomina Lo giuro.
Pretore Che cosa?
Gelsomina Ah, non lo so.
Pretore Che pazienza! (Con la solita cantilena) Giuro di dire la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità. (Silenzio) Ripetete quanto dico.
Gelsomina Chi?
Pretore Voi. Dovete ripetere.
Gelsomina Lo giuro.
Pretore Ma cosa dite?! La formula dovete ripetere!
Gelsomina Dove sta?
Pretore (al pubblico) Il pubblico è pregato di fare silenzio. Ripeta: giuro di dire la verità, tutta la verità nient'altro che la verità.
Gelsomina Giuro di dire la verità, tutta la verità, niente affatto che la verità.
Pretore Che cosa avete da dire?
Gelsomina Niente.
Pretore Oh, che gente! Come vi chiamate?
Gelsomina (veloce) Gelsomina Patatràcchete coniugata Pelletti di anni trentacinque, nata a Pizzo Cornuto trentacinque anni fa il 1923, lo giuro. Anche mia madre lo sa.
Pretore Vostro padre?
Gelsomina Maciste.
Pretore Vostra madre?
Gelsomina Ercolina.
Pretore Professione?
Gelsomina Non lo so.
Pretore Che mestiere, dico!
Gelsomina Ah, penso alle vacche!
Pretore Siete mai stata condannata?
Gelsomina No. L'ho fatta sempre franca.
Pretore Siete voi che, la mattina, date il latte al vostro consorte vero?
Gelsomina No.
Pretore (inalberandosi) Come no? A chi lo date, allora, il latte?
Gelsomina A Mollicone. Quello lì, mio marito!
Pretore Va bene. È lo stesso. Dite, piuttosto: cosa ne fate del latte? È stato accertato che lo adulterate con acqua. Cosa rispondete?
Gelsomina Sì.
Pretore A verbale, cancelliere.
Camillo Stupida, a me non lo dicevi!
Gelsomina Però non era mica colpa mia, signor direttore. Domandatelo alla vacca.
Pretore (con un urlo) Cosa debbo chiedere alla vacca?! Cosa?!
Gelsomina Dopo che mungo - perché mungo io, signor direttore, mio marito ci ha l'albumina - la vacca prende il secchio dell'acqua che sta lì accanto con la bocca e, a mia insaputa, lo versa dentro il latte. Tanta era l'abitudine che mi ingannava tutte le mattine.
Pretore E chi l'aveva abituata?
Gelsomina Mia madre.
Pretore E dov'è, adesso, vostra madre?
Gelsomina È morta.
Avvocato No si può procedere contro un morto, signor pretore!
Pretore Parlerà quando le dò la parola.
Gelsomina Io non c'entro signor direttore. Lo giuro.
Pretore Macché direttore! Eravate a conoscenza delle abitudini della vacca?
Gelsomina Naturalmente.
Pretore Ciò nonostante non faceste nulla!
Gelsomina (ridendo da ebete) Ah, ah, ah! Certo, signor direttore!
Pretore Che faceste?
Gelsomina Misi un altro secchio d'acqua. E dissi: « Se ci provi un'altra volta, t'ammazzo! »
Pretore E la vacca?
Gelsomina Ah, ci riprovava, signor direttore!
Pretore Che disastro! il pubblico ministero desidera fare domande?
Pubblico Ministero Quante volte si è ripetuto il fatto?
Pretore Tre o quattro volte?
Gelsomina No, no, tre o quattro anni.
Pretore La difesa cosa domanda?
Avvocato Pietà, signor pretore, pietà!
Pretore Pietà per chi?
Avvocato Per tutti e due.
Pretore Io ho pietà della vostra giovinezza e vorrei persuadermi che la coscienza sia ancora in ordine. Vediamo, quando avete messo l'acqua nel latte o il latte nell'acqua, non avete sentito alcun timore?
Camillo Come no, signor pretore! Che l'acqua fosse inquinata!
Pretore Come vede, lei è troppo generoso, avvocato. Purtroppo le circostanze di fatto sono gravi: il latte veniva annacquato due volte: una prima all'atto della mungitura e una seconda al momento della vendita.
Avvocato Deve tener conto, signor pretore, che nei fatti manca la 'ratio', la volontarietà, elemento essenziale affinché si possa parlare di colpa.
Pretore La parola al pubblico ministero.
Pubblico Ministero La saggezza illustre del signore pretore ha già messo a fuoco che qui ci troviamo di fronte a un'alluvione vera e propria. L'imputato dovrebbe vergognarsi di affermare che fu il latte che mise dentro l'acqua. Non è la stessa cosa se il fine fu quello di vendere il miscuglio per genuino? O vogliamo per un cavillo del genere travisare - che dico! - gabbare la legge? La difesa ignora che centinaia di spose, di puerpere comprano il latte a trecento lire il litro, mentre in realtà per il 93°/o era acqua fresca di fonte. Che diedero perciò ai figli? Acqua. Ai mariti crogiolati nel lavoro? Acqua. Ai poppanti ignari? Acqua. Alle serve, ai domestici, a se stesse? Acqua, acqua, sempre acqua... Il signor pretore terrà presente queste circostanze che aggravano ancor più il fatto. Perciò chiedo la condanna per i coniugi Pelletti qui presenti in applicazione dell'articolo 725 del codice penale, all'ammenda di lire diecimila oltre sei mesi di reclusione.
Camillo (piangendo) Sono innocente!
Gelsomina Come faccio, signor direttore! Chi pensa alle vacche?
Camillo Abbia pietà di me! Io non volevo...
Gelsomina Dove pigliamo i soldi?
Camillo Pietà!
Pretore La parola alla difesa.
(Silenzio)
Avvocato Sarò breve.
Camillo Sia lungo, invece.
Avvocato (calcando) Sarò breve.
Camillo Basta che vinciamo.
Gelsomina (a Camillo) Statti zitto!
Avvocato Mi domando... mi domando se il pubblico ministero abbia compreso la tragedia dei due imputati che, pur non volendo si noti bene non volendo, dico non vo...
Pretore Va bene, non volendo. Abbiamo capito. Vada avanti.
Avvocato (con un mezzo grido) Chi mise l'acqua nel latte? Di chi fu esattamente la colpa? Quali furono le estreme conseguenze se nessuno morì? Fu eseguita con esattezza l'analisi? Dobbiamo procedere contro una morta?
Pretore Non è mica un film giallo, questo? Non facciamo tante domande.
Avvocato Sarò breve.
Camillo Non troppo, però!
Gelsomina Silenzio. Stai zitto, se no non ci capisco niente!
Avvocato (con un altro grido) Fu la vacca a mettere l'acqua nel latte e ciòè incontestabile, signor pretore! E la colpa di ciòè da gettarsi su una povera vecchia morta. Allora io mi chiedo: vogliamo forse processare una morta e una vacca?
Gelsomina Se volete la vado a prendere...
Pretore Silenzio! Non disturbate la difesa, se no perde il filo, riattacca da capo a gridare, e non la finiamo più.
Avvocato No, certo, signor pretore, non si può compiere una idiozia del genere. Sarebbe mostruoso! Allora mi domando... mi domando...
Pretore Scusi quante altre domande deve farsi?
Avvocato È l'ultima.
Pretore Meno male.
Camillo Peccato.
Avvocato Allora io mi domando: come possiamo addossare a due persone del genere l'imputazione di annacquamento premeditato? Come osa tanto il pubblico Ministero? Guardate tutte quelle facce!
Pretore Cosa c'è di strano?
Camillo Un po' di bollicine!
Gelsomina Non è mica colpa nostra. Mio marito ha l'albumina.
Avvocato Ecco le classiche facce del cretinismo endemico! Eccole là! Le guardi bene, signor pretore. Non vede nell'espressione, nei movimenti, i sintomi della schizofrenia, della paranoia? Sicuro, i miei imputati non sono uomini normali, ma tarati eziandio da un morbo nervino che si chiama cretinismo e schizofrenia.
Gelsomina Sicuro, dice bene.
Camillo Domandatelo a mia moglie, se non è vero!
Avvocato Ho finito. Mi rimetto alla preclara clemenza del signor pretore affinché voglia emanare sentenza di assoluzione perché il fatto non è da iscriversi alle loro intelligenze bacate.
Camilloe Gelsomina (battono freneticamente le mani) Bene! Bis! Bis!
Pretore Il pubblico ministero ha nulla da dire?
Pubblico Ministero No.
Pretore Gli imputati hanno null'altro da dire?
Camillo Sì, commen... presidente!
Pretore Sentiamo.
Camillo L'avvocato si è dimenticato di dire che a dieci anni ho avuto le infantiole e a sedici l'itterizia.
Pretore Fate silenzio, imbecille!
Avvocato Ma cosa fa? Mi vuol rovinare la perorazione?
Pretore In piedi che leggo la sentenza. (Legge) Il pretore del mandamento, in nome del Presidente della Repubblica, nella causa contro i coniugi Pelletti, sentiti il parere del pubblico ministero e della difesa, ha emanato la seguente sentenza: considerato che l'annacquamento fu eseguito dalla vacca di proprietà di Pelletti; considerato che il latte fu poi smerciato come tale a scopo di lucro e quindi per ingannare il prossimo; considerato altresì che i suddetti imputati sono affetti da alterazioni psichiche, come dire cretinismo endemico e schizofrenia congenita, si attenua la pena alla ammenda di lire cinquemila e un anno di reclusione oltre le spese processuali.
Avvocato Non ci riteniamo soddisfatti, signor pretore. Perciò ricorreremo in appello.
Gelsominae Camillo Sicuro andremo all'appello.
Avvocato Andiamo!
Camillo Di corsa.
(Le luci si spengono, i personaggi si immobilizzano. Sulla ribalta vengono l'avvocato, Gelsomina e Camillo mentre le luci tornano a rianimarsi solo sul proscenio)
Camillo Come è andata, avvocato?
Gelsomina Siamo stati assolti, non è vero?
Avvocato (tragicamente) La Corte d'Appello non ha voluto saperne di cretinismo endemico! Peccato!
Gelsomina Ma lei non ha urlato?
Camillo Come è possibile?
Gelsomina E così?
Avvocato Cinquantamila lire più due anni di reclusione. Ma ricorreremo in Cassazione, sangue di Giuda. Vi assicuro che questa volta la spunteremo. Andiamo!
Camillo Sicuro, andiamo!
(Le luci si spengono, i personaggi si allontanano. Dopo un attimo ritornano, mentre le luci vengono a rianimarsi)
Camillo E così, avvocato?
Gelsomina Vittoria, vittoria, non è vero?
Avvocato Trecentomila lire e sette anni di reclusione.
Gelsomina Per ciascuno?
Avvocato Per ciascuno.
Camillo Che infamia! Ah, ma non finisce mica qui, vero? Adesso corriamo di nuovo, avvocato! Non andiamo ancora all'appello?
Avvocato No, adesso andate in galera! E mi pagate la parcella di cinque milioni.